Grande, luminosa, questa casa a Madrid esprime l’essenza dello stile classico reso attuale grazie all’intervento dello studio Studio Galan Sobrini Architect.
Casa Almagro è la tipica casa d’epoca costruita in stile haussmanniano, il “bourgeois parisien”, per intenderci. Soffitti alti, modanature e stucchi, una pletora di stanze, stanzette e stanzini, camini e quant’altro. Si tratta di case dotate di un certo fascino e di prestigio, ma spesso poco adatte alle esigenze della vita contemporanea. Per questo lo studio Studio Galan Sobrini Architect è stato incaricato di attualizzare l’appartamento, sia dal punto di vista funzionale che estetico. Vediamo il risultato del loro intervento.
L’intervento funzionale
La casa si estende su 375 m2, ed è situata nell’emblematico quartiere di Almagro a Madrid. Nonostante l’ampia superficie, la casa risulta buia e poco funzionale, per via del frazionamento dello spazio. Gli architetti hanno dapprima formulato una nuova distribuzione degli spazi, al fine di rendere l’appartamento più funzionale. Per aumentare l’apporto di luce naturale, soprattutto nel dedalo di disimpegni, i progettisti hanno fatto ricorso a vetrate e porte a vetri.
L’appartamento si divide un due parti distinte: una zona di rappresentanza e una zona più intima, dove sono collocati la cucina, i servizi e le stanze. La zona dedicata ai figli è divisa in spazi diversi, dall’area giochi, che si affaccia sulla cucina attraverso un’apertura vetrata, si accede alle camerette.
lavanderialavanderiacucina che si affaccia sul salotto dei figlisalotto dei figli con area giochi
La zona di rappresentata è contrassegnata da porte a vetri in stile classico e comprende un soggiorno diviso in due parti da una parete centrale con camino. Da una lato il salottino più intimo, dall’altro quello per gli ospiti, dallo stile mid century. Gli architetti hanno demolito il tramezzo così da ampliare al massimo la zona giorno. Abbiamo poi una sala da pranzo con un mini lavello e attrezzature per la preparazione dei cocktail.
salotto di rappresentanza salotto di rappresentanzasalottino salottino
Una casa a Madrid classica e contemporanea
Lo studio Galan Sobrini Architect ha lavorato per imprimere uno stile personale, moderno e ricercato a questo appartamento dall’aspetto classico. La cura dei dettagli, la scelta dei materiali, l’uso sapiente del colore hanno trasformato la casa in un esempio riuscito di classico contemporaneo. La sfida era di mantenere l’essenza della casa pur attualizzando lo stile, per questo il canovaccio di base conserva le modanature, le maniglie e pomelli, gli stucchi ai soffitti. Le porte sono state replicate in stile classico, tranne le diverse vetrate dal design moderno che suddividono gli spazi nella zona servizi.
tavolozza bianca, nera e legno chiaro in cucina
Il colore dominante è il bianco, contrastato dal nero e riscaldato dal rovere del parquet. La carta da parati è utilizzata con parsimonia, per ricordare il passato senza sovraccaricare gli ambienti. Motivi rigati nella zona servizi, fiori nelle camere da letto.
camera da lettocamera da lettostanza figli stanza figlibagno padronalebagno padronale
L’arredo è il risultato di un sapiente mix tra mobili moderni e classici, stemperato da alcuni pezzi rustici e di provenienza esotica. Poche e ben studiate le opere d’arte, tra fotografie d’autore in bianco e nero e dipinti astratti.
bagno zona rappresentanzaangolo barsala da pranzo dall’angolo barsala da pranzo
Il risultato è una casa non solo pratica e funzionale negli spazi, ma dotata di un linguaggio coerente, curata nelle finiture e nei dettagli, che la rendono uno dei progetti più riusciti dello studio.
Per dare un nuovo look alle pareti di casa ecco una selezione delle più belle carte da parati dal mood autunnale firmate Spaghetti Wall
Le nuance della terra – il marrone nelle sue numerose sfumature, il colore del muschio, delle foglie cadenti e il salvia – si uniscono ai grigi e ai bordeaux per creare la tradizionale palette autunnale, con il suo fascino e legame con la natura in trasformazione.
Colori caldi e avvolgenti che penetrano negli spazi interni della casa, ora in primo piano, e ne caratterizzano dettagli, complementi o superfici. Le pareti, soprattutto, possono facilmente vestirsi con il mood della nuova stagione e replicarne gli stilemi più caratteristici con le più belle carte da parati.
Carte da parati Spaghetti Wall dal mood d’autunno
Spaghetti Wall propone nove collezioni di carte da parati caratterizzate da grafiche basate su motivi geometrici o liberi, impronte tessili o materiche, anche con immersioni prospettiche, improntate all’autunno.
A firmarle sono Claudio Meninno, Studio Malisan, Ana Basoc, Daniele Lo Scalzo Moscheri e il team creativo interno all’azienda stessa.
I pattern sono dimensionati, di volta in volta, in base alla parete su cui andranno applicati e stampati ad altissima resa su uno degli undici supporti offerti dal brand. In fase di acquisto si potrà scegliere la fibra di vetro – in diverse colorazioni – ideale per l’applicazione anche a contatto con l’acqua. Sono disponibili supporti fonoassorbenti o in fibre ecologiche, lucidi oro o ancora con effetto legno o tattile.
Le carte da parati SpaghettiWall, personalizzate, sono fornite su rotoli con larghezza a partire da 60cm e senza limiti di altezza. Sono impiegabili in qualsiasi progetto: interior design, nel mondo residenziale e contract.
