Vi faro’ vedere delle sedie e poltrone che vi catapulteranno in un atmosfera primaverile, prometto! Missana e’ un marchio di arredamento spagnolo che opera da anni sul mercato ma che e’ rinato dopo il 2012, anno in cui e’ stato rilanciato con un nuovo stile e una nuova filosofia estetica. Progettano arredi dalle forme futuristiche e gioiose e dai colori meravigliosi. Quella che vedete e’ una selezione di alcuni dei pezzi che mi piacciono maggiormente ma non e’ stato facile selezionare perche’ ogni design ha varie versioni e viene proposto in diversi colori, tutti stupendi. Vi consiglio di farvi un bel giro sul sito di Missana per vedere per bene tutte le collezioni, poi mi saprete dire qual’e’ il vostro pezzo preferito!
“Una delle caratteristiche di Stellar Works è il design funzionale degli arredi, ideali sia per ambienti domestici che contract. Abbiamo adottato questo approccio per creare le sedute Blend e Kite e gli arredi Frame, tre collezioni versatili ed essenziali“, questa è l’introduzione di Oki Sato per la nuova collezione di Studio Nendo.
La collezione realizzata in collaborazione e per Stellar Works è un mix perfetto tra il minimalismo che porta la firma proprio di Oki Sato e una lunga tradizione artigianale del brand.
Ma andiamo con ordine ad elencare gli elementi principali.
Poltrona Kite
La poltrona Kite nasce per rispondere alle esigenze dei luoghi d’attesa. Di solito si tratta di ambienti scomodi e di passaggio, dove le sedute sono essenziali per la forma e per la visibilità ma non esprimono la stessa essenzialità nel loro uso risultando scomode e particolarmente piccole.
Con Kite studio Nendo ha voluto punture su un aspetto della poltrona che è davvero essenziale ovvero lo schienale: l’effetto avvolgente della forma e la possibilità di modellarlo a piacimento permette di utilizzare la poltrona in ambienti e situazioni diverse, per relax o per conversazione, per isolamento o per convivialità. L’estetica pura dal tratto asiatico si inserisce perfettamente nei contesti contract e di hospitality.
Frame
Frame, già il nome lo dice, è una struttura metallica che fa da cornice ad elementi di supporto e quindi accessori per ambienti diversi. Il telaio in acciaio infatti può essere fissato a parete come appendiabiti e portaoggetti oppure completato con degli accessori, a partire dalle mensole fino ad arrivare agli specchi. Decorativo in bagno per completare una parete è altrettanto interessante posizionato all’ingresso come elemento decorativo e funzionale allo stesso tempo oppure può rivelarsi una particolare sorpresa anche in piccoli angoli della casa da ravvivare.
Blend
Lo sgabello Blend ha una forma originale, specialmente per la struttura. Il gioco dei tubolari di sostegno è davvero unico perché quelle che partono a terra come gambe si diramano in sostegni e poggiapiedi incrociandosi ed avvolgendo invisibilmente la struttura in modo geometrico. Alla base vige un gioco di forze che permettono allo sgabello di reggere perfettamente. La purezza del disegno si arricchisce di finiture che vanno dal legno al metallo completato dai rivestimenti e dagli imbottiti.
Se sei alla ricerca di spunti, o sei un patito della cromoterapia associata all'arredo, troverai pane per i tuoi denti. Abbiamo scelto per te non una, non due, ma più di 100 poltrone coloratissime e di tendenza. Tra giallo, rosso, verde, blu, grigio (in tutte le sue sfumature), viola, rosa, nero hai solo l'imbarazzo della scelta. Ah, l'ho detto che c'è anche una speciale selezione delle migliori poltrone multicolore?
Poltrone arancioni
In una parola: stravagante. L'arancio è il colore pop per eccellenza, la tinta che più di altre ha accompagnato il design degli anni 70 e che lo scorso inverno ha dettato le regole della moda. Più o meno conosciute, le sue sfumature variano dall'arancio chiaro, salmone o albicocca, all'arancione scuro o mattone, tutte adatte a rinvigorire lo spirito di una zona giorno sottotono.
