Il noto portale di affitti brevi lancia l’iniziativa Airbnb per medici e infermieri che ogni giorno combattono questa battaglia.
Per fronteggiare l’emergenza Coronavirus migliaia di medici, infermieri e operatori sanitari entreranno in servizio nelle prossime settimane. L’iniziativa Airbnb per medici e infermieri nasce con l’obiettivo di mettere in comunicazione in maniera semplice e diretta gli host che hanno espresso il desiderio di rendere disponibili e senza compenso il proprio appartamento e il personale ospedaliero che potrà scegliere, in pochi minuti, la casa più adatta alle proprie esigenze, con la garanzia di massima flessibilità sui tempi di permanenza. Airbnb si farà carico dei costi dell’operazione supportando l’host nel pagamento delle principali spese correnti attraverso una prenotazione ad un prezzo simbolico di 10 euro a notte.
Come funziona l’iniziativa?
Per chi cerca un alloggio
Medici, infermieri o strutture ospedaliere potranno inviare la propria richiesta attraverso la pagina airbnb.it/medicieinfermieri. Tutti coloro che compileranno il questionario online con tutte le informazioni richieste verranno contattati dall’associazione OspitaMI, partner di Airbnb in quest’iniziativa, che li supporterà nell’identificazione della soluzione migliore e gestirà il processo di prenotazione. L’alloggio per il personale sanitario sarà completamente gratuito, fino a due mesi di permanenza.
Per chi vuole offrire un alloggio
Chiunque desideri mettere a disposizione il proprio alloggio su Airbnb potrà candidarsi su airbnb.it/medicieinfermieri. Gli host Airbnb già attivi potranno, in pochi click, mettere a disposizione il proprio immobile. Gli host selezionati, al bisogno, saranno contattati da OspitaMI, che illustrerà loro il meccanismo per accedere al contributo da parte di Airbnb.
Il tema prevalente di questa casa costruita su un terreno molto ripido nei pressi di San Paolo, Brasile dall'architetto Fernanda Marques è la trasparenza; aprire la casa al suo spazio circostante per catturare meglio la luce e creare viste spettacolari per gli occupanti da diversi punti di vista mantenendo un livello ideale di privacy per ogni ambiente.
Quasi interamente racchiusa da pannelli vetrati, la casa sembra essere immersa nel paesaggio circostante.
Brazilian transparencies
The prevailing theme of this house built on a very steep terrain near São Paulo, Brazil by the architect Fernanda Marques is the transparency; opening the house to its surrounding space to better capture the light and create spectacular views for the occupants from different points of view maintaining an ideal level of privacy for each environment.
Almost entirely enclosed by glass panels, the house seems to be immersed in the surrounding landscape.
Mai come in questo triste periodo stiamo vivendo la casa, o almeno chi può permettersi uno smart working. Giornale lunghe, interminabili davanti a una casa ormai spenta, che rispecchia lo stato d’animo della nostra quotidianità.
Ecco perché oggi ci mettiamo alla ricerca di qualcosa che possa ravvivare la casa, per dagli un tocco di leggerezza e perché no, per farci tornare il sorriso con un po’ di shopping. Oggi esploriamo YOOX.
Shopping da Yoox, cos’è?
YOOX si occupa di moda dall’anno 2000, ormai è uno shop online conosciuto da molti per abiti e accessori. All’interno del portale si nasconde anche una sezione dedicata alla casa con pezzi di design assortiti ed unici, a volte difficili da trovare altrove. Questo perché Yoox mantiene uno stretto rapporto con i brand fornitori e garantisce un buon livello di esclusività. Yoox è parte di Yoox Net-a-porter Group.
1 – D’ispirazione
Una collezione firmata Jonathan Adler, Muse, compone vasi che prendo sembianze di un volto di donna. Questa musa, come Dora Maar, è una figura che ispira il designer come a suo tempo aveva fatto con Picasso. La lavorazione fa emergere in modo poetico e surrealista delle parti del corpo di queste donne idealizzate in versione di porcellana.
2 – Must
Piero Fornasetti e Bitossi Ceramiche, una celeberrima unione per un gioco infinito di combinazioni fra forma e grafica decorativa. Tutti conoscono la prestigiosa collezione Temi e Variazioni, giunta dagli anni ‘50 al 2010 con quarta serie e che vede come protagonista anche qui il volto di una donna, riprodotta su piatti e vasi per una serie infinita di sguardi e dettagli, senza tempo.
