Buon Natale!
Merry Christmas!
メリークリスマス
Feliz Navidad!
शुभ क्रिसमस
Joyeux Noël!
Frohliche Weihnachten!
عيد ميلاد مجيد
Feliz Natal!
Καλά Χριστούγεννα!
Lo Staff di diotti.com augura a tutti un felice Natale ed un sereno 2020!
Buon Natale!
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Feliz Navidad!
शुभ क्रिसमस
Joyeux Noël!
Frohliche Weihnachten!
عيد ميلاد مجيد
Feliz Natal!
Καλά Χριστούγεννα!
Lo Staff di diotti.com augura a tutti un felice Natale ed un sereno 2020!
Lo stavamo aspettando (e quasi avevamo perso le speranze).
Ma alla fine
....squillo di trombe...
anche quest'anno è stato annunciato il Colore Pantone del 2020: Classic Blue 19-4052
Spiega Pantone che questa tinta di blu
"instillando calma, fiducia e connessione, questa intramontabile tonalità evidenzia il nostro desiderio di affidabilità e stabilità, base su cui costruire qualcosa di positivo mentre attraversiamo la soglia di una nuova era"
Anche Leatrice Eiseman, executive director del Color Institute, parla di questo blu intenso:
"stiamo vivendo in un'epoca che ha bisogno di stabilità e fede. È questo desiderio di costanza e sicurezza che Pantone 19-4052 esprime: solidità, qualcosa di cui potersi fidare. Classic Blue è profondo, inalterabile, duraturo. Ci fa pensare al vasto ed infinito cielo notturno, incoraggiandoci a guardare oltre l'ovvietà ed espandere i nostri pensieri; ci sfida a vedere oltre la superficie delle cose ed espandere le nostre prospettive"
Ecco la nostra selezione per un interior design 2020 all'insegna del Pantone Classic Blue che, dobbiamo dirlo, ci ricorda un po' il blu navy tanto amato nella moda, avvicinandosi però di più alla vellutata profondità dell'indaco.
Un letto in velluto per dormire tra le nuvole, in un notturno stellato. Pareti e arredo tutto blu, con dettagli in legno scuro e biancheria beige (per rimanere nello spettro della tonalità marrone del legno). Un ambiente accogliente, che ci fa dimenticare che il blu sia considerato un colore freddo. Sarà anche grazie al velluto che tutto scalda!
Un accostamento rilassante e sofisticato, per ambienti dedicati al relax.
Blu e bianco è un abbinamento intramontabile, particolarmente amato per chi ha la fortuna di vivere in riva al mare. Anche in ambienti urbani si può fare, basta scegliere un blu classico come quello di Pantone e inserirlo in giusta dose.
Il legno scalda qualsiasi ambiente e abbinato al blu ci fa subito pensare all'accogliente soggiorno di una baita di alta montagna.
Modernissimo trend quello degli elementi in metallo negli arredi imbottiti: via libera a sedie e divani rivestiti in blu notte con piedi e gambe in metallo nero, cromato o satinato.
Per molto tempo bistrattato, l'abbinamento tra questi due colori si può fare. Basta vedere per credere.
Per non sbagliare mai e per evitare l'effetto blu-bianco dello stile marinaro, basta scegliere il beige o il bianco sporco per accompagnare il Classic Blue.
Solo per veri amanti di questo colore. Se non dosato sapientemente può risultare in un pasticcio, quindi attenzione a gestire le sfumature che volete usare, dove e in che quantità.
Un grande classico che fa pensare un po' alle divise nautiche di quando "si vestiva alla marinara". Forte ma non fuori dalle righe se applicato con cura.
Rosso, giallo e blu. Ecco, senza esagerare per non incorrere nell'effetto asilo nido o ufficio anni '80.
Secondo il principio del cerchio cromatico di Chevreul, i colori che stanno bene insieme sono quelli vicini tra loro all'interno del disco. Ecco perché blue e viola - in piccole dose, secondo noi - possono funzionare bene per accessori o dettagli d'accento.
Per lo stesso principio del disco cromatico, i colori che si trovano in posizione opposta (complementari) stanno bene insieme. Il blu è opposto al giallo, anche in questo caso, attenzione a non esagerare.
Il Color Institute ha creato 5 palette uniche, ispirate a vari mood. Ideali sia per casa e arredamento, che nella moda e nel design.
La palette "Ponder" punta a tinte blu-azzurre fredde affiancate da colori rosacei dall'effetto calmante e accogliente.
Quando si dice blu si dice oceano, mare, acqua, isole tropicali e acque cristalline...fuga dalla città. Ecco da dove nasce il mix "Snorkel".
Nome originale "Desert Twilight": suggestioni sofisticate di un'alba nel deserto.
Questa intrigante palette è stata creata da Pantone pensando agli "Exotic Tastes": sapori esotici, spezie, condimenti e frutti blu, ottimi per la salute e il sistema immunitario.
"Untraditional" è il mix inaspettato per chi sa e vuole osare. Perfetto per combinazioni divertenti e irriverenti, ma andateci piano con i glitter.
Lo sai che...
Il colore del 2020 segna il ventesimo anniversario della tradizione del "Color of the Year" lanciata per la prima volta dall'Istituto Pantone nel 2000. Non sappiamo se sia un caso ma è sicuramente curioso vedere come nel ventennale di questo evento la scelta sia ricaduta nuovamente su una nuance del blu. Il colore dell'anno selezionato all'alba del nuovo millennio fu infatti il Cerulean Blue 15-4020. Un azzurro che, nelle parole della Eiseman doveva "portare calma, pace e tranquillità, come un vasto cielo primaverile o una vacanza in riva al mare". A quanto pare la stessa ricerca di serenità caratterizza l'ingresso negli anni '20 del 2000. Altri blu che sono entrati nella Hall of Fame di Pantone sono: Aqua Sky nel 2003, Blue Turquoise nel 2005, Blue Iris nel 2008, Turquoise nel 2010, Serenity nel 2016. L'anno scorso è stato invece il turno del Living Coral.
Vorresti trovare l'arredo blu perfetto per la tua casa? Non sai come abbinarlo con pavimenti e rivestimenti? Ricorda che anche se non lo vedi nelle foto, forse puoi averlo perché tutti i nostri mobili sono altamente personalizzabili in tantissimi colori e materiali! Nel dubbio, clicca qui sotto e raccontaci cosa stai cercando.
Siamo nell’era della smart home, in cui i vantaggi della rivoluzione tecnologica e digitale migliorano costantemente il nostro ambiente domestico rendendolo al contempo sempre più ecosostenibile.
