Arbi Arredobagno si presenta alla 40° edizione del Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, con un nuovo stand dalla forte presenza scenica. Un allestimento che punta a celebrare l’anima produttiva dell’azienda fondata su passione, innovazione e dedizione alla qualità.
Il concept dello stand di Arbi arredobagno
Il percorso espositivo, nato dalla collaborazione sinergica tra l’azienda, lo studio di design Meneghello Paolelli Associati e il set designer Giuseppe Mangia, è guidato dal concept creativo “The Minimal iconic factory project”: un racconto progettuale che unisce il design all’arte iconografica.
Lo spazio, concepito come una vera e propria installazione, mette in primo piano l’essenza di Arbi e i suoi valori: la dedizione al lavoro, l’eccellenza produttiva e la competenza progettuale.
Valori rappresentati attraverso un’esperienza visiva e concettuale, audace e all’avanguardia, basata sull’immagine iconografica della fabbrica, il luogo dove tutto si concretizza, rappresentata da grandi soffitti con lucernai orientati a nord e da ciminiere fumanti volte a sottolineare l’incessante attività produttiva.
Stile minimal pop
L’approccio innovativo del progetto è contrassegnato dai princìpi del minimal pop. Una selezione di nuance a contrasto tra loro – giallo, petrolio e rosso – delineano esterno e interno in modo chiaro ed inequivocabile. Il risultato finale è uno stand caratterizzato da uno spazio originale ed espressivo.
La tonalità vivida del giallo intenso delle pareti esterne introduce i visitatori verso le aree interne. Internamente, le diverse aree sono contraddistinte dall’alternanza di colori vivaci e sorprendenti. I colori scelti creano un suggestivo continuum con le collezioni in mostra, favorendo una totale immersione nel mondo Arbi Arredobagno e Ibra Showers. Dall’esterno, il risultato complessivo è quello di un’architettura solida e minimale, ravvivata da colori saturi e intensi dal forte effetto eye catching.
La nuova immagine di Arbi
Con questa nuova immagine, Arbi Arredobagno invita i visitatori a immergersi in un’esperienza unica che sfida i confini tradizionali del settore. In esposizione si possono scoprire le nuove proposte Ibra Showers. Inoltre, il brand presenta le rinnovate collezioni di arredo bagno appartenenti alla fascia alta della produzione. Infine, non mancano anche le novità in ambito lavanderia.
L’idea alla base del progetto Humo Madrid è quella di creare un negozio di paprika affumicata in veste di flagship store e sviluppare il marchio. La Paprika di La Vera si distingue per essere essiccata e affumicata con legno di quercia e leccio per 8-10 giorni. Questo è proprio il filo conduttore del nuovo progetto realizzato da Zooco Estudio. Il negozio vuole essere un laboratorio in cui tutti possano comprendere il processo di lavorazione della paprika e la sua storia.
La paprika affumicata al centro del progetto Humo Madrid
L’essenza del design di Humo è quella di rappresentare in modo astratto il tradizionale processo di creazione della paprika affumicata di La Vera e quindi avvicinarsi alla sua storia. Il negozio funge sia da vetrina che da laboratorio, consentendo ai visitatori di immergersi nell’intricata arte della produzione della paprika mentre esplorano la sua ricca storia.
Design elegante ispirato alla natura
Per raggiungere l’obbiettivo, Zooco integra magistralmente tronchi d’albero di quercia e leccio nell’architettura del negozio. Inseriti in modo ingegnoso come cilindri verticali in tutto lo spazio, i tronchi d’albero fungono da espositori circolari, armonizzando l’eleganza della natura con l’estetica del negozio.
Il soffitto in legno è punteggiato da vuoti, ciascuno dei quali funge da palcoscenico per un’illuminazione calda e invitante, che proietta una delicata luce sui prodotti a base di paprika. Questi vuoti contrastano magnificamente con lo sfondo rustico in legno, creando un ambiente che evoca l’essenza stessa della paprika affumicata.
Anche la scelta dei materiali è stata accuratamente fatta per riflettere l’autenticità della tradizione della paprika de la Vera. Il pavimento in pietra rappresenta il terreno dove viene coltivato il peperone utilizzato per la paprika affumicata, mentre il soffitto in legno simboleggia il processo di affumicatura effettuato con legna da ardere. Le pareti imbiancate a calce offrono un tocco di freschezza e luminosità, richiamando l’architettura tradizionale della regione.
La percezione dello spazio
Nonostante le dimensioni limitate dei locali, solo 24 mq, il design è stato concepito in modo intelligente per massimizzare lo spazio disponibile. È stato implementato un effetto specchio che divide i contatori e raddoppia i semicerchi, creando l’illusione di spaziositàe continuità in tutto l’ambiente. Questo approccio garantisce che ogni angolo del negozio sia visibile e accessibile ai visitatori, ottimizzando così la loro esperienza in loco.
Humo Madrid è un’esperienza immersiva, completa ed educativa
L’obiettivo del progetto va oltre il semplice essere un negozio che vende paprika affumicata. Humo è un laboratorio nel quale comprendere il processo di produzione della paprika de La Vera e la sua storia tradizionale. Inoltre, ogni visitatore ha l’opportunità di gustare prodotti di qualità che celebrano la tradizione gastronomica locale.
Il flagship store di paprika affumicata è uno spazio che fonde elementi tradizionali e contemporanei dove si può apprezzare l’autenticità della cultura locale immersi in un design moderno.
Conclusione
Il progetto dimostra la capacità di Zooco Estudio nell’affrontare qualsiasi tipo di incarico con la stessa attitudine e ambizione creativa, applicando lo stesso processo alla ricerca di una soluzione appropriata e di valore, sia dal punto di vista artistico che funzionale.
Progetto, illuminazione e arredamento: Zooco Estudio www.zooco.es
Westwing, sempre in prima fila sulle tendenze d’arredo, accoglie la nuova stagione autunno-inverno con il lancio della sua collezione tessileNew Artsy by Westwing Collection.
“Immaginate una splendida galleria d’arte in cui sono esposti pezzi straordinari. Ora immaginate che questa sia la vostra casa, dove tutti i pezzi d’arredo vivono in splendida armonia. Questo è ciò che abbiamo immaginato quando abbiamo creato New Artsy by Westwing Collection”, racconta Alexandra Tobler, Creative Director della Westwing Collection.
