L’articolo Perché chiamare una ditta di traslochi? Ecco qualche buon motivo è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Per chi è in procinto di fare un trasloco vogliamo condividere qualche buon motivo per ingaggiare una ditta specializzata. Molto spesso queste aziende vengono viste come qualcosa di futile e costoso ma la verità è che non è affatto così e puoi verificarlo di persona richiedendo alcuni preventivi online per i traslochi.

Come puoi notare, infatti, i costi sono decisamente ragionevoli e sono decisamente più convenienti rispetto al fai da te che, come vedremo, ti fa sprecare tempo e denaro e può rivelarsi decisamente più costoso.

Perché il tuo tempo è prezioso.

Per prima cosa ragioniamo su quanto valore dai al tuo tempo e immagina che tutto quello che dedicherai al trasloco dovrai necessariamente toglierlo ad altre attività.

Se lavori come dipendente dovrai prendere giorni di permesso mentre se sei un libero professionista dovrai lavorare qualche ora in meno. In entrambi i casi guadagnerai meno e ti stancherai di più.

Ne vale la pena? Dipende dalle tue disponibilità di tempo ma sicuramente, come vedremo, devi mettere in conto la stanchezza derivante dall’affrontare un trasloco da solo.

Perché chiamare una ditta di traslochi

Per proteggerti dall’inesperienza.

Un altro vantaggio da considerare rispetto all’ingaggio di una ditta specializzata in traslochi riguarda il rischio che puoi correre procedendo in modo “amatoriale”. Tale rischio non riguarda solamente la tua incolumità che potresti mettere a repentaglio anche solo smontando in modo improvvisato un lampadario.

Ciò che rischi è anche il danneggiamento dei tuoi beni durante il trasporto o la corretta installazione che solo un esperto è in grado di padroneggiare. Come ben spiegato anche in altri nostri approfondimenti l’arredo e l’ordine di una casa devono sempre riporre la sicurezza al primo posto.

Non c’è danno peggiore al mondo da quello causato dall’inesperienza e dall’improvvisazione, soprattutto perché la fortuna colpisce in modo casuale mentre la preparazione no. Ebbene questa è una delle più grandi differenze che passano tra un trasloco improvvisato ed uno ben pianificato e affidato all’esperto.

Perché è un momento molto stressante.

Infine bisogna pur sempre considerare che il trasloco è un’esperienza molto stressante e a tratti anche traumatica per le persone più sensibili o fragili. Bambini e anziani sono i primi a risentirne perché questo momento della vita è un grande passaggio, ovvero un cambiamento impattante che fa venire meno tutti i quotidiani punti di riferimento e di confort.

Per gli adulti il trasloco si traduce in un forte stress emotivo dovuto alle mille incombenze da gestire e al cambiamento che di certo non è così facile da “digerire”.

Ebbene con l’ingaggio di un professionista ridurrai il tuo carico di lavoro e potrai avere il tempo e le energie per dedicarti a prenderti cura di te, della tua nuova casa, dei tuoi impegni quotidiani e dei tuoi cari.

Perché chiamare una ditta di traslochi

Le ditte di traslochi sono perfettamente equipaggiate per terminare il lavoro in pochissimo tempo mettendo al sicuro i tuoi beni e proteggendoli anche dal minimo urto.

Esistono proprio per venirti incontro in questo duro momento di stanchezza e stress e sanno bene come assistere il cliente anche rispetto alla necessità di supportarlo moralmente.

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L’articolo Vendere o trovare casa a Milano. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Posta nel cuore dell’Europa, Milano è una delle città italiane dove si vive meglio. Affermazione questa confermata dall’ottavo posto nella classifica che valuta la qualità della vita delle città da Nord a Sud della nostra penisola. Metropoli appetibile non solo per i servizi che offre, Milano è appetibile anche perché è considerata, a giusto titolo, la città delle opportunità; il luogo dove ci si può realizzare lavorativamente e professionalmente. Non a caso ogni anno sono migliaia gli studenti, le famiglie e i lavoratori, che si trasferiscono in questa città mitteleuropea proiettata verso il futuro.

In una città metropolitana come Milano, il mercato immobiliare è sempre molto vario e ricco di opportunità, essendo la città in continua trasformazione. Se volete trovare casa a Milano facilmente è fondamentale che scegliate, tra i tanti operatori del settore attivi in città, l’agenzia immobiliare che fa per voi.

Spiegate bene cosa cercate e quali sono le vostre esigenze, un’agenzia seria farà rapidamente il suo lavoro. Se invece volete vendere la vostra abitazione milanese, l’agenzia, grazie alle figure professionali di architetti e arredatori, prima di mettere in vendita casa vostra, potrebbe mettere appunto degli interventi mirati per aumentarne il valore di vendita.

Evitare le truffe.

Per farsi un’idea di quello che propone il mercato immobiliare meneghino è possibile raccogliere informazioni e consigli in rete nei siti e nei forum specializzati. Però, soprattutto quando si tratta di affittare o acquistare casa, per evitare delle truffe è bene evitare qualsiasi sito sprovvisto di un’agenzia sul territorio. Spesso oltre a non esistere l’agenzia, non esiste neanche la casa!

Vendere o trovare casa a Milano
Photo by Mikita Yo on Unsplash

Consigli su come trovare casa a Milano.

Abitare una nuova casa in una grande città è una scelta di vita importante, ancor di più se si tratta di una metropoli come Milano. Scelta o necessità che sia, nel momento in cui si vuole trovare casa a Milano, per non tramutare quella che potrebbe essere un’esperienza esaltante, in un vero e proprio incubo, è assolutamente importante ponderare ogni aspetto con molta attenzione. C’è da tener conto delle caratteristiche che deve avere la vostra futura abitazione, della zona che preferite, delle condizioni dell’immobile, ma anche il prezzo ovviamente ha la sua importanza.

Il prezzo.

