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17 Febbraio 2025 / / Laura Home Planner

Avere una casa al mare ha dei vantaggi. Una casa al mare può essere la soluzione per chi vuole godere di una vacanza in qualsiasi periodo dell’anno senza dover combinare periodo e offerta in Hotel. Andare in vacanza è bello ma ha un costo, soprattutto quando ci si posta in famiglia. Ad ogni modo la casa al mare va mantenuta ed arredata, e arredare casa al mare in maniera economica ma con gusto si può fare.

arredare casa al mare economica
Immagine Unsplash

Arredare casa al mare economica: cosa non deve mancare?

Partiamo dal fatto che si tratta di una casa, e uno dei vantaggi di averla, è che può essere arredata seguendo le proprie esigenze. Un letto in più, una zona relax, un angolo scrivania..

Dunque,

ancora prima di pensare ai colori, allo stile e a come fare per arredare casa al mare in maniere economica,

bisogna farsi l’elenco di cosa non deve mancare in una casa al mare , per viverla bene e in perfetto relax.

Come sempre la scelta dell’arredamento segue le misure delle stanze,

per questo motivo , metro alla mano, è bene farsi una piantina, e capire cosa ci può stare.

Arredare casa al mare in maniera economica: la cucina

Se c’è una cosa non può mancare in una casa al mare è la cucina,

non sto dicendo che non si può uscire per pranzo e cena tutti i giorni,

ma la cucina in una casa è il minimo che si deve avere.

Un frigorifero, un piano cottura, un forno o un microonde, il lavandino e una piccola lavastoviglie.

So già che qualcuno penserà che la lavastoviglie non è importante, in realtà io la metterei al primo posto della lista delle cose che non deve mancare.

Siete in vacanza, volete godervi un pò di relax, perché passare un’ora al lavandino a lavare piatti?

Dunque, ecco un paio di consigli per spendere poco per la cucina al mare:

  • Scegliete elettrodomestici d’appoggio.

Non risparmiate sulla qualità ma sul modello. Meglio elettrodomestici garantiti nel tempo, non troppo performanti, e che siano d’appoggio (quelli ad incasso sono più costosi).

arredare casa al mare economica
Immagine Unsplash
  • Laminato per ante e piano d’appoggio.

Si tratta del materiale più “economico” , ma anche più utilizzato nelle cucine.

La cucina del mercatone dura poco, se volete spendere poco ma avere una cucina che duri nel tempo, un laminato di qualità e con un buon spessore sarà perfetto.

  • Basi e elementi a giorno.

Le basi per i piatti, un paio di cassetti per le posate e le tovaglie, un mobile per la dispensa, questi elementi sono sufficienti,

mentre, per la parte superiore della cucina , basta uno scolapiatti , la cappa e delle mensole,

insomma, less is more.

arredare casa al mare economica
Immagine Unsplash

Letti e divani letto comodi per arredare una casa al mare economica

Pensateci bene,

siete in vacanza,

non vorrete per caso svegliarvi la mattina tutti incriccati e con il mal di collo o di schiena perché i materassi sono scomodi.

Se volete arredare la casa al mare in maniera economica , vi consiglio di non risparmiare su reti, materassi e guanciali.

Ci sono molti modi per arricchire una camera da letto,

ad esempio si può optare per una testata del letto fai da te, con delle assi di legno o dei pannelli colorati appesi a muro,

oppure decorando la parete con colori, disegni o carta da parati.

Lo stesso vale per il divano letto.

Se servono dei posti letto in più, i divani letto sono una giusta opzione,

ricordatevi però di non risparmiare sul tessuto utilizzato per il rivestimento (meglio optare per la variante sfoderabile o antimacchia),

scegliete un divano letto con un materasso interno alto almeno 14 cm , e con rete elettrosaldata.

Arredare la casa al mare : il bagno

Per il bagno serve sempre molta attenzione,

sia che si trovi in una prima o in una seconda casa.

Evitate di arredarlo solo con il classico lavandino a colonna da cantiere e delle piantane per le asciugamani.

Arredare in maniera economica, vuole dire anche utilizzare la fantasia.

Risparmiate sugli accessori ad esempio,

basta poco per fare un porta carta o un porta salviette dallo stile unico,

Pinterest ad esempio è un social pieno di idee, potete prendere spunto da li.

Arredare casa al mare economica : i dettagli

Non ce altro da dire,

si può rendere unica, bella e accogliente un casa, anche con pochi soldi, basta aggiungere i dettagli.

Cuscini colorati,

stampe da parete,

tappeti, vasi, decori in legno.

L’articolo Arredare casa al mare in maniera economica: idee per spendere poco proviene da Laura Home Planner.

16 Febbraio 2025 / / Case e Interni

Arredare con il Tortora: abbinamenti, idee e errori da evitare per un ambiente elegante

E’ inutile negarlo, negli ultimi anni, il color tortora, insieme al grigio, è diventato una tonalità ricorrente nelle case contemporanee italiane. Il successo di questo colore neutro lo si deve alla sua capacità di unire in modo “easy” eleganza e versatilità. [credit photo: Fantastic Frank]

Tra tutti i colori neutri, infatti, il tortora risulta sempre il più amato. Questa tonalità che unisce il grigio al marrone in realtà comprende uno spettro di sfumature che la rendono uno sfondo ideale per molti stili di arredamento.

E’ un’alternativa perfetta al bianco o al grigio ed è meno “classico” e convenzionale del beige. Insomma, un ottimo colore di base con cui non puoi sbagliare.

Perché scegliere il color tortora per il tuo arredamento

I colori hanno una capacità straordinaria di evocare emozioni e trasformare gli ambienti. Quindi, quando scegliamo un colore per la nostra casa, sappiamo che inevitabilmente influirà anche sulle sensazioni e sulle nostre azioni future.

Ma vediamo in dettaglio in cosa consiste questa nuance. Il Tortora appartiene alla categoria dei grigi dai sottotoni caldi. Avrai sentito parlare di tortora, greige o taupe nomi diversi che indicano sfumature simili di toni perfettamente bilanciati tra il grigio e il marrone. Queste nuance offrono una base neutra, che essendo più calda del grigio, si adatta meglio a qualsiasi stile, dal classico al moderno, dal Boho chic allo Scandinavo.

Questa versatilità del tortora lo rende particolarmente apprezzato in un mondo in cui la ricerca di un equilibrio tra estetica e funzione è sempre più centrale. Il tortora, infatti, permette di creare ambienti raffinati senza risultare eccessivo, conferendo con facilità un senso di serenità e armonia agli spazi domestici. Ecco perché, se desideri un ambiente sofisticato, ma accogliente, il tortora è la scelta ideale, anche se, ti dobbiamo mettere in guardia: occorrono dei trucchi da architetti per evitare un effetto piatto, anonimo o troppo uniforme!

