14 Aprile 2021 / / Idee

L’articolo Quanto costa imbiancare casa al metro quadro? è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

I costi variano in base ai metri quadri, per stanza, per giornate lavorative di manodopera, per pittura utilizzata, per decorazioni aggiunte. Vediamo nel dettaglio le varie soluzioni.

I costi al metro quadro

Il prezzo base medio per verniciare le nostre pareti oscilla tra i 3,50 euro e 10 euro al metro quadrato. La grande divergenza tra questi due costi è dovuta al diverso lavoro da svolgere e dal tipo di pittura utilizzata, ovvero sia essa pittura murale per interni o pittura per esterni per la quale servono altresì ponteggi da allestire.

Il caso più semplice in cui possiamo trovarci è quello di dipingere le pareti interne di casa con una vernice lavabile e monocolore: in tal caso il prezzo sarà in media di 4 euro al metro quadro. Se le pareti hanno bisogno di essere raschiate e portate a nuovo, oppure se si dovranno allestire trabattelli per verniciare, si raggiungerà invece facilmente un prezzo che arriva in media a 10 euro al metro quadrato.

Per riassumere, dunque, si può parlare di imbiancatura interna semplice o imbiancatura interna particolare, di imbiancatura esterna semplice o esterna particolare; e si vola dai 5 euro al metro quadro fin ai 100 euro al metro quadro.

quanto costa imbiancare casa

Il costo per singola stanza

Appurati i costi di imbiancatura al metro quadro, considerando un’altezza classica delle mura di una stanza di 2,8 metri e una stanza media ampia all’incirca 60 metri quadri, da imbiancare anche sul soffitto, questa costerà circa 250 euro in totale.

Da ciò possiamo stimare che il prezzo per stanza è tra i 200 euro ed i 300 euro per una camera di medie dimensioni e dai 150 euro ai 250 euro per una stanza piccola. Ovviamente, questi costi tengono conto dell’utilizzo semplice soltanto di una vernice traspirante per interno dalla tinta chiara su una parete nuova che non necessita di precedente lavoro di raschiatura e approntamento della parete.

Così facendo, immaginando grandezze d’abitazione standard, possiamo preventivare per un trilocale da verniciare dai 400 euro ai 900 euro, e per un appartamento di 200 metri quadri fino a 2500 euro. Una differenza che traspare tra le righe è, anche, quella che riguarda la tinta: una tinta chiara costa in media anche 1 euro a metro quadro, laddove una tinta scura costa almeno in media 5 euro al metro quadro.

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I costi per manodopera

Il costo in media di un imbianchino è di 20 – 30 euro l’ora. Ovviamente, se l’impegno dell’imbianchino sarà da considerarsi a giornata o per più giornate, il suo costo ad ora diminuirà. Il costo cambia anche in base all’orario e al giorno di lavoro e, qualora orario e giorno siano da considerarsi lavoro straordinario, il costo in media sale fino a 35 euro a metro quadro. Altresì, il costo cambia a seconda che si chiami un singolo imbianchino o una squadra di verniciatura.

Il costo del suo lavoro manuale dipenderà anche dall’impegno cui è chiamato: la raschiatura della parete è il lavoro più economico che prepara alla verniciatura e perciò si tratta di circa 4 – 5 euro al metro quadro; la rimozione della vecchia preesistente verniciatura, invece, se effettuata a fiamma, alza il prezzo a circa 13 – 15 euro al metro quadro; la preparazione degli esterni richiede invece un procedimento più lungo e faticoso, con utilizzo di prodotti acidi, per cui il costo supererà i 10 euro al metro quadrò fino a un massimo di 15 euro a metro quadro.

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Le vernici da scegliere

Riguardo i tipi di verniciatura e di vernici esistenti, esiste la tempera, l’idropittura o lo smalto murale, e si parte perciò da 1 euro a litro fino a 14 euro a litro. Queste vernici sono differenti in quanto si distinguono in lavabili, traspiranti, antimuffa o speciali. Se hai già della muffa in casa, è necessario eliminare la muffa dai muri come spiegato dai professionisti di ImmobiliOvunque in questa guida.

Tantissime tecniche si adoperano poi per gli interni e per la loro decorazione: si va dalla verniciatura liscia alla velatura (7 euro a metro quadro), dalla tecnica a straccio alla tamponatura e alla spugnatura, al graffiato o allo stucco veneziano (35 euro a metro quadro), secondo gusti e ambiente.
Oltre alle tecniche di verniciatura, abbiamo anche pratiche estetiche di design, quale la pitturazione a righe, l’uso di pitture glitterate o dall’effetto metallizzato (che va steso a pennello).

dipingere-le-pareti

Ciò su cui certamente non si può risparmiare è la qualità della vernice perché, come sempre accade, se risulta avvincente come prezzo al momento, non risparmieremo nel corso del tempo, giacché saranno presto in agguato condense, muffe e alterazioni di parete.

Agevolazioni fiscali da considerare

La verniciatura delle pareti non rientra come agevolazione fiscale con detrazioni fino al 50%, giacché si tratta di manutenzione ordinaria; la situazione cambia se invece si presentano lavori strutturali, quale demolizione di parete, tracce, pavimenti, rifacimenti. A quel punto anche il costo della manodopera dell’imbianchino risulterà detraibile e, perché sia detraibile anche la vernice, occorre che essa sia acquistata con fattura dallo stesso operaio.

Carta da parati

Tra i lavori che anche un imbianchino fa, c’è la posa della carta da parati, un must tornato di moda che rende le superfici uniche e le abitazioni superlative. Posare una carta da parati richiede tuttavia un lavoro specifico, analitico, dettagliato e di estrema precisione e cura. Il costo perciò va all’incirca a 15 euro a metro quadro (senza materiale), per una abitazione con 100 metri quadri di parete si può arrivare a 1500 euro in totale.

La cura per la posatura della carta da parati muta anche in base al tipo di carta che scegliamo: sfondo in TNT (tessuto non tessuto), stampata, vinilica, in PVC, adesiva (ovvero preincollata) o lavabile (per cucina, bagni o camere dei bambini).

Per incollare la carta da parati, è importante controllare il rivestimento murario sottostante, onde evitare che sia scrostato o rovinato. È importante non fare da sé anche perché è impossibile e inopportuno rincollare la carta da parati qualora compissimo errori. L’imbianchino conosce ogni trucco, non sprecherà rotoli di carta costosa e preziosa e farà le scelte migliori in base all’ambiente da rivestire e al muro da trattare.

Riguardo la quantità di carta da parati da acquistare, va considerato che un rotolo di carta da parati copre all’incirca 5 metri quadri di parete. Una casa di 80 metri quadri dunque necessiterà di circa 40 rotoli di carta.

Cosa possiamo fare noi in casa.

Tutto ciò che si può, e si deve, fare per preparare la casa alla verniciatura è sistemare il mobilio, qualora sia un appartamento abitato di già, al centro della stanza e coperto da cellophane, coprire di fogli di giornale i pavimenti, e sigillare con la carta adesiva battiscopa e impianti luce.

