L’articolo Lavori di ristrutturazione in condominio: ecco cosa sapere. è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Lavori di ristrutturazione in condominio: quali sono le regole? Sono tantissime le persone che si pongono questa domanda. Lo fanno sia coloro i quali vivono in contesti abitativi con diversi appartamenti, sia le persone che, invece, vogliono lavorare come amministratori di condomini Milano o in altre città.

A prescindere dalla situazione in cui ci si trova, è bene avere le idee chiare in merito alle linee guida principali. Nelle prossime righe di questo articolo, scopriamo qualche specifica in merito.

Lavori di ristrutturazione in condominio

Lavori di ristrutturazione in condominio: cosa sono?

Nel momento in cui si cercano nominativi relativi ad amministratori condomini Milano – per i contatti di uno degli studi più rinomati in città è possibile dare un’occhiata su www.bassi-gestioni-immobiliari.it – può capitare di prendere nel contempo informazioni su aspetti tecnici come le regole relative ai lavori di ristrutturazione.

La prima cosa da chiarire è che, nella maggior parte dei casi, quando si parla di ristrutturazione in contesto condominiale si inquadrano lavori di manutenzione straordinaria.

Entrando nel vivo delle loro peculiarità, facciamo presente che, in concreto, si tratta di interventi necessari ai fini del mantenimento della stabilità dell’edificio. Non è sempre facile valutare il momento migliore per effettuare una ristrutturazione del condominio.

In generale, prima di arrivare alla decisione finale si passa da diverse delibere dell’assemblea condominiale, non prive di ostacoli. Soprattutto nei contesti con tante famiglie, a meno che non si abbia a che fare con palesi problematiche strutturali che mettono potenzialmente a rischio la sicurezza degli abitanti dello stabile e dei passanti diventa difficile arrivare subito a un accordo.

Lavori di ristrutturazione in condominio

Come gestire i pagamenti

Quando si parla di lavori di ristrutturazione in condominio, è naturale chiedersi come gestire i pagamenti. In questo frangente, viene incontro l’articolo 1123 del Codice Civile. Cosa dice? Che nei contesti condominiali le spese relative alle parti comuni sono a carico dei condomini, che devono mettere in campo un contributo proporzionale ai millesimi.

Il caso della ristrutturazione dell’edificio condominiale ha però una particolarità in più. Non importa che si parli di amministratori di condominio Milano o di professionisti di altre città: in tutti i casi, è infatti necessario che le spese siano deliberate e versate in anticipo.

Entrando nel dettaglio di questo aspetto, ricordiamo che spetta all’assemblea di condominio il compito di dare vita a un fondo ad hoc, contraddistinto da un ammontare superiore rispetto a quello degli interventi da effettuare (in questo caso, il punto di riferimento normativo è l’articolo 1135 del Codice Civile).

Alla luce di ciò, si rende necessaria, a monte, una stima il più possibile dettagliata dei lavori da fare. Prima di procedere concretamente con l’inizio della ristrutturazione condominiale, è necessario avere in mano sia il computo metrico, sia il capitolato. Quest’ultimo, è caratterizzato dalla presenza di tutte le specifiche sui lavori da realizzare, con anche il dettaglio dei materiali di cui è previsto l’utilizzo.

Bonus facciate

Ogni volta che si parla dell’argomento a cui stiamo dedicando queste righe, è naturale pensare al bonus facciate. In cosa consiste di preciso? Nella detrazione di imposta lorda che si può richiedere in caso di lavori aventi il fine di recuperare o restaurare le facciate condominiali.

Questa agevolazione fiscale, oggi come oggi, è riconosciuta per i lavori eseguiti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021. La detrazione, che ammonta al 90%, viene riconosciuta per un lasso di tempo pari a 10 anni. Non sono previsti tetti massimi di spesa.

Lato contribuente, è possibile operare diverse scelte. Si può optare per la detrazione d’imposta, per la compensazione, ma anche per la cessione a banche o finanziarie del credito di imposta.

Ricordiamo altresì che per avere le idee chiare in merito all’inizio dell’anno fiscale, bisogna prendere come punto di riferimento il bonifico parlante partito dal conto corrente del condominio. La fruizione delle agevolazioni fiscali non è in alcun modo connessa alla data in cui il singolo condomino è tenuto, sulla base delle indicazioni del piano di riparto, a versare la rata.

Lavori di ristrutturazione in condominio

Per poter usufruire del bonus facciate, un condominio deve soddisfare specifici requisiti. Il principale prevede il fatto di trovarsi nelle cosiddette zone A e B. Nel caso della prima, si inquadrano i centri storici con edifici di carattere storico, artistico o di pregio ambientale. Quando si chiama in causa la zona B, invece, si inquadrano le aree “totalmente o parzialmente edificate” diverse dalla zona A.

Da non trascurare è anche il requisito di visibilità della facciata. In questo caso, il riferimento riguarda diversi chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate che, diverse volte, è intervenuta rammentando la necessità di visibilità delle facciate da strada o suolo pubblico.

Conclusioni.

Concludiamo facendo presente che, nelle situazioni in cui i lavori di rifacimento dell’intonaco superano il 10%, è necessario che l’intervento rientri ufficialmente sotto al cappello della realizzazione di cappotti termici. Anche se la legge non prevede obbligatoriamente l’asseverazione del requisito da parte di un tecnico, qualsiasi studio di amministrazione avveduto provvede a far redigere, da un professionista competente, una certificazione relativa alla superficie totale disperdente.

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L’articolo Cameretta a ponte, perché sceglierla. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Comoda e funzionale, la cameretta a ponte è una tipologia di arredo salva-spazio utile per arredare le stanze dei bambini. Una soluzione non recentissima che continua a riscuotere grande successo. Qual è il motivo? Semplice, si tratta della soluzione ideale quando non si dispone dello spazio necessario per le molteplici attività di ragazzi e bambini.

Cameretta a ponte – tipologie.

Pratica e accattivante anche esteticamente, la cameretta ponte è un arredo che riesce a mettere d’accordo genitori e figli. I produttori cercano sempre di creare progetti che possono soddisfare entrambi adattandosi a tutte le necessità. 

