Cucine da esterno, ecco le novità 2021. Versatili, performanti e adatte ad ogni spazio all’aperto, sono la tendenza del momento per l’outdoor.
Le cucine da esterno sono uno dei maggiori trend del 2021 per quando riguarda l’outdoor. Grazie ai trattamenti sempre più innovativi e performanti per garantire un’elevata resistenza, molti marchi propongono cucine da esterni all’avanguardia. Ecco soluzioni efficaci e di design per personalizzare gli spazi outdoor.
Cucine da esterno, la collezione Frame Kitchen di Fantin
Disegnata da Salvatore Indriolo per Fantin, la collezione Frame Kitchen Outdoor è l’erede della versione da interni, già vincitrice dell’Archiproducts Design Award 2018 e dell’ADI Index 2019.
Il trattamento di cataforesi permette infatti di prevenire la formazione della ruggine e consente un’elevata resistenza agli agenti atmosferici. Realizzate con solidi telai in tubo quadro, le Frame Kitchen per esterni sono disponibili in 13 finiture di colore, suddivise nelle palette basic, metallic e earth. Il design minimal e le proporzioni accurate si coniugano alla solidità strutturale e alla funzionalità.
Il sistema modulare, con top in acciaio Barazza, permette di creare innumerevoli configurazioni. Il barbecue a gas inox integrato consente di cucinare senza fumo.
Complemento indispensabile per la cucina, i rubinetti da esterno in acciaio riciclabile di Fir Italia conquistano anche le cucine da esterno. Il marchio piemontese, specializzato nella produzione di rubinetterie per bagno e cucina da oltre sessant’anni, è sinonimo di design e di alta qualità.
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Realizzati in acciaio inossidabile eco-compatibile, i rubinetti della collezione Kitchen-Steel sono estremamente resistenti agli agenti atmosferici. Anche questa collezione è a risparmio idrico, volto ad un utilizzo responsabile dell’acqua. I rubinetti Kitchen-Steel sono caratterizzati da un design essenziale, e sono dotati di una pratica boccetta estraibile.
Indispensabili in cucina, le cappe aspiranti oggi sono apparecchi di design, sempre più performanti e spesso svolgono più funzioni. Ecco le novità per il 2021.
Negli ultimi anni le cappe da cucina hanno avuto un’evoluzione interessante, sia dal punto di vista del design e sia per quanto riguarda l’aspetto tecnologico. Oltre ad offrire migliori prestazioni, i nuovi modelli combinano più funzioni: illuminazione d’ambiente, purificazione e sanificazione dell’aria. Inoltre, con il design curato in ogni dettaglio, le cappe diventate elementi d’arredo. Le nuove tipologie spaziano dalle classiche cappe incassate nel pensile a quelle telescopiche inserite nel top che si alzano e si abbassano celandosi sotto il piano; altre sono integrate nel piano cottura a induzione. Vi sono poi modelli a sospensione, perfette per le cucine a isola, e modelli da fissare a parete.
Le nuove cappe aspiranti di Elica per il 2021
Elica presenta le novità 2021, pensate per accogliere le molteplici necessità dell’abitare non rinunciando a quell’impronta che conferisce ai prodotti la fama di oggetti dal design unico capaci di valorizzare il nostro tempo, migliorandone intensità e qualità già nei piccoli dettagli.
Cappa Open Suite
La cappa Open Suite dona carattere all’ambiente attraverso una struttura modulare personalizzabile, capace di creare una nuova dimensione all’interno dello spazio, con uno stile unico e immediatamente riconoscibile. Racchiude in sé più funzioni: non solo cappa, ma anche luce e una vasta scelta di ripiani, in una struttura componibile in base alle proprie esigenze.
cappa Open Suite 240 cm
Open Suite è già stata insignita di importanti riconoscimenti nel mondo del design industriale come ilKitchen Innovation Award 2021 e l’IDA Awards 2020 come Silver Winner nella categoria Professional Product Design/ Home Interior Products – Kitchen appliances.
cappa Open Suite 80 cm
La gamma connessa di cappe
In un mondo in cui il dominio dell’Internet of things cambia gli equilibri dell’abitare, Elica propone cappe intelligenti, connesse e predittive, capaci di rendere la nostra quotidianità più leggera e agevole.
