Inutile un lungo prologo sulle candele profumate. Sono e saranno per sempre il punto debole delle home addicted. Non c’è visita da Ikea che non finisca con l’acquisto di un’innocente candela profumata, ammettetelo.
Ormai ce ne sono di tutti i tipi: di design, di soia, naturali, d’arredamento e cosi via. Sono un elemento per arredare casa molto più di altri accessori inutili.
Il punto principale della ricerca di solito si basa su quali candele profumate funzionano, ovvero rilasciano davvero profumo nei nostri ambienti e quali sono le migliori candele profumate.
Qui trovare una selezione delle preferite da My Happy Place, escludendo le classiche candele profumate di Ikea e Zara perchè so che tutti almeno una volta ne avete comprata una.
1.Candele profumate Yankee Candle da Douglas
Yankee Candle – Lake sunset
Un gran classico e intramontabile. La Yankee Candle. Non so se conoscete questa profumazione, si chiama Lake Sunset ed è la mia preferita (insieme a quella all’aloe). Ogni Natale ne ricevo una grande e dura in media circa 6 mesi, inutile dire che queste candele valgono tutto il loro prezzo.
Ne trovate ovunque online, nei negozi e addirittura in profumeria. Ne trovate al link delle profumerie Douglas a prezzi spesso scontati, come farsele scappare?!?
2.Candele profumate di soia: La Jolie Muse
La Jolie Muse – candele profumate
Una grande scoperta. La cera è totalmente di soia e quindi super eco-friendly, fa parte delle candele profumate totalmente vegetali. Il cofanetto con cui arriva è davvero carino, è perfetta per fare un regalo. Il profumo al gelsomino è davvero buono: fresco e pulito.
3.Candele profumate che funzionano: Lalique
Lalique – candelere
Voi direte, ma non fanno cosmetici? E io vi rispondo, “e anche di grande qualità”! Motivo per cui le candele non sono da meno, ognuna delle loro candele è ispirata ad un viaggio. Questa che vi propongo è tema Indonesia, dai profumi orientali e molto profondi.
Queste fanno parte per me delle candele che funzionano, la profumazione è subito percepita negli ambienti. Più è grande l’ambiente e più ci mette il profumo ad espandersi, ma alla fine il risultato è davvero ottimo.
4. Candele dell’architetto: Locherber
Locherber
Da quando il nostro caro architetto Andrea Castrignano ce le ha mostrate in tutte le forme, sono diventate un nome affermatissimo e non ho potuto non provarle. Questa al fico e rose mi ha davvero convinta. Anche qui scatole e design sono di altro livello, solitamente con contenitore in vetro e forma dalle linee sobrie e pulite.
5. Candele profumate di design: Kartell
Kartell Nikko
Ma non sono quelli delle sedie famose ? Si, e da un po’ sono anche quelli delle candele. Un’intera linea di candele di design, tanto di design che sono un vero e proprio oggetto di arredamento, forse un po’ troppo costose, ma da provare almeno una volta.
6. Un classico, le candele Millefiori
Millefiori
Linee semplici e package monotono per le classiche di Millefiori. Ci sono talmente tante fragranze di queste candele profumate che è impossibile non trovare la propria preferita. A me piacciono quelle fresche e cold water è sicuramente una di quelle.
Il battiscopa è quell’elemento un pò dimenticato, a volte un pò scomodo e altra un pò antipatico, che riesce però a fare la differenza all’interno di una casa. Quanti di noi quando pensano ad imbiancare o ristrutturare una stanza pensano immediatamente al battiscopa? Pochissimi, ve lo dico io, a meno che non siate del mestiere e allora il discorso cambia.
Spesso dimenticandolo, il risultato finale della vostra ristrutturazione può essere quasi disastroso, vittima di una scelta sbagliata. Il battiscopa, o zoccolino, è il tocco finale che darà continuità tra pavimento e muri delle vostre stanze.
Chi ha un occhio un pò più attento si renderà conto che più invisibile e nascosto è il battiscopa, più il risultato sarà pulito, sobrio e di design. E’ per questo che vi abbiamo già parlato dei battiscopa filo muro in uno dei nostri precedenti articoli, un sistema grazie al quale è stato possibile far arrivare lo zoccolino quasi all’incasso a parete, facendolo diventare invisibile.
Andiamo quindi a studiare quali soluzioni attuare per creare un battiscopa minimal.
Quale battiscopa scegliere?
Quale battiscopa scegliere
Ecco quindi il primo punto a cui fare attenzione. Qual’è il battiscopa giusto per i miei ambienti? Vista l’importanza di questo elemento all’interno delle stanze di casa, è fondamentale scegliere il battiscopa che si sposi alla perfezione con lo stile delle stanze.
Quali sono le caratteristiche che lo differenziano e che dobbiamo selezionare?
materiale
colore
misure
spessore
In passato, quando il parquet era solo in massello e le mattonelle erano la scelta più classica per una casa di una famiglia media, si era soliti utilizzare lo zoccolino dello stesso materiale del pavimento. Andando avanti nel tempo il mercato, gli architetti e le famiglie si sono evoluti. Si è persa la concezione che il battiscopa sia il prosieguo del pavimento e si è osato di più con i colori e i materiali. Ormai il pavimento in parquet con il battiscopa dello stesso materiale e colore fa un pò anni ’90. Chi vuole una casa moderna o ancor più minimal, cerca di nascondere lo zoccolino al massimo.
Ecco quindi che sono nate soluzioni più moderne, che permettono un vero e proprio battiscopa minimal.
Arredamento minimal battiscopa
Funzionalità e design, ecco cosa cerca chi è amante dello stile minimal. Nel caso specifico del battiscopa, chi ne cerca uno dal gusto moderno è sicuramente qualcuno che riconosce di doverne avere uno, ma sa anche che spesso non è così bello da vedere. In alcuni casi lo zoccolino crea anche delle difficoltà nell’inserimento di arredi ad incasso, andando a creare degli spessori dove non necessari. Quali sono le soluzioni quindi?
Uno è il battiscopa filomuro, incassato direttamente a parete, attraverso piccolo profilo a parete, installato prima della posa del pavimento. In questo modo riusciamo a nascondere quasi del tutto l’effetto antiestetico che ogni tanto crea il battiscopa, mantenendo però le funzionalità importantissime di questo elemento, non ultima le possibili irregolarità del pavimento. Pensatelo vicino ad una porta filo muro, sarebbe un matrimonio perfetto.