3 – Minimale
Il vaso LSA Axis è la rappresentazione della perfezione geometrica: una sfera realizzata in vetro su base in frassino, interamente realizzato a mano. Sembra una visione del paesaggio lunare delineato da una perfezione rigorosa delle forme che richiama lo stile nordico.
4 – Sentimentale
Love in Bloom di Seletti è un vaso a forma di cuore sotto forma di rappresentazione dettagliata dell’anatomia. É l’amore di oggi disegnato in modo semplice e al contempo creativo da Marcantonio Raimondi Malerba. Come tanti complementi di Seletti deve stupire, qui lo troviamo in versione gold ad esempio. Un cuore non potrebbe essere più prezioso di così.
5 – Etnico
La collezione di carte dipinte a mano “Milieux de vos tables” è stata ispirata direttamente dalla ceramica tunisina e copta per Isabelle de Borchgrave. Dettagli africani quindi, linee e pieghe, per i vasi proposti in collaborazione con Serax. Quello di Isabelle è un nome che ha segnato il mondo del design, della moda e della pittura, uniti in ogni sua creazione.
I pannelli in pietra finta hanno come finalità ultima quella di creare eleganti esterni in pietra che rappresentano un elemento caratterizzante dell’architettura italiana di ogni tempo e zona. Anche a motivo della nascita e dell’evoluzione di nuovi materiali è possibile ridurre sensibilmente i costi e i tempi di posa rendendo cosi possibile l’impiego di questi rivestimenti in ogni tipo di situazione. Anche lì dove la pietra naturale risulta essere un materiale da sconsigliare è possibile impiegarla ugualmente grazie alle nuove tecnologie, infatti in climi freddi e molto umidi dove sono sconsigliati a causa di problemi di umidità, potrete impiegarli senza alcun problema. Per finire sono molto utilizzati per la realizzazione delle cosiddette pareti ventilate o a risparmio energetico, in quei casi in cui non è possibile impiegare materiali pesanti si opta per questo tipo di facciate in pietra finta che rappresentano un compromesso tra senso estetico e funzionalità.
1. Pannelli in finta pietra per quali rivestimenti esterni sono consigliati?
In effetti i pannelli in finta pietra sono consigliati per la stragrande maggioranza dei rivestimenti esterni come legno, cartongesso, calcestruzzo, pannelli termoisolanti o fonoassorbenti, sughero, EPS, lamiera ecc. Nei casi in cui la parete su cui si pensa di applicare il rivestimento in finta pietra non sia perfettamente liscia andrà effettuata una rasatura preventiva che permetterà una migliore aderenza dei pannelli. Per le pareti che sono soggette a sollecitazioni, come ad esempio quelle in cemento armato, è consigliabile adoperare pannelli in poliuretano, che oltre ad essere dotati di una buona resistenza meccanica sono ottimi isolanti e quindi potranno avere duplici vantaggi. I pannelli in finta pietra sono, come sappiamo, traspiranti e garantiscono un rilascio dell’umidità accumulata, cosi da evitare fenomeni di condensa eventualmente presenti nei muri.
2. Pannelli finta pietra lo stile è importante
Infatti trattandosi di rivestimenti e quindi di elementi d’arredamento una delle caratteristiche più importanti è lo stile da scegliere. Lo stile che andrete a scegliere dipenderà da molti fattori legati al design del vostro appartamento o della vostra casa, all’aspetto che volete donare al vostro manufatto e non in ultimo ad eventuali altri rivestimenti già presenti nel rivestimento esterno. Per essere perfetto il rivestimento deve sposare perfettamente con il resto della facciata e soprattutto essere il più realistico possibile. Utilizzare pannelli che siano similari a pietre locali o che si possano ritrovare anche negli ambienti circostanti. Per eventuale ristrutturazione è preferibile impiegare un rivestimento effetto pietra a spacco o ad opus incertum. Quando la casa è in stile moderno la scelta migliore è optare per rivestimenti moderni e contemporanei come grandi pannellature in pietra, che richiamo le facciate continue del movimento moderno, oppure rivestimenti modulari con mattoncini o beole.
3. Pannelli in pietra posa in opera
La posa in opera di questo tipo di rivestimenti è un momento non da sottovalutare ma da effettuare affidando ad esperti del settore che possano realizzare un’opera completa e senza sbavature. La posa in opere è possibile effettuarla con:
· Colla, che garantisce una presa pulita con collanti cementizi, si effettua applicando la colla sul fondo e facendo aderire le superfici scelte. Quando il pannello è stato posizionato e la colla ha fatto presa (circa 12 ore) sarà possibile procedere alla stuccatura dei giunti.