La personalizzazione e la composizione flessibile, sono la chiave del successo di questa tipologia di camerette. Capaci di adattarsi a varie possibilità di utilizzo, con questo tipo di scelta è facile soddisfare più esigenze allo stesso tempo.

Bambini e ragazzi si sa bene necessitano di un ambiente spazioso multifunzionale, le camerette a ponte hanno il vantaggio di contenere quello che occorre in uno spazio minimo. Con questa soluzione, che integra in una sola parete tutti i mobili necessari per la cameretta, nella stanza rimane spazio libero a sufficienza da sfruttare per le attività ludiche e di studio dei ragazzi.

Le soluzioni sono tantissime tutte adattabili ad ogni ambiente, ma ne possiamo distinguere sostanzialmente due tipi.

Cameretta a ponte lineare.

È questa la soluzione ideale per arredare le stanze strette dove si è costretti a concentrare l’arredamento su una parete.

Se la stanza è destinata ad un solo bambino, è possibile posizionare il letto sotto l’armadio ponte, parallelo ad esso. Se la cameretta è occupata da due figli si possono posizionare i letti affiancandoli e disponendoli perpendicolarmente al «ponte».

Cameretta a ponte

Cameretta a ponte angolare

É un progetto che serve per ottimizzare lo spazio contenuto tra due pareti adiacenti. Le camerette con ponte angolare riescono a sfruttare gli angoli altrimenti inutilizzati. Anche in questo caso si può scegliere la disposizione più compatibile con le proprie esigenze: con due letti disposti a “L” o parallelamente, con letto singolo o divano letto contro il muro, con letto a scomparsa integrato, oppure con cabina armadio completata da ponte.

Cameretta a ponte

Quando è utile una cameretta a ponte?

Nelle moderne abitazioni le stanze destinate ai bambini sono sempre più piccole, sfruttare al meglio lo spazio con una cameretta a ponte rimane la scelta migliore. Con questa soluzione sarà facile arredare una cameretta piccola in modo funzionale e confortevole. Infatti la cameretta a ponte permette in un’unica soluzione di soddisfare contemporaneamente tutte le esigenze che si hanno nell’arredare questo spazio speciale della casa, senza rinunciare a nulla. 

Si tratta di una soluzione adatta anche alle famiglie numerose, dove la mancanza di spazio non è soltanto una questione di metri quadri, ma può dipendere anche dal numero dei componenti del nucleo familiare.

Sicurezza e qualità dei materiali.

Quando si acquista una cameretta, la salute e la sicurezza per i bambini è uno dei parametri più importanti per una scelta attenta e oculata. La qualità dei materiali con cui è fatta la cameretta è in questo senso determinante. Per la tutela della salute dei bambini i materiali è bene preferirli atossici e adatti a sopportare sollecitazioni e carichi, quindi risultare duraturi nel tempo.

Cameretta a ponte

Nel caso specifico di una cameretta a ponte, visto che sono dotate di parti sospese, ancora di più è fondamentale l’uso di sistemi di fissaggio e ferramenta adatti a garantire il montaggio in modo stabile e sicuro.

Quanto costa una cameretta ponte?

Qualità e pregio dei materiali, le dimensioni e la presenza, o meno, di determinati accessori, sono elementi che influiscono sul prezzo finale. In generale il prezzo medio di una cameretta a ponte di media qualità varia dai 2.000 ai 4.000 euro.

Risparmiare sui costi senza rinunciare alla qualità è possibile!

Come qualsiasi altro mobile o elemento d’arredo, la cameretta può essere acquistata, oltre che nei negozi fisici, presso i rivenditori online specializzati. Questa è una scelta che permette notevoli risparmi, ma ricordate ciò che fa la differenza tra un venditore e l’altro sono: la possibilità di scelta ampia e l’assistenza che ricevete prima, durante e soprattutto dopo il vostro acquisto.

Ad esempio, nella categoria dedicata alle camerette a ponte su ArredoShop.it è possibile scegliere diversi modelli di ottima qualità dal prezzo conveniente, ma soprattutto potrete contare su un’assistenza professionale e sul servizio di progettazione su misura. Dopotutto un acquisto diventa un’esperienza gratificante solo se supportato dai consigli di professionisti qualificati!

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L’articolo Come scegliere una botola di ispezione è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Avere un facile accesso agli impianti per i quali è necessaria una manutenzione sia ordinaria che straordinaria, ad esempio di tipo idraulico ed elettrico, è oggi una comodità non da poco, capace di far risparmiare tempo, denaro e soprattutto quel disagio che procura avere i muratori in casa. L’edilizia ha trovato, alleandosi con il design, una soluzione semplice ed economica: la botola di ispezione, ovvero una sorta di finestra (dotata di sportello) sempre accessibile a opere di controllo e/o riparazione. Conosciuta anche con il nome di botola in cartongesso presenta sia misure standard ma anche per l’opportunità di scegliere botole su misura, adattabili a qualsiasi ambiente e situazione, con discrezione.

Cartongesso: tra funzionalità ed estetica

Il cartongesso è uno dei materiali più amati dall’edilizia attuale. Questo perché si adatta facilmente agli ambienti senza stravolgerli, anzi. Una delle peculiarità di una botola in cartongesso è il fatto che c’è ma non si vede, grazie anche al fatto che può essere pitturata in tinta con la parete. Generalmente viene localizzata o dietro un controsoffitto o una parete, con un sistema che per essere il più funzionale possibile dovrebbe essere dotato di:

  • Telaio in alluminio robusto.
  • Sportello non incollato ma fissato automaticamente con viti.
  • Sistema click-clack che consentono sia apertura che chiusura stabili.
  • Moschettone in acciaio a evitare cadute accidentali dello sportello.
  • Possibilità di aprire o rimuovere completamente il pannello dal telaio.
  • Gommini protettivi sulle viti.

Una volta montata, la botola dovrà essere perfettamente in armonia con il cartongesso; non a caso questo tipo di struttura è anche conosciuta col nome di botola a scomparsa o a filomuro.

