18 Giugno 2020 / / Laura Home Planner

Presente in 190 paesi e proprietaria di 400 marchi, la multinazionale anglo-olandese di beni di consumo Unilever ha deciso di investire un miliardo di euro in sostenibilità.

La somma stanziata dall’azienda punta a finanziare oltre dieci anni di progetti volti alla sostenibilità ed alla lotta dei cambiamenti climatici. Una minaccia silenziosa su cui la società ha deciso di agire con “azioni decisive” per “migliorare la salute del pianeta”.

Se ad oggi la nostra attenzione sembra essere rivolta alla pandemia e alle conseguenze della stessa,

Unilever, come altre multinazionali, ci ricorda quanto sia importante mantenere un atteggiamento sostenibile per contrastare al più presto ed in maniera definitiva i cambiamenti climatici.

La mission di Unilever? Rendere la sostenibilità una consuetudine.

A tal proposito, la crescita di interesse verso la sostenibilità da parte dei consumatori, ha dato man forte all’azienda che dal 2010 ha deciso di portare avanti un piano di crescita sostenibile volto a rappresentare un nuovo modello di business responsabile.

Dal nome Unilever Sustainable Living Plan, il progetto non è meramente rivolto alla crescita dell’azienda ma al suo sviluppo grazie al raggiungimento di obbiettivi chiari di stampo etico-sostenibile.

Rispetto per l’ambiente, azioni sul clima, uguaglianza di genere, salute e nutrizione.

Questi, i capisaldi del progetto che la società ha deciso di implementare.

A dieci anni dalla sua nascita, il modello di business responsabile Unilever ha raggiunto importanti risultati. Per iniziare, il dispendio di acqua dell’azienda è stato dimezzato, ed insieme ad esso anche le emissioni di anidride carbonica, ridotte del 65%. La parità di genere è stata raggiunta: il 51 % delle donne lavora in ruoli dirigenziali. Infine, 1,3 miliardi di persone grazie al sostegno di Unilever hanno migliorato le proprie condizioni di vita – salute e nutrizione.

Ma quali sono i prossimi obbiettivi dell’azienda?

Entro il 2020 l’azienda si impegna a promuovere i diritti dell’uomo all’interno delle attività produttive e l’empowerment di cinque milioni di donne. Continuerà a sostenere la crescita del benessere delle persone, ottimizzando la qualità dei prodotti Unilever, rivolgendo il suo sguardo al miglioramento igienico-nutrizionale delle stesse.

In successione, entro il 2030 la società vuole dimezzare l’impatto ambientale derivante dalla produzione e dall’utilizzo dei prodotti Unilever, quanto dal loro smaltimento.

Dunque, un progetto ambizioso per contribuire concretamente alla risoluzione dei problemi etico-sostenibili che affliggono la nostra attuale società.


B.

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11 Giugno 2020 / / Laura Home Planner

Il brand rinnova il suo impegno etico e sostenibile

Originariamente nato nel 2018, il portale online Gucci Equilibrium si rinnova. Lo scorso 8 giungo – in concomitanza con la giornata mondiale dell’ambiente –

la piattaforma ha dato il suo benvenuto su Instagram, rinnovando il suo impegno etico e sostenibile.

Se in Appunti dal silenzio Alessandro Michele ha annunciato il cambiamento del brand verso una maggiore sostenibilità creativa, sociale ed ambientale,

Gucci Equilibrium sembra essere la “ciliegina sulla torta” al ripristino del sistema moda attuale – frenetico e disfunzionale.

Con un indice di trasparenza pari al 48%, il brand mostra il suo impegno verso la tutela dell’ambiente ed il sostentamento etico promuovendo inclusività e rispetto.

“Gucci Equilibrium è il nostro impegno a generare un cambiamento positivo per le persone e per il nostro pianeta […] racchiude i principi in cui crediamo e le azioni che perseguiamo per trattare meglio il mondo e gli altri, per il nostro futuro, insieme.”

https://equilibrium.gucci.com/it/about-it

Un impegno decennale dal nome Culture of Purpose, nato nel 2015 ed in continua crescita verso l’implementazione di un modello di business più sostenibile. La strategia aziendale di Gucci – volta alla generazione di un futuro migliore –

è sostenuta da forti e chiari obbiettivi da realizzare entro il 2025.

A tal proposito, il brand sembra già essere sulla buona strada.

Il conto economico ambientale di Gucci dello scorso anno – o Environmental Profit and Loss, uno strumento di analisi innovativo sviluppato dalla casa madre Kering –

ha dimostrato che il brand ha ridotto del 21% l’impatto ambientale totale rispetto all’anno 2018.

Di fatto, gli obbiettivi prefissati e suddivisi in Persone e Ambiente

rispecchiano appieno la volontà primaria della strategia aziendale di Gucci: far diventare il brand una realtà sempre più responsabile e sostenibile.

Per il raggiungimento degli obbiettivi, il brand ha inoltre adottato dei programmi di iniziative sociali e ambientali all’interno delle attività aziendali e lungo la supply chain.

L’uso di materiali alternativi sostenibili quanto lo sviluppo del benessere dei dipendenti dell’azienda sono solo due delle iniziative adottate dal brand.

