10 Settembre 2021 / / My happy place

Sei alla ricerca di complementi d’arredo moderni e non sai da dove cominciare? Vorresti abbellire e decorare casa ma hai paura di creare solo un circo di cose inutili?

Abbiamo pensato a te cercando di darti qualche dritta sui decori che potrebbero abitare le tue mensole o le tue librerie, evitando però di farle diventare solamente un insieme di cimeli raccolti a caso. Tutti gli angoli a giorno che avete in casa hanno bisogno di un pochino di senso armonico e di progettazione, altrimenti sarete destinati per sempre alla casa della nonna 🙂

Complementi d’arredo moderni per le pareti

Ogni stanza di casa può essere decorata con il suo stile: c’è sempre un accessorio che può dare carattere ai tuoi ambienti.

Questo lo sa bene Declea, l’azienda a cui ci siamo affidati per impreziosire la camera delle nostre piccoline. Personalizzazione, Made in Italy e grande qualità sono le caratteristiche che contraddistinguono Declea. I loro pezzi forti sono le scritte in legno, utilizzabili per le pareti di tutta casa, dalla cucina, al bagno, alle camere da letto. Dopo aver scelto il font e il colore, è possibile farsi realizzare la frase che più ci piace; oppure potrete scegliere tra la vastissima offerta che hanno sul loro sito.

Potrete decorare le pareti di ogni stanza con il nome della stanza stessa, oppure con delle frasi che più vi rappresentano, o anche solamente con un disegno o una forma che vi piace. In questo modo potrete aggiungere un po’ più di stile e design alle classiche pareti con soli quadri.

Ma Declea non è solo questo, infatti troverete sezioni dedicate a poster, arredamento, tessile e tanto altro. Noi non ci siamo fatti sfuggire questo sgabello a forma di dinosauro <3

Cosa mettere sulle mensole, senza farle diventare una vetrina per trofei

Le cose importanti sono due: non riempire tutto di libri e non riempire tutto di oggettini vari. Bisogna sempre intervallare le cose creando un pò di movimento sulle mensole, ma soprattutto un pò di aria, altrimenti si rischia di avere solo mattoni di libri o mattoni di polvere.

Quindi, come arredare le mensole? Visto il movimento orizzontale delle stesse, ti consigliamo di inserire qualche oggetto verticale, come un vasetto o una pianta in modo da spezzare un pò l’equilibrio.

Dei vasetti dalle forme allungate o rotonde con singolo fiore o anche vuoti sono la scelta perfetta per chi vuole mantenere uniformità senza dire di no ai complementi d’arredo moderni.
Un’altra regola fondamentale, per mantenere ordine ottico, è mettere sui ripiani più bassi le cose più pesanti, e su quelle più alte le più leggere (in questo modo l’occhio non chiude l’altezza del soffitto ma la mantiene ariosa). Oppure se hai una sola mensola ti conviene dividere a mente lo spazio in tre zone orizzontali e distribuire la pesantezza degli oggetti in tutte e tre.

Non perderti poi l’articolo dedicato a cosa mettere dietro al divano, dove troverai altre belle idee per le tue mensole.

Ecco qualche idea da copiare che ci piace tanto 🙂

Complementi d’arredo per la cucina

Una delle zone che spesso rimane scarna di oggettistica o decorazioni è proprio la cucina. E chi lo ha detto che non si può decorare una cucina?

Se si hanno pareti a disposizione la scelta è molto ampia: dalle stampe in tema, alle mensole per le porcellane o qualche scritta con delle frasi simpatiche. Anche qui Declea corre in nostro aiuto con una varietà di decorazioni che può fare proprio al caso della tua cucina.

L’articolo Complementi d’arredo moderni: come decorare casa proviene da My Happy Place.

5 Settembre 2021 / / My happy place

Molti di quelli che sono alle prese con l’arredamento di casa spesso lasciano per ultima questa fase, non sapendo mai cosa mettere dietro al divano. In questa guida vogliamo darvi alcuni suggerimenti per non arrivare impreparati al momento del tocco finale e vi presentiamo un’azienda che ci ha davvero colpito al cuore.

Parleremo unicamente di quei divani che dietro di loro hanno una parete, perché nel momento in cui il divano si trova sotto una finestra o a centro stanza, allora lì la situazione cambia completamente e le soluzioni sono completamente diverse.

Cosa mettere dietro al divano, 4 soluzioni da copiare

POSTER e QUADRI

La cosa più semplice che uno possa pensare di fare è sicuramente dar vita alla parete con dei poster. Eppure ci vuole un attimo per creare un pastrocchio o una parete che sembra più vuota e impersonale di prima.

La prima cosa da fare è pensare bene alla disposizione: fai una foto della parete e disegna sopra come vorresti disporre i quadri, in questo modo ti renderai subito conto del risultato finale. Ricorda poi di selezionare in anticipo i toni che dovranno avere le stampe. Altrimenti se vai alla rinfusa ci vuole un attimo a ricreare la camera di arlecchino.

Ultimo ma non meno importante, scegli bene dove acquistare i poster. Noi abbiamo deciso di rinnovare la nostra wall art e stavolta ci siamo affidati a Dear Sam, un’azienda che ha sede a Stoccolma, dove i valori ambientali e sociali sono alla base della loro filiera produttiva. La scelta è molto ampia, è possibile filtrare la propria ricerca per stile, per colore, per genere e non solo. Potete trovare anche delle idee da copiare con dei mix già creati.