Siamo Anna e Marco e per la nostra esperienza sul campo e passione per l’interior design abbiamo scritto questo articolo, dove troverai consigli pratici per usare al meglio il color Tortora nella tua casa.

In questo articolo troverai suggerimenti sugli abbinamenti con il Tortora e come evitare gli errori più comuni che le persone commettono quando usano queste tonalità. Bonus: i codici dei colori RAL più vicini al tortora. Leggi fino alla fine!

Sfumature color Tortora

Color Tortora nell’arredamento: quali sfumature?

Si fa presto a dire color tortora, ma questa tonalità sofisticata non è una sola: le sue sfumature variano dal grigio-beige più tenue a nuance calde e profonde, che sfiorano il marrone, diventando una scelta amatissima negli ultimi anni per l’interior design.

Utilizzando diverse tonalità di tortora da sole o in combinazione con altri colori, puoi creare una palette coerente e rilassante per qualsiasi stanza della casa.

Infatti, il tortora è una tinta neutra, raffinata e senza tempo, capace di adattarsi a ogni ambiente e stile. Che si tratti di pareti, pavimenti, mobili o tessuti, riesce a donare un senso di armonia ed equilibrio. Potremmo dire che è il colore perfetto per chi desidera un arredamento elegante, senza rinunciare alla calda accoglienza di una casa ben curata.

Arredare con il color Tortora: cucina soggiorno

credit photo: Double G

Con quali stili si abbina il color tortora?

Contemporaneo-minimalista: Abbinato a bianco, nero e vetro, crea ambienti eleganti e ordinati.

Classico Moderno chic: Perfetto con boiserie, modanature, dettagli in oro, ottone e velluto per un effetto raffinato e senza tempo.

Rustico chic e naturale: Si sposa alla perfezione con legni chiari, lino, toni desaturati di verde o azzurro e fibre intrecciate.

Industrial: Sta benissimo accostato a mattoni a vista, cemento e metalli scuri.

Come inserire il color tortora in casa?

Hai varie possibilità per usare il tortora nella tua casa, che dividiamo per comodità in tre categorie:

  • Pareti
  • Pavimenti e rivestimenti
  • Arredi e complementi

Soggiorno color tortora e tocchi di colore

credit photo: Alexander White

Pareti color tortora

Il colore tortora può essere utilizzato in vari modi per aggiungere profondità a un ambiente. Ad esempio, dipingendo tutte le pareti in una tonalità tortora chiara, puoi creare una base neutra che consente agli altri elementi della stanza di risaltare. Puoi anche usare un tortora più scuro per pareti d’accento o per la camera da letto, per aggiungere un tocco di eleganza moderna o un senso di intimità. Il tortora si abbina splendidamente a dettagli in bianco, nero, legno naturale e persino accenti dorati o ottone, come vedremo meglio più avanti. Continua a leggere!

Pavimento in Gres color tortora

credit photo: Iperceramica

Pavimenti e rivestimenti color tortora

Piastrelle in gres effetto resina, cemento o effetto pietra, in tonalità tortora, sono un trend ormai consolidato da anni e non sembrano sentire cenni di declino, a testimonianza del loro stile senza tempo. Tutte le maggiori aziende propongono in catalogo tonalità “taupe”, come si legge spesso nelle cartelle colori. Eleganti e pratiche, le piastrelle in questi toni, creano una base neutra che si sposa con mobili di qualsiasi stile e colore.

Cucina color tortora

credit photo: Stadshem

Arredi e complementi color tortora

Dai mobili cucina ai divani, dalle tende ai mobili laccati o in laminato, il tortora è sempre una garanzia di raffinatezza. Architetti e decoratori, come noi, lo amano per il fatto di essere proprio un colore neutro facile da usare. Infatti si ha campo libero con gli abbinamenti: arredi o complementi color tortora si sposano bene con materiali come legno, vetro e metallo. Vuoi aggiungere un tocco di personalità ed evitare la monotonia? Abbinali a tonalità di colore (leggi qui sotto).

Camera da letto con pareti color tortora

credit photo: Entrance

Quali colori si abbinano al tortora? 

Abbinamenti collaudati per questo tono neutro

Premesso che le sfumature tortora si abbinano facilmente con qualsiasi tono d’accento, tuttavia ci sono colori che sembrano nati per stare assieme. Scopri come valorizzare questa tonalità neutra e rassicurante con i migliori colori di accento preferiti da architetti e interior designer.

Arredamento: color tortora e bianco

credit photo: Alvhem

1. Tortora e bianco

Pareti tortora, chiare o scure, abbinate a battiscopa, porte e soffitti bianchi creano un contrasto fresco, elegante ed equilibrato, perfetto come base di una casa. Questa combinazione illumina gli spazi e si adatta a ogni stile, dal moderno al classico. Di grande tendenza è anche il tortora abbinato a marmo bianco o gres effetto Calacatta bianco, per bagni e cucine davvero eleganti.

Arredamento: color tortora e nero

credit photo: Alvhem

2. Tortora e nero

Un mix contemporaneo raffinato, ma adatto anche allo stile Industrial, perfetto per chi ama gli ambienti dal design elegante, ma deciso. Il nero dona profondità e carattere, soprattutto se usato per dettagli come infissi, arredi o illuminazione. Per evitare un effetto troppo cupo, bilancia con elementi chiari e superfici luminose o riflettenti.

Bagno tortora e ottone

credit photo: Funda

3. Tortora e oro o ottone

Se vuoi un effetto glamour e sofisticato, l’oro o l’ottone sono la scelta perfetta da abbinare al tortora. Aggiungili in piccoli dettagli, come lampade, specchi, cornici, maniglie, rubinetteria e strutture metalliche dei mobili, per un tocco di lusso discreto.

Arredamento: color tortora e legno

credit photo: Alvhem

4. Tortora e marrone

Un’accoppiata elegante e raffinata, ma da gestire con attenzione. Mixare il marrone con il tortora può creare ambienti armoniosi, ma bisogna evitare un look troppo piatto. Per un risultato ottimale, inserisci il marrone in tono più scuro attraverso materiali diversi come legno o tessuti.

Cucina verde salvia con pareti tortora

credit photo: Bo-Laget

5. Tortora e verde salvia

Una combinazione fresca e naturale, perfetta per chi ama ambienti un po’ country, rilassanti e accoglienti. Il verde salvia, con la sua tonalità delicata, si abbina splendidamente al tortora, soprattutto in presenza di arredi in legno chiaro e tessuti morbidi.

Arredamento: color tortora e blu

credit photo: Alvhem

6. Tortora e blu

Un colore che non stanca mai, il blu (soprattutto nelle tonalità desaturate) si sposa benissimo con il tortora. Il risultato? Un ambiente elegante e rilassante, con un tocco di profondità. Per un effetto più ricercato opta per sfumature di blu petrolio, blu navy o azzurro polvere, magari su divani, pareti d’accento o tessuti d’arredo.

