Il mobile bagno sospeso è uno dei principali trend negli arredi di gusto contemporaneo; grazie alle sue caratteristiche alleggerisce la percezione di ingombro e dona alla stanza da bagno più leggerezza.
La parola chiave è sicuramente praticità: essendo fissati direttamente alla parete, lasciano libero il pavimento, agevolando così la pulizia. Inoltre, offrono un’ampia modularità in fase di progettazione, dando spazio a composizioni originali, adattabili alle singole esigenze.
Qui di seguito, una selezione di composizioni da cui trarre ispirazione.
Un volume bianco deciso in Corian del lavabo Zen in appoggio, basi a doppio cassetto in finitura laccato Mercurio opaco e un piano folding in rovere Antico Grezzo a contrasto sono gli elementi che caratterizzano la composizione Street 28 di Arbi Arredobagno, unitamente alla specchiera Light con doppio faretto On. Uno spazio ricercato tutto dedicato al benessere e al design, per chi ama il rigore delle geometrie senza rinunciare al sapore rustico e vivo del legno.
Tutto a portata di mano con la composizione Linfa 07 di Arbi Arredobagno, grazie alla capiente base portalavabo e alla colonna Midi con fronte specchio e ripiani passanti. Il lavabo Curvy interrompe la rigidità della composizione grazie alle forme morbide, accentuate dalla finitura lucida del mineralguss. La specchiera Tao con luce led perimetrale conferisce un tocco di personalità e di modernità.
Design raffinato e linee pulite sono le caratteristiche della composizione Absolute 10 di Arbi Arredobagno costituita dal mobile sospeso con frontale in vetro ondulato bianco e scocca laccato bianco opaco, abbinato al piano in Steel Textura con lavabo integrato Plaza; piano folding in Abete Dolomiti.
Un ambiente che rievoca atmosfere vintage per Sky 197 di Arbi Arredobagno, in cui spicca una composizione dall’estetica decisamente moderna. I cassettoni in laccato bianco lucido sono incorniciati da piani e fianchi in Rovere Antico Argilla, quasi a voler evidenziare questo contrasto tra presente e futuro. Sul piano folding trovano posto due lavabi in ceramica Nice 60, sopra ai quali due specchiere Light tonde con luce led perimetrale illuminano la stanza.
Estetica, attenzione al dettaglio e qualità sono i valori che guidano da sempre ArbiArredobagno nella continua ricerca di un design innovativo, dando la possibilità a chiunque di portare nella propria quotidianità arredi originali e totalmente made in Italy.
Le soluzioni per proteggere la casa dal caldo e ricavare una zona d’ombra all’aperto
Per non farsi cogliere impreparati dall’estate ormai alle porte, è il momento di pensare a quali soluzioni adottare per proteggere la casa e i suoi spazi outdoor dal grande caldo. Tra le opzioni più efficaci quelle legate alle schermature solari. Al bando le vecchie tende oscuranti perché le attuali coperture offrono una migliore resa estetica ma, soprattutto, un’efficacia tale da ottimizzare la performance energetica della casa. Per questo motivo, infatti, sono previste agevolazioni fiscali per l’acquisto e la posa in opera di queste schermature solari.
Per chi ha la fortuna di possedere un giardino, una grande terrazza o un piccolo balcone può sfruttare questi ambienti per creare delle vere e proprie stanze all’aperto. Per creare una zona ombreggiata si possono ad esempio installare delle scenografiche vele che non temono agenti atmosferici né muffe o raffiche di vento. Greenwood, ad esempio, consiglia la sua offerta di tende a vela in poliestere resinato color ecrù. Le vele sono disponibili in tre formati: triangolare di 3,6 x 3,6 x 3,6 metri, triangolare di 5 x 5 x 5 metri e, novità 2020, la vela quadrata 3 x 3 metri, per regolare ancora meglio la zona d’ombra e godersi la brezza in totale relax.