Parliamo di prezzi, prima di tutto. Nelle grandi città metropolitane i prezzi degli affitti e degli immobili sono abbastanza elevati. Escludendo gli attici con piscina nel cuore di Milano, disponibili a cifre di capogiro, se preferite un’abitazione in centro, è possibile optare per delle case ben più modeste.

Attenzione però, per evitare deludenti “splendide abitazioni poco distanti dal centro” è bene controllare l’indirizzo delle abitazioni che catturano la vostra attenzione, sulle mappe per verificare che non si tratti di luoghi poco serviti e, contrariamente a quanto pubblicizzato, distanti dal centro città. Perdere tempo prezioso non piace a nessuno!

Avere le idee chiare.

La giusta scelta dell’appartamento dipende da quanto chiare sono le vostre idee riguardo a cosa cercare.

Tenete presente che un monolocale o un bilocale va bene solo se decidete di andare a viverci da soli. Diffidate dagli “spaziosi monolocali”, il monolocale non è mai spazioso, arredarlo e renderlo confortevole non è cosa semplice!

Un bilocale o meglio un trilocale è sufficiente per una coppia senza figli. Se avete dei figli il trilocale rappresenta la scelta minima.

Come detto prima le case al centro sono quelle più costose, soprattutto se ubicate nelle zone più alla moda della città, tuttavia può essere indispensabile cercarle in questa parte della città per motivi di studio o di lavoro.

Se preferite una casa in una zona della periferia milanese i prezzi saranno più abbordabili di quelle al centro città, ma tenete presente che le zone di Milano più economiche sono spesso poco servite e non raggiunte dal circuito della metropolitana.

Photo by Fabio Mondo on Unsplash

Un appartamento al confine con i comuni dell’hinterland milanese è una scelta molto economica. Gli affitti e le vendite in queste zone hanno prezzi alla portata di tutti. Però, il costo di acquisto/affitto non è la sola voce spesa da tenere in considerazione, occorre ponderare bene il costo delle spese condominiali e quello del riscaldamento. Se poi si tratta di acquistare un appartamento al centro, costruito qualche trentennio addietro, è bene valutare con attenzione i costi per la sua ristrutturazione e adeguamento agli standard abitatiti odierni.

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L’articolo Arredamento pasticceria: come trovare il proprio stile è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Perché l’arredamento di una pasticceria e lo stile sono fondamentali per definirla? Non si tratta solo di una questione di prodotti, un’attività non è solo ciò che vende, ma soprattutto come si mostra alla propria clientela. Ricorderemo una pasticceria per i suoi gustosissimi e friabili cornetti, certo, ma ci resterà impressa nella mente anche la cura con cui ha disposto le composizioni floreali accanto alle torte color pastello, e altri dettagli che rendono il locale originale e diverso dal solito. Come trovare lo stile perfetto per la propria pasticceria? Ve lo sveliamo nella nostra guida!

Ogni volta che festeggiamo una ricorrenza importante, ci riuniamo per pranzi in famiglia o con gli amici, e una delle pietanze che non manca mai sulle nostre tavole è il dolce. Dai pasticcini classici a quelli più elaborati ricoperti di pezzi di frutta esotica, dalle torte sormontate da confettini colorati fino alle mousse al cioccolato. Ognuno di noi ha una pasticceria di fiducia in cui recarsi ogni volta che ha un evento speciale. Un luogo simbolo, un ritrovo e una certezza specialmente in certe occasioni. Come fa però una pasticceria a diventare un vero e proprio punto di riferimento per chi deve acquistare dolci e leccornie in eventi speciali, e non solo? Non è certo soltanto questione di quello che offre, ma come per ogni attività, molto dipende da come si presenta, e l’arredamento ha un peso che non si dovrebbe mai sottovalutare.

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Foto di Meruyert Gonullu da Pexels

Perché definire sin da subito lo stile d’arredo della propria pasticceria

Chi sceglie di aprire una pasticceria deve avere anche uno stile definito per rendere il locale immediatamente riconoscibile e di conseguenza indimenticabile. Lo stile d’arredo di una pasticceria è il proprio modo di presentarsi e mostrarsi alla clientela. Non è solo una questioni di prodotti esposti.

Arredare un locale significa, prima di tutto, definirne il concept ed è importante trovare quello adatto per attirare la giusta clientela. Gli stili d’arredo da scegliere sono davvero tanti e, dopo aver trovato quello che più ci rappresenta, allora possiamo passare agli arredi, le finiture, i tessuti e gli accessori che andranno a caratterizzare la pasticceria.

Sceglieremo uno stile moderno se vogliamo puntare su una pasticceria semplice e dagli arredi minimal ed essenziali. Preferiamo qualcosa di molto originale e che non si trova ovunque? Una pasticceria dallo stile etnico sarà perfetta per noi perché ci permetterà di creare un ambiente unico ed eclettico.

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Photo by Olga Serjantu on Unsplash

Arredamento pasticceria: come scegliere quello più adatto

Appurata l’importanza di uno stile d’arredo ben definito, come facciamo a scegliere l’arredamento pasticceria che più rappresenta il nostro locale? Come dicevamo, partendo dallo stile, andremo a definire mobili, accessori, colori e finiture della pasticceria. Uno stile moderno prevede un arredo molto semplice e tonalità di colore chiare che andranno a dare luminosità al locale anche se non è molto grande e spazioso.

Se scegliamo lo stile industrial per arredare la nostra pasticceria ci confronteremo con arredi dalle linee retrò e dai colori pieni, pescando pezzi iconici da mercatini o fiere dell’usato. La nostra idea di pasticceria è quella di ricreare un ambiente dalle atmosfere romantiche? Per evocare sensazioni nostalgiche e d’altri tempi, dobbiamo affidarci ad arredi dallo stile vintage. I colori da preferire possono essere intensi per dare più profondità agli ambienti e una connotazione vissuta, ma se invece preferiamo quell’aria sognante, i colori pastelli, così delicati e leggeri, saranno perfetti per la nostra pasticceria.