Cucina color tortora e sedia bordeaux

credit photo: Historiska Hem

7. Tortora e bordeaux o borgogna

Se cerchi un’atmosfera calda e avvolgente, il bordeaux o il borgogna sono la scelta ideale. Il loro carattere intenso crea un contrasto raffinato con il tortora, dando all’ambiente un’allure elegante e sofisticata. Perfetto per piccoli arredi, sedie, poltrone in velluto, tappeti e dettagli decorativi.

Soggiorno tortora e grigio
credit photo: Hemnet

8. Tortora e grigio

Il tortora e il grigio si abbinano perfettamente grazie alla base cromatica comune, creando ambienti sofisticati e armoniosi. Per un effetto caldo e accogliente, scegli in prevalenza grigi con sottotoni caldi, mentre per un look moderno e minimalista opta per grigi freddi e neutri, che generano un piacevole contrasto. Questa combinazione è ideale per chi ama uno stile ton sur ton rilassante, con un equilibrio perfetto tra sobrietà e dinamismo.

Prima di scegliere il Tortora, segui questi consigli

Abbiamo detto che il tortora è un colore sofisticato e versatile, ma se usato in modo non corretto nell’arredamento della tua casa, può risultare piatto, anonimo e privo di carattere. Questo è un errore che vediamo fare spesso nel nostro giro di consulenze. Ricordiamo spesso che anche i colori neutri richiedono attenzione negli abbinamenti, bilanciando sapientemente i contrasti tra tonalità chiare e scure (oltre che tra sottotoni caldi e freddi).

La chiave per valorizzare al meglio il tortora è giocare con i contrasti. Vediamo come.

1. Alterna superfici lisce e materiche

Se hai scelto pareti in tortora con una finitura opaca, abbinale ad alcuni complementi d’arredo lucidi, come tavolini o lampade in vetro, metalli satinati o superfici laccate. Viceversa, se hai mobili tortora laccati o in laminato, aggiungi tessuti come velluto, lino o lana bouclè, oggetti effetto pietra o con texture materiche per creare un look più dinamico. Anche dettagli in oro o ottone possono aggiungere brillantezza e un tocco sofisticato.

Cucina industrial: tortora e nero

credit photo: Bjurfors

2. Sfrutta il potere delle texture

Il legno, il marmo, il metallo, la pietra e i tessuti intrecciati sono perfetti per dare movimento all’ambiente. Ad esempio, un divano tortora sarà più interessante se accompagnato da un tappeto in juta, da cuscini con trame lavorate e da un tavolino in legno.

3. Gioca con i contrasti cromatici

Il tortora si abbina bene a molti colori, come ti abbiamo mostrato poco fa. Se comunque ami il look monocromatico, per evitare un effetto scialbo e anonimo, oltre alle texture, ricorda di introdurre contrasti bilanciati con tonalità più scure e più chiare.

4. Illumina l’ambiente con i giusti accorgimenti

Se scegli il tortora come colore predominante, assicurati di bilanciare la luce nella stanza. L’illuminazione gioca un ruolo fondamentale nel far risaltare le diverse finiture e texture, quindi opta per diverse fonti di luce, lampade da tavolo, da terra, da soffitto con luce da 3000k per esaltare la profondità della tonalità.

Cucina color tortora

credit photo: Alvhem

Il Tortora non è sempre uguale: attenzione a luce, pavimenti e spazi

Scegliere il giusto tono di tortora per la tua casa può sembrare semplice, ma in realtà ci sono molte variabili da considerare. L’intensità e la percezione del colore possono cambiare notevolmente in base a tre fattori chiave:

Il pavimento: Se hai un parquet dal tono caldo (ad esempio: un legno o un cotto), il tortora potrebbe apparire più freddo. Al contrario, con un pavimento in gres grigio o effetto cemento, la stessa tonalità potrebbe risultare più calda.

La luce naturale e artificiale: Un tortora esposto alla luce del sole potrebbe sembrare più chiaro e luminoso, mentre in un ambiente con poca luce naturale o con illuminazione artificiale fredda, potrebbe assumere sfumature più grigie o spente.

L’ampiezza dell’ambiente: In spazi piccoli, le tonalità più scure di tortora possono far sembrare la stanza più raccolta, mentre in ambienti ampi risultano avvolgenti ed eleganti.

Il consiglio fondamentale? Non affidarti solo alla mazzetta colori! Fai sempre una prova su una parete di casa e osserva come cambia nell’arco della giornata, con diverse fonti di luce. Questo piccolo accorgimento ti aiuterà a trovare il tortora perfetto per il tuo spazio!

Codici colore tortora per le pareti

I codici RAL sono un sistema standardizzato di colori utilizzato nell’industria, nell’architettura e nel design in Europa. E se te lo stai chiedendo, no la scala dei colori Pantone non viene presa in considerazione qui in Italia. Tornando ai RAL, ad esempio il RAL 9010 è il Bianco puro, quello classico e universale, un bianco leggermente caldo, che viene utilizzato comunemente per la laccatura delle porte, ad esempio, ma anche finestre, pareti ecc.

Come ti abbiamo spiegato, se vuoi dipingere le pareti di casa color tortora, è importante scegliere la giusta tonalità in base alla luce naturale e ai rivestimenti ed arredi presenti. Quando si sceglie il colore giusto, è sempre utile vedere la mazzetta dei colori alla luce naturale, per apprezzarne tutte le sfumature. Ricorda che è utile fare delle prove sul posto con campioni di colori differenti.

Detto questo, ecco alcuni dei codici RAL più rappresentativi se stai cercando tonalità tortora, greige o taupe.

– RAL 9002: Bianco grigiastro – Una tonalità chiara, leggera e neutra, adatta alle pareti per interni moderni.

– RAL 7044: Grigio seta – Un tono sofisticato e molto versatile.

– RAL 7032: Grigio ghiaia – Un greige con una sfumatura leggermente calda.

– RAL 7030: Grigio pietra – Un grigio medio con un tocco di neutralità, perfetto per ambienti moderni e minimalisti.

– RAL 7023: Grigio calcestruzzo – Un taupe profondo, elegante e molto usato in design moderni.

Qui sotto le tonalità (ricorda che a schermo non sono affidabili) accostando il classico bianco 9010, per fare un raffronto:

Codici RAL color tortora

Queste tonalità sono perfette per chi cerca colori neutri, ma con carattere, ideali per arredamento, pitture murali e rivestimenti. Se hai bisogno di una tonalità specifica, puoi sempre verificare il codice RAL su una mazzetta colori fisica per una resa più accurata.

Arredare con il Tortora: abbinamenti, idee e errori da evitare per un ambiente elegante

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Anna e Marco DMStudio – CASE E INTERNI

15 Febbraio 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Dietro ogni forno che arrostisce, lievita o gratina si nasconde un universo di ingegneria termica. Il forno moderno è un concentrato di fisica, scienza dei materiali ed ergonomia. La vera magia avviene dietro lo sportello, dove leghe metalliche speciali, algoritmi di controllo di  temperatura e strati di materiali lavorano in sinergia. Scopriamo insieme come orientarsi nella scelta del forno giusto per la propria cucina.

forma

Geometria e termodinamica del forno

Primo passo: valutare spazio, esigenze e budget.

