Lo studio milanese Icona Architetti firma un appartamento a Torino per una giovane famiglia. Una casa-cifra, che racchiude il senso dell’architettura per Icona.
Il progetto residenziale M51 è stato ottenuto recuperando e ampliando il livello delle soffitte di un elegante palazzo degli anni 30, situato nella zona di Porta Susa, e trasformandolo in un ’ accogliente abitazione per una famiglia. Grazie alla libertà con cui ha potuto sperimentare, adottando l’intero toolkit delle proprie conoscenze, M51 manifesta appieno la cifra stilistica di Icona Architetti, l’epitome della sua estetica.
M51 si trova in zona Porta Susa, a pochi passi dal grattacielo San Paolo e da Cit Turin, in un quartier e caratterizzato da una sequenza di eleganti palazzi degli anni trenta e da alcuni note voli esempi di liberty torinese. Al volgere del millennio questa parte di città ha acquisito nuove sfumature, trasformandosi in un polo commerciale e direzionale cresciuto all’ombra dell’edificio di Renzo Piano e a ridosso del centro storico.
Il progetto di recupero
Nel 2020 Icona Architetti si è cimentata con la riconfigurazione di uno di questi storici building multipiano. L’idea era di trasformarlo in una confortevole e curatissima residenza di rappresentanza, con vista sui tetti di Torino.
Il progetto iniziale avrebbe dovuto limitarsi a un pied-à-terr e per i cosmopoliti committenti. Durante gli incontri, però, sono emersi dei bisogni e dei desideri più complessi e più profondi, che non erano stati focalizzati in un primo momento.
In virtù della dialettica tra progettisti e committenza, le nuove finalità abitative si sono sintonizzate sulle straordinarie potenzialità degli spazi: ed è così che un intervento minimo è diventato una grande sfida progettuale.
Icona ha approfittato dell’ampia libertà di manovra e della fiducia accordata per sperimentare ed esplorare tutte le possibilità creative del progetto, sia in termini di volumi che di materiali. La residenza può esser e considerata a tutti gli effetti una sorta di manifesto filosofico di Icona, l’epitome della sua estetica.
Dal punto di vista architettonico, gli ambienti dell’ultimo piano del caseggiato vengono completamente trasformati e rimodulati, aumentandone le altezze e la trasparenza, sempre alla ricerca della massima illuminazione naturale.
La distribuzione degli spazi studiata da Icona Architetti
L’appartamento si sviluppa, come in un abbraccio, attorno alla grande terrazza-tasca panoramica, separata dagli interni da un ’ampia parete vetrata. Le altezze sono state rese più generose grazie alla nuova copertura in legno lamellare, rivestita da doghe in lamiera verniciata pigmentata, che si inserisce perfettamente nell’estetica originaria dello stabile d’ epoca.
Per ovviare al problea degli spazi bui e profondi, una sequenza di oltre venti abbaini ricama il perimetro della residenza: come cannocchiali di luce proiettati verso l’esterno, sono provvisti ciascuno di un piccolo balconcino, che conquista una porzione supplementare di panorama.
Gli abbaini sono stati allineati alle forometrie originarie del palazzo, permettendo al nuovo involucro di evitare ogni discontinuità visiva con l’edificio, e dando anzi l’impressione di trovarsi là già da sempre.
La torretta padronale, infine, è un punto esclamativo sull’orizzonte: si tratta di un’addizione volumetrica, anch’essa rivestita della medesima copertura metallica brunita, che spicca dalla sommità dell’edificio ed è generata dall’estrusione del vano scala.
La torretta funziona come camera da letto ma anche come punto di osservazione privilegiato sulla collina torinese e sulla città.
Considerando la pianta del progetto è evidente la separazione strategica della zona di quiete dalla zona giorno, ottenuta orientando saggiamente gli spazi.