Una botola per tutti gli ambienti

La botola in cartongesso può essere, qualora si scelga una lastra standard, sia quadrata che rotonda. I formati più comuni di un design tondo sono con diametro di 30 cm o di 60 cm; le dimensioni standard di una lastra quadrata invece variano da 60×60 cm a 20×20 cm. Come si può vedere, si possono scegliere già a un livello basico botole di dimensioni piuttosto diverse, abbinandole perfettamente alle esigenze dell’arredamento.

botola di ispezione

Diverso il discorso della scelta di una botola su misura, vediamo perché:

  • Dimensioni scelte in totale autonomia (il 99% delle volte un’azienda specializzata riesce a soddisfare qualsiasi richiesta).
  • Possono non essere quadrate e avere quindi cm diversi per i due lati (ed essere anche di forma rettangolare).
  • Lo sportello si può avere sia in cartongesso classico che in cartongesso IDRO (verde).
  • Possibilità di inserire fessure di aerazione, per un maggiore respiro della parete.

Inoltre, una botola su misura presenta tutte le caratteristiche che abbiamo elencato per quelle standard, con un vantaggio in più: design altamente compatibile con la struttura esistente.

E il costo?

Il costo si aggira intorno ad alcune decine di euro: sarà più basso per le botole standard e leggermente più alto nell’opzione su misura. Il fattore manodopera incide pochissimo grazie al facile montaggio che questa soluzione comporta: è necessario posizionare correttamente il telaio e le viti che portano all’inserimento dello sportello, con pochi fori; un’operazione piuttosto semplice per chi è solito maneggiare il cartongesso.

I costi saranno ancora inferiori se calcolati nel lungo termine, considerando che per interventi straordinari (ma anche ordinari) non sarà necessario effettuare lavori impegnativi per accedere all’impianto su cui lavorare.

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L’articolo Cuscino per la cervicale, come sceglierlo? è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Un buon sistema di riposo è composto da tanti elementi che collaborano tra loro, e non solo da letto e materasso. Molto spesso è il cuscino ad essere sottovalutato, eppure si tratta di un accessorio per l’arredamento della zona notte che contribuisce in maniera determinante al benessere, alla salute ed alla qualità del riposo soprattutto nel caso si soffra di dolori cervicali.

Ci siamo documentati con attenzione sulle più idonee soluzioni per questo fastidio, che in alcuni casi può essere invalidante, visitando il sito dell’azienda Bed&Well, un rivenditore di materassi di alta qualità che offre un’ampia sezione dedicata proprio alla scelta del migliore cuscino per cervicale.

Ciò che abbiamo appreso è che sono tre le caratteristiche principali in base alle quali scegliere questo Presidio Medico: l’altezza, la rigidità ed il materiale nel quale sono realizzati.

cuscino cervicale

Le caratteristiche dei cuscini per cervicale.

La scelta del cuscino migliore per alleviare la cervicalgia è influenzata da diversi fattori quali l’intensità del dolore, e la posizione che si assume mentre si dorme. In sostanza sono le esigenze del singolo a determinare il cuscino più idoneo, e non ne esiste uno migliore di altri a prescindere.

L’altezza del cuscino per cervicale.

Ci sono sotto questo parametro tre diverse categorie di cuscini:

  • bassi (fino a 10 cm di spessore) indicati per chi dorme prono, ovvero a pancia in giù, per evitare la sollecitazione del collo;
  • medi, quelli di altezza tra i 10 e i 13 cm, che vanno bene per chi dorme più di frequente supino, a pancia in su, perché evitano che la testa scivoli troppo all’indietro;
  • alti, che raggiungono i 15 cm di spessore e sono indispensabili per chi dorme sul fianco, perché allineano la testa alla colonna vertebrale ed evitano la tensione muscolare ed articolare verso destra o verso sinistra.
cuscino cervicale

La rigidità del cuscino per la cervicale.

È ovvio intuire che in quanto a rigidità si parla in genere di cuscini più morbidi oppure più rigidi. Quelli morbidi assolvono bene al compito di alleviare la pressione nella zona del collo, consentendo un maggiore comfort. Questi sono indicati solo nel caso di una cervicalgia non troppo acuta. Se invece il dolore è più forte, c’è il bisogno assoluto di tenere la testa meglio allineata con collo e zona cervicale rispettando la fisiologica curvatura. Per questo serve un cuscino molto rigido.

I materiali dei cuscini per cervicale.

Sebbene i cuscini per la cervicale siano disponibili nei diversi materiali lattice e memory foam, noi consigliamo sempre la seconda opzione per le sue migliori capacità di alleviamento della pressione e l’estrema attitudine a conformarsi alle curve dell’organismo, per un supporto più corretto e distribuito in modo uniforme. Solo il memory foam è infatti in grado di esercitare un’azione massaggiante “attiva” durante tutta la notte. Il lattice, seppure sia molto elastico, risulta tendenzialmente più rigido e non è di grande aiuto soprattutto nei casi più acuti di cervicale infiammata.

cuscino cervicale

La forma e i benefici dei cuscini per cervicale.

Concludiamo la nostra analisi su questo supporto che entra di diritto tra i complementi per la zona notte con la caratteristica comune a tutti i modelli, quella della forma a “doppia onda”. Si tratta di un design appositamente studiato per offrire la massima ergonomia, in quanto il capo trova alloggio nella cavità centrale. Le due curve sopraelevate sostengono il collo e facilitano la stabilità durante la notte, così da non smarrire la posizione più benefica con i movimenti durante il sonno.

A tale intento risponde anche la larghezza di questi cuscini, che in genere è più ampia rispetto a quelli di tipo tradizionale a saponetta.

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L’articolo Come illuminare il soggiorno minimal è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Il soggiorno è, in molti casi, la prima parte dell’abitazione a essere vista dagli ospiti. Alla luce di ciò, è bene arredarlo con cura, cercando di non dimenticare che si tratta di un ambiente sempre più multifunzionale (viene utilizzato sia per rilassarsi, sia per studiare, ma anche per vivere momenti di lavoro e di convivialità con gli amici e i parenti).

Nell’ottica della ricerca di un comfort sempre più spiccato, fra i trend che vanno per la maggiore rientra il living in stile minimal. Se sei qui, significa che ti stai chiedendo come organizzarlo al meglio e, in particolare, come illuminarlo. Perfetto! Nelle prossime righe di questo articolo, potrai trovare alcune dritte pratiche utili.