Le vele Greenwood non sono soltanto semplici e utili accessori di copertura, ma rappresentano un vero e proprio complemento d’arredo dinamico e funzionale, che garantisce la possibilità di adattare la composizione all’ambiente e al proprio gusto estetico.
Per quanto concerne le tende KE – azienda leader nel settore delle soluzioni outdoor – presenta la novità 2020 della famiglia di tende a pergole GENNIUS, tra le più complete attualmente sul mercato e rigorosamente Made in Italy. L’ultima arrivata è HYDRA, una tenda a pergola dalle linee pulite e dal design ricercato, con zip e telo avvolto.
Disponibile nella versione addossata con applicazione a parete, soffitto o nella versione solo tetto, il telo avvolto viene completamente racchiuso all’interno di un cassonetto che enfatizza la sua estetica minimale. Il terminale frontale a cassonetto è dotato all’occorrenza di un secondo telo, utilizzabile per la schermatura del sole. L’illuminazione integrata sulle guide e sul cassonetto completa Hydra, rendendola utilizzabile anche durante le ore serali. Inoltre, può essere collegata allo smartphone o ad altri dispositivi domotici per una gestione semplificata del prodotto. La vasta gamma di tessuti disponibili permette la più ampia possibilità di personalizzazione oltre che una schermatura adattabile alle varie esigenze. Tessuti idrorepellenti, invece, abbinati al sistema di raccolta e deflusso dell’acqua, permettono l’utilizzo del prodotto anche in presenza di pioggia, secondo limiti e prescrizioni indicate nel manuale di uso e manutenzione. HYDRA si può chiudere lateralmente e frontalmente con sistemi di tende a caduta o pannelli scorrevoli in vetro, è dotata di viteria inox e priva di fissaggi a vista, per un risultato finale impeccabile.
Le pergole bioclimatiche, invece, consentono di ricavare uno spazio extra all’aperto da sfruttare tutto l’anno perché permettono di regolare e ottenere la temperature ideale al riparo dal sole e dai temporali, proprio come la nuova pergola a lamelle KEDRY PRIME di Ke.
Con la sua struttura in alluminio, KEDRY PRIME è in grado di riparare dai raggi solari, dal vento, dall’umidità e – grazie ad una attenta progettazione degli elementi mobili – anche con elevata efficacia in caso di pioggia. Per completare l’allestimento è possibile chiudere la pergola con tende tecniche verticali e sistemi di vetrate scorrevoli, inoltre può essere illuminata grazie a strip led da collocare all’interno e all’esterno.
Le belle case su Instagram sono davvero tante e attraverso questi home tour cerco di esplorare, trovare ispirazione e idee di design da condividere con voi.
Con la rubrica “Case su Instagram” oggi facciamo Home Tour da Jenny (su Instagram @homeshots_), dalla bellissima Sicilia. Insieme alla sua famiglia ha costruito la sua casa nel 2016. Da un terreno è sorto la loro dimora su tre piani, dove per il momento hanno completato il primo e secondo piano.
Al primo piano si trova la zona giorno e nel secondo piano la zona notte, mentre piano terreno è un garage e l’ultimo e terzo piano è una mansarda. Una casa con una palette di colori neutri, accogliente ed elegante. la zona giorno è un open space con una Cucina in legno bianca del marchio Lube.
Uno spazioso living con un divano colore scuro acquistato da divani e divani by Natuzzi. Jenny ha pensato di scegliere un colore scuro per il divano perché voleva spezzare un po’ il total white. Lei ha comprato tutto il mobilio in uno show-room locale che si chiama Lc mobili.
Ci sono due consolle ai lati del living, uno vicino all’ingresso con sopra una lampada da Maisons du monde e sull’altro consolle c’è una lampada Kartell. Le sedie belle Epoque un vero passepartout creato da Dal Segno Design, brand che propone una linea di prodotti basati sulla reinterpretazione dei classici dell’arredamento.