Battiscopa filo muro Eclisse
Altra soluzione è un battiscopa inclinato di Eclisse, sicuramente più discreto rispetto ad un battiscopa classico. Anche questa opzione come quella filo muro risolve il problema della polvere, non avendo la classica sporgenza superiore, ma soprattutto richiede una posa meno impegnata e costosa rispetto al filo muro.
Battiscopa inclinato Eclisse Delta
E’ possibile pensare anche ad un battiscopa in alluminio, se questo si sposa bene con il pavimento che avete selezionato per i vostri ambienti. Questo può avere tantissime tipologie e funzionalità: modelli super piatti, colorati, passacavo e non solo. E’ altamente personalizzabile e lavorabile come materiale, il prezzo è molto accessibile e permette di creare delle soluzioni ad hoc per ogni ambiente.
Battiscopa in alluminio
Arredamento minimal battiscopa si o no
Ecco quindi che sorge spontanea una domanda, battiscopa si o no? In un ambiente minimal, magari con un bel pavimento in resina compatto e omogeneo quello che vi piacerebbe di più sarebbe riuscire a creare un bell’angolo retto con i muri della stanza. Impatto visivo incredibile, pulizia del risultato assicurata. Ma è davvero possibile ricreare un pavimento senza battiscopa?
La risposta è piuttosto variegata. Partiamo dalla funzione stessa dello zoccolino, ovvero quella protettiva, di salvamuro, da urti o possibili macchie. Se per voi questo non è un problema, allora la risposta è sicuramente: battiscopa no! Create pure le vostre soluzioni senza battiscopa, con un effetto finale che crea continuità e apertura degli ambienti. Potete sicuramente ovviare al discorso macchie utilizzando una vernice matte facilmente pulibile o applicare una finitura sempre matte alla vostra tinta.
Battiscopa bianco minimal
Una delle soluzioni più semplici, per cui abbiamo optato anche noi, è senza dubbio il battiscopa bianco. Un ottimo compromesso per chi cerca uno zoccolino discreto ma che comunque svolga la sua funzione.
Battiscopa minimal in legno bianco
Scegliere un battiscopa in legno, bianco, è un ottima soluzione per chi sceglie un pavimento in parquet e ha dei mobili bianchi o comunque di materiali naturali. Se si sceglie di fare delle pareti con tinte a contrasto, con il battiscopa in legno si può pensare anche di tinteggiarlo, in modo da creare continuità con la parete colorata.
Un buon battiscopa bianco minimal ha uno spessore minore di 1 cm e un’altezza che varia dai 2 ai 10 cm. La scelta è completamente personale, essendo previsto però un risultato minimal, sono escluse modanature, fregi e quant’altro.
Mentre sono qui a decidere quale programma di rendering studiare per potermi aprire al mondo della progettazione 3d, scopro che uno degli articoli che vi piace di più riguarda i programmi gratuiti per arredare casa. Allora ho pensato che avrebbe potuto farvi solo piacere sapere qualcosa in più sui programmi disponibili per progettare la cucina direttamente online.
La cucina è una delle camere più importanti della casa, centro nevralgico dei pasti e di comunione. Riuscire a progettarla in modo corretto significa saper valorizzare gli spazi, senza dimenticare di avere piano di lavoro sufficiente e spazio per riporre a volontà.
Cucine, progetto online
E’ possibile fare tutto questo anche senza l’aiuto di un esperto, basta un pochino di pratica, un pò di tempo e di gusto. Ah e ovviamente, il programma giusto per progettare la cucina online, senza nessuna installazione, in modo semplice, ma soprattutto gratis.
Di questi programmi ce ne sono diversi, a seconda che voi vogliate un render o una pianta tanto per capire come saranno posizionati i blocchi della vostra cucina. Potete anche progettare una cucina in 3d gratis con i programmi dell’articolo che vi ho lasciato sopra, però certo non avrete un progetto con cucine realistiche da portare direttamente al rivenditore. Ovvero, non avrete poi il risultato reale così come lo avete fatto voi sul programma, ma solo un similare.
Che fare allora? Quello che vi consiglio è di creare un progetto di cucina online, direttamente con i configuratori dei brand a cui vorrete rivolgervi per comprare la vostra cucina. In questo modo arriverete con un’idea precisa in mente e tornerete a casa proprio con il risultato che avevate sognato.
Veniamo quindi all’atto pratico, studiamo come creare un progetto di cucina online.
Progetta cucina online Ikea
Partiamo ovviamente dal più conosciuto e in assoluto il nostro preferito: il planner per progettare la cucina Ikea online.
Vi basterà andare sul loro sito, nel menù laterale selezionare “Planner e configuratori” e scegliere il configuratore professionale per cucina Ikea. Questo tipo di configuratore è utilizzabile solo da desktop, da cellulare sarebbe impossibile poter utilizzare al meglio le sue funzionalità. Una volta entrati vi consiglio di creare un account, questo vi permetterà di poter salvare i progetti e riaprirli da dove li avevate lasciati, cosa fondamentale, soprattutto se siete alle prime armi e non avete le idee chiare.
Si aprirà tutto con un percorso guidato che vi darà modo di scegliere alcune informazioni principali relative alla progettazione della cucina:
dove posizionare il forno (in alto o sotto il piano di lavoro)
che tipo di cappa vorremmo (integrata o a parete/soffitto)
che frigorifero preferiamo (integrato o freestanding)
qual’è il layout della nostra cucina (su un lato, su due lati, a L)
Date queste informazioni principali, si passa poi all’inserimento delle misure. Bisognerà ricreare l’ambiente in cui verrà inserita la cucina. Muri, finestre, attacchi, allacci, prese e quant’altro.
Inserite quindi le informazioni di base, Ikea vi creerà un modello di cucina, sulla base delle vostre preferenze per non partire da zero. Avrete quindi la possibilità di modificare tutto a vostro piacimento, comprese le misure della cucina stessa.
Se non avete invece bisogno di aiuto nell’ideazione progettuale, potete saltare questi step iniziali e partire da zero ad ideare la vostra cucina.
E’ importante ricordarsi di ogni elemento e di ogni caratteristica dello stesso.
