Si parla sempre più spesso di domotica, ovvero quella branca della tecnologia che consente, oggi, di gestire in modo centralizzato molteplici diversi tipi di device domestici.
La domotica è davvero un grande progresso ed è in grado non solo di amplificare in modo importante il comfort, ma anche di favorire l’efficienza riducendo i consumi e, di conseguenza, anche i costi legati alle utenze.
Non ci sono davvero dubbi sul fatto che la domotica assicuri all’abitazione un prezioso “quid” in più, ma quali tecnologie possono rientrare in un impianto gestibile direttamente da smartphone, tablet o altri dispositivi connessi ad Internet?
Non sarebbe sbagliato rispondere “tutto“: in effetti la gamma di elementi tecnologici gestibili secondo i principi della domotica sta crescendo in modo esponenziale, cerchiamo tuttavia di capire quali sono gli elementi più diffusi.
L’ingresso in casa: porte e cancelli
Partiamo dal momento in cui si entra in casa: in modo domotico è possibile aprire la porta blindata d’ingresso e, laddove presente, anche il cancello.
I modelli delle migliori marche, si pensi ad esempio ai cancelli Came trattati dall’e-commerce EmmeBiStore, possono assolutamente essere gestiti in questo modo innovativo.
L’ingresso in casa implica anche la necessità di accendere le luci: tutte le luci domestiche possono essere accese, spente o semplicemente regolate attraverso un’unica App, senza trascurare la possibilità di programmarne l’accensione in relazione alle proprie esigenze.
Illuminazione e sicurezza
Non può che essere positivo il fatto che un’abitazione sia protetta da un impianto antifurto, e anche tali sistemi possono essere inglobati in un sistema domotico: in questo modo, quindi, l’impianto antifurto può essere disattivato all’occorrenza, oppure può essere monitorato e gestito da remoto nel momento in cui non si è in casa.
Analogo discorso vale per eventuali impianti di videosorveglianza: quanto viene ripreso dalle telecamere può essere visionato direttamente sul proprio smartphone e, in caso di allarme, può essere tempestivamente avvisato l’istituto di vigilanza di riferimento.
Videocitofoni e climatizzazione
La domotica può riguardare anche gli elementi tecnologici più semplici, quindi citofoni e videocitofoni, e anche la climatizzazione.
Per azionare condizionatori o impianti di riscaldamento, infatti, con un impianto domotico si può far a meno di dover azionare manualmente i condizionatori, e questa è una prerogativa molto utile.
Non solo: anche in questo caso si può procedere con delle regolazioni, e ciò ricopre un’importanza massima per quel che riguarda questo genere di dispositivi, dal momento che si può scegliere una temperatura “ideale” mantenendola costante in tutti gli interni, a prescindere da quali siano le condizioni climatiche esterne.
Ciò, ovviamente, si presta alle più disparate personalizzazioni: si possono tenere spenti gli impianti di climatizzazione nelle stanze in cui non c’è nessuno, si può non usufruire della climatizzazione in determinati periodi dell’anno, si può optare per una temperatura più calda (o più fredda) in determinate circostanze e via discorrendo.
Altoparlanti e dispositivi audio
Se si dispone di altoparlanti nelle varie stanze, inoltre, si può scegliere di azionarli con un semplice click sul proprio smartphone: con altrettanta semplicità si può scegliere la canzone desiderata, si può impostare il volume, si può scegliere in quali stanze attivare l’audio e molto altro ancora.
Domotica: un concetto enorme e variegato
Il concetto di domotica, dunque, è estremamente ampio, e oggi bastano davvero pochi click sul proprio smartphone per poter gestire ogni elemento tecnologico presente nell’abitazione.
Va peraltro sottolineato che non è più necessario far ricorso alle App dei vari produttori per poter gestire tutto in maniera centralizzata: la direzione verso cui si sta andando, infatti, è quella di utilizzare applicazioni univoche anche per elementi tecnologici del tutto diversi e prodotti da brand differenti.
Il camino ha sempre il suo fascino: il calore che avvolge la stanza mentre si è comodamente adagiati in poltrona o sul 25divano non ha prezzo.
Il design moderno offre una vasta scelta sia per quanto riguarda il rivestimento delle pareti dei camini che per lo stoccaggio della legna. L’attenzione è sempre rivolta all’armonia che l’ambiente in sè deve avere nell’unione degli elementi.
camino moderno
Il rivestimento della parete
Questa scelta sarà quella che per prima salterà all’occhio, dunque è necessario valutare bene le varie opzioni.
Pietra
La pietra non per forza deve essere associata ad uno stile rustico, in quanto se ben bilanciata può contribuire a creare un ambiente sobrio ed elegante.
Via Pinterest
Ghisa
Intendo ovviamente una ghisa lavorata in modo moderno! solitamente è utilizzata per soluzioni particolari e realizzata su misura.
Via focus-camini.it
Gres
Le lastre in grès danno infinite possibilità. Consentono di replicare l’estetica del marmo a costi più accessibili e garantiscono molte alternative interessanti, arrivando ad imitare anche il cemento.
camino moderno
Lo stoccaggio della legna
Per quanto riguarda lo stoccaggio della legna, sempre nel caso di camini moderni, le possibilità sono numerose.
