Prendersi cura di sé: un bel dramma se ci si ritrova a casa in quarantena. Gli stimoli quanto la voglia ed il tempo vengono a mancare, poiché alla fin fine si ha sempre qualcosa a cui pesare, tra cui il lavoro (per lo più quello che ad oggi è incredibilmente spopolato con il termine di smart working, ovvero il lavoro da remoto) la famiglia, la casa e perché no Netflix. Ovviamente, ironicamente parlando, queste sono solo alcune delle cose che ci allontanano dalla sana prospettiva dell’occuparci di noi e da buona unconventional quale sono, trovo che nonostante le stesse motivazioni siano importanti e quindi necessarie, la buona scusa del “non avere tempo per” la trovo alquanto fastidiosa ed incomprensibile.
Pensateci:
non siamo forse noi gli stessi che aspettano ogni anno con trepida ansia ferie e festività per rimanere in compagnia dei famigliari o del proprio compagno/a, sfaccendando in casa oppure oziando sul divano, ma con un occhio di riguardo verso la ricerca e/o il ritrovamento di un benessere psico-fisico a 360°?
Non fraintendetemi: non ho alcune intenzione di paragonare il COVID-19ad una sorta di “vacanza di piacere”. Oggettivamente, ci è stato “concesso” del tempo, quindi perché non sfruttarlo appieno? In tal senso, occuparsi di sé dovrebbe (o quanto meno potrebbe) rientrare nella nostra responsabilità morale.
Si, avete letto bene. Ora, anzi soprattutto ora, in questo periodo di crisi è opportuno concederci del tempo, ritrovando noi stessi. Attingere ai propri “doveri” (quindi alla mancanza di tempo) un capro espiatorio a cui dar colpa per non aver tempo per sé, lo trovo paradossale. Dedicare dei momenti nell’arco della giornata a noi stessi, alimenterebbe il nostro benessere psico-fisico, aiutandoci a portare avanti la quarantena con maggior facilità. In questo modo il tempo “concesso” diverrebbe prezioso e non qualcosa da cui scappare.
Esiste una formula comune?
Ovviamente no, non esiste una “formula” comune. Ognuno di noi dovrebbe poter impiegare il proprio tempo in relazione alle proprie esigenze ma se non sapete da dove partire, iniziate dalle piccole cose. Per darvi un esempio, nelle ultime settimane ho ritrovato il piacere della lettura e scoperto la magia dello yoga. Disciplina fisica quanto spirituale, ho iniziato ad attingerci tramite Down Dog, un’incredibile app mobile che consiglio a principianti e non.
Credo fermamente possa essere un’affidabile quanto idonea sostituzione alla pratica “live”.
In conclusione:
Riprendete in mano le vostre passioni e ossigenate il vostro corpo: la vostra mente come la vostra persona ve ne sarà grata. Prendersi cura di sé (anche e soprattutto in questo periodo di crisi) è un diritto e non qualcosa di cui possiamo fare a meno.
La nuova iniziativa per navigare in video call con il proprio store Manager preferito.
Per tenere vivo il rapporto umano con i suoi clienti, Society Limonta offre la possibilità di conoscere la nuova collezione Relations P/E 2020 navigando il sito, guidati dagli Store Manager attraverso una video call personale. Tramite l’accesso alla pagina dedicata è possibile fissare un appuntamento con il proprio Store Manager preferito, per ricevere l’attenzione personale che da sempre Society riserva durante le visite in negozio.
‘Da sempre crediamo nel valore delle Relazioni Umane e nell’importanza della buona qualità che cerchiamo di trasmettere attraverso il nostro lavoro. Ci troviamo a vivere un momento complesso e difficile, ma pensiamo che le difficoltà possano anche generare una nuova creatività per agire in modalità differenti.’
Un acquisto solidale
Su ogni acquisto Society Limonta devolverà il 20% del totale alla Fondazione Francesca Rava — N.P.H. Italia Onlus, un’organizzazione che opera in prima linea nell’emergenza Covid-19 rispondendo alle richieste di aiuto degli ospedali lombardi in coordinamento con la Regione Lombardia, e di altri ospedali in diverse città d’Italia, reperendo e donando attrezzature urgenti per le terapie intensive e inviando volontari sanitari specializzati.
