E’ tempo di fare shopping per l’autunno e vi proponiamo Smallable.
Si dice “Aprile dolce dormire” ma anche l’autunno non è da meno. Tra le coccole del foliage fuori dalle nostre finestre ci rintaniamo tra coperte e cuscini al primo vento freddo.
Siamo alla ricerca di biancheria e accessori per la casa proprio per questo momento. Da Smallable abbiamo selezionato coperte, trapunte, cuscini, tappeti morbidi e che portano all’interno di casa i caldi colori delle foglie secche, dei tiepidi tramonti e del primo camino acceso.
Vediamo insieme cosa abbiamo trovato online.
Shopping tra coperte e cuscini autunnali
Si chiama proprio Autumn la collezione dedicata alla biancheria da letto da cui parte la nostra ricerca, e come non potrebbe!
In cotone biologico e lino, dalle fibre particolarmente in rilievo le coperte hanno bordi sfrangiati molto “naturali”. Le tinture artigianali si ispirano a colori tenui e rilassanti. Riposare tra queste coperte è una vera coccola della natura.
Haomy invece è una collezione dallo spirito più estroso con i suoi disegni leggeri, quest’anno molto di tendenza. È una trapunta da letto coordinata con cuscini, tutti in lino al 100% ma perché non usarla per il divano? Base nera o color mattone come i disegni, si abbinano all’acero o alle zucche di stagione.
Proseguiamo il nostro shopping per l’autunno con i cuscini a profusione per essere circondati dalla morbidezza. È la volta di Madam Stoltz, per una collezione a dir poco etnica ma che rimane ben legata alla stagione. Anche il color talpa si abbina perfettamente ai colori del momento anzi, è un evergreen anche per le altre stagioni con i giusti contrasti.
Smallable e complementi d’autunno
Una buona coperta appoggiata sul divano riscalda le serate tra camino acceso e una tisana ai sapori d’autunno. Abbiniamo quindi complementi che fanno atmosfera e completano gli interni di casa per la nuova stagione.
A terra possiamo scegliere un tappeto Edito che richiama l’effetto grafico di Haomy per esempio. Su base bianca un tratto sinuoso color terracotta porta a terra le stesse sfumature intorno a noi. Neutro ma non troppo, caldo ma non troppo, è adatto anche per l’inverno a seguire.
Per grandi e per piccini un pouff per appoggiarsi o per giocare. Si chiama Nobodinoz ed è un pouff tondo in velluto per movimentare i volumi sul pavimento ed estremamente elegante nella sua semplicità.
Completiamo lo shopping per l’autunno da Smallable pensando a come scaldare l’atmosfera. Forse è un po’ presto ma per ccreare l’atmosfera dolce e romantica dell’autunno qualche candela qua e là non guasta mai, forse perché a noi piacciono tanto. Da Smallable ce ne sono di davvero particolari nella linea Cerabella. Ognuno può trovare la sua preferita!
I dettagli fanno la differenza, quando si tratta di arredare uno spazio. Eppure ci sono delle componenti che sono tutt’altro che semplici dettagli, soprattutto quando di tipo strutturale come le scale da interno.
Queste si trovano predisposte da sempre nelle abitazioni, fin dalle epoche antiche persino, come confermano le testimonianze che si possono trovare in giro per il mondo tra cui quelle dell’Epoca Romana.
Oggi le scale moderne da interno presentano due elementi all’apparenza antitetici ma che in realtà vanno nella medesima direzione: comodità e bellezza. Tratti tipici delle innovazioni del design contemporaneo, capace di attualizzare quanto prodotto dalla conoscenza nei secoli in maniera ogni volta diversa e originale.
Scale da interno: come predisporle
Le scale da interno si trovano predisposte in diversi tipi di abitazioni. Le principali sono:
● strutture unifamiliari che si sviluppano su più livelli; ● case che vedono la presenza di un soppalco; ● altre case che hanno un secondo piano.
Il punto di vista attuale, che è all’insegna del design naturalmente, comporta di valutare in primo luogo l’impatto visivo, in modo da tradurlo in idee funzionali che vedono uno spazio dove la scala interna viene concepita secondo uno sguardo d’insieme.
Una scala interna è importante che sia capace di coniugare comfort, estetica di alto livello e infine, ma tutt’altro che secondario, la massima sicurezza per tutti gli abitanti della casa: bambini, adulti, anziani, amici a quattro zampe e ospiti in visita che non la vivono tutti i giorni e che per questo potrebbero essere più vulnerabili.
Per ottenere un simile risultato si rivela essenziale predisporre in maniera mirata materiali e finiture: le componenti che rendono davvero una scala interna un vero e proprio elemento di arredo.