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27 Marzo 2021 / / Decor

L’articolo Aiuole e giardini: come migliorano l’aspetto esterno della casa è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Lo spazio all’esterno di ogni abitazione rappresenta un fattore molto importante rispetto all’impatto estetico complessivo della casa. Di conseguenza, curare e abbellire gli spazi verdi è il modo migliore per valorizzare non solo aiuole e giardini ma anche l’intera struttura abitativa. Le soluzioni adatte allo scopo sono molteplici e si adattano ad una vasta gamma di scopi ed esigenze diverse; in questo articolo vedremo quali sono i vantaggi che scaturiscono da una cura adeguata del verde domestico e quale tipo di manutenzione è necessaria.

Perché non bisogna trascurare il verde

A prescindere dalla loro estensione, aiuole e giardini non vanno trascurati; chi non ha il pollice verde oppure non ha tempo (né voglia) di dedicare alla manutenzione del giardino e delle aiuole può anche demandare tale incombenza a operai specializzati. Ciò che conta è evitare di abbandonare completamente il verde che circonda la propria abitazione per evitare la comparsa di erbe infestanti e di animali di vario tipo. Inoltre, l’incuria rende il terreno più duro e difficile da lavorare (specie dopo molto tempo); di conseguenza, gli interventi per rassodarlo potrebbero risultare più complessi. Infine, non va sottovalutato l’aspetto estetico: un giardino in disordine contribuisce in maniera negativa all’immagine della casa, sminuendo anche il valore.

Come abbellire aiuole e giardini

Gli interventi necessari per migliorare l’aspetto del giardino e delle aiuole fiorite dipendono direttamente da diversi fattori: il tipo di terreno, l’esposizione solare, le dimensioni dell’area destinata al verde e le condizioni di partenza di quest’ultima. In altre parole, se il giardino è già attrezzato, richiede una manutenzione ordinaria da effettuare regolarmente; di contro, nel caso in cui bisogna partire da zero, gli interventi risultano più complessi ed impegnativi.

Attrezzare un giardino da zero non è semplice, specie se l’area in questione è stata molto trascurata. Bisogna anzitutto rimuovere le erbe infestanti e quelle secche o gravemente malate; il terreno va rassodato, per permettere l’aerazione delle zolle. Alcune specie vegetali e floreali possono essere messe a dimora solo in un certo periodo dell’anno (il prato, ad esempio, va seminato tra settembre e ottobre) anche se, generalmente, la maggior parte può essere piantata tra l’inverno e la primavera.

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Gli interventi di manutenzione ordinaria, invece, sono quelli da effettuare con regolarità, a seconda della stagione. La rasatura del prato, la rimozione del fogliame, le potature e la concimazione rientrano tra le operazioni da completare ciclicamente, per assicurare la buona salute del manto erboso e delle specie vegetali. In aggiunta, il rinvaso dei fiori (in un vaso più grande o a terra, se necessario) e l’inserimento di elementi decorativi aggiuntivi dipendono per lo più dalle preferenze personali.

Quali soluzioni adottare

Per migliorare l’impatto estetico del proprio giardino si possono adottare diverse soluzioni:

  • aiuole: un angolo fiorito aggiunge un tocco di colore che, specie nei mesi estivi, sortisce un notevole effetto scenografico; l’importante è scegliere le varietà giuste rispetto all’esposizione solare ed acidità del terreno. Per chi desidera una decorazione floreale duratura, è consigliabile allestire un’aiuola fiorita avvalendosi dell’assistenza di un portale specializzato come MyGreenHelp;
  • bordature: si tratta di piante a basso fusto (non raggiungono il metro d’altezza) impiegate per delimitare o costeggiare vialetti lastricati, passaggi carrabili e aiuole, per conferire maggiore armonia al giardino, fungendo da elemento di raccordo; allo scopo è necessario mettere a dimora specifiche varietà di piante o fiori;
  • siepi: rappresentano la soluzione più gettonata per nascondere i muri perimetrali del giardino con una barriera di denso fogliame; inoltre possono essere utilizzare per realizzare sculture vegetali dal notevole impatto;
  • arredi: i mobili già giardino sono il tocco finale di un’attenta manutenzione (purché scelti con gusto), specie se destinati ad essere collocati direttamente a terra non su una veranda o una terrazza in muratura.

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L’articolo Generatori di ozono, cosa sono e quando servono. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

L’emergenza Covid ci ha costretto a rivedere gli standard di pulizia e disinfezione degli ambienti domestici e di lavoro. In particolare per gli ambienti particolarmente frequentati, pulizia e disinfezione sono divenuti sinonimo di tutela della salute. Per fortuna alcune delle più innovative soluzioni tecnologiche ci consentono di rispondere con tempestività a tali esigenze, una di queste sono i generatori di ozono.

Generatore di ozono, di cosa si tratta?

Il generatore di ozono è un macchinario di semplice impiego e molto efficace nella sanitizzazione dell’aria e delle superfici di un ambiente chiuso. Si tratta di un apparecchio in grado di produrre ozono, una molecola costituita da 3 atomi di ossigeno, nota per le sue proprietà ossidanti nei confronti dei microrganismi.

L’ozono in pratica è in grado di uccidere, rompendone le membrane cellulari, virus, batteri, funghi, protozoi, agenti patogeni, salmonella ed acari. L’ozono agisce anche sui cattivi odori, perché le sue molecole attaccano e ossidano anche le sostanze che emettono gli odori, eliminandole facilmente.

Per queste caratteristiche l’ozonizzazione è impiegata in vari settori economici, ad esempio in quello turistico e alberghiero per la sanificazione e la riduzione degli odori nei locali, ma è anche ideale per letti, tappeti, divani, e biancheria.

La sanitizzazione con l’ozono sostituisce la disinfezione?

Un generatore di ozono, una volta attivato, produce ozono fino alla saturazione dell’ambiente, garantendo, come riconosciuto dall’Istituto Superiore della Sanità (Rapporto ISS COVID-19 n.25/2020), dal Ministero della Sanità (Protocollo 24482 del 31 Luglio 1996) e dal Ministero della Salute (Documento CNSA del 27 Ottobre 2010), la disinfezione e sanitizzazione microbiologica dell’aria e di tutte le superfici presenti.

L’utilizzo del generatore restituisce, al termine di ogni ciclo, un ambiente con aria e superfici salubri, ma è chiaro che per tutelare la nostra salute occorrerà sempre rispettare le regole di distanziamento, l’utilizzo della mascherina e la frequente igienizzazione delle mani.

Generatori di ozono, a chi sono utili?

Generatori di ozono

Non c’è dubbio che per molte attività che vogliono finalmente rialzare la saracinesca sanificare e igienizzare adeguatamente gli ambienti di lavoro condivisi è obbligatorio, e il generatore di ozono è un grande alleato.

Questo sarà utilissimo anche per la sanitizzazione degli ambienti domestici in vista di una sempre più prossima apertura di questi alla visita di parenti e amici.

Purtroppo per avere una buona salubrità dell’aria non basta un suo ricambio frequente. Seppure sia un buon alleato contro la concentrazione di virus ed agenti patogeni, il ricambio frequente dell’aria di una stanza non garantisce la sanitizzazione e l’eliminazione di tutti i batteri e l’inattivazione di tutti i virus. Scegliendo uno dei migliori generatori di ozono anche casa vostra sarà perfettamente igienizzata, e uffici e negozi potranno ripartire e riaprire in sicurezza.

