Carlo Ratti Associati con Italo Rota, in collaborazione con un team internazionale di esperti, ha sviluppato il progetto CURA trasformando dei container in nuove unità di terapia intensiva.
Mentre prosegue la pandemia di COVID-19, un gruppo internazionale di designer, ingegneri, medici ed esperti militari ha unito le proprie forze per lavorare a CURA: un progetto open-source per rendere più efficiente la costruzione di nuove unità di terapia intensiva. Il primo prototipo del sistema CURA (acronimo per “Connected Units for Respiratory Ailments”, ovvero “Unità connesse per le malattie respiratorie”) è in corso di sviluppo a Milano, grazie al sostegno di UniCredit. Il progetto utilizza container riconvertiti per creare stanze di biocontenimento trasportabili in qualsiasi città del mondo, così da rispondere con prontezza alla propagazione della malattia e alla carenza di postazioni nelle terapie intensive degli ospedali.
CURA consiste in una unità compatta di terapia intensiva per pazienti con malattie respiratorie, alloggiata all’interno di un container intermodale a biocontenimento (grazie a un sistema a pressione negativa), della lunghezza di circa 6 metri. Ogni unità funziona in autonomia e può essere spedita ovunque. I container sono connessi da una struttura gonfiabile e possono generare configurazioni modulari multiple (da 4 a oltre 40 posti letto). Alcune unità potrebbero essere posizionate in prossimità di un ospedale (ad esempio in un parcheggio) per aumentare il numero di postazioni di terapia intensiva. Altre unità potrebbero essere utilizzate per creare infrastrutture autonome di dimensioni variabili.
CURA punta a migliorare l’efficienza delle attuali soluzioni per la progettazione di ospedali da campo, adattandole ai bisogni della pandemia da coronavirus. Nelle ultime settimane, di fronte alla crescita del numero di pazienti con gravi sindromi respiratorie, spesso con bisogno di ventilatori polmonari, molti ospedali nei paesi più colpiti dal COVID-19, dalla Cina all’Italia, dalla Spagna agli Stati Uniti, si sono trovati in difficoltà ad accrescere il numero delle postazioni in terapia intensiva. Comunque si evolva la pandemia nei prossimi mesi, si prevede che a livello internazionale sarà necessario un numero aggiuntivo di unità di terapia intensiva.
Il sistema CURA punta a essere rapido da installare come una tenda ospedaliera, ma sicuro per le attività mediche come un reparto di isolamento di un ospedale, grazie a dispositivi di biocontenimento. Il progetto segue le linee guida rilasciate dalle autorità cinesi per la lotta al COVID-19 negli ospedali, al contempo rendendone più veloce l’esecuzione. Ogni container CURA sarà dotato di tutte le strumentazioni mediche necessarie per accogliere due pazienti affetti da coronavirus in terapia intensiva, inclusi ventilatori polmonari e supporti per fluidi endovenosi.
Il progetto CURA è sviluppato senza scopo di lucro e secondo una modalità open-source, e invita ad ulteriori contributi e suggerimenti.
Di seguito la lista di coloro che hanno contribuito fino ad oggi, in ordine cronologico:
CRA-Carlo Ratti Associati con Italo Rota (Design e innovazione), Istituto Clinico Humanitas (Ingegneria medica), Policlinico di Milano (Consulenza medica), Jacobs (Alberto Riva – Master Planning, design, costruzione e servizi di supporto logistico), studio FM milano (Identità visiva & graphic design), Squint/opera (Digital media), Alex Neame – Team Rubicon UK (Logistica), Ivan Pavanello per Projema (Ingegneria MEP), Dr. Maurizio Lanfranco – Ospedale Cottolengo (Consulenza medica).
CURA è supportato dal World Economic Forum, attraverso le piattaforme COVID-19 e Cities, Infrastructure and Urban Services.
Maggiori informazioni sul progetto sono disponibili sul sito www.CURApods.org
Certi contrasti sono irresistibili, come quello che caratterizza lo stile country industrial, ovvero la contaminazione tra stile country e stile industrial. Rilassato e vintage il primo, moderno e urbano il secondo.
Le origini country dello stile industrial
Il country è uno stile caldo e invitante che predilige il legno, i colori pastello, motivi floreali e tessuti corposi. È uno stile con un’anima femminile e decorativa. L’arredamento industrial è invece l’esatto opposto: ha un’anima più maschile, con materiali freddi e colori scuri.
Le origini dello stile industrial risalgono agli anni ’60 e ’70 del Novecento. L’ispirazione sono i primi loft degli artisti americani, con un mood allo stesso tempo contemporaneo e vintage. Le abitazioni-studio, ricavate proprio da ambienti industriali o commerciali dismessi conservavano caratteristiche della struttura originaria, come, per esempio, le tubature a vista.
In tempi più recenti si sono iniziate a sperimentare contaminazioni dell’industrial con il country e il risultato ha riscosso un immediato successo. Per quanto opposti, questi due stili di arredo funzionano alla perfezione insieme. Cio avviene grazie alla loro capacità di bilanciare i contrasti sia a livello materico che cromatico. Una sfida intrigante che può regalare grandi soddisfazioni!
Colori, tessuti e fantasie dello stile country industrial
Lo stile industrial è caratterizzato da colori scuri o neutri come il grigio, il nero, il grafite, o tinte piene come il verde scuro. Le finiture sono perlopiù opache ed è molto tipico l’effetto cemento o ruggine.
Quando l’industrial si mischia al country la durezza dei colori viene stemperata grazie all’introduzione nell’ambiente di elementi in colori pastello. I toni tendono ad essere naturali e attenuati, non c’è niente di eccessivamente luminoso o audace.
Nel country industrial un ruolo importante è giocato dai tessuti, con la presenza di tappeti, cuscini e tende magari in fibre naturali come lo juta, il lino, il sisal, comunque niente di troppo delicato.
Come è facile immaginare, nell’arredamento country industrial non trovano posto i motivi leziosi o floreali del country più classico, ma si privilegeranno ad esempio decori a strisce o a quadri. Spesso si troveranno cuscini in pelliccia o con pattern che richiamano gli animali (ad esempio lo zebrato o il maculato), che grazie al richiamo della natura danno un immediato tocco stravagante all’ambiente.