Si parte dalle misurazioni precise dello spazio disponibile che garantiscono un’integrazione perfetta, mentre soluzioni ad incasso e design lineari assicurano un impatto visivo armonico. Un forno slim da 45 cm (es. Elica SpaceSlim 45X) utilizza un sistema di riscaldamento radiale con resistenze avvolte a spirale per ottimizzare lo spazio. La capacità di 50 litri è calcolata in base al volume utile secondo la norma EN 60350-2, che esclude gli spazi morti sotto le griglie.  

Attenzione al fattore di carico: in un forno full-size da 60 cm, la potenza dovrebbe essere almeno 3.000 W (a 220-240V) per garantire un ritorno alla giusta temperatura molto rapido (±10°C/minuto) quando si apre lo sportello.

Cottura: oltre il “ventilato vs statico”

In genere si parte con la scelta fra il forno statico, ossia il tipo più tradizionale che riscalda l’interno senza ulteriori sistemi di diffusione del calore, contro quello ventilato, il cui calore interno viene sospinto da ventole. Ma più avanti approfondiremo il discorso.

I forni ventilati di ultima generazione usano algoritmi di fluidodinamica computazionale, cioè vengono progettatiper modellare il flusso d’aria calda al meglio. La ventola non è un semplice propulsore, ma un sistema a palette che crea micro-correnti a 360°. 

Per i lievitati delicati, alcuni modelli di fascia alta offrono la cottura differenziale: la resistenza superiore emette 850 W/m², quella inferiore 650 W/m², simulando il calore “a legna” dei forni tradizionali.

Budget: il costo nascosto dell’inerzia termica

Un forno economico (€300-€500) spesso usa lastre di acciaio SM20C per la camera interna: ottimo conduttore, ma che lascia sfuggire molto del calore verso l’esterno. I modelli premium (€1.500+) impiegano un particolare acciaio inox con rivestimento ceramico che arriva a ridurre i consumi del 18-22%.

Tipologie di forni

Partiamo dal forno statico, il custode della tradizione. Con due resistenze fisse (solitamente da 800W l’una), riscalda l’aria per irraggiamento a temperature tra i 30°C e i 250°C, ideali per lievitati che richiedono una crescita lenta e controllata. È l’elettrodomestico perfetto per chi prepara pane con idratazione superiore al 70% o dolci come il pan di spagna, dove un calore troppo aggressivo creerebbe crepe superficiali.

Passando al forno ventilato, incontriamo l’evoluzione moderna: una ventola posteriore (generalmente da 200W) muove l’aria a circa 2.5 m/s, riducendo i tempi di cottura del 15-20%. Questa tecnologia è particolarmente d’aiuto a chi voglia cuocere con teglie multiple – pensa a 3 livelli di biscotti contemporanei – o per ottenere la morbidezza perfetta di un arrosto di maiale.

Per gli amanti della praticità estrema, il forno pirolitico si caratterizza per il ciclo di autopulizia che trasforma grassi e zuccheri in cenere a 500°C, consumando circa 2.5 kWh per un ciclo completo. Un dettaglio ingegneristico cruciale? Le guarnizioni in fibra di vetro con anima in acciaio inox che resistono a queste temperature estreme senza deformarsi.

Il forno combinato si può definire infine l’avanguardia: integra un generatore di vapore (di solito da 1.200W) in aggiunta alla tradizionale ventilazione, per realizzare cotture a bassissima temperatura (50-100°C) per brasati che si sfaldano al tocco, o lievitazioni controllate al 75% di umidità per impasti idratati. La vera magia sta nei sensori di umidità relativa che regolano automaticamente il vapore, mantenendo un errore massimo di ±3%.

Materiali e tecnologie 

Passando alla valutazione dei componenti del forno, avere l’interno rivestito in smalto di alta qualità ci regala una superficie facile da pulire e resistente agli agenti chimici. E, pensando all’uso del calore con la massima efficienza, l’isolamento termico realizzato con materiali refrattari ad alta densità, riduce le dispersioni di calore e consente al forno di operare a temperature elevate (fino a 320°C o più) senza sprechi.

La scienza dei materiali continua a fare passi da gigante proprio in favore di efficienza di prestazioni e vita utile. I migliori modelli utilizzano resistenze in MoSi₂ (disiliciuro di molibdeno) per garantire:

  • elevata resistenza alla corrosione e stabilità termica;
  • formazione di uno strato protettivo di ossido che prolunga la vita utile degli elementi.

Come non citare anche la tecnologia pirolitica,integrata soprattutto in forni di alta gamma, che consente cicli di autopulizia che, tramite riscaldamento intensivo, trasformano i residui organici in cenere, eliminando la necessità di detergenti aggressivi.

Alta tecnologia in cucina

Anche grandi elettrodomestici come i forni sono al passo con le cucine smart di oggi: display touch TFT, sensori di temperatura (termocoppie e RTD) e controller programmabili ci permettono di impostare cicli di cottura precisi. È possibile memorizzare decine di programmi, ognuno con un set point, un tempo di calore crescente e una fase stabile, garantendo risultati ripetibili e un controllo continuo, anche da remoto tramite connessione Wi-Fi.

L’integrazione con il sistema IoT permette il monitoraggio e la gestione remota tramite app dedicate. Il forno può essere controllato da smartphone o tablet, così da registrare i dati sul funzionamento per la manutenzioni predittive. Inoltre, la connettività fa dialogare con gli altri elettrodomestici per ottimizzare i cicli di cottura e ottimizzare l’efficienza complessiva.

Per chi cerca l’eccellenza tecnica abbinata al design, si consiglia di consultare il sito dedicato ai forni Elica, dove ogni dettaglio – dalla saldatura laser delle guarnizioni alla geometria dei condotti d’aria – è un capolavoro di tecnica, bellezza e funzionalità.

15 Febbraio 2025 / / Dettagli Home Decor

La Milano Design Week 2025 segna un ritorno alle origini del Fuorisalone, riscoprendo la sua vocazione di piattaforma aperta per la creatività indipendente. In questo contesto nasce “Fringe Design in Scena“, un progetto innovativo che fonde design, teatro e artigianato in un’esperienza immersiva e multisensoriale.

Fringe Design in scena al Fuorisalone 2025
Letto Ballerino di Plinio Il Giovane, design Mario Prandina / Tappeto In-Canto di G.T.DESIGN, design Deanna Comellini

Promosso da G.T.DESIGN e Plinio Il Giovane, due icone del design italiano, in collaborazione con i fondatori di Fringe Milano OFF, il festival milanese del teatro Off e delle arti performative, l’evento porta la sperimentazione al centro della scena, in un dialogo unico tra materia e narrazione.

