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28 Giugno 2023 / / Dettagli Home Decor

NOA presenta il progetto Omarama

Con il progetto Omarama, NOA torna a Innsbruck e dà vita ad un esclusivo progetto d’interni che parla di atmosfere lontane.

Trasformare un attico spoglio nel centro di Innsbruck in una casa pronta ad accogliere le storie di chi ha viaggiato tanto. Questo l’obiettivo dell’ultimo incarico di NOA, studio di architettura ed interior design già più volte impegnato nel coniugare le tradizionali atmosfere alpine con mondi lontani. Una felice combinazione fra l’appassionante storia personale della committente, fatta di vent’anni trascorsi tra Inghilterra, Singapore, Nuova Zelanda e molti altri paesi, e un appartamento all’ultimo piano inondato di luce, con l’imponente silhouette delle Alpi a fare da sfondo, ha posto le basi del progetto Omarama.

Attico trasformato per il progetto Omarama di NOA

“Ogni nostro design sviluppa una storia. In questo lavoro si è aggiunto un ulteriore aspetto personale, ovvero i ricordi di una vita che la committente portava con sé. Quadri, statue e oggetti artigianali che necessitavano di essere esposti in una scenografia perfetta” spiega Lukas Rungger, NOA founder

Omarama, uno spazio di luce

Nella definizione del concept gli interior designer sono partiti dalla pianta dell’appartamento. Lo spazio quadrangolare di 135 m2 ha un nucleo centrale che ospita gli spazi di servizio e la scala che porta alla terrazza sul tetto. Visto l’orientamento su tre lati delle ampie vetrate e la possibilità di far susseguire più funzioni in uno spazio contiguo a forma di U, NOA ha disposto le diverse isole dell’abitare in accordo con la traiettoria del sole.


Ad est, la luce mattutina illumina l’ingresso dove si trova anche una piccola zona ufficio con scrivania e libreria. A sud-est un confortevole divano ad angolo troneggia nella zona living. Nella zona a sud lo spazio è dedicato ai due blocchi freestanding della cucina. A sud-ovest si trova il grande tavolo da pranzo per 8 persone, che gode della calda luce del tramonto.  Due camere da letto sul lato ovest concludono il percorso.

Omarama di Noa è uno spazio di luceAttico opne space pieno di luce naturale


La luce diventa quindi elemento centrale nella progettazione. A dimostrazione di ciò, la scelta unanime di chiamare il progetto Omarama. Nella lingua Maori, popolo indigeno della Nuova Zelanda con cui la committente è entrata in contatto, Omarama significa “spazio di luce” .

Le scelte cromatiche e d’arredo per il progetto Omarama

La palette cromatica degli interni è ridotta all’essenziale: bianco e nero, con il giallo zafferano come unico punto di colore. Allo stesso modo gli arredi seguono una geometria purista: il risultato è un ambiente sobrio ed elegante che richiama, soprattutto nelle lampade e nelle boiserie in listelli di rovere, atmosfere asiatiche.

camera da letto con boiserie a listelli di legno

“Abbiamo voluto impiegare toni scuri, utilizzando quarzite nera, rovere verniciato, metallo. Attraverso l’espediente dei listelli in legno abbiamo scurito anche le pareti, in modo da tramutare l’ambiente in una quinta dall’atmosfera soffusa dove solo le Alpi e pochi oggetti selezionati siano al centro dell’attenzione.” prosegue Niccolò Panzani, interior designer

camera con bagno privatobagno del progetto Omarama di NOA

Fra questi pezzi d’arredo spiccano il divano Tufty-Time di B&B Italia, le sedie in pelle nera della collezione Era Chair per Living Divani, le sedie in pelle nabuk zafferano della collezione Gemma per Baxter, le lampade in carta di riso Paper Pendant per vipp e le lampade Hat di Aromas del Campo. Le superfici sono a contrasto: la quarzite nera “Noirblanc” di Antolini è stata impiegata per il piano della cucina, del mobile bar e per il coffee table, mentre per il tavolo da pranzo i progettisti hanno scelto la quarzite bianca “Montblanc” di Favorita. Il bianco torna anche nelle superfici dei bagni, dove le piastrelle della collezione Flora di Bottega Nove riprendono come in una macrofotografia grandi foglie di palma polinesiana.

I tre nón lá, i cappelli di paglia a forma conica, il grande quadro indiano nella zona da pranzo, la statua dal Myanmar del guerriero con l’ombrello rappresentano il tocco finale per un appartamento che guarda ben oltre le montagne di Innsbruck.

