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19 Giugno 2024 / / Case e Interni

Cosa sono i paraschizzi e a cosa servono

Si chiama paraschizzi, o ancora para-spruzzi, o per chi ama essere trendy, backsplash: tre parole differenti per indicare una superficie che gioca un ruolo fondamentale in cucina, sia come elemento funzionale, sia a livello estetico.

Cosa sono i paraschizzi e a cosa servono?

I paraschizzi per cucina sono rivestimenti cucina verticali che vengono posizionati solitamente sulla parete che ospita lavello e fuochi, con lo scopo di proteggerla: da qui ne deriva l’etimologia, che specifica esattamente la funzione di barriera tra lo sporco e il muro.

In realtà, il pannello per cucine paraschizzi può diventare un elemento caratterizzante dell’arredamento, il punto focale che la rende personale, originale, d’impatto: da fattore funzionale, si trasforma in elemento decorativo da interpretare in base non solo ai propri gusti estetici in fatto di arredamento, ma anche in modo armonioso rispetto al resto della cucina. Ad esempio si può coordinare il paraschizzi per cucina con il top, oppure generare un effetto a contrasto che crea movimento all’assetto generale della stanza.

I pannelli per cucina paraschizzi devono essere estremamente funzionali, facilmente pulibili, resistenti all’abrasione, alle alte temperature, al fuoco, non attaccabili dalle macchie e dagli agenti chimici. Quando si sceglie il materiale del para-spruzzi, è importante valutare un rivestimento che si possa lavare e sanificare con facilità, che sia antisettico e antibatterico, che non accumuli polvere e di semplice manutenzione.

Quando utilizzare il paraschizzi in cucina

paraschizzi in cucina in legno o laminato

L’impiego del paraschizzi in cucina si rivela essenziale in diverse circostanze, soprattutto laddove la protezione delle superfici murarie e la facilità di pulizia assumono un’importanza cruciale.

In primo luogo, il paraschizzi è indispensabile in prossimità dei piani di cottura, dove schizzi di cibo e altri residui possono compromettere l’integrità delle pareti. La sua presenza previene l’accumulo di sporco difficile da rimuovere e garantisce un ambiente igienico. Nelle aree vicine ai lavelli, il paraschizzi svolge un ruolo fondamentale nel proteggere le superfici dall’umidità, evitando la formazione di muffe e il deterioramento dei materiali.

L’evoluzione della moda nel paraschizzi per cucina

paraschizzi in cucina in plexiglass

Negli ultimi decenni, le abitudini in merito alla scelta dei materiali per i paraschizzi in cucina hanno subito notevoli cambiamenti. Se in passato era comune abitudine piastrellare interamente le pareti della cucina con gres o materiali similari, oggi si tende a limitare l’uso di tali rivestimenti solo alle zone strettamente necessarie, preferendo materiali alternativi che coniugano estetica e funzionalità. Questo cambiamento è stato guidato dall’evoluzione del design d’interni e dalla crescente attenzione verso soluzioni pratiche e innovative.

Le classiche piastrelle rimangono una scelta popolare grazie alla loro durabilità e facilità di pulizia. Disponibili in una vasta gamma di colori, forme e stili, si adattano a qualsiasi design, dalle cucine tradizionali a quelle moderne. Tuttavia, le fughe tra le piastrelle possono accumulare sporco e grasso, richiedendo una manutenzione regolare per mantenerle igieniche e presentabili.

L’uso del gres porcellanato, sia per il paraschizzi che per il piano di lavoro, crea un effetto di continuità visiva e un ambiente armonioso. Questo materiale è altamente resistente al calore, alle macchie e ai graffi, rendendolo ideale per le aree di preparazione dei cibi. Nonostante i vantaggi, l’installazione del gres può risultare costosa e richiede precisione per garantire un risultato impeccabile.

Le vernici e smalti rappresentano una soluzione economica e versatile. Sono disponibili in una vasta gamma di colori e finiture, permettendo di personalizzare facilmente lo spazio. Tuttavia, possono essere meno resistenti alle macchie e al calore rispetto ad altri materiali, necessitando di ritocchi frequenti per mantenere l’aspetto originale.

Le resine offrono una superficie liscia, impermeabile e moderna. Questo materiale è resistente e facile da pulire, con un’ampia scelta di colori e finiture. Può essere soggetto a graffi e scolorimenti nel tempo, specialmente se esposto a prodotti chimici aggressivi o a un uso intenso.

Il plexiglass è una scelta leggera e moderna, disponibile in versioni trasparenti, colorate o con particolari finiture come queste. È facile da installare e pulire, ma meno resistente ai graffi rispetto ad altri materiali. Inoltre può scolorirsi o opacizzarsi con l’esposizione prolungata ai raggi UV, richiedendo una sostituzione periodica per mantenere l’aspetto originale.

Il legno aggiunge calore e carattere alla cucina, usato come schienale cucina crea un ambiente accogliente. Trattato correttamente, può essere resistente all’umidità, ma rimane sensibile a macchie e graffi. È necessario applicare trattamenti protettivi regolari per preservarne l’aspetto e la funzionalità nel tempo.

Il dekton è un materiale ultracompatto e innovativo, estremamente resistente a calore, graffi e macchie. Può essere utilizzato sia per il paraschizzi che per il piano di lavoro, offrendo un’estetica contemporanea e una grande durata. Il costo elevato e la necessità di un’installazione professionale possono rappresentare degli svantaggi.

Il laminato è un’opzione economica e versatile per i pannelli retrocucina, disponibile in numerose finiture che imitano materiali più costosi come il legno o la pietra. È facile da pulire, ma meno resistente a calore e graffi rispetto ad altre opzioni. È adatto per chi cerca un equilibrio tra costo ed estetica.

L’acciaio inossidabile è apprezzato per la sua resistenza e igiene, conferendo alla cucina un aspetto professionale. È facile da pulire e resistente al calore, ma può mostrare impronte e graffi. È ideale per cucine dallo stile industriale o professionali.

Il vetro retroilluminato offre un effetto estetico elegante e moderno. È facile da pulire e resistente al calore, con la possibilità di personalizzare l’illuminazione per creare atmosfere particolari. Il vetro può però essere fragile e richiede un’installazione attenta per evitare rotture.

Il marmo offre una bellezza classica e senza tempo, ideale per cucine di lusso. Può essere utilizzato sia per il paraschizzi che per il piano di lavoro. È resistente al calore, ma essendo poroso, è suscettibile a macchie e danni causati da acidi, richiedendo una manutenzione attenta.

La vernice effetto lavagna permette di trasformare il paraschizzi in una superficie scrivibile, utile per annotare ricette o messaggi. È facile da applicare e può essere rinnovata facilmente, ma offre una resistenza limitata a macchie e umidità, rendendola più adatta per aree meno esposte.

Le carte da parati specifiche per la cucina sono trattate per resistere a umidità e macchie. Offrono infinite possibilità decorative e possono trasformare radicalmente l’aspetto della cucina. Richiedono una corretta applicazione e una manutenzione attenta per evitare il distacco dovuto all’umidità, tuttavia possono essere protette dal plexiglass.

Considerazioni sui costi

I costi dei paraschizzi per cucina possono variare notevolmente in base al materiale scelto, alla qualità, alla complessità dell’installazione e alla superficie da coprire.

Materiali tradizionali come le piastrelle e il gres tendono a offrire una vasta gamma di opzioni di prezzo, con soluzioni economiche, ma anche alternative di alta gamma disponibili per soddisfare diverse esigenze di budget.

Materiali innovativi e di tendenza come il dekton, il vetro retroilluminato e l’acciaio inossidabile, pur offrendo vantaggi estetici e funzionali, possono comportare costi più elevati, soprattutto se si richiede una manodopera specializzata per l’installazione.

Superfici più economiche come il laminato, le vernici e gli smalti rappresentano scelte accessibili per chi desidera un buon equilibrio tra estetica e spesa, mentre soluzioni come il legno e il marmo, pur essendo più costose, aggiungono un tocco di lusso e raffinatezza all’ambiente. La manutenzione necessaria per ciascun materiale può anche influenzare il costo complessivo nel tempo.

In generale, è consigliabile valutare attentamente il rapporto qualità-prezzo di ogni materiale, considerando non solo il costo iniziale, ma anche la durabilità, la facilità di manutenzione e l’impatto estetico nel lungo periodo. Questa valutazione aiuterà a fare una scelta informata e sostenibile per il proprio spazio cucina.

Paraschizzi per cucina: una guida alla scelta

15 Giugno 2024 / / Case e Interni

Quanto costa arredare casa? La guida completa

Che tu abbia comprato la tua casa per viverci o per un investimento da mettere a reddito con l’affitto breve, devi considerare quanto costa arredarla.

Arredare una casa da zero: un’avventura che mescola emozioni contrastanti, un mix tra l’esperienza stimolante di mettere in moto la creatività con l’ansia simile a quella dell’esame di maturità.

Hai firmato i documenti, ricevuto le chiavi e varcato la porta d’ingresso. Probabilmente ora ti starai chiedendo: “Ma quanto mi costa arredare casa?”. Sì, lo sappiamo, hai già paura del portafoglio che piange e della carta di credito che ti guarda storto. Ma non temere, siamo qui per guidarti attraverso la giungla dei costi, con qualche consiglio pratico da veri professionisti del settore.

Di seguito analizzeremo il costo minimo e medio per arredare una casa nel mercato italiano nel 2024 e ti forniremo consigli per risparmiare sui mobili, indipendentemente dallo spazio.

Quanto costa arredare una casa da zero: guida ai costi e consigli

Cosa Considerare per Arredare una Casa

Arredare una casa da zero è un’avventura entusiasmante, ma spesso può trasformarsi in una sfida complessa e costosa. Quando si parte da un foglio bianco, ogni scelta può avere un impatto significativo sul budget. Quanto costa realmente arredare una casa da zero? Quali sono le spese previste e come si possono ottimizzare?

In questo articolo ci concentreremo esclusivamente sui costi di arredamento, escludendo quelli relativi alla ristrutturazione, come lavori su murature e impianti. Riguardo questo aspetto, ti diciamo subito che, mentre è fondamentale dare priorità alla qualità dei materiali dei rivestimenti e degli impianti per aumentare il valore dell’immobile, gli arredi, al contrario, sono una scelta personale legata alle esigenze del nucleo familiare e, in caso di vendita, raramente vengono considerati come valore dagli acquirenti.

Da ciò si comprende che arredare una casa è un investimento solo se riguarda noi stessi, il nostro vivere quotidiano, il nostro benessere o nel caso di una casa per l’affitto Airbnb lo è in proporzione al guadagno.

Quanto costa arredare una casa da zero: guida ai costi e consigli

progetto dm studio

Detto questo, è bene sapere che arredare le stanze della casa può essere costoso, spesso più di quanto si immagina.

Arredare una casa di 80-100 mq in Italia nel 2024 può comportare costi variabili a seconda di diversi fattori, tra cui:

  • Scelte di stile e design: Mobili di fascia alta, finiture di pregio e progetti su misura faranno lievitare i costi rispetto a scelte più semplici e standardizzate.
  • Qualità dei materiali: Materiali come legno, quarzo, marmo o acciaio inox sono più costosi rispetto a laminati, MDF o laccati.
  • Marca e rivenditore: Brand rinomati e negozi di fascia alta hanno prezzi superiori rispetto a marchi low cost, brand meno noti o rivenditori online.
  • Personalizzazioni e modifiche: Anche nella standardizzazione, piccoli interventi su misura aumentano significativamente il costo finale.