Da molti è considerato difficile da abbinare, per altri è un vero azzardo. Ma, se ben dosato, è il tocco di colore capace di trasformare un salotto poco vivace in un ambiente dal carattere deciso. Qualche idea? Crea un angolo lettura scegliendo una poltroncina in tessuto arancione, tinta unita o fantasia, abbinaci un tavolino in legno, una lampada da terra ad arco e il gioco è fatto.
La tendenza: il color ruggine è uno dei trend del momento, ed è particolarmente apprezzato in abbinamento con il verde salvia. Perfetto come colore per una poltroncina di design se non si vuole osare con l'arancio vivo.
Arredamento e cromoterapia: l'arancione
L'arancio è il colore dell'ottimismo e dell'allegria, ricorda i pomeriggi di tarda estate e stimolerebbe la circolazione sanguigna. Il Feng Shui lo celebra nella zona giorno, tra salotto e cucina, poiché favorisce la creatività e la conversazione.
Poltrone azzurre, celesti, turchesi
Azzurro e gradazioni sono sempre più utilizzati in salotti e soggiorni dallo stile moderno. Spesso impiegati come tinte delle pareti, polvere, celeste e turchese diventano i colori d'elezione di poltrone e poltroncine ispirate agli anni 50. Modelli a conchiglia, piccole bergère, ma anche moderne poltrone da lettura e poltroncine super imbottite scelgono l'azzurro per spiccare in mezzo ad arredi beige, grigi o bianchi. Ma attenzione ai dettagli: le poltroncine celesti prediligono strutture laccate e in legno, anche scuro.
La tendenza: poco conosciuto ma molto apprezzato, il colore carta da zucchero è una delle tinte più utilizzate per rivestire graziose poltroncine da salotto. Il suo segreto? Virando al grigio, si presta agli abbinamenti più insoliti.
Arredamento e cromoterapia: l'azzurro
L'azzurro è un colore rilassante, luminoso e versatile, facilmente accostabile a colori come il bianco, il grigio o il tortora. Da sempre utilizzato per annunciare la nascita di un maschietto, è particolaremente indicato per arredare camere e camerette. Tuttavia, la tendenza lo vede inserirsi sempre di più in living e soggiorni.
Poltrone beige, panna, avorio
Ad arredare con il beige, non si sbaglia mai. Colore neutrale, naturale, presente ma discreto, è una delle tinte più di tendenza nella zona giorno - qualunque sia lo stile predominante. È più caldo del bianco, è meno scuro del marrone, e trova nei colori panna, sabbia e avorio validi alleati per rivestire divani e poltrone dal design tanto classico quanto moderno. Sono tinte legate alla terra e alla Natura, motivo per cui quando si parla di poltroncine beige il richiamo ai tessuti naturali come il lino e il cotone viene subito alla mente.
La tendenza: le poltroncine in ecopelle beige hanno tutto ciò che serve per arredare graziosi salotti dove il legno chiaro è presente in grande quantità.
Arredamento e cromoterapia: il beige
Spesso associato a colori neutri, il beige è una delle tinte più di tendenza nell'arredamento moderno. Richiama i toni naturali, assume un aspetto caldo o freddo a seconda degli abbinamenti ed è perfetto per riscaldare un salotto poco accogliente.
Poltrone bianche
Lontano dall'essere colorate, le poltrone bianche sono così apprezzate da meritare un posto speciale nella nostra classifica. Spesso abbinate a divani dello stesso colore (ops, non colore), nelle versioni più classiche sono accompagnate da rivestimenti lunghi e ampi (a gonna, tecnicamente), braccioli arrotondati e schienali alti e accoglienti. Ma è con i modelli più moderni che le poltroncine bianche, da camera o da salotto, giocano il loro asso nella manica. Tra girevoli, chester rivisitate, poltrone a dondolo o relax, si ha solo l'imbarazzo della scelta. Ma i rivestimenti? Pelle ed ecopelle, rigorosamente candidi.
La tendenza: in due parole, shabby chic. Le poltrone bianche sono l'emblema di uno stile apparentemente usurato e invecchiato, che si pone a metà strada tra il romantico e il classicheggiante.