La gamma Elica Connect racchiude cappe gestibili tramite l’App Elica Connect che consente di impostare comodamente a distanza il funzionamento della cappa – dal controllo dell’accensione e dello spegnimento, alla potenza di aspirazione fino all’ intensità e alla tonalità di colore della luce. Le cappe connesse, possono essere inoltre essere collegate ai più comuni dispositivi, come Amazon Alexa, garantendo le stesse funzioni.
La sola App consente, come plus esclusivo, di visualizzare lo stato dei filtri, segnalando quando è necessario pulirli, sostituirli o rigenerarli, al fine di garantire prestazioni ottimali e aria pulita in casa. Con un comodo click sono inoltre riacquistabili, sempre attraverso Elica Connect.
I modelli della gamma: Hidden 2.0@, Get Up e Super Plat possiedono benefit e caratteristiche che sinteticamente andiamo ad esplorare.
cappa Hidden 2.0@
Hidden 2.0@ è la Cappa ad incasso connessa di Elica, un modello disegnato per scomparire nel pensile, dal design estremamente pulito che rende il prodotto completamente integrato in ogni cucina.
cappa a scomparsa Get Up
GET UP è la cappa a scomparsa disponibile con finiture total black, inox, cast iron, effetto ghisa e naked. Proprio questa ultima variante è la massima espressione della personalizzazione del prodotto: è possibile infatti utilizzare lo stesso materiale del top della cucina anche per il rivestimento della parte superiore di GetUp.
cappa Super Plat
Super Plat non è solo un elettrodomestico, ma una vera e propria soluzione d’arredo pensata per sposarsi con lo stile delle abitazioni contemporanee, che vedono sempre più la cucina integrata allo spazio living. Grazie alla sua forma compatta e alle sue finiture eleganti, si integra alla perfezione tra i pensili senza creare contrasto con la linearità e la raffinatezza della cucina, dando vita a un ambiente distintivo ed elegante.
NIKOLATESLA FIT: piano induzione con cappa integrata
NikolaTesla Fit, piano a induzione con aspirazione integrata che può essere installato anche nelle basi da 60 cm, con un ingombro in superficie di 60 o 70 cm. Questa nuova versione completa la fortunata collezione di piani aspiranti NikolaTesla, da cui riprende lo stile e le migliori tecnologie.
Colori in cucina, come utilizzarli correttamente grazie alla cromoterapia. Un passo importante per il benessere di corpo e mente.
La casa può essere considerata come “il guscio” della persona che la abita: ogni parte di essa rappresenta archetipicamente una parte del nostro corpo: i muri sono la nostra pelle, che ci protegge dagli agenti esterni, le strutture portanti sono le ossa che ci sostengono, le finestre si possono paragonare ai nostri occhi e orecchie, organi di comunicazione con lo spazio esterno. Tenendo a mente questa visione pareidolitica delle nostre abitazioni, dobbiamo immaginare la cucina e la sala da pranzo come il luogo del nutrimento, spazi di accoglienza e convivialità.
La cucina è l’ambiente in cui prepariamo i cibi che nutriranno i nostri corpi, mangiare è una necessità basilare per tenerci in vita e adottare una corretta alimentazione è importante per mantenerci in salute e rafforzare il nostro sistema immunitario.
Vediamo allora come possiamo utilizzare la cromoterapia a nostro vantaggio e scegliere i colori giusti per la cucina.
I colori giusti per la cucina
Per aiutarvi a scegliere i colori della cucina, vi consiglio di cominciare dal capire la direzione in cui è rivolta: se la cucina è esposta a nord, ad esempio, la luce avrà una temperatura fredda, sui toni del blu e del grigio, scegliete quindi tonalità chiare e calde.
