Dove posso ricavare un angolo studio in casa? Mi basta una scrivania a scomparsa ed una sedia girevole.
La necessità di ricavare una postazione home-office , oggi più che mai è un’esigenza.
Chi per lo smart workig, qualcuno per la dad, i corsi online, le videochiamate ,
insomma,
la casa di oggi viene vissuta in maniera diversa rispetto a qualche anno fa,
per questo motivo, per chi ha problemi di spazio e non riesce ad usufruire di una stanza in più per l’angolo studio, è fondamentale attrezzarsi con arredi funzionali.
Il problema maggiore però è “dove?”
Insomma,
se già abbiamo poco spazio a disposizione dove possiamo ricavare il nostro angolo home office ?
Privacy, silenzio, concentrazione,
Queste sono le tre esigenze principali di cui tener conto per localizzare il posto adatto alla sua realizzazione , ma non solo,
Il disordine?
Se siete alle prese con decine di fogli, libri, penne, computer, il vostro angolo studio può restare a vista? Alla portata di tutti?
direi di no.
Quindi ,
Premesso che non tutti quelli che devono ricavare l’angolo studio in casa sono alle prese con una ristrutturazione o un nuovo progetto, per chi la casa la vive già e non vuole stravolgere i propri ambienti, l’angolo studio dove va messo?
Ricavare un angolo studio in casa
Prima di tutto bisogna capire cosa serve
Serve un piano d’appoggio grande?
Libreria?
Il computer utilizzato è portatile o con un monitor fisso?
Quanto tempo dobbiamo trascorrere nel nostro angolo studio?
Videochiamate?
Saremo gli unici ad usare questa zona studio?
Una volta chiariti questi aspetti sarà più facile individuare dove inserire una angolo studio.
Partiamo dal fatto che per essere funzionale, la nostra postazione deve godere di almeno questi elementi:
piano di lavoro comodo
La scrivania deve avere un’altezza compresa tra i 70 e gli 80 cm, la sua profondità deve essere almeno di 60 cm per mantenere un’adeguata distanza dal monitor e per dare la possibilità di appoggiare gli avambracci.
sedia da ufficio girevole
Una sedia ergonomica da ufficio è alla base di tutto. Come deve essere?
Facilmente regolabile in altezza con una variazione più o meno tra i 40 e i 50 cm da terra, possibilmente con schienale regolabile per consentire una seduta dinamica e ancora meglio se corredata da braccioli, per permettere alle braccia di appoggiarsi e alle spalle di rilassarsi.
spazi contenitivi
ante, cassetti, cassettoni, insomma tutto ciò che può essere riempito e chiuso
considerando il fatto che ci trascorrerete buona parte del vostro tempo , stare a lungo in una stanza buia o poco illuminata per parecchie ore davanti ad un computer non è il massimo,
quindi, meglio prediligere stanze luminose e con una buona dose di luce artificiale.
prese elettriche e connessione internet
si sa sono elementi indispensabili
Gli arredi trasformabili
Premesso quanto detto,
se il posto per avere una scrivania fissa, piena di carte e con il monitor sempre a disposizione non ce l’abbiamo, l’angolo studio come lo organizziamo?
Esistono gli arredi funzionali,
scrivanie a scomparsa, librerie nascoste, sedie che si piegano.
Il consiglio in più
Se trascorri molto tempo nel tuo angolo studio in casa, pensa soprattutto alla comodità ,
certo, l’aspetto estetico è importante, ma nel tuo ufficio sei tu che passi il tempo,
quindi non rinunciare ad una sedia comoda e ad un piano scrivania all’altezza giusta semplicemente per creare un effetto wow ,
le aziende di design hanno creato elementi decorativi come separé o pareti mobili, per garantire un effetto scenografico per le postazioni home office,
inoltre basta una parete colorata o delle stampe appese,
magari una bella carta da parati,
insomma, trovare la soluzione più adatta non è complicato, basta avere un qualche idea e un pò di fantasia.
C’è una domanda ricorrente nelle vostre richieste d’aiuto ed è quella di cui oggi voglio parlare : “come posso ottimizzare lo spazio in casa? “
Grande o piccola che sia la casa ,la questione è sempre la stessa,
lo spazio non è mai abbastanza ,
questo perché spesso gli ambienti a disposizioni non sono stati divisi nel modo migliore o semplicemente non sono ben sfruttati,
insomma,
diciamo che non si tratta sempre di mancanza di spazio, ma a volte di come è utilizzato.
Per questo motivo, oggi vi darò qualche consiglio per ottimizzare lo spazio in casa e cercare di sfruttarlo al meglio.
Come ottimizzare lo spazio in casa e dividere gli ambienti
Troppo semplice dire la cucina va lì perché gli attacchi sono lì ,
è ovvio che gli impianti dettano la disposizione degli arredi , ma è proprio questo il punto,
spesso quando si ristruttura casa o si sta progettando la disposizione degli ambienti, si parte con il piede sbagliato.
La prima cosa da fare quando si ha in testa un progetto è quella di capire come si vogliono sfruttare gli ambienti:
Cucina a vista o separata?
Quante camere servono?
Uno? due bagni?
La lavanderia come locale a parte?
insomma,
c’è un elenco lunghissimo delle cose a cui pensare prima di imbattersi nei lavori.
Va da sé che, nel caso in cui non si è alle prese con una ristrutturazione importante che riguarda anche gli impianti, oppure una nuova costruzione in cui è possibile ancora definirli, ma si tratta di rivoluzionare gli interni per ottimizzare lo spazio in casa , la strada da percorrere è un progetto d’arredo che possa migliorare la funzione degli spazi,
perciò,
per darvi qualche consiglio , dividerò la questione in due casi (e in due articoli)
Come ottimizzare gli spazi in casa con la divisione degli ambienti
Dare nuova vita agli ambienti ottimizzando gli spazi con gli arredi e qualche ritocco.