· A vite, questo tipo di ancoraggio prevede una posa in opera più veloce e senza impiego di collanti. Collocati i pannelli a partire dalle parti angolari si creano dei punti fissi che rappresenteranno i punti di fissaggio in vicinanza delle fughe. In questi punti che vengono segnati con la massima precisione vengono collocati dei tasselli e poi avvitate delle viti in acciaio. Poi vengono stuccati i giunti tra i pannelli cercando di mimetizzare le viti in maniera tale che possano essere impercettibili una volta completato il lavoro.
4. Pannelli in pietra finta, quanto costano?
Il rivestimento con pannelli in pietra finta hanno dei costi molto variabili a seconda delle metrature delle pareti da coprire, del tipo di rivestimento scelto e non ultimo della manodopera a cui ci si affida per la messa in opera. I pannelli più economici sono senza dubbio i pannelli in cemento, che vengono allocati direttamente sulla parete. Possono avere un costo di circa 20 euro/mq. Ovviamente se questi pannelli sono poi in fibra di vetro rinforzato i costi possono lievitare sino a 60 euro /mq. Costi simili si possono avere anche per pannelli in poliuretano effetto pietra, che oltre ad essere un materiale ottimo per i costi contenuti non bisogna dimenticare che è un eccellente materiale per rivestimenti a causa della sua bassa trasmittanza termica, garantisce infatti ottime prestazioni di isolamento. Quando il risparmio è uno degli obbiettivi della nostra scelta bisogna tenere presente che il mercato offre ottime varianti a prezzi modici realizzate in vetroresina o gesso resinato. Ovviamente questo tipo di materiali può essere impiegato nei rivestimenti esterni che non sono esposti a gravose condizioni climatiche. Il consiglio migliore è sempre quello di effettuare la raccolta di una serie di preventivi dalle ditte che si occupano di questo tipo di rivestimenti e valutare con calma tutte le varianti che incidono sul prezzo , scegliendo poi per quello che meglio si adatta alle vostre esigenze.
Non importa quanto sia pulita la tua casa, questi errori di stile la faranno sembrare più disordinata.
Quando arrediamo una casa è impossibile non sbagliare qualcosa, ma è ancora più difficile mantenere nel corso degli anni l’ordine necessario per far apparire accoglienti tutti gli ambienti domestici. Se passi spesso ore a riordinare la tua casa, ma non raggiungi mai davvero lo spazio pulito e privo di ingombri che speravi e ora di agire in un altro modo.
Ci sono diversi fattori "colpevoli di disordine" che potrebbero far apparire la tua casa troppo “carica” e non equilibrata. Dai colori sbagliati alla scarsa illuminazione, non sono solo le cose accumulate negli anni che possono far sembrare sovraccarica la nostra casa.
Noi esperti di Case e Interni, abbiamo individuato otto errori di progettazione comuni che possono far sembrare disordinata e satura la tua casa e come risolverli per mantenerla pulita e ordinata.
DISORDINE SU LIBRERIE E MENSOLE
Molto spesso, librerie, scaffali e mensole, sono gli elementi della casa che, più di tutti, creano disordine visivo. Non sono il deposito di tutta la casa, ma spesso lo diventano. Troppi oggetti, messi a caso, sembrano effettivamente quello che sono: disordinati.
Guarda la tua libreria o le tue mensole con occhio critico. Cerca di percepire tutto ciò che attira la tua attenzione in modo negativo. A questo punto prendi uno scatolone ed elimina le cose inutili o che non dovrebbero stare lì, quindi riposiziona meglio le cose rimaste, lasciando anche degli spazi vuoti. Puoi anche usare dei cestini o belle scatole per nascondere alla vista alcuni oggetti. Vedrai che la libreria comincerà a respirare e anche la tua casa!
CATTIVA DISPOSIZIONE DELL’ARREDAMENTO
Non c'è niente come una disposizione non accurata per far sembrare una stanza sovraccarica e poco accogliente. Non è sempre necessario avere tanto spazio, ma sfruttare quello che si ha a disposizione al meglio. La scelta e il posizionamento dei mobili influenzerà notevolmente la fruizione e percezione di uno spazio, grande o piccolo che sia. Quindi cerca di vedere se c’è la possibilità di eliminare o almeno sostituire i mobili, con qualcosa di più funzionale, che faccia sembrare lo spazio più arioso.