L’arredamento e i materiali utilizzati (legno, mobili, pavimenti)
Lo stile industrial è caratterizzato da spazi aperti e minimal, con soffitti alti e spaziosi tipici dei loft. Le forme sono geometriche, spesso spigolose, e i materiali duri, grezzi ed esposti. Il metallo è il materiale industrial per eccellenza – dalla latta all’alluminio, dal ferro all’acciaio – e spesso viene abbinato a mattoni a vista.
Quando l’industrial si fonde il country, il freddo del metallo viene stemperato dal legno. In questo modo si crea quella connessione con la natura che è l’elemento tipico del country. Così in una casa in questo stile non possono mancare pezzi in legno grezzo: ad esempio un tavolo in legno di recupero, magari caratterizzato da un elemento originale come un dettaglio in ferro battuto o una ruota. Le forme dure e squadrate dell’industrial sono ammorbidite dall’incontro con quelle più morbide e tondeggianti del country, e si declinano in cassettiere, madie e carrelli in legno e metallo.
Per il salotto si può puntare sia su un divano snello e minimal con piedi in metallo, sia, per un effetto più accogliente, su un divano grande e tradizionale.
Decorazioni in stile country industrial (fiori, soprammobili)
Per dare subito un tocco di country al tuo loft industrial puoi utilizzare un tappeto dal pattern fantasioso e dalla texture corposa: una certa varietà di trame rende subito lo spazio più accogliente e caldo.
Punta inoltre su soprammobili dalle forme tondeggianti per stemperare la geometria tagliente dei mobili industrial: ad esempio una lampada da tavolo dalle forme morbide o un semplice vaso con i tuoi fiori preferiti.
Anche lo stile country-industrial ama le grandi librerie a parete, magari con una scaletta di metallo per raggiungere i libri collocati più in alto.
Rispetto agli altri tipi di arredamento country, nel decor country industrial il caos e la mescolanza sono meno casuali e più bilanciati: è importante che caldo e freddo, legno e metallo, morbido e duro, insomma le due anime femminile e maschile, yin e yang di questi due stili siano sempre bilanciate a dovere. Il risultato sarà una casa piena di carattere e assolutamente unica.
Con la stampa 3D la startup bresciana Isinnova salva la vita a centinaia di persone
Il primo passo è stato quello di stampare in 3D 100 valvole per respiratori, ora prendono le maschere da sub in vendita da Decathlon, lavorano sul boccaglio, stampano in 3D alcuni pezzi e le trasformano in maschere respiratorie d’emergenza. In questo modo Isinnova salva moltissime persone contagiate da Covid-19 affette da gravi problemi respiratori.
“E’ nei momenti di crisi che sorge l’inventiva”, diceva Albert Einstein. E questo Isinnova lo sa molto bene! Una realtà, quella fondata da Cristian Fracassi e Alvise Mori nel 2015, che in soli cinque anni dalla sua nascita ha già offerto i suoi servizi ad oltre 350 inventori, realizzando 80 progetti.
Ecco i dettagli del progetto raccontato da Isinnova
“Nei giorni scorsi siamo stati contattati da un ex primario dell’Ospedale di Gardone Valtrompia, il Dott. Renato Favero, che è venuto a conoscenza di Isinnova tramite un medico dell’Ospedale di Chiari, struttura per la quale stavamo realizzando con stampa 3d le valvole d’emergenza per respiratori. Il Dottor Favero ha condiviso con noi un’idea per far fronte alla possibile penuria di maschere C-PAP ospedaliere per terapia sub-intensiva, che sta emergendo come concreata problematica legata alla diffusione del Covid-19: si tratta della costruzione di una maschera respiratoria d’emergenza riadattando una maschera da snorkeling già in commercio.
Abbiamo analizzato la proposta assieme all’inventore (il Dott. Favero). Abbiamo contattato in breve tempo Decathlon, in quanto ideatore, produttore e distributore della maschera Easybreath da snorkeling. L’azienda si è resa immediatamente disponibile a collaborare fornendo il disegno CAD della maschera che avevamo individuato. Il prodotto è stato smontato, studiato e sono state valutate le modifiche da fare. È stato poi disegnato il nuovo componente per il raccordo al respiratore, che abbiamo chiamato valvola Charlotte, e che abbiamo stampato in breve tempo tramite stampa 3d. Il prototipo nel suo insieme è stato testato su un nostro collega direttamente all’Ospedale di Chiari, agganciandolo al corpo del respiratore, e si è dimostrato correttamente funzionante. L’ospedale stesso è rimasto entusiasta dell’idea e ha deciso di provare il dispositivo su un paziente in stato di necessità. Il collaudo è andato a buon fine.
Ribadiamo che l’idea si rivolge a strutture sanitarie e vuole aiutare a realizzare un maschera d’emergenza nel caso di una conclamata situazione di difficoltà nel reperimento di fornitura sanitaria ufficiale, solitamente impiegata. Né la maschera né il raccordo valvolare sono certificati e il loro impiego è subordinato a una situazione di cogente necessità. L’uso da parte del paziente è subordinato all’accettazione dell’utilizzo di un dispositivo biomedicale non certificato, tramite dichiarazione firmata.
Stante la bontà del progetto, abbiamo deciso di brevettare in urgenza la valvola di raccordo, per impedire eventuali speculazioni sul prezzo del componente. Chiariamo che il brevetto rimarrà ad uso libero perché è nostra intenzione che tutti gli ospedali in stato di necessità possano usufruirne.”
Isinnova ha deciso di condividere liberamente il file per la realizzazione del raccordo in stampa 3d. A differenza della valvola dei respiratori, si tratta di un raccordo di facile realizzazione, quindi è possibile per tutti makers provare a stamparlo. Le strutture sanitarie in difficoltà potranno acquistare la maschera Decathlon e accordarsi con stampatori 3d che realizzino il pezzo e possano fornirlo.
Non resta che dire GRAZIE a tutto il team di Isinnova!
Le nuove tecnologie sono ormai talmente diffuse che hanno fatto il loro pieno ingresso nelle nostre case. Pensiamo agli smartphone e alle tivù digitali, ma anche agli elettrodomestici, alle lampadine, ai termostati e persino ai rubinetti intelligenti che oggi sono stati sdoganati. Infatti, questi accessori non costano poi così tanto, ma sono diventati alla portata di tutti. Grazie ad essi la casa diventa non solo più confortevole ma anche più sostenibile: vediamo quali sono 5 modi in cui la tecnologia può dare una grossa mano all’ambiente.