“L’azione di Gucci è guidata da tematiche che costituiscono le fondamenta del nostro futuro collettivo […] continueremo a concentrare i nostri sforzi nel generare un cambiamento positivo per le persone e per la natura in tutte le nostre attività. Abbiamo inoltre la responsabilità, come brand globale, di assumere un ruolo attivo all’interno della comunità per farci promotori di cambiamento. Gucci Equilibrium ha la capacità di richiamare e unire una comunità di voci diverse con il compito di aiutare a percorrere al meglio la strada che ci attende.”

Marco Bizzarri, Presidente e CEO di Gucci

Pertanto, Gucci Equilibrium non vuole essere la mera opportunità per rafforzare la Culture Purpose dell’azienda.

Gucci Equilibrium vuole essere portavoce di un’evoluzione globale a 360°, di fatto etica e sostenibile.


B.

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4 Giugno 2020 / / Laura Home Planner

Un elettrodomestico che abbiamo imparato ad usare più o meno tutti durante il periodo di quarantena , è il forno da incasso.

Ci siamo dilettati talmente tanto ai fornelli da pensare di poter partecipare alle selezioni di Master Chef.

Pane , pizza, pasta fatta in casa,

insomma,

abbiamo acquistato talmente tanta farina da far rimanere vuoti gli scaffali dei supermercati.

Per molti , l’utilizzo quotidiano del forno da incasso è servito a comprendere l’importanza di avere varie funzioni, adatte ai diversi tipi di pietanze e di cottura .

In grado di farci preparare piatti diversi simultaneamente, senza mischiare tra loro gli odori, tra le funzioni principali e più conosciute del forno da incasso ci sono :

  • la cottura statica 
  • la cottura ventilata.

La prima ideale per cuocere i cibi che necessitano di lievitare , come ad esempio pane, pizza, focaccia, torte, perché si tratta di una cottura:

  • lenta 
  • delicata 
  • non omogenea 

La seconda invece, che cuoce grazie ad un flusso d’aria in grado di diffondere il calore all’interno del forno in maniera omogenea, è adatta per carne, pesce, verdure e pasta, nonchè alcuni cibi da lievitazione.

Le sue caratteristiche :

  • cottura uniforme
  • veloce
  • lascia i cibi fragranti

Come scegliere il forno da incasso? le funzioni :

Cottura ventilata con grill:

Esistono forni da incasso che abbinano le funzioni di un forno elettrico ventilato con quelle di un microonde con grill.

Questo tipo di forno da incasso, è in grado di ridurre i tempi ed i consumi,

la ventilazione asciuga la superficie esterna del cibo, mentre Il grill ha la funzione di dorare gli alimenti. 

Il grill è una resistenza che si trova generalmente nella parte alta del forno , in grado di produrre un calore molto forte.

Alcuni modelli di forni hanno il doppio grill, uno nella parte superiore e uno in quella inferiore.

Il consiglio in più:

Essendo una cottura veloce, è importante tenere sotto controllo il cibo, per evitare che possa bruciarsi

Cottura a vapore:

Questo tipo di cottura permette di cuocere i cibi in modo sano senza disperderne le proprietà .

rende le pietanze più gustose , permette di realizzare ricette dietetiche, e i cibi possono restare al caldo senza il rischio di seccarsi.

Cottura autonoma pianificata:

Tra i modelli di forno da incasso più tecnologici , alcuni permettono di pianificare la cottura.

Con opzioni e ricette preimpostate, la cottura dei cibi avviene in maniera autonoma, infatti la temperatura e i tempi , si regolano in base alla pietanza introdotta nel forno grazie a sensori che rilevano il peso degli alimenti .

La classifica dei miei preferiti:

Al primo posto della mia classifica c’è il nuovo nato di Bosch

Serie 6 Forno con vapore da incasso Acciaio HRA5380S1 di BOSCH

Forno con impulsi di vapore e programmi automatici AutoPilot, in grado di preparare automaticamente i cibi.

Insomma, un sogno per i meno esperti in cucina

Le sue caratteristiche :

  • Cottura a vapore
  • Cottura HotAir 3D: distribuzione omogenea dell’ aria al interno della cavità, che consente di cucinare fino a 3 livelli allo stesso tempo.
  • 30 programmi automatici di cottura
  • Controllo digitale LCD bianco.
  • Comode manopole a scomparsa push-pull

Al mio secondo posto c’è Smeg con il forno da incasso SFP6925XPZE1

Grazie alla sua particolare estetica, si adatta facilmente a diversi stili , da quello country all’industrial.

Fa parte della linea” forni pizza” di Smeg.

Le sue caratteritiche principali :

  • è dotato di una speciale pietra refrattaria, posta sopra la resistenza circolare sul fondo del forno, che permette di cuocere la pizza in modo omogeneo in soli 3-4 , 5 se con particolare farcitura.
  • ha 20 programmi automatici
  • ha il sitema di pulizia Pirolisi e Pirolisi eco

Al terzo posto Samsung con Forno Multifunzione Dual Cook Flex™ NV75N7647RS

E’ un forno che si identifica alla vista

La sua doppia porta è la sua peculiarità.

