Avete un pilastro in centro stanza? Sappiate che non siete soli al mondo.
Negli ultimi due mesi mi sono imbattuta in ristrutturazioni in cui tutto girava intorno ad un pilastro portante in centro stanza.
In che modo ho risolto?
Partiamo dal fatto che, a differenza di una parete portante, sulla quale spesso si può intervenire riducendone le misure ( lo studio di fattibilità va fatto da un’ingegnere),
un pilastro portante non si può eliminare, perché ne va della stabilità della casa,
per questo motivo , il mio consiglio è quello di sfruttarne le proprietà.
come mascherare un pilastro in centro stanza
Esistono tanti modi per camuffare un pilastro, spesso dipende dalla sua collocazione.
Starete pensando: “ma cosa cambia, sempre un pilastro è!”,
si,
ma un pilastro in mezzo alla cucina può essere usato in maniera diversa rispetto ad uno in centro camera,
perciò ,
ecco qualche idea per camuffare il vostro pilastro portante in centro stanza.
vista la pianta dell’appartamento, la mia idea è stata quella di fare demolire i muri che definivano l’ambiente cucina per creare un open space con il living, lasciando come unico elemento “ingombrante” il pilastro portante da 34×34 cm
Ottimizzato lo spazio, Il mio progetto prevede di creare un’isola dove verrà integrato il pilastro.
Creare una struttura che ruoti intorno al pilastro può sembrare difficile, ma in realtà basta fare un buon progetto
A seconda delle dimensioni della stanza , se il pilastro si trova nella zona giorno, è possibile incorporarlo nella libreria , nel mobile soggiorno o con il camino
pilastro in centro stanza, come lo decoro
Abbellirlo e farlo diventare un elemento di design rivestendolo con:
pannelli laccati e luci led
specchi
colori
pitture e rivestimenti
Se il pilastro si trova nella camera da letto?
si può utilizzare come punto di partenza per dividere la stanza ricavando, a seconda delle necessità e delle dimensioni:
questo permette di sentire il peso, la consistenza e di capirne la presa .
vantaggi:
la maniglia permette di aprire il mobile senza dover toccare direttamente l’anta
svantaggi:
sporge dal mobile
in caso di bambini è opportuno valutare una maniglia arrotondata senza spigoli ,
mentre
nel caso di una cucina sviluppata da muro a muro, è bene calcolare lo spessore della maniglia per escludere che il mobile non si apra completamente.
Cucina con maniglia o con gola?
Le gole sono in grado di conferire più linearità al design senza compromettere esperienza della cucina e usabilità .
Esistono due diverse tipologie di sistemi gola:
piatta
scavata
In genere , acquistare una cucina con gola, può sembrare l’opzione migliore per avere meno vincoli di progettazione,
spesso però,
ci si dimentica che anche la gola occupa spazio,
infatti,
nel caso di una cucina in cui la colonna è il primo elemento affiancato ad una base, è necessario calcolare che , posizionata in verticale sul lato per consentirne l’apertura,
la gola occuperà uno spazio di 5 cm , dato dallo spessore della gola e quello del pannello sulla quale sarà applicata.
mentre,
nel caso di due colonne affiancate, ad esempio colonna frigorifero e forno,
lo spazio che occuperà sarà 3 cm
la gola occupa 5 cm
la gola occupa 3 cm
pro e contro della gola
Utilizzando entrambi le tipologie di gola ,
è possibile e consigliabile,
applicare sullo spessore dell’anta una sorta di profilo in metallo, chiamato a sua volta maniglia,
per far si che la stessa , non venga toccata direttamente.
inoltre,
la gola scavata permette di aprire più agevolmente l’anta, poiché lo spazio per l’impugnatura è maggiore rispetto alla gola piatta,
infine,
per alcuni il profilo gola sembra essere uno spazio che accumula polvere,
ma ,
pensando ad una cucina con le maniglie, risulta più pratico da pulire, grazie alla sua continuità.
Hai bisogno di un consiglio per progettare la tua cucina contattami
Scegliere il materiale per il top della cucina è una cosa da non sottovalutare:
tagliare
lavare
impastare
appoggiare
Quante azioni svolgiamo sul piano di lavoro? Almeno l’80% di quelle che compiamo in cucina.
Esistono tanti materiali, ognuno con pro e contro,
alcuni presenti sul mercato da sempre, altri che utilizzano nuove tecnologie,
insomma, ce ne per tutti i gusti.