Elettrodomestici smart
Ormai tutti gli elettrodomestici di ultima generazione sono dotati di un sofisticato sistema di controllo che è in grado, in maniera autonoma, di governare cicli di lavorazione e funzioni. Un’apparecchiatura capace di modificarne l’attività, in base ad alcuni parametri rilevati autonomamente. Si tratta in pratica di una serie di sensori, collegati a dei sistemi di controllo, in grado anche di decidere come impostare la centralina elettronica. E così la lavatrice si regola in funzione del peso della biancheria, il forno gestisce da sé tempi e temperature in base alla pietanza, e lo scaldabagno si accende in dipendenza della frequenza con cui viene usato. Inoltre, i nuovi elettrodomestici sono anche a basso consumo e permettono così di ridurre gli sprechi, abbassando di conseguenza anche i costi.
Materiali green per la casa
Ma se la tecnologia aiuta a gestire la casa e a risparmiare, scegliere dei materiali di ultima generazionerispettosi dell’ambiente è altrettanto importante. Quindi anche la scelta dei mobili dovrà essere orientata in questa direzione e vanno preferiti quelli realizzati con materiali ecosostenibili. Gli arredi in legno, ad esempio, per quanto classici sono ottimi e vengono prodotti in maniera sempre più responsabile e attenta al fenomeno del rimboschimento. Per non parlare dell’arredo con il vetro che risulta perfetto trattandosi di materiale totalmente riciclabile e realizzato con tecniche innovative. E c’è anche chi per costruire adopera il cartone pressato, che è un’ottima maniera di riciclare la carta, oppure altri materiali riciclati come ad esempio i pallet, che ora sono di gran moda.
Illuminazione intelligente
Ovviamente non può mancare in una casa moderna l’illuminazione che, grazie a dei sensori, si accende quando riconosce la presenza di persone nella stanza e si spegne appena si svuota, consentendo di ridurre notevolmente lo spreco di energia elettrica. Si tratta di un ottimo modo per ottimizzare i consumi elettrici e risparmiare, ma non è l’unico. Abbiamo già parlato degli elettrodomestici di categoria superiore che permettono un grande risparmio, mentre un’altra soluzione consiste nell’attivare offerte per la luce e il gas con gestori tipo Acea, che propongono soluzioni vantaggiose a seconda delle esigenze. Se sommati tra loro, questi sistemi possono fare davvero la differenza. Per risparmiare ulteriormente si può anche pensare di gestire l’illuminazione a distanza, montando una serie di dispositivi in grado di dialogare con lo smartphone tramite la rete, con un app gestionale capace di regolarle in funzione della luce esterna.
Controllo della temperatura
Anche la temperatura di casa può essere automatizzata tramite un termostato intelligente, capace di regolare l’impianto in funzione del calore di ogni stanza. Ma si può ottenere molto di più variando i parametri tramite una app, scaricabile sul cellulare, capace di regolare la luce e le altre risorse domestiche anche in funzione degli orari di rientro a casa.
Riduzione degli sprechi di acqua
Infine, si può risparmiare e rispettare l’ambiente riducendo il consumo dell’acqua, anche grazie agli elettrodomestici intelligenti, capaci di dimensionarne la quantità in base al carico e ai programmi. Ma la tecnologia interviene anche sui rubinetti green, sia con i frangigetto e i riduttori di flusso, che i miscelatori termostatici che regolano la temperatura dell’acqua calda mentre esce dai rubinetti.
Se sei alla ricerca di spunti, o sei un patito della cromoterapia associata all'arredo, troverai pane per i tuoi denti. Abbiamo scelto per te non una, non due, ma più di 100 poltrone coloratissime e di tendenza. Tra giallo, rosso, verde, blu, grigio (in tutte le sue sfumature), viola, rosa, nero hai solo l'imbarazzo della scelta. Ah, l'ho detto che c'è anche una speciale selezione delle migliori poltrone multicolore?
Poltrone arancioni
In una parola: stravagante. L'arancio è il colore pop per eccellenza, la tinta che più di altre ha accompagnato il design degli anni 70 e che lo scorso inverno ha dettato le regole della moda. Più o meno conosciute, le sue sfumature variano dall'arancio chiaro, salmone o albicocca, all'arancione scuro o mattone, tutte adatte a rinvigorire lo spirito di una zona giorno sottotono.
Da molti è considerato difficile da abbinare, per altri è un vero azzardo. Ma, se ben dosato, è il tocco di colore capace di trasformare un salotto poco vivace in un ambiente dal carattere deciso. Qualche idea? Crea un angolo lettura scegliendo una poltroncina in tessuto arancione, tinta unita o fantasia, abbinaci un tavolino in legno, una lampada da terra ad arco e il gioco è fatto.
La tendenza: il color ruggine è uno dei trend del momento, ed è particolarmente apprezzato in abbinamento con il verde salvia. Perfetto come colore per una poltroncina di design se non si vuole osare con l'arancio vivo.
Arredamento e cromoterapia: l'arancione
L'arancio è il colore dell'ottimismo e dell'allegria, ricorda i pomeriggi di tarda estate e stimolerebbe la circolazione sanguigna. Il Feng Shui lo celebra nella zona giorno, tra salotto e cucina, poiché favorisce la creatività e la conversazione.
Poltrone azzurre, celesti, turchesi
Azzurro e gradazioni sono sempre più utilizzati in salotti e soggiorni dallo stile moderno. Spesso impiegati come tinte delle pareti, polvere, celeste e turchese diventano i colori d'elezione di poltrone e poltroncine ispirate agli anni 50. Modelli a conchiglia, piccole bergère, ma anche moderne poltrone da lettura e poltroncine super imbottite scelgono l'azzurro per spiccare in mezzo ad arredi beige, grigi o bianchi. Ma attenzione ai dettagli: le poltroncine celesti prediligono strutture laccate e in legno, anche scuro.
La tendenza: poco conosciuto ma molto apprezzato, il colore carta da zucchero è una delle tinte più utilizzate per rivestire graziose poltroncine da salotto. Il suo segreto? Virando al grigio, si presta agli abbinamenti più insoliti.