Vantaggi dei generatori di ozono.

Rispetto ad altri purificatori, i generatori di ozono sono di piccola dimensione e facili da spostare da una stanza all’altra. Altro vantaggio è l’assenza di filtri e la conseguente ridotta manutenzione.

Non solo Covid.

Il generatore di ozono non è utile solo l’eliminazione del coronavirus, ma anche di qualsiasi altro batterio, i fastidiosi acari e addirittura pidocchi, scarafaggi e altri insetti. L’impiego di questi apparecchi è anche un modo per evitare le punture delle zanzare.

Generatori di ozono
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Quale modello scegliere?

Prima di acquistare un generatore di ozono è importante capire l’uso a cui verrà destinato. Vi occorre un generatore di ozono per un uso casalingo? O piuttosto, vi serve per la vostra attività?

Generatori di ozono

Il generatore di ozono domestico, che è quello che qui tratterò, ha una dimensione più compatta e potenza ridotta rispetto a quelli più grandi di tipo professionale e industriale, tuttavia vi permetterà comunque di ozonizzare l’aria e, a seconda del modello, anche l’acqua, quindi potrete usarlo per igienizzare gli alimenti, in particolare frutta e verdura.

Modelli consigliati e principali caratteristiche.

Qui una breve rassegna dei migliori generatori di ozono in commercio, in particolare il secondo e il terzo sono perfino adatti, oltre che per casa, anche per scuole, cinema, teatri, centri commerciali, uffici, sale meeting, biblioteche, ospedali, studi medici, dentistici, veterinari, sale d’attesa, case di riposo, industria chimica e farmaceutica, celle e banchi frigoriferi, vetrine ed espositori refrigeranti, trasporti refrigerati, industrie di laboratori alimentari di lavorazione carne, pesce, frutta, ecc; ristoranti, bar, pub, agriturismi, enoteche, discoteche, negozi, abitazioni, locali fumatori, circoli privati, palestre, veicoli.


Generatore di Ozono 10.000mg/h, purificatore d’Aria, Ozonizzatore/Deodorante ionizzatore Home per Stanza, Fumo, Auto e Animali Domestici

Macchina che ha una potenza di 10.000 mg/hr, con tutte le funzioni che si ricercano nei migliori generatori di ozono pensati per un utilizzo casalingo. Questo non è solo ideale per la sanificazione anti-Covid, ma anche adatto all’eliminazione di qualsiasi odore sgradevole e la prevenzione di muffe. Dotato di timer fino a 120 minuti, si può tenerlo acceso anche in modalità HOLD. Il tempo di trattamento può essere regolato in base alle dimensioni della stanza e alla qualità dell’aria.

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Purificatore d’aria generatore di ozono Nobebird, purificatore d’aria ozono 28000mg/h con modalità di purificazione aria/acqua Timer da 120 minuti, purifica fino a 300㎡, elimina fumo/odori

Tra i migliori generatori di ozono professionali nella nuova versione 2021 da 28000mg/h corrispondenti alla sanificazione di una superficie pari a 300 m2. Dotato di due modalità di purificazione: la modalità AIR serve a purificare e disinfettare l’aria interna che scorre in una vasta area, come appartamenti, scantinati, uffici, automobili. La modalità Acqua utilizza il condotto dell’aria per immettere ozono in una piccola area designata o liquido per la disinfezione, non solo può essere utilizzata per sterilizzare guardaroba/armadio/cuccia, ma anche disinfettare frutta, verdura e acqua.

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SANIFICATORE OZONO – CERTIFICATO CNR + CERTIFICATO CE GENERATORE PROGETTATO IN ITALIA, 10000MG/hr CON TIMER 120 MIN USO PROFESSIONALE E COMMERCIALE, MANUALE ISTRUZIONI IN ITALIANO ILLUSTRATO INCLUSO

Sanificatore Ozono Professionale con certificato CE e test di validità CNR, progettato in Italia. Potenza 10000mg/hr, adatto a locali fino a 500mq. Rimuove con sicurezza il 99% di virus, batteri, muffe, funghi ed insetti, purificando e deodorando l’aria, eliminando i cattivi odori, migliorando il mantenimento degli alimenti e rimuovendo acari e polveri che causano allergie. Dotato di timer 120min, filtro aria rimuovibile e lavabile. La piastra generatrice di Ozono è garantita per 450000 minuti in condizioni ottimali pari a 7500 ore di utilizzo continuo: 100mq vengono sanificati in circa 35min. Fornito con manuale illustrato in italiano, adesivi LOCALE SANIFICATO e copia delle certificazioni CE e CNR.

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Tra quelli raccomandati, questi sono tra quelli più venduti su Amazon:

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Utilizzo del generatore di ozono e importanti precauzioni.

L’impiego del generatore è semplice e intuitivo, ma in tutti i macchinari in commercio, nel loro manuale d’uso e di manutenzione, è raccomandato di non soggiornare negli ambienti mentre il dispositivo è in funzione. L’ozono non deve essere respirato a causa della sua tossicità, quindi seguite sempre scrupolosamente le istruzioni per il corretto uso di queste macchine.

Impostate il timer e prima di lasciare la stanza da sottoporre al trattamento, assicuratevi che gli ambienti siano privi di presenze umane o animali. I tempi di trattamento vanno dai 10 ai 60 minuti, a seconda delle dimensioni dello spazio. É possibile rientrare nella stanza trattata quando tutto l’ozono residuo ritorna all’ossigeno, ciò avviene normalmente in 30 – 40 minuti.

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Altri strumenti per l’igienizzazione di ambienti e oggetti.

Interessanti sono i generatori di ozono destinati alla disinfezione di armadi, scarpiere, frigoriferi, congelatori ecc… Particolarmente utili per purificare l’aria all’interno del frigorifero dove rimuove in modo efficace l’odore, inoltre sterilizza e uccide germi e batteri in modo da mantenere freschi più a lungo gli alimenti.

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Un altro strumento interessante è la lampada battericida. Semplice da utilizzare e molto efficace, la lampada UV è capace di disinfettare superfici e oggetti in pochissimi minuti. Pensata per l’uso in ambienti domestici e professionali la lampada battericida è ideale per sanificare anche gli oggetti che siamo soliti maneggiare durante il giorno, in pochi minuti avrete disinfettato in modo ottimale chiavi, occhiali e telefonino.

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Non solo lampade UV e generatori di ozono.

Gli strumenti per garantire ambienti sanificati e igienizzati sono tanti, certamente tra quelli validi per gli ambienti domestici ci sono i purificatori d’aria, degli apparecchi in grado di filtrare l’aria dei luoghi chiusi, molto utili per chi soffre di allergia e per decontaminare gli ambienti dagli acari.

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Inoltre, per combattere virus e batteri sulle superfici, in questo periodo di emergenza Covid-19, non può mancare un pulitore a vapore in grado di ridurre al minimo il rischio di diffusione del virus.

