La quarantena imposta dal Coronavirus ha risvegliato nuove esigenze negli italiani che si sono dati allo shopping di elettrodomestici.
Italiani: gente che si riesce a reinventare e adattare a qualunque circostanza. Per questo, anche durante questo lockdown non si sono buttati giù, ma hanno resistito. In che modo? Non si poteva uscire, non si potevano incontrare familiari e amici, che fare? C’era chi cantava dai balconi, chi dipingeva arcobaleni con la scritta “andrà tutto bene” e chi, mano al pc, comprava elettrodomestici. Secondo i dati diffusi da Idealo (portale internazionale di comparazione prezzi leader in Europa) gli italiani non riescono a rinunciare ai propri hobby, anzi, ne inventano dei nuovi, investendo sempre nelle passioni.
Cosa hanno cercato gli italiani per passare il tempo? nel corso dell’ultimo mese sono aumentate del +488,9% le ricerche online di articoli per la cura delle piante, ma anche di macchine da cucire (+316,0%), articoli per la cucina (+223,0%), eBook-reader (+203,8%), prodotti di food e beverage (+125,3%) e giochi e prodotti per l’infanzia (+69,8%).
Quali sono gli elettrodomestici preferiti?
Ovviamente, non tutti hanno deciso di sostituire il proprio forno o frigorifero: sono elettrodomestici costosi, ingombranti e difficili da smaltire durante una reclusione forzata. Quindi, per la maggiore sono andati i piccoli elettrodomestici, in particolare quelli inerenti alla cucina – è noto a tutti che il virus ha risvegliato l’animo chef di ognuno di noi! Mentre sugli scaffali ogni grammo di lievito di birra è esaurito, gli italiani acquistavano macchine per il pane, gelatiere, bilance e robot da cucina, ma anche piastre per cialde e sandwich, affettatrici, mini forni, mixer e frullatori.
Attenzione alle riparazioni fai da te
Ovviamente, all’aumento degli elettrodomestici in casa, aumenta anche la probabilità di guasti che ci potrebbero essere. Troppe volte, però, abbiamo pensato di poter riparare da soli la lavatrice, il forno o il tostapane, risultato? L’abbiamo cestinato perchè il danno fatto da noi superava di gran lunga il malfunzionamento. Per questo è importante rivolgersi a chi si è specializzato nel settore per farne il suo mestiere, ad esempio potremmo rivolgerci al servizio assistenza elettrodomestici offerto da SulSicuro, per non sbagliare e non dover rimettere mano diverse volte al nostro elettrodomestico.
Cosa ci interessa oltre la cucina
Una nuova attenzione è andata anche ai videogame e alle console di gioco, ma anche ai droni e accessori vari, utilizzati in particolare per fotografare per ricordare sempre le città vuote, i monumenti e luoghi di interesse deserti. Con le scuole chiuse e tutti i bimbi a casa, il nostro focus è andato spesso su giocattoli – sia da utilizzare in casa che in giardino – e prodotti per l’infanzia di vario genere. Non tutti hanno bambini! Sono molte le coppie che hanno trascorso la quarantena come un lungo viaggio di nozze, aumentando del 5% circa la ricerca di sextoys e protezione. Chissà cosa accadrà nel momento in cui si tornerà alla normalità, se continueremo ad “amarci”, ad avere tante attenzioni per i più piccoli o se continueremo a cucinare in maniera compulsiva come se ci stessimo preparando ancora per una finalissima di Masterchef!
Giardini, balconi e terrazze sono diventati luoghi dove godersi appieno la vita all’aria aperta, per questo quando li arrediamo meritano la stessa attenzione degli spazi interni.
L’arredo giardino, che ha raggiunto nuovi traguardi in termini di prestazioni e durata, rappresenta il connubio perfetto tra eleganza e comfort. La sfida consiste nell’organizzare lo spazio e scegliere l’arredamento che più si adatta al proprio stile e alle diverse esigenze.
Come creare la tua oasi di relax in giardino
Per definire la zona conversazione basta inserire un divanetto, due poltrone e un tavolino basso. In questo spazio puoi aggiungere un tappeto da esterno per completare il look, e una bella lampada per illuminare il tuo angolo conversazione durante le ore serali.
Con la bella stagione non può mancare sin giardino unazona pranzo. Protagonisti di questo spazio sono il tavolo e le sedie da scegliere partendo dalle dimensioni. Tieni in considerazione che per muoversi agevolmente intorno al piano occorrono almeno 80 cm e che i tavoli rotondi sono quelli più versatili. Per quanto riguarda le sedie il consiglio è di privilegiare modelli leggeri e in armonia con lo stile del tavolo. La zona pranzo deve essere riparata dal sole, per questo non dimenticare di abbinare un ombrellone. Come per la zona conversazione, anche in questo caso il consiglio è di completare il look con un pratico tappeto.