La qualità di stampa è altissima e ogni poster ha l’etichetta ambientale Forest Stewardship Council e il marchio Ecolabel UE, ciò significa che le piantagioni dove viene raccolto il legno sono controllate e tutelate e il legno viene raccolto legalmente.

poster da mettere dietro al divanoposter parete dietro divano

MENSOLE PARETE DIETRO AL DIVANO

Una soluzione spesso più ordinata e molto più reversibile. Le mensole ti permettono di non fare buchi a caso sulla parete nel caso tu decida di spostare i quadri, meglio ancora ti permette di eliminarli del tutto senza lasciare la parete come un emmenthal.

Puoi utilizzare le mensole nella parete dietro al divano per posare qualsiasi cosa tu voglia:

  • piante, magari tutte dello stesso genere
  • quadri
  • foto (mi raccomando niente foto di ogni genere e colore, sapete come la pensiamo sull’arredare con le foto)
  • libri, anche qui, rigore nel loro ordinamento, altrimenti l’errore è dietro l’angolo

cosa mettere dietro al divano mensole piantecosa mettere dietro al divano quadri mensolecosa mettere dietro al divano mensole fotocosa mettere dietro al divano libri mensole

LESS IS MORE

Ci sono alcuni casi in cui la cosa più bella ed elegante è lasciare la parete dietro al divano vuota.

Invece di riempire tutto con giostre di decorazioni, spesso conviene lasciare la parete pulita e lineare. Si, ma quando questo funziona?

  • quando l’arredamento ha un carattere importante: colori sgargianti, design d’effetto, qualità a vista d’occhio. In questo caso darai molto più risalto all’arredamento che ai complementi d’arredo.
  • stile minimale, dove anche un cuscino in più stona con la linea che volete seguire.
  • parete di un colore impegnativo, che non ha bisogno di altri fronzoli per farsi notare.

COSA METTERE DIETRO AL DIVANO: CARTA DA PARATI

Nel caso in cui tu fossi indeciso sui quadri da utilizzare, la carta da parati dietro al divano è sempre un’ottima scelta. Anche qui, sbagliare è molto semplice però.

Stai cercando qualcosa con carattere o solo un riempitivo? Io penso sempre che se si decide di fare una cosa vada fatta per bene. In base al colore del tuo ambiente e ovviamente del tuo divano, seleziona qualcosa che ci si accosti al meglio e che trasmetta qualcosa a chi la sta guardando. Niente stampe geometriche slavate, niente colori invisibili. Scegli qualcosa che “WOW”.

E se hai dei dubbi, fai sempre in tempo a chiedere il nostro parere 😉

 

In collaboration with Dear Sam

L’articolo Cosa mettere dietro al divano: poster e non solo proviene da My Happy Place.

25 Agosto 2021 / / My happy place

Chi ci segue su Instagram saprà bene che abbiamo dovuto dire addio al nostro caro, nonché primo, divano per sceglierne un altro. E’ partito quindi il totodivano. A proposito di questo argomento, abbiamo pensato di condividere con voi un piccolo vademecum da seguire per sapere come scegliere il divano giusto.

divano aaron maisons du monde

Il nostro nuovo divano di Maisons du Monde

Scegliere il divano in base all’ambiente

A meno che tu non voglia buttarti nel mare dei divani senza un’idea precisa, avrai sicuramente bisogno di tenere a mente qualche piccolo accorgimento per fare la scelta giusta.

  1. NON SCEGLIERE UN DIVANO ENORME PER UN SALOTTO PICCOLO! Il risultato sarebbe solo un salotto ancora più piccolo. Il tuo divano con isola arriverà, c’è sempre tempo per una casa più grande.
  2. Posiziona il divano in base all’utilizzo che ne vuoi fare: davanti alla tv, davanti al camino, in mezzo a due poltrone per una zona conversazione… insomma, non spargerlo a caso in una stanza.
  3. Non piazzarlo davanti alla porta d’ingresso, altrimenti dovrai ricomporti dal tuo semisonno ogni volta che qualcuno busserà alla porta.

come posizionare il divano in salottocome posizionare il divano in salotto

Quale marca scegliere per il divano

Ecco qui, perchè alla fine voi volete andare al sodo, vorreste che vi dicessimo, compra quello lì! Ok, non lo faremo.

Non possiamo neanche dirvi “quella marca fa schifo” (anche se una c’è e la odio con tutta me stessa). E’ chiaro che però ci sono degli standard da seguire visibili anche ai meno esperti.

Possiamo però aiutarvi a saperne un pò di più dividendo i divani in tre fasce, di prezzo e di qualità (divano medio da 2/3 posti):

  1. Qualità bassa – fino ai €500
    ciò non significa che un divano sia brutto. Con €300 potete trovare divani di tutto rispetto che vi faranno fare una super figura. Non vi aspettate però che possano durare 20 anni (ma magari non è neanche quello che volete, perchè il prossimo anno ne potrete comprare uno nuovo 🙂 )
    Ne trovate da Mondo Convenienza, Sklum, Miliboo, Ventee Unique, ecc
  2. Qualità media – dai €500 ai €1.500
    in questa fascia si può parlare già di divani “su misura”, ovvero non in pronta consegna. La maggior parte delle boutique dedicate ai divani permette di scegliere e personalizzare i modelli a proprio piacimento, dalla stoffa ai cuscini fino alla struttura. Si parla insomma già di bei divani.
    Le maggiori catene sono in questa sezione: Divani&Divani, PoltroneSofà, ecc
  3. Qualità alta – dai €1.500 ai €2.500
    stoffe di qualità, design ricercato, marche che fanno la differenza. Qui ci sono divani che già si lasciano riconoscere, insomma non il classico divano di Ikea per capirci.
  4. Il design – dai 2.500 a infinito 🙂
    Boom! Il top dei divani, di quelli che quando li vedi li riconosci subito. Come Air di Lago o Largo di Kartell. O magari un pezzo intramontabile come LC2 di Le Corbusier o un bellissimo Chester in pelle.

