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14 Luglio 2024 / / Case e Interni

10 Trucchi di Arredamento che fanno la differenza

Siamo sempre alla ricerca di modi per migliorare e abbellire le nostre case. Spesso, piccoli accorgimenti possono fare miracoli. Ecco perché oggi vogliamo condividere con te 10 trucchi di arredamento del 2024 che faranno la differenza.

Arredare un nuovo spazio per la prima volta o rinnovare quello attuale è sempre una sfida entusiasmante. Raccogliere idee, scegliere campioni di vernice e vivere l’emozione di trovare quel mobile perfetto rendono la decorazione un’esperienza divertente. Tuttavia, oltre all’entusiasmo iniziale, progettare il tuo arredamento può diventare un processo lungo e impegnativo.

Tra vincoli di budget, problemi con gli impianti e decisioni infinite da prendere, è facile perdere la motivazione e sentirsi un po’ disorientati. Pinterest offre molte ispirazioni, certo, ma quando si tratta di trasformare la tua casa in uno di quegli splendidi e accoglienti ambienti che vedi online, serve qualcosa di più che semplici bacheche piene di pin.

Ci vogliono competenze specializzate e anni di esperienza per sviluppare una conoscenza approfondita delle problematiche di cantiere, dell’illuminazione e della progettazione degli spazi. Il contributo di un professionista è inestimabile, sia che tu sia un esperto del fai-da-te o un amante dell’interior design.

Siamo Anna e Marco, architetto e interior designer, pronti a condividere con te i nostri migliori consigli per creare uno spazio che sembri progettato da un professionista. Se non sai da dove iniziare per trasformare i tuoi sogni in realtà, questi trucchi ti mostreranno come decorare con l’occhio di un designer.

Questi suggerimenti non solo renderanno la tua casa più bella, ma anche più funzionale. Preparati a prendere appunti!

Verniciare il soffitto come le pareti: effetto scatola

credit photo: Instagram/julia_baya

1. Verniciare il soffitto come le pareti: effetto scatola

Spesso ignorato, il soffitto può diventare un punto da valorizzare, soprattutto nelle zone di passaggio come gli ingressi e i disimpegni. Dipingendolo in un colore sorprendente scelto anche per le pareti crea quello che nel gergo degli architetti viene definito “l’effetto scatola”. Infatti, si crea un senso di profondità e interesse visivo solo usando la vernice.

Con la continuità cromatica che avvolge l’intero spazio, si elimina il tradizionale contrasto tra pareti e soffitto, dando l’impressione di un ambiente più coeso. L’effetto scatola può anche creare un ambiente più raccolto e accogliente, perfetto per stanze dove si desidera una sensazione di intimità, come camere da letto o studi. Provalo e scopri come questo semplice trucco può rivoluzionare la tua casa!

 

Aggiungi un elemento sorpresa

2. Aggiungi un elemento sorpresa

Non ci sono regole rigide nel’interior design, solo linee guida per orientarti nelle scelte. Ad esempio, non c’è una legge che imponga che tutti i tuoi mobili debbano seguire lo stesso stile o che tutte le finiture della tua casa debbano essere coordinate. Questa è una di quelle regole sorpassate da tempo.

In realtà, inserire un elemento di sorpresa in ogni stanza, può rendere la casa molto più affascinante, che si tratti di un inaspettato tocco di colore, di un mobile che si distingue dal resto del tuo arredamento, di un pezzo che aiuti ad inserire un tocco di antico in uno spazio moderno (e viceversa). Lascia che il tuo stile di vita, le tue passioni e il tuo gusto si proiettino nei dettagli del tuo arredamento. La tua casa è il rifugio personale dove ogni dettaglio dovrebbe riflettere chi sei e non dovrebbe assomigliare ad un residence o hotel, seppur lussuoso.

 

Tagli di luce come illuminazione

3. Tagli di luce come illuminazione

Il bello della tecnologia è che evolve continuamente, quindi anche i consigli di edilizia e arredamento non possono insistere su soluzioni sorpassate solo perché “si è sempre fatto così”. E’ il caso, ad esempio, dei faretti incassati che stanno diventando obsoleti. Negli ultimi anni hanno lasciato il posto alle strisce LED, molto più scenografiche e funzionali.

Addio faretti! Installa strisce a LED nascoste sotto i mobili o incassate nel cartongesso come “tagli di luce” lungo i bordi del soffitto per creare un’illuminazione soffusa e moderna che aggiunge profondità e atmosfera. Questo trucco non solo illumina gli spazi bui, ma aggiunge un tocco contemporaneo alla tua casa, con una spesa contenuta.

 

credit photo: Maisons du monde

4. Usa carte da parati removibili

Anche in questo caso, la tecnologia è venuta in nostro aiuto. Le carte da parati adesive (chiamate anche Peel and Stick) sono perfette per aggiungere un tocco di personalità senza un impegno a lungo termine. Questi rivestimenti murali sono facili da applicare e rimuovere, rendendoli ideali sia per i proprietari di case sia per gli affittuari. La loro superficie autoadesiva consente un’installazione rapida e pulita, senza la necessità di strumenti complicati o competenze professionali.

Inoltre, quando decidi di cambiare look o trasferirti, possono essere rimosse senza lasciare residui o danneggiare le pareti sottostanti. Rispetto alle carte da parati tradizionali, le versioni removibili sono spesso più economiche (acquistabili anche online), soprattutto considerando il risparmio sui costi di installazione e rimozione, se usi il fai da te.

Se ami sperimentare e cambiare l’aspetto della tua casa frequentemente, le carte da parati removibili sono la scelta ideale. Puoi trasformare le pareti anonime in opere d’arte visive, rendendo l’ambiente più accogliente e unico.

 

Utilizza tappeti sovrapposti

credit photo: Ikea

5. Utilizza tappeti sovrapposti

Sovrapporre tappeti di diverse dimensioni e texture può aggiungere calore e texture a una stanza. Prova a posizionare un tappeto di base neutro, ampio ed economico, come quelli in fibra naturale intrecciata, e sovrapponi un tappeto più piccolo e colorato o etnico. Questa è una soluzione utilissima per le case in cui non è possibile o non si ha il budget per rifare il rivestimento a pavimento.

Il rifacimento completo del pavimento può essere costoso e dispendioso in termini di tempo. Sovrapporre tappeti è un’alternativa economica che ti permette di coprire aree usurate o imperfezioni senza un impegno significativo. Inoltre, se sei in affitto o non desideri fare modifiche permanenti, questa tecnica è perfetta per migliorare l’estetica del tuo spazio senza interventi invasivi.

La sovrapposizione di tappeti ti permette di sperimentare con diverse texture e materiali, aggiungendo una dimensione tattile alla stanza. Oltre all’aspetto estetico, sovrapporre tappeti può anche avere una funzione protettiva. Inoltre, un tappeto grande può proteggere il pavimento sottostante dall’usura quotidiana. Questa soluzione è particolarmente utile in aree ad alto traffico come ingressi e soggiorni.

 

Decora la parete dietro al letto: boiserie

credit photo: El Meuble

6. Decora la parete dietro al letto

La parete dietro al letto è uno spazio spesso poco valorizzato, che offre un’opportunità perfetta per aggiungere carattere e personalità alla tua camera da letto.

Ad esempio, utilizzare tessuti per decorare questa parete è un’idea economica che può trasformare radicalmente l’aspetto della stanza, aggiungendo texture, colore e un senso di comfort. Appendere il tessuto come una tenda a tutta altezza dietro il tuo letto, creerà un effetto arazzo o tenda, che non solo aggiungerà un tocco di eleganza, ma creerà anche un punto focale per la camera. E se cambi idea è facile rimuovere o sostituire il tutto.

Puoi optare anche per la vernice, la carta da parati o una boiserie creata con i listelli.

Leggi anche: 16 idee per la parete dietro al letto che trasformeranno la tua camera

 

 credit photo: Montse Garriga via Micasa

7. Mescola i metalli per dettagli luccicanti

Anni fa, la regola del design d’interni era: se scegli un metallo, attieniti a esso. Se il tuo lampadario era in ottone, allora tutte le maniglie e gli accessori metallici dovevano essere in ottone. Questa uniformità garantiva un aspetto ordinato, ma spesso creava ambienti monotoni e prevedibili.

Fortunatamente, alcune regole sono fatte per essere infrante, e questa è sicuramente una di quelle. Mescolare i metalli non solo è diventato accettabile, ma è anche un modo eccellente per aggiungere un tocco “glamour” o moderno al tuo spazio.

La chiave per mescolare i metalli è l’equilibrio. Troppi metalli diversi possono rendere una stanza caotica, ma un mix ben ponderato può aggiungere profondità e dimensione. Una buona regola pratica è limitarsi a due o tre metalli diversi, di cui uno è preponderante. Ad esempio, ottone, cromo e nero (effetto ferro) possono creare un effetto elegante e contemporaneo.

Aggiungere dettagli metallici al tuo arredamento è un modo semplice, ma efficace per portare l’estetica di qualsiasi stanza a un livello superiore. Metalli come l’ottone e il rame non solo aggiungono un tocco raffinato e alla moda, ma riflettono anche la luce, contribuendo a creare un ambiente luminoso e accogliente. Rispetto alle finiture cromo e acciaio rimangono meno fredde ed minimaliste, quindi dipende dallo stile che vuoi ottenere.

Sostituire le maniglie e i pomelli dei mobili è un operazione semplice che può avere un grande impatto visivo. Le lampade in metallo non sono solo funzionali, ma fungono anche da pezzi decorativi. Anche i tavolini con dettagli in metallo o piccoli oggetti decorativi possono aggiungere un elemento di sorpresa e interesse visivo. Non esitare a mixare diversi tipi di metalli per creare un look eclettico e dinamico. Sperimenta con diverse combinazioni, anche lucide e satinate, scoprirai come questi materiali possono fare la differenza.

Aggiungi carta da parati sul soffitto

 credit photo: The Spruce / Christopher Lee

8. Aggiungi carta da parati sul soffitto

Pensare alla carta da parati solo per le pareti è un limite! Decorare il soffitto con questo elemento è un trucco da interior design può aggiungere profondità e carattere alla stanza senza fare grandi interventi. Ti ricordi le case di un temppo che avevano affreschi o soffitti a cassettoni? Un soffitto tappezzato cattura l’attenzione e dona personalità alla stanza. Motivi a righe verticali o con un disegno geometrico possono aumentare la percezione della dimensione dell’ambiente.

In alcune stanze, come le camere da letto o gli ingressi, l’applicazione della carta da parati sul soffitto può aggiungere un tocco di calore e intimità. Infinite fantasie e colori permettono di abbinare la carta da parati al tuo stile, creando un ambiente che ti rispecchia.

Metti in risalto le porte

 credit photo: Matthew Smith via domino

 

Metti in risalto le finestre

credit photo: Leroymerlin

9. Metti in risalto le porte, i passaggi e le finestre

Le porte, i passaggi senza porte e le finestre sono elementi fondamentali in qualsiasi casa, ma a volte possono risultare anonimi o addirittura poco funzionali. Ad esempio: aggiungere cornici e modanature intorno alla porta può conferirle un aspetto più raffinato, creare un’apertura ad arco al posto di un passaggio standard può dare un tocco di fascino all’ambiente, colorare l’imbotte (specie se profondo) può dare un aspetto estetico molto differente. Anche l’illuminazione può essere utilizzata in modo efficace per mettere in risalto questi elementi architettonici: puoi installare piccole luci a LED per creare un effetto luminoso, soprattutto nei locali più bui.

 

Tessili da cambiare stagionalmente

credit photo: La Redoute

10. Tessili da cambiare stagionalmente

Non siamo sempre uguali a noi stessi, non lo sono le stagioni. Per questo è importante creare una base neutra in casa, da poter trasformare con pochi interventi. Un modo semplice e divertente per rinnovare l’atmosfera della tua casa è quello di cambiare i tessili stagionalmente o quando se ne avverte la necessità.

