5 Febbraio 2025 / / Romina Sita

Sia nei DM sia durante le consulenze via WhatsApp, ricevo una domanda ricorrente: “Mi piacciono quelle librerie arredate con libri e oggetti, ma come si realizzano?”. Oggi sono qui per rispondere pubblicamente a questa domanda, probabilmente la stessa che ti stai ponendo anche tu. In questo articolo ti guiderò passo passo per trasformare la tua libreria in una composizione armoniosa e dinamica, mescolando libri e oggetti con stile.

In un precedente articolo ti ho illustrato diverse idee su come arredare la libreria: piena di libri, con soli oggetti o con un mix di libri e oggetti. Oggi voglio concentrarmi su quest’ultima tipologia, quella che va per la maggiore.

Il problema: una libreria senza equilibrio

Ti è mai capitato di guardare la tua libreria e pensare che fosse troppo caotica o, al contrario, troppo vuota e priva di personalità?

Una libreria disorganizzata o poco curata può influire negativamente sull’armonia di un ambiente e quindi sul tuo umore. Il mix di libri e oggetti, se fatto senza criterio, rischia di appesantire lo spazio o di renderlo confuso.

È qui che entra in gioco l’arte dello styling: creare un equilibrio visivo tra volumi, colori e spazi pieni e vuoti per dare carattere e leggerezza alla libreria.

Immagina una libreria piena di libri impilati disordinatamente e oggetti ammucchiati senza logica: il tuo sguardo si perde, non sa dove posarsi.

Al contrario, una libreria vuota, senza elementi decorativi o sbilanciamenti di colore, rischia di sembrare fredda e trascurata. Il problema non è la quantità di elementi, ma come questi dialogano tra loro.

I tre elementi fondamentali: l’arte dell’equilibrio

Per ottenere una libreria ben decorata, ci sono tre aspetti fondamentali da considerare:

Armonia dei volumi

Ogni elemento deve dialogare con gli altri in termini di dimensioni, proporzioni e posizionamento. Gruppi di libri e oggetti decorativi disposti in gruppi di altezze differenti e sfalsati tra loro, creano un dinamismo armonioso.
Hai presente lo skyline di una montagna che ha dei su e giù? Ecco lo stesso principio vale per la tua libreria.

Armonia dei colori

I colori dei libri e degli oggetti devono essere bilanciati. Puoi optare per una scala cromatica uniforme o mescolare tonalità diverse per un risultato più naturale. In questo caso, la distribuzione cromatica deve essere uniforme ed equilibrata. 

Focus e spazio vuoto

Ogni gruppo di elementi decorativi deve avere il giusto spazio intorno per essere valorizzato. Alterna pile di libri e composizioni di oggetti con spazi vuoti, che donano respiro e mettono in evidenza i punti focali (gli spazi pieni).

Questi tre elementi, combinati insieme, creano un’armonia complessiva che rende la libreria equilibrata e bella da guardare.

Immagina la tua bella libreria…

Ora chiudi gli occhi e immagina la tua libreria trasformata: ogni ripiano è un piccolo racconto visivo, con libri disposti in armonia, oggetti decorativi che riflettono la tua personalità e spazi vuoti che danno respiro all’insieme. Ogni elemento dialoga con l’altro, creando un risultato elegante e accogliente, capace di catturare l’attenzione senza mai risultare eccessivo.

4 step per decorare la tua libreria con libri e oggetti

Ora passiamo alla parte pratica!

Vediamo come, attraverso questo esercizio di styling step by step, ottenere una libreria ben equilibrata, mescolando libri e oggetti decorativi e valorizzare così la tua libreria fin da subito.

Svuota la libreria

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Per iniziare, togli tutto dalla libreria. Questo passaggio è fondamentale per avere una visione chiara dello spazio e lavorare senza distrazioni.
Una libreria vuota è come una tela bianca pronta per essere dipinta.

Parti dai libri

Si inizia, come in tutte le composizione, dall’elemento più importante, quello prevalente o quello dalle dimensioni più voluminose: in questo caso i libri.

Armonia dei volumi

Disponi i libri in gruppi, sfalsandoli tra un ripiano e l’altro.
Evita allineamenti rigidi e regolari tra un ripiano e l’altro: il dinamismo è la chiave.
Deve crearsi una sorta di zig-zag di linee oblique e non verticali e/o orizzontali.

Armonia dei colori

Decidi subito se organizzare i libri per scala cromatica o seguendo altri criteri (autore, argomento, ecc.). Qui dipende un pò anche dalle categorie di libri che possiedi (se tante o poche e se desideri tenerle suddivise) e dai colori prevalenti delle loro coste.

Opzione 1:

Se opti per la scala cromatica, distribuisci uniformemente i colori per creare un effetto degradé, ad esempio una scala potrebbe essere questa: nero, viola, blu, verde, bianco, giallo, arancio, rosso e marrone. 

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Opzione 2:

Se ti piace un effetto monocromatico, puoi tenere a vista tutti i libri con le copertine bianche e ruotare di 180° tutti gli altri, in modo che rimangano a vista le pagine anziché le coste colorate. Questa soluzione è super aesthetic, ma decisamente meno pratica quando devi cercare un libro.

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Opzione 3:

Se desideri dare risalto alla funzionalità e quindi raggruppare i libri per categoria di contenuto, miscela i colori all’interno della stessa pila in modo misto ma equilibrato, cioè senza creare gruppi di libri appartenenti ad un unico colore. 

Opzione 4:

Se invece noti che hai una prevalenza di 3, 4 o 5 colori, puoi anche scegliere di  miscelarli uniformemente tra i ripiani, evitando di concentrare troppo colore in un unico punto.

Ad esempio: puoi mettere un gruppetto di libri blu qui, un gruppetto là e uno là in alto, stessa cosa coi libri rossi, uno lassù, uno qui in mezzo e così via.
Ti si creerà così un effetto visivo a zig-zag che guida lo sguardo lungo tutta la libreria. 

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Foto della libreria di una ragazza che mi ha scritto in DM su Instagram, a cui ho dato un consiglio.

Riempi gli spazi vuoti con oggetti decorativi

A questo punto ti troverai con una libreria decorata con soli gruppi di libri e molto spazio tra l’uno e l’altro. In questo step andrai a inserire oggetti singoli (che devono essere grandi e caratteristici) o composizioni di oggetti formati da oggetti di vario volume.

Per ogni spazio da riempire definisci il volume dell’oggetto o gruppo di oggetti che lo riempirà, in funzione dello spazio disponibile.

Ad esempio, se hai uno spazio piccolo scegli un oggetto singolo o una piccola composizione di oggetti; se invece lo spazio è grande puoi optare per più composizioni composte da gruppi di oggetti o anche oggetti singoli. 

Focus e spazio vuoto

Qui entra in gioco il concetto di focus e spazio vuoto menzionato all’inizio.
Ogni gruppo di oggetti deve avere spazio sufficiente intorno a sé per essere valorizzato.

Lascia respiro tra gli elementi e evita sovraccarichi visivi.
Lo spazio vuoto tra un gruppo di oggetti e l’altro, non deve però essere nemmeno eccessivo, altrimenti l’elemento decorativo rischia di “perdersi” e risultare insignificante.

Non sovraccaricare i ripiani, ma lascia respiro tra i gruppi di libri e oggetti. Lo spazio vuoto non è mai “sprecato”, anzi, aiuta a creare equilibrio visivo e a mettere in evidenza i punti focali. Trova il giusto compromesso: troppo vuoto e l’oggetto rischia di perdersi, troppo pieno e lo sguardo non sa dove posarsi.

Quali oggetti decorativi scegliere?

Gli oggetti decorativi selezionati per la tua libreria devono raccontare una storia, la tua storia. Un souvenir di viaggio, un vaso particolare, un poster con cornice, un oggetto vintage, una collezione, una candela profumata: ogni pezzo aggiunge un tassello alla narrazione visiva della tua libreria.

E poi: il verde! Piante verdi in vaso, come il Pothos e la famiglia delle piante grasse… tutte piante abbastanza semplici da gestire anche per i pollici più neri!

Crea le singole composizioni di oggetti

Entriamo nel dettaglio di ogni singola composizione di oggetti che desideri ricreare negli spazi che hai definito all’interno della tua libreria.

Quando crei una composizione comincia sempre con l’oggetto più grande e aggiungi a contorno quelli più piccoli, assicurandoti che abbiano altezze differenti e che siano leggermente sfalsati l’uno dall’altro.

In una libreria, rispetto a qualsiasi piano di appoggio da decorare, è fondamentale tenere in considerazione gli altri ripiani presenti. Perché le singole composizioni devono interagire tra loro (positivamente), per donare armonia all’intera composizione di tutta le libreria.

Anche in questo caso, come abbiamo visto per i gruppi di libri, evita allineamenti rigidi tra un ripiano e l’altro e applica lo stesso principio della distribuzione a zig-zag.

Ad esempio: se creo una composizione con oggetto alto + basso, nel ripiano sotto e a di sotto di questa composizione, non potrò creare di nuovo questa sequenza, ma cambierò il ritmo (cioè basso + alto) o addirittura quella composizione la sposterò appena più in là, così non si crea un collegamento di similitudine tra le 2.

Foto della vetrinetta di una ragazza che ha usufruito del servizio di consulenza Personal Stylist via WhatsApp.

L’obiettivo finale: armonia totale

L’idea è quella di creare una grande composizione dinamica, ispirata allo skyline di una montagna, in cui ogni ripiano della libreria è come una “catena montuosa” dove tra un ripiano e l’altro, “le vette e le valli”, non si allineano mai, ma si alternano con naturalezza e armonia. 

Questo principio vale sia per i volumi che per i colori.

In pratica, mentre realizzi lo styling della tua libreria, devi immaginarla come costruita per livelli sovrapposti:

Livello 1 – Volumi

Concentrati sullo zig-zag dei volumi.

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Livello 2 – Colori

Lavora sullo zig-zag cromatico.

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Quando questi due livelli si combinano, il risultato è una libreria armoniosa, capace di attirare lo sguardo e valorizzare l’ambiente.

Ecco il risultato finale.

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Oggi ne abbiamo messa di carne al fuoco, eh!

Con tutte queste nozioni sarai capace di sistemare la tua libreria di libri e oggetti una volta per tutte.

E se pensi di non farcela da sola, prenota una consulenza in videochiamata con me, in un’ora sistemiamo insieme la tua libreria, oppure una consulenza via WhatsApp.

L’articolo Esercizio di styling: decoriamo step by step la libreria con libri e oggetti (guida completa) sembra essere il primo su Romina Sita.

8 Gennaio 2025 / / Romina Sita

Mantenere la casa in ordine può sembrare una sfida impossibile, soprattutto per chi ha una vita frenetica. Eppure, l’ordine domestico non è un lusso riservato a pochi, ma un obiettivo raggiungibile per chiunque. In questo articolo scoprirai come applicare un metodo semplice ma rivoluzionario, basato su 3 principi. Seguendo questo sistema, potrai trasformare la tua casa in uno spazio ordinato e accogliente, riducendo lo stress e risparmiando tempo prezioso.

INDICE DEI CONTENUTI
Il problema: il caos!
Immagina la tua casa sempre in ordine
I 3 principi base di una casa sempre in ordine

Perché è così difficile adottare l’abitudine del “ogni cosa al suo posto”?

Il problema: il caos!

Quante volte ti è capitato di perdere tempo cercando le chiavi di casa?