Analizza le dimensioni dei tuoi arredi: il tuo divano ad angolo o penisola occupa molto più spazio del dovuto? Le tendenze più attuali tendono a preferire un divano più compatto in abbinamento a una o più poltroncine per gli ospiti. Il tuo tavolo da pranzo è sproporzionato rispetto al soggiorno? Comprane uno ampliabile, magari una consolle. La parete attrezzata è troppo incombente? Scegli un modello più versatile, arioso e contemporaneo. A volte anche un semplice relooking, una mano di vernice chiara, aiuta a rendere meno ingombranti alla vista alcuni mobili.
DISORDINE SUL PIANO DI LAVORO IN CUCINA
La tua casa non sarà mai pulita e ordinata se è invasa dal disordine. Piuttosto che lasciare bottiglie, barattoli, oggetti della dispensa e altre cose sparse su tutto il piano della cucina o sul tavolo da pranzo, crea punti specifici per poterli conservare. Ad esempio usa un vassoio per raccogliere in un angolo la bottiglia dell’olio, il sale e le altre cose usate quotidianamente. Tutti i componenti della famiglia impareranno a riporre nel vassoio le cose dopo il loro utilizzo. Questo è un semplice trucco, che aiuta a tenere sotto controllo il disordine visivo in cucina. Inoltre, non lasciare il contenitore di plastica del detersivo così com’è in bella vista, le etichette colorate generano confusione: travasalo in un bel dispenser dai toni neutri, vedrai che ti aiuterà a percepire più ordine. Infine, cerca di sostituire man mano i piccoli elettrodomestici con quelli più compatti e multifunzione, così da liberare il più possibile il piano di lavoro.
ASSENZA DI SPAZI VUOTI
E’ un errore che si fa, spesso agli inizi, quando si è follemente entusiasti di decorare la propria casa. Non sentirti in dovere di arredare o decorare ogni centimetro quadrato. Lo spazio vuoto è necessario quando si tratta di creare armonia, che si realizza senza inutili ingombri visivi. Pensa a quel muro bianco, a quel ripiano, a quell’angolo, come spazio per respirare e lascialo stare così com’è.
ERRATA COMBINAZIONI DI COLORI
La tua casa è un caleidoscopio di colori? Sebbene ci siano alcune combinazioni di colori insolite che funzionano molto bene, ce ne sono molte altre che non funzionano affatto. L'aggiunta di colore alla tua casa può essere un bel gioco di esperimenti, ma dobbiamo riconoscere che non tutti hanno la magica dote di abbinare bene le tonalità, anche in base allo spazio a disposizione. Per semplicità, è sempre meglio attenersi a uno o due colori e completarli con toni neutri. Puoi seguire una facile regola dell’interior design che si chiama 60/30/10: 60% di colore principale neutro (bianco, grigio, sabbia...), 30% del colore secondario e 10% di tono più vivace per dare punti d’accento e profondità.
Le stanze buie tendono ad essere percepite anguste e disordinate, perchè i nostri occhi faticano a definire le proporzioni, i veri colori e lo spazio vuoto. Se l’ambiente non ha la fortuna di avere una buona dose di luce naturale, considera alcuni trucchi, come quello di appendere uno specchio direttamente di fronte a una finestra per riflettere la luce solare naturale o di sostituire i mobili alti con altri più bassi e di colore chiaro. Anche l’illuminazione artificiale dovrà essere ben curata, ma è sbagliato pensare di farlo solo con faretti e plafoniere a soffitto. Avere un solo punto luce a soffitto non aiuta affatto a creare un ambiente accogliente e ordinato. Cerca di avere anche un buon mix di lampade da terra e lampade da tavolo, in questo modo la luce proveniente da diversi punti aiuterà a rendere l’ambiente più confortevole. Le luci a soffitto lasciale solo per le attività che richiedono un’illuminazione a giorno.
TROPPI CAVI A VISTA
La tecnologia è sempre più presente nelle nostre case, ma lo sono anche i relativi cavi che collegano questi dispositivi o permettono loro di ricaricarsi. Per mantenere organizzata tutta la tecnologia di casa, crea uno spazio designato in cui telefoni, tablet e laptop possano essere ricaricati. Meglio se questo spazio è discreto e fuori dalla visuale. Potrebbe essere un cassetto o un ripiano specifico in un armadio, dove si è opportunamente predisposta una presa elettrica a cui attaccare una ciabatta.