Questi possono essere concepiti secondo due modalità, ovvero a contrasto oppure con il medesimo stile, a seconda che si voglia rendere la scala interna più visibile (e quindi in primo piano all’interno dell’abitazione) o più riservata (gradevole ma meno impattante).
La scelta dei materiali
I materiali che si possono impiegare per realizzare una scala sono molteplici, in virtù dello stile e del risultato che si desidera ottenere.
Vetro, legno, metalli ed elementi in muratura presentano caratteristiche differenti e si trovano concepiti in tanti colori, con risultati anche in termini di leggerezza/pesantezza tra loro decisamente eterogenei.
Pertanto, quando si predispongono i materiali è importante tenere presenti alcune considerazioni in relazione alla stessa struttura della scala:
● la struttura portante è per sua natura necessario che risulti resistente e solida: meglio preferire componenti come l’acciaio, il legno e la muratura;
● a poter essere maggiormente personalizzati, con varie soluzioni per quanto riguarda le finiture così come lo stile, sono soprattutto gradini, ringhiera e corrimano. In tal senso si potrà spaziare dal legno, all’acciaio, fino ai metalli e al vetro, essenziale e di grande impatto;
● i gradini è importante siano progettati con criteri antiscivolo e di resistenza al calpestio. Molto apprezzato il legno ma anche il già citato vetro;
● la ringhiera non va mai sottovalutata, nella progettazione di una scala interna, sia per via della sicurezza che riesce a garantire sia per l’alto impatto estetico.
Nota finale
Le scale da interno possono essere realizzate, grazie all’approccio del design contemporaneo, in mille modi diversi. Soluzioni capaci di dare un tocco in più alla casa e allo stesso tempo di garantire la sicurezza necessaria a un uso quotidiano.
Scegliere come predisporle sarà un vero piacere, in quanto si rivela un modo per portare il proprio tocco in una parte tutt’altro che secondaria dello spazio interno.
Arredamento ingresso casa: quali sono gli elementi da inserire? Quali colori e quale luce? Ti faccio vedere alcuni esempi concreti, per aiutarti a partire.
Lo senti dire ovunque.
L’ingresso è il nostro biglietto da visita nei confronti di chi entra in casa e viene a trovarci. Una sorta di messaggio implicito attraverso il quale gli altri imparano qualcosa di noi.
Ora. Non devi arredare l’ingresso partendo dal presupposto che lo fai perché gli altri si devono ricordare di te perché sei super stiloso e perché la tua casa (e quindi tu) da un’impressione di benvenuto disarmante. Anche se poi nella realtà sei asociale.
Devi arredare l’ingresso pensando a chi sei, cosa vuoi, cosa ti piace, cosa non sopporti e soprattutto pensando a cosa davvero ti serve in entrata e uscita di casa tua.
Stop. Il resto sono solo parole che lasciano un po’ il tempo che trovano.
Nel post di oggi ti mostro 3 progetti che ho seguito, nei quali è stato toccato proprio l’ingresso di casa. Ti spiego cosa abbiamo fatto, i prodotti usati e i colori scelti, di modo che anche tu possa fare chiarezza e definire la tua strategia.
Non esiste più l’ingresso come lo si intendeva una volta. Te lo devi un po’ immaginare
Nelle case di quaranta / cinquant’anni fa esisteva una stanza per ogni funzione e viceversa. C’era più riservatezza e rispetto delle definizioni degli spazi e delle attività. Era quindi abituale entrare nelle case ed avere un (seppur minuscolo) ingresso.
Con il passare dei decenni sono cambiate le consuetudini, le abitudini, la società e con esse la casa. Oggi l’ingresso separato dal resto della casa non c’è praticamente più, perché condivide lo spazio con il soggiorno e spesso anche con la cucina.
A meno che tu stia ristrutturando una casa e quindi decida di ricavare uno spazio solo per questo.
Da qui l’esigenza (più o meno sentita) di tagliare uno spazio per attrezzare l’ingresso con cappottiere, appendi abiti, piccole sedute e consolle. Non sempre tutti questi elementi ci stanno, perché spesso parliamo proprio di strisce all’interno delle case, di due metri per due.
Quest’ultima situazione è la più comune di tutte: come fai a capire cosa ci devi mettere perché proprio non può mancare?
Progetto di Vdrhomedesign
Arredare un ingresso piccolo: i fondamentali a cui non si può rinunciare
Secondo mesonotre i mobili per un ingresso piccolo, a cui non si può proprio rinunciare per una questione di praticità. Prima di tutto un piano d’appoggio.
Se non ti sta una consolle perché il tuo ingresso è stretto e ti serve spazio per circolare (perché magari ti porta subito alla zona notte o perché magari sei subito nel soggiorno), puoi semplicemente mettere una mensola.
Le mensole hanno una larghezza massima di 35 cm, quindi sufficiente per metterci degli svuota tasche e qualche piccolo profumo per casa.