Le caratteristiche:

  • tecnologia Dual Door , per cuocere le pietanze più piccole nella parte in alto, oppure , aprendo l’intera porta si usa tutta la cavità del forno.
  • Dual Cook Flex™, per utilizzare facilmente e contemporaneamente la parte superiore e quella inferiore del forno con temperature e tempi diversi, senza disperdere calore o intralciare la cottura della metà inferiore.

questa caratteristica, comporta un taglio del 22% dei tempi di preparazione e una riduzione del 21% del consumo di energia.

L’ultimo della mia classifica

(solo per il costo , nonostante ce ne siano anche più costosi)

N 90 Forno da incasso a vapore Acciaio inox B47FS22H0 di Neff

La particolarità di questo forno è la Funzione SousVide per la preparazione di cibi sottovuoto.

Tra le sue caratteristiche principali:

  • 38 programmi automatici
  • 12 programmi di cottura
  • Porta del forno a scomparsa HIDE®
  • ShiftControl: per una facile ricerca nel menù grazie al display TFT

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4 Giugno 2020 / / Laura Home Planner

Tutte le news a cui un cinefilo non può rinunciare

Amante del cinema, i film festivals sono una manifestazione culturale a cui ogni cinefilo non può assolutamente rinunciare. Tradizionalmente in programma tra l’estate e l’autunno, i festival cinematografici raccolgono attorno a sé, sempre grande interesse e successo.

A tal proposito, questi eventi internazionali sono importanti occasioni d’incontro tra i maggiori “addetti ai lavori” del mondo del cinema –

dunque un forte richiamo per appassionati e media.

Ora, prendendo in considerazione l’emergenza sanitaria attuale, come saranno sviluppati i maggiori film festivals del 2020? Vediamolo insieme.

Per iniziare, Pierre Lescure e Thierry Frèmaux – rispettivamente, presidente e delegato del festival cinematografico di Cannes

hanno deciso di annullare l’edizione 2020 annunciando online la lista ufficiale dei film premiati. L’annuncio avverrà quest’oggi alle 6 del pomeriggio, live su Canale +

così come attraverso il sito web ufficiale della manifestazione francese, quanto sui relativi social media.

A seguire, Alberto Barbera, direttore artistico della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, ha annunciato con un post su Instagram che il festival non verrà annullato.

Infatti, la Mostra si terrà al Lido di Venezia dal 2 al 12 Settembre.

Nel post, Barbera scrive:

“Sarà un’edizione con caratteristiche uniche nella sua storia, ed anche per questo verrà ricordata. Ancora non sappiamo esattamente che cosa si potrà fare, ma intanto procediamo con la selezione dei film e la messa a punto di un piano che possa garantire a tutti i partecipanti la massima sicurezza.”

Soffermandoci ancora per un instante in Italia,

anche il Giffoni Film Festival – ovvero il festival cinematografico per ragazzi e bambini, sarà fatto.

Il festival sarà diviso in quattro moduli per garantire la massima tutela dei ragazzi. I moduli saranno suddivisi per target di età e si svolgeranno tra agosto e dicembre.

Per concludere, i film festivals oltreoceano.

Il Toronto International Film Festival o TIFF avrà luogo online dal 10 al 20 settembre. Joana Vicente – direttore esecutivo – e Cameron Bailey – direttore artistico dell’evento –

hanno deciso di organizzare il TIFF virtualmente in modo tale da assicurare la sicurezza di staff e pubblico al Covid-19.

Al contrario, i film festivals di Telluride e New York, manterranno le manifestazioni in presenza. Le iniziative – Telluride dal 3 al 7 settembre e NY dal 25 settembre all’11 ottobre

saranno scrupolosamente “intime”. A tal proposito le proiezioni verranno distribuite in più giorni

– anche in questo caso per garantire la salute di addetti e spettatori dei festivals.

I film festivals 2020 avranno dunque una nuova forma. Volti alla promozione della settima arte, ma con un occhio di riguardo alla tutela di staff e visitatori.

I festivals saranno pertanto un supporto essenziale per il ripristino del settore cinematografico –

ora assopito dall’emergenza sanitaria attuale.


B.

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28 Maggio 2020 / / Laura Home Planner

Come scritto nell’articolo FASHION REVOLUTION: LA MODA CAMBIA,

il sistema moda necessita di una decelerazione o per meglio dire di un fashion reset. Dunque un ripristino della moda.

Annunciato in una dichiarazione congiunta da due delle più importanti associazioni moda

– ovvero il British Fashion Council (BFC) e il Council of Fashion Designers of America (CFDA) –

il fashion reset rappresenta un approccio del tutto nuovo e distante dal sistema moda attuale.

Da concretizzare nelle settimane successive al COVID-19,

il fashion reset sembra poter essere la necessaria quanto impellente opportunità di rimodellare drasticamente l’intero comparto moda. Tra i cambiamenti, l’azzeramento dei ritmi frenetici ed eccessivi del sistema moda corrente

– volti a penalizzare la creatività dei designers.

Dunque, le due associazioni tramite il fashion reset sembrano voler dare maggiore importanza alla creatività

– messa a dura prova dalle tempistiche disperate del fashion system.

A tal proposito il BFC e il CFDA,

hanno dichiarato l’importanza di limitare il numero delle collezioni a due per anno – raccomandando lo svolgimento delle sfilate in una delle capitali mondiali della moda –

alleviando radicalmente non solo l’impatto ambientale degli shows ma anche e soprattutto lo stress fisico e psicologico a cui gli addetti del settore sono regolarmente sottoposti.

