In questo articolo tratteremo un tema assolutamente da valutare nel caso in cui tu stia ristrutturando casa: la veletta in cartongesso. Stiamo parlando di un reale valore aggiunto per ristrutturare e personalizzare la tua casa. Anche con un budget contenuto puoi trasformare completamente un ambiente rendendolo personalizzato secondo i tuoi gusti.
Veletta in cartongesso in camera da letto
Veletta in cartongesso, cos’è?
La veletta è una delle soluzioni maggiormente usate nelle ristrutturazioni in stile moderno. Solitamente è costituita da una lastra di circa 12,5 mm, classico spessore del cartongesso venduto in Italia, parliamo quindi di un elemento molto sottile, ed è l’ideale per realizzare effetti particolari sul soffitto di casa.
Può essere acquistata prefabbricata o fatta su misura direttamente in opera. Può essere un elemento puntuale oppure esteso, insomma è una soluzione molto versatile. Per fare qualche esempio pratico la veletta può essere: una finta trave, un alloggiamento per l’illuminazione indiretta, un elemento architettonico per dare movimento al soffitto creando livelli diversi, un elemento che consente di coprire spazi vuoti ecc…
Come utilizzare una veletta in soggiorno:
Veletta in cartongesso in camera da letto
La veletta è un elemento utilizzabile in tutte le stanze della casa. Sicuramente la stanza in cui è maggiormente utilizzata è il soggiorno, una stanza molto “frequentata” e con versatilità di utilizzo. Di solito si tratta di un ambiente unico, che ha in se diverse destinazioni d’uso, e quindi ha bisogno anche di differenti tipi di illuminazione.
In generale una veletta viene utilizzata per un abbassamento del soffitto, ecco gli usi più diffusi che se ne fanno:
creare tasche o gole per coprire o inserire
Con la veletta è possibile creare delle tasche per coprire il binario delle tende, oppure è possibile creare delle gole nelle quali è possibile inserire dell’illuminazione indiretta. E’ possibile mescolare le due possibilità creando spazi dove inserire il binario delle tende e la luce indiretta generano un effetto caldo e rilassante. In un nostro articolo abbiamo parlato tantissimo di illuminazione indiretta spiegando cos’è e come è possibile utilizzarla, fornendo anche uno schema di installazione.
coprire o rivestire dei tubi/impianti con cartongesso
pensate al tubo della cappa in cucina, quanti di voi ce lo ha a vista? con questo piccolo accorgimento è possibile nasconderlo. Allo stesso modo la soluzione può essere usata per tutte le altre tipologie di tubazioni o impianti.
inserire illuminazione diretta o indiretta
magari non avete previsto un controsoffitto nella vostra abitazione ma avete voglia di inserire dei faretti o comunque un sistema di illuminazione a scomparsa? Con le velette in cartongesso potete farlo. Sono elementi prefabbricati o realizzabili su misura che si installano facilmente.
Veletta per illuminazione cucina
creare ribassamenti o coprire i vuoti sopra i mobili
quanti di voi odiano il vuoto che si crea sopra ai mobili “non a misura”? Io sono uno di quelli!
In questo caso, la veletta in cartongesso vi permette di creare un effetto “su misura” anche con mobili standard. Prendiamo ad esempio la cucina di casa My Happy Place. Si tratta di una normalissima cucina Ikea, ma con delle velette in cartongesso fatte appositamente per creare un effetto ad incasso. Proprio per questo spesso viene scambiata per una cucina fatta appunto “a misura”.
Come fare una veletta in cartongesso?
Le velette in cartongesso possono essere realizzate veramente in tanti modi. Esistono velette lineari, curve, inclinate, spigolose, con incasso predisposto per illuminazione indiretta ecc… La difficoltà è proprio nella loro realizzazione.
RIbassamento soffitto per illuminazione salotto
In questo caso entra in gioco Cartongesso.pro, sito specializzato in veletta in cartongesso, nei sagomati prefabbricati e su misura con innumerevoli soluzioni, alcune delle quali già prevedono gli alloggiamenti per i profili led. In questa maniera riuscirete ad avere un prodotto di altissima qualità, facile da installare perchè già pronto all’uso.
Avrete la possibilità di fare un preventivo in tempo reale, per sapere subito il prezzo della vostra veletta in cartongesso. E se il vostro obiettivo è quello di creare un’illuminazione effetto wow, trovate anche dei sagomati già con led integrato.
Sembra sempre che ci sia chissà quanto tempo, eppure è già arrivato il momento di pensare alla sua organizzazione.
Ce lo ricordano i bambini che iniziano a fremere per scrivere la letterina a Babbo Natale, le luminarie che si accendono nelle città e Westwing con le sue ispirazioni sempre originali e d’impatto.
Perché già ora?
Perché organizzare per step ogni aspetto con la giusta calma e dedizione permette di godersi la festa.
Quante volte sei arrivata all’ultimo e poi tutto diventa una corsa stremante a fare, cercare e brigare?
Il pranzo di Natale è condivisione, tempo lento per godere gli affetti, per gustare l’atmosfera, ma ormai sembra solo fonte di stress.
Definisci con calma i due aspetti principali per organizzare questo momento speciale, la tavola e il menù, e vedrai che tutto sarà più semplice.
La tavola di Natale
Siediti e fai il punto della situazione: definisci il numero di invitati – ricordandoti di conteggiare anche eventuali nipoti studenti fuori sede, o la nuova fiamma del cugino – e manda gli inviti. Ricorda di specificare chiaramente di dare conferma della partecipazione entro una data ben precisa. Chiedi anche se ci siano esigenze alimentari particolari. Una comunicazione chiara è strumento fondamentale per una buona organizzazione.
