Arredare un salotto piccolo è una vera e propria sfida. Dalla disposizione dei mobili alla scelta di cosa mettere davanti al divano, ogni dettaglio diventa indispensabile per organizzare al meglio l’ambiente e farlo sembrare addirittura più grande di quanto non sia in realtà.
In questo vengono in aiuto gli arredi salvaspazio, che nella forma di tavolini componibili, sovrapponibili, impilabili o dotati di doppio ripiano aumentano le possibilità di contenimento e moltiplicano i punti d’appoggio riducendo al minimo l’ingombro effettivo.
Leggi l’articolo: troverai idee, suggerimenti e immagini per ottimizzare un soggiorno small con una selezione di tavolini da salotto moderni che combinano funzionalità ed estetica.
Alti e stretti, compatti e non ingombranti, i tavolini da caffè destinati ai salotti poco spaziosi devono rispettare una regola d’oro: le dimensioni ridotte.
Poiché ogni centimetro risparmiato è un centimetro utile da destinare a un divano più grande, una poltrona più comoda o una piantana più larga, complementi e accessori rimodulano le loro misure per rendere il salotto un ambiente ultra accogliente senza tuttavia sacrificare funzionalità, praticità e resa estetica.
Anzi, i tavolini da fumo contemporanei scatenano una vera e propria battaglia di originalità per raddoppiare le superfici d’appoggio, creare nicchie o snellire le strutture per rispondere alle necessità degli ambienti domestici contemporanei e vedersi attribuito il titolo di arredi salvaspazio.
Nell’immenso universo dei tavolini bassi, alcuni modelli si contraddistinguono proprio per l’attenzione dedicata a ingombri contenuti e volumi ridotti. Tra i più famosi spiccano:
i tavolini laterali
i tavolini con doppio ripiano
i tavolini sovrapponibili
i tavolini impilabili
i tavolini componibili o modulari
i tavolini servitore o servetto da divano
Vediamo nel dettaglio le caratteristiche di ogni modello.
Tavolini lato divano
I tavolini laterali sono un must have che non può mancare in un salottino moderno. Più alti e stretti dei loro omonimi frontali, devono il nome allo speciale posizionamento che li vede collocati accanto al divano o in prossimità di una poltrona.
I tavolini per lato divano razionalizzano le dimensioni pur mantenendo un design moderno e accattivante. Progettati per essere compatti e poco ingombranti, hanno un’altezza di 50 cm circa dal pavimento.
Quanto alle forme, la predilezione è ai tavolini rotondi: la forma curva e arrotondata dal top consente di risparmiare preziosi centimetri in larghezza, oltre a servire da perfetto piano d’appoggio per una lampada, una pianta, un vaso o un telefono vintage.
Chiamato anche doppio, il tavolino a due ripiani è uno speciale modello di tavolo da fumo la cui peculiarità sta nella presenza di 2 piani d’appoggio. Complemento salvaspazio per eccellenza, si fa notare per la struttura più o meno asimmetrica che integra due top di dimensioni uguali o diverse, sfalsati in altezza o in larghezza per aumentare la superficie disponibile per sistemare riviste, un telecomando.
Rotondi, quadrati, rettangolari: i tavolini a doppio ripiano si ispirano alle forme geometriche più tradizionali e le modernizzano in chiave contemporanea. Top con angoli arrotondati, abbinamenti di materiali e finiture altamente decorative come il vetro stampato sono solo alcuni degli elementi che fanno di ogni tavolino un accessorio da esporre con orgoglio nel centro della stanza.
Simili ai modelli multitop, i tavolini con piani sovrapponibili sono celebri per la loro versatilità d’uso. Impiegati in set di 2, 3 o in composizioni di più elementi, si prestano a creare soluzioni d’arredo inedite facendo tesoro di una minima differenza d’altezza tra i tavolini più bassi e quelli di dimensioni maggiori.
Il risultato è una scenografica composizione di tavolini da caffè che punta sulla resa estetica senza rinunciare alla funzionalità. Quanto a personalizzazione, materiali e finiture consentono di dare libero sfogo alla fantasia con abbinamenti inediti di top bianchi e colorati, in gres e legno, in effetto marmo e imitazione cemento.
Quanto a funzionalità, invece, è d’obbligo ricordare che ogni tavolino da caffè è un elemento a sé, può essere utilizzato singolarmente o a coppie, in trio o in gruppo. Allo stesso modo, le composizioni possono essere smantellate per spostare i tavolini in vari punti della stanza: a lato o davanti al divano, al centro del salotto o all’ingresso di casa.
Perché scegliere dei tavolini da salotto sovrapponibili:
per creare giochi di altezze diverse tra i piani
per osare con abbinamenti di finiture e materiali
per disporre di più tavolini utilizzabili separatamente
Salotto condiviso con la cucina? Monolocale mini? Quando lo spazio è davvero ridotto bisogna agire d’astuzia e ricorrere al caro e vecchio effetto matrioska tipico dei tavolini impilabili.
Grazie a un semplice sistema ad incastro, il tavolino più grande consente di riporre al suo interno i modelli più piccoli, che si inseriscono sotto il piano d’appoggio sfruttando la superficie già occupata. In altre parole, la struttura a giorno diventa un vero e proprio contenitore dove annidare, e impilare, 2 o 3 tavolini da salotto.
Come le composizioni sovrapposte, anche i tavolini ad incastro offrono un doppio uso. Uniti, funzioneranno come un tavolino da caffè singolo; separati, potranno essere impiegati in punti diversi del salotto, a seconda delle occasioni o dei momenti della giornata.
Perché scegliere un set di tavolini impilabili:
per ridurre al minimo lo spazio occupato
per racchiudere uno, due o tre tavolini in un unico complemento
Chi dice ambienti di piccole dimensioni dice arredi modulari. Specializzati nell’ottimizzazione dello spazio, divani, librerie e pareti attrezzate si contendono il titolo di miglior soluzione salvaspazio con proposte accattivanti, moderne e talvolta originali.
È questo il caso dei tavolini da salotto componibili, che prendono forma dall’abbinamento di più moduli uguali o diversi per restituire un risultato quasi su misura. La componibilità è il motivo per cui i tavolini modulari spopolano nei salotti dalle misure ridotte: minore è lo spazio disponibile, minori saranno gli elementi impiegati per comporre il tavolino da caffè.
Perché scegliere un tavolino modulare componibile:
per creare composizioni originali e personalizzate
per configurare un complemento quasi su misura
per cambiare il look del salotto a seconda delle necessità
Ultimo in ordine di apparizione, il tavolino servitore è un accessorio salvaspazio che non passa mai di moda. Chiamato anche servetto, si fa riconoscere per la particolare struttura a C che consente di far scivolare la base sotto la struttura del divano e di avvicinare il piano alla seduta.
Punto d’appoggio indispensabile per un piccolo PC, il servetto mostra una certa attitudine salvaspazio anche nella resa estetica. Solitamente proposto nei modelli rotondo o quadrato, spesso sfoggia un design minimalista ed essenziale, che abbinamenti evergreen come metallo e legno o ferro e marmo vestono alla perfezione.
Perché scegliere un tavolino-servetto da divano:
per disporre di un piano d’appoggio per il PC
per dare un’alternativa al tradizionale tavolino lato divano
Arredare una stanza-studio funzionale: come? Questa è la domanda di chi dispone di una camera in più e vorrebbe organizzare una zona dedicata sia al relax che al lavoro da casa.
Piccolo o grande, usato spesso o raramente, il cosiddetto home office deve essere progettato come un angolo di pace in cui studiare, lavorare, ricevere videochiamate, leggere e rispondere alle mail senza essere interrotti né disturbare gli altri abitanti della casa.
Fin qui nessun problema, ma la faccenda si complica quando si vuole che lo studio funga anche da camera degli ospiti. Scrittoio, scrivania e libreria si trovano quindi a condividere lo spazio con una letto, un piccolo armadio, un guardaroba da parete e tutto quello che può tornare utile per ospitare amici o parenti durante la notte.
Se non sai da dove partire o sei alla ricerca di suggerimenti, ti diamo qualche consiglio. Scopri le nostre idee d’arredo salvaspazio per sfruttare al meglio i centimetri disponibili e allestire la stanza-studio più adatta alle tue esigenze.
C’è chi opta per il minimalismo estremo, chi per i grandi classici e chi per la sperimentazione degli stili. Qualunque sia l’attitudine, quando si tratta di arredamento per lo studio la parola chiave è una: funzionalità.
Nata come spazio ibrido, non sempre ben identificato e spesso vittima di una procrastinata disorganizzazione, la stanza supplementare mostra una certa affinità per i mobili di dimensioni ridotte e polifunzionali, meglio ancora se trasformabili o a scomparsa.
Via libera, allora, a letti richiudibili a muro, scaffali poco profondi, tavolini da caffè sovrapponibili e tutto ciò che suggerisce una certa ottimizzazione dello spazio senza rinunciare al massimo della praticità.
Vediamo nel dettaglio qualche idea.
Letti verticali e orizzontali da parete
Sono i mobili a scomparsa per eccellenza, gli arredi che risollevano le sorti dei monolocali e permettono a zona notte e zona giorno di convivere in uno stesso ambiente.
Chiusi in strutture che evocano la silhouette di armadi e mobili contenitore, i letti a muro sono diventati così celebri che se ne contano svariati modelli. I più famosi restano quelli ad apertura verticale, seguiti dalle varianti con dormita trasversale e i paggetti salvaspazio.
E questo per non parlare della superficie di riposo, non più limitata al tradizionale letto singolo ma declinata anche nei formati matrimoniali.
La meccanica di trasformazione facile e veloce, da un lato, e le dimensioni contenute, dall’altro, sono i fattori che determinano il loro successo in stanze piccole o utilizzate come camere da letto per gli invitati.
Meno celebri dei letti che scompaiono, anche le scrivanie richiubili raccolgono un discreto successo. Condividono con le consolle allungabili e i tavoli da parete la stessa funzione, ovvero la messa a disposizione di un piano di lavoro che può essere riposto quando non si ha la necessità di usarlo.