Carl Hansen & Soncontinua la tradizione e festeggia anche quest’anno il 106° compleanno del celebre designer, HANS J. WEGNER, con un’edizione limitata della sua iconica Wishbone Chair CH24.
Ideata originariamente nel 1949 e prodotta dal 1950, la Wishbone Chair è stata la prima delle cinque sedie che Wegner ha progettato per Carl Hansen & Son: prodotta in Danimarca, nello stabilimento sull’isola di Funen, le sue 14 parti sono ancora oggi assemblate manualmente e la sua seduta in corda di carta è tessuta a mano da 120 metri di filo di carta.
Knud Erik Hansen – AD di Carl Hansen & Son – afferma che ogni anno l’Azienda introduce sul mercato una nuova versione della Wishborn Chair, cambiando il suo aspetto ma impegnandosi a non interferire mai con la sua integrità progettuale.
Quest’anno la sedia CH24 si accende di eleganza, di fascino e si colora di Blu Navy, tonalità di tendenza del 2020, e si arricchisce con una finitura lucida. Il nuovo colore è stato accuratamente selezionato in stretta collaborazione con la designer Ilse Crawford, e il suo team dello Studioilse.
La scelta di questa tonalità profonda, quasi “lunatica” del blu navy, e la finitura lucida prendono ispirazione dall’amore incondizionato che Wegner aveva per il design e l’arte orientale: il tradizionale colore blu delle porcellane cinesi e la loro finitura laccata e glossy, si ritrovano in questo prodotto.
Il match tra colore vivo e deciso e la seduta in cordoncino di carta intrecciata naturale crea un contrasto vincente e dinamico, generando così un prodotto dall’anima decisamente contemporanea, che rimane un’icona internazionale e un classico del modernismo danese, ma con un tocco rock.
La sedia sarà disponibile solo per il mese di aprile 2020 a partire dal giorno dal 2, il compleanno di Hans J. Wegner: ciascun pezzo presenterà una piccola lastra di ottone incisa con la firma e la data di nascita di Hans J. Wegner, posizionata in modo discreto all’interno del telaio della sedia. Ogni sedia è inoltre accompagnata da un certificato di autenticità.
Ilse Crawford per Carl Hansen&Son
Ilse Crawford è una designer, accademica e direttrice creativa con una semplice missione di mettere al centro di tutto ciò che crea i bisogni ed i desideri umani.
Meticolosamente attenta a rispettare il progetto e l’intero processo ideato da Hans J. Wegner, l’obiettivo di Isle Crawford è di regalare all’iconica CH24 un’espressione più sensuale che è al tempo stesso attuale e senza tempo.
Ripensare ad un design esistente era un punto fondamentale anche per lo stesso Hans J. Wegner. Tutti i suoi progetti sono il riflesso di un lavoro di una vita intera e di una concentrazione costante verso il miglioramento, il perfezionamento e la sperimentazione.
Le richieste del Cliente sono apparse fin da subito chiare. Nessuna nuova costruzione, nessun appartamento da ristrutturare, bensì la necessità di dare un nuovo aspetto alla camera matrimoniale:
"Vorrei riarredare la mia stanza e per questo richiedo la vostra consulenza. Desidero ricavare una piccola zona studio dover poter lavorare da remoto, per cui prevedo l’inserimento di una scrivania e di moduli in cui classificare documenti e cancelleria. Cosa potete propormi?"
Non un compito facile, per il Cliente, che ha saggiamente chiesto l’aiuto del nostro Team di Progettazione 3D per sviluppare un progetto a misura di richieste. Quale soluzione avrà escogitato Ylenia, la nostra instancabile Interior Designer?
Come organizzare un angolo studio in camera: il progetto di Ylenia
Il progetto è stato sviluppato tenendo in considerazione sia le esigenze del Committente, che la superficie della stanza. Di fondamentale importanza sono state le indicazioni relative al posizionamento delle prese, non modificabile e quindi vincolante. Ne è la prova la parete della TV posta davanti al letto, reputata adatta per organizzare la zona studio.
La zona studio nella stanza e come arredarla al meglio
Per creare un angolo studio nella camera da letto, senza modificare la posizione del letto e sfruttando al meglio il poco spazio disponibile, Ylenia ha deciso di ricorrere ad uno scrittoio sospeso.