Tra gli strumenti protagonisti del processo d’innovazione che stanno attraversando le abitazioni si annoverano senza dubbio i termostati smart, che permettono tanto di tenere sotto controllo quanto di regolare a distanza la temperatura di tutti gli ambienti.
Questi dispositivi, infatti, possono essere controllati anche attraverso smartphone e tablet, garantendo in questo modo un utilizzo mirato delle risorse energetiche. Il tutto è reso possibile da specifiche app che, sfruttando la connessione Wi-Fi, garantiscono il controllo da remoto delle apparecchiature. I vantaggi principali dell’utilizzo di un termostato smart, allora, sono rappresentati dalla possibilità di limitare il consumo energetico quando non si è in casa o di fare in modo che il dispositivo provveda a riattivare il riscaldamento per l’ora del rientro.
Ovviamente, un termostato smart può essere parte integrante di un sistema di domotica e interagire al meglio con la centralina e con i sensori ambientali.
Il mercato, attualmente, offre un’ampia gamma di soluzioni smart tra cui i consumatori possono scegliere. Per essere certi di optare per proposte sicure e all’avanguardia è sufficiente rivolgersi ad aziende dalla grande esperienza nel settore, come per esempio Ariston.
Il termostato wifi Ariston Cube S Net, per esempio, è un dispositivo innovativo di ultima generazione e di dimensioni contenute, che include numerose nuove funzionalità. Il design è moderno ed accattivante, così da permettere al mezzo una facile integrazione nello stile di casa. Presenta un’interfaccia intuitiva e immediata, con interfaccia touch e display ben visibile, dove sono riportate tutte le informazioni necessarie. È dotato del sistema di connettività Ariston NET, che gli permette di essere connesso non solo con i dispositivi dell’utente, ma anche con la rete, attraverso cui il termostato ha accesso alla temperatura esterna per adattare al meglio quella dell’ambiente domestico. È un dispositivo che può essere collegato anche con l’apposito centro assistenza, al fine di comunicare eventuali malfunzionamenti e consentire un intervento risolutivo da remoto o pianificare un intervento in loco rapido ed immediato. Cube S Net, inoltre, opera in modo naturale con le caldaie Ariston Alteas e Genus e Clas, prodotti concepiti per essere interamente compatibili tra loro.
Scegliere un termostato smart implica un risparmio economico ed una comodità di utilizzo senza precedenti. Il termostato smart, come altri dispositivi, rientra nella normativa sull’efficientamento energetico delle abitazioni e consente, dunque, di accedere ai corposi sgravi fiscali previsti dalla legge.
Oltre al risparmio per l’installazione, fino al 65%, il termostato smart consente di risparmiare sull’energia necessaria al riscaldamento della casa in modo consistente, se abbinati a una caldaia a condensazione in sostituzione di un impianto con caldaie convenzionali. Il risparmio energetico, ovviamente, non riguarda il solo nucleo familiare ma si riflette sulle emissioni di CO2 nell’ambiente. Impiegare dispositivi che migliorano la qualità della vita e preservano l’ambiente è importante per il futuro del pianeta e dei nostri figli.
Da bambini, sarà capitato a tutti di creare un nascondiglio segreto nella cameretta o in un angolo dell’abitazione. Coperto da un lenzuolo o barricato dietro a cuscini, quel rifugio domestico ha sempre racchiuso il fascino di un luogo inaccessibile ai grandi dove passare, indisturbati, ore e ore a disegnare o leggere.
Una volta cresciuti, con gli impegni che aumentano e il tempo che manca, non sarebbe fantastico poter rivivere quel ricordo e ricavare, nella propria casa, una stanza segreta per evadere dalla routine quotidiana?
Niente panico. Per creare passaggi segreti e locali nascosti non servono sistemi ingegneristici o corridoi labirintici alla Indiana Jones! La soluzione è semplice: basta arredare le pareti scegliendo una porta libreria con apertura a bilico.
La porta a bilico è un modello di porta pivotante o girevole che, per aprirsi, ruota attorno a perni laterali a scomparsa. Si differenzia dalle classiche porte battenti o scorrevoli per il sistema di apertura non vincolato a binari né a telai murati.
La porta libreria è uno speciale modello di porta invisibile che integra la funzionalità dei serramenti salvaspazio all’intelligenza degli arredi multifunzione. Ciò che la rende unica è il suo design, simile all’aspetto di un mobile a ripiani ricavato in una nicchia.
Elegante, pratica, mimetizzata: la libreria nascondi porta presenta parecchi vantaggi. Se ti alletta l’idea che anche la tua casa abbia il suo passaggio segreto (o per dirla in stile fantasy, il suo portale spazio-temporale), dai un’occhiata alle 7 ragioni per scegliere una porta-libreria.
Il vero motivo per cui si sceglie di installare una porta con finta libreria (ma da usare come una vera scaffalatura) è per rendere una stanza inaccessibile a chi non ne conosce l’esistenza. In altre parole, questa libreria magica permette di celare l’accesso a un locale che si desidera mantenere segreto.
Nella pratica, la porta nascosta può essere utilizzata per separare lo spazio in maniera discreta, per ricavare una stanza blindata, un ufficio domestico, una personale biblioteca con libri da collezione… o per organizzare un angolo relax dove riposare e ricaricare le energie prima che i bambini tornino da scuola!
A livello tecnico, l’ingombro di una porta a bilico verticale è inferiore a quello di una normale porta battente. Può essere quindi utilizzata in numerosissimi ambienti, tanto spaziosi quanto ristretti.
In termini di ottimizzazione, l’assenza di un vano porta tradizionale permette di sfruttare la parete interamente, per tutta la lunghezza, quando il battente è chiuso. I ripiani integrati nelle ante, dal canto loro, riducono al minimo lo spazio occupato in profondità. Per rendersene conto, è sufficiente paragonare l’ingombro della porta a quello di una libreria a parete che, per quanto poco profonda o ultra sottile, non sarà mai a filo muro.
Le porte nascoste si aprono facilmente e senza sforzo tirando, spingendo o ruotando i pannelli a seconda dei modelli. Per preservare il massimo della segretezza, è bene scegliere un modello senza maniglie. I sistemi di apertura più avanzati prevedono serrature magnetiche e cerniere nascoste, dettagli che rendono la porta letteralmente invisibile.
Inoltre, il connubio tra apertura facilitata e minimo ingombro fa sì che le porte a bilico (comprese quelle con libreria) possano essere impiegate per agevolare le persone diversamente abili.