Costo per Arredare una Casa

Stabilire in modo generale la spesa necessaria per arredare un intero appartamento o una villetta può essere molto complicato. Come abbiamo visto, il budget varia in base alla metratura e alla scelta tra mobili realizzati su misura, mobili industriali di alta gamma, arredi di qualità medio-bassa e arredi in kit con montaggio fai da te. Ebbene sì, tra le variabili ci sono anche il trasporto e il montaggio ad incidere: se monti i mobili Ikea o altri mobili in kit in autonomia puoi ridurre ulteriormente i costi.

Ecco una stima del budget minimo necessario per arredare i vari ambienti di una casa.

Quanto costa arredare una cucina

Quanto costa arredare una Cucina

Cominciamo con la cucina, il regno dei fornelli. Diciamocelo, la cucina è come il cuore di una casa: se non è comoda e funzionale, tutto il resto ne soffre. Da una cucina Ikea minimal a una da chef stellato, i prezzi possono variare da “Okay, posso farcela” a “Cosaaa?”.

Si stima che attualmente in Italia la cucina sia generalmente la voce di spesa più alta. Oltre al prezzo di catalogo, si devono considerare i costi di elettrodomestici, montaggio, trasporto e personalizzazione. E’ facile documentare che una cucina Ikea minima con elettrodomestici basici parte da 1300 euro, escluso il trasporto e il montaggio, però. 

Mentre il costo minimo per arredare una cucina nei negozi convenzionali che si occupano anche di trasporto e montaggio è tra 3.000 e 5.000 euro. Con composizione minima ci si riferisce alla distribuzione super basic che comprende lavello con sotto lavello, forno, fuochi, lavastoviglie, frigo ad incasso e un paio di pensili, nulla più. Budget massimo? Il limite è solo il cielo (e anche il tuo conto in banca).

Quanto costa arredare un soggiorno

Quanto costa arredare un Soggiorno

Anche il costo per arredare il soggiorno varia molto. Un divano a penisola economico (vedi Ikea) può costare intorno ai 500-600 euro, mentre un divano simile di negozi convenzionali può superare i 5.000 euro, ma se di design può arrivare a 10.000. Diciamo, che in generale, la cifra minima verosimile per arredare il soggiorno è intorno ai 3.000 euro, per avere l’essenziale (mobile tv, divano).

Quanto costa arredare una camera da letto

Quanto costa arredare una Camera da Letto

Quanto costa fare sogni d’oro? Budget minimo per una camera da letto low cost decente: intorno ai 2.000 euro. Parliamo di una fornitura basic di letto (completo di giroletto, rete, materasso), due comodini, armadio a 6 ante. Qualunque scelta vorrai fare, noi di Case e Interni non giudichiamo, ma consigliamo comunque di non risparmiare sulla qualità del materasso: pensaci bene, passi un terzo della tua vita qui! Quindi, non lesinare su questo.

Quanto costa arredare una Seconda Camera o Studio

E’ abbastanza ovvio che più camere da letto hai in casa, più costeranno i tuoi arredi. Non solo, i prezzi per una seconda camera dipendono dall’uso previsto. Una piccola cameretta può costare dai 1.000 euro in su, mentre una camera degli ospiti più spaziosa con anche l’angolo studio ben equipaggiato, può richiedere un investimento simile a quello della camera da letto principale.

Quanto costa arredare un Bagno

Se non sono necessari interventi sui sanitari, l’arredo del bagno con mobili lavabo e colonne aggiuntive può costare non meno di 1.000 euro.

Altri spazi

Oltre alla zona giorno e alle zona notte, una casa media potrebbe disporre di spazi che possono ospitare alcuni arredi funzionali. Ad esempio disimpegni, ingressi e ripostigli potrebbero aver bisogno di armadi, scaffali, consolle o altri mobili per l’ordine e l’organizzazione, che sono essenziali in una casa. Considera anche questi spazi nel tuo budget.

Quanto costa arredare un appartamento di 80 mq o 100 mq con mobili low cost?

L’arredamento low cost rimane una scelta piuttosto comune in Italia, per vari motivi. Chi vive in affitto tende a orientarsi, quasi inevitabilmente, su mobili da montare in kit o soluzioni basic di bassa qualità. Vale lo stesso per chi vuole arredare una casa destinata all’affitto o ha poco budget dopo l’acquisto dell’immobile. Quanto si risparmia nel lungo termine, questo è tutto da vedere. In molti casi, si opta per scegliere gli arredi definitivi in un secondo momento. 

Noi, a scanso di equivoci, ti consigliamo di controllare sempre le recensioni di un determinato negozio diffuso sul territorio nazionale (o internazionale) su Trustpilot.

Da quello che abbiamo visto fino ad ora, scegliendo tutte le opzioni low cost è possibile arredare una casa di 80 mq o 100 mq con un budget minimo di 9.000-10.000 euro per lo stretto necessario. Questa cifra si riferisce a un arredamento essenziale, che comprende le dotazioni minime per ogni stanza:

  • Zona giorno: divano, tavolo da pranzo, sedie, mobile TV, libreria.
  • Cucina: cucina componibile minima con elettrodomestici di fascia bassa (forno, piano cottura, frigorifero, lavandino, miscelatore, cappa).
  • Zona notte: letto matrimoniale, armadio, comodini.
  • Bagno: mobile lavabo, specchio e pensile o colonna bagno.

Da questo conteggio è esclusa l’illuminazione, che anch’essa subisce variazioni notevoli a seconda della fascia di design e qualità e naturalmente dal numero di stanze. Sono esclusi anche tutti i complementi, gli accessori, gli utensili e i piccoli elettrodomestici.

E’ ovvio, questa è solo una stima indicativa. Il costo effettivo potrebbe essere inferiore o superiore a seconda delle scelte specifiche effettuate. Sicuramente possiamo affermare che la cifra si raddoppia se si decide uno standard un po’ più elevato, ma senza eccessivi lussi.

Possiamo riassumere che il costo per arredare una casa varia da € 5.000 a € 100.000 , a seconda della casa, del numero di stanze, delle dimensioni delle stesse e della qualità e del prezzo degli articoli selezionati. Il costo medio per arredare una casa di 3 locali va verosimilmente da € 10.000 a € 40.000 con arredi dai prezzi moderati. Per i mobili di fascia medio-alta il budget sale in modo vertiginoso.

Leggi anche: Guida all’arredamento: Dove spendere e dove si può risparmiare

Quanto costa arredare una casa piccola per Airbnb

Quanto costa arredare una casa piccola per Airbnb?

Arredare una casa piccola (monolocale o bilocale) per Airbnb o per le vacanze costa in media dai 5.000 ai 25.000 euro. Ricorda che gli immobili a reddito subiscono molta più usura, quindi se sceglierai mobili economici, dovrai sapere che verranno sostituiti spesso. Per questo ti consigliamo di investire invece in mobili di qualità realizzati con materiali solidi e pratici. In particolare, per le proprietà Airbnb e gli affitti brevi, lo stile e la qualità dell’arredamento determineranno non solo quanto spesso dovrai sostituire i mobili, ma anche:

  • il tipo di clienti che attirerai
  • quante prenotazioni riceverai
  • quale tariffa di affitto potrai chiedere
  • se riceverai recensioni a 5 stelle

Come Risparmiare sull’Arredo

Ecco alcuni consigli per risparmiare sull’arredamento della casa:

  • Fissare un budget e rispettarlo tassativamente.
  • Scegliere mobili versatili, funzionali e dallo stile senza tempo.
  • Optare per soluzioni standardizzate, modulari e componibili, senza fuori misura.
  • Considerare l’acquisto di alcuni mobili usati, vintage o di seconda mano.
  • Approfittare di sconti, saldi e promozioni.
  • Acquistare mobili da esposizione in offerta.
  • Confrontare i prezzi di diversi negozi e rivenditori.
  • Valutare l’acquisto online, spesso più conveniente.
  • Recuperare vecchi mobili con il fai da te.
  • Montare i mobili in kit da sè.
  • Sfruttare bonus e detrazioni fiscali, come il Bonus Mobili, se applicabile.

Altri consigli? Distribuisci i tuoi acquisti nel tempo, iniziando dall’essenziale. Ciò ti consentirà di approfittare delle promozioni e degli sconti non appena si presentano. Inoltre, concentrati su pochi pezzi di qualità, piuttosto che su una casa piena di cose economiche. Il vecchio detto “meglio poco, ma buono” vale sempre. Potresti spendere un po’ di più inizialmente, ma gli arredi dureranno più a lungo, facendoti risparmiare denaro nel lungo termine. Facciamo un esempio: è meglio prendere una rete di qualità che un giroletto con rete scadente, che si romperà nel giro di poco tempo.

Con un po’ di pianificazione e attenzione, un pizzico di mix and match, magari un tocco di fai da te, è possibile arredare una casa di 80 mq con un budget limitato, creando un ambiente confortevole e funzionale che rispecchi i propri gusti e le proprie esigenze. Il tuo portafoglio ti ringrazierà!

Agevolazioni Fiscali

Chi ristruttura una casa può approfittare del Bonus Mobili, che prevede una detrazione Irpef del 50% sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, con un tetto massimo di 5.000 euro per unità immobiliare ristrutturata entro il 31 dicembre 2024. Se non c’è nessuna pratica di manutenzione straordinaria presentata nel Comune di residenza, non puoi approfittare dell’agevolazione.

Per finire, arredare una casa da zero è un viaggio avventuroso, ma con un po’ di pianificazione e mettendo in pratica qualche nostro buon consiglio, puoi trasformare i tuoi interni senza finire in bancarotta. Ricorda, l’importante è creare un ambiente che ti rispecchi, che sia funzionale e che ti faccia sentire davvero a casa. Buona fortuna e… che la forza (e il budget) siano con te!

Ti può interessare anche: 15 modi per rinnovare la tua casa con un budget limitato

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Quanto costa arredare una casa da zero: guida ai costi e consigli

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Anna e Marco – CASE E INTERNI

13 Giugno 2024 / / diotti.com

Nel 1948 debuttò nel mondo dell’arredamento con l’iconica sedia Womb Chair di Eero Saarinen. Negli anni ’60 spopolò nel campo della moda per via di lussuose giacche firmate Chanel. Oggi c’è chi lo considera un must have e chi non ne possiede nemmeno un pezzo. Di cosa parliamo? Del bouclé.

Arredi salotto in tessuto bouclé

 

A cosa ci si riferisce esattamente con il termine “bouclé”? Nell’articolo parliamo di significato del termine, caratteristiche del filato, idee per inserirlo e abbinarlo in casa, pro e contro, foto ispirazione

Bouclé: cos’è, come è fatto

La scrittura corretta è “bouclé” con accento acuto sulla “e”. La pronuncia esatta è ‹buklé›. È un termine francese la cui traduzione letterale è “arricciare”. Con questa parola si definisce un materiale caratterizzato da anelli, nodi o piccoli occhielli di grandezza variabile, abbastanza regolari tra loro. Filati tinta unita o colorati vengono intrecciati fino a formare una serie di boccoli ondulati che danno vita a questo tessuto arricciato.

La superficie presenta fibre ritorte e fibre arricciate ad anello e a definirne l’aspetto è spesso una combinazione di filati di diverse consistenze e materiali. Per l’arredamento si può far riferimento a tessuto bouclé, lana bouclé e misto lana, tessuto ciniglia bouclè; per la moda entrano in gioco anche bouclé in lino, tessuto di poliestere e seta.