Grazie al cartongesso, è possibile la realizzazione di strutture di grande eleganza e semplicità, all’interno delle quali collocare la legna pulita.
Di seguito ho selezionato alcune delle soluzioni che preferisco.
Una nicchia nel muro
Una buona soluzione per lo stoccaggio della legna è l’utilizzo di spazi già presenti all’interno del muro, nati magari come librerie o già con l’idea di divenire un ricovero per il legname. Oppure si va a creare una nicchia ad hoc in fase di disegno del camino.
La nicchia può essere divisa in più ripiani, magari di altezze diverse, al fine di creare un gioco visivo piacevole.
Via Paolo Bussi Architect
Una parete speciale
Alcuni camini moderni si collocano all’interno di grandi strutture che già comprendono una stiva integrata per lo stoccaggio della legna. Si tratta di elementi d’arredo di una certa imponenza, con geometrie nette e colori freddi dal carattere minimalista, ma resi più morbidi proprio dalla presenza del legno lungo tutta l’altezza e scaldati dalla fiamma del fuoco.
Project in Chicago by Linc Thelen Design with Scrafano Architects
In una colonna in lamiera
Può essere disegnata una colonna portalegna in lamiera, da inserire di fianco alla parete del camino.
Quella dell’immagine sottostante è perfettamente integrata sia con la parete del camino che con la zona del tavolo da pranzo, grazie alle mensole e alla panca in legno.
Via Pinterest
Contenitori di design
Nel caso in cui la metratura dell’abitazione non permettesse l’ultilizzo di nicchie o di strutture ad hoc, un’ottima soluzione potrebbe essere quella d’inserire elementi in armonia con l’ambiente in grado di contenere alcuni ceppi.
Tra le alternative possibili, un piccolo tavolino o un piano d’appoggio di design sarà perfetto. Altra soluzione potrebbe essere una cesta in linea con il resto dell’arredamento o in alternativa una struttura in acciaio verniciato con inserti di alluminio che esponga la legna alla vista e con un carattere decisamente minimalista. In commercio esistono delle lamine in acciaio temprato che permettono di contenere i ceppi personalizzandone la forma.
Sul pavimento
Si tratta di una scelta audace e di grande impatto. La semplicità di questa soluzione deve però essere accompagnata da una grande cura per quanto riguarda la pulizia sia dell’ambiente circostante che della legna stessa, per evitare un senso di disordine.
Via Riva Studio, Distribuited in Italy by Oekotherm
La nostra casa è il nostro piccolo grande rifugio, il luogo in cui ci sentiamo sicuri e a nostro agio, da soli e in compagnia dei nostri cari. Ma nel caso di persone con disabilità motorie o di persone anziane che iniziano ad avere problemi di deambulazione, la propria casa rischia di diventare un ostacolo se non quasi una prigione.
Come fare perché non sia così?
Al giorno d’oggi esistono moltissime soluzioni per rendere la propria casa comoda e funzionale anche quando si ha problemi di deambulazione o si è del tutto impossibilitati a camminare.
Una di queste soluzioni è sicuramente l’installazione di un montascale, l’ideale per assicurarsi sempre la propria indipendenza all’interno della propria casa.
Il montascale non deve essere più considerato come un elemento estraneo o di disturbo rispetto al resto dell’arredamento di casa. Il mercato odierno mette a disposizione una vasta gamma di tipologie e di modelli ampiamente personalizzabili e dal design Smart e accattivante, in grado di adattarsi ai diversi stili di casa.
Sono dei sistemi innovativi sempre meno ingombranti e sempre più facili da installare; infatti qualsiasi sia la tipologia da installare, e sia che siano interni o esterni, non sono necessari interventi di muratura.
Prima di acquistare un montascale è importante informarsi sui vari modelli e le relative caratteristiche, in modo tale da scegliere quello più adeguato alle proprie esigenze. Inoltre, occorre far fare prima un sopralluogo della propria abitazione da parte dei tecnici, in modo tale da scegliere anche il modello che meglio si adatta alla propria abitazione e allo stile di arredamento della casa.
Prima di elaborare un progetto fatto su misura per noi occorre infatti valutare due aspetti fondamentali:
La scala su cui verrà montato il dispositivo è rettilinea o curvilinea?
Si tratta di un aspetto decisivo da tenere in considerazione, se una scala è curvilinea o a chiocciola il tecnico dovrà valutare se installare il montascale sulla ringhiera o dalla parte del muro, valutare se ci sono variazioni di pendenza ecc, inoltre l’installazione in questi casi di solito richiede più tempo.
Il montascale va montato su una scala interna o all’esterno dell’edificio?
I montascale esterni infatti possono essere posizionati nelle scale condominiali o nelle scale d’ingresso di una abitazione. Sono realizzati con materiali più resistenti e duraturi in quanto devono affrontare le diverse condizioni climatiche esterne. In questi casi, solitamente, il sedile è realizzato in plastica mentre la struttura che permette il movimento è realizzato in acciaio in ossidabile. I montascale da interno, per quanto riguarda la personalizzazione, permettono invece molta più libertà di scelta di tipologie, colori e materiali.
Ma quali sono i vari modelli personalizzabili disponibili sul mercato?
