22 Dicembre 2023 / / Laura Home Planner

Spedire pacchi fragili o delicati richiede una cura particolare per garantire che i tuoi beni raggiungano la destinazione in condizioni ottimali. Se stai pianificando di inviare un pacco in Germania contenente oggetti delicati, ecco alcuni consigli pratici per proteggere i tuoi beni durante il trasporto.

Scelta dell’Imballaggio Adeguato

La scelta dell’imballaggio giusto è il primo passo cruciale per proteggere pacchi fragili. Utilizza scatole robuste e di dimensioni adeguate. Assicurati che l’imballaggio sia sufficientemente spesso per resistere agli urti durante il trasporto.

Materiale Ammortizzante

Riempire lo spazio vuoto all’interno della scatola con materiale ammortizzante è essenziale. Usa materiali come bolle d’aria, polistirolo o carta da imballaggio per proteggere gli oggetti fragili dagli impatti. Assicurati di riempire tutti gli spazi vuoti per evitare movimenti indesiderati durante il trasporto.

Avvolgere Singolarmente Gli Oggetti Fragili

Avvolgere singolarmente ogni oggetto fragile con materiale protettivo è un passo importante. Usa carta da imballaggio, pluriball o schiuma per avvolgere ciascun oggetto separatamente, garantendo una protezione aggiuntiva contro urti e sfregamenti.

Segnalare “Fragile” sulla Scatola

Segnalare chiaramente sulla scatola che il contenuto è fragile è una precauzione essenziale. Questa indicazione avvisa i corrieri e gli addetti alla movimentazione del pacco che devono trattare l’invio con particolare attenzione.

Assicurarsi di una Chiusura Sicura

Una chiusura sicura della scatola è fondamentale per evitare aperture accidentali durante il trasporto. Utilizza nastro adesivo robusto per assicurare che la scatola rimanga chiusa in modo sicuro per tutta la durata del viaggio.

Scegliere un Servizio di Spedizione Affidabile

La scelta del servizio di spedizione giusto è altrettanto importante quanto l’imballaggio. Opta per corrieri internazionali affidabili che abbiano esperienza nel gestire pacchi fragili. Alcune aziende offrono servizi specializzati per oggetti delicati.

Registrazione di Numero di Tracciamento

Assicurati di registrare e conservare il numero di tracciamento del tuo pacco. Questo ti consentirà di seguire il percorso del tuo pacco in tempo reale e di essere aggiornato sullo stato della spedizione.

Assicurazione Aggiuntiva

Considera l’opzione di assicurazione aggiuntiva per pacchi contenenti oggetti di valore. Questa copertura aggiuntiva può offrire tranquillità nel caso in cui si verifichino danni durante il trasporto.

Seguire le Raccomandazioni del Corriere

Segui le raccomandazioni specifiche del corriere riguardo alle spedizioni fragili. Alcuni corrieri possono fornire istruzioni dettagliate su come preparare e imballare correttamente oggetti delicati.

Comunicare con il Destinatario

Informa il destinatario del pacco sulla natura fragile del contenuto e fornisce istruzioni su come maneggiare il pacco quando viene ricevuto. Questa comunicazione contribuirà a garantire che il destinatario sia consapevole dell’importanza di trattare il pacco con cura.

Seguendo questi consigli potrai spedire pacchi fragili o delicati in Germania con maggiore sicurezza. La cura nell’imballaggio e la scelta di un servizio di spedizione affidabile sono fondamentali per proteggere la tua merce durante il trasporto internazionale. Trova le migliori offerte di spedizioni internazionali su ecoparcel.eu

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20 Dicembre 2023 / / Laura Home Planner

Aumenta il costo del gas e anche dell’ energia , e rinnovare la cucina che cade a pezzi sembra un miraggio, quindi ci si chiede “come spendere poco per arredare casa ” ? Basta seguire i miei 5 trucchi .

come spendere poco per arredare casa: trucco numero uno

Il primo trucco da seguire è quello di farsi aiutare e non fare di testa propria,

se non sapete come spendere poco per arredare casa la prima cosa da fare è questa.

Siete degli appassionati di arredamento?

Seguite tutti i programmi di HeG tv?

Pinterest è vostro alleato?

Sappiate che non basta,

bisogna sapere dove, come e soprattutto cosa comprare,

non basta dire “be tanto vado all’ikea o da tizio e caio “,

così facendo il rischio è solo quello di spendere di più.

Perciò,

regola numero uno affidarsi a qualcuno che sappia darvi qualche dritta, magari evitando tutti quei programmi gratuiti che fanno finta di lavorare per voi a gratis.

Il costo per la consulenza di un interior designer può variare a seconda della richiesta,

ci sono tantissimi interior designer che lo fanno online come me,

quindi basta sceglierne uno.

come spendere poco per arredare casa laura home planner
Foto di Icons8 Team su Unsplash

Trucco numero due:

Okay,

avete trovato chi vi segue ma,

a meno che non abbia la sfera magica o vi conosca benissimo, la seconda cosa da fare è identificare tutte le vostre esigenze,

e spiegare il vostro stile, quello che cercate, quello che vi piace, ma soprattutto quello che vi serve,

io ho clienti che mi tempestano su Whatsapp con immagini di Pinterest…

come spendere poco per arredare casa laura home planner
come spendere poco per arredare casa laura home planner

Se serve fate così,

ma solo all’inizio del progetto per farvi capire,

poi lasciate da parte internet per un po’ altrimenti rischiate di essere abbandonati a metà strada.