L’altro pezzo che è d’obbligo è lo specchio: almeno hai la possibilità di un ultimo controllo prima di uscire. O quanto meno, rientrando in casa, potrai renderti conto di come sei effettivamente uscito di casa.
Lo specchio è utile non solo perché ti permette di finire di prepararti, ma perché riflette la luce che hai in casa e aumenta la percezione dello spazio che effettivamente hai. Crea delle illusioni ottiche e percettive che renderanno il tuo spazio più ampio di quelle che è davvero.
Infine, un piccolo elemento per sedersi. Può essere un pouf contenitore, dove mettere piccole borse, cuscini, giornali, scarpe… Ma anche una panca contenitore, se hai qualche centimetro in più.
Chiaro che all’aumentare dello spazio a disposizione puoi aumentare il numero e gli ingombri degli arredi. Una cappottiera chiusa, ad esempio. Una panca decorativa, da unire magari ad una consolle.
Sicuramente ti starai chiedendo: e dove li appendo i cappotti? Soprattutto se l’ingresso è stretto ti sconsiglio di avere un appendiabiti da terra o da parete. Con l’andare del tempo ti si ammasserebbero borse e simili, dando una sensazione di caos e spazio soffocante. Meglio ritagliarsi un angolo in camera o in un corridoio, per riporre questi elementi.
Arredamento ingresso casa: il progetto di Vincenzo e Viola
Ti avevo promesso dei casi studio, presi da alcuni degli ultimi progetti a cui sto lavorando.
Il primo riguarda la villetta di nuova costruzione di Viola e Vincenzo, per cui sto seguendo gli arredi di tutta casa. Ma in questo caso voglio soffermarmi sull’ingresso. Infatti nonostante sia una nuova costruzione, si entra direttamente sul soggiorno che ha lo spazio in condivisione con la cucina.
La giovane coppia voleva creare un minimo di separazione e filtro all’entrata in casa, giusto per non trovarsi sul tavolo da pranzo.
In questo caso abbiamo inserito una parete divisoria fatta di listoni di legno massello di rovere, che creeranno una piccola separazione di circa 90 cm. Di fronte, incassato tra due pareti, una cappottiera e scarpiera che ospiterà tutti gli accessori che si tolgono in casa. Questo permetterà di avere lo spazio in ordine e di avere le cose più necessarie sotto mano.
progetto vdrhomedesign
Inoltre sono presenti un grande specchio tondo da 120 cm, con led integrato e una consolle su cui appoggiare piccoli oggetti e chiavi.
L’illuminazione è data da 3 faretti ad incasso in un controsoffitto ribassato, che garantiranno una buona luce generale d’ambiente, importante per poter vedere bene tutto quello che deve essere preso anche di fretta.
Progetto di Vdrhomedesign
Arredare un ingresso che dà sul soggiorno: il caso di Enza e Bartolo
Il secondo progetto di cui ti voglio parlare è il progetto di ristrutturazione di una casa anni 50′ di Torino di Enza e Bartolo. La casa è stata completamente stravolta, per renderla più pratica e funzionale alle necessità della coppia.
La casa era frammentata in tante piccole (e anche inutilizzabili) stanze. La zona giorno è stata ridisegnata, creando una grande cucina, unendo il cucinino esistente e la sala da pranzo. Ingresso e soggiorno sono comunicanti, ma diciamo che non esiste uno spazio dedicato solo all’ingresso.
In questo caso spazio per una consolle non c’è, ma in prossimità dell’ingresso ci sarà una grande libreria su misura che potrà tranquillamente essere usata per appoggiare chiavi e simili.
La cappottiera sarà ricavata in un angolo del disimpegno, garantendo alla coppia spazio di organizzazione in più.
progetto VDRHomedesign
Arredamento ingresso casa. Le soluzioni preliminari per Catia
L’ultimo progetto è quello per la casa di Catia. Una grande, bellissima casa caratterizzata da un muro divisorio curvo. Sicuramente l’elemento distintivo della casa, ma anche un elemento non facile con cui ragionare.
Per poter arredare un muro così la soluzione sarebbe un arredo su misura, ma i costi diventerebbero subito molto alti. Cosa farne dunque?
Ho optato per tenere la carta da parati che loro avevano già, molto speciale e sicuramente d’impatto. Ho elaborato poi due diverse soluzioni (come in tutti i miei progetti): in una ho previsto una piccola parete divisoria in listoni di legno con i mobili Ikea della serie Eket. Nell’altra invece ho inserito una panca curva, con specchi decorativi e un appendi abiti a soffitto.
Due diversi modi di intendere l’ingresso, che rimane un po’ all’interno della casa ma comunque diviso dalla cucina e dalla zona pranzo.