Il fashion reset è quindi volto al benessere ed al sostentamento di un industria della moda migliore –

conforme alla protezione dell’ambiente e alla valorizzazione del lavoro.

Il primo a rispondere all’appello?

Alessandro Michele.

A capo della direzione creativa di Gucci dal 2015, Alessandro Michele ha annunciato tramite post su Instagram la volontà di cambiare.

Dal nome “Appunti dal silenzio“, il post annuncia la decisione presa dal direttore creativo di Gucci di abbandonare i calendari ufficiali delle sfilate.

Alessandro Michele sembra voler ritrovare gli stimoli che lo hanno condotto verso il settore moda, per dare voce ad una nuova creatività.

“In questi giorni di confinamenti […] provo a interrogarmi sul senso del mio agire […] avverto impellente la necessità di cambiare molte cose del mio lavoro […] Il cambiamento che immagino passa innanzitutto attraverso la capacità di ricontattare le ragioni più profonde che mi hanno spinto ad entrare nel mondo della moda. Sento il bisogno di rinnovare un patto, depurando l’essenziale dal superfluo. […] Nel mio domani, abbandonerò quindi il rito stanco della stagionalità e degli show per riappropriarmi di una nuova scansione del tempo, più aderente al mio bisogno espressivo. Ci incontreremo solo due volte l’anno, per condividere i capitoli di una nuova storia.”

In merito alle due collezioni – o meglio i capitoli che faranno parte del brand Gucci – Alessandro Michele scrive:

“Si tratterà di capitoli irregolari, impertinenti e profondamente liberi. Saranno scritti mescolando le regole e i generi. Si nutriranno di nuovi spazi, codici linguistici e piattaforme comunicative.”

Alessandro Michele seguirà dunque i propri tempi

– dettati da una creatività differente e lontana dalla frenesia eccessiva del sistema moda attuale.

Un atto d’amore dal direttore creativo di Gucci – verso il brand e la creatività –

a cui i marchi della moda dovrebbero aderire – ripristinando quello che ad oggi è un sistema moda disfunzionale.


B.

L’articolo FASHION RESET? ECCO LA RISPOSTA DI GUCCI proviene da Laura Home Planner.

26 Maggio 2020 / / Laura Home Planner

Oggi in ufficio mi è arrivata questa mail:” Scusi , mi sa dire quanto costa arredare una cucina?”

La prima risposta che avrei voluto dare :

  • “se fosse così semplice rispondere io potrei smettere di lavorare!”

Ma ovviamente non è quella che ho dato,

capisco che per chi non è del mestiere , dare una risposta a questa domanda può sembrare una cosa banale,

ma in effetti, non lo è !

Prima di tutto:

  • Di che cucina stiamo parlando? Di che dimensione? Quale modello?

le varianti in un a cucina sono tantissime:

  • Materiali per le ante
  • Materiali per il top
  • Elettrodomestici
  • Accessori

Ognuna di queste variabile ha un impatto importante sul prezzo di una cucina,

insomma ,

se decidiamo di parlare della grande distribuzione, in cui una cucina X da 2,50mt costa 1.300,00€ , possiamo chiudere qui l’argomento,

se invece parliamo di un progetto d’arredo , allora state comodi e leggete il mio articolo.

La prima cosa da fare, per definire almeno la fascia di prezzo, è scegliere il materiale delle ante.

Indipendentemente dal fatto che sia classica o moderna, in che materiale la vogliamo?

Quanto costa arredare una cucina?

materiali per le ante

Tra i principali materiali utilizzati per produrre le ante delle cucine troviamo:

  • Laminato materico, riproduce la texture della pietra, del marmo, del legno e dei materiali tessili.

Pannelli idrorepellenti di particelle di legno, ai quali è applicata una texture o un colore.

  • Laccato (lucido, opaco) in tutti i colori

Pannello di fibre legnose a media densità (MDF), classe E1, verniciato con prodotti poliuretanici.

  • Legno

Pannello di fibra legnose, classe E1, rivestito da un foglio di un’essenza a scelta di legno, può essere verniciato.

  • Vetro

Anta costituita da un telaio perimetrale in alluminio e da un pannello frontale in vetro,

  • Melaminico

Pannello di particelle di legno, a bassa emissione di formaldeide, rivestito con carta impregnata di resina melaminica

  • Pet

Foglio di plastica Pvc , reciclabile su pannello di particelle di legno

  • Gres

Lastre composte da materie prime naturali, rese indivisibili da un processo termico, montate su un telaio d’alluminio.

  • Acciaio inox

È inossidabile

  • Fenix NTM

Composto di cellulosa, resine innovative, nanotecnologie.

  • Stratificato

HPL (high pressure laminate) strati di fibre di cellulosa e resine termoindurenti, uniti tramite pressione e calore.

Materiali per il top

Tra quelli utilizzati per le ante, ce ne sono alcuni usati anche per i piani delle cucine:

  • Laminato,
  • Hpl,
  • Fenix,
  • Acciao,
  • Vetro,
  • Gres,
  • Legno

Oltre a questi ci sono:

  • Le pietre naturali, come marmo e granito
  • Il quarzo:

composto dal 95 al 99% di quarzo naturale, integrato con resine e pigmenti ossidi.