Tutte le immagini di Alex Filz

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28 Giugno 2023 / / Dettagli Home Decor

5 consigli per mettere un minibar d'hotel a casa

Cosa c’è di più piacevole che sorseggiare un drink a casa dopo una dura giornata di lavoro? Se questa idea di relax ti piace allora non ti resta che mettere un minibar d’hotel a casa con il quale puoi creare un angolo bar. Ecco alcuni consigli utili e idee d’arredo per aiutarti a creare il tuo angolo bar personalizzato.

Scegli un minibar professionale

Creare un angolo bar personalizzato in casa richiede attenzione ai dettagli e la scelta degli accessori giusti. Un elemento fondamentale è rappresentato dal classico minibar d’hotel, che permette di mantenere freschi vini, birre e bibite occupando poco spazio. Un mini frigorifero professionale, in particolare, garantisce un’ottima refrigerazione, silenziosità e consumi bassi.  La scelta del minibar dipende dalle necessità e dallo stile dell’ambiente in cui deve essere inserito, in modo da ottenere il massimo effetto estetico.

perchè scegliere un mini frigorifero professionale

Per trovare il modello più adatto alle tue esigenze e al miglio prezzo, ti suggeriamo di affidarti a negozi specializzati in attrezzature professionali per hotel, ristoranti e locali pubblici. Ad esempio, Ristoattrezzature, premiato come miglior e-commerce Italiano del settore 2021/2022, dunque sinonimo di afidabilità e qualità.

Dove mettere un minibar d’hotel in casa

Per creare un angolo bar funzionale e accattivante, il primo passo consiste nell’individuare lo spazio migliore all’interno della propria abitazione. Solitamente, la zona living è la scelta ideale, tuttavia ci sono diverse alternative da valutare.

Se desideri offrire ai tuoi ospiti un aperitivo prima di cena potresti posizionare il minibar in prossimità della cucina o della sala da pranzo. Altrimenti, per un drink dopo cena puoi optare per un’area esclusiva in un angolo del soggiorno. Se invece hai a disposizione un giardino o una terrazza, che utilizzi spesso per feste con amici, puoi mettere il tuo minibar anche all’esterno.

dove mettere un minibar d'hotel a casa
Maison du monde

Considera lo spazio a disposizione

Ora, ti starai chiedendo quanto spazio è necessario per realizzare un angolo bar funzionale. In realtà, è possibile creare un’oasi del gusto anche in un piccolo appartamento, sfruttando al meglio ogni angolo.

Considera un’area di circa due metri quadrati se desideri ricreare l’atmosfera di un vero bar. Tuttavia, se lo spazio a tua disposizione non lo permette, ti basta attrezzare un vano chiuso di una madia, per esempio. Oppure, puoi sfruttare una nicchia per collocare un mobile bar attrezzato con tutto il necessario.

mobile bar compatto in legno con ante in rattan
Maison du Monde

Arreda il tuo mini bar in funzione dello spazio

Se hai la fortuna di avere molto spazio a disposizione, puoi scegliere di inserire un bancone bar nel quale mettere il mini frigorifero, le bottiglie, i bicchieri e tutti gli accessori utili a creare i tuoi drink preferiti. Completa l’allestimento abbinando al bancone dei comodi sgabelli alti. Naturalmente, la scelta della dimensione del bancone dipende dallo spazio che puoi occupare. In commercio trovi mobili bar pensati per soddisfare ogni esigenza di spazio, dai modelli più grandi a quelli più compatti.

Infatti, se non hai spazio per inserire un bancone grande l’alternativa è quella di scegliere un mobile bar compatto suddiviso in scomparti, magari con anta a ribalta, in grado di contenere l’indispensabile.

Infine, come anticipato, se non hai la possibilità di aggiungere un mobile dedicato, puoi sempre sfruttare lo spazio di una madia già presente nella stanza. Nella madia puoi inserire il minibar d’hotel, per nasconderlo alla vista, insieme ai bicchieri.

carrello bar nel soggiorno
Maison du Monde

Aggiungi un carrello bar dove sistemare le bottiglie di alcolici e mostrare gli accessori bar di design. Dotato di comode ruote, il carrello bar può essere spostato facilmente in qualsiasi punto della casa.

Non dimenticare che il materiale e lo stile degli arredi devono essere in armonia con lo stile degli arredi già presenti nella stanza.

come mettere un minibar d'hotel nel soggiorno
Maison du monde

Crea la giusta atmosfera nella zona dedicata al minibar

L’installazione di un sistema di illuminazione, come faretti o luci sospese, può contribuire a creare un’atmosfera piacevole ed accogliente nell’area che ospita il minibar. Inoltre, se ami la musica, l’abbinamento di un impianto audio e di una selezione di dischi in vinile può regalare delle piacevoli serate di relax e divertimento.