Come spendere poco per arredare casa? “Avere un budget “

Quanto volete spendere?

perché alla fine è di questo che si tratta,

volete arredare casa ma avete bisogno di spendere poco,

quindi il terzo trucco è questo: avere un budget.

Nessuno come voi sa quanti soldi avete a disposizione per questo progetto,

non dite come fanno in molti “non lo so”,

“a dire il vero non ci ho pensato “, ” dipende da cosa trovo “,

no,

fissate un budget, questo è tassativo.

quarto trucco: non pretendere ciò che non si può avere.

Mi è capitato due milioni e mezzo di volte.

“Laura ma non possiamo inventarci qualcosa per aggiungere una cassettiera? “

“magari se prendiamo il materasso un po’ meno caro riesco a prendere il letto con il contenitore “,

razionalità è la parola d’ordine.

Avete chi vi segue,

gli avete spiegato qual’ è lo stile che volete

vi siete fissati un budget,

ora siate razionali.

Come spendere poco per arredare casa? Fare la lista:

Non la lista della spesa,

fate questa lista:

  1. esigenze (di cosa ho realmente bisogno)
  2. quale stile? Classico, moderno, industriale..
  3. budget
  4. Tempo

A proposito del tempo,

Se volete spendere poco per arredare casa dovete avere tempo,

tempo da dedicare al progetto, tempo per fare le scelte giuste.

se cercate il mio aiuto..

mi trovate qui

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19 Dicembre 2023 / / Laura Home Planner

Ci sono delle differenze sostanziali tra gli uffici di diversi anni fa con quelli che vediamo oggi in determinati spazi? Sì, specialmente se si pensa alla concezione dei nuovi luoghi di lavoro. Nei tempi moderni, infatti, è possibile imbattersi in un ufficio in pieno stile open space in cui ogni dipendente potrà trasformare la propria scrivania con il gusto e l’esigenza che desidera. Un biglietto da visita da presentare ai colleghi o semplicemente uno specchio della propria personalità. Sono più belli quelli di oggi o gli uffici del passato? Ognuno di noi avrà una risposta che lo soddisfa.

La casa per il privato, l’ufficio per il lavoro

Se da una parte è vero che la nostra casa è il luogo per eccellenza per il riposo e in cui passare molto del nostro tempo, dall’altra è altrettanto vero che l’ufficio è il luogo dove passiamo gran parte della giornata. Dal mattino alla sera, ogni giorno per lunghi anni, il luogo di lavoro diventa un tutt’uno con noi, con la nostra personalità e con il nostro modo di essere. In questo si rispecchia anche l’arredo di questo spazio di lavoro. Se ci sono uffici in cui regna uno stile senza particolari segni distintivi, ci sono anche altri luoghi di lavoro che identificano la persona che li vive quotidianamente.

Una scelta tra oggetti che non passeranno inosservati

Un ufficio di lavoro non vuole uno stile preimpostato, molto farà come abbiamo detto il gusto di chi lo frequenta o anche dell’azienda che lo gestisce. Molti dipendenti invece hanno maggiore autonomia e possono “plasmare” questo spazio a seconda del gusto e dello stile, magari anche della moda del momento. Basti pensare a tutte le componenti che riempiono e danno vita a qualsiasi ufficio. Bisognerà scegliere tra poltrone ufficio, sedie, armadi e così via. Di certo non passeranno inosservate tutte quelle soluzioni che vanno al di là degli schemi classici così come quelle un po’ retrò che comunque hanno caratterizzato gli uffici italiano fino a pochi anni fa.

Open Space, la nuova concezione dello spazio di lavoro

Un esempio, prima che nello stile, sta nella composizione dell’ufficio stesso. In passato era impensabile immaginare un ufficio come un open space, oggi invece questa soluzione è sempre più attuata da molte aziende. Qui sarà più difficile arredare secondo uno stile complementare, tuttavia ognuno potrà impostare uno stile specifico e personale sulla propria scrivania, in riferimento all’armadio personale, magari a qualche poltrona lì accanto e così via.

Lo stile italiano, classico negli anni

Prima lo stile italiano degli uffici era più identificabile: classica scrivania, sedie di un certo materiale, poltrone retrò, magari una pianta. Si rischiava però di ottenere un effetto identico in diversi spazi di lavoro. Pensate anche ai vari oggetti e materiali. La classica poltrona poteva far pensare ai livelli più alti di dirigenza, oggi invece ogni dipendente alla propria scrivania può avere una poltrona magari ergonomica, utile per i diversi fastidi della colonna per una giusta postura nelle ore di lavoro.

Sedie per una giusta postura

Oggi è cambiato anche lo stile di lavoro, si passano spesso ore dinanzi al pc in moltissime attività e ne risente la salute del dipendente. Ecco perché sul mercato di riferimento troverete sempre più sedie, poltrone, divani utili a migliorare questa situazione. Oggi molta importanza si dà anche alle sale di aspetto o a quelle di anticamera, magari in attesa di essere ricevuti per un appuntamento. Lo stile dell’azienda o del responsabile di quel determinato ufficio sarà rispecchiato anche in queste stanze, un modo per trasformare l’attesa in una nuova esperienza.