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Ma non vanno dimenticati nemmeno i robot aspirapolvere. Prodotti che, grazie alla loro tecnologia, possono svolgere più funzioni: dall’aspirazione fino alla pulitura e sanificazione dei pavimenti. Vi consiglio questo qui:

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L’articolo Generatori di ozono, cosa sono e quando servono. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

6 Marzo 2021 / / Architettura

L’articolo Come arredare un bar: idee e consigli utili è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Stai pensando di aprire un bar ed hai già in mente tutto, progetto ed arredi compresi? Oppure hai già quasi tutto pronto ma sullo stile dell’arredamento sei ancora in dubbio? Se cerchi una risposta a questa seconda domanda, ecco qualche idea utile per far sì che il tuo bar diventi un luogo di incontro confortevole e di relax…il cappuccino buono e il caffè però dovrai saperli fare tu!

Design confortevole, ma che rispecchi la tua personalità.

Il bar è senza dubbio un luogo in cui molte persone si ritrovano per rilassarsi, fare due chiacchiere prima di cominciare il lavoro, dare uno sguardo alle notizie sui giornali facendo colazione. Alcuni eleggono poi questo posto ad una sorta di oasi nel deserto, in cui staccare la spina dal tran tran quotidiano. Altri infine usano il bar per lavorare tranquilli, isolandosi da tutti. Insomma, in qualunque modo il tuo cliente concepisca il bar, è necessario che sia uno spazio arredato bene e che non comunichi sensazioni di distacco ma di accoglienza. Il design dovrà dunque essere confortevole ma non potrà prescindere dalla personalità del proprietario, altrimenti i clienti lo noterebbero. Un bar dallo stile industriale o Urban Style, ad esempio, mal si concilierebbe con un proprietario che ama l’arte provenzale, la natura e i colori pastello. Per indovinare alla perfezione l’arredo di un bar, dovrai, pertanto, seguire anche i tuoi gusti e tener conto del target a cui vuoi rivolgerti.

arredare un bar
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Nessuno dovrà sentirsi a disagio.

Nel pensare alla progettazione dell’arredamento di un bar, quindi, tutto dovrà essere studiato nei minimi dettagli affinché nessuno si senta a disagio: né il proprietario né i clienti. Prendi spunto da una tua grande passione o da un tuo hobby: ami la musica rock? Allora basa l’arredamento sul metallo, colori scuri, qualcosa di rosso, dettagli particolari e poi appendi fotografie o gigantografie di rockstar, magari qualche chitarra vintage, qualche pezzo storico, vinili, etc. Ami invece i viaggi e vorresti convertire il tuo bar ad una sorta di sala d’attesa per partire per qualche località nel mondo? Anche questo potrai farlo: basta un po’ di creatività ed affidarsi ad un team serio di professionisti, che si occupi di progettazione e di design per il tuo arredo negozio.

Scegli i materiali migliori: niente dovrà essere dozzinale.

Non commettere l’errore di ripiegare su materiali dozzinali per risparmiare sull’arredamento del tuo bar! Non scegliere la plastica, ad esempio, se vuoi che il tuo locale sia di un certo livello, a meno che non si tratti di un certo tipo di plexiglass riservato ad alcuni dettagli. Accanto ad un buon design affianca sempre materiali come il metallo, il legno, per sgabelli e tavolini, che oltre ad essere più belli sono anche decisamente più resistenti e durevoli nel tempo. Ricordati anche di personalizzare l’ambiente e di curare i particolari: tovaglie a tema, così come i menu (neanche questi in plastica, per carità!), eventualmente dei coprisedili, colori delle pareti mai banali così come l’illuminazione, e così via.

arredare un bar
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Rendi possibili più tipologie di sedute e personalizza il banco.

Per il tuo bar, infine, rendi possibili diverse tipologie di sedute: vanno bene le sedioline e i tavolini, ma molto puoi fare anche con dei divanetti ed altri tavoli più strutturati. Non dimenticare poi il banco, che dovrà essere spazioso, in un materiale estremamente resistente e ricco di offerta anche dal punto di vista del cibo e degli elettrodomestici a vista (spremiagrumi, tostapane, macchina per il caffè, etc.). Bella anche l’idea di numerose bottiglie in bella vista per i clienti, se si servono numerosi alcolici ed è un bar che vuole specializzarsi nella preparazione dei cocktail.

L’articolo Come arredare un bar: idee e consigli utili è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

16 Febbraio 2021 / / Design

L’articolo Pergola Bioclimatica, cosa è e come sceglierla. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Cos’è una pergola bioclimatica? A che serve? Soprattutto a chi può essere utile? Cercherò di rispondere in questo articolo a queste domande partendo proprio dall’ultima di esse.

A chi è utile la Pergola Bioclimatica.

Chi possiede, nella propria abitazione, uno spazio all’aria aperta non può non cercare di sfruttare al meglio questa fortunata risorsa.

Per rendere fruibili queste zone della casa, senza dipendere da un clima troppo caldo oppure piovoso, la soluzione più diffusa è quella di installare delle coperture con cui riparare dal sole e dal maltempo una porzione di area all’aperto, più o meno estesa.

Di coperture ovviamente ne esistono di diverse tipologie e design, ma certamente la pergola bioclimatica in alluminio a lamelle orientabili è la soluzione tecnologicamente più perfezionata, esistente al momento. Un ammirabile concentrato di funzionalità e design estremamente robusto e affidabile, perché resistente a tutte le situazioni climatiche.

La pergola bioclimatica è utile non solo per giardini di abitazioni private, ma anche per allestire il dehor di un caffè, o di un ristorante. Oppure per sfruttare uno spazio all’aperto per fini commerciali.

Pergola bioclimatica, di cosa si tratta.

Tutti ricorderete il concetto classico di pergolato, cioè una struttura con due file di montanti sormontati da traversi avvolti da tralci di viti o altre piante rampicanti ornamentali.

Una copertura sotto la quale è possibile trovare riparo dal sole nelle giornate afose. La pergola bioclimatica riprende questo concetto ampliandone l’utilizzo anche in caso di pioggia. Infatti questa non è altro che un pergolato innovativo, dove un sistema a lamelle orientabili, consente di ottenere sempre il miglior comfort in base alle condizioni di irraggiamento solare.

Foto di inkflo da Pixabay

Le lamelle, regolabili nella loro inclinazione, consentono una maggiore o minore apertura del tetto permettendoci di ripararci dal sole, ma lasciando filtrare dell’aria fresca. Per esempio, se si desidera una maggior aerazione si possono tenere tutte le lamelle aperte, mentre si possono socchiudere leggermente per evitare che i raggi del sole diano fastidio.

La possibilità di chiudere totalmente le lamine estende l’utilizzo del pergolato in caso di clima avverso, cioè rendendolo fruibile anche in caso di pioggia.

Pergola Bioclimatica

Le strutture che è possibile realizzare sono molteplici, ma sostanzialmente un moderno pergolato di questa tipologia può essere installato sia in continuità con l’edificio e quindi adiacente la casa, oppure in qualsiasi altra parte del giardino grazie alla sua struttura autoportante.

Di forma quadrata o rettangolare, la pergola bioclimatica può essere accessoriata con tende scorrevoli o pannelli per la chiusura laterale, sia questa totale che parziale.

Non mancano nemmeno le versioni con gestione computerizzata e totalmente automatica.

Permessi e norme.

Prima di installare una pergola e godersi le belle giornate all’aperto, è bene cercare di capire quali sono i permessi necessari.