La posa delle porte con libreria non prevede alcuna opera muraria. A differenza di quelle a scomparsa, che richiedono un intervento di demolizione della parete, le porte a bilico verticale non necessitano l’installazione di controtelai interni. Infatti, il loro movimento è vincolato alla presenza di due perni, a soffitto e a pavimento.
Di conseguenza, le porte nascoste si fondono in totale armonia nella parete e sono compatibili con la maggior parte dei muri, anche in cartongesso.
Quelle con libreria sono porte nate per nascondere e proteggere. Efficaci contro gli occhi indiscreti, le quinte girevoli con scaffalatura lo sono anche contro i rumori molesti. E non mi riferisco all’apertura silenziosa, controllata da cerniere di ultima generazione che ne garantiscono la movimentazione fluida e in sicurezza, ma piuttosto alla composizione delle ante.
Le migliori porte a libreria sono realizzate con materiali polimerici dalle proprietà isolanti, perfetti per insonorizzare un ambiente di piccole dimensioni.
Veniamo al dunque: le porte libreria sono belle, oltre che pratiche. Contemporanee, essenziali, discrete: hanno tutte le carte in regola per soddisfare le richieste degli appartamenti moderni, a dir poco esigenti quando si tratta di estetica.
Il design, curato nei minimi dettagli, tende al minimalismo: maniglie assenti o incassate, pannelli in continuità con le pareti e installazione a filo muro, per una resa elegante e raffinata.
Sarò sincera: il prezzo di una porta libreria può essere importante, di gran lunga superiore a quello di una tradizionale porta a battente. Bisogna però considerare che il costo è giustificato da fattori come la qualità dei materiali impiegati, la praticità di utilizzo, la funzionalità e l’impatto estetico che una porta nascosta ha nell’ambiente domestico. In una parola: impareggiabili.
Inoltre, il nome “porta libreria” suggerisce che la soluzione comprende non uno, ma due elementi: una porta e una libreria, perfettamente utilizzabile per riporre volumi (leggasi: non servirà acquistare scaffali o mensole aggiuntivi).
Ultimo ma non meno importante, il vantaggio economico. Se stai ristrutturando casa e prevedi di intervenire anche sulle porte, ricorda che potresti avere diritto alle agevolazioni fiscali previste per legge.
Come visto, la porta libreria è un arredo innovativo ed elegante, perfetto per creare una stanza o un passaggio segreto senza ricorrere a grandi opere murarie. Se l’idea fa al caso tuo, ma vorresti essere guidato nella scelta, il consiglio è di rivolgerti a dei veri professionisti.
L’azienda Porte Italiane, leader nel settore da 50 anni, è a disposizione per proporti una soluzione originale e di qualità per creare un angolo di pace nella tua casa.
Oggi sono varie le tipologie di porte scorrevoli disponibili in commercio. Ce ne sono di vari materiali e dimensioni, ma anche di adatte per l’installazione all’esterno del muro, che consentono di posizionare questo tipo di porta anche dove non c’è lo spazio all’interno della parete. I modelli di alcune aziende sono poi particolarmente decorativi e permettono di dare quel tocco di originalità che ci aiuta a costruire uno stile del tutto personale all’interno della nostra abitazione. Spesso poi le porte scorrevoli si utilizzano per una vera e propria esigenza, dettata dallo spazio a disposizione o dall’assenza di una vera e propria parete in cui aprire la porta.
Questa è di certo la peculiarità principale che tutti conoscono delle porte scorrevoli; le si può infatti utilizzare negli ambienti in cui il movimento di apertura di una porta a battente potrebbe risultare eccessivamente “ingombrante”. La porta scorrevole invece, che rimane vicina alla parete o che addirittura vi penetra, è perfetta come accessorio salvaspazio. Ci sono poi anche molti altri vantaggi, si pensi ad esempio a necessità particolari, come suddividere in due un ambiente, come ad esempio un corridoio o il living, per creare un vero e proprio ingresso. In queste situazioni le porte scorrevoli non sono solo pratiche, ma anche molto decorative e permettono di creare un effetto originale e piacevole.
La proposta oggi disponibile in commercio permette di posizionare in casa accessori decisamente molto belli dal punto di vista estetico e ben progettati. Si pensi ad esempio alle porte scorrevoli in vetro, disponibili con diverse finiture o anche con decorazioni colorate. Sono anche perfette per soluzioni all’interno di uffici open space, in cui suddividere gli spazi. La trasparenza del vetro infatti consente di diffondere la corretta luminosità anche agli ambienti che non affacciano verso l’esterno se non con piccole aperture, garantendo una perfetta abitabilità.
Le porte scorrevoli più classiche si installano creando nella parete laterale all’apertura uno spazio in cui fari rientrare la porta stessa. Chiaramente è necessario avere a disposizione una parete sufficientemente ampia, ma che sia anche completamente priva di impiantistiche, come ad esempio cavi dell’impianto elettrico. Non sempre tale soluzione è disponibile in casa, per questo oggi in vari casi le porte scorrevoli si installano con un binario posto all’esterno della parete, che corre invece sul muro, all’altezza della porta. Questo tipo di soluzione è decisamente piacevole e permette di posizionare una porta scorrevole, in vetro o in altro materiale, anche dove prima tale possibilità era totalmente preclusa. In commercio ci sono poi porte scorrevoli a filo parete, che decorano la stanza e rendono l’apertura decisamente originale. Oppure porte in vetro con profili in legno o alluminio, che danno quel tocco speciale ad ogni ambiente. Di particolare effetto scenico sono le porte scorrevoli doppie a scomparsa, che permettono di suddividere al meglio un ambiente, quando necessario, per poi riaprirlo nel momento in cui si vuole godere di tutto lo spazio disponibile senza interruzioni. Chiaramente è necessario avere a disposizione uno spazio sufficientemente ampio per questo tipo di installazione.
Manca poco più di un mese a Natale. Le giornate si accorciano, il freddo si fa sentire… e i più nostalgici non fanno che ripensare a quei pomeriggi estivi passati, tra una nuotata e l’altra, a bordo di meravigliose piscine interrate.
Ambasciatrici di una certa idea di lusso, le moderne vasche da esterno hanno tutte le carte in regola per trasformare il giardino in un piccolo angolo di paradiso. Curate nei minimi dettagli e realizzate con materiali di pregio, assumono un valore estetico tale da essere considerate dei veri e propri complementi d’arredo dal design contemporaneo.