Cuscini, tende, tappeti e plaid possono dare un nuovo look a qualsiasi ambiente con un piccolo investimento. Ogni stagione ha i suoi colori e le sue atmosfere. Scegliendo tessuti con fantasie e tonalità tipiche di un determinato periodo dell’anno, puoi portare nella tua casa i colori dell’autunno, la magia dell’inverno, la gioia della primavera o la vivacità dell’estate. I tessili caldi, morbidi e avvolgenti, come velluto e lana, creano un senso di comfort e relax, perfetto per le giornate fredde invernali. Al contrario, tessuti leggeri e freschi in cotone o lino sono ideali per la stagione estiva.

Inoltre scegliendo tessuti con fantasie e colori che ti piacciono, puoi esprimere il tuo stile unico e rendere la tua casa un riflesso di te. Non aver paura di osare con fantasie e accostamenti di colore! Un mix ben studiato di motivi e tonalità può dare il tocco di originalità che mancava.

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10 Trucchi di Arredamento che nessuno ti ha mai detto

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Anna e Marco – CASE E INTERNI

12 Luglio 2024 / / diotti.com

L’arancione è uno dei colori must have dell’arredo contemporaneo, una tinta solare, vitale ed energizzante che trova posto in ogni angolo della casa, dal soggiorno alla cucina, passando per la camera e il bagno.

Sala da pranzo con tavolo arancione e sedie in legno abbinate


 

Tornato di moda negli anni ‘90 ma snobbato da un tipo di interior design che lo reputava di difficile applicazione, l’arancio e le sue numerose sfumature festeggiano il grande ritorno sulla scena dell’home decor.

Adottare il color zucca nel 2024 significa puntare su uno stile decorativo forte e deciso, che si fa notare senza temere gli eccessi, che suscita un rinnovato interesse grazie all’uso combinato di tonalità pastello, di cromie complementari e di palette studiate ad hoc per abbinare i colori che stanno meglio insieme.

 

Nell’articolo:

 

Caratteristiche dell’arancione

L’arancione è un colore secondario ottenuto dalla combinazione di rosso e giallo. Il suo complementare è il blu e il suo nome è strettamente legato al frutto dell’agrume che più lo rappresenta: il citrus x sinensis, ovvero l’arancio.

Annoverato tra i colori caldi, l’arancione è capace di risvegliare la creatività, stimolare i sensi e trasmettere una sensazione di ottimismo, forza e vitalità. Non a caso, molti lo considerano come il colore della produttività e dell’operosità.

 

Arredare il soggiorno con l’arancione

Soggiorno arancione con parete attrezzata sospesa | Plan 06


 

Secondo la filosofia del Feng Shui, l’arancione trova la sua collocazione ideale negli ambienti più conviviali della casa, uno fra tutti il living. Via libera dunque a una decorazione arancione, declinata in gradienti di colore più o meno saturi in funzione dello stile o del concept della casa.

Un arancio-sabbia può diventare la sfumatura di fondo per tinteggiare una parete anonima (una sola, per evitare l’effetto scatola); una gradazione salmone può essere scelta come tinta d’accento di una composizione per TV o una libreria; oppure, se il soggiorno ospita una zona pranzo, gli arancioni fiamma e carota sono i candidati più quotati per valorizzare le gambe di un tavolo o la scocca di sedie imbottite.

 

L’arancione può occupare la quota minore della celebre regola 60-30-10, indicazione usata da molti decoratori per stabilire quali colori – e in quale percentuale – inserire nell’ambiente. Questo è ancor più vero se il campo di applicazione corrisponde a un open space condiviso tra soggiorno e cucina: ambra, gommagutta e caco, giusto per citarne alcuni, sono perfetti per realizzare un progetto cromatico coordinato in una ambiente condiviso frizzante e accogliente.

 

Arredare il salotto con l’arancione

Salotto con grande divano arancione | Biarritz


 

L’esuberanza dell’arancione trova posto anche nel salotto, luogo dell’ospitalità per eccellenza. Al pari del soggiorno, può diventare il colore principale dell’arredamento se scelto per personalizzare un divano a centro stanza, una coppia di divanetti oppure un lungo sofà lineare o angolare addossato a una parete bianca.

 

Ma ricorda: più grandi saranno le dimensioni del divano, maggiore sarà la macchia di colore visibile nell’ambiente. Il consiglio è di considerare con attenzione le proprietà materiche del rivestimento scelto: la mano cangiante di un velluto renderà più movimentata la resa cromatica di un arancione scuro; al contrario, la compattezza della pelle lo farà percepire più uniforme e statico.

 

Se preferisci un effetto meno appariscente, lascia che l’arancione sia il colore di un arredo secondario o di un gruppo di accessori: una poltrona da lettura, un tavolino da caffè, un tappeto, dei vasi, un tendaggio, qualche cuscino.

 

Arredare la cucina con l’arancione

Cucina arancione, bianca e legno | Six 08


 

Si dice che l’arancione non stimoli solo la creatività, ma che influenzi anche l’appetito. Quale migliore giustificazione per adottarlo in una cucina colorata, alternativa e fuori dagli schemi?

Dimentica il total look delle cucine tutte bianche e il mood decorativo delle cucine tutte nere: le composizioni modulari offrono opportunità di abbinamento davvero interessanti, e questo grazie alla creazione di moodboard dedicate in cui confluiscono effetti legno, laccature opache, effetti metallici.

 

Ad esempio, l’alternanza di pensili, colonne o basi arancioni rende dinamico l’aspetto di una cucina lineare a tutta parete e chiama a sé combinazioni cromatiche molto classiche con il bianco, il rovere o il grigio antracite. Il tocco di colore può arrivare anche da complementi inaspettati: una madia laccata o un set di sgabelli alti creano un ottimo connubio con il piano in acciaio inox di una moderna cucina con isola.

 

Arredare la camera da letto con l’arancione

Camera arancio-rosa con comodino sospeso | Cleveland


 

Principe della zona giorno, l’arancione non gode dello stesso status nella zona notte. Le sue proprietà energizzanti e stimolanti, infatti, potrebbero risultare inappropriate per un ambiente deputato al relax e, addirittura, compromettere il riposo dei soggetti più sensibili.

 

Eppure, qualche modo per adottare il color arancio in camera c’è. La parola chiave è moderazione: basta infatti optare per gradazioni tenui come il pesca, il corallo o il mandarino, che sono perfette per decorare una testiera imbottita o un giroletto tessile senza risultare eccessivi, oppure orientarsi su tonalità profonde e vellutate come il terracotta, l’arancio bruciato e il ruggine scuro, da inserire a piccole dosi.

 

Un’idea alternativa arriva dai colori complementari, da usare in grande quantità per attenuare ulteriormente la solarità dell’arancione. Con una selezione di arredi verde oliva, salvia o petrolio, potrai allestire una zona notte rilassante e di tendenza, che un parquet in vero legno, tendaggi color avorio e qualche pianta d’appartamento sapranno rendere ancor più raffinata.

 

Arredare il bagno con l’arancione

Composizione bagno destrutturata color arancione


 

Bagno arancione? Una soluzione decorativa tutt’altro che scontata ma che, con i dovuti accorgimenti di stile, può risultare in un progetto d’arredo contemporaneo, minimalista e sofisticato. Oltre che per gli accessori – biancheria in primis, l’arancio può essere scelto come colore d’accento di una composizione destrutturata, con mobile lavabo e pensili dalla silhouette estremamente geometrica ed essenziale.

 

Sfumature vibranti come l’arancione cadmio, olandese o internazionale possono creare accostamenti vincenti con il bianco, il nero e il marrone. Tonalità di grigio scuro come l’ardesia, il piombo o il fumo di Londra, invece, risultano particolarmente indicate per creare un’atmosfera maschile e rigorosa.

 

Come abbinare l’arancione?

Pop e fluo, l’arancione è stato il colore simbolo degli anni ‘70, epoca storica in cui imperversava in complementi d’arredo sperimentali, grafiche accattivanti e decorazioni dalle fantasie ipnotiche.

Dimenticato per anni, è finalmente riapparso nel panorama dell’interior design grazie al Pantone Color Institute, che l’ha proclamato Color of the Year del 2012, 2019 e 2024 con le rispettive sfumature:

 

Tangerine Tango 17-1463

Un rosso aranciato vitaminico che dà una carica di energia senza pari, Tangerine Tango è stato eletto come colore dell’anno nell’ormai lontano 2012. A detta di Pantone, la scelta è ricaduta su una sfumatura calda e profonda, evocatrice dei tramonti più splendenti, capace di incarnare al tempo stesso l’adrenalina del rosso e il calore del giallo.

A Tangerine Tango si deve il merito di aver riacceso la curiosità degli interior designer verso l’arancione, consigliato come colore moda da impiegare nella scelta degli accessori, della pittura murale e persino dei grandi elettrodomestici.

 

ABBINAMENTI CONSIGLIATI

Bianco, verde mela, beige, grigio.

 

 

Living Coral 16-1546

Questo arancione corallo tenue è la risposta a un mondo, quello del biennio 2018-2019, sovrastato e invaso dalla tecnologia. È un colore pieno di vitalità, che infonde energia, che ravviva in maniera delicata, che infonde conforto e ottimismo in un ambiente in continuo cambiamento.

Living Coral incarna la ricerca di vivere esperienze autentiche, il più possibile in contatto con la natura, in luoghi che siano familiari ma stimolanti. Ricorda il panorama sottomarino – la sua fragilità e la sua effervescenza – che invita nello spazio domestico con pennellate giocose, femminili, irriverenti. Esuberante ma posato, è stato ampiamente sponsorizzato per vivacizzare pareti, tavoli, poltrone o piccoli complementi decorativi.

 

ABBINAMENTI CONSIGLIATI

Marrone testa di moro, ottone, grigio perla, verde bottiglia.

 

 

Peach Fuzz 13-1023

Ultimo in ordine di apparizione e attualmente in carica, Peach Fuzz è il COY di quest’anno, un colore attuale e presente che accompagnerà ancora per qualche mese il nostro quotidiano. È una sfumatura che punta sull’empatia, sulla compassione e sull’importanza dell’interiorità in risposta a un mondo iperstimolante, spesso troppo frenetico e di conseguenza nocivo.

Avvolgente, corroborante e sensibile, Peach Fuzz è un rosa pesca chiaro e delicato capace di rendere accogliente qualsiasi ambiente. È perfetto come tonalità di fondo in una palette molto satura, che saprà bilanciare grazie alla sua anima pastello quasi polverosa. È ideale anche come sfumatura d’accento di un motivo decorativo o come finitura interna di un arredo importante.

 

ABBINAMENTI CONSIGLIATI

Azzurro carta da zucchero, avorio, ghiaccio, fango.

 

Certificato da un ente così prestigioso, il ritorno di fiamma dell’arancione è stato accolto con gioia da architetti, progettisti e arredatori di interni, che ne hanno sperimentato il potenziale decorativo con abbinamenti cromatici classici, moderni o azzardati. Dall’azzurro al beige, passando per giallo oro, lilla, nero e viola, le combinazioni possibili sono davvero infinite.

 

Abbinamento verde e arancione

Palette di colori che abbina arancione e verde


 

Una palette primaverile che ha come protagonista un arancione fiamma brillante e un verde clorofilla brioso, suo perfetto complementare. Questa combinazione cromatica, che sposa lo stile di una camera moderna o di una cameretta unisex, è addolcita dalla presenza simultanea di toni terrosi, freddi e polverosi, rappresentati rispettivamente da marrone nocciola, grigio pietra e rosa antico.

 

Abbinamento viola e arancione

Palette di colori che abbina arancione e viola


 

Una combinazione di colori caldi e freddi costituita da arancio cadmio, blu e viola lavanda, sfumature tipiche di un paesaggio autunnale in cui tralci carichi di uva scura fanno da sfondo a vasti campi di zucche. Inserito a piccole dosi – un tappeto, un copriletto, un cuscino – l’arancione emerge da una palette di colori pastello e tinte fredde, che ne evidenziano e allo stesso tempo alleggeriscono il potere decorativo.