Infine, l’acquisto di un cocktail book può aiutarti a creare ricette nuove e originali per stupire i tuoi ospiti.

 

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L’articolo Tester pH e cloro piscina: perché è così importante? è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Fare un bagno in piscina è un momento piacevole, ma è ancora più delizioso nuotare in un’acqua limpida e pulita. Per questo è importante monitorare costantemente il pH e il cloro presenti nella vasca. I tester pH e cloro permettono di controllare periodicamente il livello dell’acqua, consentendo così di rilevare prontamente eventuali carenze o quantità eccessive di cloro all’interno della piscina.

Cloro e pH della piscina: cosa sono e perché è importante monitorarli

Monitorare il cloro e il pH dell’acqua è essenziale per una piscina pulita e sicura ed evitare la proliferazione di sostanze pericolose.

Il cloro è un disinfettante utilizzato per eliminare batteri, alghe, virus e altri organismi nocivi. Grazie alla sua forma chimica, questa sostanza aiuta a prevenire la diffusione di malattie e infezioni tra i nuotatori e agisce concretamente rimuovendo materiale organico, come la sudorazione e l’urina. Per mantenere il livello di cloro corretto nella piscina e garantire quindi l’igienicità dell’acqua, è necessario misurare costantemente il suo livello.

Il pH indica invece il grado di acidità dell’acqua: mantenere un livello del pH corretto è fondamentale, perché quest’ultimo influisce sull’efficacia del cloro e sul comfort dei nuotatori. Infatti, se fosse sbilanciato, l’acqua potrebbe non solo irritare la pelle e gli occhi dei nuotatori, ma anche favorire lo sviluppo di germi e batteri.

Per una gestione corretta della piscina, non è sufficiente controllare periodicamente i livelli di cloro e pH. È altrettanto importante fare una scelta di acquisto corretta fin dall’inizio: optare per una vasca di ultima generazione, dotata di tutti gli optional necessari, può aiutare a semplificare la manutenzione della vasca.

pH e cloro piscina
Foto di Emilio Garcia su Unsplash

Tester pH e cloro, cosa sono e come utilizzarli?

Per misurare il pH e il cloro nell’acqua della piscina è possibile servirsi di diversi dispositivi disponibili in commercio. È utile sapere che non esiste uno strumento universalmente perfetto, ma ogni prodotto presenta i suoi vantaggi e svantaggi. Ecco alcuni degli strumenti più comuni che vengono impiegati per effettuare queste misurazioni:

  • tester per pH e cloro: questa tecnologia è disponibile in diverse forme, come ad esempio strisce reattive o soluzioni di reagenti. Il procedimento di utilizzo è molto semplice e prevede che il tester venga immerso nell’acqua. L’immersione provoca una reazione chimica e fa apparire un colore sul tester che, se confrontato con la scala di riferimento, permette di stabilire il valore approssimativo del pH della piscina;
  • tester digitale: questi dispositivi utilizzano elettrodi e sensori per quantificare il pH e il cloro e forniscono dati numerici precisi;
  • strumenti a elettrodo separato: questi ultimi hanno un’affidabilità e una precisione elevate. Gli elettrodi vengono immersi nell’acqua e consentono di ottenere le letture numeriche dei valori di pH o cloro;
  • tester per cloro libero: questi kit sono pensati per misurare il livello di cloro libero nell’acqua. Di solito, contengono una soluzione di reagente che viene miscelata con un campione d’acqua della piscina. Il colore ottenuto dalla reazione chimica deve essere confrontato con una scala di riferimento per determinare il livello di cloro.

È importante eseguire le misurazioni seguendo perfettamente le indicazioni dei produttori, così da ottenere risultati accurati e corretti. Inoltre, è consigliabile verificare la calibrazione degli strumenti e sostituire nel tempo i reagenti o gli elettrodi quando necessario, in modo da poter effettuare sempre delle rilevazioni affidabili.

Per sapere quale strumento sia più adatto alla propria piscina e compiere una scelta d’acquisto consapevole, si consiglia di consultare un esperto del settore. Solo in questo modo è possibile ottenere indicazioni precise e personalizzate in base alle proprie esigenze specifiche.

Tester pH e cloro per piscina: le soluzioni di DottorPool

Il tester pH e cloro per la piscina è uno strumento indispensabile per assicurare un ambiente sicuro, pulito e accogliente per te, la tua famiglia e i tuoi amici. Se hai bisogno di acquistare un tester pH o per il cloro della piscina, puoi rivolgerti a DottorPool, un punto di riferimento affidabile nel campo delle forniture per piscine.