"<yoastmark

divano sklum stile scandinavo

Divano Sklum simil pelle

 

come scegliere il divano giusto

divano chesterfield pelle

Come scegliere il divano giusto

Veniamo quindi al dunque.

Ci sono tre caratteristiche fondamentali da tenere sott’occhio: dimensioni, colore e forma.

Come scegliere le DIMENSIONI del divano – prima di acquistare il divano ricorda sempre di prendere le dimensioni della stanza in cui sarà posizionato. Disegnale in una semplice piantina in 2D, sistemando anche gli eventuali mobili già presenti nella stanza, in questo modo riuscirai a capire se è quello giusto.

Ricorda sempre che per muoversi agevolmente intorno al divano devono esserci almeno 60/70 cm di spazio libero. Dovrai lasciarne di più, almeno 120 cm,  se il divano farà da divisorio per il tavolo da pranzo e almeno 50 cm se vorrai posizionarci davanti un tavolino da caffé.

Di che COLORE scegliere il divano – tutto dipende dallo stile dei tuoi ambienti e anche un pò dal tuo carattere. In una casa rustica e di campagna, dove il legno è il protagonista, bisogna prediligere toni chiari, sul bianco o sul beige. Per lo stile casa minimal, dove c’è molto bianco, si può osare puntando su un colore acceso e che spezzi totalmente.
In generale se un divano ha dimensioni contenute si può ostentare un pò di più sul colore, se parliamo di un divano a 10 posti, pensarlo tutto in rosso, sarebbe un pò pesante (a meno che non vi chiamiate Salvador Dalì).

In generale la regola rimane sempre quella dei 3 colori: seleziona una palette di 3 o 4 colori e seguili per tutta casa.

Quale FORMA scegliere per il divano – Componibile, a L, con chaise longue, lineare… le possibilità sono innumerevoli e tutto dipende dalla stanza di destinazione e dall’uso che ne vorrete fare. C’è chi adora avere un divano comodo per il pisolino, chi invece lo vede solo come una seduta per vedere un buon film o per fare una chiacchierata.

Vi lasciamo qualche idea per trovare il divano perfetto che fa per voi e ricordate poi di abbinare i giusti cuscini🙂

come scegliere il divano nuovocome scegliere il divano per casascegliere divano chaise longuedivano lineare stile minimal

 

L’articolo Come scegliere il divano giusto: guida e regole proviene da My Happy Place.

30 Maggio 2021 / / Idee

Molti di voi non sanno che la risposta a questa domanda è SI, posso allargare una finestra sia che io viva in un’abitazione singola sia in condominio.

allargare finestra autorizzazioni

autorizzazioni per allargare una finestra

Resta inteso che:

il condomino non può eseguire opere che rechino danno alle parti comuni ovvero determinino un pregiudizio alla stabilità, alla sicurezza o al decoro architettonico dell’edificio

art. 1122 del codice civile.

Perché dovrei avere bisogno di allargare una finestra?

Le ragioni possono essere molteplici come ad esempio l’esigenza di avere un bagno finestrato, una maggiore areazione in cucina oppure, come nel nostro caso, la necessità di avere maggiore illuminazione nel living.

Devo avere l’autorizzazione del condominio?

No. Le mura perimetrali del fabbricato sono un bene comune quindi hai diritto di usarle al pari degli altri, senza il consenso dell’assemblea. E’ quindi possibile allargare una finestra in quanto non si impedisce agli altri di utilizzare il bene comune interessato dalla modifica. Vi consiglio un’articolo di condominioweb sul tema.

Quanto detto sopra non toglie la buona regola di informare amministratore e condomini sui lavori in corso.

Quali autorizzazioni urbanistiche sono necessarie per allargare una finestra?

ingrandire finestra

Quanto costa ingrandire una finestra

Negli ultimi anni sono state fatte numerose semplificazioni rispetto alle autorizzazioni urbanistiche (Decreto Semplificazioni 2020, in attesa dell’aggiornamento 2021). Nello specifico, per quanto riguarda Roma, l’allargamento/apertura di una finestra, trattandosi di manutenzione straordinaria in facciata, viene autorizzata tramite SCIA. Il DPR 380/01 consente di autorizzare la modifica tramite CILA a patto che si tratti di interventi:

“necessari per mantenere o acquisire l’agibilità dell’edificio ovvero per l’accesso allo stesso, che non pregiudichino il decoro architettonico dell’edificio, purché l’intervento risulti conforme alla vigente disciplina urbanistica ed edilizia e non abbia ad oggetto immobili sottoposti a tutela ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42”

Quali lavori e quanto tempo è necessario per ingrandire una finestra?

Le modifiche di una sola finestra richiede circa due giorni di lavori.

Le principali lavorazioni sono:

  1. Rimozione vecchio serramento compreso di controtelaio e davanzale;
  2. Demolizione della porzione di muro interessato dalla modifica;
  3. Rifinitura del nuovo vano finestra e si posa il nuovo controtelaio;
  4. Installazione del nuovo davanzale (lo stesso di prima se non viene allargata la finestra ma solo modificata in altezza);
  5. Installazione nuovo infisso

 

 

L’articolo Posso allargare una finestra? proviene da My Happy Place.