Una sedia da una forma di eleganza indistruttibile. Jenny ha acquistato queste sedie da Westwing.
Ad unire il primo piano al secondo c’è una scala in pietra con una ringhiera in ferro.
Al secondo piano si trovano la camera matrimoniale, la cameretta, il bagno e uno spazioso cabina d’armadio e un’altra stanza dedicata alle scarpe. Insomma, il sogno di tutte le donne avere una stanza con solo le scarpe e poi a collegare tutto un corridoio a curve.
Nel bagno si fa notare una vasca con piedini stile retrò ma molto attuale. Si tratta di una vasca free standing che ha creato un’atmosfera molto relax in bagno.
Oggi non ci sarà la diretta ma un video IGTV per fare l’home tour in questa bella casa di Jenny. Passa a trovarmi e lasciami un commento.
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L’estate è ormai alle porte e prima del grande caldo ecco i consigli per arredare l’ambiente piscina e una selezione delle proposte d’arredo più belle per il tuo relax a bordo vasca.
Arredare lo spazio intorno alla piscina, segue gli stessi principi dell’arredamento di un qualsiasi ambiente della casa. Serve gusto, occhio e soprattutto una buona visione di insieme, così da ottimizzare gli spazi e trovare la giusta collocazione per tutti i complementi che desideriamo inserire. L’ambiente outdoor, del resto, è un ambiente che cambia ad ogni stagione, per questo non solo necessita della giusta cura, ma è bene tenere presente che al termine della stagione estiva la piscina va coperta e affinché l’arredamento si preservi, bisogna prevedere uno spazio per proteggerlo.
Arredare con gusto il bordo piscina
A seconda dello stile che si desidera seguire, in commercio si trovano una infinità di proposte per arredare la zona piscina. Divani in tessuti resistenti ma fashion, tappeti fatti apposta per resistere all’umidità perenne del bordo piscina, tavoli in legno esteticamente bellissimi ma pensati per resistere alle intemperie. E poi i materiali: fibre naturali e sintetiche, legno, pietra, metalli. Combinando design e materiali, in pratica il nostro ambiente outdoor può assumere il carattere che desideriamo: una connotazione più minimal, con linee pulite, tonalità uniformi e un sapiente contrasto tra i materiali, un’atmosfera romantica, con fantasie floreali, dolci accostamenti tra tela e legno, e magari qualche lampada galleggiante o ancora uno spazio dal sapore più etnico dove il legno e le fibre naturali sono i protagonisti. Non c’è una regola che vale per tutti poiché il gusto è molto personale e scegliere i prodotti è una delle parti più divertenti. Il nostro consiglio è di non dimenticare la praticità e di considerare sempre lo stile dato agli interni della casa per mantenere una certa uniformità.
Le proposte d’arredo più belle per il bordo piscina
Lo stile della propria casa prosegue oltre le mura, in giardino, come anche in piscina. Qui ci si può allenare nuotando, ma anche semplicemente passare il tempo al fresco! E cosa c’è di meglio, dopo, se non prendere il sole o leggere in pace, o chiacchierare in compagnia comodamente sdraiati su un oggetto bellissimo?
Oppure mangiare a bordo piscina, con quel sano appetito che il movimento acquatico suscita, ma anche rilassarsi sui divani lounge per un aperitivo con gli amici godendo il fresco del tardo pomeriggio…
Ecco la nostra selezione di arredi per godere al meglio dello spazio intorno alla piscina.
collezioni O-zon +Taboela di RoyalBotaniadivano Lusit Lounge di RoyalBotaniacomposizione Mozaix Lounge di RoyalBotaniacollezione Ninix di RoyalBotaniaHUT di Ethimodaybed Rafael di Ethimodivano componibile Salinas di Santiago Sevillano Studio per Musolacollezione Nansa di Santiago Sevillano Studio per Musolalettino Pevero di Unopiùlettino agora bianco waprolace di Unopiù
Progetto di interni e piscina di una casa per vacanze
Casa FIR è un progetto che ha visto il restyling di una villa bifamiliare con uno studio di ridistribuzione degli spazi interni ed esterni nella splendida Sicilia, precisamente a Ragusa. La progettazione è stata curata dalla sinergia tra gli architetti Giuseppe Gurrieri e Daniele Licitra.