 

Abbinamento fucsia e arancione

Palette di colori che abbina arancione e rosa fucsia


 

Quando ci si chiede se arancione e fucsia stanno bene insieme, la risposta è sì. Originale come un arcobaleno rivisitato, questa palette raduna i colori principali dell’iride e li reinterpreta in chiave contemporanea, osando con abbinamenti vitaminici e brillanti. Perfettamente fuso tra rosa ciliegia, lilla scuro e verde salvia, l’arancione spicca senza stonare, equilibrato da un grigio che fa da sfondo all’intera composizione.

 

Abbinamento blu e arancione

Palette di colori che abbina arancione e blu


 

Una palette che ospita un arancione terracotta avvolgente, che si inserisce a pieno titolo in una combinazione che propende per i colori freddi – grigio e blu oceano, per l’appunto – ma non esclude le varianti calde, di cui il marrone testa di moro è degno esponente. Aggiunto con pennellate precise, l’arancione riesce nell’impresa di rendere l’insieme accogliente ma elegante.

 

Abbinamento grigio e arancione

Palette di colori che abbina arancione e grigio


 

Una palette sognante e delicata, che sembra arrivare da un’altra epoca. L’arancione, unica cromia d’accento, enfatizza e illumina i colori neutri in un perfetto accostamento di nuance calde e fredde che rendono l’insieme ricercato ed etereo. Seppur in minoranza, l’arancio infonde sicurezza e solidità alle gradazioni di grigio che lo accompagnano.

 

Abbinamento marrone e arancione

Palette di colori che abbina arancione e marrone


 

Un abbinamento tradizionale, quasi classico, che irradia calore e infonde un senso di tranquillità. Una palette di soli colori caldi, ripartita in maniera equilibrata tra arancio salamandra, rossastro, fango e marrone grigiastro. Evoca l’autunno e le sue sfumature, dialoga con lo stile moderno per arredare un nido sicuro in attesa della primavera.

 

Abbinamento nero e arancione

Palette di colori che abbina arancione e nero


 

Una palette tutta dedicata a Peach Fuzz, il rosa-arancione che Pantone ha eletto Colore dell’Anno 2024, proposto in una scala cromatica che va dalla tonalità aranciata più chiara a quella che ricorda l’arancione batata. Un abbinamento con un twist inaspettato, non tanto per la presenza del sabbia scuro, quanto per la comparsa del nero, che con la freddezza del color inchiostro smorza la vitalità dei colori caldi.

 

Abbinamento azzurro e arancione

Palette di colori che abbina arancione e azzurro


 

Arancione, turchese, carta da zucchero, blu grigiastro e nerastro. Una palette ferma, solida e fredda, un azzardo cromatico che viene illuminato da un color zafferano rotondo, vellutato, opaco, che rende l’abbinamento ideale per un contesto serioso ma invitante. Gli azzurri sono l’elemento che fa la differenza: ammiccando al verde, diventano i perfetti complementari dell’ambra.


Riassumendo

Nel salotto puoi inserire:

  • un divano arancione a 2 posti, con penisola, angolare, in pelle, in tessuto, con letto;
  • una poltrona arancione di design, in velluto, capitonné;
  • un pouf arancione con contenitore, poggiapiedi;
  • un tavolino arancione.

Nel soggiorno puoi valutare:

  • una libreria arancione;
  • una parete attrezzata arancione;
  • una credenza o una madia arancione;
  • un mobile TV arancione.

All’ingresso puoi aggiungere:

  • un appendiabiti arancione;
  • uno specchio arancione;
  • una mensola arancione lineare, a cubo.

In camera e in cameretta puoi optare per:

  • un letto arancione singolo, matrimoniale, a una piazza e mezza, imbottito, laccato;
  • uno o due comodini arancioni;
  • un armadio arancione con ante scorrevoli o battenti, a muro, in nicchia.

E come accessori, puoi osare con:

  • un tappeto arancione da salotto, da cameretta, da soggiorno, moderno, rotondo, shaggy, a pelo corto;
  • una lampada arancione da tavolo, da terra, a sospensione, da comodino, in stile anni 70, vintage.

10 Luglio 2024 / / Romina Sita

Una chicca che faciliterà la tua quotidianità. Un metodo pratico e semplice da attuare per organizzare alcune tipologie di oggetti di casa. Un metodo che utilizzo io stessa e che trovo molto valido, perchè rende la quotidianità semplice, pratica e inoltre crea graziosi angolini nella tua casa: sto parlando dei kit funzionali.

Cosa sono i kit funzionali?

Non sono nient’altro dei gruppi di oggetti accomunati da una funzione ben specifica e “tenuti insieme” da un vassoio.

Perché un vassoio?

Perché il vassoio, o comunque un contenitore specifico, crea coesione tra gli oggetti, valorizzandone il contenuto. Inoltre aiuta ad identificare mentalmente gli oggetti al suo interno, come appartenenti ad un’unica categoria.

In questo modo il nostro cervello è più facilitato, e quindi fa meno fatica a ricordarsi dov’è collocato un determinato oggetto.

Questi kit hanno principalmente una funzione ben specifica, ma allo stesso tempo possono essere molto carini da vedere e ti consentono di avere a portata di mano oggetti di utilizzo frequente (ma non necessariamente).

Di conseguenza ritengo che siano un ottimo metodo organizzativo che ogni casa dovrebbe avere!

3 esempi da replicare

Per spiegare meglio ciò che intendo con kit funzionali, ti faccio 3 esempi pratici (che puoi replicare facilmente a casa tua).

KIT SVUOTATASCHE (zona ingresso)

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È un accessorio per contenere le chiavi di casa, le chiavi della macchina, gli occhiali da sole e altri oggetti necessari durante l’uscita o l’ingresso in casa.

Attenzione però a non cadere nella tentazione di buttarci dentro oggetti inutili. Se capita non succede nulla (anzi, è normale che capiti a tutti!), ogni tanto però (una volta al mese, o decidi tu la frequenza) dagli una controllata e butta via scontrini o carte inutili, cosicché rimanga sempre in ordine.

KIT SERVICE LAVABO (bagno)

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È un vassoietto posizionato di fianco al lavabo che contiene l’occorrente per lavarsi le mani e i denti.

Non è necessario che contenga troppe cose, cerca il più possibile di riporre i prodotti da bagno nei vani chiusi, vedrai come il bagno apparirà sempre ordinato e pulito.

Qui ti spiego quali oggetti tenere a vista e quali organizzare nei vani chiusi.

Anziché utilizzare il dispenser del supermercato pieno di scritte colorate e bruttine, scegli un dispenser carino e ricaricarlo ogni volta che finisce il sapone liquido. Sarà un gesto ecologico che preserverà l’estetica del tuo bagno.

Un’idea carina, per rendere questo kit ancor più grazioso, è quella di inserire qualche oggetto decorativo, come una pianta verde o un vasetto con dei rami secchi e, perché no, anche la clessidra che aiuta a lavare i denti nel tempo corretto.

KIT COTTURA CIBI (cucina)

organizzare-gli-oggetti-kit-cucina

È un contenitore o vassoio, utile a raggruppare e tenere in ordine gli accessori per la preparazione dei pasti, come utensili, spezie e condimenti.

Scegli in base alle tue abitudini culinarie, quali oggetti tenere a portata di mano e belli in vista.

Ora non ti resta che metterti all’opera e creare i tuoi kit funzionali unici e personali.

Io ad esempio ne ho uno in cui tengo il telecomando della tv del salotto, ne ho un altro sotto la tv che raccoglie i dispositivi elettronici e caricabatterie vari. Poi ho una scatola in legno che contiene gli accessori per il cucito.

Raggruppare oggetti appartenenti alla stessa funzionalità ne aumenta sia la praticità, perchè ti ricordi più facilmente dove sono collocati quegli oggetti appartenenti alla stessa categoria, sia l’aspetto estetico, perchè, se sceglierai vassoi, dispenser o contenitori graziosi, la composizione sarà anche bella da vedere.

Spero di averti dato spunti utili per organizzare gli oggetti in modo funzionale e rendere bella la tua casa.

Come sai il mio obiettivo è quello di aiutarti a vivere serenamente all’interno dei tuoi spazi domestici, quindi se metterai in pratica anche solo uno dei suggerimenti che ti ho dato oggi e ti fa piacere condividerli puoi scrivermi un’email o un messaggio privato (DM) su Instagram.

Ciao e alla prossima!

Se questo articolo ti è piaciuto, allora amerai l’eBook:

LA CASA ORGANIZZATA.
Il metodo pratico ed efficace per organizzare gli spazi di casa e mantenerli in ordine a lungo nel tempo con il minimo impegno e senza stress.

ebook-casa-organizzata-copertina

L’articolo Organizzare gli oggetti: come i kit funzionali possono semplificare la quotidianità in casa sembra essere il primo su Romina Sita.

5 Luglio 2024 / / Laura Home Planner

Organizzare casa può sembrare un compito arduo, ma con i giusti consigli e trucchi, trasformarlo in un’esperienza piacevole e gratificante è assolutamente possibile. Una casa ordinata e organizzata contribuisce a creare un ambiente sereno e accogliente dove vivere, lavorare e socializzare. Non solo, mantenere la propria casa in ordine può anche aumentare la produttività e ridurre lo stress, permettendoti di concentrarti sulle cose veramente importanti della vita.

organizzare casa laurahomeplanner.com

Organizzare casa può sembrare un compito arduo, ma con i giusti consigli e trucchi, trasformarlo in un’esperienza piacevole e gratificante è assolutamente possibile. Una casa ordinata e organizzata contribuisce a creare un ambiente sereno e accogliente dove vivere, lavorare e socializzare. Non solo, mantenere la propria casa in ordine può anche aumentare la produttività e ridurre lo stress, permettendoti di concentrarti sulle cose veramente importanti della vita.

In questo articolo, esploreremo vari strumenti utili per l’organizzazione, come i sacchetti di tessuto, che possono rivoluzionare il modo in cui conservi oggetti e abbigliamento. Discuteremo l’importanza di mantenere l’ordine quotidianamente e di creare delle routine di pulizia che si inseriscano naturalmente nelle tue abitudini quotidiane. 

Con consigli pratici su come organizzare le pulizie di casa e tecniche efficaci per tenere in ordine la casa, questo articolo diventerà il tuo punto di riferimento per una casa sempre ordinata e pulita. La chiave è nell’organizzare spazi in modo intuitivo, facilitando l’accesso e rendendo ogni oggetto facilmente rintracciabile, promuovendo così un ambiente di pace e benessere.

Strumenti utili per l’organizzazione della casa

App per la gestione di attività e inventario domestico

Alcune applicazioni offrono soluzioni intuitive per organizzare e monitorare le attività domestiche. Queste app permettono di creare task specificiassegnarli ai membri della famiglia e impostare promemoria e scadenze. Sono particolarmente utili per gestire compiti ricorrenti come la pulizia settimanale o la manutenzione ordinaria, assicurando che nessun compito venga dimenticato.

Ci sono delle app apposite anche per chi cerca di evitare sprechi o semplicemente di mantenere traccia di ciò che possiede. Queste app consentono agli utenti di catalogare oggetti in diverse categorie, aggiungere foto, descrizioni e persino impostare avvisi per scadenze di prodotti. Questo è particolarmente utile per la gestione della dispensa, degli attrezzi o dei farmaci.

Gadget Elettronici per la Pulizia della casa

La tecnologia ha rivoluzionato anche il modo in cui ci approcciamo alle pulizie domestiche. I robot aspirapolvere, che possono essere programmati e controllati tramite smartphone, permettono di mantenere i pavimenti puliti con poco sforzo. Allo stesso modo, dispositivi per la pulizia delle finestre e mop elettrici stanno diventando sempre più popolari, offrendo modi per ridurre il carico di lavoro fisico mantenendo un alto livello di igiene

Questi dispositivi sono sempre più comuni e facili da trovare, e alcuni di essi sono economicamente molto accessibili.

Sacchetti di tessuto: un accessorio indispensabile per l’ordine della casa

Vantaggi di usare i sacchetti di tessuto per l’organizzazione della casa

I sacchetti di tessuto emergono come soluzioni eccezionalmente versatili e sostenibili nell’ambito dell’organizzazione domestica. La loro robustezza e capacità di sopportare pesi significativi senza strapparsi li rendono ideali per una varietà di usi, dalla spesa quotidiana alla conservazione di oggetti pesanti come libri o scarpe. Inoltre, la possibilità di lavarli e riutilizzarli più volte contribuisce non solo alla riduzione dei rifiuti, ma anche al risparmio economico a lungo termine.