Diversamente dagli altri arredi, le scrivanie a scomparsa funzionano con un sistema a ribalta che – fino al suo utilizzo – resta nascosto all’interno di un mobile a muro poco profondo (o, per meglio dire, ultra slim).
Utili per allestire un piccolo angolo studio, offrono un piano di lavoro da usare come postazione PC, zona compiti o piccolo scrittoio per svolgere saltuarie attività da remoto. Il vantaggio deriva dalle dimensioni estremamente ridotte, che ne suggeriscono l’impiego anche in ambienti mini o in parte già arredati.
Gambe, piedi e basi scompaiono quando l’arredamento abbraccia la filosofia del salvaspazio. Ne sono la prova gli scrittoi a parete, che organizzano postazioni di lavoro o per PC che sfidano le leggi della gravità.
Moderni nel design e accattivanti nella forma, gli scrittoi a muro hanno spesso le sembianze di mensole sospese ultra minimal, dallo stile essenziale.
Al piano, indispensabile come superficie d’appoggio per libri, cancelleria e dispositivi elettronici, i modelli più originali abbinano montanti laterali, ripiani lineari e accessori aggiuntivi come ganci e pomoli appendiabiti.
Se la camera dispone di muri vuoti, valuta la possibilità di riempire le pareti con un sistema di scaffali modulari. Ispirati alle scaffalature industriali ma ingentilite dal punto di vista dell’estetica, montanti, ripiani, cestoni, cassetti e armadietti chiusi mettono a disposizione una libertà progettuale senza paragoni, che trova impiego in ambienti ampi come in piccoli locali di servizio.
Versatili – per non dire camaleontiche, librerie in metallo leggere e dalla struttura sottile riscontrano un certo successo anche per l’estrema personalizzazione delle soluzioni. Alte o basse, con scrivania integrata o penisola, propongono perfino configurazioni bifacciali o divisorie per organizzare al meglio un open space.
Arredare le pareti con le mensole è una delle tendenze evergreen dell’interior design. Diventati veri trend setter nel salotto o nel soggiorno, ripiani di ogni dimensione e spessore trovano anche nella stanza-studio un luogo d’elezione in cui sorreggere libri, sostenere suppellettili o mettere in mostra foto di famiglia o accessori stravaganti.
Ma non solo. Allestire un angolo home office impeccabile significa ottimizzare ogni centimetro dell’area di lavoro, e in essa è compresa anche la porzione di muro che si trova sopra la scrivania.
Una piccola sveglia, un blocco di fogli, un dizionario o il manuale tecnico: tutto ciò che bisogna tenere a portata di mano può essere sistemato su pratici ripiani lineari – ancora meglio se equipaggiati con reggilibri o un portapenne integrato nella struttura.
Servetto, indossatore, porta abiti da camera: tanti nomi per indicare un accessorio indispensabile come il servo muto. Meno valorizzato di quanto non meriti, questo mobile appendiabiti ha vissuto un passato glorioso e sperimentato una diffusione.
Stanze padronali, anticamere e piccoli antri usati come spogliatoio erano il luogo d’elezione di un complemento realizzato appositamente per custodire camicie, pantaloni e vestaglie evitando che si sciupassero o sgualcissero.
Rivisitato nel design ma fedele alla forma originale, il servetto moderno non perde la sua funzionalità, anzi. La praticità, che resta la sua caratteristica principale, si materializza in strutture fini poco profonde, ripiani porta pantofole e rotelle piroettanti o frenate che ne consentono lo spostamento accanto al letto o a seconda delle necessità.
In molte occasioni, salvaspazio fa rima con multiuso. La razionalizzazione dei centimetri disponibili va di pari passo con la necessità di combinare più funzioni in un unico arredo, che di norma vanta piccole dimensioni e ingombri contenuti.
È questo il caso dei piccoli armadi con anta a specchio, mobili guardaroba da ingresso che sostituiscono un pannello in legno o vetro con una superficie riflettente da usare come specchiera a figura intera.
Le misure ridotte – tra tutte, la profondità di 35 cm – li rendono perfetti per allestire un grazioso angolo spogliatoio per gli ospiti in arrivo, che troveranno salviette, ciabatte e oggetti sempre utili ben organizzati su ripiani o grucce appendiabiti.
Come sfruttare al meglio un angolo della camera-studio? Arredandolo! Sembra un paradosso, ma il modo migliore per trarre profitto dello spazio tra due pareti è trovare un mobile angolare che consenta di ottimizzare l’ambiente senza snaturarne l’estetica o intaccarne l’armonia.
Ne sono la prova gli appendiabiti ad angolo, ovvero dei pannelli attaccapanni alti e stretti progettati per chiudere lo spazio tra muri adiacenti.
Alla struttura slim, gli appendiabiti angolari abbinano una certa possibilità di movimentazione: la base girevole consente infatti di ruotare il lato su cui sono applicati i ganci appendiabiti per svelare un grande specchio con cornice.
Tavolino o comodino… o tutti e due? In stanze studio particolarmente piccole diventa indispensabile inserire arredi multifunzionali capaci di assolvere più compiti senza subire profonde trasformazioni strutturali.
L’esempio è offerto dai tavolini modulari, in cui più elementi si accostano e si combinano tra loro per dare forma a configurazioni personalizzate per dimensioni, finiture e colori.
Quando i singoli elementi sono indipendenti, l’ottimizzazione dello spazio raggiunge un livello superiore. Ogni modulo è infatti un’entità a sé e assume sembianze diverse a seconda della destinazione d’uso: tavolino da tè da collocare davanti al divano o a lato del divano, svuotatasche per l’angolo lettura o moderna alternativa al classico comodino.
Arredare con gli scaffali è un’idea pratica e versatile che permette di vestire le pareti della propria casa con mensole e contenitori utili da avere in tutti gli ambienti.
I sistemi modulari salvaspazio possono essere collocati in un monolocale per dividere la zona living dalla zona pranzo, in cucina per appoggiare i barattoli che si usano mentre si preparano le pietanze, in cameretta come angolo studio e addirittura in bagno o in lavanderia per appoggiare asciugamani, prodotti di bellezza e detersivi.
La componibilità degli scaffali modulari offre soluzioni personalizzate in grado di arredare intere pareti aggiungendo gli accessori necessari all’ambiente che si sta arredando.
Gli scaffali a parete, sospesi o a soffitto possono essere usati in infiniti modi per inserirsi in tutti gli ambienti della casa, anche in quelli già arredati.
Gli arredi “su misura” sono perfetti per adattare i complementi della propria casa con lo spazio a disposizione. Nessun problema sussiste quando si parla di spazi piccoli e di pareti strette o irregolari.
Un mobile componibile risulta invece utile e pratico in qualsiasi abitazione, da posizionare in ogni ambiente della casa: cucina, salotto, cameretta, bagno o lavanderia. La versatilità è una caratteristica che contraddistingue tutti questi complementi.
Scaffali salvaspazio modulari per arredare la casa
Scaffali componibili a soffito, poggiati a terra o sospesi al muro, sono tante le idee per arredare i diversi ambienti della casa con i sistemi a moduli. Ecco qui alcune proposte:
Scaffali minimal in metallo per completare la cucina
In cucina, gli scaffali salvaspazio da appendere alle pareti sono un’ottima soluzione per appoggiare i barattoli con pasta, riso e spezie, da tenere a portata di mano quando si deve preparare il pranzo o la cena e, oltre a ciò, possono rivelarsi anche un pratico appoggio per il pentolame e per la biancheria da cucina, tovaglie e tovaglioli.
Le spalle con aste orizzontali in metallo, se dotate di ganci optional, sono ideali per appendere gli strofinacci e il grembiule.
Il grosso vantaggio di questi scaffali salvaspazio sta essenzialmente nella particolare forma esile della struttura portante: minimal e leggera. Possono quindi essere inseriti nell’ambiente cucina, anche a fianco di pensili con ante, senza risultare troppo ingombranti.
L’estrema componibilità che caratterizza questi scaffali salvaspazio li rende estremamente versatili, da posizionare quindi anche su pareti già arredate dove possono completare gli spazi rimasti vuoti, sviluppandosi sia in verticale che in orizzontale.
Un’idea particolarmente originale prevede di utilizzare gli stessi scaffali per ricreare un piccolo orto Km 0 direttamente nella propria cucina, con alcuni vasi di piante aromatiche da usare all’occorrenza per insaporire i piatti. Un’idea intelligente per dare un tocco green al proprio appartamento, anche in città.
Scaffali salvaspazio per il bagno e la lavanderia
In bagno, spesso ci si trova a dover sacrificare dello spazio dietro le ante dei pensili contenitori per fare posto agli ingombranti asciugamani appena stirati, puliti e profumati, oppure ai prodotti di bellezza e a quelli per l’igiene personale.
Gli scaffali a vista possono sicuramente essere un valido alleato per soddisfare tale esigenza, soprattutto in un bagno piccolo come può essere quello di una casa vacanze.
Scegliere elementi che si incastrino alla perfezione negli spazi del bagno rimasti vuoti non risulta però sempre così semplice. Proprio per questo l’estrema componibilità degli scaffali di piccole dimensioni permette di creare posto anche in spazi stretti: a fianco del box doccia o sopra il lavandino.
In un ambiente come il bagno bisogna tenere conto anche dei materiali con cui sono costruiti i mobili che si pensa di inserire. L’alta umidità può deteriorare il legno e arrugginire le componenti in metallo, è quindi fondamentale scegliere materiali trattati che non permettono all’acqua di penetrare e rovinarli. Il metallo cromato o verniciato lucido e il legno rivestito in melaminico si prestano in modo particolare a tale scopo.
Questo aspetto va tenuto presente anche nel momento in cui si volesse arredare la zona della casa adibita alla lavanderia, dove un pratico mobiletto con una serie di scaffali può tornare utile per appoggiare i detersivi. Se si ha per esempio a disposizione un piccolo spazio sopra la lavatrice, possono essere appese una serie di mensole per avere a portata di mano tutto ciò che serve per lavare il bucato.
