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L’articolo Scegliere gli infissi in PVC: ecco perché conviene è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Quando si vuole migliorare l’efficienza energetica degli immobili, vi sono molti interventi che si possono effettuare, uno dei più semplici consiste nel sostituire i vecchi infissi con modelli che offrono un migliore isolamento termico e acustico.

Se si decide di sostituire gli infissi, sono disponibili tantissimi modelli, differenti per materiali, forme, prestazioni, finiture e colori, bisognerà soltanto individuare quelli perfetti per la propria abitazione. Negli ultimi anni, si è registrato un aumento nelle vendite degli infissi in PVC pari al 50%, vediamo insieme perché questi serramenti sono stati scelti da migliaia d’italiani, grazie anche all’aiuto degli esperti di infissitecno.it, azienda leader per gli infissi in PVC nella provincia di Lecce.

Infissi in PVC: perché conviene sceglierli

Prima di analizzare quali siano i vantaggi nello scegliere gli infissi in PVC è necessario comprendere quali sono le caratteristiche di questo innovativo materiale.

efficienza energetica

La sigla PVC indica il cloruro di polivinile, un materiale che viene utilizzato in molti settori per la sua versatilità e praticità.

Il PVC è un materiale termoplastico che può essere lavorato per renderlo flessibile o rigido e si presta perfettamente alla realizzazione di serramenti. Il PVC, rispetto ad altri tipi di serramenti, può essere facilmente smaltito e riciclato per creare nuovi oggetti.

Uno dei vantaggi di scegliere gli infissi in PVC è rappresentato dalla possibilità d’installare serramenti, che possono essere riciclati con facilità e creare il minimo impatto ambientale.

Resistenza al fuoco e agli agenti atmosferici

Quando si installano dei nuovi infissi, si è sempre preoccupati riguardo la resistenza agli agenti atmosferici, soprattutto se si abita nei pressi del mare o dove il clima è particolarmente rigido, di conseguenza è opportuno verificare se il PVC sia il materiale migliore per i serramenti.

Gli infissi in PVC sono idrorepellenti, quindi possono resistere al continuo attacco della pioggia, della neve e della grandine, senza subire nessun deterioramento. Un’altra caratteristica del PVC è che ha una buona resistenza ai raggi solari e alla salsedine del mare, infatti viene solitamente installato nelle località costiere. Oltre a resistere all’attacco degli agenti atmosferici, gli infissi in PVC sono ignifughi, quindi in caso d’incendio limiteranno la propagazione delle fiamme e del calore.

Ottimo isolamento termico e acustico

Scegliendo d’installare degli infissi in PVC si potranno ottenere immediatamente dei benefici in termini d’isolamento termico e acustico.

efficienza energetica

Il PVC è in grado di limitare il passaggio dell’aria fredda o calda all’interno degli ambienti, di conseguenza si potrà ottenere perfetto comfort termico e al contempo risparmiare sui costi per il riscaldamento o il raffrescamento.

Il PVC è un buon isolante acustico, quindi installando degli infissi in questo materiale, si ridurrà l’intensità dei rumori provenienti dall’esterno e insieme si potranno schermare i suoni che fuoriescono dal proprio appartamento.

Resistenza ai batteri, funghi e agli agenti chimici

Gli infissi in PVC, rispetto a quelli realizzati in legno, sono in grado di resistere all’attacco di batteri e funghi, mantenendo inalterato nel tempo il loro aspetto estetico e le loro prestazioni.

Nel caso in cui un infisso in PVC entra in contatto con degli agenti chimici, la sua alta capacità di resistenza ne previene il deterioramento. Grazie alla resistenza ai funghi o ai batteri e agli agenti atmosferici, gli infissi in PVC necessitano di poca manutenzione negli anni.

Gli infissi in PVC non devono essere ridipinti nel corso degli anni o essere sottoposti a trattamenti idrorepellenti, per migliorare la loro resistenza all’acqua. Quando si installano gli infissi in PVC, il produttore solitamente assicura una resistenza ottimale di 25-30 anni, ma in molti casi tale durata può arrivare anche ai 50 anni.

efficienza energetica

Facilità d’installazione e di pulizia

Gli infissi in PVC sono molto versatili e si possono sagomare in base alle dimensioni e alla forma di ogni finestra, pertanto il processo d’installazione richiederà poche ore e senza particolari interventi strutturali. Un altro pro nello scegliere gli infissi in PVC è la facilità con cui possono essere puliti: per eliminare polvere, macchie o tracce di sporco si può utilizzare un semplice panno in microfibra inumidito.

Costi bassi

Gli infissi in PVC, rispetto ai serramenti realizzati in altri materiali, hanno dei costi nettamente inferiori, quindi possono essere vantaggiosi per chi non ha a disposizione un budget di spesa elevato per la sostituzione degli infissi. Per l’acquisto degli infissi in PVC si può sempre ottenere una detrazione fiscale pari al 50%, come previsto dall’ecobonus per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, riducendo ulteriormente la spesa.

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L’articolo Profumatori per ambienti: 3 idee naturali + bonus è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

L’olfatto gioca un ruolo importante nel nostro benessere. Un buon profumo può donare subito l’idea di una casa più fresca e pulita.

Sebbene a oggi ci siano molti prodotti acquistabili in negozio che possono aiutare a raggiungere tale obiettivo, questi, non rappresentano l’unico modo per avere una casa profumata. Le alternative fai-da-te infatti, sono un metodo facile ed efficace per deodorare e profumare le stanze in modo totalmente naturale. Usando pochi e semplici ingredienti, uniti alle fragranze di erbe aromatiche e oli essenziali, possiamo creare dei profumatori per ambienti davvero unici.

Oli essenziali

Ottenuti dalle piante mediante spremitura a freddo, distillazione a vapore o estrazione, gli oli essenziali sono deodoranti completamente naturali.