Il termine “Fringe“, nato nel 1947 con il primo festival di Edimburgo (oggi una rete globale con oltre 250 eventi), identifica iniziative indipendenti fuori dai circuiti tradizionali. “Fringe Design in Scena” raccoglie questo spirito e lo intreccia con la tradizione delle botteghe d’arte. Il risultato è una sinergia tra giovani designer, maestri artigiani e attori, che daranno vita a performance teatrali site-specific.

Per la prima volta, il design milanese si animerà attraverso rappresentazioni performative, trasformando showroom e spazi espositivi in palcoscenici inediti.

I protagonisti

Il progetto è curato da Deanna Comellini (fondatrice e art director di G.T.DESIGN), Mario Prandina (fondatore e designer di Plinio Il Giovane), Francesca Vitale e Renato Lombardo (fondatori di Fringe Milano OFF). Fringe Design in Scena celebra l’autenticità e il valore del saper fare italiano. Con una visione comune orientata alla sostenibilità e alla cultura materiale, i quattro curatori danno vita a un evento che esalta la ricerca e la sperimentazione.

Fringe Design in Scena
Sedie Seggiola di Plinio Il Giovane, design Mario Prandina / Tappeto In-Touch di G.T.DESIGN, design Deanna Comellini

Fringe Design in Scena: il programma delle performance

Tutti gli spettacoli si terranno presso il teatro-showroom di Plinio Il Giovane, in via Cernuschi 1, Milano, alle ore 19:00:

  • Lunedì 7 aprile | “Vietato sporgersi dentro” di e con Alice Gagno
  • Martedì 8 aprile | “80 centesimi” di e con Pietro de Nova e Maurizio Zucchi della compagnia Il Milione
  • Mercoledì 9, giovedì 10 e venerdì 11 aprile | “Partita a scacchi” con Alex Gezzi ed Elena Pavoni di Teatroscienza
  • Sabato 12 aprile | “La genesi del rigenero” di e con Beppe Allocca

Ogni performance sarà accompagnata da installazioni e opere inedite di artisti e designer come Matteo Di Ciommo, Gabriele Tarricone e Luna Silingardi, che trasformeranno il design in un’esperienza sensoriale e narrativa.

Il Fuorisalone ritrova la sua essenza

Con “Fringe Design in Scena“, il Fuorisalone 2025 si riappropria della sua anima originaria. Torna infatti in primo piano la ricerca, la sperimentazione e il valore della cultura artigianale. Un evento che risponde all’esigenza di un pubblico sempre più attento alla qualità e all’autenticità, portando il design oltre l’oggetto e trasformandolo in un’esperienza viva e coinvolgente.

 

L’articolo “Fringe Design in Scena”: design, teatro e artigianato si incontrano al Fuorisalone 2025 proviene da dettagli home decor.

15 Febbraio 2025 / / Dettagli Home Decor

NOORTH arredo bagno FJORD

Sintesi perfetta tra funzionalità contemporanea ed estetica minimale, FJORD è il nuovo sistema componibile firmato da Giuseppe Bavuso per NOORTH. Progettato su una struttura modulare in alluminio, questo innovativo sistema si distingue per la sua versatilità compositiva, la tecnologia avanzata e l’affidabilità. Il tutto arricchito da una selezione di finiture raffinate che ne fanno una proposta unica nel settore dell’arredo bagno.

FJORD di NOORTH: un nuovo standard per l’arredo bagno

Con il suo design contemporaneo, FJORD ridefinisce i codici stilistici tradizionali del bagno, introducendo soluzioni che puntano a nuovi standard estetici e funzionali. Il sistema è progettato per garantire la massima flessibilità compositiva e un montaggio intuitivo, grazie a una struttura metallica che si affianca a una vasta gamma di elementi modulari. Tra questi, contenitori in essenza, vani a giorno, cassettiere, ripiani, piani lavabo, specchiere retroilluminate e mensole attrezzate, permettendo una personalizzazione senza precedenti sia dal punto di vista estetico che funzionale.

arredo bagno FJORD di Giuseppe Bavuso

Finiture

Uno degli aspetti distintivi di FJORD è la grande varietà di finiture disponibili, pensate per valorizzare ogni componente. Le strutture in metallo sono proposte in finitura metallizzata nei toni di platino, zinco, quarzo, ambra, titanio e basalto. I ripiani sono disponibili in vetro fumé, alluminio bugnato in tinta con i telai e rovere a listelli con finitura mezza fiamma, nordico, miele, carbone, nero e noce canaletto.  Le basi, invece, spaziano tra 22 colori laccati opachi e lucidi, varianti metallizzate e essenze in rovere opaco con tonalità che includono mezza fiamma, barrique, nordico, miele, tundra, termocotto, carbone, nero e noce canaletto.

arredo bagno FJORD di Giuseppe Bavuso

Design e artigianalità Made in Italy

FJORD rappresenta un equilibrio perfetto tra ricerca stilistica e rigore progettuale, espressione della visione minimalista e tecnica di Giuseppe Bavuso. Allo stesso tempo, il sistema interpreta la filosofia di NOORTH, che punta a offrire soluzioni sofisticate e trasversali per una clientela internazionale evoluta. Design e artigianalità Made in Italy si fondono in un concept innovativo che ridefinisce il concetto di arredo bagno contemporaneo.

FJORD di Giuseppe Bavuso

NOORTH: innovazione e artigianalità nel settore dell’arredo bagno 

NOORTH è un brand di arredo bagno high-end che si distingue per un approccio moderno e una costante ricerca stilistica. Il nome stesso, evocativo di purezza ed essenzialità, riflette il legame profondo con la natura, fonte d’ispirazione primaria per il marchio. La semplicità, rappresentata anche nell’identità grafica, è un obiettivo perseguito attraverso un’incessante ricerca dell’armonia.

FJORD di Giuseppe Bavuso

Collaborazioni con designer di fama internazionale come Giuseppe Bavuso, Lievore + Altherr Désilie Park e Michele Marcon sono alla base di una collezione che integra sistemi componibili con lavabi e accessori tra i più completi del settore. L’approccio di NOORTH combina rigore formale ed essenzialità con elementi dal forte impatto espressivo, grazie a un attento studio sui materiali e sugli abbinamenti cromatici. Le proposte nascono dall’incontro tra tecnologia e artigianato, innovazione e memoria, industrializzazione e personalizzazione.

NOORTH presenta la collezione bagno FJORD

Il brand si distingue per un processo produttivo all’avanguardia, che unisce materiali diversi e lavorazioni complementari, garantendo la massima efficienza e qualità. Ogni fase, dalla selezione delle materie prime all’assemblaggio e all’imballaggio, è guidata dai più rigorosi principi di sostenibilità.