Ad esempio la scelta del piano di lavoro è molto importante, lo stesso programma ha all’interno un configuratore ad hoc solo per il piano. Giunture, verso delle venature del legno (nel caso lo scegliate in legno) e cosi via.
Potrete scegliere i frontali dei mobili, le maniglie, gli accessori interni, i pannelli di copertura delle pareti, ogni cosa che trovate anche in negozio insomma.
Una volta in negozio per fare l’ordine, potete semplicemente entrare con l’account che avete creato ad inizio procedura e riaprire il vostro progetto. L’esperto in negozio vi confermerà o modificherà il progetto, magari aggiungendo qualche elemento che vi è passato di mente oppure controllando che tutte le misure siano in ordine per permettere il montaggio da parte di Ikea. Riguardo questo argomento vi abbiamo già dato qualche consiglio indispensabile nell’articolo sulle nostre opinioni riguardo cucina Ikea, ad esempio come abbassare il prezzo del montaggio o come aggirare le restrizioni sulle misure.
Cucine su misura progetto online
Se avete la grande fortuna di poter scegliere una cucina su misura, magari fatta da un falegname, la scelta è decisamente molto più vasta e molto più personalizzata. Potrete scegliere uno dei tanti programmi per progettare la cucina gratis online a disposizione sul web. Il risultato potrà essere anche uno splendido render che vi farà sognare come se la vostra cucina fosse già lì in fotografia.
Con il progetto che tirerete fuori potrete comunque proporvi in un negozio con la vostra idea di partenza, adattando forme e stili a disposizione nel negozio stesso.
Kitchenplanner, progetto cucina online
Facendo una rapida ricerca online per la progettazione di cucine in 3d, il primo risultato sarà proprio Kitchenplanner.net. E’ un comodissimo sistema per poter creare la cucina secondo i propri gusti con la possibilità di condividere direttamente il progetto con i rivenditori di zona.
Una volta creato il vostro account (potete accedere anche senza, ma poi non potrete salvare o condividere il progetto), un sistema con configuratore virtuale vi guiderà fino a completamento del lavoro. Anche questo sistema, come Ikea, vi permette di configurare l’ambiente selezionando la forma che avrà la vostra cucina, senza dimenticare di inserire finestre, porte e allacci.
La cosa molto carina è che una volta creata la struttura, potrete modificare il design a vostro piacimento. I mobili sono modificabili completamente: colori, materiali ed elettrodomestici. E se avete bisogno di una mano in più, il configuratore automatico è sempre a vostra disposizione.
Una volta soddisfatti, create la vista in 3d della cucina, salvate o stampate il progetto, oppure inviatelo direttamente alla lista dei fornitori della vostra zona registrati su kitchenplanner per veder realizzata la vostra cucina.
Progettare la cucina online gratis con Smartdraw
Uno strumento decisamente pro è Smartdraw, con un periodo di prova gratuito di 7 giorni. Questo programma online è un pò più complesso rispetto a quelli visti fino ad ora, richiede un pochino più di manualità con la materia, ma con un minimo di pratica vi aiuterà non solo con la cucina, ma anche con molte altre stanze. Equivale ad un vero e proprio programma di progettazione archittettonica, potrete esportare i file in diversi formati, compreso .svg.
Smartdraw come progettare cucina online
Una volta creato un account, vi basterà selezionare la tipologia di stanza, scegliendo una base da cui cominciare, oppure partire da un piano ex novo. Le possibili combinazioni e i dettagli selezionabili sono tantissimi, anche molto tecnici a volte. Con questo sistema avrete la possibilità sicuramente di creare un progetto molto più ricercato e che rispecchi il vostro carattere al 100%.
In una casa è sempre molto importante organizzare gli spazi in modo funzionale. Lo è ancor più se si tratta di una casa non molto grande. E’ fondamentale riuscire a ricavare spazi dove poter riporre oggetti o dove poter svolgere attività casalinghe.
Ci sono però degli ambienti non utilizzati, magari perché di passaggio, e spesso per questo lasciati vuoti. Nelle prossime righe vi daremo qualche dritta per riuscire ad arredare il disimpegno di casa come si deve, senza sprecare spazi e rendendolo, oltre che uno spazio di passaggio, un ambiente unico.
Disimpegno casa, cos’è?
Per molti non è ancora chiaro cos’è il disimpegno di casa. Disimpegno e corridoio sono la stessa cosa? Esattamente di che spazio stiamo parlando?
Quando parliamo di disimpegno stiamo in generale indicando una zona di passaggio. Più nello specifico si intende una zona che permette l’organizzazione distributiva di una casa o di qualsiasi altro edificio. E’ quindi indifferente che si tratti di un corridoio, di una stanza o di uno spazio senza delimitazioni. Per intenderci, all’interno delle nostre case, stiamo parlando di quello spazio che ci consente di passare da zona giorno a zona notte, oppure della zona che collega la cucina al bagno (in questo caso il disimpegno, o meglio, l’antibagno diventa obbligatorio).
L’ingresso di casa è un disimpegno? Un tempo, nelle case, si era soliti progettare uno spazio di ingresso, dove poter accogliere le persone entranti, dove poter riporre i soprabiti. Questo spazio era decisamente ampio, una zona dedicata all’ingresso di dimensioni sicuramente più grandi di quelle a cui siamo abituati ora.
Nel tempo, l’architettura delle nostre case è cambiata, le metrature si sono ristrette. Siamo abituati ad avere ingressi che portano direttamente al soggiorno, con le pareti che diventano funzionali fino al limite della porta d’ingresso.
Nonostante questo, l’ingresso è pur sempre una zona di passaggio: dalla porta alla zona giorno di casa. Quindi possiamo comunque definirlo disimpegno, grande o piccolo che sia.
Disimpegno o corridoio sono la stessa cosa?
Come arredare il disimpegno di casa
Come appena detto, per disimpegno di casa intendiamo una zona di passaggio, uno spazio a scopo distributivo.
Ovviamente questo spazio può essere dislocato in diverse zone di casa e avere conformazione aperta o chiusa. Le possibilità di arredarlo sono quindi molto differenti tra di loro.
Arredare un disimpegno di casa chiuso, equivale ad arredare una vera e propria stanza. L’obiettivo principale è sempre quello di riuscire a capire la destinazione d’uso dello spazio, ovvero, cosa vogliamo fare per sfruttare al massimo i mq a disposizione? Ho bisogno di un ripostiglio, di una lavanderia o ancora di un angolo studio? Una volta capito perfettamente lo scopo che volete dare al vostro disimpegno si può partire.