Alternativa alla classica scrivania a 4 gambe, il piano di lavoro fissato al muro ha il vantaggio di non occupare il pavimento, accortezza che permette di non appesantire un ambiente piccolo.
La scelta della seduta è stata lasciata al Committente, che potrà optare per il modello più adatto alle sue esigenze lavorative e di comodità. Nel progetto sono state ipotizzate due soluzioni: una sedia ergonomica senza braccioli, indicata in caso di attività continuativa, o uno sgabello da nascondere sotto la scrivania, se il lavoro da remoto diventa sporadico.
Cosa non deve mancare in un piccolo ufficio in camera
Ogni mini studio da camera da letto che si rispetti, però, non deve rinunciare ad armadi, mensole o cassetti dove sistemare il materiale da lavoro - sì, proprio come accade in ufficio.
Per questo, alla parete per home office è stata dedicata una soluzione quasi su misura, personalizzata sulle richieste del Cliente senza perdere di vista l’obiettivo finale: la funzionalità.
Ecco, dunque, come dovrebbe apparire la zona studio secondo il progetto di Ylenia:
All’ingresso della stanza, accanto alla porta, sono stati posizionate due colonne a profondità ridotte, una più larga e una più stretta. Entrambi i moduli godono di una certa versatilità, possono essere attrezzati con ripiani o appenderia ed essere dunque utilizzati sia come armadi guardaroba che, all’occorrenza, come armadiature da ufficio.
Accanto agli armadi poco profondi si trova lo scrittoio, vero protagonista dell’ambiente. Il modello del progetto non è stato proposto da Ylenia, bensì dal Cliente, che ha scelto in autonomia e inserito tra i preferiti la scrivania che faceva al caso suo. Lo spazio sopra lo scrittoio, attualmente libero, può essere riarredato con mensole lineari e contenitori per creare una piccola ma funzionale parete attrezzata.
Oltre allo scrittoio, di fronte al letto, è installato un televisore sospeso a schermo piatto. Per questa zona, il Cliente ha così espresso le sue preferenze:
"Davanti al letto, l’idea è di mantenere la TV, che attualmente si trova in questa posizione. Pensavo però di aggiungere una mensola su cui appoggiare telecomando e router."
Un ottimo spunto, che Ylenia ha colto e trasformato in una soluzione ancor più efficace: una cassettiera poco profonda, che oltre ad offrire un piano d’appoggio mette a disposizione 4 cassetti dove riporre magliette, maglioncini, biancheria o - ancora una volta - cancelleria e cartellette.
I CONSIGLI DELL'ARREDATRICE Quando si posiziona una cassettiera davanti al letto, bisogna sempre calcolare lo spazio necessario per aprire agevolmente i cassetti. È un arredo molto versatile che, oltre ai moduli contenitivi, offre un pratico piano d'appoggio da decorare con una lampada, qualche suppellettile o dei libri.
Quando lo spazio è poco, diventa indispensabile sfruttare tutti i centimetri a disposizione. Lo dimostra la soluzione trovata dalla nostra Interior Designer, che per aumentare lo spazio contenitivo ha deciso di inserire nella stanza un’altra colonna, posizionata nell’angolo più remoto della stanza.
Camera piccola? I 4 arredi salvaspazio
Quando si arreda (o riarreda) una camera da letto piccola, i fattori da valutare non sono mai abbastanza. C’è chi si concentra sulla corretta distribuzione degli spazi, chi opta per uno stile ultra minimalista e chi, invece, si affida ai consigli dei professionisti per adottare soluzioni intelligenti e armoniose.
A questo proposito, Ylenia ha deciso di progettare una stanza matrimoniale che, nonostante i suoi 12 metri quadrati, è ricca di idee moderne e funzionali. Più precisamente, ha individuato 4 arredi salvaspazio, poco profondi e dall’ingombro limitato.
Lo scrittoio sospeso
Abbiamo già avuto modo di sottolinearlo: lo scrittoio da parete è il vero campione salvaspazio di questo progetto. Senza supporti né gambe, la scrivania è fissata al muro per ridurre l’ingombro a pavimento, facilitare le ordinarie operazioni di pulizia e dare alla stanza un aspetto leggero e moderno.