FJORD di Giuseppe Bavuso

NOORTH è parte della storia imprenditoriale della famiglia Brescacin, fondata sull’intuizione di Mario Brescacin, che nel 1976 diede vita a Milldue. Oggi l’azienda, guidata dalla seconda generazione con Giorgio e Stefano Brescacin, si articola in due brand distinti: NOORTH, che rappresenta l’anima contemporanea, e VITAGE, orientato verso un’estetica più glamour e luxury. Due identità stilistiche complementari, capaci di rispondere alle esigenze di una clientela internazionale sofisticata.

 

 

L’articolo NOORTH reinterpreta l’arredo bagno con FJORD di Giuseppe Bavuso proviene da dettagli home decor.

14 Febbraio 2025 / / Laura Home Planner

Un forno è un apparecchio essenziale in ogni cucina, ed è importante assicurarsi che funzioni correttamente e duri a lungo. Una manutenzione regolare può prolungare significativamente la durata del tuo forno e garantire che tu possa sempre contare su un pasto perfettamente cotto. In questo articolo discuteremo alcuni semplici ma efficaci consigli e trucchi per mantenere il tuo forno in ottime condizioni, permettendoti di risparmiare denaro e tempo su riparazioni e sostituzioni.

forno

Pulizia regolare

Uno dei passaggi più importanti per prolungare la durata del tuo forno è la pulizia regolare. I residui di grasso, cibo e altri detriti possono accumularsi e influenzare negativamente le prestazioni del forno, oltre a compromettere la qualità della cottura. Per una pulizia approfondita, è consigliabile pulire il forno almeno una volta al mese. Utilizza un panno morbido e detergenti non abrasivi per evitare di graffiare le superfici interne. Inoltre, rimuovi i residui di cibo dopo ogni utilizzo per evitare che si brucino e provochino odori sgradevoli. Se il tuo forno ha una funzione di auto-pulizia, approfittane, ma assicurati di seguire le istruzioni del produttore per evitare danni.

Controlla e sostituisci parti importanti

Oltre alla pulizia regolare, è anche importante controllare lo stato delle parti del forno e sostituirle se necessario. Componenti come le guarnizioni della porta, gli elementi riscaldanti e il termostato possono usurarsi nel tempo, influenzando l’efficienza del forno e portando a un consumo energetico maggiore. Le guarnizioni della porta, ad esempio, devono essere in buone condizioni per garantire una chiusura ermetica, evitando che il calore fuoriesca. Verifica anche che le resistenze siano prive di danni visibili e che il termostato funzioni correttamente per mantenere la temperatura ideale. Controllare questi componenti regolarmente ti aiuterà a prevenire problemi più gravi e a migliorare la performance complessiva del forno.

Usa le impostazioni del forno corrette

Usare correttamente le impostazioni del forno può non solo migliorare la qualità dei tuoi piatti, ma anche prolungare la durata del forno. Ad esempio, se il tuo forno è dotato di diverse modalità di cottura, scegli quella più adatta al tipo di preparazione che stai facendo. Evita di utilizzare funzioni che non sono necessarie, come il grill a temperatura troppo alta per tempi prolungati, poiché può causare un usura eccessiva. Inoltre, regolare la temperatura in modo adeguato eviterà un eccessivo sforzo sui componenti interni e ridurrà il rischio di malfunzionamenti.

Evita il sovraccarico

Un altro fattore importante per prolungare la durata del tuo forno è evitare il sovraccarico. Mettere troppo cibo nel forno può ostacolare la circolazione dell’aria e portare a un riscaldamento non uniforme. Ciò non solo influirà sulla qualità della cottura, ma può anche causare un surriscaldamento del forno, danneggiando i suoi componenti. È importante seguire le linee guida del produttore per quanto riguarda la capacità massima del forno e distribuire il cibo in modo uniforme per garantire una cottura ottimale. Un sovraccarico continuo può causare un usura precoce del forno e aumentarne i costi di manutenzione.

Manutenzione regolare da parte di un professionista

Sebbene tu possa eseguire molta manutenzione da solo, è anche importante far controllare regolarmente il forno da un professionista. Un tecnico esperto può identificare e riparare potenziali problemi prima che causino danni seri. Pianifica una manutenzione annuale per assicurarti che il tuo forno rimanga in ottime condizioni. Un controllo professionale comprende la verifica dei componenti interni, la calibrazione della temperatura e la pulizia approfondita che potrebbe non essere possibile fare da soli. L’intervento di un esperto può prolungare notevolmente la vita del forno e migliorare la sua efficienza energetica.

Ricambi forno: l’importanza dei componenti di qualità

Quando sostituisci le parti del forno, è importante scegliere componenti di qualità, come i ricambi forno. Questi componenti sono progettati appositamente per il modello del tuo forno e garantiscono una perfetta aderenza e prestazioni ottimali. L’uso di parti originali o di alta qualità può prolungare la durata del tuo forno e ridurre il rischio di guasti. Inoltre, l’uso di pezzi di ricambio adeguati contribuirà a mantenere l’efficienza energetica del forno, riducendo i costi di consumo a lungo termine. Quando acquisti ricambi, assicurati di scegliere un fornitore affidabile come fixpart.it per ottenere prodotti che rispettano gli standard di qualità e sicurezza.

In conclusione, prendersi cura del proprio forno con una pulizia regolare, il controllo delle sue parti e l’uso corretto delle impostazioni può fare una grande differenza nella sua durata. Non dimenticare l’importanza della manutenzione professionale e della sostituzione con ricambi di qualità. Con questi semplici passaggi, il tuo forno continuerà a funzionare perfettamente per molti anni, risparmiando tempo, denaro e garantendo sempre piatti perfetti.

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14 Febbraio 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Il ristorante Cheese Farm a Yerevan, capitale dell’Armenia, sfoggia un design caldo e accogliente, a firma di Studio Shoo.

Cheese Farm

L’ambiente è ampio e luminoso. Gli alti soffitti sfoggiano i condotti dell’aria a vista, che assieme ai binari metallici dell’illuminazione creano un mood industriale. Le tonalità sono calde e il design accogliente. Siamo nel Cheese Farm, un ristorante a conduzione familiare nel cuore di Yerevan, capitale dell’Armenia. Qui lo STUDIO SHOO, guidato dall’interior designer Shushana Khachatrian, ha progettato gli interni prendendo spunto dal menù del locale, molto invitante e suggestivo.

cheese farm

Ristorante Cheese Farm: tutti le tonalità del latte

Il locale è famoso per la qualità dei formaggi fatti in casa e per i cibi cotti a legna. Il formaggio e la materia con cui è fatto, il latte, hanno ispirato la palette di base, giocata sulle tonalità panna, ocra e beige. I colori di accento richiamano il verde erba dei pascoli, mentre il legno naturale di tavoli e sedie e i delicati bagliori delle lampade a sospensione in metallo ottonato completano una palette raffinata. Non mancano riferimenti al patrimonio architettonico di Yerevan, soprattutto di epoca modernista o Art Déco. Lo vediamo nello spettacolare rivestimento 3D della parte di fondo e del bancone, con i suoi motivi geometrici, nelle decorazioni che pendono dal soffitto e nelle lampade.