Criteri e scelte per dividere gli ambienti di casa
La divisione degli spazi è una questione di esigenze e di misure, le prime dettate dalle proprie abitudini e dal numero dei componenti della famiglia, le altre invece imposte dalla legge.
La normativa infatti (ogni città ha il suo regolamento edilizio) ,prevede che la superficie degli ambienti di casa siano le seguenti:
Camera matrimoniale 14 mq
Cameretta singola 9 mq
Studio 7mq
Bagno padronale con vasca 6,85 mq
definito ciò, entrano in gioco le dimensioni degli arredi
ovvero,
vanno considerate le misure minime di alcuni elementi indispensabili:
Profondità di un armadio 60/65 cm a seconda del modello
Letto matrimoniale misure minime 160 x190 cm (ingombro rete e materasso standard)
Letto singolo misura minima 80 x190 cm
Profondità basi cucina minima 60 cm (esistono anche profondità 33 cm e 45 cm di serie ma non sono quelle in cui vengono incassati piano cottura e lavello)
e tante altre ancora,
ovviamente si tratta di misure indicative, utili come riferimento per chi non se ne intende.
Per ottenere un buon risultato è bene perciò , fare un elenco delle proprie esigenze:
dimensioni minime casa
numero dei locali bagno
numero posti letto
locale lavanderia
eventuale zona smart-working
Divisione ambienti e disposizione spazi
La normativa indica le superfici minime indispensabili per i vari locali, sta a noi dunque , o perlomeno a chi segue il nostro progetto , utilizzare lo spazio nei migliori dei modi.
Partiamo ad esempio da una cucina con zona pranzo ,
la sua superficie minima deve essere almeno 9 mq, mentre lo spazio cottura deve essere compreso tra i 4 e i 9 mq, possibilmente 7mq .
Tenuto conto di queste misure e della planimetria della casa sarà importante fare una scelta:
l’open space oggigiorno è visto in maniera diversa rispetto a qualche anno fa
privacy, smart working, dad,
insomma, la casa è diventa anche luogo di lavoro, di studio, di allenamento,
allora cosa fare se in passato abbiamo scelto un locale unico per cucina e living ed ora abbiamo bisogno di rivedere gli spazi?
Si possono adottare alcune soluzioni non permanenti, ma eventualmente removibili come:
pareti in cartongesso
vetrate
separè
portali con ante scorrevoli
Divisione degli ambienti per ottimizzare lo spazio in casa: le soluzioni
In questo momento sto seguendo il progetto per una cliente che ha necessità di integrare una zona smart-working in cucina,
integrare, vuole dire che dovrò aggiungere una postazione home office nel locale cucina rendendola un tutt’uno con il resto,
In poche parole ?
Non si vedrà che si tratta di un elemento aggiunto.
La soluzione scelta per questo progetto è una nicchia in cartongesso,
così facendo, lo spazio che prima era inutilizzato, diventerà una postazione di lavoro ,
inoltre il cartongesso sarà sviluppato in continuità con l’abbassamento già esistente,
insomma alla fine dei lavori non si vedrà nessuna aggiunta.
Qualche tempo fa ho ricevuto una richiesta di progettazione per una mansarda.
Al momento lo spazio a disposizione assolve più funzioni:
camera/svago
smart-working
ripostiglio
locale biancheria
da qui la necessità di dividere il locale per ottimizzare lo spazio.
Il progetto prevede l’utilizzo di :
un portale in vetro con anta scorrevole
delle pareti in cartongesso
La divisione in vetro separerà la camera matrimoniale dalla zona smart-working e dalla cabina armadio, in questo modo il vetro filtrerà la luce proveniente dai lucernari così che il locale , nonostante la divisione, resterà comunque ben illuminato .
Con il cartongesso invece, verranno costruite le pareti della cabina armadio e quelle del ripostiglio.
Dividere con i separé
A breve seguirò un nuovo progetto ,
aiuterò una cliente a completare l’appartamento in cui vive già da qualche anno.
Tre i vari ambienti da sistemare, c’è anche una mansarda,
questo locale sarà la dimora di un teenager,
La richiesta è quella di ricavare più stanze:
Camera da letto
salottino per ritrovarsi con gli amici
zona studio.
Esclusi gli arredi divisori (di cui vi parlerò nel prossimo articolo su” come ottimizzare lo spazio in casa con gli arredi”) , che potrebbero essere una soluzione, ma non per questo progetto,
la scelta è quella di creare delle divisioni con separé fatti su misura in legno o metallo,
sarà una separazione leggera, un vedo non vedo,
in questo modo:
non si sottrae volume alle stanze,
si lascia filtrare la luce,
Nel prossimo articolo vi parlerò di come ottimizzare lo spazio in casa con gli arredi.
C’è chi non può farne a meno e chi lo odia , sto parlando del “letto matrimoniale con contenitore”,
uno tra i tanti complementi d’arredo che genera dubbi durante il suo acquisto:
“meglio letto matrimoniale con contenitore o senza?”
E si perché spesso ,
quando si parla di letto matrimoniale con contenitore,
la prima cosa a cui si pensa è la polvere:
“no, no tutta quella polvere che si forma li sotto”
oppure,
“la rete e il materasso non respirano di sicuro”,
insomma,
oggi vi darò qualche dritta per aiutarvi a sciogliere qualche dubbio su questo importante elemento d’arredo.
Letto matrimoniale con contenitore: i meccanismi
Esistono vari tipi di letto matrimoniale con contenitore, con diverse tipologie di meccanismi alza rete:
Sistema alza rete frontale
E’ il meccanismo più comune.
Si tratta si un sistema di apertura verticale , azionato tramite molle a gas che permettono di sollevare rete e materasso.
L’apertura avviene tramite una maniglia posizionata di fronte al letto e agganciata alla rete.