Escludendo quelli più comuni come il top in laminato e il top in quarzo ,
oggi vi darò qualche dritta su quale materiale scegliere tra questi top cucina:
KERLITE
CORIAN®
KRION®
top cucina quale materiale scegliere?
Kerlite
Frutto di un’innovativa tecnologia,
la KERLITE è un impasto di gres porcellanato formato da argille e materie prime pregiate,
Prodotta in lastre da 300×100 cm in spessore da 3 mm e 5 mm, e nella versione on demand a 7mm ,
la KERLITE ha tra le su principali caratteristiche la resistenza a:
calore
macchie
graffi
peculiarità uguali al gres
infatti, è tra i migliori materiali da scegliere per i top cucina .
Ci si può appoggiare la pentola calda perchè è resistente alle alte temperature e non teme i graffi di coltelli e utensili vari.
La sua superficie è inassorbente,
pertanto ,
sporco, funghi e batteri, non possono penetrare all’interno della prodotto.
Per la pulizia quotidiana si possono utilizzare detergenti neutri e panni in microfibra.
La Kerlite, dato il suo spessore, è utilizzabile nei piani da cucina se incollata su idoneo supporto, che in genere è quarzo.
In conclusioni
tanti pro,
l’unico contro,
il prezzo abbastanza elevato.
CORIAN®
Il CORIAN® è un materiale impermeabile, non poroso e modellabile a piacimento.
Formato da 2/3 di idrossido di alluminio e 1/3 di resina acrilica, ecco i suoi vantaggi:
versatile
modellabile
senza fughe e giunture
rinnovabile
il CORIAN®può essere ripristinato direttamente in loco, nel caso di danni dovuti ad urti,
è mediamente resistente al calore, ma non è possibile appogiarci la pentola calda se non con un sotto pentola,
è trasformabile e libero da vincoli di progettazione,
Inoltre,
con un basso assorbimento di umidità, non favorsice la crescita di funghi e batteri.
Per la pulizia basta utilizzare un panno umido con una crema abrasiva leggera o un comune detergente.
Con CORIAN® il top della cucina può integrare il lavello,
per quest’ultimo ,
bisognerebbe fare un trattamento di bellezza una o due volte alla settimana, spruzzando una soluzione composta da 3/4 di candeggina e 1/4 di acqua, da lasciar agire qualche ora o durante la notte, per poi sciacquare e pulire con un panno umido .
I contro di questo materiale:
poco resistente ai graffi
poco resistente al calore
KRION®
Il KRION® è una superficie solida , sviluppata da SYSTEMPOOL, azienda del Gruppo Porcelanosa.
Si tratta di un composto , formato da due terzi di minerali naturali e da una percentuale di resine ad alta resistenza.
Tra le peculiarità di KRION® :
non poroso
antibatterico
duro
resistente
ridotta manutenzione
riparazione e pulizia semplici.
ecologico (può essere riciclato al 100%)
E’ disponibile in una vasta gamma di colori.
I suoi contro:
non è immune ai graffi
non sopporta il calore estremo (la pentola calda va appoggiata con il sottopentola)
va pulito rapidamente se a contatto con prodotti chimici per scarichi o con solventi
Top cucina quale materiale scegliere?
Vi lascio una galleria di immagini in cui sono stati usati questi materiali per i top cucina
KERLITE
KERLITE
CORIAN
CORIAN
KRION
KRION
Avete le idee più chiare o siete ancora confusi?
se volete un consiglio per scegliere il materiale più adatto al top della vostra cucinacontattatemi
Conclusa lo scorso 17 luglio, la Milano Digital Fashion week è stata la risposta online ufficiale al Covid-19. Presentata virtualmente dal 14 al 17 luglio, la Camera Nazionale della Moda Italiana ha reso accessibile al pubblico l’esibizione Milanese.
Nata dalla collaborazione tra Accenture e Microsoft, la piattaforma dedicata alla manifestazione ha ospitato 41 marchi.
Le collezioni uomoS/S 2021 e le pre-collezioni uomo e donna sono state rese disponibili attraverso specifici canali digitali.
Se si esclude la piattaforma dedicata alla manifestazione, i social media sono stati uno dei canali diretti alla Milano Digital Fashion Week.
Tra gli altri, le collaborazioni tra CNMI con il New York Times e Urban Vision. Se il primo tra i due ha proposto in esclusiva i video delle collezioni, il secondo ha trasferito la manifestazione nelle piazze principali di Milano attraverso maxi-led, offrendo in diretta streaming uno spettacolo metropolitano immersivo.