Come spiega Shushana Khachatrian, a capo del progetto/

“Volevo che lo spazio riflettesse il calore e l’intimità del formaggio fatto a mano, celebrando al contempo la storia e la cultura di Yerevan. Allo stesso tempo, l’obiettivo era quello di incorporare elementi ispirati ai motivi presenti nell’architettura di Yerevan, poiché per me è importante che gli ospiti abbiano l’opportunità di sperimentare la storia e la cultura del Paese in cui si trova il progetto”. 

L’arredo 

L’arredo è rappresentato soprattutto da tavoli e sedie, distribuiti per accogliere clienti con esigenze diverse. Tavolini per due con panca alla francese per uno snack veloce, tavoli rotondi per riunioni tra colleghi, lunghi tavoli rettangolari per famiglie e gruppi di amici. I tavoli non sono tutti uguali nemmeno nel design e nei materiali, con sottili variazioni che dinamizzano l’ambiente. Le sedie son ampie e imbottite, per un’esperienza confortevole e piacevole. Spicca il grande tavolo ovale all’ingresso con albero integrato al centro. Per rendere ancora più intima e accogliente l’atmosfera, lampade a sospensione con diffusore opalino bianco diffondono un’illuminazione calda e d’accento. Le decorazioni e alcuni dei mobili sono realizzati da artigiani locali.

Cheese Farm offre agli ospiti un’esperienza coinvolgente che combina l’arte culinaria, l’artigianato locale e l’architettura storica di Yerevan.

Vista altre bellissime case nella rubrica House Tour

14 Febbraio 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Nuova mostra “Supernova” che si concentra sull’ibridazione delle culture visive. La mostra, con ingresso libero, esplora le connessioni tra il design radicale degli anni ’60 e le arti visive, analizzando il legame tra architetti, designer e linguaggi dell’arte contemporanea. Figurano tra gli artisti Franck Scurti, Tomás Saraceno e Lili Reynaud-Dewar. 

Mostra Supernova
Ultrafragola (Ettore Sottsass, 1970) ©massimocamplone

Mostra Supernova: ultimi giorni per visitare l’esposizione al Teatro Michetti di Pescara, recentemente riaperto come significativo centro per l’arte contemporanea grazie all’operato della Fondazione Zimei.  La mostra “Supernova”, protagonista della riapertura del Teatro pescarese, si concentra sull’ibridazione delle culture visive, continuando il progetto “Someplace Sometime“. 

La mostra, con ingresso libero, esplora le connessioni tra il design radicale degli anni ’60 e le arti visive, analizzando il legame tra architetti, designer e linguaggi dell’arte contemporanea. Tra gli artisti internazionali partecipanti figurano Franck Scurti, Tomás Saraceno e Lili Reynaud-Dewar, le cui opere si affiancano a pezzi iconici del design come quelli di Ettore Sottsass e Superstudio. 

Alla mostra Supernova, Poltronova gioca un ruolo fondamentale. 

In particolare, sono esposte le opere di Gianni Pettena e di Poltronova, quali lo specchio Ultrafragola e il mobile Superbox di Ettore Sottsass, la lampada Passiflora ed il Tavolino T02 di Superstudio, il divano Superonda e la poltrona Mies di Archizoom. Questi artisti affrontano temi legati all’architettura, al design e alla vita quotidiana, immaginando stili di vita alternativi influenzati dalle avanguardie del Novecento. 

Artisti come Davide Stucchi e Celine Condorelli creano dialoghi interessanti tra le loro opere e pezzi storici del design, come il video “After Work” di Reynaud-Dewar, che riflette sui processi collaborativi nella società, o come l’opera Neonbrellas di Stucchi.

Esploriamo le origini e la visione contemporanea di Poltronova, uno dei punti di riferimento del design a livello mondiale. 

Il centro studi Poltronova

Fondato nel 1957 in Toscana, ha avuto una forte influenza grazie a figure come il sopracitato Sottsass, che ha contribuito a creare un’immagine d’avanguardia per l’azienda attraverso collaborazioni con personalità creative. Erede della creatività visionaria degli anni Sessanta, continua a essere un luogo di eventi memorabili, come il celebre reading di Allen Ginsberg, che attirò una folla di giovani della beat generation. 

Il Centro Studi Poltronova per il Design con Roberta Meloni in qualità di CEO e proprietaria dal 2005, ritrova il suo pensiero unico, inconfondibile nella storia del design del XX secolo. Riprendendo la visione di Gianni Pettena, Poltronova è un luogo fatto di oggetti e persone, in cui raccogliere l’eredità migliore della storica azienda toscana. Oggi, il Centro Studi Poltronova mantiene viva questa vitalità e il desiderio di anticonformismo.

Situato vicino a Firenze, il laboratorio si dedica alla realizzazione di oggetti unici, prodotti su ordinazione e con garanzia di originalità, grazie a un’attenzione meticolosa ai dettagli. Si tratta d un’istituzione che va oltre il semplice marchio, rappresentando un ambiente di relazioni, ricerca e sperimentazione. Si dedica alla valorizzazione della memoria e dell’alta artigianalità, producendo e pubblicando opere. Questo centro racconta come gli oggetti possano influenzare la percezione degli spazi e promuove un dibattito critico su arte, architettura e storia. 

Il Centro è riconosciuto a livello internazionale in molti paesi, tra cui Stati Uniti, Canada, Messico, Giappone, Asia, Australia e in tutta Europa, e ha partecipato a importanti mostre in musei di fama mondiale, come l’esposizione promossa al Museum of Modern Art, a New York,nel 1972: Italy, The New Domestic Landscape, che ha fatto conoscere il design italiano nel mondo. Ricordiamo anche Utopie Radicali, evento fiorentino del 2017. Nel 2019, ha confermato ancora il suo ruolo cruciale nell’universo del design, prendendo parte alla Porto Design Biennale in Portogallo. 

Il radical design, che ha dato origine a linguaggi innovativi nell’arte e nell’architettura contemporanea, si espande ancora una volta grazie a Supernova, una stella brillante che si autorigenera. 

SUPERNOVA 
a cura di  Massimiliano Scuderi, curatore e direttore della Fondazione Zimei ed Elisabetta Trincherini, storica dell’arte e responsabile dell’archivio storico del Centro Studi Poltronova per il Design. Organizzato da Fondazione Zimei in collaborazione con Poltronova ed Urban Gallery

Alek O. | Archizoom | Céline Condorelli | Lazar Lyutakov | Gianni Pettena | Alfredo Pirri | Lili Reynaud-Dewar | Tomás Saraceno | Franck Scurti | Ettore Sottsass | Davide Stucchi | Superstudio
14 Febbraio 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Fino al 16 febbraio l’ADI Design Museum ospita la mostra Architecture for DOGS, che mette al centro i nostri amici a 4 zampe.