Stile minimal: una casa più pulita è una casa più ricca

Adottare un approccio minimalista nell’organizzazione domestica può significativamente semplificare la vita quotidiana. I sacchetti di tessuto si integrano perfettamente in questo stile, offrendo una soluzione di stoccaggio che riduce il clutter visivo e mantiene gli ambienti ordinati. Essendo facilmente piegabili e compatti, permettono di massimizzare gli spazi, mantenendo l’ordine e promuovendo un ambiente sereno e liberato da inutili distrazioni. 

Ricorda, una casa minimal non è una casa spoglia o essenziale, è una casa che fa della gestione degli spazi una ricchezza

Se sei interessato all’acquisto di sacchetti di tessuto di qualità, vai su www.sacchettiditessuto.it, dove troverai una selezione vastissima di sacchetti, shopper, trousse e molto altro in diversi materiali.

Mantieni quotidianamente l’ordine della casa

Rifare il letto: una piccola abitudine per migliorare il tuo ambiente domestico

Rifare il letto ogni mattina è una pratica semplice ma potente. Un letto ordinato non solo è piacevole alla vista, ma può anche aumentare la tua produttività e motivazione per il resto della giornata. Investire cinque minuti per sistemare le lenzuola e le coperte può trasformare l’aspetto della tua camera, rendendola più accogliente e organizzata.

Riporre i vestiti: le case non sono attaccapanni

Dedicare un momento per riporre i vestiti dopo averli utilizzati è fondamentale per mantenere l’ordine. Evita di accumulare indumenti su sedie o pavimenti. Invece, prenditi un minuto per mettere i vestiti nell’armadio o nel cesto della biancheria. Questo semplice gesto non solo aiuta a mantenere la tua stanza ordinata, ma protegge anche i tuoi vestiti, prolungandone la durata.

Implementando queste abitudini quotidiane, scoprirai che le pulizie di routine diventeranno meno impegnative, lasciandoti più tempo libero per goderti una casa sempre impeccabile.

Crea delle routine di pulizia della casa

Programma di pulizie settimanale: per una casa più pulita serve una routine più scandita

Per gestire efficacemente le pulizie di casa senza sentirsi sopraffatti, è essenziale avere un programma ben strutturato. Comincia stendendo una checklist settimanale delle attività da svolgere, che ti aiuterà a non perderti tra un compito e l’altro. Suddividi le pulizie in interventi quotidiani, settimanali e periodici. Ad esempio, ogni giorno potresti dedicarti alla pulizia del bagno e delle superfici in cucina, mentre una volta alla settimana potresti concentrarti su attività come spazzare i pavimenti e passare l’aspirapolvere.

Pulizia della casa: sfrutta i momenti morti

Integrare le pulizie nella tua routine quotidiana può semplificare notevolmente il mantenimento dell’ordine. Utilizza i momenti morti per piccoli interventi di riordino: ad esempio, mentre il cibo si cuoce, potresti ripulire le stoviglie o passare l’aspirapolvere. Questo approccio non solo ti farà risparmiare tempo, ma ridurrà anche la sensazione di pesantezza legata alle pulizie.

Ordinare e pulire casa: piccoli cambiamenti per grandi risultati

Attraverso questo articolo, abbiamo navigato l’universo dell’organizzazione domestica, sottolineando come strumenti semplici ma efficaci, come i sacchetti di tessuto, possano rivoluzionare il modo in cui manteniamo l’ordine nelle nostre case. Abbiamo esplorato vari metodi per ottimizzare gli spazi e mantenere un ambiente sereno, dimostrando che l’ordine quotidiano non è solo fattibile ma essenziale per il benessere generale. L’importanza di adottare routine di pulizia integrate nella quotidianità è un pilastro fondamentale per una casa organizzata.

In conclusione, l’adozione di abitudini di organizzazione domestica e l’utilizzo intelligente di strumenti come i sacchetti di tessuto non solo facilitano la vita quotidiana ma promuovono anche un ambiente più accogliente e funzionale. Ci auguriamo che questi consigli e trucchi vi ispirino a trasformare il vostro spazio in un rifugio di pace e ordine. L’organizzazione efficace è a portata di mano e può diventare una parte gratificante della vostra routine quotidiana, apportando benefici duraturi alla vostra vita e al vostro spazio abitativo.

L’articolo Organizzazione della Casa: Consigli e Trucchi proviene da Laura Home Planner.

3 Luglio 2024 / / ChiccaCasa

ADV – Questo articolo è frutto di una piacevole e desiderata collaborazione con CASAFIKA.

La sedia Pinnstol, conosciuta anche come Pinnstolar, è una delle icone del design scandinavo.
Un pezzo di arredamento molto apprezzato sia dagli amanti del vintage che dagli appassionati del design moderno.
Questo modello di sedia celebre in tutto il mondo, si distingue per la sua leggerezza visiva e per la sua versatilità.

Il segreto della sua popolarità sta nella capacità di coniugare estetica, durevolezza e funzionalità, caratteristiche fondamentali del design scandinavo.

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Indice dei contenuti

Come riconoscere una sedia Pinnstolar
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Facciamo chiarezza: Pinnstolar non è un marchio, ma un modello di sedia.

La seduta, dalla forma a sella o piatta, si posa su quattro gambe affusolate e oblique. È lievemente sagomata e lo schienale trasversale, composto da ( da quattro a nove) fusi verticali, dona alla sedia un’eleganza senza tempo.

Le forme sono arrotondate, prive di spigoli vivi.

La struttura della Pinnstolar è garanzia di robustezza e resistenza: ecco perchè è un classico presente anche oggi in moltissime case scandinave.

Origini: dalla Windsor alla Pinnstolar, storia di una migrazione
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È la tipica sedia scandinava, ma le sue antenate sono nate tra Irlanda e Gran Bretagna.

Mi spiego meglio: la Pinnstol è diventata un’icona del design svedese intorno agli anni ‘50 (gli anni d’oro del design nordico), grazie alla produzione su larga scala che ebbe inizio a partire dalla seconda metà dell’800 nella pittoresca regione dello Småland.

Curiosità: Se il nome Småland ti ha fatto venire in mente l’IKEA è perché l’area giochi dei bambini, nei negozi IKEA porta questo nome.
Sai perchè? Ingvar Kamprad (il fondatore di Ikea di cui ti ho già parlato in questo articolo sui pezzi Ikea Vintage) era cresciuto proprio in questa regione.

L’affascinante storia della sedia Pinnstol, tuttavia, inizia molti secoli prima: intorno al 1700, in Galles e in Irlanda.
In questo periodo si diffusero delle sedute in legno con schienale e gambe oblique e uno schienale “a pettine”.
Queste sedie semplici, ma interessante, venivano prodotte in diverse forme, ma sempre contraddistinte da queste caratteristiche.

Erano sedie popolari, utilizzate spesso anche nelle fattorie.
Si formò, quindi, la macro-categoria di sedie che ancora oggi conosciamo con il nome di Windsor.
Il nome deriva dalla città di Windsor, in Inghilterra, che ben presto divenne il fulcro dello smercio di sedie di questa tipologia.

Le sedie Windsor furono, poi, esportate in America, dove vennero rielaborate e arricchite di dettagli, ma anche private dei preesistenti braccioli.

È qui che molti svedesi, emigrati in America, si innamorarono di questi modelli.
Con il tempo, gli artigiani svedesi, adattarono il design americano per creare una versione più leggera e minimalista, più coerente con i gusti e le esigenze del Nord Europa.

Questo processo di adattamento portò alla nascita della Pinnstol, che conserva l’essenza della Windsor, ma con un tocco scandinavo. Negli anni ’50 e ’60 del 1900, la sedia Pinnstol divenne un vero e proprio must-have nelle case nordiche.

Cosa significa Pinnstolar? Da dove viene il nome
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Il termine “Pinnstolar” deriva dalle parole svedesi “pinn” (piolo) e “stol” (sedia). Questo nome descrive perfettamente la struttura della sedia, caratterizzata da un insieme di pioli che formano lo schienale.

Questo nome semplice ma descrittivo cattura l’essenza del design della sedia, sottolineando la sua costruzione artigianale e la sua estetica semplice, ma caratteristica.

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Come è fatta? Lo schienale a pettine e i dettagli artigianali storici
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La sedia Pinnstol è riconoscibile per il suo schienale a pettine, costituito da pioli di legno disposti in modo ordinato e uniforme.

Questo design non è solo estetico ma anche funzionale, poiché offre un supporto ergonomico. La lavorazione artigianale è evidente nei dettagli, come le giunture a vista e l’uso di legno massello, spesso di betulla o faggio.

Questi materiali non solo garantiscono la durabilità della sedia, ma ne esaltano anche la bellezza naturale, rendendola un pezzo unico in ogni ambiente.

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Le varianti della sedia Pinnstolar
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Il modello Pinnstol ha ispirato numerose sedie di design. Questa continua ispirazione e reinterpretazione testimonia la rilevanza e l’influenza della Pinnstol nel mondo del design.

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Da sinistra: Mademoiselle, Lilla Åland, Fanett
Credits CASAFIKA

Esploriamo alcune delle icone più celebri ispirate a questo modello.

  • La sedia Mademoiselle di Tapiovaara, icona del design finlandese degli anni ’50, progettata nel 1956 per Artek. Tapiovaara si ispirò alle forme essenziali e alla praticità delle Pinnstol per creare una poltrona (possiamo definirla così tenendo conto della stazza) che unisce leggerezza ed eleganza.

  • La sedia Lilla Åland è stata disegnata da Carl Malmsten nel 1939.
    Malmsten, uno dei designer e architetti più influenti della Svezia, ha creato questa sedia ispirandosi a quelle che aveva visto nella chiesa di Åland.
    Il design riflette la sua filosofia di combinare tradizione e artigianalità con funzionalità e comfort. Queste caratteristiche rendono Lilla Åland un classico senza tempo del design scandinavo.

  • La sedia Fanett di Tapiovaara, introduce un contrasto tra il legno di teak e parti dipinte di nero, che conferiscono un aspetto più sofisticato al modello Pinnstolar. Il suo design è noto e imitato in tutto il mondo.

Come abbinare la sedia Pinnstolar con tavoli e lampade?
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La versatilità della Pinnstol la rende facilmente abbinabile con una varietà di tavoli e lampade.

Per un look scandinavo autentico, puoi abbinarla a un tavolo in teak, quercia o betulla, con linee pulite e minimaliste. Le lampade in metallo colorato completano l’ambiente, creando un’atmosfera accogliente nella zona pranzo.

Lasciati ispirare dalle 3 moodboard che ho creato per te, dando vita a tre diversi look composti dai pezzi di design scandinavi vintage che trovi su Casafika.

Sala da pranzo scandinava con tocchi di nero

Elegante e moderna, questa zona pranzo scandinava è composta da:

  • Sedie Fanett ideate da Ilmari Tapiovaara, pluripremiato designer finlandese.

  • Tavolo scandinavo allungabile rettangolare, in teak disegnato da Nils Jonsson, il noto designer scandinavo del periodo d’oro. Porta il marchio Troeds.

  • Coppia di lampade a sospensione Bumling: si tratta delle celebri lampade disegnate da Anders Pehrson per Ateljé Lyktan negli anni ‘60, passate alla storia come icone del design nordico. Emettono una luce morbida e diffusa.

Mini zona pranzo nordica

Fresca e frizzantina, con i tocchi di arancio che irradiano di allegria l’ambiente.
Questa zona pranzo è perfetta per una piccola cucina o per un micro appartamento.
Ecco la shopping list per ricrearla.

  • Coppia di sedie “Pinstolar” in legno dipinto di bianco: affascinanti nella loro semplicità, queste due sedie dal design eterno, fatte ad arte negli anni ‘60.

  • Tavolo quadrato allungabile. Struttura in massello e top in formica sono la combo perfetta per un tavolo pronto a durare nel tempo. Questo pezzo essenziale e super pratico è stato prodotto negli anni ‘50.