DottorPool offre un’ampia gamma di tester pH e cloro per la piscina, in modo da poter trovare quello più adatto alle tue esigenze specifiche. Non lasciare al caso la qualità dell’acqua della tua vasca: acquista il tester pH e cloro per la piscina da DottorPool e goditi una piscina sempre pulita, salubre e pronta per essere pienamente apprezzata.

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28 Giugno 2023 / / Laura Home Planner

Si cerca sempre di risparmiare, soprattutto quando si tratta di arredare casa da soli.

Si cercano ispirazioni su Pinterest,

Foto di belle case da copiare su instagram,

Immagini da scaricare da internet,

ma per arredare casa da soli , tutto questo non basta,

anzi…

spesso per arredare casa da soli tutto questo “navigare ” può diventare un vero e proprio problema,

mille foto, troppe idee che si confondono,

tanti stili…

insomma troppo…

lo dico e lo ridico ai miei clienti ,ma non ho speranze….cercano aiuto per arredare casa da soli prendendo spunto qua e là,

pensando di risparmiare….

ma in realtà accumulano le giornate di stress e confusione,a volte senza neanche venirne ad una…

insomma,

Ok farsi qualche idea si…ma senza esagerare!

arredare casa da soli:le regole per non sbagliare :

Avere una palette colori

La mia prima regola da seguire per arredare casa da soli è quella di avere una moodboard…

lo so starete pensando “ma se non ho la possibilità di farmi seguire da un professionista la moodboard chi me la fa?”

“Ci dovete pensare voi” e per farlo esistono tantissimi programmi su internet che si possono utilizzare, come Canva, Pinterest…

mamma ,

immagino già le vostre facce sconvolte all’idea di dover utilizzare un programma e non sapere da dove incominciare…

tranquilli…

le moodboard che preferisco sono quelle fatte fisicamente con i materiali…

Quindi niente panico…

a breve farò un tutorial per aiutarvi…

Detto questo ,

scegliere i colori con riferimento ad una palette è fondamentale,

non ha senso usare i colori a caso!

Per non sbagliare l’importante è scegliere con calma rispettando il proprio gusto personale ma senza farsi prendere troppo la mano..

e la moodboard parte proprio da qui…dalla scelta dei colori che ne faranno parte.

Avere uno stile di riferimento

L’errore più comune nell’ arredare casa da soli è quello di mischiare tutto…

“Mi piace questo ma anche quello,

Bello bianco ….ma perché non rosso?”

no…

Chic

Industriale

Contemporaneo

Country

sono tanti stili diversi tra loro….

perché mischiarli?

Si al mix and match.... Ma con un senso logico.

Quindi definire il proprio stile,

quello in cui ci si riconosce,

quello che ci fa sentire a nostro agio, è importantissimo!!!

Mi piace lo compro.

Perfetto questo è l’errore più comune nell’ arredare casa da soli.

vado al mare e trovo delle maschere africane bellissime, piene di carattere,

che mi fanno pensare ai giorni passati al sole…

le porto a casa perché voglio appenderle alle pareti…

peccato che dovranno condividere la stanza con delle stampe in bianco e nero o dei quadri dalla cornice dorata…

Per non parlare poi dei mercatini dove spesso si scovano pezzi d’arredo stupendi…

O delle offerte del mese in quel negozio che ci piace tanto….

Acquistare in maniera sbagliata senza una logica, ma perché CI PIACE…. È l’errore più ricorrente.

Riempire di mobili o addirittura lasciare la casa semi vuota

Prendersi del tempo per capire bene quali sono le nostre esigenze è fondamentale,

riempire troppo per paura che manchi lo spazio o addirittura fare il contrario facendo a meno di spazi contenitivi è grave,

E se non abbiamo idea dello spazio che possono occupare i mobili e di quanto ne resta a disposizione per il passaggio perché non utilizzare dei cartoni per simulare l’arredamento…

Arredare casa da soli…il mio consiglio

Non voglio sembrare banalmente di parte,

ma arredare casa è un lavoro,

e se non fatto con criterio ,seguendo quelle che sono le”regole “dell’ interior, il rischio è di sbagliare…

O come direbbe una mia cara cliente ” di fare un mappazzone “

pertanto se dovete arredare casa da soli, fatelo ma chiedete aiuto a chi di arredare ne fa non solo una passione, ma anche un lavoro.