Punto focale della residenza estiva è la piscina esterna in comune tra le due unità abitative, una piscina minimal, essenziale, un po’ futuristica se consideriamo il total white di pavimento e parete ma allo stesso tempo animata dal verde che affiora a lato.
Il progetto è un in & out perché partendo proprio da questo angolo di relax esterno si entra nell’abitazione completamente rivisitata per ammirare la scelta di distribuzione degli spazi.
Porte a scomparsa raso-muro e luci essenziali a soffitto portano le linee di questa casa siciliana agli studi dell’estremo minimalismo svedese, ponte di collegamento artistico per l’architetto Giuseppe Gurrieri il quale, nel suo percorso formativo, ha svolto attività didattica collaborando con la Facoltà di Architettura di Stoccolma.
Il supporto dell’arredatrice Arianna Palmisano ha permesso il giusto bilanciamento dei colori e dei pezzi d’arredo, sempre con un leggero riferimento al design per eccellenza come per la lampada d’appoggio e le sedie. Il tutto è unito a dei tocchi di modernariato che fanno sempre casa con il loro legame verso il passato.
Ancora più interessante è la progettazione dello spazio comunicante ricavato nel soppalco, raggiungibile tramite una scaletta a pioli ma che permette un’ulteriore nido di intimità per i ragazzi o per una lettura rilassata.
Pogettisti: Arch. Giuseppe Gurrieri, Arch. Daniele Licitra
Arredamento a cura di ARIANNA PALMISANO HOME STYLIST (@arianna_palmisano_home_stylist) Fornitore arredi LAB 2.0 DI LACOGNATA SALVATORE (@lab2.0_ragusa_); Fornitore arredi di modernariato LEVEL 50 (@level50)
Non bisogna essere esperti del settore per constatarlo: il gres porcellanato effetti legno è la grande tendenza del momento.
Perfetta imitazione del parquet, ottima alternativa alle piastrelle in legno naturale, il gres è un materiale versatile e all’avanguardia, che presenta ottimi vantaggi in termini di costo, manutenzione e adattabilità.
Ma prima di entrare nello specifico, partiamo dal principio: scopriamo cos’è il gres e come si realizza.
Cos’è il gres porcellanato?
Il grès, o gres, è un tipo di ceramica a pasta compatta e dura, ottenuto dall’impasto di argille, sabbia e minerali (quarzo e feldspati). Se si parla di gres porcellanato, allora bisogna aggiungere all’elenco anche una percentuale di caolino, pietra bianca impiegata nella produzione delle porcellane.
I componenti selezionati vengono macinati e atomizzati per ottenere una polvere finissima, che sarà successivamente pressata e cotta ad alte temperature per innescare un processo di vetrificazione della miscela.
Dall’operazione di cottura ne risulta un materiale resistente, non poroso, igienico e senza emissioni di particelle volatili, che darà vita a piastrelle adatte a rivestire sia gli esterni che gli interni.
Gres porcellanato: modelli, formati, trattamenti
Quanto a classificazioni, nemmeno il gres sfugge alle innumerevoli etichettature del mercato, che ne crea tante tipologie quante sono le varianti in commercio.
In base alla forma delle piastrelle, per esempio, il gres è venduto in formato quadrato o rettangolare, lastroni lunghi e stretti o forme poligonali, soprattutto esagoni, declinati in numerose dimensioni (compresi i grandi formati). Anche lo spessore diventa un fattore discriminante: oltre alla dimensione standard, esistono i cosiddetti formati spessorati (maggiori di 20 mm) e gli ultra-sottili (alti fino a 5 mm).