O di accumulare pile di documenti che sembrano moltiplicarsi da soli?

Sono proprio queste piccole disorganizzazioni quotidiane che, sommandosi, possono rendere la gestione della casa opprimente.

Mi è successo personalmente con i documenti: per anni li riponevo in cartelline nascoste in fondo all’armadio. Ogni volta che dovevo aggiungere un nuovo documento, pensavo: “Lo metterò via più tardi”.

Indovina?

Non lo facevo mai. Il risultato era un armadio caotico, pieno di carte ammucchiate senza un senso.

Immagina la tua casa sempre in ordine

Ora fermati un attimo e immagina.

Una casa dove ogni oggetto ha un suo posto preciso.

Non devi più cercare le chiavi ogni mattina.

Non perdi ore a riordinare prima di ricevere ospiti.

Ti senti finalmente a tuo agio nel tuo spazio e la tua casa riflette serenità e organizzazione. Questo scenario non è un sogno irraggiungibile: è il risultato diretto di un sistema semplice e applicabile.

Da sempre sono una gran sostenitrice dell’ordine, perché una bella casa deve essere anche ben organizzata. Oltre al vantaggio estetico, la casa diventa più vivibile e funzionale. In questo articolo voglio darti alcuni consigli per ottenere e soprattutto mantenere una casa sempre in ordine. In particolar modo voglio concentrarmi sull’organizzazione degli armadi.   

Quando si tratta di mettere in ordine, è indispensabile essere consapevoli dello spazio a disposizione e ottimizzarlo al massimo. Il disordine è di solito il risultato dell’accumulo di oggetti che non servono, insieme ad altri che non sono ben organizzati.

I 3 principi base di una casa sempre in ordine

Te ne ho già parlato nell’articolo “Casa disordinata? 7 step per mettere e mantenere in ordine la tua casa”, ma facciamo un ripasso dei principi base per avere e mantenere una casa organizzata. Poi ci focalizzeremo sul terzo, che è il tema principale di questo articolo. 

Liberati del superfluo: il primo passo, ma non il più importante

eliminare-il-superfluo

Prima di tutto, fai decluttering. Elimina ciò che non serve più e libera spazio per ciò che è davvero importante.

Se un oggetto non lo utilizzi da anni o addirittura ti sei dimenticato della sua esistenza, è molto probabile che non lo utilizzerai più. Quindi non continuare a tenerlo, puoi invece regalarlo, venderlo o portarlo in discarica. Dall’altra parte, esiste anche il vincolo emotivo che ci lega ad alcuni oggetti (ricordi di famiglia o d’infanzia, souvenir di viaggi, ecc…). Nei nostri cuori, lo spazio per ospitarli tutti è infinito, ma le nostre case hanno spazi limitati. Per questo motivo, non abbiamo altra scelta che essere molto selettivi con gli oggetti a cui ci sentiamo uniti emotivamente.

“Se diciamo di no ad un oggetto, significa implicitamente che diciamo sì a un altro oggetto. Ogni volta che scegliamo di rinunciare a qualcosa, stiamo in realtà dicendo sì a qualcos’altro. Qualcos’altro di più importante, che si distingue dagli oggetti superflui a cui abbiamo detto di no, trovando il suo spazio naturale nelle nostre azioni quotidiane.”

La casa organizzata – Romina Sita

decluttering-armadio

Un consiglio che ti aiuterà a limitare l’accumulo degli oggetti in futuro. 

Non comprare d’impulso, solo perché è un affare o perché ce l’hanno tutti. Prima di qualsiasi acquisto chiediti:

  • Ne ho bisogno?
  • Lo userò?
  • Dove lo collocherò?
  • Sostituisce qualcosa che ho già ma è consumato, obsoleto o non funzionante?

Le risposte a queste domande ti aiuteranno a fare scelte consapevoli e a non lasciarti prendere dallo shopping compulsivo.

Molti credono che fare decluttering sia la chiave per una casa organizzata. Certo, liberarsi del superfluo è un passaggio fondamentale: ti consente di creare spazio e ti aiuta a identificare cosa è davvero importante per te. Tuttavia, il decluttering da solo non basta.

Dopo aver eliminato ciò che non serve, la vera sfida è mantenere l’ordine. 

Assegna un posto a ogni cosa: dai valore agli oggetti che hanno meritato di rimanere

organizzazione-dispensa

Ora che abbiamo eliminato, avremo lo spazio sufficiente per poter riporre tutto in modo molto più organizzato e ben visibile.

Ecco alcuni punti focali su come collocare le cose, ad esempio dentro gli armadi, in maniera ordinata.

  • Posizionare nelle aree meno accessibili dell’armadio (parte alta, fondo, sui lati, …) le cose meno utilizzate.
  • Posizionare etichette di identificazione (cassetti, scatole e organizer) per indicarne il contenuto. 
  • Lasciare libero l’80% dell’armadio in modo da lasciare più spazio tra le cose e renderli più visibili e facilmente identificabili

Altri consigli qui sull’organizzazione specifica dell’armadio.

Ogni oggetto della tua casa deve avere una collocazione specifica, comoda e strategica, per facilitare il mantenimento dell’ordine. In particolar modo, gli oggetti di uso quotidiano devono essere facilmente accessibili. Esempio basico ma di chiara comprensione: le chiavi di casa possono essere riposte in un vassoio portaoggetti vicino all’ingresso e non una volta sul tavolo, una volta nella borsa e un’altra volta sul mobile in camera da letto.

Riponi ogni cosa al suo posto subito dopo l’uso: il cuore dell’ordine quotidiano

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Riporre ogni oggetto al suo posto immediatamente dopo l’utilizzo potrebbe sembrare un gesto banale. Ma è proprio questo piccolo atto che fa la differenza tra una casa che rimane in ordine e una che torna rapidamente nel caos.

Spesso ci concentriamo troppo sull’organizzazione iniziale, come se mettere ogni cosa al suo posto una volta per tutte potesse risolvere il problema. Ma la verità è che l’ordine si costruisce e si mantiene ogni giorno, con micro-azioni che richiedono pochi secondi, ma che a lungo termine cambiano il tuo rapporto con gli spazi domestici.

Ogni volta che lasci qualcosa fuori posto, crei un piccolo debito con te stesso, un pensiero (“devo ricordarmi di mettere via quella cosa”) che si accumula a tanti altri. 

  • Lasciare le chiavi sul tavolo, invece di riporle nel loro portaoggetti, significa doverle cercare più tardi.
  • Appoggiare lo zaino della scuola sull’ingresso invece di sistemarlo in camera di tuo figlio/a, crea un ostacolo visivo e pratico.
  • Togliere le scarpe e abbandonarle lì dove capita.
  • Non rimettere subito i documenti nella cartellina aumenta il rischio che si accumulino.
  • “Dimenticare” di fare il letto ogni mattina

Questi piccoli “debiti” si sommano, e presto ti ritrovi di nuovo nel caos che pensavi di aver superato.

Riporre subito gli oggetti al loro posto non è solo una questione di ordine, ma di pace mentale. Quando tutto è al suo posto, ti senti più rilassata e meno sopraffatta.

Perché è difficile adottare l’abitudine del “ogni cosa al suo posto”?

Riporre subito ogni cosa al suo posto può sembrare un impegno noioso e persino inutile nell’immediato.
Ci diciamo: “Lo farò dopo”.
E quel “dopo” si trasforma in un disordine che ci costa più tempo e stress a lungo termine.

In realtà, si tratta di un cambiamento di mentalità.
Riporre ogni cosa al suo posto è un investimento di pochi secondi che ti permette di risparmiare minuti, o persino ore, nel futuro.

Riflettiamo insieme:

Quanto tempo ti serve per riporre il phon nel cassetto subito dopo aver asciugato i capelli? 5 secondi?

E per mettere via il pettine? 2 secondi?

E lo spray termoprotettore? Altri 2 secondi?

Se compi queste tre azioni subito, ti sembrerà di aver impiegato pochissimo: 5 + 2 + 2 = 9 secondi in totale.

Ora immagina invece di lasciare tutto fuori: hai finito di asciugarti i capelli, lasci il phon sul lavandino e pensi “lo metto via dopo”.

Passi davanti al bagno e vedi gli oggetti fuori posto. Ti ripeti: “Devo ricordarmi di sistemare il bagno”. Poi, magari, si aggiungono altri oggetti: il dentifricio con il tappo aperto, la confezione di filo interdentale lasciata lì. Ogni volta che passi davanti al bagno, una vocina dentro di te ti ricorda che c’è del disordine da sistemare.

Questi piccoli “compiti mentali” non solo alimentano un sottile stress, ma tendono ad accumularsi (considerando il disordine lasciato anche nelle altre stanze della casa).

Alla fine, quando decidi di rimettere a posto, non hai più solo 9 secondi di lavoro: devi anche occuparti di tutto il resto che si è accumulato. E questo accumulo può diventare un deterrente, perché tutte insieme ti sembrano una montagna di cose da fare. Quindi procrastini ancora, il disordine aumenta e il ciclo si ripete.

Quanto ti costa vedere tutto quel disordine? A me tantissimo, sento proprio disagio, frustrazione e malessere!

Adesso immagina che stiano arrivando ospiti all’improvviso. Ti decidi finalmente a mettere in ordine il bagno, perché non vuoi fare brutta figura, ma lo fai di fretta.

Risultato? Butti tutto a caso nel cassetto, creando caos anche negli spazi non a vista… creando ulteriore disagio per la prossima volta che dovrai cercare un oggetto, perché sarà mescolato, mal riposto e nascosto dagli altri.

Ok, forse ho esagerato un po’ con questo scenario, ma spero che ti sia chiaro il punto: non rimettere a posto subito ciò che usi può generare un disagio che va ben oltre il tempo effettivo necessario per farlo.

Quei pochi secondi investiti subito dopo l’utilizzo evitano tutto questo stress e mantengono la tua casa, e la tua mente, sempre in ordine.

Come fare del “riporre tutto al suo posto” un’abitudine duratura

  • Inizia a piccoli passi: scegli 1 o 2 oggetti che usi quotidianamente (es. le chiavi di casa) e impegnati a riporli sempre nello stesso posto.
  • Semplifica l’accesso agli spazi: se riporre un oggetto richiede troppi passaggi, sarà meno probabile che lo farai. Usa contenitori facili da raggiungere e organizza gli spazi in modo funzionale.
  • Crea promemoria visivi: una nota o un’etichetta possono aiutarti a ricordare dove vanno le cose fino a quando non diventa un’abitudine.

Con il tempo, questa operazione diventerà automatica. Non solo avrai una casa in ordine, ma anche una mente più libera, perché non dovrai più spendere energie a ricordare dove hai messo qualcosa.

Agisci ora!

Non aspettare. Inizia oggi stesso con un piccolo gesto: scegli un oggetto che tende a finire fuori posto, assegnagli una collocazione precisa e impegnati a rispettarla.

Ricorda: uno sforzo facile porta a una vita difficile, ma uno sforzo iniziale apparentemente più impegnativo ti regalerà una vita semplice e serena.
Vale davvero la pena provarci, no?

Ciao e alla prossima!

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L’articolo Ogni cosa al suo posto: un semplice gesto per vivere in una casa sempre in ordine sembra essere il primo su Romina Sita.

11 Dicembre 2024 / / Romina Sita

Arredare casa, ovvero scegliere e posizionare arredi e oggetti, è come ricreare lo skyline di una montagna!
No, non sono impazzita e ora ti spiego il perchè.