In questo modo si crea uno spazio filtro ma comunque connesso al resto della casa, con tanti elementi pratici. La serie Eket di Ikea la trovo estremamente flessibile, perché permette di creare infinite composizioni, in tantissime finiture diverse. Avendo poi due profondità diverse (25 e 35 cm) è davvero possibile cucire sul proprio spazio la composizione che più si preferisce.
progetto Vdrhomedesign
Colori e carta da parati all’ingresso, si o no? Dipende da cosa vuoi ottenere
Ed eccoci all’ultimo punto dolente quando si parla di arredamento ingresso casa. Usare i colori e la carta da parati? Se sì, in che modo?
Dipende molto dallo stile della tua casa e tuo personale, ma anche dall’effetto che vuoi ottenere. Ad esempio, se la casa è piccola e vuoi evidenziare l’ingresso in modo teatrale, puoi usare l’effetto scatola. Consiste nell’imbiancare tutte le pareti ed il soffitto in un colore scuro o comunque saturo dell’ingresso, allo scopo di far sembrare più ampio e luminoso tutto lo spazio dopo.
Lo stacco tra le aree sarà evidente, garantendoti anche un atmosfera molto particolare.
Se invece ingresso e soggiorno sono in un ambiente unico, puoi scegliere quali pareti imbiancare. Meglio solo due, una all’ingresso e una al soggiorno, per creare due punti focali intorno al quale organizzare la disposizione degli arredi.
Puoi anche creare decori geometrici con la lavabile, per enfatizzare determinati arredi e elementi architettonici della casa.
E la carta da parati? Assolutamente si, ma solo su una parete per definire precisamente la parte più importante della zona, su cui l’occhio si fermerà immediatamente.
Arredamento ingresso casa: hai le idee più chiare?
Arredare casa non è mai una cosa semplice, perché le variabili da considerare sono tante. Più di quelle che immagini. L’ingresso di solito è la parte di casa a cui si riserva meno energia e attenzione, diventando spesso un posto non definito e in preda alla confusione.
Con questo post ho voluto farti vedere diverse soluzioni, a cui siamo arrivati dopo prove e ricerche. E se ancora non riesci a venirne a capo perché hai confusione su colori e soluzioni pratiche, scrivimi. Ti aiuto a creare la casa dei tuoi sogni.
Sono passati dieci anni da quando lo studio Michaelis Boyd ha trasformato due piani di un edificio nel cuore di Londra in una casa di design. Una ristrutturazione che ha saputo combinare perfettamente i tratti tipici dello stile georgiano con il design audace influenzato all’arte.
Dopo la prima ristrutturazione, lo studio di architettura con sede a Londra e New York è stato chiamato per ampliare ulteriormente lo spazio integrando un terzo piano. Il risultato è una serie di spazi pieni di luce che fondono il patrimonio architettonico dell’edificio con un senso eclettico di raffinatezza contemporanea e creatività.
La scala rossa è il punto focale della casa
Il punto focale della casa, sia concettualmente che visivamente, è la scala rossa sospesa che collega lo spazio abitativo al primo piano con gli alloggi privati del secondo. Il colore vivace e il design rendono questa scala un elemento architettonico unico e straordinario.
Progettata in collaborazione con Diapo e Webb Yates Engineers, la scala sembra un’opera d’arte scultorea. Infatti, il suo design originale è ispirato all’installazione che l’artista Dos Ho Suh ha realizzato alla Tate Modern, “Staicase-III”.
Gli architetti hanno sostituito il tessuto in poliestere rosso utilizzato dall’artista con metallo traforato, riproducendo le qualità eteree dell’opera senza compromettere l’integrità della costruzione. Questa struttura racchiude tutta la passione dei proprietari per l’arte.
Luce e colori scandiscono i tre piani di questa casa di design
Gli ambienti sono stati mantenuti il più aperti e luminosi possibile. Le pareti interne sono state demolite e sostuite con pareti divisorie in vetro con struttura in acciaio. Inoltre, dove possibile, sono stati aggiunti i lucernari.
La cucina sorge dietro un’altra parete vetrata. Questo modo di dividere lo spazio permette alla luce di viaggiare liberamente in tutta la casa creando volumi interessanti.
Al secondo piano di questa casa di design piena di colori si trovano quattro camere da letto spaziose e uno spogliatoio dall’eleganza minimalista. I bagni hanno un gioco di toni monocromatici bianco e nero, piastrelle geometriche e una vasca da bagno nera in stile vintage, incorniciata dalle porte anch’esse nere.