Uno spazio rinnovato nel tempo

Quante volte vi sarà capitato di entrare in un ufficio con queste particolarità? O meglio, quante volte vi sarà capitato di cambiare lo stile del vostro ufficio? Magari trasportati dall’emozione del momento, dalla moda o da esigenze di spazio o fisiche. Sì, perché anche lo spazio recita un ruolo fondamentale. Se fino a pochi anni fa le misure ridotte potevano rappresentare un problema, oggi non è più così. Diverse sono infatti le soluzioni che possono trasformare spazi esigui in opportunità di muove idee, forme, funzionalità. Gli uffici moderni si basano anche su questa possibilità. Se togliamo gli uffici Istituzionali in cui reggono ancora oggi un certo schema e impostazioni, possiamo trovare negli altri spazi di lavoro un insieme di fantasia, personalità e voglia di identificarsi, dalle forme agli oggetti passando per il colore.

Il vostro ufficio è cambiato nel corso degli anni?

E così negli anni tra i tanti stili che si sono alternati ci sono quelli degli uffici che hanno cambiato volto in maniera importante. Lo stile moderno sta caratterizzano gli spazi di lavoro di un numero sempre maggiore di persone che possono “modellare” quel luogo particolare. E voi? Avete uno stile stabilito o negli anni è cambiato qualcosa? Trasformate il luogo di lavoro in un vostro personalissimo biglietto da visita!

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16 Dicembre 2023 / / Laura Home Planner

Volete dare uno stile unico al vostro salotto ma non sapete in che modo fare? perché non scegliere un tappeto per salotto moderno : come sceglierlo ?

Il salotto si sa,

è il centro della casa, l’ambiente dove poter trascorrere del tempo in famiglia e con gli amici,

non solo,

è la stanza del relax,

dove poter riposare (per qualcuno anche dormire),

per questo motivo,

il design e la scelta degli elementi d’arredo che compongono il salotto non vanno trascurati.

tappeto per salotto moderno: come sceglierlo?

tappeto per salotto moderno: come sceglierlo? laura home planner

Un tappeto per salotto moderno è un complemento d’arredo che può cambiare completamente l’aspetto della stanza,

per questo motivo o si odia o si ama .

Ne esistono tantissimi modelli ,

con diverse forme ,dimensioni, colori e materiali.

La prima cosa da fare per sceglierlo è quella di definire lo spazio e le misure della stanza,

non ad occhio però,

per aiutarvi con le misure bastano dei fogli di giornale o carta da pacco da stendere per terra in corrispondenza della zona che volete ricoprire con il tappeto,

In alternativa si può usare dello scotch carta per disegnare il perimetro,

Così facendo non si rischia di scegliere un tappeto troppo piccolo, che si può perdere nella stanza,

o un tappeto troppo grande, che al contrario la può soffocare.

Lo stesso vale per la forma.

rettangolare, quadrato o tondo?

Vediamo con qualche schema se riesco ad aiutarvi.

tappeto moderno per salotto : come sceglierlo? laura home planner

Quale materiale scegliere per il tappeto?

Lana, seta, cotone, juta, sisal sono le principali fibre naturali con cui vengono prodotti i tappeti.

  • Lana

È la fibra più pregiata, calda e morbida, è il materiale naturale che resiste meglio a fuoco e umidità.

  • Seta

È il materiale per i tappeti di lusso, i tappeti fatti in seta spesso sono dei pezzi unici.

  • Cotone

Il tappeto in cotone, come quello fatto con la lana vergine riesce a regolare l’assorbimento dell’umidità.

  • Juta e sisal

Entrambi prodotti biodegradabili, non attirano la polvere e sono facili da pulire.

Le fibre sintetiche invece,

tra cui poliammide e polipropilene,

permettono di ottenere prodotti performanti e di design resistenti allo sporco e facili da pulire.

Infine ,

esistono tappeti per salotto a pelo lungo e tappeti per salotto a pelo corto.

La differenza tra i due è data dalla lunghezza delle fibre di tessuto che li ricoprono,

perciò,

per rispondere alla domanda “tappeto per salotto moderno: come sceglierlo? “

bisogna considerare che i tappeti a pelo lungo sono più morbidi ma allo stesso tempo più impegnativi da pulire rispetto a quelli con pelo corto,

“sarà per questo motivo che in casa abbiamo un tappeto per salotto moderno in juta? “

si,

altrimenti le briciole dei cracker del mio bimbo chi le aspirava più?

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13 Dicembre 2023 / / Laura Home Planner

Tutto pronto per le feste? La scorsa settimana qualcuno mi ha chiesto consiglio per acquistare Il tavolo da cucina in previsione dei vari pranzi , meglio allungabile rotondo o rettangolare?

Per me il tavolo da cucina è allungabile rotondo ,

soprattutto se si parla del pranzo di Natale.

Lo so,

molti di voi sono scettici sul tavolo da cucina allungabile rotondo,

sento già i vostri commenti…

Poi non ho la tovaglia giusta“,

“non ci stiamo siamo in tanti “,

insomma,

il tavolo da cucina allungabile rotondo non entra facilmente nel Dna di tutti,

ma non è forse bello poter mangiare guardando tutti in faccia senza doversi girare?

Sono sicura che dopo aver letto questo articolo qualcuno di voi cambierà idea.

Tavolo da cucina allungabile come scegliere la forma? Rotondo o…

Tralasciando per un attimo il tavolo da cucina allungabile rotondo,

quello che serve per ospitare un po’ più di persone a tavola, soprattutto in questo periodo dell’anno, è un tavolo allungabile .

Il tavolo da pranzo è un elemento importante della casa,

ne esistono tantissimi modelli,

con forme, misure e design differenti,

Prima di tutto bisogna individuare lo spazio dove sistemarlo,

non basta avere un bel tavolo da cucina allungabile, se poi non si può sfruttare.