Oltre a riempire un diffusore con il tuo profumo preferito per rinfrescare la casa, possiamo creare pratici spray e diffusori.

Per lo spray, basterà miscelare in un flacone, 3 ingredienti: 500 ml di acqua, 10 gocce di olio essenziale, 10 ml cucchiai di alcool puro (attenzione quello usato per fare il limoncello per intenderci). L’aggiunta di alcol infatti aiuterà l’olio essenziale a legarsi all’acqua, nonché ad accelerare il tempo di asciugatura sulle superfici.

Profumatori per ambienti

Nel caso invece si voglia un diffusore, basterà dotarsi di un piccolo contenitore. Qui, si aggiungeranno poche gocce di olio essenziale e si riempirà il resto con olio corpo per bambini.
È possibile anche miscelare più oli essenziali per creare nuove fragranze.

Pot-pourri

Petali di fiori secchi, erbe e spezie possono essere miscelate e poste in contenitori aperti per rilasciare i loro profumi naturali.

Un metodo semplice per creare un pot-pourri naturale è usare il tè. Basterà infatti aggiungere una manciata di tè su un grazioso piattino, un portasapone o un bel centrotavola. A questo, a seconda del gusto personale, si possono associare scorze di agrumi essiccate con spezie, lavanda e altri fiori secchi. L’aggiunta di olii essenziali può dare un profumo ancora più incisivo.
Sostituisci il pot-pourri ogni due settimane con una nuova miscela.

Agrumi, erbe aromatiche e spezie possono anche lasciate cuocere a fuoco lento. Infatti, posizionando gli ingredienti scelti in una pentola riempita di acqua e portando lentamente a bollitura, questa potrà rilasciarne il profumo in tutta la casa.

Profumatori per ambienti

A seconda delle necessità, si consiglia di aggiungere acqua circa ogni 30 minuti in modo da mantenere gli ingredienti sempre coperti oltre a porre la massima attenzione.

Bicarbonato di sodio

Tra i suoi innumerevoli usi, il bicarbonato di sodio ha anche quello di essere un perfetto deodorante e profumatore per ambienti.
La miscela ottenuta con 400 ml di acqua e 2 cucchiaio di bicarbonato di sodio, potrà essere posta in un flacone spray e spruzzata nell’ambiente. Questa, assorbirà gli odori indesiderati e li farà scomparire completamente. In aggiunta, è possibile porre nella miscela anche poche gocce di oli essenziali.

Il bicarbonato di sodio come profumatore d’ambiente è spesso usato anche nella pulizia dei tappeti. In questo caso, la miscela sarà costituita da 1 tazza di bicarbonato, mezza tazza di amido di mais e 5 gocce di olio essenziale.

Il mix così ottenuto potrà essere cosparso sul tappeto e lasciato riposare per almeno 30 minuti. Una volta trascorso il tempo desiderato, si andrà a rimuovere il composto con l’aiuto di un’aspirapolvere.

Profumatore d’ambiente Ipuro

Se non vuoi perdere tempo, ma vuoi comunque diffondere la magia degli oli essenziali in tutta la tua casa, puoi provare il profumatore d’ambiente Ipuro.

Profumatori per ambienti

A differenza di altri profumatori per ambienti, Ipuro consta di fragranze totalmente naturali.

Le materie prime di altissima qualità vengono miscelate in acqua ed etanolo per ottenere un prodotto efficace e sano. L’elegante diffusore è dotato di bastoncini diffusori in fibra che garantiscono una piacevole intensità di fragranza. Non solo. Il tasso di assorbimento dei bastoncini è elevato, atto a mantenere un’intensità ottimale per molto tempo.

Qualità ed eleganza dunque, si fondono per donarti momenti di autentico relax e aromaterapia.

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L’articolo Come scegliere la rubinetteria per la cucina: consigli e info utili è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Scegliere la rubinetteria per la cucina è importante perché occorre trovare un prodotto che sia esteticamente soddisfacente e affidabile. La scelta non è delle più semplici perché oggi ci sono tantissimi modelli che vengono realizzati dalle più disparate aziende. Vediamo nel dettaglio quali sono le caratteristiche da valutare.

Guida alla scelta della rubinetteria per la cucina

Come accade per il bagno, anche per la cucina è necessario fare delle valutazioni prima di acquistare la rubinetteria. Molti credono che si tratti di un’operazione quasi scontata, ma in realtà ci sono tanti modelli a disposizione che si diversificano per forme, funzionalità, affidabilità e tanto altro. Lo stesso vale per la scelta dei miscelatori per i quali c’è da fare una riflessione sulla forma, colore e funzionalità.

scegliere la rubinetteria per la cucina

Le caratteristiche dei miscelatori da cucina

Dando un’occhiata alla rubinetteria della cucina a disposizione di un acquirente, la prima caratteristica che indubbiamente scatta gli occhi è la lunghezza del collo del rubinetto.

Le dimensioni sono molto più accentuate rispetto ad esempio a un miscelatore da utilizzare in un bagno, ma i motivi sono molto importanti perché deve poter operare correttamente in tutto lo spazio interno del lavandino in maniera tale da agevolare il lavaggio delle stoviglie.

Per enfatizzare questa esigenza, molto spesso i rubinetti della cucina sono dotati anche di una sorta di doccia estraibile che può essere allungata e quindi regolata per avere un oggetto d’acqua precisamente nella zona di interesse.

Altra caratteristica che differisce questo prodotto rispetto ad esempio al rubinetto del bagno, è la sua capacità di ruotare solitamente a 180° per poter raggiungere tutti gli spazi della vasca o delle vasche a seconda della configurazione scelta. Queste esigenze devono essere tenute in considerazione quando si sceglie il miscelatore. Tra l’altro occorre ricordare che ci sono essenzialmente due tipologie di miscelatori ossia quelli monocomando che sono particolarmente presi in considerazione per le cucine più moderne mentre quelli a due maniglie vengono visti come una soluzione più tradizionale.