Il terzo piano, ultimo nato, ospita una zona privata dedicata a tutta la famiglia con soggiorno, sala da pranzo e cucina. Una parete color verde menta con scaffalature grigio scuro mette in mostra la collezione di giocattoli per bambini. In tutta la casa, elementi d’epoca come gli intonaci del soffitto sono giustapposti ad arte con gli arredi della metà del secolo e le collezioni d’arte contemporanea dei proprietari, così come gli stravaganti interventi di interior design di Michaelis Boyd, creatore impegnato nel suo obiettivo, per sfidare le aspettative.
A completare questa casa di design una terrazza minimalista arredata solo con un tavolo in legno con le sue due panche.
Progettata nel 1970 dai designer italiani Jonathan De Pas, Donato D’Urbino, Paolo Lomazzi, la poltrona Joe è uno dei più rilevanti oggetti di disegno industriale degli anni settanta nonché uno dei simboli del design italiano non razionalista.
Prodotta all’azienda italiana d’arredamento Poltronova a partire dal 1970, la poltrona Joe è stata esposta in diversi musei dedicati all’arte e al design. Inoltre, fa parte della collezione permanente del Triennale Design Museum e del MoMA di New York.
La storia di Joe
Joe ha la forma di un grande guanto da baseball e riprende il capo d’abbigliamento sportivo anche nel rivestimento in pelle dalla caratteristica colorazione marrone. Realizzata in onore di Joe DiMaggio, un famoso giocatore di baseball statunitense, con la cultura di massa statunitense questa poltrona condivide molto. Ispirata da essa che nel finire degli anni sessanta aveva iniziato a invadere anche il Bel paese, la poltrona risente dell’influenza della cultura Pop Art(come ad esempio le “sculture molli” di Claes Oldenburg) e dai grandi miti americani dell’immaginario collettivo. Joe racchiude anche altri concetti legati all’ergonomia e alle forme che la costituiscono, avendo le sembianze di una grande mano trasmette le stesse sensazioni dell’organo anatomico umano, ovvero protezione ed accoglienza.
Realizzata con una struttura interna in acciaio, è imbottita in poliuretano espanso preformato e rivestita in pelle. Per le sue grandi dimensioni, e di conseguenza il suo relativo peso, la poltrona è dotata di ruote e può ospitare fino a due persone.
Joe Ball, progetto D’Urbino e Lomazzi 2020
In occasione del Cinquantesimo anniversario è stata realizzata Joe Ball, poggiapiedi e pouf in pelle, che si rifà nella forma e nelle cuciture alla classica pallina da baseball.
Naturale completamento della poltrona, il pouf ha un peso al suo interno che lo rende stabile anche come seduta impedendogli di rotolare. Sulla pelle di Joe Ball sono impressi i caratteristici marchi del Centro Studi Poltronova, del cinquantesimo anniversario e del Joe.
Le versioni speciali della poltrona Joe
Sempre in occasione del Cinquantesimo anniversario, il Centro Studi Poltronova ha ideato quattro edizioni speciali per un must mai uscito di catalogo. Scopriamole insieme.
Non poteva mancare una versione sempre in pelle Elmo, ma con una finitura brillante. Joe Gold ha uno speciale abito da festa che rende omaggio a un must mai uscito dal catalogo Poltronova e che a 50 anni di distanza dalla sua ideazione non ha perso nulla della sua carica dissacrante dell’abitare.
Realizzata in prezioso denim di cotone e seta nella gradazione del “Blu di Prussia”. Joe Jeans rende omaggio al materiale che più si identifica con la cultura popolare americana a cui il progetto rimanda. Negli anni Settanta miti del cinema come James Dean o della musica come Bob Dylan insieme alla gioventù “hippy” californiana ne hanno fatto una divisa per spiriti anticonformisti, proprio come è il Joe.
La poltrona Joe Plush, invece, è interamente rivestita in pelliccia ecologica di alta qualità. Questa versione speciale aspira a diventare un giocattolo d’arredamento. Morbidissimo e avvolgente Joe Plush è dedicato a chiunque conservi un’anima sognante.
Realizzata in pelle nera di prima qualità, Joe Whip è un’edizione preziosa, con un elaborato intreccio che trasforma il pollice della mano in una frangia e per assonanza in una frusta, conservandone dunque tutta la provocazione Pop.
Rendere la casa più funzionale con i nuovi mobili JYSK è più facile. Scopri la nuova collezione disponibile anche online.
Con l’arrivo dell’autunno, l’ampia proposta di novità JYSK nell’ambito dei mobili rende più facile fare spazio ad un nuovo stile di abitare portando nuova energia in casa. La gamma dei nuovi mobili JYSK permette anche di creare un’atmosfera calda e accogliente. Ad esempio, il nuovo assortimento propone una serie di divani che possono adattarsi a diversi ambienti.