Il modello scelto dal Cliente ha una marcia in più: la struttura a forma di L è costituita da un piano da lavoro orizzontale e da un pannello verticale, aderente alla parete. Un accessorio di grande valore, che protegge il muro e nasconde eventuali prese o collegamenti elettrici.
Il letto sommier senza testiera
Rinnovare la camera significa mettere in discussione l’arredamento, letto compreso. Planimetrie e quote alla mano, Ylenia non ci ha pensato due volte e ha previsto, al posto del piano di riposo tradizionale, un moderno letto sommier (se non conosci i sommier, ti consiglio questo articolo).
La peculiarità di un letto senza testiera è sicuramente la profondità ridotta. L’assenza di spalliera permette di risparmiare preziosi centimetri e di rendere più agevole la circolazione intorno al letto. E poi, il suo aspetto così moderno è il vero must have delle camere di ultima generazione.
I CONSIGLI DELL'ARREDATRICE Se si opta per un letto sommier, la testiera può essere sostituita da moduli di boiserie in legno o imbottita e rivestita. In alternativa, si può decidere di utilizzare della pittura murale per riprodurre la spalliera dietro al letto. Un'idea decorativa e originale.
La cabina armadio angolare
La stanza non è molto grande? Allora sfrutta gli angoli. Durante lo scambio di informazioni con il Cliente, Ylenia ha subito percepito la necessità di creare uno spazio studio, sì, ma senza rinunciare alla praticità di un armadio accessibile e ben organizzato. Per questo ha scelto di dedicare un intero angolo al guardaroba, ipotizzando l’inserimento di un modulo angolare accanto al sommier.
Il vantaggio della cabina angolare proposta è duplice. Da un lato, all’ingombro ridotto corrisponde un grande spazio contenitivo, dove poter riporre la maggior parte degli indumenti e degli accessori. Dall’altro, il guardaroba interno può essere personalizzato con numerosi accessori quali specchio, appendiabiti, ripiani e cassettiere.
Le colonne a profondità ridotta
In camere piccole, soprattutto strette e lunghe, è lo spazio in larghezza a giocare un brutto tiro. Per non appesantire l’ambiente - o peggio, rischiare di accavallare ante o cassetti - la soluzione è semplice: scegliere arredi poco profondi, capaci di sfruttare al meglio lo spazio in altezza.
Su questa scia, la nostra Interior Designer si è orientata su una collezione di librerie e modulari a profondità ridotta, con colonne che non superano i 35 cm (per la precisione, sono profonde solo 32,8 cm).
Quali colori scegliere per la camera matrimoniale (piccola)
Passi la funzionalità, ma anche l’occhio vuole la sua parte. Quanto ad estetica, le indicazioni che il Cliente ha fornito al nostro Team di Progettazione sono state precise:
"Amo lo stile moderno e prediligo colori come l’avorio, il bordeaux, il color sabbia e l’argento. Non mi dispiacciono nemmeno le finiture di tendenza come gli effetti resina."
Il rinnovamento della camera non avrebbe previsto, per ovvie ragioni, la sostituzione del rivestimento a terra e degli infissi. I punti fermi da cui partire per formulare degli abbinamenti sono stati il pavimento in legno scuro e i serramenti bianchi.
La prima regola degli ambienti piccoli è stata rispettata: le tinte scelte sono chiare e mirano ad illuminare la stanza. Il colore dominante è l’effetto cemento bianco, più caldo del bianco ottico e meno saturo del grigio. Per creare un insieme coerente e gradevole, la finitura è stata impiegata sia per gli armadi che per le colonne.
Il tocco di colore è dato dal bordeaux, sfumatura elegante e alla moda, scelto per il piano dello scrittoio e per la boiserie usata al posto della testiera. Vale la pena sottolineare come questo colore sia stato impiegato in due finiture totalmente diverse - il vetro per la scrivania, il tessuto per la spalliera. Il risultato estetico finale è davvero ricercato.
Piccoli punti di luce, quasi a voler illuminare ulteriormente questa stanzetta, sono dati dalle maniglie degli armadi, proposte in finitura alluminio.
Parete studio in camera: idee d'arredo
Le soluzioni proposte al Cliente sono state selezionate sulla base dei suoi bisogni, delle sue richieste e delle sue aspettative, oltre che dello spazio a disposizione. Ogni progetto è personalizzato: dai un'occhiata alle soluzioni d'arredo per la camera da letto che abbiamo già realizzato.