Questo tipo di sistema, può essere anche motorizzato,
ovvero,
attraverso un comando, è possibile attivare elettricamente l’alza rete del letto .
Sistema con doppia alzata
Azionato tramite molle a gas
è un tipo di sistema che permette di sollevare la rete ed il materasso in due modi:
Il primo frontalmente per accedere al contenitore,
il secondo in maniera orizzontale, per rifare comodamente il letto
Letto matrimoniale con contenitore: il fondo
Per tornare dal discorso da cui sono partita,
ovvero il pensiero e il dubbio che in molti hanno rispetto alla polvere che si può formare sotto un letto con contenitore ,
nonché la mancanza di circolazione d’aria per rete e materasso,
il mio consiglio è optare per alcune tipologie di letto matrimoniale con contenitore che , grazie ad alcune caratteristiche, sono in grado di ovviare a queste possibili problematiche.
Un esempio è la presenza del fondo pratico che traspira,
si tratta di un sistema scorrevole in acciaio verniciato, completo di ruote di scorrimento ,grazie al quale è possibile estrarre ciò che si trova all’interno del contenitore, garantendo anche traspirabilità a rete e materasso.
Grazie a questo meccanismo è possibile accedere al pavimento sotto il letto , senza dover svuotare tutte le volte il contenitore,
in modo da poter effettuare la pulizia.
Lo so,
molti di voi staranno pensando che in questo modo , ciò che viene sistemato dentro al contenitore è sempre a contatto con il pavimento.. e quindi sempre comunque con un pò di polvere,
per questo c’è una soluzione,
una tela copri fondo che permette di proteggere dalla polvere , ma anche di non rinunciare alla traspirabilità.
E se neanche questa soluzione vi convince?
C’è un altra tipologia di letto con contenitore che ha il fondo chiuso da dei piani estraibili in legno agglomerato , corredato di spazzole antipolvere sul perimetro.
Anche in questo caso, seppure in maniera diversa, è possibile accedere sotto al letto , sollevando i pannelli con delle maniglie .
Letto matrimoniale : i mie top 5
Come per tutto ciò che riguarda gli arredi, io ho i miei preferiti,
nel caso dei letti , con contenitore e non , i miei top 5 sono questi:
Al primo posto il letto Dream di Tomasella, che adoro sia nella versione fissa che contenitore, bellissimo
Al secondo posto Il letto Noha di Noctis
con Secret Box®, il contenitore che c’è ma non si vede – metafora e funzione operativa – ideato e brevettato da Noctis
Al terzo posto Free
il letto di Dall’Agnese,
non trovate che le finiture in questa immagine siano fantastiche?
Al quarto posto Fusion di Tomasella,
un unico sistema integrato tra letto e comodini
in ultimo, ma non ultimo Extra Bed
il letto di Dall’Agnese dall’eleganza estrema.
idee e consigli
Ora che vi ho presentato qualche modello di letto contenitore vi do qualche consiglio:
La polvere in un modo o nell’altro si può sempre formare, quindi se pensate che questi meccanismi allontaneranno per sempre la polvere dal vostro letto , il letto contenitore non fa al caso vostro
Se l’idea del letto contenitore vi piace , ma non volete far fatica a spolverare il pavimento sottostante, optate per letti con i piedi alti, sfatiamo il mito che i letti con questi meccanismi devono essere tutti raso terra, non è così
Scegliete sempre prodotti di qualità
Infine,
Se vi state ancora chiedendo se è meglio il letto matrimoniale con contenitore o quello senza, sappiate che dipende solo da voi,
infondo si tratta della possibilità di ricavare uno spazio in più , certamente comodo in una casa di piccole dimensioni,
Il primo appuntamento di questo focus su come rivestire le pareti è dedicato alla carta da parati, vero must del momento.
Il mese scorso vi abbiamo dato consigli utili per illuminare correttamente ogni ambiente, questo mese vi guidiamo nelle scelte più originali e funzionali per rivestire le pareti di casa con stile.
Rivestimenti creativi per le pareti
carta da parati Walking Inkiostro Bianco
Tra i rivestimenti pareti più di tendenza la carta da parati si aggiudica il primo posto.
Grazie alle più innovative tecniche di produzione, oggi le moderne carte da parati sono facili da posare, anche fai da te, durano nel tempo e sono realizzate con materiali rispettosi dell’ambiente.
Sempre più spesso, quando si ristruttura casa, architetti e interior designer consigliano di valorizzare le pareti di casa con la carta da parati, utilizzata soprattutto per creare dei punti focali.
Infatti,
rispetto alle tendenze di un tempo in cui si tappezzavano tutte le pareti di camere e soggiorno,
oggi la carta da parati è usata per valorizzare un elemento di arredo,
come un divano, un letto, una libreria; oppure per definire una zona specifica della stanza, come un angolo studio, l’ingresso, la cucina in un open space e persino la parete della doccia,
ma non solo,
la carta da parati è utilizzata anche per mettere in risaltoun elemento architettonico come una nicchia, delle colonne o un arco.
Carta da parati per rivestire ogni ambiente
La scelta della giusta carta da parati può rivoluzionare l’aspetto di una stanza, la carta da parati infatti svolge una doppia azione:
decorativa – considerata la varietà di fantasie e di disegni disponibili
protettiva, in quanto riveste le pareti preservandole dall’usura.
La carta da parati è una soluzione che può essere adottata anche per decorare soffitti e pavimenti,
inoltre,
grazie agli standard elevati in termini di qualità e resistenza può essere applicata in qualsiasi ambiente, dal bagno alla cucina, dal soggiorno alla camera da letto, nella cameretta e persino su pareti di balconi e terrazze.
carta da parati outdoor SMELL LIKE di Wall and decò
Carta da parati : quali materiali scegliere?