Ma come è stata proposta la manifestazione? È stata apprezzata la Milano Digital Fashion Week? Quali maisons hanno segnato l’evento? Scopriamolo insieme.
Come per la Paris Haute Couture Week, i cambiamenti sono stati radicali. Molti dei marchi in calendario hanno deciso di posporre le sfilate. In tal senso i brands hanno implementato video sotto forma di fashion film, interviste e documentari.
Rispetto all’esibizione parigina, la manifestazione digitale di Milano non è stata ampiamente apprezzata. A tal proposito se nella Paris Haute Couture Week i marchi hanno dato spazio all’artigianalità, le maisons di Milano sembrano aver messo in secondo piano questo importante elemento.
Nello specifico, i buyer non hanno approvato i video prodotti per la manifestazione.
Troppo mainstream e poco strumentali, le video presentazioni effetto spot sembrano aver sminuito le potenzialità delle collezioni.
Un esperimento da riformulare ma nel quale molti dei brands in calendario hanno provato a lasciare il proprio segno.
14 luglio 2020.
Ad inaugurare l’evento, la delicatezza della natura contrapposta al rigore.
Se Plan C e Vivetta sembrano aver unito tecnologia e natura, Prada ha formulato una collezione minimale dal design puro. Filmata da cinque artisti differenti, la presentazione esprime senza ombra di dubbio la filosofia del marchio.
15 luglio 2020.
I protagonisti del secondo giorno?
Sicuramente Etro e Dolce & Gabbana, i quali non hanno rinunciato a sfilare. Lo spirito caldo e materico di Etro contrapposto a quello freddo e candido di D&G, hanno creato un connubio perfetto ad alimentare le aspettative sulla manifestazione.
Da nominare infine Santoni. Le origini del marchio, sembrano essere state trasposte sapientemente nella collezione dove artigianalità ed eredità del marchio sono elegantemente unite.
16 luglio 2020.
Proseguendo, nel terzo e penultimo giorno di manifestazione consiglio la visione del fashion film del brand Simona Marziali ed il docu-film del marchio Tod’s. Marchi simboli di un’artigianalità ricercata, sembrano oscillare finemente tra creatività e rigore.
17 luglio 2020.
A concludere la Milano Digital Fashion Week, il designer sperimentale Gall ed il brand Gucci. Se il primo attraverso la propria collezione sembra trasportarci nella natura selvaggia in cui è l’uomo a doversi adattare alla stessa e non viceversa, il secondo sembra portare avanti il concetto di cambiamento. Un lavoro empirico in cui esprimersi pienamente e senza obbligo alcuno.
Concludo ricordando l’appuntamento con la Milano Moda donna e uomo dal 22 al 28 Settembre prossimi.
arredare la cameretta per i miei clienti è facile, quella di Alex è un continuo work in progress.
E’ un pò come quando la mia amica pasticcera mi dice che per fare bene il suo lavoro deve provare tutto quello che sforna,
per me è la stessa cosa,
per capire i colori, per studiare gli spazi e far bene il mio lavoro devo continuare a sperimentare,
e non cè posto migliore per me che casa mia.
Quando due anni e mezzo fa ho partorito Alex,
la sua cameretta era già pronta,
ho programmato tutto appena saputo della gravidanza,
sarà stata ansia , sarà stato il pensiero di non aver tempo dopo il parto,
ho subito progettato la sua camera.
Prendendo spunto dalla mia esperienza, oggi vi darò qualche idea per arredare la cameretta.
Arredare la cameretta : che prodotti scegliere?
La cameretta di Alex si trova in una stanza mansardata,
fortunatamente il soffitto è abbastanza alto da farci stare un armadio h226.
Un elemento indispensabile ,
battente o scorrevole dipende un pò dai gusti e dallo spazio a disposizione,
nel mio caso ho scelto un armadio ante battenti a cui ho affiancato un comò, sopra cui ho fatto montare un elemento wall box,
in sostanza un pensile a giorno laccato,
lasciando così un pò di spazio prima del soffitto, che in quel punto è più basso.
L’armadio è composto da un modulo due ante e da uno due ante e due cassettoni,
componenti utili per le coperte, per i pannolini, per le salviettine,
insomma, per tutte le cose voluminose.
Nella parete di fronte all’armadio ho inserito altri due elementi a giorno e una mensola,
si tratta di una cameretta,
per cui va bene lasciare spazi aperti da dedicare a libri, peluche e giochi vari .