Massima attenzione sui materiali dei miscelatori

Come accade per tantissime altre tipologie di prodotti, anche per i miscelatori occorre dare la giusta attenzione alla qualità dei materiali.

Da essa dipende l’efficienza del rubinetto e anche l’affidabilità nel tempo il che significa un maggior risparmio.

I materiali devono essere in grado di facilitare l’intervento di pulizia quotidiana e rendere più semplice l’igienizzazione. Un materiale che offre sempre ottimi riscontri è l’acciaio che garantisce una lunga durata nel tempo e soprattutto è in possesso di grandi proprietà antibatteriche. Negli ultimi anni molti marchi stanno proponendo anche miscelatori realizzati in ottone che ben si sposano dal punto di vista estetico con delle cucine più tradizionali e classiche oppure ci sono le soluzioni in cromo adatto per chi ama l’effetto lucido.

scegliere la rubinetteria per la cucina

Infine ci sono dei miscelatori più tecnologici presi in considerazione nel caso di una cucina elettronica che permettono di gestire il getto d’acqua attraverso una pulsantiera. Il grande pregio di questo prodotto riguarda la possibilità di risparmiare sul consumo d’acqua perché viene centellinata ogni singola goccia.

La canna del rubinetto

La canna del rubinetto della cucina è solitamente molto lunga, ma può essere realizzata con diverse forme dallo stile elegante e sobrio.

Una prima opzione è scegliere la canna alta che ha il pregio di poter riempire comodamente qualsiasi pentola e contenitore che viene utilizzato in cucina. Il rubinetto con queste caratteristiche può essere usato senza problemi sia con una vasca singola sia con una vasca doppia.

Una seconda opzione è quella della canna bassa che per certi versi è più tradizionale, ma che permette di ottimizzare gli spazi.

Un’opzione che ultimamente sta conquistando una larga fetta di mercato è quella della canna abbattibile. Si tratta di un articolo molto utile quando si sceglie di posizionare il lavello sotto una finestra e quindi c’è poco spazio inutile. Con la canna abbattibile il miscelatore può essere reclinato quando non si utilizza oppure usato quando è necessario ad esempio riempire una pentola molto alta.

C’è poi il rubinetto con doccia estraibile che come abbiamo già visto in precedenza presenta una parte mobile che può essere estratta per ottenere il getto d’acqua direttamente su una determinata zona del lavello. Una valida alternativa è la doccetta con molla in particolare con un miscelatore a canna alta che la prevede, offrendo una certa flessibilità nel posizionamento.

Infine ci sono i rubinetti con la canna superiore, particolarmente indicata quando si ha un rubinetto incassato direttamente nella parete oppure con la canna inferiore che ricorda un po’ le soluzioni che venivano prese in considerazione nella prima metà del ‘900.

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11 Ottobre 2022 / / La Gatta Sul Tetto

Continua il nostro percorso alla scoperta delle pietre naturali e del loro uso in edilizia. Oggi parliamo delle rocce sedimentarie.

rocce sedimentarie

Le rocce sedimentarie derivano dal processo di sedimentazione provocato dall’erosione e degradazione di rocce preesitenti. La roccia si forma per via della diagenesi, ovvero la compattazione dei detriti e la successiva cementificazione, che avviene grazie al carbonato di calcio1 e all’ossido di silicio2 contenuti nell’acqua presente nei sedimenti. Nelle rocce sedimentarie sono inglobati anche elementi organici fossilizzati. 

Foto Zanichelli

Classificazione petrografia delle rocce sedimentarie

La classificazione petrografica delle rocce sedimentarie distingue due sottocategorie:

Rocce di sedimentazione chimica

Le rocce di sedimentazione chimica si formano grazie alla precipitazione e sedimentazione dei sali presenti nell’acqua di laghi, mari o fiumi. Curiosità: il salgemma, da cui si ricava il sale, fa parte di questo gruppo. Appartengono a questa categoria:

GESSO: o solfato di calcio, utilizzato in edilizia come legante, per realizzare decorazioni, intonaci, pannelli in cartongesso e stucco.

Gesso

PIETRE CALCAREE: sono costituite in prevalenza da carbonato di calcio, con presenza di detriti di argilla e quarzo. Il calcare entra nella composizione del cemento, e può essere utilizzato sotto forma di pietrame, pietrisco o sabbia. Resistenti all’usura e al gelo, le pietre calcaree trovano utilizzo nelle costruzioni e nelle pavimentazioni per esterni. Le più apprezzate, grazie alla loro grana fine, sono il Botticino, di colore bianco crema rosato, spesso classificato tra i marmi; la Pietra di Verona, di colore rosso rosato; il Travertino, (la pietra del Colosseo) apprezzato fin dall’antichità per la resistenza al gelo e la durevolezza. Lo caratterizza la presenza di forellini e scanalature irregolari, dovuti all’azione dell’acqua; 

rocce sedimentarie
Botticino
rocce sedimentarie
Pietra di Verona

l’Alabastro, di colore bianco e dalla struttura cristallina priva di impurità, utilizzato per rivestimenti interni.

Alabastro

PIETRE CALCAREE ORGANOGENE: si tratta di pietre che contengono, oltre al carbonato di calcio, una consistente quantità di organismi viventi (animali e piante) sotto forma di fossili. Le più apprezzate sono la Pietra da Cantoni, proveniente dal Piemonte, e la Pietra Leccese, protagonista del Barocco Leccese.

Moleto, Monferrato, chiesa di San Michele, costruita in Pietra da Cantoni
rocce sedimentarie
Chiesa di Santa Croce a Lecce, foto di Roberto Leinardi sotto licenza GFDL

Le pietre calcaree sono all’origine di spettacolari siti scavati nella roccia, come Petra, in Giordania, o Matera, con i suoi famosi “sassi”.