Filato bouclé: le caratteristiche

Un materiale può essere il risultato di un mix di filati diversi e questo insieme determina le caratteristiche del materiale stesso. A seconda della composizione sono consigliate diverse operazioni di lavaggio ed è previsto un certo grado di resistenza all’abrasione e al pilling (ovvero comparsa di “palline di fibre” che si formano con l’uso e la manutenzione).

Gli arredatori diotti.com hanno inserito nel campionario materiali diverse tipologie di tessuti d’arredo con lavorazione bouclé pensati per rivestire divani e poltrone, sedie e sgabelli, letti, cuscini decorativi. Tessuti bouclé tinta unita o con filati a 2 o 3 colori; tessuti con nodini in rilievo ben evidenti o con mini-bouclé; tessuti tramati, screziati, melange; filati di cotone, ciniglia, lana, misto lana.

Qui sotto sono presentati in una sfumatura chiara che tende al bianco-beige ma sono disponibili in molteplici gradazioni cromatiche.

Tessuto mini-bouclé tinta unita | Venice
Tessuto bouclé tramato | Nobu
Tessuto bouclé screziato | Bel Ami
Tessuto ciniglia bouclé | Byron
Tessuto ciniglia tramato bouclé | Diamond
Tessuto bouclé tramato melange | Dorian
Tessuto bouclé misto lana | Dancing Queen
Tessuto bouclé misto lana | Marmolada
Tessuto bouclé misto lana | Barnum

Il materiale boulé è riconoscibile per la particolare superficie cosparsa di “pallini”. La superficie non è liscia e regolare ma è pur sempre morbida e vellutata, con asole e nodini che risaltano al tatto quanto alla vista.
Il tessuto bouclé è camaleontico e assume tratti più o meno marcati, capaci soddisfare gusti ed esigenze estetiche sia di chi vuole un prodotto ben riconoscibile sia di chi preferisce riproporne l’effetto in modo meno calcato.

Tendenza bouclé nell’arredamento

Le tendenze vanno e vengono ma l’eleganza di un arredo in bouclé è senza tempo. Nel corso degli anni, durante esposizioni e fiere internazionali di interior design e sulle passerelle di moda, è stato a volte celebrato altre volte ignorato. C’è chi lo ama e a chi proprio non piace, c’è chi vorrebbe acquistare tutti gli imbottiti di casa in questo tessuto e chi invece preferisce texture molto diverse. Il bouclé è – è stato e sarà – comunque un materiale sofisticato perfetto per rivestire arredi eleganti e raffinati, imbottiti lussuosi e anche un po’ trendy.

Bouclé in casa: come inserirlo, come abbinarlo

La sua aura classica è incontovertibile, ma alcune tipologie (e colori) di bouclé fanno da pacière tra l’arredamento classico e quello moderno e contemporaneo, fornendo talvolta spunti arredativi di tutto rispetto anche per altri stili.

È giunto il momento di approfondire come abbinarlo e come inserirlo all’interno dell’arredamento di casa.

Soggiorno classico elegante con mobili in legno e sedie rivestite in tessuto bouclé | Mailea

Via libera al bouclé in appartamenti dallo stile classico: il suo essere così elegante e chic si allinea alla perfezione con arredi dal tocco pregiato e mobili d’antiquariato. Un tessuto bouclé bianco è perfetto accostato a mobili in legno e lo è ancor di più se scelto per rivestire divanetti e poltrone dal gusto retrò e di chiara ispirazione classica, con riccioli, cornici in ferro, piedini alti decorati e lavorati.

Un arredo in bouclé può essere scelto anche per sdrammatizzare uno stile d’arredamento.
In una casa moderna diventa l’arredo inedito che aggiunge un tocco insolito capace di catturare tutti gli occhi a sé. Un imbottito in tessuto bouclé colorato è quel tocco eccezionale che sembra far funzionare tutto.

In una casa dallo stile eclettico sembra invece imprescindibile avere un arredo in bouclé che mantiene (o spezza, a seconda dei punti di vista) il mood già audace e particolare dell’intera abitazione.

Salotto moderno con divano in tessuto bouclé chiaro | Clive

Si sposa perfettamente anche con lo stile scandinavo. Un angolo relax con divanetto e poltrona in tessuto bouclé bianco / panna / beige al fianco di un tavolino, una credenza o una libreria in legno naturale chiaro sembra perfetto solo ad immaginarlo.

Risultato sorprendente anche vicino ad arredi in legno e rattan in una casa in stile Boho Chic. Arredi in tessuto bouclé accostati a tappeti tessuti a mano e lampade in legno grezzo: effetto WOW garantito!

Insomma, il bouclé si inserisce alla perfezione in diversi progetti d’interni, dialogando in particolar modo con arredi dalle forme tonde e dalle linee sinuose. Divani dalle morbide imbottiture con cuscini in piuma o misto piuma, divani curvi, poltrone a pozzetto o a conchiglia con schienali avvolgenti, poltrone bergère con schienale alto, poltroncine a dondolo, morbidi cuscinetti decorativi, cuscini di testiera di letti di design.
La particolarità del tessuto bouclè, la sua morbidezza, gli anellini a vista e in rilievo enfatizzano ed esaltano gli arredi dalle linee tondeggianti.

Se non si è certi della resa estetica o se si preferisce non appesantire troppo l’ambiente è consigliato inserire il bouclé in modo graduale, scegliendo un solo arredo, magari colorato. Cuscinetti decorativi per divano e letto, tela copridivano, pouf, panchetta, tappeto, dettagli e profili degli arredi sono tutte delle valide opzioni.

Testiera letto con profili in tessuto bouclé | Kilian

 

Mobili in bouclé: idee e foto ispirazione

Scelta popolare per imbottiti di ogni genere: divano, poltrona, pouf, sedie, letti, panche, cuscini decorativi, tappeti, sgabelli, chaise longue.
Il bouclé è scelto per rivestire arredi di grandi dimensioni ed è molto apprezzato anche per i piccoli imbottiti.

Divano bouclé

Scelto come rivestimento di divani e sofà, il tessuto bouclé ne arricchisce l’aspetto, regalando momenti di assoluta morbidezza a chiunque decida di sedersi sull’imbottito. Estetica e comodità insieme, per un’esperienza di seduta di tutto rispetto.

 

Poltrona bouclé

Quando la tendenza bouclé incontra gioielli di design il successo è garantito. Rivestite in tessuto bouclé, queste poltrone dalle linee ondulate e dalle importanti imbottiture non possono che risaltare anche per l’aspetto accogliente e la mano morbida.

 

Sedie bouclé

Anche affiancato ad altri materiali in netto contrasto, il bouclé si rivela un’ottima scelta. Chi è in cerca di eleganti sedute di classe può optare per sedie con schienale e seduta imbottite e rivestite, sorrette da struttura con gambe in legno o in metallo. Piacevole mix di materiali, texture e colori.

 

Sgabello bouclé

I contrasti metallo/tessuto e metallo/legno possono essere proposti anche per sgabelli alti o bassi, per piano cucina o snack bar. Il bouclé diventa il tocco di stile particolare di un arredo, anche se usato in piccole dosi.

 

Letto bouclé

Il bouclè è molto in voga anche in camera, scelto per rivestire l’arredo principale di questa stanza: un letto bouclé. Chi ama questa soluzione può scegliere l’effetto bouclé per l’intero rivestimento. In alternativa il rivestimento della testiera o dei cuscini di testiera sono un ottimo compromesso, capace di mostrare altrettanta eleganza e classe.

 

Tappeto bouclé

La lavorazione bouclé si dimostra perfetta anche per un tappeto frequentemente calpestato. La trama molto fitta lo rende un materiale molto resistenze, capace di sopportare l’utilizzo e l’usura quotidiana.

 

Complementi bouclé

Tra gli imbottiti perfetti per essere rivestiti in tessuto bouclé ci sono anche pouf, panchette e chaise longue. Le linee curve di questi arredi vengono messe in risalto dal particolare effetto che solo il bouclé sa dare, una raffinata leggerezza e un aspetto chic così invidiabile.


8 Giugno 2024 / / Case e Interni

Rinnovare senza Ristrutturare: il progetto di relooking che trasforma una casa storica

Rinnovare una casa senza dover ricorrere a lavori murari è possibile con un progetto ben studiato, che si avvale di soluzioni creative e funzionali per valorizzare lo spazio esistente.

Naturalmente si tratta di una sfida, dove, lo sappiamo, il budget gioca un ruolo fondamentale. La casa che vediamo oggi, che aveva già subito una ristrutturazione per l’adeguamento degli impianti, è stata oggetto di recente di un progetto di relooking, da cui ha tratto un enorme vantaggio.

Nel processo di trasformazione, i progettisti hanno focalizzato l’attenzione sulle caratteristiche originali della casa, risalente al 1929. Questo appartamento di 98 mq è diventato un’elegante fusione tra tradizione e modernità, dove i dettagli d’epoca si uniscono ad elementi più contemporanei. Con un tocco di inventiva e praticità, è stato possibile trasformare gli spazi in ambienti esteticamente gradevoli e funzionali senza dover spendere una fortuna, ma con una scelta accurata della palette di colori.

La casa, con un ampio soggiorno open space e due camere da letto, conserva elementi storici come le modanature, le porte interne decorate e le grandi finestre, che creano una base perfetta per un interior design scandinavo moderno. Il pavimento in parquet posato a spina di pesce o a listoni e altri dettagli pregiati aggiungono un tocco di raffinatezza, pur risultando una casa accogliente adatta ad una famiglia con bimbi piccoli.

Ancora una volta è la palette di colori scelta che crea questa uniformità di stile e un rinnovamento fresco, ma rispettoso dell’esistente. Il progetto di relooking ha introdotto alcuni accenti di colore, in particolare il verde salvia si ritrova in varie parti della casa, dalle poltrone alle pareti dell’ingresso, fino alle piastrelle del bagno, creando un ambiente rilassante e accogliente. Un colore che sembra essere già stato in questo luogo, da tanto è un classico. Le pareti sono diventate le tele su cui intervenire con nuovi colori, che si armonizzano pur aggiungendo carattere.

Se le pareti dell’ingresso sono in verde salvia (colore con cui è stato dipinto anche l’ampio armadio), quelle del soggiorno si tingono di un beige caldo, che crea un elegante contrasto con i soffitti a guscia bianchi e il battiscopa bianco classico. Il soggiorno è arricchito, in particolare, da una spettacolare libreria a tutta altezza, che funge da punto focale, attirando l’attenzione e ispirando il design della stanza. La grande libreria, infatti, fa da sfondo al comodo divano quattro posti, in tessuto naturale, accompagnato da due poltrone dal design vintage, tappezzate di verde salvia e da un pouf tondo in velluto rosa chiaro. Davvero bello il gioco di texture e tonalità pastello differenti. Questa zona è resa ancora più accogliente da un grande tappeto con disegni a rombi, sempre sui toni verdi. Adottando questa disposizione, si crea un accogliente angolo conversazione e relax, che è anche molto decorativo.

La cucina a vista, è stata completamente rinnovata con mobili grigio-verdi e piani di lavoro in marmo di Carrara. Ha ante con cornici, per un aspetto più classico, ma senza esagerare (non ha le bugne) e una grande dispensa ad angolo, con specchiature di tessuto floreale per renderla più retrò. L’isola e i pensili a tutta altezza sfruttano al meglio lo spazio disponibile offrendo un’ampia zona operativa.

Un tavolo, con panca adiacente alla parete, consente di liberare spazio per il soggiorno, sfruttando al meglio la metratura della stanza. Con questa scelta d’arredo, si crea un accogliente zona pranzo per la famiglia, senza compromettere la funzionalità dello spazio. Questo pranzo informale, è composto da tavolo e panca di design scandinavo, in legno chiaro e sedie Thonet nere con seduta in paglia di Vienna. Fa da sfondo a questa area un bellissimo arazzo moderno, che riassume un po’ tutti i toni di colore usati all’interno della casa: verde salvia, blu navy, rosa pallido e piccoli accenti di rosso scuro.