Arredamento e cromoterapia: l'azzurro
L'azzurro è un colore rilassante, luminoso e versatile, facilmente accostabile a colori come il bianco, il grigio o il tortora. Da sempre utilizzato per annunciare la nascita di un maschietto, è particolaremente indicato per arredare camere e camerette. Tuttavia, la tendenza lo vede inserirsi sempre di più in living e soggiorni.
Poltrone beige, panna, avorio
Ad arredare con il beige, non si sbaglia mai. Colore neutrale, naturale, presente ma discreto, è una delle tinte più di tendenza nella zona giorno - qualunque sia lo stile predominante. È più caldo del bianco, è meno scuro del marrone, e trova nei colori panna, sabbia e avorio validi alleati per rivestire divani e poltrone dal design tanto classico quanto moderno. Sono tinte legate alla terra e alla Natura, motivo per cui quando si parla di poltroncine beige il richiamo ai tessuti naturali come il lino e il cotone viene subito alla mente.
La tendenza: le poltroncine in ecopelle beige hanno tutto ciò che serve per arredare graziosi salotti dove il legno chiaro è presente in grande quantità.
Arredamento e cromoterapia: il beige
Spesso associato a colori neutri, il beige è una delle tinte più di tendenza nell'arredamento moderno. Richiama i toni naturali, assume un aspetto caldo o freddo a seconda degli abbinamenti ed è perfetto per riscaldare un salotto poco accogliente.
Poltrone bianche
Lontano dall'essere colorate, le poltrone bianche sono così apprezzate da meritare un posto speciale nella nostra classifica. Spesso abbinate a divani dello stesso colore (ops, non colore), nelle versioni più classiche sono accompagnate da rivestimenti lunghi e ampi (a gonna, tecnicamente), braccioli arrotondati e schienali alti e accoglienti. Ma è con i modelli più moderni che le poltroncine bianche, da camera o da salotto, giocano il loro asso nella manica. Tra girevoli, chester rivisitate, poltrone a dondolo o relax, si ha solo l'imbarazzo della scelta. Ma i rivestimenti? Pelle ed ecopelle, rigorosamente candidi.
La tendenza: in due parole, shabby chic. Le poltrone bianche sono l'emblema di uno stile apparentemente usurato e invecchiato, che si pone a metà strada tra il romantico e il classicheggiante.
Arredamento e cromoterapia: il bianco
Definito come non colore, il bianco è la tinta più presente nelle abitazioni moderne. Luminoso e versatile, è associato alla purezza, al candore e all'ottimismo, ed è spesso impiegato come colore neutro per abbinamenti cromatici vivaci o audaci.
Poltrone blu
Partiamo subito con una buona notizia: Classic Blue è il colore Pantone del 2020, e per questo ci farà compagnia ancora per parecchio tempo. Pantone a parte, il blu ha da sempre suscitato un certo fascino nell'ambito dell'arredo. È la tinta associata alla zona notte o al bagno, è il colore che moltri prediligono per decorare senza esagerare. Che poi, di blu, non ne esiste uno solo: tra le gradazioni più famose ci sono il cobalto, il reale, il navy, il jeans o il blu pavone, ed ognuna assume un aspetto diverso a seconda della sfumatura in cui viene presentata.
La tendenza: forti della moda vintage, le poltroncine in velluto blu stanno vivendo la loro epoca d'oro. Ed è proprio con il color oro, con il rame e i metalli che creano abbinamenti estremamente eleganti.
Arredamento e cromoterapia: il blu
Appartenente alla triade dei colori primari, il blu conferisce calma, stimola l'equilibrio e dona serenità. Declinato in numerose sfumature, sortisce gli effetti migliori se impiegato in tonalità intense e scure, favorendo la concentrazione. Ottimo nella zona giorno, il blu lo è ancor di più se utilizzato nella camera da letto.
Poltrone gialle
Sono passati più di 10 anni da quando Pantone l'ha decretato colore dell'anno, e da allora il giallo non è più uscito dalle palette dei decoratori. Per la precisione, quello di Pantone era un giallo mimosa, sfumatura che sarebbe da lì a poco diventata una delle tinte predilette dalla tendenza nordica, che ha fatto dei colori chiari il suo tratto distintivo. Scegliere di arredare il salotto con una poltroncina gialla? Per alcuni un azzardo, per altri una scelta di stile, ancor prima che una scelta d'arredo. Vintage e in velluto per infondere uno spirito retrò, moderna e di design per decorare un ambiente contemporaneo.
La tendenza: le poltrone color senape e ocra sono un'ottima alternativa alle più chiare poltroncine giallo pastello, limone o paglierino.
Arredamento e cromoterapia: il giallo
Il giallo è un colore vitale, simboleggia il cambiamento e veicola energia. Più o meno luminoso, è associato al colore del Sole e a quello della terra, che rappresenta nelle tonalità senape e ocra. Il suo utilizzo è ideale in cucina e consigliato nelle zone giorno, sottoforma di elementi d'arredo e accessori decorativi. In camera, il giallo è consentito in nuances chiare e pastello.
Poltrone grigie, tortora, antracite
Dicono che, in arredamento come nella moda, il grigio sia diventato il nuovo beige. Presente ovunque, dai muri ai tappeti, questo colore passepartout è tornato a far breccia nei cuori di molti aficionados dell'interior design. Il motivo è presto detto: il grigio si adatta a tutto, sta bene con (quasi) tutto e decora senza esagerare né stancare. E le poltroncine grigie seguono la scia di questa tendenza, che fa di antracite, tortora, grigio perla, fumo, elefante il nuovo trend.
La tendenza: hai mai sentito parlare di greige? È un colore ibrido, più freddo del beige e più caldo del grigio puro, molto in voga tra le poltroncine grigie in tessuto melange.
Il grigio è il colore della saggezza e dell'attività mentale, che sta sperimentando una costante ascesa nel mondo dell'arredo. Sinonimo di eleganza e di sofisticatezza nelle sfumature scure, assume un aspetto luminoso e rasserenante nelle varianti chiare come il grigio perla. È ideale in soggiorni luminosi e salottini di classe.
Poltrone marroni, testa di moro, cognac
Indiscusso classico, simbolo di uno status quo, fautrici di uno stile ribattezzato industrial chic. Le poltrone marroni sono tutto questo, delle icone d'arredo a cavallo tra i loft contemporanei e la casa dei nonni. Impossibile non averne addocchiata una in qualche serie TV, ambientata magari nello studio di un importante uomo d'affari della city londinese.