A seconda del trattamento, si distingue tra:
gres porcellanato naturale: non trattato, leggermente irregolare e ruvido al tatto
gres porcellanato lappato: subisce una lieve levigatura della superficie, che però non rende la piastrella lucida
gres porcellanato lucidato: la superficie del materiale è levigata per ottenere un effetto liscio e riflettente
gres porcellanato smaltato: sottoposto ad un’operazione di smaltatura, anche digitale, che riproduce l’aspetto di materiali come il marmo, il cemento, la pietra o il legno.
Questioni di estetica: il gres effetto legno
L’effetto legno è una speciale variante di gres porcellanato che dimostra il grado di innovazione tecnologica raggiunto nella produzione dei rivestimenti. Nella fattispecie, questo tipo di gres si pone come imitazione del legno naturale, di cui riproduce l’aspetto, i colori e le essenze.
Estremamente versatile nell’utilizzo, lo è anche nelle finiture. Al giorno d’oggi, le tipologie di gres ad effetto legno sono così tante che, in fase di avanscoperta prima e di decisione poi, ci si troverà a fronteggiare un buon numero di varianti.
Partiamo dalla distinzione più semplice, quella dei colori. I più in voga restano il beige, il marrone e il grigio, tinte classiche e senza tempo declinate in tutte le sfumature possibili. Godono di una certa fama anche i gres bianchi o neri, di particolare tendenza in ambienti moderni e minimal.
Poi, si passa alle finiture vere e proprie. Dall’effetto naturale, che riscuote sempre un grande successo, al rustico o al decapato, il gres effetto legno ha un potere decorativo davvero eccellente. Ciò che lo rende così speciale – e apprezzato – è senza dubbio la fedeltà con cui sono riprodotte le venature, i nodi, le texture e le naturali imperfezioni tipiche della materia viva.
Il minuzioso processo di imitazione, al limite dell’iperrealismo, è tale da poter riprodurre anche essenze diverse. In fase di scelta, dunque, sarà possibile incappare in effetti rovere, noce, larice oppure olmo, proprio come se si trattasse di legno vero.
Meglio il gres o il parquet?
Ed eccoci giunti al nocciolo della questione: cosa è meglio scegliere tra gres effetto legno e parquet? Premettendo che sui gusti personali non si discute, cerchiamo di capire quali sono i vantaggi e gli svantaggi che emergono dal confronto tra i due materiali.
I vantaggi del gres effetto legno
alto grado di durevolezza, stabilità e immutabilità
ottima resistenza all’usura, all’abrasione, al calpestio, al fuoco, all’umidità
pulizia facile e veloce
manutenzione ordinaria e semplice
ottima adattabilità agli ambienti esterni o umidi (bagno, cucina)
estrema versatilità di formati, dimensioni, spessori
resa estetica eccezionale, anche nell’imitazione di materiali nobili come legno e marmo
Gli svantaggi del gres effetto legno
scarso isolamento acustico e termico
rigidità e freddezza della superficie
suscettibilità agli urti
I vantaggi del parquet
materia viva, naturale, autentica
ottimo isolamento acustico e termico
creazione di decori e motivi inediti
possibilità di ripristinare l’aspetto originale tramite levigatura
estetica senza tempo, sempre attuale
Gli svantaggi del parquet
manutenzione straordinaria da parte di personale specializzato
non adatto ad ambienti esterni o umidi
poco adatto a zone con calpestio frequente
scelta poco eco-sostenibile
Tirando le somme, dunque, il gres effetto legno si pone come perfetta alternativa ai pavimenti in legno naturale, a cui non ha nulla da invidiare. Anzi: c’è chi, davanti ad un lastrone di gres e di parquet, sembra non riuscire ad individuare quale sia quello vero.
Ma c’è un ultimo punto da valutare, forse il più atteso di tutti: il costo.