Ora non vi resta che sceliere una delle più belle carte da parati dal mood autunnale. In questo modo potrete donare un nuovo aspetto a qualsiasi stanza della casa, rendendola più accogliente in vista della nuova stagione.
Per l’ultima realizzazione alto atesina noa* torna a Valdaora, all’Hubertus, uno fra i primi luoghi ad aver rivelato la forte carica espressiva dello studio. Dopo l’iconica piscina a sbalzo, una nuova piattaforma sospesa sfida la forza di gravità, capovolgendo il concetto di benessere. Parliamo del progetto Hub of Huts, la nuova SPA dell’Hotel Hubertus.
Quando nel 2016 noa* ha realizzato la piscina a sbalzo per Hubertus, l’aveva immaginata come un masso erratico incagliato fra terra e cielo. Nel 2019 allo studio viene affidato un nuovo incarico, la progettazione di un ampliamento dedicato al benessere. Un compito non facile, il rapportarsi ad un edificio che aveva già trovato nella piscina il proprio simbolo, eppure è stata proprio quest’ultima a fornire l’ispirazione per il nuovo progetto.
In una fase di ricerca iniziale, il team di architetti ha studiato la nuova situazione di partenza, captando l’atmosfera dell’edificio nel suo contesto. Dall’osservazione del paesaggio circostante riflesso nelle acque della piscina ha preso vita l’idea compositiva: materializzare ciò che si vede specchiato sulla superficie dell’acqua, come se l’immagine fosse una rappresentazione fugace pronta ad essere convertita in realtà. È un concept che gioca con la linea dell’orizzonte, con il concetto di dritto e capovolto, con i punti di vista.
Lukas Rungger, architetto a capo del progetto e noa* founder, spiega:
“L’essenza di questo progetto è il ribaltamento degli orizzonti, con il conseguente effetto di stupore per l’osservatore. Se però ci si pensa, il cambio di prospettive è un esercizio molto comune nelle aree benessere, dove, a seconda che sia stia sdraiati in sauna, seduti nell’area relax, o immersi a testa in giù in piscina, le viste cambiano continuamente”.
La nuova costruzione si colloca sul lato sud-est di facciata, in una posizione speculare rispetto alla piscina. Come questa, anch’essa si stacca dal corpo principale della struttura: si tratta infatti di una piattaforma a sbalzo, sospesa di 15m rispetto al livello del terreno e sorretta da due pilastri rivestiti in tronchi di larice, analoghi a quelli che ritmano il prospetto retrostante.
È raggiungibile attraverso una passerella sospesa, che funge anche da collegamento con la retrostante area relax di nuova costruzione, un parallelepipedo vetrato che accoglie fino a 27 persone. Sulla piattaforma, singole microstrutture dal tetto a capanna ospitano il programma funzionale su due livelli. Elemento di sorpresa è il livello inferiore della piattaforma, dove l’orizzonte subisce una rotazione di 180° e le capanne sembrano ancorate a testa in giù.
I due livelli si caratterizzano per un diverso trattamento delle schermature, con spazi esposti sopra e protetti sotto. Al piano superiore si trovano due vasche idromassaggio, due docce panoramiche e uno spogliatoio.
Il piano inferiore è un’area textile free: la parte centrale, al chiuso, ospita il foyer. Da qui si accede alla soft sauna, alla sauna finlandese, a una cabina doccia, alla doccia di nebbia gelata e a una terza piscina all’aperto, da dove lo sguardo può spaziare su tutto il paesaggio circostante.
“Il livello inferiore della piattaforma provoca nell’osservatore una sensazione di straniamento. Mentre si scende, la temperatura sale e l’ambiente diventa più protetto. Sembra una discesa nel centro della terra, con il conseguente ribaltamento dei poli” riassume l’architetto Gottfried Gruber, che ha supervisionato il progetto.
La decisione di lavorare con i tetti a doppia falda rovesciati è una scelta motivata da ragioni formali e funzionali: da una parte, il desiderio di riproporre l’architettura di un villaggio montano, dall’altra, l’esigenza pratica di allocare nel tetto capovolto l’impianto di depurazione dell’acqua nel caso della piscina, e le gradinate dove sedersi nel caso della sauna. Inoltre, lo sfalsamento delle capanne e l’orientamento alternato dei colmi permettono una vista a 360° sul paesaggio, vero protagonista del progetto.
La scelta dei colori e dei materiali è in concordanza con il paesaggio montano. Pannelli in alluminio dalle tonalità brune naturali rivestono le singole cabine così come lo spessore del solaio. Quest’ultimo è formato da una struttura di travi portanti in acciaio. Anche le lamelle che schermano le vetrate sono dello stesso materiale e tinta. I pavimenti sono in ceramica beige chiaro, mentre nella sala relax il pavimento è in legno di rovere oliato bianco.
In questo nuovo incarico noa* ha saputo far rivivere lo slancio immaginativo da cui è nato il progetto per Hubertus, disegnando una piattaforma che con i suoi 20 metri di sbalzo segna un nuovo avamposto fluttuante fra cielo e terra. Un progetto dove la forza di gravità sembra svanire per far largo a scenari inaspettati.
I sanitari bagno rappresentano gli elementi più importanti per un’abitazione, assieme alla cucina e alla camera da letto. Devono essere estremamente funzionali e al tempo stesso belli da vedere, con un’estetica che si unisce allo stile degli altri arredi.