  • Lampada vintage a sospensione. Il color arancio del paralume in metallo trasporta, con un colpo d’occhio, negli anni a cavallo tra i ‘50 e i ‘70. Vivace, briosa e dal design essenziale, emette una luce diffusa.

Sala da pranzo nordica con tocchi di rosso

Pratica, dinamica e piena di carattere, perfetta per la zona pranzo in cucina.
Puoi ricreare questo look in casa tua con questi arredi.

  • Sedie scandinave anni ‘60 rosse. Si tratta delle sedie Tellus distribuite da Ikea negli anni ‘60. Non sono verniciate di rosso (sono ancora più affascinanti). Il legno è mordenzato, ma l’essenza rossastra prevale scaldando il legno e lasciando ben in vista le venature naturali.

  • Tavolo da pranzo “Slagboard” con ali. In svedese si traduce con “tavolo da battaglia”: un tavolo funzionale, che può essere utilizzato in più modi, per adattarsi al meglio alle esigenze di chi lo utilizza. Si può anche chiudere del tutto, diventando una sorta di piccola console. Questo è uno dei più palesi esempi dell’importanza della praticità nelle abitazioni nordiche.

  • Lampada a sospensione PH5 rossa vintage: l’iconica lampada distribuita da Louis Poulsen e disegnata da Paul Henningsen è uno splendore in questa versione vintage rossa.

Dove comprare sedie Pinstolar originali?
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Se sei alla ricerca di sedie Pinnstol originali scandinave, il posto migliore in cui trovarle è Casafika.
Casafika ha sede a Brescia, ma puoi acquistare online ovunque tu sia.
Daphni e Martina, proprietari e ideatori di Casafika, selezionano i più interessanti e/o rari pezzi di design scandinavo vintage muovendosi in tutta la Scandinavia, garantendo così l’autenticità e la qualità dei mobili proposti.
Loro stessi si prendono cura degli arredi, una volta arrivati in Italia, attraverso operazioni di restauro conservativo, così da prolungare la vita del mobile nel tempo.

Li conosco personalmente e posso dirti che si percepiscono davvero l’amore e la cura con cui si dedicano a questo lavoro, con l’intento di diffondere il buon design e supportare l’economia circolare.

Sedia scandinava Pinnstol: curiosità e abbinamenti – Riepilogo
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La sedia Pinnstol è un‘icona del design scandinavo, apprezzata per la sua leggerezza e versatilità.

  • DESIGN: la sua struttura in legno con schienale trasversale e pioli verticali è distintiva e garantisce robustezza.

  • STORIA: la Pinnstol è una naturale evoluzione delle sedie Windsor.

  • SIGNIFICATO: la traduzione del termine “Pinnstolar”, è letteralmente “sedie a pioli”.

  • COME È FATTA? La Pinnstol presenta uno schienale a pettine che offre supporto ergonomico e una lavorazione artigianale in legno massello.

  • ICONE: diverse sedie di design come la J77, Mademoiselle, Lilla Åland e Fannet si ispirano alla Pinnstol.

  • ABBINAMENTI: la versatilità della Pinnstol la rende perfetta per abbinamenti con tavoli in teak, quercia o betulla e lampade in metallo.

  • DOVE ACQUISTARE PINNSTOL ORIGINALI? Casafika è il luogo ideale per acquistare sedie Pinnstol originali e altri pezzi di design scandinavi vintage.

1 Luglio 2024 / / ChiccaCasa

Quando penso a una casa elegante, dal fascino eterno, non posso fare a meno di immaginare almeno qualche arredo Mid Century. Il design raffinato e di qualità che ha contraddistinto gli anni ‘50 e ‘60 è ancora sulla cresta dell’onda e probabilmente lo sarà per sempre.

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Fonti immagini 1., 2., 3., 4., 5.

Che cos’è la corrente Mid Century?

Per capire che cos’è la corrente Mid Century, dobbiamo partire da uno scenario storico.
È appena finita la Seconda Guerra Mondiale e nell’aria, in tutto il mondo, c’è un forte desiderio di cambiamento, di novità positive, di rinnovamento.

Nasce un nuovo modo di abitare, più essenziale esteticamente e maggiormente incentrato sui bisogni pratici di chi la casa la abita.

Unitè d’abitation – Le Corbusier

Uno scorcio di uno degli appartamenti dell’Unitè d’abitation, un progetto residenziale sviluppato da Le Corbusier tra il1947 e il 1952.

Si tratta di un edificio multifamiliare con appartamenti su due livelli, accessibili da corridoi interni chiamati “strade”.

Gli interni sono caratterizzati da un uso funzionale dello spazio, con un design modulare che permette una disposizione flessibile degli arredi.

I materiali utilizzati sono principalmente cemento, vetro e acciaio, con colori vivaci che riflettono la visione di Le Corbusier di creare uno spazio abitativo che favorisca la socialità e la comunità.

Il design del dopoguerra, non solo riflette un desiderio di rinnovamento estetico, ma anche una celebrazione dell’innovazione e della funzionalità.
Durante la guerra, infatti, si erano diffusi i nuovi materiali industriali che stavano trovando applicazione anche nel campo dell’arredamento.

In questi anni in Europa nasce il movimento moderno, influenzato dalla scuola del Bauhaus.

Il Mid Century Modern è la trasposizione americana del movimento moderno europeo.

Casa Mid Century: le caratteristiche architettoniche

La nuova visione dell’abitare parte dall’architettura.
In questo periodo di rinnovamento, le case prendono una nuova forma.

  • Trasparenza e connessione con l’esterno: le grandi vetrate sono uno dei caratteri chiave dell’architettura Mid Century.

  • Minimalismo e funzionalità: l’approccio all’interior design è minimalista, con una disposizione degli spazi che enfatizza la funzionalità e la flessibilità.

  • Innovazione nei materiali: l’uso innovativo di materiali come vetro, acciaio e cemento permette di creare spazi abitativi moderni e luminosi.

  • Armonia tra architettura e arredamento: l’arredamento è progettato per integrarsi perfettamente con l’architettura, creando un ambiente coeso e armonioso.

  • Integrazione tra arte e design: così come insegnato dal Bauhaus, nel movimento moderno e nella corrente Mid Century i mobili sono vere e proprie opere d’arte. Questo non vuol dire che siano pezzi estremamente elaborati e complessi. La vera arte sta nel combinare al meglio estetica e praticità.

  • Pareti rivestite in legno. La maggior parte delle pareti rivestite che vediamo nelle case Mid-Century Modern sono in vero legno (pannelli di legno massello o impiallacciati). Il legno era preferito per le sue qualità naturali, estetiche e tattili e creava un continuum con la falegnameria su misura, studiata per ridurre gli ingombri visivi e rispondere ai bisogni specifici degli abitanti delle case.

Casa Farnsworth di Mies van der Rohe

La Casa Farnsworth, progettata da Mies Van Der Rohe, è un’icona dell’architettura Mid Century Modern. Le pareti perimetrali di vetro permettono una totale immersione nella natura circostante. Gli interni sono minimalisti, con un open space che permette una flessibilità nell’uso dello spazio. L’arredamento è ridotto all’essenziale, con linee pulite e materiali moderni come acciaio e vetro, rispettando il principio di less is more di Mies Van Der Rohe.

Come erano i mobili negli anni ‘50?

Il design dei mobili Mid-Century è caratterizzato da un equilibrio tra forma e funzione, con attenzione particolare alla semplicità, alla qualità dei materiali e all’innovazione.

Questi mobili continuano a influenzare il design contemporaneo, grazie alla loro estetica senza tempo e alla loro capacità di adattarsi a diversi contesti abitativi.

Vediamo nel dettaglio le caratteristiche di questi arredi.

Dalla rivista Alba del 1958, rubrica Arredate così a cura di Lelia Reverberi

  • Ergonomici. Nel dopoguerra i designer hanno iniziato a prestare maggiore attenzione all’ergonomia, ovvero lo studio dell’interazione tra l’uomo e gli elementi del sistema in cui lavora o vive. L’obiettivo era quello di aumentare il comfort e migliorare le proprie condizioni di vita, a partire da piccoli cambiamenti nel quotidiano.

    Designer come Charles e Ray Eames iniziarono a progettare mobili che seguivano le linee del corpo umano, offrendo supporto e comfort superiori. La loro famosa Eames Lounge Chair è un esempio iconico di design ergonomico.

  • Materiali. Per le strutture principali si utilizzano materiali naturali come legno e fibre, combinati con materiali industriali innovativi come metallo, vetro, plastica, formica e plexiglass.
    Il legno ha solitamente una tinta molto calda: legni aranciati e rossastri sono molto utilizzati nel design Mid Century. Questo perché vengono utilizzati maggiormente teak, mogano, rovere, quercia e palissandro (quest’ultimo soprattutto per i rivestimenti), che hanno appunto queste tinte avvolgenti.
    Per quanto riguarda i tessuti, quelli naturali come lana e cotone, spesso in colori vivaci o motivi geometrici, sono i prediletti.

  • Gambe protagoniste. Le gambe degli arredi sono spesso svasate o affusolate (a spillo, a cono o a cilindro appuntito), nella maggior parte dei casi in legno, metallo o combinazione di entrambi.

  • Forme organiche. Gli arredi presentano frequentemente curve morbide e fluide che enfatizzano il comfort e l’ergonomia.

    I colori dello stile Mid Century Modern nell’arredamento

    La palette di colori del Mid-Century Modern riflette l’ottimismo e la vitalità del periodo post-bellico.

    Tonalità audaci come il giallo senape, l’arancio bruciato, il verde oliva, l’ottanio, il petrolio e il blu profondo si combinano armoniosamente con toni neutri come il bianco, il grigio e il legno naturale.

    Questo abbinamento crea un’atmosfera accogliente e rilassante che rimane iconica ancora oggi.

La palette di colori del Mid-Century Modern riflette l’ottimismo e la vitalità del periodo post-bellico.

Tonalità audaci come il giallo senape, l’arancio bruciato, il terracotta, il pistacchio, il verde oliva, l’ottanio, il petrolio e il blu profondo si combinano armoniosamente con toni neutri come il bianco, il grigio e il legno naturale.

Questo abbinamento crea un’atmosfera accogliente e rilassante che rimane iconica ancora oggi.

Scopri i codici colore nell’articolo Colori pareti cucina: abbinamenti, codici e spunti scandi e Mid Century.

Cosa possiamo imparare dal Mid Century Modern e applicare all’arredamento attuale?

Il Mid-Century Modern ci insegna che il buon design è eterno e che la funzionalità non deve mai sacrificare lo stile.

Il design non è solo una questione di estetica ma anche di soluzioni innovative che migliorano la qualità della vita quotidiana.

Integrando pezzi iconici del periodo Mid-Century nei nostri spazi contemporanei, possiamo creare ambienti che sono freschi e senza tempo.

La sua combinazione di forme semplici, materiali innovativi e colori audaci continua a catturare l’immaginazione di appassionati e professionisti del design in tutto il mondo. Con il suo impatto duraturo, il Mid-Century Modern continua a dimostrare che il design ben ponderato può veramente resistere alla prova del tempo.

Disclaimer: che differenza c’è tra Mid Century e “in stile Mid Century”?

Finora abbiamo parlato delle caratteristiche originali degli interni e degli arredi Mid Century, ma puoi ricreare il look acquistando prodotti “in stile”.

I pezzi autentici, prodotti dal dopoguerra agli anni ‘60 li trovi nei negozi di modernariato. Sono pezzi autentici, che spesso portano firme di designer o brand conosciuti e iconici per quell’epoca.

Tuttavia, il design Mid Century è tanto influente da essere riprodotto ancora oggi. Per esempio, puoi trovare tanti articoli in stile Mid Century molto interessanti sul sito di LaRedoute (che ti consiglio per qualità dei prodotti e della selezione). Ecco che quindi, i pezzi di nuova produzione ispirati al Mid Century si chiamano arredi “in stile” Mid Century.