A conti fatti, il gres è più economico del parquet, ma per questo non meno valido. Durevole, resistente, pratico da usare e bello da vedere, non avrà forse quel calore che solo il legno può donare, ma di certo è un campione nel rapporto qualità-prezzo.
Pavimenti in gres effetto legno: come scegliere quello giusto
Che si tratti di una casa nuova o di un appartamento in ristrutturazione, quella dei rivestimenti è una scelta (quasi) per la vita. Per questo motivo, il consiglio è di affidarsi ad esperti del settore che possano, con la loro consulenza, guidare al meglio verso la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
Uno fra tutti, Italgres, azienda portabandiera del Made in Italy che con il suo outlet di gres online propone una gamma di rivestimenti (non solo ad effetto legno!) dei migliori marchi italiani, con offerte e prezzi molto interessanti.
Presente in 190 paesi e proprietaria di 400 marchi, la multinazionale anglo-olandese di beni di consumo Unilever ha deciso di investire un miliardo di euro in sostenibilità.
La somma stanziata dall’azienda punta a finanziare oltre dieci anni di progetti volti alla sostenibilità ed alla lotta dei cambiamenti climatici. Una minaccia silenziosa su cui la società ha deciso di agire con “azioni decisive” per “migliorare la salute del pianeta”.
Se ad oggi la nostra attenzione sembra essere rivolta alla pandemia e alle conseguenze della stessa,
Unilever, come altre multinazionali, ci ricorda quanto sia importante mantenere un atteggiamento sostenibile per contrastare al più presto ed in maniera definitiva i cambiamenti climatici.
La mission di Unilever? Rendere la sostenibilità una consuetudine.
A tal proposito, la crescita di interesse verso la sostenibilità da parte dei consumatori, ha dato man forte all’azienda che dal 2010 ha deciso di portare avanti un piano di crescita sostenibile volto a rappresentare un nuovo modello di business responsabile.
Dal nome Unilever Sustainable Living Plan, il progetto non è meramente rivolto alla crescita dell’azienda ma al suo sviluppo grazie al raggiungimento di obbiettivi chiari di stampo etico-sostenibile.
Rispetto per l’ambiente, azioni sul clima, uguaglianza di genere, salute e nutrizione.
Questi, i capisaldi del progetto che la società ha deciso di implementare.
A dieci anni dalla sua nascita, il modello di business responsabile Unilever ha raggiunto importanti risultati. Per iniziare, il dispendio di acqua dell’azienda è stato dimezzato, ed insieme ad esso anche le emissioni di anidride carbonica, ridotte del 65%. La parità di genere è stata raggiunta: il 51 % delle donne lavora in ruoli dirigenziali. Infine, 1,3 miliardi di persone grazie al sostegno di Unilever hanno migliorato le proprie condizioni di vita – salute e nutrizione.
Ma quali sono i prossimi obbiettivi dell’azienda?
Entro il 2020 l’azienda si impegna a promuovere i diritti dell’uomo all’interno delle attività produttive e l’empowerment di cinque milioni di donne. Continuerà a sostenere la crescita del benessere delle persone, ottimizzando la qualità dei prodotti Unilever, rivolgendo il suo sguardo al miglioramento igienico-nutrizionale delle stesse.
In successione, entro il 2030 la società vuole dimezzare l’impatto ambientale derivante dalla produzione e dall’utilizzo dei prodotti Unilever, quanto dal loro smaltimento.
Dunque, un progetto ambizioso per contribuire concretamente alla risoluzione dei problemi etico-sostenibili che affliggono la nostra attuale società.
Le piscine di sabbia e ghiaia sono di grande tendenza nel 2020. Grazie ai progressi nelle tecniche di costruzione, oggi le piscine assomigliano sempre di più a delle oasi caraibiche.
Non c’è alcun dubbio, le piscine di sabbia e ghiaia sono le piscine del futuro. Metodi di costruzione sempre più innovativi, coniugati con un design naturale che simula le spiagge o le lagune caraibiche, hanno decretato il successo di questa soluzione.