Tra i colori più scelti per la cucina, c’è sempre il bianco e l’intramontabile total white: sebbene venga scelto perché rimanda a un’idea di pulizia e ordine, è anche un colore che richiama distacco e freddezza, viene spesso utilizzato da persone che non amano cucinare, che prendono le distanze dal cibo. Fatevi aiutare dal legno, in tutte le sue sfumature e tonalità, per riscaldare l’ambiente e renderlo più accogliente e meno asettico, preferendo un legno chiaro come il bambù se siete amanti dello stile nordico, o un legno scuro, se volete dare alla vostra cucina un look più deciso.
I colori caldi, come il rosso, l’arancio e il giallo sono sempre i benvenuti in cucina, perché richiamano il buon cibo, l’accoglienza e la socialità; stimolano l’appetito e favoriscono la digestione, quindi sono ottimali anche da utilizzare nei ristoranti.
Tra le tonalità da preferire in cucina, inoltre, vi consiglio tutte le nuances che ricordano il colore dei biscotti!
Pur essendo ormai evoluto, l’essere umano è, ancora oggi, inconsciamente legato all’istintualità del cervello arcaico. Colori come il blu o il viola, per esempio, sono da evitare in cucina, perché li associamo ai cibi potenzialmente velenosi e quindi, a lungo andare, possono farci perdere la voglia di mangiare e il piacere di nutrirci. Potete però sfruttarli, temporaneamente, a vostro favore: se avete deciso di mettervi a dieta per perdere qualche chilo in più, scegliete di mangiare in piatti blu o viola, poiché riducono il senso di fame e vi aiuteranno a mangiare meno.
Un altro colore sconsigliato nelle cucine è il verde, soprattutto nelle tonalità acide, perché non stimola la voglia di stare in compagnia e rimanda allo stato di decomposizione dei cibi.
Portate il verde in cucina con le piante, ad esempio quelle aromatiche, che potrete utilizzare per cucinare e riempiranno anche l’ambiente di un buon profumo.
Se hai bisogno di una consulenza colore o se vuoi maggiori informazioni, puoi contattarmi al sito www.sphomecoming.it e scrivermi nella sezione contatti.
Piccole e compatte, a scomparsa o sospese, le minicucine sono ideali quando si vuole tutto a portata di mano nel minor spazio possibile.
Arredare la cucina di una casa piccola può rivelarsi un’impresa ardua se non dispone di elementi d’arredo salvaspazio, ed è per questo che le minicucine sono la scelta vincente. Oggi, infatti, le minicucine sono diventate una valida alternativa alla cucina tradizionale così come ce la immaginiamo. Si, perchè non è detto che la minicucina sia solo un’alternativa in mancanza di spazio: nel tempo è diventata una scelta consapevole, di stile e di forte impatto estetico, basti vedere i grandi marchi che negli anni hanno sviluppato modelli pensati per rispondere a qualsiasi esigenza di stile e spazio.
Minicucine: guida alla scelta
Appurato che la soluzione più adatta per arredare un piccolo appartamento sia una minicucina, occorre scegliere tra gli innumerevoli modelli presenti sul mercato.
In base ovviamente allo spazio le minicucine sospese sono perfette per dare ariosità e meno staticità all’ambiente. Spesso richiudibili, ogni qual volta si smette di utilizzarle sarà necessario abbassare un ripiano per avere un comodissimo piano d’appoggio per riporre cornici e vassoi…un tocco ed ecco sparito un insospettabile angolo cottura.
Minicucina a scomparsa in HPL by Miniki
Minikiè il primo sistema cucina che, dopo l’uso, si trasforma in un elegante sideboard sospeso di cui nulla ne fa supporre la vera natura nascosta. Minikiè un sistema cucina estremamente pratico e versatile capace di rispondere alle più disparate esigenze. Grazie alla semplicità di montaggio e alla possibilità di abbinare a piacimento i diversi moduli, il sistema può essere velocemente adattato alle condizioni ambientali di spazio più diverse.
minicucina SieMatic 29
Le minicucine con illuminazione integrata è un’altra scelta vincente: lo spazio a volte è talmente limitato che si corre il rischio di non avere molta visibilità ai fornelli o sul piano di lavoro. Con la SieMatic 29 è stato reinterpretato un mobile tradizionale: la cucina buffet. Dall’espresso ai menù con molte portate: qui si può cucinare tutto. Infatti la nicchia può essere attrezzata con funzioni diverse in base alle vostre specifiche esigenze: dall’illuminazione e prese fino al lavello, piano cottura e cappa.
minicucine URBAN SieMatic
Altro aspetto da considerare è la sua finitura esterna, meglio se abbinata agli arredi presenti nella stanza, così da uniformare il tutto in un modo discreto. Essendo quasi tutte le minicucine realizzabili su misura, è una cosa tanto ovvia quanto necessaria.