Di seguito trovi una Gallery degli arredi che Ylenia ha inserito nel suo progetto.
L’idea di scuola sviluppata all’interno del progetto reinterpreta gli spazi didattici. La disposizione dei diversi corpi di fabbrica caratterizza gli spazi esterni definendone la destinazione. Tale strategia permette un dialogo forte con la città e la comunità locale, rileggendo il ruolo della scuola come vero e proprio centro civico. Efficienza energetica e sostenibilità ambientale sono temi centrali del concept, strutturato secondo i criteri di certificazione LEED PLATINUM.
Il concept è stato creato dall’unione di tre elementi, l’asse principale di relazione con il tessuto urbano, il verde e l’orientamento, per un’integrazione morfo-tipologica, sociale e formale-compositiva. In linea con la filosofia dello studio ATIproject, il progetto è stato sviluppato e gestito con un approccio integrato BIM coordinando i vari elementi e verificando in ogni momento tempistiche e costi.
La scuola, che ospita 24 classi, è stata progettata come Civic Center soprattutto in merito all’apertura extrascolastica, in quanto dotata di biblioteca, auditorium, palestra, sala polivalente e agorà. Le aree esterne comprendono anche spazi di aggregazione quali un teatro e un cinema, ambienti a verde, orti didattici, un percorso vita e una serra biodinamica. Il polo scolastico si compone di 7 blocchi organizzati su tre livelli e attestati su uno spazio centrale coperto di aggregazione, l’Agorà, che rappresenta la prosecuzione degli assi urbani, veri e propri “corridoi verdi” che attraversano l’edificio in più punti. I vari blocchi sono stati a loro volta progettati sfruttando al meglio la luce, la ventilazione naturale e creando i coni visivi verso i punti di interesse circostanti.
La scuola si sviluppa su un impianto a T dove il braccio orientato secondo l’asse nord/sud connette tutti gli spazi didattici. È stato mantenuto l’ingresso esistente, ai lati dell’entrata sono collocati in posizione centrale i corridoi di distribuzione delle aule. Al piano terra e al piano primo sono collocate le aule normali, al piano seminterrato quelle specialistiche. Gli altri blocchi, sviluppati su un unico livello, sono destinati al polo culturale e ospitano: palestra, auditorium, biblioteca e un laboratorio multimediale, spazi fruibili in orario extrascolastico dalla comunità. La palestra è stata progettata secondo gli standard CONI e Federazioni Nazionali con campo da gioco di tipo A2 e uso di materiali atti a garantire ottimo comfort acustico e visivo.
Il progetto mira a due obiettivi: ottenere il massimo comfort e ridurre i consumi energetici, sfruttando energia rinnovabile ed è stato pensato per garantire i principi di eco-sostenibilità e per raggiungere gli standard di edificio ad energia quasi zero.
PROGETTO: Polo Scolastico Dino Compagni LUOGO: Firenze, Italia TIPOLOGIA: Educazione ANNO: 2017 – 2019 STATO: Completato DIMENSIONI: 6.700 mq DISCIPLINE: AR – ST – MEP MEDIA: https://youtu.be/Awfxc9s-_hY CREDITS: Andrea Zanchi Photography
Arredare la propria casa con stile non è mai una cosa semplice e sbrigativa, spesso le famiglie richiedono consulenze a designer e a professionisti del settore. Ogni angolo delle stanze ha dietro di sé un lavoro di riflessione, prima che di arredo. Una delle soluzioni che ci sentiamo di suggerirvi per dare un tocco di stile alla vostra abitazione, è l’utilizzo della carta da parati. Questa carta viene usata per rivestire pareti, superfici verticali e anche mobili. Le fantasie non mancano di certo, sono disponibili quelle classiche, innovative, colorate, ecc. Un ulteriore suggerimento che vogliamo darvi è quello di non rivestire tutta la casa, ma di utilizzarla per mettere in risalto determinati elementi della casa. Ovviamente siete liberi di sfruttare a pieno la vostra fantasia.