La prima cosa da tenere in considerazione quando si sceglie una carta da parati è il materiale di cui è costituita,
infatti,
le carte da parati possono essere realizzate in: carta, stoffa, vinile, fibra di vetro, pvc, nylon, lavabili, materiale ignifugo.
La tipologia più diffusa di carta da parati è sicuramente quella realizzata con carta, in quanto è un materiale che dura a lungo e che può essere colorato nei modi più svariati.
Un altro materiale molto utilizzato è il vinile: duraturo e resistente, è anche lavabile.
Nella carta da parati in vinile, lo strato in pvc ricopre lo strato di carta rendendolo impermeabile e permettendogli di essere utilizzato anche in ambienti umidi come il bagno o la cucina.
La carta da parati in vinile può risultare molto compatta e flessibile, per questo è facile da applicare anche fai da te.
Tra le tante tipologie di carta da parati esiste anche quella che prende il nome di carta da parati in TNT, ovvero tessuto non tessuto.
Ideale per ambienti come la camera da letto e la cameretta, questo rivestimento per pareti richiede poca manutenzione.
I tessuti utilizzati per realizzarlo sono il cotone, la juta, il lino e la seta.
Anche in questo caso la sua applicazione a parete è semplice e veloce.
Rivestire il bagno?
carta da parati floreale CARDI di WallPepper Group
La carta da parati in fibra di vetro è un rivestimento rivoluzionario che garantisce ottima stabilità dimensionale e resistenza, ideale per gli ambienti umidi e addirittura per le pareti a contatto diretto con l’acqua.
Date le sue caratteristiche tecniche, permette una buona copertura delle superfici ed un’ottima protezione contro le fessurazioni e le crepe di assestamento delle pareti.
Infine è resistente ad urti, strappi, abrasioni e detersivi.
Rispetto agli altri supporti, la carta da parati in fibra di vetro è la più difficile da applicare, infatti il consiglio è di affidarsi a decoratori professionisti.
Ampia scelta di fantasie per rivestire le pareti
Esiste una moltitudine di motivi, fantasie, disegni e colori disponibili per la carta da parati,
questa caratteristica é molto apprezzata, perché consente di rivestire le pareti creando scenografie dal forte impatto.
Per creare una ambiente allegro e spiritoso il consiglio è di optare per carte da parati in stile esotico, nella declinazione jungle o tropicale.
Lo stile jungle è adatto per chi ama il colore verde in tutte le sue sfumature, enormi foglie verdi disegnano la carta da parati.
Lo stile tropicale invece richiama le atmosfere caraibiche, dove prevalgono palme, pappagalli e flamingo.
carta da parati IQUITOS di Inkiostro Bianco
Per creare illusioni ottiche , la scelta dovrà ricadere su carte da parati optical ogeometriche.
carta da parati disegni geometrici ATMOSPHERA di Inkiostro Bianco
Righe verticali di diversa grandezza creano movimento,
fasce verticali strette conferiscono profondità alla stanza,
rombi, quadrati e figure simmetriche definiscono un certo rigore ed ordine.
In alternativa ,si può optare per carte da parati trompe-l’oeil ,che riprendendo i principi del genere pittorico omonimo,
dando all’ osservatore l’illusione di guardare oggetti reali e tridimensionali, in realtà stampati su una superficie bidimensionale.
Carta da parati per ogni stile:
Ci sono anche delle carte da paratiche riproducono i motivi materici di altri materiali da rivestimento pareti, come le cementine, le maioliche, i mosaici, i mattoncini rossi, o le boiserie in legno.
Per creare scenari naturali è possibile scegliere tra le tante carte da parati a motivi floreali, esotiche, con paesaggi o con mappe.
carta da parati floreale GIANTS di WallPepper Group
Le carte da parati con illustrazioni realistiche o immaginarie, con scritte, con disegni ispirati alla pop art o damascate, sono la scelta ideale per dare un tocco unico allo spazio.
La scelta in fatto di fantasie e colori è molto ricca ma se non trovate ciò che fa per voi, allora il consiglio è di affidarti ad aziende specializzate che offrono anche un servizio su misura per la realizzazione di carte da parati personalizzate.
In questo modo è possibile creare la grafica partendo da un disegno o da una fotografia, scegliendo i colori e naturalmente il supporto più adatto all’ambiente dove applicare la carta da parati.
carta da parati cucina ERBARIO di WallPepper Group
ormai da un anno a questa parte il lavoro per molti è diventato “lavoro da casa ” , conseguenza di una rivoluzione nella divisione degli spazi abitativi.
E si perché ,se fino a poco tempo fa, prima della pandemia ,la casa era luogo di convivialità e d’incontro per parenti e amici , oggi è per tanti luogo di lavoro ,
perciò
la necessità di avere uno spazio utile a svolgere la propria attività, ha priorità sul resto.
Meglio cucina a vista o separata?
Dipende,
dalle dimensioni e dalla disposizione degli ambienti.
Di sicuro in una casa di piccole dimensioni l’Open space è un ottimo modo per far percepire un volume più ampio del locale,
oggi giorno però l’esigenza di ritagliarsi un’area per il proprio lavoro, ha cambiato le cose.
Pensiamo ad una famiglia tipo
Casa di 80 mq,
a causa della zona rossa condividono lo spazio abitativo :
la moglie impiegata in smart working, il marito docente che lavora con didattica a distanza , due figli , uno a casa dalla scuola materna e l’altro dalla scuola primaria con didattica a distanza .
Cosa ne pensate?
Meglio cucina a vista o separata?
È ovvio che in questa condizione la soluzione migliore è quella di avere degli spazi divisi e ben distinti,
adatti a far svolgere ad ognuno le proprie attività .
Per questo motivo, In questo caso, la mia risposta è meglio cucina separata.
Come per tutte le cose però ,è necessario tener conto di vari aspetti.
Pertanto,
per aiutarvi a dare una risposta a questo enigma, prenderò in considerazioni uno spazio di circa 55 mq , interpretandolo in tre modi diversi .