Montascale a poltroncina
La poltroncina è di gran lunga il modello più diffuso, quello scelto più spesso dalle persone anziane che hanno problemi a scendere e salire le scale e che magari utilizzano un deambulatore ma che non necessariamente si trovano su una sedia a rotelle.
Come anticipato, se da interno, è uno dei modelli che permette una maggiore personalizzazione: si può infatti scegliere la versione con i braccioli o senza e decidere sia il tipo di materiale e tessuto per il rivestimento, ad esempio la pelle, sia il colore, in modo tale da abbinarsi meglio allo stile della casa e alla tappezzeria.
L’installazione del montascale a poltroncina è un’operazione semplice e veloce. Si adatta facilmente sia ad una scala rettilinea che ad una curvilinea o addirittura a chiocciola, garantendo in ogni caso fluidità di movimento.
Un altro elemento a favore del montascale a poltroncina è il fatto di essere il modello in assoluto meno ingombrante, in quanto la poltroncina è sempre richiudibile all’occorrenza, occupando davvero pochissimo spazio.
Infine, un aspetto interessante è il fatto che, funzionando a batterie esterne e ricaricabili, i montascale a poltrona non devono essere collegati alla rete elettrica, pertanto funzionano anche in caso di black out o di cali di tensione, il che garantisce la totale sicurezza della persona anche in caso di imprevisti del genere.
Montascale a pedana o a piattaforma
Questo modello è invece pensato soprattutto per le persone costrette a muoversi in carrozzina, in quanto è possibile salire e scendere da questo tipo di dispositivo senza doversi spostare dalla sedia a rotelle. I montascale a pedana sono davvero semplici da usare poiché, inoltre, solitamente non coprono lunghi percorsi ma brevi rampe di scale. Si possono attivare in autonomia mediante comandi intuitivi o un telecomando.
Anche nel caso dei montascale a pedana c’è ampio margine di personalizzazione, ad esempio per quanto riguarda l’ampiezza della pedana, che può essere tale da far entrare la sola carrozzina o, se se ne ha la possibilità, anche un accompagnatore.
Montascale a cingoli
Vi è poi un ulteriore modello, diverso dagli altri in quanto si tratta di un montascale mobile: si tratta del montascale a cingoli, per il quale non è necessaria una vera e propria installazione fissa o a parete dal momento che prevede l’uso di una carrozzina ad autospinta e quindi anche la collaborazione di un accompagnatore.
Quanto costa un montascale?
I prezzi dei montascale variano considerevolmente in base alla tipologia scelta, al tipo di scala e se si tratta di una installazione interna o esterna, oltre che alle diverse personalizzazioni che si scelgono. Il prezzo di partenza si aggira intorno ai 3.000 euro mentre il prezzo finale può arrivare fino ai 18.000 euro, considerando, come detto, tutte le variabili del caso.
La spesa però non deve spaventare: si può infatti fare richiesta per delle agevolazioni fiscali e detrazioni Irpef messe a disposizione dallo Stato, così come dalle singole regioni e che arrivano a coprire fino al 50% della spesa totale. È la legge 13/89 ad assicurare il finanziamento delle diverse tipologie di interventi effettuabili ai fini dell’abbattimento delle barriere architettoniche, tra cui rientrano anche i contributi per l’acquisto di montascale e servoscala.
Cosa dicono le tendenze 2020 per la cucina? Per essere certi dei trend in voga dobbiamo aspettare l’evento EuroCucina in programma dal 21 al 26 aprile al Salone Internazionale del Mobile a Milano ma già ora possiamo immaginare quali saranno le tendenze per le cucine 2020 e in particolare la direzione che prenderanno le cucine in legno moderne.
Da anni la cucina non è più solo il luogo per la prepazione dei cibi ma si è affermata come il cuore pulsante della casa, l’ambiente dove si trascorre la maggior parte del tempo, spazio di condivisione e socializzazione. Quest’anno più che mai cucina, sala da pranzo e salotto dialogheranno perfettamente, la zona cucina diventerà ancor più un tutt’uno con la zona giorno. Nelle case moderne di recente costruzione -soprattutto quelle di piccole o modeste metrature- si preferiscono già zone giorno aperte ma ultimamente anche chi sta ristruttuando la propria abitazione sceglie sempre più spesso di demolire pareti e creare open space. (Attenzione a pilastri e pareti portanti!)
Cucine moderne con isola in legno
TREND: l’isola attrezzata multifunzione
Una tendenza che sembra riproporsi con costanza negli ultimi anni è la cucina ad isola. Oltre a donare carattere alla composizione, l’isola cucina può avere molteplici impieghi: può essere utilizzata come piano d’appoggio per la preparazione di cibi e bevande, come piano snack per consumare la colazione o un pasto veloce, come zona cottura con fornelli e cappa sospesa. Il fianco laterale dell’isola può addirittura essere attrezzato e trasformato in modulo contenitore / libreria con ripiani per appoggiare i libri delle ricette, vasetti o ciotole.
Cucine moderne in legno grigio
TREND: abbasso le maniglie
Il gusto personale gioca sempre un ruolo decisivo ma è impossibile negare che le ante con profilo a gola, le ante con maniglia integrata e le ante con apertura push-pull stanno prendendo il sopravvento sulle ante con maniglia applicata. Le maniglie non spariscono dal panorama cucine moderne, chi è un fan di questo sistema di apertura potrà continuare a sceglierle, ma sempre più spesso vengono proposte soluzioni cucina con maniglie poco ingombranti o addirittua ante e pensili senza maniglie a vista.