Viva i tagli di luce

Quando si parla di illuminazione del soggiorno minimal, è doveroso dedicare una parentesi ai tagli di luce, non plus ultra di eleganza ed essenzialità. Dove posizionarli? Le alternative sono diverse e, tra questi, è possibile citare il pavimento. In questo modo, nel momento in cui le luci sono accese, sarà possibile mettere in primo piano un’atmosfera a dir poco elegante.

Attenzione alle lampade da tavolo

Nel momento in cui si studiano i dettagli dell’illuminazione di un soggiorno minimal, la prima cosa che viene in mente è senza dubbio la scelta dei corpi illuminanti da posizionare sul soffitto o alle pareti. Questo è male perché significa trascurare un aspetto di grande rilevanza. Quale di preciso? Le lampade da tavolo. Per creare l’atmosfera giusta in un salotto minimal, è importante includerle.

Dove posizionarle? Sul tavolino posizionato accanto alla poltrona nell’angolo relax, giusto per fare un esempio. Come dimostra il caso delle soluzioni di illuminazione su Feeldesign, non mancano le alternative raffinate quando si parla di lampade da tavolo minimal (nella maggior parte dei casi, si tratta di piccole opere d’arte caratterizzate da forme geometriche nette e pulite).

Il fascino delle lampade a sospensione direzionabili

Non c’è che dire: non mancano davvero le soluzioni da prendere in considerazione quando si parla di come illuminare il salotto arredato in stile minimal. Oltre alle dritte appena citate rammentiamo il fatto che, nel momento in cui non si ha intenzione di orientarsi verso il lampadario, che se scelto con oculatezza ha il suo perché anche nel soggiorno con mood minimal, ci si può orientare verso una soluzione decisamente più originale.

Di cosa stiamo parlando? Delle lampade a sospensione direzionabili. Per creare un effetto ancora più suggestive, se ne possono sceglierne due o tre, possibilmente caratterizzate da un paralume con un colore abbinato al resto dell’arredamento. Una scelta che mette d’accordo tutti è senza dubbio il nero.

Lampadario minimal

Nel paragrafo precedente, abbiamo citato il lampadario. Sì, hai capito benissimo: può rivelarsi un’ottima alternativa anche quando si parla di salotto arredato in stile minimal. Esistono infatti diverse alternative che si adattano alla perfezione a questo mood. Per rendersene conto, basta rammentare il caso del lampadario con una struttura lineare essenziale – bastano due elementi che formano un angolo retto – e una lampadina all’estremità.

Se la struttura lineare appena citata viene replicata anche nelle lampade da tavolo, l’insieme generale risulta decisamente originale a livello estetico.

Viva la luce naturale

Nel momento in cui si parla dell’illuminazione perfetta del salotto minimal, non si può non chiamare in causa la valorizzazione della luce naturale. In questo frangente, le linee guida da seguire sono estremamente chiare. Prima di tutto, se possibile è il caso di allargare le finestre, quando possibile. Un altro consiglio tanto semplice quanto utile prevede il fatto di scegliere tende di colore bianco e di tessuto leggerissimo.

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16 Maggio 2021 / / News

L’articolo Rimodernare casa grazie al prestito personale online. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Mantenere efficiente e sempre in ordine la propria abitazione richiede un impegno costante e una manutenzione periodica degli elementi principali. Impianti idrici ed elettrici, infissi, intonaco delle pareti, sia interni che esterni, così come gli accessori che provvedono al comfort climatico, necessitano di esser revisionati di volta in volta. Purtroppo quando vengono trascurati la spesa diventa più ingente. Bisogna spendere somme impegnative quando si tratta, ad esempio, di dover ristrutturare un bagno con un impianto idrico fatiscente, o modificare e implementare l’arredamento di casa per sopraggiunte nuove necessità. Sono molti i casi dove la spesa diventa necessaria e indifferibile nei tempi, ma come fare rapidamente se non si è in possesso del denaro sufficiente?

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Rinnovare casa grazie al prestito personale di Sella Personal Credit.

La soluzione veloce e facile per questo tipo di incombenze è la richiesta online di un prestito personale come Pronto Tuo, un finanziamento più snello rispetto al classico mutuo proposto da Sella Personal Credit.

Una soluzione online che si può richiedere comodamente dal sofà di casa senza bisogno di recarsi in banca. Perfetta per tutti quei casi di liquidità necessaria per portare a termine interventi di manutenzione ordinaria alla propria abitazione, o per il suo ammodernamento, o ancora, per coprire le spese del suo arredamento.

Un esempio pratico.

Supponiamo che la giovane coppia, Marco e Luisa, entrambi genitori di un bambino di cinque anni, abbiano deciso di accogliere in casa, per vivere con loro, Giovanna la mamma di Luisa. In queste mutate condizioni sono necessari dei lavori in casa.

L’unico bagno, benché ampio, non è più sufficiente alle diverse necessità del nuovo nucleo familiare, occorre dividerlo in due e con l’occasione rimodernarne l’aspetto estetico e rifare gli impianti. Inoltre dall’ampio soggiorno si vuole ricavare, dividendolo, la camera per la Nonna.

Sono tutte operazioni che richiedono un bell’impegno economico. Questo è il preventivo di spesa che la giovane coppia ha fatto fare ai diversi artigiani e fornitori.

Opere, arredi e accessori Costo
Opere murarie e idriche per i due bagni € 5.500,00
Tramezzatura e opere di rifinitura per la divisione del salone € 1.200,00
Nuovo letto 1 piazza e mezza per la Nonna € 1.000,00
Piastrelle e sanitari per i due bagni € 2.800,00
Arredamento e accessori per i bagni € 2.500,00
Imbiancatura bagni, soggiorno e camera della Nonna € 2.000,00
Totale €15.000,00

Pronto Tuo, la soluzione!