Come scegliere i sanitari giusti per il proprio bagno
Prima di elencare le diverse tipologie di sanitari bagno da poter scegliere per la propria abitazione, è bene chiarire alcuni concetti fondamentali: l’estetica dei sanitari deve essere pensata appositamente per non impedire il corretto funzionamento dell’elemento d’arredo.
Estetica e funzionalità si uniscono e formano un unico concetto alla base di questi elementi d’arredo per il bagno, che negli ultimi anni sono realizzati con tecnologie innovative in grado di garantire una maggior pulizia, comfort e l’utilizzo di una minor quantità d’acqua.
Molto comuni nelle abitazioni realizzate negli ultimi dieci anni, i sanitari sospesi per il bagno rappresentano degli elementi d’arredo moderni, che hanno rivoluzionato il concetto di estetica e funzionalità.
Rappresentano la miglior soluzione per i bagni piccoli e per coloro che non amano oggetti ingombranti all’interno della stanza da bagno. Sono facili da pulire, non richiedono l’isolamento in silicone e sono disponibili in commercio in diverse forme e colori.
Questi sanitari presentano un’estetica elegante, sono realizzati con materiali resistenti, semplici da pulire e igienizzare. Rappresentano a tutti gli effetti degli elementi di design unici, per questo motivo il loro costo è tendenzialmente più alto rispetto alle altre tipologie presenti in commercio.
Sanitari a filo muro
I sanitari bagno a filo muro sono tra i modelli più utilizzati e vengono installati direttamente a contatto con la parete. A differenza della tipologia sospesa, questi sanitari poggiano a terra e sono al tempo stesso molto semplici da pulire, perché evitano quello spazio fastidioso tra la parete e i sanitari.
La scelta di questa tipologia di sanitari è per chi desidera un bagno armonioso, perché questi elementi d’arredo permettono di nascondere gli scarichi e tutto ciò che potrebbe rovinare l’estetica del bagno.
Sanitari bagno a terra
Considerati come i classici sanitari da bagno, utilizzati da decenni nelle nostre case, questa tipologia è senza dubbio la più economica e accessibile a tutti. Nel corso degli anni lo stile dei sanitari bagno a terra è stato rivoluzionato per rendere questi elementi d’arredo anche belli, oltre che funzionali.
Nella maggior parte dei casi è possibile acquistare i sanitari da bagno in set, così da realizzare un ambiente equilibrato e caratterizzato interamente da un unico stile. Nella maggior parte dei casi, i set già predisposti dalle aziende sono composti da wc, bidet e lavabi.
Siamo ormai a Settembre, le ferie sono finite quasi per tutti ed è arrivato il momento di tornare al lavoro. Molti di noi continueranno a usufruire dello smartworking, come dai primi mesi del 2020, mentre altri torneranno in ufficio.
Lo smartworking, rispetto a lavorare in ufficio, ha i suoi pro e i suoi contro: tra le cose positive c’è il fatto di poter lavorare ovunque ci sia una connessione internet, di potersi alzare la mattina senza il pensiero di dover affrontare la sfida del traffico e dei mezzi pubblici.
Tra gli aspetti negativi ci sono la mancanza di interazione sociale e la sottile sensazione di non essere mai completamente fuori dal posto di lavoro. La facilità dello stare a casa e di poter accendere il computer in qualsiasi momento, ha reso gli orari di lavoro effimeri, senza contare che in molti si sentono meno in diritto di prendersi giorni di malattia e di ferie.
Avere uno spazio smartworking o un ufficio ben organizzato, vi aiuterà a facilitare il lavoro e a mantenere bassi i livelli di stress psicofisico.
Uno spazio smartworking funzionale
A chi ha la fortuna di avere una stanza in più, e prevede un allungamento significativo del periodo smartworking, consiglio di adibire questo locale a uso ufficio. Avere uno spazio smartworking separato dal resto degli ambienti, è importante proprio perché aiuta a mantenere lo stesso orario di lavoro dell’ufficio.
Posizionate la scrivania in modo da poter vedere la porta della stanza: il nostro cervello arcaico ha bisogno di sentirsi al sicuro e di tenere la situazione sotto controllo per evitare di subire un “attacco a sorpresa”.
Munitevi inoltre di una sedia da ufficio comoda, ergonomica, che sostenga la spina dorsale durante le lunghe ore passate al computer.
Anche utilizzare i giusti colori è importante sia per mantenere viva l’attenzione e trasmettere energia nelle giornate grigie, ma anche per rimanere concentrati e che aiuti a non distrarvi troppo.
Vi consiglio una palette semplice e non troppo elaborata, ad esempio con il nero e il bianco di base, per mantenere il giusto ordine e rigore, abbinati a un terzo colore energico come il giallo, il rosso o il verde.
Se invece non avete una stanza da adibire allo smartworking, cercate di creare comunque uno spazio dedicato, in cui accedere negli effettivi orari di lavoro.
Organizzare al meglio l’ufficio
Si parla da anni di quanto sia importante lo stato di fatto di un ufficio o di un posto di lavoro per mantenere alto il morale dei dipendenti, oltre a contribuirne alla produttività. I vostri dipendenti passano almeno 8 ore al giorno in questo luogo ed è giusto renderli luoghi confortevoli e rilassanti.
Da evitare il bianco assoluto: è provato infatti, che negli uffici acromatici la produttività tenda a diminuire, favorendo invece l’assenteismo.