Cucine moderne legno e laccato
TREND: il colore è il trait d’union
Il colore è da tempo uno dei grandi protagonisti dell’interior design, da usare senza paura ma con estrema attenzione e coscienza. Anche in cucina i colori accesi e vivaci possono esaltare il fascino senza tempo del legno e al tempo stesso le venature, i nodi e le caratteristiche irregolari e uniche del legno diventano un elemento decorativo delle superfici colorate lucide o opache. Tra le colorazioni più azzeccate per il 2020 ci sarà sicuramente il Classic Blue, il colore dell’anno eletto da Pantone.
Cucine moderne nere e legno
TREND: paraschizzi mon amour
Da sempre lo schienale della cucina (lo spazio tra pensili e top, per intenderci) è un elemento a cui prestare massima attenzione: dev’essere esteticamente curato ma soprattutto igienico, facile e veloce da pulire. Le piastrelle fanno sempre la loro scena e spesso – in versione maioliche e cementine – sono ancora quelle più utilizzate, tuttavia ci sono materiali nuovi che rendono il paraschizzi unico e duraturo. Tra le soluzioni più gettonate: pitture idrorepellenti, resine, pannelli in materiali plastici, ceramiche, gres porcellanato, vetri temperati, addirittura il legno trattato e impermeabilizzato.
Cucine legno chiaro moderne
TREND: il futuro è hi-tech
Basta cappe a parete, ingombranti, a forma di “camino” e spesso antiestetiche; benvenute cappe di design di nuova generazione, sospese, che si mimetizzano nella composizione cucina. Via libera anche ad elettrodomestici sempre più all’avanguardia, con un minor impatto ambientale, che possono addirittura essere gestiti da remoto. La cucina moderna 2020 sarà sempre più smart e tecnologica, un vero concentrato di innovazione.
Cucine moderne acciaio e legno
TREND: mix di materiali
L’accostamento di materiali diversi è sempre molto di tendenza: legno, acciaio e laccato, gres porcellanato per il pavimento. Il marmo si conferma un must have per il piano della cucina e spesso anche per quello dell’isola, in alternativa ci sono moltissimi materiali effetto marmo o quarzo dal simile “effetto wow!” e dal costo più contenuto. Il cemento sta prendendo sempre più il sopravvento, l’ecoresina e il metallo si stanno facendo largo tra i materiali più in voga.
Per avere certezze sulle tendenze cucina 2020 attendiamo le proposte che verranno presentate al Salone del Mobile da grandi aziende di cucine e famosi interior designer.
Nel frattempo lasciatevi ispirare dalle foto di questo articolo e se non trovate la composizione cucina che fa per voi fate visita ad un negozio Centro Veneto del Mobile e create insieme agli arredatori il progetto della vostra cucina in legno moderna su misura.
La camera da letto è un luogo intimo e accogliente da arredare secondo il proprio stile e gusto personale. La biancheria diventa un elemento fondamentale per trasformare questo spazio, giocando con i colori, le texture e i tessuti.
Cinelli Piume e Piumini propone un’ampia collezione di trapunte di tendenza, di qualità e certificate, che ogni anno si rinnovano e che sono studiate per soddisfare ogni esigenza.
TRAPUNTA MAREA Tra i modelli di alta gamma proposti da Cinelli Piume e Piumini c’è la linea di trapunte Marea. Marea è realizzata in prezioso raso di cotone con imbottitura 100% in piumino d’oca siberiana oppure 95% piumino doca ungherese. Le cuciture a croce sul tessuto, distanziate senza continuità, richiamano loriginalità delle lavorazioni artigianali e creano sul letto un sorprendente effetto capitonné. Il modello Marea è disponibile in una palette di più di 18 colori tinta unita, intensi e di classe, che mettono in risalto l’originale trapuntatura. E’ possibile avere la versione per letto matrimoniale (270×260), per piazza e mezzo (220×260) e per singolo (180×260).
TRAPUNTE TINTA UNITA Tra le collezioni di successo dell’azienda troviamo le trapunte tinta unita, pensate per chi ama arredare la camera in modo minimale ed essenziale. La gamma di tonalità a disposizione, che conta più di 50 colori, consente di soddisfare qualsiasi esigenza. Ogni anno la linea si arricchisce di nuove tonalità di tendenza. L’interno in pregiato piumino d’oca garantisce un benessere assoluto e il giusto calore in ogni stagione. La trapunta infatti è disponibile in tre diversi opzioni di imbottitura: standard, medium e light. Rivestiti in 100% gabardina di cotone a tenuta piuma, i modelli in tinta unita di Cinelli Piume e Piumini sono disponibili nella versione matrimoniale (270×260), piazza e mezzo (220×260), singolo (180×260) e su misura.
Sviluppando l’idea del tratto come essenza della scrittura, il progetto per il Nuovo Museo della Scrittura si presenta come una piega continua all’interno della città. La torsione del volume nega la spazialità alla vista da strada, rivelandosi, al contrario, al Central Park di Songdo. Il movimento fluido dell’edificio, in sé scrittura urbana, è al tempo stesso principio formale e distributivo che si rilegge nel sistema dei flussi, nelle partizioni interne e nel sistema di illuminazione. Il lucernario in copertura fa sintesi di questi concetti, riportando al centro il tema della luce naturale, carattere fondamentale e fondativo di ogni spazio museale.