Se lo spazio in giardino lo permette, aggiungi anche qualche pouf che funga da seduta extra.
Giardini, balconi e terrazze vanno sempre arredati armonizzando stili, colori e materiali. Le tonalità neutre sono sempre una scelta elegante, inoltre si adattano facilmente a qualsiasi contesto e stile. Di seguito la nostra selezione!
Arredo giardino: gli indispensabili per rilassarsi all’aperto
L’outdoor contemporaneo ha una nuova protagonista, la lampada Milk di Ethimo, un ‘oggetto’ che si fa notare per la sua forma ironica e curiosa ed è capace di animare gli spazi en plein air con piacevoli giochi di luce.
Materiale grezzo e semplicità naturale…il tappeto in juta di Bloomingville crea un ambiente gradevole e leggermente esotico, ideale per rilassarsi e godersi la vita, lontano dalla frenesia del quotidiano
Knit, la collezione nata dalla collaborazione con Patrick Norguet nel 2015 e diventata una vera icona di stile tra le proposte outdoor di Ethimo. Un comodo divano e un’avvolgente poltrona caratterizzati dall’unione tra il teak, naturale o decapato, della struttura con la corda intrecciata della seduta. Le ampie proporzioni del divano e della poltrona lounge danno vita a un vero e proprio salotto en plein air, assicurando una perfetta ergonomia.
Di Royal Botania l’ombrellone della collezione Shady, realizzato in legno di teak e disponibile in 8 varianti di colore.
Un inedito tavolo rotondo, realizzato con piano in teak naturale o decapato e struttura in metallo, va ad ampliare l’elegante collezione Swing di Ethimo, per offrire una nuova soluzione di comfort a tavola.
Il marmo diventa sasso in un gioco di proporzioni stranianti dando vita a Lapis – sasso -, un sistema di sedute e coffee table per outdoor e indoor, realizzato in marmo Statuario alleggerito di SA.GE.VAN. Marmi che rievoca fedelmente le forme naturali dei sassi. Essenziale e funzionale, Lapis è ideale per gli spazi outdoor, la collezione infatti permette di disegnare oasi di privacy o di convivialità di grande personalità fondendosi con il paesaggio.
Infine, ecco il tappeto ecologico Way Rug di Ferm Living realizzato a partire da 292 bottiglie di plastica riciclata! Altamente resistente, questo tappeto può essere utilizzato all’esterno. Il poliestere riciclato è tessuto a mano da artigiani, conferendo a questo tappeto un’alta qualità e una bella trama. Il modello classico dai toni estivi è caratterizzato da un dettaglio originale: le frange asimmetriche che delimitano due dei suoi lati.
Oggi in ufficio mi è arrivata questa mail:” Scusi , mi sa dire quanto costa arredare una cucina?”
La prima risposta che avrei voluto dare :
“se fosse così semplice rispondere io potrei smettere di lavorare!”
Ma ovviamente non è quella che ho dato,
capisco che per chi non è del mestiere , dare una risposta a questa domanda può sembrare una cosa banale,
ma in effetti, non lo è !
Prima di tutto:
Di che cucina stiamo parlando? Di che dimensione? Quale modello?
le varianti in un a cucina sono tantissime:
Materiali per le ante
Materiali per il top
Elettrodomestici
Accessori
Ognuna di queste variabile ha un impatto importante sul prezzo di una cucina,
insomma ,
se decidiamo di parlare della grande distribuzione, in cui una cucina X da 2,50mt costa 1.300,00€ , possiamo chiudere qui l’argomento,
se invece parliamo di un progetto d’arredo , allora state comodi e leggete il mio articolo.
La prima cosa da fare, per definire almeno la fascia di prezzo, è scegliere il materiale delle ante.
Indipendentemente dal fatto che sia classica o moderna, in che materiale la vogliamo?
Quanto costa arredare una cucina?
materiali per le ante
Tra i principali materiali utilizzati per produrre le ante delle cucine troviamo:
Laminato materico, riproduce la texture della pietra, del marmo, del legno e dei materiali tessili.
Pannelli idrorepellenti di particelle di legno, ai quali è applicata una texture o un colore.
Laccato (lucido, opaco) in tutti i colori
Pannello di fibre legnose a media densità (MDF), classe E1, verniciato con prodotti poliuretanici.
Legno
Pannello di fibra legnose, classe E1, rivestito da un foglio di un’essenza a scelta di legno, può essere verniciato.
Vetro
Anta costituita da un telaio perimetrale in alluminio e da un pannello frontale in vetro,
Melaminico
Pannello di particelle di legno, a bassa emissione di formaldeide, rivestito con carta impregnata di resina melaminica
Pet
Foglio di plastica Pvc , reciclabile su pannello di particelle di legno
Gres
Lastre composte da materie prime naturali, rese indivisibili da un processo termico, montate su un telaio d’alluminio.
Acciaio inox
È inossidabile
Fenix NTM
Composto di cellulosa, resine innovative, nanotecnologie.