New Artsy by Westwing Collection
La linea New Artsy by Westwing Collection è composta da cuscini, plaid e biancheria da letto per riscaldare le nostre serate di relax con stampe e trame ispirate all’arte moderna. Lo stile richiama le atmosfere anni ‘70 con sagome di forme geometriche, ma non troppo rigide, e abbracciando uno stile più ritmico e movimentato.
“Incorporare l’arte nella vostra vita e trovare la bellezza negli oggetti di tutti i giorni e nei piccoli dettagli. La collezione è ricca di motivi dinamici ispirati all’arte moderna e di una vasta gamma di materiali tattili che formano naturalmente i propri motivi e il proprio carattere!” Così racconta Alexandra Tobler della nuova collezione.
L’invito di Westwing con la sua proposta è la ricerca della bellezza negli oggetti quotidiani, quelli che si vivono ogni giorno, e ogni pezzo porta con sé lo stimolo di vivere l’arredamento con un approccio più artistico. Il richiamo stilistico retrò gioca con le stampe, combina colori e immagini. La collezione New Artsy lascia libero sfogo alla fantasia per cimentarsi nell’ interpretazione artistica più adatta al proprio ambiente e alla propria personalità.
New Artsy, un richiamo anni ‘70
Gli anni ‘70 sono audaci, rivoluzionari e coloratissimi.La collezione New Artsy by Westwing Collection rispecchia a pieno la descrizione perché gioca con le tonalità e le forme rievocando un’epoca mai abbandonata. È una versione moderna di arredare utilizzando pezzi di un tempo, riprendendo materiali e dettagli che hanno segnato la storia della moda e del design.
Tra i colori troviamo il verde oliva, l’arancio mattone e il giallo ocra usato come protagonisti assoluti in versione tono su tono oppure affiancati al ritmo di contrasti anche in versione color blocking senza lasciare spazio al bianco ma piuttosto accostati a tonalità neutre come il beige o il crema.
L’effetto aumenta quando si utilizzano dei disegni predominanti sulle stampe di plaid e cuscini che creano un movimento di volumi. Infine il tutto è completato dall’ oggettistica: vasi, tavoli, lampade che richiamano trame e sagome viste sulle grafiche.
Decorare la parete del salotto: una domanda che lascia sempre tanti dubbi e poche risposte. Ti mostro 5 idee semplici ma d’effetto.
E’ uno dei punti più comuni quando si sta arredando casa.
Scelto il divano (dopo mille giri per negozi di tutta Italia) posizionato sulla parete prescelta, guardi la scena e ti senti perso.
La parete così anonima ti fa sentire un po’ perso nel vuoto. E’ normale che così tanto spazio rimanga senza nulla? Non è che poi il divano (che è anche costato parecchio) non risalta?
Può sembrare una decisione semplice o superflua, ma quando si cerca di arredare casa con un senso, tutto conta.
Conosco bene l’ansia da parete vuota e per questo voglio aiutarti, mostrandoti alcune idee per dare rilievo alla parete del tuo soggiorno.
Cominciamo.
Decorare la parete del soggiorno: le basi da cui partire
Ho cominciato dicendo “la parete del soggiorno”, ma in pratica cosa vuol dire?
Come avrai sentito spesso raccontare, in ogni stanza dovrebbe esserci la parete protagonista, quella cioè che cattura l’attenzione appena entrati.
Può essere quella che si vede subito appena varcata la soglia, ma può anche essere quella su cui c’è un pezzo d’arredo speciale e che va messo al centro dell’attenzione.
Di solito quando si parla di soggiorno, questa parete è quella del divano.
Sì, lo so che alla fine in termini pratici, è la televisione la protagonista del nostro tempo (e spazio), ma a meno che tu non abbia una sala cinema, la televisione non dovrebbe essere l’elemento intorno a cui gira l’arredamento.
Il (o i) divano è invece un pezzo d’arredo che invita alla conversazione e al riposo, ma anche ad attività come la lettura (o tante avventure immaginarie, se ci sono bimbi in casa).
Ed è quindi corretto che la parete contro cui il divano si trova, sia anche la parete che catalizzi l’attenzione.
Quindi, definito di quale parete ti voglio parlare oggi, voglio anche darti una piccola regola di composizione, se così vogliamo dire.
Cioè: quanto spazio sopra al divano va occupato, con quello che si deciderà di mettere a parete?
La regola dice che va occupato uno spazio pari ai due terzi della larghezza del divano. Se hai un divano largo due metri, allora dovrai occupare circa 130 cm (in larghezza). In altezza dipende: se metti delle librerie o delle mensole, vai in altezza fin quando ti è praticamente comodo per recuperare gli oggetti.
Se metti dei quadri, lascia almeno 40 cm dal soffitto. Giusto per non far sembrare ingolfato lo spazio.
Ora che ci siamo con le regole basic, ti starai chiedendo: ok ma che ci metto sopra a sto divano?
Quadri e specchi: l’idea senza tempo adatta ad ogni stile (e budget)
Questa è proprio l’idea più semplice e più effettiva per decorare la parete del salotto.
Una gallery wall composta solo da stampe e poster oppure intervallata da specchi, vecchi piatti da collezione o altri elementi particolari che puoi trovare nei mercatini di antiquariato.
Puoi decidere di comporre la parete con tanti quadri, di dimensioni diverse, o metterne solo due molto grandi (70 x 100 cm, ad esempio).
Il tema della composizione dipende dal tuo stile e da quello di casa tua, da quello che ami e da quello che vuoi raccontare. Può essere una gallery wall con foto in bianco nero di te e della tua famiglia, così come una raccolta di cimeli dei tuoi viaggi.
Quello che rende tutto coerente sono i colori che sceglierai per la composizione (sì, dovrà essere omogenea nei colori, non puoi usare tutto lo spettro dei colori visibili), al massimo due o tre, e la forma della composizione stessa.
Tanti oggetti delle stesse dimensioni disposti secondo uno schema geometrico, oppure tanti elementi di diverse dimensioni, disposti secondo allineamenti vari (a bandiera, a croce, allineati in basso…).
L’importante è che non sbordino oltre il divano e che non arrivino fino al soffitto. Cioè che occupino uno spazio ben definito che serva per puntare al vero protagonista dello spazio, facendolo emergere e completandolo.
Se ti manca spazio, opta per delle mensole sopra il divano
C’è stato un tempo in cui se pensavo alle mensole, mi sembravano una scelta banale. Mi dicevo “per mettere due mensole sono capaci tutti, non è che devo arrivare io come interior designer a dirlo”.
Non era questo il punto però. Il punto è trovare l’elemento giusto, da disporre nel modo giusto per creare spazio utile dove prima non c’era.