Grazie a sofàcile, la filiale virtuale di Sella Personal Credit, Marco e Luisa possono richiedere l’intera cifra necessaria direttamente da casa. Loro hanno scelto Pronto tuo con un piano di restituzione di 60 rate di € 297,00 (TAN FISSO 7,00% e TAEG 7.29%) *

*Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per maggiori informazioni è disponibile sul sito il modulo “Informazioni europee di base sul credito ai consumatori” (SECCI) e la copia del testo contrattuale. Offerta valida fino al 31 Dicembre 2021 per le richieste di prestito personale online. Salvo approvazione di Sella Personal Credit SpA. Esempio rappresentativo: importo richiesto 15.000 euro da rimborsare in 60 rate mensili da 297,00 euro. TAN FISSO 7,00%, TAEG 7,29%. Importo totale dovuto dal consumatore (importo totale del credito + costo totale del credito) 17.839,92 euro. Importo totale del credito 15.000,00 euro. Il costo totale del credito comprende: interessi calcolati al TAN indicato, oneri fiscali (imposta di bollo sul contratto 16,00 euro*) addebitati sulla prima rata, costo mensile di gestione pratica 0,00 euro, spesa di istruttoria 0,00 euro, spesa per invio rendicontazione periodica cartacea 0,98 euro, imposta di bollo su rendicontazione periodica 0,00 euro.

Modalità di rimborso obbligatoria: addebito diretto su c/c. La scadenza delle rate è determinata dal giorno della liquidazione del contratto; la data di scadenza delle rate è prevista il giorno 1o 15 del mese. L’importo di ciascuna rata comprende una quota di capitale crescente e interessi decrescente secondo un piano di ammortamento “alla francese”. * In fase di richiesta del finanziamento verrà proposta la facoltà di selezionare, in alternativa all’imposta di bollo sul contratto di 16,00 euro, l’imposta sostitutiva, pari allo 0,25%dell’importo finanziato.

Liquidità a portata di click!

L’operazione è davvero semplice da compiere, basta un PC, uno smartphone o un tablet con telecamera, per portare a termine la procedura con il configuratore di Pronto tuo. Non è necessario essere degli esperti, durante la richiesta si può interagire con un consulente ed essere aiutati in tutti i passaggi di una procedura che avviene in ambiente protetto e sicuro!

Se avete fretta come Marco e Luisa, Pronto tuo è lo strumento che fa per voi, l’esito della richiesta vi arriva in tempi davvero brevissimi e anche l’erogazione del prestito ottenuto avviene rapidamente.

Quasi dimenticavo, Nonna Giovanna ha deciso di fare questo regalo alla coppia pagando le rate con la sua pensione. Questo è possibile visto che la durata del prestito è di cinque anni e la Nonna di anni ne ha 71. Il prestito, da 2.000 fino a 25.000 euro può essere richiesto dai 18 anni fino ad un massimo di età la cui somma con gli anni di durata del finanziamento non superi i 78 anni. Il prestito ottenuto è rimborsabile in tempi previsti da un anno a 10 anni massimo.

Un’ultima cosa!

Pronto tuo è un prestito personale che può essere richiesto, oltre che per l’ammodernamento della propria abitazione, per l’acquisto di arredamento o di elettrodomestici, anche per tutte le operazioni destinate all’acquisto di beni e servizi di privati e per l’estinzione di impegni pregressi con o senza erogazione di liquidità aggiuntiva.

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L’articolo Arte astratta su tela, come sceglierla è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Bisogna essere cauti quando si selezionano dipinti astratti per uno spazio. È importante essere informati sulle differenze di qualità tra un dipinto astratto su tela e una stampa d’arte astratta.

Il fattore più importante nella scelta dei quadri astratti su arredi murali per la tua casa è tutto dentro di te, cioè come ti senti riguardo alla sua presenza in casa. Dovresti trovare un buon equilibrio e integrazione tra la pittura astratta su tela e il resto dei mobili, decorazioni e arte nella stanza.

Un dipinto astratto su tela originale avrà tutta la consistenza, i colori vivaci e il calore personale che dovresti aspettarti da qualsiasi arredamento artistico portato nella tua casa. I quadri astratti moderni su tela svolgono un ruolo vitale in casa se ben inseriti nel contesto abitativo, quindi è doveroso collocarli nella giusta posizione per ottenerne degli ampi benefici.

Arte astratta come dono prezioso

La parola astratto significa separare o ritirare qualcosa da qualcos’altro. Il termine può essere applicato all’arte che ha come base un oggetto, una figura o un paesaggio, dove le forme sono state semplificate o schematizzate”.

Se la tela di arte astratta che acquisterete è per un edificio per uffici o qualsiasi luogo di attività, è importante considerare l’impressione che rimarrà ai clienti o ai visitatori. Una riproduzione di bassa qualità sembrerà economica e potrebbe riflettersi male sulla tua attività. Un dipinto astratto su tela mostrerà l’autenticità. 

La tela trasuderà: potere e risalto.

La giusta combinazione di design e originalità nell’arte astratta su tela lascerà un’impressione duratura nello spettatore.

Se hai intenzione di acquistare dipinti astratti su tela come regalo per qualcun altro, assicurati di pensare al messaggio che stai inviando con il tuo regalo. Una tela di arte astratta dipinta a mano esprimerà la relazione unica e l’interazione di alta qualità tra voi due. Questi tipi di emozioni personali vengono catturati con successo sulla tela perché l’artista che li dipinge lo fa con tale emozione. Tuttavia, un duplicato generato dalla macchina perderà la qualità unica di un originale.

Arta astratta, perché è così comunicativa

L’arte astratta è spesso vista come portatrice di una dimensione morale, in quanto può essere vista come sinonimo di virtù come l’ordine, la purezza, la semplicità e la spiritualità.

Viene applicato anche all’arte che utilizza forme, come forme geometriche o segni gestuali, che non hanno alcuna fonte in una realtà visiva esterna. Alcuni artisti di questa astrazione “pura” hanno preferito termini come arte concreta o arte non oggettiva, ma in pratica la parola astratto è usata a tutto campo e la distinzione tra i due non è sempre ovvia.

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Dall’inizio del 1900, l’arte astratta ha costituito un flusso centrale di arte moderna. Ci sono molte idee teoriche dietro l’arte astratta. Mentre alcuni hanno preso l’idea di arte per l’arte, ovvero che l’arte dovrebbe riguardare esclusivamente la creazione di bellissimi effetti, altri hanno proposto che l’arte possa o debba essere come la musica, in quanto proprio come la musica e modelli di suono, gli effetti dell’arte dovrebbe essere creato da modelli puri di forma, colore e linea. L’idea, derivata dall’antico filosofo greco Platone, che la più alta forma di bellezza non risiede nelle forme del mondo reale ma nella geometria, è usata anche nella discussione sull’arte astratta, così come l’idea che l’arte astratta, dal momento che lo fa non rappresenta il mondo materiale, può essere visto per rappresentare lo spirituale.