Tavolo e sedie
Stabilito quante persone ci saranno, fai una giusta analisi dello spazio che hai a disposizione, soprattutto se avrai bisogno di allungare il tavolo, o di unire più piani di appoggio. Inoltre, conta se hai sedie sufficienti per tutti e corri ai ripari se così non fosse (prevenire è meglio che mangiare in piedi!)
Tovaglia
Il numero di invitati e la dimensione del tavolo saranno l’unità di misura per la scelta della tovaglia. Hai la tovaglia della misura adatta?
Se la tua tavola di Natale segue le tradizioni che si tramandano da anni, quasi sicuramente avrai la “tovaglia di famiglia”, quelle delle occasioni speciali. Assicurati che sia in ordine e coi relativi tovaglioli.
Se invece ti piace sperimentare mise en place sempre nuove, oppure stai costruendo le tue tradizioni di Natale, puoi sbizzarrirti a scegliere mise en place natalizia perfette per il tuo stile.
Piatti, bicchieri e posate
Il pranzo di Natale è il momento perfetto per sfruttare il “servizio buono” (vicino alle feste sono più buona e non starò a dirti che sarebbe cosa buona e giusta se quel benedetto servizio lo utilizzassi più spesso).
Controlla che sia in buono stato, lucida l’argenteria e assicurati che i bicchieri splendano.
Per una tavola, invece, tutta da inventare, scegli dei servizi di piatti natalizi che trasmettano la tua idea di festa; eleganti, romantici o classici, fai in modo che la tua tavola sia proprio come piace a te.
Decorazioni
Ricordando sempre che a tavola è importante che ci spazio per appoggiare tutte le pietanze e, soprattutto, per riuscire a mangiare comodamente, non tralasciare qualche decorazione.
Piccola o grande, hand-made o di design, le decorazioni regalano carattere e atmosfera alla tavola di Natale, rendendola unica.
Organizzare il menù del pranzo di Natale
Prima di metterti ai fornelli, studia bene il menù, che non vuol dire soltanto riuscire a cucinare l’arrosto in maniera impeccabile.
È fondamentale assicurarsi di rispettare i regimi alimentari di tutti gli invitati, affinché tutti si sentano accolti e per evitare spiacevoli incidenti.
Non è da escludere (a casa mia è proprio ben accetto) che ci sia chi offre il proprio contributo per la preparazione di qualche pietanza, perciò è fondamentale, anche in questo caso, una comunicazione chiara.
Per ogni piatto che decidi di cucinare stila l’elenco degli ingredienti: la tua lista della spesa sarà più precisa.
Piatti “strategici”, come le lasagne, si possono preparare il giorno prima e necessitano solo di essere infornati al momento giusto: un dettaglio di tutto rispetto, che fa risparmiare tempo utile da dedicare alla preparazione di pietanze più elaborate.
Tutto questo fare e brigare è un gioco di strategie e di equilibri se lo si esamina bene ed è molto più semplice se ci si muove d’anticipo e con le idee ben chiare.
Il pranzo di Natale è convivio, festa, gioia, sbrilluccicore; organizzare con il giusto anticipo ogni step ti aiuta a godere ogni momento.
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Scale per interni prefabbricate o su misura? Dipende dal contesto architettonico e dalle esigenze. In ogni caso entrambe permettono personalizzazioni. Scopri tutto in questa guida facile.
L’aggiunta di un piano superiore, la realizzazione di un soppalco o il recupero del sottotetto rendono necessario l’inserimento di una scala per collegare gli spazi abitativi. Per ogni tipo di situazione le scale per interni possono essere prefabbricate o su misura. Ma quale soluzione scegliere? Se negli immobili di nuova costruzione la scelta è facile, non lo è in quelli esistenti, per i quali può essere necessario optare per una soluzione su misura in grado di adattarsi perfettamente allo spazio. In entrami i casi è fondamentale una buona progettazione, per questo il consiglio è di affidarsi ad aziende come Scale di Pira, un produttore di scale per interni ed esterni tra i più importanti d’Italia, con oltre 40 anni di esperienza nel settore.
Ma vediamo di seguito una panoramica delle principali tipologie di scale commercializzate.
Tipologie a confronto: prefabbricata e su misura
Le scale prefabbricate sono realizzate con elementi modulari, ovvero struttura, gradini, balaustra e corrimano, pronti per la posa. Possono essere montati, rimontati e riadattati in caso di trasloco. Esistono modelli sia in versione autoportante, con gradini a sbalzo, sia da fissare a parete. Consentono personalizzazioni, non solo per le dimensioni, ma anche per quanto concerne materiali, finiture e design. Inoltre, sono strutture adattabili a ogni tipo di abitazione.
scala su misura – realizzazione Scale di Pira
I modelli su misura, invece, sono progettati e realizzati in base allo spazio a disposizione. Generalmente sono in muratura e lo spazio in altezza tra i gradini è chiuso. Possono però essere realizzate anche in legno o metallo e con alzata aperta. Indubbiamente il vantaggio è la massima personalizzazione, tuttavia, i costi per la costruzione di questo tipo di scale sono superiori rispetto ai modelli prefabbricati.