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27 Giugno 2023 / / Dettagli Home Decor

Flos presenta la lampada Taccia Matt White

Taccia è la lampada da tavolo progettata da Achille e Pier Giacomo Castiglioni nel 1962 seguendo l’idea di capovolgere una lampada da soffitto. Il suo distintivo riflettore a coppa è un vero pezzo di alto artigianato, mentre la base ricorda la forma di un’antica colonna dalle raffinate scanalature.  La lampada Taccia è riconosciuta a livello internazionale come uno dei simboli più iconici del design made in Italy. Ugualmente, è considerata tra i prodotti più rappresentativi della brand identity e dei valori culturali di Flos. Aggiornata nel tempo con le più avanzate tecnologie LED, la lampada è oggi proposta da Flos in una nuova versione Matte White, perfetta per i contesti più sofisticati.

Achille Castiglioni descrisse il design di Taccia in un’intervista del 1970: “È considerata la Mercedes delle lampade, un simbolo di successo, forse perché la sua base sembra una colonna. Di certo non avevamo in mente il prestigio quando l’abbiamo progettata, volevamo solo creare una superficie di raffreddamento che disperdesse il calore”.

Il supporto era stato concepito per essere simile a un radiatore e per sottolineare la sua funzione: la dispersione del calore emanato dalla lampada stessa. Funzione che, oggi, non ha più ragion d’essere visto che le nuove fonti di illuminazione a LED non hanno problematiche di surriscaldamento.

L’evoluzione di un’icona grazie a Flos

Taccia si è evoluta negli anni con l’arrivo nel catalogo Flos di nuove versioni. Nel 2010, al modello originale con lampadina a incandescenza si è aggiunta una versione con sorgente luminosa a LED al fosforo remoto. Una scelta, questa, fatta per garantire il risparmio energetico e la lunga durata. Ma non solo, anche per offrire un’illuminazione perfettamente omogenea e dall’aspetto naturale. Dunque, capace di riprodurre fedelmente le tonalità dei colori.

Nel 2016, Flos ha introdotto una versione di Taccia con il riflettore a coppa in plastica trasparente, a fianco del modello tradizionale in vetro soffiato, seguendo l’idea originaria dei progettisti. Grazie al confronto con l’archivio della Fondazione Achille Castiglioni, è stato infatti possibile accertare che l’idea originaria dei designer era di realizzare il riflettore non in vetro, ma in plastica trasparente. La scelta fu poi abbandonata perché il calore emanato dalla sorgente luminosa incandescente deformava il materiale, spingendo Flos a optare per il vetro soffiato.

Seguendo il concept originario dei fratelli Castiglioni, il diffusore a coppa di Taccia è stato quindi realizzato in un PMMA indeformabile dalle sorgenti luminose, che nel frattempo sono passate alla tecnologia LED a bassa emissione di calore. Le tecniche di stampaggio a iniezione più avanzate hanno contribuito a ottenere una forma a campana perfetta, mantenendo l’uniformità della superficie sia all’interno che all’esterno.  ​Grazie a tecniche di taglio laser ad alta precisone, i punti di iniezione del diffusore non sono visibili. La trasparenza e la brillantezza del metacrilato resistono nel tempo grazie alle speciali proprietà del materiale, che non si deteriora con l’esposizione ai raggi UV.​

Nel 2016, Taccia Small ha infine completato la famiglia, con un formato delle dimensioni ridotte e nuove opzioni di colore. Taccia Small è perfettamente fedele al modello tradizionale, il suo formato ridotto permette di sceglierla anche per ambienti dalle metrature meno generose.

Lampada Taccia in versione total white

La storia di Taccia continua ancora oggi, grazie alla collaborazione con la Fondazione Achille Castiglioni. Presentata in occasione di Euroluce / Milano Design Week 2023, la nuova versione è ideale per gli ambienti più eleganti.

Tutte le component della lampada, ad eccezione del riflettore in vetro, appaiono in un sofisticato look total white, dal gusto prettamente contemporaneo. Il bianco opaco riesce a rendere ogni corpo astratto, valorizzando la purezza del design e la plasticità delle forme, accentuando infine l’iconicità della lampada stessa.

Ancora una volta, Flos reinventa un capolavoro del design con il massimo rispetto per l’ispirazione originaria, aggiornandolo secondo il gusto e le esigenze della contemporaneità.

Photo Credit di Consiglio Manni

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27 Giugno 2023 / / Dettagli Home Decor

what to know about acquiring a property in thailand

Recently, the demand to buy villas in Ko Samui for foreigners has increased, in particular, on the island, as an investment object. In this article, we will analyze the reasons for the growing popularity of Thai real estate, as well as give some recommendations to potential buyers.