Arredamento e cromoterapia: il bianco
Definito come non colore, il bianco è la tinta più presente nelle abitazioni moderne. Luminoso e versatile, è associato alla purezza, al candore e all'ottimismo, ed è spesso impiegato come colore neutro per abbinamenti cromatici vivaci o audaci.
Poltrone blu
Partiamo subito con una buona notizia: Classic Blue è il colore Pantone del 2020, e per questo ci farà compagnia ancora per parecchio tempo. Pantone a parte, il blu ha da sempre suscitato un certo fascino nell'ambito dell'arredo. È la tinta associata alla zona notte o al bagno, è il colore che moltri prediligono per decorare senza esagerare. Che poi, di blu, non ne esiste uno solo: tra le gradazioni più famose ci sono il cobalto, il reale, il navy, il jeans o il blu pavone, ed ognuna assume un aspetto diverso a seconda della sfumatura in cui viene presentata.
La tendenza: forti della moda vintage, le poltroncine in velluto blu stanno vivendo la loro epoca d'oro. Ed è proprio con il color oro, con il rame e i metalli che creano abbinamenti estremamente eleganti.
Arredamento e cromoterapia: il blu
Appartenente alla triade dei colori primari, il blu conferisce calma, stimola l'equilibrio e dona serenità. Declinato in numerose sfumature, sortisce gli effetti migliori se impiegato in tonalità intense e scure, favorendo la concentrazione. Ottimo nella zona giorno, il blu lo è ancor di più se utilizzato nella camera da letto.
Poltrone gialle
Sono passati più di 10 anni da quando Pantone l'ha decretato colore dell'anno, e da allora il giallo non è più uscito dalle palette dei decoratori. Per la precisione, quello di Pantone era un giallo mimosa, sfumatura che sarebbe da lì a poco diventata una delle tinte predilette dalla tendenza nordica, che ha fatto dei colori chiari il suo tratto distintivo. Scegliere di arredare il salotto con una poltroncina gialla? Per alcuni un azzardo, per altri una scelta di stile, ancor prima che una scelta d'arredo. Vintage e in velluto per infondere uno spirito retrò, moderna e di design per decorare un ambiente contemporaneo.
La tendenza: le poltrone color senape e ocra sono un'ottima alternativa alle più chiare poltroncine giallo pastello, limone o paglierino.
Arredamento e cromoterapia: il giallo
Il giallo è un colore vitale, simboleggia il cambiamento e veicola energia. Più o meno luminoso, è associato al colore del Sole e a quello della terra, che rappresenta nelle tonalità senape e ocra. Il suo utilizzo è ideale in cucina e consigliato nelle zone giorno, sottoforma di elementi d'arredo e accessori decorativi. In camera, il giallo è consentito in nuances chiare e pastello.
Poltrone grigie, tortora, antracite
Dicono che, in arredamento come nella moda, il grigio sia diventato il nuovo beige. Presente ovunque, dai muri ai tappeti, questo colore passepartout è tornato a far breccia nei cuori di molti aficionados dell'interior design. Il motivo è presto detto: il grigio si adatta a tutto, sta bene con (quasi) tutto e decora senza esagerare né stancare. E le poltroncine grigie seguono la scia di questa tendenza, che fa di antracite, tortora, grigio perla, fumo, elefante il nuovo trend.
La tendenza: hai mai sentito parlare di greige? È un colore ibrido, più freddo del beige e più caldo del grigio puro, molto in voga tra le poltroncine grigie in tessuto melange.
Il grigio è il colore della saggezza e dell'attività mentale, che sta sperimentando una costante ascesa nel mondo dell'arredo. Sinonimo di eleganza e di sofisticatezza nelle sfumature scure, assume un aspetto luminoso e rasserenante nelle varianti chiare come il grigio perla. È ideale in soggiorni luminosi e salottini di classe.