Anche la scelta dei materiali non è banale. La maggior parte delle minicucine presenti sul mercato sono realizzate in metallo ma si trovano anche modelli in legno. La scelta, in questo caso, dipende solo dal proprio gusto personale.
Minicucina in legno senza maniglie PATTINA COMPACT by Sanwacompany
La minicucina Pattina Compact di Sanwacompany è caratterizzata dal profilo nero opaco in contrasto con la matericità del rivestimento esterno che riproduce l’effetto del legno grezzo, oltre che per il piano di lavoro realizzato con piastrelle in ceramica di fattura italiana. Il mix di materiali usati e le forme squadrate e compatte, creano un effetto vintage dal sapore contemporaneo. Le dimensioni ridotte la rendono adattabile a qualsiasi ambiente, per arredare con discrezione e con stile spazi ristretti.
Minicucine a scomparsa
Da un anno lavorare in smart working è diventata una consuetudine. Non sempre però si ha a disposizione una stanza adibita a questa funzione, che possa contenere al contempo una libreria o parete attrezzata, un tavolo con tanto di sedie da utilizzare come postazione di lavoro. Inserire una minicucina nell’ambiente permette di renderlo polifunzionale, perchè di fatto non lo occupa interamente per una sola funzione e ne permette una versatilità che altrimenti sarebbe possibile solo in grandi spazi.
Le minicucine a scomparsa sono perfette perchè una volta terminato il loro utilizzo spariscono, non lasciano traccia della loro presenza e diventano a tutti gli effetti elementi d’arredo in grado di mimetizzarsi col resto dell’ambiente.
Custom Kitchens di Garofoli – minicucina a scomparsa su misura in legno
Con la collezione “Custom Kitchens” di Garofoli, ad esempio, è possibile creare la propria cucina a scomparsa su misura, scegliendo finiture e materiali che si abbinano perfettamente agli altri elementi d’arredo della casa, dalle porte ai pavimenti, passando per gli armadi e i complementi.
Con OFF KITCHEN di TM Italia Cucine lo spazio è “reversibile”: una sala riunioni di un ufficio contemporaneo è, allo stesso tempo, una cucina completamente funzionale.
Minicucina OFF KITCHEN By TM Italia Cucine
Il tavolo centrale è dotato di un piano estraibile che ne raddoppia la superficie. All’ interno del piano sono contenuti un lavello ed un piano di cottura ad induzione, a cui si accede attraverso pratiche ante a ribalta. Il sistema di aspirazione a sospensione è controllato a distanza. Le armadiature sono attrezzate con elettrodomestici, vani contenitori, cassetti e cassettoni.
Avere una minicucina non solo è un vantaggio in termini di spazio, ma riduce all’essenziale un arredo non sempre centrale in una casa, soprattutto se moderna e giovanile.
Delicata, luminosa, quasi romantica, la cucina Beluga di Rastelli sembra ispirata alla primavera.
Disegnata da Ferruccio Laviani, la cucina si distingue per lo stile sobrio ed armonioso dei suoi importanti volumi. Le forme estremamente essenziali e geometriche sono addolcite dai toni caldi e tenui delle ante: in finitura Penelope quelle dei moduli dell’isola, in frassino Hielo quelle dell’unità a parete. Proprio le ante, completamente lisce, definiscono il carattere minimal della cucina; le maniglie in metallo, dal design lineare, sono un elemento decorativo e al tempo stesso funzionale: applicate sui pannelli in verticale o in orizzontale, hanno una gola interna invisibile che ne facilita le presa.