DESCRIZIONE: L’arte astratta non cerca di rappresentare una realtà visiva ma utilizza invece forme, colori, forme e segni gestuali per ottenere il suo effetto.

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7 Maggio 2021 / / Idee

L’articolo Materasso naturale ecologico, quale scegliere. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Acquistare un nuovo materasso per dormire sonni tranquilli ed evitare al risveglio fastidiosi mal di testa e mal di schiena, non è cosa semplice. La scelta diventa complessa se si desidera acquistare un materasso naturale ecologico, cioè prodotto con materiali naturali e a basso impatto ambientale.

La scelta del materasso giusto non è facile da compiere, vi sono tanti fattori soggettivi di cui tener conto: dalle abitudini personali, alla posizione che si assume durante il sonno, dalla temperatura corporea, al proprio peso, e infine anche di eventuali patologie presenti. L’offerta poi è molto ampia e il prezzo tra un tipo e un altro può oscillare davvero tanto. Queste discriminanti sono da tener conto qualunque sia il tipo di materasso che vorrete comprare!

Se non è facile scegliere il materasso adatto a noi, l’impresa diviene ardua se si tratta di acquistare un materasso naturale ecologico. Di seguito alcune informazioni utili all’acquisto.

Esiste davvero il materasso naturale ecologico?

Il 90% dei materassi presenti sul mercato sono prodotti con materiali sintetici derivati dal petrolio. Questi ovviamente non sono né naturali né ecologici, ma ciò non riguarda tre principali tipologie di materassi naturali:

  • Il futon, un materasso giapponese rigido realizzato in cotone cardato che normalmente non viene aggredito dagli acari della polvere.
  • Il materasso in lana, materiale che rispetto al cotone è leggermente più morbido e più resistente all’umidità.
  • Il materasso in lattice naturale al 100% che rappresenta in assoluto la scelta maggiormente preferita perché più confortevole e pratico delle altre soluzioni. Questa tipologia è ideale per chi soffre di allergie agli acari e alla polvere, infatti è materiale traspirante che non trattiene acari o muffe.

In particolare va sottolineato come negli ultimi anni si sia preferito il materasso in memory foam rispetto a quello in lattice naturale, ma tale materiale, realizzato con schiume sintetiche è solo in rari casi prodotto con schiume di origine vegetale. Solo in questo caso il materasso in memory foam può essere considerato naturale ed ecologico.

Riguardo ai materassi in lattice naturale.

I materassi in lattice naturale offrono un supporto mediamente morbido ed elastico, ideale per chi si muove spesso durante il sonno.

Questi materassi si producono con una sostanza che ha la caratteristica di essere la più elastica al mondo. Il lattice (dal latino “latex” che significa liquido) è una sostanza totalmente naturale che si ricava dall’incisione dagli alberi di Hévéa Brasiliensis, di norma coltivati senza pesticidi o fertilizzanti chimici. A differenza delle varie schiume poliuretaniche questo materiale è naturale, duraturo, confortevole e totalmente biodegradabile.

Come per tutte le cose, ciò che fa la differenza è la qualità delle materie prime. Facendo attenzione e informandosi bene sulla produzione e la provenienza si possono acquistare ottimi ed ecologici materassi in lattice naturale.

Come si riconosce un autentico materasso in lattice naturale.

Solitamente il lattice ricavato dall’albero della gomma, viene miscelato insieme ad altre sostanze in una percentuale più o meno alta, per aumentarne la stabilità.

Per normativa di legge solo i materassi con una percentuale di lattice naturale superiore al 85% possono fregiarsi della dicitura impressa “lattice naturale 100%”. Non è impossibile trovare materassi prodotti veramente con una percentuale molto vicina al 100%, assai più morbidi e confortevoli, ma al tempo stesso più delicati e sensibili all’umidità.

Non dimenticatevi della fodera.

Importantissima componente, la fodera è l’elemento a contatto con la pelle: controllate che sia di cotone biologico o tessuto naturale anallergico e traspirante.

Conclusioni.

Un materasso in lattice è veramente ecologico, offre benefici al vostro sonno, ma al tempo stesso rispetta l’ecosistema dalle fasi di lavorazione fino al suo futuro smaltimento quando cesserà il suo compito.

L’articolo Materasso naturale ecologico, quale scegliere. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

30 Aprile 2021 / / Idee

L’articolo Sicurezza in casa: tutti i vantaggi di installare un allarme domestico è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Quando usciamo di casa per andare al lavoro oppure per allontanarci e fare qualche giorno di vacanza, breve o lunga che sia, vogliamo sempre essere sicuri che tutto ciò che è contenuto nel nostro appartamento non diventi oggetto delle attenzioni di qualche malintenzionato. Ma come fare? Certamente occorre dotarsi di una porta blindata e, specialmente nel caso in cui si viva ai piani bassi, è bene rinforzare le finestre con delle sbarre (oltre magari a montare vetri infrangibili). Sarà comunque utile installare anche un allarme domestico, che avrà una assoluta funzione dissuasiva e renderà la casa una fortezza sicura mantenendo gli accessi ben protetti. Vediamo in questo approfondimento quali sono i buoni motivi e i vantaggi che stanno dietro alla scelta di dotare l’appartamento di un impianto d’allarme, la cui installazione spetterà all’elettricista di fiducia.

Proteggere gli oggetti di valore e dissuadere i malintenzionati

Abbiamo accennato al fatto che già la semplice presenza di un allarme domestico potrà fare da deterrente all’attività criminale. Se specialmente le telecamere emettono luci oppure sono ben visibili anche dall’esterno, le possibilità che il colpo venga tentato calano drasticamente.

Uscire di casa inserendo l’allarme equivale a schermare letteralmente la casa. Senza contare il fatto che i sistemi di sicurezza domestici, oltre a proteggere il perimetro, mettono anche al riparo la proprietà stessa e gli oggetti di valore in essa contenuti (anche nel caso in cui sia presente una cassetta di sicurezza).