Poltrone marroni, testa di moro, cognac
Indiscusso classico, simbolo di uno status quo, fautrici di uno stile ribattezzato industrial chic. Le poltrone marroni sono tutto questo, delle icone d'arredo a cavallo tra i loft contemporanei e la casa dei nonni. Impossibile non averne addocchiata una in qualche serie TV, ambientata magari nello studio di un importante uomo d'affari della city londinese.
I modelli più tradizionali? La poltrona in pelle marrone, così vintage e retrò, che spesso assume le sembianze di imponenti bergère o accoglienti poltrone club dal design classico. I tipi più originali? Poltroncine color testa di moro, un marrone così scuro da sembrare quasi nero, che abbinano tessuto, velluto ed ecopelli a particolari in acciaio, in metallo o in colori laccati.
La tendenza: non solo marrone scuro! Le moderne poltroncine imbottite sfoggiano tutte le sfumature: da quelle più tenui, come il cognac, il caramello, il color cammello, alle tinte più calde, come il cioccolato, bruno o caffè.
Arredamento e cromoterapia: il marrone
Associato al colore della terra e del legno, il marrone simboleggia calma e tranquillità. Viene spesso considerato come tonalità prescelta dello stile classico, ma le tendenze moderne smentiscono questo pensiero. Testa di moro, cioccolato e marrone scuro sono ideali per dare un tocco di classe a salotti contemporanei.
Poltrone nere
La poltrona nera è un grande classico dell'arredamento. Un oggetto decorativo senza tempo, che non passa mai di moda, e che assume sembianze diverse a seconda che si tratti di una poltroncina nera in ecopelle, tessuto o velluto. Il design ne ha fatto una vera e propria icona d'arredo, al punto che la poltrona presidenziale in pelle nera, dall'aspetto austero e rigoroso, è diventato l'elemento imprescindibile di studi professionali o, perché no, di un piccolo angolo studio domestico arredato con un certo stile.
Il nero resta il colore prediletto di salotti barocchi o living contemporanei, in cui trovano il loro spazio poltroncine nere abbinate ad oro, argento e bianco.
La tendenza: dimentica la tradizionale (e super vintage) poltrona chesterfield! I trend premiano le combinazioni di colori e materiali diversi, come nero e legno appunto, l'abbinamento perfetto per poltrone da lettura eleganti, ispirate al design svedese.
Arredamento e cromoterapia: il nero
Eterno simbolo di eleganza, il nero è un colore-non-colore. Se in Occidente è spesso associato a sensazioni negative, in Oriente diventa il colore del movimento, Yin che insegue Yang. In arredo, impiegato moderatamente e in associazione con colori chiari, conferisce all'ambiente un senso di raffinatezza.
Poltrone rosa
Se il blu è l'attuale colore Pantone, il rosa è stato il protagonista del 2019. Più che rosa, corallo, dal nome della nuance Living Coral con cui si è voluto rendere omaggio ad un ecosistema tanto incantevole quanto fragile. E le tendenze d'arredo non si sono fatte attendere, promuovendo questa tinta a colore ideale per i complementi della zona giorno. Rosa sono diventate le tende, i cuscini dei divani, i rivestimenti delle poltrone, i tappeti. Ma ben prima che Pantone eleggesse il corallo a colore dell'anno, una lunga lista di sfumature femminili aveva già fatto il suo ingresso nei salotti più moderni. Te ne ricordo qualcuna: rosa antico, rosa cipria, rosa confetto e rosa bebé.
La tendenza: come per quelle blu, anche le poltroncine rosa in velluto hanno fatto il loro grande ritorno. Sono perfette in camera da letto, dove conferiscono all'ambiente un'aria shabby très chic.
Arredamento e cromoterapia: il rosa
Il rosa è il colore della delicatezza, è legato alla sfera femminile e rimanda alla tenerezza e al romanticismo. È anche il colore della riservatezza, e per questo trova nella camera il suo luogo d'elezione. Tenue nelle sfumature confetto o antico, il rosa assume un aspetto più vivace nelle varianti fucsia, profondo o shocking. Il rosa pastello è tra i colori simbolo della tendenza nordica.