Quando si arreda casa, sia che si parli di arredi sia che si parli di oggetti decorativi (ovvero quegli elementi fondamentali per rendere accogliente e personale la tua casa), una delle prime cose che salta all’occhio, e che quindi bisogna prestare attenzione in fase di progetto, è la scelta e il posizionamento dei volumi di ognuno di essi.

Questo aspetto determina la buona riuscita, o meno, di un arredamento armonico, piacevole agli occhi e quindi anche alla mente.

Andiamo con degli esempi pratici, per farti comprendere immediatamente ciò che intendo.

Esempi pratici su come posizionare arredi e oggetti in casa (in modo armonico)

Mettiamo il caso che nel tuo salotto ci sia un divano, un tavolino e una pianta.

arredi-prima

Se questi 3 elementi, posizionati vicini, hanno la stessa altezza, notiamo che c’è qualcosa che non va, vero?

Te lo dico io cosa non va.

Non c’è un dinamismo dei volumi. Infatti, come puoi notare, la composizione non risulta per nulla interessante, ma anzi banale e, appunto, piatta.

Come possiamo risolvere questo problema?

arredi-dopo

Semplicemente modificando le altezze dei volumi.

Se spostiamo e aggiungiamo gli elementi di arredo in modo strategico, possiamo davvero stravolgere l’effetto estetico finale.

Guarda qui cosa ho fatto.

Ho spostato la pianta (l’Anthurium) sul tavolino, così sono andata ad “alzare” il volume tavolino e a sinistra del divano ho aggiunto un’altra pianta, ma decisamente più alta (una Kenzia). In alternativa avrei potuto mettere anche una lampada da terra.

Vedi come ora c’è del movimento?! I tuoi occhi non provano molto più piacere nel guardare questa composizione rispetto la precedente?

Facciamo un altro esempio.

Mettiamo il caso che tu abbia una mensola con sopra un poster con cornice, 2 vasi e un pilettina di libri.

oggetti-prima

Anche qui gli oggetti hanno altezze molto simili tra loro, creando così un allineamento antiestetico e per nulla interessante da guardare.

Vedi come, nonostante gli oggetti siano carini, vengono purtroppo svalorizzati? È un vero peccato… gli oggetti sono ben selezionati e pure i colori, ma c’è qualcosa che comunque non va…

Come possiamo risolvere questo problema?

oggetti-dopo

Semplicemente modificando le altezze dei volumi.

2 semplici mosse:

  • Spostiamo il vaso arancione, così il volume dei libri si abbassa.
  • Aggiungiamo dei rami recisi dentro al vaso alto, così lo slanciamo verso l’alto.

In questo modo abbiamo creato una differenza di altezze tra i vari oggetti.

Capisci come può diventare semplice alle volte fare piccole modifiche, anche con gli elementi che si hanno già in casa, per rendere più interessante uno spazio?

È come lo skyline di una montagna…

Se ci fai caso, se disegnassimo una linea immaginaria che collega il punto alto di ogni elemento, è come se si creasse uno zig zag, come se fosse lo skyline di una montagna.

Il movimento delle altezze crea dinamismo, evita il piattume e crea un interno interessante e armonico.

Vedi come cambia “la storia”?

Allena l’occhio per riconoscere l’armonia estetica

Ora, per allenare il tuo occhio, ti mostro una serie di immagini di interni ben realizzati che seguono questa regola del dinamismo.

Mentre le visualizzi, immagina lo skyline della montagna!

Foto by Pinterest

Bene  per oggi è tutto.

Sono convinta che con questa super tip ti abbia ispirato a fare utili ragionamenti per rendere ancor più bella la tua casa.

Ciao e alla prossima!

P.S. Se vuoi imparare a creare composizioni armoniche come una vera stylist ti aspetto all’interno del video corso registrato “Da Abitazione a Casa” per trasformare la tua abitazione fredda e impersonale in una casa accogliente e bella da vivere.

P.P.S. Se invece sei una professionista del settore e vorresti migliorare la tua attività online, o semplicemente vorresti trasformare la tua passione per l’home styling in un business online proprio come ho fatto io, compila il form di candidatura e ti dirò come e se posso esserti di aiuto.

L’articolo Esercizio pratico di styling: posizionare arredi e oggetti come lo skyline di una montagna… sembra essere il primo su Romina Sita.

13 Novembre 2024 / / Romina Sita

Quando sono venuta a vivere in questa nuova casa non vedevo l’ora di creare tutti i miei piccoli styling di oggetti: creare composizioni è la mia passione, sia che si tratti di spazi, di arredi, di oggetti (anche quelli più piccoli), di elementi all’interno di un’inquadratura fotografica, di forme, di colori… Sì posso dire che creare composizioni esteticamente armoniche sia una delle mie migliori skill. Nell’articolo di oggi ti mostro uno styling di casa mia, in particolare una composizione di oggetti realizzata sul mobile con sopra la tv appesa della zona pranzo e te lo illustro step by step, in modo che tu possa comprenderlo e adattarlo al tuo stile e agli styling di casa tua.

Lo sapevi che anche tu sei una stylist…?!

Per una stylist, non c’è cosa più divertente che creare composizioni dal vivo!

Prova, sposta, aggiungi, togli, aggiusta e crea!

In un qualche modo siamo tutte stylist.

Sicuramente anche tu hai posizionato in casa tua un gruppo di oggetti contenenti, vasi, libri o candele…

Ti svelo una verità: siamo tutte stylist di casa nostra, solo che alcune di noi ancora non lo sanno. Forse perchè non si sentono sicure, o forse perché nessuno glielo ha mai detto.

Ecco io sono qui per dirtelo: se in casa tua hai mai creato una composizione di oggetti, allora sei stylist di casa tua.

E per essere una buona stylist devi seguire le regole dell’armonia estetica.

Il mio obiettivo infatti, attraverso il blog e non solo, è quello di trasmetterti queste regole, in modo che tu possa applicarle in autonomia e sicurezza in casa tua. 

Ammetto che per almeno una volta mi è balenata l’idea di venire a casa tua a darti una mano con le tue composizioni di oggetti.

Ah… se le distanze potessero magicamente accorciarsi, avrei già strutturato un servizio del genere! A dir la verità, recentemente ne ho ideato uno simile, a distanza, direttamente sul tuo smartphone… in pratica puoi avermi sempre in borsetta! Ahah!

Qualche tempo fa ti ho fatto vedere come ho allestito il comò della mia camera.

Styling step by step di una composizione di oggetti sul mobile con sopra la TV appesa

Oggi invece voglio farti vedere come ho allestito il mobile sotto la tv della zona pranzo e in più ti dico le ragionate che ho fatto per realizzarlo, cosicché tu possa prendere ispirazione per realizzare le tue composizioni in autonomia.

panoramica-casa-romina-sita

Valutiamo le condizioni generali

Su questo mobile abbiamo una buona superficie di appoggio, sia come lunghezza sia come profondità, che mi permette abbastanza libertà.

L’unico vincolo è il limite di altezza.

Come puoi notare, a poche decine di cm, c’è la tv, quindi devo limitarmi a utilizzare solo oggetti bassi, altrimenti interferirebbero con la visione della tv.

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Oggetti bassi

Fare una composizione “bassa” è difficile perché si rischia di cadere nel banale e creare qualcosa di poco caratterizzante, svalorizzando il punto focale sia della composizione sia della zona tv.

Quindi cosa ho fatto, ho iniziato a pensare quali sono le tipologie di oggetti bassi: vasetti, candele, statuine e…. libri.

I libri sono sempre un ottimo elemento decorativo e soprattutto molto versatile.

Il potere dei libri come elemento decorativo

I libri possono essere posizionati in verticale o in orizzontale. Quando sono posizionati in orizzontale, risultano super versatili, perché decidi tu quanti metterne per fargli raggiungere l’altezza che desideri. 

Tanto per mostrarti un esempio, guarda come ho arredato questo angolino (in questa situazione i libri sono diventati addirittura un tavolino per sorreggere la radio):

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Composizione simmetrica o asimmetrica

Mi è venuto in mente che avevo la mia meravigliosa collezione di cataloghi Ikea (io super fan di Ikea) e quale occasione migliore per metterla in mostra se non questa?

Dato che la parete è caratterizzata da una situazione regolare e simmetrica, poteva star molto bene una composizione altrettanto simmetrica, ma la quantità di cataloghi non me lo permetteva.

Perciò ho voluto optare per una composizione asimmetrica, ma pur sempre precisa e ordinata.

Ho realizzato quindi delle “pilettine” di libri di altezze diverse e distanziate in modo regolare tra loro. Trattandosi della stessa tipologia di oggetto, funzionano molto bene anche posizionate in modo regolare, ma facendo attenzione a non ripetere mai lo stesso numero di cataloghi, per creare un movimento di altezze. 

Un piccolo accorgimento: ho posizionato nella parte superiore i cataloghi con le copertine più belle e che cromaticamente si adattano meglio al contesto.

composizione-oggetti-mobile-sotto-tv-step-4

Maggior dinamismo

Avrei avuto bisogno di più libri per creare maggior movimento (perché in questo caso i “su e giù” delle altezze si percepiscono ben poco), perciò ho voluto inserire alcuni oggetti per slanciare le pile più alte.

Ecco come una semplice candela (che riprende la tonalità della parete dietro) e il telecomando (eh si, l’ho fatto diventare un elemento di arredo) sono oggetti integranti e quasi indispensabili per rendere la composizione armonica.

In pratica, se immaginiamo una linea che collega i punti più alti dei 4 gruppi di oggetti, è come se si creasse un zig zag, una catena di montagne di altezze diverse. 

Questo è il riferimento che devi tenere in mente ogni volta che crei una composizione di oggetti.

composizione-oggetti-mobile-sotto-tv-step-5

Ecco, questo è il risultato (qui trovi un video che ho pubblicato su Instagram in cui mi vedi all’azione!).

Come vedi è molto semplice, ma caratterizzante. Con pochi e semplici oggetti ho valorizzato (e puoi farlo anche tu) un angolino della casa, rendendola più accogliente e in linea con la mia personalità.

composizione-oggetti-mobile-sotto-tv-risultato

Se invece hai un mobile tv più largo della TV e puoi permetterti di realizzare una composizione “più alta”, ti faccio vedere questo articolo che può esserti utile o di ispirazione: come arredare il mobile sotto la tv in 4 step.

Spero che questa newsletter ti abbia ispirata a rendere ancor più bella la tua casa e a darti quel pizzico di coraggio in più per prendere sicurezza nel realizzare bellissime composizioni di oggetti per casa tua.

P.S. HO UNA DOMANDA PER TE:
Sei alla ricerca di altri consigli, idee e suggerimenti di home styling, oppure sei un’aspirante professionista che desidera trasformare la propria passione per l’home styling in un business online o semplicemente senti il bisogno di migliorare, perché non stai ottenendo i risultati che vorresti?

L’articolo Esercizio pratico di styling: composizione di oggetti sul mobile step by step sembra essere il primo su Romina Sita.

30 Ottobre 2024 / / Romina Sita

Ti sei mai chiesta come si fa a rendere accogliente uno spazio di casa? Sì certo, i materiali, colori e forme giocano un ruolo essenziale, ma c’è un aspetto che avviene ancor prima di scendere in dettagli più approfonditi: sto parlando dei punti focali di una stanza. Parlo al plurale perché può essercene uno, ma anche più di uno. In questo articolo ti spiego cosa sono i punti focali, a cosa servono, perché è importante definirli nelle stanze di casa tua e alcuni esempi pratici nella stanza salotto.