30 Giugno 2024 / / Case e Interni

Stile scandinavo con un tocco mediterraneo per la casa vacanze a Maiorca

Stile scandinavo con un tocco mediterraneo per la casa vacanze a Palma di Maiorca

Con l’arrivo di giugno e l’inizio dell’estate, non c’è momento migliore per parlare di case vacanza. Oggi vi portiamo nel cuore del vivace quartiere di Santa Catalina a Palma di Maiorca, dove l’interior designer danese Tine Kjeldsen ha ristrutturato un appartamento destinato all’affitto breve su Airbnb, che incarna perfettamente la fusione tra lo stile nordico e mediterraneo. È la classica semplicità danese, ma con una prospettiva decisamente più solare.

Il mix di stile scandinavo e mediterraneo è una combinazione affascinante che unisce la semplicità e la funzionalità del design nordico con il calore e i colori vibranti del Mediterraneo. Questo stile ibrido è perfetto per creare una casa vacanze accogliente, moderna e luminosa.

Tine Kjeldsen, fondatrice del marchio Tine K Home, è nota per il suo talento nel combinare eleganza e funzionalità. La sua casa a Palma di Maiorca non fa eccezione. Questa dimora è stata trasformata in un’oasi di tranquillità dove l’atmosfera minimal e informale del design nordico si sposa perfettamente con i toni caldi e accoglienti della tradizione mediterranea.

La casa è ora uno spazio che valorizza ogni arredo selezionato dal negozio della proprietaria, principalmente di ispirazione etnica. La continuità tra le aree è mantenuta grazie ai colori neutri, pur nella diversità delle piastrelle scelte. La zona giorno è un ampio ambiente che comprende un’area relax e una zona pranzo, mentre la cucina è separata. L’apparente informalità della casa non deve ingannare: ogni elemento è stato scelto con estrema attenzione.

Stile scandinavo con un tocco mediterraneo per la casa vacanze a Palma di Maiorca

Elementi di Design e Decorazioni:

– Pavimenti: I pavimenti in piastrelle cementine riprendono quelli originali, aggiungendo un tocco vintage all’appartamento. Questi pavimenti sono un ottimo modo per aggiungere carattere a qualsiasi casa mediterranea, quindi se state pensando di ristrutturare, considerate questa opzione per un fascino senza tempo.

– Finestre e Porte finestre: Gli infissi originali in legno e vetro sono stati conservati, creando una sensazione di continuità tra gli spazi e permettendo alla luce naturale di fluire liberamente.

– Modanature a Soffitto: Le modanature decorative del soffitto aggiungono un tocco di eleganza e storicità all’ambiente, contrastando piacevolmente con gli elementi moderni.

Stile scandinavo con un tocco mediterraneo per la casa vacanze a Palma di Maiorca

Idee da Copiare per la Vostra Casa di Vacanza

1. Mobili Minimalisti e Funzionali: Seguite l’esempio di Tine e optate per pochi pezzi ben selezionati. Mobili minimalisti non solo danno un aspetto ordinato e spazioso, ma permettono anche agli elementi architettonici della vostra casa di essere i veri protagonisti.

2. Tessuti Naturali: Utilizzate tessuti leggeri e naturali come lino e cotone per tende, cuscini e biancheria. Questi materiali non solo sono traspiranti e perfetti per il clima estivo, ma aggiungono anche una sensazione di freschezza e leggerezza agli ambienti.

3. Dettagli in Legno: Incorporate dettagli in legno per aggiungere calore e un tocco rustico alla vostra casa. Che siano mobili, cornici o piccoli accessori, il legno naturale si abbina perfettamente sia con lo stile nordico che con quello mediterraneo.

4. Colori Neutri e Toni della Terra: Mantenete una palette di colori chiari neutri e naturali. Toni di bianco, beige, grigio chiaro e marrone chiaro creano un’atmosfera serena e rilassante, perfetta per una casa vacanza.

5. Spazi open space: Favorire una disposizione aperta degli spazi per migliorare la circolazione dell’aria e la luminosità. Anche in una casa più piccola, una pianta aperta può far sembrare lo spazio più grande e accogliente.

6. Elementi Naturali: Portate un po’ di natura dentro casa con fibre intrecciate e piante. Le piante non solo purificano l’aria ma aggiungono anche colore e vita agli ambienti.

Che ne pensi di questo mix di stili? Non è perfetto per una vacanza in relax? Lasciati ispirare da questo splendido appartamento e portate un po’ di quella magica fusione tra nord e sud anche nelle vostre case.

Buona estate e buon design!

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Stile scandinavo con un tocco mediterraneo per la casa vacanze a Palma di Maiorca

Stile scandinavo con un tocco mediterraneo per la casa vacanze a Palma di Maiorca

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Stile scandinavo con un tocco mediterraneo per la casa vacanze a Palma di Maiorca

credit Photo: Greg Cox/Bureaux.Co.Za

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Anna e Marco – CASE E INTERNI

30 Giugno 2024 / / Case e Interni

Come Progettare un Soppalco: Guida completa

Guida pratica per scegliere il soppalco ideale per la tua casa

L’installazione di un soppalco è una soluzione ideale per ampliare la superficie abitabile senza la necessità di importanti interventi strutturali. Un soppalco rappresenta una scelta strategica per ottimizzare lo spazio in ambienti dalle altezze considerevoli, offrendo nuove possibilità funzionali come aree studio, camere da letto aggiuntive o ripostigli.

La costruzione di un soppalco prevede la realizzazione di una piattaforma sopraelevata all’interno di una stanza, creando un nuovo livello separato dal resto dello spazio mediante ringhiere o pareti, sfruttando al massimo l’altezza dell’edificio.

Prima di procedere con la scelta dei materiali e delle tecniche costruttive, è fondamentale comprendere i vantaggi che derivano dalla realizzazione di un soppalco e i requisiti normativi che ne regolano la costruzione. Il principale beneficio di un soppalco è l’aumento della superficie utilizzabile all’interno dell’abitazione, permettendo di ricavare nuovi spazi funzionali senza ampliare la pianta della casa. Inoltre, i soppalchi contribuiscono a migliorare l’estetica degli ambienti, offrendo numerose possibilità di personalizzazione con diversi materiali e stili. Quando si può fare? Vediamolo insieme.

Cosa dice la normativa

La costruzione di un soppalco è regolata da normative edilizie specifiche che variano a seconda dei Comuni. È essenziale informarsi preventivamente sulle regolamentazioni locali per evitare situazioni di non conformità. Sebbene non esista una normativa nazionale univoca per i soppalchi, si deve sempre far riferimento al “Decreto Ministeriale del 5 luglio 1975“, che stabilisce requisiti minimi di altezza e dimensioni sia per i locali abitabili sia per quelli non abitabili: “Art. 1 – L’altezza minima interna utile dei locali adibiti ad abitazione è fissata in m 2,70 riducibili a m 2,40 per i corridoi, i disimpegni in genere, i bagni, i gabinetti ed i ripostigli.”

Prima di procedere con i lavori, è quindi necessario ottenere i permessi edilizi richiesti dal comune di residenza, affidandosi ad un tecnico abilitato che possa gestire la richiesta di autorizzazioni.

Soppalchi per la Casa: idee, progetti e consigli utili

Differenza tra soppalco abitabile e non abitabile

Un soppalco è una struttura sopraelevata, che può essere utilizzata in vari modi all’interno di un’abitazione, ma l’altezza e la destinazione d’uso ne determinano la classificazione come abitabile o non abitabile. La distinzione tra queste due tipologie è fondamentale, poiché comporta differenze significative in termini di requisiti normativi, funzionalità e utilizzo.

Soppalco abitabile

Un soppalco abitabile è uno spazio progettato per essere integrato nella vita quotidiana dell’abitazione. Può essere utilizzato come camera da letto, studio, soggiorno o qualsiasi altro ambiente che richieda un uso frequente e prolungato per la permanenza di persone.

Per essere considerato abitabile, un soppalco deve soddisfare una serie di requisiti normativi stringenti, volti a garantire il comfort, la sicurezza e la salubrità dello spazio.

Requisiti normativi per un soppalco abitabile:

  1. Altezza minima: la normativa italiana stabilisce che per i locali abitabili, come abbiamo visto, e quindi anche per i soppalchi abitabili occorre un’altezza minima di 270 cm, riducibile 240 cm per disimpegni, bagni, ripostigli. Molti Regolamenti Edilizi locali prevedono un altezza minima di 210-220 cm per i ripostigli o guardaroba, di conseguenza permettono per i soppalchi un’altezza minima di 210-220 cm sia sopra che sotto la struttura, se vi è questa destinazione di utilizzo. Per cui, in generale, il locale dovrà essere alto almeno 490 per rispettare la normativa nazionale, scendendo fino a 430-450 cm in alcuni Comuni.

  2. Superficie minima: la superficie minima di un soppalco abitabile deve essere adeguata all’uso previsto e conforme alle normative locali. In alcuni regolamenti, come ad esempio quello del Comune di Milano, si trova che, esclusa la scala di accesso, la dimensione del soppalco deve essere massimo 1/3 di quella del locale se l’altezza soprastante sia sottostante la struttura è di almeno 210 cm. Può arrivare a ½ se abbiamo almeno 220 cm.

  3. Illuminazione e ventilazione: per assicurare un’adeguata illuminazione naturale, la superficie finestrata deve essere pari ad almeno un ottavo della superficie del locale soppalcato. Questo requisito è essenziale per garantire un ambiente luminoso e salubre. La ventilazione deve essere sufficiente a garantire il ricambio d’aria necessario per il benessere degli occupanti.

  4. Parapetto di sicurezza: per avere l’abitabilità è obbligatorio installare un parapetto di sicurezza alto almeno 110 centimetri sul lato aperto del soppalco e sulla scala, per prevenire cadute accidentali.

  5. Conformità alle normative locali: i requisiti specifici possono variare a seconda delle normative edilizie comunali. È quindi fondamentale consultare un professionista del settore per assicurarsi che il progetto rispetti tutte le disposizioni vigenti.

Soppalco non abitabile

Un soppalco non abitabile è progettato per usi occasionali o di servizio, come ripostiglio in quota. Questi spazi non prevedono la permanenza di persone, di conseguenza, i requisiti normativi sono meno stringenti rispetto ai soppalchi abitabili.

Caratteristiche di un soppalco non abitabile:

  1. Altezza: non esiste un’altezza minima normativa per i soppalchi non abitabili, ma è consigliabile che l’altezza sia sufficiente per permettere un utilizzo funzionale dello spazio, come ad esempio l’accesso per riporre oggetti e che sia rispettata sempre l’altezza minima sottostante, a norma di legge.

  2. Superficie: in generale, la superficie di un soppalco non abitabile è più ridotta rispetto a quella di un soppalco abitabile, poiché non deve ospitare persone, tuttavia se l’altezza sotto lo consente, non c’è un limite di superficie.

  3. Illuminazione e ventilazione: non sono previsti requisiti specifici per l’illuminazione e la ventilazione dei soppalchi non abitabili, sebbene sia sempre preferibile garantire un minimo di aerazione per prevenire problemi di umidità e muffa e anche di illuminazione artificiale per praticità di utilizzo.

  4. Permessi edilizi: la costruzione di soppalchi non abitabili può richiedere o meno permessi a seconda delle situazioni. Occorre che si rispettino i parametri delle altezze minime, facendo attenzione anche all’altezza media della stanza. Se ci sono opere strutturali il permesso edilizio è sempre necessario. E’ comunque importante verificare con un tecnico le normative locali per evitare costruzioni abusive, che peraltro  impedirebbero di rivendere la casa in futuro.

La distinzione tra soppalco abitabile e non abitabile, come abbiamo visto, non è solo terminologica, ma comporta differenze sostanziali in termini di progettazione, requisiti normativi e utilizzo. La scelta tra le due tipologie dipende dalle esigenze specifiche dell’abitazione e dalle finalità per cui si intende utilizzare lo spazio. Per garantire la conformità alle normative e la sicurezza della struttura, è sempre consigliabile consultare un tecnico specializzato durante la fase di progettazione e realizzazione del soppalco.