LA PIANTA DELL’AMBIENTE
SOLUZIONE A : CUCINA A VISTA
In questa prima soluzione gli ambienti sono uniti,
la zona pranzo, il living e la cucina, condividono lo stesso ambiente , ciò nonostante ogni spazio è ben distinto,
La cucina è delimitata dalla grande isola su cui sono stati inseriti i fuochi,
la zona pranzo ha un’area riservata rispetto al resto , definita dal grande tavolo rettangolare,
mentre lo spazio per la zona relax è occupato da un divano angolare .
All’ingresso, grazie all’aiuto di una parete divisoria , da un lato è stato posizionato il mobile tv,
In cucina è stato scelto un modello angolare con tavolo a penisola.
In questo modo, nonostante la cucina sia a vista rispetto all’ingresso e alla zona living, il suo ambiente è ben delimitato.
L’angolo cucina, sviluppato grazie ad una parete divisoria posta al limite della porta finestra, ha permesso di creare nella zona precedentemente occupata dal tavolo, un angolo studio, parte integrata della parete soggiorno
Il divano, con la sua importanza, crea il perimetro dell’area relax.
MOODBOARD ISPIRAZIONALE CUCINA A VISTA MA SEPARATA
SOLUZIONE C: CUCINA SEPARATA
Definire lo spazio con le pareti,
questa opzione crea ambienti ben distinti,
ad ogni locale è dedicata un ‘area:
il relax
lo studio
la cucina e il pranzo
Questa divisione degli spazi è la scelta per chi ha bisogno di zone ben separate,
ambienti spaziosi , ma separati tra di loro .
In cucina è stato inserito un tavolo rotondo, che crea un’ambiente intimo ed informale.
In entrata è stata nuovamente inserita una parete divisoria per inglobare un mobile ingresso.
La zona studio ora ha una stanza dedicata,
mentre la zona relax resta a vista sull’ingresso.
MOODBOARD ISPIRAZIONALE CUCINA SEPARATA
Conclusione,
nell’arredare casa, ciò che è meglio , dipende soltanto da noi e dalle nostre esigenze.
Colori che richiamano la terra, piante d’appartamento , accenni di blu navy, arredi funzionali, postazioni smart working, sono solo alcune delle tendenze arredamento 2021.
Infondo il nostro stile di vita è decisamente cambiato in un anno ,
pensiamo soltanto ai colori ,
quanti di voi in questo periodo così “chiuso” hanno sentito la necessità di dare luce alle pareti di casa?
Per non parlare degli spazi aperti,
La voglia di evasione ha portato ad una rivoluzione degli ambienti outdoor, una rivisitazione degli spazi esterni, dei terrazzi, dei giardini,
insomma,
il 2020 ha segnato in maniera decisiva le nostre abitudini e le nostre esigenze,
Quali sono dunque le principali tendenze arredamento 2021?
Tendenze arredamento 2021: Piante d’appartamento
Tra le tendenze arredamento 2021 troviamo le piante d’appartamento,
dal living alla stanza da bagno, dove trovano una habitat perfetto,
le piante d’appartamento sono diventate un vero e proprio trend d’arredamento,
un modo per mantenere il contatto con la natura.
Le più gettonate?
La SANSIEVERIA , adatta anche in camera da letto grazie alla sua capacità di rilasciare ossigeno durante la notte , la KENZIA che preferisce gli ambienti chiusi a quelli esterni, la MONSTERA ,che grazie alle sue grandi foglie crea una scenografia effetto jungle.
Carta da parati
Tornata prepotentemente nelle nostre case ormai da qualche anno,
la carta da parati è in cima alla lista degli elementi decorativi più trend del 2021 .
Soggetti floreali, motivi geometrici, bianco e nero, effetto 3d
insomma,
ad ognuno la propria scenografia,
per ogni stanza il proprio mood,
un modo per personalizzare con il proprio stile le pareti di casa.
Blu navy
Abbinato al legno chiaro, al bianco, al colore oro,
insomma il blu navy è un colore perfetto per complementi d’arredamento, home decor, pareti,
un colore profondo, che anche in questo caso rievoca la natura, il mare , il cielo, la voglia di leggerezza e di libertà
Tendenze arredamento 2021: Arredi eco friendly
L’utilizzo di materiali durevoli e riciclabili, come il legno, l’acciaio, il pet, o il cartone
dunque,
materiali che hanno un basso impatto ambientale,
questo modo di arredare casa non è semplicemente una tendenza, ma per molti è diventato uno stile di vita
Illuminazione: i lampadari fanno tendenza
Un complemento a volte lasciato al caso, talvolta per ultimo,
il lampadario è un elemento che nel 2020 ed in questo 2021 sta facendo da protagonista ,
con un richiamo al vintage, agli anni settanta, al minimalismo,
i lampadari di tendenza per il 2021 sono a sfera, con richiami dorati,
veri e propri elementi di design irrinunciabili per creare l’ambiente perfetto
Colori caldi e accoglienti
Gli interni di tendenza seguono una palette colori neutra, che richiama la terra e la natura,
ci sono diversi fattori che influiscono sulla disposizione dei mobili in casa, come ad esempio la dimensione della stanza d’arredare, oppure la presenza o meno di finestre e porta finestre,
la posizione degli impianti,
per questo motivo , in questa seconda parte della mia guida per arredare casa, vi darò qualche spunto su come disporre i mobili in uno dei locali della casa che spesso viene snobbato:
“tanto ci devo solo dormire”, ” l’importante che il materasso sia comodo il resto non conta”
oggi vi darò qualche dritta su come disporre i mobili in camera da letto e lo farò attraverso l’utilizzo di tre layout :
camera lunga e stretta
con finestra e porta finestra
camera con due porte finestre
Come disporre i mobili in una camera lunga e stretta
In una camera lunga e stretta, il letto deve trovare una collocazione comoda.