Di mensole ce ne sono moltissime, di forme e dimensioni diverse. A forma di cubo, con staffe o senza, componibili. Ti permettono di disegnare lo spazio, creando schemi più o meno complessi (anche ad angolo, se hai uno spazio così) in cui incorniciare il divano.
Ora come ora mi diverto a trovare mensole complesse, magari in un sistema di arredo che integri diverse lunghezze e profondità, così come diversi schemi di aggancio a parete.
Puoi anche mescolare gli elementi ed unire due mensole su un lato, con dei quadri sull’altro. Sicuramente si tratta di una composizione più ricercata, soprattutto se sei indeciso sul da farsi.
Decorare la parete del salotto con il verde stabilizzato (o altri decori che vuoi)
Cosa è il verde stabilizzato?
Difficile che tu non lo abbia visto almeno una volta, perché si tratta di elementi di arredi e/o decoro nel quale sono presenti determinate tipologie di piante, che vengono rese stabili riducendone al minimo le esigenze di cura.
Vengono inserite in cornici di legno o arredi vari a creare complementi e accessori di design.
Un’azienda che mi piace e apprezzo molto è Neh Italia, che realizza una vasta gamma di accessori e arredi. Mettere dei quadri di muschio stabilizzato in soggiorno è una scelta sicuramente originale, ma anche ecosostenibile. Spero prima o poi di riuscire a inserirlo in qualche progetto.
Se però vuoi qualcosa di decorativo ma meno impegnativo, via libera a quello che ti piace e risuona nel tuo stile.
Trovo che da Maisons du Monde ci siano molte alternative decorative che si prestano bene: piatti in metallo, piatti in rattam, elementi in ceramica… devi solo scegliere quello che va bene per te.
Queste sono solo alcune idee possibili: ora tocca a te
Come sempre nel mio blog, mi piace spiegarti cosa sia possibile fare per aprirti delle possibilità e farti vedere quante vie ci sono.
Ma non sono mai le uniche scelte possibili per decorare la parete del salotto, anzi. L’arredo di casa è composto da tanta parte pratica, ma non solo. C’è anche molta parte estetica, estrosa e un po’ leggera che è quella che rende così speciale questo lavoro.
Spero che con queste prime idee ti sia aperto un mondo di possibilità e che finalmente comincerai a vedere le pareti del tuo soggiorno come alleate e non come nemiche.
Mentre ci avviciniamo al 2024, le tendenze dell’arredamento riflettono la nostra sensibilità estetica in evoluzione. Le nuove tendenze riflettono il bisogno imperativo di distinguersi, di risvegliare il lato giocoso, creativo, a volte audace, dell’interior design.
Il colore si rivela una risorsa preziosa in questa ricerca, impiegando pigmenti più profondi di verde, rosa e marrone. Naturalmente, non può mancare il blu, considerato il colore di punta dell’anno 2024. Tuttavia, questa esplorazione non si limita alla tavolozza colorata. Le superfici si vestono di texture diverse, i motivi fioriscono nello spazio, incrociando percorsi con oggetti trovati sulle bancarelle degli antiquari. All’alba di questo nuovo anno, la parola d’ordine resta la giocosa sperimentazione delle tendenze home decor 2024.
Tendenze d’arredo per l’autunno-inverno 2023/2024
L’autunno è iniziato e la nuova stagione invoglia a trasformare le nostre case in rifugi caldi e accoglienti. Le tendenze della prossima stagione, evidenziando interni funzionali e ricchi di personalità, tavolozze di colori audaci e l’uso di materiali eleganti.
Dopo i ripetuti confinamenti si è radicato uno stile di vita che valorizza il ruolo centrale della casa. Si distinguono infatti chiaramente due tendenze: da un lato il minimalismo , simbolo di semplicità, con interni raffinati e contemporanei che puntano alla praticità. Il massimalismo, invece, attrae con una profusione di motivi, tonalità e accessori, creando un ambiente caldo e accogliente. Alla ricerca di senso, persiste la mania dell’artigianato e del “fatto in casa”, così come l’acquisto di oggetti di seconda mano, portando un tocco di originalità in ogni stanza. Per stare al passo con i tempi, è il momento di esplorare colori e materiali audaci, come il blu elettrico, il cromo e il vetro fumé, che rendono anche omaggio al passato.
Materiali di tendenza nel 2024
Quali saranno i principali trend in fatto di materiali?
Nel 2024 i materiali ecologici sono essenziali
Spinti dalla mania di una decorazione più etica, i materiali ecologici sono sul punto di diventare una norma, al di là di una tendenza, per definizione effimera. Con l’emergenza climatica e il contesto economico, la casa è responsabile. I consumatori desiderano un interno sostenibile ed efficiente dal punto di vista energetico. Vogliamo una vita più sana e un maggiore rispetto per l’ambiente. Questo si traduce in nuove idee in termini di design e di prodotto per il pianeta. Si tratta di recupero con scarti di legno, ferro o metalli riciclati.
I materiali naturali sono sempre un trend
In linea con questa ondata di materiali sostenibili progettati per l’ambiente, i materiali naturali continuano il loro slancio e rimangono molto presenti. Come tutte le tendenze, sono più lavorate e offrono alternative più sofisticate per decorazioni raffinate, con finiture accurate.
Tra questi materiali naturali spicca la calce. Con il suo aspetto irregolare e le sue imperfezioni, la calce porta l’anima nella nostra casa. Ha un suono artigianale che ci seduce evocando le case mediterranee, un altro universo di cui si parla molto quest’anno.
In contrasto con l’ultra democratizzazione del design degli anni ’90, oggi siamo alla ricerca di un design più all’avanguardia. Questa tendenza ci porta a circondarci di materiali nobili. A cominciare dal marmo di Carrara che ha fatto parlare di sé all’ultimo Salone del Mobile di Milano, ma anche dal legno massello di noce o frassino.
La pelle resta al centro dell’attenzione e il modo di trattarla diversifica i tagli e le composizioni ma, grazie all’uso degli altri materiali non meno importanti, si fanno strada nuovi elementi di design ad arricchire gli spazi della casa.
La tendenza del vetro fumè, tra trasparenza e opacità
Il vetro è un materiale sicuramente pieno di sorprese. All’ultimo Salone del Mobile di Milano si è imposto come materiale di punta con numerose finiture possibili, tra cui la versione fumé, apprezzata per il suo lato retrò. Colorato nella massa, il vetro fumé esplora una ricca tavolozza di colori, oltre i tradizionali bronzi e grigi. Sottile alchimia tra trasparenza e opacità, il materiale versatile gioca soprattutto con la luce, trascendendo così i confini dell’interior design e della decorazione. Come vetro su porte e pareti divisorie, per l’illuminazione o su mobili, il vetro fumé continua a sedurci.