CONSIGLIO: Crea la palette di colore per la tua casa, estrapolando le tonalità da un quadro, un tappeto o un arazzo che ti piace, come hanno fatto in questa casa. Un modo semplice ed efficace, per avere una combinazione di colori coerente ed efficace.

La camera da letto principale si distingue per le pareti color rosa chiaro terracotta, abbinate all’armadio in legno di rovere a riquadri e gli accenti di colore blu della testata rivestita in tessuto con stampa Toile de Jouy, il copriletto a strisce e l’arazzo etnico. La seconda camera da letto, versatile e romantica, è stata suddivisa in due aree, ideale per il riposo e per il gioco della bambina. Anche qui troviamo pareti colorate, qui in un elegante color tortora chiaro, che creano un effetto avvolgente, e un arazzo floreale sui toni blu.

Nel nostro articolo La regola dei colori 60-30-10 come usarla nella tua casa esploriamo l’importanza della calibrazione dei colori in un ambiente, seguendo un approccio basato su proporzioni e divisione accurata della palette cromatica selezionata.

Oltre ai mobili, l’appartamento è ricco di complementi d’arredo e dettagli curati, che aggiungono molta personalizzazione, come poster, quadri arazzi e cuscini colorati. La presenza di numerose piante, infine, dona un tocco naturale allo spazio, aggiungendo ulteriori elementi di calore e benessere.

Rinnovare senza Ristrutturare: il progetto di relooking che trasforma una casa storica

Rinnovare senza Ristrutturare: il progetto di relooking che trasforma una casa storica

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Rinnovare senza Ristrutturare: il progetto di relooking che trasforma una casa storica

Rinnovare senza Ristrutturare: il progetto di relooking che trasforma una casa storica

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Rinnovare senza Ristrutturare: il progetto di relooking che trasforma una casa storica

Rinnovare senza Ristrutturare: il progetto di relooking che trasforma una casa storica

Credit photo: Svenska Mäklarhuset

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Anna e Marco – CASE E INTERNI

6 Giugno 2024 / / Laura Home Planner

Non ci sono magie per aumentare le misure di una stanza senza abbattere muri, questo è ovvio, ma ci sono dei trucchi che si posso adoperare per aumentare la percezione dello spazio. In questo articolo voglio darvi qualche consiglio su come arredare una camera da letto piccola e renderla visivamente più grande.

Come arredare una camera da letto piccola organizzandola

Una camera da letto piccola va innanzitutto organizzata.

Generalmente, quando le stanze sono piccole, se disorganizzate , diventano ancora più piccole,

lo spazio si riduce e si fa fatica a muoversi.

La prima regola per arredare un camera da letto piccola è quella di tenerla ordinata e organizzata.

Quando ci sono troppe cose in giro , si crea confusione, lo spazio si riduce e tutto diventa più piccolo,

dunque,

meglio avere pochi mobili ma ben distribuiti,

pochi oggetti in giro,

e ogni cosa al suo posto.

Quindi,

trucco numero uno:

  • mantenere ogni cosa al suo posto e ridurre il numero di oggetti in giro per la stanza,

in questo modo avrete uno spazio più aperto.

Come arredare una camera da letto piccola: i colori migliori

Lo sapevate che i colori giocano un ruolo fondamentale nella percezione dello spazio?

I colori ,

se utilizzati nel modo giusto,

possono aumentare visivamente le dimensioni di una stanza piccola,

non sto parlando solo di colori scuri o chiari,

ma di colori caldi o freddi,

certo,

è noto che i colori troppo scuri tendono a rimpicciolire la dimensione dello spazio rispetto a quelli chiari,

ma non tutti sanno che i colori freddi allontano ,

mentre quelli caldi avvicinano,

per questo motivo ,

il secondo trucco è quello di scegliere tonalità fredde come il blu o il verde, anche nelle nuance più chiare, per aumentare la percezione della profondità delle pareti.

Specchi e luce i trucchi infallibili

E si,

perché ci sono due trucchi importanti per arredare una camera da letto piccola:

  • La luce ,

ha sempre un ruolo fondamentale,

quella naturale filtrata dalle finestre , che è bene non nascondere con tende troppo pesanti,

e quella artificiale,

con lampade da soffitto, da comodino e da terra,

per illuminare ogni parte della stanza e non lasciare neanche uno spazio buio.

Inoltre

  • gli specchi,

non tutti li amano,

ma un consiglio che vi do su come arredare una camera da letto piccola e aumentare la percezione dello spazio è proprio quello di inserire degli specchi,

possibilmente davanti alle finsetre,

per moltiplicare la luce.

Camera da letto piccola: gli arredi da preferire

Un trucco davvero importante che riguarda la scelta degli arredi per arredare una camera da letto piccola,

è quella di prediligere mobili sospesi o con i piedi,

insomma non appoggiati a filo pavimento,

in questo modo si infonde un senso di leggerezza ,

perché lo spazio che si crea sotto i mobili aumenta la percezione della dimensione della stanza.

Carta da parati e decorazione delle pareti

Per ampliare lo spazio in una camera da letto piccola c’è un altro trucco,

quello di decorare le pareti della stanza,

preferibilmente una sola parete ,

magari quella dietro al letto.

Le carte da parati da preferire sono quelle con immagini non troppo grandi ,

magari con disegni geometrici di piccole dimensioni, per dare più profondità,

in alternativa,

carte da parati che raffigurano paesaggi.

E se la carta da parati non piace,

un trucco su come arredare una camera da letto piccola e renderla più grande decorandone le pareti, è quello di utilizzare le righe,

strette e in verticale per slanciare e rendere visivamente più alta la stanza,

orizzontali per allargarla.

L’articolo Come arredare una camera da letto piccola: trucchi per renderla più grande proviene da Laura Home Planner.


L’articolo Idee per arredare il soggiorno: alcuni consigli pratici per la tua casa. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Il soggiorno è uno degli ambienti più importanti della casa, dove passiamo il nostro tempo libero in compagnia di familiari e amici e dove ci possiamo rilassare al termine di una lunga giornata lavorativa.

Rendere questa stanza accogliente e funzionale è fondamentale per garantire il massimo del comfort per la nostra casa e per questa ragione in questo articolo esploreremo diverse idee per arredare il tuo soggiorno, con un occhio al design e all’utilizzo intelligente dello spazio disponibile.

L’organizzazione dello spazio disponibile.

L’organizzazione dello spazio è essenziale per creare un ambiente confortevole e funzionale.

Il primo elemento da considerare è la disposizione dei mobili: cerca di non appesantire troppo l’area centrale, privilegiando invece le pareti e angoli per collocare una libreria, vetrine o mobiletti che non interferiscano con la circolazione delle persone.

Per sfruttare al meglio lo spazio a disposizione, specialmente se devi arredare un piccolo soggiorno, è consigliabile creare zone multifunzionali che possano essere adattate alle diverse esigenze quotidiane.

arredare il soggiorno
Foto di Pexels da Pixabay

Ad esempio, una parete attrezzata con elementi modulari può fungere sia da libreria che da mobile porta TV o come scrivania per lavorare o studiare. A tal proposito, possiamo subito suggerirti di dare un’occhiata a questi sistemi giorno con porta TV che puoi trovare sul sito web Rondadesign.it, particolarmente adatti se ricerchi un arredamento moderno per il soggiorno.

Un divano letto, invece, garantisce un comodo posto dove rilassarsi e una soluzione pratica per ospitare amici e parenti.

Un altro elemento importante da considerare è l’utilizzo dello spazio verticale: una libreria o un sistema di mensole possono essere utili per liberare spazio sul pavimento e organizzare oggetti, libri o soprammobili.

Altra soluzione molto intelligente può essere quella di appendere la TV al muro od optare per un proiettore per avere un’esperienza ancora più immersiva. In questo caso ti consigliamo anche di leggere questo articolo dove ti forniamo alcuni consigli molto utili per realizzare un cinema nel tuo soggiorno.

Non dimenticare poi di predisporre anche lo spazio per un tavolino da caffè e per due poltrone, che renderanno senza dubbio la stanza ancora più accogliente.

I tappeti, sebbene siano tornati di moda, come riferito anche in questa notizia, dovrebbero essere scelti con cura e avere colori e finiture che possano andare d’accordo con lo stile che sceglierai per la tua stanza living. Proprio in merito allo stile, nel prossimo paragrafo vedremo alcune idee che potrebbero diventare la tua fonte di ispirazione.

Scegliere lo stile giusto.

Lo stile dell’arredamento è fortemente legato ai gusti personali e alle esigenze di ciascuno di noi. Tuttavia, ci sono alcuni stili che si adattano particolarmente bene all’ambiente del soggiorno:

  • Arredamento per un soggiorno minimalista: privilegia la semplicità e l’essenzialità delle forme, con pochi elementi decorativi e colori neutri;
  • Scandinavo: caratterizzato dall’uso prevalente di legni chiari, tessuti naturali e tonalità pastello, offre un’atmosfera rilassante e accogliente;
  • Industrial: cerca di ricreare l’estetica dei vecchi loft industriali, utilizzando materiali grezzi come il cemento, il metallo e il mattone a vista. Questo stile si adatta particolarmente bene nel caso volessi creare l’arredamento per un soggiorno open space di grandi dimensioni.

Una volta scelto lo stile, è utile cercare l’armonia tra i vari elementi presenti nella stanza: dai mobili agli accessori, passando per i colori e le finiture.

Un’idea interessante per dare personalità allo spazio è focalizzarsi su un elemento dominante, come una parete dipinta in un colore accattivante o un pezzo d’arredo di grande impatto visivo, attorno al quale costruire l’intero ambiente.

Mobili, colori e materiali per il soggiorno: come valorizzarli grazie alla luce.

I colori giocano un ruolo importante nell’arredamento del soggiorno e possono influenzare l’atmosfera generale dell’ambiente.

Prediligi tonalità neutre o pastello per le pareti in quanto può essere una soluzione vincente per creare un’atmosfera intima e rilassante, mentre i colori vivaci possono essere utilizzati per dare carattere e rendere più dinamico lo spazio.

Anche l’illuminazione assume un ruolo fondamentale: luci soffuse, lampade da terra e faretti direzionabili permettono di creare diverse atmosfere a seconda delle esigenze, e valorizzano gli spazi e gli elementi d’arredo.

Su questo ultimo aspetto, tieni conto che nel caso avessi scelto lo stile minimalista la situazione potrebbe rivelarsi leggermente più complessa rispetto agli stili scandinavo o industrial e per questa ragione ti invitiamo anche a leggere la nostra guida dedicata alle migliori soluzioni che potresti sfruttare a tuo favore.

arredare il soggiorno
Foto di leemelina08 da Pixabay

Mobili e complementi innovativi.

Oggi il mercato offre una vasta gamma di mobili e complementi d’arredo che si adattano alle diverse esigenze e ai vari stili di arredamento.

I mobili modulari sono una soluzione intelligente e versatile per organizzare lo spazio a disposizione nel soggiorno.

Sono composti da diversi elementi combinabili tra loro, che consentono di personalizzare l’arredo adattandolo alle proprie esigenze. Tra i mobili modulari più comuni troviamo le pareti attrezzate, che possono includere librerie, cassetti e vani a giorno, e i divani componibili, ideali per chi desidera avere la massima flessibilità nella disposizione dei posti a sedere.