Una volta definita la stanza, si può pensare alla forma e al colore più adatto,

è indispensabile infatti, che una volta posizionato, questo abbia intorno almeno 120 cm,

60 cm per la seduta e 60 cm per spostare la sedia,

dovrete pur avere un po’ di agio per muovervi!

Lo stesso vale per lo spazio che occupa in larghezza ogni persona,

almeno 60 cm tra un braccio e l’altro,

insomma,

lo spazio che serve per mangiare comodamente.

Ecco,

ora che avete le misure che servono, parliamo di forma.

come scegliere il tavolo da cucina allungabile? Rotondo o no?

Deciso che il tavolo da cucina allungabile è una priorità per i pranzi e le cene numerose,

Il tavolo rettangolare è tra i modelli più gettonati,

questo perché è il classico tavolo ,

non fraintendetemi ,

per classico non intendo in legno o in arte povera,

intendo semplicemente il solito,

si perché

quando parlo con un cliente di tavolo da pranzo,

quasi sempre il riferimento è il tavolo rettangolare.

Dunque,

il tavolo rettangolare parte dalla misura minima di 70 cm di profondità per un 1 metro di lunghezza

per arrivare anche a profondità 1mt, con lunghezza anche 2 metri,

tutto dipende dal famoso spazio che abbiamo e da quante persone ci devono mangiare.

A tal proposito,

lo sapete che esistono diverse tipologie di apertura per allungare i tavoli?

Si perché non è importante solo che il tavolo sia allungabile, ma anche il modo in cui si apre.

Quante volte vi è capitato di essere a pranzo da qualche amico o parente e di avere la gamba del tavolo in mezzo alle vostre di gambe?

una scomodità pazzesca.

ecco allora qualche dritta per scegliere il tipo di apertura per il vostro tavolo allungabile:

  • Apertura con maniglia

Per allungare il tavolo basta tirare la maniglia dal lato del capotavola e alzare la prolunga, il meccanismo porterà automaticamente l’allunga in battuta con il piano.

Questa tipologia è tipica dei tavoli con basamento centrale.

  • A binario scorrevole e alzabile

Le allunghe sono sotto il piano del tavolo, alle estremità di un binario scorrevole,

il tavolo si allunga facendo scorrere il binario verso l’esterno e alzandolo leggermente,

così facendo, le allunghe si posizionano a filo del piano

  • Apertura telescopica

la struttura del tavolo si apre interamente lateralmente con un movimento scorrevole ,

all’interno del tavolo si trovano le allunghe che permettono di allungarlo in più misure.

Tavolo da cucina allungabile rotondo, ovale o ad ellisse?

Il tavolo da cucina rotondo allungabile generalmente ha diametro minimo 80 cm,

quello ovale e quello ad ellisse invece 110cm di lunghezza.

A differenza dei tavoli rettangolari, questi tavoli hanno più spazio per sedersi già quando sono chiusi,

e questo è sicuramente un punto a loro vantaggio,

perché,

per chi non ha lo spazio per un tavolo allungabile, non deve necessariamente rinunciare ad invitare persone a cena,

inoltre,

non smetterò mai di dirlo,

la loro forma arrotondata e senza spigoli oltre a dare più armonia all’ ambiente,

Li rende a prova di bambini,

insomma,

magari non ci crederete,

io che sono tanto amante dei tavoli rotondi, ho in casa due tavoli rettangolari (causa forza maggiore)

e avendo un bambino piccolo, mi sono dovuta munire di paraspigoli,

se avessi avuto il mio tavolo rotondo invece…

Comunque ,

ecco alcuni sistemi di apertura per questa tipologia di tavoli:

  • binario scorrevole e alzabile

Con una allunga per ogni lato del tavolo, basta far scorrere il binario verso l’esterno e alzarlo,

  • rotazione del piano

Con una semplice rotazione del piano il tavolo si allunga.

  • apertura telescopica con allunga a libro

senza dover far scorrere le gambe, il meccanismo di apertura è centrale

Dunque.. Qual’ è la forma giusta per voi?

Qualche tempo fa ho pubblicato un articolo su come arredare la sala da pranzo, lo potete leggere cliccando qui.

In quell’occasione molti di voi mi hanno ringraziato per aver fatto questo schemino :

tavolo da cucina allungabile rotondo laura home planner

Cosa ne pensate?

Un pochino vi ho convinto sul tavolo rotondo?

Ad ogni modo,

Le feste stanno arrivando,

ho selezionato qualche immagine di tavolo da cucina allungabile rotondo e non per darvi l’ispirazione .

tavolo da cucina rotondo allungabile laura home planner
tavolo da cucina allungabile laura home planner

Buone feste a tutti.

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9 Dicembre 2023 / / Laura Home Planner

Ad ogni cambio stagione sentiamo il bisogno di sistemare e organizzare una parte della casa, o perlomeno per me è così, in questo momento sono alle prese con la scarpiera per ingresso: come organizzare le scarpe?

A volte penso,

per fortuna che in casa siamo in tre, altrimenti altro che la cabina armadio di Carrie Bradshaw in sex and the city,

ci vorrebbero due mega scarpiere per tutte le scarpe che abbiamo in giro,

non tanto mio marito, quanto io e mio figlio,

Lui ha cinque anni, cresce e compriamo un paio di scarpe ogni tre mesi,

così teniamo da parte ,

ci dispiace buttare le scarpe nuove ..e la scarpiera si riempie.

Perciò ora sono alle prese con l’organizzazione della scarpiera

ma il punto è sempre lo stesso,

“Come organizzare le scarpe con una scarpiera per ingresso?”

