Chi trascorre molte ore seduto davanti al pc non può rinunciare alla sedia da ufficio perfetta. Ecco una guida rapida e pratica all’acquisto.
Dopo due anni di pandemia le aziende hanno riaperto gli uffici, ma c’è chi continua ancora a lavorare da casa. Per molti, infatti, lo smart working è diventato una consuetudine e per questo è indispensabile allestire un comodo ufficio in casa.
Quando si passano molte ore seduti a lavorare al pc, la scelta della seduta più adatta diventa fondamentale. La sedia da ufficio deve risultare estremamente comoda e garantire una postura corretta per il benessere fisico.
Mettere il comfort al primo posto non significa però rinunciare allo stile. Oggi, fortunatamente, è possibile scegliere un modello capace di sostenere adeguatamente la schiena e anche bello da vedere. In fondo, l’home office deve rispecchiare i gusti di ognuno in fatto di arredamento e le moderne sedie per ufficio coniugano perfettamente design e comodità.
Ma come scegliere la sedia da ufficio perfetta?
Per essere certi di fare la scelta giusta è importante tenere in considerazione alcuni fattori come l’ergonomia, il comfort, la praticità. Se svolgi un lavoro sedentario, trascorrendo molte ore davanti al computer, una sedia ergonomica posturale è la scelta più indicata. Le sedute ergonomiche, infatti, favoriscono la giusta posizione della colonna vertebrale, delle gambe e delle braccia impegnate a lavorare alla scrivania. Per aumentare il comfort puoi anche optare per una sedia che sia anche reclinabile, così potrai allentare la tensioneper qualche minuto. Infine, per una postazione di lavoro comoda, è preferibile scegliere una sedia da ufficio ergonomica ad altezza regolabile. Questo permette di adattare la seduta in base alla tua altezza e anche a quella della scrivania.
Per scegliere la sedia da ufficio perfetta ci sono altri aspetti da considerare, come ad esempio i braccioli. Meglio prediligere modelli con braccioli regolabili per consentire alle braccia di appoggiarsi comodamente e alle spalle di rilassarsi. Inoltre, ci sono le sedie da ufficio ergonomiche con ruote, consigliate per facilitare gli spostamenti, oppure i modelli con seduta girevole, utile per favorire i movimenti.
Anche l’imbottitura è un aspetto da non sottovalutare. In questo caso gli specialisti suggeriscono sedie con bordi imbottiti su tutti i lati e con il bordo anteriore arrotondato.
La sedia da ufficio ergonomica
Mantenere una postura sbagliata 8 ore al giorno causa dolori articolari e muscolari e, nel tempo, può danneggiare schiena, cervicale e braccia. La sedia da ufficio perfetta deve avere alcune caratteristiche particolari, come lo schienale perpendicolare alla seduta con sostegni lombari, dorsali e cervicali. Inoltre, deve rispettare i criteri definiti dalla normativa europea UNI EN 1335, che indica i requisiti fondamentali in termini di dimensioni, sicurezza, resistenza e durabilità.
Le sedie da ufficio ergonomiche sono caratterizzate da una forma anatomica. Lo schienale in genere non è completamente dritto, ma segue la linea a S della colonna; il sedile in molti casi è modellato in modo da adattarsi alla forma del corpo. Tutto ciò favorisce il corretto allineamento della spina dorsale, riduce i dolori alla schiena e assicura un minore affaticamento.
Materiali e rivestimenti
Anche la scelta del materiale e del rivestimento non va sottovalutato. Tra i modelli più diffusi ci sono le sedie da ufficio in tessuto, soprattutto le sedie con rivestimento a rete. Questo materiale consente allo schienale di seguire adeguatamente i movimenti della schiena. Un’alternativa sono le sedie ufficio in plastica. Realizzate in polipropilene, policarbonato e tecnopolimeri, queste sedute offrono il giusto comfort e sono molto resistenti. Infine, ci sono modelli realizzati anche in pelle o ecopelle.
Conclusione
Le sedie ergonomiche sono moderne sedie da ufficio caratterizzate da un design che punta tutto al comfort. Infatti, grazie ai diversi meccanismi di regolazione di cui sono dotate, è possibile trovare la posizione ideale. Anche se spesso hanno un costo superiore rispetto ad altri modelli di sedie, ne guadagnerai di più in salute evitando di mantenere una postura sbagliata mentre svolgi il tuo lavoro. Ora seguendo questa guida puoi acquistare facilmente la tua sedia da ufficio perfetta.
Mobili salvaspazio per spazi difficili da gestire. 6 esempi ed idee di arredi da conoscere per sfruttare ogni angolo di casa tua.
Di cosa siamo alla costante ricerca per casa nostra?
Mobili che facciano miracoli, che riescano a rispondere a più funzioni insieme, nonostante occupino pochi centimetri.
Lo spazio in casa sembra non essere mai abbastanza, le case sembrano sempre più piccole del dovuto. Eppure, vista da vuota la casa sembrava così ampia….
Il punto è che passando il tempo, le esperienze che facciamo aumentano, così come gli oggetti che entrano a far parte della nostra vita. La regola vorrebbe che per ogni nuovo oggetto, uno vecchio dovrebbe essere mandato in pensione… ma è più facile a dirsi che a farsi.
Con il post di oggi voglio cercare di darti qualche idea pratica per vedere negli angoli morti di casa tua delle occasioni per recuperare spazio.
Cominciamo.
Mobili salvaspazio immancabili e salvavita: mensole e piani sospesi
Parola d’ordine: mensole. Le tanto sottovalutate, viste come noiose, mensole. Se pensi a quante situazioni potrebbero svoltarti però, comincerai a vederle come tue alleate.
Tutto sommato le mensole (se hanno finiture non troppo speciali e se sono in misure standard) hanno costi contenuti. È vero che quelle in commercio hanno dimensioni definite, però accorpando misure diverse si possono occupare spazi anche ampi.
Addirittura, si possono creare composizioni ad angolo, sempre molto utili per esporre e riporre libri e oggetti di vario tipo. Lo spessore delle mensole di solito è di 30 mm, ma aumentandolo, le mensole possono anche diventare piani di lavoro e scrivanie.
Quello a cui prestare attenzione però è la profondità del piano. Infatti, le mensole standard hanno una profondità massima di 40 cm, quindi i reggimensola a parete bastano a sorreggerle.