L’originalità delle piscine interrate più belle è causa del loro successo. Le pagine dei cataloghi si popolano di vasche dalle forme particolari, anche su misura, corredate da così tanti accessori che le soluzioni personalizzate stanno diventando il nuovo standard. Non resta che chiedersi quale sia la piscina migliore in cui immergersi…
Lasciamo a te la scelta! Ecco una selezione di 7 piscine interrate di design, progettate e realizzate da iBlue Piscine, a cui non potrai resistere.
Il mosaico è uno dei materiali più di tendenza tra i rivestimenti delle piscine contemporanee. È particolarmente apprezzato per l’eleganza delle sue tessere, personalizzabili per motivi e colori. Le tinte di maggior tendenza restano il blu e l’azzurro, ideali se si vuole rendere l’acqua ancora più cristallina.
I plus di una piscina con fondo a mosaico? Si pulisce facilmente, ha un’ottima durata nel tempo ed è un impareggiabile simbolo di lusso e raffinatezza.
Quando si dice piscina esterna è inevitabile parlare di protezione. E se si tratta di piscine di design, l’argomento si fa ancor più delicato.
La copertura è l’elemento fondamentale per proteggere la piscina quando non viene utilizzata. E, poiché anche l’occhio vuole la sua parte, i modelli più attuali si adattano alle tendenze moderne. Una volta chiusi, teli e pannelli si integrano perfettamente nella struttura della vasca, garantendo così una resa estetica impeccabile.
Chi l’ha detto che una bella piscina interrata non possa essere anche pratica? Ne sono l’esempio le piscine con doccia a bordo vasca, vera sintesi tra funzionalità e gusto.
Oltre ad essere utili, le colonne doccia sono utilizzate come gradevole elemento decorativo. Il loro aspetto, minimalista e accattivante, è studiato nei minimi dettagli per assecondare lo stile della piscina e fondersi discretamente nell’ambiente in cui sono inserite.
La piscina con trampolino riesce a combinare divertimento e stile. Come? Integrando alla vasca una piccola piattaforma per tuffi dall’aspetto minimalista.
A differenza dei classici trampolini, quelli di design sono caratterizzati da forme sinuose, ricurve o arcuate e sono realizzati con materiali innovativi ed esclusivi, resistenti all’usura e alle sollecitazioni.
La piscina con scala romana è apprezzata da coloro che vogliono immergersi in acqua in maniera graduale. Ottima alternativa alla scaletta laterale, la scala interna ha il vantaggio di consentire a più persone di scendere in vasca contemporaneamente, in sicurezza e senza sforzo.
Dal punto di vista estetico, i gradini integrati nella struttura – ottimi anche per sedersi a prendere il sole – conferiscono alla piscina un aspetto di indiscussa ricercatezza.
L’idromassaggio è l’accessorio numero uno delle piscine di design. Bocchette regolabili e getti d’acqua sono tutto ciò che serve per creare una piccola spa in giardino, utile per ricaricare le batterie dopo una giornata stressante.
L’idromassaggio delle piscine interrate può essere integrato nella vasca principale, in un angolo, o dislocato in una vasca secondaria, solitamente rotonda e di dimensioni inferiori.
Lo sai che i colori possono influenzare umori e stati d’animo? A dirlo è la cromoterapia che, comunemente impiegata nell’arredamento o nella moda, riceve una risposta positiva anche dal mondo delle piscine.
Il vantaggio di illuminare la vasca con luci blu, verdi, rosse o viola è duplice. La piscina potrà essere utilizzata per una suggestiva nuotata al chiaro di luna e creerà in giardino un’atmosfera d’incanto.
Prima di scegliere una piscina interrata, ci sono importanti fattori che dovresti considerare. Abbiamo raccolto, in pillole, i principali.
La qualità di una piscina interrata passa anche dai materiali con cui è realizzata. Oltre a considerare la materia principale, ovvero quella che costituirà la struttura della vasca, non dimenticare di informarti sulle tipologie di rivestimento, pavimentazione e bordo più adatti alle tue esigenze.
Criteri di scelta imprescindibili, si determinano in base alle esigenze pratiche e allo spazio disponibile. Oltre ai modelli classici (rettangolare, rotondo, ovale) esistono piscine dalla forma libera o strana (come quella a fagiolo), perfette per aggirare ostacoli fisici presenti in giardino. Per le dimensioni, invece, è indispensabile determinare non solo lunghezza e larghezza, ma anche la profondità della vasca.
Trampolino, idromassaggio o riscaldamento? Quando si parla di accessori per piscina, non ci sono regole da seguire. La scelta dovrebbe essere dettata dall’uso che fai della vasca, dalle attività che ti piace svolgere, dello spazio e del budget a disposizione. Un esempio? Se ami nuotare ma non puoi installare una piscina olimpionica in giardino, potresti scegliere di integrare in vasca un sistema per il nuoto controcorrente.
Il sistema di sanificazione delle moderne piscine interrate si basa su due sistemi: lo skimmer e lo sfioro. Nel primo caso, la pulizia è affidata a prese che aspirano l’acqua e la inviano ad appositi filtri. Nel secondo, l’acqua fuoriesce oltre il bordo della vasca per finire in un serbatoio dove viene filtrata. Poiché i sistemi prevedono performance e costi diversi, è bene chiedere la consulenza di un esperto prima di procedere ad un eventuale acquisto.
Per quanto riguarda Natale, mi sono resa conto che ci sono due tipi di approccio: quello tiepido delle persone che si sentono sopraffatte da cene, regali, dress code, e quello entusiasta delle persone che amano questo magico periodo. Io appartengo a quest’ultima categoria da sempre. Natale è magia, infanzia, ricordi di famiglia e profumo di casa.
Tra i miei ricordi legati al Natale ci sono le voci mia, di mia sorella e delle mie cugine quando si festeggiava dai nonni. C’é l’albero vero, che mi aveva portato papà: lo procurava lui da sempre, fin da quando io e mia sorella eravamo piccole. In casa non è mai entrato un albero di plastica. Ci sono i regali, che ho sempre adorato.
Vorrei fosse speciale anche per mio figlio.
Piano piano, l’eccitazione è palpabile e mia sorella è complice. Sta organizzando il “piano biscotti” per cui dovremo preparare vari impasti da conservare in freezer, da scongelare al momento giusto per far lavorare l’impasto ai bambini. Mentre, per quanto mi riguarda, ora come ora sono più concentrata sui regali.
Adoro le liste virtuali di tutte le cose che spererei di dare e ricevere, quindi ho preparato la mia lista.
Spero che ti sia di ispirazione, per rendere più sereno il Natale {no stress please}.