Se l’isola prevede vani contenitivi, zona cottura e zona lavaggio, nell’unità a parete trovano posto elettrodomestici, stoviglie e moduli dedicati alla dispensa. La particolarità delle colonne sta nella loro dimensione: si tratta infatti di mobili aggregabili e personalizzabili che, non occupando necessariamente tutta l’altezza dello spazio a disposizione, offrono anche un comodo ripiano sul top della stessa struttura.
Così, con pochi ma sofisticati elementi, la cucina diventa protagonista dello spazio senza invaderlo. Un’altra grande prova della libertà compositiva propria delle proposte Rastelli.
Negli ultimi tempi, la cucina ha smesso di essere “solamente” una stanza di servizio e ha recuperato un po’ quel suo vecchio ruolo di focolare domestico, area in cui racchiudere ampia parte delle attività quotidiane. Tra impasti da preparare, piatti da cuocere, momenti di dialogo familiare e, spesso, pasti da consumare, la cucina è il centro di tanti momenti della giornata, proprio come una volta. Per chi vuole rafforzare il legame col passato ci sono tante idee e soluzioni da attuare per dare un look vintage e retrò alla propria cucina senza troppi affanni.
Come rendere vintage l’arredo della cucina
Raggiungere l’obiettivo di rendere retrò la cucina è piuttosto semplice, e rivolgendosi a negozi specializzati è possibile trovare tutte le soluzioni adatte: navigando sulle pagine del sito di Iperceramica, la più nota catena italiana per la vendita di pavimenti e rivestimenti, è possibile trovare tutto ciò che serve per un ambiente vintage, dai rivestimenti in cucina alla pavimentazione e scelta dei mobili per il bagno.
Proprio pavimenti e rivestimenti sono il primo elemento che possono caratterizzare la stanza, optando ad esempio per la posa di un rivestimento in piastrelle al di sopra del piano cottura e, in alcuni casi, anche per porzioni di una o più pareti.
immagine iperceramica
Scendendo in dettagli più pratici, la pavimentazione della cucina deve rispondere in primis a fattori di tipo funzionale, perché è necessario sia resistente e durevole, con un tasso di assorbimento dell’acqua prossimo allo zero: in tal senso, è il sempre più versatile gres porcellanato a candidarsi come soluzione migliore, grazie alla sua capacità di coniugare la funzione estetica a quella strettamente pratica.
Questo materiale, infatti, non solo vanta spiccate qualità meccaniche, ma si rivela anche molto facile da pulire, perché non richiede trattamenti specifici – una peculiarità utilissima in cucina, zona inevitabilmente esposta a macchie più di altre.
A sottolineare il carattere vintage saranno le scelte successive, che avranno il compito di esaltare le caratteristiche estetiche e decorative e, soprattutto, l’impronta che si vuole dare all’ambiente.
immagine iperceramica
Non bisogna infatti pensare che la cucina “diventi” vintage solo attraverso l’installazione di mobili in stile retrò, perché anche l’utilizzo di piastrelle specifiche contribuisce a rafforzare l’espressione e la ricercatezza del gusto classicheggiante. Ad esempio, per le piastrelle da posare sopra il piano della cucina si può cercare una soluzione con motivi decorati che riprendano le maioliche utilizzate un tempo per rivestire tutte le pareti, utilizzando delle mattonelle con il medesimo pattern per creare una decorazione a raso sul pavimento, coniugando originalità e continuità stilistica.
Sono diverse anche le opzioni a disposizione di chi predilige materiali come illegno e il metallo: in questi casi, si può scegliere un evergreen parquet per la pavimentazione (o un più moderno gres porcellanato effetto legno che riproduce la texture delle essenze con le quali si realizzano le doghe dei pavimenti in legno), sempre da abbinare a pensili e credenze in eguale materiale e colorazione, per dar vita ad abbinamenti armonici ed eleganti.