Se abbiamo bene in mente le atmosfere da ricreare e le sensazioni che vogliamo suscitare con la nostra pasticceria, trovare uno stile e l’arredamento adatto non sarà così difficile come sembra.

Arredamento e stile: cosa non deve mai mancare

Indipendentemente dallo stile scelto però, ci sono oggetti e accessori che non possono mai mancare in una pasticceria. Il design, i colori e le finiture di questi elementi dipenderanno ovviamente dallo stile che ci rappresenta.

Foto di Lisa da Pexels

Un bancone in stile industrial, realizzato magari in legno con finiture in ferro, non potrà mai avere la stessa estetica di un bancone minimal e lineare di una pasticceria dallo stile moderno. Anche se questi oggetti possiamo trovarli in qualsiasi pasticceria, ma anche bar, il loro aspetto non sarà mai lo stesso. Sedute dalla struttura in legno si presentano in nuance naturali in una pasticceria dallo stile moderno, ma in un locale dallo stile etnico si caratterizzano per tonalità di certo più intense e accattivanti.

Quali sono gli oggetti che non dovrebbero mai mancare quando stiliamo la lista dell’arredamento necessario di una pasticceria?

  • Le sedute con tavolini coordinati da abbellire con piante da interno;
  • il bancone che può essere un grande blocco suddiviso in zone in base alla funzione, quindi cassa, accoglienza e bancone bar per servire i clienti;
  • le vetrine da banco, ma anche frigoriferi, in cui poter esporre i prodotti da vendere e da ordinare;
  • gli accessori, scelti in base allo stile della pasticceria, per decorare il proprio locale e renderlo caratteristico. Un’idea interessante è quella di creare anche una parete con vernice effetto lavagna, molto attuale.
  • le lampade per arredare con la luce e rendere gli ambienti funzionali.

Combinazioni cromatiche e stili: come scegliere i colori

Un’altra caratteristica che definisce lo stile d’arredo di una pasticceria è anche la scelta dell’abbinamento dei colori. Le combinazioni cromatiche di un locale lo renderanno riconoscibile a chiunque oltre a enfatizzarne l’aspetto. I colori chiari aprono gli spazi e li rendono otticamente più ampi e luminosi. Troviamo poi i colori caldi, vanno dal giallo al rosso, che avvolgono gli ambienti creando una sensazione di comfort e familiarità, mentre le tonalità fredde, che vanno dal blu al verde, sono più impattanti e molto eleganti.

I colori neutri sono i più gettonati per arredare i locali perché sono la base ideale per creare combinazioni cromatiche diverse e originali. Li sceglieremo abbinandoli a un arredo moderno e funzionale, mentre i colori scuri o comunque più intensi sono perfetti per tutti quelli stili materici e d’impatto, come le pasticcerie arredate con uno stile industrial o urban.

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L’articolo Rivestimento delle pareti in pietra ricostruita. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Avete intenzione di decorare con un rivestimento delle pareti, il soggiorno, la cucina, o la camera da letto di casa vostra? Certo la pietra naturale, o i mattoni rustici sono un’idea affascinante e alla moda con la quale è facile realizzare un ambiente originale, ma purtroppo si tratta quasi sempre di soluzioni costose.

Foto di Ryutaro Tsukata da Pexels

Per fortuna oggi esiste un’alternativa valida e ben più economica della pietra naturale o dei mattoni rustici. Sempre più arredatori e architetti di interni puntano su soluzioni “artificiali” tecnologicamente evolute come i rivestimenti in pietra ricostruita proposti da Barzotti, materiali che permettono di godere del fascino materico della pietra a un costo ben più contenuto.

Foto di Dmitry Zvolskiy da Pexels

Rivestimento delle pareti, com’è fatta la pietra ricostruita?

Una pietra ricostruita di qualità è composta da materiali diversi. Il legante nella maggior parte dei casi è il cemento, mentre ghiaia, sabbia e argilla sono gli inerti naturali che vengono utilizzati. Ovviamente la composizione dei materiali è variabile e al posto degli inerti naturali si impiegano anche materiali più leggeri, come l’argilla espansa o il polistirene. Questo allo scopo di rendere il prodotto più leggero senza però rinunciare alla qualità e alle prestazioni meccaniche.

Le pietre ricostruite il cui legante è il cemento, possono essere utilizzate per il rivestimento delle pareti sia di ambienti chiusi che all’aperto, visto che sono ingelive. Invece, le pietre il cui legante è costituito da gesso, essendo porose, sono destinate unicamente al rivestimento delle pareti di ambienti al chiuso.

Entrambi i tipi di rivestimenti in finta pietra possono essere direttamente applicati alle pareti esistenti con una colla specifica. Le fughe vengono poi riempite con dello stucco. Seppur questo tipo di rivestimento garantisca un effetto interessante in breve tempo e con poca fatica, sono indispensabili, per la sua corretta applicazione, la conoscenza di alcune astuzie del mestiere, anche per ottenere un rivestimento delle pareti con un pattern il più vario possibile dall’effetto “naturale”.

Vantaggi del rivestimento delle pareti con la pietra ricostruita.

Chiamata anche pietra artificiale o ricomposta, la pietra ricostruita comporta notevoli vantaggi nel suo impiego. Di seguito ve ne elenco alcuni tra i più importanti.

Economicità.

Il primo vantaggio è quello economico, infatti la pietra ricostruita è una soluzione adatta a chi ha necessità di contenere la spesa per un rivestimento delle pareti che, pur non essendo in pietra naturale, rievoca in modo fedele l’estetica della pietra a vista. Il costo della pietra naturale è abbastanza elevato, addirittura a seconda dal tipo di pietra e dalla sua provenienza può essere una spesa davvero ingente.

Basso impatto ambientale.

La voce risparmio non è la sola caratteristica positiva di questo materiale. Essendo un tipo di rivestimento che non fa ricorso alle escavazioni per ricavare la materia prima naturale è questa anche una soluzione rispettosa dell’ambiente.