Il progetto, fonde insieme le due realtà, opposte, presenti nel luogo di intervento (natura e parco da un lato e densa urbanizzazione di grattacieli dall’altro) posizionando l’edificio come un elemento lineare sul confine dove le due realtà si “incontrano”. Il nuovo Museo Nazionale della Scrittura Mondiale è visto come un punto di unione, dove da un lato, l’orizzontalità e la forma dell’edificio abbracciano il parco, mentre, dall’altro, le direttrici del Museo entrano in relazione con la linearità verticale dei grattacieli circostanti.
Le superfici contorte del progetto, non sono solo astrazione concettuale, ma servono come struttura portante, strategia organizzativa, linee di movimento ed elementi che creano spazio in tutto il museo. La torsione della superficie di base nel museo è posizionata strategicamente nell’area della lobby, conferendogli un carattere spaziale unico. La hall del New Museum of World Writing si presenta come una nuova tipologia di ingresso ad un edificio culturale, dove invece di essere monumentale e chiusa, è visto come uno spazio aperto e invitante collegato con l’ambiente circostante. Inoltre, grazie all’orientamento del museo, la lobby ha la funzione di collegare i due contesti opposti, posizionando strategicamente il museo sul percorso tra la città e il parco e viceversa. D’altra parte, le aree espositive e le altre attività pubbliche sono organizzate in modo più tradizionale, in cui lo spazio è concepito attraverso superfici orizzontali e verticali, garantendo efficienza e flessibilità.
L’azienda del XXI secolo è sempre più al centro di polemiche che la accusano di esser distante dalle esigenze del proprio personale. Tale distanza si misura in insoddisfazione, ridotta produttività, inefficienza dei processi interni; più una realtà è grande, più è esposta a tali problematiche, che possono minare alla base le prospettive di sviluppo.
Come reazione a tali criticità, il filone di ricerca nel campo del Project Management ha sviluppato modelli, teorie nell’ottica di migliorare la gestione di un dato progetto, ottimizzando le risorse impiegate, in un percorso definito e pianificato. In principio fu il Gantt, grafico che associava a una data mansione una durata, in una successione logica di operazioni che potessero riguardare la realizzazione di un’opera, ma anche la gestione interna di un processo o progetto.
A questo si sono aggiunti molti altri strumenti, molto più dettagliati e con funzioni sempre più specifiche: Diagrammi di Pert, per individuare percorsi critici all’interno di strutture reticolari di attività interconnesse, Diagrammi di Ishikawa, che analizzano le catene causali di potenziali rallentamenti nel perseguimento di un obbiettivo, mappe concettuali e WBS. Proprio quest’ultima, acronimo di Work Breackdown Structure, è la chiave gerarchico-associativa con cui si scompone un processo realizzativo, sia progettuale che di messa in opera.
Il WBE è l’elemento minimo che compone la WBS, l’ultimo gradino gerarchico impiegato. Software vari permettono la gestione di queste tecniche di Project Management; Microsoft Project ne è un esempio ma oggi, la connessione tra tali sistemi di programmazione lavori e l’elemento 3D del BIM diventano indispensabili per la gestione di realtà complesse.
Esempio all’avanguardia è l’Ospedale di Odense, il più grande d’Europa, di cui è stata appena avviata la realizzazione. Piattaforme condivise, sistemi informativi, cloud, interconnessione tra tempi, fasi lavorative, personale associato e controllo dei costi, sono solo alcuni degli aspetti affrontati e controllati per garantire certezza realizzativa e quality control. La sostenibilità di un investimento dipende anche e soprattutto da ciò.
Questo progetto è curato dallo studio di progettazione AtiProject.
Una deliziosa mansarda di 40 mq con travi a vista, un piccolo gioiello messo a nuovo da trasformare in un ampio living con angolo pranzo e zona relax. Riusciranno i nostri eroi ad arredare un ambiente mansardato all’insegna dello stile?
“Ho appena cambiato casa e tra poco termineranno i lavori di ristrutturazione del mio nuovo appartamento. Dispongo di un ambiente mansardato di circa 40 mq, una sorta di sottotetto alto che vorrei servisse sia da soggiorno / salotto che da sala da pranzo. [...]”
Ylenia, responsabile del progetto, ha subito accettato la sfida e contattato il Cliente per avere qualche dettaglio aggiuntivo. Raccolte tutte le informazioni necessarie, la nostra Interior Designer si è messa subito all’opera per analizzare piantine e sviluppare la soluzione d’arredo più adatta allo spazio disponibile. Il tutto accompagnato da render fotorealistici e da una proposta di finiture, materiali e colori (perché, ricordiamolo, anche l’occhio vuole la sua parte!).
Il progetto finale: una mansarda trasformata in soggiorno
A sviluppo terminato, il progetto mostra un grande ambiente mansardato trasformato in soggiorno con zona pranzo e angolo relax. In parte dettata dalle preferenze del Cliente, la scelta dei prodotti è stata facilitata dalla superficie del locale, stimata in 40 metri quadri.