Scaffali a muro, sospesi o a terra per il salotto
Per il salotto, uno scaffale modulare con contenitore da usare in appoggio a terra, fissato alla parete o al soffitto, è perfetto per arredare un soggiorno moderno, pratico e minimalista. Una serie di ripiani componibili che alternano mensole e contenitori con ante a ribalta o scorrevoli offrono spazi contenitivi aggiuntivi per l’organizzazione di libri, riviste e piccoli ricordi come le fotografie o i souvenir di viaggi davvero indimenticabili.
Per non farsi mancare nulla, soprattutto in un monolocale dove lo spazio è poco, una scrivania può tornare utile per ricavare un piccolo angolo studio o lavoro. Ecco allora come una libreria componibile con scrittoio annesso si rivela ottimale per chi cerca un living funzionale da utilizzare anche quando si è a casa in smart-working.
E quando si cerca una libreria che sia anche parete divisoria? Uno scaffale modulare può assolvere questa funzione in maniera ottimale. In un appartamento piccolo ad esempio, per separare la zona pranzo o la cucina dal resto del soggiorno, una serie di scaffali appesi al soffitto sono perfetti per aggiungere un tocco minimal e funzionale al proprio living. In questo caso, la parete bifacciale multifunzione può prevedere contenitori con ante in vetro scorrevoli dove riporre i piatti e i bicchieri, mentre il lato della zona living può essere organizzato con mensole e portariviste per organizzare libri e oggetti decorativi.
Scaffali libreria per camerette
Una composizione a muro costruita per avere tutto il necessario per lo studio è ciò che qualsiasi ragazzo o ragazza cerca per arredare la propria camera da letto.
Anche in ambienti piccoli e stretti, sfruttare bene lo spazio con composizioni angolari, permette di utilizzare ogni singolo centimetro e avere così a disposizione: vani contenitore dove riporre i libri, mensole per mettere in bella mostra le foto e i ricordi più belli ed infine lo scrittorio con una comoda sedia per lo studio.
Per la cameretta, un moderno sistema modulare formato da ripiani e montanti in filo metallico dal look minimalista permette di realizzare soluzioni su misura adatte a ragazzi e ragazze che necessitano di un adeguato spazio per lo studio. Gli scaffali componibili sono perfetti da inserire anche in spazi stretti o in camere piccole. La modularità che li contraddistingue permette di realizzare soluzioni ad hoc, anche angolari, per sfruttare al meglio ogni centimetro a disposizione.
Scaffalature a muro, a terra e perfino a soffitto includono mensole e scrittoio che offrono lo spazio dove riporre il PC, portatile o fisso. Altri accessori come i vani contenitore e i ganci appendiabiti possono essere aggiunti anche in un secondo momento, qualora ce ne fosse l’esigenza.
Oltre alla natura modulare, gli scaffali componibili a muro prevedono la possibilità di costruire la propria parete attrezzata con elementi colorati, per dare un tocco di vivacità all’ambiente e, nel caso, abbinarlo con gli altri mobili già presenti nella stanza.
Per risparmiare ancora più centimetri ed optare per una soluzione estremamente salvaspazio, è anche possibile inserire tra i montanti del mobile un letto singolo trasformabile da usare all’occorrenza per ospitare in casa un amico o un parente.
Gli scaffali modulari possono davvero rivelarsi utili in tutte le case e in tutti gli ambienti.
Le soluzioni mostrate in questo articolo ti hanno colpito? Pensi che una di queste potrebbe essere l’ideale per le tue esigenze? Cerca il rivenditore Maconi più vicino a casa tua e contatta o visita di persona il negozio. Un arredatore ti aiuterà a realizzare l’armadio ingresso perfetto.
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È scontato dire che in un appartamento piccolo come un monolocale in città o una casa vacanze al mare o in montagna, gli spazi ridotti obbligano a dover fare un’attenta scelta dei complementi da inserire in ambienti stretti dove è fondamentale andare a sfruttare ogni singolo centimetro!
Tra questi, i mobili trasformabili sono un’ottima soluzione e riescono a massimizzare il concetto di funzionalità, nonostante le misure ridotte.
I mobili salvaspazio hanno come caratteristica comune la trasformabilità: vedi una consolle senza sapere che da questa puoi ricavare un ampio tavolo anche per sei persone, oppure vedi un pratico mobile contenitore appoggiato alla parete che in pochi secondi si trasforma in una scrivania.
La facilità con cui questi elementi si inseriscono in ambienti con poco spazio è dovuta alle misure ridotte che li rendono, in termini di ingombro, quasi impercettibili.
Le consolle profonde meno di un metro da chiuse si estendono con le allunghe fino a due o tre metri, per ricavare un tavolo da pranzo per otto persone. I tavoli ribaltabili convertono un mobile contenitore spesso poco più di 10 cm in un pratico scrittoio o in un banco dove possono sedersi 2 o 4 persone.
Mentre il sistema di allunghe delle consolle estendibili si compone di un meccanismo a binario che aumenta la distanza tra i lati terminali, i mobili contenitori con piano a ribalta nascondono un meccanismo che in pochi secondi estrae un tavolo con relative gambe, per garantire un’ottima stabilità.
Consolle allungabili che diventano tavoli da pranzo
Le consolle allungabili sono complementi in grado di trasformarsi in tavolo con la semplice aggiunta di 3 o 4 allunghe incorporate nella struttura.
Se, da chiuse possono essere usate come tavolino all’ingresso per i soprammobili più preziosi e il telefono fisso, da aperte diventano un ampio tavolo da pranzo in grado di ospitare fino a 8 persone.
Un tavolo-consolle è ideale da inserire in salotti e soggiorni piccoli, monolocali, bilocali o trilocali open space con cucina e zona giorno uniti.
Questo tavolo trasformabile assolve due funzioni contemporaneamente ed è perfetto anche per chi deve arredare un piccolo appartamento di villeggiatura. Può tornare utile per chi non ha problemi di spazio, ma vuole camuffare un tavolo da pranzo ampio da usare quando si hanno ospiti in casa con una consolle da ingresso.
Come funzionano i binari del tavolo allungabile?
Il funzionamento di una consolle trasformabile in tavolo prevede che il piano venga sollevato per tirare verso di sé la struttura. A questo punto le allunghe ripiegate a libro nel vano sottopiano si distendono e vanno a comporre il piano del tavolo. Appoggiando l’ultima parte tolta in precedenza si raggiunge la lunghezza totale.
I mobili che integrano i tavoli ribaltabili sono un’ottima soluzione salvaspazio, super intelligente. Essendo questo un complemento molto versatile, può essere posizionato in diversi punti della casa: in una stanza da letto, in un soggiorno o vicino ad un ingresso che dà direttamente sulla zona living.
La profondità ridotta lo nasconde nella parete riducendo al minimo l’impatto visivo e l’ingombro.
Alcuni modelli sono dotati di pratici optional come la luce LED, portalettere e vaschetta porta oggetti. Altri di rotelle che permettono di spostare il mobile contenitore da un locale ad un altro senza troppa fatica.
Come trasformarli in tavoli da pranzo salvaspazio?
Per quanto riguarda il meccanismo di apertura dei tavoli a ribalta basta sollevare una parte del frontale per estendere la gamba a slitta che sostiene il piano. In pochi secondi, un mobile poco profondo appoggiato alla parete si trasforma in un pratico tavolo da pranzo capace di ospitare da 2 a 4 persone.
Hai una piccola stanza? Una camera da letto stretta e non sai dove organizzare un angolo studio? Con una scrivania a scomparsa dentro un mobile profondo meno di 20 cm troverai la soluzione perfetta per le tue esigenze.
Per un complemento di questo genere gli optional disponibili diventano fondamentali per organizzare fogli, documenti, penne e piccoli oggetti. Studiare in un ambiente ordinato è la prerogativa fondamentale per lavorare bene.
Alcuni modelli sono anche dotati di luce al LED integrata nella struttura, e riescono ad illuminare il piano in qualsiasi momento senza il bisogno di usare una lampada da tavolo.
Nelle scrivanie trasformabili, il piano a ribalta si alza e la gamba a slitta, nascosta nella struttura, si estende a terra per fornire un solido appoggio al piano della scrivania: tablet, pc, libri e quaderni.
Richiudere questo meccanismo è poi di estrema facilità, basterà piegare l’appoggio sotto il piano e lasciarlo scivolare nell’apposito vano.
Mobili salvaspazio: ideali per appartamenti piccoli, monolocali e case vacanze.
Mobili profondi meno di un metro o poche decine di centimetri che si trasformano in tavoli per 2 o 4 persone.
Meccanismi a binario o a ribalta che in pochi secondi agevolano la trasformazione delle console in tavoli.
Consolle con allunghe e meccanismi a binario che da tavolini per l’ingresso diventano tavoli da pranzo, da 4 fino a 8 persone.
Tavoli a ribalta per la zona pranzo, profondi anche meno di 20 cm quando chiusi.
Scrivanie a ribalta salvaspazio con tutto ciò che serve per studiare in un ambiente super organizzato.
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Vivi in un monolocale o stai arredando un appartamento e c’è molto spazio dove inserire una scarpiera per mettere in ordine scarpe, ciabatte, stivali e sneakers? Oppure stai pensando di posizionarne una dietro la porta di ingresso e cerchi una soluzione poco profonda, stretta o salvaspazio? Nell’articolo troverai ciò che fa al caso tuo!
Scarpiere slim con ante scorrevoli da inserire dietro la porta
Se hai la necessità di arredare un soggiorno open space senza ingresso, un’entrata o un corridoio stretto, non disperare. A seconda dello spazio, esistono diversi modelli di scarpiere tra cui scegliere.
La migliore soluzione salvaspazio prevede di optare per le ante scorrevoli, che garantiscono un ingombro minimo anche nel momento in cui sono aperte.
È proprio questo modello di armadio scarpiera da posizionare dietro le porte, dove l’apertura dei battenti potrebbe non essere agevole.
Le ante scorrevoli nascondono al loro interno qualsiasi tipo di scarpe: da ginnastica, eleganti o da donna con tacco, per non parlare delle pantofole o dei sandaletti dei bambini. Inoltre, se scelti in tinta con la parete retrostante, i frontali si mimetizzano alla perfezione nel contesto, soprattutto se si tratta di un ambiente open space sempre visibile.