Poltrone rosse e bordeaux
Rosso in salotto: cosa viene in mente? Ambienti in stile inglese, da una parte, soggiorni ultra contemporanei, dall'altra. È così, con il rosso non ci sono mezze misure. Il suo impiego nella zona giorno può essere tanto una sconfitta quando una gloriosa vittoria, a patto di saperlo dosare ed equilibrare con colori chiari o neutri. In salotto viene spesso utilizzato sottoforma di pelle ed ecopelle, per rivestire grandi divani chesterfield o poltroncine capitonné abbinate. Lo si trova nelle gradazioni cremisi, carminio, fuoco, magenta, granata, veneziano, mattone, e chi più ne ha più ne metta.
La tendenza: le poltrone bordeaux rappresentano un'ottima alternativa agli arredi colorati di rosso. Più intenso e più raffinato, il bordeaux può essere impiegato anche nella stanza da letto, nelle sembianze di una poltroncina vintage rosso scuro dalle linee arrotondate.
Arredamento e cromoterapia: il rosso
Terzo colore primario, il rosso simboleggia la linfa vitale, la forza e la sensualità. È la tinta energizzante per eccellenza, che stimola la positività e la reazione. Data la sua componente energetica importante, ne è sconsigliato l'uso nella zona notte, dove potrebbe incidere negativamente sul riposo. Perfetto, a piccoli tocchi, nel living o in un open space.
Poltrone verdi
Urban Jungle: impossibile non amarla. Si tratta di una tendenza d'arredo e decorazione venuta alla ribalta qualche anno fa, quando il Greenery di Pantone era il colore del momento. È la filosofia con cui l'arredamento dovrebbe seguire una strada eco-friendly, fatta di mobili in materiali rispettosi dell'ambiente e rivestimenti in fibre naturali. Mai scenario fu più azzeccato per stimolare la proliferazione di poltrone verdi (in tessuto, soprattutto) di tutti i tipi e in tutte le sfumature: da quelle più chiare come il verde acido, il verde mela, il verde lime, a quelle più scure come il verde oliva, il verde petrolio o il verde bottiglia. Tendenza a parte, agli antipodi dell'Urban Jungle restano ben salde le poltrone verdi in stile chester, le preferite dai salotti inglesi.
La tendenza: tutte le gradazioni di verde sono le benvenute, ma le poltrone color ottanio hanno una marcia in più. A metà strada tra verde e blu, sono ancora più scenografiche se rivestite in velluto cangiante.
Arredamento e cromoterapia: il verde
Nato dall'incontro tra giallo e blu, il verde è da sempre il colore della speranza. In cromoterapia è il colore dell'armonia, della serenità e della neutralità, al punto che viene considerata, in arredo, una tinta unisex. Può essere impiegato per l'arredamento completo di camerette, in bagno o nella zona living, anche in sfumature come il petrolio o l'ottanio.
Poltrone viola
Il viola è così: o si ama, o si odia. Per alcuni scaramantico, per altri immancabile in una casa moderna, la tinta che Pantone ha celebrato nel 2018 sta tornando di moda. E lo fa in fretta. Ben visto nella zona notte, ma con la dovuta moderazione, è il colore prescelto per impreziosire piccole e graziose poltroncine da camera che, lungi dal chiamarle romantiche, respirano un certo tocco femminile. Se malva, glicine e lavanda sono perfette nella zona notte, il salotto è il luogo ideale dove inserire una bella poltrona color melanzana, in tessuto o in plastica, per un tocco glamour senza pari.
La tendenza: viola chiaro e lilla sono ottimi sostituti al più deciso viola melanzana. Tenui e delicati, sono particolarmente indicati per poltrone da lettura o scrivania da inserire nella cameretta di una bambina o di una ragazza.
Arredamento e cromoterapia: il viola
Il viola è il colore della spiritualità, del pensiero creativo e della meditazione. Colore secondario derivante dall'incontro di rosso e blu, è adatto sia per tinteggiare le pareti che per rivestire complementi decorativi come letti, divani e poltrone. Può essere utilizzato anche nella stanza da letto, a patto che la sua presenza sia limitata, o si rischierà di saturare l'ambiente.