Arredare un disimpegno lavanderia
Come detto sopra, nel caso in cui la cucina sia direttamente collegata con il bagno, è obbligatorio inserire un antibagno. Questa zona deve essere sfruttata al meglio per evitare che diventi solo uno spazio vuoto di passaggio. A seconda dei mq a disposizione ci sono diverse soluzioni da poter applicare, una di queste è adibirlo a zona lavanderia.
Noi lo abbiamo fatto nel nostro antibagno ed è stata una delle idee meglio riuscite di casa nostra. Avendo a disposizione uno spazio incassato, abbiamo progettato un mobile che andasse a contenere lavatrice, asciugatrice e tutti i detersivi e gli utensili destinati alle faccende domestiche, oltre ad un grande vano contenitore. Questo ci ha permesso di incorniciare gli elettrodomestici, nascondendoli un pò alla vista, e di avere a disposizione un enorme spazio per riporre oggetti.
Mobile per disimpegno lavanderia
Il nostro disimpegno con lavanderia
Arredare un disimpegno con scrivania
Nel caso in cui non si abbia a disposizione uno studio vero e proprio, è possibile arredare il proprio disimpegno con un angolo di lavoro a tutti gli effetti. In era di smartworking ormai è indispensabile pensare di avere una postazione con scrivania in casa.
Che si tratti di una stanza aperta o di una zona di passaggio, potete pensare di inserire una mensola profonda o un piccolo tavolo in una nicchia, oppure inserire la scrivania su di una parete attrezzata o una parete libreria. Se invece avete una piccola zona disimpegno in soggiorno e non sapete come utilizzarla senza “riempire” troppo lo spazio, potete pensare ad un mobile chiuso che all’interno abbia il vostro angolo studio. Ecco qualche immagine che può fare al caso vostro.
Arredare un disimpegno con una zona studio
DIsimpegno con nicchia studio
Disimpegno ingresso casa, cosa fare?
E cosa succede quando si ha un grande ingresso e non si sa come sfruttarlo al massimo? Come arredare l’ingresso rendendolo funzionale?
Nel caso in cui la vostra casa abbia un disimpegno all’ingresso, la prima domanda che dovete porvi per arredarlo a dovere è: cosa faccio appena varcata la porta d’ingresso? Ecco, per arredare il disimpegno dovreste riuscire a ricreare un ambiente che vi permetta di rispondere perfettamente a questa domanda.
Solitamente, in base anche alla stagione, all’ingresso di casa siamo soliti levare il cappotto, posare la borsa, riporre le chiavi, e così via. E’ quindi utilissimo arredare l’ingresso con uno spazio per riporre abiti e oggetti. A nostro piacimento possiamo decidere se questi spazi siano meglio a vista o nascosti. Di conseguenza opteremo per degli appendiabiti a vista oppure per degli armadi. Un’altra cosa utile è un sistema per potersi sedere, potrebbe essere comodo per mettersi le scarpe prima di uscire. Sono quindi ammessi divanetti, pouf o panche di ogni genere, anche con contenitore.
Nicchia con divanetto ingresso casa
Armadi contenitori nel disimpegno di ingresso
Noi in casa abbiamo 3 disimpegni, ecco come li abbiamo organizzati per non perdere nemmeno un centimetro:
disimpegno all’ingresso, con panca contenitore, cesto per pattine ospiti e attaccapanni;
disimpegno per zona notte, con piccola nicchia libreria e scarpiera dietro la porta;
antibagno tra cucina e bagno ospiti, con armadio lavanderia e scarpiera dietro la porta.
Avete intenzione di motorizzare la vostra tapparella e non sapete esattamente quale motore per tapparella scegliere?
Dovete sapere che scegliere il motore per tapparella può sembrare un’operazione semplice ma spesso si possono commettere errori banali. Il più comune? Sceglierne uno non adatto alle caratteristiche della tapparella che si intende manovrare.
Esistono diverse tipologie di motori per tapparella che possono essere racchiusi in due grandi categorie:
motori cablati, a loro volta distinguibili in motori:
standard
elettromeccanici
radiocomandati
motori a batteria
Ci concentreremo quindi sulle due principali categorie: motori cablati standard e motori a batteria.
Scegliere il giusto motore per le nostre tapparelle
Tapparella con motore cablato o motore a batteria?
Requisito fondamentale è capire se c’è possibilità di alimentare il motore.
Detto in maniera molto semplice, verificate se c’è la possibilità di portare linea elettrica all’interno del cassonetto delle tapparelle. Se questa è una possibilità remota, vi direi di orientarvi verso il motore a batteria.
Come scegliere il motore adatto al peso della tapparella?
Il motore deve essere dimensionato per alzare e abbassare agevolmente la vostra tapparella più volte al giorno. Per questo motivo i dati fondamentali da conoscere sono:
lunghezza tapparella
materiale della tapparella e quindi il suo peso
La potenza del motore è espressa in “Nm” (coppia nominale). Più sarà pesante la vostra tapparella (Kg), maggiore coppia nominale sarà necessaria per permettere al motore di alzarla senza avere problemi.
E’ quindi fondamentale scegliere accuratamente la potenza del motore per evitare che vada sotto sforzo generando sicuramente problemi.
Se non siete sicuri di aver capito come potete dimensionare la potenza giusta per il vostro motore per tapparella vi segnalo il sito Faisacasa.com. C’è un comodo simulatore per calcolare la potenza necessaria al motore.
motore per tapparella elettrico o a batteria
Dove acquistare il motore per tapparella giusto?
Troverete tantissimi siti online che vendono motori per tapparella. Noi vi consigliamo sicuramente Faidacasa.com,Bricoman e Somfy per quanto riguarda i motori cablati.
Se avete necessità di acquistare motori a batteria perché non avete la disponibilità di collegamenti elettrici nelle vicinanze del cassonetto vi consigliamo questo motore ricaricabile compatibile con Alexa e Google Home.
La vera differenza tra i due modelli? Il prezzo.
Lascio a voi il confronto finale e le conclusioni.
La bella stagione sta per arrivare e voi non dovete farvi trovare impreparati. Avete tutto il tempo per arredare il terrazzo senza spendere troppo e fai da te.