NOTA: oggi i produttori di rivestimenti si riferiscono alle pietre calcaree con il termine inglese Limestone. Attenzione! I nomi delle pietre derivano principalmente dalla zona di estrazione, dunque Limestone è un termine generico che indica le pietre calcaree in generale.

Rocce di sedimentazione detritica

Le rocce di sedimentazione detritica, o clastiche, sono rocce costituite da sedimenti di varia natura, ovvero da porzioni di rocce preesistenti. Si formano in seguito all’erosione della crosta terreste, cui seguono l’accumulazione e la compattazione. Infine, i detriti vengono legati da cementi naturali come la silice, il calcare o l’argilla. L’aspetto è quello di una roccia composta da frammenti di rocce più o meno grandi (clasti) cementate tra loro. 

A loro volta, le rocce sedimentarie clastiche sono classificate in base alla dimensione dei clasti che le compongono:

CONGLOMERATI NATURALI: sono le rocce che contengono i clasti più grandi. I clasti possono essere arrotondati (puddinga) o spigolosi (breccia). Generalmente sono pietre poco adatte per gli esterni. Storicamente, queste pietre si trovano in grande quantità nei palazzi lombardi, soprattutto il Ceppo di Gré, del gruppo delle puddinghe, molto apprezzato anche oggi per la sua resistenza al gelo, ai sali e agli acidi, e per la grana decorativa. Oggi è di tendenza per i rivestimenti interni, i piani di bagni e cucine.

Un altro conglomerato molto utilizzato per le decorazioni è l’oficalce, detta anche Marmo Verde Alpi, una breccia dal colore verde scuro e venature bianche;

Arriva dal Brasile una varietà particolare di conglomerati naturali, detti impropriamente Granito Marinace. L’aspetto è simile ad un seminato veneziano, per la presenza di grossi ciottoli di fiume, ed è disponibile nelle varietà rosso, verde, nero e gold.

ARENARIE: sono costituite da granuli di quarzo e sabbie fini cementati naturalmente, e hanno un aspetto stratificato. Le arenarie hanno una superficie ruvida e sono di facile lavorabilità, dunque molto utilizzate nell’edilizia. Le arenarie hanno colorazioni che vanno dal grigio al rosso, dal giallo al verde. Molto apprezzata la Pietra Serena, di colore grigio-azzurro, base dell’architettura toscana, tanto apprezzata dal Brunelleschi.

ARGILLITI: costituite dalla cementificazione di argille, ovvero di minuscoli cristalli di fillosilicati mescolati a sabbia. Sono utilizzate per la produzione di laterizi (tegole, mattoni), ceramiche, intonaci. Ha proprietà igroscopiche, è aspirante, isolante e ignifuga.

rocce sedimentarie
Argilla

Leggi gli altri articoli sulle pietre naturali

NOTE: 
1- il carbonato di calcio, o calcite, è un minerale cristallino bianco o trasparente. È utilizzato in edilizia per la produzione di cemento e malta da muratura e da intonaco.
2- l’ossido di silicio, o silice, è un composto formato da silicio e ossigeno. Si trova in natura sotto forma di solido cristallino ed è presente in molti minerali e in rocce come granito e quarzo, nell’argilla, nella sabbia. In edilizia, è utilizzato per la produzione di cemento, pannelli tecnici, vetro.
11 Ottobre 2022 / / La Gatta Sul Tetto

Gli ancoranti chimici sono strumenti incredibilmente utili e versatili, sono accessori utilizzati quasi esclusivamente dai professionisti del settore, in quanto non tanto semplici da sfruttare quanto i classici tasselli, ma con la dovuta conoscenza possono essere usati in campo hobbistico o nelle riparazioni minori. In genere si utilizzano quando i tasselli meccanici non farebbero buona presa nella parete.

ancoranti chimici

Cosa sono i tasselli

Un tassello è un semplice punto di ancoraggio, che consente di fissare a una parete o a una qualsiasi struttura una barra filettata, che può essere una vite o comunque una qualsiasi struttura che sarà poi sfruttata come sostegno. Gli hobbisti e i professionisti usano i tasselli per creare punti di ancoraggio resistenti, come ad esempio quelli che si sfruttano per sostenere une mensola o un mobile. I tasselli funzionano a espansione: si inseriscono in un foro e al loro interno si avvita la vite, durante questa operazione il tassello si deforma creando un punto di ancoraggio molto saldo. In alcune situazioni però i professionisti si trovano a dover utilizzare un tassello su un materiale che non garantisce la corretta tenuta, a causa della sua natura fisica o chimica. In questi casi si sfruttano gli ancoranti chimici, che sono chiamati a volte anche tasselli chimici. È possibile trovare una buona varietà di entrambi i tipi di ancoraggio a questa pagina.

Cosa sono gli ancoranti chimici

Mentre i tasselli classici, quelli più utilizzati in vari lavori in casa, svolgono un’azione di tipo meccanico gli ancoranti chimici effettuano la medesima azione ma approfittando di loro specifiche caratteristiche chimiche. In sostanza si tratta di materiali resinosi bicomponenti, fluidi a sé stanti che diventano duri e compatti una volta premiscelati ed esposti all’aria. Sono venduti in cartucce, al cui interno può essere presente un singolo componente o due; in alcuni casi cartucce secondarie vanno aggiunte a quelle principali, per ottenere l’effetto di indurimento necessario al funzionamento degli ancoranti chimici. La consistenza fluida permette di introdurre l’ancorante nel foro, che dovrà essere perfettamente pulito; in seguito si inserisce la barra filettata e si attende l’indurimento dell’ancorante. Si ottiene così un punto di ancoraggio completamente solidale con il materiale circostante

Scegliere il giusto tassello

I professionisti sono in grado di scegliere in maniera corretta il tipo di tassello e di ancorante da utilizzare in ogni specifica situazione. Anche considerando solo i tasselli a espansione ne esistono di vari materiali, dimensioni e consistenza, è quindi molto importante scegliere il tassello più adatto per il punto di fissaggio o di ancoraggio che si deve porre in opera. Non è possibile indicare quale sia l’ancoraggio perfetto, ma questo varia per ogni specifica situazione: ogni tipo di tassello o di ancorante chimico è più o meno adatto allo svolgimento di specifici compiti. I tasselli chimici si usano di preferenza su materiali molto compatti, o anche in situazioni quali quelle causate da una parete in mattoni forati, dove la presa di un tassello a espansione sarebbe quanto meno poco salda. Gli ancoranti chimici trovano impiego anche in punti di ancoraggio all’esterno, in luoghi esposti ad alte temperature o dove si deve fissare un peso molto elevato.