Per capire quale sia la soluzione più adatta è necessario fare delle valutazioni:
la distanza tra i piani da collegare
lo spazio a disposizione per inserire un vano scala
la superficie a disposizione che la struttura dovrà occupare a terra
la posizione all’interno dell’ambiente
il suo peso e quello che dovrà sostenere
Scale di Pira, ad esempio, offre la possibilità di richiedere un video sopralluogo gratuito. In questo modo valuterà l’ambiente in cui realizzare la scala e sarà in grado di preparare un preventivo per la realizzazione di un prodotto su misura. Inoltre, essendo produttori diretti, le scale per interni prefabbricate hanno prezzi davvero competitivi.
scala realizzata da Scale di Pira
Forma della scala prefabbricata o su misura
In base allo sviluppo nello spazio della scala, prefabbricata o su misura, e alla conformazione della struttura, si possono distinguere tre principali modelli. La più diffusa è la scala a giorno, chiamata anche a rampa. Questo modello ha una struttura portante a vista a cui sono fissati i gradini e permette diverse configurazioni:
rettilinea, che si sviluppa accanto a una parete
a L con due rampe che formano un angolo di 90°, con pianerottolo o gradini a ventaglio
Le scale a sbalzo, invece, sono fissate alla muratura con elementi di sostegno in acciaio e parapetto. Vi sono poi le scale a chiocciola, che si sviluppano attorno a un palo centrale a cui sono collegati i gradini a spicchi. Il vantaggio di questo modello è l’ingombro ridotto, ma è più scomoda da percorrere rispetto a un modello a giorno. Infine, tra i modelli più diffusi ci sono le scale elicoidali. Simile al modello a chiocciola, è priva del palo centrale e i gradini sono fissati alla struttura a forma di elica con base circolare. Dal punto di vista estetico, si tratta di una scala scenografica. Rispetto ai modelli a chiocciola le scale elicoidali hanno gradini più ampi, di conseguenza sono più comode da percorrere.
modello elicoidale di Scale di Pira
Scale per interni con vani salvaspazio
Lo spazio sotto la struttura portante della scala è prezioso e non va sprecato, soprattutto quando l’ambiente ha dimensioni ridotte. Per chi ha l’esigenza di collegare due piani e ricavare anche un angolo di servizio, alcuni modelli permettono di chiudere lo spazio sotto la rampa da utilizzare come ripostiglio. Questo è possibile con le scale realizzate in muratura ma anche con i modelli in lamiera o in legno. La soluzione più semplice è quella di prevedere una chiusura nello stesso materiale della scala e delle ante a filo che chiudono il volume creato. L’eventuale presenza di un pianerottolo più o meno ampio permette di ricavare, al di sotto di esso, un vano abbastanza grande da sfruttare come guardaroba o addirittura ricavare un angolo studio/lavoro.
immagine Depositphotos
Miniscale prefabbricate
Oltre ai modelli più utilizzati e alle scale su misura, si aggiungono anche modelli prefabbricati, appositamente progettati per inserirsi alla perfezione in spazi davvero mini. Sono la soluzione ideale per accedere a un soppalco o una soffitta. Il modello alla marinara, ad esempio, è dotato di gradini con pedata sagomata, stretti e sfalsati, che ne riducono l’ingombro. L’alzata, invece, è più elevata dello standard. La sua larghezza deve essere di almeno 60/70 cm, per avere un passaggio accettabile. Tra le miniscale ci sono anche i modelli pieghevoli e retrattili realizzati in metallo. Questa tipologia è adatta per accedere, ad esempio, a un sottotetto, ma non per un uso frequente.
immagine Depositphotos
50% di sconto con il Bonus Ristrutturazione 2022
Tra i lavori che è possibile portare in detrazione o scontare del 50% con il Bonus ristrutturazione 2022, sono compresi anche l’installazione e la realizzazione di scale interne, così come il rifacimento di rampe o scale già esistenti. Questi lavori si aggiungono a quelli di riqualificazione edilizia e miglioramento dell’efficienza energetica volti a consentire un significativo risparmio energetico. Usufruendo di tale agevolazione è possibile acquistare e installare la scala pagandola la metà.
Tutti i consigli per dare il giusto stile al tuo angolo per lo yoga, anche se lo spazio è limitato
Secondo recenti ricerche, sono sempre di più le persone che praticano yoga in Italia, soprattutto donne. Numeri alla mano, possiamo dire che oltre due milioni di persone praticano questa antica disciplina. Non si tratta di una moda passeggera: lo yoga offre tantissimi vantaggi al nostro corpo, come un sonno regolare, un corpo più flessibile e in generale un maggiore sensazione di relax.
L’ideale sarebbe poter frequentare con continuità un corso di yoga, ma se non ha il tempo per andare in palestra come si fa? Semplice, ti ricrei il tuo angolo yoga in casa. Se credi che sia impossibile, ti sbagli di grosso: bastano pochi accorgimenti per creare il tuo angolo per lo yoga e la meditazione nelle mura domestiche, e nelle prossime righe ti forniremo tutti i suggerimenti più importanti a riguardo.
Scegli lo spazio giusto
Il primo step nella ricerca del tuo spazio yoga è studiare in quale punto della casa puoi collocarlo. Considera che ti bastano pochi metri quadrati per il tuo angolo yoga, quindi puoi optare per una piccola stanza o anche solo per una parte di una più grande.
Qualunque sia la tua scelta, l’importante è che si tratti di uno spazio in cui non vi siano distrazioni, così come prevede l’antica arte del Feng Shui, pratica che ti aiuta a stabilire l’armonia dell’ambiente in cui vivi. Questo significa che devi evitare stanze in cui transitano continuamente le persone che vivono con te. Inoltre, non vanno bene le camere le cui finestre danno su strade molto trafficate. Solo dopo aver trovato il punto giusto della casa dove ritagliarti il tuo angolo yoga potrai pensare a come “arredarlo”.
Arredamento in stile minimal
Per arredare uno spazio per lo yoga la parola d’ordine è solo una: minimal. Scegliere un arredamento minimalista è importante sia per creare un ambiente confortevole, sia per favorire la praticità dei movimenti tipici dello yoga. I mobili da scegliere devono essere tutti in legno il meno lavorato possibile, bassi e possono essere sia chiari che scuri. Fra gli accessori da inserire per la meditazione non possono mancare pedane, sbarre di legno e tappetini. Inoltre, ti consigliamo di aggiungere tanti cuscini morbidi che ti serviranno sia per dare colore all’ambiente, sia come ulteriori accessori per le tue sedute di yoga.