Se lo sbalzo diventa più grande bisogna pensare ad una staffa più importante, che non faccia crollare tutto sotto il peso di una persona a lavoro o di elementi ingombranti.
Uno degli elementi che trovo più flessibili e davvero pratici è il mensolone Plan di Diotti, che ha spessore di circa 6 cm e ha attacco invisibile. Si può personalizzare nella lunghezza ed è disponibile in molte finiture diverse. Lo trovo geniale perché può completare un angolo in cui serve uno spazio di lavoro ma non si vuole la classica scrivania ma si può anche integrare in una parete soggiorno come mensolone ad appoggio pavimento.
Quando usare le mensole quindi?
Sopra ad una zona studio-lavoro, per mettere i documenti e la cancelleria. In una nicchia che hai vuota e che non sai minimamente come sfruttare. Sopra ad una cassettiera, per creare un piccolo angolo di bellezza.
Soluzioni salvaspazio per infiniti progetti: cassettiere e armadi senza limiti
Di solito quando pensiamo alle cassettiere e agli armadi siamo convinti che non si possano fare grandi cose.
Perché in commercio trovi solo le solite misure, perché non trovi un armadio o una cassettiera che sia come la immagini e che si adatti anche allo spazio più difficile che hai in camera.
Ci sono due aziende italiane che amo molto, Novamobili e Pianca, che producono arredi e complementi per zone notte e soggiorno. Hanno delle soluzioni davvero uniche nel loro genere, come il sistema modulare Sly e il sistema di armadiature Plana.
Dai un occhio sul loro sito e rimarrai senza parole. Della serie “come ho fatto a non averlo scoperto prima?”. Lo so perché l’ho pensato io per prima.
Sly è un sistema di cassetti disponibile in moltissime misure differenti, che ti permette di creare un numero impressionante di configurazioni.
Abbinandolo ai moduli a giorno Tetris è possibile creare comò complessi, ma anche cassettiere e comodini. Si possono aggiungere i led nei vani a giorno e la ricarica wireless sottopiano.
Si possono mixare le tante finiture a catalogo, avendo davvero una gamma vastissima di scelte. Se provi a pensare a quante soluzioni potresti trovare per casa tua, ti assicuro che ti si apre un mondo di meraviglie.
Così come il sistema diarmadiature Pianca Plana: anche qui lo stupore è assicurato. Perché non è il solito armadio con tanti accessori interni per i vestiti. Per lo meno, non solo.
Il sistema Plana nasce con l’obiettivo di creare un sistema di armadi multifunzionale e senza limiti. Ci puoi abbinare moduli sopra porta, moduli a ponte, moduli con cassettiere esterne o elettrodomestici, moduli a giorno, moduli terminali e cabine armadio con ante a soffietto e persino una scrivania da home office (oltre ovviamente a moduli su misura).
Puoi averle con maniglie di ogni stile o senza, per un look minimal e pulito. C’è la possibilità di avere le ante che si aprono di 180° e ovviamente tutti i classici accessori da armadio: dai porta scarpe ai led interni.
Un sistema del genere (che ok, non è economico) può davvero risolvere un sacco di problemi in una casa piccola e difficile da arredare in modo smart.
Mobili salvaspazio in spazi di ritaglio: dal corridoio al soggiorno
Sì perché anche in corridoio e in soggiorno si possono trovare degli spazi che potrebbero essere sfruttati in un modo a cui non avevi (ancora) pensato.
Prova a immaginare: hai un angolo vuoto e ti farebbe comodo un piccolo angolo di lavoro o in cui truccarti, ma dove la trovi una scrivania che si adatti proprio lì?
Ti svelo un segreto: esistono scrivanie fatte a posta per gli angoli. Eh si. Come la scrivania ad angolo in specchio fumé Inga. Con uno spazioso cassetto e il suo look sofisticato e ricercato. Oppure puoi impilarne due o tre per creare una piccola cassettiera flottante, proprio lì dove pensavi non ci potesse stare nulla.
Oppure ancora. Hai un sacco di scarpe, non sai dove mettere i cappotti o le bottiglie di vino? Ci ha pensato Protek con il suo cassonetto speciale Big Foot. In pratica è un armadio nascosto nel muro, che puoi tirare fuori quando ti serve e puoi attrezzare e sfruttare come meglio preferisci. Se stai ristrutturando e hai una parete (non portante) da poter sfruttare così, secondo me fai bing
E vogliamo non parlare dell’ingresso? Il posto in casa in cui si accumula il caos, soprattutto se ci sono giovani e bimbi. Tra scarpe, borse e cappotti addio all’ordine. Servono mobili salvaspazio (pochi ma pratici) che ci aiutino a mantenere un minimo di ordine, altrimenti è la fine. Novambili ha il sistema Easy, che combina cassettiere, moduli a giorno e appendiabiti, che ti permetteranno di gestire lo spazio che hai (anche poco) in modo intelligente.
L’appendiabiti Easy ha la classica asta appendiabiti, comoda per giubbotti e simili, due ampi cassetti (per tutto quello che non deve stare in giro) e un grande specchio (che non deve mancare mai).
Cosa potrebbe mancare?
Una libreria. Le librerie non devono mancare mai, soprattutto se speciali come il modello Antologia di Mogg, progettata da Studio 14. Una libreria in tubolare di ferro, composta da 4 moduli che permettono di comporla praticamente all’infinito. Si possono aggiungere specchi, scrivanie, aste appendiabiti e ovviamente la possibilità di adattarla agli angoli. Una magia secondo me.
Quale tra queste idee e soluzioni salvaspazio hai preferito?
Arredare e sfruttare come si deve uno spazio a dir poco difficile è una sfida. Perché prima devi capire come lo vuoi usare quello spazio e poi devi trovare i giusti arredi. Con la mia selezione ho voluto spianarti un po’ la strada per pensare fuori dalle righe e capire fin dove si può arrivare.
Certo, in questi casi bisogna avere il budget giusto per certi mobili salvaspazio, ma in determinate situazioni è un po’ d’obbligo.
Vuoi avere la soluzione giusta per te, che ti permette davvero di sfruttare la casa al 100% o vuoi arrabattarti cercando una soluzione tappabuchi, che poi dovrai comunque cambiare?