23 Maggio 2021 / / My happy place

Parquet o gres effetto legno? Il fascino intramontabile del legno è un classico delle nostre case. Un tempo ci si affidava solo al legno massello per le pavimentazioni, poi è arrivato il parquet prefinito, oggi siamo al parquet laminato. Di questi tempi però il vero outsider del parquet è il gres porcellanato. Ed ecco quindi che in molti si trovano a dover decidere tra i due.

Oggi vi diamo qualche dritta che potrebbe aiutarvi ad arrivare ad una conclusione, spiegandovi le differenze evitando di darvi la nostra opinione personale, che arriverà solo alla fine 🙂

parquet o gres effetto legnoparquet rovere lucido

Meglio parquet o gres effetto legno?

Partiamo dal presupposto che non esiste una scelta migliore dell’altra. Non è una teoria generale, ma pura scelta personale. Si tratta di scegliere in base a diversi fattori che vi elenchiamo brevemente:

  • spesa che si vuole affrontare
  • abitudini ed esigenze
  • attenzione verso le cose
  • valore che si vuole dare all’ambiente in cui si vive

E’ chiaro che si tratta di due spese diverse, di due diverse manutenzioni e di due diversi aspetti. Vediamo nel dettaglio quali sono le differenze principali.

Parquet o gres effetto legno: i prezzi

Senza ombra di dubbio non ci si può aspettare che uno costi come l’altro. La cosa fondamentale che fa variare di molto il prezzo, in tutti e due i casi, è la qualità.
Di parquet ormai se ne conoscono diverse tipologie: si va dal laminato, al prefinito, fino al vero massello. In base al tipo si avrà più o meno legno pregiato (massello) nella parte superficiale, fino a non averne per nulla come nel caso del laminato (materiale sintetico composto).
Un bel parquet può costare fino a €400/mq (il macassar è il più pregiato al giorno d’oggi), una spesa decisamente sostanziosa. Oltre a questo dovrete considerare anche la posa. Un prefinito è molto più semplice e rapido da posare rispetto al massello, di conseguenza anche meno costoso.

parquet legno massello

parquet legno massello a spina italiana

Il gres, parliamo sempre effetto legno, negli anni è migliorato a vista d’occhio. Ne esistono alcuni che somigliano davvero in tutto e per tutto ad una vera tavola di legno. Basta posarli con una fuga minima, o meglio ancora senza fuga (si può fare), e ci si accorge che si tratta del gres solo al tatto. Qui i prezzi variano in base alla grandezza della mattonella: fino a €130/mq per delle belle mattonelle lunghe 120cm. Anche se qui vi abbiamo mostrato i prezzi più alti, capite che la differenza di prezzo è notevole, anche nella posa.

parquet o gres effetto legno

gres effetto legno

Scegliete in base alle vostre abitudini in casa

Ovviamente, al di là del prezzo, la manutenzione dell’uno e dell’altro materiale è ben diversa. Il parquet, buono o leggero che sia, ha bisogno di essere tenuto con cura: bisogna fare attenzione a camminarci con le scarpe, a non far cadere cose pesanti o appuntite, a non farci ristagnare l’acqua, a pulirlo con i detergenti appositi e cosi via. Se siete persone con poca pazienza, di certo il parquet non fa per voi, o comunque se vi piace tenere il vostro pavimento in modo accurato.
Il gres è una mattonella, si può rompere come qualsiasi altra mattonella, ma di certo non si ammaccherà e non si gonfierà per colpa dell’acqua. Va mantenuto e in alcuni casi bisogna fare attenzione che non si macchi, cosa che può succedere tranquillamente.

Come abbiamo scelto noi…

parquet o gres effetto legno

Parquet a spina ungherese

Se vi dicessimo che non preferiamo il parquet al gres, diremmo una bugia enorme. Perchè scegliere qualcosa “effetto legno” quando non è legno? A questo punto meglio prendere delle belle mattonelle in gres, senza farle sembrare quello che non sono, ovvero parquet!
Noi di My Happy Place siamo in 4 in casa, io e Andre e due piccole pulcine. A terra cade di tutto e noi non possiamo stare in continuazione dietro a quello che succede in giro. Non per questo abbiamo voluto rinunciare al parquet in rovere. L’unica cosa a cui stiamo sempre attenti è camminare senza scarpe. Se si è abbastanza sciolti a quel che succede in casa, ovvero non ci si spara per ogni graffio o macchietta, allora potrete scegliere parquet anche con animali e bimbi piccoli.
Perché lo abbiamo scelto e lo inseriremmo in qualsiasi progetto architettonico?

  • è un materiale caldo che armonizza qualsiasi ambiente in cui viene inserito
  • camminare a piedi scalzi sul parquet non potrà mai essere la stessa cosa che camminare sul gres
  • è vivo, cambierà insieme alla tua casa con l’aria e la luce
  • è unico, nessuna venatura sarà uguale all’altra, nessuna casa avrà il tuo stesso pavimento: è un valore unico

 

 

L’articolo Parquet o gres effetto legno: opinioni e guida proviene da My Happy Place.

15 Maggio 2021 / / My happy place

Non vogliamo portarvi fuori strada con un titolo poco chiaro, abbiamo però voluto unire le vostre richieste e scrivere un unico articolo che unisce design ed informazioni utili. Ecco quindi che vi mostriamo la wishlist di My Happy Place sui mobili per la casa, mostrandovi infine le possibilità che offre lo stato per agevolare questo genere di acquisti.