Anche per quel che riguarda le pareti, le indicazioni sono ben precise: ci vogliono quadri o stampe dedicati a immagini spirituali, che creano l’atmosfera giusta per la medicazione. Uno dei simboli più utilizzati nelle sale yoga è sicuramente l’Hamsa, che in Italia conosciamo come Mano di Fatima. Se è la prima volta che ti approcci alle discipline di meditazione magari il nome non ti dirà niente, ma si tratta di un amuleto che riporta come forma il palmo di un mano, il cui “intento” è quello di attirare le energie positive e allontanare gli sguardi malevoli.
Un altro simbolo molto usato (in alcuni casi perfino abusato) è il Tao, che dà il nome anche al taoismo, una delle discipline più antiche di meditazione. Il simbolo del Tao è uno dei più famosi al mondo, e rappresenta la dicotomia fra Yin e Yang, le due forze opposte che bilanciandosi a vicenda arrivano al perfetto equilibrio.
Altro simbolo che puoi apporre nel tuo angolo per lo yoga sicuramente il fiore di loto. Si tratta di un fiore che per molte discipline di meditazione rappresenta l’illuminazione: in natura questo fiore nasce in acque fangose e stagne, quindi in qualche modo rappresenta la possibilità che ogni uomo ha di rinascere partendo da situazioni tutt’altro che idilliache.
Puoi esporre questi simboli nel tuo angolo yoga sotto forma di quadri, disegni, ciondoli o stampe. Se poi hai spazio e modo, puoi perfino dipingerli direttamente nelle pareti della stanza che hai adibito allo yoga.
Un po’ di green per lo yoga
Anche se non sono esattamente un accessorio per fare yoga, le piante possono essere un elemento cardine per il tuo spazio di meditazione. A tal proposito puoi prendere spunto dal Vastu, una disciplina parallela allo yoga che offre suggerimenti sul come collocare le piante in un ambiente domestico.
Secondo il Vastu, le piante che hai in casa vanno collocate nel tuo angolo yoga con uno specifico ordine. La più alta va messa al centro e tutte le altre intorno, così la tua attenzione sarà sempre rivolta verso l’alto così come i tuoi obiettivi di vita. Se lo spazio che hai per lo yoga è molto limitato magari non puoi seguire i dettami del Vastu alla lettera, ma puoi comunque porre le piante tutte intorno allo spazio in cui svolgerai i tuoi esercizi di meditazione.
Altro modo di collocare le piante può essere quello di appenderle: puoi fare sicuramente un’operazione del genere per piante tipo edera, pothos o felce.
Quali colori alle pareti della tua stanza per lo yoga?
Ogni piccolo dettaglio è importante per creare l’atmosfera giusta nel tuo angolo yoga, e nemmeno le pareti fanno eccezione. Probabilmente ridipingere appositamente una parete per lo yoga può sembrarti eccessivo, ma non si tratta di una velleità inutile, ma di uno degli elementi fondamentali per lo yoga. Del resto, puoi cucinare le migliori pietanze del mondo, ma se non aggiungi il sale saranno comunque insipide, e un po’ funziona così anche per lo yoga.
Ovviamente, non è detto che tu debba necessariamente riverniciare: magari le pareti della stanza che hai scelto hanno già la giusta tonalità. Considera che ci vogliono colori che trasmettano pace e serenità, quindi vanno bene tutte le tonalità pastello e qualsiasi colore associabile alla natura. Ad esempio, avere pareti verdi come la vegetazione o azzurre come il cielo e il mare è il massimo per un angolo yoga.
Fra gli altri colori “ammessi” ci sono anche bianco, giallo, viola e indaco che, insieme al blue e al verde, sono collegati ai sette chakra basici. Anche nero e grigio pietra contribuiscono a dare il giusto equilibrio cromatico all’ambiente, ma non devono essere dominanti. In questo caso, puoi aggiungere dell’oggettistica di questi colori al tuo angolo yoga.
Metti al bando invece carte da parati troppo accese e pitture eccessivamente brillanti, perché sono dotate di un “dinamismo” che stravolgerebbe l’atmosfera generale.
Lo yoga e la luce
Avere un angolo yoga con i colori giusti e stare al buio ovviamente non avrebbe alcun senso. La stanza deve essere adeguatamente illuminata affinché ci possa essere la giusta atmosfera per la meditazione. L’illuminazione naturale è da preferire a quella artificiale. Se hai una finestra bella grande che dà su un paesaggio naturale, magari un giardino o una vista sul mare, colloca il tuo angolo yoga in favore di questo punto luce.
Qualora tu non abbia una vista così panoramica, o semplicemente puoi praticare yoga nelle ore serali, dovrai ovviare con la luce artificiale. Scegli luci calde, magari anche soffuse e tendenti al giallo, che possano irradiare l’intero angolo yoga e creare quindi la giusta atmosfera. Lampadari e faretti da soffitto, fossero anche luce calda, non rendono la giusta illuminazione, perché troppo distanti dal tuo tappetino per lo yoga. Meglio fonti di illuminazione “più basse”: lampade da terra, piantane o anche delle semplici candele profumate, tutte ben distanziate fra di loro.
Suoni e profumi per lo yoga
Se sei arrivato a questo punto della guida significa che hai già appresso le basi per poter allestire il tuo angolo per lo yoga in casa. Ora non ti resta che curare i dettagli che faranno la differenza durante gli esercizi di meditazione che aiutano a stimolare i tuoi sensi. Lo yoga, del resto, è una disciplina che coinvolge tutti i sensi, quindi fra gli altri anche olfatto e udito hanno bisogno di essere “attivati”.