Stratificato
HPL (high pressure laminate) strati di fibre di cellulosa e resine termoindurenti, uniti tramite pressione e calore.
Materiali per il top
Tra quelli utilizzati per le ante, ce ne sono alcuni usati anche per i piani delle cucine:
Laminato,
Hpl,
Fenix,
Acciao,
Vetro,
Gres,
Legno
Oltre a questi ci sono:
Le pietre naturali, come marmo e granito
Il quarzo:
composto dal 95 al 99% di quarzo naturale, integrato con resine e pigmenti ossidi.
Si tratta di un materiale estremamente durevole e resistente.
Le marche di quarzo più conosciute sono : OKITE® Stone Italiana, Marmo Arredo.
Dekton®:
si ottiene dalla miscela di materiali come vetro, materiali ceramici di ultima generazione e quarzo.
Resistente a graffi, urti ed a alte temperature, idrorepellente ed immune a macchie di olio, aceto e limone.
Ceramicatecnica :
È un materiale prodotto con argille nobili come quarzi, feldspati e caolini sinterizzate. E’ resistente agli sbalzi di temperatura, non assorbe, è igienico, ed ha proprietà anti batteriche.
Elettrodomestici
I principali di cui si compone una cucina sono:
Piano cottura
Forno
Cappa
Frigorifero
Lavastoviglie
Microonde
E per i più organizzati :
Cantinette per il vino
Abbattitori
Macchina per caffè
ce ne sono di tutti i prezzi, di tutte le marche , di tanti modelli e con diverse funzioni.
Accessori
Gli accessori sono fondamentali nell’ allestimento di una cucina:
Colonne estraibili :
si tratta di elementi che ottimizzano gli ingombri , disponibili da 15-30 cm fino a 45-60 cm, con sponde in vetro o in filo metallo.
Cassetti :
Disponibili a vista e nascosti dentro i cestoni. Possono avere porta posate interni in plastica, legno e metallo
Cestoni:
Sono cassetti più alti che occupano la metà di una base. Sono strutturati per sostenere carichi abbastanza pesanti. Possono essere completati con organizzatori per pentole o piatti.
Illuminazioneinterna:
Utile come luce di cortesia notturna .
Illuminazione sotto pensile :
Per lavorare comodamente sui piani di lavoro.
Quanto costa arredare una cucina?
Per rispondere a questa domanda , avrei dunque necessita di conoscere tutte le caratteristiche elencate in precedenza.
Ad ogni modo ,
Con l’aiuto di due differenti layout e utilizzando materiali diversi vi darò l’idea di quanto costa arredare una cucina
Cucina lineare mt 3,30
Ho voluto utilizzare questo tipo di layout , perché si tratta di una configurazione semplice,
non necessita di uno studio di progettazione complesso,
ma proprio per questo motivo è una composizione che spesso viene usata come oggetto di confronto.
Il fatto che si tratti di una parete lineare , è sinonimo per alcuni di composizione “tipo”
Cosa vuol dire?
Significa che quando mi trovo a dover preventivare un arredamento, magari per una seconda casa o più semplicemente per una casa in cui non si vuole investire molto nell’arredamento,
il cliente,
che ha girato per negozi o grandi magazzini,
tende a considerare erroneamente, una cucina lineare, modello di riferimento al prezzo.
Non c’è niente di più sbagliato!
Come già spiegato prima, il prezzo è determinato da un insieme di variabili
i materiali ? gli accessori? gli elettrodomestici?
Per preventivare questa cucina ho considerato:
ante in laminato
anta laccata lucida per il pensile vasistas
top in laminato sp 4cm (anche lo spessore del top incide sul prezzo)
elettrodomestici Hotpoint (piano cottura, lavastoviglie, forno, frigorifero e microonde)
pensili h72
lavello e miscelatore Franke inox
Il prezzo di questa composizione è 5.600,00€
So già che qualcuno di voi dirà:”wow pensavo meno“
Se lo state pensando non ditelo, perché questa frase ha poco senso !
Tutto è fattibile,
si può spendere meno,
come?
eliminando il particolare laccato,
cambiando elettrodomestici.
Ovviamente si può spendere anche di più:
considerando le ante laccate oppure in inox o hpl, oppure in gres
scegliendo un top in quarzo o in ceramica per esempio
cambiando marca degli elettrodomestici
Insomma,
una cucina è comunque un progetto, non ha un prezzo standard come quello che vogliono far credere i grandi che promuovono convenienza e poca qualità
Quanto costa arredare una cucina?
Cucina angolare
Questa cucina , è stata oggetto di progettazione qualche tempo fa
le sue dimensioni sono 3,50×4,38 mt
E’ palese che si tratta di una soluzione più complessa rispetto alla precedente,
sia per le dimensioni, sia per lo sviluppo della composizione.