La nostra wishlist mobili 2021

Appena acquistata casa spesso le finanze non sono proprio cosi floride, ci sono priorità e scelte che vanno fatte, spesso a discapito di qualche mobile più prezioso. Le scelte da fare sono quindi due: comprare tutto subito, facendo scelte low cost per evitare la casa spoglia, comprare un pò per volta, terminando la casa in tempi decisamente più lunghi.

Noi facciamo parte del team 1, volevamo arredare tutta la casa in poco tempo e abbiamo optato per delle scelte meno costose. Ma abbiamo in serbo un pò di desideri, che speriamo di riuscire a realizzare nel tempo, quando le bimbe magari saranno un pò cresciute (evitiamo di ritrovarci orsetti disegnati sui mobili tanto desiderati).

1. Artemide – Tolomeo Mega

artemide tolomeo mega nera

Artemide – Tolomeo Mega

Un classico dell’illuminazione. Noi la vorremmo tutta nera, con cappello da 42 e dimmerabile. Prezzo? Circa 900€, ma si possono trovare anche buone offerte in giro. Arriverà…

2. Caccaro – Madia Sideview

arredamento madia design

Caccaro – Sideview, madia

Considerato che il nostro mobile in salotto è stato già disegnato un paio di volte, che è il mobile su cui Anita preferisce di più appoggiarsi e saltare e che mi piace metterci sopra le piante, aspetteremo ad inserire questa meravigliosa madia da più di 2.000€ di Caccaro.

3. Gubi – sedia Beetle

sedia design gubi beetle

Gubi – Beetle

E’ stato amore a prima vista la prima volta che le abbiamo adocchiate a Copenhagen. Aspettiamo sempre il momento in cui le due birbe crescano prima di comprare queste creature da 350€ l’una.

Bonus mobili 2021, come funziona?

Detto questo, veniamo all’atto pratico. Sappiate che lo stato ci viene incontro aiutandoci ad arredare la nostra casa.
Una delle migliori forme di agevolazione, relative all’acquisto di mobili per la casa, è proprio il bonus mobili.  Noi stessi lo abbiamo richiesto durante il nostro progetto di ristrutturazione.

Si tratta di una detrazione Irpef del 50% che può essere richiesta per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe non inferiore ad A+.
Il tetto di spesa massimo detraibile è di €16.000 che vi verranno restituiti nell’arco di 10 anni. Ad esempio, vengono spesi €10.000 tra mobili ed elettrodomestici, nei successivi 10 anni vi verrà restituito il 50%, ovvero €500 l’anno.

bonus mobili 2021

come funziona bonus mobili 2021

Chi può usufruire del bonus mobili 2021?

Come avrete capito questa agevolazione è stata prorogata anche per il 2021 e può farne richiesta chi ha iniziato un intervento di ristrutturazione a partire dal 1 gennaio 2020. Si può fare richiesta anche per acquisti effettuati nel 2021, ma la ristrutturazione deve essere iniziata in ogni caso nel 2020.

Come richiederlo?

Per poter ricevere la detrazione dovrete inserire le spese effettuate all’interno della vostra dichiarazione 730. Tutte le spese dovranno essere state pagate con un mezzo tracciabile, ovvero un bonifico parlante oppure carta di credito e sulla fattura dovrà essere riportato il codice fiscale della persona richiedente. Nel caso in cui non ci sia il codice fiscale basterà che nella fattura o nello scontrino sia descritto la natura e la quantità del bene.

Insomma, se siete in procinto di ristrutturare casa, ricordatevi che avrete una possibilità in più di acquistare quel bellissimo lampadario costoso 😉
Per sapere proprio tutto sull’argomento ecco il link alla guida dell’Agenzia delle Entrate.

 

L’articolo Bonus mobili 2021: cosa comprare proviene da My Happy Place.

15 Aprile 2021 / / Architettura

Siete alla ricerca di un sistema di climatizzazione a scomparsa? Siete stanchi di quei fastidiosissimi split a vista? In questo articolo vi spiegherò costi e tempi di realizzazione di un impianto ad aria condizionata canalizzata.

Cos’è e come funziona un impianto ad aria condizionata canalizzata?

Userò un linguaggio semplice per rendere meno tecnico l’argomento.

Un impianto ad aria condizionata canalizzata è identico ad un qualsiasi altro impianto con climatizzatore tradizionale. E’ composto da due macchine: un’unità esterna condensante e una interna che distribuisce l’aria condizionata negli ambienti. L’aria viene distribuita nei vari ambienti attraverso tubazioni termoisolate che terminano in una griglia di areazione dotata di appositi filtri per garantire la salubrità degli ambienti.

Quindi per essere più chiari, a differenza degli impianti tradizionali a split, un impianto ad aria condizionata canalizzata con una sola unità interna riesce a climatizzare diversi ambienti.

Come installare un impianto ad aria condizionata canalizzata?