Durata e resistenza.

Il rivestimento in pietra artificiale, come quello in pietra naturale, valorizza gli ambienti a lungo, l’usura è assai limitata e il trascorrere del tempo non vi lascerà traccia.

Facilità di posa.

Spessore limitato, leggerezza (mediamente il 20% in meno rispetto alla pietra naturale) e sistema modulare dei pannelli, sono caratteristiche tecniche che conferiscono a questo rivestimento ulteriori vantaggi, come i ridotti tempi e costi di messa in opera.

Rivestimento delle pareti in pietra ricostruita, dove impiegarlo.

L’effetto pietra è spesso associato ad ambienti in stile rustico, ma non è l’unico stile col quale si sposa bene.

I rivestimenti in pietra si adattano a numerosi contesti, vanno bene anche con gli stili più contemporanei, come lo stile industriale e lo stile vintage. Inoltre, nulla vieta di adottare un rivestimento del genere per “riscaldare” ambienti più essenziali, moderni e minimali, basta scegliere delle soluzioni monocrome dalle tonalità neutre, il colore bianco, in primis, ma anche il nero e il grigio.

Foto di Leah Kelley da Pexels

La pietra è sempre una soluzione di buon gusto, perfetta per arredare il proprio appartamento con stile. La sensazione piacevole anche al tatto, oltre che alla vista rende un ambiente più accogliente e capace di trasmettere calore.

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30 Settembre 2021 / / Questioni di Arredamento

L’articolo Player multimediale e altri consigli per l’home video è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Un player multimediale connesso al televisore vi permette di vedere tutta la vostra collezione di film a prescindere di quale sia il suo formato e perfino di vedere anche quelli in alta definizione. Un apparecchio ideale per trasformare i televisori meno recenti in vere e proprie Smart TV e poter così trascorrere il proprio tempo libero guardando film, navigando o giocando online.

Per effettuare il collegamento alla televisione non è necessario disporre di un modello di ultima generazione, basta un buon televisore moderno, ma se volete la qualità audio del cinema a casa vostra, vi consiglio di leggere questi consigli sugli impianti home theatre, sono sicuro che vi saranno utili.

Photo by Sigmund on Unsplash

Player multimediale e internet.

La particolarità di questo dispositivo è che funziona anche come lettore di file multimediali: questo significa che può essere collegato a Internet tramite wi-fi oppure tramite cavo.

Una volta effettuata la connessione il televisore si trasforma in un’interfaccia di rete e permette pertanto la navigazione proprio come dal computer di casa o dal proprio smartphone. Pertanto, si può dire che un lettore multimediale permette di trasformare un semplice televisione in una smart TV, permettendo di visionare programmi e canali in numero veramente molto elevato e, soprattutto, garantendo la possibilità di navigazione.

Il vantaggio del lettore multimediale è quindi quello di poter disporre di una vera e propria smart TV senza che sia effettivamente necessario acquistarne una.

Quale tv per il cinema in casa.

Per realizzare la vostra personale sala cinema in soggiorno l’ampiezza dello schermo per catturare l’attenzione dello spettatore e un sonoro spettacolare per coinvolgerlo emotivamente, sono i due ingredienti principali indispensabili per replicare a casa l’atmosfera del cinema. Gli impianti di Home theatre, i proiettori e gli schermi tv sono sempre più performanti e permettono ancora più facilmente di portare la magia del grande schermo a casa vostra.

Se dovete sostituire il vostro televisore vi consiglio di scegliere quello più tecnologicamente aggiornato tenuto conto anche della vostra intenzione di spesa.

Ottime soluzioni sono quelle con tecnologia LED che con poco meno di €500,00 offrono una qualità video a 4K e uno schermo di 55’’, se la spesa non è il vostro problema orientatevi sulla più recente tecnologia OLED, a circa € 3000,00 portate a casa uno schermo di ben 77’’!

I proiettori sono consigliati solo a cinefili e cineamatori, benché siano meno pratici da usare certamente la possibilità di replicare nella stanza buia un’esperienza più vicina a quella di una sala cinematografica, non è cosa da poco.

Con il televisore nuovo mi serve un player multimediale?

Nonostante la caratteristica principale di un player di moderna concezione sia quella di poter supplire alla mancanza delle funzionalità Smart nei televisori un po’ più datati, ciò non toglie che questo non sia un valido strumento per la fruizione di contenuti multimediali anche con televisori di ultima generazione, capaci di offrire qualità di visione decisamente superiore anche a quelli di solo un anno fa. In questo caso il player multimediale è consigliato a chi possiede molti contenuti audio-video archiviati negli hard disk casalinghi.

L’articolo Player multimediale e altri consigli per l’home video è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

30 Settembre 2021 / / Questioni di Arredamento

L’articolo Arredare con la luce: per le aree esterne puntiamo su LED e solare è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

La cura della casa comincia dall’interno, dove gli ambienti vengono arredati con gusto e attenzione ai particolari, ma si completa all’esterno con giardini e terrazze vivibili, e illuminati a dovere.

LED e supporti a energia solare sono la soluzione più gettonata per conferire la giusta atmosfera e rendere godibili gli spazi esterni.

Lampade, applique da giardino, faretti, plafoniere sono accomunati dalle tecnologie di ultima generazione quali LED e solare. Tecnologie amiche dell’ambiente in forza dei consumi risicati, forti dell’utilizzo delle energie rinnovabili come il sole, di cui sono un esempio lungimirante le applique solari da esterno. Clicca qui e scopri un universo di soluzioni e offerte per acquistare in modo semplice e sicuro, fruendo di un risparmio garantito.

Le luci a LED: efficienza e risparmio, sostenibilità e maggiore durata anche per le soluzioni da esterno

Con le luci a LED l’innovazione passa attraverso l’efficienza e il risparmio energetico, la sostenibilità del prodotto e una durata nettamente superiore rispetto ai supporti tradizionali a incandescenza e a fluorescenza. Soluzioni di vecchia data, che con il tempo verranno sostituiti dalla tecnologia Light-Emitting Diodes.