INDICE DEI CONTENUTI
L’armonia estetica è la base imprescindibile per una casa accogliente
Come si creano i punti focali?
#1 punto focale: Zona TV

#2 punto focale: Zona divano
#3 punto focale: Angolo studio
#4 punto focale: Consolle
Come nell’arredamento, anche nell’oggettistica

L’armonia estetica è la base imprescindibile per una casa accogliente

Se mi conosci da un pò, o se addirittura hai guardato il mio webinar gratuito Casa Felice, hai già sentito nominare concetti come punti focali, oppure focus e spazio vuoto all’interno di una stanza.

Sono tutti principi che sono alla base dell’armonia estetica.

L’armonia estetica è la combinazione equilibrata e piacevole di colori, forme e materiali in un ambiente. Ma questi elementi, seppur combinati in modo strategico tra loro, se non sono posizionati, o meglio, raggruppati nel modo corretto, si rischia di creare caos.

Sì esatto, nonostante i colori, forme e materiali siano consapevolmente ben selezionati, se essi non sono posizionati in modo equilibrato all’interno della stanza, l’occhio non sa dove guardare, si trova disorientato; creandosi così una leggera sensazione di fastidio, di smarrimento e di confusione.

Ecco perché i punti focali sono cruciali durante l’arredamento di una stanza.

I punti focali servono per attirare l’occhio e catturare l’attenzione verso gruppi di elementi di arredo.

Sia che si tratti di arredi grandi sia che si tratti di composizioni di oggetti, il concetto di punti focale rimane sempre, solo in scala differente.

Come si creano i punti focali?

I punti focali sono semplicemente insiemi di elementi e per distinguerli è fondamentale separarli.
In altre parole, è necessario avere dello spazio che ne definisca i limiti, affinché ogni punto focale risulti distinguibile dagli altri insiemi di elementi.

Ecco perché si parla di focus e spazio vuoto:

Focus = zone piene

Spazio vuoto = zone vuote 

Gli spazi vuoti sono le aree di respiro tra un focus e l’altro e hanno lo scopo di guidare lo sguardo verso i focus.

Se non ci fosse spazio vuoto avremmo un mega “gruppone” di elementi e quindi avremmo il problema menzionato poco fa: gli occhi non sanno dove guardare, perché è tutto troppo pieno e ammassato.

Immagina questa scena…

cielo-limpido

Ti trovi all’aperto, alzi gli occhi al cielo e non vedi nemmeno una nuvola, di istinto cosa ti viene da fare?
Ti viene da cercare “qualcosa da guardare”, quindi con lo sguardo ti sposti verso l’orizzonte oppure verso destra o sinistra.

cielo-nuvola

Mettiamo il caso che a sinistra ci sia un gruppo di nuvole, tu cosa fai inconsciamente?

Ti fermi e osservi quelle nuove, ti sei soffermata, i tuoi occhi hanno trovato qualcosa di interessante da guardare (magari hanno pure forme curiose), hanno trovato un punto focale.

cielo-pieno-di-nuvole

Ora immagina se il cielo fosse stato pieno di nuvole, avresti guardato un pò di qua, un pò di là, magari sono curiose anch’esse, però percepisci una sensazione di smarrimento, troppe cose da vedere e nulla di chè che catturi la tua attenzione.

Capisci come lo spazio vuoto (cielo azzurro) serva per notare i focus (nuvola o gruppi di nuvole) e probabilmente non noteresti nemmeno quella nuvola dalla forma così particolare.

Ecco il punto: le nuvole si notano solo perché c’è spazio attorno a loro.
Se il cielo fosse completamente coperto, pieno di nuvole, avresti difficoltà a capire dove guardare.

Troppe informazioni visive creano confusione, proprio come succede in una stanza troppo piena di cose.

Come il cielo ha bisogno di spazi vuoti per far risaltare le nuvole, la tua casa ha bisogno di spazi vuoti per mettere in risalto i punti focali.

Questo è il segreto di focus e spazio vuoto: permette agli occhi di riposare e di concentrarsi sui dettagli che contano davvero.

Quando lasci spazio vuoto tra i gruppi di elementi di arredo, crei una sensazione di ordine e calma.
Ogni angolo della stanza diventa più vivibile, e i tuoi occhi sanno esattamente dove guardare.

Ogni elemento della casa ha il suo spazio e il suo valore.

Per semplicità e praticità in una stanza possiamo interpretare i focus come le aree tematiche.
Se ad esempio prendiamo in esame il salotto, potremmo avere le seguenti zone:

  • Divano
  • Tv
  • Angolo studio
  • Consolle vicino all’ingresso

Mentre invece, gli spazi vuoti sono gli spazi di respiro tra un gruppo di arredi.

I punti focali devono però essere anche piacevoli.

Non solo dobbiamo concentrarci sul raggruppare elementi di arredo, questi devono risultare anche belli da vedere.
Non limitarti agli arredi principali, arricchisci queste zone con elementi decorativi che rendono accogliente lo spazio (rispettando lo stile e la palette colori della stanza).

Ti faccio degli esempi:

Punto focale: Zona tv

Mobile + tv e finita lì?
Certo che no!
Decora la parete della la tv.
Se hai un mobile sotto la tv, arricchiscilo con elementi decorativi che esprimono la tua personalità.

salotto-focus-zona-tv


Punto focale: Zona divano

Ok che il divano è già un arredo dalle dimensioni importanti e basterebbe già di suo a determinare un focus, ma rendiamolo bello e coccoloso.
Aggiungiamo cuscini decorativi, coloriamo la parete dietro di esso, creiamo una bella gallery wall (qui trovi 10 idee per decorare la parete dietro al divano)

(Tutte le righe di testo che vedi sottolineate, sono link che ti rimandano a pagine del blog di approfondimento).

salotto-focus-divano


Punto focale: Angolo studio

Non limitarti a scrivania + sedia e stop.
Arricchisci questo angolino con una mensola o, se ne hai la possibilità, una scaffalatura e aggiungi pochi, ma caratterizzanti, oggetti decorativi.
Anche per rendere il tuo smart working più piacevole, no?

salotto-focus-zona studio


Punto focale: Consolle

Stessa cosa qui.
Non pensare solo alla funzione di un arredo (requisito fondamentale, eh!) ma cerca di integrarlo nello spazio.
Arreda la consolle con elementi decorativi che esprimono la personalità della tua casa. 

salotto-focus-consolle


Come nell’arredamento, anche nell’oggettistica

Come ti dicevo poco fa possiamo replicare questo concetto dei punti focali anche in scala più piccola, nelle composizioni di oggetti. 
Se ad esempio su una mensola o su un mobile appoggiassimo tutta una serie di oggetti uno di fianco all’altro, avremo un “gruppone” unico.
Se invece creassimo delle piccole composizioni distanziate tra loro da spazio vuoto, la mensola risulterebbe sicuramente molto più interessante e armonica.

oggetti-decorativi-casa

Guarda questo esercizio pratico in cui ti propongo di realizzare una composizione di oggetti insieme a me.

In questo articolo ti mostro invece come sfruttare gli oggetti decorativi per creare composizioni piacevoli da guardare (e quindi focus, piacevoli da guardare).

Parlando con le mie clienti durante le consulenze, mi sono resa conto che spesso percepiscono che qualcosa non va.
Anche se gli arredi sono stati scelti con cura, c’è sempre un elemento che stona.
A volte, il problema è proprio la mancanza di focus, o meglio, la mancanza di spazio vuoto che delimita i diversi punti focali presenti nella stanza.

Ti invito a fare questo esercizio:

Osserva la tua stanza e prova a definire le zone tematiche di essa e domandati:

“C’è spazio vuoto tra una zona e l’altra (cioè tra un focus e l’altro)?”

Se la risposta è no, prova a capire quali spostamenti di arredi e oggetti puoi fare.

E poi:

“I punti focali della stanza sono interessanti da guardare? Ci sono elementi decorativi che esprimono la personalità della casa e rendono il focus piacevole e accogliente come lo vorrei?”

Spero che questo articolo ti sia stato utile e ti abbia fatto ragionare sui tuoi spazi di casa.
In ogni caso se ci sono aspetti che desideri approfondire o hai domande da pormi, mirate sulla tua stanza, ti aspetto qui sotto nei commenti.

Alla prossima!

P.S. Hai già scaricato la guida in formato PDF per valorizzare la tua casa fin da subito? Te la lascio qui.

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L’articolo Punti focali di una stanza: essenziali per rendere uno spazio armonico, piacevole e accogliente sembra essere il primo su Romina Sita.

2 Ottobre 2024 / / Romina Sita

La cucina, uno degli ambienti più complessi, più costosi e più stressanti da progettare e arredare. Questo perché la cucina ha un ruolo estremamente importante all’interno della casa, dove ogni elemento deve essere studiato per risultare non solo estetico ma soprattutto funzionale. In questo articolo ti mostro le scelte progettuali realizzate per la cucina di casa mia, in modo che possano esserti utili e di ispirazioni per quando devi arredare (e organizzare) una cucina moderna per casa tua, tenendo conto sia dell’aspetto pratico sia di quello estetico, per un ambiente che riflette il tuo stile di vita.

INDICE DEI CONTENUTI
Immagina la tua cucina dei sogni
Come arredare e organizzare una cucina moderna in 7 step
#1 Step – Ricerca

#2 Step – Scelta del fornitore
#3 Step – Dimensionamento dei mobili
#4 Step – Scelta dei materiali
#5 Step – Scelta dei complementi
#6 Step – Scelta degli accessori
#7 Step – Scelta degli organizer

Immagina la tua cucina dei sogni

Quando io e la mia famiglia abbiamo deciso di ristrutturare e trasferirci in questa casa nuova, sapevamo che la cucina sarebbe stata il cuore pulsante del nostro nuovo spazio.

Volevamo un ambiente che fosse in grado di unire bellezza e funzionalità, un luogo dove poter preparare i pasti con semplicità (dato che non amo cucinare) e praticità (e nemmeno pulire), ma anche ritrovarci insieme per condividere momenti preziosi.

La sfida era trovare il giusto equilibrio tra un design moderno e la massima praticità. Così, ho studiato ogni dettaglio per creare una cucina che fosse non solo bella da vedere, ma anche comoda e accogliente da vivere ogni giorno. 

Immagina di aprire i pensili e trovare tutto a portata di mano, di cucinare in un ambiente che rispecchia il tuo stile e ti fa sentire sempre in ordine…

Oggi ti racconto come ho progettato la mia cucina dei desideri, sperando che possa ispirarti a creare anche la tua.

Come arredare e organizzare una cucina moderna in 7 step

Arredare e organizzare una cucina può sembrare una missione impossibile.

Quante volte ti è capitato di sentirti sopraffatta da mille decisioni da prendere? Dalle dimensioni dei mobili, alla scelta dei materiali, dei colori, fino alla disposizione degli elettrodomestici.

Il rischio? Ritrovarti con uno spazio che non ti rappresenta davvero o che, nel quotidiano, non risponde alle tue esigenze pratiche.

Ma non preoccuparti, con un po’ di pianificazione e le giuste strategie, è possibile creare una cucina che sia funzionale, ordinata e perfettamente in armonia con il tuo stile di vita.

Ora ti guiderò passo dopo passo per aiutarti a progettare e organizzare la tua cucina dei sogni in 7 semplici mosse, raccontandoti nel dettaglio le scelte progettuali che ho fatto per la mia cucina e offrendoti consigli pratici che potrai applicare anche tu.