Ma applicare la carta da parati non è una cosa semplice e veloce, allora in quest’articolo vi spiegheremo come fare. Prima di cominciare a mettere la carta da parati di qualità, assicuratevi di avere a vostra disposizione i seguenti strumenti:
Colla
Spatola
pennello per carta da parati
pennello per colla
tavolo per stendere la cola
taglierino
filo a piombo
forbici
spazzola da tappezziere
secchio con acqua
una scala
Bene, una volta messo a terra il vostro ‘kit’, bisogna preparare la parete su cui incollare la carta. Quindi pulite bene la parete con una spazzola, in modo da rimuovere la polvere ed eventuali residui. Nel caso in cui la parete presentasse buchi, procedete prima con una stuccata. Assicuratevi che la superficie sia perfettamente liscia, in modo che la carta aderisca senza nessun problema. Inoltre, se la vostra parete è trattata con smalti, passate la carta abrasiva. Per ultimo, fate anche una passata con la carta vetrata, così la colla avrà una presa migliore.
Per il materiale della carta da parati sono a disposizione 3 soluzioni:
Cellulosa: presentano una pecca importante, quella di non essere resistenti all’umidità.
Vinilica: sono senza dubbio quelle migliori, visto che resistono bene ad umidità e muffa.
Tessuto non tessuto: presentare una texture vellutata o cerata, quindi molto più aderenti di quelle in cellulosa.
Procedete selezionando la superficie che dovete utilizzare, (potete aiutarvi con un filo a piombo) e tracciate a matita una linea su cui incollare il foglio. Adesso stendete il foglio rivolto verso il basso su un tavolo molto spazioso e con un pennello di grosse dimensioni applicate la colla. Aspettate giusto qualche minuto, in modo da farla aderire correttamente. Successivamente prendete le estremità del foglio e piegatelo portando i lembi verso il centro. È arrivato il momento di incollare il foglio al muro: appoggiatelo delicatamente e scendete lentamente. Nel caso in cui dovessero esserci delle bolle d’aria, utilizzate una spazzola da tappezziere facendo pressione dall’alto verso il basso e dal centro verso i lati. Non dimenticate di tagliare le eccedenze, potete farlo sempre usando la spazzola da tappezziere. Questo è il procedimento per incollare anche i fogli successivi, ricordate bene che quest’ultimi sono numerati, dovrete quindi seguire l’ordine.
Quando si parla della serie americana Suits, è impossibile non pensare ad Harvey Specter.
Avvocato di successo, si destregga in un caso dietro l’altro, in una competitiva New York, vestendosi sempre in maniera impeccabile, così come tutti i suoi soci dello studio.
Oltre a godermi la trama della serie di Netflix (ebbene sì, al momento non l’ho ancora finita), noto con piacere lo stile che contraddistingue Harvey nel vestire ma mi soffermo anche sul suo appartamento ogni volta che ci sono scene girate nel suo soggiorno con cucina a vista. E le scene sono tante!
Harvey Specter’s Apartment
Quindi ho pensato di ricercare gran parte degli arredi presenti nell’appartamento di Harvey Specter per chi volesse arredare la casa in quello stile!
Avevo prima condiviso l’idea sul mio profilo Instagram e i miei follower ne furono entusiasti.
Arredare casa come l’appartamento di Harvey Specter
Harvey Specter’s Apartment
La ricerca degli arredi non è stato semplice e non sono riuscita a trovare tutto perfettamente identico.
Alcuni arredi sono molto simili e magari sono proprio quelli utilizzati nel suo appartamento (le prime stagioni sono state messe in onda dal 2011, quindi può essere che dopo 9 anni i produttori abbiano anche cambiato gli arredi).
Una certezza: le Aplomb di Foscarini
Le lampade che ho riconosciuto subito sono le Aplomb di Foscarini, che nel corso dell’ultimo decennio non sono cambiate.
E’ un orgoglio poter vedere un 100% Made in Italy in una serie televisiva americana (anche se non è la prima volta…).
Aplomb by Foscarini
Le 3 Aplomb illuminano il piano del bancone snack, ricavato su un’enorme isola sui cui si intravede il lavello a doppia vasca sotto top. Questo secondo dettaglio porta alla conclusione che il top dell’isola non è sicuramente di laminato, ma può essere di quarzo, di corian o di un altro materiale che permetta l’incasso del lavello sotto top.
