La rigenerazione urbana incontra la cultura, l’arte e il design nel nuovo progetto firmato dallo studio fiorentino q-bic. Un’ex area industriale alla periferia di Milano, in via Vezza d’Oglio 14, si trasforma in un vibrante cluster culturale e gastronomico. Il recupero di questo spazio di 3000 metri quadrati segna una rinascita per il quartiere, restituendo alla città un luogo di aggregazione, sperimentazione e innovazione.
Un progetto di rigenerazione urbana firmato q-bic
A guidare questa trasformazione sono stati Alberto e Lorenzo Querci, imprenditori senesi noti nel mondo della ristorazione, già dietro al successo di Moebius, ristorante creativo insignito di una stella Michelin nel novembre 2023. Insieme ai soci e co-founder Francesco Sicilia e Natascia Milia, hanno deciso di ampliare l’offerta gastronomica e culturale di Milano con un progetto architettonico che fonde memoria storica e innovazione contemporanea.
Q-bic ha progettato uno spazio multifunzionale capace di accogliere eventi, arte e alta cucina, mantenendo intatta l’anima industriale del sito, un tempo deposito di ossigeno dei primi del ‘900. L’intervento ha rispettato e valorizzato le tracce del passato, con pareti lasciate grezze, elementi in ferro ossidato e un equilibrio armonico tra materiali preesistenti e nuove strutture. Un’imponente pergola in ferro domina la piazza trapezoidale di 1200 metri quadrati, fulcro del progetto, che collega tre distinti volumi funzionali: Magma, Lubna e Scaramouche.
Magma: un nuovo spazio per eventi
L’area eventi Magma occupa circa 900 metri quadrati ed è situata in quella che un tempo era la sala macchine dell’impianto industriale. Il tetto originale è stato demolito e ricostruito per migliorare la stabilità e la funzionalità dello spazio, preservando tuttavia la caratteristica copertura a shed in ferro. I nuovi lucernari, grandi parallelepipedi in ferro, creano giochi di luce e conferiscono un’estetica unica alla struttura.
Pensato per essere uno spazio versatile e dinamico, Magma si presta a ospitare eventi culturali, performance e installazioni artistiche, con un impianto tecnico studiato per garantire la massima flessibilità d’uso.
Lubna: un listening restaurant bar tra design e sperimentazione
Il Listening Restaurant Bar Lubna si estende per 350 metri quadrati e si caratterizza per la forte connessione con l’esterno. Parte del locale si trova all’interno di un edificio preesistente, mentre una sezione si sviluppa nel nuovo volume semicircolare vetrato, creando una continuità visiva con la piazza. Il cemento è il materiale dominante, utilizzato per pavimenti, banconi e arredi, contribuendo a un’atmosfera minimalista e sofisticata.
Un’installazione di moduli girevoli specchiati riveste una parete di 15 metri e, ruotando di 180 gradi, si trasforma in una superficie ideale per proiezioni immersive. Lubna non è solo un ristorante, ma un’esperienza sensoriale dove cucina, musica e design si fondono in un unico concetto.
Scaramouche: arte contemporanea in una cornice industriale
A completare il progetto, la galleria d’arte Scaramouche, fondata nel 2009 a New York da Daniele Ugolini e ora trasferita a Milano in partnership con Simone Ferretti. Lo spazio, con tonalità neutre e ampie superfici luminose, ospita mostre di artisti emergenti e affermati, ponendosi come un punto di riferimento per l’arte contemporanea nella città. L’inaugurazione è stata celebrata con una personale di James Brown, segnando l’inizio di un percorso espositivo di grande rilievo.
Un loft dedicato alle residenze d’artista
Affacciato sulla piazza interna, il progetto include anche un loft di 200 metri quadrati, concepito come residenza per artisti e spazio per eventi esclusivi. Dotato di cucina a vista, un’ampia zona living e una camera da letto separata, il loft diventerà un luogo di incontro per creativi, ospitando showcooking, degustazioni e shooting fotografici.
q-bic propone un nuovo modello di riqualificazione urbana
Il recupero dell’area non si è limitato alla conservazione dell’identità industriale, ma ha trasformato uno spazio dismesso in un luogo di socialità e innovazione. Q-bic ha dato vita a un progetto che dimostra come architettura, design e funzione possano coesistere nel rispetto della memoria storica, reinventando la periferia milanese con uno sguardo rivolto al futuro.
Con Magma, Lubna e Scaramouche, Milano si arricchisce di un nuovo polo culturale che unisce arte, gastronomia e sperimentazione in un unico spazio vibrante e inclusivo.
Progetto: studio q-bic
Forniture:
Illuminazione: Iguzzini, Flexalighting, Toscot, Genuit, Gruppo raina Arredamento: Billiani, Quinti, Maison Du Monde, Francisco Segarra, Sklum Attrezzature Cucina/bar: Prisma, Electrolux
Cappe: Qualitec s.r.l.
Aziende:
Ditta edile: Gruedil s.r.l.
Impianti elettrici: Tiranzoni s.r.l.
Impianti idraulici: F.lli Testi Divisione Impianti s.r.l Canalizzazioni: Canalsistem s.r.l. Pavimentazione esterna: Appiantica s.r.l. Carpenteria metallica: Comea s.r.l.
Vetri: Vetromania s.r.l.
Piante: Vivaio Arcangeli
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