L’ingresso si sa , è il biglietto da visita della casa,

dunque scegliere la scarpiera per ingresso per organizzare le scarpe non è proprio semplice,

alta , bassa, stretta, laccata, con specchi…

Scarpiera per ingresso : come organizzare le scarpe ? Partiamo dallo spazio

Innanzitutto bisogna valutare lo spazio e pensare bene a dove posizionare la scarpiera ,

da parte alla porta, davanti, lontano, in una nicchia.

Se l’ ingresso è lungo e stretto sarà utile scegliere una scarpiera con una profondità ridotta, magari che si integri con il mobile per i cappotti o lo specchio,

Anzi, magari proprio la scarpiera potrebbe essere fatta con delle ante a specchio,

lo so cosa state pensando…

che sono pazza perché vedete già tutte le ditate appiccicate alla scarpiera..

Si ma…non crediate che con un modello laccato o laminato cambia tanto,

se il laminato della scarpiera è liscio e non un materico è più difficile da pulire di uno specchio…

invece,

se l’ingresso ha uno spazio più generoso,

si può pensare ad una scarpiera abbinata ad una panca, utile per sedersi a indossare e togliere le scarpe comodamente,

ma andiamo sul pratico,

Ecco un po’ di immagini

Definito lo spazio a disposizione, scegliere il modello più adatto all’ingresso sarà più semplice,

si perché di scarpiere ce né di ogni tipo,

dalla classica anta a ribalta,

alle ante scorrevoli,

con le ante battenti.

Inoltre,

per chi di spazio ne ha da vendere,

si può pensare ad una scarpiera/ credenza /mobile appoggia tutto,

tipo quelle delle immagini qui sotto

scarpiera per ingresso : come organizzare le scarpe?

Scarpiera per ingresso come organizzare le scarpe?

La prima cosa da fare per organizzare da zero la scarpiera è quella di svuotala (nel caso di scarpiera già in uso ovviamente)

e pulirla, per poi mettersi al lavoro.

Il profumo di fresco pulito aiuta sempre in questi casi,

da la spinta per partire..

Punto primo,

una volta che le scarpe saranno accatastate li davanti ai vostri occhi dovrete fare una selezione,

scarpiera per ingresso: come organizzare le scarpe? laura home planner

Al momento siamo in inverno,

insomma,

quali scarpe state usando frequentemente?

Non credo che siate in giro con i sandali o le infradito,

per cui,

quelle che state usando dovranno essere posizionate in modo tale che siano a vostra disposizione,

mentre,

quelle che non mettete da qualche tempo,

bé,

sarebbe meglio eliminarle senza ripensamenti.

Punto due ,

Scatole o a vista?

Qui è un bel problema.. almeno per me ,

mi piace averle nelle scatole ordinate ,

ma le scatole delle scarpe non sono mica tutte uguali e della stessa misura,

perciò è un po’ dura sistemarle in maniera organizzata sugli scaffali,

dunque,

perché non comprare delle scatole della stessa dimensione, magari trasparenti o con il porta etichetta davanti?

Sono sincera,

io non sono tra quelli che lo fa ,

non ho tempo,

perciò dedico metà della profondità davanti della mia scarpiera ( io ho una scarpiera profonda 60 cm),per le scarpe della stagione in corso,

e nell’altra metà lascio le scarpe che userò la stagione dopo.

Il consiglio

Se siete alle prese con la scelta della scarpiera per ingresso e non sapete come organizzare le scarpe ,meglio optare per una scarpiera dove le scarpe possono essere posizionate frontalmente,

Insomma ,dove le potete vedere bene senza dover aprire da tutte le parti,

è vero, magari non è il massimo esteticamente,

ma se sono ben ordinate non daranno fastidio a nessuno,

ma soprattutto, la casa è di chi ci abita…non di chi la visita ogni tanto

e comunque,

a parer mio l’ingresso e il garage sono gli ambienti migliori per sistemare la scarpiera,

si evita così di portare in giro per casa lo sporco dell’esterno.

Infine,

ecco qualche trucco per mantenere le scarpe sempre belle e pulite:

  • organizzate le scarpe in uno spazio fresco e asciutto per evitare umidità e conseguente muffa che le possono rovinare
  • se siete amanti degli stivali come me , quando li mettete via, meglio inserirci dentro della carta da giornale per non lasciare che si deformino.
  • ogni tanto fate pulizia, selezione ed eliminate il superfluo. 

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5 Dicembre 2023 / / Laura Home Planner

Quando lo spazio in casa è limitato, sia in cucina che in altre stanze, sono necessarie soluzioni per sfruttare al meglio lo spazio disponibile. Una delle alternative più interessanti è l’utilizzo di mini frigoriferi silenziosi che, oltre a occupare poco spazio, offrono un funzionamento discreto grazie all’assenza di rumori fastidiosi.

Caratteristiche dei mini frigoriferi silenziosi

Un mini frigo di tipo silenzioso presenta diverse caratteristiche che lo rendono la scelta perfetta per chi ha necessità di organizzare uno spazio ristretto ma non vuole rinunciare alle comodità di un frigorifero classico.

Dimensioni compatte

La principale caratteristica di un mini frigorifero è ovviamente la sua dimensione ridotta rispetto ai modelli standard. Questo permette di inserirlo facilmente anche nei contesti più angusti senza occupare troppo spazio.

Silenziosità

Oltre alle dimensioni ridotte, il vero vantaggio di un mini frigo silenzioso è il basso livello di rumore durante il funzionamento.