Scarpiere salvaspazio per corridoi stretti, profonde meno di 20 cm
Quanto si parla di corridoi stretti e aree di disimpegno, un aspetto da considerare è la profondità degli arredi che si andranno ad inserire. Per esempio, una scarpiera che non supera i 20 cm, praticamente la lunghezza di una spanna, è l’ideale se intendi sfruttare o hai l’esigenza di ottimizzare spazi altrimenti inutilizzati.
Le scarpiere salvaspazio strette, nonostante la profondità molto ridotta, risultano particolarmente capienti e possono contenere fino a 30 paia di scarpe. Ciò le rende pratiche e ideali addirittura per gli sneakerheads (coloro che collezionano scarpe in maniera compulsiva) e per le famiglie numerose.
Da utilizzare in bagno o in un locale lavanderia, le scarpiere poco profonde possono essere appese alla parete o appoggiate a terra , a patto di essere alleggerite e impreziosite da eleganti piedini.
Questo modello di scarpiera slim è ottimo per chi vive in un monolocale o in una casa vacanze e, come giusto che sia, non vuole tenere le scarpe sparpagliate per il salotto.
I mobili scarpiera moderni sono disponibili in diverse finiture, dal laccato lucido fino alle diverse essenze di legno, e per questo assumono anche un ruolo decorativo ed estetico. Ma l’estetica è niente senza la praticità! I materiali sono trattati per garantire un’ottima resistenza nel tempo e ciò li rende perfetti anche per ambienti dove l’umidità rischierebbe di rovinarli.
Hai un piccolo spazio inutilizzato accanto alla doccia o alla lavatrice? Con una scarpiera resistente di piccole dimensioni riesci a trovare una soluzione super intelligente che coniuga praticità e versatilità in un unico complemento.
Scarpiere slim con ante a specchio da usare come mobile per l’ingresso
Per un ingresso che non lasci nulla al caso, la soluzione ideale è un armadio scarpiera con ante a specchio che consenta di controllare il proprio outfit prima di uscire di casa.
Le ante specchiate assolvono una doppia funzione: proteggono il contenuto e offrono, a seconda dell’altezza, uno specchio grande o piccolo.
Chi mai direbbe che una scarpiera possa essere vista anche come un elegante mobile per l’ingresso?
La specchiera a figura intera che riveste le ante a ribalta o a battente è perfetta da inserire nella zona davanti alla porta d’ingresso e, a seconda dello spazio a disposizione, può essere scelta in diverse misure e dimensioni, con una sola anta o con due ante e, come già detto, anche a ribalta.
Scarpiera salvaspazio con specchio per la camera da letto
Nella tua camera da letto hai un armadio pieno di vestiti e devi trovare un posto anche per le scarpe? Come fare per tenere in ordine decine e decine di calzature? E, come se non bastasse, ti piacerebbe inserire anche una specchiera per scegliere gli abbinamenti che ti donano meglio?
La chiave perfetta per le tue esigenze esiste già: una moderna scarpiera con ante a specchio dal design innovativo, a battente o a ribalta.
Questa soluzione unisce due complementi in un unico arredo e ti permette di risparmiare davvero tanto spazio.
Abbiamo visto alcune pratiche soluzioni per trovare un posto alle tue scarpe. Ora non ti resta che scegliere e personalizzare quella che più si adatta alle tue esigenze.
Non hai trovato la soluzione che fa per te? Contattaci!
Una casa al mare non troppo distante dalle più belle spiagge è la soluzione ideale per trascorrere le proprie vacanze estive e, perché no, anche qualche weekend durante l’anno, in famiglia o in compagnia di amici. Ma quando l’appartamento è un monolocale, come arredare il poco spazio disponibile? Come inserire in un ambiente piccolo quegli arredi spesso ingombranti ma indispensabili? Ecco alcune soluzioni che fanno al caso tuo!
Il letto, per sé o per i propri ospiti, è la prima cosa che viene in mente nel momento in cui si pensa ad arredare un’abitazione. Se durante il giorno, tra una nuotata e il tempo passato ad abbronzarsi, si fa di tutto pur di stare all’aria aperta, trovare un posto comodo dove potersi riposare la notte è fondamentale.
Letti a castello con meccanismo a ribalta
Un letto a castello richiudibile in un armadio con il minimo sforzo non si era mai sentito! Ecco allora come una soluzione del genere può rappresentare la chiave di volta quando si vogliono trovare due posti extra per parenti o amici. E quando non viene utilizzato, come per magia reti e materassi vengono richiusi in un guardaroba e tutto viene lasciato in perfetto ordine.
Vogliamo ospitare un amico in casa per qualche giorno? Niente di cui preoccuparsi! Con un comodo letto singolo a paggetto si riesce a risolvere il problema in men che non si dica. La più pratica delle soluzioni che nel momento in cui non viene utilizzata si può infilare in qualsiasi angolo della casa, anche in spazi piccoli come una cameretta o un locale di sgombero.
Un comodo letto matrimoniale invece, è il compromesso perfetto per non sacrificare il comfort con la praticità. Vogliamo aggiungere un letto in salotto e all’occorrenza chiuderlo per guadagnare spazio? Nonostante si tratti di un elemento ingombrante si può fare. Come? Scegliendo una soluzione elegante come quella offerta da un pratico letto che si nasconde in un armadio moderno.
Ora chiudiamo per qualche secondo gli occhi e immaginiamoci la nostra piccola casa, con un mini angolo cottura e lo spazio in salotto da sfruttare al massimo. Dove mettere il tavolo da pranzo e dove posizionare un pratico asse da stiro quando lo spazio a disposizione scarseggia? Nessun puzzle da incastrare se il rimedio è un piccolo e sottile mobile da soggiorno da fissare alla parete.
Consolle trasformabili in tavolo da pranzo
Siamo onesti, per un pranzo veloce e leggero non abbiamo di certo bisogno dello spazio necessario per il cenone di Natale con tutti i parenti. Ed ecco allora che una consolle da cui è possibile estrarre un tavolo da pranzo è perfetta da usare all’occorrenza.
Per una casa vacanze, non c’è niente di meglio che un pratico mobile da stiro salvaspazio a parete con asse a scomparsa incorporato nella struttura per stirare qualche t-shirt e un paio di pantaloncini. Se poi in aggiunta c’è anche una comoda superficie dove poter riporre la biancheria in modo ordinato … cosa serve in più?
Per completare l’ingresso, un elegante mobile multifunzione con un appendiabiti per riporre le giacche e una pratica scarpiera dove riporre scarpe e ciabatte è un must da inserire in un appartamento piccolo, ma che non lascia nulla al caso.
Per condividere la casa con gli altri membri della famiglia invece, una comoda scarpiera dove poter riporre le scarpe e le ciabatte di tutti è un’ottima soluzione per tenere tutto in perfetto ordine, sempre occupando pochissimo spazio.
Abbiamo visto che non è impossibile trovare una soluzione per fare in modo che nella tua piccola casa al mare non manchi nulla. A questo punto non resta altro che iniziare a giocare con i colori per abbinare gli arredi alle tonalità dei fantastici paesaggi che circondano la zona.
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Dopo lo speciale sulle mini case, non potevamo non affrontare una delle più grandi sfide dell’Interior Design: l’arredo del monolocale.
Eh sì, proprio di monolocali si parla, ovvero di quelle realtà abitative che condividono zona giorno e zona notte, dove da un unico ambiente bisogna ricavare soggiorno, cucina, camera e, perché no, persino un angolo studio funzionale.
Vista la particolarità di un simile ambiente domestico, la cui superficie può variare da 60, 50, 45, 40, 36 mq fino a piccolissimi appartamenti che rispettano la superficie minima di 28 metri quadri, non c’è da stupirsi se le domande sulla progettazione degli spazi fioccano numerose.
C’è chi semplicemente si chiede come arredare un monolocale rettangolare, chi invece si interroga su come organizzare lo spazio in cui vivere. E c’è addirittura chi, immaginando di rientrare a casa dopo una lunga giornata di lavoro, si preoccupa di come rendere accogliente la sua piccola dimora.
La risposta a questi interrogativi è una sola: sfruttare gli spazi con arredi salvaspazio.
Come arredare l’ingresso: valorizzare l’entrata del monolocale
Il Feng Shui, antica disciplina taoista, considera l’ingresso come un vero e proprio spazio vitale, un luogo di passaggio tra il dentro e il fuori dove avvengono i maggiori scambi energetici.
Al di là delle suggestioni geomantiche, l’entrata è e resterà il biglietto da visita del foyer domestico, il primo ambiente che si incontra quando si varca l’uscio e l’ultimo che ci si lascia alle spalle prima di chiudere la porta. E questo è un motivo più che valido per dedicare al suo arredo un’attenzione speciale.
Nel caso dei monolocali, poi, la faccenda si complica: lo spazio per gli arredi è piuttosto limitato e, quando l’ingresso c’è, spesso si affaccia sull’unico ambiente adibito a salotto e stanza da letto.
A quali soluzioni ricorrere?
Ingressi componibili su misura
L’entrata del monolocale dà su una parete vuota? Opta per una soluzione d’arredo modulare studiata per l’ingresso, ma utilizzabile anche in living e open space.
I mobili componibili da ingresso offrono una libertà progettuale immensa, che si traduce nella possibilità di realizzare configurazioni adattabili per forma, dimensione e funzionalità allo spazio libero disponibile.
Un grande muro spoglio diventa l’occasione per progettare un mobile da ingresso moderno e completo di tutto il necessario: guardaroba chiuso con tubo appendiabiti, scarpiera e cassetti. Le soluzioni più originali integrano anche una panchetta con seduta da usare ogni volta che si calzano e si tolgono le scarpe.
Arredare una nicchia è un’ottima soluzione per sfruttare un angolo abbandonato. Bastano 150 cm per organizzare un ingresso sospeso con pannello appendiabiti e specchio, scarpiera a ribalta e vani a giorno – una composizione da entrata così equilibrata da sembrare una parete attrezzata da soggiorno.