Bonus: poltrone bicolore e multicolore
Se sei arrivato fino a questo punto, e dopo una così ampia carrellata di immagini e foto non hai ancora trovato ispirazione per la tua nuova poltrona, le cose sono due. Ipotesi 1: non hai ancora ben in mente quale colore scegliere per il tuo salotto. Ipotesi 2: in mente, di idee, ne hai eccome, ma il dover selezionare un solo colore a scapito degli altri proprio non ti va.
Ora, la buona notizia: non esistono solo le poltrone in tessuti, stoffe o pelli tinta unita. Sperimentazioni, incontri di materiali, icone del design hanno influenzato anche l'universo dei piccoli imbottiti, al punto che poltrone e poltroncine super colorate si contendono il primato con i modelli più classici. Quindi, se non sei proprio il tipo da tinta unita, perché non prendere spunto da questa selezione di poltrone a due colori o più?
Le poltrone bicolore: quando due colori sono meglio di uno
Bianco e nero, rosso e blu, verde e giallo... non starò qui ad elencarli tutti, ma ti assicuro che quando si parla di poltrone bicolor gli abbinamenti sono tantissimi. C'è chi predilige combinazioni classiche e ton sur ton, e chi invece ama osare con accostamenti tanto moderni quanto originali. Se beige, marrone e panna sono tipici dei salotti più classici, cremisi, grigio e senape strizzano l'occhio alle ultime tendenze.
Poltroncine bi-materia
Bicolore è bimateria? In un certo senso sì, perché l'incontro di materiali e rivestimenti diversi è già sufficiente a creare una resa estetica di forte impatto. Il contrasto può nascere da rivestimenti diversi, come per le poltroncine in velluto e tessuto, o velluto e pelle, oppure dall'accostamento di materiali diametralmente opposti come la stoffa, la plastica e il metallo.
L'abbinamento più amato, però, resta quello tra legno e pelle, reso celebre dall'iconica poltrona disegnata da Charles Eames.
Poltrone con bordini colorati
Esistono poi poltroncine bicolore che si ribellano a quell'immaginario che le vuole "metà di un colore e metà di un altro", semplicemente. Al contrario, la tendenza moderna abbraccia un'inversione di rotta, un approccio quasi minimalista, in cui sono dettagli come cuciture a contrasto, profili in risalto e bordini colorati a dar vita ad abbinamenti cromatici particolarissimi. Ancora una volta, il mantra less is more funziona.
Colori allo stato puro: le poltrone multicolor
La carrellata è quasi giunta al termine, ma non sarà conclusa prima di aver citato una piccola ma nutrita schiera di poltrone coloratissime. Si tratta delle poltroncine multicolore, definite così perché fanno dell'incontro di sfumature e nuance il loro cavallo di battaglia. Allegre, eclettiche, originali, queste poltrone alternative hanno un potere decorativo davvero impressionante, al punto che, posizionate in un ambiente neutro o spento, catalizzano immediatamente l'attenzione.
L'universo delle multicolor accoglie sia poltrone in stoffa colorata, anche a fantasia o in stile patchwork, che poltrone in materie plastiche. In questo caso, l'abbinamento del colore è intrinseco alla trama del tessuto o alla stampa del polietilene. Diverso, invece, è il caso in cui l'effetto multicolore è dato dall'accostamento di elementi colorati diversi, che rendono la poltrona un vero oggetto di design, unico e personalizzato.
Amaca: quanti e quali tipi esistono e perché ci piace così tanto
Anche voi avete sempre sognato di avere un’amaca?
Io ne sono sempre stata affascinata e da piccola desideravo averne una al posto del letto.
Sono convinta di averla vista la prima volta in Peter Pan, forse ci dormivano i bambini sull’Isola che Non C’è, sta di fatto che per me divenne una sorta di ossessione che mia mamma si è puntualmente ostinata a sabotare.
Non avendo mai avuto un giardino o un terrazzo abbastanza grandi, il mio sogno è rimasto tale (fino ad oggi!).
Crescendo mi sono resa conto che forse dormire tutti i giorni in questo giaciglio pensile può non essere così piacevole come dondolarsi qualche ora in riva al mare, magari con un cocktail gelato tra le mani…ma nonostante le avversità e i sabotaggi materni, la fascinazione per questo esotico letto sospeso è rimasta sempre fortissima.