Se il vostro ufficio è organizzato con un open space, cercate di evitare i cubicoli stile anni ’80, che creano isolamento e poca coesione tra i dipendenti; favorite invece il gioco di squadra, con postazioni operative condivise e un grande tavolo per il brainstorming e la condivisione di idee.
Create delle zone “franche” separate, adatte ai momenti di relax e alle pause pranzo. Ottimo per queste zone è il colore verde, vitale e rilassante, abbassa i livelli di competizione e trasmette il senso di unione.
Se vuoi saperne di più di home therapy o di come puoi rinnovare la tua casa con un basso budget, visita il sito www.Sphomecoming.it e scrivimi nella sezione Contatti.
Se state valutando di ampliare o cambiare il sistema di riscaldamento della vostra casa, ecco qualche utile informazione che vi aiuterà nella scelta tra camino o stufa.
I continui aumenti del gas metano stanno portando molte persone a valutare delle alternative meno dispendiose per riscaldare casa.
L’Associazione Italiana Energie Agroforestali suggerisce ai consumatori di utilizzare la legna da ardere per scaldarsi in casa, sia con camino o stufa. Secondo quanto affermato, utilizzando la legna per scaldare una casa da 100 mq si possono risparmiare fino a 900 euro all’anno. Il 55% in meno rispetto al metano, la cui spesa si aggira intorno ai 1.650 euro. Allo stesso modo, con il pellet si può avere un risparmio annuo di 700 euro, il 44% in meno.
Se ti stai domandando cosa scegliere tra camino o stufa, vediamo nel dettaglio le caratteristiche di entrambi per una scelta consapevole.
Camini e termocamini
La maggior parte dei camini hanno un vetro ceramico di sicurezza e diffondono il calore per convenzione, con l’aria che fuoriesce da bocchette laterali o frontali a seconda del modello. Inoltre possono avere uno o più ventilatori che diffondono l’aria a distanza, riscaldando in modo più omogeneo. Alcuni modelli possono essere collegati a un impianto di canalizzazione per riscaldare più ambienti. L’impianto prevede l’installazione di tubature a parete o nel controsoffitto, e bocchette di fuoriuscita dell’aria.
I termocanini invece vanno collegati all’impianto di riscaldamento dell’acqua e possono sostituire la caldaia. Il calore viene diffuso attraverso i radiatori oppure dall’impianto radiante.
Camini e termocamini sono alimentati a legna oppure a pellet. Questi ultimi sono programmabili e rendimenti più alti. La legna, invece, brucia più lentamente e per motivi di salvaguardia dell’ambiente molte regioni ne hanno vietato l’utilizzo.
Quando si acquista un camino occorre considerare la potenza, da scegliere in base allo spazio da riscaldare. La classe di efficienza energetica A++ è la migliore mentre 5 stelle corrispondono al valore massimo della certificazione ambientale.
Gli apparecchi a cinque stelle rappresentano ad oggi il massimo livello della tecnologia di combustione esistente sul mercato e garantiscono un abbattimento delle emissioni di PM10 fino a otto volte inferiori rispetto alle tecnologie più datate.
inserto MCZ
Gli inserti per il veccho camino
Se avete un vecchio caminetto aperto che non usate è possibile sostituirlo con un inserto. Questo non è altro che un camino monoblocco dalle dimensioni compatte che va inserito nell’apertura esistente. L’inserto è gà assemblato con tutti i componenti e pronto per essere installato senza prevedere lavori particolari. Inoltre, se il vecchio camino presenta una cornice sarà possibile mantenerla.
In commercio ci sono modelli a legna e a pellet. Entrambe le tipologie necessitano di un collegamento alla canna fumaria indipendente per la fuoriuscita esterna dei fumi nocivi causati dalla combustione. Prima dell’installazione è importante contattare un esperto per controllare la canna fumaria esistente al fine di verificare che sia utilizzabile e, se occorre, farla pulire o rinnovarla.
termocamino MCZ
Montaggio
Per quanto riguarda il montaggio, il vincolo è dato dalla canna fumaria, indispensabile per garantire la sicurezza. La canna fumaria deve avere un andamento verticale e mantenere un’angolazione entro i 30°. Il comignolo sul tetto va collocato a non meno di 50 cm dal colmo. Alcuni modelli in commercio hanno un design appositamente studiato per essere lasciati a vista, con struttura in acciaio e la tubatura nascosta dallo stesso rivestimento. Altri modelli, invece, si possono incorniciare con pannelli di cartongesso da rivestire in base al proprio gusto e stile della casa.
stufa salvaspazio MCZ
Stufe e termostufe
Camino o stufa? E con quale tipo di alimentazione? Il camino ha indubbiamente il suo fascino ma la stufa offre dei vantaggi in più.
Facile da utilizzare e programmabile, la stufa può essere alimentata a biomassa, legna e pellet. Questi ultimi sono molto performanti e funzionano in automatico. Infatti, per metterla in funzione e riscaldare, basta caricare il pellet nel serbatoio e impostare alcune funzioni come ad esempio la velocità. Inoltre, come anticipato, si può programmare sia per un giorno che per una settimana. Alcuni modelli offrono l’ulteriore vantaggio di poterle controllare a distanza tramite un app installata su tablet o smartphone.
Proprio come per il camino, in fase di scelta occore valutare alcuni aspetti tecnici. Tra questi la potenza, ma anche le dimensioni, perchè la stufa va collocata a 10/20 cm dalla parete. Se il modello scelto ha lo scarico dei fumi superiore anziché sul retro, la distanza dalla parete può essere ridotta a soli 5 cm.