Il divano a due posti GISTRUP, con le sue dimensioni, si presta per arredare un ampio ingresso o un soggiorno, dove può essere abbinato al nuovo pouf OREBO. Entrambi sono realizzati in un tessuto teddy bianco sporco. Grazie al suo semplice look scandinavo può essere mantenuto minimalista o vivacizzato dal colore aggiungendo, ad esempio, dei cuscini decorativi.
Tra i nuovi mobili JYSK, si trovano anche soluzioni flessibili come il divano TERNDRUP. Composto da più moduli questo modello permette di trasformare facilmente una chaise longue in un divano per due persone. I posti a sedere extra possono essere utilizzati dagli ospiti seduti intorno a un tavolino da caffè come SPODSBJERG disponibile in rovere e noce.
Un posto in più per gli ospiti con i nuovi mobili JYSK
Serve fare spazio agli ospiti? JYSK propone interessanti tavoli con prolunga centrale.
Tra questi segnaliamo il nuovo tavolo da pranzo in rovere MARSTRAND, che da tavolo rotondo può essere facilmente trasformato in tavolo ovale.
Si può anche aggiungere qualcosa di nuovo al tavolo da pranzo, inserendo il colore nella zona pranzo con la sedia da pranzo BISTRUP nei colori pesca, sabbia e oliva. In alternativa è possibile mantenere la semplicità “scandinava” con la sedia dallo schienale in rovere e la seduta imbottita in tessuto nero HVIDOVRE.
Un’altra soluzione semplice per gli ospiti è la nuova sedia impilabile STABY, realizzata con almeno il 75% di materiale riciclato.
Le altre novità JYSK
Oltre a diversi nuovi tavoli nella gamma JYSK, sono presenti anche un nuovo divano e una scrivania della serie di mobili in rovere.
La nuova consolle FELSTED è invece realizzata esclusivamente in bambù massiccio e può essere utilizzata, ad esempio, nell’ingresso con una ciotola vuota tasche per riporre le chiavi.
La serie EGELEV in quercia, un best seller JYSK, ora è disponibile anche una scrivania che, grazie al ripiano aggiuntivo sotto al piano, consente di riporre facilmente il materiale di lavoro e dare alla casa un aspetto più pulito e tranquillo. Inoltre, ora sono disponibili anche la panca TV, la credenza e il comodino nel nuovo colore nero.
Ora non resta che rendere la casa più funzionale con i nuovi mobili JYSK. La nuova collezione è disponibile nei negozi JYSK e online su JYSK.it
Zooco Estudio ha progettato Panistas Bakery, la nuova panetteria situata nel centro di Santander. Il progetto è il risultato dell’entusiasmo del cliente nel realizzare un panificio diverso dagli altri, sia in termini di prodotto che di estetica.
L’idea alla base del progetto si basa sulle origini del pane, sull’essenza, sulla terra, a quel primo passo prima di essere cereale, poi farina e infine divetare pane. La palette cromatica, i materiali e il design degli interni sono tutti ispirati alla terra e insieme donano allo spazio un’atmosfera calda e piacevole per i clienti.
Da questa ricerca dell’origine e dell’essenza, la proposta di Zooco Estudio punta tutto su materiali 100% naturali. Il progetto ha previsto la ristrutturazione dello spazio esistente recuperando la struttura originaria. Per caratterizzare lo spazio travi e pilastri in legno naturare sono lasciati a vista.
Protagonista del progetto è il blocco di terra battuta, realizzato in terra cruda in diversi formati. Questo materiale è presente negli elementi principali che configurano lo spazio e contrasta con il ferro nero utilizzato per incorniciare questi elementi con pezzi snelli e lineari.
Lo spazio è composto di una zona dedicata alla vendita del pane e dei prodotti correlati e di un laboratorio. L’area di vendita è organizzata attorno al bancone, che a sua volta si trasforma in panca per servire alcuni tavoli. Attraverso ampie aperture nella facciata, l’interno del panificio si apre sull’esterno.
Dietro il bancone, invece, si trova una vetrina a isola, che ospita la presentazione del pane e molteplici servizi. Le circolazioni sono fluide e consentono un rapporto pratico tra i diversi usi dei locali, ripensando e definendo un nuovo concept di panificio.
Lo studio ZDA ripensa e riplasma gli spazi di Casa Miti, un appartamento dove si respira un’atmosfera sobria ma distintiva. I progettisti hanno sviluppato questo nuovo progetto combinando raffinate gradazioni cromatiche dai toni tenui e caldi al tempo stesso, in un equilibrio di forme geometriche. Il tutto regala un senso d’armonia e domestica distensione, non senza calibrati cortocircuiti estetici a dare una scossa alla chiave architettonica generale: minimalismo per lambire l’essenza.
Il progetto di ZDA per Casa Miti
L’appartamento è stato ridefinito secondo una nuova morfologia che ne ripensa e riplasma gli spazi proiettandoli nell’attuale declinazione così strutturata: soggiorno-cucina, bagno di servizio, camera singola, camera matrimoniale e bagno.