Riguardo all’istallazione di una pergola a lamelle orientabili la normativa è abbastanza confusa ancora. Infatti, nonostante le leggi che ne regolano l’installazione esistano, le normative locali adeguano a proprio piacimento la normativa nazionale che riguarda queste strutture.

L’allegato A del D.P.R. n. 31 del 2017, individua il pergolato tra le opere di edilizia libera per cui non è richiesto permesso di costruire o altre licenze. Tuttavia le varie amministrazioni comunali, recepiscono e attuano questa normativa a loro discrezione, così in alcuni territori servirà presentare una Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), in altre una Denuncia di inizio attività edilizia (DIA) o in alcuni casi estremi un permesso per costruire. Quindi se volete installare un’opera del genere è bene che vi informiate presso il vostro Comune su quale sia la procedura da attuare.

Realizzare un pergolato, le soluzioni.

Sebbene l’idea di pergolato sia comunemente associata alla materia legno, la soluzione in questo materiale va bene solo per i kit prefabbricati destinati agli amanti del bricolage. Si tratta di strutture basilari, soprattutto per quanto riguarda la parte superiore delle lamelle orientabili.

Ovviamente quelle in legno sono delle soluzioni poco professionali assolutamente non idonee in situazioni dove si desidera una migliore performance, o dove è richiesta, come obbligo di legge, una struttura con determinati requisiti, ad esempio nel caso in cui la pergola sia destinata a locali commerciali.

In questi, come in tutti casi dove si desidera un prodotto affidabile, bisogna ricorrere alle pergole realizzate da ditte specializzate, molte delle quali offrono tra l’altro un servizio di progettazione su misura.

È in molti casi possibile scegliere tra i diversi modelli quello che meglio si adatta allo stile dell’ambiente di destinazione.

Pergola Bioclimatica

Consigli per la scelta.

In ogni caso prima di acquistare il vostro pergolato a lamelle vi consiglio di prestare attenzione a questi elementi:

  • Assicuratevi che le lamelle siano provviste di un sistema di tenuta stagna e che l’acqua venga convogliata all’esterno della copertura.
  • Prestare attenzione alla classe di resistenza al vento, soprattutto se abitate in zone battute da venti frequenti e forti.
  • Se invece abitate in zone montane, tenete conto anche della resistenza al carico della neve.
  • Notate la bontà dei materiali di costruzione e la loro resistenza agli agenti atmosferici, alla corrosione e all’ossidazione.
  • Fate attenzione al tipo di Garanzia offerta dal produttore. Più elevato è il numero di anni di protezione, maggiore è la possibilità che sia realizzata in perfetta regola d’arte e con buoni materiali.
  • Scegliete prodotti la cui manutenzione, ed eventuali interventi al sistema di apertura e chiusura delle lamelle, sia di facile esecuzione.
  • Infine, ricordate che una copertura outdoor deve anche essere gradevole alla vista, scegliete quella che più si addice allo stile del vostro ambiente.

Conclusioni.

La pergola bioclimatica è perfetta per essere sfruttata 365 giorni l’anno, limita i consumi ed è eco-sostenibile. Oltre a rappresentare una scelta ecologica al 100%, le pergole bioclimatiche sono la scelta migliore per dare un aspetto moderno agli ambienti esterni.

Le pergole bioclimatiche godono della detrazione fiscale del 110% di Eco-bonus, perché considerate una valida soluzione di schermatura solare.

L’articolo Pergola Bioclimatica, cosa è e come sceglierla. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

12 Febbraio 2021 / / Decor

L’articolo Arredare con le opere d’arte. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Scegliere e combinare tra loro mobili, colori e complementi, per arredare la propria abitazione non è cosa semplice. Selezionare quelli più consoni ad esprimere la propria personalità, rappresenta la mossa sempre vincente per un arredamento di successo. Consigliatissimo è arricchire e personalizzare gli interni della propria abitazione con opere d’arte e oggetti di design. Vediamo insieme come e perché!

Arredare con le opere d’arte.

Una tendenza attuale dell’interior design è quella di arredare con le opere d’arte gli ambienti residenziali. Arredatori e architetti dimostrano sempre più il loro interesse verso questi particolari oggetti che riescono ad impreziosire gli interni domestici, personalizzandoli come pochi accessori possono fare. Non è una caso che il mercato dell’arte si stia risvegliando dal letargo in cui era piombato, grazie al rinnovato interesse verso gli oggetti d’arte.

Arredare con le opere d’arte

Tuttavia inserire un opera d’arte in casa non è cosa semplice, o banale. La sua scelta dipende da diversi fattori:

  • lo stile dell’arredamento;
  • il gusto personale;
  • la posizione del quadro nell’ambiente.

Dove comprare le opere d’arte.

Non pensate che entrare nel mondo dell’arte sia cosa per pochi, non sempre si tratta di un’impresa esageratamente costosa. È sempre possibile acquistare opere d’arte a “prezzi abbordabili”, basta sapere dove cercare.

Non è nemmeno vero che il solo modo per risparmiare sia quello di acquistare opere di artisti emergenti durante le esposizioni estemporanee. Con acquisti del genere, per avere un eventuale riscontro futuro del proprio investimento bisogna essere dei veri esperti. Frequentare le mostre delle accademie è utile per affinare i propri gusti artistici, ma per diventare esperti ci vuole tempo.

Se puntate sul sicuro dovrete cercare le opere di artisti affermati, le cui edizioni in più copie di una loro opera, sono di certo un modo “economico” per dare inizio alla vostra collezione d’arte. Vi consiglio a riguardo di dare un occhiata alle proposte della Galleria Raffaello, una risorsa online che vi offre l’opportunità di viaggiare nel mondo dell’arte, visitando una mostra virtuale stando comodamente seduti a casa vostra. Questo è uno strumento davvero utile per accrescere la propria conoscenza e per trovare autentiche opere d’arte da acquistare guidati da una consulenza professionale.

Personalizzare gli ambienti con le opere d’arte.

La casa è un luogo che riesce immediatamente a trasmettere agli ospiti delle sensazioni. Messaggi che comunicano, non solo l’accoglienza, ma che raccontano di chi la abita. Per questo motivo per un arredamento ben riuscito, è fondamentale che questo esprima al meglio la personalità del padrone di casa. In quest’ottica, per personalizzare l’ambiente domestico, non c’è di meglio che selezionare ed esporre insieme ai nostri mobili delle opere d’arte originali. L’arte, pittura, scultura o fotografia che sia, non solo riesce a trasformare ed abbellire gli spazi abitativi, ma permette anche di esprimere i nostri interessi la nostra cultura.

Arredare con le opere d’arte

Le opere d’arte sono dei particolari complementi d’arredo attraverso i quali si può personalizzare ogni ambiente di casa, rivelando un po’ di noi al nostro ospite. Con l’arte ci si concede mostrando, non solo il nostro carattere, il nostro vissuto, ma anche il nostro senso estetico, in altri termini il nostro gusto personale. Non si tratta di semplici oggetti da appoggiare su una parete, ma di veicoli di significati profondi.

Le opere d’arte possono esaltare lo stile di un’abitazione, trasmettendo particolari sensazioni, rimandare a significati che possono riguardare la propria sfera personale, o anche quella sociale. Quando sono selezionate con cura, le opere d’arte possono diventare le vere protagoniste dell’ambiente, valorizzandolo.