In questo ambiente ad esempio ,
la parete più lunga è 4,50 mt, mentre quella più corta 3,10mt.
soluzione A
il letto è posizionato nella parete laterale alla porta finestra e l’armadio viene sviluppato con un modello angolare
oppure, il letto sta di fronte alla porta finestra.
pro :
il letto dispone di due comodini e può avere dimensioni normali
contro:
lo spazio per l’armadio è ridotto.
soluzione B
Armadio a ponte.
Premetto che questa opzione non mi piace
pro:
si recupera un pò di spazio per gli armadi rispetto alla soluzione A
contro:
l’armadio a ponte non a tutti piace ,inoltre disponendo così i mobili si crea un ambiente confuso
soluzione C
l’alternativa
pro:
finalmente un armadio con dimensioni normali
contro:
il letto ed i comodini sono sacrificati,
è necessario scegliere un letto alla francese con rete da 140 x190 nel caso in cui si desideri almeno un comodino a terra ,
oppure , si può inserire un letto matrimoniale con rete 160 x190 con una testata studiata per avere anche un piano d’appoggio in sostituzione dei comodini
Come disporre i mobili in una camera con finestra e porta finestra
Ok ,
la luce è un fattore importantissimo, ma spesso avere più aperture in una camera da letto può creare qualche problema
come in questo caso ,
in cui sono presenti una finestra ed una porta finestra posizionate in pareti diverse.
La soluzione che vedete qui sopra comporta il posizionamento del letto sotto la finestra, per poter usufruire di un armadio lungo 2,80 mt e di una zona smart working
nella seconda opzione invece
una soluzione ponte ,
in questo modo il letto non è più sotto la finestra e si recupera così dello spazio fronte letto che può essere occupato da una armadio,
o dalla scrivania .
Come disporre i mobili in una camera con due porta finestre
Se la presenza di una finestra e di una porta finestra in camera possono rendere intricata la gestione dei mobili,
cosa accade quando ci sono due porta finestre?
Ovviamente dipende da dove sono posizionate,
se occupano una parete o due pareti diverse.
In questo caso, la stessa parete
Fortunatamente in questa configurazione c’è una nicchia in cui è stato ricavato l’armadio scorrevole
ad ogni modo,
manca lo spazio per i comodini,
per questo motivo ,
occorre scegliere soluzioni alternative alla classica testata del letto
Sembra semplice da dire, ma arredare casa per molti è un vero dilemma
“mi piace lo stile industrial , ma anche quello vintage” ,
“vorrei il parquet, ma amo la resina”,
“la cucina la voglio calda e accogliente ma adoro l’effetto metallico”,
Insomma,
Come fare per arredare casa e non sbagliare?
Chi mi conosce sa che per me non esistono regole, ci sono solo alcuni aspetti da considerare e consigli pratici da seguire.
Arredare casa : di cosa tener conto?
Per arredare casa, la prima cosa da fare è
1) preparare un elenco di tutti i generi che ci piacciono, proprio come fosse la lista della spesa, ed eliminare man mano quello quello che ci convince meno,
In che modo?
Prendiamo per esempio lo stile shabby, quali sono gli aspetti di questo genere che vi piacciono? Tutti? Insomma c’è qualcosa che cambiereste?
Mobili dall’ effetto “sciupato “?
Colori tenui?
E dello stile industriale? Siete convinti di volere tubi a vista, mixare ferro, cemento e legno e mattoni a vista ?
O che ne dite dello stile moderno ? Tutto liscio, lucido , definito, un po’ freddo?
Qualcuno starà pensando “ma io voglio una casa che possa mixare tutti gli stili che mi piacciono “
Niente paura,
è la conclusione a cui giungono in molti, per questo è meglio fare un elenco, eliminare ciò che non convince e poi partire con le scelte.
2)fare un secondo elenco , quello più importante , che riguarda leproprie esigenze
single ?
coppia?
famiglia numerosa?
figli grandi o piccini?
animali in casa?
smart working?
quanto tempo trascorrete in ogni stanza?
chi cucina?
zona relax?
vi piace la compagnia e siete soliti invitare parenti ?
studio, stanza degli ospiti, quali sono le esigenze oltre a quelle abituali ?
l’elencazione potrebbe essere molto lunga o brevissima ,
non tutti abbiamo uguali necessità.
Arredare casa: mix and match
Siete tra quelli che hanno deciso che lo stile della propria casa sarà un mix and match, insomma vi piace l’idea di mescolare tra vari generi?
Bene, ecco qualche consiglio :
Non esagerare
va bene mischiare , ma atteniamoci ad un paio di tendenze,
Non fare di testa propria
per quanto riviste e social possano aiutare, spesso, non essendo del mestiere, il rischio è di creare confusione, quindi,
se volete ottenere un buon risultato, affidatevi a qualcuno che ne sa più di voi in fatto di arredi, tendenze..
Fissate un budget
questo è fondamentale per capire quali materiali utilizzare e con quali finiture.
Dunque ,
lo stile mix and match, lo dice il termine stesso “mescola” più generi per crearne uno unico ed inconfondibile,
il proprio.
In questa prima parte della mia guida per arredare casa, vi darò qualche dritta sui vari generi che si possono mischiare bene tra di loro.
Mix & Match: classico e moderno
Questo tipo di stile, spesso è sinonimo di “risparmio economico”,
infatti,
per arredare casa in questo modo, vengono spesso utilizzati mobili già in uso, magari ereditati, come vecchi tavoli, madie, sedie antiche, comò d’epoca,
in sostanza mobili di cui disponiamo , che non dobbiamo comprare, ma ai quali daremo nuova vita.
Uno dei rischi di questa scelta però, è il sovraffollamento della casa,
nel senso che,
disporre di molti mobili e volerli utilizzarli tutti si può, dipende però da quanto spazio abbiamo a disposizione.