L’assenza di fastidiosi rumori di fondo è un vantaggio importante, soprattutto se ci si trova in ambienti come camere da letto, uffici o sale studio, dove il silenzio è una condizione sine qua non. Il vantaggio di un frigorifero silenzioso risulta quindi evidente sia per l’ambiente domestico che per contesti lavorativi.

Efficienza energetica

Molti modelli di mini frigoriferi silenziosi sono inoltre caratterizzati da una buona efficienza energetica, con certificazione A+ o addirittura A++. Ciò permette di ridurre i consumi elettrici e contribuire al risparmio energetico nel lungo periodo senza rinunciare alle prestazioni.

Aree d’utilizzo dei mini frigoriferi silenziosi

I mini frigoriferi silenziosi possono essere utilizzati in diversi contesti per soddisfare differenti tipologie di esigenze.

In casa

Nel contesto abitativo, questi piccoli elettrodomestici si rivelano la soluzione ideale per chi dispone di spazi limitati in cucina o desidera avere un frigo aggiuntivo nel proprio appartamento. Grazie alla loro silenziosità, sono perfettamente adatti a essere collocati nelle camere da letto, negli studi o in altri ambienti della casa dove il rumore potrebbe risultare un problema.

Ufficio e stanze studio

L’utilizzo dei mini frigoriferi silenti non si limita all’ambito domestico. Essi infatti possono risultare particolarmente utili anche in contesti lavorativi e di studio, dove l’esigenza di una pausa snack o di mantenere bibite fresche durante la giornata è un’abitudine diffusa. In questi casi, il rumore ridotto permette di non disturbare la concentrazione dei presenti e di contribuire al mantenimento di un ambiente tranquillo e produttivo.

Camere d’albergo

Anche nelle camere da letto degli alberghi, i mini frigoriferi silenziosi trovano spesso la loro collocazione ideale in quanto consentono agli ospiti di avere a disposizione bevande e snack sempre freschi senza essere disturbati dal rumore del motore del frigorifero.

Cosa considerare nella scelta di un mini frigorifero silenzioso

Prima di acquistare un mini frigo silenzioso, è utile valutare alcuni fattori che influiscono sulla qualità del prodotto e sulla sua adattabilità alle proprie esigenze.

  • Dimensioni e peso:

Verificare le dimensioni esterne e interne del frigorifero per assicurarsi che si adatti allo spazio disponibile e possa contenere tutto ciò che si intende conservarvi;

Prestare attenzione anche al peso del prodotto, soprattutto se si prevede di doverlo spostare spesso nell’ambiente.

  • Livello di rumore:

Ricordarsi di controllare il livello di rumore del frigorifero, che deve essere inferiore ai 40 dB per poterlo definire realmente silenzioso.

  • Consumi energetici:

Considerare l’efficienza energetica del prodotto optando preferibilmente per modelli con certificazioni A+ o A++ al fine di garantire un consumo energetico contenuto.

  • Funzioni e caratteristiche aggiuntive:

Alcuni mini frigoriferi silenziosi possono disporre di funzioni aggiuntive come sbrinamento automatico, regolazione della temperatura interna o comparti freezer;

Valutare se queste opzioni rispondono alle proprie necessità può contribuire a una scelta maggiormente consapevole e soddisfacente nel tempo.

In conclusione, i mini frigoriferi silenziosi rappresentano una soluzione pratica ed efficace per chi desidera ottimizzare i propri spazi disponibili senza dover rinunciare alla comodità e all’utilità di un frigo. La loro compattezza, silenziosità, efficienza energetica e versatilità d’utilizzo li renderanno sicuramente un ottimo investimento.

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1 Dicembre 2023 / / Laura Home Planner

“Consuma di più il piano cottura a induzione o a gas? “

Una tra le tante domande che ricevo prima della progettazione di una cucina è proprio questa,

la scelta del piano cottura negli ultimi anni è sinonimo di dubbio ,

a causa della poca conoscenza del prodotto, e della comunicazione pubblicitaria a volte poca chiara,

Detto ciò,

oggi vi darò qualche dritta per aiutarvi nella scelta.

immagine piano COTTURA bora

Guida alla scelta del piano cottura, valutiamo le caratteristiche.

Se state valutando l’acquisto di un piano cottura, oltre al consumo, vi consiglio di considerare anche :

  • l’aspetto estetico
  • quante persone vivono in casa
  • Il tempo che trascorrete ai fornelli
  • Le prestazioni che vi piacerebbe avesse il piano cottura

una volta chiariti questi aspetti sarete a buon punto.

Ad ogni modo,

esistono diversi tipi di piani cottura, quello a gas ,in Italia ,è ancora il più utilizzato ‘

può essere realizzato in cristallo, in vetro ceramica oppure in inox su cui sono posizionati 2,3,4,o più bruciatori ,

dipende dalla dimensione del piano ,

questi piani cottura sono alimentati a gas metano oppure a GPL .

Il piano di cottura a induzione invece,

funziona grazie all’ elettricità e ad un sistema di bobine di rame situate sotto al piano in vetro ceramica,

come funziona?

Quando si appoggia la pentola sul piano cottura, la bobina si attiva, creando un campo elettromagnetico che riscalda il fondo della pentola, così gli alimenti si possono cucinare.

consuma di più il piano induzione o a gas?

Nell’insieme si può dire che i piani cottura a induzione consumano meno rispetto a quelli a gas, questo perché quest’ultimi non sfruttano completamente il calore che producono,

dunque,

Consuma di più il piano cottura gas o a induzione? Quale’ è il migliore?

Il mio consiglio è che se state cercando prestazioni elevate e tempi di preparazione dei cibi brevi, il piano cottura a induzione fa per voi.