Per la cameretta di Alex ho scelto mobili e complementi di qualità Moretti Compact,
è un marchio che conosco da tanti anni e con il quale progetto tutti i giorni le camerette per i miei clienti,
si tratta di un’azienda che ha sempre un occhio di riguardo per l’ambiente,
Tra i risultati conseguiti da Moretti Compact, nel suo processo di raggiungimento di livelli qualitativi eccezionali, abbiamo:
Etichetta Cosmob Label che assegna a tutti gli arredi Moretti Compact la classe A++, la meno emissiva per quanto riguarda i composti organici volatili, nocivi per la salute;
Marchio Qualitas Premium Indoor Hi Quality che certifica la bassa emissione di formaldeide, di VOC e aldeidi, principali responsabili dell’inquinamento negli ambienti interni
Conformità al Protocollo LEED, metodo di valutazione del U.S.Green Building Council che stabilisce i requisiti minimi da raggiungere per ogni area d’interesse per costruire edifici sostenibili.
In risposta al Covid-19 ed in accordo con la prossima settimana della moda digitale Milanese, anche la Paris Haute Couture week si è presentata in formato virtuale.
In scena dal 6 all’8 luglio scorso, l’esibizione si è conclusa ieri alle 18:00 con Valentino.
Le collezioni Fall/Winter 20-21 sono state rese accessibili online ed attraverso specifici canali.
Per visionare le collezioni, è stata implementata la piattaforma dedicata alla Paris Haute Couture Week. Le presentazioni virtuali di ciascun stilista in calendario, sono state rese accessibili agli utenti che connettendosi al sito, hanno potuto essere aggiornati in tempo reale sulla manifestazione parigina.
Sempre online, attraverso i profili social della Fédération de la Haute Couture et de la Mode, è stato possibile seguire le sfilate.
Tra gli altri emittenti, i canali ufficiali delle case di moda presenti in calendario, il programma televisivo ParisFashion istituito da Canale + e Radio Nova.
Il numero delle maisons protagoniste? Trentaquattro.
Ma come si è svolta concretamente la Paris Haute Couture Week? Quali maisons hanno segnato questo evento? Vediamolo insieme.
Per prima cosa, ci sono stati dei cambiamenti radicali nella presentazione delle sfilate. Infatti, molti dei marchi presenti in calendario, hanno deciso di partecipare alla settimana d’alta moda di Parigi presentando le proprie collezioni sotto forma di fashion film, video musicali, interviste e documentari.
6 luglio 2020.
Di fatto ad inaugurazione dell’evento, la maison Schiaparelli ha scelto di rimandare la propria sfilata a dicembre 2020 presentando online un cortometraggio a rappresentanza della collezione.
Da nominare tra gli Haute Couture members, sicuramente la maison Christian Dior. Il fashion film dall’animo delicatamente surrealista realizzato da Matteo Garrone è uno splendido omaggio all’artigianalità del marchio ed al suo legame con il surrealismo.
Proseguendo fra i Guest members, consiglio la visione del docu-fashion film del marchio Ulyana Seergenko. Gli abiti finemente ricamati d’ispirazione anni ’40, grazie alla loro sinuosità, sembrano prendere vita addosso alle modelle.
Successivamente, suggerisco di guardare la video presentazione musicale del marchio Azzaro Couture. Di stampo anni ’80, riflette un’atmosfera retrò.
7 Luglio 2020.
Ad avviare il secondo giorno di manifestazione online, il marchio Chanel. Elegantemente punk, la presentazione del brand è un chiaro omaggio al direttore artistico Karl Lagerfeld, scomparso il 19 febbraio scorso.
Molto interessante il progetto di rielaborazione Face to Face del designer Yuima Nakazato di cui consiglio vivamente la visione.
8 luglio 2020.
A conclusione della manifestazione, da nominare tra i Correspondent members le maison Viktor&Rolf e Valentino. Se il primo tra i due marchi ha scelto di creare una presentazione irriverente ed assolutamente attuale, il secondo ha creato un cortometraggio sensualmente astratto che invita alla performance live della collezione F/W 20-21 che si terrà a Cinecittà il 21 luglio prossimo alle ore 16:00.
Dunque, una Paris Haute Couture Week di gran lunga differente da quelle passate, ma di certo, un esperimento di successo dove creatività e maestranza artigiana sono riuscite a farsi spazio, nonostante l’incontro forzato sul web.
Ricordo inoltre l’appuntamento con la Paris Fashion Week. Le collezioni uomo saranno presentante online da oggi al 13 luglio 2020.
Per avere una cucina funzionale è necessario scegliere il lavello adatto,
si tratta di un elemento fondamentale , che va scelto con particolare cura.