Intanto che ci rifletti, ricordati che puoi contattarmi quando vuoi, sono qui per aiutarti a risolvere ogni dubbio.
Vasi, ciotole, candelabri, fermalibri e sculture decorative dal design senza tempo, scopri la nuova collezione DECO by Westwing Collection
Finalmente Westwing, nota piattaforma Home & Living dedicata alla vendita online di accessori per la casa e soluzioni di arredo, ha lanciato la sua prima collezione di decorazioni. DECO è una line di oggetti decorativi coordinati realizzati con materiali bellissimi, come il marmo e il gres, e colori armoniosi per regalare agli interni un nuovo look senza tempo.
“Mentre i mobili sono la base di una casa, le decorazioni sono la ciliegina sulla torta, sempre diverse e molto individuali”, ha raccontato Alexandra Tobler, Creative Director della Westwing Collection.
Ecco perché il team creativo di Westwing a Monaco ha lavorato a lungo su questa nuova collezione per trovare le forme, i colori e i materiali perfetti per rendere ogni casa più personale. Il risultato di questo lavoro straordinario ha dato vita a ben 24 oggetti decorativi in grado di rendere davvero speciale e unica la tua casa.
Vasi, ciotole e sculture dalle forme organiche
La nuova linea Deco by Westwing Collection è composta da una serie di vasi, ciotole, candelabri, fermalibri e sculturedecorative. Caratterizzati da un design di tendenza che predilige le curve e le forme morbide, i colori spaziano dalle raffinate tonalità naturali alle più vivaci nuances pastello. Ogni elemento è ispirato alle forme classiche, come le anfore greche dell’antichità, ma con un design rivisitato in chiave decisamente più contemporanea.
“Abbiamo utilizzato materiali come il marmo e il gres, con forme e texture diverse“, ha aggiunto la direttrice creativa. “Dalle ciotole, ai vasi, alle sculture, siamo entusiasti di presentarvi una collezione completa dei nostri nuovi oggetti preferiti per rendere la vostra casa veramente vostra”.
Oggetti decorativi da mixare come vuoi
Tutti gli oggetti decorativi che compongono la nuova collezione DECO by Westwing Collection sono stati appositamente studiati per funzionare singolarmente, in coppia ma anche in gruppo. Infatti, i diversi elementi che compongono la collezione possono essere combinati meravigliosamente tra loro e diventare così il punto focale di una stanza. Per questo ti suggeriamo di scegliere subito il tuo pezzo preferito e in seguito aggiungere altri pezzi forti della collezione.
Un consiglio di stile? Disponi gli oggetti scelti a gruppi di numero dispari e gioca con le diverse altezze e dimensioni.
E’ tempo di regali di Natale e questi oggetti decorativi sono la scelta perfetta per chi ama personalizzare la propria casa con stile.
La nuova collezione Deco by Westwing Collection la puoi acquistare in esclusiva su Westwingnow.it.
Arredare una mansarda spesso è una vera e propria sfida per tutte le figure coinvolte: dagli architetti agli interior designer, dai fabbricanti di mobili fino alle persone che ci andranno a vivere.
Non solo, infatti, si deve arredare un locale dai volumi diseguali in maniera funzionale per permettere alle persone di usufruirne, ma ci si deve anche spesso destreggiare tra regole e regolamenti diversi da un comune all’altro in materia di abitabilità degli attici.
Però è anche un tipo di sfida che può dare enormi soddisfazioni con la creazione di ambienti accoglienti – “cozy” per dirla all’anglossassone – e geniali nel loro modo di utilizzare gli spazi.
Nell’arredare le mansarde vale più che in altri casi la regola di basare l’arredamento sugli spazi disponibili e non viceversa. Può sembrare banale, ma non lo è affatto come stiamo per vedere.
Una mansarda, infatti, è un locale che presenta forti costrizioni a livello di volume disponibile: essendo ricavata da un sottotetto spiovente in una o più direzioni, nell’arredarla bisogna fare i conti con altezze del soffitto variabili in ogni locale.
Ci sono però delle buone prassi che si possono seguire per disporre i locali e gli arredamenti.
La prima è quella di ragionare e ottimizzare lo spazio in termini di zona giorno e zona notte.
La zona giorno è quella che viene vissuta da svegli e nella quale tendenzialmente si sta in piedi. Pertanto i locali e gli arredi che pertengono alle ore di veglia andranno collocati preferibilmente nelle aree con i volumi più alti. Sono ad esempio locali come la cucina, il soggiorno, aree studio, bagni con doccia etc.
Inoltre, i locali dell’area giorno dovranno essere collocati negli spazi più illuminati della mansarda, in presenza di finestre e lucernai. Questo per ottenere il massimo dalla luce naturale nell’ottica di un vivere la casa sempre più attento alle questioni ecologiche.
Mangiare, cucinare, lavorare, studiare, leggere con la luce naturale permette di risparmiare energia sempre più preziosa.
La zona notte, essenzialmente la camera da letto, invece potrà essere collocata dove i volumi sono tendenzialmente più bassi, facendo attenzione a non collocare il letto troppo in fondo, in modo da evitare infortuni – la classica testata al risveglio.
Naturalmente la divisione giorno/notte non è l’unico accorgimento che bisogna seguire. In pratica non è sempre così facile distinguere i locali del giorno con i locali della notte.
Perciò l’altra buona prassi è quella di posizionare all’interno di ogni singolo locale ciò che è basso dove l’altezza è inferiore e gli arredi e utenze più alti dove lo spazio lo consente.
Facciamo alcuni esempi.
In bagno ad esempio la doccia andrebbe collocata nei pressi della porta d’ingresso dove i volumi sono più alti – perché si utilizza in piedi. Wc, bidet, lavabi, lavatrici e mobili di corredo invece andrebbero collocati dove le altezze sono inferiori – purché si possano utilizzare in modo confortevole.
In camera da letto invece le parti più elevate andrebbero riservate per gli armadi, lasciando gli spazi più angusti a credenze, cassettiere e naturalmente il letto.
In cucina, frigorifero e mobilio pensile andrebbero collocati dove lo spazio è maggiore mentre piani lavoro ed elementi contenitivi di complemento possono essere collocati negli spazi dotati di altezza inferiore. Lo stesso discorso vale per il soggiorno.