Tendenze colore 2024
Dopo un necessario periodo di conforto e calma, le tendenze colore del 2024 ora introducono gioia e un’idea di leggerezza nelle nostre vite.
Con una sferzata di libertà e creatività, le tendenze colore 2024 portano una buona dose di allegria. Un’idea di leggerezza, un bisogno di aprire le finestre, di gioire solo per piacere e di apprezzare il colore per tutte le buone vibrazioni che emana in mezzo a conflitti, crisi e questioni globali in cui l’ansia si sta diffondendo. La casa ha una visione opposta e flirta con audacia, sensualità e originalità sostenendo colori creativiliberi. Le combinazioni di tonalità inaspettate creano interni unici, riflettendo una personalità come nessun’altra. Fondamentale è anche l’umorismo con la voglia di creare sorpresa, di giocare con la stravaganza.
Blu ghiaccio
Il blu ghiaccio è annunciato come il colore di punta della stagione estiva 2024.
Capace di parlare a tutti, il blu ha il potere di unire le persone. In un mondo in cui l’incertezza e la paura del domani sono la quotidianità, calma e unisce. Grazie al suo carattere calmo, il blu evoca stabilità, rassicura. Se nel 2023 era pop e schietto, l’anno prossimo promette di essere più delicato. Il blu ghiacciaio è l’evoluzione del blu elettrico di quest’anno, più pastello e meno primario.
Giallo pastello
Come il blu elettrico che tende al blu ghiaccio, il giallo forte vira verso una tonalità più tenue e sobria. Un giallo pastello sempre legato a un’idea di gioia e allegria in casa ma di cui ci stanchiamo meno facilmente.
Verde lime o mela
Il verde diventa limone o mela, sempre in connessione con la natura. Dinamico e garanzia di benessere, il verde tende verso sfumature acidule, ispirate alla natura e in particolare ai frutti.
Lilla
Già atteso nel 2023, il lilla si sta affermando tra i colori trend 2024. Nella famiglia del viola, lo apprezziamo per la sua morbidezza, il suo ottimismo e il suo spirito leggero. Un matrimonio tra il blu e il rosso primario, è abbastanza marcato ma non troppo e si mostra preferibilmente a tocchi. Declinato su oggetti o biancheria per la casa, su un cuscino o un vaso posto nell’ingresso, il lilla porta in casa la sua forza silenziosa.
Rosa
Dopo una certa mania nel mondo della moda, il rosa entra in casa. Sembra morbido e suadente, ma porta anche entusiasmo. In diversi aspetti e sfumature variegate, il rosa passa dal nude, a toni più vibranti come il rosa saturo o il fucsia con una ritrovata sensualità. Ha il vantaggio di illuminare un interno imponendo il suo splendore e il suo innato senso di leggerezza.
Marrone
Connotata da uno spirito sostenibile e da una natura onnipresente, la tavolozza dei marroni è in ascesa. Questi colori ispirati alla terra e alle fibre vegetali sono caldi ed evocano la materia e il tatto. Il beige si è sviluppato bene nelle ultime stagioni, e continuerà anche l’anno prossimo. Nel 2024 la tavolozza dei marroni si amplierà con le tonalità della terra, dal terracotta al nocciola scuro.
Beige in tutte le sfumature
Simbolo di morbidezza, serenità, ma anche neutralità, il beige è un prezioso alleato decorativo. Le sue molteplici sfumature permettono di abbinarlo ad un’ampia gamma di colori, che va dal rosa con cui condivide alcuni punti in comune alla profondità del verde oliva.
Il beige, però, funziona bene anche solo, dando vita ad un ambiente monocromatico. In questo caso è opportuno abbinarlo a materiali naturali come il legno, il lino, e tirare il filo delle sue sfumature tendenti al biondo, al giallo, al rosa cipria. Più caldo di un bianco, il beige getta le basi per un’atmosfera tanto rilassante quanto senza tempo, facile da personalizzare in base alle tendenze. Non c’è quindi motivo di ignorare il suo potere avvolgente all’interno della nostra decorazione.
Sono convinta che il modo migliore per spiegare come organizzare una cabina armadio sia quello di raccontarlo attraverso una storia.
Questa storia ha come protagonista Rosa, medico in carriera, sposata, con 2 figli di 6 anni, Ursula, il cane adottato in canile e una nuova, grandissima casa.
I lavori di ristrutturazione che si sono protratti ben oltre il previsto, spazi nuovi, oltre alla quotidianità di due figli da seguire e di un lavoro di responsabilità, l’hanno portata a esaurire le batterie e la lucidità per organizzare la nuova casa dopo il trasloco.
Rosa è una persona pratica e pragmatica, le piacciono e le cose belle e ama prendersene cura. È metodica e precisa, eppure la casa nuova le appare uno scoglio insormontabile.
Ha tante cose, è vero, ma lo spazio non manca, eppure non riesce a trovare una quadra, una soluzione che le permetta di sfruttare al meglio e in maniera funzionale gli spazi a disposizione, specie quelli della cabina armadio.
Una Professional Organizer per organizzare una cabina armadio
Si pensa sempre che chi ha bisogno di una Professional Organizer debba per forza essere una persona che vive nel caos e che non abbia le nozioni di base su come si faccia ordine.
In realtà, proprio come Rosa dimostra, questa consulenza va ad aiutare tutte quelle persone che faticano a trovare una soluzione chiara su come organizzare una cabina armadio, o un qualsiasi altro spazio, dando loro un metodo che permetta all’ordine di mantenersi nel tempo.
La cabina armadio di Rosa, fortemente desiderata, appariva come un’enorme tavolozza bianca, sulla quale non sapeva né dove, né come andare a mettere i colori.
Dopo aver analizzato tutti i capi che possedeva ed aver scelto quelli che amava, indossava e la valorizzavano, (il famoso decluttering consapevole), abbiamo definito gli spazi. È fondamentale capire come, dove e perché bisogna mettere quel tal capo in quel tal posto.
Sono state utilizzate grucce salvaspazio, così da sfruttare al massimo ogni cm a disposizione, ed etichette, per una maggiore immediatezza.
I capi sono stati divisi per tipologia – camicie con camicie, gonne con gonne, e via discorrendo- così da avere un unico punto di raccolta, dove prendere e riporre i capi. È esattamente questa definizione, questa visione che permette all’ordine di mantenersi nel tempo.