Ricerca

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Ormai mi conosci, non inizio a progettare nulla se prima non c’è un minimo di ricerca.

Diciamo che conosco abbastanza bene il mio stile e cosa mi piace, ma lo stesso ho voluto investire tempo in questa fase cruciale di ogni progetto per definire l’estetica di base della cucina, soprattutto per quanto riguarda i colori.

Avevo le idee abbastanza chiare sulle forme e materiali, ma sulla scelta dei colori ho voluto documentarmi un attimo per capire cosa mi piacesse davvero.

Cosa puoi fare tu se devi progettare la tua cucina: apri Pinterest e cerca cucine e dettagli di cucine che ti piacciono, soffermati sugli abbinamenti di colori, interrogati su materiali che vorresti (soprattutto per il top) e sull’estetica di essi, inoltre, la forma delle maniglie, che tipo di metallo, se ti piacciono i pensili chiusi o le mensole aperte… 

Insomma, interrogati e cerca di scovare veramente ciò che ti piace e che desideri. Se vuoi concretizzare il tuo gusto estetico e definire il tuo stile di arredo, ti suggerisco di leggere questo articolo: AAA Cercasi stile di arredo! Troviamo il tuo stile di arredo, una volta per tutte?

Scelta del fornitore

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Fatta questa prima parte di ricerca e chiarezza mentale, non devi necessariamente avere le idee precise, ma una linea guida per poter poi fare i corretti ragionamenti nella giusta direzione, con l’aiuto di qualcuno (nel caso in cui tu vada in un negozio di cucine) o da sola (ad esempio se ti rivolgi a Ikea).

Io sono andata da Febal, ma prima ho utilizzato il planner Ikea per fare il mio progetto e preparare una configurazione da presentare all’arredatrice del negozio Febal (e anche per fare un confronto finale sul prezzo!).

Devo dire che la soluzione di Febal si è mostrata più vantaggiosa di quella di Ikea (considerando che l’avrei fatta trasportare e montare in ogni caso da qualcuno e non fai da te), perciò ho deciso di proseguire con loro.

L’arredatrice ha replicato il mio disegno di Ikea, adattandolo alle dimensioni del modulo standard delle cucine Febal, e abbiamo configurato insieme tutta la cucina tenendo in considerazione tutti gli aspetti estetici e funzionali che avevo in mente.

Dimensionamento dei mobili

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Quando mi sono presentata in negozio avevo già le idee chiare sulla configurazione della cucina:

  • Una cucina ad L
  • Con isola (lo spazio lo permetteva),
  • 2 colonne alte per frigo e forno elettrico più microonde (lo avevo anche nella casa vecchia e mi trovavo super bene)
  • Pensili anziché le mensole (mi piace la cucina in ordine e con pochi oggetti a vista)
  • Piccolo vano a giorno (anche se non li amo particolarmente, avevo un piccolo spazio di risulta che non sapevo come occupare e devo dire che ora, con i libri di cucina al suo interno, mi piace molto)
  • Cappa a vista (amo la cappa cilindrica da un sacco, già dalla mia precedente cucina, ma che per esigenze di spazio ho dovuto scegliere, al tempo, da incasso)
  • Piano cottura grande e a induzione (in questa casa non ho il gas, quindi è stata una scelta obbligata, ma non sono affatto pentita, anzi!)

Anche qui, interrogati sulle tue abitudini, come ti muovi in cucina, quali comodità hai e quali vorresti. Prova proprio a pensarci appositamente mentre cucini, mentre sistemi la spesa, mentre fai colazione… investi questo tempo, in pensieri e ragionamenti utili e costruttivi.

Scelta dei materiali

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I materiali sono fondamentali sia per l’estetica sia per la funzionalità. In una cucina ci sono parecchi materiali da scegliere:

  • Ante (uno o 2 colori, dipende se vuoi diversificare i mobili base, quelli sotto, dai pensili… io ad esempio l’ho fatto)
  • Top
  • Maniglie
  • Elettrodomestici e lavello
  • Rivestimento

Questi sono i materiali che ho scelto nella mia cucina.

ANTE:

Sono in nobilitato color grigio titanio (mobili base e colonne), bianco (pensili) e effetto legno (vano a giorno e schiena isola)

TOP:

È in quarzite nero e lo abbiamo preso direttamente dal marmista (dato che sono molto sbadata in cucina, volevo un materiale “buono”, resistente, facile da pulire… e bello!)

MANIGLIE:

Eh… le maniglie di Febal non mi piacevano per niente, forse una, ma quando ho visto che le maniglie Nydala di Ikea costavano meno della metà ho deciso di prendere queste, così erano pure identiche alle altre maniglie della casa…
Vuoi ridere? Quando sono stata al magazzino di Ikea ho svuotato lo scaffale!

ELETTRODOMESTICI E LAVELLO:

Qui non mi sono fatta particolari problemi sulla scelta di elettrodomestici e lavello, perché ho scelto quelli proposti di default da Febal… mi andavano benissimo.

L’unica cosa: ho acquistato esternamente il rubinetto della cucina, perché dato che ho l’impianto a osmosi inversa, lo volevo a 3 vie, cioè un rubinetto unico sia per l’acqua normale (del rubinetto) sia per quella ad osmosi inversa e ho preso questo.

RIVESTIMENTO:

Lui, nel mio caso specifico, è il vero protagonista della cucina. Essendo molto essenziale e dalle tonalità neutre, ho deciso di dare un bel colpo di carattere con le piastrelle. È stata una lunga ricerca, ma finalmente ho trovato quelle che mi soddisfacessero al 100% con un disegno geometrico come piace a me, non troppo fitto e dai colori audaci, ma non troppo saturi e impattanti. Per me è meraviglioso questo rivestimento (ma non vale perché io sono di parte!): è Monoscopio di Ceramica Bardelli.

Scelta dei complementi: illuminazione e sedute

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L’illuminazione è fondamentale in una cucina, non solo per l’estetica ma soprattutto per la funzionalità, in sostanza per vederci bene mentre cucini.

Nella mia cucina, e lo consiglio anche nella tua, deve assolutamente esserci l’illuminazione sottopensile, delle barre a led (ho scelto le Skydrag di Ikea).

Ho aggiunto inoltre un’illuminazione a spot con faretti direzionabili, questi di Ikea e avendo un’isola ho fatto mettere 2 attacchi a soffitto in corrispondenza dell’isola e ho scelto queste lampade di La Redoute, in linea con l’estetica della casa, molto geometriche ed essenziali.

L’isola richiede gli sgabelli… (che isola è senza sgabelli!), e ho riciclato egregiamente quelli della casa vecchia. Anche questi sono di Ikea… ovviamente ahah.

Un consiglio! Se devi scegliere degli sgabelli per la tua cucina, fai molta attenzione all’altezza di essi, è un attimo sbagliare e scegliere sgabelli troppo alti o troppo bassi. L’altezza ideale tra la seduta e il piano di lavoro è di circa 25-35 cm, ma io ti suggerisco, se ne hai la possibilità, di scegliere sgabelli ad altezza regolabile, così non puoi sbagliare!

Scelta degli accessori

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Per accessori intendo tutti quegli elementi che donano decoro alla cucina, ma che hanno anche una funzione specifica, sto parlando di barre portaoggetti, mensole e accessori vari, posizionati solitamente sulle pareti verticali della cucina.

Nel mio caso ho una lunga barra portaoggetti (ormai non te lo sto più a dire, ma anche questa è di Ikea) che occupa tutta la lunghezza della parete e qui ripongo l’essenziale, ovvero oggetti che mi occorre avere a vista per essere pratici e di facile accesso, come l’asciugamano, il Taglientola (il tagliere sottopentola), il porta scottex e le presine.

Scelta degli organizer

organizzazione-cucina-organizer

Ora passiamo all’organizzazione, argomento dolente per molte donne.

Facciamo una premessa: una cucina per apparire bella e curata deve essere in ordine. Per essere in ordine ogni cosa deve essere al suo posto (quindi ogni cosa deve avere un posto) e soprattutto, cosa fondamentale per apparire immediatamente curata, il piano di lavoro deve essere il più libero possibile.

Libera il top da tutti quegli oggetti che potresti tranquillamente riporre nei cassetti o negli spertelli della cucina.

Io sul top della cucina ho solo 3 cose: il tostapane (lo uso spesso, praticamente ad ogni pasto), il set di dispenser per sapone liquido e detersivo per i piatti e il vassoio che contiene condimenti e spezie utili mentre preparo i cibi e apparecchio la tavola. E basta, tutto il resto è libero, tutto il resto è riposto nei vani contenitori della cucina.

Ah no, aspetta, ho un’altra cosa sul top: un vassoietto di legno che contiene i bicchieri in uso per sorseggiare acqua durante il giorno… se no è tutto un “bicchieri in giro”! Così la sera li metto in lavastoviglie e il lavandino rimane sempre sgombro.

Con questo non voglio importi di tenere sul pianale gli stessi oggetti che tengo io, questo vuole essere semplicemente un esempio da cui prendere ispirazione e adattare alle proprie esigenze, pur mantenendo a vista e pronto all’uso solo l’essenziale.

Prova a chiederti:

  • Quali sono gli oggetti che uso frequentemente?
  • Cosa vorrei tenere a vista, super comodo e pronto all’uso?
  • Quali sono le mie abitudini, come mi muovo mentre cucino?

“Quanto valore diamo al benessere visivo e mentale rispetto alla comodità di avere certi oggetti a portata di mano? In bagno, ad esempio, potrebbe sembrare conveniente tenere prodotti per la skin care, spazzole per capelli e phon a portata di mano.

Tuttavia, riflettiamo sul costo visivo e mentale di vedere quegli oggetti in bella vista (magari con packaging dai colori sgargianti e poco piacevoli) e potenzialmente caotici.

Il tempo richiesto per prendere la spazzola dal piano del lavandino o dal cassetto sottostante è sostanzialmente lo stesso.

Estrarre il phon dal mobiletto richiede solo pochi secondi, come anche tutti gli altri prodotti. Si tratta di abitudini. Abitudini che si acquisiscono col tempo e che diventano sempre più automatiche e per nulla faticose.

È preferibile quindi, per un ordine visivo e mentale, riporre il più possibile nei vani chiusi tutti quegli oggetti antiestetici, che non hanno reale necessità di essere a vista.”

La casa organizzata di Romina Sita

Questo che hai appena letto è un estratto del mio eBook dedicato all’organizzazione e riporta un esempio relativo agli oggetti del bagno, ma questo discorso si applica a qualsiasi stanza della casa: cucina, lavanderia, studio, camera da letto…

Poi ci sono gli organizer, i nostri immancabili alleati, quelli che ci fanno risparmiare tempo quando cerchiamo qualcosa, perché ci mostrano i nostri oggetti in bella vista o ben organizzati, in modo tale che riusciamo ad individuarli facilmente ogni volta che ne abbiamo bisogno.