L’ultima buona regola da seguire è quella di utilizzare arredi su misura. Seguire le regole sopra elencate è sicuramente una buona strategia per arredare una mansarda, ma può non bastare.
Per questo è fondamentale rivolgersi ad architetti, interior designer e mobilifici per disegnare e assemblare mobili su misura per gli spazi della mansarda.
Questo approccio unitario è ad esempio quello che propone San Gaetano, storica realtà degli arredamenti a Torino, che riunisce l’expertise di designer e artigiani fabbricanti di mobili per assicurare il miglior risultato possibile anche nel caso dell’arredamento di mansarde e spazi custom.
Dimentica le vernici antichizzanti, gli stucchi, gli spray effetto craquele, la tecnica limewash e tutte le diavolerie per antichizzare le cose.
Se ti stai chiedendo come invecchiare un vaso di terracotta, sappi che hai una buona probabilità di avere già in casa gli ingredienti per farlo.
Mi piacerebbe dirti che questo diy è frutto di una lunga ricerca e tante prove, ma la realtà è per puro caso, ho “scoperto” un modo per antichizzare vasi di terracotta super efficace e a costo 0.
Ebbene sì, mi sono accaparrata un adorabile vasetto wabi sabi usando soltanto materiale di riciclo.
Altro motivo di orgoglio è rappresentato dal fatto che il suddetto vasetto non è sfuggito neppure alla vista della mia dolce metà, persona estremamente sensibile al bello e impassibile davanti a tutto ciò che non è degno di nota.
Ecco passo dopo passo tutti gli step per decorare vasi di coccio creando un effetto anticato.
Occorrente per antichizzare la terracotta
Ecco cosa ti serve.
un vaso di terracotta o, in alternativa, puoi recuperare il coccio di una candela alla citronella (come ho fatto io);
dello yogurt (possibilmente bianco e scaduto);
della cenere di legno.
Step 1: togliere la cera dal cotto
Ho recuperato il coccio di una candela alla citronella. La maggior parte delle volte sono bassi e schiacciati: ottimi sottovasi! L’ultima volta che ho comprato una candela alla citronella, invece, ho trovato un vero e proprio vasetto.
In ogni caso, la tecnica che uso per togliere la cera dal cotto, una volta che la candela si è esaurita, è questa.
Metto a bollire un pentolino d’acqua (o riciclo l’acqua della pasta).
Verso l’acqua bollente nel coccio della candela.
Aspetto che la cera sul fondo salga in superficie, a formare una patina sottile.
Lascio raffreddare, così la patina si consolida ed è facile da rimuovere con le dita.
A volte, sul fondo c’è un dischetto che regge lo stoppino e una sorta di sabbietta che è più difficile da rimuovere. Ecco cosa faccio per togliere entrambe le cose.
Tolgo l’acqua dal coccio e asciugo il fondo.
Verso qualche goccia di olio (qualsiasi olio vegetale va bene) sul fondo e lascio ammorbidire la sabbietta per qualche minuto.
Con una forchetta o con una spazzola di legno a setole dure, gratto il fondo e lascio che sia la sabbietta che il dischetto si stacchino.
Alla fine, lavo il coccio con acqua e sapone per piatti, aiutandomi sempre con la spazzola di legno.
Step 2: creare l’effetto invecchiato sulla terracotta
Invecchiare la terracotta con lo yogurt è un trucco vecchio come il mondo. Lo yogurt, asciugando, crea una patina biancastra che assomiglia a quella generata dal calcare e dal tempo sui vasi di terracotta più “attempati”.
L’effetto che si ottiene è romantico e patinato. Nonostante ciò, in questo progetto fai da te io ho usato lo yogurt come collante materico, e non prettamente per anticare il vaso.
Chi non ha uno yogurt scaduto in frigo?
Io ne avevo uno alla pesca, scaduto da pochi giorni, ma ancora soavemente profumato. Ecco, non ti consiglio uno yogurt con i pezzetti di frutta. L’ideale sarebbe uno yogurt bianco, ma se non ce l’hai, rassegnati a dover rimuovere manualmente i pezzetti di frutta dal tuo vaso.
Cospargi il vasetto di terracotta con lo yogurt, usando un pennello. Non dimenticare i bordi e gli eventuali incavi. Passa uno strato abbondante e lascia asciugare quasi del tutto. Gira il vasetto e passa un secondo strato. Ci vorranno uno o due giorni prima che inizi a indurire leggermente. È importante che lo yogurt non si asciughi del tutto e che sia tanto abbondante da lasciare dei rilievi materici sulle pareti del vaso.
Procurati della cenere. Io ho radunato cenere e carbone del camino in un contenitore in grado di ospitare il vasetto per un’abbondante impanatura.
Cospargi di cenere il vaso. Pigia leggermente con le dita e strofina le pareti e i bordi con la cenere. Puoi lasciare anche il vasetto in immersione nella cenere, affinché si attacchi per bene.
Rimuovi l’eccesso di cenere strofinando leggermente il vaso di terracotta con della carta da cucina.
Il risultato è molto affascinante. Il colore caldo del vaso si intravede a tratti, sbiadito dalla cenere. Una buona porzione della superficie del vaso sarà in rilievo, con tratti molto scuri, dovuti dal contatto con il carbone.
La cosa inspiegabile è che una volta asciutto il vaso non macchia le mani.
Cotto e patina antichizzata diventano un tutt’uno e il vaso sembra proprio antico.
Sono molto fiera di questa trovata e ora posso svelarti com’è nata.
Ho provato a invecchiare il vaso di terracotta con lo yogurt, ma il risultato non mi piaceva.
Nel frattempo, il fuoco del camino in cucina si stava spegnendo. È lì che ho avuto la pensata di tuffare il coccio nella cenere e aspettare il risultato. Il giorno seguente, il vaso era bellissimo. Asciutto, e pieno di fascino wabi sabi.
Proverai questo diy? Se lo fai, fammelo sapere. Tagga @chiccacasa sui social, così che io possa condividere il tuo contenuto e venire a sbirciare come è andata.
Ciao Creativa, oggi ho preparato per te il video tutorial per realizzare uno gnomo gigante senza cucire, naturalmente in stile shabby!