In caso di stufa a pellet, più è piccola minore sarà la capacità del serbatoio. Alcuni modelli sopperiscono al problema con una forma allungata e profondità di circa 30 cm.
Stufe a legna
A parità di quantità, la stufa a legna ha rendimenti inferiori rispetto al pellet. Per questo il calore generato è inferiore e la combustione risulta meno pulita. Accensione e spegnimento non si possono programmare, nemmeno impostare la temperatura di funzionamento. Il caricamento della legna avviene manualmente e, allo stesso tempo, va regolato l’apporto di aria.
Si tratta di una scelta conveniente per chi abita vicino a zone boschive dove è possibile reperire legna gratuita oppure a basso costo. Va detto, però, che la legna appena tagliata contiene molta acqua, quindi va lasciata seccare. Inoltre, la legna occupa molto più spazio rispetto al pallet, quindi occorre ricavare un posto coperto e asciutto dove poterla stoccare.
Club di MCZ
Termostufe
Grazie all’ausilio di un kit idraulico, le termostufe si collegano all’impianto di riscaldamento. Così facendo è possibile scaldare l’acqua che raggiunge i termosifoni oppure i pannelli radianti. Il termotecnico saprà indicare la potenza adatta per riscaldare tutta la casa. In alternativa può essere utilizzata in abbinamento alla caldaia.
Come scegliere la stufa a pellet più adatta alle proprie necessità?
Camino o stufa? Se a questo punti la vostra scelta è indirizzata verso una pratica stufa a pellet, ecco la novità di MCZ Group che vi aiuterà nel trovare il modello giusto.
L’azienda sa quanto può essere complicato scegliere la stufa più adatta e che sappia veramente rispondere alle proprie esigenze. Proprio per questo ha deciso di creare uno strumento davvero innovativo e semplice da usare: ilconfiguratore online
In quattro semplici click, anche l’utente meno esperto può trovare i modelli di stufa a pellet più adatti alle proprie necessità, confrontarli tra loro e creare un preventivo su misura, direttamente online. Basterà scegliere e cliccare tra le opzioni disponibili.
Cosa si vuole riscaldare?
Un’unica stanza o open space con aria calda? Due o più stanze separate con aria calda?
Un’intera unità abitativa sfruttando l’impianto esistente (termosifoni o a pavimento)?
Quanto grande è l’ambiente che si vuole riscaldare?
Superficie da 10 a 300 mq
Altezza da 200 a 600 cm
Com’è l’isolamento dell’ambiente che si vuole riscaldare?
Scarso
Medio
Buono
Ci sono altre caratteristiche che la stufa dovrebbe avere?
Uscita fumi superiore
Controllo WI-FI di serie
Ventilazione totalmente escludibile
Profondità ridotta
Braciere autopulente
Una volta selezionate le diverse opzioni, il configuratore online by MCZ proporrà i modelli più adatti. A questo punto basterà selezionare il prodotto più congeniale e richiedere il preventivo online che non solo spiegherà dettagliatamente tutte le caratteristiche e il prezzo, ma permetterà anche di ammirare quel preciso modello direttamente a casa propria, il tutto grazie alla realtà aumentata. Una vera e propria esperienza da vivere direttamente online e da completare successivamente con la consulenza del rivenditore più vicino.
Due volumi bianchi creano questa casa minimalista immersa nella campagna di Minorca firmata dall’architetto Marina Senabre.
La casa è concepita come una conversazione tra due architetture. Due volumi che rappresentano, da un lato, la costruzione e l’edilizia tradizionale dell’isola di Minorca e, dall’altro, l’architettura contemporanea. Un edificio con tetto a capanna e l’altro con tetto piatto si guardano e dialogano grazie al linguaggio che usano entrambi: composizione ed estetica.
Il progetto Casa E
L’intento del progetto è quello di proporre il contrasto tra la purezza della geometria e la natura ondulata che circonda la casa. L’architettura poggia rispettosamente sul paesaggio, integrandosi e distinguendosi allo stesso tempo. La campagna minorchina riesce ad entrare nella casa attraverso le grandi aperture quadrate, come opere d’arte sulla parete che la legano completamente al territorio.
Intorno all’intero perimetro della casa si erge un muro a secco di mezza altezza , caratteristico della campagna minorchina con cui veniva tradizionalmente delimitato e protetto l’appezzamento dai forti venti che potevano colpire la zona.
Queste due strutture sono indipendenti l’una dall’altra. L’edificio più grande ospita la cucina , sala da pranzo , soggiorno e camera padronale. L’altro offre uno spazio per gli ospiti in cui soggiornare e una piscina coperta. Si collegano tra loro attraverso una serie di grandi aperture e patii interni.
L’architetto spiega che Casa E è stata progettata per sentirsi parte dell’ambiente circostante. “Il contrasto tra la purezza della geometria e la natura sinuosa che circonda la casa è molto importante; l’architettura sembra stabilirsi sul paesaggio in modo rispettoso, integrandosi e distinguendosi allo stesso tempo”, afferma.
Le aperture vetrate incorniciate dal legno creano dentro casa una serie di ambienti luminosi fornendo allo stesso tempo un collegamento con la campagna di Minorca.
Gli interni di questa casa minimalista
L’interno è minimalista e bianco con svariati elementi naturali che aggiungono calore agli spazi. Elementi tradizionali come il legno naturale e il microcemento disegnano la casa, dove non c’è posto per le decorazioni ma viene esaltata la proporzione e la semplicità. Il microcemento si estende su tutto il pavimento e copre anche l’isola della cucina, le pareti del bagno e persino il pavimento delle docce.