Si tratta di un materiale estremamente durevole e resistente.

 Le marche di quarzo più conosciute sono : OKITE® Stone Italiana, Marmo Arredo.

  • Dekton®:

si ottiene dalla miscela di materiali come vetro, materiali ceramici di ultima generazione e quarzo.

Resistente a graffi, urti ed a alte temperature, idrorepellente ed immune a macchie di olio, aceto e limone.

  • Ceramica tecnica :

È un materiale prodotto con argille nobili come quarzi, feldspati e caolini sinterizzate. E’ resistente agli sbalzi di temperatura, non assorbe, è igienico, ed ha proprietà anti batteriche.

Elettrodomestici

I principali di cui si compone una cucina sono:

  • Piano cottura
  • Forno
  • Cappa
  • Frigorifero
  • Lavastoviglie
  • Microonde

E per i più organizzati :

  • Cantinette per il vino
  • Abbattitori
  • Macchina per caffè

ce ne sono di tutti i prezzi, di tutte le marche , di tanti modelli e con diverse funzioni.

Accessori

Gli accessori sono fondamentali nell’ allestimento di una cucina:

  • Colonne estraibili :

si tratta di elementi che ottimizzano gli ingombri , disponibili da 15-30 cm fino a 45-60 cm, con sponde in vetro o in filo metallo.

  • Cassetti :

Disponibili a vista e nascosti dentro i cestoni. Possono avere porta posate interni in plastica, legno e metallo

  • Cestoni:

Sono cassetti più alti che occupano la metà di una base. Sono strutturati per sostenere carichi abbastanza pesanti. Possono essere completati con organizzatori per pentole o piatti.

  • Illuminazione interna:

Utile come luce di cortesia notturna .

  • Illuminazione sotto pensile :

Per lavorare comodamente sui piani di lavoro.

Quanto costa arredare una cucina?

Per rispondere a questa domanda , avrei dunque necessita di conoscere tutte le caratteristiche elencate in precedenza.

Ad ogni modo ,

Con l’aiuto di due differenti layout e utilizzando materiali diversi vi darò l’idea di quanto costa arredare una cucina

Cucina lineare mt 3,30

Ho voluto utilizzare questo tipo di layout , perché si tratta di una configurazione semplice,

non necessita di uno studio di progettazione complesso,

ma proprio per questo motivo è una composizione che spesso viene usata come oggetto di confronto.

Il fatto che si tratti di una parete lineare , è sinonimo per alcuni di composizione “tipo”

Cosa vuol dire?

Significa che quando mi trovo a dover preventivare un arredamento, magari per una seconda casa o più semplicemente per una casa in cui non si vuole investire molto nell’arredamento,

il cliente,

che ha girato per negozi o grandi magazzini,

tende a considerare erroneamente, una cucina lineare, modello di riferimento al prezzo.

Non c’è niente di più sbagliato!

Come già spiegato prima, il prezzo è determinato da un insieme di variabili

i materiali ? gli accessori? gli elettrodomestici?

Per preventivare questa cucina ho considerato:

  • ante in laminato
  • anta laccata lucida per il pensile vasistas
  • top in laminato sp 4cm (anche lo spessore del top incide sul prezzo)
  • elettrodomestici Hotpoint (piano cottura, lavastoviglie, forno, frigorifero e microonde)
  • pensili h72
  • lavello e miscelatore Franke inox

Il prezzo di questa composizione è 5.600,00€

So già che qualcuno di voi dirà:”wow pensavo meno

Se lo state pensando non ditelo, perché questa frase ha poco senso !

Tutto è fattibile,

si può spendere meno,

come?

  • eliminando il particolare laccato,
  • cambiando elettrodomestici.

Ovviamente si può spendere anche di più:

  • considerando le ante laccate oppure in inox o hpl, oppure in gres
  • scegliendo un top in quarzo o in ceramica per esempio
  • cambiando marca degli elettrodomestici

Insomma,

una cucina è comunque un progetto, non ha un prezzo standard come quello che vogliono far credere i grandi che promuovono convenienza e poca qualità

Quanto costa arredare una cucina?

Cucina angolare

Questa cucina , è stata oggetto di progettazione qualche tempo fa

le sue dimensioni sono 3,50×4,38 mt

E’ palese che si tratta di una soluzione più complessa rispetto alla precedente,

sia per le dimensioni, sia per lo sviluppo della composizione.

Ma vediamo in che modo è stata preventivata:

  • ante in materico effetto cemento
  • top in hpl sp 2
  • schienale in vetro magnetico luminoso
  • bancone penisola in Rovere sp 6 cm
  • elettrodomestici Samsung
  • lavello incasso sotto top
  • piano cottura induzione con cappa integrata
  • sgabelli

Prezzo della composizione 18.000,00€

Si,

qui il prezzo è decisamente più alto,

ma a fare la differenza ci sono, oltre alle misure ( è il doppio della cucina di preventivata prima), i materiali e gli accessori

Lo schienale in vetro magnetico luminoso infatti, rientra tra gli accessori più pregiati,

nonché ,

il frigorifero Frestanding doppia porta, il piano cottura con cappa integrata .

E se volessimo abbassare il prezzo?

possibile,

come sarebbe facile farlo aumentare.

per concludere

Non basatevi solo su quello che la “grande distribuzione” vuol farvi credere,

pensate che sia così scontato rispondere alla domanda “quanto costa arredare una cucina”?