10 Ottobre 2022 / / Dettagli Home Decor

Cersaie 2022, le novità su rivestimenti e arredobagno

Si è appena conclusa la 39ª edizione di Cersaie, il Salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’ arredobagno. Cersaie 2022 è stato un evento molto atteso per il settore che ha permesso di poter incontrare di nuovo le aziende e di toccare con mano le nuove proposte per le tendenze dell’anno.
Parlando di numeri: 140.000 metri quadrati di superficie complessiva, 624 aziende in esposizione, di cui 237 espositori esteri e 26 paesi rappresentati.
Un grande ritorno con l’ impegno per la sostenibilità come filo conduttore di tutta la manifestazione legato alle tematiche attuali e alle esigenze del futuro a breve termine, come descrive Emilio Mussini, Vicepresidente di Confindustria Ceramica alla guida delle Attività Promozionali e Fiere.

Cersaie 2022 e i rivestimenti

Partiamo con una carrellata di novità per pavimenti e rivestimenti di alcune delle aziende top del settore che dettano le tendenze del momento.

Ceramica Bardelli


Spicca la collaborazione tra Seletti e Bardelli che nasce incontro tra il design figurativo di Seletti e il know-how del prodotto ceramico di Ceramica Bardelli. Il risultato è la capsule collection Tiles (R)evolution che si compone di superfici dal forte impatto estetico.
Rappresenta una rivoluzione nel mondo delle superfici decorative che vede protagoniste due eccellenze italiane. Si compone di cinque linee tra giochi di geometrie, pattern e contrasti tra bianco e nero come nel caso di Distorsion.

Rak Ceramics

le novità presentate a Cersaie 2022

Rimaniamo sui toni scuri con la serie Dark Ink firmata da Rak Ceramics. Dalla forte inspirazione veneziana per gli effetti materici la collezione propone una grafica granulare che ricorda i terrazzi della laguna. Gioca con le sfumature che vanno dal bianco al nero con toni ben definiti e che crea una reinterpretazione molto moderna del prodotto. Il mosaico e il brick nero con finitura opaca aggiungono design ed eleganza alla collezione.

novità Vitra Tiles a Cersaie

In contrapposizione espone anche la linea Tibur From Baalbek in memoria delle antiche architetture mediterranee, molto più materica e naturale.
Racchiude la storia dell’architettura italiana partendo da Roma per arrivare in Libano, famosa per le monumentali rovine dei templi romani.
Toni caldi in questo caso, dall’ avorio, al beige e al grigio, sono in grado di esprimere eleganza e purezza e abbinarsi tra loro in modo armonico.

VitrA Tiles


Prendono ispirazione dalla pavimentazione delle strade cittadine invece CobbleMix System di VitrA. Esprime la volontà di creare un design senza confini attraverso una continuità estetica tra indoor e outdoor. La distinzione tra dentro e fuori si dissolve, la potenza della natura permea anche gli spazi chiusi con un mondo ricco di colori e formati.

FAP ceramiche

Le novità bagno da Cersaie 2022

Per dar vita ad ambienti unici e scenografici, che trascendono il mero effetto raw tipico del “Béton Brut” di Le Corbusier, FAP Ceramiche presenta YLICO.  Nota distintiva di YLICO è la trasposizione del cemento in un materiale che oltrepassa la propria essenza, facendosi per incanto delicato e leggero come un vestito, capace di adattarsi a pareti e pavimenti.


Al fine di creare spazi rigeneranti, FAP Ceramiche presenta la novità ROMA STONE.  Un’articolata collezione di Wall Tiles & Gres porcellanato dal carattere istintivo ed eclettico declinata in quattro estetiche: Marmo, Pietra, lastre Corten e Decori matt & glossy ispirati alla natura.

Cersaie e l’arredobagno

Per il capitolo dedicato agli arredi di Cersaie 2022 troviamo aziende versatili che uniscono il dettaglio d’arredo alle finiture dei rivestimento per una combinazione perfetta.

VitrA Bathroom

Cersaie e l'arredobagno

Torniamo a parlare di VitrA per la collezione disegnata da Claudio Bellini in collaborazione con il suo design Team. Si chiama Equal ed offre un bagno dal carattere deciso. Prodotto di design che si caratterizza per la sua semplicità e che fonde tra loro equilibrio e disordine urbano; la sua armonia soddisfa le più svariate esigenze e ambientazioni; non genera rumore. La semplicità va considerata come il risultato di un’autentica sofisticazione.

Tra le collaborazioni di VitrA compare anche il nome di Tom Dixon per la nuova collezione Liquid. Pensata con uno stile “senza tempo” si estende l’applicazione della ceramica scultorea con le sue forme leggere e arrotondate per l’intera linea bagno, dal lavabo ai rubinetti passando per il mobile contenitore. Contraddistinguono la collezione le forme inequivocabilmente contemporanee, ma che allo stesso tempo richiamano un senso di durevolezza e di classicità che rimanda all’ era vittoriana.