I modelli più tradizionali? La poltrona in pelle marrone, così vintage e retrò, che spesso assume le sembianze di imponenti bergère o accoglienti poltrone club dal design classico. I tipi più originali? Poltroncine color testa di moro, un marrone così scuro da sembrare quasi nero, che abbinano tessuto, velluto ed ecopelli a particolari in acciaio, in metallo o in colori laccati.
La tendenza: non solo marrone scuro! Le moderne poltroncine imbottite sfoggiano tutte le sfumature: da quelle più tenui, come il cognac, il caramello, il color cammello, alle tinte più calde, come il cioccolato, bruno o caffè.
Arredamento e cromoterapia: il marrone
Associato al colore della terra e del legno, il marrone simboleggia calma e tranquillità. Viene spesso considerato come tonalità prescelta dello stile classico, ma le tendenze moderne smentiscono questo pensiero. Testa di moro, cioccolato e marrone scuro sono ideali per dare un tocco di classe a salotti contemporanei.
Poltrone nere
La poltrona nera è un grande classico dell'arredamento. Un oggetto decorativo senza tempo, che non passa mai di moda, e che assume sembianze diverse a seconda che si tratti di una poltroncina nera in ecopelle, tessuto o velluto. Il design ne ha fatto una vera e propria icona d'arredo, al punto che la poltrona presidenziale in pelle nera, dall'aspetto austero e rigoroso, è diventato l'elemento imprescindibile di studi professionali o, perché no, di un piccolo angolo studio domestico arredato con un certo stile.
Il nero resta il colore prediletto di salotti barocchi o living contemporanei, in cui trovano il loro spazio poltroncine nere abbinate ad oro, argento e bianco.
La tendenza: dimentica la tradizionale (e super vintage) poltrona chesterfield! I trend premiano le combinazioni di colori e materiali diversi, come nero e legno appunto, l'abbinamento perfetto per poltrone da lettura eleganti, ispirate al design svedese.
Arredamento e cromoterapia: il nero
Eterno simbolo di eleganza, il nero è un colore-non-colore. Se in Occidente è spesso associato a sensazioni negative, in Oriente diventa il colore del movimento, Yin che insegue Yang. In arredo, impiegato moderatamente e in associazione con colori chiari, conferisce all'ambiente un senso di raffinatezza.
Poltrone rosa
Se il blu è l'attuale colore Pantone, il rosa è stato il protagonista del 2019. Più che rosa, corallo, dal nome della nuance Living Coral con cui si è voluto rendere omaggio ad un ecosistema tanto incantevole quanto fragile. E le tendenze d'arredo non si sono fatte attendere, promuovendo questa tinta a colore ideale per i complementi della zona giorno. Rosa sono diventate le tende, i cuscini dei divani, i rivestimenti delle poltrone, i tappeti. Ma ben prima che Pantone eleggesse il corallo a colore dell'anno, una lunga lista di sfumature femminili aveva già fatto il suo ingresso nei salotti più moderni. Te ne ricordo qualcuna: rosa antico, rosa cipria, rosa confetto e rosa bebé.
La tendenza: come per quelle blu, anche le poltroncine rosa in velluto hanno fatto il loro grande ritorno. Sono perfette in camera da letto, dove conferiscono all'ambiente un'aria shabby très chic.
Arredamento e cromoterapia: il rosa
Il rosa è il colore della delicatezza, è legato alla sfera femminile e rimanda alla tenerezza e al romanticismo. È anche il colore della riservatezza, e per questo trova nella camera il suo luogo d'elezione. Tenue nelle sfumature confetto o antico, il rosa assume un aspetto più vivace nelle varianti fucsia, profondo o shocking. Il rosa pastello è tra i colori simbolo della tendenza nordica.
Poltrone rosse e bordeaux
Rosso in salotto: cosa viene in mente? Ambienti in stile inglese, da una parte, soggiorni ultra contemporanei, dall'altra. È così, con il rosso non ci sono mezze misure. Il suo impiego nella zona giorno può essere tanto una sconfitta quando una gloriosa vittoria, a patto di saperlo dosare ed equilibrare con colori chiari o neutri. In salotto viene spesso utilizzato sottoforma di pelle ed ecopelle, per rivestire grandi divani chesterfield o poltroncine capitonné abbinate. Lo si trova nelle gradazioni cremisi, carminio, fuoco, magenta, granata, veneziano, mattone, e chi più ne ha più ne metta.
La tendenza: le poltrone bordeaux rappresentano un'ottima alternativa agli arredi colorati di rosso. Più intenso e più raffinato, il bordeaux può essere impiegato anche nella stanza da letto, nelle sembianze di una poltroncina vintage rosso scuro dalle linee arrotondate.
Arredamento e cromoterapia: il rosso
Terzo colore primario, il rosso simboleggia la linfa vitale, la forza e la sensualità. È la tinta energizzante per eccellenza, che stimola la positività e la reazione. Data la sua componente energetica importante, ne è sconsigliato l'uso nella zona notte, dove potrebbe incidere negativamente sul riposo. Perfetto, a piccoli tocchi, nel living o in un open space.
Poltrone verdi
Urban Jungle: impossibile non amarla. Si tratta di una tendenza d'arredo e decorazione venuta alla ribalta qualche anno fa, quando il Greenery di Pantone era il colore del momento. È la filosofia con cui l'arredamento dovrebbe seguire una strada eco-friendly, fatta di mobili in materiali rispettosi dell'ambiente e rivestimenti in fibre naturali. Mai scenario fu più azzeccato per stimolare la proliferazione di poltrone verdi (in tessuto, soprattutto) di tutti i tipi e in tutte le sfumature: da quelle più chiare come il verde acido, il verde mela, il verde lime, a quelle più scure come il verde oliva, il verde petrolio o il verde bottiglia. Tendenza a parte, agli antipodi dell'Urban Jungle restano ben salde le poltrone verdi in stile chester, le preferite dai salotti inglesi.
La tendenza: tutte le gradazioni di verde sono le benvenute, ma le poltrone color ottanio hanno una marcia in più. A metà strada tra verde e blu, sono ancora più scenografiche se rivestite in velluto cangiante.