Harvey Specter’s Apartment
Harvey Specter’s Apartment
Gli sgabelli del bancone snack
Non ho la certezza che gli sgabelli che ho individuato siano realmente loro, ma sono praticamente uguali a quelli presenti nella cucina di Harvey, individuati dopo una lunga ricerca.
Gli sgabelli dovrebbero proprio essere del brand Lapalma collezione Miunn, nella versione con seduta in Noce Canaletto (qui sotto nella foto, in una versione di legno più chiara).
Miunn by Lapalma
Questo è un altro prodotto 100% Made in Italy!
Harvey Specter’s Apartment
Harvey Specter’s Apartment
Poltrone e divano
Le poltrone presenti e il divano sono tutti in pelle nera.
Un colore che in questo contesto si può usare senza timore, vista la quantità abbondante di luce che entra dalle splendide vetrate dell’appartamento.
When it comes to the American series Suits , it’s impossible not to think of Harvey Specter.
Successful lawyer, he juggles in one case after another, in a competitive New York, always dressing impeccably, as well as all his partners in the law firm.
In addition to enjoying the plot of the Netflix series (yes, at the moment I have not finished it yet), I am pleased to note the style that distinguishes Harvey in dressing but I also linger on his apartment whenever there are scenes shot in his living room with open kitchen. And the scenes are many!
Harvey Specter’s Apartment
So I thought of researching most of the furnishings in the Harvey Specter’s apartment for those who want to furnish the house in that style!
I had previously shared the idea on my Instagram profile and my followers were enthusiastic about it.
Furnish your home like Harvey Specter’s apartment
Harvey Specter’s Apartment
The search for the furnishings was not easy and I was unable to find everything perfectly identical.
Some furnishings are very similar and maybe they are the ones used in his apartment (the first seasons have been aired since 2011, so it may be that after 9 years the manufacturers have also changed the furnishings).
One certainty: the Aplomb of Foscarini
The lamps that I recognized immediately are the Aplomb by Foscarini, which have not changed over the past decade.
It is a pride to be able to see 100% Made in Italy in an American television series (even if it is not the first time …).
Aplomb by Foscarini
The 3 Aplombs illuminate the snack counter top, built on a huge island on which you can see the double basin sink under the top. This second detail leads to the conclusion that the top of the island is definitely not of laminate, but it can be of quartz, corian or another material that allows the sink to be built under the top.
Harvey Specter’s Apartment
Harvey Specter’s Apartment
The stools of the snack counter
Non ho la certezza che gli sgabelli che ho individuato siano realmente loro, ma sono praticamente uguali a quelli presenti nella cucina di Harvey, individuati dopo una lunga ricerca.
Gli sgabelli dovrebbero proprio essere del brand , nella versione con seduta in Noce Canaletto (qui sotto nella foto, in una versione di legno più chiara).
I am not sure that the stools that I have identified are really them, but they are practically the same as those present in Harvey’s kitchen, identified after a long search.
The stools should really be from the Lapalma brand Miunn collection, in the version with seat in Canaletto Walnut (below in the photo, in a lighter wooden version).
Miunn by Lapalma
This is another product 100% Made in Italy!
Harvey Specter’s Apartment
Harvey Specter’s Apartment
Armchairs and sofa
The armchairs present and the sofa are all in black leather.
A color that in this context can be used without fear, given the abundant amount of light that enters from the beautiful windows of the apartment.
Il progetto, chiamato Whidbey Island Farm, è una casa vacanze arroccata su una collina che domina i pascoli e uno stagno di pesca, nello Stretto di Puget a nord di Seattle. Progettata dallo studio MW Works come abitazione "intenzionalmente modesta" è il buen retiro di una coppia anziana, la casa doveva essere flessibile, durevole e in grado di ospitare fino a 20 occupanti.
L'abitazione si mimetizza in un bosco di abeti di Douglas, i tre volumi rettilinei sono organizzati intorno a un cortile centrale attraversato da sentieri fra di arbusti e felci autoctone delimitato da un muretto di basalto locale. "Il cortile diventa il collegamento visivo e fisico tra i diversi volumi, fornendo accesso e connessione, ma offrendo separazione e privacy".