Dati alla mano l’utilizzo delle lampade a LED, rispetto a quelle fluorescenti al neon, porterebbe ad un risparmio di 50,4 kWh e a una vita media di circa 50.000 ore, per un totale di 8.333 giorni.

In tema di soluzioni da esterno le lampade LED non hanno nulla da invidiare alle proposte tradizionali. Faretti, lampioncini, plafoniere, lampade da incasso vantano bassi consumi e si distinguono per il design innovativo e le forme originali, perfette per arredare con gusto giardini e terrazze.

Oggi fra le soluzioni da esterno di ultima generazione troviamo lampade LED che funzionano a energia solare, e abbinano l’efficienza alle linee progettuali dalla bellezza indiscussa. Parliamo di proposte decorative come quelle offerte dai tubi flessibili luminosi o dalle ghirlande luminose.

È chiaro che non è necessario rinunciare al design e al bello delle forme artistiche, perché tutte le tipologie di lampade da esterni sono disponibili anche nella versione a LED, e non esiste che l’imbarazzo della scelta.

Foto di Hans Braxmeier da Pixabay

Il solare supporta una miriade di soluzioni da esterno

Nel segmento delle luci da esterno per illuminare giardini, terrazze e balconi, sono presenti una miriade di modelli, capaci di soddisfare praticamente ogni esigenza e stile.

Si passa dai lampioni ai fari solari, dai segnapassi alle applique solari con proposte belle e funzionali, colorate e originali, che ben si integrano ai set da esterno e sono in grado di fare del giardino un luogo confortevole e sicuro.

Le luci solari da giardino ci regalano atmosfere incantevoli, e tutta una serie di soluzioni innovative come le lampade solari con sensore di movimento, ideali per le aree esterne.

Estremamente originale la collocazione delle catene luminose a energia solare da disporre a cascata. Romantica per sognare la scelta delle lanterne da esterno rigorosamente a energia solare, sbarazzina con gusto la proposta delle lampade solari multicolore a forma di fiore o diamante.

Le lampade solari da esterno sono pratiche per il giardino o la terrazza perché si accendono da sé al calare del sole, e si spengono in totale autonomia quando albeggia.

L’articolo Arredare con la luce: per le aree esterne puntiamo su LED e solare è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

15 Settembre 2021 / / Questioni di Arredamento

L’articolo Smacchiare e prendersi cura della fragranite. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Se il vostro lavello in Fragranite è ridotto male, non desistete nel cercare di farlo splendere come quando era nuovo, scegliete uno dei metodi che trovate in questa guida per rimuovere le macchie che si sono formate col tempo. Se invece ad assillarvi è una macchia o un danno in particolare continuate a leggere questo articolo e scoprite cosa potete fare per rimediare.

Smacchiare ed eliminare danni particolari.

La fragranite, così come tutti i prodotti similari conosciuti con nomi commerciali diversi, è un materiale composito realizzato unendo insieme micro-particelle di granito con particolari resine acriliche resina acrilica. I lavelli di questo tipo devono il loro successo alla loro robustezza, al loro aspetto estetico, ma soprattutto la popolarità di questo prodotto tra i consumatori è dovuta alla sua ridotta manutenzione. Questo però non significa che non siano necessarie delle precauzioni.

Eseguite scrupolosamente le operazioni di pulizia descritte nell’articolo pulire il lavello in fragranite, ricordando che per la pulizia ordinaria del lavello non vanno impiegati mai detersivi aggressivi o abrasivi e soprattutto non vanno usate spugnette d’acciaio o di altro materiale fortemente abrasivo, meglio usare la spugnetta raccomandata dal costruttore.

Può capitare nonostante tutto che nell’uso quotidiano il vostro lavello possa macchiarsi o danneggiarsi al contatto con materiali e sostanze particolari. A seconda del danno è possibile intervenire in vari modi e risolvere il problema. Eccetto i casi irreversibili, nell’elencazione in basso troverete le diverse indicazioni che vi permetteranno di affrontare il danno.

Cibi fortemente coloranti

Succo di mirtilli o altri frutti rossi, curcuma, curry, paprika, tè, caffè, vino rosso, salsa di pomodoro ….

Acqua calda e un po’ di detersivo per i piatti.

Le macchie di alimenti colorati, sfregandole con una spugnetta intrisa di acqua calda e detersivo per i piatti, vanno via facilmente a patto di intervenire immediatamente.

Macchie d’inchiostro

Penne biro, inchiostro di china e a gel, ecoline e inchiostri colorati

Panno imbevuto con poco alcol.

Le macchie d’inchiostro vanno subito eliminate!

Macchie di vernice

Colori ad olio, smalti ad acqua e a solvente, vernici e resine di vario tipo …

Spatola in plastica e pasta per lavelli.

Tamponare con un panno asciutto cecando di assorbire quanta più vernice possibile, ma senza espandere la macchia. Lasciare che si secchino i residui e rimuoverli utilizzando una spatolina in plastica. Poi strofinare la parte con la pasta abrasiva della Franke utilizzando l’apposito tamponcino a corredo. Una buona alternativa è anche la pasta x di Smeg.

Solventi

Trielina, acetone, benzina, diluente nitro, acquaragia, trementina …

Non puoi fare niente.

Purtroppo i danni causati da queste sostanze sono irrimediabili!

Bruciature superficiali

bruciature superficiali, come quelle provocate da una sigaretta appoggiata sul lavello, o una stoviglia calda ma non rovente.

Pasta per lavelli

Le macchie di bruciature superficiali causate possono essere eliminate utilizzando l’apposita pasta abrasiva della Franke

Bruciature profonde

Bruciature causate da pentole tolte dai fornelli e appoggiate sul lavello …

Non puoi fare niente.