immagine deVOL Kitchen
Le soluzioni di arredo
A proposito di arredo, al di là della singola e personale valutazione su cosa installare – che dipende non solo da fattori estetici, ma anche dalle esigenze e dalle disponibilità di spazio della stanza – è importante badare a coniugare elementi di stile che contribuiscano a creare un effetto vintage o retrò con quelle che, per gli elettrodomestici, spesso sono scelte obbligate. Il mercato propone infatti dei modelli di frigoriferi con linee retrò, ma non ci sono le stesse opzioni per la lavastoviglie, ad esempio: quindi, per tenere il fil rouge della classicità si può puntare su elementi di arredo in legno (tavoli, sedie, credenze e simili) da integrare con superfici o complementi in metallo, generalmente satinato o opaco.
immagine deVOL Kitchen
Il consiglio finale
A dare il tocco finale a una cucina caratterizzata da una cifra stilistica vintage possono essere recuperano elementi stilistici e decorativi recuperati direttamente dagli anni passati, prediligendo un ampio uso di legno e pietra, in misura leggermente superiore al metallo.
E così, vasi di ceramica, pentolame in rame o mobili restaurati provenienti da vecchie cucine (e non solo) possono diventare il punto di forza di un ambiente retrò, tenendo sempre a mente il consiglio di prediligere gli accostamenti armonici e i contrasti ben calibrati, per valorizzare sia i singoli elementi che il risultato complessivo.
Atelier di Abimis è protagonista di un suggestivo giardino di Brera
All’interno della corte di un importante palazzo di fine XVIII secolo di Brera, storico e affascinante quartiere situato nel cuore della vecchia Milano, Atelier, la cucina iconica di Abimis, diventa protagonista di uno spazio outdoor.
Atelier, nella sua speciale configurazione per esterni, enfatizza il valore dell’atto del cucinare anche en plein air, suggerendo non solo una nuova modalità di personalizzare gli scenari outdoor, ma di vivere la cucina contemporanea come luogo di una socialità ritrovata. La sua composizione è interamente in acciaio Inox, lega che rende la cucina resistente a variazioni di temperatura, intemperie o a danni da corrosione ambientale.
Realizzata su misura, sia dal punto di vista dimensionale sia delle esigenze della proprietà, Atelier conserva le tipiche ante squadrate e l’inconfondibile design essenziale, rigoroso e formale.
Abimisporta all’esterno la versatilità e la qualità di una cucina professionale.
La sua proposta outdoor è un perfetto esempio di stile e di esperienza progettuale, dove gli equilibri costruttivi, come stabilità, robustezza ed ergonomia, si sposano alla massima efficienza e funzionalità.
Cucinare outdoor diventa, così, un ‘progetto’ sorprendente, capace di creare una nuova esperienza di contatto con la natura e una nuova ‘forma’ di relax e convivialità a cielo aperto.
Qualche giorno fa un’amica mi ha chiesto consigli sulla scelta del lavello della cucina. Sa che lavoro nel campo dell’arredamento e che, per passione e per necessità, conosco diverse aziende e sono aggiornata sulle novità. Ma soprattutto sa che sono una maniaca della pulizia: per me è immorale andare a letto senza aver prima fatto brillare lavello e piano cottura.
Secondo te cosa ho risposto a “Qual è il miglior materiale per il lavello della cucina“? Ho risposto “Dipende…” e sono partita con una lunga digressione sui vantaggi e gli svantaggi di un lavello in acciaio, in ceramica, in granito, in pietra, in quarzo. Te la risparmio. Ti dico solo che la maggior parte della nostra conversazione si è concentrata sui lavelli in Kuarzite. Sì hai letto bene, non c’è nessun refuso: Kuarzite, con la K.
Cos’è la Kuarzite e quali sono le sue caratteristiche
La Kuarzite è un materiale composto da granito naturale e resina acrilica. La sua resa estetica è molto simile alla pietra naturale, le sue proprietà sono correlate a quelle dei due materiali che la compongono.
Il granito è molto resistente ma non è indistruttibile. La resina acrilica è impermeabile, atossica, liscia, duttile, il suo colore dura nel tempo. La Kuarzite è resistente alle temperature elevate, agli urti, ai graffi e agli shock termici, ha una superficie liscia e porosa, è facile da pulire, è disponibile in diversi colori.