L’arte contemporanea è di certo la fonte più prolifica di significati dalla quale prendere spunto per realizzare il proprio ambiente personalizzato.

Arredare con le opere d’arte

I quadri moderni astratti, ad esempio, offrono diverse sensazioni di cui ci si può circondare. Con essi l’arredamento di casa diventa una storia con la quale raccontarsi, una storia in divenire, un argomento di discussione con i nostri ospiti.

Coerenza formale, ma evitare l’uniformità.

Scegliere le opere adatte allo stile del nostro appartamento ci eviterà certamente fastidiosi accostamenti antiestetici. Per arredare con le opere d’arte è certo importante essere coerenti con lo stile dei vostri interni, ma valutate anche che esistono particolari eccezioni.

Una casa dall’arredamento moderno ben si sposa con una stampa moderna, ma un arredamento classico, abbinato ad un quadro astratto monocromo è un contrasto che porta a risultati meno scontati e di certo interessanti.

Arredare con le opere d’arte

Ugualmente, in un arredamento moderno non si può escludere l’inserimento di opere artistiche classiche.

Coerenza formale sì, ma evitare l’uniformità laddove possibile. Tenete presente che questi accostamenti contrastanti sono possibili purché rimangano delle eccezioni nel contesto.

Dove collocare le opere d’arte.

Oltre al nesso stilistico in un contesto coerente, è importante trovare il giusto posizionamento dell’opera d’arte.

A tale riguardo, la prima cosa da fare è quella di dare il giusto ruolo all’opera d’arte. Trattandosi di un oggetto che focalizza l’attenzione su di se, il suo ruolo non può che essere da protagonista nell’arredamento della stanza! Esponetela in modo che lo sguardo si posi immediatamente su di essa e per evitare inutili distrazioni, appendetela da sola trovando il miglior punto di osservazione della stanza, il cosiddetto “angolo perfetto”!

Occorre anche saper valutare in quale parete l’opera potrebbe avere maggior risalto, accanto a quale altro elemento di arredo sta bene, ma anche scegliere la migliore esposizione alla luce.

Sconsigliato, ad esempio, è appendere un opera d’arte sopra il divano del salotto (da seduti non la vedreste), o peggio ancora, appenderlo abbinandolo al colore del sofà. Meglio impiegare l’arte per valorizzare gli angoli vuoti della stanza.

Non bisogna sottovalutare il potere dei complementi d’arredo, soprattutto quelli di design. L’accostamento alle opere d’arte di particolari oggetti, come potrebbe essere una poltrona vintage in pelle, o una cassettiera dal design particolare, sono soluzioni ideale per veicolare, in modo molto efficace e potente, uno stile dove l’arte entra a far parte della vita quotidiana in modo naturale e coerente.

In ultimo, ricordate che per la non semplice operazione di ordinare e disporre i quadri sulle pareti, esistono regole generali che si possono seguire per valorizzare le opere e gli spazi della nostra casa.

Conclusioni.

La casa è il luogo dove si trascorre gran parte della quotidianità, che questa trasmetta la nostra personalità è cosa fondamentale. Le opere d’arte permettono di raccontare di noi. Il loro acquisto è un esperienza che ha a che fare con le nostre emozioni e col nostro modo di vedere il mondo. Arredare con le opere d’arte è l’occasione per conoscere meglio noi stessi e per affinare il nostro senso estetico. Ma acquistare un’opera d’arte è anche un vero e proprio investimento, per riuscire ad abbinarla sapientemente con lo stile del proprio appartamento è bene avvalersi di persone esperte, come quelle che potete trovare nel team della Galleria Raffaello.

L’articolo Arredare con le opere d’arte. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

12 Febbraio 2021 / / Questioni di Arredamento

L’articolo Come arredare una camera matrimoniale in stile nordico è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Quando si parla della camera matrimoniale, si inquadra quello che, di fatto, è il luogo più intimo della casa. In un periodo difficile che ha trasformato radicalmente le nostre vite e il modo di approcciarsi agli spazi domestici, è naturale impegnarsi per rendere questo spazio ancora più speciale. Tra le tante alternative possibili, rientra il fatto di arredarlo in stile nordico.

Quali sono le indicazioni da seguire? Se ti interessa scoprirle, nelle prossime righe di questo articolo puoi trovare alcuni consigli da non perdere.

Come scegliere il letto

Un leitmotiv delle camere matrimoniali arredate in stile scandinavo è senza dubbio la semplicità lineare. Attenzione, però: questo mood non è certo sinonimo di banalità. Si può infatti giocare con i dettagli in modo da rendere l’insieme ancora più speciale. Un’ottima idea al proposito riguarda il letto, che può essere scelto a baldacchino ma con la sola struttura in legno, senza alcun tessuto sopra. In questo modo si riesce a rispondere alla perfezione a una delle principali linee guida dello stile, esaltando la potenza di un materiale meraviglioso.

Nel contempo, come sopra specificato, si riesce a regalare all’ambiente un tocco di originalità che non può che lasciare a bocca aperta.

camera matrimoniale

La magia del bianco

Semplicità, esaltazione dei materiali naturali, purezza: queste sono solo alcune delle tante parole che possono essere utilizzate per descrivere l’essenza dello stile scandinavo.

Un ottimo modo per omaggiare questo approccio all’arredamento prevede il fatto di mettere in primo piano il colore che della purezza è uno dei principali simboli. Sì, stiamo parlando del bianco.

Nel momento in cui si arreda una camera matrimoniale in stile nordico, non bisogna avere timore di utilizzarlo troppo. Il bello di questo stile, anche se ad alcuni può sembrare strano, risiede anche nella possibilità di sperimentare esteticamente; un ottimo modo per “osare” senza mettere in secondo piano le basi di questo mood di interior design può prevedere il fatto di scegliere il bianco per il parquet, che dovrebbe essere decapato in modo da regalare al legno quell’aspetto vissuto che ha sempre il suo perché!

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Armadi? Meglio se privi di ante

Proseguendo con le dritte da considerare quando si arreda una camera da letto matrimoniale in stile nordico, un doveroso cenno deve essere dedicato agli armadi. Come sceglierli? Meglio a vista! Ovviamente in caso del genere è cruciale tenere i vestiti sempre in ordine.

Photo by tu tu on Unsplash

Specchio, specchio

camera matrimoniale
Photo by Minh Pham on Unsplash

In una camera matrimoniale non può mancare lo specchio. Questi accessori, che portano con sé un fascino misterioso che non tramonta mai, riescono a dare carattere a qualsiasi ambiente e anche nel caso dello stile nordico possono fare la differenza. La dritta che viene in mente quando li si nomina è senza dubbio quello dello specchio appoggiato a terra. Chi pensa che sia una soluzione poco elegante non l’ha mai provata! Si tratta invece di un dettaglio di arredamento economico ma capace di stupire, soprattutto se ci si sbizzarrisce un po’ nella scelta della cornice, che può essere semplice ma anche particolarmente elaborata, così da creare un piacevole contrasto con il resto dell’arredamento.

Foto di DarthZuzanka da Pixabay

Mensole? Sì, grazie!