Gli impianti ad aria condizionata canalizzata venivano usati spesso nelle grandi strutture come alberghi, ospedali, sale congressi ecc… Oggi sono sempre più utilizzati nelle abitazioni private ma, per essere installati, hanno bisogno di alcuni accorgimenti.

aria condizionata canalizzata casa installazione

disegno sistema aria canalizzata in casa

  1. Un impianto ad aria condizionata canalizzata prevede la necessità di installare un controsoffitto che nasconda l’unità interna e le tubazioni termoisolate (non deve essere controsoffittata l’intera casa, ma solo l’area in cui insiste l’impianto). A tal proposito come stima degli ingombri di altezza, sulla base dell’impianto installato a casa nostra (per chi se lo fosse perso ecco il progetto di ristrutturazione), considerate almeno 30-35 cm. Quindi se il vostro interpiano misura 3,00 m dovrete prevedere un controsoffitto a 2,70 m.
  2. E’ necessario prevedere l’installazione dell’unità interna in un locale baricentrico e facilmente accessibile. Generalmente si installa nei disimpegni (noi abbiamo fatto così) ed è prevista una botola per accedere alla macchina e permettere lo svolgimento della manutenzione ordinaria e straordinaria.
  3. Devono essere installate delle griglie di mandata e ripresa dell’aria, alle quali è affidata la diffusione dell’aria.
  4. Deve essere installata l’unità esterna che, per gli impianti ad aria condizionata canalizzata, è spesso più grande rispetto a quelle degli impianti tradizionali

Quanto costa installare l’aria condizionata canalizzata?

Premesso che l’installazione deve essere affidata ad un tecnico specializzato dotato di apposito patentino per frigoristi, i costi di installazione di un impianto ad aria condizionata canalizzata sono così ripartiti:

  • Opere edili per installazione controsoffitto e griglie per areazione (variabili in base all’estensione del controsoffitto)
  • Opere per installazione dell’unità interna ed esterna e tubazioni termoisolate (dal 10 al 15 % da aggiungere al prezzo del materiale necessario)
  • Acquisto materiale necessario (unità interna-esterna, plenum, bocchette e griglie, tubazioni ecc..). Per valutare il costo del materiale necessario potete trovare su questo sito un kit completo di plenum coibentato a 3 zone per condizionatore canalizzato, mentre ecco un esempio di costo di unità interna ed esterna di 24000 btu.
aria canalizzata in casa costi

Bocchette aria canalizzata

Per dare un idea completa dei costi possiamo dirvi che l’impianto nella nostra casa è costato all’incirca 4000 euro (escluso il controsoffitto).

Alla domanda: “rifareste di nuovo la spesa?” risponderemmo sicuramente si. Non usiamo termosifoni, ci riaffreschiamo e riscaldiamo con questo impianto ed abbiamo la casa a temperatura costante in tutti gli ambienti.

Tempi di installazione dell’aria canalizzata?

Come potete immaginare la cosa che impatta maggiormente nei tempi di installazione dell’impianto è il controsofitto. L’installazione in sé e per sé (parlando di un impianto normale come il nostro) viene fatta nell’arco di una giornata.

In definitiva, come indicazione temporale, per installare un impianto base in appartamento, compreso di tutto, potete considerare circa 7 giorni.

L’articolo Aria condizionata canalizzata in casa: installazione e costi proviene da My Happy Place.

13 Marzo 2021 / / My happy place

Non tutti quanti possiamo permetterci una villa o un appartamento da 200mq, molti di noi infatti si trovano a dover arredare una casa piccola. Oramai le nuove costruzioni si sono adattate alla generazione di chi vive poco la casa e la vuole comoda e senza tanti fronzoli. Anche il design però va incontro a queste tendenze e non è detto che una casa piccola non possa essere bella e funzionale.

Ci sono delle regole da seguire però per arrivare ad un risultato ottimale e soprattutto degli errori da non commettere. Vediamo quindi qualche idea per creare un ambiente confortevole e d’effetto anche con pochi mq a disposizione.

come arredare monolocale

monolocale arredato e luminoso

Come arredare casa piccola consigli

Ci sono alcuni errori base da evitare quando si vuole arredare uno spazio piccolo e con piccolo intendiamo tra i 40 e i 60 mq.
Bisogna principalmente fare attenzione a come si vogliono dividere gli spazi (sempre se è questo il vostro obiettivo), ai colori che si utilizzano e alle soluzioni per riporre le vostre cose.

Ecco quindi cosa tenere d’occhio:

  • divisione spazi
  • colori
  • soluzioni ripostiglio

Come dividere casa piccola

In ogni spazio, grande o piccolo che sia, dividere gli ambienti in base alla funzione d’uso è sempre la soluzione migliore. Dividere non significa per forza alzare muri, si possono utilizzare librerie, armadi, contenitori in cartongesso che uniscono la funzionalità all’estetica. Infatti con questo tipo di mobilio è possibile avere allo stesso tempo dei contenitori e dei divisori.
Se invece preferite non “alzare divisori” in casa e vi piace l’open space, potrete sempre definire gli spazi con dei tappeti o dei colori (ve ne parliamo nel prossimo punto).

 

Colori per casa piccola

Altra accortezza da non sottovalutare è l’utilizzo del colore per arredare. Sappiamo benissimo che il nero sfina e il bianco allarga, ecco la stessa cosa succede all’interno degli ambienti casalinghi.
Ovviamente il bianco illumina e aumenta la profondità di una stanza, il nero incupisce un ambiente, soprattutto se si tratta di uno piccolo. Ma questo non significa che non si possa osare e non si possano utilizzare colori più accesi.
Basta utilizzare delle palette in tono, magari di colori tenui, oppure utilizzare un colore più forte per definire uno spazio o delimitare un’area, ed è qui che entra in gioco il color blocking: con questa tecnica riuscirete a dare profondità e allo stesso tempo a dividere uno spazio con il colore.

Soluzioni ripostiglio in casa

Sfruttare tutti gli spazi disponibili, questa è la regola. Via libera a soppalchi, mobili contenitori, scatole e quant’altro.
Anche gli angoli morti possono diventare una grande opportunità per inserire mensole o librerie.