L’azienda SPACE10, hub di innovazione esterna di Ikea, ha deciso di progettare una vera e propria “Casa delle api” per omaggiare questo insetto fondamentale per la vita di tutto il pianeta.
SPACE10 ha infatti realizzato “Bee Home”, con un design gratuito e open-source che consente a chiunque, di creare una casa delle api e agire per preservare la biodiversità del mondo.
Il progetto è realizzato in collaborazione con la designer Tanita Klein e Bakken & Bæck.
Prima di entrare nel dettaglio di questo progetto vediamo perchè è così importante.
Le api e il nostro pianeta.
Oltre a produrre miele le api sono un indicatore biologico fondamentale della qualità dell’ambiente.
Forse non tutti però sanno che le api stanno scomparendo, in Italia soprattutto abbiamo assistito, dal 2007, ad un dimezzamento della popolazione delle api.
Questa Sindrome dello spopolamento degli alveari è dovuta a cause legate ai cambiamenti climatici, all’agricoltura intensiva e all’uso abbondante di pesticidi ed insetticidi.
L’ape è un insetto fondamentale per i cicli vitali di moltissime piante perchè si occupa dell’impollinazione.
L’impollinazione è possibile grazie anche a diversi agenti naturali come vento e pioggia, la maggior parte del lavoro è però svolto dai cosiddetti “insetti impollinatori”.
Le api rappresentano l’insetto impollinatore più attivo.
Una pianta per produrre frutti deve essere fecondata, le api volando di pianta in pianta, ricoperte di polline, danno vita a questo processo.
Se le api sparissero del tutto, questo processo si ridurrebbe in modo drastico, e tantissimi tipi di piante e frutti (dei quali spesso ci nutriamo) smetterebbero di nascere.
“Le api aumentano complessivamente del 35% le rese di 87 delle principali colture alimentari nel mondo.”
Ignazio Floris, Società Entomologica Italiana.
A venirci incontro per risolvere questo problema è il laboratorio di ricerca e progettazione danese SPACE10
Ape su un fiore (Photo courtesy of SPACE10)
Space10
La missione di SPACE10 è quella di consentire una migliore vita quotidiana alle persone e al nostro pianeta.
Opera da due sedi, una a Copenhagen in Danimarca e una a Nuova Deli in India.
Ricercano e progettano soluzioni innovative per alcuni dei principali cambiamenti sociali che dovrebbero colpire le persone e il nostro pianeta negli anni a venire.
SPACE10 è inoltre supportato e interamente dedicato a IKEA, lavora come laboratorio di ricerca e progettazione indipendente. Portano nuove prospettive e progettano nuove soluzioni che consentano a IKEA di mantenere la promessa originale di creare una vita quotidiana migliore per molte persone.
Bee Home
Bee Home è un modo per Space10 di ispirare le persone a risolvere la sfida rappresentata dalla scomparsa delle api in modo giocoso e accessibile.
Attraverso una piattaforma digitale che consente a chiunque di progettare, personalizzare e scaricare la propria Bee Home, offrono una visione di come il design democratico può aiutare a riequilibrare le nostre relazioni con il pianeta.
Il design della Bee Home è progettato per ospitare le api “solitarie”.
SPACE10, Bee Home – Photo by Irina Boersman
Perché api solitarie
Bee Home punta ad ospitare le api solitarie perchè, tra tutte le specie di api, sono probabilmente le impollinatrici più prolifiche.
Ci sono, infatti, circa 20.000-30.000 specie di api nel mondo ma a differenza delle api da miele, le api solitarie non vivono negli alveari né producono miele.
Vivono principalmente da sole e trascorrono le loro giornate a raccogliere polline e cibo per la prossima generazione.
A differenza delle api da miele infatti non hanno nessuna forma di organizzazione sociale, quindi non costruiscono alveari ma creano dei lunghi canali nel legno nei quali poi depositano le uova.
Una singola ape solitaria può fornire la stessa impollinazione di 120 api, da notare anche che ogni ape solitaria femmina è una regina e può avere da 20 a 30 figli.
Hanno delle caratteristiche che le rendono impollinatrici fenomenali, tra le principale:
Maggior peso corporeo.
Quindi le api solitarie possono impollinare anche i fiori chiusi.
Scarsa sensibilità al freddo.
Sono ricoperte di peluria e a differenza delle api domestiche possono volare con temperature molto basse.
Ampio spettro di specie impollinate.
Le api solitarie impollinano piante che producono poco polline, questo è il caso del pero che lega il suo ciclo vitale a questa specie di ape.
Maggiore capacità di impollinare.
Le api solitarie in genere visitano più fiori di un’ape domestica nello stesso arco di tempo.
Questo vuol dire che una sola Bee Home potrebbe dare vita a centinaia di api solitarie, creando un anello nella catena che può contribuire alla sopravvivenza dei nostri ecosistemi.