Il sistema d’allarme evita danneggiamenti inutili e scongiura le effrazioni, specialmente nel caso in cui questi apparecchi siano progettati per avvisare le forze dell’ordine di un’azione criminale in corso.

allarme domestico
Foto di Markus Spiske da Pexels

Meno ansia e stress: si vive l’assenza con più serenità

Sapere di essere al sicuro, assieme alla propria famiglia, aiuta ovviamente a ridurre i livelli di stress e ansia che – specie in questo periodo storico complicato – sono spesso alle stelle. Il sistema monitora costantemente le condizioni della casa e si prende cura della sua sicurezza: è come se qualcuno controllasse costantemente l’abitazione in nostra assenza. La tranquillità di sapere che cose, valori e persone all’interno sono al sicuro non ha prezzo.

Photo by Direct Media from StockSnap

Senza contare il fatto che i moderni impianti di sicurezza domestica consentono di controllare la situazione da remoto, in puro stile smart home. Si può vedere quello che sta accadendo proprio di fronte alla casa, in modo da arginare le azioni dei malintenzionati. Ci sono anche videocitofoni che è possibile attivare tramite app, in modo da poter sempre rispondere e non dare l’impressione che l’appartamento in un certo momento sia vuoto.

Molto spesso, inoltre, i sistemi di sicurezza possiedono funzionalità antipanico che permettono a chi si trovi all’interno della casa di lanciare un segnale di emergenza nel caso in cui stia avvenendo un tentativo di accesso indesiderato e il sistema di allarme non risulti inserito. Infine, sarà utile sottolineare come le compagnie assicurative provvedano – in caso di presenza di un sistema di sicurezza domestica, visto il ridotto rischio di furti e scassi – a ridurre i tassi di assicurazione dei proprietari.

L’articolo Sicurezza in casa: tutti i vantaggi di installare un allarme domestico è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.


L’articolo Purificatore d’aria, cos’è e come sceglierlo. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Il purificatore d’aria è un elettrodomestico dalle funzionalità particolari, posizionato all’interno di una stanza riesce a depurarne l’aria quando viene messo in funzione.

Come funziona un purificatore d’aria.

In linea generale il principio di funzionamento di questi apparecchi prevede l’aspirazione dell’aria presente nella stanza dove vengono posizionati, ed a sua volta, una volta convogliata l’aria aspirata nel depuratore, viene filtrata dalle particelle inquinanti e nocive per la salute in essa disperse. Le particelle di ossigeno, vengono quindi separate dalle altre per poi essere nuovamente immesse nell’ambiente.

purificatore d’aria

Specificatamente vengono definiti purificatori d’aria tutti quegli apparecchi che per “purificare l’aria” impiegano diversi sistemi alla base dei quale ci sono la presenza di una ventola e dei filtri. Elementi questi che in qualche caso possono essere coadiuvati anche da altre tecnologie, come raggi ultravioletti e ionizzatori.

Acquistare un purificatore d’aria è utile?

L’acquisto di un depuratore d’aria è oggi una scelta sempre più frequente, soprattutto da chi si preoccupa del sempre più crescente inquinamento dell’aria degli ambienti chiusi. Preoccupazione ben fondata visto che l’aria che respiriamo all’interno di locali chiusi, per quanto questo possano essere ben areati e più inquinata di quella all’esterno. Polveri sottili, fumo di sigaretta, residui di spray e detergenti e tante particolari sostanze volatili nocive inquinano quotidianamente la nostra abitazione.

purificatori d’aria dovrebbero rendere più sana e pulita l’aria negli ambienti domestici, filtrando ed eliminando le sostanze nocive presenti responsabili di allergie e disturbi respiratori. In teoria il purificatore d’aria dovrebbe ridurre l’insorgere di queste particolari patologie, ma è davvero così?

purificatore d’aria

In realtà non è scientificamente provato che apparecchi di questo tipo siano in grado di purificare l’aria come molti produttori promettono di fare grazie ai loro apparecchi, anzi alcuni di questi dispositivi potrebbero perfino aumentare l’inquinamento domestico liberando ozono.

Cosa fa realmente un purificatore d’aria.

Quello che è certo che questi apparecchi, se dotati di filtri Hepa, riescono ad eliminare la polvere, ma non di certo virus e gas venefici. Quelli dotati di filtri in fibra di vetro o elettrostatici, riescono a catturare particolari allergeni come polline e pelo di animali. Vi sono anche apparecchi che possono eliminare i cattivi odori, altri che profumano l’aria, o che la deumidificano.

purificatore d’aria
Photo by Eli DeFaria on Unsplash

Quale sistema di purificazione scegliere.

Sembra chiaro che non tutti i dispositivi in commercio siano uguali e non tutti sono idonei, così ho elencato alcuni parametri di cui tener conto per una scelta oculata. Importante è comprendere tra le diverse tipologie esistenti le differenze che esistono tra l’una e l’altra. Non sono dispositivi che fanno miracoli, ma certamente utili se scelti in base alle proprie esigenze e utilizzati correttamente.

Oggi i sistemi di purificazione più utilizzati si basano sull’impiego di:

  • filtri a carbone attivo,
  • sterilizzazione termodinamica,
  • irradiazione ultravioletta,
  • polarizzazione elettronica,
  • ionizzazione.

Tipologie di filtri.

Fatta eccezione per i sistemi a sterilizzazione termodinamica e dei generatori di ozono, che hanno principi e modi di funzionamento molto diversi, tutti quanti i sistemi di purificazione prevedono l’impiego di filtri.

Di filtri ne esistono di diversi tipi, ognuno dei quali ha funzioni specifiche. Per questo solitamente nei purificatori d’aria se ne impiegano diversi in combinazione tra loro, maggiore è il loro numero e la loro varietà, più efficace sarà l’apparecchio contro l’inquinamento domestico.

purificatore d’aria

Generalmente è sempre presente un filtro antipolvere, che trattiene le particelle d’aria più voluminose, il suo compito è quello di non intasare il filtro dello stadio successivo che ci occupa delle particelle più sottili. Questo è normalmente un filtro HEPA (High Efficiency Particulate Air) effettivamente capace di filtrare le particelle piccole fino a 0,3 micron di diametro, e cioè capace di trattenere muffe, acari e pollini. Un apparecchio con questa dotazione è ideale soprattutto per persone allergiche.