Per rendere il soggiorno ancora più funzionale e confortevole, non dimenticare di integrare gadget e accessori tecnologici: una soundbar per migliorare l’esperienza audio durante film e serie TV, prese USB incassate nei mobili per caricare in maniera pratica smartphone e tablet o persino un assistente vocale smart come Amazon Echo o Google Home per controllare luci e dispositivi con semplici comandi vocali.

Seguendo questi semplici consigli potrai essere certo di creare un arredamento per il tuo soggiorno che ti garantirà il massimo del comfort e al contempo permetterà di valorizzare al meglio gli spazi, rendendo questa stanza la vera regina della tua casa.

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4 Giugno 2024 / / Casa Poetica

Massimalismo e Minimalismo - Casa Poetica

Quando parliamo di Massimalismo e Minimalismo nell’organizzazione degli spazi, spesso l’immagine che salta alla mente è quella di due mondi diametralmente opposti.

Ma lascia che ti dica un segreto: non è necessariamente così! Sia che tu ti ritrovi a navigare tra un mare di cimeli affettivi, amando ogni singolo oggetto carico di storie e significati, o che tu preferisca la tranquillità visiva di un ambiente dove ogni elemento ha spazio per respirare, c’è una verità fondamentale che accomuna tutti noi: desideriamo un habitat che rispecchi chi siamo. E sì, anche tu che stai per decidere se quel vaso in stile barocco meriti il posto d’onore sul tuo scaffale minimalista, c’è spazio per il tuo stile unico.

Nel mio ruolo di Professional Organizer, ho imparato che ogni spazio, ogni oggetto ha la sua voce, e il mio lavoro è far sì che tutte queste voci cantino in armonia, rispettando la personalità e le esigenze di chi quel spazio lo vive ogni giorno.



 Definizione di Massimalismo e Minimalismo

Nel contesto dell’organizzazione degli spazi, massimalismo e minimalismo rappresentano due filosofie distintive, ciascuna con le proprie qualità uniche che possono essere valorizzate senza compromessi.

Il minimalismo si concentra sulla riduzione, sulla scelta deliberata di mantenere solo ciò che è essenziale. Questo stile enfatizza spazi aperti e linee pulite, dove ogni oggetto selezionato ha un motivo di essere e contribuisce a un senso di ordine e tranquillità. È ideale per chi cerca un rifugio dalla sovraccarico visivo e mentale del quotidiano.

D’altra parte, il massimalismo è una festa per gli occhi. Ama i colori vivaci, i disegni audaci e le molteplici texture che si mescolano per creare un ambiente pieno di vita e interessante. È il perfetto stile per chi non ha paura di esprimersi e ama circondarsi di oggetti che raccontano una storia. Nel massimalismo, ogni angolo ha qualcosa da scoprire e ogni pezzo contribuisce a definire la personalità dello spazio, rendendolo unico e accogliente.

Entrambi gli stili, se ben organizzati, possono riflettere e arricchire il modo in cui vivi, offrendo soluzioni personalizzate che vanno oltre il semplice aspetto estetico, toccando il cuore di come preferisci interagire con il tuo spazio personale.



Approccio Personalizzato nel Massimalismo

Nell’universo del massimalismo, ogni oggetto ha una storia da raccontare, e il mio compito come tua Professional Organizer è assicurarmi che ogni racconto trovi il suo posto perfetto. Non si tratta solo di sistemare; è un’arte curare le tue collezioni, le opere d’arte e gli elementi decorativi in modo che dialoghino tra loro senza sovrastarsi. Insieme possiamo decidere quali pezzi meritano di stare al centro della scena e quali possono supportare dallo sfondo, creando un ambiente che non solo è visivamente ricco, ma anche organizzato con intenzione.

La chiave sta nel bilanciare gli spazi, permettendo a ciascun oggetto di brillare senza che l’insieme risulti caotico. Può essere una scelta sapiente posizionare quella scultura accattivante in un angolo visibile ma non ingombrante, o appendere quel quadro colorato su una parete che ne esalti i toni senza competere con altri elementi. L’obiettivo è massimizzare l’impatto visivo e personale di ogni pezzo, trasformando la tua casa in una galleria personale che riflette il tuo spirito unico e vivace.



Approccio Personalizzato nel Minimalismo

Il cuore del minimalismo non si trova solo nell’essenzialità degli arredi, ma nell’intenzionalità con cui selezioniamo e organizziamo ogni oggetto. Come tua Professional Organizer, il mio ruolo è aiutarti a creare uno spazio che rifletta la tua personalità attraverso una scelta meticolosa e significativa degli elementi che conservi. Insieme valutiamo ogni oggetto, decidendo cosa ha davvero un valore personale e funzionale e cosa può essere eliminato per ridurre il disordine.

Questa attenzione alla selezione aiuta a mantenere uno spazio aperto e ordinato, dove ogni oggetto scelto ha uno scopo e contribuisce all’armonia dell’ambiente. Ad esempio, potremmo decidere di esporre solo alcuni pezzi d’arte che parliano direttamente al tuo stile, oppure organizzare i libri in modo che ogni titolo sia non solo accessibile ma anche parte integrante dell’estetica della stanza.

Il mio obiettivo è assicurarmi che ogni aspetto del tuo spazio sia curato e che ogni oggetto selezionato aggiunga valore alla tua vita quotidiana, mantenendo una sensazione di calma e ordine.



I Benefici di un Ambiente Ben Organizzato nel massimalismo e nel Minimalismo

Un ambiente ben organizzato, che segua i principi di Massimalismo e Minimalismo, va molto oltre l’estetica: ha il potere di trasformare significativamente la tua qualità di vita.

Adottare Massimalismo e Minimalismo nell’organizzazione degli spazi non significa solo scegliere uno stile di design, ma migliorare la tua produttività e ridurre lo stress, offrendo un habitat che rispecchia e supporta il tuo modo di vivere e lavorare.

Sia che preferisci la semplicità e la chiarezza del minimalismo che ti aiuta a focalizzare meglio l’attenzione e a ridurre le distrazioni, sia che ami l’energia e la creatività del massimalismo, dove ogni oggetto racconta una storia e stimola l’ispirazione, l’organizzazione attenta può elevare entrambi gli stili.

Questo approccio non solo migliora l’ambiente in cui vivi, ma influisce positivamente sulla tua vita quotidiana, permettendoti di vivere in uno spazio che veramente senti tuo.



Oltre l’Ordine: l’Arte dell’organizzazione Personale

In conclusione, il vero compito di un Professional Organizer va ben oltre il semplice ordinare oggetti. Il mio obiettivo è quello di trasformare i tuoi spazi in luoghi che non solo riflettano la tua personalità unica, ma che rispettino anche il tuo modo di vivere. L’organizzazione diventa così un’arte che arricchisce la tua esistenza quotidiana, rendendo ogni giorno più funzionale e piacevole.

Sia che tu sia incline al Massimalismo e Minimalismo, ogni soluzione che propongo è pensata per adattarsi armoniosamente al tuo stile di vita, assicurando che ogni elemento del tuo spazio abbia un significato e uno scopo.

Se desideri scoprire come l’organizzazione personalizzata possa migliorare non solo la tua casa ma anche la tua vita, contattami. Esploreremo insieme come trasformare il tuo ambiente in uno spazio che ti ispiri ogni giorno.

Non è solo una questione di trovare il posto giusto per le tue cose; è scoprire come rendere il tuo spazio un vero rifugio personale.





Cover Photo by Steph Wilson on Unsplash.





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L’articolo Massimalismo e Minimalismo nell’Organizzazione degli Spazi proviene da Casa Poetica.

1 Giugno 2024 / / diotti.com

Tutti ne parlano, tutti la vogliono: è la chaise longue, una speciale poltrona lunga che spopola tanto nei salotti moderni quanto negli ambienti contract più eleganti.

Nata nell’Antica Grecia e arrivata a noi grazie alle rivisitazioni dei più celebri designer internazionali – uno tra tutti, Le Corbusier – la sedia allungata ha attraversato secoli di storia affermando di volta in volta il suo potere decorativo, un valore che tuttora sfoggia abbinando alla speciale attenzione per il comfort una ricerca formale impeccabile.

Ma nello specifico, a cosa ci riferisce con il termine “chaise longue”? Nell’articolo parliamo di significato del termine, di dimensioni, di modelli disponibili, di pro e contro.

Chaise longue: significato e storia

 

 

Definizione

La chaise longue è un arredo imbottito costituito da una seduta allungata senza braccioli, dotata di uno schienale inclinato e di un sedile lungo per il supporto di gambe e piedi.

È conosciuta anche con i sinonimi agrippina, greppina, sislunga o cislonga, quest’ultimo impiegato come forma italianizzata dal francese.

 

Origini

Quella della chaise longue è una storia tutt’altro che recente. Nata nell’Antica Grecia, dove veniva impiegata dai filosofi durante le lezioni impartite agli studenti, fu poi largamente adottata nell’Impero Romano come seduta da usare durante i convivi patrizi.

A lungo dimenticata, tornò in auge nella Francia del XVI secolo, periodo storico in cui nacquero le prime varianti formali: dalla bergère alla veilleuse, dalla récamière alla flaneuse, considerata il prototipo grezzo della celeberrima sedia a dondolo (o rocking chair).

Il ‘900 fu il secolo della consacrazione. Da un lato, un modello come il transatlantique, ovvero l’antenato delle moderne sdraio da outdoor, fu impiegato per arredare i ponti delle navi da crociera – una mossa che fece acquisire alla chaise longue un grande successo di pubblico.

Dall’altro, la sperimentazione dell’estetica moderna vide artisti e designer del calibro di Le Corbusier, Mies Van der Rohe, Charles et Ray Eames forgiare prototipi che, dopo qualche anno, sarebbero stati internazionalmente riconosciuti come icone d’arredamento.

 

Dimensioni e misure

La dimensione standard di una chaise longue è di circa 160 cm, misura che corrisponde alla lunghezza della superficie di riposo. I modelli in commercio sono numerosi e la gamma dimensionale può variare a seconda del produttore, del design o delle caratteristiche proprie alla chaise longue (poggiatesta regolabile, inclinazione della seduta,…).

 

 DIMENSIONI CHAISE LONGUE
LUNGHEZZA INDICATIVA
Chaise longue small inferiore a 160 cm
Chaise longue standard tra i 160 e i 170 cm
Chaise longue large superiore a 160 cm / fino a 200 cm

 

A questa distinzione semplificata si aggiunge un quarto caso: le chaise longue richiudibili. Simili modelli presentano un ingombro minimo quando la chaise è in posizione poltrona e un ingombro massimo quando la superficie di riposo è completamente distesa.

 

IL CONSIGLIO DELL’ARREDATORE

In fase di scelta, non limitarti a considerare la lunghezza della chaise longue.
Ricorda di aggiungere alla profondità del piano di riposo uno spazio adeguato per muoversi con facilità attorno alla seduta e circolare senza ostacoli da una parte all’altra dell’ambiente.

 

Modelli

Dalle dimensioni alla forma, passando per gli accessori, la moderna chaise longue è il risultato di profonde trasformazioni che, con il passare del tempo, l’hanno resa un complemento d’arredo ricercato e di carattere.

Quella che un tempo era una semplice panca imbottita è ora diventata una seduta da salotto versatile e personalizzabile, volta alla sperimentazione formale e alla commistione di stili.

Dalle versioni alle originali alle repliche, i modelli disponibili sono numerosi ma tutti accomunati da un obiettivo comune: offrire una superficie di riposo comoda ed ergonomica per un’esperienza di relax ottimale.