Questo tutorial è stato più impegnativo, ci ho messo 2 giorni per girarlo e montarlo, ed oltre 10 giorni per decidere i materiali e reperirli. Ho scelto appositamente materiali facili da trovare per perverti di realizzarlo senza problemi.
Il mio consiglio è di realizzare una parte per volta.
IMPORTANTE: Le misure possono variare in base ai materiali che scegli. quindi abbonda di qualche cm.
Video Tutorial gnomo gigante senza cucire
Materiale occorrente per realizzare le gambe:
2 tubi di cartone, quelli dello scotte vanno benissimo.
1 palla di polistirolo da 8 cm.
1 paio di calze lunghe e 1 paio corte.
Cartoncino.
Pannolenci 2 sezioni 10x35cm e 2 sezioni 12x10cm
Nastrino per i fiocchi.
Nastro o passamaneria per rifinire la suola.
Occorrente per realizzare il corpo:
Base per torta da 20 cm.
Imbottitura per bambole.
Passamaneria per rifinire il corpo.
Tessuto elasticizzato, io ho utilizzato un velluto elasticizzato 50×60 cm
Cordino.
Materiale occorrente per realizzare le braccia
Pannolenci 40x10cm.
Pellicciotto 5×30 cm.
Velluto 2 sezioni 20×25 cm.
Filo di metallo.
Occorrente per realizzare la testa
Tessuto per il cappello 90x70cmm puoi farlo più piccolo.
Tessuto per barba 20x30cm
1 palla in polistirolo da 5cm.
Pannolenci o tessuto color carne per rivestire il naso.
Cordino.
Pellicciotto 70x7cm.
Imbottitura pe rbambole.
Materiale occorrente per le decorazioni
Nastrini.
Cuori in legno.
Lanterna.
Base in legno.
Rami sintetici.
Gnomo.
Procedura per realizzare lo gnomo gigante senza cucire
Taglia i due parti la palla di polistirolo appoggiala sul cartoncino insieme al tubo di cartone e disegna la sagoma, ritagliala ed incollaci sopra palla e tubo.
Infila i calzini, io ho utilizzato un paio di calzini lunghi e 2 tubolari in lana.
Disegna la sagoma del piede sul pannolenci, ritagliala.
Incolla il pannolenci 10x35cm intorno alla scarpa e incolla la parte alta della scarpa per creare gli scarponcini.
Incollala il pannolenci a forma della scarpa come suola e rifinisci con una passamaneria, io ho utilizzato un nastro in sughero.
Incolla i fiocchetti sugli scarponcini.
Prendi la base per torta ed incollaci intorno il velluto come nel video.
Incolla le gambe alla base inferiore del polistirolo e legale per far incollare bene le parti.
Incolla bene il tessuto sotto la base.
Imbottisci con una parte dell’imbottitura per bambole e chiudi l’apertura, continua ad imbottire ed a incollare, alla fine chiudi il corpo a sacco con il cordino.
Disegna e ritaglia i guanti, incollali, rigirali sul dritto e imbottiscili.
Ritaglia le maniche e incolla 1 lato.
Incolla le maniche ai guanti aiutandoti con un filo di metallo che farà da sostegno.
Incolla le braccia al corpo e blocca il filo di metallo al cordino che chiude il corpo.
Misura il corpo e taglia la base del cappello, incollala lateralmente e finanza nella chiusura il filo di metallo.
Rigira il cappello sul dritto e fissa il filo di metallo alla chiusura del corpo.
Incolla il cappello al corpo ed imbottiscilo.
Realizza il naso rivestendo la palla da 5 cm con il pannolenci ed incollo tra il cappello e il corpo.
Ritaglia la barba ed incollala.
Incolla eventuali decorazioni alle mani.
Incolla il pellicciotto alla base del cappello.
Incolla la passamaneria alla base del corpo.
Incolla i piedi alla base in legno. Non si vede nel video ma io ho incollato anche un’asta in legno sul retro per dare maggiore supporto.
Incolla altre eventuali decorazioni, io ho utilizzato alberelli finti, foglie finte, cuori in legno ed uno gnometto.
Cercare casa a Milano è una scelta che, al giorno d’oggi, tantissime persone fanno. Il capoluogo lombardo, dopo il momento difficile del Covid, ha ripreso quota e, nonostante i prezzi in continua ascesa, grazie alle sue numerose opportunità tra eventi, lavoro e bellezze artistiche continua a rappresentare un valido punto di riferimento per chi vuole vivere in una città di respiro internazionale e, nel contempo, sufficientemente a misura d’uomo.
Nel momento in cui si decide di iniziare a cercare casa a Milano, è fondamentale valutare i quartieri. Sotto la Madonnina ce ne sono diversi e ciascuno ha la sua unicità e i suoi tratti caratteristici. Ecco una piccola rassegna di alcune delle zone dove, oggi come oggi, può essere interessante valutare l’acquisto di un immobile.
Isola
Se c’è un quartiere che, nel giro di pochi anni, ha cambiato pelle e immagine, questo è l’Isola. Raggiungibile uscendo dall’ultimo binario della stazione Garibaldi, da zona popolare è diventata, in poco tempo, un quartiere di grande moda, molto amato dai giovani e non solo per via della presenza di numerosi locali notturni, alcuni dei quali di fama internazionale (il Blue Note dirà senza dubbio qualcosa agli appassionati di musica).
Con prezzi sicuramente non bassi ma inferiori rispetto a zone come Brera, il quartiere Isola ha l’indiscusso pro della vicinanza rispetto a Piazza Gae Aulenti, polo fondamentale per lo shopping e il divertimento milanesi e alla Biblioteca degli Alberi, spazio verde che ha cambiato radicalmente il volto dell’area attorno alla Stazione Garibaldi e a Porta Nuova.
NoLo
Come già accennato, Milano, da un paio d’anni ormai, è al centro di una tendenza rialzista per quel che concerne l’aumento dei prezzi degli immobili. Tra i quartieri più interessati da questo trend, rientra senza dubbio NoLo, acronimo per North of Loreto. Quest’area di Milano situata oltre Piazzale Loreto, punto di riferimento fondamentale per i trasporti in città per via dell’incrocio fra le linee metropolitane rossa e verde, vede, per quanto riguarda le quotazioni, una media di 4.310 euro/metro quadro.