Se ad essere limitato è lo spazio in larghezza, occorre ripiegare sull’altezza con composizioni che si sviluppano in verticale. Specchi con guardaroba a giorno, cassetti, portascarpe e ripiani per le borse sono valide alternative ai classici appendiabiti a muro.
Credenze modulari sospese
Mobile per arredare l’ingresso sì… ma non solo. Nei monolocali, dove soggiorno, camera, cucina condividono lo stesso ambiente, la necessità di moltiplicare gli spazi contenitivi diventa un imperativo vitale.
Il disordine è nemico degli ambienti piccoli, che risultano ancora più ristretti se nell’appartamento regna il caos con scarpe abbandonate sul pavimento, borse appoggiate a terra, soprabiti dimenticati sopra il divano.
Mobili chiusi, contenitori sospesi, ante e cassetti diventano gli alleati perfetti per rendere l’ingresso – e il ritorno a casa – accogliente e ospitale.
L’idea è di dissimulare calzature, tracolle e valigette ventiquattrore in composizioni poco profonde e personalizzabili con i giusti accessori: griglie per scarpe, ripiani, cassetti, nicchie. In poche parole, ogni oggetto deve essere sistemato al suo posto, protetto da sguardi indiscreti e dall’invisibile azione della polvere.
L’ingresso non c’è e si entra direttamente in soggiorno? Considera le piccole credenze sospese. Funzionano alla perfezione come contenitori da ingresso anche nei piccoli spazi, soprattutto sulle pareti vicino alla porta. Qui diventano mobiletti svuotatasche e punti di appoggio per borse e sacchetti dello shopping.
Pannelli attaccapanni
Chi dice appendiabiti, dice ingresso, ma non specifica che tipo di appendiabiti. Puntualizzare è d’obbligo nel caso dei monolocali, perché se è vero che bisogna sfruttare al massimo gli spazi, è vero anche il contrario: ogni centimetro risparmiato è un centimetro guadagnato.
E allora via libera alle soluzioni salvaspazio: appendiabiti a muro così sottili da poter essere posizionati dietro la porta, in prossimità della finestra, lungo un ingresso-corridoio oppure in un ambiente stretto, limitando al massimo l’ingombro in profondità.
Partiamo con un grande classico: l’appendiabiti da muro con specchio. Alleato dei piccoli spazi e complemento decorativo fin troppo sottovalutato, è particolarmente apprezzato da chi vive in un monolocale per almeno tre ragioni.
La prima è l’abbinamento specchio e ganci per borse o cappotti, un grande classico che può aiutare ad organizzare tanto l’ingresso quanto gli altri spazi domestici. La seconda è la profondità limitata, che coincide con la sporgenza massima dei ganci metallici. La terza è la dimensione della superficie riflettente, un grande specchio a figura intera davanti al quale sistemarsi cravatta o make up prima di uscire di casa.
Lo stile della casa è minimal e sei un seguace della filosofia less is more? Opta per un grande specchio con grucce integrate, l’estremizzazione della tradizionale specchiera appendiabiti da parete.
Minimal nell’estetica, questa specchiera-appendiabiti lo è ancora di più nel funzionamento. La struttura a libro è pensata per racchiudere al suo interno ometti metallici e ganci a scomparsa. Quando la specchiera è aperta, ciascuno dei pannelli offre punti di appoggio per giacche, borse o sciarpe. Quando la struttura è chiusa, lo specchio esterno mette a disposizione una pratica barra magnetica con calamite su cui attaccare chiavi, corrispondenza, post-it.
Appendiabiti a scomparsa
Uno dei principi sacri per chi si presta ad arredare il monolocale è di nascondere alla vista quanti più accessori possibili. Molto più degli ambienti ampi, gli spazi di dimensioni ridotte necessitano di un certo ordine per non apparire più angusti di quanto non siano.
A partire dall’ingresso, dunque, diventa indispensabile scegliere arredi discreti e insospettabili, poco ingombranti ma estremamente funzionali.
È questo il caso degli appendiabiti da parete a scomparsa, costituiti da gancetti attaccapanni integrati e nascosti all’interno della struttura. Da chiusi, appaiono come decorazioni murali minimaliste, alte e strette.
Una volta premuti e sbloccati i ganci, si trasformano in funzionali appendiabiti verticali per pochette, piccole tracolle, zainetti e capi spalla. Inutile dire che, visto l’ingombro quasi nullo, sono la scelta migliore per allestire un mini angolo guardaroba in appartamenti davvero minuscoli.
Discorso diverso per chi vuole nascondere il guardaroba e non può optare né per un armadio a muro, né per una nicchia chiusa da porte, ancora meno per una grande cabina armadio. Se ci si ritrova a fare i conti con un ingresso aperto, a vista o inesistente, l’unica soluzione è dissimulare l’appendiabiti dietro ad uno specchio.
La zona guardaroba può essere celata alla vista grazie ad una specchiera su piedini, rialzata da terra e fissata al muro. Lo spazio tra la parete e lo specchio è sfruttato fino all’ultimo centimetro con un tubo appendiabiti trasversale, una mensola alta e un ripiano basso a disposizione per borse e zaini.
Ganci da muro per cappotti e borse
Appendiabiti a piantana? Non fanno al caso tuo. Rastrelliere attaccapanni? Troppo poco originali. Ganci appendi cappotto? Bingo!
Valorizza una parete vuota organizzando una zona appenderia fuori dal comune, magari destrutturata, purché proporzionata per ampiezza e configurazione alle dimensioni del muro spoglio. Puoi farlo utilizzando un attaccapanni a rastrelliera, oppure optando per dei ganci attaccapanni singoli, da posizionare in gran numero dove e come preferisci.
Tra i modelli più amati primeggiano i pomelli appendiabiti, ganci da parete a forma di pallina da utilizzare singolarmente o in composizioni simmetriche e asimmetriche.
Pomoli grigi, neri, bianchi, rossi, gialli e arancioni sono perfetti per riportare in auge un angolo dimenticato, rinfrescare l’ambiente con un tocco di ironia o, più concretamente, per lasciare bene in vista le chiavi del box, il cappello o un ombrello da borsetta.
Ti piace l’idea di un attaccapanni colorato ma devi sfruttare un angolo? Non abbandonare la tua idea d’arredo, ma orientala verso un appendiabiti da parete angolare.
Con la sua particolare forma ad X, questo appendiabiti murale offre soluzioni davvero versatili e permette di utilizzare tutti quegli spazi che si ritengono inutilizzabili – una tra tutti, la giunzione tra due pareti adiacenti.
Se invece l’ambiente ha un’impronta eclettica, è abitato da ragazzi giovani o deve essere svecchiato, è sempre valida l’idea di giocare con colori pop, abbinamenti di materiali e forme particolari.
Noi abbiamo un debole per i gancetti a forma di animale, per esempio. Al di là della loro silhouette inedita, questi ganci a testa di elefante assolvono appieno alla loro funzione di appendiabiti da parete per ingressi, piccole porzioni di muro e mini disimpegni.
Mobile da ingresso multifunzione
Sembra impossibile, ma un ingresso ben progettato può trasformarsi sia in una cabina armadio per scarpe che in una… zona stireria! Se la conformazione del monolocale lo permette, una parete vuota può essere riservata all’installazione di un armadio da ingresso multifunzione.
Quello che all’apparenza sembra un armadio poco profondo si mostra, una volta aperto, come un mobile multifunzione super capiente. Le dimensioni importanti – di gran lunga maggiori rispetto ai classici arredi salvaspazio – sono tuttavia giustificate dall’organizzazione interna del mobile stesso.
Una delle configurazioni più amate prevede che un modulo funzioni come scarpiera (per tante, tantissime scarpe); un modulo funga da pannello attaccapanni; un modulo sia attrezzato con un’asse da stiro ribaltabile e con ripiani su cui sistemare biancheria e prodotti per la casa.
Zona giorno: organizzare lo spazio con i mobili trasformabilii
Vivere in un monolocale significa dover fare i conti con un ambiente unico, in cui non esiste una corrispondenza tra locali e aree funzionali, dove non ci sono pareti divisorie che separano camera da letto e salotto, dove l’organizzazione degli spazi coincide con la necessità di potersi spostare senza intralci da un angolo all’altro dell’abitazione.
La difficoltà di non individuare nettamente zona giorno e zona notte è superata dagli arredi trasformabili, una speciale categoria di mobili pensati e realizzati proprio per rendere più facile la quotidianità di chi abita in appartamenti piccoli – per non dire mini.
Tra gli ambienti extra small sono annoverati anche i monolocali, che tra consolle allungabili, tavoli ribaltabili e assi da stiro incorporate ricorrono a numerose idee salvaspazio per rendere l’ambiente caloroso e funzionale.
Consolle trasformabile in tavolo da pranzo
Il monolocale è piccolo e non hai bisogno di un tavolo grande. Però, a Natale, ti capita di ospitare genitori, suocera, zii e gli amici storici. Come fare?
La soluzione migliore è orientarsi verso una consolle allungabile che si trasforma in tavolo da pranzo solo quando la necessità lo richiede. Con un sistema di 3 o 4 allunghe incorporate, il top della consolle può raggiungere i 200 cm di lunghezza e ospitare fino a 8 persone.
Quando la consolle viene richiusa, le prolunghe vengono nascoste all’interno della struttura per non occupare inutilmente spazio prezioso e restituire, ancora una volta, una sensazione di ordine e pulizia.
Mobile con asse da stiro a scomparsa
Se in casa manca lo spazio per un tavolo fisso, è probabile che non ce ne sia nemmeno per aprire, movimentare e utilizzare un’asse da stiro tradizionale (che, a seconda dei modelli, può arrivare a misurare anche 120 cm di lunghezza).
La rivoluzione è portata avanti da un discreto mobiletto multifunzione, una sorta di scaffale semi-chiuso che, in meno di 20 cm di profondità, nasconde un pratico ripiano con asse da stiro incorporata nella struttura.
Sono sufficienti pochi secondi per passare da una consolle da parete slim ad un mobile stiro salvaspazio personalizzabile con numerosi accessori: barra LED luminosa, vaschette portaoggetti, bicchieri porta utensili.