Giulio Iacchetti, Italian Greyhound – Ph. Hirosi Yoda

Nel 2024 abbiamo pubblicato una guida dedicata ai nostri amici “pelosi”, dal titolo Pet design: la casa a misura di pets.

La nostra scelta dell’argomento per la guida dell’anno si basava su dati oggettivi: milioni di cani e di gatti popolano le case degli italiani. Tra questi, molti abitano in appartamenti, e possono soffrire per mancanza di spazio e di libertà. Il design ha colto questa esigenza da molto tempo, soprattutto per gli amici felini, come potete vedere in questo articolo, o in quest’altro.

La dimensione ludica è essenziale, come spiega Chiara Testoni, della rivista Domus:

“Tra sforzi di lettura della psicologia animale e interpretazioni, talvolta, forse eccessivamente proiettive dei bisogni umani più che canini, la mostra offre invece una riflessione sul valore inclusivo e universale del design, restituendo in forma giocosa la profonda affezione per il migliore amico dell’Uomo.”

Architecture for DOGS: i progetti

La mostra, curata dal designer giapponese Kenya Hara, arriva per la prima volta in Italia, ospitata nel museo del design in  Piazza Compasso d’Oro, nel cuore di Milano. L’idea è quella di utilizzare il linguaggio architettonico, adattandolo alla dimensione canina. Non si tratta di semplici cucce, ma di vere e proprie architetture.

Architecture for DOGS
Design Atelier Bow-Wow

Due le proposte italiane: quelle di Giulio Iacchetti e di Piero Lissoni, realizzate da Riva 1920, cui si unisce la capsule collection ideata da Giorgio Armani, partner dell’esposizione, assieme a Poldo Dog Couture. 

Design MVRDV

Non mancano i contributi dei grandi nomi dell’architettura contemporanea, da Kengo Kuma a Asif Khan, da Konstantin Grcic a Torafu Architects, solo per citarne alcuni.

Una mostra inclusiva

Il format della mostra introduce un elemento innovativo, che permette la partecipazione del pubblico. Un tavolo-atelier, dotato di materiali, è messo a disposizione dei visitatori che desiderano costruire in loco la cuccia per il proprio cane. Il carattere inclusivo dell’iniziativa è rappresentato dal fatto che dal sito ufficiale è possibile scaricare gratuitamente i manuali per costruire le architetture in mostra. Ecco un esempio: https://architecturefordogs.com/artworks/kazuyo-sejima/?view=info

Architecture for DOGS

14 Febbraio 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Maison&Objet 2025 si è confermata come un punto di riferimento essenziale nel panorama artistico globale, evidenziando il potere del surrealismo nel design moderno e offrendo un’esperienza stimolante e innovativa.

maison&objet 2025

 Dal 16 al 20 gennaio, Parigi ha ospitato l’edizione invernale di Maison&Objet, un evento di grande rilevanza nel settore dell’arredo e del design, che ha visto la partecipazione di oltre 90.000 professionisti e 2.200 espositori da tutto il mondo. Tenutasi al Parc des expositions Paris Nord Villepinte, la fiera si è confermata come un punto di riferimento essenziale nel panorama artistico globale, evidenziando il potere del surrealismo nel design moderno e offrendo un’esperienza stimolante e innovativa. 

Surrealismo, il tema di Maison&Objet 2025

L’edizione di quest’anno ha avuto come tema centrale “Sur/Reality”, che ha indagato l’influenza del surrealismo nel design contemporaneo, trasformando oggetti quotidiani in opere evocative. Le sezioni “What’s New?”, “In Decor”, “In Retail” e “In Hospitality” hanno presentato novità ispirate a questo tema, con particolare attenzione a installazioni immersive di artisti come Julien Sebban ed Elizabeth Leriche. 

La poesia surrealista entra anche a casa delle persone dove gli oggetti quotidiani diventano esperienze poetiche, come testimoniato da Bordallo Pinheiro con le ceramiche che diventano contenitori o Jonathan Adler che rappresenta le nuvole come delle sedute. 

A Maison&Objet 2025, l’inglese Faye Toogood è stata annunciata come Designer dell’Anno 2025. Con una carriera polimorfa, Toogood è un’ispirazione per la comunità internazionale del product e interior design, promuovendo la rappresentanza femminile attraverso l’iniziativa Women&Design. 

Toogood è famosa per le sue creazioni distintive, come la sedia Roly-Poly, lanciata nel 2014, che ha riscosso un successo mondiale. La sua ultima collezione, Assemblage 8, offre mobili innovativi ispirati ai set di costruzioni per bambini, confermando il suo approccio creativo e versatile nel design contemporaneo. 

Le proposte dei giovani designer

Maison&Objet 2025 costituisce un’importante vetrina per i giovani designer di tutto il mondo, con un focus particolare sul design orientale, come evidenziato dai padiglioni dedicati ad artisti coreani, arabi e cinesi. 

Tra le proposte, spicca “La Terza Dimensione della Tessitura” di Jeong Dahye, una designer coreana che utilizza crine di cavallo su stampi di legno ispirati all’antiquariato e alla tradizionale ceramica della sua città natale. 

Ma anche Hwachan Lee e Yoomin Maeng, fondatori di Kuo Duo, stanno esplorando metodi tradizionali di lavorazione del legno e della plastica riciclata, creando un’interessante sinergia tra edizioni limitate e design industriale. 

Spostandosi sul fronte Medio orientale, la UAE Design Oasis presenta una selezione di designer degli Emirati Arabi Uniti, i quali reinterpretano il design contemporaneo attraverso l’innovazione culturale e la sostenibilità. 

La mostra Prospettive Cina 2025 offre invece una panoramica delle creazioni cinesi, evidenziando la diversità in estetica, funzionalità e innovazione e riflettendo il tentativo dei designer di fondere tradizione e modernità. 

Il movimento Surrealista

Facciamo un passo indietro e approfondiamo la nascita Surrealismo, uno dei movimenti artistici chiave di tutto il novecento. ( Wikipedia

Il primo manifesto del surrealismo fu redatto nel 1924 da Andrè Breton che cita: 

Automatismo psichico puro con il quale ci si propone di esprimere, sia verbalmente che in ogni altro modo, il funzionamento reale del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica o morale 

Il Surrealismo è un movimento artistico e culturale che si fonda sull’idea di una realtà superiore, collegata a forme di associazione trascurate, e mette in evidenza l’importanza dei sogni e del pensiero libero, ispirandosi alle teorie di Sigmund Freud. Si critica invece il Simbolismo e il Cubismo, considerati obsoleti, e propone un nuovo approccio alla risoluzione dei problemi della vita. 

Il manifesto si è conservato integralmente fino al 2008, quando il manoscritto originale è stato venduto all’asta per circa 500.000 euro.