Chiarezza per tutti
In questo modo, è più facile anche per chi ha accesso all’armadio, mi viene da pensare a un collaboratore domestico, riordinare con maggiore facilità.
In molti casi, per non vanificare lo sforzo e il risultato ottenuto, propongo una sorta di trainer ai collaboratori. È un momento in cui insegno in quanti modi si possono piegare i capi, spiego l’uso corretto delle grucce, e do qualche piccolo trucco per ottimizzare tempi e fatiche.
Lo scopo di questo lavoro, a dispetto di quello che si pensa o si vuole far credere, non è creare un ambiente dall’effetto wow, stile rivista di design, tanto meno illudere le persone con l’idea di una casa perfetta perché, semplicemente, non esistono.
L’organizzare una cabina armadio è concretezza, non (solo) estetica
Il vero scopo è fare in modo che le case siano armoniose, certo, ma soprattutto funzionali e facili da gestire.
Chi se ne frega della sfumatura di colore, se non si sa dove si è messa quella camicia!
Chi se ne frega della piegatura millimetrica, se prima non ci si occupa del maglione che sta nell’armadio da tre anni e ha ancora il cartellino!
Chi se ne frega se i barattoli sono tutti della stessa linea, col coperchio caruccio, se in dispensa hai del cibo scaduto!
Chi se ne frega se c’è uno scaffale di design nel garage, se tutto è messo alla rinfusa!
Ovvio che anche l’aspetto estetico è molto importante, ma non è quello che rende una casa ben organizzata.
Prima di tutto bisogna pensare ad avere cura e attenzione per gli oggetti, dando loro una collocazione chiara e precisa, e lasciando andare quelli inutili, così che possano acquistare nuova vita altrove.
Poi si pensa a dare una sistemazione sensata alle cose, azione che regala immediatezza di pensiero e di azione. Se so che una cosa è lì, e che è messa lì per quel preciso motivo, la trovo subito e so subito dove andare a riporla dopo averla adoperata.
Considerazioni
Sono certa di parlare a nome di molte, se non di tutte, quando dico che la quotidianità è un gran casino.
Il lavoro, i figli coi loro impegni che diventano inevitabilmente anche i nostri, la spesa, la burocrazia, magari genitori anziani a cui bisogna dare un aiuto, le corse dietro a tutte queste cose sono una fatica. La giornata è di 24 ore, ma avresti bisogno che fosse almeno di 48.
Stare anche dietro alla casa è l’ennesima zavorra, perché vorremmo che fosse più veloce fare tutto, perché sogniamo che sia sempre linda e pinta, ma è sempre un disastro perché, quando ci mettiamo d’impegno e la sistemiamo vediamo gli sforzi vanificati in poche ore.
Dichiariamolo senza vergogna, è vero anche che non ne abbiamo voglia, non ci piace farlo o non sappiamo da che parte iniziare.
…e conclusione
Rosa ha deciso che si meritava di vivere a pieno la sua nuova casa e il suo prezioso tempo e ha deciso di chiamarmi. Aveva bisogno di un metodo per risolvere la sua situazione, che la stava affaticando oltre misura, le procurava stress e nervosismo e, di riflesso, lo causava anche alla sua famiglia.
Abbiamo lavorato fianco a fianco, ci siamo confrontate, ho accolto i suoi dubbi senza mai giudicarla e insieme li abbiamo sciolti.
Ha apprezzato moltissimo il fatto di avere ottenuto una cabina armadio che le regalasse una visione d’insieme ampia. Questo si traduce anche in acquisti consapevoli: so quello che possiedo, perciò non compro a casaccio.
Ha riscoperto capi che aveva dimenticato e capito il significato di “Fare shopping nel tuo armadio”, ossia avere quell’organizzazione che ti permette di vedere tutto quello che si ha e poter giocare con nuovi abbinamenti.
La cosa che ha amato di più è stato il fatto di aver organizzato così bene gli spazi, che finalmente il cambio armadio rimane un lontano ricordo.
Ah, abbiamo anche riso molto, perché la tua casa deve renderti felice.
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Il mondo dell’arredamento del bagno sta attraversando una rivoluzione nel 2023,con una serie di tendenze fresche e innovative che stanno ridefinendo il concetto di comfort e stile.
Dall’uso di colori chiari all’incorporazione di materiali naturali, dall’implementazione di specchi intelligenti con display all’uso di rubinetti dotati di sensori di movimento, fino all’ascesa dei box doccia ampi e dei walk-in senza profili.
Colori naturali e chiari
Una delle tendenze predominanti nell’arredo bagno del 2023 è l’uso di colori naturali e chiari.
Questa scelta cromatica conferisce una sensazione di spaziosità e tranquillità al bagno, creando un ambiente rilassante e accogliente.
Le tonalità di bianco, beige, grigio e verde pastello dominano la scena, e i rivestimenti in mattonelle o pietra naturale sono particolarmente popolari.
Questi colori neutrali permettono di sperimentare con altri elementi, come gli accessori e i tessuti, per aggiungere tocchi di colore e personalità al bagno.
Materiali naturali
L’uso di materiali naturali è una delle tendenze più rilevanti nel mondo dell’arredamento del bagno del 2023.
I progettisti e gli appassionati di design stanno abbracciando il legno, la pietra, il marmo e il granito per creare una sensazione di connessione con la natura all’interno del bagno.
Questi materiali aggiungono una dimensione di calore e autenticità all’ambiente e si integrano perfettamente con la tendenza dei colori naturali.
I mobili del bagno realizzati in legno massello o con finiture in marmo sono diventati estremamente popolari e conferiscono un tocco di lusso e bellezza senza tempo.
Specchi intelligenti con display
Un’altra innovazione che sta prendendo piede nel mondo dell’arredo bagno è l’uso di specchi intelligenti con display.
Questi specchi avanzati non solo riflettono la nostra immagine,
ma offrono anche funzionalità digitali come la visualizzazione delle previsioni del tempo, le notizie in tempo reale e la regolazione della luce ambiente.
Questi specchi sono dotati di tecnologia touchscreen e possono essere sincronizzati con dispositivi intelligenti per una maggiore comodità.
Il mix tra funzionalità e stile li rende un elemento essenziale nell’ arredamento del bagno del 2023.
Rubinetti con sensori di movimento
L’igiene e la comodità sono aspetti fondamentali nell’arredamento del bagno del 2023, e i rubinetti con sensori di movimento rappresentano una soluzione all’avanguardia.