Quando la si chiama in causa, si inquadra una delle aree semi periferiche più gentrificate degli ultimi anni. Zona di Milano che, fino a un decennio fa circa, non era certo fra le più ambite da parte di chi cercava casa, oggi è molto richiesta soprattutto per via della sua vivacità dal punto di vista degli eventi. Non a caso, parliamo di una delle zone dove viene organizzato parte del FuoriSalone.
Sempre legato al design è l’evento BienNoLo, un’iniziativa finalizzata a portare l’appena citata arte in contesti metropolitani.
Via Paolo Sarpi
Via Paolo Sarpi è il fulcro del quartiere cinese. Situata poco lontano sia dalla Stazione Garibaldi, sia dal Parco Sempione, la Chinatown milanese è un’altra zona che, negli ultimi anni, è stata oggetto di profonde riqualificazioni. Oggi, tra piccole botteghe e locali alla moda, è un valido riferimento per chi è alla ricerca di un quartiere di Milano dove cercare casa a Milano con prezzi leggermente più bassi rispetto a quelli del centro storico.
Consigli per non impazzire quando si cerca casa a Milano
Quando si cerca casa a Milano è bene, oltre a informarsi sui quartieri, conoscere anche altri consigli pratici utili a non impazzire. Tra questi rientra il fatto di informarsi sulla vicinanza dei mezzi pubblici. Il capoluogo lombardo è ottimamente servito, ma ci sono delle zone dalle quali può essere difficile raggiungere il centro in poco tempo.
Un’altra raccomandazione prevede il fatto di selezionare molto bene le fonti degli annunci. L’ideale è evitare siti generalisti – no categorico a Facebook, per intenderci – e focalizzarsi su portali come ImmobiliOvunque, caratterizzati dalla presenza di annunci postati solamente da autorevoli agenzie immobiliari a Milano. In questo modo, si ha una garanzia in più sulla qualità degli immobili proposti.
Le feste si avvicinano, scopri come illuminare il giardino a Natale. In poche mosse puoi creare un’atmosfera suggestiva anche in modo sostenibile. In questo senso è importante sostituire le classiche e ormai superate luci a incandescenza con quelle a led, che consentono un risparmio energetico dell’80%.
Inoltre, è bene non esagerare con la quantità di luci da utilizzare. Bisogna creare atmosfera, non un’illuminazione effetto giorno. Alternative utili da considerare sono i fili di luci da alimentare con batteria ricaricabile e, naturalmente, le candele. Qualche lanterna con la sua luce tremolante regalerà uno spettacolo romantico, intimo e suggestivo.
Idee per illuminare il giardino a Natale
Non solo a Natale, ma in generale per qualsiasi altro periodo dell’anno, è importante disporre le luci in giardino in modo strategico per valorizzare l’esterno di casa e creare emozione.
Candele e lanterne sono perfette per illuminare il giardino a Natale. Utilizzate dei tavolini per formare piccoli gruppi di candele e lanterne. Osservare le fiammelle nel buio offre una sensazione di pace e intimità. In alternativa alla fiamma viva, scegliete delle candele a pila, la differenza di effetto è minima.
Per una serata speciale o un brindisi all’aperto, appendete delle lanterne con luce a batteria. Una soluzione comoda e pratica da utilizzare, ma anche belle da vedere.
Utilizzate i cavi di luci led a batteria per dare rilievo alle forme dei trochi e dei rami. E perché eliminare questo fascino, dopo le feste? Questi effetti suggestivi sono meravigliosi tutto l’anno, anche in primavera ed estate quando trascorriamo più tempo in giardino.
Infine, non dimenticate di aggiungere un filo di luci led a batteria intorno alla corona fuoriporta. Il risultato sarà una decorazione magica in grado di regalare un caldo benvenuto ai vostri ospiti.
Consigli per scegliere le luci da giardino
Scegliete luci led. Il consumo di energia è drasticamente ridotto rispetto alle lampadine a incandescenza. Il risparmio può arrivare fino all’80%, inoltre le lampadine durano cinque volte più a lungo delle lampadine alogene.
Utilizzate un timer per attivare le luci solo negli orari in cui siete a casa. Se siete assenti per più giorni, spegnete tutto.
Acquistate cavi con luci led di alta qualità e assicuratevi che si possano sostituire le lampadine.
Scegliete bene il colore delle luci. Quelle bianche a luce fredda sono indicate per allestimenti di stile contemporaneo; quelle a luce calda, intime e scintillanti, restano le migliori e sono adatte anche per l’estate.
Scegliete la semplicità. Gli oggetti luminosi a forma di alberi, stelle, renne e così via, sono indubbiamente simpatici visti nel punto vendita, ma una volta portati a casa risulteranno un po’ troppo infantili. I cavi di piccole luci, disposte tra i rami, sono molto più scenografici e stancano meno.
Fate attenzione se utilizzate le candele. Non lasciate fiamme libere incustodite e assicuratevi che candele e lanterne siano solidamente posate o ancorate.
Evitate assolutamente le lanterne volanti natalizie. Sono pericolose per le persone e per l’ambiente, inoltre in molte città ne è vietato l’utilizzo.
La manutenzione e l’igienizzazione degli ambienti di casa è qualcosa di importante tanto quanto la scelta degli elementi di arredo, nel design contemporaneo. Questo perché assicura una durata notevole nel tempo delle soluzioni che si sono predisposte e di pari passo una migliore fruizione durante la quotidianità.
Tra le attrezzature più efficaci per la pulizia dei pavimenti troviamo l’idropulitrice ad acqua nella versione specifica per l’uso domestico. In questo articolo vi raccontiamo meglio di cosa si tratta.
Idropulitrice ad acqua calda: a cosa serve
L’idropulitrice ad acqua calda è una macchina che si trova ampiamente utilizzata all’interno delle industrie e degli edifici commerciali, compresi ad esempio alberghi e resort, per svolgere quelle operazioni di sanificazione approfondita degli ambienti outdoor.
Il motivo è da ricercare nell’alta quantità di acqua emessa e nella potenza del getto, il quale potrebbe danneggiare mobili, vernici e in generale le superfici indoor. Per l’igienizzazione di simili ambienti sono da preferire altri strumenti quali, per fare un esempio, i pulitori a vapore o i comuni aspirapolvere.