Sul lavello in fragranite non vanno mai appoggiate pentole appena tolte dal fuoco, o altri corpi caldi oltre i 280°C, visto che il danno sarebbe irreparabile

Segni e striature

i danni causati dallo sfregamento di oggetti metallici, come posate e pentole …

Pasta per lavelli.

Durante il lavaggio di pentole e posate può capitare che queste possano rigare e segnare il lavello. In questi casi si può eliminare ogni traccia con la pasta abrasiva della Franke

Sostanze acide e ammoniaca.

Ammoniaca o prodotti che la contengano, acido muriatico, soda caustica e in generale tutti i prodotti acidi e alcalini usati per eliminare le ostruzioni ai tubi di scarico …

Non puoi fare niente.

Ammoniaca e tutti i prodotti acidi usati per eliminare le ostruzioni dei tubi di scarico, danneggiano il lavello seriamente!
Meglio sgorgare lo scarico con una miscela 1/1 di bicarbonato e sale grosso da versare nello scarico insieme a dell’aceto. Lasciate agire alcuni minuti prima di versarvi dell’acqua calda.

Macchie trascurate e particolarmente ostinate

Macchie di vario genere e aloni provocati nel tempo dal normale utilizzo

Gomma cancella macchie, o pasta pulente

Macchie trascurate e altre particolarmente ostinate provocate da sostanze varie possono essere rimosse con una gomma cancella macchie o con una pasta pulente a base di argilla ventilata e sapone vegetale.

Candeggine o sgrassatori aggressivi

Candeggine o sgrassatori aggressivi provocano aloni e macchie sui lavelli di colorazione scura

Non puoi fare nulla.

I danni provocati da candeggine, sgrassatori e detergenti aggressivi possono provocare (soprattutto su lavelli di colorazione scura) degli aloni impossibili da togliere.

Abrasioni e scalfitture

Danni causati dallo sfregamento di spugnette e spazzole metalliche, oggetti acuminati …

Pasta per lavelli.

I segni dovuti ad abrasioni e scalfitture superficiali si possono eliminare con la pasta abrasiva della Franke

Macchie di ruggine

Macchie provocate da oggetti metallici bagnati lasciati per molto tempo nel lavandino.

Detergenti con acido ossalico

Le macchie di ruggine sono particolarmente ostinate e per rimuoverle occorre ricorrere all’utilizzo di particolari detergenti a base di acido ossalico.

Prodotti consigliati:

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Eliminazione delle macchie ostinate.

Come detto già, ciò che rende difficile mantenere impeccabili i lavelli in fragranite è il calcare contenuto nell’acqua. Questo forma una patina che rende porosa la superficie del lavello rendendolo permeabile alle sostanze macchianti. Col tempo le macchie sono difficili da togliere. Se il vostro lavello e ridotto male non vi rimane che procedere con uno dei metodi descritti nell’articolo: Eliminare le macchie nel lavello in fragranite.

L’articolo Smacchiare e prendersi cura della fragranite. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.


L’articolo Come pulire le tapparelle è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Quando si arreda casa da zero, sono diversi gli aspetti da considerare. Bisogna decidere lo stile dei vari ambienti e, sulla base delle loro peculiarità funzionali, valutare anche la scelta delle migliori tapparelle possibili.

Non importa che si opti per la richiesta di consigli a un tapparellista provincia Milano o a un professionista in un’altra città: quello che conta è essere consapevoli del fatto che le tapparelle perfette per la cucina sono diverse da quelle adatte al salotto e che il clima della zona in cui si trova la casa può influire sulla scelta del materiale.

Una volta che le tapparelle sono state installate, è molto importante conoscere le dritte per mantenerle nel tempo. Farlo vuol dire, per forza di cose, informarsi su come pulirle al meglio. Se ti stai facendo domande in merito, nelle prossime righe puoi trovare alcune dritte che, speriamo, potranno esserti utili.

L’eliminazione della polvere

Il primo step da considerare quando si parla di come pulire la tapparella è l’eliminazione della polvere. Sono diversi gli strumenti utili in questo frangente. Si può ricorrere alla scopa – ovviamente pulita – ma anche all’aspirapolvere. Attenzione: purtroppo non sempre si riescono a raggiungere con precisione tutti gli angoli. Niente paura! In questi frangenti ci si può aiutare con un pennellino, che aiuta ad arrivare anche negli angoli un po’ più ostici.

Questa operazione deve essere fatta sia per la parte esterna, sia per quella interna. Per completare il tutto, è opportuno procedere con il passaggio di un panno antistatico. In questo modo, si minimizza il rischio che la polvere torni a depositarsi nel breve termine.

Archiviato questo step, è possibile entrare nei dettagli della pulizia delle tapparelle a seconda del materiale. Scopriamo assieme le indicazioni nelle prossime righe dell’articolo!

Come pulire le tapparelle in PVC

La scelta delle tapparelle in PVC è molto frequente tra chi cerca il massimo per quanto riguarda il rapporto qualità-prezzo. Quali sono i migliori consigli per pulirle? Tra le alternative più rapide rientra l’utilizzo di un prezioso alleato delle pulizie domestiche: il mocio. Passarlo – ovviamente dopo averlo pulito adeguatamente – sulle tapparelle può rivelarsi una scelta pratica ed efficace. Quale prodotto utilizzare? Un buon detergente con azione sgrassante va benissimo.

Un’altra soluzione per la pulizia delle tapparelle in PVC prevede il ricorso a una soluzione a base di acqua, sapone di Marsiglia e aceto (un goccio). Il sapone va lasciato agire per una decina di minuti. Una volta trascorso questo lasso di tempo, si può risciacquare.

Come pulire le tapparelle in legno e in metallo

Le tapparelle possono essere anche in legno o in metallo. Come si procede in questi frangenti con la pulizia? Nel primo caso, si può ricorrere senza problemi al detergente che si utilizza per i piatti, contraddistinto da un alto potere sgrassante. Ci si munisce di una spugna, di un secchio e si insapona la tapparella. Dopo qualche minuto, si passa al risciacquo. Se arrivare in alcuni angoli risulta ostico, nessun problema! Per risolvere il problema, si può ricorrere a uno spazzolino da denti.