E’ il nostro sogno il terrazzo, siamo super appassionati di mobili per esterni ecco perché abbiamo pensato a voi e a come poter arredare un bel terrazzo low cost. Vi daremo idee per arredare un terrazzo senza spendere tanto, si, vi giuriamo che è possibile.
Ovviamente tutto varia in base alle dimensioni, allo stile che si vuole abbia il terrazzo, se il terrazzo è coperto o scoperto, tantissime variabili. E noi vogliamo dare una risposta a tutte le vostre esigenze. Mettiamoci all’opera.
Come arredare un terrazzo grande low cost
Iniziamo da una categoria che molti potrebbero pensare dedicata ai più fortunati, ma non pensate, arredare un terrazzo grande non è uno scherzo. E’ facilissimo fare errori, non riempire correttamente lo spazio, mettere insieme pezzi che non hanno nessuna armonia tra loro, pur di non lasciare buchi vuoti. Veniamo quindi a qualche soluzione low cost.
Regola numero uno per uno spazio grande, scegliere uno stile di arredamento. Vogliamo tutto in stile chic, vogliamo tutto in ferro o tutto in rattan, l’importante è che sia armonioso insieme. Per fare questo bastano anche gli accessori, anche se avete mobili differenti, potete dargli lo stesso stile aggiungendo qualche pezzo dello stesso colore, della stessa stoffa e cosi via. In questo modo evitate di spendere tanti soldi mantenendo i vari arredi che già avete.
Accessori per arredare terrazzo
Regola numero due, riempire con le piante. Noi amiamo le piante anche dentro casa, figuratevi fuori. In uno spazio esterno sono essenziali. Completano e arredano lo spazio come neanche un divano potrebbe fare. Potete creare le vostre aiuole con dei vasi di altezze diverse. Oppure inserire dei rampicanti a muro, con dei sistemi verticali, per incorniciare le pareti del vostro grande terrazzo. Potete anche dividere gli spazi con le piante, come si farebbe dentro casa con i muri: zona salotto, zona pranzo/cena e cosi via.
Arredare un terrazzo con le piante
Regola numero tre, osate con un bel tappeto. Ormai tantissime aziende producono tappeti per interno/esterno. Sono fatti con trame simil plastificate, spesso polipropilene, che quindi permettono di rimanere fuori anche durante giornate di pioggia. I tappeti sono sempre un elemento di completamento, delimitano gli spazi, creano armonia nelle aree più grandi di casa. Lo stesso vale per l’esterno e i prezzi sono assolutamente alla portata di tutti. Il nostro consiglio è comunque di tirare su i tappeti, soprattutto nei periodi invernali, per evitare che l’umido rimanga sul pavimento creando poi disagi.
Idee arredo esterno: tappeti
Come arredare un terrazzo piccolo spendendo poco
Qui la parola d’ordine è salvaspazio. Se arredare un terrazzo grande può risultare complicato dal punto di vista del risultato, arredare un terrazzo piccolo low cost lo è ancora di più. Sbagliare è semplicissimo.
E’ importante prima di tutto analizzare gli spazi che si hanno a disposizione e pensare bene al risultato che si vuole raggiungere: avete bisogno di un angolo ristoro o meglio un angolo relax oppure vorreste una soluzione che combina le due cose? Bene, pensiamo a qualcosa di snello, niente mobilio ingombrante, magari anche ripiegabile, in modo da poter riporre tutto in caso di non utilizzo.
Idee arredamento terrazzo piccolo
Obiettivo relax? Ovviamente ciò che vi serve è un angolo seduta. Non possiamo inserire un divano? Fa lo stesso. Una panchina, oppure una seduta ad angolo, da abbellire con dei cuscini, vi darà lo stesso modo di godervi l’aria aperta.
Obiettivo facciamo colazione all’aria aperta? I classici tavolini in legno ripiegabili sono un successo assicurato, ne avete visti in tutti i bar. Così come i tavoli o i banconi da ringhiera, un’ottima soluzione salvaspazio che vi farà godere il panorama del vostro balcone
Tavolo ripiegabile per terrazzo piccolo
In questo caso trovate già qualche soluzione pronta nel nostro articolo dedicato a come arredare un balcone.
Come arredare un terrazzo scoperto low cost
Nel caso stiate pensando a come arredare il terrazzo scoperto, sicuramente la prima cosa che vorrete fare è coprirlo. L’obiettivo è riuscire a sfruttare il vostro spazio esterno al meglio, facendo in modo che anche nelle giornate piovose, soleggiate, o ventose, voi abbiate riparo.
Bisogna innanzitutto dotarsi di un ombrellone, coperture in legno ben fatte o pergolati in alluminio non sono del tutto low cost. Vi consigliamo gli ombrelloni con braccio laterale, in modo da poter sfruttare a pieno lo spazio sottostante senza dover per forza usare un tavolo con foro centrale. In questo modo potete scegliere di mettere sotto sia un salotto che un tavolo da pranzo.
Un’altra cosa che non dovrebbe mancare sono delle soluzioni frangivento ai limiti del vostro terrazzo, in legno o anche più moderne, altrimenti l’ombrellone non si rivelerà una grande soluzione.
Ombrellone per terrazzo scoperto
Altra cosa a cui pensare è l’illuminazione. Illuminare un terrazzo low cost è abbastanza semplice. Ecco delle idee illuminazione terrazzo.
Illuminazione terrazzo low cost
Potete pensare alle soluzioni senza fili, ad energia solare, per un vero risparmio sui costi. Ci sono lampade molto forti che riescono ad illuminare senza problemi anche le superfici più grandi. Potete inserire l’illuminazione anche sotto al vostro ombrellone, in modo da poterlo lasciare sempre aperto, anche di sera. La regola è sempre quella di pensare all’illuminazione diretta, come quella che abbiamo appena proposta, ma anche a quella indiretta, per ricreare delle soluzioni rilassanti e con luce soffusa perfette per il post cena. Una piantana creerà un pò l’idea del salotto all’aperto.
Arredare un terrazzo per bambini
Ovviamente avendo uno spazio aperto, il pericolo è dietro l’angolo. Se il vostro terrazzo ha ringhiere o parapetti bassi, vi consigliamo di non mettere nulla in prossimità di questi dove il bambino possa arrampicarsi, anche un vaso è sufficiente.