Il design
Per la creazione della casa delle api quelli di Space10 sono partiti dai bisogni delle api e hanno sviluppato la progettazione attorno a quattro punti fondamentali.
Le api solitarie vivono in cunicoli
La maggior parte delle api solitarie vive, come abbiamo visto, in buche scavate negli alberi o nel terreno.
Bee Home è progettata pensando a queste inclinazioni naturali, realizzata con fori per ogni ape per conservare il cibo e fornire riparo alle uova che depongono.
Tutto dall’eliminazione della colla e di altri adesivi tossici, fino alle dimensioni specifiche di ciascun foro in cui le api deporranno le loro uova è stato progettato per ottimizzare il modo in cui si sentiranno a casa all’interno del design.
Materiali e fabbricazione locali
Hanno reso la fabbricazione e la sostenibilità locali le principali metriche di successo per il design.
Bee Home è progettata pensando ai legni duri locali, che si tratti di quercia non trattata, larice o mogano, quindi la fabbricazione di ogni disegno può avvenire il più possibile localmente.
L’intero design può essere assemblato senza chiodi o materiali aggiuntivi, quindi è facile da riciclare senza compromettere i principi di progettazione circolare dai quali è stato realizzato.
SPACE10, Bee Home – Photo by Irina Boerman
Personalizzabile
Hanno reso il progetto altamente personalizzabile in modo che tutti, ovunque, possano essere coinvolti nella progettazione e realizzazione della propria casa delle api.
Ognuno dei sedici piani di Bee Home è progettato in modo diverso.
Il design modulare consente di mescolare e randomizzare l’ordine dei piani, disponendoli in qualsiasi numero di combinazioni che ritieni più piacevole.
Anche se il design viene semplificato attraverso alcuni “parametri estetici”, la casa delle api che scegliamo di progettare sarà unicamente nostra.
SPACE10, Bee Home – Photo by Irina Boerman
Accessibilità
Hanno reso il design il più accessibile possibile.
Non solo i file di progettazione sono disponibili e gratuiti per il download, ma l’assemblaggio di Bee Home non richiede strumenti di alcun tipo.
Ispirati alla falegnameria in legno giapponese e alcuni trucchi presi dalla carpenteria, i piani multipli della Bee Home sono in realtà bloccati insieme attraverso un sistema di “spina dorsale e chiave” che mantiene l’integrità strutturale della casa rendendola incredibilmente facile da montare e smontare.
Processo di creazione: come funziona?
La creazione si divide in tre passaggi:
passaggio 1: Progettazione.
Visita beehome.design e progetta la tua Bee Home in base a parametri predefiniti.
Ciò significa che non solo selezioni le dimensioni, l’altezza e l’espressione visiva, ma definisci anche se vuoi posizionare la tua Bee Home su un tetto, un cortile o sotto una tettoia
Ciò rende il processo di progettazione divertente, intuitivo e abbastanza semplice da poter essere eseguito in pochi minuti.
Passaggio 2: Fabbricazione.
Quando sei soddisfatto del tuo design, puoi scaricare i file di design istantaneamente e gratuitamente, che potrai inoltrare al tuo laboratorio di produzione locale e fai realizzare i vari componenti.
Passaggio 3: Posizionare.
L’ultimo passo è posizionare la tua casa delle api, piantare dei fiori e lasciare che la natura faccia il resto.
Le api solitarie rendono questa parte particolarmente facile: non tarderanno ad arrivare e sono amichevoli e possono facilmente convivere con bambini e animali domestici perchè non hanno un alveare col miele da proteggere quindi non sono aggressive.
Non è necessaria alcuna manutenzione oltre a una pulizia rapida ogni tre anni.
In effetti, una volta messo su, dovresti semplicemente lasciarlo là.
E questo è tutto ciò che devi sapere per iniziare a progettare la tua Bee Home.
SPACE10, Bee Home – Photo by Brendan Austin
Raccomandazioni
SPACE10 fornisce anche un manuale molto dettagliato con varie raccomandazioni per usare al meglio la casa delle api Bee Home che è possibile trovare a questo link.
Qui potrete trovare tutte le informazioni necessarie per quanto riguarda:
Materiali da utilizzare
Assemblaggio
Posizionamento della casa delle api
Manutenzione
Miglioramento dell’ambiente circostante per migliorare la vita delle api
Conclusioni
Questo progetto di Space10 è sicuramente molto interessante perchè riesce a porre attenzione nei riguardi dell’ambiente a 360 gradi, sia nelle sue finalità d’utilizzo sia nella sua costruzione, a tutto questo riesce ad unire un design semplice ma accattivante.
Anche se consiglio a tutti di provare a progettare la propria Bee Home, è divertente e facile, esistono anche, per chi fosse interessato, altri modelli di casa delle api, da poter acquistare ed utilizzare senza bisogno di costruzione dei componenti e assemblaggi.