  • Obbligatorio avere un letto contenitore, io consiglio sempre quelli con cassetti piuttosto che quelli a ribalta, permettono uno spazio maggiore (il nostro è davvero molto alto) e una maggiore pulizia.
  • Panche e pouf contenitori possono essere funzionali e arredare allo stesso tempo.
  • In cucina, cercate di utilizzare pensili a tutta altezza, in modo da poter sfruttare tutto lo spazio a disposizione.
  • In bagno, ricordate che esistono sanitari e lavabi di dimensioni ridotte e di utilizzare tutto lo spazio sottostante per creare soluzioni dove poter riporre le vostre cose.
  • NB. avendo uno spazio piccolo, non bisogna riempire tutto in maniera confusionaria. Contenitori chiusi e mobili con ante sono preferibili, per mantenere armonia e profondità degli spazi.

Arredare casa piccola con stile

Piccolo non significa senza gusto e personalità. La propria casa deve sempre rispecchiare il proprio stile, di qualsiasi metratura essa sia. Ci sono però alcune accortezze da tenere bene a mente. Ecco quindi che parte la guida consigli ed errori da evitare per arredare casa piccola.

CONSIGLI

  • preferire i mobili sospesi, creano aria nell’ambiente e permettono di utilizzare lo spazio sottostante con ceste decorative (oltre che funzionali… io adoro le ceste)
  • a meno che non siete dei vatussi, ricordate che per la camera da letto esistono i materassi lunghi 190cm, non solo 200cm. 10 cm risparmiati non sono mica male.
  • spazi divisi si, ma sempre aperti. Via libera alle soluzioni divisorie di cui vi abbiamo parlato sopra.
  • gli specchi sono i migliori amici delle case piccole, permettono di dare profondità.
  • più luce c’è più lo spazio sembrerà arioso. Ricordatevi quindi di illuminare bene ogni singolo angolo.

ERRORI

  • utilizzare mobili grandi, sproporzionati rispetto all’ambiente
  • acquistare un tavolo da pranzo di dimensioni fisse. Ne esistono molti in commercio, insieme alle consolle allungabili, che vi permetteranno di modificare gli spazi a piacimento.
  • tinteggiare tutte le pareti di una stanza di colori scuri, ricordate ciò che abbiamo già detto sui colori.
  • no alla vasca da bagno! Per quanto possa essere il vostro sogno, rischiereste di rubare spazio utile come ripostiglio in bagno.

L’articolo Come arredare casa piccola, consigli ed errori da evitare proviene da My Happy Place.

12 Febbraio 2021 / / My happy place

Quando ci siamo trasferiti nel nostro Happy Place ci siamo portati alcuni mobili che venivano dalla mansarda che è stata il nostro nido per un paio di anni. Quei mobili sono finiti proprio nella cameretta di Baby A. che sapevamo sarebbe stata quella più in divenire e che ancora dovevamo definire del tutto. Questo finché non ci siamo resi conto che per giocare lei avesse sempre bisogno di qualcuno e che utilizzava solo i giochi che le erano più a vista. E’ qui che abbiamo deciso che avrebbe avuto bisogno di un posto “più suo” e che avremmo dovuto creare per lei una vera e propria cameretta montessoriana.

Che cos’è una cameretta montessoriana?

accessori cameretta

Maria Montessori è un’educatrice dell’800 che ha dedicato la sua vita a studiare i bambini e a creare per loro un vero e proprio metodo che li renda padroni del loro mondo. In particolare la Montessori basa il suo approccio sulla ricerca della libertà e del movimento per il bambino. Per questo l’ambiente destinato al bambino prevede che lui sia il più autonomo possibile, che tutto sia a sua misura per incoraggiarlo ad agire come ognuno di noi farebbe: organizzare, giocare, riordinare.

Come arredare una cameretta montessoriana?

In molti pensiamo a come arredare la camera dei bambini, ma cosa dice la Montessori a riguardo?

Lo spazio deve essere diviso in zone, in modo che anche il vostro piccolo sappia riconoscere gli spazi in base ai vari momenti della giornata.
Zona notte, dove il vostro piccolo avrà il suo lettino, possibilmente senza sbarre (quando il bimbo cresce un pò), in modo che possa infilarcisi e alzarsi autonomamente.

lettino montessori
lettino montessori fai da te

Zona gioco, questa è la loro preferita 🙂 . Qui il bimbo dovrà avere a disposizione uno spazio in cui poter utilizzare tutti i suoi giochi (mai troppi, altrimenti l’attenzione è bassissima), con un piano da gioco e delle seggioline alla sua altezza. Tutto deve essere organizzato in contenitori, in modo che lui sappia dove trovare le sue cose e come tenerle ordinate.

mobili ikea cameretta montessoriana

mobili montessoriani cameretta
tavolo gioco bambini fai da te

Zona armadio, per insegnare già da piccolini ad utilizzarlo da soli. La Montessori ci insegna che più li facciamo partecipare, più li rendiamo autonomi prima. Per questo che Baby A. ha una cassettiera con i suoi vestiti nella parte bassa ed un armadio con maniglie a cui può arrivare da sola, dove tutti giorni sceglie da sola le sue scarpette. E’ un attimo che imparano a vestirsi da soli 🙂

armadio bambini ikea

Cameretta Montessori con mobili Ikea

Negli ultimi tempi ci avete visto impegnati nella creazione del piano da gioco.
Vi mostriamo quali pezzi Ikea ci sono serviti e come li abbiamo hackerati alla grande.