Reasons to buy property

To begin with, let’s look at the reasons that prompt an increasing number of investors to pay attention to houses and villas in Thailand:

  • No signs of a “soap bubble” in the real estate market in Thailand. Prices for quality housing and land are rising, but without the jerks inherent in the US, Spanish, or Dubai markets at one time. Most of the real estate in Thailand is acquired in the property without the participation of borrowed funds, which also contributes to the market’s stability without “overheating” it.
  • The vast majority of objects are purchased for their own residence or rental; there is no speculative mood in the market. Another factor preventing the formation of a “soap bubble” in the market is the state policy of Thailand, aimed at limiting the ownership of real estate by foreigners.
  • Low property taxes. The land tax in Thailand is so small (a few baht from one rai of land -16 acres) that the government agencies responsible for collecting it apply to land owners every few years. The commercial building use tax is 12.5% of the rental value specified in the lease or the estimated rental value determined by the Tax Department. Property owners who use it for their living are exempt from the tax. There is no inheritance tax in Thailand.
  • Economic stability.
  • Climatic conditions, convenient geographical position in the center of Asia.
  • Beautiful beaches and calm seas, suitable for swimming all year round.
  • With the right choice of an object for investment, its owner guarantees himself a stable (5% -8% per annum) rental income. This is facilitated by a developed tourism industry, coupled with the huge popularity of Thailand among tourists from all over the world. If you do not plan to use the villa for your living, you will not only spend nothing on its maintenance but also provide yourself with a good passive income.
  • Developed infrastructure.
  • National culture based on Buddhist principles; Thai friendliness.
  • Visa-free entry for up to 30 days for citizens of many countries. Persons over 50 can apply for an annual retirement visa and renew it every year without leaving Thailand.

A short rainy season, usually lasting no more than one month; mild climate; availability of hospitals, international schools, shopping centers, and international airport; no tsunami threat; magnificent beaches with white and golden sand surrounded by coconut trees – all this contributes to an unprecedented increase in the popularity of the island among wealthy tourists from all over the world. Many of them prefer to spend their holidays in private villas in Koh Samui, which guarantees you an income from renting a villa. Some of them may want to buy your villa in the future if suddenly, for some reason, you want to sell it.

Reasons to buy property in Thailand

Making a deal

Thai legislation and the process of making a transaction require the attention of a specialist, so if you still decide to buy, it is better to involve a qualified lawyer and use the services of an agency. When buying, you must pay 10% of the future housing cost. If the transaction fails due to the buyer’s fault, the seller will keep the deposit; in the opposite situation, you will be paid a double deposit. The process itself will take about two to three months. You must be prepared for the additional costs of all kinds of payments.

Accommodation in Thailand

A Thai visa allows you to live in the country for up to 30 days. A longer period requires coordination at the embassy or consulates of different countries. In total, any foreigner can stay in Thailand for up to a year, but for this, you need to have a work or student visa. A residence permit is easiest to obtain for pensioners with a certain amount in the account, investors, and entrepreneurs.

Assistance in purchasing real estate in Koh Samui

Investing in real estate in Koh Samui is a great solution for a profitable income. Contact the https://thailand-real.estate/ staff, and they will select suitable housing options, taking into account your requests and wishes. Contact the experts right now, and take a step towards your dream!

 

 

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27 Giugno 2023 / / Dettagli Home Decor

Bobotis+Bobotis Architects rinnova una casa tradizionale a Tinos

Lo studio bobotis+bobotis Architects ha trasformato una casa tradizionale a Tinos, in Grecia, in un rifugio moderno con vista panoramica.

Costruita nel 1910,  la casa è stata progettata nel rispetto dell’architettura tradizionale locale e convertendo alcune delle vecchie funzioni in elementi di uso moderno.

Situata nel villaggio di montagna di Falatados, questa casa tradizionale a Tinos si sviluppa su due piani principali, disposti su livelli separati. Il livello inferiore, il katoi , originariamente ospitava animali e ospitava anche un torchio. Al piano superiore, l’ anoi , era la zona domestica centrale. Questi due spazi sono collegati da una scala esterna.