Arredamento e cromoterapia: il verde
Nato dall'incontro tra giallo e blu, il verde è da sempre il colore della speranza. In cromoterapia è il colore dell'armonia, della serenità e della neutralità, al punto che viene considerata, in arredo, una tinta unisex. Può essere impiegato per l'arredamento completo di camerette, in bagno o nella zona living, anche in sfumature come il petrolio o l'ottanio.
Poltrone viola
Il viola è così: o si ama, o si odia. Per alcuni scaramantico, per altri immancabile in una casa moderna, la tinta che Pantone ha celebrato nel 2018 sta tornando di moda. E lo fa in fretta. Ben visto nella zona notte, ma con la dovuta moderazione, è il colore prescelto per impreziosire piccole e graziose poltroncine da camera che, lungi dal chiamarle romantiche, respirano un certo tocco femminile. Se malva, glicine e lavanda sono perfette nella zona notte, il salotto è il luogo ideale dove inserire una bella poltrona color melanzana, in tessuto o in plastica, per un tocco glamour senza pari.
La tendenza: viola chiaro e lilla sono ottimi sostituti al più deciso viola melanzana. Tenui e delicati, sono particolarmente indicati per poltrone da lettura o scrivania da inserire nella cameretta di una bambina o di una ragazza.
Arredamento e cromoterapia: il viola
Il viola è il colore della spiritualità, del pensiero creativo e della meditazione. Colore secondario derivante dall'incontro di rosso e blu, è adatto sia per tinteggiare le pareti che per rivestire complementi decorativi come letti, divani e poltrone. Può essere utilizzato anche nella stanza da letto, a patto che la sua presenza sia limitata, o si rischierà di saturare l'ambiente.
Bonus: poltrone bicolore e multicolore
Se sei arrivato fino a questo punto, e dopo una così ampia carrellata di immagini e foto non hai ancora trovato ispirazione per la tua nuova poltrona, le cose sono due. Ipotesi 1: non hai ancora ben in mente quale colore scegliere per il tuo salotto. Ipotesi 2: in mente, di idee, ne hai eccome, ma il dover selezionare un solo colore a scapito degli altri proprio non ti va.
Ora, la buona notizia: non esistono solo le poltrone in tessuti, stoffe o pelli tinta unita. Sperimentazioni, incontri di materiali, icone del design hanno influenzato anche l'universo dei piccoli imbottiti, al punto che poltrone e poltroncine super colorate si contendono il primato con i modelli più classici. Quindi, se non sei proprio il tipo da tinta unita, perché non prendere spunto da questa selezione di poltrone a due colori o più?
Le poltrone bicolore: quando due colori sono meglio di uno
Bianco e nero, rosso e blu, verde e giallo... non starò qui ad elencarli tutti, ma ti assicuro che quando si parla di poltrone bicolor gli abbinamenti sono tantissimi. C'è chi predilige combinazioni classiche e ton sur ton, e chi invece ama osare con accostamenti tanto moderni quanto originali. Se beige, marrone e panna sono tipici dei salotti più classici, cremisi, grigio e senape strizzano l'occhio alle ultime tendenze.
Poltroncine bi-materia
Bicolore è bimateria? In un certo senso sì, perché l'incontro di materiali e rivestimenti diversi è già sufficiente a creare una resa estetica di forte impatto. Il contrasto può nascere da rivestimenti diversi, come per le poltroncine in velluto e tessuto, o velluto e pelle, oppure dall'accostamento di materiali diametralmente opposti come la stoffa, la plastica e il metallo.
L'abbinamento più amato, però, resta quello tra legno e pelle, reso celebre dall'iconica poltrona disegnata da Charles Eames.
Poltrone con bordini colorati
Esistono poi poltroncine bicolore che si ribellano a quell'immaginario che le vuole "metà di un colore e metà di un altro", semplicemente. Al contrario, la tendenza moderna abbraccia un'inversione di rotta, un approccio quasi minimalista, in cui sono dettagli come cuciture a contrasto, profili in risalto e bordini colorati a dar vita ad abbinamenti cromatici particolarissimi. Ancora una volta, il mantra less is more funziona.
Colori allo stato puro: le poltrone multicolor
La carrellata è quasi giunta al termine, ma non sarà conclusa prima di aver citato una piccola ma nutrita schiera di poltrone coloratissime. Si tratta delle poltroncine multicolore, definite così perché fanno dell'incontro di sfumature e nuance il loro cavallo di battaglia. Allegre, eclettiche, originali, queste poltrone alternative hanno un potere decorativo davvero impressionante, al punto che, posizionate in un ambiente neutro o spento, catalizzano immediatamente l'attenzione.
L'universo delle multicolor accoglie sia poltrone in stoffa colorata, anche a fantasia o in stile patchwork, che poltrone in materie plastiche. In questo caso, l'abbinamento del colore è intrinseco alla trama del tessuto o alla stampa del polietilene. Diverso, invece, è il caso in cui l'effetto multicolore è dato dall'accostamento di elementi colorati diversi, che rendono la poltrona un vero oggetto di design, unico e personalizzato.
In questi giorni di "clausura", cosa c'è di meglio di una full immersion nella riorganizzazione dei propri spazi domestici? Dare un posto alle cose in base al loro utilizzo è un'attività stimolante che ti terrà impegnato per una buona porzione della tua giornata. Se non ti senti in vena di riordino ed hai bisogno di un incoraggiamento, di seguito troverai una gallery di ambienti ordinati ed accoglienti che ti faranno di sicuro venir voglia di metterti subito all'opera! Per mantenere i tuoi spazi essenziali ed ariosi - privi di oggetti superflui in giro per casa, i quali creerebbero disordine, distogliendo l'attenzione dai dettagli belli - ti basterà servirti di portaoggetti o di mobili contenitori chiusi. Puoi invece creare styling e allestimenti curati con articoli come libri, riviste, vasi, decanters, piatti, tazze e bicchieri.