La cucina è la vera protagonista della casa, dove dalle grandi finestre quadrate si vedono le mucche che pascolano vicine.
Nel volume più piccolo la piscina coperta offre un luogo lussuoso dove rilassarsi all’interno di questa casa minimalista nella campagna di Minorca.
Il microcemento riveste i pavimenti del volume più piccolo e, naturalmente, anche l’interno della mini piscina collocata al suo interno
Home Lover e Home Stylist: hai mai sentito nominare queste paroline? Beh se mi conosci da un pò, sicuramente sì, perchè sono 2 termini che utilizzo spesso per presentarmi. Ebbene sì, io sono sia Home Lover che Home Stylist e in questo articolo voglio proprio raccontarti nel dettaglio chi è e cosa fa, sia una Home Lover che una Home Stylist.
Conoscendone la differenza, potrai capire se ti rivedi in una di queste 2 figure o addirittura aspirare a diventare Home Lover, Home Stylist, oppure entrambe!
Perché sì, è bello rappresentare una o entrambe queste figure, creative e ambiziose; e se lo siamo, dobbiamo sbandierarlo ai quattro venti! No dai, ora sto esagerando, però sono talmente felice di essere diventata ciò che sono e ciò che faccio, che desidero trasmettere questa sensazione ad altre donne.
Questo è il motivo principale per cui sono qui, il motivo per cui ho creato questo blog e il motivo per cui ho deciso di condividere costantemente contenuti gratuiti, per portare pian piano, un passo alla volta, la felicità nelle case delle mie lettrici.
In questo articolo ti spiego esattamente il significato di queste 2 figure, Home Lover e Home Stylist, nello specifico: chi sono, cosa fanno e come ci si diventa.
Chi non vuole essere felice nella propria casa? Il primo passo per essere felici nella propria casa è essere Home Lover. Lo sapevi?
Chi è e cosa fa l’Home Lover
Forse lo sei ma non sai di esserlo o forse pensi di esserlo ma non ne sei sicura. No, non è un rebus, intendo dire che probabilmente sei già Home Lover, ma non sai bene cosa significhi esserlo. Tranquilla, ora te lo spiego io.
Non esiste una definizione ufficiale di Home Lover, posso però darti il mio parere personale su cosa significa essere Home Lover:
“Sono una grande amante della casa, adoro viverla e abitarla ogni giorno, è il luogo in cui posso sentirmi sempre a mio agio. Per questo motivo mi piace definirmi home lover. La casa rappresenta la personalità e il carattere di chi la abita, deve essere esteticamente ben curata e allo stesso tempo funzionale. Casa è quel luogo che non vediamo l’ora di raggiungere la sera, dopo una lunga e frenetica giornata. È proprio per questo che credo fermamente che la casa, con la sua bellezza e funzionalità, sia una componente davvero così importante nella nostra vita. Vivere una casa esteticamente e funzionalmente curata ci garantisce una migliore qualità della vita, perché ogni giorno, quando rincasiamo e i nostri occhi ammirano solo spazi gradevoli, abbiamo la certezza che ogni cosa è al suo posto e sappiamo come fruirne facilmente. E allora abbiamo fatto bingo!”
Home Lover è chi ama la propria casa e di conseguenza si prende cura di lei. Perchè se ti prendi cura di lei, se realizzi spazi piacevoli, belli da vivere e funzionali alle tue esigenze, allora solo così lei, la tua casa, ti farà sentire bene.
Come si diventa Home Lover
Per diventare Home Lover non c’è bisogno di nessuna abilità in particolare, devi semplicemente voler bene alla tua casa.
Voler bene significa appassionarsi di:
Organizzazione (saper ben organizzare gli spazi e ogni vano che contiene oggetti)
Arredamento (stili, materiali e colori, anche solo quelli che piacciono a te!)
Home decor (oggetti decorativi per la casa)
Home styling (l’arte di saper scegliere e posizionare ogni elemento all’interno della casa)
Ora che ti ho raccontato le caratteristiche principali dell’Home Lover, passiamo all’Home Stylist.
Chi è e cosa fa l’Home Stylist
L’Home Stylist, se lo traduciamo letteralmente, è la stilista della casa. In altre parole è una figura professionale che ha le conoscenze e le abilità per vestire la casa, propria e non solo, secondo i gusti e la personalità di chi la vive. Per farlo è necessario conoscere alcune regole stilistiche per valorizzare gli spazi esistenti, attraverso l’utilizzo di arredi ed elementi decorativi selezionati in modo consapevole e di buon gusto.
Come si diventa Home Stylist
Per diventare Home Stylist non occorre una laurea, anche se un percorso di studi adeguato non fa mai male. Io ad esempio sono architetto iunior e durante il mio percorso di studi nessun professore mi ha mai fatto una lezione di interior design, eppure sono qui a svolgere questa professione.
Quindi come ho fatto a diventare Home Stylist?
Beh posso dirti, in base alla mia esperienza personale, sono diventata ciò che sono grazie a queste 3 fondamentali caratteristiche:
#1 Passione
Passione per l’arredamento, per le novità e le tendenze. Conoscere gli stili di arredo e individuare cosa piace e cosa non piace; fino ad arrivare alla definizione del proprio stile unico e personale, con diverse sfaccettature in costante cambiamento in base alle esigenze e fasi della vita che si percorrono. Uno stile che permette di definire un’identità del tutto personale e che si contraddistingue da tutte le altre.