  • 2 TROFAST – strutture in legno bianca con contenitori grigio e bianchi (€ 136)
  • 1 TROFAST – elemento da parete con contenitori bianchi (€ 37)
  • 2 BEKVAM – nato come scaffaletto per spezie per la cucina, che abbiamo riadattato a porta libri, visto che quello dedicato ai bambini era finito (€ 6)
  • 1 SUNNERSTA – binario con ganci e contenitori per la cucina, perfetto come porta colori da parete a cui abbiamo aggiunto dei contenitori colorati della stessa serie (€6)

tavola legno lamellare
porta pennarelli bambini ikea
mensola libri bambini ikea
trofast ikea
mobili montessori ikea

Abbiamo poi unito le due strutture Trofast con un piano creato da una tavola in abete lamellare, 270×45, che abbiamo carteggiato e rifinito con una vernice trasparente waterproof , per creare il piano da lavoro con scrivania centrale. Tutto preso e tagliato su misura da Prontolegno (€ 60).

Il risultato è stato super soddisfacente, ma la più soddisfatta è Baby A. Da quando la sua camera è a misura di nanetto non smette più di giocare con tutto ciò che ha a disposizione.

L’articolo Cameretta montessoriana fai da te con mobili Ikea proviene da My Happy Place.

2 Febbraio 2021 / / Decor

Dopo aver fatto la vostra scelta e aver quindi deciso se siete più tipi da tende moderne o classiche è ora di sapere come appendere le tende e di conoscere tutte le soluzioni a disposizione in commercio.
Innanzitutto bisogna capire qual’è lo scopo delle tende: si tratta di semplice decorazione, saranno quindi delle tende totalmente filtranti, oppure hanno una funzione ben precisa e dovranno anche oscurare. In base alla funzione e allo stile, ci sono diverse soluzioni di fissaggio delle tende, vediamo nel dettaglio.

Bastone o binario, quale scegliere?

come scegliere tende da internicome montare bastone per tende

Diciamo che un tempo non era così difficile scegliere, anche perché l’offerta non era poi cosi ampia. Si trattava semplicemente di decidere in che modo avremmo voluto che le nostre tende si sarebbero presentate e che tipo di pieghe avrebbero dovuto avere.
Adesso la scelta si è fatta più ardua, perché sia il bastone che il binario sono diventati dei veri e propri oggetti di arredamento, con proposte di design e più commerciali.

Innanzitutto sia il bastone che il binario per tende possono essere montati a parete o a soffitto. ricordatevi sempre qualche dettaglio strutturale da tenere d’occhio per il fissaggio: stop da muro, stop per legno, stop per controsoffitto, tutto in base alle vostre necessità.

Se avete un ambiente classico e siete veri e propri amanti delle tende, tanto da voler avere sempre a vista il supporto con cui le avete fissate, allora il bastone è quello che fa per voi. Occhio ai materiali, quelli dovrete sceglierli in base al vostro arredamento: legno per uno stile shabby, ottone per un ambiente classico, acciaio per un ambiente più contemporaneo.

bastone per tende nerobastone per tende in alluminio

Se invece avete già a soffitto delle velette copri binario, o comunque vi piace un sistema di fissaggio che si veda poco, con delle pieghe a onde tutte di egual misura, allora il binario è ciò che fa per voi. Anche qui ne esistono di diversi tipi e materiali, dai più semplici e fini ai più innovativi in alluminio.

binario per tende veletta in cartongessotenda arredamento binario ad onda wave

Altri modi per appendere le tende

Come appendere le tende doppie? Anche in questo caso ci sono molteplici soluzioni: sia con bastone che con binario è possibile aggiungere più teli, da sovrapporre, grazie all’uso di doppi binari oppure di doppi bastoni, uniti dallo stesso blocco fissante.

binario per tende doppie
binario per tende doppie

Come appendere le tende a vetro? A seconda del tipo di tenda, si possono fissare i sistemi direttamente sul vetro. Esistono tende a rullo con dei ganci che si incastrano direttamente dentro al telaio degli infissi. Oppure per delle normali tende a calata esistono le bacchette a pressione che possono essere infilate nella parte interna del telaio, con le tende quasi a toccare il vetro.

come appendere tende senza bucaretende a vetro a pressione

Le soluzioni di XProfiles

Per tutte queste soluzioni, c’è una casa italiana che ha una risposta adatta a tutti.
Come abbiamo conosciuto XProfiles? Eravamo alla ricerca di un binario a soffitto, per avere delle tende a onde, che rimanesse un pò nascosto, come se fosse un tutt’uno con il nostro soffitto. Qualcosa in alluminio, tono su tono e con delle misure precise.

XProfiles aveva esattamente ciò che faceva per noi. Un binario a soffitto, in alluminio e su misura. Il servizio clienti si è occupato di noi al 100%, fornendoci informazioni sul montaggio, su come confezionare le tende e sulle misure necessarie.

binario piatto per tende a onde wave design minimallogo xprofiles

Un’azienda totalmente Made in Italy, di quelle che piacciono a noi, nata dalla passione per l’alluminio, arrivata a creare prodotti alla portata di tutti, di grande qualità e su misura: tendaggi, binari, zanzariere, questi i loro masterpieces.

Qui sotto un tutorial sul montaggio del binario che abbiamo ricevuto direttamente da Xprofiles.

 

L’articolo Come appendere le tende: le soluzioni disponibili proviene da My Happy Place.