I contenitori Uno dei tips più ovvi per avere sempre una casa in ordine è possedere molti contenitori, i quali devono necessariamente essere esteticamente piacevoli ed in linea con lo stile e con le tinte dell'ambiente circostante. Se hai intenzione di lasciarli a vista, prediligi una serie di portaoggetti di medie/piccole dimensioni, piuttosto che un singolo contenitore molto grande. Un classico esempio di contenitore che mortifica l'ambiente quando lasciato a vista è lo scatolone di plastica trasparente, comodo sì, ma è obbligatorio tenerlo nascosto! Esistono svariate categorie di prodotti funzionali ed incantevoli allo stesso tempo. Ogni categoria si divide in un'infinità di modelli. Pensa ad esempio ai cesti. Puoi trovarli in vimini, in tessuto, in lana, con o senza manici, a base tonda, a base quadrata...(e potrei continuare all'infinito). Puoi decidere di combinare tra loro contenitori simili per forma o colore, oppure mixare materiali, stili e tinte differenti. L'importante è che tu senta che il risultato finale ti rappresenti!
I mobili ed i complementi chiusi I migliori alleati dell'ordine, sono senz'altro i mobili con ante e cassetti. Puoi nasconderci un sacco di cose dentro, organizzandole con cura, in modo che sia semplice reperirle al momento del bisogno. In questo caso, anziché sull'aspetto, si può puntare esclusivamente alla praticità di contenitori e sistemi in grado di rendere funzionale lo stoccaggio. Il ruolo ed il contenuto del mobile è dettato esclusivamente dalla sua posizione all'interno della casa. Non è detto che una piattaia debba contenere solo piatti o che nei cassetti di uno schedario debbano esserci solo fogli di carta (la sottoscritta, ad esempio, ha una madia da cucina e la usa come comò, in camera da letto😉). Sta a noi trovare il modo migliore per allestire i vani dei nostri mobili adeguatamente, affinché ogni oggetto sia facile da trovare. Quando parlo di mobili chiusi, non mi riferisco solo ad armadi, credenze e cassettiere, ma anche a bauli, nicchie murarie chiuse da ante oppure pouf, letti e divani muniti di contenitore.
Non ti scordare mai: - di essere coerente (metti sempre a posto ogni cosa, sempre nello stesso posto) - di fare spesso decluttering - che puoi tenere esposti gli utensili più belli Buon riordino!
Saper stupire con prodotti esclusivi di straordinaria eleganza e ricercatezza è da sempre nel DNA di Ritmonio che arricchisce la propria offerta di rubinetteria con nuove suggestive finiture di design, ricercate e senza tempo.
La ricerca stilistica dell’Azienda – sinonimo di eccellenza del design made in Italy nel mondo – e l’attenzione alle esigenze di un mercato dell’home decor sempre più internazionale, l’hanno portata a varcare nuovi orizzonti e a proporre interpretazioni inedite dello spazio bath & shower.
Una storia di “straordinaria” bellezza, che riflette l’evoluzione del bagno all’interno delle abitazioni – in passato inteso come uno spazio esclusivamente di servizio – in un ambiente completo per il relax e il benessere tout court.
Ritmonio arricchirà la propria offerta con nuove finiture preziose e inedite, dal design ricercato e senza tempo. Se fino a pochi anni fa il classico ottone cromato era una scelta quasi scontata per i rubinetti, oggi il colore e la finitura definiscono l’ambiente bagno. La rubinetteria si abbina dunque alle scelte cromatiche dell’intero progetto d’interni e diventa elemento d’arredo coordinato, la cui scelta si rivela fondamentale per il risultato estetico finale.
La Finishes Selection di Ritmonio si compone, oltre alle finiture già presenti nella gamma attualmente disponibile, di sei nuove cromie: oro rosa lucido, spazzolato e satinato; bronzo scuro spazzolato; cromo nero satinato e champagne satinato. Sedici le finiture così disponibili, ottenute con lavorazioni speciali in impianti di nuova generazione a basso impatto ambientale e tecnologicamente all’avanguardia, che andranno a impreziosire le serie Glitter, Pois, Haptic, Taormina, Reverso e Diametro35, dando vita a innumerevoli configurazioni possibili.
Le “selezioni” Ritmonio sono pensate e progettate per dialogare con forme architettoniche, gusto personale ed esigenze funzionali, in una costante ricerca estetica e tecnologica. Questo ampliamento della gamma finiture rende l’Azienda un partner ancora più strategico per tutti coloro che desiderano un ambiente bagno fortemente distintivo e di carattere, dove il dettaglio diventa protagonista.
Questa quarantena può diventare un momento a favore della cultura e l’arte, grazie ai 500 musei online.
Una raccolta di tutti musei online da visitare comodamente da casa e senza uscire. Certo non è proprio come ammirare i capolavori e le opere d’arte dal vivo, ma in tempi di emergenza da covid-19 può essere un modo intelligente per impiegare il proprio tempo.
Le più belle opere d’arte del mondo direttamente dal divano di casa nostra grazie alla tecnologia.
500 musei online da visitare nel mondo
Google Arts & Culture mette a nostra disposizione una ricca collezione virtuale, che raccoglie le opere di oltre 500 musei nel mondo. Accedendo alla sezione Esplora possiamo navigare tra i contenuti che sono stati raggruppati per colore e per periodo storico. Accedendo invece alla sezione Qui Vicino possiamo scoprire quali sono le collezioni nei dintorni della nostra posizione che possono essere visionate online.
Ecco quindi vi propongo un vero e proprio tour delle opere più belle che potete condividere usando gli hashtag #iorestoacasa e #laculturacura. Potete iniziare il vostro giro dal Louvre e subito dopo al museo di Van Gogh e magari dopo a Firenze alla Galleria degli uffizi. Nel capoluogo lombardo, puoi ammirare tutti i capolavori dell’arte mondiale alla Pinacoteca di Brera. I musei reali di Torino e i Musei Vaticani di Roma, dove non puoi mancare la visita alla cappella Sistina.
Non resta che sfruttare questo tempo a disposizione per fare un pò di cultura e visitare qualche museo. Fatemi sapere qui nei commenti se avete visitato qualcuno e cosa ne pensate?
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Come scegliere la carta da parati moderna per il soggiorno? Quella giusta che completi in modo coerente lo stile? Nel post idee e prodotti giusti.
Carta da parati: terrore.
Giusto? Se te la proponessi in un progetto quasi sicuramente storceresti il naso. Abbozzeresti un timido “sì”, solo perché non avresti il coraggio di dirmi subito no.
Ma in realtà dentro di te stai già immaginando il peggio. Le vecchie case di zie e nonne con le carte da parati a fiori, che non si staccavano neanche con la cento gradi.
Stai calma. Le carte da parati di nuova generazione non sono così impossibili. Non sono facilissime da togliere, ma neanche così improbabili.