Se consideriamo una casa dalle misure “normali” (che poi la normalità non si sa mai qual’è)
allora, é meglio verificare come sistemare ogni pezzo a disposizione, per evitare di dar vita ad un ambiente confusionario e disordinato.
Fortunatamente però, chi ama questo mix tra classico e moderno ha un vantaggio rispetto ad altri generi,
Spesso infatti,
I mobili antichi, d’epoca o comunque datati, possono svolgere funzioni diverse rispetto a quelle d’origine ,
Prendiamo ad esempio un comò ,
Quante volte vi è capitato di trovarlo in una sala da pranzo come fosse una credenza per tovaglie?
e nell’ ingresso di casa? Per abbellire e per riporre sciarpe, chiavi, borse
Un baule?
A volte i baule vengono riutilizzati come tavolini davanti ad un divano,
Oppure come porta scarpe in ingresso,
insomma, come si sente dire spesso, un pezzo classico o antico , trova sempre il suo posto in casa,
Perciò,
Con un po’ di creatività ed eleganza si può creare uno stile mix & match d’effetto.
Arredare casa : vintage e pop
Appassionati degli anni ’50 e ’60?
Vi piacciono i mobili in legno vintage ma anche i colori sgargianti?
Lo stile vintage -pop è pronto per entrare nelle vostre case.
contrasti cromatici, forme “abbondanti ” che si mischiano alle linee pulite del design di altri tempi, un mix tra plastica e legno,
Sto parlando di una delle tendenze più trasgressive dell’ interiordesign,
Chi vuole adottare questo stile per la propria casa è disposto ad esagerare,
Anche in questo caso però meglio non abbondare con i pezzi di design, ne tanto meno con i colori,
Meglio focalizzarsi su pochi elementi e concentrarsi su un paio di tonalità di colore ,
evitando così l’effetto mercatino dell’ usato.
Come creare un effetto wow?
Il living è l’ambiente che più si presta alle ambientazioni,
Questo perché è il luogo del relax, degli incontri, spesso il punto focale della casa.
Per adottare questo genere potete scegliere tra divani e poltrone “formose” e colorate, abbinate a madie in legno lucido con piedi alti,
Carta da parati con decori geometrici che fanno da sfondo ad uno scrittoio in legno la cui seduta è un pouf dai colori sgargianti
in sostanza è come immaginare la casa dei nonni degli anni ’60 dai colori un po’ “spenti” rallegrata con pezzi dal design chiassoso
Occhio alle dimensioni però,
Lo stile pop è ingombrante in tanti aspetti.
Industrial e shabby chic ?
Vi piace lo stile shabby ma non vi piacciono tutte le sue sfumature?
Insomma volete uno stile consumato, non troppo romantico e un pò ruvido?
Industrial shabby è la parola d’ordine.
Per creare questo stile è necessario abbandonare un pò del romanticismo dello stile shabby,
no a fiori, merletti, e tonalità pastello ,
quello che serve per un mix perfetto ?
la mascolinità dello stile industriale per pareti e pavimenti con mattoni a vista e cemento
il tocco retrò di complementi d’arredo , con una poltrona bergère e delle ceramiche adagiate su un tavolino
tessuti naturali per cuscini e tende
ferro, tubi a vista, colori scuri che si mischiano a tonalità chiare
Arredare casa in stile etnico e ..
Quanto ci manca viaggiare? scoprire culture nuove e portare un “pezzo ” del nostro ultimo viaggio in casa?
Ecco,
lo stile etnico ci permette di essere in luoghi lontani , di mischiare la nostra cultura a quella degli altri e di immaginare di essere in posti unici in cui abbiamo lasciato una parte di noi .
Questo stile si può mischiare a qualsiasi altro genere presente in casa,
ovviamente però,
come per tutti i mix & match, deve esserci un senso ,
quindi, non basta appendere una maschera africana o metter un nargilè in vetrina.
Per far si che lo stile etnico si introduca in casa , bisogna aver passione per i colori, per il legno, per i materiali naturali in genere, per tutte le cose artigianali.
Come fare allora?
Scegliere gli elementi giusti è indispensabile,
Arredare casa con un mix in stile etnico cosa vuol dire?
Innanzitutto dire etnico è generico,
quando si parla di etnia , si parla di un gruppo di persone che hanno in comune la stessa cultura, gli stessi linguaggi, religioni, costumi,
perciò,
non è detto che ci piacciano tutti i generi e i costumi di una sola etnia,
magari amiamo l’Africa e la Cina,
o più semplicemente ci piace viaggiare e ci piace avere in casa un pezzo per ogni luogo visitato,
per questo motivo la scelta d’inserire complementi d’arredo che trovano la giusta collocazione è importante.
Il consiglio vi do , è quello di studiare bene l’involucro , la scenografia della vostra casa, ovvero le pareti,
meglio privilegiare i colori neutri e dare un tocco di etnico ad una sola parete, magari con una carta da parati che rievoca i luoghi a cui vogliamo ispirarci,
oppure con dei colori che lo caratterizzano , ma sempre e soltanto in maniera minima,
questo perché è importante che si crei armonia con tutto il resto .
Per quanto riguarda l’arredamento ci sono due strade da seguire,
la prima è quella di arredare un solo ambiente della casa in questo stile, come ad esempio una parte della zona living, la camere o il corridoio,
l’altra è quella di osare,
in fine dei conti , come vi ho detto, arredare casa con uno stile mix & match vuol dire creare un genere unico e proprio,
l’importante è che ci faccia star bene, che sia di nostro gusto e che ci faccia stare in armonia.
Nel prossimo articolo di questa” guida per arredare casa” vi darò qualche dritta su come disporre i mobili e scegliere le dimensioni .