Per quel che riguarda l’olfatto è presto fatto: posiziona nel tuo angolo yoga delle candele profumate o dei classici bastoncini per l’incenso. Naturalmente, candele o incensi andranno accesi durante la tua fase di meditazione. Per quel che riguarda l’udito non va usata la musica, o almeno non nell’accezione con cui viene considerata normalmente. Riprodurre suoni della natura come il canto degli uccelli o lo scorrere di un fiume è la migliore melodia possibile per chi pratica yoga.
Altri trucchi se hai pochissimo spazio
Le case, soprattutto in città, sono sempre più piccole. Trovare lo spazio per la propria pratica può davvero diventare una sfida. Come fare, dunque? La stanza più grande della tua casa sarà probabilmente la camera da letto o il soggiorno.
Per rendere veloce la preparazione allo yoga, potrai posizionare un piccolo mobile nella stanza prescelta. Tornerà utile per riporre il tappetino e altri strumenti che utilizzi normalmente durante la pratica. Per aiutarti nel focus, potrai anche optare per l’utilizzo di un paravento, con il quale separare, temporaneamente, la tua zona yoga dal resto della casa.
Le cappe da incasso o cappe integrate stanno diventando sempre più popolari nel mondo del design delle cucine. Sono progettate per integrarsi con il resto della cucina senza creare disordine. Questa è una grande differenza rispetto alle cappe tradizionali che di solito hanno un proprio spazio separato, molto spesso sono posizionate nella parte superiore di un’isola o di una parete della cucina.
Il motivo principale per cui acquistare una cappa da incasso è che questi accessori occupano meno spazio e non intralciano altre cose nella tua cucina come il piano cottura o la tua stufa. Una cappa integrata ha anche un aspetto elegante che si abbina bene alle cucine moderne con superfici lucide.
Di seguito andremo a vedere come scegliere una cappa da incasso perfetta per le tue esigenze e a chi affidarsi per acquistare un prodotto di qualità.
Perché acquistare una cappa da incasso?
La cucina è uno degli spazi più importanti e vissuti di tutta la casa. Proprio per questo motivo è fondamentale riuscire a realizzare una cucina che sia ben progettata sia sotto il punto di vista estetico e del design, sia sotto il punto di vista operativo e funzionale. Per riuscire a soddisfare entrambi i fattori, la cappa da incasso è sicuramente la soluzione ideale.
Rispetto ad una cappa tradizionale, infatti è molto meno visibile e darà un senso di maggiore spazio e ordine nella tua cucina. Anche sotto l’aspetto della funzionalità è ottima, in quando rispetto ai modelli precedenti riesce ad aspirare più velocemente fumo e odori derivanti dai cibi cucinati.
Un altro grande vantaggio è il rumore. Le nuove cappe da incasso raggiungo un livello di Decibel inferiore ai 50 DB, mentre quelle tradizionali arrivano e superano i 70 DB.
Diverse tipologie di cappa da incasso
In questo paragrafo andremo a parlare delle diverse tipologie di cappe da incasso che possono essere installate nella tua cucina. Soprattutto ci soffermeremo sui pro e sui contro di ogni tipo di cappa.
Per scegliere il tipo di cappa da incasso perfetto per la tua cucina, devi prima considerare quanto spazio puoi occupare e che tipo di disposizione desideri. Esistono due tipi principali di cappe da incasso: a ricircolo e quelle down draft. Le cappe a ricircolo fanno circolare l’aria all’interno della cappa, questa prima tipologia ha solitamente un design senza prese d’aria. Le cappe da incasso a ricircolo sono la migliore soluzione per le cucine che hanno uno spazio limitato e, possono essere molto utili, in cucine dove è presente scarsa ventilazione.
A differenza delle prime, le cappe da incasso down draft sono il più delle volte collegate alla ventola della cucina, ma alcuni di questi modelli vengono integrati e quindi non richiedono un sistema di ventilazione esterno. Possono aiutare a migliorare le prestazioni quando si cucina a fuoco alto o in sostituzione di una ventola di scarico quando si cucina a bassa temperatura.
Dove acquistare la tua nuova cappa da incasso?
Negli ultimi anni si sono sviluppati sempre più negozi online che vendono qualsiasi tipo di prodotto. Ormai, in pochi semplici click puoi fare arrivare a casa tutto quello che desideri.
Per quanto riguarda la cucina e i suoi accessori, ti consigliamo di scegliere un e-commerce che sia in grado di venderti dei prodotti di alta qualità e che sia seguita da professionisti del settore. Per l’acquisto di tutto ciò che riguarda uno dei luoghi dove ogni persona passa gran parte della propria giornata, è fondamentale affidarsi a persone qualificate che vendono prodotti di prima qualità.
In questo caso ti consigliamo Adriatica Elettrodomestici, un’azienda con sede in provincia di Teramo che spedisce i migliori prodotti in commercio in tutta Italia. Il costo della spedizione varia in base al peso e/o al volume del prodotto acquistate e, scegliendo la modalità spedizione espresso, potrai ricevere la tua nuova cappa da incasso nel giro di massimo 1/2 giorni. La consegna è garantita in tutta Italia, comprese le isole.
Chi si occupa dell’installazione di una cappa da incasso?
Per quanto riguarda l’installazzione, bisogna assicurarsi di effettuarla con tantissima attenzione e precisione. Il minimo errore potrebbe essere fatale e compromettere il funzionamento della cappa.
Proprio per questo motivo è necessario contattare un tecnico specializzato che, una volta completata l’installazione, possa rilasciare il documento ufficiale. Questo documento è fondamentale per provare che l’installazione è avvenuta nel pieno rispetto delle leggi.
Per quanto riguarda la canna fumaria, la cappa da incasso deve essere attaccata ad una canna fumaria nuova, differente da quella che viene utilizzata per riscaldare la casa.