Tavolo da pranzo richiudibile a parete
I tavoli per monolocali esistono, non c’è dubbio. Di solito sono tavoli dalle dimensioni contenute, perlopiù quadrati, capaci di ospitare al massimo 4 commensali. Ma anche il tavolo più piccolo occupa spazio…
Il tavolo ribaltabile a muro offre una soluzione davvero geniale per quegli ambienti condivisi tra cucina, soggiorno e sala da pranzo.
Da chiuso, assume le sembianze di una consolle da parete sottile e poco ingombrante; da aperto, assolve perfettamente alla sua funzione di tavolo da pranzo salvaspazio. L’apertura a libro, facile e veloce, consente di raddoppiare la lunghezza del piano senza l’utilizzo di allunghe né prolunghe.
Da soggiorno a camera con i letti a scomparsa
Separare soggiorno e camera da letto è una delle maggiori preoccupazioni di chi abita in un monolocale. Le idee per dividere gli spazi non mancano: si possono erigere pareti-vetrate, posizionare strategiche librerie-separa ambienti, schermare con le piante, fissare tende e tendaggi, differenziare le aree funzionali con i colori,… Insomma, ogni proposta può essere vincente nella misura in cui consente di separare senza opere murarie, pareti con vetrocemento, muri in cartongesso o porte divisorie.
Nella pratica, però, alcuni soluzioni si rivelano meno adatte di altre – vuoi perché non c’è un vero risparmio di spazio, vuoi perché si impedisce alla luce naturale di irradiarsi uniformemente nell’ambiente.
Quando non si può creare una separazione fisica tra living e camera, non resta che ricorrere ad una soluzione alternativa: nascondere l’intera zona notte, dissimularla utilizzando un letto a scomparsa.
Mobile letto salvaspazio
Sfatiamo il mito: un letto salvaspazio non è necessariamente un giaciglio di fortuna da riservare agli amici o da sistemare nella casa al mare. Modelli che sembrano essere di emergenza sono in realta pratici letti richiudibili che rispondono in pieno alla necessità di liberare spazio quando non vengono impiegati.
Il letto a paggetto è uno speciale arredo salvaspazio che si colloca a metà strada tra una branda singola e un letto pieghevole. È racchiuso in un mobile contenitore con ruote che, profondo solo 40 cm, può essere facilmente spostato da un angolo all’altro dell’appartamento.
Le dimensioni ridotte della struttura non devono ingannare: all’interno del mobile sono contenuti sia una rete a doghe che un materasso a una piazza lungo 180 cm.
Letto singolo a ribalta verticale
Annoverato tra i modelli più apprezzati, il letto verticale è il vero must have degli ambienti ridotti e degli spazi piccoli. Il segreto del suo successo sta nell’estrema facilità di utilizzo: bastano pochi secondi per portare il pannello di chiusura in posizione orizzontale e liberare un letto singolo completo e pronto all’uso.
Praticità sì, ma anche estetica. Nascosti in quello che appare come un armadio a muro, rete, materasso e guanciale scompaiono letteramente alla vista, liberando velocemente lo spazio occupato in precedenza dal letto.
Letto matrimoniale richiudibile a muro
Monolocale per due? Letto a scomparsa per due! La famiglia degli arredi trasformabili comprende anche una nutrita schiera di accoglienti letti matrimoniali richiudibili a parete proprio come avviene per i modelli singolo o ad una piazza e mezza.
Racchiuso in una struttura meno profonda di un classico armadio da camera, il letto offre tutta la comodità di un materasso matrimoniale abbinata all’estrema funzionalità tipica degli arredi trasformabili. L’attenzione rivolta ai piccoli spazi è testimoniata dalla testiera salvaspazio attrezzata con un pratico vano porta cuscini.
Letto a scomparsa ad apertura orizzontale
Monolocale stretto e lungo? Visualizzalo come un rettangolo e pensa di dover sfruttare il lato maggiore. Evita di occupare spazio a centro stanza e se stai optando per un letto richiudibile scegline uno con apertura orizzontale.
I letti a scomparsa laterali differiscono dai classici letti a muro per il senso di apertura del materasso – che per quelli orizzontali è trasversale, poiché la rotazione agisce sulla lunghezza e non sull’altezza.
Se opportunamenti fissati, i letti a ribalta laterale possono anche diventare un’occasione d’arredo per muretti divisori che separano cucina e soggiorno.
Ricavare un piccolo angolo studio
Smart working, telelavoro, lavoro da remoto: termini un tempo sconosciuti che ora sono sulla bocca di tutti. Sono cambiate le abitudini lavorative o scolastiche e con loro si è trasformato anche l’ambiente domestico: è diventato ora indispensabile avere a disposizione un luogo dove studiare e lavorare, organizzare riunioni e attività di gruppo in totale serenità.
Organizzare il perfetto angolo studio non è un’impresa impossibile, ma richiede una certa pianificazione. Pianificazione in termini di spazio, ovviamente, perché è fondamentale trovare il luogo adatto in cui sistemare scrivania, portatile, libri e cancelleria. E pianificazione in termini di funzionalità, perché gli ambienti piccoli fanno sempre più affidamento su soluzioni versatili e stratagemmi salvaspazio.
Come sfruttare gli spazi per ricavare una postazione PC nel monolocale?
Libreria-scaffale con scrivania integrata
Arreda un muro vuoto con una parete attrezzata componibile. Non ci crederai, ma le composizioni da soggiorno sono valide alternative ai tradizionali set mobile TV-credenza-piattaia, anacronistici nelle case contemporanee e fin troppo ingombranti nei monolocali.
Comporre da zero una parete attrezzata offre il vantaggio di creare una soluzione personalizzata e su misura, in cui trova posto anche un discreto ma funzionale angolo home office casalingo.
Attrezza la zona di lavoro con un ripiano-scrittoio, un paio di mensole per i libri e dei contenitori dove nascondere cavi, cuffie e webcam. Non dimenticare di scegliere una sedia ergonomica che si sposi con lo stile dell’ambiente.
Postazione PC sospesa
I monolocali degli studenti sono ambienti dinamici e camaleontici, luoghi in cui i momenti di convivialità si intrecciano spesso con dure sessioni d’esame, notti in bianco passate sui libri e intense mattinate di ripasso.
Per chi affronta l’avventura universitaria lo studio gioca un ruolo chiave nello scandire la vita di ogni giorno, aspetto che si riflette nell’esigenza di ottimizzare al meglio lo spazio abitativo.
Gli scrittoi sospesi a parete sono la soluzione ideale per organizzare una postazione per PC accogliente e funzionale, fissata al muro per restituire una sensazione di leggerezza e assecondare le moderne tendenze d’arredo. Il tocco di originalità può essere dato dall’aggiunta di pochi ma mirati accessori (come nel caso dei ganci appendiabiti fissati sui montanti metallici).
Mobile scrivania salvaspazio richiudibile
Lavori da casa poche ore al giorno e una vera e propria postazione PC non ti serve? Opta per un angolo studio a scomparsa da usare solo quando devi collegarti da remoto per ricevere aggiornamenti dall’ufficio o seguire corsi a distanza.
Anche gli arredi trasformabili sono indicati per allestire le zone studio, poiché propongono soluzioni appositamente studiate per ricavare il massimo profitto da spazi difficili, angusti o arredati solo a metà.
Tra queste spicca il mobile con scrivania integrata, un mobiletto intelligente che si trasforma in piano da lavoro con la semplice apertura del pannello frontale a ribalta. Velocissimo da aprire e richiudere, può essere accessoriato con portalettere, vaschetta per la cancelleria e bicchiere portapenne, oppure con una pratica barra luminosa che illumina la postazione di lavoro.
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Specchiera all’entrata di casa? A dir poco indispensabile.
Sì, perché lo specchio da ingresso, piccolo o grande che sia, è quel sincero alleato che offre l’ultima occasione per annodare la cravatta, perfezionare il make-up e abbinare borsa e scarpe prima di uscire dall’appartamento.
E quindi, sorge spontanea la domanda: quali sono gli specchi più adatti per l’ ingresso, a maggior ragione se è piccolo, dà sul soggiorno o quasi non c’è?
Scopri le nostre 13 idee per arredare l’entrata con gli specchi e lasciati ispirare da foto e immagini.
Un grande classico, senza dubbio, che si è rifatto il look per apparire come un ingresso super moderno dalle finiture contemporanee.
Affascina per il grande specchio verticale a figura intera, elemento multifunzione da usare sia come specchiera che come appendiabiti (i ganci sono nascosti dietro al pannello), e per l’insospettabile scarpiera sospesa al suo fianco.
2 – Mobile da ingresso con specchio e appendiabiti (più panchetta)
Stanchi di vedere scarpe alla rinfusa, sciarpe arrotolate e borse abbandonate a terra?
La soluzione è un mobile da ingresso compatto ma ben accessoriato, corredato da ganci appendiabiti, uno pannello a specchio, una piccola scarpiera e, perché no, anche da una panca minimalista su cui sedersi per indossare sneakers, sandali o stivali.
E il tutto in pochissimo spazio: così configurato, questo ingresso compatto occupa solo 100 cm in larghezza.
3 – Mobile da ingresso sospeso con specchio e ganci colorati
Così solido eppure sospeso a parete, questo mobile da ingresso con specchio, cassetti e ganci appendiabiti ha tutto quello che serve per arredare un’entrata affacciata sulla zona giorno.
Primo, l’estetica, lontana anni luce dai classici mobili per ingresso visivamente imponenti. Qui tutto si gioca su colori estremamente attuali: dal tortora al bianco, dall’effetto cemento al marmo, le tendenze contemporanee sono ben rappresentate.
Secondo, la praticità. I 3 moduli che costituiscono l’ingresso sono personalizzabili per modello, numero di vani, tipo di apertura e funzione per rispondere a qualsiasi esigenza d’arredo. Per non parlare del fatto che, fissate al muro ad una certa altezza dal pavimento, le basi sospese rendono le operazioni di pulizia veramente semplici.
Terzo, i ganci appendiabiti colorati, il tocco di modernità in più che non guasta mai.