Coppia di asciugamani H&M, 7,99 €
Le lenzuola per bambini H&M, 24,99 €
Mukka di Bialetti, 59,90 €
Tappetino bagno di Missoni, 175 €
Sale e pepe in peltro Funky Table, 75 €
Grembiule natalizio Croff, 9.99 €
Travel Mug Joules, 17 €
Pantofole sheepskin australiana Emu, 68.99 €
Sapone naturale liquido arancia e cannella di Marius Fabre, 9,80 €
Portariviste da parete in feltro di Utology, 91 €
Cappetta Dandy di Nasonmeoretti, 75 €
Tappeto Kashbar Polar di Doing Goods, 160 €
Farina e farine di M. Vanni – Giunti, 19.50 €
Taccuino classico di Moleskine, 44.90 €
Toglietta Collezione Natale di My Drap, 41.90€ set da 12 commensali
Pandoro Galup, 19.90 €
Sapone naturale cocco e menta per bambini di Yope
Ballerine Le Clare, 38.90 €
Truffles al latte di Chardonell et Walker, 31 €
Wonder Roll siero antiossidante di VeraLab, 42 €
Cuffia House of Marley, 39.99 €
Coperta in tartan di ScotlandShop, 127.65 €
Brocca Bitossi, 54,50 €
Vaso treppiedi di Primark, 6 €
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Ma quante tipologie di composizione esistono?
In questa nuova guida della serie "Come arredare casa" ci siamo concentrati su tutto quello che si può fare con gli elementi di un armadio modulare. Il contenitore per eccellenza, il guardaroba risolve moltissimi problemi di organizzazione e, se ben progettato, può ospitare al suo interno molto più che abiti, vestiti e cappotti. Può diventare molto più di un semplice "armadio per la camera", perché gli elementi che lo compongono possono essere utilizzati per dividere un monolocale, arredare un ingresso e perfino un soggiorno.
Con questa guida imparerai a conoscere tutto quello che hai a disposizione per sfruttare al meglio lo spazio in camera con un armadio correttamente progettato.
Solo informandosi sarai in grado di comprare un armadio di qualità progettato su misura per il tuo spazio.
Scoprirai tutte le tipologie di armadi su misura, i loro vantaggi e l'uso che ne puoi fare:
Hai trovato la soluzione perfetta per la tua camera da letto?
Oppure hai delle esigenze particolari e hai bisogno del consiglio di un arredatore?
Clicca qui sotto e raccontaci cosa stai cercando
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I mobili da ingresso sono una scelta fondamentale per due ragioni: organizzazione e decor.
Di idee per l’ingresso ne troverai tante online, su Pinterest e su Instagram.
Qui trovi una guida completa per capire cosa ti serve.
Ecco di cosa parliamo:
Si dice che l’ingresso sia il nostro biglietto da visita: è il primo spazio in cui entrano gli ospiti, un’anteprima della tua casa e dell’impronta che le hai voluto dare. Pensaci: ti sei mai presentato con la barba sfatta, le calze spaiate, la felpa della palestra da un cliente, ad un colloquio di lavoro o ad un primo appuntamento…?
Scommetto di no.
Ecco, agli occhi di un ospite il tuo ingresso parla di te e del modo in cui vivi la casa. È un modo per dare a chi entra in casa tua il benvenuto che si merita. Un ingresso ordinato rispecchierà la tua personalità e ti farà sentire meglio ogni giorno, al rientro dal lavoro. Qui puoi finalmente chiudere fuori lo stress e le tensioni.
Se ti stai chiedendo come arredare l’ingresso della tua casa o del tuo appartamento, prima devi analizzare che tipo di entrata hai e quindi quanto spazio hai a disposizione: solo così potrai capire di cosa hai veramente bisogno.
Il primo consiglio è: non fossilizzarti sul classico set da ingresso preconfezionato, il mobiletto con cassetto e ganci appendiabiti.
Magari è proprio quello giusto, magari invece non lo è e puoi sfruttare lo spazio con qualcosa di più intelligente e strutturato.
Appurato quanto spazio hai e che tipo di spazio si tratta (piccolo o grande, una parete, due pareti, un angolo, una nicchia, un’intera stanza…) devi capire che cosa ti serve e come puoi far fronte alle tue esigenze usando i mobili giusti. Le opzioni che avrai sono:
Scarpe, cappotti, ombrelli, il guinzaglio del cane, chiavi, valigette, cartelle, zaini, portadocumenti, attrezzature sportive (ad esempio: lo skateboard di tuo figlio, il monopattino elettrico o la bicicletta pieghevole).
In questo caso avrai bisogno di un guardaroba, una cappottiera o un vero e proprio armadio, appendiabiti, specchio o specchiera-contenitore, panca per sedersi a indossare le scarpe.
In un ingresso piccolo, magari non diviso dalle stanze della zona giorno, spesso c’è solo spazio per appendini, ganci e attaccapanni. Giusto il necessario per le giacche e la borsa che si usano tutti i giorni.
In questo caso avrai bisogno di appendiabiti a muro (pannelli attrezzati, ganci, pomoli), a terra o a soffitto. Se la parete e la conformazione della stanza lo consentono, potrai completare la zona appenderia con uno specchio e/o una mensola.
Se all’ingresso vuoi soltanto uno spazio per appoggiare borsa, portafogli, chiavi e posta, la soluzione è semplice: opta per una panca, una consolle, una piccola credenza da ingresso o per delle mensole.
Hai una casa ampia e devi arredare un ingresso grande. Non hai problemi di spazio e quindi non hai bisogno di organizzare l’ingresso rendendolo funzionale. In questo caso puoi concentrarti solo sull’abbellimento di questa area con elementi scultorei, un tappeto, delle poltroncine, un tavolino da ingresso o un maxi specchio scenografico.
Succede sempre più frequentemente e non solo nei monolocali o nei bilocali. Anche trilocali e quadrilocali moderni spesso si aprono direttamente sulla zona giorno.
La soluzione ideale è sfruttare al meglio le pareti adiacenti alla porta con quello che più ti serve. Ricorda di pensare prima di comprare: vuoi contenere, appendere, appoggiare o decorare?
Puoi anche definire le pareti di questa area con un colore diverso o con una carta da parati.
Altra soluzione è creare una quinta divisoria attraverso paretine in cartongesso o, ancora meglio, una libreria bifacciale. Se lo spazio è proprio al minimo anche una semplice mensola e alcuni pomoli appendiabiti agganciati al muro faranno sicuramente un ottimo lavoro. Altro utile elemento può essere un pouf su cui sedersi per togliere le scarpe o per appoggiare la borsa.