Il piano cottura a gas, è perfetto per i tradizionalisti,

Insomma,

Se siete amanti della polenta fatta in sessanta minuti sul fuoco, il piano cottura a gas è la scelta migliore.

Consuma di più il piano cottura a induzione o il gas? Vantaggi e svantaggi di entrambi

Nella versione acciaio e fragranite il piano cottura a gas è più facile da pulire rispetto al piano in vetro, grazie anche alle griglie quasi sempre lavabili in lavastoviglie,

inoltre

alcuni modelli hanno il display digitale per controllare in tempo la potenza erogata da ogni bruciatore.

infine,

in generale sono meno costosi dei piani a induzione.

Gli svantaggi?

Come dicevo prima non sfruttano completamente il calore che producono perché c’è troppo dispersione,

inoltre, vi ricordo che non poco tempo fa abbiamo avuto tutti paura che da un momento all’altro qualcuno ci chiudesse completamente i rubinetti del gas,

ma questa è un’altra storia..

Il piani di cottura a induzione invece?

consuma di più il piano induzione o a gas? Laura home planner
consuma di più il piano induzione o a gas? laura home planner

Il piano cottura a induzione è liscio e l’assenza di pulsanti lo rende più pratico da pulire;

non ha dispersione di energia perché la produce solo dove serve ed è sicuro.

Gli svantaggi?

In Italia la corrente costa cara, perciò,

se abitate in una casa in cui la classe energetica non è almeno A3…

a tal proposito faccio un piccolo approfondimento , solo per chiarire un aspetto fondamentale …

vorrei sottolineare la differenza tra Assorbimento e Consumo di energia,

L’assorbimento è la quantità di energia necessaria per mantenere in funzione un prodotto elettrico in un dato momento,

Il consumo invece,

è il quantitativo di energia elettrica effettivamente consumata nel tempo di funzionamento del prodotto.

Tutto ciò premesso,

il costo del gas è aumentato tanto quanto quello della corrente elettrica,

per rispondere alla domanda : “Consuma di più il piano induzione o a gas?” vanno considerate tutte le variabili e le caratteristiche di ogni piano.

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29 Novembre 2023 / / Laura Home Planner

Negli ultimi anni, si è assistito a un significativo progresso nell’ambito dell’accessibilità, grazie all’introduzione e all’evoluzione dei servoscala per disabili.

Questi dispositivi si stanno affermando come una soluzione chiave per migliorare l’accessibilità non solo negli edifici pubblici, ma anche in quelli privati, aprendo nuove opportunità di movimento e indipendenza per le persone con disabilità motorie.

L’importanza dell’accessibilità

L’accessibilità è un diritto fondamentale, sancito da leggi e normative che mirano a garantire a tutti i cittadini di poter fruire degli spazi pubblici e privati senza alcuna limitazione legata a condizioni fisiche o motorie.

In questo contesto, i servoscala emergono come una soluzione concreta, fornendo risposte tangibili alle sfide quotidiane affrontate da molte persone con disabilità. Questi dispositivi rappresentano un passo significativo verso l’eliminazione delle barriere architettoniche, consentendo alle persone con limitazioni motorie di superare facilmente dislivelli e gradini che, altrimenti, limiterebbero il loro accesso a luoghi cruciali della vita di tutti i giorni.

La tecnologia che sta dietro i servoscala

I servoscala per disabili si basano su tecnologie avanzate che ne garantiscono affidabilità e versatilità.

Le innovazioni più recenti permettono la creazione di dispositivi in grado di adattarsi a diverse tipologie di scale e di superare ostacoli con facilità. La progettazione di sistemi di sicurezza avanzati assicura un utilizzo sicuro ed efficiente, contribuendo a ridurre l’ansia e le preoccupazioni legate all’utilizzo di tali dispositivi.

I servoscala moderni infatti, sono dotati di sensori intelligenti in grado di rilevare la presenza di ostacoli lungo il percorso. Questi sensori permettono al dispositivo di adeguare automaticamente la velocità e di fermarsi in caso di necessità, garantendo un’esperienza di utilizzo sicura e senza intoppi.

La ricerca continua nel campo dei materiali poi, ha portato a sviluppare servoscala a piattaforma realizzati con leghe leggere e resistenti, garantendo al contempo robustezza e facilità di movimento.

Questa caratteristica è particolarmente importante per consentire una facile installazione e adattamento a diverse strutture architettoniche.

Il contributo alla mobilità inclusiva

L’introduzione diffusa dei servoscala ha un impatto significativo sulla promozione della mobilità inclusiva.

Questi dispositivi consentono alle persone con disabilità motorie di superare barriere architettoniche, accedendo facilmente a edifici e luoghi pubblici altrimenti difficilmente accessibili.

La libertà di movimento che i servoscala offrono contribuisce non solo alla praticità nella vita quotidiana, ma anche all’inclusione sociale e all’accesso a opportunità che altrimenti sarebbero limitate.

Numerose amministrazioni pubbliche stanno adottando i servoscala nei propri edifici per garantire l’accesso a tutti i cittadini. L’introduzione di questi dispositivi ha migliorato notevolmente l’accessibilità agli uffici governativi, alle biblioteche e ad altri spazi pubblici, consentendo a chiunque di partecipare attivamente alla vita civica.

E mentre l’uso dei servoscala sta diventando più diffuso in edifici pubblici, la sfida principale risiede ancora nell’adozione di queste tecnologie nella sfera privata. La sensibilizzazione e l’informazione sono cruciali per superare le resistenze e promuovere una mentalità orientata all’accessibilità anche tra i proprietari di case private.