In caso di stanze troppo basse per ospitare soppalchi, si opta spesso per il soppalco d’arredo. Questa struttura deve essere rimovibile come qualsiasi altro arredo, non richiede permessi, e può creare uno spazio sfruttato in verticale all’interno della stanza. Un esempio molto comune è il letto a soppalco, dove lo spazio sottostante al letto può essere attrezzato in vari modi come, ad esempio, una zona studio.

Soluzioni di design per soppalchi in Casa

Tipologie di soppalco e pro e contro di ogni materiale

La scelta del materiale per la costruzione di un soppalco è fondamentale e dipende da diversi fattori, tra cui l’estetica desiderata, il budget disponibile e le caratteristiche strutturali dell’ambiente. Ogni materiale offre vantaggi specifici e presenta alcune criticità. Di seguito una panoramica delle principali tipologie di soppalco, con i relativi pro e contro.

Soppalchi in vetro

I soppalchi in vetro, realizzati su struttura metallica, rappresentano una scelta elegante e moderna, ideale per ambienti contemporanei che necessitano di luminosità e di un tocco di raffinatezza. Ecco un esempio di soppalco in vetro con struttura metallica di sostegno.

Pro:

  • Estetica moderna: il vetro conferisce un aspetto sofisticato e minimalista, adattandosi perfettamente a design contemporanei.

  • Trasparenza e luminosità: la trasparenza del vetro permette di sfruttare al massimo la luce naturale, illuminando gli spazi sottostanti senza ostruzioni visive.

  • Sensazione di ampiezza: grazie alla sua trasparenza, un soppalco in vetro non appesantisce visivamente l’ambiente, mantenendo una sensazione di spazio aperto e arioso.

Contro:

  • Costi elevati: il vetro temperato di qualità per strutture portanti ha un costo a volte più elevato rispetto ad altri materiali.

  • Necessità di pulizia frequente: il vetro richiede una manutenzione costante per mantenere la sua trasparenza e lucentezza, essendo soggetto a macchie e impronte.

  • Fragilità: nonostante il vetro temperato sia molto resistente, è comunque più vulnerabile a rotture rispetto ad altri materiali più robusti.

Soppalchi in legno

I soppalchi in legno sono una scelta tradizionale e versatile, adatta a vari stili di arredamento, dal rustico al moderno.

Pro:

  • Calore e naturalità: il legno conferisce un’atmosfera calda e accogliente agli ambienti, creando un senso di comfort domestico.

  • Facilità di lavorazione: il legno è un materiale facile da lavorare, permettendo una vasta gamma di personalizzazioni e dettagli artigianali.

  • Varietà di stili: disponibile in diverse essenze e finiture, il legno si adatta a qualsiasi stile di arredamento, offrendo soluzioni estetiche personalizzate.

Contro:

  • Manutenzione necessaria: il legno richiede cure periodiche per mantenere la sua bellezza e integrità, come trattamenti contro umidità e insetti.

  • Possibile deterioramento: nel tempo, il legno può deteriorarsi se esposto a condizioni ambientali sfavorevoli, come umidità eccessiva o attacchi di parassiti.

  • Sensibilità all’umidità e agli insetti: il legno è vulnerabile all’umidità e agli attacchi di insetti, che possono comprometterne la stabilità e l’aspetto.

Soppalchi in metallo

I soppalchi in metallo offrono una soluzione robusta e duratura, spesso scelta per ambienti industriali o moderni.

Pro:

  • Robustezza: il metallo offre una resistenza eccezionale, garantendo stabilità e sicurezza anche con carichi elevati.

  • Durata: i soppalchi in metallo sono molto duraturi e richiedono poca manutenzione rispetto ad altri materiali.

  • Strutture leggere: nonostante la loro robustezza, le strutture in metallo possono essere progettate per essere leggere e minimamente invasive.

Contro:

  • Aspetto freddo e industriale: il metallo può conferire un aspetto freddo e impersonale, che potrebbe non essere adatto a tutti gli stili di arredamento.

  • Possibile corrosione: senza adeguati trattamenti protettivi, il metallo è soggetto alla corrosione, soprattutto in ambienti umidi.

  • Necessità di trattamenti protettivi: per prevenire la corrosione, è necessario applicare trattamenti specifici, che possono aumentare i costi e la manutenzione.

Soppalchi in muratura

I soppalchi in muratura sono una soluzione solida e permanente, adatta a chi cerca stabilità e isolamento termico e acustico.

Pro:

  • Solidità: la muratura garantisce una struttura estremamente solida e duratura nel tempo.

  • Isolamento termico e acustico: grazie alle proprietà dei materiali utilizzati, i soppalchi in muratura offrono un buon isolamento sia termico che acustico, migliorando il comfort abitativo.

Contro:

  • Peso elevato: i soppalchi in muratura sono molto pesanti e richiedono una struttura portante adeguata, che potrebbe non essere presente in tutti gli edifici.

  • Difficoltà di modifica: una volta costruiti, i soppalchi in muratura sono difficili da modificare o rimuovere, limitando la flessibilità degli spazi.

  • Tempi di realizzazione lunghi: la costruzione di soppalchi in muratura richiede tempi più lunghi rispetto ad altre soluzioni, con un maggiore impatto sulle attività quotidiane.

Soppalchi misti

I soppalchi misti combinano diversi materiali per sfruttarne i vantaggi specifici, offrendo soluzioni personalizzate e flessibili.

Pro:

  • Combinazione di vantaggi: utilizzando diversi materiali, i soppalchi misti possono offrire una combinazione di robustezza, estetica e funzionalità superiore.

  • Flessibilità estetica e funzionale: la possibilità di combinare materiali diversi permette una maggiore personalizzazione del design e delle caratteristiche strutturali.

Contro:

  • Maggior complessità di progettazione e costruzione: la combinazione di materiali richiede una progettazione più complessa e attenta, con un aumento dei tempi di realizzazione.

  • Possibili costi aggiuntivi: la necessità di utilizzare e integrare diversi materiali può comportare costi superiori rispetto a soluzioni monomateriale.

Ogni tipo di soppalco presenta specifiche caratteristiche che lo rendono adatto a diverse esigenze e contesti abitativi. La scelta del materiale e della tipologia di soppalco deve quindi essere effettuata tenendo conto di vari fattori, tra cui l’uso previsto, il budget disponibile e lo stile desiderato.

Soppalco abitabile in casa: guida completa per la realizzazione

Portata di un soppalco

La portata di un soppalco, definita come la sua capacità di carico, è un aspetto cruciale nella progettazione e costruzione di questa struttura. La portata determina quanto peso il soppalco può sostenere in sicurezza, considerando sia il peso statico (strutturale) che il peso dinamico (occupanti e arredi).

Diversi fattori influenzano la portata di un soppalco, tra cui i materiali utilizzati, le dimensioni della struttura, il tipo di utilizzo previsto e le condizioni ambientali.

Fattori che influenzano la portata

Materiali utilizzati:

Legno: i soppalchi in legno sono popolari per la loro estetica e facilità di lavorazione. Tuttavia, la portata del legno può variare notevolmente a seconda del tipo di legno utilizzato (ad esempio, legno massello rispetto a legno lamellare) e delle tecniche di costruzione impiegate. Il legno deve essere trattato per resistere a umidità, parassiti e altri fattori che potrebbero comprometterne la resistenza.

Metallo: i soppalchi in metallo, come quelli in acciaio o alluminio, offrono una capacità di carico superiore e una maggiore resistenza nel tempo. L’acciaio è particolarmente apprezzato per la sua robustezza, mentre l’alluminio è preferito per la sua leggerezza e resistenza alla corrosione.

Vetro: utilizzato soprattutto in contesti moderni e di design, il vetro temperato o stratificato può supportare carichi significativi, ma richiede una struttura di supporto robusta e un calcolo accurato della portata per evitare rischi di rottura.

Muratura: i soppalchi in muratura sono estremamente solidi e offrono un’elevata capacità di carico. Tuttavia, il peso elevato della struttura richiede una fondazione adeguata e una valutazione accurata della portata.

Dimensioni della struttura:

Spessore e larghezza delle travi: le travi principali e secondarie devono essere dimensionate correttamente per supportare il carico previsto. Travature più spesse e larghe possono sostenere carichi maggiori.

Distanza tra le travi: una minore distanza tra le travi di supporto aumenta la capacità di carico del soppalco, distribuendo il peso in modo più uniforme.

Uso previsto:

Uso residenziale: un soppalco utilizzato come spazio abitabile, come una camera da letto o un ufficio, richiede una portata diversa rispetto a un soppalco utilizzato come ripostiglio. I requisiti di carico per spazi abitabili sono generalmente più elevati.

Uso commerciale: per usi commerciali o pubblici, come uffici o negozi, i requisiti di portata sono ancora più rigorosi e devono rispettare normative specifiche che garantiscono la sicurezza degli occupanti.

Condizioni ambientali:

Umidità e temperatura: le condizioni ambientali possono influenzare la capacità di carico dei materiali. Ad esempio, l’umidità può compromettere la resistenza del legno, mentre variazioni di temperatura possono influire sulla dilatazione e contrazione dei materiali metallici.

Calcolo della portata

Il calcolo della portata di un soppalco è un processo complesso che deve essere eseguito da un professionista del settore, come un ingegnere strutturale. Il calcolo tiene conto di vari fattori, tra cui il peso proprio della struttura, il carico utile (persone, mobili, attrezzature) e i carichi accidentali (come neve o vento, se il soppalco è in un’area esposta).

Procedure per il calcolo della portata:

  1. Analisi dei materiali: valutazione delle proprietà meccaniche dei materiali utilizzati, inclusa la resistenza alla compressione, trazione e flessione.

  2. Dimensionamento delle travi: calcolo delle dimensioni ottimali delle travi portanti, basato sui carichi previsti e sulla distribuzione del peso.

  3. Verifica delle connessioni: controllo delle connessioni tra le diverse parti della struttura (come bulloni, viti e saldature) per assicurarsi che possano sopportare i carichi.

  4. Simulazioni strutturali: utilizzo di software di simulazione per modellare il comportamento del soppalco sotto vari carichi e identificare eventuali punti deboli.

Affidarsi a professionisti per il calcolo della portata è essenziale per garantire che il soppalco sia sicuro e conforme alle normative vigenti. Un errore nel calcolo della portata può portare a gravi conseguenze, come il cedimento strutturale, con rischi significativi per la sicurezza degli occupanti. Gli ingegneri strutturali utilizzano metodi avanzati e strumenti di precisione per eseguire questi calcoli, assicurando che ogni soppalco sia progettato per resistere ai carichi previsti e offrire una lunga durata nel tempo.

Quanto costa realizzare un soppalco

I costi di realizzazione di un soppalco variano in base ai materiali scelti e alla complessità del progetto. I prezzi possono oscillare tra 400 e 1.500 euro al metro quadro, con variazioni significative a seconda delle specifiche esigenze e delle soluzioni adottate. È consigliabile richiedere preventivi dettagliati e affidarsi a professionisti qualificati per ottenere un risultato di qualità.

Costruire un Soppalco: consigli e requisiti tecnici

29 Giugno 2024 / / Laura Home Planner

Pochi materiali come il legno sanno conferire calore e intimità ed è per questo motivo che viene spesso utilizzato per arredare gli spazi esterni. Sono tanti i pregi del legno, come la durabilità e la versatilità, un materiale che sa adattarsi a diversi tipi di contesto, non solo a quelli rustici. Naturalmente bisogna guardare anche l’altra faccia della medaglia, gli aspetti più critici, come la manutenzione che richiede interventi specifici e mirati.

A tal proposito alcuni legni performano meglio degli altri, quindi vanno scelti con attenzione in base al risultato che si intende ottenere e al luogo dove sarà inserito. Nella manutenzione rientrano anche alcuni trattamenti specifici per preservare al meglio il legno. Analizziamo tutti questi aspetti nella seguente guida per una scelta consapevole del miglior legno per gli spazi esterni.

Legno per esterni laurahomeplanner.com

Legno per gli spazi esterni: pro e contro

Il legno si fa preferire per la sua estetica naturale, grazie alla quale riesce ad inserirsi perfettamente in ogni contesto. Una pergotenda in legno ad esempio è la scelta ideale per creare spazi esterni vivibili sia in estate che in inverno in ogni location. Questo materiale offre un aspetto naturale che si integra bene con l’ambiente circostante, creando un’atmosfera calda e invitante.