Spesso invece ,
la scelta viene sottovalutata: “tanto uno vale l’altro”,
no
tanto è più pratico il lavello, tanto sarà più comodo lavorare in cucina.
Ne esistono di vari modelli e con diverse tipologie d’incasso:
SOPRA TOP
SOTTO TOP
FILO TOP
Scegliere il lavello: come lo incasso?
Lavello Sopra top:
Il classico lavello a cui sia abituati, appoggia sopra il piano di lavoro della cucina,
il bordo tende a contenere le fuoriuscite dell’acqua e la superficie del piano resta protetta .
Allo stesso tempo però ,
lo spazio tra bordo e piano , con il tempo si può sporcare con residui di cibo.
Esiste anche la versione semifilo, con spessore sottilissimo,
ma non c’è differenza, scegliere il lavello con bordo più o meno alto è solo una questione estetica.
Lavello Sotto top
Questo tipo di lavello, viene installato sotto il piano di lavoro,
il piano della cucina dovrà necessariamente essere in quarzo, marmo, granito, pietra, hpl,
comunque non in laminato o legno, perchè sono materiali non adatti che si possono gonfiare con l’acqua.
Esteticamente è il più bello (almeno per quanto mi riguarda)
Scegliere il lavello sotto top facilita la pulizia del piano , perchè non ci sono bordi tra i due.
Nel punto di fissaggio tra la vasca e il piano , il foro del piano dovrà essere perfetto, altrimenti con il tempo potrebbe infilarsi lo sporco
Scegliere il Lavello: Filo top
Il lavello Filo top è una tipologia con il bordo molto sottile,
viene montato a filo del piano di lavoro.
Si tratta di un lavello che per essere incassato ha bisogno di un taglio sul piano che dovrà essere leggermente più largo , proprio per incassare il lavello e fare in modo che non resti sollevato dal piano, ma A FILO
Questo significa che nel tempo in quella fessurà si potrà infilare dello sporco
Esistono poi le vasche integrate nei piani di lavoro, ma è un’opzione condizionata dalla scelta del piano d’appoggio,
un argomento che affronterò in un altro articolo.
Se volete restare aggiornati, continuate a leggere il mio blog,
dedicherò presto un articolo su come scegliere il lavello tra i vari materiali .
Che siano al mare o in montagna, le vacanze estive sono essenziali per ricaricare le pile. Disconnettersi dalla propria routine, rallentando i propri ritmi, ci permette di ritrovare nuova energia per poter affrontare al meglio l’anno che verrà.
Si può dire che il Covid, oltre ad aver modificato le nostre abitudini, abbia modificato anche il nostro modo di vivere e pensare le vacanze.
Infatti, ad oggi ancora molte sono le restrizioni riguardo i viaggi fuori porta.
A decorrere dallo scorso 3 giugno 2020, la riapertura delle frontiere ha dato il via libera ad alcuni spostamenti. Fatte salve le limitazioni disposte per specifiche aree del territorio nazionale ed in relazione alla provenienza da Stati specifici –
non sono soggetti a restrizione gli spostamenti da/per i seguenti Stati:
Stati membri dell’Unione Europea
Stati parte dell’accordo di Schengen
Regno Unito e Irlanda del nord
Andorra, Principato di Monaco
Repubblica di San Marino, Città del Vaticano
Ovviamente, ogni spostamento deve essere fatto in totale sicurezza. Lavarsi regolarmente le mani, indossare la mascherina e mantenere il distanziamento sociale sono atti concreti alla prevenzione del contagio.
Sebbene la riapertura delle frontiere abbia concesso una maggiore libertà di movimento, le persone sembrano restie a viaggiare fuori dal proprio territorio nazionale. La sicurezza di sé quanto quella altrui, sembra essere un elemento focale.
A chiudere il cerchio, la ristrettezza economicaseguita alla pandemia ed ovviamente determinante riguardo la scelta di vacanze future.
Pertanto, come saranno le prossime vacanze estive 2020?
– community online dedicata al turismo sostenibile –
le prossime vacanze avverranno in mete vicine, poco note e immerse nella natura. Di breve durata, si preferiranno soggiorni in case vacanze, alloggi con angolo cottura e glamping.
Disposti a rinunciare ai servizi come spa e ristorazione –
i viaggiatori cercheranno strutture ricettive attente all’igiene, con prezzi ragionevoli e prenotazioni flessibili. Quindi con cancellazione gratuita.
Dunque, delle vacanze in sicurezza. Con un occhio di riguardo verso la crescita di un turismo differente, sostenibile e nazionale.