A questa dotazione basica di filtri possono essere associati dei filtri ai carboni attivi che, grazie alla straordinaria porosità naturale dei carboni attivi, riescono a neutralizzare i cattivi odori.

Esistono poi apparecchi dotati di particolari filtri detti foto-catalizzatori. Questi sfruttano le proprietà che ha il biossido di titanio quando è esposto ai raggi ultravioletti. Esso in tali condizioni può produrre particolari sostanze capaci di uccidere composti organici, quali virus e batteri.

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La radiazione ultravioletta.

I raggi ultravioletti sono in grado di esercitare una potente azione germicida. Infatti i raggi UV, in particolare quelli con lunghezza d’onda C, modificando il DNA o l’RNA dei microorganismi, come muffe, virus e batteri, impediscono a questi di riprodursi. Quando questa tecnologia è impiegata nei purificatori d’aria un apposito filtro si occupa di raccogliere i residui delle particelle decomposte.

Ionizzatore d’aria.

Lo ionizzatore è un congegno capace di produrre ioni negativi che, legandosi alle particelle d’aria, le carica elettricamente per poter essere attirate verso un apposito filtro, caricato nella polarità opposta.

Questo sistema presenta una controindicazione visto che produce ozono per poter rimuovere i cattivi odori. Questo, pur essendo immesso nell’aria in una piccola quantità, risulta dannoso in special modo per chi soffre d’asma.

Fattori Tecnici di cui tener conto prima dell’acquisto.

Nel momento in cui si volesse acquistare un purificatore d’aria è bene valutare anche le sue prestazioni perché determinano l’effettiva efficacia del prodotto.

Consumi, copertura e tasso di produzione d’aria pulita, flusso dell’aria ecc.… sono tutti parametri desumibili dalle schede tecniche che accompagnano l’elettrodomestico. Diffidate dagli apparecchi ne sono sprovvisti!

Copertura del purificatore d’aria.

La prima cosa da conoscere prima dell’acquisto di un purificatore d’aria è la grandezza dell’ambiente dove dovrete posizionarlo. Purificare un piccolo locale non è la stessa cosa di purificare 100 mq di abitazione.

I modelli in commercio vanno da quelli super compatti, in grado di coprire pochi metri quadri, a quelli professionali che possono essere installati a terra, o al soffitto, o alla parete e che sono in grado di purificare l’aria di un’abitazione. Per la loro installazione serve l’intervento di un tecnico!

Photo by Darius Bashar on Unsplash

Tasso di produzione d’aria pulita.

Il parametro che specifica quanti piedi cubi di aria riesca a bonificare l’apparecchio in un minuto di funzionamento è il CADR (acronimo di Clean Air Delivery Rate) questo quantifica l’efficienza del purificatore d’aria nell’eliminare particelle inquinanti e allergeni presenti nell’aria. Questo parametro va confrontato con apparecchi di uguale copertura tra loro, cioè a parità di metri quadrati trattati, lo strumento migliore sarà quello con i CADR in grado di rendere l’aria più pulita.

Acari, fumo di sigaretta e pollini hanno molecole di dimensioni diverse, quindi il CADR viene calcolato distintamente per ognuna di queste tre tipologie di particelle.

Il flusso d’aria

Altro parametro importante è il flusso d’aria che passa attraverso il sistema di filtraggio in un minuto, valore che dà l’esatto tempo necessario ad uno specifico apparecchio per purificare un ambiente.

Altri elementi importanti.

Anche la praticità d’uso e manutenzione, la rumorosità, la qualità dei materiali, sono fattori da considerare attentamente nel momento della scelta.

  • Rumorosità. Quello della rumorosità è un valore che non va sottovalutato visto che il purificatore d’aria potrebbe stare in funzione per molte ore, anche tutta la notte.
  • Consumi. Visto che questi sono apparecchi che prevedono lunghi tempi di utilizzo, prima di procedere con l’acquisto del modello prescelto è bene controllare il suo consumo energetico. Normalmente i consumi elettrici dei purificatori d’aria sono modesti: si aggirano tra i 30 e i 100 Watt per i modelli più complessi.
  • Praticità di utilizzo. Come per qualunque altro elettrodomestico, più sono le funzioni integrate maggiore sarà il suo uso personalizzato. Le funzioni più utili sono: la “modalità notturna”, che riduce prestazioni e rumorosità; il “timer” e “l’autospegnimento” permettono di impostare tempi e orari d’uso dell’apparecchio.
  • Manutenzione. Tutti i purificatori d’aria necessitano di corretta e costante manutenzione. In particolare è necessaria la sostituzione periodica dei filtri nei tempi e nelle modalità previste nel manuale d’uso dell’apparecchio. La frequenza e la facilità della manutenzione del purificatore d’aria incidono sulla praticità d’utilizzo dell’elettrodomestico. Rimane comunque importante il fatto che i ricambi siano facilmente reperibili e che abbiano un costo adeguato.

Quale scegliere?

Qualunque purificatore si voglia scegliere e fuor di dubbio che tenere gli elementi che vi ho indicato è condizione necessaria, ma anche il prezzo ovviamente ha la sua importanza. I marchi sono tantissimi e buoni dispositivi sono prodotti sia dalle aziende più note che da quelle emergenti.

I migliori purificatori d’aria a mio avviso sono quelli di alta gamma. Quelli che ho selezionato e messi a confronto sono compatti ma non troppo piccoli, infatti riescono a purificare in modo efficiente ambienti abbastanza grandi.

Prodotto
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CADR
Dato non disponibile

204 m³ / h

333 m3/h

Flusso d’aria
150 m³ / h

187 m³ / h

Dato non disponibile

Copertura
Fino a 25 m²

fino a 84 m2

fino a 79 m2

Filtro HEPA

Filtro a carboni attivi

Fotocatalizzatore

Ozono

Ionizzatore

Sterilizzazione UV

grandezza delle particelle rimosse
non indicato

fino a 0.3 µm

fino a 0.02 µm

Rumorosità
40 dB

45 dB

62 dB (in modalità turbo)

Prezzo
109,99 EUR

379,00 EUR

269,99 EUR

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