Cosa fare, invece, per pulire le tapparelle in alluminio, considerate il non plus ultra della sicurezza? In questa circostanza, si può fare riferimento al getto di vapore (che invece non va bene per le tapparelle in legno, in quanto rischia di deteriorare il materiale).

La gestione del getto di vapore è a dir poco semplice: basta direzionarlo sulle tapparelle e far sì che i residui di sporco scorrano. Successivamente, si risciacqua il tutto con un secondo getto.

Questa soluzione per la pulizia, che ha anche il vantaggio di essere super ecologica, ha l’oggettivo pro di risultare efficace contro lo sporco ostinato. Un altro aspetto positivo riguarda la possibilità, nelle situazioni in cui l’abitazione non è collocata in contesto condominiale, di far asciugare tutto all’aria.

L’articolo Come pulire le tapparelle è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.


L’articolo Carte da parati esclusive e di tendenza: le proposte Glamcasamagazine. è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

L’arredamento di interni è diventata una vera e propria arte in questi ultimi anni. Non basta avere una casa che sia funzionale, cerchiamo di più. Vogliamo arricchire le nostre case con stile e gusto estetico, ricreare un clima familiare ed accogliente che ci faccia sentire a nostro agio tra le mura domestiche. L’home decor diventa quindi una dedizione continua e costante che soddisfa il nostro irrefrenabile desiderio di rinnovamento.

Se siete in cerca di soluzioni innovative per dare un tocco fresco alla casa, la carta da parati è un’idea veloce e non eccessivamente dispendiosa. Non parleremo delle solite carte commerciali viste e riviste, ma di carte da parati di design dal look esclusivo. Basta un primo sguardo per capire che le carte da parati firmate Glamcasamagazine si distinguono per i motivi inediti e le scelte cromatiche, pur rimanendo al passo con le ultime tendenze.

Scegliere la carta da parati perfetta per ogni ambiente

Sapevate che la carta da parati può essere applicata in qualsiasi ambiente della casa? Basta scegliere la texture adatta per ottenere un prodotto di qualità che duri nel tempo. La texture unita ad una fantasia estrosa potrebbe essere quel tocco in più di stile e di personalità che il vostro spazio privato stava aspettando.

Due carte da parati glamour per il soggiorno

Il soggiorno è una delle stanze più vissute della casa, per questo deve essere un’esplosione di stile e di personalità. La carta da parati è un modo semplice e pratico per cambiare l’aspetto della stanza e conferirgli quella marcia in più.

Scopri la collezione di carte da parati di design Glamcasamagazine

In un soggiorno moderno-contemporaneo le forme concettuali e astratte aggiungono estro e creatività allo spazio. Questa stampa con soffioni è perfetta per spezzare la monocromia dello stile moderno e donargli una nuova armonia.
Per un soggiorno Japandi la stampa con fiori di sakura è una scelta raffinata e di classe. La morbidezza degli archi e la delicatezza dei fiori sono il mix perfetto per un soggiorno rilassante.

Carte da parati di design per la camera da letto

Per rendere una camera da letto veramente unica si possono valutare delle stampe eccentriche o delle carte più sobrie.

Tra le soluzioni più interessanti del catalogo Glamcasamagazine capeggia la carta da parati con Pavoni. Elegante e bilanciata, è la soluzione ideale per una camera da letto etnica-orientale e per rifinire l’atmosfera in modo suggestivo.
In una camera da letto dai toni riposanti, la carta da parati blu turchese con leggiadre piume bianche aggiunge una nota di colore e di creatività alla stanza.

Carta da parati per una cucina moderna

I mobili per la cucina tendono a somigliarsi tutti, avete mai pensato a come rendere l’ambiente più particolare? La carta da parati potrebbe essere quel tratto distintivo che stavate cercando.

Uno dei punti migliori per posizionare la carta da parati in cucina è nella porzione di spazio tra il piano cottura e i pensili. Quella striscia di muro che solitamente viene rivestita con mattonelle o intonaco può essere impreziosita con una carta da parati che ne valorizzi l’aspetto. La carta da parati azzurra in foto si ispira alle maioliche di una volta con un look moderno e raffinato.
La carta da parati con frutta esotica di Glamcasamagazine dona brio e vivacità ad una cucina frizzante e colorata. Posizionare la carta dietro ai pensili è un’idea senz’altro innovativa, mentre applicare la carta su di una parete libera è un’opzione sempre valida.

Carta da parati in bagno? Si può fare

In molti si chiederanno se sia saggio applicare la carta da parati in bagno. Scegliendo la giusta texture la risposta è assolutamente sì. Glamcasamagazine ha studiato delle proposte davvero sfiziose e accattivanti per il bagno, a seguire due soluzioni inedite ed esclusive.

Uno dei punti migliori per far spiccare la carta da parati è senza dubbio la parete alle spalle del lavandino. Il modo in cui questa carta da parati con uccellini risalti il bagno è davvero sorprendente. Una scelta audace per chi ama distinguersi ed osare con colori e fantasie!
Se avete una vasca, potreste valorizzarla applicando una carta da parati sullo sfondo. La stampa con giraffe è una soluzione originale per completare un appartamento urban jungle!

Le 5 texture migliori per le carte da parati

Che cos’è di preciso la texture? È la grana, la consistenza fisica che possiamo percepire al tatto e riconoscere facilmente alla vista. Glamcasamagazine propone 5 diverse tipologie di carta da parati per adattarsi agli spazi di casa più disparati. Effetto tessuto, stucco, tela pittorica, acquerello, fibra di vetro… sono tutte le soluzioni moderne ed innovative per personalizzare al 100% la carta da parati dei tuoi sogni.