Ecco le principali soluzioni per una casa senza un ingresso separato.
Appendiabiti a piantana o a parete per appendere le giacche che si usano tutti i giorni, sciarpa e borsa. L’indispensabile contenuto in un accessorio dall’ingombro minimo. Considerato che l’avrai sempre sotto gli occhi, punta sull’estetica con un appendiabiti di design. Ce n’è per tutti i gusti, anche con illuminazione integrata.
Se i metri quadri calpestabili sono limitatissimi…guarda in alto! Esistono gli appendiabiti da soffitto che, oltre a farti risparmiare spazio, sono molto belli da vedere.
Soluzione ancor più minimalista sono i pomoli attaccapanni. I ganci appendiabiti non offrono superfici di appoggio, ma fanno un ottimo lavoro con giacche, borse, sciarpe. Meglio se decorativi visto che li avrai sempre sotto gli occhi: arrederanno il tuo non-ingresso con un tocco originale.
Sceglilo con ganci appendiabiti integrati per unire due funzioni in una. Se non hai spazio, scegli una specchiera essenziale o un intelligente modello apribile che si trasforma in appendiabiti all’occorrenza.
Con un occhio di riguardo all’estetica, il trio specchio + mensola + appendiabiti, è sempre gradito. Da una parte giacche e borse, dall’altra portafogli, posta, chiavi e specchio per un’ultima occhiata al look prima di uscire.
Un angolo che non sai come usare è preziosissimo quando hai poco spazio. Basta chiuderlo con una struttura con ante, un armadio a muro su misura per ricavare un vano utilissimo dove prima non c’era niente
Arredare un ingresso che dà direttamente sulla zona giorno richiede un’attenta considerazione degli spazi da dedicare all’area dell’entrata. Serve creare un’armonia stilistica tra due zone che pur avendo una funzione diversa condividono la stessa stanza. In questo caso puoi:
Disponi un mobile o una struttura che facciano da “filtro” o da “quinta” divisoria. L’ideale è una libreria bifacciale a scelta tra modelli bassi (perfetti dietro al divano) o librerie divisorie alte anche nei modelli pavimento-soffitto (dette anche “a montanti” o “a pali”).
Se hai abbastanza spazio puoi pensare di creare un ingresso separandolo dal resto della stanza con un armadio divisorio. Puoi scegliere un modello molto alto o dall’altezza standard, e attrezzarlo con appendiabiti e scarpiera.
Se in soggiorno prevedi una libreria componibile puoi utilizzarla per i libri ma anche come parete attrezzata per tv. Potresti pensare di convertirne una parte in mobile da ingresso, dopotutto bastano alcuni ripiani per borse e oggetti, o un vano chiuso da ante da usare come guardaroba e scarpiera
Se non hai bisogno di appenderia opta per un mobile basso che si armonizzi bene con il resto dell’arredamento, come una piccola credenza o una consolle
Con l’ampia diffusione della formula “duplex” negli appartamenti di nuova o recente costruzione, sono sempre più richieste soluzioni per arredare questa zona. Se l’ingresso non è delimitato ma si apre direttamente sul soggiorno, il consiglio è di seguire le idee che vi abbiamo dato qui sopra per il soggiorno. Se invece hai un vero ingresso o un atrio, continua a leggere.
Qui ci sarà bisogno di arredare la parete adiacente alla porta, se su questa stessa parete devi mettere la parete attrezzata per il tv conviene pensare ad una soluzione onnicomprensiva che funga sia da ingresso che da mobile soggiorno. In alternativa si potrà usare un’altra parete adiacente al portoncino d’ingresso…ovviamente tutto dipende sempre dalle dimensioni a disposizione!
Troviamo questo genere di configurazione in villette singole, di solito di costruzione anni ’60 o ’70, dove il piano terra è tutto dedicato a stanze accessorie. Su questo tipo di entrata solitamente si aprono anche gli accessi a garage e locali vari (ripostiglio, lavanderia, taverna, sala hobby), con appartamento ai piani superiori. La stessa situazione, ma più piccola, si può trovare in fabbricati terracielo (o terratetto): anche in questo caso il piano terra è zona di passaggio ma, anche se ridotto, fornisce uno spazio ideale per lasciare scarpe, soprabiti, calzature da lavoro, biciclette, attrezzature varie.
Se hai abbastanza metri quadrati a disposizione puoi anche pensare di arredare completamente questa area con degli armadi.
Molto diffuso nei monolocali e nei piccoli loft in stile industriale, questa soluzione non è dissimile a quella del duplex. Se sfruttata bene aiuta a ricavare spazi in più sempre utili in piccoli appartamenti mono-stanza, pied-a-terre e bilocali soppalcati. Guarda il progetto qui sotto, in cui sotto il soppalco è stato ricavato un ingresso separato con funzione di guarardoba e ripostiglio. L’arredamento si risolve facilmente con dei moduli per cabina armadio componibili.
Tipico degli appartamenti degli anni ’60 e ’70 è il lungo corridoio su cui si aprono le porte che conducono alle varie stanze della casa (cucina, soggiorno, salotto, tinello, camere o disimpegno della zona notte che a sua volta conduce a camera, camerette, bagno). Una zona dedicata dove ci si può organizzare alla perfezione con un vero e proprio mobile da ingresso con cappottiera, scarpiera e specchiera. Se il corridoio è stretto e lungo meglio usare le pareti con mobili sospesi e dalla profondità ridotta. Se la larghezza lo consente si può pensare ad armadiature più articolate in cui ci sta veramente di tutto (compresa la lavatrice…troverai un progetto proprio qui sotto!)
Anche una cassettiera “rubata” dalla camera da letto può essere una soluzione perfetta per un ingresso a corridoio, o comunque uno spazio separato dal resto della casa quadrato o rettangolare. Basta scegliere un colore o una forma originale, magari aggiungere una specchiera, e il gioco è fatto.
Una composizione perfetta per non occupare il pavimento è quella di mensole, contenitori e appendiabiti a parete.
Può essere utilissimo in un monolocale o in un piccolo bilocale in cui, di quando in quando, ci sia la necessità di un posto letto aggiuntivo. Un letto a scomparsa che funga anche da piano di appoggio per borse, portafoglie, chiavi…ma che si trasforma in pochi secondi in un comodo giaciglio per gli ospiti. Un’idea perfetta anche per chi deve arredare una casa per le vacanze.
Se appena apri la porta ti trovi di fronte la cucina, puoi optare per il cosiddetto “terminale libreria” o con un modulo chiuso da un’anta che potrai usare per riporre giacche e borse.