Questi sono tutti gli organizer che utilizzo all’interno dei mobili della mia cucina:

#1 Contenitore per pastiglie lavastoviglie
#2 Dispenser sapone liquido e detersivo piatti
#3 Divisorio per piatti/padelle
#4 Divisorio per coperchi
#5 Divisorio per ripiano
#6 Cestini per dispensa
#7 Contenitore per spezie
#8 Barattoli in vetro (li uso per: pasta, riso, sale, zucchero, caffè e cereali per la colazione)
#9 Barattoli in plastica tipo 1 (li uso per: frutta secca senza guscio)
#10 Barattoli in plastica tipo 2 (li uso per: frutta secca con guscio)
#11 Vassoio girevole tipo 1
#12 Vassoio girevole tipo 2
#13 Washi tape per le etichette

(alcuni link sono affiliati)

Siamo arrivati alla fine di questo lungo e ricco articolo.

Fammi sapere qui sotto nei commenti se ci sono tematiche specifiche che desideri approfondire e se l’articolo ti è stato utile. Mi farebbe super piacere saperlo.

Qui invece trovi gli altri ambienti di casa mia.

Ciao e alla prossima.

P.S. Hai già scaricato la guida in formato PDF per valorizzare la tua casa fin da subito? Te la lascio qui.

anteprima-style-book-romina-sita

L’articolo Come arredare e organizzare una cucina moderna: la soluzione realizzata a casa mia (Febal + Ikea) sembra essere il primo su Romina Sita.

4 Settembre 2024 / / Romina Sita

Quante volte hai sentito parlare della regola 60-30-10? E quante volte ti sei detta: sì tutto molto affascinante ed efficiente, ma davvero riesco anche io ad applicarla della mia casa? E soprattutto come?! Ecco, in questo articolo voglio spiegarti semplice questa regola in modo tale che tu possa comprenderla al meglio e applicarla realmente anche a casa tua. 

Ti spiegherò inoltre un piccolo trucchetto, in abbinamento alla regola 60-30-10, che ti aiuterà a sentirti più sicura e a non commettere errori quando scegli, ma soprattutto applichi, i colori nella tua casa (per colori non intendo solo le pitture delle pareti, ma anche tutti i materiali che andrai a scegliere per arredi, oggetti, ecc…).

INDICE DEI CONTENUTI
Non farti distrarre dalla tua vera essenza (personalità e gusto estetico)
Cosa significa abitare una casa armonica
Armonia cromatica con la regola 60-30-10

5 esempi di applicazione della regola 60-30-10
Non commettere questo errore…

Non farti distrarre dalla tua vera essenza (personalità e gusto estetico)

Quando si arreda o rinnova una stanza della casa ci si trova in balia delle idee, delle ispirazioni raccolte su Pinterest o addirittura delle influenze delle tendenze attuali.

Ma la casa è la nostra, le scelte devono essere le nostre, lo stile, i colori e i materiali devono riflettere la nostra essenza e non quelle dettate dalle mode del momento o addirittura dai consigli (a volte non richiesti) di amici e parenti. 

Se la casa non riflette la propria personalità e non asseconda le proprie esigenze, beh, stai certa che, purtroppo, non ci si sentirà mai bene e a proprio agio ogni giorno.

E questo non deve accadere, no!

Ecco perché sono qui, con questo blog a darti consigli ogni mese, per evitare che ciò accada e per permetterti, passo dopo passo, di creare una casa accogliente, nel tuo stile e in ordine, come l’hai sempre desiderata.

Cosa significa abitare una casa armonica

Vivere in una casa armonica è molto importante. Una casa bella e ordinata, dove ogni cosa è al suo posto, dove ogni colore è al suo posto, equivale a benessere puro! 

“Una casa in cui ogni volta che varchi la soglia d’ingresso, i tuoi occhi provano una sensazione di ordine, armonia e la tua mente percepisce pace e relax. Questo è lo scenario che sogno per tutte le mie lettrici. Sì sono una sognatrice, perché credo che nella vita tutto (o quasi) sia possibile, basta solo crederci, e questo crederci, ti aiuterà a trovare il modo di farlo.”

Il colore nei tuoi interni di casa, Romina Sita

Non smetterò mai di ripeterlo: la nostra casa è quel luogo in cui ci dobbiamo sentire pienamente a nostro agio, quel luogo che non abbiamo paura di mostrare e che non vediamo l’ora di raggiungere dopo una lunga e frenetica giornata di lavoro per goderci un meritato relax.

Armonia cromatica con la regola del 60-30-10

Quando si tratta di scegliere i colori per la propria casa si ha sempre un pò il timore di prendere decisioni sbagliate. Con la conseguenza di adattarci e accontentarci del solito il bianco.

Per prima cosa ti suggerisco di fare ricerca per capire quali sono i colori e materiali che ti piacciono, cioè quelli che ti fanno stare bene. Pinterest è un ottimo alleato in questo. Sfoglia diverse immagini e scruta attentamente anche le combinazioni di colori, ovvero quei 2 o 3 colori che ti piacciono abbinati insieme e quali no.

In questo foglio di lavoro (gratuito) ti spiego il mio metodo per scegliere e abbinare 2 colori insieme.

Questo lavoro di ricerca ti aiuterà tantissimo nel definire e creare la tua palette colori (in questo articolo trovi un approfondimento su di essa e qualche nozione di base sui colori ed emozioni che trasmettono).

Dopo aver definito i tuoi colori devi capire come dosarli ed è qui che arriva la regola del 60-30-10.

Questa regola infatti viene in soccorso quando dobbiamo tradurre la palette colori, in arredo concreto.

Un metodo pratico che, applicandolo alla lettera, ci permette di distribuire il colore in modo armonico ed equilibrato.

I numeri 60, 30 e 10 sono riferiti alle percentuali delle tacche colore contenute nella casa.

Il bilanciamento di queste 3 proporzioni all’interno dello spazio, consente di ottenere un buon equilibrio cromatico.

Una casa è armonica quando: 

  • il 60% dello spazio è occupato dal colore principale 
  • il 30% dello spazio è occupato dal colore secondario
  • il 10% dello spazio è occupato dal colore di accento, quello che dà il tocco originale

Puoi applicare le 3 tonalità scelte in tutte le stanze della casa, oppure puoi utilizzare la regola considerando le stanze singolarmente, cioè creando un filo conduttore come base e personalizzare ogni stanza con colori differenti, andando quindi a modificare leggermente la palette.

Ad esempio puoi tenere fisso il colore principale scelto (quello del 60%) e variare le altre due tonalità, oppure solo quella dell’accento.

Questa regola non deve essere applicata in maniera tassativa, perché la nostra casa non contiene solamente 3 colori, ma tanti colori in nuance tra di loro, per ognuna delle 3 tonalità scelte. Quindi è importante definire le 3 tinte principali e successivamente le sue sfumature.

Per farti capire meglio, nelle composizioni qui sotto, ho utilizzato 3 tondi grandi che contengono il numero della proporzione e per ognuno ho assegnato un tondino più piccolo che ne indica la sua sfumatura, cioè lo stesso tono ma più chiaro o più scuro.

Le immagini che vedrai qui sotto rappresentano i miei gusti personali, ma voglio precisare che qualsiasi sia lo stile della tua casa, la regola 60-30-10 funziona sempre.

5 esempi di applicazione della regola 60-30-10

ESEMPIO #1

regola del 60-30-10
Regola 60-30-10 | Esempio 1
palette colori esempio 2
Regola 60-30-10 | Esempio 2

ESEMPIO #3

regola del 60-30-10
Regola 60-30-10 | Esempio 3

ESEMPIO #4

regola del 60-30-10
Regola 60-30-10 | Esempio 4

ESEMPIO #5

regola del 60-30-10
Regola 60-30-10 | Esempio 5

Queste case sono stupende, vero? Le ho prese in prestito da T.D.C.

Come scegliere i gruppi di colori per ogni percentuale?

In genere fanno parte della categoria del 60% i colori chiari e neutri. Il 30% potrebbe essere un color marroncino (legno) e il 10% potrebbe essere quel colore che potresti assegnare all’oggettistica più importante.

Dico potrebbe perché non c’è una regola precisa, bisogna valutare caso per caso.

Ad esempio potresti avere tutte le pareti bianche e molti arredi bianchi e allora il tuo 60% sarebbe il bianco. Oppure potresti avere una parete beige, il pavimento in legno, qualche mobile in legno e allora il tuo 60% sarebbe il beige/marroncino.

Capisci bene che è difficile stabilire fin dal principio se è il pavimento ad appartenere al 60%, le pareti al 30% e così via, questo perchè dipende molto da caso a caso e dal tipo di palette colori che andrai a scegliere.

Se desideri vedere un esempio pratico, step by step, te lo mostro in questo articolo.

Non commettere questo errore…

Ma aspetta, non finisce qui. Ricordi che all’inizio di questo articolo ti ho detto che ti avrei svelato un trucchetto per non sbagliare?

Sì perché puoi applicare alla perfezione la regola 60-30-10, ma se non compi questa precisa azione, potresti sbagliare e rovinare tutto.

Ricordi anche, qualche riga fa, che ti ho detto “ogni colore al suo posto”? Ecco, il trucchetto di cui ti sto per parlare tratta proprio questo.

Oltre a scegliere i colori giusti e nelle quantità giuste, bisogna saperli posizionare in modo armonico all’interno della stanza.

Se ad esempio distribuissi il colore in modo sbilanciato, ovvero con elementi appartenenti allo stesso colore tutti raggruppati in un lato della stanza (e nell’alto lato lasciare tutti gli altri colori), otterrei uno sbilanciamento e quindi disarmonia. 

Questo purtroppo è un errore che, inconsapevolmente, vedo commettere.

Come risolverlo?

“Muovi” i colori della palette e richiamali qua e là all’interno dello spazio, aiutandoti anche, anzi soprattutto, con gli oggetti decorativi.

Se ad esempio decidi di pitturare la parete dietro alla tv in color verde salvia, è importante richiamare questa tonalità in diversi punti della stanza. Puoi farlo utilizzando uno o più elementi decorativi: un quadro, un vaso particolare, le trame dei cuscini decorativi sul divano, oppure una poltroncina o il tavolino del salotto.

Quando scegli di inserire un colore, è fondamentale integrarlo nel contesto. Per farlo, è utile distribuire elementi che richiamano quel colore in diverse parti della stanza, piuttosto che concentrarli tutti insieme. In questo modo, il colore diventerà parte integrante dell’ambiente in modo armonioso e bilanciato.

Ora torna su e riguarda le immagini di prima con questa nuova consapevolezza appena acquisita.

Questo trucchetto ti darà un bellissimo effetto di armonia, di uno spazio pensato e progettato da chi ama davvero la casa.

Hai difficoltà a definire la tua palette colori e quindi applicare la regola 60-30-10? Fammi la tua domanda qui sotto nei commenti e ti darò un consiglio personalizzato.

Pensi che questo articolo possa interessare ad una tua amica? Inviale il link di questa pagina su Whastapp o sui canali social. Ciao, alla prossima!

P.S. Lo sapevi che ho scritto un eBook sul colore?

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Qui ho raccolto, ordinato e approfondito tutte le nozioni dedicate al colore che trovi qui su questo blog.

Si tratta di una guida in formato digitale, in cui  imparerai ad applicare il colore in modo consapevole nella tua casa, a creare combinazioni cromatiche armoniose e a donare emozione a ogni stanza.

L’articolo Come creare una casa cromaticamente armonica: la regola 60-30-10 spiegata facile sembra essere il primo su Romina Sita.

24 Luglio 2024 / / Romina Sita

Ipotizziamo che i tuoi figli abbiano 7 e 11 anni, come i miei, e che per volontà o questioni di spazio, tu abbia deciso di farli dormire insieme. Come si può realizzare una camera confortevole, dove ognuno dei tuoi bimbi abbia la propria indipendenza e si senta sereno e a proprio agio nello spazio intimo di casa? In questo articolo ti spiego come arredare e organizzare la cameretta di 2 bimbi, maschi o femmine che siano.