Questi rubinetti si attivano automaticamente quando rilevano la presenza delle mani sotto il getto d’acqua e si spengono quando non sono più necessari.
Questa tecnologia non solo riduce lo spreco d’acqua
ma contribuisce anche a mantenere il bagno più pulito, poiché non è necessario toccare i rubinetti con le mani sporche.
Box doccia ampi e Walk-In senza profili
Nel corso del 2023, i box doccia ampi e i walk-in senza profili stanno emergendo come la scelta prediletta di un numero crescente di persone che aspirano a un bagno dal design contemporaneo e altamente funzionale.
Questi progetti si distinguono per la loro estetica pulita e minimalista, poiché eliminano ogni ostacolo visivo, agevolando al massimo l’accesso alla doccia.
I box doccia di generose dimensioni consentono personalizzazioni, con vetri trasparenti o satinati a seconda delle preferenze, mentre i walk-in senza profili creano un flusso ininterrotto tra l’ambiente del bagno e la spaziosa zona doccia.
Queste soluzioni non solo apportano una fresca dose di modernità al bagno, ma innescano anche una sensazione di apertura e ampiezza nell’ambiente.
E oggi tra l’altro, sono anche facili da trovare, anche online, basta infatti esplorare per esempio, il ricco catalogo box doccia di Deghi,un e-commerce specializzato nell’ambito dell’arredo bagno, per trovare una vasta gamma di opzioni per box doccia ampi e walk-in senza profili.
Questo garantisce non solo l’accesso a un’ampia gamma di opzioni, ma anche la certezza di trovare prodotti affidabili e all’avanguardia.
Illuminazione e accessori
L’illuminazione svolge un ruolo cruciale nell’arredamento del bagno del 2023.
Le lampade a LED con tonalità regolabili consentono di creare diverse atmosfere, adattando la luce alle diverse esigenze, dall’illuminazione brillante per il trucco alla luce soffusa per momenti di relax.
Gli specchi retroilluminati sono diventati una scelta popolare per conferire al bagno un tocco di eleganza e glamour.
Gli accessori giocano un ruolo altrettanto importante nell’arredamento del bagno.
Set di accessori coordinati, come portaspazzolino, dispenser di sapone e portasciugamani, aggiungono coesione al design complessivo. Materiali come l’acciaio inossidabile e il rame sono spesso scelti per la loro durabilità e il loro aspetto contemporaneo.
Minimalismo vs. Lusso
Una delle sfide nell’arredamento del bagno del 2023 è trovare l’equilibrio tra il minimalismo e il lusso.
Mentre il minimalismo continua a essere una tendenza popolare, con la sua enfasi sulla pulizia delle linee e sulla semplicità, il lusso fa un ritorno con l’uso di materiali pregiati e dettagli sofisticati.
Alcuni preferiscono un bagno minimalista con un aspetto pulito e senza fronzoli, optando per colori neutri e superfici lisce.
Altri, invece, desiderano creare un’oasi di lusso nel loro bagno, investendo in materiali di alta qualità come il marmo italiano e l’ottone, e aggiungendo dettagli raffinati come rubinetterie dorate e vasche da bagno freestanding.
La scelta tra minimalismo e lusso dipende in gran parte dallo stile personale e dal budget disponibile.
Entrambi gli approcci possono risultare straordinari se eseguiti con attenzione ai dettagli e al bilanciamento.
I mattoni a vista rappresentano un dettaglio decorativo di grande effetto per gli interni delle abitazioni. La texture originale o verniciata conferisce alle pareti un fascino unico, creando un’atmosfera calda e accogliente. Questo tipo di rivestimento è particolarmente apprezzato per la sua capacità di creare interni suggestivi e pieni di carattere. Inoltre, il restauro dei mattoni faccia a vista permette di conservare e valorizzare il patrimonio architettonico di edifici storici. Tuttavia, è importante considerare i vantaggi e gli svantaggi di questo tipo di pareti, così come le giuste tecniche di pulizia e manutenzione per preservarne l’aspetto originale nel tempo.
I mattoni a vista per interni: un elemento versatile e di design
Le pareti di mattoni a vista sono un elemento di design particolarmente gradevole. La loro presenza conferisce un tocco di originalità e personalità agli ambienti, creando un effetto visivo unico e affascinante. I mattoni a vista si sposano bene con diversi stili di arredamento, da quello industriale al rustico, dal classico al contemporaneo, senza dimenticare lo stile vintage. Grazie alla loro versatilità, è possibile utilizzarli in qualsiasi stzanza, come soggiorno, cucina, camera da letto e persino nel bagno. Inoltre, si abbinano perfettamente con altri materiali, come il legno, il metallo o il marmo. Questo, permette di creare un contrasto interessante e arricchire ulteriormente l’aspetto estetico della stanza. Infine, possono anche contribuire a migliorare l’isolamento termico e acustico delle pareti, migliorando il benessere indoor.
Come utilizzare i mattoni a vista per decorare
Le pareti di mattoni a vista sono una soluzione creativa per decorare gli interni. Una delle opzioni più comuni è quella di utilizzarli per una sola parete, che diventerà il punto focale della stanza e aggiungerà carattere all’ambiente. Altre idee creative prevedono l’utilizzo dei mattoni a vista per rivestire un camino, creare uno sfondo dietro il letto o decorare una parete dietro la cucina.
Per le loro origini industriali, le pareti in mattoni a vista sono spesso associate a grandi superfici. Per valorizzarle, in questo caso, serve un’impeccabile selezione di mobili di design.
In un ambiente classico con soffitti decorati, si può lasciare a vista una parete di mattoni completandola con una boiserie in legno a mezza altezza. Con la scelta dei mobili giusti, il risultato sarà di sicuro effetto.
Inoltre, con la giusta illuminazione si possono creare piacevoli giochi di luce e ombre sulle pareti. L’importante è lasciarsi ispirare e sperimentare per dare vita ad un ambiente unico e accogliente.
Il restauro dei mattoni faccia a vista: conservazione e valorizzazione
Il recupero dei mattoni faccia a vista rappresenta un’opportunità per conservare e valorizzare il patrimonio architettonico di edifici storici. Questo processo richiede competenza e attenzione ai dettagli, al fine di preservare l’aspetto originale dei mattoni e ripristinarne l’integrità strutturale. Durante il restauro, possono essere necessari interventi come la rimozione delle malte vecchie e danneggiate, la pulizia dei mattoni per eliminare sporco e detriti, il ripristino delle parti danneggiate o mancanti e l’applicazione di trattamenti protettivi per garantire una maggiore durabilità nel tempo. Come finitura è possibile applicare uno strato protettivo opaco e incolore. Questo, permette di chiudere i pori dei materiali ed evitare, nel tempo, il distacco di polveri fastidiose da mattoni o pietre. Naturalmente, in alternativa alla texture originale, è possibile passare una pittura colorata da scegliere in base allo stile che si vuole dare alla casa.