Il piano inferiore, con una superficie di 65 mq, si trova a livello del viale acciottolato principale del villaggio. Quì, due diversi ingressi consentono l’accesso all’abitazione. Il piano superiore, con una superficie di 75 mq, si collega alla stessa strada e al giardino sul lato nord della casa.

casa estiva sull'isola di Tinoszona giorno con soppalco e travi a vistacasa tradizionale a Tinos progettata da bobotis+bobotis Architects

Le scelte progettuali per questa casa tradizionale a Tinos

Seguendo la planimetria originale della casa, i progettisti hanno apportato alcune modifiche per soddisfare le nuove esigenze abitative. La cucina e i bagni sono stati ripensati per essere più ampi, mentre un vecchio torchio è stato trasformato in un letto rialzato con vano contenitore. Nel piano superiore, caratterizzato da soffitti alti circa 5 metri, è stata aggiunta una trave di metallo a sostegno del soppalco aperto che ospita un letto matrimoniale.

studio bobotis+bobotis Architects

Nel giardino posto sul retro di questa casa tradizionale a Tinos, gli architetti hanno realizzato un daybed protetto dalle raffiche di tramontana dell’isola. Dal giardino si accede direttamente alla cucina ma anche al tetto. Per godere di una vista panoramica sui villaggi circostanti e sul monte Exomvourgo, dove si trova una fortezza veneziana, gli architetti hanno ricavato livelli di sedute.

Per prevenire la comparsa di umidità nelle pareti, il team di bobotis+bobotis ha creato un ‘kontouto‘. Si tratta di  un doppio guscio ventilato posto tra il terreno e la muratura, che intrappola l’acqua che alla fine evapora.

cucina lunga e stretta in muratura

Questa casa tradizionale a Tinos dispone di una lunga cucina con una stufa a legna originale. La stufa, resa moderna in corso d’opera, permette di poter riscaldare tutta la casa durante l’inverno. Come detto la cucina gode di un accesso diretto al giardino che offre una selezione di erbe aromatiche e spezie come timo, lavanda ma anche pomodori.

casa tradizionale a Tinos progettata da bobotis+bobotis architectsHouse in Tinos dello studio bobotis+bobotis architects

Tutti i lavori di ristrutturazione sono stati eseguiti da manodopera locale. Inoltre, anche la maggior parte dei mobili proviene da negozi locali. Una scelta fatta con il chiaro scopo di sostenere l’economia dell’isola.

bobotis+bobotis architects ripensa una casa tradizionale a Tinosbagno in stile mediterraneocasa tradizionale a Tinos dello studio bobotis+bobotis architects 

Progetto: House in Tinos

architetti:  bobotis+bobotis architects
fotografie di ioanna roufopoulou

 

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26 Giugno 2023 / / Dettagli Home Decor

Nel cuore di Milano, Carl Hansen & Søn festeggia l’apertura di un nuovo Flagship Store, a pochi passi dalla precedente location. Nello storico quartiere di Brera, famoso per la sua caratteristica architettura e l’esclusiva selezione di negozi, musei e ristoranti, il marchio danese ha aperto le porte di un nuovo spazio lo scorso 25 maggio, presentando pezzi dal design iconico e alcuni fra i capolavori della sua collezione di arredi classici.

Dal 1908, Carl Hansen & Søn si è distinto in tutto il mondo come produttore di complementi d’arredo, disegnati da maestri del Movimento moderno danese come Hans J. Wegner, Kaare Klint, Poul Kjærholm, Arne Jacobsen e Børge Mogensen. Ogni pezzo viene realizzato da abili artigiani nel suo laboratorio sull’isola di Funen, in Danimarca, fin dalla fondazione dell’azienda.

Il mercato italiano ha sempre mostrato un grande interesse per i nostri arredi. Ora abbiamo finalmente l’opportunità di presentare al pubblico italiano un numero ancora maggiore di pezzi classici e contemporanei. Il tutto in un Flagship Store tre volte più grande dello spazio precedente“, afferma Knud Erik Hansen, CEO e rappresentante della terza generazione della famiglia Hansen.

Nell’ambito della sua strategia di espansione internazionale, il brand ha aperto una nuova boutique che si aggiunge alla lunga lista di “negozi monomarca” del brand danese. In Europa, oltre a Milano, è presente a Copenaghen, Stoccolma, Londra, Parigi, Amsterdam, Monaco e Barcellona. Ma non solo, l’azienda è già presente anche oltre oceano con tre Flagship Store a New York. A questi si aggiungono Osaka e Tokio per un totale di 25 negozi monomarca, sparsi in tutto il mondo.

I Flagship Store di Carl Hansen & Søn sono aperti a progettisti o clienti finali che desiderano avere lo specifico mood nordico in un unico ambiente.

Situato nella trafficata via Mercato 3, il Flagship Store accoglie i visitatori nei suoi 360m². L’ampia superficie ci permette di raccontare la storia del nostro marchio e della nostra iconica collezione. Una linea dedicata all’artigianato appassionato, ai materiali naturali e al design di altissimo livello“, continua Knud Erik Hansen.