Se invece hai un solo figlio, ti suggerisco di leggere questo articolo: Come arredare la cameretta del tuo bimbo, tenendo in considerazione le future evoluzioni della stanza

INDICE DEI CONTENUTI
A ognuno il suo spazio: come dividere la cameretta per favorire e mantenere l’indipendenza dei tuoi bimbi
Se i bimbi hanno gusti estetici diversi?
Idee creative per dividere lo spazio in modo funzionale

Altre idee creative per arredare la cameretta di 2 bimbi

Quando nasce un figlio è meraviglioso progettare la sua nuova cameretta, vero? Uno spazio grande tutto per lui, dove ti puoi sbizzarrire nella scelta del mobilio e dei colori. Ma quando arriva il secondo? Aiuto, ora dove “lo metto”?!

Quando arriva il secondo, e non si ha la possibilità di avere un’altra stanza dedicata solo per lui, ecco che si stravolge tutto. Bisogna rendere ancor più efficiente e funzionale quella stanza che finora era dedicata ad accogliere solo un bimbo o bimba.

L’arrivo di un fratello o sorella, genera nel primogenito, chi più e chi meno, un mix di emozioni tra gioia, euforia, gelosia e rifiuto. Quest’ultima, in particolar modo, per chi deve anche condividere il proprio spazio più intimo: la cameretta.

Ecco perché risulta fondamentale riuscire a creare uno spazio funzionale, che assecondi le esigenze di ogni figlio e che rispetti lo spazio privato di ognuno.

Per riprogettare la “nuova” cameretta dobbiamo riprendere in mano carta e penna e suddividere lo spazio ragionando per zone funzionali:

1 – Zona Letto
2 – Zona armadio
3 – Zona scrivania
4 – Zona giochi

Queste sono le zone necessarie per la cameretta di un bimbo o bimba, e, nel caso di 2 figli, vanno raddoppiate.
Ora ti spiego il motivo.

A ognuno il suo spazio: come dividere la cameretta per favorire e mantenere l’indipendenza dei tuoi bimbi

Sono sempre stata contraria alla massima condivisione di vestiti e giochi tra fratelli e sorelle. Certo, a volte può capitare, ma avere un’impostazione di base di separazione, credo sia la soluzione ottimale per favorire l’indipendenza, la responsabilità e il rispetto di ogni singolo bambino in famiglia.

Questo concetto come si traduce?

Si traduce con l’assegnazione di una zona funzionale, quelle viste poco fa, ad ogni bimbo (generalizzo al maschile, ma questo concetto si applica sia per maschi sia per femmine):

Un letto per ogni bimbo

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Foto by Pinterest

Se lo spazio lo consente è meglio optare per 2 letti sullo stesso livello. Lo dico più che altre per noi mamme: ogni volta che dobbiamo rifare i letti, non dovremmo essere costrette a fare salti mortali, ma piuttosto dovrebbe essere un’operazione facile e più rapida possibile.

In alternativa ci sono soluzioni interessanti salvaspazio con letti a castello.

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Foto by Pinterest

Un armadio per ogni bimbo

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Foto by Pinterest

Può essere un armadio o un modulo di esso, l’importante è che i capi non vengano mischiati tra un bimbo e l’altro, in modo che ognuno di loro possa essere autonomo nella ricerca dei vestiti da indossare.

Una scrivania per ogni bimbo

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Foto by Pinterest

Quante volte mi è capitato di sentire amiche o conoscenti che, avendo due figli con una scrivania unica, si trovano nel momento dei compiti a vedere un bambino accaparrarsi la scrivania, mentre l’altro finisce per usare il tavolo della cucina?

Troppe volte! E ogni volta mi sale un senso di tristezza per questi bimbi costretti a soluzioni rimediate all’ultimo, solo perché la casa non asseconda le loro esigenze.

Altra problematica legata al discorso scrivania…

Molto spesso mi capita di vedere scrivanie microscopiche non adatte nemmeno a un bimbo. Porto l’esempio di Ikea, che anche se è uno dei miei negozi preferiti, purtroppo propone parecchie scrivanie per bambini decisamente piccole (ad esempio la conosciutissima LAGKAPTEN / ALEX), ovvero con 60 cm di profondità.

60 cm sono davvero pochi, è a malapena lo spazio sufficiente per aprire un libro di scuola e l’astuccio. Immaginiamo quando un giorno avrà bisogno di un pc… 

La dimensione minima per una scrivania è di 75×150, ma, se la stanza lo permette, ritengo che la dimensione ideale per un’ottima scrivania sia di 80×160.

Questa e altre misure di arredi e spazi tra essi, le trovi sul mio libro: Uno spettacolo di casa. Impara ad arredare i tuoi spazi con gusto e in autonomia.

Sembra banale, ma avere una buona scrivania dove si possono sistemare facilmente le cose senza fare manovre complicate favorisce sicuramente uno studio sereno e un gioco tranquillo.

È giusto che uno debba fare i conti con lo spazio a disposizione, ma sapere quanto dovrebbe misurare una scrivania per svolgere egregiamente la tua funzione è già un ottimo punto di partenza per fare tutti i ragionamenti del caso.

Come ogni tanto mi piace dire:

“La perfezione non è reale, ma sapere come dovrebbero essere fatte le cose se fossero perfette, ci permette di ottenere il miglior risultato possibile.”

La perfezione è un ideale irraggiungibile. Tuttavia, sapere come dovrebbero essere fatte le cose se fossero perfette, ci permette di raggiungere risultati straordinari.

Quando si tratta di progettare e organizzare gli spazi di casa, avere una chiara visione può guidarci verso soluzioni ottimali.

Perfezione significa fare tutto senza errori. Beh, capisci anche tu che è praticamente impossibile.

Ecco, per me la perfezione deve essere un puntino lontano che non raggiungerò mai. Quel puntino determina la direzione e una visione chiara di ciò che voglio raggiungere.

Cosa voglio raggiungere?

Spazi che rispecchino le esigenze e le personalità della mia famiglia, ambienti funzionali e armonioso, dove ogni dettaglio è pensato per il nostro benessere e comfort.

Ci saranno sempre delle imperfezioni, e va bene così. Le piccole imperfezioni rendono la vita autentica e vivibile.

Una zona giochi per ogni bimbo

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Foto by Pinterest

Può essere riposta dentro agli armadi o essere a vista su scaffalature ben organizzate. Nelle camere dei miei bimbi ad esempio ho riposto negli armadi con le ante, tutte le scatole dei giochi di società e negli scaffali a vista invece tutti i giochi più piccoli, come i Lego e le macchinine (ne hanno talmente tante che ho dovuto creare delle sottocategorie!), raccolti in contenitori di plastica trasparente, con etichette che ne indicano il contenuto. In questo modo sono più facili da riporre al loro posto dopo l’utilizzo, perché richiede uno sforzo mentale molto minore (la mente ogni volta non dovrà pensare: “dov’è che andava questo?” C’è l’etichetta, non puoi sbagliare!)

Non necessariamente devi avere un armadio intero per i giochi e per ognuno dei bimbi, puoi ad esempio, per ragioni di spazio limitato, creare un unico armadio dei giochi e assegnare ogni singolo ripiano ad ognuno dei tuoi bimbi. 

Se i bimbi hanno gusti estetici diversi?

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Foto by Pinterest

Certo, non possiamo arredare una stanza con due stili completamente diversi, altrimenti rischiamo di creare confusione.

Quello che ti consiglio di fare è di giocare col colore. Mantenendo un filo conduttore nell’arredamento caratterizzato da tonalità neutre, puoi giocare col colore nelle pareti. Mica tutte, eh?! Solo quella vicino al letto di ogni bimbo, può essere anche una porzione di parete o addirittura un color block.

Idee creative per dividere lo spazio in modo funzionale

Ora ti mostro una carrellata di idee da cui prendere ispirazione per suddividere lo spazio in modo carino, ma soprattutto funzionale

Muretto divisorio tra i letti

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Foto by Pinterest

Posizionamento simmetrico degli arredo all’interno della stanza

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Foto by Pinterest

Scaffalatura divisoria con vani a giorno

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Foto by Pinterest

Letti adiacenti e disposti ad L

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Foto by Pinterest

Doppio letto a ponte completo di tutte le zone

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Foto by Pinterest

Letto a castello centro stanza

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Foto by Pinterest

Altre idee creative per arredare la cameretta di 2 bimbi

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Spero che questo articolo ti sia stato utile o di ispirazione per arredare la cameretta dei tuoi bimbi.

Fammi sapere se hai domande specifiche relativamente a questo argomento, ti leggerò e risponderò con piacere qui sotto nei commenti. Inoltre, mi sarà utile per creare nuovi contenuti e essere d’aiuto ad altre lettrici come te.

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L’articolo Cameretta per 2 bimbi: come arredare e dividere lo spazio in modo funzionale (+20 esempi fotografici) sembra essere il primo su Romina Sita.

10 Luglio 2024 / / Romina Sita

Una chicca che faciliterà la tua quotidianità. Un metodo pratico e semplice da attuare per organizzare alcune tipologie di oggetti di casa. Un metodo che utilizzo io stessa e che trovo molto valido, perchè rende la quotidianità semplice, pratica e inoltre crea graziosi angolini nella tua casa: sto parlando dei kit funzionali.

Cosa sono i kit funzionali?

Non sono nient’altro dei gruppi di oggetti accomunati da una funzione ben specifica e “tenuti insieme” da un vassoio.

Perché un vassoio?

Perché il vassoio, o comunque un contenitore specifico, crea coesione tra gli oggetti, valorizzandone il contenuto. Inoltre aiuta ad identificare mentalmente gli oggetti al suo interno, come appartenenti ad un’unica categoria.

In questo modo il nostro cervello è più facilitato, e quindi fa meno fatica a ricordarsi dov’è collocato un determinato oggetto.

Questi kit hanno principalmente una funzione ben specifica, ma allo stesso tempo possono essere molto carini da vedere e ti consentono di avere a portata di mano oggetti di utilizzo frequente (ma non necessariamente).

Di conseguenza ritengo che siano un ottimo metodo organizzativo che ogni casa dovrebbe avere!

3 esempi da replicare

Per spiegare meglio ciò che intendo con kit funzionali, ti faccio 3 esempi pratici (che puoi replicare facilmente a casa tua).

KIT SVUOTATASCHE (zona ingresso)

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È un accessorio per contenere le chiavi di casa, le chiavi della macchina, gli occhiali da sole e altri oggetti necessari durante l’uscita o l’ingresso in casa.

Attenzione però a non cadere nella tentazione di buttarci dentro oggetti inutili. Se capita non succede nulla (anzi, è normale che capiti a tutti!), ogni tanto però (una volta al mese, o decidi tu la frequenza) dagli una controllata e butta via scontrini o carte inutili, cosicché rimanga sempre in ordine.

KIT SERVICE LAVABO (bagno)

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È un vassoietto posizionato di fianco al lavabo che contiene l’occorrente per lavarsi le mani e i denti.

Non è necessario che contenga troppe cose, cerca il più possibile di riporre i prodotti da bagno nei vani chiusi, vedrai come il bagno apparirà sempre ordinato e pulito.

Qui ti spiego quali oggetti tenere a vista e quali organizzare nei vani chiusi.