Quanto alle varianti, le chaise longue possono differenziare:

  • per stile: moderna, classica, vintage, barocca, minimalista, nordico-scandinava, minimal, shabbu chic;
  • per dimensioni: piccola, grande, xxl, salvaspazio;
  • per rivestimento: in tessuto, vera pelle, similpelle, velluto, microfibra;
  • per lavorazioni: liscia, capitonné, con trapuntatura chester, con cuciture a vista;
  • per movimentazione: fissa, richiudibile, reclinabile, pieghevole.

Vediamo quali sono i modelli più diffusi.

 

Chaise longue imbottita

Come dice il nome, questa chaise longue abbandona la sinuosa silhouette delle cislonghe tradizionali per integrare una ben più generosa imbottitura in poliuretano espanso, anche a portanza differenziata. Questa caratteristica la rende uno dei modelli più amati dalle case di nuova generazione, che ne apprezzano sia la speciale attenzione dedicata al design sia la totale devozione al relax.

Nelle varianti imbottite, infatti, l’accoglienza della seduta è tutto: il piano di riposo è accogliente e i suoi volumi sono imponenti; lo schienale è confortevole e, in alcuni modelli può essere ribaltato all’indietro per favorire l’adozione di una posizione quasi completamente sdraiata; un cuscinetto poggiatesta o poggiareni è spesso presente a garanzia di un confort ottimale.

Per tutti questi motivi, certe chaise longue imbottite paragonano l’esperienza di comodità a quella di un divanetto senza spalliera o braccioli.

 

 

Poltrona chaise longue

Arredo 2 in 1, convertibile, richiudibile: tanto basta a descrivere la chaise longue trasformabile, un particolare modello di imbottito che combina il comfort di una seduta allungata all’originalità di una poltrona da salotto minimalista.

A differenza delle versioni fisse, le chaise trasformabili sono governate da meccanismi brevettati che modificano la lunghezza della seduta a seconda delle preferenze di comodità, dei momenti della giornata e, perché no, dello spazio disponibile nell’ambiente. Basta infatti srotolare il poggiapiedi per estendere completamente la superficie di riposo e godere così di piacevoli momenti di rilassatezza.

Perfetta per i piccoli spazi, la poltrona-chaise è a tutti gli effetti un arredo salvaspazio adatto a monolocali, bilocali, zone giorno di dimensioni ridotte, camere degli ospiti – e questo per la struttura pieghevole che riduce il suo ingombro una volta chiusa.

 

 

Chaise longue vintage

Richiama i classici ma li interpreta secondo il gusto contemporaneo, in un mix&match di geometrie e materiali capaci di infondere un tocco retrò a qualsiasi ambiente. Una chaise longue dallo stile vintage fa proprio questo: si ispira a modelli tradizionali e ne modernizza il design, attinge al paniere delle finiture moderne e le combina con fodere dall’aspetto patinato, invecchiato, d’antan.

E se si parla di effetto invecchiato, quale miglior occasione per sfoggiare rivestimenti in vera pelle e in morbido cuoio? Le sedute si vestono così di pellami in palette di colori neutri, terrosi e polverosi come l’avorio, il tortora o il taupe, tinte tradizionali che non escludono tuttavia grandi classici come il bianco, il nero o il marrone testa di moro.

Il tocco di modernità è portato da nuance più audaci come il grigio antracite o il rosso bordeaux, soprattutto se in abbinamento a strutture metalliche minimaliste laccate o bronzate.

 

 

Chaise longue regolabile

Chi dice chaise longue comoda, dice chaise longue reclinabile. Portando a un livello superiore l’idea stessa di comfort, questo modello di sedia allungata non si limita a offrire un piano di riposo accogliente, ma cerca di restituire un’esperienza di benessere il più possibile personalizzata.

E lo fa adottando un duplice stratagemma. Primo, il sistema recliner. Questi modelli integrano infatti un meccanismo che consente di regolare l’inclinazione della seduta. Secondo, la struttura orientabile. Che sia a destra o a sinistra, rivolta verso l’angolo lettura o il divano, con le spalle alla cucina o al soggiorno di un open space, poco importa. Grazie alla seduta girevole, la chaise longue si orienta verso il punto più adatto per guardare la televisione, leggere un libro godendo della luce che penetra da una finestra, ammirare il panorama in giardino.

Il tutto rendendo il sistema di movimentazione discreto, pressoché invisibile, perché perfettamente inserito nel design affusolato della seduta.

 

 

Chaise longue curva

Variazione sul tema, una chaise longue curvata che rivisita il concetto di ergonomia. Basta osservarla per capire cosa la differenzia da tutte le altre: la seduta è appoggiata a terra, e non viene sostenuta da una base centrale, due gambe a slitta o quattro piedi perimetrali.

Chaise longue di questo tipo sono delle vere e proprie sculture, che puntano tutto sulla sinuosità delle linee, la morbidezza dei volumi e l’accoglienza di una silhouette studiata per sostenere il corpo nei punti più delicati – la zona lombare e quella cervicale.

Belle da vedere, sono inoltre il risultato di un attento progetto formale che fa sì che delle curvature così pronunciate non agiscano negativamente sulla stabilità della struttura, che al contrario resta ben solida al pavimento.

 

 

Chaise longue replica

L’ultima distinzione riguarda le cosiddette repliche, ovvero le chaise longue ispirate a modelli diventati iconici.

In quanto repliche, appunto, queste sedute ripropongono fedelmente i prototipi originali, quelli che hanno segnato la storia dell’interior design. Un esempio fra tanti è la chaise longue disegnata da Mies Van der Rohe, con la sua tipica imbottitura ergonomica a cuscinetti trapuntati e la base cantilever in acciaio che collega braccioli e struttura in una soluzione di perfetta continuità formale.

L’obiettivo di queste moderne chaise è di arrivare a un pubblico più esteso senza fare sconti sulla comodità e la qualità, a maggior ragione se il prodotto è artigianale e di manifattura italiana.

 

Dormeuse o chaise longue?

Spesso si pensa che chaise longue e dormeuse siano sinonimi, e di conseguenza i due termini vengono utilizzati indistintamente per indicare l’uno o l’altro arredo. In realtà la differenza c’è, e non passa inosservata.

Per non confondere i due modelli, il trucco sta nell’osservare tre elementi: la struttura, i braccioli e la larghezza.

 

1) La struttura di una chaise longue è tipica e inconfondibile: la superficie di riposo è sinuosa, segue la naturale curvatura lombare del corpo e, in certi modelli, può essere regolata per adottare una posizione semi-seduta o più sdraiata.

Di contro, la dormeuse è un modulo statico, fisso e non basculante, che offre un piano relax orizzontale, non curvo.

 

2) Ad eccezione di alcune icone del design, la chaise longue è generalmente priva di braccioli.
La dormeuse è invece dotata di un unico bracciolo ispirato al classico triclinio romano, il letto da giorno usato nelle case patrizie per intrattenere ospiti e commensali.

 

3) Una dormeuse (ma anche un daybed) è più larga di una chaise longue. Se hai qualche dubbio e non sai per quale modello optare, ricorda che la differenza tra le larghezze può superare i 20 cm.

 

Chaise longue o daybed?

Un’altra doverosa distinzione è quella tra chaise longue e daybed. Chiamato anche letto da giorno, il day bed è un imbottito da salotto costituito da una superficie di riposo orizzontale.

Anche in questo caso, la differenza con una chaise è facilmente intuibile. Basta osservare con attenzione gli elementi costitutivi dell’uno e dell’altro imbottito per notare che:

 

1) la seduta di una chaise longue è curvata ed ergonomica, progettata per assumere una posizione semi-allungata, mentre quella di un daybed è perfettamente orizzontale.
Questo consente di impiegare un letto da giorno anche come divanetto da salotto, studio o camera degli ospiti, oltre che come letto singolo in più per amici o famigliari;

 

2) la struttura di una chaise prevede uno schienale su cui appoggiarsi, il daybed ne è sprovvisto.

Alcuni modelli offrono tuttavia dei comodi poggiatesta su cui posare la nuca una volta sdraiati, sia nella forma di cuscinetti rollò, sia nelle versioni cuscini zavorrati, antiscivolo e spostabili;

 

3) il daybed è un sistema di sedute polivalente: in termini di orientamento, posizionamento e fruizione, può infatti rispondere a molteplici esigenze dimensionali, pratiche o di utilizzo.
La chaise longue, invece, seppur altamente personalizzabile, è meno versatile.

 

Chaise longue: sì o no?

 

Divano, poltrona, pouf, tappeto, tavolino… elementi che, per loro natura, entrano di diritto nella zona giorno. Ma quando si parla di chaise longue da interno, la faccenda si complica.

Vuoi per una questione di abitudine o per il timore di valutazioni sbagliate, la seduta allungata non compare tra le prime scelte in materia di arredi da salotto. Eppure il suo potenziale è innegabile: sedute ergonomiche, poggiatesta confortevoli, rivestimenti di pregio e un design curato nei minimi dettagli sono solo alcuni dei fattori che dovrebbero far proprendere per l’inserimento di una chaise all’interno del living.

Al netto di impedimenti oggettivi – spazio a disposizione, limiti architettonici, necessità di comfort – i vantaggi di arredare il salotto con una chaise longue moderna (o più classica!) superano di gran lunga gli svantaggi.

Ecco alcuni dei motivi per cui dovresti avere una chaise longue in soggiorno.

 

  • Per arredare uno spazio polivalente.

    Angolo lettura, area TV, zona meditazione: con la sua natura ibrida e multitaskin, la chaise longue contribuisce ad organizzare uno spazio relax a tutto tondo, dove potersi abbandonare a un ozioso momento di riposo in un’atmosfera lounge rilassata e accogliente.
  • Come alternativa a un salotto con doppio divano.

    Soprattutto se la stanza non è abbastanza ampia da ospitare una soluzione con divano vis-à-vis a centro stanza – ovvero due divani posizionati in parallelo uno davanti all’altro.
  • Per chi non ama le soluzioni d’arredo definitive.

    Una chaise longue indipendente può infatti essere spostata da un angolo all’altro del salotto e, nel modello richiudibile, essere addirittura impiegata come poltrona. La libertà progettuale che offre è maggiore rispetto alle tradizionali configurazioni bloccate, ad esempio un divano a L con penisola non reversibile.
  • Convivialità in un open space.

    Priva di schienale, la seduta lunga consente non solo di avere una visione completa dell’ambiente, ma – nel caso dei modelli daybed, permette anche di sedersi sul lato più comodo a seconda che ci si debba orientare verso il divano o la cucina.
  • Per dare un twist al tuo progetto d’arredo.

    Dai colori ai rivestimenti, passando per le forme sinuose, il design di una chaise longue può diventare l’elemento di rottura in un progetto estetico coerente e coordinato. Il tutto senza rinunciare al relax, ovviamente.

 


1 Giugno 2024 / / Maconi

Trasformare il soggiorno in una camera da letto: una soluzione salvaspazio ideale per chi non sa come aggiungere posti letto in casa.

In un monolocale, in un appartamento per le vacanze o in un’abitazione con una sola stanza, fondere zona giorno e zona notte è un’idea originale per superare il problema della mancanza di spazio a disposizione.

Ma come fare? Come aggiungere un letto in casa quando non si ha una camera libera?

La soluzione migliore è quella di optare per un mobile trasformabile con letto a scomparsa, facilmente apribile per essere utilizzato la notte e richiudibile in pochi secondi per non occupare spazio durante la giornata.

Leggi l’articolo per scoprire i modelli singoli, matrimoniali, a castello, a soffietto o ribaltabili, ottimi alleati per sfruttare al meglio case piccole.