Può succedere che per ragioni architettoniche ci si ritrovi con un nicchia nel muro che non si sa come valorizzare. Se si trova all’ingresso puoi sfruttarla con delle mensole (a parete o agganciate ad una boiserie su cui si possono aggiungere altri elementi come dei ganci appendiabiti o delle basi contenitive).
Se la profondità lo permette potresti optare per un armadio a muro su misura. All’interno è possibile allestire un guardarba, una scarpiera, un ripostiglio e perfino una lavanderia.
Se stai cercando una soluzione decorativa, uno specchio è sempre la soluzione perfetta in qualsiasi ingresso.
Quadrato o rettangolare, un ingresso ampio pone meno problemi rispetto ad uno piccolo. Per spazi limitati bisogna ingegnarsi a trovare il mobile giusto e capire cosa ci serve veramente per non incappare nel rischio di sovra-arredare. Ma quando la casa è spaziosa e dotata di un ingresso separato dal resto delle stanze, il compito è certamente più semplice. Basta metterci tutto quello che vi serve! Se poi avete anche garage, cantina o taverna, l’ingresso perde molta della sua funzione pratica, lasciandovi liberi di mettere al primo posto il decor e l’estetica.
Via libera allora a grandi specchi, consolle dal design particolare, panche, tappeti, librerie, poltroncine e tavolini.
Si chiama Genkan (玄関) ed è tra i nostri preferiti. Infatti nasce dalla pratica di non calpestare il pavimento di casa (solitamente legno e in alcuni casi tatami) con le scarpe per 3 ragioni: non portare sporcizia e polvere all’interno; dividere nettamente il dentro dal fuori, anche a livello spirituale; non rovinare i preziosi tatami fatti in paglia di riso. Il genkan prevede un’area separata (doma) solitamente più bassa rispetto al vero pavimento dell’abitazione e alcune volte separata nettamente attraverso porte scorrevoli (fusuma o shoji a seconda della posizione)
In nord Europa si usa molto avere un ingresso separato dal resto per ovvie ragioni legate al clima. Fuori la temperatura può essere estrema, per cui la tradizione prevede una porta di accesso a un piccolo atrio, a volte dotato di bagnetto di servizio, antibagno o ripostiglio in cui lasciare scarpe e soprabiti bagnati da neve e pioggia. Le tendenze attuali sono più stilose, ma rimane spesso il guararoba a muro (o una nicchia ben attrezzata con ripiani e ganci) e gli attaccapanni tattici collocati vicino al termosifone
Spostandosi nel mondo anglosassone, l’ingresso inglese nelle case tradizionali comprende una mudroom. Come per il resto del mondo nordico, un posto dove – ce lo dice il nome, mud = fango – lasciare vestiti, scarpe e galosce (gli amatissimi wellies grondanti di pioggia e fango
Perché abbiamo scelto queste idee dal mondo? C’è una cosa che le accomuna e che crediamo sia fondamentale: togliere le scarpe e lasciarle all’ingresso! Un’ottima pratica per una casa più pulita, per l’igiene, per il comfort dentro casa e per la salvaguardia dei pavimenti (soprattutto in parquet).
Vuoi copiare queste soluzioni? Per l’ingresso all’orientale puoi decidere di creare uno spazio all’ingresso rivestito con un pavimento diverso, magari più resistente e lavabile. Per lo stile nordico, opta per panche, ceste o cassettoni in cui lasciare scarpe e cappotti. Se lo spazio e il budget te lo permettono, puoi creare una zona separata con pareti in cartongesso o armadi a muro su misura.
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Quando a casa si presentano ospiti, si sa, la cortesia è d’obbligo. Saluti calorosi, domande di rito, grandi sorrisi e fin qui, tutto bene.
Poi, inesorabile, arriva il momento di pensare a giacche e soprabiti. E la domanda sorge spontanea (agli ospiti, soprattutto…): dove mettere i cappotti? Abbandonati sul divano, appoggiati su una sedia, stesi sul letto… Ai poveri giubbotti non viene mai concesso un posto d’onore nell’appartamento.
Se pensi che sia arrivato il momento di rivoluzionare l’arredo dell’entrata di casa e trovare una soluzione (finalmente!) per appendere i cappotti, sei nel posto giusto. Ecco 11 idee di attaccapanni a parete indispensabili per ottimizzare l’ingresso.
O per meglio dire, sottilissimo. Gli appendiabiti a muro con pannello sono la salvezza dei corridoi stretti e lunghi, perché occupano uno spazio davvero ridotto in profondità. Il loro vantaggio sta tutto nelle dimensioni: sviluppandosi in altezza, i pannelli attrezzati sono poco spessi, non ingombrano, né ostacolano la circolazione nell’ambiente.
Camere, corridoi, ma anche il disimpegno: con un pannello appendiabiti da parete, le soluzioni d’arredo sono davvero tantissime. Basta aggiungere qualche accessorio (mensoline, ripiani, cassetti, panchette, moduli guardaroba) e il gioco è fatto.
Quando l’ingresso è aperto sul soggiorno, ci sono ottime probabilità che l’appendiabiti rimanga bene in vista. Quale migliore occasione per renderlo un oggetto di design? Osa con gli stili e i materiali, arreda per contrasto e scegli di fissare un appendiabiti da muro moderno.
Per un effetto WOW, puoi decorare la parete con tanti ganci di forme diverse o con un unico attaccapanni. Quelli con sfere colorate e bracci in metallo, ad esempio, sono particolarmente decorativi ed indicati per arredare l’ingresso di un open space dallo stile eclettico.
Per te, l’appendiabiti ideale deve essere discreto e fondersi con il resto dell’arredamento. Possiedi un bel guardaroba dove mettere cappotti e giacconi, ma vorresti un accessorio su cui appendere cappellino e giacca da moto, per averli sempre a portata di mano prima di uscire di casa.
La soluzione che cerchi ha le sembianze di un appendiabiti da muro verticale, stretto e alto, dotato di gancio a scomparsa da usare al bisogno. Vero complemento salvaspazio, un simile attaccapanni a parete è studiato ridurre al minimo l’ingombro in profondità: in questo modo sarà un gioco da ragazzi fissarlo al muro dietro la porta. In altezza, invece, le dimensioni si fanno importanti: i centimetri disponibili sono 140, misura perfetta per appendere anche impermeabili o trench.