Le texture che più si prestano a decorare il soggiorno e la camera da letto sono quelle ad effetto acquerello detto anche ”sand” per la sua superficie setosa e levigata. Da tenere in considerazione è l’effetto stucco, uno dei più versatili per la sua somiglianza all’intonaco e l’effetto tessuto, la cui superficie ricorda la trama di una garza. Ultima alternativa sfiziosa è il “Canvas” o effetto tela pittorica. Tutte le tecniche illustrate finora consentono la riproduzione di colori brillanti e di alta definizione.

Non si rinuncia alla carta da parati nemmeno in cucina o nel bagno! In questi spazi più soggetti ad umidità e calore viene impiegato l’utilizzo di una carta da parati in fibra di vetro chiamata anche “Fibre glass”. Questa carta da parati impermeabile è indicata anche per gli interni della cabina doccia. Le sue proprietà ignifughe la rendono perfetta anche per il piano cucina.

L’articolo Carte da parati esclusive e di tendenza: le proposte Glamcasamagazine. è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.


L’articolo Zona notte: come arredare con comodini e settimanali di design è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Riposare bene è importante e avere una zona notte che sia funzionale per prepararsi al meglio non solo al sonno ma anche alle ore della veglia è fondamentale. Le tendenze attuali di arredamento vanno in quest’ottica, ancora di più da quando la pandemia ci ha portato a vivere maggiormente la casa. La zona notte vuole mobili all’insegna non solo del gusto estetico, ma anche della praticità e della comodità: tutti elementi che il design, già in fase di progettazione, prende in considerazione.

comodini e settimanali di design

Le tendenze del 2021 vogliono uno stile declinato in maniera personale, con mobili che rispecchino il proprio gusto pur restando sempre comodi e funzionali. Nella zona notte particolarmente importanti sono comodini e settimanali, per motivi diversi. I comodini sono quel complemento indispensabile al letto, capace di essere, oltre che piano di appoggio, ad esempio per i libri da leggere e/o una lampada, spazio di contenimento per gli oggetti personali: per questo nel design moderno importanza cruciale la rivestono i cassetti, custodi ideali di quanto risulta indispensabile.

Il mobile settimanale, invece, è quel mobile a cassetti (solitamente 7) che ospita tradizionalmente la biancheria per i giorni della settimana; da qui, appunto, il nome settimanale. In questo articolo vedremo alcune linee di tendenza per la loro scelta.


madia
Il duo di designer veneti Zaven ha realizzato per Novamobili la collezione Float progettata con l’intento di restituire ad ogni suo componente la propria importanza, rendendone visibile la funzione: i piedini, portati all’esterno diventano elemento estetico. La collezione è nata nel 2017 con la madia, per poi svilupparsi anche nella zona notte con i comodini, il settimanale e il comò per la camera da letto.
madia
Sullo sfondo, madia Float in
laccato ossidato brunito. In primo
piano, madia Float in laccato
opaco bianco con basamento
in laccato opaco quarzo.
madia
Madia Float in laccato ossidato peltro con basamento in laccato ossidato brunito. Libreria Wall 30 in laccato opaco. La madia è disponibile in tre varianti – quadrata, rettangolare alta e rettangolare bassa, a due, tre o quattro ante – e in tutti i colori laccati opachi e ossidati; il basamento è anche in laccato metal.
madia
La madia Float gioca sul concetto di sostegno e contenitore: il basamento diventa elemento progettuale da valorizzare ed esporre.
comodini e settimanali di design
comodini e settimanali di design
Dopo la madia creata per la zona giorno, la collezione si amplia e porta Float anche nell’area notte arricchendosi
di comodino, settimanale e comò personalizzabili in tutti i colori laccati opachi e ossidati; il basamento è anche in laccato metal.
comodini e settimanali di design
Comò in laccato opaco
foglia con basamento
in laccato opaco foresta.
comodini e settimanali di design
Comodini in laccato
opaco foresta con basamento
nella stessa finitura.


Quale comodino scegliere?

L’invenzione del comodino risale alla fine del Seicento in Francia; il nome attuale è stato introdotto nel 1708. In italiano è spesso usato con il diminutivo “comò” ed è considerato un mobile d’arredo di assoluta utilità per vivere al meglio la camera da letto. Si può trovare in diversi stili ma puntare sul design sarà una scelta interessante. Ad esempio i comodini di design della collezione Float di Novamobili, sono pensati in una vision dove ogni componente ha la sua importanza, compresi i piedini portati all’esterno; dove il singolo dettaglio è valorizzato per il piacere degli occhi e nulla è lasciato al caso. Soprattutto i cassetti, pratici e funzionali.

comodini e settimanali di design
Novamobili – Comodini in laccato opaco foresta con basamento nella stessa finitura.

Quando si sceglie un comodino, soprattutto se di design moderno, un tocco personale potrà essere quello dato dalla scelta dei colori, ad esempio quelli laccati opachi e ossidati dell’arredamento contemporaneo: soluzioni facilmente abbinabili nella camera da letto, anche in un’ottica di mescolanza di stili.

Mobile settimanale: come orientarsi nella scelta

Il settimanale è spesso un elemento di arredo sottovalutato; un vero peccato essendo uno dei mobili che ci troviamo più frequentemente ad adoperare. È complemento fondamentale per quanto riguarda la zona notte, con i suoi cassetti ma anche la superficie in alto che risulta essere un piano di appoggio importante per appoggiare diversi oggetti personali. Oltre alla biancheria è perfetto per custodire i gioielli e gli accessori, che si possono disporre nei cassetti con ordine e armonia.

Ma il settimanale, con il suo sviluppo verticale, non è solo questo, risulta un vero e proprio mobile salvaspazio dal design, come nel caso di Novamobili, di tendenza grazie, oltre che alla progettazione curata, anche ai colori, laccati opachi e ossidati, perfetti da abbinare con gusto a quelli del comodino. Grazie al suo stile semplice, elegante e minimale sta bene accostato a qualsiasi parete e superficie, quel tocco in più che rende la camera da letto luminosa ed estremamente confortevole.

L’articolo Zona notte: come arredare con comodini e settimanali di design è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.