Anche in soggiorno i fili, i cavi e i telecomandi sembrano non finire mai e devono essere gestiti. Se l'umile unità TV non riesce a farcela da sola, prova con un elegante cestino, come soluzione di organizzazione rapida e semplice.
DISPOSIZIONE SPARSA DI QUADRI E FOTO
Raggruppa i quadri e le foto, anziché fare affidamento su un unico pezzo posizionato qua e là, soprattutto se di medie-piccole dimensioni. I quadri e le stampe, così disposte a gruppi, catturano maggiormente l'attenzione e donano più interesse alla parete, senza creare il disordine visivo di piccoli quadri isolati.
Dubbi o domande su come arredare o rinnovare? Vuoi essere seguito da un professionista architetto specializzato in interior design? Hai bisogno di una consulenza per la tua casa? Contattaci tramite il sito o invia un'e-mail a questo indirizzo.
The incredible Yves Saint Laurent Museum (incredible should be inseparable part of the name) is one of those pieces of architecture that just sits perfectly in the location where it was built and looks like it has always been there even if it has a very contemporary feeling.
I have a thing for bricks, especially red bricks. It might be because I grew up in Rome, among the Roman ruins and fascist architecture that used bricks frequently. Recently I developed a soft spot for traditional grey Chinese bricks as well, often used by the beautiful architecture firm Neri & Hu.
The Yves Saint Laurent Museum in Marrakech was designed by Studio KO on a plot of land close to the Jardin Majorelle; it covers an area of 3,908 square metres and hosts 2 exhibitions, has an auditorium, a library, a coffee shop, a restaurant and a bookshop. It was commissioned by Pierre Bergé, who recently died, in memory of his partner, the legendary fashion designer Yves Saint Laurent.
The architecture perfectly balances volumes and sinuous curves, different materials like the concrete of the reinforced structure, red brick made from industrial clay, the natural terracotta with a base in pre-cast terrazza of the outside facing and golden details.
Studio KO, founded by architects Karl Fournier and Olivier Marty, hasn’t left anything to chance. The interiors are sublime. Bricks are used for patterns on the outdoor shell like wood is used to design patterns in the interiors.
Yves Saint Laurent Museum in Marrakech is an example of elegance, a happy combination of forms and colors, the perfect homage to a master of fashion and a genius creative mind. It is no doubt one of my favourite pieces of architecture from last few years.
Photographs by Dan Glasser, courtesy of Karla Otto Paris.
Quando ci si accinge ad arredare un bagno piccolo bisogna fare i conti con la necessità di non sovraccaricare gli spazi: poiché la metratura è limitata. Occorre mettere in atto tutte le accortezze indispensabili per non rimpicciolire ancora di più la superficie a disposizione. Si tratta, insomma, di puntare su idee che garantiscano una sensazione di libertà, leggerezza e ampio respiro. Le opzioni che meritano di essere prese in considerazione sono molteplici: per esempio i mobili per bagno a terra collocati negli spazi morti come il sotto lavandino, ma anche il ricorso ai colori chiari per le pareti. Ecco, quindi, 7 idee per arredare un bagno piccolo con successo.
1 Scegliere i sanitari giusti.
Per arredare bene un bagno di piccole dimensioni occorre riflettere con attenzione sulle specifiche caratteristiche dello spazio su cui si deve intervenire. Evitate di seguire le mode del momento, non sempre si adattano alle esigenze di spazi limitati. Per esempio, un modo per guadagnare centimetri è quello di scegliere con cura i sanitari, non rinunciando a quelli caratterizzati da forme innovative qualora essi si dimostrino delle efficaci soluzioni salvaspazio. In vista dell’acquisto di nuovi sanitari, una buona idea può essere quella di consultare le offerte online: In quelle presenti sul sito di Idroclic, è possibile trovare tante piccole soluzioni innovative per reinventare il proprio bagno. Nessun dettaglio deve essere lasciato al caso: è opportuno che i sanitari siano facili da pulire e richiedano, nel complesso, una manutenzione semplice.
2 Organizzare le mensole bagno.
Sfruttare lo spazio in verticale è una necessità da cui non si può prescindere se lo spazio è veramente ridotto. Un valido aiuto arriva dall’impiego di mensole bagno, accessori che troppo spesso vengono sottovalutati, ma che in realtà contribuiscono a rendere gli ambienti più piacevoli e soprattutto meglio organizzati. Le mensole possono essere sfruttate per tenere in ordine le creme, i pettini, i trucchi, i saponi e magari qualche libro da leggere in intimità.