Le carte da parati moderne sono prodotte principalmente in due modi differenti. Possono essere prodotte con vinile o con tessuto non tessuto.
Il vinile (o meglio, polivinilcloruro) è un materiale plastico, che è per natura rigido. La sua nota flessibilità viene raggiunta grazie all’addizione di plastificanti, mentre tutti i colori e decori che vedi nelle carte si hanno grazie ai pigmenti.
Alcuni dei suoi vantaggi sono l’essere impermeabile e facilmente lavabile.
Il tessuto non tessuto di solito è composto sia di fibre tessili naturali (come il cotone, il lino… ) che sintetiche (fliselina). Cos’è la fliselina? E’ un retina di colla termoindurente che serve ad attaccare tra loro differenti materiali, per dargli più sostegno.
Questo mix di fibre naturali e sintetiche consente una migliore traspirabilità e quindi una maggior facilità di pulizia.
C’è anche un’ultima categoria di carte da parati, più difficili da trovare ma ancora diffuse. Le carte da parati in cellulosa. Cioè derivanti dalla lavorazione del legno. Sicuramente più ecologiche rispetto al vinilico, sono anche molto resistenti e durevoli nel tempo.
Carta da parati moderna per il soggiorno: floreale e neutra
Qualche regola di massima se ti stai convincendo a usare la carta da parati per il tuo soggiorno.
La parete su cui andrai ad applicare la carta sarà la protagonista assoluta dello spazio. Sarà la prima parte su cui l’occhio cadrà e su cui si catalizzerà l’attenzione, per via dei decori e dei colori.
In fondo è il motivo per cui si sceglie di applicare la carta da parati in uno spazio. Per riequilibrare un ambiente un po’ vuoto, in cui mancava un punto focale di interesse. Per dare importanza ad una parete altrimenti spoglia.
Se vuoi la carta da parati, ma ne vuoi una elegante e sobria opta per una dai decori floreali o a righe ma dai toni neutri. In questo modo avrai un tocco decorativo ma non eccessivo. Il tuo soggiorno rimarrà chic e accogliente senza sembrare un’accozzaglia di colori e disegni e caso.
Carta da parati moderna per il soggiorno: tridimensionale e materica
Se invece non hai dubbi di nessun tipo e la carta da parati ti piace da matti, ci sono alcuni tipi di carte più audaci.
Carte con motivi grafici, colori forti e decori tridimensionali che saranno davvero in grado di cambiare otticamente l’aspetto della tua stanza. Quindi in questo caso pensa molto ancora meglio alla parete su cui posarla. Grazie alla carta potresti far sembrare il tuo soggiorno più alto, più basso, più corto o più stretto di quello che è in realtà.
A me piacciono molto (e quindi mi sento di consigliarti) le carte fotomurali ad effetto materico. Cosa vuol dire?
Sono carte che riproducono materiali vari, come i mattoni, il marmo, la pietra. Si tratta di stampe di foto ad altissima qualità e quindi se le guardi ad una certa distanza non riesci a distinguere se si tratti davvero di una carta da parati o di un rivestimento a parete.
E’ un buon compromesso se vorresti fare una cosa del genere ma non te la senti di imbarcarti in opere edili (seppur minime) e se non hai molto budget. Anche perché una carta con un effetto di questo tipo difficilmente stanca nel tempo e si adatta a tutti gli stili di arredo.
Da prendere con più cautela le carte con gli effetti tridimensionali che riproducono ambienti, finestre o panorami. Se di basso prezzo sono anche di bassa qualità e poi alla lunga potrebbero stancarti.
Ce ne sono alcuni che sono dei sempre-verdi, come questa libreria che è un perfetto trompe l’oeil nel caso di micro-casa. Andresti a creare uno splendido effetto di profondità introducendo una carta di questo tipo. Oltre al fatto che difficilmente potresti trovarti di fronte al problema di non riuscire ad abbinare una carta di questo tipo ai tuoi nuovi arredi.
Visto quanta scelta?
Al giorno d’oggi quando si parla di carta da parati c’è davvero tantissima scelta, per ogni stanza della casa. In ogni colore, decoro e tipologia. Devi solo capire in che stile la vuoi e dove la vuoi applicare.
Io ho cercato di farti vedere alcune delle differenti carte presenti in commercio, così da darti un ventaglio di scelte. Come sempre fai le tue ricerche e valuta prima in base alle tue esigenze.
E se non sai proprio come scegliere, contattami, sarò felice di aiutarti!
Nel deserto del Joshua Tree, Cohesion Studio ha recuperato una vecchia struttura metallica per dare vita al rifugio Folly.
Progettata per offrire un’esperienza di viaggio davvero speciale, il rifugio Folly incoraggia gli ospiti a disconnettersi dalla vita urbana per immergersi nella vita off-grid, in mezzo alla natura. Situato nel suggestivo deserto del Joshua Tree, il rifugio sfrutta al meglio la sua posizione. Lo studio di architettura e design Cohesion Studio ha ripristinato una vecchia struttura metallica esistente aggiungendo un secondo edificio. L’esterno in metallo arrugginito ha un aspetto vintage, che si integra perfettamente nel paesaggio naturale. In contrasto con l’aspetto esterno, lo spazio interno si presenta elegante eminimalista, curato in ogni dettaglio.
Questo moderno rifugio off-grid nel deserto della California è pensato per ospitare da 2 a 6 persone. Compatto ma spazioso e luminoso, il rifugio Folly dispone di una zona pranzo, cucina e soggiorno. Al piano inferiore, c’è un divano letto, mentre al piano mezzanino c’è un letto matrimoniale sotto un lucernario.
Il secondo edificio ospita i sistemi che rendono il ritiro completamente autosufficiente, tra questi un sistema di raccolta dell’acqua e pannelli solari. Al piano superiore, gli ospiti possono dormire nel letto matrimoniale di The Portal. Questa accogliente camera da letto è una vera e propria suite pensata per osservare le stelle, che offre una vista ininterrotta del cielo notturno. In alternativa, la stanza può trasformarsi in uno spazio per prendere il sole durante il giorno. Tra i due edifici in metallo, una zona esterna invita gli ospiti a rilassarsi ammirando il paesaggio desertico del Joshua Tree. Il ponte di legno comprende una vasca da bagno e un barbecue.