#2 Curiosità
Curiosità nello sfogliare riviste di arredamento, nel partecipare a mostre e fiere del settore (queste sono delle enormi fonti di ispirazione). Curiosità nell’informarsi, nell’avere sempre gli occhi aperti, attenti ai dettagli, osservandoli sempre con uno sguardo creativo, libero da preconcetti. Inoltre, un altro aspetto importante è prendere ispirazione da ciò che ci circonda: una vacanza, i paesaggi, la forma di una foglia particolare, i colori della natura, la sagoma delle nuvole, ecc… Non pensare come tutti gli altri, pensa come un bambino, con occhi curiosi e che desidera sapere il perché delle cose. Quando ad esempio trovi qualcosa che ti piace, chiediti perché ti piace, qual è il dettaglio che ha catturato la tua attenzione e approfondisci la tua curiosità.
#3 Esperienza
Infine c’è l’esperienza, anche se l’ho tenuta per ultima, è quella più importante, quella che ci fa imparare davvero, quella che ci permette di mettere in pratica le proprie idee. Ora non voglio raccontarti la mia storia professionale lunga ben 13 anni, ma posso solo dirti che arredare centinaia di stanze, seppur finte (perché si trattava di set fotografici, clicca qui per vedere qualche esempio), mi ha permesso di provare, sbagliare e imparare, fino a diventare la stylist che sono ora.
Qual è la differenza tra Home Lover e Home Stylist
L’Home Lover e l’Home Stylist sono 2 figure molto affini tra loro che si differenziano per queste caratteristiche:
Ama la propria casa?
Home Lover: sì
Home Stylist: non necessariamente
È appassionata di arredamento e home decor?
Home Lover: sì
Home Stylist: sì
Può arredare la propria casa?
Home Lover: si*
Home Stylist: sì
Può arredare la casa degli altri?
Home Lover: no
Home Stylist: sì
Potenzialmente tutte le donne potrebbero essere Home Lover (e io vorrei davvero che lo fossimo!), ma solo alcune possono diventare Home Stylist. Ora non ti sto dicendo che devi per forza imparare ad arredare le case degli altri, ma non ti piacerebbe imparare le tecniche di home styling per metterle in pratica a casa tua e sentirti più sicura nelle scelte stilistiche? Così oltre ad amarla e quindi definirti Home Lover, potresti anche definirti Home Stylist di casa tua!
Ti piacerebbe? Ti piacerebbe diventare la Home Stylist di casa tua? (fammelo sapere qui sotto con un commento)
*Ho scritto “sì” perché di fatto chiunque può arredare la propria casa, chi glielo vieta? Ognuno, giustamente, è libero di fare ciò che vuole all’interno delle proprie mura domestiche. Però diciamo che chi non conosce bene la materia potrebbe incorrere in errori di cui pentirsi. E io non voglio che questo accada (per questo che ho creato questo blog! …l’ho già detto? Sì, forse l’ho già detto)
Si può essere Home Lover senza essere Home Stylist e viceversa?
Sì, certamente, le 2 figure possono scindersi, ma quando si fondono nasce un qualcosa di speciale, una donna, tenace, creativa e sicura di sé. Non devi necessariamente imparare ad arredare tutte le case, ti basta concentrarti sulla tua, su quella che ti deve far sentire bene ogni giorno.
Se ti ho convinta e se desideri iniziare ad apprendere qualche nozione di home styling, ti suggerisco di iscriverti alla lista d’attesa per la lezione gratuita che sto preparando per tutte le Home Lover o aspiranti tali. Si tratta di un webinar gratuito che spiega qual è il trucco misterioso che rende accoglienti gli spazi di casa (anche se già arredati); attraverso un metodo efficace, imparerai a trasformare la tua casa, da anonima ad accogliente.
Quando si decide di ristrutturare completamente casa, una delle decisioni più difficili riguarda l’arredamento e lo stile della cucina, l’ambiente più importante della casa poiché uno tra i più vissuti. La scelta dicolori, materiali, forme e finiture diventa fondamentale: sono questi gli elementi che andranno poi a determinare lo stile finale della cucina. Valutare quale tipo di arredamento si addice di più in relazione alle specifiche esigenze è una scelta soggettiva che riguarda molti fattori. Se si ha a disposizione un ampio catalogo tra cui scegliere, come per esempio gli arredamenti per la cucina Deghi, è sicuramente un vantaggio, perché l’ampia offerta di mobili e complementi permette di avere una panoramica di tutto quello che il mercato può offrire e di conseguenza permette di scegliere con più consapevolezza. Ecco ora di seguito, 3 stili di arredo per avere una cucina di tendenza.
Arredo di tendenza per la cucina: lo stile moderno
Negli ultimi anni, si opta con sempre più frequenza per una cucina in stile moderno. Queste, infatti, oltre a conferire all’ambiente design ed eleganza, sono progettate per essere più funzionali, agevolando le attività quotidiane. In una cucina moderna si può scegliere la monocromaticità, quindi optare per abbinamenti tono su tono. In alternativa, molto utilizzate sono le tinte pastello, che si adeguano perfettamente ai colori neutri tipici del moderno. Per quanto riguarda i materiali, è preferibile scegliere delle tipologie di qualità e soprattutto resistenti. Tra i tanti stili di arredo per una cucina, lo stile moderno si contraddistingue per la presenza di elettrodomestici efficienti e smart: si tratta di tutte quelle attrezzature di qualità che possono garantire un maggiore comfort domestico.