Dopo il consiglio sicurezza passiamo a quello di stile 🙂
Anche i più piccolini hanno bisogno del loro angolo all’aperto, è per questo che dovrete ricreare la loro area anche sul terrazzo, così come fate dentro casa. Ikea ha tantissime soluzioni di arredamento low cost per l’aria aperta. Un tavolino, un mini salotto è ciò che farà sentire il vostro piccolo nel suo ambiente, senza avere la necessità di spostarsi nel vostro.
Idee arredamento terrazzo per bambini
Cosa che non deve mancare una piccola zona gioco. Se avete spazio, utilizzare il terrazzo come fosse un giardino è la soluzione giusta. Terrazzo a prova di bimbo con un’altalena, un piccolo scivolo, una sabbiera, o anche dei giochi come una cucinetta o una casetta sono sempre molto apprezzati dai bimbi, che possono utilizzarli più liberamente che dentro casa.
Come arredare un terrazzo moderno: idee arredo esterno
Avere uno spazio all’aperto, significa avere una vera e propria stanza in più. L’approccio che si deve avere quando stiamo per arredare un terrazzo è proprio quello di pensare ad un ambiente aggiuntivo di casa. Dobbiamo avere la stessa accortezza che abbiamo avuto mentre stavamo arredando il nostro salotto.
Salotto per esterno
Negli ultimi anni è diventato indispensabile arredare un terrazzo con i salotti da esterno. Divano, poltrone e tavolino, sono l’elemento base per creare un arredamento moderno e completo per il tuo terrazzo. Senza spendere molto riuscite a trovare diverse soluzioni: dal rattan, al teak, al ferro minimal. Puoi completare lo spazio relax con dei grandi cuscini da esterno, colorati se sei più un animo pop, bianchi o neutri se sei più uno stile chic.
Un’altra idea per arredare il terrazzo moderno è allestire la tua piccola oasi di relax lontano dal caos. Per fare questo puoi ricreare una zona solarium, delimitandola dal resto del terrazzo con delle piante. Un luogo per una pausa al sole. Ti serviranno sicuramente delle sdraio, delle chaise longue e dei pouf per goderti un attimo di pace e rendere tutto più accogliente.
Se anche voi, come noi, odiate quelle orrende funi delle tapparelle ingiallite, allora questo è il post che fa per voi!
Qui sotto troverete i consigli giusti per eliminarle e montare un motore tapparella fiammante.
Motore tapparella, come funziona?
Facilissimo! Il motore funziona con energia elettrica, è necessario quindi prevedere un collegamento elettrico con il motore della tapparella. Ecco quindi, come collegare il motore della tapparella all’elettricità:
State ristrutturando casa? Cosa state aspettando? Prevedete subito il collegamento elettrico.
Non avete nessuna intenzione di ristrutturare casa ma volete comunque montare il motore alla tapparella? Si può fare, con qualche difficoltà in più, ma sfruttando i punti luce nelle vicinanze della finestra ci riuscirete anche voi.
sostituire motore per tapparella elettrica
Dove acquistare il motore della tapparella?
Vi parlo della nostra esperienza.
Per la ristrutturazione del nostro appartamento abbiamo deciso di eliminare tutti i comandi manuali e di motorizzare tutte le tapparelle. Il materiale è stato comprato completamente online.
credit by FaidaCasa
Per quanto riguarda i motori sono stati acquistati sullo store online di uno dei nostri negozi preferiti: ecco il motore per tapparella Bricoman. Mentre le nuove tapparelle sono state acquistate sul sito faidacasa.com specialista del settore.
Motore tapparella, quale scegliere? esistono di diverse potenze e la scelta va fatta in base al peso della nostra tapparella.
Come montare il motore tapparella?
Il motore si infila e fissa direttamente nel rullo avvolgitore della tapparella.
Nelle case un più vecchiotte i rulli erano spesso fatti in legno e la tapparella veniva inchiodata tramite dei cintini al rullo stesso. In questo caso dovrete cambiare necessariamente anche il rullo, installando un rullo ottagonale in acciaio.
Immagine come montare motore tapparella
Cosa devo fare una volta installato il motore?
Sei a cavallo, ma non ancora al traguardo 🙂 Sicuramente dovrete eliminare la funzione manuale (il cintino per intenderci) e chiudere il buco che conteneva l’avvolgitore.
Ora potrete effettuare il collegamento elettrico, collegare il motore ad un pulsante e regolare il fine corsa del motore (sarà un pò difficile per la prima tapparella ma per le altre andrà sempre meglio).
Un consiglio. Come per l’azionamento manuale, anche il motore ha bisogno di manutenzione. Quindi, se avete degli isolanti per cassonetti, come noi, cercate di garantire l’ispezionabilità del motore stesso.
Come posso controllare il motore il con Alexa continuando ad usare l’interruttore?
Per creare una sorta di domotica fai da te esistono dei fantastici “attrezzi” che consentono di controllare il motore per tapparelle tramite Alexa o Google Home.
Noi abbiamo installato il nuovissimo Sonoff Dual R3 un fantastico dispositivo che consente di comandare il motore con i comandi vocali.
“Alexa, apri le tapparelle”
“Alexa, Imposta le tapparelle al 30%”
L’installazione è facile e può essere fatta da chiunque abbiamo un minimo di pratica con i normali lavori fai da te.
Vi consiglio di seguire il video che mostra passo per passo come effettuare l’installazione e la pagina che entra nel dettaglio della configurazione del dispositivo.
Siete pronti? Ora potete installare il vostro motore per tapparella e controllarlo con Alexa o Google Home.
Dedichiamo questo articolo ad un vero pezzo di design, un’icona, un arredo senza tempo: il divano Chesterfield. Nei prossimi paragrafi vi aiuteremo a scoprire tutto quello di cui avrete bisogno per capire se è il divano più adatto al vostro salotto.
divano Chesterfield originale
Per chi non lo sapesse, questo divano è nato in Inghilterra, tra il Settecento e l’Ottocento, ideato dal quarto conte di Chesterfield, ed è proprio a lui che deve il suo nome. La caratteristica principale di questo divano è proprio la sua tecnica di lavorazione, chiamata capitonnè: rigorosamente in pelle impuntato con dei bottoncini.
Questo divano ha avuto talmente tanto successo che ormai viene chiamato per nome, da lui sono stati poi creati poltrone e pouf.