 

Letti singoli salvaspazio

Veri e propri campioni del trasformismo, i letti singoli permettono di allestire un angolo notte senza utilizzare un divano trasformabile, un pouf letto o, peggio ancora, una brandina d’emergenza.

Estremamente versatili e funzionali, sono disponibili in diversi modelli: a ribalta verticale od orizzontale, con apertura a paggetto o pieghevole.

 

Letto singolo con apertura a ribalta verticale

Un letto che scompare in un armadio alto e stretto a muro: è questo il punto di forza principale dei letti singoli a ribalta verticale. Ideali da collocare in angoli di una stanza piccola o di un living con poco spazio, questo complemento fa della funzionalità e del comfort i principali vantaggi.

 

 

Risulta confortevole in quanto è possibile allestire in giornata il materasso con lenzuola, coperte leggere e poi richiuderlo per poterlo poi utilizzare la sera già pronto.

 

 

La funzionalità, invece, è motivata dalla movimentazione assistita che consente di aprire e chiudere la rete rapidamente e senza sforzo, in pochi istanti e in totale sicurezza.

 

 

 

Letto per una persona con ribalta orizzontale

Un letto con apertura orizzontale è un ottimo alleato per chi ha davvero poco spazio a disposizione, anche per ribaltare il piano di riposo.

 

 

Il punto di forza di questo complemento sta nel meccanismo a ribalta che, una volta aperto, occupa una profondità inferiore al metro e permette quindi di utilizzare il letto anche in ambienti lunghi e stretti.

 

 

Quando è chiuso il mobile contenitore può essere usato a mo’ di credenza in salotto con il top che diventa piano d’appoggio per una lampada, qualche rivista o alcuni soprammobili.

 

Mobile letto con apertura a paggetto

Il fiore all’occhiello dell’arredo poco ingombrante, i letti con apertura a paggetto sono complementi estremamente versatili e pratici.

 

 

La versatilità deriva dalla profondità del mobile contenitore sostanzialmente ridotta grazie alla quale può essere inserito in spazi altrimenti inutilizzati: un sottoscala, una cabina armadio, una nicchia tra armadio e parete, uno spazio libero dietro a una porta.

 

 

Le loro pratiche rotelle telescopiche permettono invece un’agevole movimentazione all’interno della stanza o da un’abitazione all’altra.

 

 

Questo letto è pensato per completare l’arredamento di una cameretta o semplicemente per avere un posto letto aggiuntivo da estrarre solo all’occorrenza.

 

Letto a castello richiudibile e salvaspazio

Parola chiave: salvaspazio. Completamente nascosti dietro un armadio a due ante, i letti a castello sono da considerarsi la migliore soluzione per chi dispone di uno spazio piccolo nella zona living, ma non vuole rinunciare a due posti letto per i figli o per una coppia di amici.

 

 

I moderni meccanismi di apertura, costruiti per durare nel tempo, consentono in pochi secondi di aprire e di chiudere i due letti simultaneamente senza troppo sforzo. La scaletta integrata permette poi di raggiungere il letto superiore senza difficoltà.

 

 

I due letti a scomparsa verticali non solo possono essere posizionati in un piccolo appartamento, ma anche in casi ancora più estremi come una mini cameretta, una studio o un monolocale piccolissimo dove si vuole aggiungere una superficie di riposo per gli ospiti.

 

 

La larghezza di solo 1 metro e la profondità di soli 60 cm permette inoltre di posizionare l’armadio contenitore anche in un angolo della zona giorno.

 

 

 

Letto matrimoniale ribaltabile in pochi secondi

Se si vogliono ospitare due persone dove manca una camera aggiuntiva o per condividere una casa piccola, un letto matrimoniale ribaltabile è un’idea vincente.

 

 

Per sfruttare un mobile trasformabile in letto a due posti è sufficiente ribaltare verticalmente il frontale e accompagnare la struttura fino al pavimento. La parte alta diventa l’appoggio a terra dell’intero letto.
Una volta richiuso, il letto matrimoniale a scomparsa si presenta come un alto mobile contenitore dello spessore minore di 50 cm.

 

 

Di giorno un insospettabile armadio a muro e di notte un letto a 2 posti che massimizza la funzionalità dell’ambiente.

 

 

Questo arredo, se scelto con finiture e colori simili a quelli del muro sul quale poggia, riesce a mimetizzarsi con l’ambiente nel quale viene inserito, risultando poco impattante a livello visivo.

 

Tavolini da salotto che si trasformano in comodini

Per rendere funzionale e accogliente un ambiente unico con zona giorno e zona notte, i letti a scomparsa non sono l’unico complemento che può tornare utile.

 

 

Perfetti da abbinare a un guardaroba trasformabile in letto, i tavolini da salotto nascondono una doppia funzionalità.

 

 

Durante il giorno sono perfetti davanti al divano, dove possono essere utilizzati come portariviste o come piano d’appoggio per un vassoio. Durante la notte invece possono essere affiancati al letto e utilizzati come comodino.

 

 

Questa doppia possibilità di utilizzo è consentita anche dalla leggerezza della struttura in metallo sottile che rende il complemento ergonomico e facile da spostare.

 

Non hai trovato la soluzione che fa per te? Contattaci!

Rivenditori Italia Maconi

29 Maggio 2024 / / Romina Sita

Quando si arreda un bagno ci sono tante scelte da compiere: piastrelle, sanitari, mobili, rubinetteria, ecc… svariati elementi che devono combinarsi insieme, per ottenere un effetto coerente, armonico e certamente funzionale. In questo articolo ti racconto tutti gli step che ho compiuto per arredare il bagno (in realtà, i bagni) di casa mia, un bagno di tipo moderno e che rispecchia la personalità della casa.

INDICE DEI CONTENUTI
Ma quanto è difficile arredare un bagno?!
La scelta di tutti gli elementi che compongono il bagno
#1 Ricerca

#2 Tira le somme: la material board
#3 Caratteristiche della stanza
#4 Pavimenti e rivestimenti
#5 Sanitari e rubinetteria
#6 Mobile del lavandino
#7 Complementi
#8 Elementi decorativi e tessili
Gli altri 2 bagni di casa mia
I prodotti scelti per i miei bagni

Ma quanto è difficile arredare un bagno?!

Non so se ti è mai capitato di dover arredare un bagno in vita tua, ma è davvero facile cadere nella trappola di non dare il giusto peso a certi elementi di arredo. Ti sarà capitato di concentrare molte energie sul mobiletto del bagno, oppure solo sulla scelta di pavimenti e rivestimenti. La realtà è che in un bagno ci sono tanti elementi da scegliere e ognuno di loro svolge una funzione importantissima, per il risultato che (solitamente) si vuole ottenere: un bagno funzionale, pratico da pulire e bello da vedere.

“Il bagno è uno spazio funzionale complesso e delicato, destinato a ospitare attività sempre più lontane dall’originaria ed esclusiva esigenza fisiologica. Fondamentale è il requisito di pulibilità delle superfici, nonché l’illuminamento e l’arieggiamento del locale (naturale o artificiale).”

Uno spettacolo di casa di Romina Sita, pag. 84

Il bagno è lo spazio privato di chi ne usufruisce in quel determinato momento, è lo spazio delle coccole per se stessi, del “chiudo la porta e finalmente mi dedico solo a me” (se hai figli comprenderai ancor di più questo concetto).

Deve essere un piacere usufruire e permanere del bagno. Ma, allo stesso tempo, essendo una stanza soggetta a sporco e che richiede un’attenzione particolare per l’igiene, deve essere facile e veloce da pulire (soprattutto se non ami fare le pulizie come me!). 

Come spiego nel mio libro “Uno spettacolo di casa”, quando racconto a pag. 17 di quanto è fondamentale porsi le giuste domande in fase di ricerca, prima di ogni progetto bisogna fare chiarezza e comprendere nel profondo le proprie esigenze. 

Ad esempio dovremmo chiederci:

  • Che sensazioni desidero provare quando entro in bagno?
  • Dove voglio compiere determinate azioni?
    Esempio pratico: dove voglio vestirmi appena uscita dalla doccia?
    Può essere comodo avere in bagno un vano dedicato agli slip? Quindi potresti valutare un mobile contenitore vicino alla doccia. È un esempio, eh? Ma noti come da domande apparentemente semplici, possono nascere ragionamenti specifici sulle tue abitudini?
  • Cosa mi piace?
  • Cosa non mi piace?

Ecco, in riferimento a quest’ultima domanda e a ciò che ti ho detto poco fa, cioè che non amo fare le pulizie, molte scelte compiute per l’arredo del mio bagno, sono state condizionate da come posso rendere più facili le pulizie e quindi alleviare in un qualche modo “la sofferenza” delle pulizie del bagno.

Come? Più tardi te lo spiego meglio, ma intanto ti dico che alcune scelte progettuali sono state compiute tenendo conto proprio di questo fatto, ad esempio ho scelto sanitari e rubinetterie facili da pulire e una montatura del box doccia praticamente inesistente (quindi meno superfici, gradini, guarnizioni da pulire!).

La scelta di tutti gli elementi che compongono il bagno

Fatta questa primissima operazione di ricerca siamo pronte per procedere col progetto.

Ora ti racconterò tutte le scelte che ho compiuto per casa mia.

In verità ho ben 3 bagni qui nella casa nuova, ma seguono lo stesso filo conduttore, quindi prenderemo in esame solo uno di questi e in fondo ti farò vedere anche una foto degli altri 2. Così, se anche tu hai più di un bagno, puoi prendere ispirazione da questo concetto.

Ora elencherò tutti gli step che ho compiuto quando ho progettato e arredato i miei bagni di casa. 

Ricerca

Ebbene sì, si parte sempre da una ricerca (a meno che tu non abbia già le idee chiare). Il nostro amico Pinterest è un grande alleato in queste situazioni. Seleziona immagini di bagni e di dettagli che catturano la tua attenzione.

ricerca-bagno-moderno-pinterest

A CASA MIA:

Quando ricercavo idee e immagini di ispirazione, i miei occhi cadevano sempre su situazioni con motivi geometrici, tropicali, colori caldi e colori neutri scuri.

Tira le somme: la material board

Selezionate a grandi linee le caratteristiche estetiche, puoi abbozzare una material board, un collage di materiali che comporranno il tuo bagno. Questo ti sarà di grande aiuto quando andrai a selezionare nel dettaglio ogni elemento.

La material board che vedi qui sotto l’ho realizzata con Canva, semplicemente andando a caricare delle immagini prese dal web. In questo eBook ti spiego esattamente come fare step by step.

A CASA MIA:

I miei interessi cadevano molto sulle forme geometriche, ma anche quelle tropicali. Non potendo combinarle insieme nello stesso bagno (perché non stavano troppo bene) ho deciso di arredare i bagni di casa in 2 varianti, una geometrica (bagno dei bimbi e bagno ospiti) e una tropicale (bagno della mia camera).

Caratteristiche della stanza

Forma, dimensioni, attacchi idrici, finiture esistenti, valuta attentamente ogni dettaglio. Queste caratteristiche ti aiuteranno a studiare la configurazione più ottimale alle tue esigenze.

cantiere-bagno

A CASA MIA:

Appena entrati nel bagno, sulla destra c’è un lunga doccia walk-in, che ho fortemente desiderato. In fondo al bagno, da un lato c’è il lavandino e dall’altro i sanitari: water e bidet.

Pavimenti e rivestimenti

Da qui in poi diciamo che gli step viaggiano in parallelo, in quanto la scelta di uno condiziona la scelta dell’altro, ma per semplicità ho preferito separarli.