A questo si è aggiunta la conformazione del soffitto che, pur essendo mansardato con perline a vista, offre una buona altezza (nulla a che vedere con le mansarde basse, che per certi aspetti richiedono uno studio progettuale maggiore).
La superficie del locale, paragonabile a quella di un open space, ha permesso a Ylenia di dividere idealmente lo spazio in tre zone funzionali:
la zona pranzo, completa di tavolo, sedie e punto luce
la zona TV, arredata con una parete attrezzata componibile
la zona relax o conversazione, occupata da un grande divano ad angolo, una poltroncina e dei tavolini
Una divisione ideale, questa, che risulta molto utile anche dal punto di vista pratico. Così disposte, le tre zone comunicano perfettamente tra loro, pur mantenendo una collocazione spaziale ben precisa all’interno dello stesso locale.
Come arredare un soggiorno mansardato #1: la zona pranzo
Per l’angolo pranzo, Ylenia ha rispettato i desideri del Cliente inserendo nel progetto i prodotti da lui selezionati: un grande tavolo con angoli arrotondati e sedie in pelle con schienale trapuntato.
Il tavolo, che funziona alla perfezione come complemento di design, è capace di ospitare fino a 12 commensali - il perfetto connubio tra estetica e funzionalità.
Il suo inserimento nell’ambiente è stato oggetto di studio da parte di Ylenia, volenterosa di trovare la posizione migliore per godere del tavolo sfruttando l’illuminazione naturale. Alla fine, la zona tra le due finestre è risultata essere quella più adatta.
Questo non ha impedito alla nostra arredatrice di inserire dell'illuminazione artificiale per enfatizzare lo stile contemporaneo della zona pranzo. Sopra il tavolo è stata infatti prevista l’installazione di un lampadario minimalista ma di notevole impatto estetico.
I CONSIGLI DELL'ARREDATRICE Posizionare il tavolo vicino ad una porta finestra è una scelta vincente, che permette di sfruttare la luminosità naturale in occasione dei pranzi conviviali. Inoltre, quando si tratta di tavoli di design in finiture decorative, la luce contribuisce ad esaltare la resa estetica dei materiali.
Come arredare un soggiorno mansardato #2: la parete TV
Per arredare la parete TV è stata determinante l’indicazione del Cliente:
“Vorrei che nel soggiorno fosse presente una parete attrezzata per uno schermo da 50”. La presa TV è già installata sulla parete a Nord, perciò il posizionamento del televisore è piuttosto obbligato.”
Da vincolo, l’attacco elettrico si è trasformato nel punto di partenza da cui sviluppare la soluzione d’arredo per la parete attrezzata. Ylenia ha scelto di ricorrere ad una collezione di arredi componibili e realizzati su misura, avendo bene in mente le richieste del Committente:
“Per la proposta d’arredo vi lascio carta bianca. Se può servire, mi piacciono le composizioni moderne, asimmetriche e con elementi in vetro. Potrei valutare anche una soluzione bicolore.”
Richiesta accettata: Ylenia ha proposto una parete attrezzata asimmetrica, completa di pannello TV laterale e vetrinette in appoggio su basi sospese.
I CONSIGLI DELL'ARREDATRICE
A differenza delle basi in appoggio a terra, i moduli sospesi conferiscono alle pareti attrezzate un aspetto più leggero e dinamico. L’effetto finale sarà ulteriormente alleggerito dalla presenza di elementi in vetro come mensole lineari o vetrine, ancor meglio se illuminati da LED.
Come arredare un soggiorno mansardato #3: il salotto
Il soggiorno è dominato dalla presenza di un grande divano angolare, modello scelto direttamente dal Cliente e salvato nella lista dei Preferiti. Considerate le dimensioni importanti, Ylenia ha optato per uno posizionamento classico: contro due pareti adiacenti.
Tale disposizione è stata individuata tenendo conto di tre fattori:
la volontà di creare una zona relax ad hoc, in cui parete attrezzata e imbottito siano posti l’una di fronte all’altro
la necessità di assecondare la forma del divano, costituito da un lato corto trasformabile in letto matrimoniale
l’esigenza di ottimizzare al massimo un angolo del soggiorno, lasciando una buona superficie libera a centro stanza per favorire il passaggio
Tre motivazioni imprescindibili, certo, a cui se ne è aggiunta una quarta. Il Cliente aveva infatti specificato:
“Vorrei che parte del soggiorno fosse dedicata ad un salotto con divano. [...] Non mi dispiace l’idea di aver un open space, però preferirei che la zona relax fosse visivamente delimitata nello spazio.”
Ma come dividere zona pranzo e salotto quando non ci sono muri o librerie divisorie? Semplice: si delimita lo spazio con complementi d’arredo che fungono da separatori. Nel caso del nostro Cliente, Ylenia ha scelto di circoscrivere la zona relax utilizzando un semplice tappeto decorativo.
A livello pratico, il vantaggio è duplice: oltre a decorare, il tappeto servirà per proteggere il parquet dai piedini del divano o del letto aperto.
L’angolo conversazione è stato completato da pochi ma essenziali elementi: una poltroncina imbottita, perfetta per garantire una seduta supplementare; una lampada ad arco, utile per illuminare un angolo lettura; due tavolini da salotto, uno dei quali posizionabile a lato divano.