Fiora


Cambiamo azienda ed ispirazioni temporali parlando di Fiora che si identifica nella rivoluzione con la nuova linea di elementi semi-modulari Rok. L’estetica è quella di un blocco di linee rette e stile architettonico dal sigillo minimale e dagli angoli semplici, moderni ed eleganti. Questo progetto di Fiora Design Studio è un pezzo fortemente versatile in termini di forme e finiture che permettono infinite soluzioni personalizzate.

ARBI Arredobagno

Arredobagno le nuove proposte viste a Cersaie

Chiudiamo con Fold, la novità dell’arredo bagno espressa da una nuova apertura integrata nell’anta con un’inclinazione a 45° che sembra accogliere e accompagnare la presa della mano. La gola a incasso di Fold, firmata Arbi Bathroom, trasforma l’essenzialità in versatilità, unitamente all’ampia selezione di finiture colorate in laccato opaco o velvet. La modularità del progetto e la scelta fra molteplici sensazioni cromatiche consentono di interpretare ogni spazio in un modo speciale.

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10 Ottobre 2022 / / Dettagli Home Decor

Parkhotel Mondschein a Bolzano tra storia e design

Parkhotel Mondschein è una struttura che cela romantici ricordi in secoli di vita.
I pezzi di storia raccontano attimi di pace con dipinti nei corridoio, camere con vista, tazze di porcellana e bicchieri di cristallo.
Dall’ esterno si presenta con balconi Art Nouveau su cui le piante rampicanti decorano in modo naturale con i loro colori. Altri decori all’ interno riportano stucchi di un tempo a cui si accostano dettagli più contemporanei ma rivisitati. Entriamo nel Parkhotel Mondschein di Bolzano.


Parkhotel Mondschein dalla storia alla contemporaneità

Originariamente costruito nel XIV secolo il Parkhotel Mondschein ha visto passare celebri personaggi che vi hanno pernottato o semplicemente trascorso del tempo nel suo bar, un tempo taverna nel centro della città di Bolzano.
Nobili, artisti, contadini, combattenti della resistenza e viaggiatori, vicini e lontani, si sono fermati qui. Un passato affascinante da riscoprire, dentro e fuori al Parkhotel Mondschein per le tracce che i visitatori hanno lasciato.
Il cuore dell’hotel è proprio un bar con accesso diretto al parco e un’area relax all’aperto.
L’aria fresca della contemporaneità ha poi permesso di portare fino ad oggi l’intera struttura insieme alle 82 camere e suite dal design rinnovato.


I dettagli dell’hotel

I secoli vissuti dall’edificio e i molti stili combinati tra loro costituiscono la base del concept estetico del Parkhotel Mondschein ben visibile negli spazi interni dell’hotel, tutti da contemplare.
Sono presenti le principali modalità architettoniche dal Medioevo ai giorni nostri passando per gli ampliamenti di fine ottocento che hanno portato ampi corridoi, soffitti alti e nuove decorazioni.
Nei primi anni ’60 sono state inserite anche opere d’arte di livello mondiale.

La forza trainante dell’ultima sterzata progettuale è data dalla sostenibilità attraverso l’utilizzo di materiali esistenti ove possibile e recuperi a scopo conservativo.
Circondato da un parco l’hotel nel cuore del centro storico di Bolzano si trasforma in un’oasi di pace che si estende anche agli interni: pavimenti in rovere, mobili in noce e tessuti dai toni caldi della terracotta e il verde della natura circostante per una combinazione in&out.


Le stanze che vanno dalla Petite alla Deluxe arrivando fino alle Suite sono arredate con imbottiti, lampade in cristallo e scrittoi retrò. Anche la vasca da bagno free standing sembra portarci indietro nel tempo.
Le tonalità avvolgenti di complementi e tinteggiature sembra integrarsi perfettamente con la stagione per un riposo tra il foliage dell’autunno.

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8 Ottobre 2022 / / ChiccaCasa


Rinunciare ai tappeti o combattere gli acari?

Ho scoperto che rinunciare a un tappeto per paura di polvere e acari è un atteggiamento estremamente comune.

L’ho capito grazie al dialogo costante che ho con chi mi segue su Instagram (a proposito, unisciti alla community di @chiccacasa, se ti va). Una mattina parlavo di tappeti ed ecco arrivare una pioggia di messaggi, quasi tutti così:

“Nessun tappeto in casa mia, mio *parente* è allergico.”

Premessa, a scrivere queste righe è un soggetto allergico e asmatico. Gli antistaminici sono i miei migliori amici e ho il Ventolin sempre in borsa. Sono dalla vostra parte amici con allergie respiratorie. Giochiamo a “celo manca?” Io ho parietaria, acari, graminacee, fiore dell’ulivo e, anche se quest’ultima non è certificata, penso anche di avere qualcosa con le conifere.

Ebbene, io ho due tappeti in casa e vivo in campagna, a piano terra. Questo significa che l’ambiente è molto soggetto all’accumulo di polvere.

I miei sono tappeti normali, non tappeti anallergici, né tappeti antiacaro.  Uno a pelo lungo, a piano terra, l’altro a pelo corto al primo piano. Bianchi, entrambi.

Sì, non ho bambini, né animali in casa, quindi i tappeti sono ancora abbastanza bianchi e puliti, ma li usiamo. Ci camminiamo, ci poggiamo le cose sopra, ci facciamo salire gli ospiti con le scarpe. Non sono lì solo per abbellimento.

Bene, i messaggi che associavano l‘allergia ai tappeti hanno risvegliato il mio senso di giustizia e so che non c’è verso di convincervi a lasciarvi andare all’acquisto di un tappeto “classico”, ma non ci sto all’idea che voi dobbiate rinunciare all’avere un bel tappeto.

Facciamo chiarezza ed esploriamo tra le opzioni d’acquisto papabili di tappeti adatti ai soggetti allergici.

Tappeti e acari della polvere

Una premessa dal sapore un po’ scientifico è doverosa, qui parliamo di cose serie.