Qui si apre un capitolone, ci sarebbe da parlare per ore di pavimenti e rivestimenti! Proprio perché ne esistono di infinite tipologie, dimensioni e decorazioni. Diciamo che, dalla ricerca iniziale, dovrebbe essere emerso un motivo ricorrente di tuo gradimento.

Ci sono altre considerazioni da fare sulla scelta delle piastrelle, oltre che guardare all’estetica (ne ho parlato nel dettaglio in questo articolo in cui parlo dei pavimenti in gres in generale per la casa.)

Generalmente, in base anche alla mia esperienza, le opzioni che vanno per la maggiore per un bagno moderno sono 3:

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Foto by Pinterest

#1
Pavimenti e rivestimenti della stessa texture e di colore neutro, più un motivo decorativo su una parete, solitamente quella del lavandino o della doccia. Il formato del pavimento può essere diverso da quello del rivestimento (intendo quello non decorato), ad esempio può essere un 60×60 a pavimento e un 30×60 a rivestimento.

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Foto by Ceramiche Marazzi

Una variante a questa opzione, se il decoro contiene un colore deciso, puoi riprendere quel colore e applicarlo solo al pavimento o solo al rivestimento. Un esempio è l’immagine qui sopra.

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Foto by Ceramica Fondovalle

#2
Pavimenti e rivestimenti con una trama leggera, ma con un gioco di 2 colori che si combinano bene tra loro, può essere un neutro e uno più acceso. In questo foglio di lavoro ti spiego come abbinare 2 colori insieme. Per il bagno, specialmente per la parete che si riflette nello specchio quando sei posizionata davanti ad esso, eviterei colori gialli, verdi per non far sembrare il colorito del viso spento e sgradevole da vedere (non vorrai mica svegliarti la mattina col cattivo umore?). Prediligi piuttosto colori pescati, valorizzeranno il tuo incarnato e sembrerai addirittura più abbronzata.

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Foto by Pinterest

#3
Pavimento con un motivo decorativo e rivestimento in tinta unita.

So già che ti stai chiedendo: a che altezza posare il rivestimento?

Il rivestimento fino a soffitto ormai è una cosa antica, a meno che non ci sia un bel decoro o una grande lastra o carta da parati da esibire.

Per arredare un bagno moderno suggerisco l’altezza a 120 cm su tutte le pareti, tranne nella doccia dove mi allineerei all’altezza della porta, se si trova lì di fianco, o comunque 210-220 cm (dipende un pò anche dalla dimensione della piastrella, cerca, se possibile, di far venire meno tagli possibile, specialmente se si tratta di una piastrella di formato piccolo)

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A CASA MIA:

Ho scelto la casistica numero 1, ovvero permanenti e rivestimenti grigio molto scuro e rivestimento della doccia decorato.

Il bagno degli ospiti, essendo piccolino e senza doccia, ho optato per inserire il decoro geometrico sulla parete del lavandino e pure a pavimento: molto fico!

Per quanto riguarda le altezze invece, nel bagno dei bimbi ho seguito il suggerimento che ti ho dato poco fa; nel bagno degli ospiti ho tenuto a tutt’altezza il rivestimento decorato dietro al lavabo (essendo decorato e comunque abbastanza coperto dagli arredi, ci sta); nel bagno della mia camera invece, essendoci il soffitto basso, inclinato e in legno, ho optato per rivestire tutto, per creare come una sorta di scatola accogliente e confortevole: sembra di essere in una piccola baita (dopo te lo faccio vedere).

Sanitari e rubinetteria

Sanitari appoggiati o sospesi, in ceramica lucida o opaca? E la rubinetteria?

Ci sono diverse finiture e diversi costi. Diciamo che se vai sulle finiture più comuni, come la ceramica bianca lucida per i sanitari e l’inox cromato per la rubinetteria, sicuramente adotti la soluzione più a basso costo. Se invece ti piace un bagno più fighino con sanitari e rubinetteria più ricercati, ecco che qui i prezzi salgono un pochettino.

bagno-moderno-rubinetteria

A CASA MIA:

La praticità per me era un requisito imprescindibile, perciò i sanitari sono tutti in ceramica bianca lucida e invece il piatto doccia (sempre in ceramica: non volevo un materiale acrilico che, col tempo e i prodotti aggressivi, si rovinasse) è nero, per creare una sorta di continuità col pavimento, e opaco perché antiscivolo.

Ho eliminato il più possibile i “gingilli”: doccia walk-in con piatto doccia a filo pavimento (quindi niente gradini e guarnizioni) e nicchia portaoggetti (al posto di quegli accessori scomodi e complessi da pulire).

Per la rubinetteria invece ho scelto il giusto compromesso tra estetica, praticità di pulizia e prezzo. Ho scelto una linea dal design semplice, ma moderno (Up+ di 3M) e con finitura nickel spazzolato (diverso dal classico cromo lucido e dal costo più accessibile rispetto a un ottone spazzolato).

Ho preferito investire qualcosa di più piatto doccia, piuttosto che sulla rubinetteria. Questo perché, secondo i miei canoni, hanno valenza differente.

Trova le tue priorità, definisci cosa importa davvero per te e le tue esigenze e su cosa preferisci investire di più il tuo budget e a cosa invece potresti, nel caso, rinunciare.

Mobile del lavandino

Ahhh… qui viene il bello! Se di piastrelle ce ne sono tante, di tipologie di mobili per il lavandino, ce n’è ancor di più. Qui puoi trovare una vasta gamma di opzioni disponibili in una varietà di tipologie e fasce di prezzo. Ti suggerisco di navigare sul web per fare un pò di ricerca, ma quando sarà il momento di tirare le somme, affidati a massimo un paio di rivenditori per compiere la tua scelta finale, se no non ne esci viva!

Sulla tipologia, colore e materiale, affidati molto alla ricerca iniziale svolta, prendi ispirazione da essa e cerca di seguire la tua material board senza scostarti troppo da essa. 

Pensi che per te sarebbe più comodo e pratico un lavandino da appoggio o da incasso? Con un mobile contenitore sotto o una lunga mensola? Pensa alle tue attuali abitudini, a come usi il bagno, in particolare la zona del lavandino. Le risposte a queste domande risulteranno più facili di quello che sembrano.

Per quanto riguarda il colore del mobile, hai 2 strade: 

bagno-moderno-mobile-neutro
Foto by Pinterest

#1
Scegliere qualcosa di neutro e sobrio che si adatti al contesto.

bagno-moderno-mobile-colorato
Foto by Pinterest

#2
Scegliere un colore di accento che si sposi bene al contesto (generalmente neutro) e magari riprendere/abbinare quel colore ne/con gli elementi decorativi e tessili (vedi step 8)

bagno-moderno-mobile-lavabo

A CASA MIA:

Volevo un mobile pratico, di costo medio-basso (tanto la qualità dei materiali con cui vengono realizzati i mobili, bene o male è molto simile!) e non mi importava più di tanto se fosse da appoggio o da incasso. Quindi semplicemente sono andata da Ikea è ho scelto un tipo di mobile, molto basico, dalle linee semplici, bianco e con il top in legno di bambù, un materiale resistente, semplice da pulire e naturale (avevo bisogno di scaldare un pò… con tutti questi colori neutri scelti) e uguale per tutti i bagni.

Complementi

Per complementi intendiamo: lo specchio, l’illuminazione, il termoarredo e gli accessori (porta asciugamani, portarotolo, portascopino, pattume).

Il grosso diciamo che lo abbiamo fatto, non rimane che definire tutti quei piccoli elementi che hanno uno scopo specifico e che fanno da completamento alla funzionalità dell’interno bagno.

Qui andrai a scegliere tutti i complementi in funzione delle scelte già compiute, prediligendo forme e colori che si abbinano ad esse.

bagno-moderno-accessori

A CASA MIA:

Ho scelto tutti gli accessori in legno di bambù sia per abbinarlo al top del mobile del bagno sia per ampliare quella punta di colore marroncino, che altrimenti sarebbe stata presente solo in un unico punto preciso del bagno (zona lavabo). 

Lo specchio e le lampade sono abbastanza essenziali, come il resto del bagno.

Il termoarredo (in commercio esistono tantissimi colori che escono dal classico bianco lucido) l’ho scelto nero lucido, per abbinarsi a tutti gli altri elementi neri presenti (cornice specchio, lampade, placca interruttori, piatto doccia e rivestimento).

Elementi decorativi e tessili

Lo so che stai pensando di aver già finito di progettare il tuo bagno, invece no. Manca il tocco finale, quello che molti danno per scontato o addirittura non sanno nemmeno che esiste.

Gli elementi decorativi sono quelli che aggiungono personalità ad uno spazio e lo rendono accogliente e bello da vivere.

Proprio perché ritengo che siano un elemento fondamentale della casa, ho dedicato un video corso alla scelta e posizionamento degli elementi decorativi: “Da Abitazione a Casa. Diventa la stylist di casa tua”

Ora che abbiamo definito l’arredo principale andiamo a definire gli elementi decorativi. Di questa categoria, e nel caso specifico del bagno, fanno parte tutte le decorazioni a parete, gli oggetti sul piano del lavandino, i tessili ed eventuali pareti colorate.

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A CASA MIA:

Avendo un contesto molto neutro mi sono permessa di giocare col colore (un pò perché ho mantenuto i tessili della casa vecchia e un pò perché effettivamente, senza prevederlo, ci stanno bene!). Blu e verde sono i colori degli asciugamani dei bimbi, ognuno ha il suo e ognuno sa qual è il suo.

Nella foto vedi un altro asciugamano grigio (non ho capito perché, ma mio marito ha scelto di usare anche questo bagno… forse perché sto troppo tempo in bagno io!), ma essendo un colore neutro di certo non disturba nel contesto.

Alle pareti ho aggiunto delle mensole, che fungono anche da porta asciugamani, che ho decorato a mio piacimento. Nella zona bidet, personalmente non sopporto il sapone appoggiato sul bidet stesso, è per questo che ho preferito aggiungere una mensolina portaoggetti con doppia funzione anche qui.

Sul piano del lavandino c’è il minimo necessario: il dispenser del sapone liquido e i bicchieri con gli spazzolini da denti. Stop, nient’altro… se non eventuali elementi decorativi. Il dispenser del sapone ne ho scelto uno carino, da tenere fisso e da ricaricare ogni volta che si esaurisce: un tocco estetico, ma anche ecologico.

Gli altri 2 bagni di casa mia

Bene! Questi sono gli 8 step che mi hanno permesso di arredare il bagno con consapevolezza, un bagno moderno che si adatta alle mie esigenze (e quindi anche alle tue, grazie ai suggerimenti appena letti) e personalità. Ora ti mostro le foto degli altri 2 bagni.

Questo è quello piccolo per gli ospiti che ti dicevo.

bagno-moderno-piccolo

E questo è il bagno della mia camera, la mia piccola baita!

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I prodotti scelti per i miei bagni

Se può esserti utile, ti condivido l’elenco di tutti i prodotti scelti:

Siamo arrivati alla fine di questo lunghissimo articolo.

Fammi sapere qui sotto nei commenti se ci sono tematiche specifiche che desideri approfondire (ad esempio sul tema delle piastrelle ci sarebbe tanto da dire) e se l’articolo ti è stato utile. Mi farebbe super piacere saperlo.

Ciao e alla prossima.

P.S. Hai già scaricato la guida in formato PDF per valorizzare la tua casa fin da subito? Te la lascio qui.

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L’articolo Come arredare un bagno moderno: la soluzione realizzata a casa mia sembra essere il primo su Romina Sita.