3 Rendere l’ambiente bagno un luogo piacevole.
Tra le idee per arredare un bagno di piccole dimensioni, questa è quella che non si deve assolutamente sottovalutare. Anche se un bagno è piccolo, non è detto che per questo non possa risultare gradevole e accogliente. Il segreto sta nel curare tutti i particolari, selezionando i giusti accessori. Spesso basta veramente poco: una candela profumata da tenere accesa quando si fa il bagno, un collage di foto da appendere a una parete, oppure una pianta vicino alla finestra, purché questa sia adatta per questo ambiente ricco di umidità. Siate creativi!
4 Far sembrare il bagno più grande.
La principale necessità per chi deve
arredare un bagno di piccole dimensioni è quello di provare a farlo
sembrare più grande di quanto realmente non sia. Sono numerosi i
consigli in questo caso, primo fra tutti impiegare uno specchio di
grandi dimensioni, che aumenta la sensazione di ampiezza degli
spazi. Se lo si apprezza, perfino uno specchio a tutta parete è
utile per la sensazione di profondità che garantisce.
Per moltiplicare i volumi, almeno a
livello di percezione, è utile puntare sulle tonalità cromatiche
più chiare, non solo per le pareti ma anche, per esempio, per le
mensole bagno. I rivestimenti continui, come quelli in resina,
sono sempre da preferire. Non è proibito optare per un pavimento
decorato in chiaro-scuro, ma sempre a condizione che il mood
complessivo sia improntato alla luminosità. In generale, è
consigliabile fare entrare la maggiore quantità possibile di luce
naturale.
5 Tenere il bagno in ordine.
Può sembrare banale, ma in realtà
non lo è, un bagno in disordine rischia di apparire molto più
piccolo rispetto a uno ordinato. Gli spazi appaiono gestiti in modo
sbagliato e l’aiuto dei mobili per bagno a terra e delle mensole si
rivela determinante. Con questi si è in grado di ridurre gli
ingombri, è più facile avere spazio a disposizione e poter
godere di una maggiore libertà di movimento. Vietato lasciare in
giro lo shampoo e il dentifricio; quando ci si cambia ogni vestito va
rimesso a posto; gli asciugamani sporchi devono finire nel cesto del
bucato, e così via.
6 Aguzzare l’ingegno.
Per arredare spazi limitati occorre
fare di necessità virtù. Interessanti idee arredare un bagno poco
spazioso sono per esempio, l’impiego dei termoarredi non solo
per scaldare la stanza, ma anche per appendere un accappatoio o un
asciugamano, per i quali dunque non ci sarà bisogno di uno spazio ad
hoc. Un’altra idea è quella di utilizzare la superficie della
lavatrice come un ripiano
su cui appoggiare i trucchi, la lacca, il gel per i capelli,
eccetera.
7 Scoprire il valore delle nicchie.
L’ultimo
consiglio che va tenuto a mente è quello di ricavare, laddove è
possibile, delle nicchie, proprio per sfruttare al massimo
tutti gli spazi. Con una superficie modesta bisogna imparare a
giocare con gli spazi e a sfruttare gli incastri come se si
stesse componendo un puzzle. Tutto questo facendo attenzione a
lasciare comunque degli angoli vuoti per non creare un ambiente
troppo opprimente.
Conclusioni.
Come abbiamo visto, bastano veramente qualche accortezza e un po’ di creatività per trasformare il proprio bagno da “sgabuzzino disordinato” a piccolo angolo di paradiso dove rifugiarsi a fine giornata. Sono sufficienti pochi gesti: una candela profumata, un bel libro, un bagno caldo con i sali e tante bolle, ed è fatta. Parola d’ordine: decomprimere!
Sul porto dell’Isola del Giglio si affaccia La Guardia, il design hotel 4 stelle dal forte senso estetico nato da una ristrutturazione che combina invenzione e conservazione. Ceramiche Keope, azienda di riferimento nella produzione di rivestimenti e pavimenti in gres porcellanato, è stata scelta come partner per la progettazione delle superfici.