Ma andiamo avanti, ecco alcune cose che dovete sapere per decidere se il divano Chesterfield è quello più giusto per casa vostra.
Divano Chesterfield, caratteristiche
Questo pezzo unico è un’icona di eleganza e mascolinità, non per altro viene spesso inserito in uffici e contesti lavorativi. Si tratta di un mobile di prestigio lavorato artigianalmente, proprio con la tecnica capitonnè, utilizzando pelle bovina, ottimo compromesso tra morbidezza e robustezza.
poltrona Chesterfield
Senza dubbio, se si cerca un divano semplice da mantenere, questo è quello che fa per voi. Se di buona fattura, ci metterà decenni prima di rovinarsi. Altra caratteristica riguarda la pulizia, infatti se avete un animale in casa, di sicuro scegliendo questo divano non sbaglierete. Semplice da pulire e tenere in ordine.
Come riconoscere divano Chesterfield originale? Grazie alle sue uniche caratteristiche:
rivestimento in cuoio di vacchetta
seduta bassa
gambe in legno massello
chiodi di fissaggio sulle bordure
bottoni sullo schienale per fissare internamente la pelle
Come abbinare un divano Chesterfield
Arriviamo quindi a capire se questo divano si può inserire in maniera corretta dentro le vostre case. Se non lo avete già letto date un’occhiata al nostro articolo su come scegliere il divano giusto.
Come detto si tratta di un pezzo elegante, con carattere e uno spirito molto duro. Viene spesso utilizzato negli studi legali, negli uffici formali. Il punto è proprio questo, si tratta di un divano di design, talmente iconico che se inserito con gusto, riesce a stare bene in qualsiasi salotto.
divano Chesterfield stile industriale
Potete abbinare perfettamente un divano Chesterfield con uno stile industrial. Il cuoio, il ferro, il legno, si abbinano in modo semplice e senza fare troppi errori. Vi abbiamo parlato già dei vari stili di arredamento, non farete certo fatica a trovare quello che fa per voi.
Potete poi sicuramente inserire questo divano in un appartamento dai toni eclettici. La serietà delle sue linee romperà un pò le righe tra i colori e le fantasie scelte.
divano Chesterfield arredamento classico
Ovviamente il Chester è la scelta giusta in un appartamento in stile classico. Le sue curve nette e morbide si sposano alla grande con i mobili antichi, data anche l’età di questo divano, non poteva essere altrimenti. Attenzione però a non scurire troppo gli ambienti utilizzando solo colori troppo bui.
Chesterfield per arredamento classico moderno
Divano Chesterfield dove si compra
Dove comprare un divano Chesterfield originale e fatto ad opera d’arte? Vi presentiamo i nostri amici di Vama Divani, un’azienda toscana, nata negli anni Settanta, diretta dalla famiglia Magrini. Insomma una di quelle aziende che piacciono a noi: made in Italy e conduzione familiare. Il loro punto vendita è ad Arezzo, nella nostra amata Toscana.
Grazie a Vama è possibile comprare il vostro divano Chesterfield anche online. Potrete chiedere direttamente all’azienda tutte le personalizzazioni di cui avrete bisogno, trovate tutti i loro Chester a questo link. Una volta scelta la misura, la pelle giusta, potrete richiedere il vostro preventivo. La cortesia è di casa e l’aria familiare si respira ovunque.
Se siete curiosi di come si realizza un divano Chesterfield, ci pensa Vama a mostrarvelo in ogni dettaglio con questo video stupendo.
Ci sono iniziative che ci piace sponsorizzare e di cui ci piace raccontarvi. Questa è una di quelle. Di cosa stiamo parlando? Di due ragazze, piene di talento e voglia di fare, che hanno deciso di fare coppia per dar voce al loro sapere. Loro sono Valentina Solano e Simona Renga, due architette partenopee con un grande carattere sui social e uno stile inconfondibile.
Di cosa si occupano? Offrono dei corsi dedicati alla creazione di moodboard per l’interior design.
I corsi sono dedicati a tutti, anche ai professionisti, i quali, attraverso il moodboard, riescono a comunicare in modo più diretto con il cliente e allo stesso tempo possono utilizzarlo per visualizzare in maniera “reale” tutti i materiali scelti per una ristrutturazione o un restyling.
Cos’è un moodboard di interior design
Per “moodboard” si intende una tavola degli umori, ovvero il raggruppamento di un insieme di elementi che rappresentano una sensazione. Materiali, colori, porzioni di oggetti o piante, ogni cosa può esserci d’aiuto per comporre la nostra tavola sia se stiamo affrontando un progetto di interior design, che un evento o un progetto creativo in generale.
Moodboard zona giorno
Ecco quello che ci spiega Valentina nel suo blog. In pratica un moodboard può aiutarci, fin da subito a capire come accostare materiali, idee e linee all’interno di un progetto. Questo può aiutare molto, soprattutto se si è in procinto di ristrutturare una casa. Le due ragazze, insieme ai partecipanti del corso, sono giunte alla conclusione che un moodboard in generale, per la sua capacità rappresentativa dei materiali ed i colori, può essere inteso come un valido sostituto del render o addirittura molto più efficace.
Moodboard arredamento
Lo sapevate che un moodboard è anche un inizio per progettare un ambiente o un’intera casa? Si inizia proprio cosi. Si fa un brainstorming e si unisce tutto su di un foglio (di carta o online). Questo permette di capire subito se le idee che si hanno per un determinato progetto di arredamento possono funzionare insieme.
E’ per questo che partiamo proprio da questo quando iniziamo una delle nostre consulenze di arredamento online. In base alle vostre richieste produciamo un moodboard per gli interni di ognuna delle stanze che ci chiederete di progettare.
Ecco qualche esempio.
Moodboard arredamento ingresso casa
Moodboard cucina idee
Come fare un moodboard di interior design?
Il primo step è quello di raccogliere le idee. Si mettono insieme gusti e desideri per trasformarli poi in elementi di progetto. Un fiore, un colore, un rubinetto, un film, tutto può essere parte del moodboard. Una volta passato lo step di raccolta, si passa all’assemblaggio e si uniscono tutti gli elementi in un’unica tavola cercando di dare un tono armonico al proprio lavoro.