Oltre ad essere un materiale facilmente lavorabile per adattarsi a diverse forme e design, può essere utilizzato in diversi modi: dalle pavimentazioni ai mobili, dai pergolati alle recinzioni. Buona parte del legno oggi in commercio proviene da fonti gestite in modo responsabile, quindi il legno è un materiale sostenibile che ha un basso impatto ambientale rispetto ad altri materiali. Alcuni tipi di legno sono poi particolarmente resistenti agli agenti atmosferici, agli insetti e alla decomposizione, risultando perfetti per gli ambienti esterni. Infine il legno ha particolari proprietà isolanti che aiutano a mantenere la temperatura confortevole negli spazi esterni sia in estate che in inverno.

Come specificato il legno richiede una manutenzione continua e regolare e deve essere sottoposto a trattamenti specifici per essere protetto da umidità, insetti e raggi UV. Da non sottovalutare il costo del legno che, in virtù della qualità e della resistenza, può avere dei costi piuttosto elevati. Anche se correttamente manutenuto il legno è sottoposto comunque ad un naturale deterioramento, soprattutto se esposto a umidità costante o condizioni meteo estreme.

Quali sono i migliori tipi di legno

Per gli spazi esterni sarebbe preferibile scegliere un particolare tipo di legno che sia naturalmente resistente agli agenti atmosferici, all’umidità e agli insetti. Tra i migliori segnaliamo:

  • teak. Questo tipo di legno è noto per la sua straordinaria resistenza agli agenti atmosferici, grazie all’elevato contenuto di oli naturali. Oltre ad essere molto durevole, richiede poca manutenzione e resiste bene al sole e all’acqua;
  • iroko. Ha caratteristiche piuttosto simili al teak, tant’è che viene chiamato anche teak africano, rispetto al quale costa di meno. È molto resistente agli agenti atmosferici, agli insetti e all’acqua;
  • cedro rosso occidentale. Resiste bene alla decomposizione, è leggero, stabile e resiste ai fenomeni di deformazione e rigonfiamento;
  • acacia. Legno duro e denso, resiste bene agli agenti atmosferici. Esteticamente è molto gradevole ed è più economico rispetto ad alcuni legni esotici;
  • balau. Legno duro tropicale, noto per la resistenza agli agenti atmosferici e agli insetti e per la sua durabilità:
  • legno di pino trattato in autoclave. Questo è un legno piuttosto particolare e il suo utilizzo è molto diffuso per l’esterno. Viene sottoposto ad un trattamento chimico che ne aumenta la resistenza. Si trova facilmente sul mercato ed è piuttosto economico.

Trattamenti necessari per far resistere il legno all’aperto

Anche i legni più resistenti necessitano di trattamenti protettivi regolari che migliorano l’aspetto estetico e che ne prolungano la vita. In ogni caso è consigliabile sempre considerare il clima locale e l’esposizione agli elementi della natura, dal sole alla pioggia, dall’umidità alla neve, per scegliere il legno migliore per decorare i propri spazi esterni.

Bisogna partire dai trattamenti di base, che prevedono l’uso di oli protettivi e impregnanti. Gli oli protettivi, come quelli di tung o di teak, penetrano nel legno e lo rendono più resistente agli attacchi dell’umidità e degli insetti. Andrebbero applicati ogni 6-12 mesi. Gli impregnanti a base di solventi o acqua invece, dopo essere penetrati nel legno, proteggono da muffe, funghi e raggi UV.

Ci sono poi i trattamenti avanzati, che prevedono l’uso di prodotti specifici come le vernici poliuretaniche o gli smalti marini. Le vernici poliuretaniche offrono una maggiore protezione contro umidità, raggi UV e usura meccanica. Gli smalti marini sono invece ideali per abitazioni  vicino al mare o comunque in ambienti molto umidi, formando una barriera impermeabile e resistente agli raggi UV.

La manutenzione periodica prevede una serie di interventi come la pulizia regolare, che si può fare con acqua e sapone o l’uso di spazzole morbide, o la carteggiatura. Infine è consigliabile applicare coperture protettive durante i periodi di inattività o in condizioni climatiche estreme.

L’articolo Perché scegliere il legno per arredare gli spazi esterni proviene da Laura Home Planner.

26 Giugno 2024 / / Romina Sita

Oggi mi sento simpatica, hai visto che titolo che ti ho tirato fuori?! Ahah!
A parte gli scherzi, ti va di trovare una volta per tutte il tuo stile di arredo, quello che identifica la tua personalità, il tuo gusto estetico, che ti permette di sentirti a tuo agio ogni giorno nella tua casa?
In questo articolo ti illustro tutti gli step che è necessario compiere per riconoscere e definire nel dettaglio il proprio stile di arredo, in modo tale da non commettere più errori in acquisti di arredo sbagliati.

INDICE DEI CONTENUTI
Si possono mixare più stili di arredo?
Una problematica comune…
Identificazione dello stile di arredo step by step

#1 Prima ricerca
#2 Seconda ricerca
#3 Ci siamo! Scheda dello stile + moodboard + material board
Come trovare anche tu il tuo stile di arredo
#1 Da sola
#2 Lo faccio io per te
Per chi è ai primissimi passi: il test sullo stile

Si possono mixare più stili di arredo?

Voglio iniziare sfatando un mito di cui ho sentito spesso parlare in giro… e forse anche tu.

Il mito in questione è:

“Non si possono mixare gli stili di arredo”

Beh, è assolutamente sbagliato.

Cioè aspetta, con questa affermazione non voglio intendere che si possono mixare stili a caso e senza cognizione.

Sì, si possono mescolare più stili, ma con consapevolezza, con logica e armonia.

In particolare esiste una tecnica di miscelazione di 2 o 3 stili (ti sconsiglio di eccedere oltre i 3, altrimenti diventa davvero complesso). 

Una problematica comune…

Una mia cliente, a cui darò il nome di fantasia Laura, si trovava in una situazione comune a molte persone: salvava un sacco di immagini da Pinterest, era innamorata di più stili di arredamento, ma temeva che mescolarli potesse creare disordine e confusione visiva nella sua casa.

Laura voleva che il suo spazio riflettesse la sua personalità eclettica, ma era incerta su come fare, senza “fare danni” e compromettere l’estetica complessiva.

Ho introdotto a Laura la possibilità di accettare la diversità degli stili, anziché temerla. Le ho spiegato che mescolare stili diversi può creare un ambiente unico e accattivante, ricco di profondità e interesse visivo.

Laura aveva infatti difficoltà a conoscere e saper riconoscere il suo stile; di conseguenza ogni volta che sentiva la necessità di acquistare qualcosa di nuovo per la casa, si trovava nel pallone, perché non sapeva di quale materiale, forma e colore sceglierlo. 

Così, le ho promesso di guidarla attraverso il processo di abbinamento degli stili in modo armonioso e bilanciato, in modo da tirar fuori la sua personalità e soprattutto fare chiarezza sul suo stile unico.

Identificazione dello stile di arredo step by step

STEP 1

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Ho chiesto a Laura di selezionare tutta una serie di immagini, e di rispondere ad alcune semplici domande, per conoscerla più nel profondo.

Le immagini riguardavano tipologie di:

  • materiali
  • colori
  • pattern
  • poster
  • moda
  • interni

Le domande invece erano relative alle sue passioni, hobby, stagione e vacanze preferite, gusti personali…

Infine, un’ultima domanda era mirata sulle sensazioni; le sensazioni che vorrebbe provare all’interno della sua casa.

Tramite un elenco di parole chiave, Laura ha scelto l’essenza del mood del suo stile di arredo.

STEP 2

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In funzione delle risposte alla prima ricerca, ho presentato a Laura una nuova selezione personalizzata di immagini, più dettagliate e mirate all’ambito degli interni:

  • stanze della casa
  • dettagli su oggetti
  • dettagli su tessili
  • table setting

STEP 3

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Dopo circa 3 settimane di confronto e ricerca, ho creato la scheda descrittiva dello stile di arredo unico e personale di Laura, identificando con esattezza gli elementi distintivi che lo caratterizzano.

Lo stile di arredo di Laura è MINIMAL CHIC un mix di più stili che rispecchia la sua personalità eclettica, sapientemente bilanciati e caratterizzati dai colori che la fanno sentire bene e a proprio agio (colori selezionati da lei stessa in fase di ricerca).

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Ho creato inoltre una moodboard e una material board che traduce in immagini evocative, colori, pattern, materiali e forme il suo stile di arredo.

Il risultato è stato sorprendente: ora Laura ha fatto finalmente chiarezza, sa cosa le piace e come creare abbinamenti tra i mobili esistenti e quelli nuovi che necessita di acquistare.

Ora Laura ha in mano una base su cui fare affidamento ogni volta che vuole acquistare un arredo o oggetto per la casa. È in grado, in autonomia, di scegliere qualsiasi elemento di arredo in funzione della sua estetica (di che materiale, colore, forma è fatto).

L’abbinamento di stili diversi aggiungerà profondità e interesse agli spazi, creando un ambiente che parla veramente di lei e delle sue passioni.

Laura ha finalmente capito che mescolare gli stili non è un tabù, ma un’opportunità per esprimere la propria personalità attraverso l’home styling.

consulenza-stile-recensione

Come trovare anche tu il tuo stile di arredo

Probabilmente ti stai chiedendo come fare anche tu a trovare il tuo stile, proprio come ha fatto Laura.

Come hai capito tu stessa, definire il proprio stile è importante per evitare di commettere errori e non rischiare di buttare via soldi in scelte sbagliate.

La tua casa è il riflesso della tua personalità, la tua storia.

Esprimile attraverso, le forme, i colori e i materiali che ti fanno sentire bene.

Trovare il tuo stile ti consente di andare a definire nel dettaglio i tratti distintivi di esso.

Sai cosa intendo per tratti distintivi?

Per tratti distintivi intendo le forme, i materiali e i colori principali che lo caratterizzano, in modo da avere una linea guida sempre a portata di mano, ogni volta che si ha la necessità di arredare o rinnovare i propri spazi di casa.

  • Sapresti riconoscere i tratti distintivi del tuo stile?
  • Sapresti dire quali sono i materiali, forme e colori che ti fanno stare bene e che quindi ti permettono di sentirti a tuo agio nel tuo spazio domestico ogni giorno?

Conoscere esattamente tutti questi elementi, ti permette di essere mooolto più facilitata (e non commettere errori) nelle tue scelte di arredo e decorazione della tua casa.

Non credi?

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Imparerai anche l’importanza di uno strumento potente chiamato moodboard che ti aiuterà a visualizzare e a creare le fondamenta per la tua idea di arredo.

Non solo ti spiegherò cos’è una moodboard, ma ti guiderò step by step a realizzarne una digitalmente con Canva (un tool gratuito e semplice da utilizzare).

Ti mostrerò anche come realizzare una material board, un altro utilissimo strumento, necessario per tradurre le informazioni implicite contenute nella moodboard, con lo scopo di sentirti molto più facilitata quando andrai a scegliere i materiali, colori e finiture di ogni singolo arredo e complemento che compone il tuo arredamento.

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Percorriamo insieme un percorso di conoscenza e definizione del tuo stile “1, 2, 3, STYLE: Troviamo il tuo stile di arredo”.

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Insieme andremo a definire i tratti distintivi del tuo stile di arredo, a dargli un nome e ti consegnerò gli strumenti necessari per realizzare in autonomia l’arredo che ti farà sentire a tuo agio ogni giorno.

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Quale delle 2 modalità fa per te?

Per qualsiasi domanda o curiosità mi trovi qui sotto nei commenti.

Per chi è ai primissimi passi: il test sullo stile

Se sei agli inizi, mi conosci da poco, e non hai per nulla voglia di compiere un investimento di questo tipo, ti invito a scaricare (gratuitamente) il test per capire a quale tra i 6 stili più diffusi si avvicina di più il tuo gusto personale!

Ti lascio qui sotto il bottone per scaricarlo.

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