Un arredo rilassato ed elegante, simbolo di ospitalità e benessere, coesiste in perfetta armonia con la collezione effetto cemento Moov che incarna l’eleganza dell’urban style con una grafica morbida, caratterizzata da un leggero movimento ispirato alle naturali irregolarità del cemento. Tra le diverse nuance della palette cromatica, che spazia da colori chiari e delicati fino a toni più intensi e distintivi, è stata scelta la tinta Ivory che ben si accompagna con oggetti quali lampadari di paglia, tavoli in legno grezzo e sedute casual.
Nelle zone condivise dell’hotel e in alcune suite sono stati utilizzati i formati quadrati 60×60 cm e120×120 cm e il formato rettangolare 60×120 cm, mentre in cucina si è fatto affidamento alla finitura Grip R11 in cui estetica e funzionalità si uniscono garantendo massima sicurezza con elevate caratteristiche di aderenza.
Adatta sia per interni che per esterni, la collezione effetto cemento Moov è in grado di stupire e meravigliare, garantendo a progettisti e architetti la massima libertà progettuale grazie all’ampia gamma di formati e finiture.
Con la realizzazione di questa referenza, l’Azienda conferma nuovamente la propria vocazione nella ricerca e nello sviluppo di pavimentazioni di alta qualità in grado di soddisfare le esigenze di un mercato in continua evoluzione. La serie Moov è contrassegnata dal logo GreenThinking, il simbolo del concreto impegno di Ceramiche Keope nei confronti della natura e dal marchio Made In Italy, garanzia di valori saldi, quali stile, design, innovazione e qualità del prodotto, ma soprattutto rispetto per l’ambiente e per le persone.
È possibile tenere in considerazione, fin dalla fase preliminare del progetto, la multidisciplinarità delle tematiche che contribuiscono a rendere sostenibile un edificio? Come può il gesto compositivo non essere sottoposto a revisioni radicali durante lo sviluppo successivo del progetto?
È forse la domanda che qualunque progettista si è sempre fatto. L’orientamento della struttura, l’adeguamento al contesto, il numero e la posizione delle aperture, la verifica delle superfici minime, la distribuzione interna, sono solo alcuni dei fattori che incidono sull’efficacia del progetto. Il design computazionale cerca di rispondere a quest’esigenza, e le possibilità odierne dimostrano che sia già impiegato in ambiente BIM con successo. Da un lato i software di progettazione specialistica e analisi: Mold, Therm, EnergyPlus, Daysim, Radiance etc., dall’altra il desiderio e la necessità di rispondere nel modo migliore a domande di carattere estetico-funzionale.
La funzionalità è determinata dalla sostenibilità della struttura: ridotto consumo di materiali, di energia per riscaldamento e raffrescamento, basse emissioni, riduzione della CO2 prodotta, ciclo vita a basso impatto, sono solo alcuni degli aspetti che vengono definiti fin dal principio, durante la genesi del progetto. Le certificazioni, Leed, Bream e in generale di sostenibilità, dipendono sì dall’ingegnerizzazione del progetto, ma sono strettamente correlate alla capacità del progettista di tener conto delle peculiarità dell’ambiente in cui inserire la struttura.
La scelta è oggi mutuabile, orientabile fin dal principio attraverso processi iterativi, euristici o evolutivi, attraverso software specifici. Il design computazionale rende variabile la forma e la correla alle analisi che possono essere svolte con i software di simulazione. Il link che lega la prestazione registrata alla scelta progettale è resa possibile attraverso queste tecniche. Revit e Dynamo integrano questa possibilità per ampliare le metodologie di controllo e valutazione già dalle prime decisioni progettuali. I Loop di ottimizzazione permettono di valutare le configurazioni migliori fissando target obbiettivo precisi. Questo approccio è stato alla base di quanto poi approfondito nelle successive fasi progettuali che hanno permesso al centro Umberto Forti, progettato dallo studio pisano ATIProject, di raggiungere la certificazione Leed Gold rendendolo un esempio di sostenibilità e integrazione con il contesto.
È ora possibile pre-ordinare Casa Ojalá, il multi premiato progetto dell’Architetto Beatrice Bonzanigo che consente ai suoi abitanti di trasformare la configurazione interna attraverso un sistema meccanico manuale.
Il modello in scala 1:10 è stato presentato in occasione del Milano Design Week nell’Aprile 2019, e da allora Casa Ojalá ha vinto il premio Gold A’ Design Award 2019, è stata pubblicata in oltre 100 articoli in 33 paesi e ha generato una lista d’attesa di dozzine di clienti che desiderano acquistarla. Il prototipo in scala 1:1 è attualmente in costruzione e le prime consegne sono previste entro la fine del 2020.