Valentina e Simona si occupano proprio di questo. Hanno creato dei workshop di moodboard interior design che hanno tenuto a Napoli, dividendoli in composizione, fotografia e revisione. Tutto questo finché il virus non le ha bloccate, ma senza perdersi d’animo, hanno trasferito i loro workshop online e proprio il prossimo 30 maggio ne terranno uno in video call.
Niente paura, torneranno poi con i loro workshop dal vivo e a contatto con i materiali, che è proprio la parte più bella dei loro incontri.
Moodboard zona notte
Moodboard interior design online
Si ma se il workshop è online, come possiamo mettere insieme gli elementi? Niente panico.
Tutto è stato pensato per poter essere digitale. Il nuovo workshop infatti tratterà proprio di Moodboard digitali: il moodboard non verrà più realizzato utilizzando campioni di mattonelle, tessuti e pantoni, ma verrà composta interamente online grazie ad un app. Si partirà dall’analisi di immagini rappresentative, capiremo come sceglierle e infine come utilizzarle nella composizione della tavola. Questa versione è ideale per chi non dispone di una buona quantità di campioni nel proprio studio e vuole sperimentare accostamenti diversi utilizzando le immagini dal web.
Chi meglio di noi può dirvi come arredare una mansarda? Chi ci conosce sa benissimo che prima della nostra nuova casa abitavamo nella mansarda dei miei genitori. Proprio da lì abbiamo iniziato, proprio lì la nostra piccola Baby A. ha passato i suoi primi mesi di vita.
Il nostro sogno, prima di comprare casa, era di quello di realizzare il progetto di ristrutturazione della mansarda pensato da Andre, in cui ogni angolo era studiato ad hoc e tutti gli spazi venivano sfruttati. Poi è successo che siamo diventati 3 e allora ci siamo dovuti ridimensionare, ma questa è un’altra storia 🙂
Ecco quindi che vi spiegheremo come avevamo pensato il progetto e vi mostreremo come far diventare un semplice sottotetto un appartamento unico e su misura per voi.
Arredare una mansarda Ikea
Partiamo dal presupposto che non vogliamo spiegarvi come ristrutturare la vostra mansarda, ma semplicemente darvi qualche dritta su come arredare una mansarda, che è ciò per cui siamo qui.
grandi strutturali. Per chi come noi non aveva un grande budget a disposizione, arredare la mansarda con Ikea ci sembrava la soluzione più intelligente.
come arredare una mansarda da Ikea
Ecco quindi come avevamo pensato gli spazi che avevamo a disposizione.
La mansarda aveva un’altezza di 2,25mt nella parte alta, questo ci consentiva di inserire qui la cucina e gli armadi a muro preesistenti.
La cucina era sempre un modello Voxtorp di Ikea, come quella che abbiamo attualmente, a cui avevamo inserito lateralmente una colonna senza sportelli anteriori, per poter inserire la lavatrice, in modo da non dover occupare spazio importante in bagno. L’utilizzo della colonna della cucina Ikea ci avrebbe evitato dover chiamare il falegname per creare l’arredo su misura.
Il bello di poter utilizzare Ikea è che essendo i mobili completamente componibili, si può giocare con le misure che l’azienda ci mette a disposizione per adattarle perfettamente alla vostra mansarda.
L’open space che vedete nel render prevedeva oltre alla cucina a tutta altezza, la zona soggiorno, con divano, tavolo e tv. Il mobile tv previsto è BESTA, disponibile di diverse altezze, profondità e larghezze. Nella parte bassa è stato posizionato un divano a due posti, in questo modo non si ruba altezza a zone di passaggio.
Arredare una mansarda bassa: trucchi e consigli
La parte più bassa della nostra mansarda era di 150cm. Vi facciamo vedere cosa avevamo a disposizione e come volevamo arredare la mansarda bassa.
Nella prima foto trovate lo stato di fatto della mansarda, dove c’era ancora la scala che portava al piano inferiore di casa, due camere e la porta del bagno di fronte a quella che sarebbe stata la cucina, che non avremmo potuto tenere se non facendo un antibagno obbligatorio.
Nella seconda foto trovate il nostro progetto: un open space con zona giorno, cucina e zona pranzo, camera con bagno che sarebbe stata ridotta per dare spazio ad una cabina armadio di tutto rispetto. Come abbiamo sfruttato la parte bassa della mansarda? Come si vede dalla pianta, sono sempre stati presenti due ripostigli sottotetto, completamente chiusi da ante su misura. Abbiamo spostato un tramezzo dando più spazio alla parte dedicata al ripostiglio, creando una vera e propria cabina armadio, con scaffali per scarpe nell’ultima parte più bassa.
Nell’area dell’open space invece abbiamo mantenuto la parte ripostiglio, posizionando il divano davanti e mantenendo invece più arioso l’ingresso con parete tv.
Arredare una mansarda open space
Cucina con open space mansarda
Cucina con open space mansarda
Come via abbiamo già fatto vedere dalla pianta, abbiamo creato un unico ambiente di più di 30mq, abolendo una camera da letto, creando una cucina lungo il muro più alto e lungo e distribuendo nello spazio restante soggiorno e zona pranzo.
Qui bisogna essere bravi a suddividere bene gli spazi con illuminazione e arredamento. Ricordatevi di inserire un corpo illuminante sopra al tavolo, per delimitare lo spazio senza muri, dedicato al pranzo. Dividete il salotto utilizzando un mobile libreria, basso o alto, a seconda delle misure del vostro soffitto.
Noi avevamo già gli spazi ben delimitati dalle misure stesse e poi in realtà avevamo a disposizione una super terrazza mansardata che ci lasciava gli ambienti luminosi e ariosi.
Idee arredamento mansarda
Regola numero uno? Aria. Date ai vostri spazi la possibilità di essere il più aperti possibile. Non soffocate tutto con mobili scuri, a tutta altezza (a parte cucina e armadi a muro) o che sporgano più del dovuto dalle pareti.
Prediligete mobili aperti, come quelli in ferro o con ripiani a vista, dai toni chiari e che rimangano leggeri alla vista. Questo vi permetterà di non soffrire troppo quel soffitto spiovente, che se gestito male, vi sembrerà farvi mancare l’aria.
Illuminate più che potete, oltre che con la possibilità di aprire dei lucernari, con illuminazione artificiale che assecondi l’andamento del vostro soffitto (dimenticate lampadari a sospensione). Quindi binari con faretti, faretti singoli e lampade da terra negli ambienti più di comfort.