Ne potrete trovare alcune molto carine a questi link:
Luogo di aggregazione di ogni casa è la zona pranzo dove si può cenare in famiglia o con gli amici.
Oggi desidero proporvi alcune interessanti soluzioni per questo spazio che gli inglesi chiamano living room se si tratta di una zona aperta sul salotto o dining room se è una vera e propria sala da pranzo separata.
Come sempre vi suggerisco di scegliere lo stile che più si adatta alla vostra casa e al vostro budget ponendo attenzione agli abbinamenti di colore, all’accostamento tra tessuti e materiali e agli oggetti di design che rendono unico ciascun ambiente.
Pensate ad un vaso particolare, un lampadario, una scultura vegetale, un centrotavola o qualsiasi elemento di decoro che possa rendere unico il vostro ambiente.
Eccovi numerosi esempi di zone pranzo più o meno raccolte e di diverso stile
Oggi vi voglio mostrare gli interni di due progetti di appartamenti in stile asiatico il primo più tipicamente industriale dagli spazi fluidi ed il secondo in stile contemporaneo, suddiviso in maniera tradizionale.
In entrambi gli appartamenti la palette di colore dominante è legata alle diverse tonalità di verde. Di primo acchito entrambi i progetti vi potrebbero sembrare molto lontani dagli stili delle case a cui siamo maggiormente abituati uno fra tutti quello nordico.
Vi dò ragione ma il gusto, deve nutrisi di stili e spunti sempre nuovi e diversi, dobbiamo lasciarci suggestionare da linee, forme, materiali e immagini come accade quando si approccia l’arte o la musica per poi affinare il nostro gusto e immaginare nuovi scenari.
Lo studio di architettura Anna & Eugeni Bach progetta la conversione di una vecchia fabbrica di cioccolato in abitazione e studio
Nel centro urbano della cittadina di La Bisbal, in Spagna, si trova una vecchia fabbrica di cioccolato risalente alla fine del XIX secolo, caratterizzata da un’architettura molto particolare che rende lo spazio davvero unico.
L’edificio, con una facciata in pietra, si sviluppa su tre piani ognuno dei quali realizzato con una tecnica diversa. Al piano terra delle travi di ferro sostengono una serie di volte catalane. Al primo piano le travi di ferro sostengono un bellissimo soffitto in legno. Sopra, nel monolocale indipendente, grandi tronchi di legno sostengono una sottile lastra di mattoni rifinita con un tetto di tegole di ceramica.
Il progetto adatta quello che inizialmente era uno spazio industriale ad abitazione e studio per una famiglia che apprezza il carattere originale dell’edificio. In corso d’opera sono state apportate piccole modifiche per mantenere il più possibili intatte le caratteristiche originali dell’edificio, nonostante la nuova distribuzione spaziale abbia richiesto ambienti più piccoli. La scala originale è stata preservata e una seconda è stata aggiunta all’estremità opposta dell’edificio. In questo modo, i diversi membri della famiglia possono godere di una parte della casa in piena autonomia e con un buon livello di privacy.
Tenendo conto del fantastico clima mediterraneo, gli spazi esterni sono stati adattati al nuovo uso. Una piccola piscina è stata inserita al centro del patio.
Best in table è un marchio Made in Italy che si occupa di prodotti di uso quotidiano andando a sostituire il tessile in ambito domestico e la carta su larga scala per convertire l’abitudine dello spreco su tovaglioli, teli, piccole salviette. I suoi prodotti sono monouso, o spesso riutilizzabili, creati con un “tessuto non tessuto” che una volta gettato non si disperderà come un comune rifiuto.
Innovazione e stretto contatto con il cliente sono i suoi valori essenziali che rendono concreta ogni richiesta fatta di personalizzazioni e unicità, anche grafica. Valore aggiunto non di minore importanza è la scelta di una lavorazione ecosostenibile vista come opportunità di scoperta verso nuovi orizzonti unendosi alle aziende che percorrono questa via di grande cambiamento.
Vogliamo prendere proprio quella parte di produzione rivolta al mondo dell’ecologia perché oggi più che mia ci rendiamo conto del valore che il Pianeta possiede, un valore da non trascurare.
Il Bio Bamboo
Nel rispetto della terra che ci ospita Best in Table sceglie di creare Bio Bamboo un materiale biodegradabile e compostabile su cui stampare con inchiostri a base d’acqua per decorare le nostre tavole; anche il cellophane che fa da involucro ai pacchi di tovaglioli è biodegradabile, si cura ogni singolo pezzo. In Bio Bamboo troviamo un’offerta ampia di tovaglioli, tovagliette, runner, lisce o decorate con pattern o frame. La possibilità di personalizzazione avvicina Best in Table a tante realtà dalla ristorazione all’hotellerie che riconoscono le qualità del prodotto con il valore aggiunto tanto da farlo proprio entrando nel branding dell’ospitalità.