Cosa ci piace così tanto dell’amaca?
Perché anche da adulti continua ad esercitare su di noi un’attrazione magnetica? Sarà il dondolare che ci culla verso stati di relax assoluto? Sarà che ci trasporta subito verso assolate isole tropicali e acque cristalline?
Partiamo dalla sua storia e vediamo quanti e quali modelli di amaca esistono. Preparati, perché c’è solo l’imbarazzo della scelta tra amache tradizionali, freestanding, a poltrona, a letto, giganti…
Storia
Prima cosa da sapere è come si pronuncia. L’accento va sulla seconda “a” quindi: amàca.
Il termine deriva dallo spagnolo hamaca, di origine caraibica, e sembra derivi dal nome dell’albero fibroso che veniva utilizzato per tessere la tela (hamack).
Questo comodo giaciglio in rete o tela nasce nell’America del Sud e pare sia stata presto adottato da Cristoforo Colombo per far dormire più comodamente i marinai, ma soprattutto per evitare il contatto con i pavimenti sottocoperta, bagnati, sporchi e infestati da insetti e topi.
Probabilmente anche gli Indios dell’America Latina e dei Caraibi le usavano proprio per una questione igienica e di sicurezza contro animali, insetti e rettili. Anche la funzione termica non è da sottovalutare: con il caldo e l’umidità meglio stare sospesi dal suolo e su una superficie traspirante.
Sembrerebbe inoltre che le definissero “culle degli dei”: sarà per questo che continuano ad esercitare su tutti noi un enorme fascino?
La storia dell’amaca accompagna la nostra, la vediamo in dipinti, cartoni animati, film. Ancora oggi è sinonimo di relax e pace dei sensi, non a caso ne vediamo una stupenda nel capolavoro di Sorrentino “La Grande Bellezza”: una raffigurazione potente del “dolce far niente”.
Materiali
Se le più antiche amache venivano prodotte con fibre naturali intrecciate (hamack tree, agave sisalana o Sisal) oggi ne possiamo trovare di tutti i tipi: cotone traspirante, corda, rete, stoffa.
Per esterni e campeggio ci sono materiali sintetici “tecnici” e performanti super robusti (ci sono lettini sospesi e tende-amaca studiati per resistere a temperature estreme e prodotte in poliammide, polipropilene, nylon).
Tipologie
Esistono due grandi famiglie:
amache autoportanti: si appoggiano a terra e hanno una struttura di sostegno o supporti in legno, metallo, acciaio
amache da appendere: le più tradizionali si sospendono agganciando le estremità a due sostegni che possono essere alberi, pali, rocce. Si possono fissare tramite nodi o con ferramenta idonea (ganci, moschettoni, corde…). Esistono inoltre le poltrone-amaca o sedie-amaca con aggancio a soffitto
Entrambe le tipologie possono essere portatili (le autoportanti dotate di struttura sono in realtà fisse e meno agevoli da spostare, ma ci sono autoportanti pieghevoli che sono invece facilmente richiudibili e spostabili).
Il giaciglio più essere inoltre dotato di bastoni alle due estremità. In questo modo il piano su cui ci si sdraia rimane teso. Quelle prive di bastone sono più avvolgenti e si adattano alle forme del corpo.
E tu che amaca vuoi?
Amaca da giardino
La più amata: torni a casa la sera dopo il lavoro e ti fiondi a rilassarti con un buon libro o con il semplice cinguettare degli uccellini (magari se ti doti di zanzariera è meglio).
In giardino puoi scegliere l’autoportante o quella più tradizionale appesa a due alberi.
Se la vuoi in terrazzo probabilmente la soluzione migliore è quella da terra con supporti free standing, oppure la poltrona-dondolo da soffitto.
Amaca matrimoniale o doppia
Soluzione maxi, l’amaca doppia o gigante ospita comodamente due persone. Non lanciarti in acrobazie perché potreste ribaltarvi in men che non si dica.