Gli acari, quei simpaticoni che ci fanno diventare gli occhi rossi e il naso colante amano i posticini caldi e umidi. Ecco perché il loro habitat ideale, nelle nostre case, è il letto.

In particolare i cuscini perché gli acari si nutrono della forfora che vi si deposita (ora lo sai).
In generale, gli acari della polvere si nutrono di derivati animali

Per questo motivo, un tappeto sintetico è preferibile rispetto ad un tappeto composto da fibre animali.
Tuttavia, affinché gli acari non si annidino, il tappeto deve essere mantenuto pulito e privo di accumuli di polvere o peli di animali, altrimenti, il fatto che sia sintetico passa in secondo piano.

Come ridurre la proliferazione di acari sui tappeti?


Tappeti lavabili in lavatrice - Chiccacasa - Tappeto morbido

Eliminare del tutto gli acari è una causa persa, ma ci sono dei modi per evitare che aumentino di numero.
Sbattere il tappeto è sbagliato. Non migliora la situazione, anzi. Sposta gli acari da una parte all’altra peggiorando anche le cose.
Se abbiamo a che fare con un tappeto che può essere lavato in lavatrice, la temperatura ideale per eliminare il “nemico” è 60°. Attenzione, però. La maggior parte dei tappeti in commercio, in lavatrice tollera una temperatura massima di 40°. Quindi, prima di programmare la lavatrice, assicurati che il tuo tappeto possa resistere a quel tipo di lavaggio.

Se il tappeto non può essere lavato in lavatrice, allora il bicarbonato è una mano santa.
Basta cospargere il tappeto (asciutto) di polvere di bicarbonato di sodio e lasciare in posa per un paio d’ore. In seguito si può aspirare il tutto con un’aspirapolvere. 
Io stessa ho testato questo metodo per rinnovare un tappeto vintage e ho visto anche il colore ravvivarsi.
A mio parere, questo metodo è particolarmente indicato per i tappeti a pelo raso, dai quali è più facile rimuovere il bicarbonato.
In ogni caso, qualora ne rimanesse un po’, scoraggerebbe gli acari a proliferare.

Ti piacerà sapere che la luce del sole non piace agli acari della polvere. Quindi se il tuo tappeto è in una zona ben illuminata, puoi stare un fili più seren*.

Tappeti antiacaro: esistono?

La risposta è sì. I materiali antiacaro sono frutto dell’innovazione e per essere etichettati in questo modo devono rispondere a standard piuttosto rigidi.

Devono essere allo stesso tempo traspiranti e tanto fitti nella trama da bloccare il passaggio degli acari, oppure devono aver subito specifici trattamenti chimici.


Tappeti lavabili: la mia selezione


La cosa più semplice da fare è acquistare un tappeto che sia davvero facile da tenere pulito e che possa essere deterso a fondo.

Un tappeto può:

  • aiutarti a dividere gli spazi per funzione;
  • sottolineare un’area della casa tracciandone i confini;
  • aiutarti ad armonizzare pezzi d’arredo di stili, colori e epoche diversi;
  • aggiungere colore a una stanza;
  • richiamare un soffitto da mettere in risalto.
Io non saprei rinunciare a questo incredibile elemento d’arredo tessile. Ecco perché non mi va giù che tu debba farlo.

Ho selezionato una serie di tappeti grandi lavabili in lavatrice, a prova di acaro, facili da pulire, super carini e acquistabili su Amazon a prezzi democratici.

Tappeti facili da pulire in plastica riciclata


Tappeti facili da pulire - Chiccacasa - Tappeti da esterni ideali per interni

Una soluzione intelligente che arriva da una tendenza che si è diffusa a macchia d’olio negli ultimi cinque anni. Si tratta dei tappeti da esterno, in materiali sintetici, facili da pulire.

Non hanno la morbidezza dei classici tappeti da interno, ma il design di alcuni tappeti per esterni si presta molto bene anche all’arredamento di interni.

Si lavano come un pavimento e possono essere detersi a fondo.

1. Geometrico ed ecologico. Il motivo geometrico conferisce un aspetto fresco e moderno a questo tappeto in plastica riciclata. Arriva in una borsa con tracolla ecologica.
2. Tondo, bianco, semplicissimo. È robusto, in polipropilene. Può essere lavato facilmente con spugna o panno e detergenti.
3. Linee scandinave. Fatto a mano e double face, in colori opposti. Una trama dalle linee ondulate e dai motivi botanici. Il contrasto alto e le forme morbide e spesse fanno tanto pensare ad un motivo scandinavo.

Tappeti per esterni - Chiccacasa - Tappeti lavabili per esterni

Tappeti grandi lavabili in lavatrice

Tappeti grandi lavabili in lavatrice - Chiccacasa - Tappeti bianchi grandi

Diresti mai che questi grandi tappeti possono entrare in lavatrice?
Ebbene sì. La comodità di lavare spesso un tappeto allontana la possibilità di pericolosi accumuli di acari e frammenti organici in grado di attirarli.
Anche i colori chiari temono meno lo sporco con la prospettiva di un giro in lavatrice.
Questi tre stanno bene con tutto: vintage, boho, etnico, moderno… 
4. Moroccan. Tessuto a mano, interamente in cotone, con frange intrecciate che fanno da cornice. 
5. Morbido ed essenziale. Un must have. Trovare un tappeto semplice, chiaro, grande e lavabile è praticamente impossibile. Ecco l’eccezione.
6. Pois e frange colorati. Simpatico, leggero, fatto a mano in cotone. Gli elementi caratterizzanti sono i pois e le frange colorati.

Tappeti lavabili - Chiccacasa - Tappeti berberi e bianchi
Hai mai considerato queste soluzioni? Secondo me vale la pena fare un tentativo.

Se questo post ti è stato utile, fammelo sapere in un commento.