Siamo giunti alla terza e ultima parte della nostra “mini guida” dedicata a come illuminare correttamente ogni ambiente della casa.
Ecco qualche consiglio per definire i punti luce e scegliere la tipologia di lampade più adatta alla zona notte e alla stanza da bagno.
Qualsiasi sia l’ambiente da progettare, rinnovare o arredare, l’illuminazione casa deve sempre essere funzionale e decorativa al tempo stesso.
Ciò significa che deve garantire la luce necessaria dove serve mettendo in evidenza le peculiarità di una stanza.
Per ottenere questo risultato occorre prevedere una luce generale abbinata ad una illuminazione funzionale, ovvero che focalizza la luce in una zona circoscritta.
Ma quali sono i fattori da valutare per definire quanti punti luce inserire in una stanza, dove posizionarli e quale tipologia di lampade scegliere?
dimensioni della stanza;
presenza di finestre o portefinestre;
attività svolte nella stanza;
colori delle pareti;
stile e disposizione degli arredi.
Illuminazione casa: la zona notte
La camera da letto è la stanza che viviamo maggiormente sfruttando la luce artificiale.
In questa stanza, prima di dormire, scegliamo i vestiti per il giorno dopo e spesso leggiamo un buon libro, quindi è importante non sottovalutare la scelta dei punti luce e delle lampade.
Per prima cosa è necessario disporre di una luce generale diffusa in grado di illuminare tutta la stanza optando per una lampada sospesa o per un modello da terra.
La scelta tra queste due opzioni dipende dalla dimensione della camera:
se la superficie è ridotta meglio non occupare centimetri preziosi con una piantana, il lampadario è certamente più indicato.
In questo caso, naturalmente, il consiglio è di scegliere un modello non troppo grande e voluminoso, ma che sia proporzionato alla dimensione della camera.
Oltre alla luce generale è necessario prevedere alcuni punti luce in grado di illuminare l’interno dell’armadio una volta aperte le ante, o tutto ciò che contiene la cabina armadio.
Se provate ad aprire il vostro armadio con la sola luce generale accesa, noterete subito la vostra ombra e sarà difficile scegliere come abbinare i capi d’abbigliamento. Ovviare a questo problema è facile, basta installare dei faretti da incasso orientabili sopra l’armadio o la cabina armadio, mantenendo una distanza di circa 50 cm dal bordo esterno.
In alternativa ai più comuni faretti, una soluzione molto in voga è di prevedere un sistema diilluminazione a binario con riflettori orientabili.
In ogni caso,
qualunque sia la scelta, per ottenere una buona qualità dei colori di abiti e accessori il cablaggio dovrà essere rigorosamente a LED.
Infine,
nella camera da letto, dobbiamo prevedere anche due lampade da comodino.
Trattandosi della lampada che accendiamo per leggere un libro prima di dormire, la luce dovrà essere tenue e calda per non “disturbare” la persona che dorme a fianco.
Le possibilità di scelta sono molte: dalle lampade da appoggio da collocare sopra il classico comodino, alle applique da appendere ai lati del letto, in alternativa è possibile scegliere due faretti orientabili da fissare direttamente sulla testata del letto.
Illuminazione casa: la cameretta dei bambini
Nel caso di camere piccole, applique e faretti sono un’ottima soluzione salvaspazio.
Per illuminare la cameretta dei bambini o la stanza dei ragazzi valgono le medesime regole della camera da letto matrimoniale ,ma con l’aggiunta di un punto luce dedicato alla illuminazione della scrivania dove studiano e fanno i compiti.
La scrivania, che va sempre posizionata nel punto della stanza con maggior luce naturale, ha bisogno di una lampada da tavolo orientabile.
In questo caso scegliete una lampada dalle dimensioni contenute ma in grado di emanare una luce calda concentrata.
Quando scegliete le lampade, qualsiasi sia il modello, ricordate sempre lo stile degli arredi al fine di creare armonia tra i diversi elementi.
Come illuminare il bagno
Quando si progetta l’illuminazione casa non dobbiamo mai sottovalutare la stanza da bagno,
in quanto,
oltre ad essere uno spazio funzionale, è l’ambiente nel quale ci rifugiamo per dedicare del tempo a noi stessi.
In questo caso la luce generale a soffitto è indicata per una breve sosta, mentre per prepararsi al mattino occorre una luce forte e dai toni freddi da collocare sopra lo specchio.
Per trascorrere momenti di relax immersi nella vasca da bagno, una luce calda e dimmerabile, è la soluzione ottimale.
Non dimenticate di considerare la dimensione della stanza da bagno.
Se in un bagno grande possiamo sbizzarrirci con la fantasia optando per giochi di luce e lampade scenografiche, l’illuminazione di un bagno piccolo deve puntare a rendere visivamente più ampio lo spazio ridotto. In questo caso anche la scelta di colori chiari per le superfici, sono un contributo decisivo per ampliare l’ambiente.
In quanto alle tipologie di lampade, per il bagno ne servono almeno tre:
Luce generale a soffitto: una plafoniera o dei faretti incassati sono le scelte abituali. Se il bagno è caratterizzato da un soffitto alto, in questo caso andrà bene anche bella lampada a sospensione.
Luce generale a parete: delle belle applique a parete possono fungere da luce generale in un bagno piccolo. Se invece il bagno è grande, possono rinforzare la luce generale, modellare lo spazio e creare una piacevole atmosfera rilassante. In questo caso è opportuno mantenete separate le accensioni.
Illuminazione specchio bagno: che ci si debba truccare o fare la barba, lo specchio del bagno deve essere illuminato correttamente. Un faretto orientabile fissato alla parete sopra lo specchio è una scelta pratica e funzionale.
In un bagno piccolo il consiglio per ottimizzare lo spazio è di optare per un mobiletto bagno con ante a specchio e illuminazione incorporata. In questo modo ricaverete dello spazio contenitivo estremamente utile.