L’intero team di Carl Hansen & Søn Italia sarà lieto di accogliervi nel nuovo negozio!

 

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26 Giugno 2023 / / Dettagli Home Decor

FDA architetti rinnova The Poet Hotel a La Spezia

Dopo la ristrutturazione principale, iniziata nel 2016 e terminata nel 2018, lo studio FDA Fiorini D’Amico Architetti ha aperto un nuovo capitolo progettuale al The Poet Hotel. Si è infatti concluso recentemente il nuovo intervento di restyling che ha interessato 10 camere e le aree comuni dell’hotel.

L’allestimento delle parti comuni non era mai stato realmente completato ed è rimasto incompiuto. Il titolare, Aurelio Boraschi della ditta Albergo Roma, ha quindi deciso di completare anche questa parte, affidandoci il rifacimento dell’ingresso e della hall”, spiega Alessio Fiorini, co-fondatore insieme a Roberto D’Amico di FDA Architetti.

Contestualmente i progettisti hanno lavorato anche al restyling di 10 camere, proponendo il concept vincente che aveva caratterizzato il primo intervento di ristrutturazione con un design che gioca con lo stile eclettico del Poeta.

The Poet Hotel a La Spezia


ingresso hotel The Poet a La Spezia

L’edificio, situato nel quartiere Umbertino nel centro storico della città di La Spezia, nasce come albergo già nel 1900. La facciata è riccamente decorata nei colori caratteristici delle città liguri e si è conservata fino ad oggi. L’hotel vive in un’atmosfera sospesa tra passato e futuro, che è il tema di ricerca portato avanti dagli architetti.

ingresso hotel The Poet a La Spezia

Il progetto iniziale di ristrutturazione è nato con la collaborazione di Hospitality Project. La società  si occupa della distribuzione funzionale degli spazi e della preventivazione degli interventi. A questa partnership si è aggiunta la consulenza marketing di Nicola Delvecchio di Teamwork Hospitality. La società di consulenza alberghiera riminese, invece, ha ideato il nome The Poet Hotel. Un chiaro riferimento ai poeti che si innamorarono delle Cinque Terre e trascorsero parte della loro vita. Tra questi, ad esempio, Lord Byron e Percy Shelley con la moglie Mary.

camere nuove al The Poet Hotel


Le 57 camere del Poet Hotel sono organizzate su tre piani mentre, come dettano le attuali tendenze alberghiere, al piano terra troviamo spazi fluidi e multifunzionali. Oltre la hall, si trova una sala dove poter fare colazione, incontrarsi per un aperitivo la sera o lavorare grazie al grande tavolo sociale cablato.

camera con due letti all'hotel The Poet di La Spezia


 

Designer: FDA | Fiorini D’Amico architetti

Design team: FDA, Teamwork Hospitality, Hospitality Project, Emanuele Martera TUB Design

Photographer: Ph. © Francesca Pagliai

 

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26 Giugno 2023 / / Coffee Break

 

Nel cuore della Grecia, ad Halkidiki, sorge una piccola casa estiva, the Olive Tree House, che rappresenta l’esempio perfetto di come tecnologia e design possano fondersi per creare un’esperienza abitativa unica. Il cliente richiedeva una casa per il fine settimana a bassa manutenzione, immersa in una collina di ulivi, con vista sul mare e sui monasteri del Monte Athos.
Il progetto, altamente sperimentale, ha utilizzato la tecnologia digitale CAD/CAM in modo innovativo per creare una casa che si armonizza perfettamente con il paesaggio circostante. Tutti i componenti dell’edificio sono stati prefabbricati per garantire la massima efficienza, ma il design stesso ha tenuto in considerazione la posizione del sole per fornire ombreggiatura e per completare le viste.
Il piano rettangolare di 3m per 7m è stato suddiviso in stanze più piccole, ma un corridoio le collega e si allinea con gli ulivi adiacenti, integrandoli perfettamente nel layout della casa. L’involucro esterno è una superficie metallica leggera che avvolge e si muove per fornire la massima flessibilità. Il motivo traforato simile ad un tessuto dell’involucro è ispirato all’ombra degli ulivi, creando un effetto visivo sorprendente man mano che il sole si sposta durante il corso della giornata.
Questa casa estiva, grazie al suo design innovativo e all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, rappresenta l’esempio perfetto di come tecnologia e design possano fondersi per creare un’esperienza abitativa unica. Il cliente richiedeva una casa per il fine settimana a bassa manutenzione, immersa in una collina di ulivi, con vista sul mare e sui monasteri del Monte Athos.