Towellness
Siamo abituati a vedere prodotti di questo tipo proprio nelle strutture alberghiere, primi clienti effettivi di Bit per questo genere di accessori, ma non è un cliente esclusivo, sfatiamo questo mito.
Towellness è un asciugamano, una salvietta, anche un telo mare comodo per tutti, anche in casa. Anche lui è biodegradabile al 100% per uno perfetto equilibrio di pulizia ed igiene. È un elemento versatile e di design.
E se si tratta di design non può che essere accompagnato da un portaoggetti del suo calibro e firmato. Guzzini si presenta come partner ed è stato scelto per essere abbinato a Best In Table perché oltre alla sua storicità vanta anche delle caratteristiche comuni alla filosofia Bit: si inserisce perfettamente nel contesto alimentare, igienico ed offre pezzi BPA free e totalmente riciclabili.
Il messaggio è quello di avvicinare il consumatore medio alla comprensione del valore di questo pianeta, della necessità che possa avere di mantenersi sempre vivo e attivo. Siamo noi responsabili della sua sorte e abbiamo la facoltà di poter migliorare il suo status ogni giorno, anche con piccole scelte, Best In Table ce lo ricorda.
Quali sono le più recenti e innovative tendenze d’arredo per la camera da letto consigliate dagli esperti di interior design? Abbiamo fatto una ricerca sui migliori consigli per arredare l’area notte di casa ed ecco i nostri consigli selezionati per abbinare gli ambienti con gusto e stile. Abbiamo selezionato quelli più amati dagli esperti e non vediamo l’ora di svelarteli tutti!
Spazi pratici
Lo spazio, oggi più che mai, deve essere pratico. Molti spiegano questa tendenza in correlazione con un recente cambio di attenzione verso la sostenibilità e, per questo, le case più alla moda sono arredate con complementi minimali. Questo rende le abitazioni facili da pulire, pratiche da vivere e confortevoli per la mente. È stato dimostrato, infatti, che un ambiente ordinato favorisca il buon umore, la concentrazione e la produttività. Per questo in camera la scelta prediletta è il letto alla francese, sia 140×190 che matrimoniale, con il suo capiente contenitore. L’organizzazione degli spazi in ottica minimale, infatti, passa soprattutto per gli organizer nascosti.
Forme geometriche
Come decoriamo le stanze da notte? La tendenza più popolare vede come protagoniste indiscusse le decorazioni a forme geometriche che trovano spazio sui muri, sulla biancheria, sui tendaggi e perché no, anche sui pavimenti. Il 2020 è l’annata di spicchi e quadrati che creano effetti ottici ampi, confortevoli e ordinati. Le forme geometriche rientrano nella tendenza a mantenere un ordine dell’ambiente tale da rendere le stanze accoglienti, spaziose e rilassanti per chi ci vive. Le forme geometriche conciliano il sonno e danno un tocco ordinato anche alle stanze dei confusionari di professione e per questo sono la scelta decorativa vincente del 2020.
Rivestimenti in velluto
I letti con il rivestimento morbido sono in assoluto la scelta più apprezzata dalle persone e anche dagli esperti d’arredamento. Ma non è tutto perché i letti e le poltrone imbottite sono alla moda solo se il tessuto scelto sarà il signor velluto. Morbido, versatile e avvolgente è stato eletto come il tessuto più amato del 2020 e questa tendenza potrebbe perdurare anche per il prossimo anno. Quali sono i colori prediletti? Per i rivestimenti di letti e poltrone gli esperti hanno messo sul podio il verde brillante, il rosa pastello e l’arancione secco.
Nuance neutre
Il 2020 è anche l’anno delle grandi contrapposizioni di colore dove, come vedremo, l’effetto più ricercato è quello del contrasto. Quanto alle colorazioni complementari scelte per l’arredo delle camere da letto vincono le nuance neutre fredde e calde da abbinare a contrasti che risaltino i dettagli dell’arredo come maniglie, bordi e spigoli.
Colori a contrasto
Infine tornano a fare capolino i grandi contrasti tra i quali spicca prevalentemente quello bianco/nero. Il modo di abbinare dei colori a contrasto prevede l’utilizzo della tonalità più chiara per i dettagli e quello della tonalità scura per tutto il resto. Sedie e divani neri a cuscini bianchi sono l’esempio più apprezzato per l’arredo di living room e camere da letto a cui abbinare tessuti morbidi, ordine e praticità nella distribuzione degli spazi.
La giusta illuminazione degli ambienti domestici è un aspetto da tenere in grande considerazione per la vivibilità della casa.
Una stanza ben illuminata è più “sana”, allegra e soprattutto viva e vivibile.
Oggi, illuminare in modo corretto i vari ambienti della casa significa dover tenere conto di molteplici aspetti, non soltanto il tipo di luce, la posizione o l’ampiezza degli ambienti ma anche, ad esempio, i costi che si devono affrontare, l’attenzione per il risparmio energetico e per l’ambiente.