Le mensole sono delle alleate a dir poco preziose dell’arredamento. Nell’ambito di una camera da letto matrimoniale in stile scandinavo dovrebbero essere scelte tenendo conto della maggior semplicità possibile (anche in questo caso la magia del bianco ritorna e ci viene in aiuto). Per quanto riguarda la loro collocazione, c’è l’imbarazzo della scelta. Si possono sistemare sopra il letto, ma anche in corrispondenza di un eventuale angolo studio, riempiendole di quadretti decorati con motivi artistici ma anche di foto di coppia o di famiglia.

L’articolo Come arredare una camera matrimoniale in stile nordico è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

12 Febbraio 2021 / / Questioni di Arredamento

L’articolo Maniglie di design per porte, i parametri da considerare è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Le maniglie delle porte sono l’elemento utilizzato per l’apertura e la chiusura delle porte. Le porte sono utilizzate da ogni individuo e per la sua funzionalità vengono utilizzate le maniglie delle porte. Come ci sono molti tipi di porte, allo stesso modo ci sono vari tipi di maniglie, che differiscono per varietà e per la loro funzionalità in modo da aprire e chiudere semplicemente la porta con il minimo sforzo.

Maniglie di design per porte, classificazione.

A volte le maniglie delle porte sono dotate di serrature per un migliore senso di sicurezza e protezione. Sul mercato sono disponibili anche maniglie senza serratura. Le maniglie di design per porte si distinguono in categorie come maniglioni, pomelli e maniglie a leva. Ci sono vari parametri da considerare durante la progettazione della maniglia della porta.

È importante definire i vari tipi di maniglie per porte tenendo conto delle rispettive caratteristiche specifiche, funzionalità e aspetto.

Maniglie a leva, tipologie.

Sul mercato sono disponibili più di mille maniglie, varie categorie per ogni tipo di porta. Le persone cercano sempre di scegliere il miglior design di maniglie per porte, ma molti non sono in grado di farlo.

Photo by Mat Reding on Unsplash

Le maniglie a leva sono classificate nelle seguenti categorie.

  1. Leve delle porte d’ingresso con chiave: queste maniglie sono generalmente utilizzate sulle porte esterne con un’opzione di chiusura aggiuntiva. Gli utenti devono avere una chiave per sganciare lo scrocco dal foro e per aprire la porta. Oltre al meccanismo del foro con chiave, un altro tipo di pulsante viene utilizzato nelle leve delle porte con chiave; si chiama pulsante antipanico. Dall’interno è possibile premere il pulsante e non è necessario utilizzare la chiave per bloccare la porta.
  2. Leve delle porte di passaggio: non è necessario il meccanismo di blocco nelle leve delle porte di passaggio. Generalmente utilizzato in porte di passaggio. Queste leve della porta possono essere utilizzate nella porta d’ingresso utilizzando un catenaccio sulla porta.
  3. Leve delle porte per la privacy: utilizzate nelle porte delle camere da letto e dei bagni. Non richiedono alcuna chiave o alcun foro con chiave, ma è necessario il blocco, quindi viene utilizzato semplicemente un pulsante di rotazione per bloccare le porte.
  4. Leve della porta singola o fittizia: le leve della porta fittizia sono montate sulla superficie della porta e non richiedono alcun meccanismo di chiusura.

Maniglie di design per porte, il ruolo dei professionisti.

Le persone incontrano difficoltà durante l’utilizzo di una maniglia della porta come i bordi taglienti della maniglia della porta, la consistenza, la forza di presa ecc. Alcuni dei modelli disponibili sul mercato possono avere qualche ambiguità nel senso che mal di adattano all’utilizzo o semplicemente a quelle che sono le esigenze del compratore.

La scelta di qualsiasi prodotto richiede ricerche di mercato. Per scegliere una maniglia della porta è necessario sapere quanti diversi tipi di porte sono disponibili e le loro funzioni. La personalità del prodotto è un elemento essenziale nel campo del design.

La definizione della personalità del prodotto aumenterà i parametri di acquisto. Il design delle maniglie delle porte può interferire con l’accessibilità e l’usabilità di questo tipo di prodotti. In via generale da diverse ricerche di mercato è emerso come le maniglie delle porte non si acquistano regolarmente, ecco perché prima di procedere all’acquisto è fondamentale dedicare il giusto tempo per scegliere tra i tanti suggerimenti del mercato – sia online che offline – ed i professionisti in modo da poter scegliere il design giusto e adatto alle proprie porte.

L’articolo Maniglie di design per porte, i parametri da considerare è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

12 Febbraio 2021 / / Questioni di Arredamento

L’articolo Lampadari a sospensione per un illuminazione moderna è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

L’arredamento della casa moderna richiede un illuminazione di design adatta agli ambienti contemporanei. Un ruolo importante, nella moderna illuminotecnica, è assunto dai lampadari a sospensione.

Immagine della testata by pepe nero on Unsplash

Accendere e spegnere la luce in una stanza è divenuto un gesto così semplice che spesso ci fa dimenticare quanto sia importante l’impiego dei lampadari a sospensione per l’illuminazione artificiale della casa. Elementi “silenziosi” e indispensabili dell’arredamento, talvolta dimenticati a favore di “illuminazioni più scenografiche”, ma spesso anche poco funzionali, i lampadari a sospensione di design, possono invece rivoluzionare l’aspetto di un ambiente diventandone protagonisti non più “silenziosi”.

Il lampadario a sospensione è un corpo illuminante ornamentale a luci sospese ramificate, progettato per essere installato a soffitto in modo di garantire un’illuminazione diffusa e omogenea in tutta la stanza.

Lampadari a sospensione

Il lampadario è facilmente adattabile alle diverse stanze della casa, per stile grandezza e potenza luminosa, Se scelto con perizia riesce un lampadario sospeso riesce a trasformare gli ambienti domestici vestendoli di luce e di bellezza. Trovare il lampadario adatto a qualsiasi esigenza estetica e funzionale oggi è possibile grazie alla vasta gamma di lampadari a sospensione moderni e di design disponibili sul mercato in dimensioni, stili e fasce di prezzo di ogni tipo.

Lampadari a sospensione
Photo by Qinghong Shen on Unsplash

Scegliere i lampadari a sospensione

Scegliere tra la moltitudine di modelli esistenti può essere complesso e rischioso, sbagliare scelta è cosa molto probabile se non si tiene conto di alcuni parametri fondamentali. Per scegliere correttamente il vostro lampadario moderno e di design vi consiglio di prestare molta attenzione a questi fondamentali.

Stile e design

Vista l’ampia offerta sul mercato è importante per ben orientarsi tra i tanti modelli esistenti scegliendo inizialmente quelli più adatti allo stile dell’ambiente che si vuole arredare. Anche in questo caso vige la regola della coerenza formale tra stile del lampadario e stile della stanza, ma se è scontato che in un ambiente moderno ci stia bene un lampadario moderno, non è detto che non si possa incidere su un ambiente classico con un segno contemporaneo: un lampadario dal design moderno, ma sobrio.

Le scelte più scenografiche, ad esempio, per illuminare con un fascio di luce tutto quello che sta al di sotto, per catturare l’attenzione dell’osservatore su degli arredi particolari, esigono lampadari a sospensione di alto design.

Lampadari a sospensione

Ampiezza degli spazi

Sarà necessario anche tener conto delle reali dimensioni della stanza: la superficie calpestabile da illuminare e il volume dell’ambiente. Molte abitazioni di palazzi storici hanno soffitti che arrivano oltre i 3 metri di altezza.