Casa Ojalá
È una piccola casa di 27 mq con più di 1.000 soluzioni interne che funzionano all’unisono, senza mai cambiare la struttura originale e la forma. È stata progettata per consentire agli ospiti l’esclusiva esperienza di essere profondamente immersi nell’ambiente circostante e al tempo stesso di sentirsi al riparo.
Casa Ojalá offre una camera matrimoniale e una singola, un bagno, una terrazza, e un soggiorno che possono però trasformarsi continuamente uno nell’altro: la camera da letto diventa living, il soggiorno diventa l’estensione del bagno, l’intera casa stessa diventa una piattaforma all’aria aperta. La flessibilità dello spazio è resa possibile da un sistema meccanico manuale composto da carrucole e manovelle, che controlla pareti scorrevoli in legno e tessuto, e movimenta botole a pavimento e a soffitto. Un blocco centrale suddiviso in sette sezioni incorpora tutte le funzioni essenziali quali armadio, comodini, libreria, lavandino e altro, tutti elementi che possono essere estratti per l’uso o celati sotto il pavimento.
Una volta montata Casa Ojalá vive dell’impianto meccanico manuale e non ha bisogno di alcuna assistenza esterna, né umana, né tecnologica.
L’abitazione racchiude in sé stessa un sistema di raccolta dell’acqua piovana, e può essere dotata di pannelli e sistemi fotovoltaici insieme alla gestione di acque pulite, grigie e nere nel caso di una collocazione in luoghi estremi. È più adatta a climi temperati, ma nel progetto è inclusa una stufa a bioetanolo capace di mitigare il freddo della sera.
Oltre alle piccole trasformazioni quotidiane, completamente controllate dall’ospite, la maggior parte delle superfici in metallo, legno e tessuto sono personalizzabili per ogni singola Casa Ojalá, e possono all’occorrenza riprendere tradizioni e motivi locali. Queste opzioni, combinate con una scelta di finiture e arredi sensibili all’ambiente e sostenibili, consentono a Casa Ojalá di integrarsi perfettamente con la destinazione prevista.
Made in Italy: prototipo in fase di realizzazione
Casa Ojalá rilancia gli standard d’eccellenza del Made in Italy per il design progettuale e la maestria artigianale, oltre alla ricchezza e alla varietà dei materiali impiegati. La semplicità e l’eleganza del suo rivoluzionario design nasconde la complessità dei suoi sistemi meccanici e delle infinite possibilità concentrate in soli 27 metri quadrati.
Casa Ojalá inizia a prendere forma. Il team sta selezionando personalmente ogni singolo elemento che compone Casa Ojalá con meticolosa attenzione alla qualità, all’innovazione e al design.
Per chi è progettata Casa Ojalá
Casa Ojalá è nata per viaggiatori alla ricerca di una nuova esperienza, per permettere loro di immergersi nella natura circostante, liberi dalla tecnologia, senza tuttavia rinunciare al piacere di un design raffinato, di qualità artigianale e delle comodità di una casa pensata in ogni dettaglio. Casa Ojalá si adatta alle esigenze di tutti coloro che la cercano.
Oltre a clienti privati, Casa Olajá si presta a imprenditori o boutique hotel per un’esperienza di ospitalità davvero innovativa con una singola unità o più unità in un formato “hotel diffuso”. La lista d’attesa conta al momento oltre 30 clienti di una dozzina di Paesi, con prenotazioni per più di 50 case.
L’esperienza di vivere Casa Ojalá
Svegliarsi alla luce più tenue, prima che l’alba investa l’ultima stella del mattino. Alzarsi dal letto, richiuderlo e far scorrere le pareti. Stendere il tappetino per il saluto al sole. Prepararsi un caffè e berlo sul tetto. Esplorare il paesaggio e scegliere un’avventura. Uscire e chiudere. Ritornare e riaprire. Prendere un libro e sonnecchiare sull’amaca. Riempire la vasca, eliminare i muri, immergersi nella privacy, rigenerarsi avvolti da stoffe locali. Stappare una bottiglia, di nuovo sul tetto. Guardare svanire la luce del giorno, condividere pensieri, sentimenti, aspirazioni. Aprire la botola, rintanarsi giù nel letto, chiudere le pareti e i divisori. Aprire gli spicchi del tetto e contare le stelle fino a perderne traccia.
Casa Ojalá è ora disponibile per pre-ordini sul sito www.casaojala.it.