Il cosniglio è di affidarsi a professionisti esperti nel campo del restauro per ottenere risultati di alta qualità e garantire la conservazione del valore storico ed estetico dei mattoni a vista. Inoltre, il restauro dei mattoni faccia a vista può anche essere un’opportunità per valorizzare l’edificio, rendendolo ancora più attraente dal punto di vista architettonico e aumentando il suo valore nel contesto urbano.
Come pulire e mantenere belle le pareti in mattoni
La pulizia e la manutenzione delle pareti in mattoni a vista richiedono un’attenzione particolare per preservare il loro aspetto originale nel tempo. Caratteristica principale del mattone faccia a vista è l’elevata porosità che lo rende molto assorbente. Per questo è indispensabile proteggere le superfici con idrorepellenti o antimacchia. Inoltre, è bene utilizzare cere di finitura che bloccano il naturale spolvero del materiale, rendendolo così più facile da pulire.
Per pulire i mattoni, è consigliabile utilizzare una spazzola a setole morbide o un panno umido per rimuovere la polvere e lo sporco accumulati. In caso di macchie persistenti, si può provare a utilizzare una soluzione di acqua e detergente neutro, evitando prodotti aggressivi che potrebbero danneggiare la superficie. È importante evitare l’uso di spazzole metalliche o abrasivi che potrebbero graffiare o rovinare i mattoni.
FILA, ad esempio, offre numerosi prodotti per la pulizia e la protezione dei mattoni. Tra questi c’èMATT, la finitura ideale dopo l’impermeabilizzazione con prodotti ecologici, per la manutenzione e la finitura opaca dei trattamenti. La posa è semplice, si stende con uno straccio e, una volta asciugato, si passa la seconda mano incrociata alla prima. Fatto ciò, per la pulizia ordinaria, si può optare per un detergente universale come CLEANER PRO, sempre di Fila.
Conclusioni
Per concludere, i mattoni a vista rappresentano un elemento di design affascinante e versatile per gli interni delle abitazioni. Sia che si tratti di un restauro di un edificio storico o di un nuovo progetto di design, i mattoni a vista sono un’opzione affascinante per creare ambienti unici e suggestivi.
Una cucina sempre perfetta, come il primo giorno? E’ possibile scegliendo i top cucina in pietra sinterizzata. Una superficie naturale ed ecologica, ma ultra-resistente a macchie, graffi e agli effetti del tempo. Un materiale inedito, recentemente riconosciuto dalla Commissione Europea tramite l’assegnazione di un marchio CE. Ne è detentrice Lapitec, l’azienda produttrice dell’omonima superficie.
La pietra sinterizzata Lapitec
Frutto di un processo produttivo coperto da 25 brevetti, Lapitec è un materiale per architettura, interior e product design. L’azienda realizza la pietra sinterizzata partendo da una miscela in polvere di minerali 100% naturali, senza l’aggiunta di pigmenti o inchiostri. La miscela è sottoposta a un processo di vibro-compressione sottovuoto e cottura ad elevate temperature (sinterizzazione). In questi passaggi le polveri si compattano senza l’ausilio di colle o resine, dando origine a lastre in grandi dimensioni (fino a 1540 mm x 3440 mm, in spessore 12, 20 o 30 mm) utilizzabili per top cucina, superfici verticali e altri complementi sia indoor che outdoor.
Insomma, è un materiale 100% Made in Italy, bello ed esclusivo oltre che dalla vocazione sostenibile, sia nelle materie prime impiegate sia nelle differenti fasi del processo produttivo.
Colori
Lapitec è disponibile in una gamma di colori che traggono ispirazione dalla natura, dal bianco al nero, passando per una variazione di grigi e di marroni, più alcune particolari nuance caratterizzate da venature irregolari a contrasto. Il colore delle lastre, frutto della miscela minerale e non di stampe, è identico in ogni punto dello spessore della lastra, a tutta massa. Questo significa che l’effetto cromatico è presente anche sulla costa ed emerge in modo coerente in caso di lavorazioni come tagli, fori o fresature.
Finiture top cucina in pietra sinterizzata
Liscio, opaco, lucidoo con diversi gradi di ruvidità, il materiale è personalizzabile nella finitura e in ogni caso rimane privo di pori in superficie, caratteristica che ne assicura l’igiene e facilità di pulizia, agevolandone l’impiego nel settore cucina. È resistente alle macchie, al calore e alle escursioni termiche. Inoltre, può essere lavorato per integrare tecnologie sotto-top come comandi touch o piani riscaldati e refrigerati.
Le proposte Lapitec per completare la cucina
Da ultimo, Lapitec propone nel suo catalogo anche Orion, una collezione di lavelli integrabili al top con continuità di colore, e Lapitec Chef, un piano cottura brevettato dall’azienda, totalmente invisibile e azionato da speciali tappetini in silicone alimentare, che una volta tolti lasciano la superficie libera per ospitare qualunque altra attività, dalla preparazione, all’impiattamento, il lavoro, la conversazione.
Come scegliere i tappeti per il salotto? Come si fa ad abbinare tappeto e divano? Forma, colore, pattern, dimensioni… scegliere il tappeto del living è tutt’altro che facile.
Ecco una guida pratica per trovare il tappeto più adatto al tuo salotto, sia per stile che per funzionalità, che per forma.
Il tappeto va sempre sotto al divano, completamente o almeno parzialmente. Questo perché una delle funzioni del divano è quella di delimitare uno spazio in base alla sua funzione. Nel living, il tappeto mette insieme divano, poltrone, pouf e tavolini da caffè, facendoli apparire connessi tra loro e non collocati casualmente all’interno dello spazio.
Questo concetto è racchiuso molto bene dalla definizione anglosassone “area rug”, il termine usato per chiamare i tappeti grandi da salotto. Letteralmente, potremmo tradurre “area rug” con “tappeto di zona”, proprio perché questi tappeti, con la loro presenza tracciano un’area ben definita nel living.
L’errore frequente da evitare
Come posizionare il tappeto se il divano è angolare?