Come per tutte le novità, i prezzi per la costruzione e la manutenzione sono piuttosto elevati, ma c’è da scommettere che con l’aumento della domanda, questa tipologia di piscine sarà presto più accessibile.
L’importante è sapere che oggi il sogno di molti può essere realizzato, anche se non nell’immediato. Vediamo come sono fatte le piscine di sabbia e ghiaia, e quali sono i pro e i contro.
Piscine di sabbia e ghiaia: come sono costruite
Dimenticatevi le piscine classiche, con bordi spigolosi e scalette per uscire o entrare in acqua, rivestite di fredde mattonelle azzurre. Dimenticatevi le piscine in resina dalla forma a fagiolo, e anche quelle più evolute in pietra antiscivolo con comodi gradini. Le piscine di sabbia e ghiaia sono un mondo a parte, che comincia con una fase di progettazione più strutturata ed accurata rispetto a quella tradizionale.
Queste piscine sono fatte su misura e si possono personalizzare senza alcun limite, se non quello del budget. Vedremo in seguito le svariate possibilità di progettazione che offre questa tipologia di piscine.
Si comincia con lo scavo dell’invaso, che avrà forme morbide e arrotondate, e una pendenza leggera che va dalla battigia fino al fondo, senza interruzioni.
Dopo l’installazione dell’impianto idraulico, si costruisce una base in cemento armato solida e duratura. Si sovrappongono poi diversi strati, che possono essere diversi secondo la ditta costruttrice. In base a questo fattore il preventivo per la piscina potrà variare di molto. Il primo strato consiste in una membrana impermeabilizzante, che garantirà l’assenza di infiltrazioni d’acqua nella base di cemento e nel terreno.
Successivamente si procede con la stesura di una rete e del rivestimento, tramite spatolatura manuale di uno speciale materiale. Questo materiale deve avere alte prestazioni di resistenza alla pressione dell’acqua, all’abrasione e alle aggressioni chimiche.
L’ultima fase è quella dell’applicazione della finitura, che sarà in sabbia o ghiaia naturali miscelate con resine speciali.
Creare un’oasi naturale
Come vi ho anticipato, questa tipologia di piscina offre svariate possibilità di configurazione. A partire dalla forma, che può essere modellata a piacimento, adattandosi alla morfologia dello spazio all’esterno che si ha a disposizione.
Il bacino può essere rifinito con sabbia e ghiaia di colori diversi, dal quarzo bianco per un effetto caraibico, ai marroni chiari dall’aspetto più caldo, fino ai ciottoli grigi o antracite per un risultato suggestivo. Si possono anche usare gradazioni diverse, in base alla resa del colore dell’acqua che si desidera.
Lungo i bordi e sul fondo si possono aggiungere rocce artificiali o naturali di vari colori, forme e dimensioni per un aspetto più naturale, o aggiungere una cascata per ricreare una laguna paradisiaca. Molto gettonato anche l’effetto laghetto o l’effetto spiaggia, con una larga battigia sabbiosa. Si possono anche piantare alberi e arbusti come palme, banani, papiri. Da evitare le piante da fiore, che attirano gli insetti e sporcano il bacino con i petali, gli alberi a foglie caduche o con uno sviluppo orizzontale delle radici. Nel collocare gli alberi, bisogna prestare attenzione alla posizione del sole durante la giornata, così da evitare che la piscina sia sempre all’ombra.
Vantaggi e svantaggi delle piscine di sabbia e ghiaia
Uno dei maggiori vantaggi della piscina naturale di sabbia è, oltre alla bellezza, la sua sicurezza. La finitura in sabbia è ruvida e naturalmente antiscivolo, mentre la pendenza dolce e l’assenza di gradini o scalette aiuta ad evitare incidenti.
L’altro vantaggio evidente è la possibilità di personalizzazione praticamente infinita che questa tipologia offre.