Negli spazi ampi è meglio posizionare un lampadario di design a sospensione importante, grande e ben visibile. Con un estetica che possa catturare sui di se l’attenzione. Quando l’ambiente è volumetricamente molto ampio, si può osare scegliendo lampadari a sospensione importanti che si sviluppano in altezza.

In uno spazio piccolo, invece, è bene che si scelga un lampadario dalle linee meno esuberanti e più piccolo.

Per illuminare una stanza grande meno di 20 mq, e con soffitto alto più di 3 m, la sospensione del lampadario può arrivare fino a 80 cm. Bastano 50 cm quando il soffitto è più basso.

Lampadari a sospensione

Intensità luminosa

Nel pianificare l’arredamento della casa, il progetto di illuminotecnica ha un ruolo fondamentale. Tenete presente che, indipendentemente dello stile e della grandezza del lampadario dovrete scegliere l’apparecchio illuminante che nel vostro contesto restituisca il massimo di efficienza e di comfort visivo.

Curare l’estetica degli spazi abitativi senza tener conto degli aspetti funzionali è un errore. Nel caso dell’illuminazione artificiale della casa la funzionalità delle lampade è quella di illuminare. Una lampada a sospensione di bel design è valida solo se coniuga in se funzionalità ed estetica.

Nelle stanze con poca luce naturale o nelle camere dove abbiamo bisogno di lavorare, leggere o scrivere è necessario che il lampadario sia potente e che garantisca circa 1.300-1.400 lumen. In altre zone della casa si può avere l’esigenza di una luce più soffusa, per cui saranno necessari lampadari con un fascio di luce più intimo e caldo.

L’articolo Lampadari a sospensione per un illuminazione moderna è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

12 Febbraio 2021 / / Questioni di Arredamento

L’articolo Scrivania porta pc salva spazio per uno smart working immediato è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Fino a l’anno scorso parlare di smart working era qualcosa di limitato ad una nicchia ristretta, oggi il tema interessa e coinvolge direttamente un gran numero di persone. Molti dipendenti pubblici e privati hanno scoperto lo smart working durante il lockdown di marzo 2020, per professionisti ed autonomi in molti casi era già un concetto ben noto.

Foto di Vlada Karpovich da Pexels

Oggi grazie alla tecnologia lavorare da casa è possibile per un gran numero di persone e in molti casi si rivela una scelta conveniente in termini di tempo e denaro risparmiati, sia per i lavoratori che per le aziende stesse. L’home working non è però qualcosa di adatto a tutti, sempre e in ogni caso. Il rischio di lavorare meno e peggio se si resta a casa è concreto, per prima cosa bisognerebbe ritagliarsi uno spazio, evitando soluzioni ibride, che non sono amiche della concentrazione e della produttività.

Per molti lavorare da casa è un sogno, ma chi l’ha provato non sempre s’è trovato bene, ci sono senza dubbio delle linee guida che, se seguite, possono aumentare la soddisfazione in questo particolare approccio allo svolgimento delle attività lavorative.

Come crearsi un piccolo ufficio domestico, anche se si ha poco spazio

Lavorare in casa ha alcune similitudini, ma anche alcune significative differenze rispetto a farlo in ufficio. Una prima importante e per certi versi ovvia considerazione va fatta sugli spazi. Gli ambienti domestici, a differenze degli uffici, non sono stati pensati e quindi arredati per lavorare, bisogna in qualche modo adattarli allo scopo, spesso va detto basta piuttosto poco per riuscirci. Non serve per forza di cosa crearsi un ufficio completamente attrezzato in casa, anche perché per farlo servirebbe una stanza dedicata. Se si ha poco spazio a disposizione, come spesso capita, in particolare negli appartamenti in città, questa sarà una strada difficilmente percorribile, ma per fortuna non è certo l’unica.

Bastano un piano d’appoggio e una sedia comoda per avere le basi per crearsi un angolo domestico da dedicare al lavoro. Tra i tanti modelli di tavoli Ikea ce ne sono di rotondi, quadrati, rettangolari, allungabili, in grado di adattarsi a praticamente ogni spazio ed esigenza. Tavoli pensati per il salotto, possono diventare all’occorrenza anche delle versatili scrivanie per l’home working. Bastano un computer portatile un tablet o uno smartphone e una sedia comoda, per avere subito un piccolo ufficio domestico. Ci sono però alcuni aspetti importanti che non vanno sottovalutati se si desidera rendere veramente efficace lo smart working evitando perdite di tempo, distrazioni e un conseguente calo di produttività.

Come scegliere la scrivania per lo smart working.

Per lavorare da casa, molti credono basti una connessione ad internet, in realtà lavorare dal divano o dal letto non è una soluzione ottimale, avere una postazione più simile a quella dell’ufficio aiuta molto ad essere maggiormente produttivi. La scrivania è un elemento importante per chi vuole o deve lavorare da casa propria e spesso è qualcosa che non è già presente nel nostro arredo. Come scegliere quindi quale acquistare e dove posizionarla al meglio?

Scrivania porta pc
Foto di Karolina Grabowska da Pexels

Oltre a farci guidare dal nostro gusto, per quanto riguarda design, colori e materiali della scrivania, dovremo senza dubbio fare un’attenta riflessione anche sugli spazi. Prima di scegliere una scrivania dovremo avere ben chiaro il posto nel quale la posizioneremo. Per fortuna esistono vari modelli di scrivanie salva spazio, con ingombri veramente molto contenuti e che trasformano rapidamente un angolo magari fino a quel momento poco utilizzato in una versatile postazione di lavoro.

Scrivania porta pc

Esistono vari tipi di scrivanie porta pc, tra le più compatte e versatili ci sono quelle che permettono di lavorare tenendo una posizione corretta anche se si sta seduti davanti al monitor per parecchie ore al giorno.

Per lavorare al meglio, oltre alla scrivania, ci serviranno poi una sedia, meglio se da ufficio, ovvero dotata di ruote, con altezza regolabile e magari dalle forme ergonomiche, in fine, non va sottovalutato il ruolo dell’illuminazione, oltre a quella diffusa, che potremo affidare al lampadario o alle luci già presenti nella stanza nella quale lavoriamo, potrebbe tornare molto utile una lampada da tavolo, da tenere sulla scrivania e da orientare in base alle nostre esigenze e all’orario.

Posizionarci con la nostra scrivania vicino ad una finestra così da poter sfruttare durante il giorno la luce naturale, è senza dubbio una buona soluzione, ma bisognerà avere l’accortezza di orientare la scrivania in modo da evitare riflessi sullo schermo del computer, che potrebbero risultare molto fastidiosi.

Come ultima cosa, una volta che avremo allestito il nostro piccolo ufficio domestico, dovremo far capire bene ad amici e parenti, iniziando da quelli che vivono sotto il nostro tetto, che anche se siamo a casa stiamo lavorando e che pertanto non potranno disturbarci ogni cinque minuti. All’inizio sarà un po’ complesso, ma il futuro del lavoro sarà sempre più questo, a cambiare sarà anche e soprattutto la mentalità delle persone.

L’articolo Scrivania porta pc salva spazio per uno smart working immediato è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.