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20 Maggio 2020 / / Laura Home Planner

I trend alimentari nati in quarantena, diventano virali.

Le food trends – o tendenze alimentari – come le altre correnti – nascono e si diffondono principalmente grazie al web e ai social network.

Questi, oltre alla capacità di farci costruire nuove relazioni – personali e non – ci coinvolgono unendoci. Definiti anche User Generated Content – proprio grazie alla possibilità data agli utenti di realizzare e condividere contenuti – i social networks sono in primo luogo una piattaforma di condivisone.

Infatti, favoriscono la diffusione di testi, immagini e video che condivisi, se particolarmente emozionali nella loro semplicità, hanno il potere di diventare virali.

Cosa vuol dire virale?

Semplice. Il termine, indica la capacità di un contenuto di entrare prepotentemente nei ricordi di un soggetto, incentivando e favorendo la sua diffusione in maniera veloce e capillare attraverso la propria rete di contatti.

Ovviamente, alcuni social network sono più adatti alla diffusione di contenuti virali.

A tal proposito Instagram ed il più giovane Tik Tok – essendo principalmente reti sociali di immagini e video brevi –

favoriscono la realizzazione e diffusione di questo tipo di contenuti.

Le quarantine food trends, ovvero le tendenze alimentari nate in quarantena, sono state infatti realizzate e diffuse proprio tramite Instagram e Tik Tok.

Se da un lato quindi la quarantena ha portato con sé sconforto e malumore, dall’altro lato ha incentivato la creazione e circolazione capillare di contenuti social creativi, alimentando nuove tendenze.

Se vi state chiedendo perché si siano sviluppate questo genere di trends, la risposta è ovvia. Pensateci. Quanto tempo abbiamo avuto a nostra a disposizione davanti ai fornelli?

Direi fin troppo. Dunque lo sviluppo virale di contenuti food accattivanti era pressoché scontato.

Pertanto, quali sono le quarantine food trends? Vediamole insieme.

Al primo posto in ordine cronologico la Depression cake. Si, avete letto bene. Conosciuta anche come “Wacky cake” la torta ha fatto il suo esordio negli anni ’30 durante la Grande Depressione. Grazie all’utilizzo di pochi e semplici ingredienti ovvero farina, zucchero e cacao, è diventata un must nelle cucine americane e non, durante la quarantena.

Un dolce salva umore potremmo dire, facile da replicare quanto da condividere.

Successivamente al secondo posto il “Dalgona coffee“. Definito “Whipped coffee” o “upside-down cappuccino” il caffè in questione è diventato popolare in poco tempo. Con dieci milioni di visualizzazioni su Tik Tok, il video dell’utente coreana @imhannahcho è diventato virale, costringendo gli utenti a replicare e condividere la ricetta in maniera a dir poco compulsiva.

La versione homemade di una delle bevande più vendute ed apprezzate di Starbucks non ha più segreti. Il suo gusto è diventato popolare ed alla portata di tutti.

Per ultimi, ma non per gusto, i “Pancake Cereal“. Serviti in bowl colorate con burro e sciroppo d’acero, i pancake in questione stanno spopolando sul web grazie allo loro bizzarra semplicità. Realizzati dalla Tik Toker Melanie Locke , il video è stato apprezzato da 184 mila utenti, diventando in poco tempo un trend a cui non poter rinunciare in cucina e sulla rete.

Dunque, una goduria per occhi e palato da realizzare e condividere online con la propria rete di contatti.


B.

L'articolo QUARANTINE FOOD TRENDS proviene da Laura Home Planner.

17 Maggio 2020 / / Laura Home Planner

Se state leggendo questo articolo è perchè siete alla ricerca di qualche informazione in più sulla carta da parati per bagno,

continue indagi su internet che non convincono,

“forse non è il rivestimento adatto”, “forse è meglio piastrellare”,

magari non siete sicuri che possa essere la scelta giusta per voi e la paura che non possa resistere in un ambiente umido a contatto con l’acqua vi frena.

Insomma , avete bisogno di qualche spunto in più .

Perfetto, oggi sono qui per questo, per darvi una dritta su questo argomento.

Per farlo mi sono avvalsa della gentilezza dell’ Architetto Giorgia Congiu, fondatrice di Carta Da Parati Artistica alla quale ho fatto una breve intervista.

Carta da Parati per bagno :

la parola ell’esperto

Buongiorno Giorgia,
prima di tutto grazie mille per la collaborazione!

Partiamo con le domande:

L: Che differenza cè tra la carta da parati tradizionale e quella adatta al bagno?

G: La carta da parati che noi proponiamo per le pareti è un rivestimento in tnt con supeficie vinilica, lavabile ma non totalmente impermeabile.

Per i bagni proponiamo la fibra di vetro, un rivestimento impermeabile e molto resistente, che, in caso di posa in pareti soggette ad acqua, viene ulteriormente impermeabilizzato con una resina trasparente.

L: La carta da parati per bagno può essere messa anche a contatto con l’acqua, quindi ad esempio nella doccia?

G: Si assolutamente, la finitura in resina la rende totalmente impermeabile 

L: La carta da parati può essere applicata su piastrelle esistenti?