Casa Miti si caratterizza per le finiture in cemento architettonico e la scelta del legno a contrasto. In continuità con tutti gli ambienti, il cemento è la soluzione stilistica che interpreta anche i rivestimenti dei bagni, mentre il legno – come in un dialogo dinamico e intermittente – è il materiale che compare e scompare ma sempre ritorna, nel soffitto a vista ad esempio: assieme alla grande apertura del soggiorno sulla terrazza, i due slanci creativi di maggiore impatto nell’omogeneità di casa Miti. Pur senza mai risultare urlati o eclatanti.
Anzi. Talvolta apparentemente sfuggenti, come nel caso dell’armadiatura che disegna gli spazi della casa. All’interno delle armadiature si collocano “a scomparsa” la cucina, le porte che conducono alle stanze e gli armadi. Così l’illuminazione, perlopiù tecnica, con solo alcuni pezzi decorativi, non si discosta dall’identità messa a fuoco.
Non ultimo, un significativo dettaglio: altri importanti elementi d’arredo sono stati interamente disegnati su misura da ZDA. Tra questi le pareti armadiate, il letto, la boiserie, il tavolo da pranzo e la cucina.
Allegoria è la nuova collezione autunno inverno Society Limonta, disponibile nei flagship store e online.
Una collezione che si esprime attraverso i colori malva, petrolio e verbena. Tonalità che individuano nella stagione invernale tre momenti: l’autunno, l’inverno e l’arrivo della primavera. Il malva dell’autunno si manifesta nelle sfumature che ricordano i frutti della terra e il vino, che entrando nelle case permettono di riscoprire l’intimità delle proprie stanze. Quando la natura si addormenta e arriva l’inverno, il petrolio invita a resistere alla rigidità delle temperature e a vivere pienamente ogni spazio dell’abitazione, dalla camera da letto alla cucina. Infine, un germoglio color verbena anticipa il tepore della primavera e spinge a guardare alla rinascita vicina.
Il letto Society Limonta
Il lenzuolo BARRE, in doppio voile di cotone jacquard rigato, invita a giocare con il tono su tono, stemperando l’intensità del malva su malva e del petrolio su petrolio. Le federe NAP in ramié stampato quest’anno profumano d’Oriente, a queste si aggiungono le federe RICE, con un disegno che richiama chicchi di riso a contrasto su un fondo unito. Infine, le federe NAP LINEE, dove si alternano i colori stagionali ai continuativi su fini righe accostate. Il nuovo plaid LAGOON, in lana e cashmere jacquard, declinato nelle sfumature malva, pacifico, crab e verbena, presenta motivi astratti che interpretano variamente dettagli naturali. Il COZY, un soffice plaid in garza di alpaca e lino, completa il letto nelle varianti stagionali e continuative.
I nuovi tessili per il living della collezione autunno inverno di Society
Novità della collezione autunno inverno Society Limonta sono i morbidi cuscini quadrati rivestiti nei motivi LAGOON, DES, LINEA, MULTI e NIDONE. Nuove proposte che arricchiscono la proposta di accessori per la casa e completano la decorazione di letti, poltrone e divani. Il DES, disponibile in ghiaccio e fumo, è realizzato in lana mélange, mentre il cuscino LINEA, in lana canneté, appare compatto e tridimensionale grazie alle sue fini linee in rilievo. Il cuscino MULTI, in alpaca bouclé, interpreta la materia in modo ricercato grazie all’effetto mélange. Infine, la lavorazione a macro-nido d’ape in rilievo del NIDONE conferisce un aspetto materico al prodotto.
La tavola Society
Sono in abaca stampata le tre tovaglie MEG, BLUME e LAY con motivi floreali e geometrici della nuova collezione autunno inverno Society Limonta. La MEG, disponibile nella variante iceberg, presenta una stampa floreale azzurra intrecciata con sottili rami di fondo. Nella BLUME in malva, i fiori si contendono lo spazio con una inaspettata striscia color caramello. La LAY, in petrolio e verbena, sovrappone quadrati concentrici e accosta colori a contrasto per allestire una tavola più architettonica e razionale. Le stesse stampe delle nuove federe sono proposte anche per i tovaglioli in ramié nei disegni CLOUD, DECO’, LINEE e RICE. A questi si aggiungono i tovaglioli TAB FR e le tovagliette americane MAYA in lino, disponibili nei colori stagionali malva e petrolio.
I nuovi tessili bagno autunno inverno
Anche nell’ambiente più intimo della casa, il malva e il petrolio colorano il set DRAI composto da asciugamani e telo bagno, il set LIPE in nido d’ape e i tappetini MOLTO e PLISS, rispettivamente in cotone e in cotone canneté.