Questo modello di pulitrice è invece perfetto per la sanificazione di:
superfici del giardino;
patio e vialetti;
garage esterni;
piscine e terrazzi;
vetrate;
scale e muretti esterni;
automobili, biciclette ed altri veicoli;
detersione di recinzioni e mobili da giardino.
Non tutti i modelli di idropulitrice ad acqua calda sono uguali: è essenziale perciò capire qual è l’uso che si intende fare e poi scegliere la tipologia.
Se si decide di effettuare l’acquisto online si potrà approfittare del servizio di messaggistica, attraverso il quale avere i consigli degli esperti rispetto alle opzioni in catalogo. In questo modo si riuscirà a fare un investimento mirato e in grado di dare risultati concreti.
Perché scegliere un’idropulitrice ad acqua calda
L’idropulitrice ad acqua calda ha un funzionamento interno piuttosto complesso, reso possibile dall’azione integrata di uno o più motori a loro volta connessi a spinterogeni, rotelle e pistoni: componenti che permettono di spingere con potenza l’acqua calda attraverso tubi collegati a pistole a spruzzo o spruzzatori.
Questa complessità non traspare a chi utilizza il macchinario, piuttosto maneggevole e pratico dal punto di vista dell’uso: è quindi adoperabile nella quotidianità e per le pulizie di tipo ordinario degli ambienti suddetti, oltre che per quelle straordinarie.
L’idropulitrice riesce ad arrivare dappertutto, non solo nelle superfici orizzontali più ampie ma anche in quegli spazi tra una mattonella e l’altra che richiederebbero un lavoro lungo e minuzioso.
Non si limita alla semplice rimozione dello sporco più incrostato, consente una vera e propria messa a lucido degli ambienti outdoor, facendoli risplendere senza per questo richiedere fatica.
Conclusioni
Se hai un giardino o un terrazzo di dimensioni piuttosto ampie, l’idropulitrice ad acqua calda è l’ideale per mantenere gli ambienti esterni in perfetto ordine e per sciogliere lo sporco idrosolubile, legato alla presenza di foglie, detriti e persino al passaggio degli animali domestici. Una soluzione tanto efficace quanto pratica e duratura.
Adori il Natale e attendi questo momento da tutto l’anno e non vedi l’ora che arrivi l’inverno per iniziare a pensare agli addobbi per la tua casa (anche io!!!). In particolare ti piace concentrare la maggior parte delle tue risorse all’elemento che non può mai mancare in una casa addobbata per le feste, sto parlando dell’albero di Natale. In questo articolo desidero darti idee, consigli ed ispirazioni sui colori da scegliere per gli addobbi del tuo albero di Natale, per renderlo il vero protagonista di casa in questo particolare e magico periodo dell’anno.
Ogni anno prendi fuori il tuo albero dal garage e mentre sei lì che lo togli dalla sua confezione, ti viene un pensiero: il pensiero di voler cambiare qualcosa.
Nonostante quell’albero ti faccia riaffiorare ogni volta piacevoli ricordi trascorsi insieme alla famiglia, ti viene comunque la voglia di cambiare, di creare un albero ancor più bello.
Devo cambiare gli addobbi del mio albero di Natale ogni anno?
Ti capisco, la tentazione di comprare addobbi nuovi ogni anno è tanta! Faccio fatica anche io a resistere, ma poi penso alla spesa e mi chiedo se ne valga davvero la pena.
Quindi sono qui per dirti come faccio io, come ho risolto il problema di non cadere nella tentazione e comprare ogni anno tutti quei bellissimi e colorati addobbi che vedo nei negozi.
La questione non è non comprare mai addobbi per paura di buttare via i soldi e accontentarmi di ciò che ho. La soluzione è acquistare gli addobbi giusti e un pochino alla volta, così ogni anno, o quando lo desidero, mi ritrovo ad acquistare qualcosa di nuovo e io son contenta!
Ricorda, non bisogna mai accontentarsi nella vita! Perché devo convivere con qualcosa che non mi piace al 100% e che magari mi fa sentire anche un pò triste? Se una cosa non ti soddisfa, devi, e ribadisco devi, fare qualcosa per migliorarla.
Nella tua casa hai bisogno di sentirti felice e a tuo agio, sempre!
Lascia da parte la pigrizia e la procrastinazione solo perché sei abituata ad accettare le cose così come sono, perché richiedono troppe energie per modificarle.
“Devi sapere che, siamo abituati a seguire le abitudini, perché il nostro cervello, di natura, meno fa e meglio sta. Questo ci porta ad accettare e ad accontentarci delle cose così come stanno.Non possiamo accontentarci della nostra casa,passiamo la maggior parte delle ore all’interno di essa.Non possiamo lasciare che sia come sia (a meno che non ti piaccia così).”
Tutto sta nella giusta scelta dei colori degli addobbi una volta per tutte.
Non ti sto dicendo di buttare via tutto e spendere un sacco di soldi, ti sto solo dicendo di fare un pò di chiarezza e partire da una ricerca. Un pò come quando devi arredare casa da zero che hai bisogno di una moodboard per capire lo stile, i colori, i materiali e il mood che vorresti ricreare all’interno della tua casa.
Ti serve un’idea di base che funga da filo conduttore
Questa idea iniziale ti aiuterà a capire cosa va già bene tra le decorazioni esistenti e cosa puoi acquistare di nuovo, senza correre il rischio di trovarti l’anno prossimo nella stessa situazione.
Se troverai il filo conduttore della tua idea di albero di Natale ideale, potrai acquistare i tuoi addobbi un pò per volta, un pò quest’anno, un pò l’anno prossimo, così non dovrai spendere enormi cifre tutte in una volta.
Come scegliere l’albero artificiale?
Prima di parlare di colori delle decorazioni cerchiamo di capire se il tuo albero è ok o se è il caso di cambiarlo.
È rovinato?
Gli manca qualche pezzo?
Si regge a fatica in piedi?
Se hai risposto sì a una delle 3 domande, forse è il caso di valutare di cambiarlo (perché devi convivere con un albero fatiscente…chi te lo fa fare?)
A meno che ogni anno ti piaccia acquistare un albero vero (se lo fai, hai il mio super appoggio: l’albero vero è tutta un’altra cosa!), ti lascio questa piccola e interessante guida che ho scovato sul web Come scegliere un albero di Natale artificiale
Ma ora veniamo al clou di questo articolo, ovvero alle idee che ho da presentarti, per l’esattezza sono 10 le ho suddivise per mood, sensazioni che creano. Ti saranno utili per aiutarti nella scelta nei colori degli addobbi per il tuo albero di Natale.