Pare esistano anche i modelli familiari per 3 o 4 persone…sinceramente io concepisco l’amaca come un angolo di relax individuale o al massimo in coppia, ma sono sicura che un pisolino all’ombra insieme ai bambini possa essere ugualmente rigenerante.
Amaca da interni
L’amaca in casa è più difficile da gestire. Dove si appende e come?
In appartamento può trovare spazio in balcone, nello studio o nella cameretta dei bambini (anche i ragazzi apprezzano). Altra opzione indoor è il salotto…ma stiamo parlando a mio parere di ambienti da rivista patinata o da Instagrammer. Anche se una valida alternativa è un’amaca o una poltrona sospesa con struttura autoportante. Comunque le ispirazioni ci sono, guarda qui sotto!
Amaca dondolo e poltrona
Ci sono quelle a sacco, i cocoon (amatissimi dai più piccoli e ideali in cameretta per costruire una “tana”) e le poltrone con aggancio a soffitto “a forma di uovo”. Solitamente possono essere in tessuto, nylon o rattan.
Amaca brasiliana
A righe o tinta unita in tela di cotone, con inserti in macramé per gli amanti dello stile boho chic.
Amaca messicana
Le migliori sono prodotte in Yucatan dove vengono tessute a mano come una volta. Sono caratterizzate da struttura a rete traspirante e sono leggerissime. Poco indicate per i bambini.
Amaca da campeggio
Non voglio entrare nei meandri del mondo outdoor, perché ne so davvero poco. La mia idea di amaca è relax a bordo piscina o in spiaggia…insomma scalate e trekking non sono il mio pane quotidiano. Mi limito a segnalare l’esistenza di modelli pazzeschi e resistentissimi, dalla semplicissima amaca da bivacco da attaccare fra due alberi, alle tende sospese, amache da 3 e 4 persone, sacchi a pelo pensili realizzati per resistere a bassissime temperature in mezzo a cime innevate.
Parlando di sacchi a pelo, l’amaca può essere usata come letto. Dopotutto è la sua funzione originaria! Se intendete usarla outdoor mi affiderei ad amache come quelle appena descritte sopra: resistenti e costruite per offrire performance di alto livello. Se volete usarla in casa, optate per l’opzione matrimoniale con agganci alle 4 estremità.
Amaca da spiaggia
Se vuoi portare l’amaca in spiaggia scegli un materiale traspirante, facile da piegare e che occupi poco spazio. Attrezzati con i ganci giusti e trova l’angolo perfetto. Puoi anche optare per un modello pieghevole tipo lettino da camping. Se invece avevi in mente di stare a mollo, sappi che esistono le amache galleggianti e gonfiabili (ideali anche in piscina in alternativa al materassino).
Dove comprare un’amaca?
La citazione tratta da I Simpson è d’obbligo: “…c’è “Amica Amaca” sulla quinta, “Amaca Magò”, “Hai mica un’amaca”. Ah già, ora che ci penso sono tutti nel DISTRETTO DELLE AMACHE!!!”
Nel mondo reale il mio consiglio è di comprare l’amaca online. I siti sono tantissimi, partendo dai grandi colossi (Amazon, ebay) fino ai portali specializzati, quindi potete trovare amache economiche e vere e proprie Rolls Royce delle amache.
Io preferisco i siti specializzati perché spesso tra questi si trovano piccole aziende che prestano maggiore attenzione alla qualità dei materiali e ai processi di produzione. Ad esempio Tropilex, da cui ho comprato la mia, si rifornisce da tessitori tradizionali colombiani e indiani, dona l’1% delle vendite a organizzazioni no profit che si dedicano alla salvaguardia ambientale ed ha certificazioni FSC® per il legno e OEKO-TEX® per i tessuti.
Misure ce ne sono di tutti i tipi. Non esiste uno standard, a meno che non siate dei puristi e non vogliate un’amaca tradizionale intrecciata a mano nello stile dei Maya…allora credo che lo standard fosse quello di un letto singolo. Oltre alle dimensioni controlla anche il peso massimo consentito, ma non ti preoccupare, ce n’è per ogni dimensione e peso!