I CONSIGLI DELL'ARREDATRICE
Arredare con i tappeti è un’ottima idea per decorare senza rischiare di appesantire l’ambiente. In particolare, i tappeti di grandi dimensioni possono essere utilizzati anche come elementi separatori. Delimitando visivamente lo spazio, contribuiscono all’individuazione di zone funzionali diverse nella medesima stanza.
Idee d’arredo: colori e finiture per una mansarda moderna
Scrive il Cliente:
“Quanto ai colori, non amo le tinte vivaci; preferirei non discostarmi da sfumature naturali come l’avorio, il sabbia o il marrone caffè. Il soffitto presenta perline a vista verniciate di bianco, i serramenti sono in alluminio bianco satinato e le pareti saranno tinteggiate in grigio RAL 9002. [...]
Prevedo anche di far posare del parquet in legno scuro.”
Indicazioni molto chiare, quelle del Committente, che hanno aiutato Ylenia a definire quali finiture prevedere per gli arredi del soggiorno mansardato. In generale, la scelta è ricaduta su colori neutri e caldi, declinati nelle varianti del beige e del marrone e illuminati dai rivestimenti chiari della poltrona e dei cuscini d'arredo.
La parete attrezzata, proposta in versione bicolore, gioca sulla dualità legno-laccato abbinando alla finitura Rovere Argilla un pannello color Terranova. Le tinte selezionate si sposano sia al colore delle pareti che alla tonalità del parquet.
Ad impreziosire un soggiorno in cui dominano i colori naturali ci pensa il piano del tavolo, scelto in finitura Keramic color Alabastro. L’importante resa estetica è addolcita dalle sedie in pelle chiara, che conferiscono eleganza e raffinatezza all’ambiente. Ultimo ma non meno importante, il tappeto in filato di viscosa color sabbia è evidenziato dalla trasparenza del vetro, finitura principale dei due tavolini da salotto.
Le porte rasomuro rappresentano un elemento di arredo con caratteristiche assolutamente uniche. In termini pratici, il loro funzionamento è simile quello di un qualsiasi infisso. Permettono o meno il passaggio tra due ambienti, consentendo pertanto una comoda gestione degli spazi all’interno di aree residenziali, lavorative o ricettive. Su un piano estetico, però, il loro impatto è del tutto originale.
Le caratteristiche uniche delle porte filo muro, il loro gusto minimalista, sono largamente apprezzati sul mercato. Prova ne è una delle ultime installazioni che Porte Italiane ha avuto il piacere di portare a termine nella capitale mondiale dello stile e della moda: Parigi.
Le porte rasomuro di Porte Italiane: gusto minimalista e classe innata
Tra le proprietà più importanti delle porte interne filo muro c’è sicuramente la versatilità. Ciò è dovuto sia al loro aspetto estetico, che alle loro caratteristiche tecniche.
Visivamente, questi infissi seguono una idea di minimalismo che non passa mai di moda. Privi di cornici o elementi di contorno, i serramenti rasomuro si integrano in maniera immediata con l’ambiente circostante. Uno dei punti di forza di queste porte, infatti, riguarda proprio la continuità stilistica. Una volta installate, diventano un tutt’uno con la parete che le circonda, dando una sensazione di omogeneità evidente.
Oltre al minimalismo, poi, c’è da considerare la loro eleganza. Seguendo il principio sempre attuale del “less is more”, le porte filo muro propongono un design estremamente pulito, privo di orpelli, contemporaneo e al tempo stesso classico. La presenza di sporgenze, e di spazi supplementari occupati dalle ante, diventa così un ricordo, a tutto vantaggio di ambienti più luminosi e ampi.
L’infisso così, diventa elemento primario nella creazione di un sistema organico, e di un arredo capace di lasciare il giusto spazio agli altri elementi architettonici.
Le porte rasomuro di Porte Italiane: gusto minimalista e classe innata
Le caratteristiche delle porte interne filo muro con stampa
L’installazione che Porte Italiane ha portato a termine a Parigi, in una prestigiosa abitazione lungo gli Champs-Élysées, è un esempio calzante della capacità delle porte rasomuro di adattarsi a ogni contesto. Sono state utilizzate due tipologie di infissi: semplici e con stampa. Nel primo caso, la scelta è stata quella di riprendere la colorazione già presente sulle pareti circostanti. La continuità stilistica è evidente, e in qualche modo mira anche a “nascondere” aree della casa particolarmente private e personali, come il bagno.
Allo stesso tempo, si è deciso di intervenire installando porte interne filo muro con stampa. Anche in questo caso, l’effetto più immediato è quello della continuità stilistica con il disegno della parete, ma non solo. I serramenti con stampa diventano arredo, enfatizzano una determinata area della camera, attirano lo sguardo. Creano un punto focale senza interrompere l’armonia delle forme. Questo effetto è ottenibile con questa forza, questa raffinata semplicità, solo con le porte rasomuro.
Come visto, installare infissi interni a filo muro anche di diverso tipo nella stessa abitazione è un’operazione sicuramente fattibile. Molti modelli di porte rasomuro, infatti, sono creati per essere facilmente installabili su pareti in cartongesso o intonacabili, così come su mura già esistenti o da ricostruire durante opere di ristrutturazione.