Quando si vuole migliorare l’efficienza energetica degli immobili, vi sono molti interventi che si possono effettuare, uno dei più semplici consiste nel sostituire i vecchi infissi con modelli che offrono un migliore isolamento termico e acustico.
Se si decide di sostituire gli infissi, sono disponibili tantissimi modelli, differenti per materiali, forme, prestazioni, finiture e colori, bisognerà soltanto individuare quelli perfetti per la propria abitazione. Negli ultimi anni, si è registrato un aumento nelle vendite degli infissi in PVC pari al 50%, vediamo insieme perché questi serramenti sono stati scelti da migliaia d’italiani, grazie anche all’aiuto degli esperti di infissitecno.it, azienda leader per gli infissi in PVC nella provincia di Lecce.
Infissi in PVC: perché conviene sceglierli
Prima di analizzare quali siano i vantaggi nello scegliere gli infissi in PVC è necessario comprendere quali sono le caratteristiche di questo innovativo materiale.
Il PVC è un materiale termoplastico che può essere lavorato per renderlo flessibile o rigido e si presta perfettamente alla realizzazione di serramenti. Il PVC, rispetto ad altri tipi di serramenti, può essere facilmente smaltito e riciclato per creare nuovi oggetti.
Uno dei vantaggi di scegliere gli infissi in PVC è rappresentato dalla possibilità d’installare serramenti, che possono essere riciclati con facilità e creare il minimo impatto ambientale.
Resistenza al fuoco e agli agenti atmosferici
Quando si installano dei nuovi infissi, si è sempre preoccupati riguardo la resistenza agli agenti atmosferici, soprattutto se si abita nei pressi del mare o dove il clima è particolarmente rigido, di conseguenza è opportuno verificare se il PVC sia il materiale migliore per i serramenti.
Gli infissi in PVC sono idrorepellenti, quindi possono resistere al continuo attacco della pioggia, della neve e della grandine, senza subire nessun deterioramento. Un’altra caratteristica del PVC è che ha una buona resistenza ai raggi solari e alla salsedine del mare, infatti viene solitamente installato nelle località costiere. Oltre a resistere all’attacco degli agenti atmosferici, gli infissi in PVC sono ignifughi, quindi in caso d’incendio limiteranno la propagazione delle fiamme e del calore.
Ottimo isolamento termico e acustico
Scegliendo d’installare degli infissi in PVC si potranno ottenere immediatamente dei benefici in termini d’isolamento termico e acustico.
Il PVC è in grado di limitare il passaggio dell’aria fredda o calda all’interno degli ambienti, di conseguenza si potrà ottenere perfetto comfort termico e al contempo risparmiare sui costi per il riscaldamento o il raffrescamento.
Il PVC è un buon isolante acustico, quindi installando degli infissi in questo materiale, si ridurrà l’intensità dei rumori provenienti dall’esterno e insieme si potranno schermare i suoni che fuoriescono dal proprio appartamento.
Resistenza ai batteri, funghi e agli agenti chimici
Gli infissi in PVC, rispetto a quelli realizzati in legno, sono in grado di resistere all’attacco di batteri e funghi, mantenendo inalterato nel tempo il loro aspetto estetico e le loro prestazioni.
Nel caso in cui un infisso in PVC entra in contatto con degli agenti chimici, la sua alta capacità di resistenza ne previene il deterioramento. Grazie alla resistenza ai funghi o ai batteri e agli agenti atmosferici, gli infissi in PVC necessitano di poca manutenzione negli anni.
Gli infissi in PVC non devono essere ridipinti nel corso degli anni o essere sottoposti a trattamenti idrorepellenti, per migliorare la loro resistenza all’acqua. Quando si installano gli infissi in PVC, il produttore solitamente assicura una resistenza ottimale di 25-30 anni, ma in molti casi tale durata può arrivare anche ai 50 anni.
Facilità d’installazione e di pulizia
Gli infissi in PVC sono molto versatili e si possono sagomare in base alle dimensioni e alla forma di ogni finestra, pertanto il processo d’installazione richiederà poche ore e senza particolari interventi strutturali. Un altro pro nello scegliere gli infissi in PVC è la facilità con cui possono essere puliti: per eliminare polvere, macchie o tracce di sporco si può utilizzare un semplice panno in microfibra inumidito.
Costi bassi
Gli infissi in PVC, rispetto ai serramenti realizzati in altri materiali, hanno dei costi nettamente inferiori, quindi possono essere vantaggiosi per chi non ha a disposizione un budget di spesa elevato per la sostituzione degli infissi. Per l’acquisto degli infissi in PVC si può sempre ottenere una detrazione fiscale pari al 50%, come previsto dall’ecobonus per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, riducendo ulteriormente la spesa.