G: Si, bisogna utilizzare un prodotto autolivellante in modo che non si vedano i punti con le fughe.

L: Costa meno rivestire con carta da parati per bagno o con piastrelle o resina?

G:Dipende dai materiali che si scelgono,non è sicuramente un lavoro economico.

Ma se al posto della carta da parati si posano delle piastrelle da 800€/mq costa sicuramente meno mettere la carta 

L: Consiglia la carta da parati in cucina? che tipo di carta è adatto?

G: Nella cucina, così come in bagno, consiglio la fibra di vetro con resina,

impermeabile e facilmente lavabile con i classici prodotti per l’igiene di questo ambiente.

E’ perfetta anche dietro al piano cottura

L: si può facilmente cambiare? nel senso se domani mi stanco di quella che ho fatto applicare è un lavoro complicato sostituirla?

G:Per quanto riguarda il tnt è abbastanza semplice rimuoverla, per la fibra di vetro è più complesso per via anche dello strato di resina superficiale.

Adesso delle domande dirette un pò più al suo lavoro:

L: In base a cosa sceglie i soggetti per la sua carta da parati?

segue dei trend oppure semplicemente il suo gusto? 

G: Entrambi,

cerco di seguire i trend,

chiaramente se va di moda qualcosa che a me non piace non lo propongo.

L:Può essere personalizzata la carta da parati o richiederebbe dei costi esagerati per la produzione di pochi rotoli?

G:Le nostre carte sono tutte personalizzate parete per parete, non abbiamo rotoli pronti, ogni immagine viene creata in base alle misure della parete da rivestire.

L: Secondo lei qual’è il modo giusto per abbellire con la carta da parati? Meglio decorare una o più pareti?

G: Io preferisco decorare una sola parete, chiaramente molto dipende dalla forma delle stanze e dal tipo di stanza.

In generale, proprio per deformazione professionale, preferisco non eccedere, cerco di togliere invece che aggiungere.

L: Lei trova diffidenza generale nell’acquisto di carta da parati per bagno e cucina  o il problema di fondo è che viene poco proposta, magari proprio da noi arredatori ?

G: Credo che ci sia molta diffidenza e poca formazione al riguardo.

La nostra azienda lavora benissimo con architetti e interior, aperti alle novità, gli arredatori (intersi come venditori di mobili) hanno difficoltà a sperimentare nuovi prodotti.

Io cerco di dare più informazioni possibili ma mi rendo conto che,

mentre un architetto che propone la carta nei suoi progetti convince il cliente,

l’arredatore ,che non crede nel prodotto, non chiude la vendita.

Questa breve intervista all’Architetto Giorgia Congiu è terminata qui,

sperando che sia stata utile a cancellare qualche vostro dubbio.

In conclusione :

TNT : tessuto non tessuto , è un prodotto a base di resina e fibre sintetiche o cellusa e fibre tessili , rinforzate da un collante e può avere superficie vinilica

VINILICA: formata da due strati, il lato decorato in vinile (lavabile ma non idoneo a contatto con l’acqua) e sul retro il Tnt

FIBRA DI VETRO: realizzato con speciali filati ottenuti mediante la fusione del vetro ad alte temperature, adatto a pareti umide e al contatto con l’acqua

Dunque,

non si tratta semplicemente di “carta da parati” per bagno,

forse la diffidenza nasce proprio dal modo in cui viene chiamato questo rivestimento decorativo ,

che tutto è tranne che “carta”

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13 Maggio 2020 / / Laura Home Planner

La Milano Fashion Week – insieme alla settimana della moda di Parigi, Londra e New York – è una delle manifestazioni più attese ed importanti del fashion system.

Organizzata dalla Camera Nazionale della Moda Italiana o CNMI – Associazione senza scopo di lucro che disciplina, coordina e promuove la moda italiana –

la Milano Fashion Week è tra le maggiori iniziative promozionali per stilisti e case di moda.

In questa occasione le tendenze prendono forma, sradicandosi nel complesso ed articolato mondo del fashion system ed insieme ad esse i brands.

Un evento importante da non perdere – nonostante l’emergenza sanitaria attuale – per cui la Camera Nazionale della Moda Italiana ha deciso di non rinunciarvi, cambiandole forma.

Dalle passerelle al digitale.

Presentata ufficialmente dalla Camera Nazionale della Moda Italiana il 5 Maggio scorso, la Milano Digital Fashion Week si terrà dal 14 al 17 luglio prossimo. Esclusivamente in formato online.

Pertanto, una risposta concreta alle richieste di aiuto dei brands destabilizzati prepotentemente dal coronavirus, di cui avevo precedentemente sottolineato le dinamiche nel recente articolo “MODA VS POST COVID-19: EMERGENZA SOSTENIBILITÀ“.

L’evento, trasmesso su piattaforma digitale quanto sui web channels di CNMI – tra cui il sito ufficiale ovvero cameramoda.it ed i profili Instagram, Facebook, Twitter, Linkendin, YouTube e Weibo –

promuoverà attraverso un calendario online le collezioni uomo primavera/estate 2021 e le precollezioni uomo/donna primavera estate 2021.

Per ciascun brands che parteciperà all’evento, sarà riservato un singolo spazio del calendario digitale in cui presentare il proprio lavoro e quindi le varie collezioni.