Filtri delle cappe da incasso
Proprio come per le cappe da cucina a vista, anche quelle da incasso sono dotate di filtri realizzati appositamente per riuscire a trattenere tutto il grasso che viene rilasciato durante la cottura dei cibi. Questi filtri sono fondamentali per tutelare il motore che è necessario per l’aspirazione.
Gli ultimi modelli, i più tecnologici, hanno un sistema integrato che riesce ad avvertirti quando il filtro ha bisogno di pulizia.
Il progetto Espace House firmato Apollo Architects & Associates
Questa piccola casa a due piani con struttura in legno è nascosta in un quartiere residenziale del centro di Shinagawa, Tokyo. I clienti, una coppia dal gusto minimalista e con pochi beni superflui, desideravano una casa privata in un lotto compatto, che privilegiasse un’atmosfera spaziosa e ariosa rispetto a stanze effettivamente di grandi dimensioni.
Espace House confina con il lato nord di una strada stretta ed è circondato da un fitto agglomerato di case. Per garantire la giusta privacy in questo ambiente che ospita la zona giorno con living e cucina, la facciata fronte strada si presenta priva di finestre. La luce naturale del giorno proviene da un cortile interno e dai grandi lucernari.
Per sfruttare al meglio la facciata gli architetti hanno utilizzato un telaio rigido in legno a forma di cancello. Una soluzione che ha permesso di evitare la presenza di muri portanti sul lato nord della casa, consentendo a tre finestre di occupare l’intera larghezza di quel lato. Per incnalare più luce naturale, al di sopra delle finestre è stata aggiunta una fila di lucernari.
Il contenitore integrato alla parete sfrutta la forma dei montanti del telaio. Una scelta, questa, che rende la zona giorno funzionale e limita la necessità di aggiungere molti mobili.
Incanalare la luce naturale del giorno
La caratteristica più sorprendente di Espace House è la fornitura di luce naturale. Nella camera padronale, che occupa tutto il secondo piano, tre finestre sul lato nord permettono un’illuminazione morbida e diffusa all’interno della casa. Nel frattempo, la luce solare diretta proveniente da sud splende lungo il tetto inclinato e viene riflessa da un muro nella stanza, illuminando l’area vicino alle finestre. Questa luce filtra attraverso le grate del pavimento fino al primo piano, dove si trovano la camera da letto e il bagno.
Inoltre, la luce naturale viene incanalata attraverso le finestre del lucernario collocate lungo il lato nord, proiettando gradazioni sul soffitto inclinato del timpano. In questo modo anche la cucina disposta sul rero della casa riceve un’illuminazione adeguata.
Trattando l’intero edificio come fosse un “riflettore”, gli architetti hanno creato un “universo” separato di luce diffusa che fa sentire Espace House spaziosa, valorizzando il carattere tranquillo dei suoi residenti.
In previsione del Black Friday che fa impazzire tutti, soprattutto in vista del Natale, siamo andati alla ricerca di addobbi da Eminza. La rubrica dedicata allo shopping questo mese è dedicata a tutto ciò ce ci può servire per il giorno più bello dell’anno.
Gli stili del Natale 2022
Sono davvero tante le declinazioni per il Natale di quest’anno che abbraccia i ricordi, passando per la natura e arrivando al freddo inverno nevoso. Eminza ci suggerisce addirittura 5 stili diversi tra cui scegliere ed identificarsi, così ognuno di noi potrà trovare in più adatto al proprio modo di essere.
“Natale in famiglia” ci riporta all’ infanzia, tra giochi e decori tradizionali rossi e bianchi con trenini, bastoncini di zucchero, omini di pan di zenzero.
Da questa collezione scegliamo la ghirlanda da appendere alla porta di casa, realizzata con intrecci di rami artificiali e applicazioni a tema natalizio di fiocchi e pigne. Aggiungiamo una figura classiche delle storie del Natale come lo Schiaccianoci in legno e divertenti decorazioni per l’albero che riprendono i colori classici di questa festa.
“Natale elegante” si fonde a quello in famiglia. Più raffinato ed elegante, questo stile si carica di colore più intenso. Il rosso si sposta verso il bordeaux, il verde abete si accende. Tutto risplende sotto i riflessi dorati, le luci e i dettagli dorati.
Eminza per un Natale nella natura
“Natale boreale” è dedicato a chi ama la neve, le baite e i paesaggi nordici. I colori sono più freddi, o come Eminza battezza in versione brinata: argento, bianco e blu nebbia.
A risplendere sono le ghirlande di ghiaccio, i portacandele e qualche legno qua e là. Gli animaletti si mimetizzano nell’effetto cotonato della neve, i rami si ricoprono di una spruzzata bianca. Addobbare con questo stile ci catapulta direttamente nel villaggio di Santa Claus.
Sempre all’ insegna della natura è il “Natale campestre”. Eminza propone questo stile autentico e rigenerante per mostrare la natura nel suo vero modo di essere. Qui i colori aumentano perché oltre al verde più tenue dell’albero gli addobbi sono più delicati dal mogano al lilla passando per la cannella, e non solo per il colore. Sono toni forse meno simbolici ma altrettanto festosi perché arricchiti da decorazioni.
Infine, la natura porta ad un “Natale magico” per evoluzione. I toni delicati diventano romantici declinati sul cipria ed il ramato. E sui fiori si posano fatine e farfalle, anche a Natale.
Ora non resta che fare shopping di Natale da Eminza per trovare tutto ciò che serve.
Buongiorno Creativa! ma soprattutto buona domenica! oggi ti propongo un tutorial per realizzare degli gnomi da appendere! puoi appendere questi piccoli gnomi all’albero di natale, a maniglie di porte, a pomelli di mobili, perché no anche a ad un portachiavi! Questo tutorial è sia facilissimo che velocissimo, realizzerai lo gnomo in meno di 5 minuti! Quindi prepara tutto il materiale e comincia!