Una tavolozza naturale di legno di cedro rosso stagionato, cemento, pietra estratta localmente e acciaio nero crea un ambiente caldo e familiare mentre le pareti completamente vetrate creano una connessione visiva tra l'interno e lo scenario bucolico L'interno dell'abitazione ha colori tenui e finiture calde, pareti in gesso color crema, soffitti e pannelli in legno e un camino in pietra. Alcune porte e pezzi di arte murale sono realizzati con lastre di cedro scolpite decenni fa da uno dei clienti. Nel complesso, la casa è progettata per essere longeva e con bassa manutenzione, l'involucro vetrato raggiunge gli standard della casa passiva.
The buen retiro among the firs of North America
The project, called Whidbey Island Farm, is a vacation home perched on a hill overlooking pastures and a fishing pond, in the Strait of Puget north of Seattle Designed by the MW Works studio as an "intentionally modest" home, it is the buen retiro of an elderly couple, the house had to be flexible, durable and able to accommodate up to 20 occupants.
The house is camouflaged in a Douglas fir forest, the three straight volumes are organized around a central courtyard crossed by paths among native shrubs and ferns bordered by a local basalt wall. "The courtyard becomes the visual and physical connection between the different volumes, providing access and connection, but offering separation and privacy".
A natural palette of seasoned red cedar wood, concrete, locally extracted stone and black steel creates a warm and familiar environment while the fully glazed walls create a visual connection between the interior and the bucolic scenery The interior of the house has soft colors and warm finishes, cream plaster walls, ceilings and wooden panels and a stone fireplace. Some doors and pieces of mural art are made with cedar slabs carved decades ago by one of the customers. Overall, the house is designed to be long-lived and with low maintenance, the glazed envelope reaches the passive house standards.
Una ristrutturazione giocata sui toni del bianco e del legno chiaro per illuminare gli spazi, con linee pulite e un design minimalista per esaltane la razionalizzazione
Jesolo, una delle città marittime più rinomate del litorale tra la laguna di Venezia e la foce del Piave, è la location dell’ultima realizzazione di Mobart Ben, che con i suoi arredi ha decorato un intero appartamento di 36 Mq, recentemente ristrutturato.
Fil rouge del progetto è una palette all’insegna del relax e della naturalità: le pareti sono candide, per conferire luminosità e pulizia; i complementi d’arredo sono in legno e materiali naturali nelle nuance del bianco e della terra per ricordare paradisi lontani.
Cuore della casa è la cucina, progettata su misura artigianalmente per ottimizzare gli spazi, con una composizione lineare in Rovere laccato a poro aperto bianco, interamente realizzata in legno. Le basi, con un’apertura a gola, si caratterizzano per il top in Dekton bianco, materiale di ultima generazione ad elevata resistenza, utilizzato anche per il lavello integrato. La composizione è dotata di elettrodomestici – piano ad induzione e forno combinato –, a prova di chef. I pensili sovrastanti racchiudono una cappa integrata.
A dare un tocco di colore, ci pensano le mensole in Rovere Spazzolato tinta Dolomia Brown, abbinate alla finitura del tavolo a console allungabile fino a 6 posti, perfetto per organizzare cene tra amici e celebrare la vita attorno ad essa. Alcune colonne in nicchia, poi, nascondo un’ampia dispensa e la caldaia, a completamento di un ambiente sì accogliente, ma funzionale. Colori, dettagli, forme: ogni cosa è stata studiata per valorizzare al massimo gli spazi e la luminosità.
Un inno alla leggerezza anche in cameradaletto, il luogo della casa dove i sogni prendono vita. Per il letto incassato in nicchia, Mobart Ben ha ideato una testiera in Rovere Spazzolato tinta Dolomia Brown tamponata sui lati: un elemento funzionale per appoggiare libri o soprammobili. Lo contorna un armadio a ponte in Rovere Spazzolato Laccato a poro aperto in total white che abbellisce l’intera parete, sfruttando al meglio lo spazio.
Essenziale ed elegantissima la scelta di arredo per l’ambientebagno, dove Mobart Ben ha progettato un mobile in Rovere Spazzolato con, in appoggio, il lavabo in ceramica ovale: una soluzione dall’aspetto monolite che riflette i trend di design contemporanei e ne diventa icona!
Living, camera da letto, sala da bagno: una soluzione per ogni stanza per decorare una casa vacanze dove trovare pace e tranquillità immersi nella natura e nello stile senza tempo di Mobart Ben!