L’acqua inoltre, sarà più calda rispetto a quella delle piscine tradizionali, più profonde e rivestite con materiali che non assorbono il calore. Immaginate il piacere di posare i piedi su un caldo strato di sabbia e di immergersi in un’acqua piacevolmente tiepida.
Tra gli svantaggi, come vi ho già accennato ci sono i costi della realizzazione e della manutenzione, ancora piuttosto elevati.
Tenete presente che anche le piscine di sabbia e ghiaia necessitano dei permessi per la costruzione, esattamente come le altre piscine.
Altra nota importante: le piscine di sabbia e ghiaia sono equiparabili a quelle tradizionali, in quanto dotate di impianto di ricircolo, depurazione, pompe, filtri, bocchette e skimmer. I sistemi più evoluti di ricircolo e depurazione lavorano per capillarità, così da eliminare le bocchette di immissione a vista.
Niente a che vedere con gli stagni balneabili o con le piscine biologiche con fitodepurazione, che a lungo andare possono favorire la proliferazione di alghe e batteri.
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La cucina è indubbiamente uno degli ambienti domestici più importanti. Per questo occorre fare le scelte giuste quando si desidera progettarla o rinnovarla.
Quando si è in procinto di progettare o rinnovare una cucina le scelte da prendere sono molte: disposizione, impianti, arredi, materiali, finiture, elettrodomestici e, naturalmente, lo stile. Sono tanti gli aspetti da considerare e per non commettere errori è sempre opportuno affidarsi agli esperti.
Lo scorso mese è arrivata alla nostra redazione la richiesta d’aiuto da parte di Cristina, una lettrice del blog, intenzionata a rinnovare la propria cucina nel corso della ristrutturazione della sua casa. Ecco, di seguito, il progetto studiato dalla interior designer Silvia Fabris per la nuova cucina di Cristina.
Una nuova cucina: il progetto di Silvia Fabris Interior Designer
< Ciao, sono Cristina, sto ristrutturando casa e avrei bisogno di un progetto per la nuova cucina. Ho abbattuto i muri del precedente cucinino e mi piacerebbe avere una bella cucina a vista, spaziosa, con penisola. Mi piace uno stile pulito ma con dei richiami retrò perché conservo alcuni arredi antichi.>
nuovo lay out cucina
Ho analizzato la richiesta di Cristina. Tra gli altri dettagli avrebbe voluto sfruttare la parete della finestra ma il davanzale era basso per poter creare una zona lavaggio proprio lì. Pur avendo la possibilità in fase di ristrutturazione di modificare tutti gli impianti ho pensato di lasciare il lavello nella posizione esistente. Anche le colonne sono rimaste invariate perché potessero mantenere una separazione con il portoncino d’ingresso.
materiali cucina
Così ho valorizzato la cottura, il punto di forza e di calore della casa: quando cucinerà potrà guardare i suoi ospiti anche se saranno seduti a tavola.
Il richiamo retrò e la presenza di arredi antichi ha portato alla scelta di un piano effetto marmo, come un laminam opaco che segue tutta la linea delle basi fino alla penisola, possibilmente utilizzabile anche come snack a sbalzo dal lato frontale alla cucina.
idee e spunti per la cucina
Gli spunti che ho suggerito portavano ad un richiamo del legno sul piano della cucina o sulla scelta dei complementi. Il colore tenue e dai tratti vintage aiuta il collegamento concettuale senza esagerare. Il parquet a terra e una lampada estetica, un po’ romantica completa l’arredo.
Infine il cartongesso studiato sul perimetro della cucina, con una veletta, incornicia i moduli e illumina in modo diretto con faretti ed indiretto con barre led.
render cucina
Progetto di Silvia Fabris – Interior Designer
Per richiedere l’intervento di Silvia Fabris, per un semplice consiglio d’arredo o per un progetto d’interni, ti invitiamo a visitare la pagina Interior Design consigli online