Esempi di riqualificazione di aree industriali: il tabacchificio di Brescia. Quando sinergia e rete sul territorio riescono a valorizzare risorse dimenticate
Quante aree industriali abbandonate ci sono in Italia?
Quante di queste sono monumenti e quindi patrimonio culturale? Meriterebbero tutte una seconda vita, invece di essere lasciate al degrado e alla dimenticanza.
Ogni tanto succede che ci siano imprenditori illuminati, dalla visione ampia e futuristica, che riescono a compiere un piccolo miracolo.
È il caso dell’ex Tabacchificio di Brescia che è tornato a splendere col nome di La Tabaccaia.
Te ne parlo ora.
Ex tabacchificio di Castrezzato: dal passato al futuro
Quando ho visto le foto del progetto di riqualificazione finito, mi sono innamorata del luogo.
Impossibile non succedesse e impossibile non capiti anche a te appena vedrai le foto. Ho quindi voluto scavare un pochino più a fondo per conoscerne meglio la storia e capire chi effettivamente avremmo dovuto ringraziare per tutto questo.
Grazie ad un bellissimo articolo del Giornale di Brescia (che ti invito a leggere), ho scoperto che questa struttura è stata costruita tra il 1933 ed il 1934. Ci hanno lavorato ben 300 persone fino al 1956, anno in cui la struttura ha chiuso.
L’ex tabacchificio negli anni è diventato anche filanda e consorzio, fino a che è subentrato lo stato di abbandono assoluto, tra erbe, muri pericolanti e senzatetto che vi cercavano riparo.
Arriviamo nel 2017, quando c’è il punto di svolta. Giordano Agosti con la sua AJ group rileva la struttura, pronto a traghettarla verso il suo nuovo destino. Agosti è a capo anche della Ristorent, azienda che si occupa di noleggio di attrezzature per catering.
La società di Agosti comincia i lavori di messa in sicurezza, consolidamento e di recupero della struttura. Si arriva al fatidico 2020 che obbliga a fermare il cantiere per qualche mese. Ma Agosti non si perde d’animo e decide di utilizzare il cortile esterno della struttura, in queste sere d’estate.
Un open air aperto a tutti anche solo per concedersi una pausa, sorseggiare un buon bicchiere di vino, cenare degustando le numerose e differenti proposte culinarie offerte dallo street food, dal bistrot e dall’osteria, che ospiterà grandi nomi della ristorazione italiana.
Esempi di riqualificazione di aree industriali. Lo spazio vivo e polifunzionale de La Tabaccaia
In questi 10.000 mq riparte un’estate dai ritmi volutamente più lenti, deputato alla condivisione e agli incontri. Uno spazio che proporrà tante attività, nate dalla collaborazione con aziende e attività presenti sul territorio.
Ed è proprio il legame col territorio la forza propulsiva del progetto, ospitando differenti esperienze, diventando incubatore di idee e startup, promotore di cultura e coscienza ambientale.
Anche il progetto di arredo e allestimento dello spazio vede protagoniste due grandi aziende della realtà Bresciana: Creative-Cables per l’illuminazione e SCAB Design per le sedute.
L’area del bistrot è stata infatti arredata con la seduta Lady B, in tecnopolimero (un materiale resistente ai raggi UV e agli agenti atmosferici, nonché leggero ma robusto) ed in vari colori terra. La poltrona fuori scala Lisa Lounge Club con il suo tavolino, invece, è l’oggetto cult di una installazione site-specific.
Tutti questi prodotti sono di SCAB Design, che è proprio di Brescia. Un’azienda che ha come valori fondanti stile, qualità, produzione 100% italiana e rispetto dell’ambiente.
La parte dell’illuminazione è firmata Creative-Cables. Un’azienda giovane che però si è fatta conoscere subito ed in tutto il mondo. Il prodotto di punta è molto semplice: un cavo elettrico, come quello utilizzato in qualsiasi lampada, lampadario o elettrodomestico, che viene ricoperto in oltre 250 combinazioni colore-tessuto, utilizzando la stessa tecnologia alla base delle produzioni di passamaneria. Quindi da componente elettrico a elemento di design.
Per La Tabaccaia hanno proposta EIVA, il primo portalampada cablabile e riaccessibile in classe IP65 al mondo. Diverse possibili combinazioni per lampade da esterno colorate, durevoli, pratiche e funzionali. Il set-up illuminotecnico è stato seguito da CroVal.
Riqualificare aree industriali, valorizzando il territorio e sfruttando il design
Questo progetto di riqualificazione è davvero splendido esempio sotto più punti di vista. Prima di tutto perché sono riusciti a riportare in auge un pezzo splendido di architettura industriale, permettendo a tutta la comunità di poterne godere.
In secondo luogo, perché si è dimostrato che creando sinergia e rete tra le differenti realtà del territorio si può creare qualcosa di unico, che valorizza un paese stupendo come il nostro. Più aziende che lavorano insieme per dare vita ad uno spazio in cui è possibile passare del tempo di qualità.
Tutto questo mentre si sta seduti su elementi d’arredo di assoluta qualità, frutto di ricerche e scelte di design di un’azienda innovativa ed internazionale. Così come le luci: la rappresentazione di un progetto che è nato da poco, ma ha le carte in regola per diventare un’icona.
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