Anziché utilizzare il dispenser del supermercato pieno di scritte colorate e bruttine, scegli un dispenser carino e ricaricarlo ogni volta che finisce il sapone liquido. Sarà un gesto ecologico che preserverà l’estetica del tuo bagno.

Un’idea carina, per rendere questo kit ancor più grazioso, è quella di inserire qualche oggetto decorativo, come una pianta verde o un vasetto con dei rami secchi e, perché no, anche la clessidra che aiuta a lavare i denti nel tempo corretto.

KIT COTTURA CIBI (cucina)

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È un contenitore o vassoio, utile a raggruppare e tenere in ordine gli accessori per la preparazione dei pasti, come utensili, spezie e condimenti.

Scegli in base alle tue abitudini culinarie, quali oggetti tenere a portata di mano e belli in vista.

Ora non ti resta che metterti all’opera e creare i tuoi kit funzionali unici e personali.

Io ad esempio ne ho uno in cui tengo il telecomando della tv del salotto, ne ho un altro sotto la tv che raccoglie i dispositivi elettronici e caricabatterie vari. Poi ho una scatola in legno che contiene gli accessori per il cucito.

Raggruppare oggetti appartenenti alla stessa funzionalità ne aumenta sia la praticità, perchè ti ricordi più facilmente dove sono collocati quegli oggetti appartenenti alla stessa categoria, sia l’aspetto estetico, perchè, se sceglierai vassoi, dispenser o contenitori graziosi, la composizione sarà anche bella da vedere.

Spero di averti dato spunti utili per organizzare gli oggetti in modo funzionale e rendere bella la tua casa.

Come sai il mio obiettivo è quello di aiutarti a vivere serenamente all’interno dei tuoi spazi domestici, quindi se metterai in pratica anche solo uno dei suggerimenti che ti ho dato oggi e ti fa piacere condividerli puoi scrivermi un’email o un messaggio privato (DM) su Instagram.

Ciao e alla prossima!

Se questo articolo ti è piaciuto, allora amerai l’eBook:

LA CASA ORGANIZZATA.
Il metodo pratico ed efficace per organizzare gli spazi di casa e mantenerli in ordine a lungo nel tempo con il minimo impegno e senza stress.

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L’articolo Organizzare gli oggetti: come i kit funzionali possono semplificare la quotidianità in casa sembra essere il primo su Romina Sita.

26 Giugno 2024 / / Romina Sita

Oggi mi sento simpatica, hai visto che titolo che ti ho tirato fuori?! Ahah!
A parte gli scherzi, ti va di trovare una volta per tutte il tuo stile di arredo, quello che identifica la tua personalità, il tuo gusto estetico, che ti permette di sentirti a tuo agio ogni giorno nella tua casa?
In questo articolo ti illustro tutti gli step che è necessario compiere per riconoscere e definire nel dettaglio il proprio stile di arredo, in modo tale da non commettere più errori in acquisti di arredo sbagliati.

INDICE DEI CONTENUTI
Si possono mixare più stili di arredo?
Una problematica comune…
Identificazione dello stile di arredo step by step

#1 Prima ricerca
#2 Seconda ricerca
#3 Ci siamo! Scheda dello stile + moodboard + material board
Come trovare anche tu il tuo stile di arredo
#1 Da sola
#2 Lo faccio io per te
Per chi è ai primissimi passi: il test sullo stile

Si possono mixare più stili di arredo?

Voglio iniziare sfatando un mito di cui ho sentito spesso parlare in giro… e forse anche tu.

Il mito in questione è:

“Non si possono mixare gli stili di arredo”

Beh, è assolutamente sbagliato.

Cioè aspetta, con questa affermazione non voglio intendere che si possono mixare stili a caso e senza cognizione.

Sì, si possono mescolare più stili, ma con consapevolezza, con logica e armonia.

In particolare esiste una tecnica di miscelazione di 2 o 3 stili (ti sconsiglio di eccedere oltre i 3, altrimenti diventa davvero complesso). 

Una problematica comune…

Una mia cliente, a cui darò il nome di fantasia Laura, si trovava in una situazione comune a molte persone: salvava un sacco di immagini da Pinterest, era innamorata di più stili di arredamento, ma temeva che mescolarli potesse creare disordine e confusione visiva nella sua casa.

Laura voleva che il suo spazio riflettesse la sua personalità eclettica, ma era incerta su come fare, senza “fare danni” e compromettere l’estetica complessiva.

Ho introdotto a Laura la possibilità di accettare la diversità degli stili, anziché temerla. Le ho spiegato che mescolare stili diversi può creare un ambiente unico e accattivante, ricco di profondità e interesse visivo.

Laura aveva infatti difficoltà a conoscere e saper riconoscere il suo stile; di conseguenza ogni volta che sentiva la necessità di acquistare qualcosa di nuovo per la casa, si trovava nel pallone, perché non sapeva di quale materiale, forma e colore sceglierlo. 

Così, le ho promesso di guidarla attraverso il processo di abbinamento degli stili in modo armonioso e bilanciato, in modo da tirar fuori la sua personalità e soprattutto fare chiarezza sul suo stile unico.

Identificazione dello stile di arredo step by step

STEP 1

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Ho chiesto a Laura di selezionare tutta una serie di immagini, e di rispondere ad alcune semplici domande, per conoscerla più nel profondo.

Le immagini riguardavano tipologie di:

  • materiali
  • colori
  • pattern
  • poster
  • moda
  • interni

Le domande invece erano relative alle sue passioni, hobby, stagione e vacanze preferite, gusti personali…

Infine, un’ultima domanda era mirata sulle sensazioni; le sensazioni che vorrebbe provare all’interno della sua casa.

Tramite un elenco di parole chiave, Laura ha scelto l’essenza del mood del suo stile di arredo.

STEP 2

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In funzione delle risposte alla prima ricerca, ho presentato a Laura una nuova selezione personalizzata di immagini, più dettagliate e mirate all’ambito degli interni:

  • stanze della casa
  • dettagli su oggetti
  • dettagli su tessili
  • table setting

STEP 3

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Dopo circa 3 settimane di confronto e ricerca, ho creato la scheda descrittiva dello stile di arredo unico e personale di Laura, identificando con esattezza gli elementi distintivi che lo caratterizzano.

Lo stile di arredo di Laura è MINIMAL CHIC un mix di più stili che rispecchia la sua personalità eclettica, sapientemente bilanciati e caratterizzati dai colori che la fanno sentire bene e a proprio agio (colori selezionati da lei stessa in fase di ricerca).

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Ho creato inoltre una moodboard e una material board che traduce in immagini evocative, colori, pattern, materiali e forme il suo stile di arredo.

Il risultato è stato sorprendente: ora Laura ha fatto finalmente chiarezza, sa cosa le piace e come creare abbinamenti tra i mobili esistenti e quelli nuovi che necessita di acquistare.

Ora Laura ha in mano una base su cui fare affidamento ogni volta che vuole acquistare un arredo o oggetto per la casa. È in grado, in autonomia, di scegliere qualsiasi elemento di arredo in funzione della sua estetica (di che materiale, colore, forma è fatto).

L’abbinamento di stili diversi aggiungerà profondità e interesse agli spazi, creando un ambiente che parla veramente di lei e delle sue passioni.

Laura ha finalmente capito che mescolare gli stili non è un tabù, ma un’opportunità per esprimere la propria personalità attraverso l’home styling.

consulenza-stile-recensione

Come trovare anche tu il tuo stile di arredo

Probabilmente ti stai chiedendo come fare anche tu a trovare il tuo stile, proprio come ha fatto Laura.

Come hai capito tu stessa, definire il proprio stile è importante per evitare di commettere errori e non rischiare di buttare via soldi in scelte sbagliate.

La tua casa è il riflesso della tua personalità, la tua storia.

Esprimile attraverso, le forme, i colori e i materiali che ti fanno sentire bene.

Trovare il tuo stile ti consente di andare a definire nel dettaglio i tratti distintivi di esso.

Sai cosa intendo per tratti distintivi?

Per tratti distintivi intendo le forme, i materiali e i colori principali che lo caratterizzano, in modo da avere una linea guida sempre a portata di mano, ogni volta che si ha la necessità di arredare o rinnovare i propri spazi di casa.

  • Sapresti riconoscere i tratti distintivi del tuo stile?
  • Sapresti dire quali sono i materiali, forme e colori che ti fanno stare bene e che quindi ti permettono di sentirti a tuo agio nel tuo spazio domestico ogni giorno?

Conoscere esattamente tutti questi elementi, ti permette di essere mooolto più facilitata (e non commettere errori) nelle tue scelte di arredo e decorazione della tua casa.

Non credi?

Io posso guidarti nel farlo e in 2 modi differenti.

MODALITÀ 1

Sfoglia il Quaderno della Romi n.1 “Il tuo stile di arredo e la tua prima moodboard”.

Un ebook che ti insegna a definire del tuo stile unico e le fondamenta dei tuoi interni di casa.

Nella guida esplorerai i 13 stili d’arredo più diffusi negli ultimi tempi, ti insegnerò come saperli riconoscere, come crearne uno tutto tuo e come assegnargli un nome.

Imparerai anche l’importanza di uno strumento potente chiamato moodboard che ti aiuterà a visualizzare e a creare le fondamenta per la tua idea di arredo.

Non solo ti spiegherò cos’è una moodboard, ma ti guiderò step by step a realizzarne una digitalmente con Canva (un tool gratuito e semplice da utilizzare).

Ti mostrerò anche come realizzare una material board, un altro utilissimo strumento, necessario per tradurre le informazioni implicite contenute nella moodboard, con lo scopo di sentirti molto più facilitata quando andrai a scegliere i materiali, colori e finiture di ogni singolo arredo e complemento che compone il tuo arredamento.

Questa guida ti darà la fiducia necessaria per prendere decisioni con sicurezza e facilità.

Qui puoi guardare un mini video di presentazione.

eBook: Il tuo stile di arredo e la tua prima moodboard

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Percorriamo insieme un percorso di conoscenza e definizione del tuo stile “1, 2, 3, STYLE: Troviamo il tuo stile di arredo”.

Una consulenza di stile di arredo strutturata in un percorso personalizzato di 3 settimane via email, per definire le linee guida dell’estetica della tua casa, per sentirti sicura delle tue scelte future e smettere di buttare via soldi in acquisti sbagliati e vivere serenamente ogni giorno una casa che rispecchi i tuoi gusti e personalità.

Insieme andremo a definire i tratti distintivi del tuo stile di arredo, a dargli un nome e ti consegnerò gli strumenti necessari per realizzare in autonomia l’arredo che ti farà sentire a tuo agio ogni giorno.

1, 2, 3, STYLE: Troviamo il tuo stile di arredo

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Definiamo insieme le fondamenta dell’estetica della tua casa, per non compiere più acquisti sbagliati   Una consulenza…

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Quale delle 2 modalità fa per te?

Per qualsiasi domanda o curiosità mi trovi qui sotto nei commenti.

Per chi è ai primissimi passi: il test sullo stile

Se sei agli inizi, mi conosci da poco, e non hai per nulla voglia di compiere un investimento di questo tipo, ti invito a scaricare (gratuitamente) il test per capire a quale tra i 6 stili più diffusi si avvicina di più il tuo gusto personale!

Ti lascio qui sotto il bottone per scaricarlo.

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L’articolo AAA Cercasi stile di arredo! Troviamo il tuo stile di arredo, una volta per tutte? sembra essere il primo su Romina Sita.