Un format unico quindi, senza precedenti, che rivede stravolgendoli, gli eccessivi standard della fashion week.

Per venire incontro agli operatori del settore, CNMI oltre agli slots riservati alle collezioni, presenterà per ogni brands contenuti grafici, interviste e backstage.

Dunque, un palinsesto ricco e variegato dove webinars di approfondimento, live performance ed intrattenimento faranno da contorno alle sfilate online.

In merito alla Milano Digital Fashion Week, le parole di Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale delle Moda Italiana.

Il nostro obiettivo è sia quello di sostenere la ripartenza dell’intero sistema moda, sia di raggiungere i media, i buyer e l’intera fashion community attraverso una moltitudine di contenuti, studiati per tutti gli attori del sistema”

Carlo Capasa

Una rivoluzione straordinaria oserei dire all’interno del sistema moda, pronta a stravolgere definitivamente il sistema stesso.


B.

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12 Maggio 2020 / / Laura Home Planner

Avete presente la cabina armadio di Cariie Bradshaw in Sex and the city?

Un sogno per chi ama avere una camera da letto organizzata ed un locale dedicato a vestiti , cappotti, borse e scarpe

Con il termine “cabina armadio” si indica uno spazio della casa allestito con armadi (solitamente senza ante) , in cui si può camminare

In inglese infatti la sua traduzione è “walk in closet”, ovvero un locale adibito a guardaroba, in cui ci si può muovere.

Insomma una vera e propria stanza , che a seconda delle dimensioni , si può completare con poltrone, specchi , tappeti e pouf.

La cabina armadio può essere arredata con varie tipologie di armadio:

  • armadio con ante
  • armadio senza ante
  • struttura autoportante da fissare a muro o soffitto , solitamente fatta in metallo

In generale però , c’è un pò di confusione sul significato della parola “cabina”

infatti le aziende che producono camere , usano quest’ espressione , per distinguere gli armadi senza ante, da quelli tradizionali con ante.

ARMADIO O CABINA ARMADIO?

Chiarito il concetto e fatta distinzione tra i due termini, la domanda giusta da porsi è:

Ho lo spazio per progettare una cabina armadio?

Prima di tutto è necessario tener conto delle misure e della conformazione della stanza:

  • Dove la posiziono?
  • Come la organizzo?
  • Quanto spazio ho a disposizione?

Partiamo dalla sua classica configurazione:

Una stanza adiacente alla camera da letto

La dimensione minima per questa tipologia, è di 2mq , con una profondità di 120 cm , utile a consentire il passaggio tra muro e armadio.

Per la sua progettazione è necessario prevedere alcuni aspetti :

  • la libertà di movimento  al suo interno
  • le attrezzature più adeguate alle sue dimensioni
  • la dimensione della camera da letto non deve ridursi al disotto dei 14 mq a causa della sua configurazione

Come si può vedere dal disegno , la cabina armadio è posizionata dietro alla parete del letto ed è composta da una armadio con ante battenti,

di frequente infatti , la richiesta dei clienti è quella di avere al suo interno moduli chiusi , per evitare che i vestiti si riempiano di polvere.

Un armadio composto dalla sola struttura senza ante , accumula più polvere rispetto ad un armadio chiuso con ante e para polvere .

valutiamo lo spazio:

Per sfruttare al meglio gli spazi senza sacrificare la camera si può progettare una cabina armadio in altri ambienti:

  • corridoio
  • sottoscala
  • sottotetto

Nel caso in cui non si disponga di un vano utile con le minime dimensioni , per la realizzazione si può pensare di costruire pareti in cartongesso.

Nel sottotetto

Un modello di armadio con struttura autoportante e fissaggio a parete o muro , non ha limitazioni di altezza,

a differenza di quello con ante che spesso ha questo vincolo, (sopratutto nel caso di ante a specchio o in vetro)

spesso ma non sempre:

al giorno d’oggi, molte aziende lavorano al centimetro , consentendo di progettare degli armadi su misura.

Ad ogni modo , nel caso di un sottotetto è più funzionale una soluzione aperta , sfruttabile fino al soffitto

Il corridoio

Per molti, una nicchia ricavata nel corridoio è un vero e proprio lusso da sfruttare al millimetro.

Naturalmente, come già detto in precedenza la scelta tra cabina armadio o armadio dipende dagli spazi .

Pensando ad un corridoio con una nicchia profonda , la chiusura con ante e pannelli su misura è l’opzione per ottenere capienza.

Se si necessita di spazi chiusi e aperti , la soluzione è quella di organizzare un armadio che sia la combinazione dei due modelli

Nel sottoscala

A meno che non si tratti di una scala davvero molto profonda , la scelta di un armadio a moduli è la migliore.

Per arredare il vano delle scale, serve un progetto che sappia soddisfare l’ambientazione della camera.

Le ante su misura sono lavorate seguendo l’inclinazione del soffitto.

Armadio o cabina armadio? pro e contro

Gli aspetti positivi o negativi dipendono dalla configurazione :

  • gli armadi senza ante accumulano più polvere
  • un armadio aperto è più facile da organizzare
  • con la cabina armadio si rischia di non fare cambio stagione , il che porterebbe ad ammucchiare nel tempo vestiti e accessori inutilizzati
  • la cabina armadio ha bisogno di più spazio rispetto ad un armadio

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