8 Ottobre 2022 / / La Gatta Sul Tetto

Un bilocale luminoso e colorato ricavato dalle anguste soffitte di un vecchio palazzo parigino, grazie all’intervento dello studio NEVA di Margaux Carnevali.

bilocale colorato e luminoso

In questo bilocale di 30mq, lo studio di architettura e design NEVA, fondato da Margaux Carnevali, è riuscito a sfruttare al massimo la superficie disponibile. Del resto, lo studio è diventato celebre proprio per la capacità di trasformare i piccoli spazi. 

Il colore è in primo piano, con una decorazione sui toni pastello, mentre la carta da parati a soggetto floreale e un bel pavimento a terrazzo evocano la natura.

Il bilocale è il tipico alloggio ricavato nelle soffitte dei vecchi palazzi parigini, con affaccio diretto sui tetti, e per questo molto luminoso. Lo sviluppo è atipico e ha posto non poche difficoltà ai progettisti, che si sono trovati davanti a un lungo e stretto budello con le pareti a spiovente.

Il razionale sfruttamento degli spazi, il gioco sapiente dei colori e la luminosità hanno trasformato le buie soffitte in un appartamento caldo e accogliente.

Da soffitta a bilocale luminoso e colorato

L’ingresso è grazioso, luminoso e funzionale, attrezzato con mobili contenitori su misura, e conduce al soggiorno. 

Il soggiorno, composto da 3 spazi distinti, la cucina, il soggiorno e la sala da pranzo, è molto accogliente e funzionale. La bella panca ad angolo è realizzata su misura, così come il materasso che la ricopre. Il tutto è arricchito da una serie di cuscini in colori assortiti. Il tutto è sottolineato da sospensioni di bambù e da tavolini beige, rosa e ottone.

Notevole lo spazio di stoccaggio, presente nella cucina, con mobili a tutta altezza, e negli armadi che incorniciano la nicchia della sala da pranzo. Troviamo ancora spazio nelle due panche su misura, quella nella nicchia della sala da pranzo e quella nel soggiorno. I colori tenui, i mobili curvi, la luminosità della stanza rafforzano la sensazione di benessere e calore.

La cucina in due profondità conduce visivamente alla camera da letto sul retro. Gli armadi sotto la pendenza sono originali e sono stati rielaborati per ospitare un televisore a muro.

Lo spazio pranzo, in verde pastello, comprende la zona servizio e una zona pranzo per 4 persone. Questa è sottolineata da una cornice che crea una nicchia in legno, il cui sfondo è decorato con carta da parati. La zona cucina è rivestita, sul paraschizzi e sul pavimento, di mosaici esagonali tipo “bistrot” bianchi, arricchito con inserti rosa che confluiscono nel parquet.

La stanza, con le sue dimensioni e pareti atipiche, non è poi così piccola: infatti contiene un grande letto matrimoniale, un angolo toletta, e un dressing aperto che sfrutta lo spazio sotto la pendenza del tetto.

Il bagno ha un’atmosfera da boudoir, con pomelli in ottone per gli armadi e una nicchia con uno specchio dorato su uno sfondo di mosaico rosa. Una bella doccia rosa, con una parete trasparente fatta su misura, e un bel pavimento in terrazzo danno il tocco finale.

Progetto: Studio NEVA, Parigi

Photo: Agathe Tissier

Visita altre bellissime case nella rubrica House Tour

7 Ottobre 2022 / / Dettagli Home Decor

elettrodomestici che rendono la vita più facile

Conosciamo tutti i racconti dei nostri nonni e sappiamo bene quanto fosse difficile svolgere a casa certi compiti che facciamo oggi senza grandi sforzi. L’evoluzione tecnologica ha significato un grande salto di qualità nella qualità della vita delle persone e la realtà è che viviamo con un gran numero di elettrodomestici che rendono la vita più facile.

Il nostro modo di vivere è cambiato e al giorno d’oggi non abbiamo quasi bisogno di dedicare pochi minuti al giorno alle faccende domestiche, poiché i dispositivi fanno il lavoro per noi. Questo ci permette di avere più tempo libero da dedicare alla famiglia, agli amici o agli hobby, quindi godiamo senza dubbio di una maggiore disponibilità per fare ciò che più ci piace.
Il portale guidario.it ti permette di selezionare i migliori elettrodomestici grazie a recensioni autentiche e accurate.

Vediamo quelli che hanno davvero rivoluzionato le nostre vite.

Robot aspirapolvere

È forse uno degli ultimi elettrodomestici ad essere incorporato nelle case di tutto il mondo, ma non per questo meno importante. La pulizia del pavimento è sempre stata qualcosa che richiedeva molto tempo e poteva essere piuttosto stancante.
Tuttavia, oggi possiamo acquistare un moderno robot aspirapolvere che si occupa di pulire il pavimento di casa in modo autonomo e con un basso consumo energetico.

Avere un robot aspirapolvere in casa e occuparsi delle pulizie mentre i proprietari dello stesso lavorano o fanno commissioni permette di godere di una maggiore tranquillità e di godersi il tempo libero.

Lavastoviglie

Se c’è una delle faccende domestiche che è particolarmente noiosa, è lavare i bicchieri, i piatti e le posate dopo un pranzo o una cena. È una delle faccende domestiche più monotone e che richiedono più tempo ed è particolarmente fastidiosa soprattutto quando i commensali sono numerosi.
Grazie alla lavastoviglie, mantenere in ordine la cucina è un compito che praticamente non costa più alcuno sforzo: inserendo tutte le stoviglie all’interno potrai pulire tutti i tuoi piatti rapidamente.

Piano cottura in vetroceramica

Avere un piano cottura in vetroceramica in casa è qualcosa di molto utile: non solo ha un aspetto moderno e raffinato, ma può essere pulito a fondo in modo semplice. Con i giusti prodotti è possibile avere un piano cottura sempre in ordine e sempre pronto per cucinare, senza residui di grasso o di sporco che, nei piani cottura tradizionali, si annidano negli spartifiamma e nelle fessure dei bruciatori.

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