Confortevoli e versatili, gli imbottiti trasformabili sono dei veri e propri jolly. Ma vediamo come scegliere il divano letto più adatto alle proprie necessità.
Di linea classica o di design, spesso hanno estetica e comfort pari ai modelli tradizionali. Rivestimenti versatili e costi spesso contenuti ne fanno la soluzione ideale per chi ha poco spazio e tanti amici.
Negli ultimi anni l’evoluzione di questi modelli è stata radicale. A partire dalla gamma delle proposte: non più solo divani e poltrone, ma anche sistemi componibili. Nuovi modelli pensati per essere inseriti facilmente nel living e nello studio.
Divani e poltrone letto per ogni esigenza
I divani trasformabili sono la soluzione salvaspazio per eccellenza. Dal giorno alla notte, in poche mosse, possono accogliere fino a tre persone. Se sei alla ricerca di un divano letto economico per il soggiorno, la camera degli ospiti o la casa vacanze, puoi scegliere tra diversi modelli e dimensioni. Le principali catene di arredamento, come ad esempio Conforama, propongono tipologie che spaziano dai 2, 3 o più posti, fino ai modelli angolari a costi davvero contenuti. Come scegliere il divano letto?
In un soggiorno piccolo o in un monolocale, è consigliabile un 2 posti di dimensioni minime – 150/160 cm di lunghezza – disposto a ridosso di una parete per imitarne l’ingombro. Se il soggiorno è di media misura, è possibile scegliere un modello a 3 posti. I divani letto ad angolo, i più voluminosi, sono perfetti per ambienti di medie e grandi dimensioni. Possono essere collocati anche a centro stanza e utilizzati come elemento divisorio.
Compatta o in dimensioni comfort, la poltrona è l’elemento che completa la zona conversazione. Per creare un angolo relax a 360° ci sono poltrone che si trasformano facilmente in un comodo e pratico letto singolo.
I meccanismi di apertura e chiusura
Sempre più facili e pratici nell’uso, spesso basta un semplice gesto per passare da divano a letto, oppure per ottenere una chaise lounge o un’isola di relax. Il sistema più classico prevede che il letto, chiuso in tre parti, sia estratto dalla seduta e che lo schienale resti fisso. In alcuni casi è possibile aprire il letto senza spostare tutti i cuscini. Inoltre, l’ingranaggio di apertura è spesso sufficientemente leggero per poter essere azionato con estrema facilità.
In fase di scelta andrà considerata anche la posizione nella stanza e il rapporto con gli altri arredi. Non basta considerare l’ingombro del divano chiuso, ma occorre valutare che ci sia spazio sufficiente per aprirlo senza dover spostare altri mobili. Questo, anche per rifare il letto in tutta comodità.
Inoltre, è utile ricordare che, a parità di dimensioni della rete, le misure esterne dell’imbottito possono variare molto. Per esempio, in un divano a due posti, per disporre di una rete matrimoniale da 160 x 190 cm, si può passare da un minimo di 170 cm per un modello privo di braccioli, fino a 210-220 cm. Per guadagnare spazio davanti al divano, meglio privilegiare sistemi con apertura a libro, o reti che si aprono con il lato più lungo parallelo allo schienale.
Le misure perfette per dormire
Le proporzioni fra la struttura e il piano di riposo seguono precise regole progettuali ma, nonostante ciò, fra un’azienda produttrice e l’altra ci possono essere leggere differenze nelle misure dei letti. Questo anche nel caso di una produzione standard. Per avere dei punti di riferimento, ricordiamo che la lunghezza standard delle reti e dei materassi è di 190-200 cm. Per quanto concerne la larghezza, invece, per un singolo si calcolano 80-90 cm, ma per soluzioni di fortuna ne bastano anche 70.
120 cm corrispondono alla misura di un letto a una piazza e mezza, mentre con 140 cm si ha un letto alla francese, che si può considerare un matrimoniale di taglia small. Il matrimoniale tradizionale, invece, è largo 160-170 cm.
Sempre in tema di misure, per poter girare comodamente intorno al letto è consigliabile lasciare un passaggio di 40-50 cm.
Quale materasso per il divano letto?
Infine, quale materasso scegliere per il divano letto? Se è previsto un utilizzo quotidiano per dormire, il tipo di rete, il materasso e la maneggevolezza del sistema di apertura meritano la stessa considerazione. Il piano di riposo può essere a rete elettrosaldata o a doghe. In entrambi i casi si possono abbinare materassi a molle da 12-15 cm oppure in poliuretano indeformabile a densità differenziata. In questo caso lo spessore del materasso può essere ridotto a soli 10 cm. Un’altezza che garantisce un buon sostegno e non ostacola il sistema di apertura e chiusura del letto.
Per migliorare il comfort ulteriormente, al poliuretano può essere accostato uno strato di lattice, ma sarà necessario abbinare una rete a doghe per consentire la circolazione dell’aria.
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