La bellezza della superficie, la facilità di pulizia e la resistenza sono i motivi che mi hanno spinto a consigliare l’acquisto di un lavello in kuarzite.
Non un lavello qualsiasi ma un lavello in Kuarzite di Evhoc.it. Conosco da poco questo brand ma i suoi prodotti mi hanno letteralmente conquistato. Si lo ammetto, mi piace anche il fatto che è un’azienda italiana attenta all’ambiente, orientata al riciclo e alla riduzione di inquinamento e che tutti i suoi prodotti sono 100% Made in Italy. Sono certa che anche tu riconosci la qualità dei prodotti italiani, in questo periodo storico più che mai.
Ma torniamo ai lavelli.
Perché scegliere un lavello in Kuarzite
Perché è un materiale duro e ultra resistente che richiede poca manutenzione, pratico nell’utilizzo quotidiano, di aspetto molto gradevole, elegante.
Perché è un prodotto tutto italiano, innovativo e di design, che si adatta a tutti i modelli e stili di cucina. Dalle cucine moderne a quelle classiche, dalle cucine con lavello sopra-top a quelle con lavello sotto-top.
Perché comprare un lavello in Kuarzite di Evhoc
Per garantire resistenza e robustezza al lavello è importante che durante il processo di produzione la Kuarzite venga colata in modo omogeneo all’interno dello stampo. Il processo di produzione adottato da Evhoc è incentrato su questo.
Per adattarsi a tutti i piani cucina è necessario che il lavello sia disponibile in diverse misure, nelle versioni sopra-top e sotto-top. I prodotti Evhoc sono compatibili con praticamente tutte le cucine in commercio.
Perché oltre al modello conta il colore ed è fondamentale che sia un colore di qualità, bello anche dopo anni, che si mantiene uguale nel tempo senza sbiadire o ingiallire. Il processo impiegato da Evhoc garantisce una colorazione completa del materiale, non solo a livello superficiale. Lavorando a 700° il calore (e il colore) penetra anche all’interno del materiale, a garanzia di maggior stabilità e durata.
I lavelli Evhoc sono disponibili in bianco, nero e grigio cemento: solo tre tinte ma sufficienti per portare un tocco unico di design in ogni cucina.
Perché i dettagli fanno la differenza e a lungo andare sono quelli che determinano la nostra soddisfazione nell’acquisto. I loro lavelli hanno angoli interni smussati senza spigolo vivo, un dettaglio che agevola le opere di pulizia quotidiane (te lo dice una che ha il pallino per la pulizia!). I loro lavelli hanno una vasca capiente alta 22 cm, comoda per lavare a mano anche pentole molto grandi e per sciacquare le stoviglie prima di caricare la lavastoviglie.
Perché i loro lavelli hanno una garanzia di 10 anni, che diciamocela tutta, è un dettaglio che infonde sicurezza durante e dopo l’acquisto.
Esclusivamente a te e ai lettori di BlogArredamento, Evhoc riserva uno sconto del 15% su tutti i prodotti.
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Chissà per quale motivo non ho mai avuto particolare simpatia per le panche in cucina. Ora che sono matura {sia di età sia di gusto estetico} ho imparato ad apprezzare questo elemento di arredo che offre infinite scelte di stile e grandi possibilità funzionali: la panca in cucina sostituisce le sedie, libera lo spazio per il passaggio e può essere molto accogliente.
La panca in cucina è funzionale
La panca è sicuramente una grande alleata quando si tratta di organizzare piccole cucine, perché permette di ottimizzare l’ambiente. Tuttavia, si rivela molto interessante anche in grandi spazi aiutando a mantenere l’ordine e creare passaggi calpestabili fluidi e comodi.
Funzionalità della panca:
aiuta a evitare l’ingombro delle sedie
può avere dei cassettoni per raccogliere oggetti e utensili
favorisce il movimento all’interno della stanza
facilita la pulizia
può essere posizionata negli angoli, a parete oppure a ridosso delle penisole
La panca in cucina è bella
La panca non tradisce le aspettative nemmeno quando si parla di estetica: é talmente versatile che si adatta a qualsiasi stile e a molti materiali.