Zona giorno
La zona giorno è composta dall’avvicendamento, senza soluzione di continuità, della cucina, del dining, del living e della terrazza. Tutti questi spazi sono distribuiti lungo l’asse del muro di spina dell’edificio: un elemento vestigiale attorno a cui si organizza l’intero ecosistema della convivialità.
Il muro è rivestisto con una carta da parati di colori cerulei, che ne alleggerisce lo spessore rendendolo quasi impalpabile. All’altezza della cucina il setto si interrompe, sostituito da eleganti vetrate a scomparsa in grado all’occorrenza di isolare la cucina dalla sala da pranzo.
Una grande parete attrezzata color carta da zucchero interseca trasversalmente l’asse di spina, occupando la parete e seguendo l’andamento delle falde: il mobile è disegnato con un piacevole gioco di volumi che riesce ad assorbire i disallineamenti.
L’insieme degli ambiti della zona giorno è stato concepito in maniera complessiva, olistica, alla ricerca di una radicale flessibilità. Per Icona Architetti era essenziale garantire l’assoluta modulabilità di questi spazi mediante l’uso di pareti mobili e trasparenti, sia tra interno ed esterno sia tra gli infraspazi interni.
La zona di quiete di questa inedita dimora
La parte speculare dell’appartamento è riservata alla zona di quiete: due camere per i figli, una per gli ospiti, una playroom, un miniappartamento semi-indipentente per i collaboratori domestici, gli ambiti di servizio. Una boiserie rivestita in velluto azzurro-grigio avvolge il “core” centrale dell’appartamento e del palazzo e incornicia l’ingresso della dimora.
Alla composita articolazione degli spazi fa riscontro l’eccezionale maniacalità dei dettagli: il livello di customizzazione è massimo. La quasi totalità dei contenuti presenti nella casa sono stati progettati su misura. Altri, invece, modificati e personalizzati in sua funzione. Sedie, lampade, mobili, tessuti, vetrate e serramenti sono tutti, in un modo o nell’altro, alterati e ottimizzati dalle modifiche e dalle interpolazioni dei progettisti.
Massima personalizzazione degli interni
La scala di collegamento tra il piano principale e la torretta è un’opera scultorea. I progettisti l’hanno immaginata e progettata in ogni suo aspetto come una vera opera contemporanea.
Disegnata in carpenteria, ogni gradino è diverso dall’altro e tutti insieme sviluppano la slanciata sinusoide che raggiunge il livello superiore. L’elemento portante di questa struttura è il parapetto in lamiera di ferro verniciata bianca, che avvolge come un nastro di seta lo sviluppo della scala.
Anche l’imponente tavolo in marmo è un esempio dell’attitudine al disegno degli architetti. Insieme ai mobili freestanding della cucina conferisce un’eleganza e una luminosità straordinarie agli ambienti contigui. La linea essenziale del suo piano, la geometria tagliente dei sostegni si sposano perfettamente con le forme morbide e retrò delle sedute. In generale, c’è un’attenzione precisa e meticolosa negli equilibri e nei contrappunti tra forme e colori.
I toni freddi dei mobili e delle finiture sono ampiamente compensati con il parquet dai toni caldi e dalla matericità vissuta. Il parquet riveste il piano orizzontale della residenza connettendo tutte le stanze.
Una casa cifra che racchiude il senso dell’architettura per Icona Architetti
Questa inedita dimora sui tetti torinesi firmata Icona Architetti è un’abitazione incredibilmente pensata, disegnata, modellata con accuratezza e profondità. Nulla è stato lasciato al caso, in questo progetto corale che acquista un’identità unica. La vita familiare, la mescolanza dei materiali selezionati si fondono in ambienti poliedrici. La contemporaneità dei materiali selezionati e l’enfasi ottenuta con le grandi vetrate di luce naturale si mescola con il respiro armonioso novecentesco del palazzo e del quartiere.
Fotografie di Monica Spezia
L’articolo Inedita dimora sui tetti torinesi firmata Icona Architetti proviene da Dettagli Home Decor.