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La regola è sempre la stessa: il tappeto può sbordare di 20 cm o più sul retro e sui lati del divano oppure può fuoriuscire solo lateralmente e protrarsi sotto il divano parzialmente.
In ogni caso il tappeto deve andare almeno a filo del lato esterno della chaise longue. Si può fare eccezione solo in presenza di un tappeto tondo (te ne parlo meglio nel secondo punto del prossimo paragrafo).
Quando usare un tappeto rotondo in salotto?
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Un grande tappeto rotondo da salotto, torna particolarmente utile nei seguenti casi.
Rendere fluido l’ambiente. Quando il living non è orientato verso un punto focale (come camino o tv), ma si vuole concentrare l’attenzione su quello che succede proprio all’interno del salotto (per esempio, l’interazione tra persone e la conversazione). Questa soluzione valorizza le relazioni nei salotti in cui ospitare persone nuove è un’abitudine, ma anche negli spazi di co-working o nelle hall degli hotel.
Addolcire un living con divano angolare. La forma sinuosa del tappeto rotondo va a controbilanciare anche i divani più spigolosi. Per un risultato soddisfacente è bene tenere conto delle misure: il diametro deve superare la lunghezza del divano e il tappeto deve estendersi anche sotto le sedute (chaise longue inclusa), per metà o due terzi o almeno un quarto della loro profondità .
Assecondare le forme di un divano curvo. Abbinati con un divano a fagiolo o, in generale, con un divano curvo curvo, i tappeti rotondi si comportano come una naturale estensione della seduta, disegnando un’area morbida e sinuosa in cui rilassarsi.
Indirizzare il living verso un’altra direzione (quando manca lo spazio davanti al divano). Di solito le sedute extra e il tavolino da caffè si trovano davanti al divano, ma come si fa quando lo spazio di fronte al divano è davvero poco? Un tappeto tondo, posizionato in maniera strategica, può far sì che il living si estenda lateralmente, piuttosto che frontalmente. Quindi si possono posizionare sedute extra e tavolini sul tappeto, lateralmente.
Dal punto di vista cromatico, si può scegliere sia di usare una palette monocromatica o composta da colori simili oppure di puntare tutto sul contrasto. Quando scegliamo di usare lo stesso colore o due colori simili per divano e tappeto, stiamo dando più importanza alle tinte (e alle sensazioni che queste trasmettono) piuttosto che ai singoli elementi d’arredo.
Se scegliamo due colori in contrasto, magari complementari (per esempio divano rosa e tappeto verde o divano cammello e tappeto ottanio) mettiamo in primo piano, non solo il magnetico gioco di tinte, ma anche i singoli elementi (il divano e il tappeto).
Abbinare tappeto e divano in base a materiali e fantasie
Parlando di fantasie, textures e materiali, quando divano e tappeto non sono in accordo, ma in contrasto si esaltano a vicenda.
Divano a fantasia (tessuto a righe, a fiori, pied de poule): potrebbe essere saggio abbinare un tappeto a tinta unita. Se, però, vuoi osare in questo reel ti spiego come abbinare due fantasie tra loro.
Divano in pelle: essendo la pelle un tessuto “freddo”, si sposa bene con i soffici tappeti Shaggy (a pelo lungo). Essendo la pelle un materiale liscio, crea un contrasto interessante con i tappeti ruvidi e texturizzati, come i tappeti in lana intrecciata con le trame in rilievo. Per movimentare il divano in pelle si può optare anche per un tappeto con un pattern geometrico.
Divano in velluto: sono molto versatili negli abbinamenti. Se vuoi creare un ambiente soave e romantico, puntando tutto sulla morbidezza, puoi scegliere un tappeto a pelo lungo. In alternativa, puoi abbinare al divano di velluto un tappeto a pelo corto, a fantasia o monocromatico, a seconda dello stile che vuoi creare.
Divano in tessuto: i divani in tessuto sono in assoluto i più facili da abbinare. Stanno benissimo sia con i tappeti a pelo lungo che con quelli a pelo corto e persino con i tappeti in iuta.
Tappeti per il salotto: guida agli stili
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Il tappeto del living è un elemento di forte impatto che contribuisce a definire il tuo stile personale. A seconda del “sapore” che vuoi dare al tuo ambiente, puoi prendere ispirazione dai principali stili d’arredo e divertirti a mescolarli tra loro e con altri elementi che ti piacciono (qui ti spiego meglio cosa significa trovare il tuo stile personale).
Vediamo quali sono i tappeti più rappresentativi, per ogni stile.
Tappeti per il salotto: stile scandinavo
Tappeti per il salotto: stile Bohemièn
Tappeti per un salotto in stile rustico moderno o rustico chic
Tappeti per il salotto: stile contemporaneo
Tappeti per un salotto antico e moderno
Tappeti per il salotto lavabili: i casi in cui sono indispensabili
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Tenere pulito un tappeto può essere davvero difficile e frustrante. Un tappeto sporco perde tutta la sua bellezza e, piuttosto che valorizzare, tende a far apparire l’ambiente trasandato. Su questo blog trovi un articolo tutto dedicato acome lavare i tappeti in casa con i metodi e i prodotti che ho testato in prima persona.
Quando il living è a pochi passi dalla porta di ingresso o da una portafinestra che si apre su un terrazzo, su un balcone scoperto, su un cortile o su un giardino. Il passaggio dall’esterno all’interno espone il tappeto a un’alta probabilità di sporcarsi facilmente.
In una casa con bambini e/o animali, che amano giocare in libertà. Un tappeto lavabile in lavatrice in questi casi è comodissimo!
Esistono tappeti ignifughi da mettere davanti al camino?
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Avere un bel tappeto sotto il divano, davanti al caminetto, rende ancora più suggestiva la magia del focolare; ma è sicuro sistemare un tappeto vicino al camino o rischia di incendiarsi?
Non sono consigliati i tappeti sintetici (nylon, poliestere, ecc.): si infiammano molto più facilmente rispetto a quelli naturali.
Vanno bene i tappeti in lana. Di tutte le fibre tessili, la lana è quella che ha una temperatura di combustione più alta , ovvero 600 gradi,(fonte Ecolab) e, quindi, si accende difficilmente e tende a propagare poco la fiamma.
Sai che esistono anche dei tappetini ignifughi per salvaguardare la porzione di pavimento davanti al camino? Sono in pelle o in materiali tecnici e prevengono i danni causati dalle scintille.
Ora che sai tutto su come scegliere i tappeti per il salotto, non ti resta che prendere le misure e iniziare la ricerca online o nei negozi fisici.