Anch’io sono ricorsa alla panca per motivi di spazio e si è rilevata la soluzione migliore per la mia cucina; abbiamo scelto una seduta in legno realizzata da un artigiano e uno schienale in tessuto, che abbiamo affisso al muro con una semplice struttura in legno leggero, per scongiurare uno stile troppo rustico.
4 suggerimenti di stile:
la panca in legno riscalda una cucina bianca o grigia
la panca in velluto si inserisce bene in un ambiente elegante
un tessuto di design aggiunge modernità a una cucina classica
la panca è l’arredo giusto per giocare con il colore
Molte persone hanno bisogno delle giuste indicazioni per la scelta della cucina idonea alla propria casa. Ecco perciò degli ottimi suggerimenti per quanto concerne i modelli di design, opzione valida ma di cui bisogna ben considerare alcune caratteristiche.
Cucina di design: cosa vuol dire?
Bisogna chiarire che, quando si parla di modelli di cucina di design, si fa riferimento a delle soluzioni che tengono conto non soltanto della forma. Infatti il design, così come insegnano coloro che lo hanno creato oltre 100 anni fa, comporta che si trovi un equilibrio ben bilanciato tra la funzione e la forma. Il che vuol dire che le cucine di design non solo sono molto belle, ma risultano essere anche estremamente funzionali per qualsiasi tipo di utente.
Oltre a dover precisare che sono la risposta ideale per quel che riguarda le prestazioni e anche la versatilità. Basti pensare ai materiali che vengono usati e che corrispondono a quelli più innovativi. La cucina di design è contemporanea e va comunque a ben adattarsi in casa. Il tutto ricordando che è importante far sposare al meglio il lato estetico con quello funzionale.
La cucina di design è il cuore della casa?
Sempre di più sono coloro che scelgono una cucina di design di ultima generazione. Una cucina che possa unire molto bene la bellezza alle performance elevate è qualcosa di molto interessante. Ecco perché, anche se ad un prezzo maggiore, in molti preferiscono optare per modelli del genere rispetto a quelli più tradizionali ma che non sempre sono funzionali.
Una cucina che abbia queste caratteristiche può realmente diventare il cuore di qualsiasi abitazione, avendo un ruolo da protagonista.
Se fino a qualche tempo fa la cucina era visto quasi come un semplice ambiente di “lavoro”, oggi le cose cambiano. Il design di tanti modelli permette di avere a disposizione delle caratteristiche molto vantaggiose. Le cucine dal design ricercato sono una richiesta sempre più elevata da parte di gran parte degli utenti. D’altronde la cucina è sempre più un ambiente multifunzionale e fluido, a tratti anche occasione d’incontro per i membri di una famiglia.
Alcune caratteristiche delle cucine di design
Va precisato che l’estetica è un elemento importante, ma non fondamentale per una cucina. I materiali, per esempio, lo sono senza dubbio di più: si pensi a delle cucine in acciaio inox con dettagli in legno o vetro, top in marmo e tutta una serie di materiali innovativi. Questi non solo fungono da elementi molto pratici e comodi, ma sono semplici da personalizzare.
Oltre a dover parlare di un altro elemento, ovvero l’ergonomia. Questa ha una funzione cruciale se si pensa che gli spazi delle case moderne impongono cucine di dimensioni più ridotte. Il che vuol dire che vanno progettate proprio per offrire massime prestazioni in spazi minimi. Tutto va dunque ben organizzato, facendo in modo che gli attrezzi siano a portata di mano.
Va anche precisato che la cucina oggi viene considerata come un autentico “ristorante domestico”. Sempre di più sono coloro che amano cimentarsi ai fornelli, per cui bisogna essere in grado di offrire ai clienti dei prodotti semplici da usare e che si sposino con le loro esigenze. Devono, per esempio, poter accogliere elettrodomestici moderni e che garantiscano prestazioni elevate.
Dunque è sempre bene optare per idee pratiche, come i piani cottura a induzione di ultima generazione, ma anche forni smart che seguono la cottura e frigoriferi intelligenti. Insomma, la cucina diventa così una vera e propria macchina pensata per preparare tanti tipi di pietanze.