10 idee per scegliere i colori degli addobbi del tuo albero di Natale
Come ti dicevo, ho suddiviso le 10 idee per mood e anche per numero di colori presenti nella palette rappresentata in ognuna di esse.
Esatto, hai sentito la parola palette colori (te l’avevo detto che è un pò come arredare casa). Non c’è bisogno di preparare un elaborato grafico che rappresenti le tacche colori della tua palette, puoi provare anche solo ad immaginarla (io te la metto comunque, così diventa ancor più facile da comprendere per ciascuna delle idee presentate).
Prendi queste idee di colori di addobbi come ispirazione e rendile tue per realizzare il tuo magnifico albero di natale.
IDEA 1 (multicolor)
Mood nostalgico
Questo è il classico albero che non passa mai di moda, quello che avevamo da bambine, pieno di decorazioni ricche e tutte diverse l’una dall’altra, raccolte negli anni, acquistate senza particolare criterio, ma che messe insieme, proprio perché sono tutte diverse, creano un bel dinamismo che rende il tutto più caloroso. Attenzione però a non creare troppo caos, qui entra in gioco quello che io chiamo “disordine ordinato”: tutti gli elementi devono combinarsi tra loro in modo armonico.
Come fare? Cerca di miscelare in modo uniforme le palline simili per tipologia e/o colore. Guarda l’immagine qui sopra e osserva la disposizione delle palline verdi: vedi come sono posizionate in modo uniforme e mai troppo attaccate tra loro? Stessa cosa per tutte le altre: le palline rosse, quelle gialle, i personaggi bianchi e rossi, ecc…
Questa combinazione cromatica è perfetta per chi ama lo stile nordico, caratterizzato da colori e materiali naturali, ma che allo stesso tempo non riesce a rinunciare al colore simbolo del Natale: il rosso.
IDEA 3 (3 colori)
Mood glaciale (blu, bianco, argento)
Colori decisamente freddi, che ricordano il cielo, la neve e i cristalli del ghiaccio, elementi che rappresentano il freddo e intenso inverno in cui è collocato il magico tempo del Natale.
IDEA 4 (3 colori)
Mood trendy (rosso, bianco, argento)
Chi lo ha detto che il rosso si abbina all’oro e non all’argento? Questo è il pensiero legato alla tradizione, ma prova ad immaginarlo insieme all’argento, non ti dà già una sensazione di contemporaneità? Poi aggiungiamo anche del bianco per rendere il tutto più morbido e armonico.
IDEA 5 (3 colori)
Mood warm (marrone, oro, bianco latte)
Poco fa abbiamo visto un mood completamente gelido, ora invece ci spostiamo all’opposto, entrando in una sensazione del tutto diversa, calda, naturale e accogliente, composta da elementi dalle tonalità avvolgenti, come legni, oggetti in color oro e bianco caldo.
IDEA 6 (2 colori)
Mood tradizionale (rosso, oro)
Questa è una delle combinazioni tradizionali più gettonate, quella che evoca il calore e il benessere natalizio. Colori caldi e avvolgenti per un magico Natale da trascorrere in famiglia.
IDEA 7 (2 colori)
Mood nordico (bianco, marrone)
Un nordico con un pizzico di minimal, 2 colori ben selezionati che esprimono una chiara idea del Natale del nord Europa: il legno che ricorda degli alberi e il bianco che simboleggia le chiome innevate.
IDEA 8 (2 colori)
Mood crystal (bianco, argento)
Se ami la neve questo è l’addobbo che fa per te, composto da 2 semplici colori: il bianco che simboleggia appunto la neve e l’argento che ricorda gli sbrilluccichii del ghiaccio.
IDEA 9 (1 colore)
Mood confetto (rosa)
Se ti piace questa tipologia di addobbo, probabilmente sei una vera romanticona. Per non creare una banale monotonia, ti suggerisco di giocare con diverse sfumature di rosa, in modo da creare una sorta di gradiente, pur rimanendo nella famiglia del tuo amato rosa.
IDEA 10 (1 colore)
Mood snowy (bianco)
Un total white di grande effetto. Questo, nonostante contenga un solo e unico colore, è un albero che si fa notare e che si fa rispettare.
Queste sono le 10 idee che ho selezionato tra quelle più diffuse, ma tu non fermarti a queste, fai ricerca, esplora e cerca ciò che più ti rappresenta.
Aiutati con Pinterest, crea una bacheca dedicata all’albero di Natale e cerca di capire, di scavare a fondo e di identificare quali sono veramente i colori e gli abbinamenti che ti piacciono, che ti rispecchiano e che ti fanno sentire bene.
Mettiti all’opera
Ora che hai le idee più chiare, che hai scelto il mood e i colori del tuo albero di Natale, inizia a fare una cernita sui tuoi attuali addobbi, tieni quelli che si addicono a quei colori e scarta tutti quelli che non c’entrano nulla.
Puoi anche fare un programma sulla quantità e tipologia di addobbi da acquistare di anno in anno, così da avere ancor più controllo e pianificazione sulle tue spese.
In questo modo sarai più sicura dei tuoi acquisti e più felice di aver fatto le scelte giuste, senza correre il rischio di aver buttato via i soldi.
Un ultimo suggerimento
Meno colori sceglierai per la tua palette e più difficile sarà da gestire in futuro.
Più colori sceglierai per la tua palette e più facile sarà da gestire in futuro.
Cosa intendo?
Intendo che se sceglierai una palette composta da tanti colori ti sarà più semplice reperire nel tempo le diverse tipologie e quantità di addobbi, se invece opterai per una decisione più selettiva, probabilmente avrai più difficoltà a trovare ciò che cerchi, ma questa cosa non ti deve frenare! Anzi, ti deve spronare nel ricercare gli addobbi perfetti per te e per la tua bellissima casa.
Spero che questo articolo ti sia stato utile e che ti abbia dato ottimi spunti per rendere bello il tuo albero di Natale.
Sono curiosa di conoscere quale tra queste idee ti è piaciuta di più (ti leggo qui sotto nei commenti).