4 – Mobile da ingresso con specchio e scarpiera
Una composizione di 150 cm pensata ad hoc per arredare l’entrata di casa, quando un vero e proprio ingresso, disimpegno o corridoio non ci sono.
Sospeso da terra, il mobile include una scarpiera a ribalta, due contenitori a giorno, un pannello attaccapanni con tubo appendiabiti trasversale e l’immancabile specchio verticale.
Degna di nota la profondità, ridotta al minimo per concentrare l’ingombro in soli 35 cm.
5 – Specchio da ingresso con mensole contenitore
Perfetto per ingressi mini, monolocali o per riempire una parete rimasta vuota, questa soluzione salvaspazio è composta da uno specchio con ganci appendiabiti e mensole contenitore a scomparti, senza ante.
Se le mensole possono essere usate come semplici ripiani, svuotatasche o piccole librerie sospese al muro, è lo specchio il vero arredo multifunzione della composizione. Oltre alla superficie riflettente, questa originale specchiera offre 5 piccoli appendini a pressione, da usare come attaccapanni solo quando la necessità lo richiede.
Plus: ottima alternativa ai più grandi mobili da ingresso con guardaroba aperto, lo specchio può essere fissato a qualsiasi altezza mentre le mensole sono posizionabili sia in verticale che in orizzontale.
6 – Guardaroba da ingresso con specchio
Un guardaroba da ingresso piccolo ma funzionale, che alla larghezza ridotta di 150 cm risponde con un’altezza che supera i 2 metri – ideale per sfruttare tutto, ma proprio tutto il muro.
Lo specchio c’è, è integrato nell’anta della cappottiera e risulta indispensabile per inserire un elemento di contrasto con la finitura total white della struttura – oltre che per integrare una specchiera in una zona di passaggio strategica.
Versatilità è la parola chiave di un simile mobile da ingresso bianco, componibile a piacere e personalizzabile a seconda delle proprie esigenze. Scarpiere o moduli aperti, ripiani e mensole, persino tubi appendiabiti: insomma, c’è tutto quello che serve per creare un mobile da entrata a misura di casa.
7 – Armadio da ingresso con specchio
Armadio per ingresso poco profondo? Presente! Bello proprio come un guardaroba da camera, questo armadio fa il pieno di accessori affinché l’entrata di casa sia super organizzata e risulti sempre in ordine.
Da utilizzare anche in disimpegni e nicchie, l’armadiatura ha una profondità di soli 35 cm ma offre uno spazio contenitivo davvero notevole. Alle colonne si aggiungono contenitori sospesi e basi a terra – utilissime come panchetta o punto d’appoggio per borse e zaini – e una zona guardaroba a vista con tubo attaccapanni dove appendere giacche, cappotti, soprabiti.
Non manca lo specchio, una grande specchiera rettangolare utile per dare un’illusione di profondità in spazi ridotti, stanze piccole o locali poco luminosi.
8 – Specchio contenitore per ingresso
Nulla di meglio di una cappottiera con anta a specchio a tutta altezza per arredare l’ingresso di un appartamento moderno.
La colonna contenitore, proposta sotto forma di guardaroba chiuso, è in realtà un mobile multiuso da usare in mille modi diversi: armadietto, mobile-ripostiglio poco profondo, dispensa o addirittura scarpiera slim.
Il mobile a specchio è accompagnato da una credenza sospesa con cassetti, vani a giorno e chiusi, da usare come svuotatasche o da completare con ripiani e griglie portascarpe.
9 – Appendiabiti con specchio da ingresso
L’ingresso si affaccia sul soggiorno e sei un sostenitore del less is more? Fai una scelta minimalista, opta per un appendiabiti da ingresso con specchio.
Semplice ma funzionale, questo pannello ultra slim ospita sia una specchiera rettangolare a figura intera che 3 ganci appendiabiti, il connubio perfetto per arredare un angolo guardaroba essenziale all’entrata di casa.
Superfluo dirlo, ma lo diciamo lo stesso: al netto dell’ingombro dei ganci attaccapanni, lo spazio occupato in profondità è davvero ridotto.
10 – Specchiera da ingresso con mensola
Altra soluzione che fa della profondità ridotta il suo cavallo di battaglia. Questo delizioso ingresso ospita un’elegante specchiera ovale incastonata in un pannello personalizzabile per colore e finitura.
L’appenderia è proposta sotto forma di ganci attaccapanni, uno a destra e uno a sinistra dello specchio, astuzia che lascia libera la porzione centrale della specchiera stessa. L’elemento caratterizzante di questa composizione per ingressi stretti è la mensola, un ripiano lineare posizionato sopra lo specchio per limitare l’ingombro in zone di passaggio.
11 – Parete a specchio per ingresso
Mai considerato di arredare un’intera parete utilizzando gli specchi? Se l’idea ti spaventa perché pensi di non sfruttare nel modo migliore il muro a disposizione, dai un’occhiata a questa soluzione.
La composizione è costituita da 3 pannelli a specchio per ingresso affiancati tra loro per creare un’enorme specchiera a tutta altezza. La superficie riflettente è attrezzata con tre mensole asimmetriche di dimensioni diverse, spostabili all’altezza desiderata grazie ad un sistema di supporto a cremagliera.
Agendo da riflettente, lo specchio diffonde la luce e consente di allargare visivamente spazi ridotti e corridoi stretti. Non manca l’appenderia, garantita da un attaccapanni con 4 ganci.
12 – Specchiera da terra con appendiabiti nascosto
Profondo poco più di 30 cm, questo specchio da terra con appendiabiti è la soluzione perfetta per ottimizzare un piccolo e accogliente ingresso residenziale o contract.
Protagonista indiscussa è la grande specchiera con base in appoggio su 4 piedini, supporto che posteriormente si trasforma in un ripiano basso dove appoggiare zaini, borse, ventiquattrore. Non manca una mensola superiore, perfetta per sistemare un profumatore d’ambienti o delle candele profumate.
Se il retro dello specchio è funzionale, la sua cornice non è da meno. Il telaio è dotato di 4 ganci in metallo resistenti e versatili, perfetti per appoggiare un cappellino, una sciarpa, una piccola tracolla.
13 – Specchio angolare da ingresso
Ultima ma solo in ordine di presentazione, la soluzione salvaspazio che tutti sognano per sfruttare un angolo spoglio: lo specchio angolare. Perfetto all’ingresso, può essere utilizzato anche in camera da letto, nella stanza degli ospiti e in qualsiasi altro spazio della casa dove al minimo dell’ingombro deve corrispondere il massimo della funzionalità.
La soluzione si presenta come una grande specchiera a figura intera che nasconde un piccolo segreto. Basta girare il pannello riflettente per svelare un pratico appendiabiti munito di 4 ganci multiuso.
Originale e moderno, questo specchio girevole è anche molto pratico da usare: il meccanismo di rotazione a 360° consente l’accesso ad entrambi i lati del pannello, sia a quello con specchio che a quello con ganci.
Se siete in cerca di una soluzione per arredare la piccola o piccolissima zona ingresso di casa avrete già capito che quando lo spazio è risicato tutti i centimetri disponibili sono preziosi. Per arredare un ingresso poco spazioso o un corridoio di larghezza ridotta è consigliato scegliere un mobile ingresso stretto poco profondo. Uno spazio d’ingresso stretto richiede pochi mobili dalla profondità ridotta, meglio se sospesi, multiuso e versatili.
Per mobile ingresso stretto qui ci riferiamo a un mobile dalla profondità ridotta e dalla larghezza contenuta che può essere inserito in spazi ristretti senza risultare ingombrante, anche in un corridoio largo 1 metro. 100 cm è la larghezza minima di un corridoio, come stabilito da una normativa italiana. Per convenzione spesso nei progetti si prevede una larghezza di 110-120 cm così da assicurare il passaggio nel corridoio di due persone contemporaneamente, riservando in questo modo a ciascuno uno spazio utile indicativo di circa 55-60 cm.
Per aiutarvi a scegliere il mobile che fa per voi (e per la ridotta metratura della vostra entrata) abbiamo selezionato 19 immagini di arredi e mobili mini e poco ingombranti che offrono in pochissimi centimetri (quasi) tutto quello che serve per rendere lo spazio pratico e funzionale. Partiamo da soluzioni piccolissime che non si possono nemmeno considerare veri e propri mobili da ingresso ma che, se lo spazio è davvero limitato, vale la pena prendere in considerazione. Dai ganci appendiabiti passiamo ai mobili ingresso stretti e alti (come i pannelli appendiabiti con specchiere) e ai mobili ingresso stretti e lunghi (set di arredi e composizioni a parete più articolate ma pur sempre slim).
Tra le nostre soluzioni meno ingombranti possibili, quelle che non si possono nemmeno considerare mobili ma piuttosto arredi e complementi per l’ingresso, ci sono dei pomelli a muro sferici con gancio portachiavi. Larghi 4,5 cm, alti 6 cm, profondi 7 cm, piccoli che più piccoli non si può. Questi pomoli possono essere usati per appendere giacche, cappotti, sciarpe, borse, sacchetti e mazzi di chiavi, sempre prestando attenzione a non eccedere con il peso.
In alternativa ai ganci Carambola è possibile valutare altri modelli di appendiabiti che potrebbero offrire il giusto supporto a giacche e borse occupando sempre poco spazio in profondità, larghezza e altezza. Dimenticatevi dei classici gancetti ad uncino anonimi e noiosi e pensate piuttosto a soluzioni moderne, colorate e anche decorative.
Oltre all’appendiabiti verticale da parete mostrato nell’immagine qui sopra, un’altra idea per sfruttare le pareti in verticale senza intaccare la percorribilità dello spazio ristretto è quella di puntare su specchiere appendiabiti. Da completare se si vuole con mensole contenitore svuotatasche per mazzi di chiavi, cellulare, portafogli e altri piccoli oggetti.
Se state pensando che puntare su un mobile ingresso stretto è un’ottima idea ma queste soluzioni sono esageratamente piccole allora potreste valutare un pannello appendiabiti per ingresso con specchio. I nostri modelli sono profondi solo 1,8 centimetri, stretti, alti e davvero sottilissimi!