Arredo di tendenza per la cucina: lo stile contemporaneo
Optare per una cucina in stile contemporaneo, vuol dire dar vita a uno spazio funzionale, caratterizzato da linee eleganti e pulite. Per arredare una cucina in stile contemporaneo, è possibile scegliere delle tonalità chiare, come il bianco, o in alternativa le sfumature del grigio, ideali per questo tipo di contesto stilistico. Una cucina in stile contemporaneo predilige le finiture lucide: queste, infatti, consentono di conferire all’ambiente una maggiore luminosità, indipendentemente da quali abbinamenti cromatici sono stati scelti, se tendenti al chiaro o più allo scuro. Parlando di luce, è importante utilizzare un’illuminazione molto efficace, che permetta di evidenziare i piani lavoro e, in generale, tutto l’ambiente al meglio, senza creare fastidiose zone d’ombra.
Arredo di tendenza per la cucina: lo stile minimale
Tra gli stili di arredo per una cucina, quello minimale si basa su due principi chiave: la semplicità e l’essenzialità. Una cucina in stile minimale ha come obiettivo quello di essere più funzionale, pratica e comoda possibile: tutto ciò che è superfluo, deve essere eliminato. Di conseguenza, il minimale propone un design, letteralmente, ridotto ai minimi termini, ma mai banale o anonimo. Una cucina in stile minimale esclude decori, fantasie eccessive, accessori superflui e arredi troppo ingombranti. Per quanto riguarda i materiali, la scelta è decisiva: è bene optare per materiali di qualità, in quanto questi ultimi garantiscono una maggiore resistenza e durevolezza nel tempo. Lo stile minimale in cucina, come in ogni altra stanza della casa, predilige mobili e complementi d’arredo dalle linee regolari, squadrate e pulite. Infine, una cucina minimalista ha come obiettivo principale l’ordine: tutti gli attrezzi da cucina devono essere riposti in appositi pensili e mensole, per una cucina semplice, essenziale, ordinata e comoda da vivere.
Domestika è considerato un unicorno da 13 miliardi. Si tratta di una community spagnola del mondo creativo cresciuta molto rapidamente che condivide nozioni artistiche di tutti i gusti.
I migliori esperti mettono a disposizione le proprie conoscenze e trasmettono le proprie abilità attraverso dei comodissimi corsi online. In modo molto professionale ma altrettanto semplice è possibile imparare una nuova disciplina o completare qualche conoscenza magari abbandonata.
Non si tratta di soli hobby ma anche di corsi che possono completare una figura professionale o aiutare chi vuole essere in gradi di realizzare piccoli lavoretti, da quelli artistici a quelli più utili a livello domestico.
Qui entra in campo anche il design perché proprio con Domestika sono molti i corsi a cui poter accedere. Dal disegno a mano a quello a video, dai corsi accelerati dei più comuni programmi di grafica al fai da te. Questo è un autentico supporto al design, sia esso professionale sia esso amatoriale.
Con Domestika si etra a far parte di una community sempre più grande che non è più solo ispanica se non per le origini. I corsi disponibili arrivano da tutto il mondo e in diverse lingue, così come i follower che voglio esplorare il loro potenziale creativo, imparare nuove abilità ed entrare in contatto con creativi di tutto il mondo con gli stessi interessi.
I corsi Domestika per amanti del fai da te
Parliamo di design per la casa, parliamo di art & kraft, parliamo di costruzione di arredi fai da te.
Domestika viene in aiuto degli amanti del design che voglio creare con le proprie mani, che voglio plasmare a proprio gusto un pezzo unico per la casa sfruttando le proprie competenze.
Allora partiamo con un corso Domestika sulle tecniche di lavorazione del legno. Patricio Ortega è architetto, falegname e co-fondatore del laboratorio Maderística e propone una guida alla scoperta della falegnameria d’autore. Il focus del corso è quello di costruire il primo mobile in legno. Durante il corso svela tecniche e strumenti della falegnameria professionale arrivando all’ assemblaggio di un vero pezzo d’arredo senza mai averlo fatto prima.
Per chi ama il cemento ecco un laboratorio con Carolina ed Eduardo, soci e fondatori di En Concreto, direttamente dal Messico. Loro mostreranno come ottenere un prodotto originale e sostenibile perché utilizzano materiali riciclati. Unità dopo unità, si sperimenta con diversi volumi, funzionalità, composizioni e colori. Condividono nozioni e aneddoti di artisti, architetti, aziende e iniziative che li hanno incoraggiati a continuare il loro percorso creativo. Nei loro lavori mettono in risalto la nobiltà del materiale e la creazione di oggetti atemporali, che possono dare un tocco di originalità e vivacità in distinti spazi.
Infine perché non sperimentare con l’ eco-resina? Dallo stampo al pezzo finale. “Lavorare a mano i materiali, sperimentare e sorprendermi davanti ai risultati è qualcosa che non mi stanca mai.” Così commenta la designer Olivia Aspinall. Ecco riassunto il processo della surface e product per ottenere le sue superfici e i suoi oggetti colati a mano.
Quanto costano i corsi Domestika?
Le ragioni del successo raggiunto dalla piattaforma Domestika sono indubbiamente la selezione di docenti competenti e l’offerta di contenuti di qualità venduti a prezzi decisamente competitivi. Infatti i corsi partono da 9,90 euro, spesso venduti a pacchetti, con sconti e promozioni.
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