Video tutorial piccoli gnomi da appendere in stile shabby
Materiale occorrente:
Pallina di polistirolo da 2 cm.
Tubolare color tortora 15-18 cm in alternativa un calzino da bambino.
Cordino in juta per legare e per realizzare il fiocchetto.
Barba per gnomi grigia.
Pallina di legno da 0,5cm.
Filo metallico 10 cm.
Pom pom bianco.
Colla a caldo.
Procedura:
Lega il tubolare ad uno dei capi per chiuderlo, salta questo passaggio se utilizzi un calzino perché è già chiuso.
Infila la pallina nel tubolare e legala per non farla uscire.
Prendi 15 cm di laccio e crea un cappio, incollalo dentro al tubolare, infila nel nodo il filo metallico e lega il tutto per bloccare.
Taglia tutti i lacci in eccesso e risvolta il tubolare per formare il cappello.
Taglia la barba come da cartamodello ed incollala alla pallina rivestita.
Blocca il cappello sulla barba ed incolla la pallina per formare il nasino.
Decora il cappello con un fiocco che creerai dal laccio in iuta avanzato.
Incolla il pom pom alla punta del cappello.
Il piccolo gnomo da appendere è pronto! Lo realizzerai in meno di 5 minuti, è davvero semplicissimo!
Ora ti mostro la faccia della mia nipotina quando le ho detto che c’era uno gnomo per lei… Lo voleva rosa…. e rosa sarà al prossimo tutorial!
La mia nipotina Bianca mentre mi chiede lo gnomo in rosa!
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Non solo per abbigliamento militare professionale, il cinturone tattico militare conosciuto soprattutto per essere un accessorio sulle mimetiche o abbinato alle divise può diventare anche un ottimo aiuto per gli amanti del fai da te e così può essere ideale come dono per chi pratica bricolage o questa tipologia di attività. Il cinturone tattico completo esercito italiano è un prodotto da non perdere: in questo articolo vogliamo svelarvi tutto ciò che c’è da sapere su questo prodotto.
Le cinture tattiche militari sono essenziali per qualsiasi membro del servizio o del primo soccorso che abbia bisogno di avere le mani libere e di mantenere accessibile la propria attrezzatura. Queste cinture vengono solitamente indossate sopra la vita, appena sopra o sotto la linea principale della cintura, a seconda del modello. Questa posizione facilita l’accesso a pistola, coltello e altri accessori senza dover prima togliere lo zaino o un’altra borsa. Le cinture tattiche sono anche più resistenti delle cinture normali e possono sopportare molte sollecitazioni senza rompersi. Sono costruite con cuciture rinforzate, pelle spessa e altri materiali di alta qualità che durano più a lungo di una normale cintura.
Cosa cercare quando si acquista una cintura tattica militare
Una cintura tattica militare deve essere realizzata in materiale di alta qualità, in grado di resistere all’uso intensivo. Le cuciture devono essere resistenti, con una doppia o addirittura tripla cucitura per assicurarsi che non si rompano. La fibbia deve essere in metallo o in plastica di alta qualità e deve essere abbastanza robusta da sostenere anche carichi pesanti. La cintura deve essere comoda da indossare e facile da pulire. La lunghezza della cintura deve essere regolabile in modo da potersi adattare a diverse misure di vita. Inoltre, la cintura deve poter essere facilmente sostituita in caso di necessità, ad esempio quando si usura o si ricopre di fango e sporcizia. Assicuratevi che nei passanti della cintura ci sia spazio sufficiente per l’equipaggiamento militare, come borracce e sacche.
Lunghezza e larghezza della cintura – La lunghezza della cintura dipende dalla persona che la indossa. Una persona con un busto più lungo avrà bisogno di una cintura più lunga di una persona con un busto più corto. La larghezza della cintura dipende dalla quantità di equipaggiamento trasportato. Più larga è la cintura, più attrezzatura può contenere.
Le fibbie – Le fibbie delle cinture devono essere sufficientemente robuste da sostenere il peso dell’attrezzatura e allo stesso tempo facili da usare.
Le cuciture – Le cuciture devono essere resistenti e in grado di sopportare il peso dell’attrezzatura trasportata.
Peso – Assicuratevi che la cintura e l’equipaggiamento che contiene siano abbastanza leggeri da non causare affaticamento.
Durata – Il cinturone deve essere in grado di resistere all’uso intensivo e alle condizioni ambientali difficili.
Altri usi della cintura militare
Il cinturone tattico militare nasce appunto per accompagnare militari od operatori in divisa durante le operazioni militari ma oggi è utilizzato anche in altri ambiti; ad esempio chi lavora nell’industria edile, chi si occupa di bricolage o semplicemente chi è abile nei lavoretti e ha necessità di tenere a portata di mano tanti strumenti avendo però la possibilità di avere le mani libere per lavorare può scegliere una di queste cinture da applicare in vita.
Acquistarne una di qualità è fondamentale, ecco perché vogliamo suggerirvi un e-commerce dove poter fare shopping: militaria.it mette a disposizione diversi modelli di cinturone tattico tra cui scegliere, fornendo anche un ottimo servizio di consegna rapido e permettendo di navigare tra diverse tipologie di prodotto. Perché sceglierli? Sono più resistenti delle normali cinture e possono sopportare molte sollecitazioni senza rompersi.
Il plexiglass è un materiale resistente e molto malleabile che si presta perfettamente alla realizzazione di complementi di arredo davvero interessanti. Da una parte il plexiglass ricalca la bellezza e la trasparenza del vetro, dall’altra assicura una maggiore resistenza, durevolezza e possibilità di personalizzazione.
E se ti dicessimo che i mobili in plexiglass sono anche più convenienti? Ecco, oltre a tutti questi vantaggi il plexiglass permette all’interior design abitativo di convertirsi in uno stile unico e sorprendente, di cui andrai assolutamente fiero. Vediamo insieme quali sono i principali arredi in plexiglass e come inserirli negli ambienti.