I prezzi delle porte filo muro
Il gusto tutto italiano delle porte filo muro non è sinonimo di prezzi poco accessibili. Al contrario, le offerte di Porte Italiane spaziano tra le diverse fasce di prezzo, offrendo alternative adatte a tutte le tasche. Dalle porte raso muro scorrevoli agli infissi filo muro con specchio esterno, l’offerta è ampia e particolarmente scalabile.
Il prezzo delle porte raso muro con maniglia invisibile, ad esempio, è influenzato da questi parametri:
Le misure del pannello: a dimensioni più elevate, corrisponde un prezzo maggiore
Il montaggio: l’installazione su pareti in cartongesso è più delicata, e pertanto maggiormente costosa rispetto a quella su muratura
L’aliquota IVA: può variare tra 4% (costruzione prima casa), 10% (ristrutturazioni) o 22% (ordinaria)
Altri parametri, come il senso di apertura, non influiscono sul prezzo finale.
Da Parigi a tutta Italia: il gusto delle porte rasomuro Porte Italiane
Non è necessario essere a Parigi, sugli Champs-Élysées, per godere del gusto minimalista delle porte interne filo muro. Porte Italiane commercializza serramenti in tutta Italia, con un servizio puntuale e attento. L’offerta non si ferma alla proposizione di infissi e arredi, ma si espande anche a soluzioni di domotica per hotel.
Per maggiori informazioni, è sufficiente contattare Porte Italiane: risponderemo rapidamente alle vostre necessità, valorizzando appieno le caratteristiche del vostro immobile. Perché in Francia come in Italia, a Parigi come a Roma, lo stile italiano non passa mai inosservato.
Negli ultimi anni ordinare e organizzare l'ingresso di casa è diventato sempre più difficile. Appartamenti compatti e senza ingresso hanno reso quasi superfluo lo spazio d'entrata. Così, dove prima c'erano veri e propri ambienti separati o corridoi su cui si aprivano le principali stanze, oggi entriamo direttamente in soggiorno. Se poi pensiamo a bilocali, monolocali o open space possiamo trovarci ad entrare direttamente in un ambiente che unisce cucina e sala.
Il dilemma è: come arredare un ingresso...se l'ingresso non c'è?
Una delle soluzioni più rapide in termini di realizzazione (e più economiche) sono gli appendiabiti a parete. Ed è proprio pensando a case piccole senza un vero e proprio spazio da attrezzare a guardaroba che abbiamo ideato i nostri ganci appendiabiti della nuova collezione 2020.
Salvaspazio, componibili a parete come vuoi, colorati, belli da vedere quando non ci sono cappotti e borse appesi. È così che secondo noi devono essere degli attaccapanni a vista. Perché se l'ingresso di casa non è separato dal resto degli ambienti, devi fare di necessità virtù. Insomma, la filosofia è: non disperare, ma ricava il meglio dal poco spazio a disposizione.
Ve li presentiamo qui sotto, uno per uno.
Mensola, appendiabiti, porta cd, porta libri...portatutto!
Onda è una mensola sottilissima di metallo colorato che puoi usare davvero dove vuoi. All'ingresso si possono creare composizioni con la versione appendiabiti oppure senza ganci: da una parte giacche, cappotti e borse, dall'altra le chiavi, il portafogli, il telefono. È piccola e poco profonda, si può avere con i pomelli attaccapanni o senza, con i fermalibri in legno o senza. La immaginiamo in cucina, per le spezie o le tazzine. In bagno, vicino allo specchio per i prodotti di bellezza, o sulla parete per l'accappatoio. In corridoio come svuotatasche. In cameretta per i libri. In soggiorno come porta cd...può bastare?
I colori sono il bianco, il nero, il grigio, l'azzurro. Pomelli in combinazioni a scelta in nero, bianco, azzurro, giallo, verde e rosa.
I gancetti attaccapanni singoli ispirati a Dumbo
Si chiamano, appunto, Dumbo. Sono ganci da parete in metallo su cui, seppur piccolissimi, puoi appendere 3 capi o borse. Infatti puoi usare la "proboscide" o le "orecchie" per agganciare quello che vuoi.
I colori a disposizione sono tra i più versatili: bianco, nero, grigio e un azzurro che ricorda l'amatissimo verde acqua di Tiffany.
4 in 1: Spider l'attaccapanni che sfrutta ogni angolo (letteralmente)
Arriva dappertutto, persino negli angoli. Con questo appendiabiti a 4 posti abbiamo voluto dare la possibilità di sfruttare anche gli angoli che solitamente sono sotto-utilizzati o semplicemente lasciati vuoti. Perché non usarli meglio?
Coloratissimo o monocromo, lo decidi tu. La struttura a X a parete è bianca o nera con pomelli in tinta oppure in uno o più colori a scelta tra: nero, bianco, azzurro, verde, giallo e rosa. In questo modo potrai creare l'abbinamento perfetto in base alla stanza della casa in cui vuoi inserire Spider.
Ti sono piaciuti gli appendini della nuova collezione? Aspetta di vedere i nuovi mobili da ingresso per un 2020 all'insegna della massima organizzazione!
Stay tuned perché ci sono grandi novità (personalizzabili, super componibili, praticamente su misura)...in arrivo!