Ad albero, a cactus, a fiore, a mano… Di appendiabiti particolari ce ne sono di tutti i gusti. Uno davvero originale è l’attaccapanni da parete a forma di matita, accessorio ironico che fa di un oggetto comune una simpatica icona d’arredo. Eccezion fatta per le dimensioni, tutti i dettagli riproducono fedelmente l’aspetto di un lapis: la punta in grafite, l’anima in legno e persino il rivestimento colorato dal forte potere decorativo.
Questa soluzione è perfetta anche per la stanza dei ragazzi o la cameretta dei bambini. L’appendiabiti diventerà, per i piccoli, il punto di riferimento dove sistemare zainetti o cappottini, e il momento di riordino si trasformerà in un grande gioco.
C’è ma non si vede. Con un appendiabiti chiuso davanti avrai la possibilità di appendere cappotti e soprabiti nascondendoli alla vista. La formula è semplice: un pannello frontale posizionato a qualche centimetro dalla parete, un’asta perpendicolare, uno specchio a figura intera e qualche gancio laterale.
Gli abiti possono essere posizionati sul retro del pannello, sulla barra di appenderia che si trova nella nicchia. Il vantaggio è doppio: tu potrai lasciare borse, valigette, giacche e giubbini all’entrata di casa e l’ingresso apparirà sempre ordinato e organizzato.
Con un appendiabiti a muro in legno non si sbaglia mai. Di olmo o noce, chiaro o scuro, il fascino del legno è così evergreen da potersi adattare a tutti i tipi di ingresso (compresa l’entrata di casa della nonna).
Classico, sì, ma anche contemporaneo. Gli attaccapanni in legno più moderni sono studiati, oltre che per assecondare le esigenze stilistiche, per rispondere alle esigenze pratiche degli appartamenti di nuova generazione. In case sempre più piccole, spesso senza ingresso, diventa a dir poco vitale trovare il giusto compromesso tra ottimizzazione dello spazio e scelte estetiche raffinate.
E uno specchio con appendini o ganci, magari arricchito da un’elegante cornice in legno, può essere la carta vincente. per rendere l’ingresso funzionale senza rinunciare allo stile.
Specchio, specchio delle mie brame… Uno sguardo prima di uscire di casa, il trucco da perfezionare o la cravatta da aggiustare, ed ecco che lo specchio all’ingresso diventa fondamentale. Meglio optare per un’unica grande specchiera o per tanti specchietti rotondi, esagonali o sagomati?
Non esiste una regola precisa. Certo è che se lo spazio è piccolo e vuoi trovare una soluzione multiuso, puoi optare per una composizione con specchi e ganci dove poter appendere anche piccoli oggetti come mazzi di chiavi o pochette. L’idea in più: alcuni modelli di appendiabiti da muro permettono di orientare gli specchi in base alle tue esigenze.
Chiavi, fazzoletti, mini agenda, telecomando del garage, auricolari… Hai idea di quante cose teniamo nelle tasche del giubbotto? Eppure basterebbe depositare tutto in un cassettino per liberarci da grammi inutili!
In questo, i mobili da ingresso ci danno una grande mano. Esistono soluzioni studiate ad hoc per affiancare, ad un modulo guardaroba chiuso, un pratico pannello attaccapanni con cassetto sospeso dove sistemare la posta, qualche accessorio di cancelleria e piccoli attrezzi da lavoro (come quel cacciavite che, quando serve, non si trova mai…).
L’idea in più? Puoi dare un tocco di classe alla composizione appoggiando, sul cassetto, un bel vaso di fiori freschi.
A ben vedere, il pannello con attaccapanni e mensole è una variante del mobile da ingresso con cassetto. Sotto forma di grande specchiera, questa soluzione è perfetta per arredare un locale di ampio respiro, dove qualche oggetto esposto non disturba l’armonia dell’ambiente.
Nei migliori appendiabiti da parete, le mensole sono presenti in grandi quantità (anche 3 ripiani per pannello) e sono disposte in maniera tale da lasciare spazio agli abiti appesi sui ganci.
Il vantaggio che non ti aspetti: se opti per un pannello da ingresso a specchio, l’ambiente ne guadagnerà in luminosità e ti restituirà un’illusione di profondità.
Se ancora non hai scoperto dove mettere le scarpe in casa, beh, allora questa è l’idea che fa per te. Puoi optare per un mobile da ingresso multifunzionale, che oltre ai ganci appendi cappotti abbia anche uno spazio dove sistemare le calzature.
Con un pannello appendiabiti con guardaroba e scarpiera puoi organizzare al meglio l’ingresso... anche se questo fa parte di un ambiente unico. Compatta nelle dimensioni ma generosa nel contenimento, questa soluzione d’arredo assolve a due funzioni. La parte aperta, ovvero il pannello con i ganci, sarà utilissima come appenderia. La parte chiusa, cioè la scarpiera con ante a specchio o in legno, ti permetterà di sistemare con ordine stivaletti, sneakers, mocassini e pantofole.
Aggiungi un portaombrelli e una panchetta da corridoio e voilà, l’arredo dell’ingresso è completo!
Hai visto decine di appendiabiti a piantana, ma nessuno faceva al caso tuo. Le soluzioni combinate con specchio-ganci-scarpiera-mensole sono davvero pratiche, ma non rispecchiano lo stile del tuo appartamento. Hai molti capispalla da sistemare, ma una rastrelliera appendiabiti ti ricorda lo spogliatoio della palestra...
La soluzione è una sola: fai da te! Puoi creare tu stesso una parete per i giacche optanto per tanti, tantissimi pomelli colorati con ganci attaccapanni. Ricordi quella parte di muro spoglia, dove non hai appeso nemmeno un quadro? Ora immaginala invasa da appendiabiti a pallina, piccoli pomoli rossi, arancioni, gialli, grigi, neri o bianchi, da posizionare come e dove vuoi.
Come ogni compilation che si rispetti, anche noi abbiamo una bonus track… L’idea n.12!
Se sei in cerca di una soluzione davvero speciale, puoi sostituire il tradizionale attaccapanni da parete con una specchiera appendiabiti ultra slim. Apribile e richiudibile, il cuore dello specchio racchiude una sorpresa: delle grucce e una barra estraibile su cui appendere capispalla e giacche. La struttura, invece, possiede due piccole calamite con cui fissare chiavi, piccoli appunti o post-it. Niente più bollette perse in giro per casa!
Grazie allo spessore limitato (meno di 10 cm), questo appendiabiti a specchio funziona anche come mini stender. Puoi usarlo in camera per preparare i vestiti da indossare l’indomani, o nel locale stireria per sistemare le camicie appena passate.