Cos’è il plexiglass e perché viene utilizzato per l’arredo
Il plexiglass o PMMA, polimetilmetacrilato, è un materiale plastico composto da polimeri di metacrilato di metilene. Plexiglass è il nome dato a una sorta di vetro acrilico, il più delle volte trasparente, che risulta molto resistente, versatile e leggero.
La creazione del plexiglass avvenne nel 1933 a opera del chimico Otto Röhm che sintetizzò questo materiale offrendo poi al mondo la capacità di perfezionare la tecnica e sfruttarla in svariati modi. All’inizio il plexiglass veniva utilizzato per la realizzazione di insegne me ben presto è stato utilizzato anche in altri ambiti, tra cui quello dell’arredamento.
Il principale vantaggio del plexiglass riguarda appunto la resistenza ai fenomeni atmosferici e agli urti, nonché la notevole elasticità che rende il materiale praticamente infrangibile.
Il plexiglass si presta perfettamente per la creazione di arredi e complementi, grazie alla sua leggerezza e alla facilità nella pulizia. Inoltre, è possibile sbizzarrirsi in colorazioni e forme grazie alla sua incredibile capacità di personalizzazione. Il plexiglass può donare all’ambiente un carattere moderno e dinamico, creativo e soprattutto funzionale, adattandosi a ogni stile e gusto.
Perché scegliere mobili in plexiglass
L’arredamento in plexiglass è conveniente e vantaggioso sotto diversi aspetti, ma soprattutto è di stile. Si adatta perfettamente a uffici, negozi e case, sia di lusso che più minimal. Il plexiglass viene scelto come materiale per la realizzazione di mobili e oggetti di arredo in diversi ambiti, come ad esempio nel settore nautico, ospedaliero, pubblicitario e per l’illuminotecnica o oggettistica varia.
Il plexiglass è l’alternativa più conveniente e versatile al vetro in quanto ripropone la stessa lucentezza e trasparenza, nonché capacità di trasmettere la luce. In aggiunta il plexiglass è resistente agli urti, più sicuro e leggero del vetro, condizione ideale in caso di bambini.
Il plexiglass è un materiale innovativo e versatile che raggiunge diverse forme, dalle più regolari alle più sinuose e originali. Per questo può essere utilizzato per realizzare mobili e complementi di arredo all’avanguardia.
Per esempio, con delle mensole in plexiglass si possono realizzare librerie leggere e resistenti allo stesso tempo, sia per lo studio che per il soggiorno. Ma anche sedie, comodini e tanto altro ancora. Se vuoi approfondire, In questa pagina puoi vedere esempi di arredi e complementi in plexiglass.
In quali ambienti stanno bene gli arredi in plexiglass
Se stai cercando idee per arredare la tua casa in modo innovativo e creativo, i mobili in plexiglass sono la risposta perfetta. Ideali per uno stile industrial chic, oppure per un richiamo agli anni ’60, i mobili in plexiglass possono assumere diverse forme e arricchire l’atmosfera di un salone, di una cucina e anche del bagno. Ma non solo. Gli arredi in plexiglass stanno bene sia in ambienti moderni e contemporanei, sia in quelli più classici.
Abbinandoli a delle luci led colorate possono creare un’atmosfera molto particolare. Dei mobili in plexiglass si sfrutta la trasparenza: permette di creare giochi di luce, superfici invisibili che ampliano lo spazio e non appesantiscono l’ambiente, trasmettendo un’idea di pulizia ed essenzialità.
Gli accessori per il bagno in plexiglass come mensole per appendere asciugacapelli, asciugamani o sapone, sono una valida opzione anche perché il plexiglass non subisce la stessa ossidazione del metallo.
Anche in cucina il plexiglass si presta all’ottimizzazione degli spazi e alla praticità di cui si necessita tipicamente in cucina. Con il plexiglass si possono realizzare sedie e sgabelli ma anche contenitori e scatole di vario genere.
Richiestissimi sono anche i comodini in plexiglass, leggeri e discreti si abbiano a qualsiasi tipo di arredo. Lo stesso concetto vale anche per l’illuminazione.
Come pulire e mantenere i mobili in plexiglass
Prendersi cura del plexiglass è più facile di quanto si possa pensare: è vero che bisogna prestare attenzione a non graffiare la superficie, quindi meglio optare per panni morbidi, indicati anche per non lasciare aloni o righe, come ad esempio la microfibra.
L’ideale per la pulizia del plexiglass sarebbe utilizzare dei panni cattura polvere oppure aiutarsi con un detersivo spray, oppure un detergente delicato. L’unico problema con la plastica è appunto l’opacizzazione, ed è importante pulire i mobili in plexiglass con delicatezza per evitare che questo inconveniente accada.
Idee di mobili in plexiglass
Alcuni esempi di arredi in plexiglass sono i tavoli, in particolare i tavolini bassi da soggiorno poiché la trasparenza può contribuire ad ampliare l’ambiente mantenendo una certa funzionalità. I tavoli in plexiglass sono più resistenti, leggeri e ideali per l’utilizzo quotidiano, donano all’ambiente un aspetto moderno e innovativo.
I comodini in plexiglass rappresentano una soluzione vantaggiosa poiché diventano molto comodi da spostare durante le pulizie di casa o mentre si vuole sistemare la camera e restano un tocco di design davvero unico, in grado di entrare in sintonia con tutti gli stili di arredamento più interessanti: dal moderno chic, al boho minimal.
Puoi optare per degli appendiabiti in plexiglass da posizionare all’ingresso o dietro la porta; puoi scegliere delle consolle o mensole in cui appendere le tue piante discendenti, oppure creare delle pareti divisorie su misura innovative e originali completamente in plexiglass.