Questi pannelli ingresso salvaspazio sono disponibili anche nella versione con mensola, con cassetti o con entrambi gli elementi. Queste versioni raggiungono una profondità che si aggira intorno ai 24 cm. In caso di corridoio stretto, un accorgimento in più potrebbe essere quello di scegliere un pannello con mensola posizionata nella parte alta. In questo modo la mensola non ingombra il passaggio in corridoio e non risulta d’intralcio.
Anche una specchiera appendiabiti alta e stretta apribile a libro svolge egregiamente il suo compito occupando pochi centimetri.
In un corridoio stretto o in un ingresso piccolo con solo una porzione di parete destinata ad essere attrezzata, queste soluzioni slim potrebbero essere un ottimo compromesso per occupare poco spazio nel migliore dei modi. In alternativa possiamo considerare “stretti” anche dei mobili ingresso profondi 37 cm, come tutti quelli della collezione Night’n Day pensata proprio per soddisfare le esigenze progettuali tipiche di monolocali e case piccole. Mobili ingresso stretti, alti e più o meno lunghi a seconda del modello.
Un’altra ottima idea è un pannello guardaroba con specchiera a tutta altezza. Anche questa soluzione entra perfettamente nel mood mobili ingresso dalla profondità ridotta per un ingresso piccolo o inesistente o per un corridoio stretto che dall’entrata di casa conduce a tutte le altre stanze.
Chi, nonostante il ridotto spazio a disposizione, preferisce composizioni complete può valutare mobili ingresso con appendiabiti, specchi, cassetti, mensole, ripiani scarpiera, anche panchette. Tutti questi mobili hanno due caratteristiche fondamentali: sono stretti in profondità e in larghezza.
Anche mobili con un armadietto alto e stretto da usare come guardaroba e scarpiera per poche calzature possono essere perfetti per un ingresso piccolo.
E le scarpe? Se i ripiani e i ganci previsti in una composizione ingresso come quelle presentate fino ad ora non sono sufficienti, le scarpe possono essere riposte in un mobile scarpiera stretto. L’armadietto a due vani e quattro ante che vi presentiamo qui sotto è profondo solo 31 cm ed è attrezzato internamente con ripiani o griglie porta scarpe, ottima soluzione per riporre le calzature utilizzate quotidianamente da tutta la famiglia. Armadietti bassi e lunghi attrezzati internamente con ripiani o griglie porta scarpe, scarpiere slim sottilissime che si infilano dappertutto, anche dietro una porta, con aperture scorrevole o a serrandina che ingombrano ancor meno.
Recap: arredare un ingresso o un corridoio poco profondo con mobili stretti
Vi abbiamo mostrato diverse soluzioni per arredare un ingresso poco spazioso o un corridoio stretto. Le idee più gettonate per arredare questi spazi non sono solo mobili completi, a volte le idee migliori sono elementi singoli disposti in modo indipendente… e intelligente. Ganci appendiabiti, attaccapanni da parete, pannelli guardaroba con specchiere, mensole contenitore o cassetti da usare come svuotatasche all’ingresso, armadietti alti e stretti con aste portabito e ripiani, scarpiere slim per gli spazi più ristretti. A seconda dell’effettivo spazio a disposizione è possibile scegliere o combinare gli elementi.
Vi piace qualche prodotto fotografato e volete sapere dimensioni e prezzo? Cercate altre idee per arredare il vostro ingresso? Volete confrontarvi con un arredatore? Contattate il rivenditore Maconi più vicino a voi o recatevi direttamente in negozio.
Appena varcata la soglia di casa il caos ti circonda… non sai dove appendere la giacca, dove appoggiare la borsa e riporre le scarpe. SOS disordine. Urge un armadio ingresso: un armadio guardaroba ma anche scarpiera, un’armadiatura con tanti ripiani e vani per riporre le scatole degli attrezzi, i contenitori dei giochi dei bambini, i detersivi per la pulizia di tutte le superfici. Un armadio all’ingresso può essere il migliore alleato salvaspazio per sfruttare ogni centimetro e garantire ordine e rigore, soprattutto in un monolocale o in una casa piccola o piccolissima. Con un armadio capiente e ben organizzato è scongiurato il pericolo di trasformare l’ingresso in un deposito disordinato. Tutto è in ordine, tutto è nascosto dalla vista.
Un disimpegno e un corridoio si prestano ad essere arredati con un armadio più o meno grande a seconda dello spazio a disposizione. Se l’ingresso è piccolo o il corridoio è lungo e stretto scegli armadi ad ante scorrevoli che permettono di guadagnare spazio in apertura: le ante scorrono su binari paralleli al muro, non prevedono apertura frontale, il loro ingombro da aperte è praticamente nullo. Se invece la porta d’ingresso si affaccia direttamente sulla zona living e non ci sono i presupposti per inserire un armadio il nostro consiglio è comunque quello di non rinunciare ad un contenitore chiuso dove riporre tutti gli accessori che non si vogliono (o non si possono) lasciare in bella vista. Il contenitore può essere un mobiletto multiuso capiente che non sembra quello che in realtà è. Un armadietto alto e stretto magari con anta a specchio, una scarpiera slim con ante a ribalta, un contenitore scarpiera che sembra una credenza ma che è dotata internamente di griglie per le scarpe. Oppure potresti optare per un pannello specchiera e guardaroba: pannello con specchio sul davanti e asta per grucce nascosta sul retro. Se lo spazio è proprio ridotto o se queste idee non ti convincono potresti scegliere semplicemente mensole e cassetti svuotatasche per appoggiare mazzi di chiavi, occhiali e portafogli.
Gli armadi per ingresso più richiesti
Alias quello che gli Italiani digitano di più su Google in fatto di armadi da ingresso. 6 ricerche, 6 soluzioni firmate Maconi.
Scegli un armadio componibile o su misura con attrezzature interne personalizzabili. I nostri armadi sono composti da moduli liberamente abbinabili tra loro. Con gli elementi a disposizione puoi creare veri e propri armadi, cappottiere, armadietti per giacche, con vani scarpiera e spazi per borse e accessori, ma anche ripostigli per detersivi e prodotti di pulizia o per attrezzature sportive, postazioni con asse da stiro. Inoltre tutti i moduli possono essere posizionati a terra o agganciati a parete, per il massimo della personalizzazione. Grazie alla profondità limitata i nostri armadi sono i validi alleati di ingressi piccoli. Armadi slim e salvaspazio con profondità di soli 30 cm, minimo ingombro ma grande spazio contenitivo.
Gli elementi indispensabili più richiesti e più sfruttati in un armadio da ingresso sono due: appendiabiti e ripiani. Ganci o aste appendiabiti per giacche, cappotti, sciarpe; ripiani per scarpe, scatole, organizer vari. Se l’armadio all’ingresso ha questi due elementi la maggior parte dei tuoi problemi di organizzazione è risolta. Se c’è spazio extra o se hai particolari esigenze potresti scegliere anche griglie in metallo per scarpe, cassetti singoli o cassettiere, specchi, kit per predisporre una postazione stiro. Questi elementi sono utili ma non indispensabili, se ci sono ne guadagna l’organizzazione e la praticità.
Se hai giacche, cappotti e impermeabili lunghi prevedi una vera e propria cappottiera, ovvero un armadio con anta verticale alta per appendere tutto in altezza, scongiurando il pericolo di avere vestiti piegati o stropicciati. Se hai poco spazio non esagerare con il numero di capi da appendere all’ingresso, piuttosto riponi qui quello che usi quotidianamente e sfrutta l’armadio della camera per il cambio di stagione. Se invece all’ingresso vuoi appendere solo capispalle e soprabiti corti come giubbotti, giacche di jeans, chiodi o bomber hai bisogno di meno spazio e puoi optare quindi per un guardaroba a mezza colonna. La parte superiore di una colonna armadio puoi destinarla appunto al guardaroba, la parte inferiore puoi organizzarla con ripiani multiuso per scarpe o borse. E le scarpe? Lasciare le scarpe in bella vista non è un’ottima idea, nè per estetica nè per igiene, soprattutto se hai bambini piccoli che gattonano e toccano tutto quello che trovano alla loro altezza. Per riporre scarpe da ginnastica, stivaletti, ballerine, tacchi ma anche ciabatte e pantofole bastano dei ripiani (ricoprili con carta da giornale per non rovinarli) oppure delle griglie in metallo fatte apposta per ospitare le calzature. I ripiani, must have indispensabili per riporre in modo ordinato tantissimi oggetti, anche la borsa che usi quotidianamente e qualche immancabile sacchetto shopper. Se avanzano centimetri preziosi o se proprio non riesci a trovare uno spazio in casa per l’asse da stiro puoi scegliere di posizionarla nell’armadio da ingresso. Puoi attrezzare una colonna armadio con un kit con asse a ribalta da aprire all’occorrenza e ripiani per appoggiare il ferro da stiro, i vestiti da stirare o quelli appena stirati o uno spray appretto.
Vediamo ora degli esempi di organizzazione interna degli armadi da ingresso. Lasciati ispirare e ricordati che possiamo realizzare soluzioni su misura e predisporre gli elementi come preferisci tu.
Ingresso con armadio…ma non solo
Un armadio all’ingresso di casa è una delle migliori soluzioni contenitive possibili ma se l’armadio non basta, se vuoi qualcosa di più di un contenitore o se lo spazio lo consente, puoi affiancare altri elementi altrettanto funzionali. Per esempio un pannello a muro con ganci, specchio, mensole e cassetti, oppure cassetti e mensole singole. I pannelli possono anche essere dotati di asta per grucce portabito, per appendere pochi capi selezionati. Sempre utile: uno specchio. Oltre a donare luminosità e profondità all’ambiente, permette di darsi un’ultima occhiata prima di uscire di casa. Lasciati ispirare.
Le soluzioni mostrate in questo articolo ti hanno colpito? Ti piace qualche armadio fotografato e pensi che starebbe proprio bene all’ingresso di casa tua? Vuoi personalizzare una soluzione ingresso? Cerca il rivenditore Maconi più vicino a casa tua e contatta o visita di persona il negozio. Un arredatore ti aiuterà a realizzare l’armadio ingresso perfetto.