Per assicurarsi di non avere brutte sorprese sulle bollette è importante, innanzitutto, confrontare le diverse offerte luce, in modo tale da poter scegliere quella più adatta alle proprie esigenze e alla tipologia di consumi.
Oltre a ciò, è possibile risparmiare sul consumo di energia facendo delle scelte consapevoli, come la sostituzione delle lampadine classiche con luci a LED.
Le lampadine a LED sono notevolmente più durature e altrettanto efficaci e, a differenza delle classiche, possono anche essere recuperate e riparate.
Possono poi adattarsi a qualsiasi tipo di illuminazione: lampadari a sospensione, lampade da tavolo ma anche fari e faretti da incasso, possono essere usate in qualsiasi ambiente.
Inoltre, oramai non hanno più costi considerevoli come in passato, sono molto più diffuse ed economiche; utilizzare esclusivamente lampadine a LED porterà ad un notevole risparmio sul lungo termine.
Per ottenere l’illuminazione perfetta per la propria casa non c’è bisogno di illuminare a pieno giorno tutti gli ambienti, piuttosto, è meglio scegliere in modo accurato “come” illuminare, in modo tale, ad esempio, da valorizzare anche gli arredi.
È importante saper scegliere i punti luce migliori, così da sfruttare al massimo la fonte di luce che si ha a disposizione, in questo modo si evitano gli sprechi e di non illuminare a sufficienza gli spazi.
Se non ci si sente sicuri di come fare si può sempre ricorrere al parere di un consulente specializzato, come un architetto, che sarà in grado di conciliare alla perfezione l’aspetto estetico con quello funzionale.
Ecco delle linee guida essenziali per farsi un’idea di come illuminare al meglio i diversi ambienti della casa:
– per quanto riguarda la cucina, ad esempio, occorre ricordarsi che si tratta in primis di un ambiente necessario ed operativo, pertanto l’aspetto funzionale deve prevalere su quello estetico. Nel caso della cucina pertanto, il focus dell’illuminazione deve ricadere sul piano cottura che deve essere ben illuminato con luce diretta e di conseguenza senza zone d’ombra, che possono risultare anche pericolose.
– per quanto riguarda invece la zona relax, ovvero il soggiorno, sono consigliabili più fonti di luce indiretta. Se ci si trova sul divano a leggere un libro o a vedere un film dei piccoli fari ben posizionati o una lampada da terra sono più che sufficienti per illuminare la stanza. In questo caso, mantenere la luce tenue e soffusa è la scelta migliore in quanto favorisce il rilassamento senza affaticare gli occhi.
– nella sala da pranzo, invece, meglio evitare di usare solo luce indiretta, essendo questo solitamente uno degli ambienti più ampi della casa, c’è il rischio che la luce si disperda e che il tavolo, focus della stanza, non sia adeguatamente illuminato.
– nel caso del bagno sono invece necessarie due fonti di illuminazione, una generale per tutta la stanza e una per lo specchio.
Per la luce generale è meglio puntare sulle tonalità naturali, ma l’illuminazione più importante è quella che riguarda lo specchio. Puntate una luce frontale, è inoltre opportuno evitare apparecchi dotati di vetri che possono alterare i colori della stanza, in quanto possono creare fastidio durante i momenti di cura della persona, come ad esempio l’applicazione del make up.
– per quanto riguarda le camere, si raccomanda di evitare l’errore, piuttosto comune, di esagerare con la luce. Si tratta di uno degli ambienti più intimi in cui si passano più che altro le ore serali, una luce soffusa, naturale e indiretta è più che sufficiente. Se necessario, si può puntare la luce sulla zona dell’armadio, in quanto necessita di maggiore visibilità.
Un consiglio funzionale è quello di non collegare tutte le luci di un ambiente ad un unico interruttore, ciò infatti vuol dire non poter regolare la luminosità nell’ambiente e consumare tanta energia in più rispetto al necessario.
Le luci a LED hanno il considerevole vantaggio di poter essere regolate, così da poter aumentare o ridurre di intensità. Come? Grazie a dei dimmer, cioè dei regolatori di luce appunto che possono essere applicati direttamente sull’interruttore.
Con alcuni dimmer, oltre all’intensità della luce è possibile anche regolare la tonalità di bianco o cambiare colore.
Si tratta di uno dei dispositivi essenziali se si punta ad avere una casa Smart, ossia dotata di un sistema che gestisce in maniera intelligente le risorse domestiche.
I dimmer, così come altri dispositivi di illuminazione, possono essere usati anche da remoto con lo smartphone attraverso l’uso di app.
Si possono anche accendere e spegnere le luci cliccando sullo smartphone o con comando vocale, e anche se non si è in casa!
Si possono, infine, anche applicare sensori che percepiscono il passaggio della persona e si accendono solo quando necessario per poi spegnersi una volta che la stanza è di nuovo vuota.