Il futuro dell’accessibilità

Guardando al futuro, è evidente che i servoscala per disabili continueranno a evolversi, diventando sempre più integrati e accessibili.

La collaborazione tra designer, ingegneri e professionisti del settore contribuirà a sviluppare soluzioni sempre più avanzate, garantendo un futuro in cui l’accessibilità non sarà più un optional, ma una caratteristica fondamentale di ogni spazio.

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26 Novembre 2023 / / Laura Home Planner

Come arredare la sala da pranzo?

dipende,

ci sono tanti aspetti da considerare:

  • Le misure della stanza,
  • Lo stile
  • L’esigenze

Partiamo dalle misure,

ma, a proposito..

cosa si intende per arredare la sala da pranzo?

Qualcuno mi potrebbe rispondere il living…

si ma è solo un’abbreviazione della parola inglese living room , che tradotto in italiano è soggiorno,

per me arredare la sala da pranzo non vuol dire arredare l’intero soggiorno,

io per sala da pranzo, intendo la parte di soggiorno che si utilizza per mangiare…

lo dice la parola stessa: “sala da pranzo”,

quindi oggi vi parlerò di tavolo, sedie e tutte quelle cose che non hanno niente a che fare con il divano,

perché per i divani, lunghi, alti, bassi, comodi e stretti , ci vuole un articolo a parte.

Arredare la sala da pranzo, partiamo dalle misure:

Per arredare la sala da pranzo,

le misure minime sono quelle che consentono la disposizione di una tavolo, con almeno un paio di sedie(altrimenti non si può parlare di sala da pranzo),

e di una piccola madia se ci sta,

ovviamente,

più grande è la stanza, più elementi di home decor si potranno inserire ,

come vasi, tappeti, stampe e chi più ne ha più ne metta..

Ora vi faccio qualche esempio pratico,

poniamo che io debba arredare la sala da pranzo di dimensioni 3x3mt, con una finestra doppia.

La prima cosa che devo valutare è :

  • quanto è luminosa la stanza
  • colori di pareti e pavimenti
  • stile

Dal momento che la stanza non è grandissima,

ma fortunatamente è presente una finestra che la rende abbastanza luminosa,

finestra di cui dovrò tener conto dello spazio d’apertura,

l’elemento a cui darò priorità nella progettazione sarà il tavolo,

non importa se non avrò abbastanza spazio contenitivo, probabilmente questo verrà ricavato da un’altra parte,

ma per arredare la sala da pranzo,il tavolo, e di conseguenza le sedute saranno la mia priorità,

dunque,

le mie opzioni saranno due,

soluzione A o B?

La prima con un tavolo rettangolare da 140 x90 cm e 4 sedie , alle quali potrebbero aggiungersi altre due sedie capitavola scegliendo un modello poco ingombrante

ma con questa dimensione di sala da pranzo lo sconsiglio.

arredare la sala da pranzo laura home planner

la seconda opzione ,

che è la mia preferita ,

è un bel tavolo rotondo diametro 120 cm che potrà dare posto almeno a 6 persone comode.

arredare la sala da pranzo laura home planner

Ora vi starete chiedendo , si ma la dispensa?

Quando si arreda una stanza, qualsiasi essa sia della casa, la prima domanda che ci dobbiamo porre è:

“A cosa mi serve ? quale sarà la funzione principale di questa stanza? “

per questo motivo non ho dato troppa importanza alla dispensa,

ovviamente ,

qui le regole sono dettate dalle misure .

A tal proposito,

ecco alcuni schemi semplici ma molto utili, che possono aiutarvi nella scelta della forma e della dimensione del tavolo adatto alla vostra sala da pranzo.

arredare la sala da pranzo laura home planner

Dunque ,

considerato il fatto che l’esempio di prima vi può aiutare a capire quanto spazio minimo serve per considerare una stanza a parte, sala da pranzo,

e che qualche altro consiglio basato sulle misure della stanza, lo potete trovare in un paio di precedenti articoli su come arredare il soggiorno che vi lascio cliccando qui e qui,

ora vi darò qualche dritta per arredare la sala da pranzo creando la giusta atmosfera con tre stili diversi:

Arredare la sala da pranzo in stile Vintage retrò.. neo classico

Lo so , non è per tutti,

ma è un vero e proprio boom di questi ultimi anni…

Oro, velluto , trasparenze, marmi,

ma non solo,

legno abbinato a colori dai toni caldi ispirati alla natura e alla terra

come il verde e il bordeaux

insomma,

uno stile retrò , ma con un tocco dei nostri tempi moderni

arredare la sala da pranzo laura home planner
arredare la sala da pranzo laura home planner

Sala da pranzo in stile farmhouse?

Qual’ è lo stile farmhouse?

Basta tradurre la parola in italiano,

non è altro che lo stile delle case dei contadini, delle fattorie,

un mix and match di legno, colori caldi, toni pastello, ferro, elementi di riciclo,

come vecchie sedie, poltrone,pouf,

arredare la sala da pranzo laura home planner

…stile nordico?

Il must have per arredare la sala da pranzo in stile nordico è una palette colori dai toni pastello, freddi, ma facilmente riscaldati dal calore del legno e dai complementi caldi e

Passatemi il termine,

“lanosi” , di cui solo il vero stile nordico può andare fiero

laura home planner

Be..

ci sarebbe tanto altro ancora da dire,

Voi cosa ne pensate? Quanto spazio avete a disposizione per la sala da pranzo ?

Qual’ è il vostro stile ?

Vi aspetto nei commenti

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