Il ritorno del colore nell’arredo è una tendenza che prende sempre più piede. Non fa eccezione il bagno, come dimostra il concept Finish Studio by Noken.
Frutto della ricerca portata avanti da Noken, brand del gruppo spagnolo Porcelanosa Group, Finish Studio rappresenta un concetto estetico applicato ai sanitari e alle rubinetterie del catalogo. Colori, finiture e superfici che restituiscono inedite esperienze visive e tattili. Le speciali finiture Finish Studio sono applicate ai lavabi della serie Slender, ai piatti doccia Slate, alle vasche da bagno e alle rubinetterie, oltre ai sanitari delle collezioni Lounge, Acro, Arquitect e Essence C.
Nello specifico, la collezione Essence C, caratterizzata da linee essenziali e forme semplici, con il suo bianco immacolato diventa una tela da dipingere. Già nella versione total white i lavabi e i sanitari Essence C si distinguono per personalità, praticità, confort e innovazione. Con l’arrivo della versione Finish Studio, qui applicata in una accattivante palette di colori uniformi, le possibilità progettuali di allargano fino ad abbracciare interni in cui il colore è protagonista.
Finish Studio by Noken, una palette allegra e colorata
Ciò che rende straordinaria la palette dei colori Finish Studio è l’audacia. Si, perché proporre colori decisi e dalla forte personalità per lavabi e sanitari è una scelta audace. Ma osservando più da vicino i pezzi della collezione, rivestiti con tinte vibranti e integrati nell’ambiente grazie ad eleganti richiami negli accenti di colore coordinato, si rivela una scelta vincente. La palette Finish Studio applicata alla collezione Essence C comprende 9 finiture:
rosa flamingo, giallo canarino, verde coccodrillo, blu artico, blu tramonto, beige pastello, marrone cioccolato, grigio fusione e nero corvino.
I pezzi della collezione sono declinati in tre versioni per i lavabi e in due versioni per WC e bidet, da appoggio o sospesi. I sanitari sono realizzati con l’innovativa ceramica ultra resistente brevettata Noken Ceramic®. L’efficiente sistema autopulente Rimless per wc permette all’acqua di circolare con forza nel water, così da raggiungere anche gli angoli più difficili. La palette che si destreggia tra colori pastello, tinte decise e gradazioni neutre nella scala dei grigi, offre infinite possibilità.
Per la rubrica home therapy oggi parliamo di vacanze fuori dal comune, un’occasione per riconnetterci con il nostro bambino interiore, una parte di noi stessi spesso inascoltata.
Siamo a fine Maggio ed è arrivato il momento di pensare alle vacanze estive; in tanti lo avranno già fatto, ma sono convinta che c’è ancora chi brancola nel buio. Allora oggi, rimanendo sempre in tema di home therapy, benessere e cura della persona, ho pensato di proporre delle tipologie di vacanza un po’ fuori dal pensiero comune, ma votate a riconnetterci con noi stessi, con il bambino che eravamo una volta, il bambino interiore.
Noi adulti, a volte, siamo di una noia mortale: ci hanno insegnato che, per crescere, ad un certo punto avremmo dovuto seguire regole e restrizioni e smettere di giocare, di scoprire cose nuove, di ricercare la gioia nelle nostre azioni.
Ci hanno convinto che in questo modo saremmo diventati adulti. Certo, ora che siamo grandi abbiamo delle responsabilità, ma molti di noi sono trincerati dietro a cortine di ferro fatte di mille impegni, scadenze da rispettare, tempi strettissimi e schermi luccicanti ormai fin troppo presenti nelle nostre vite.
Abbiamo smesso di prenderci cura di noi, del nostro bambino interiore, che vuole aiutarci a riconnetterci con le nostre emozioni primarie, ricominciare a giocare e tornare a vivere la vita con più serenità.
Fare il bagno nella foresta
I bambini sono sempre alla ricerca di nuove esperienze da fare, di nuovi giochi da provare; per capire se una cosa fa per loro o meno la devono sperimentare.
Quando ero piccola, mi piaceva arrampicarmi sugli alberi e sono convinta che, anche chi non era affine a questa pratica, ha sempre sognato di avere una casa su un albero dove andare a giocare con gli amici o rifugiarsi dalla troppa “adultità”.
Oggi, in Italia, ci sono molte strutture ricettive in cui è possibile dormire in una casa su un albero: oltre all’immersione nella natura, per rilassare il corpo e la mente dai tanti stress della vita quotidiana, al vostro bambino interiore sembrerà di aver ritrovato la libertà di un tempo.
A chi invece vuole provare un’esperienza immersiva nella natura, ma della casa sull’albero proprio non ne vuole sentir parlare, consiglio il glamping. La parola glamping nasce dalla fusione delle parole inglesi glamour e camping,un modo per immergersi nella natura, ma con i comfort di una camera d’albergo. Alcune di queste strutture, sono dotate di vere e proprie bolle trasparenti, che vi permetteranno di addormentarvi fra gli alberi, guardando il cielo stellato.
Portare a spasso il proprio bambino interiore
Ai bambini piacciono le sorprese, tutto ciò che è insolito, riescono a stupirsi per cose a cui noi non facciamo più caso. Noi adulti, dovremmo cercare di reimparare a sorprenderci, anche davanti alle piccole cose. Ci sono molti posti in Italia che sembrano stati realizzati per riempire gli occhi di abbondanza, per suscitare meraviglia e farci tornare bambini anche solo per un giorno.
“Parco dei mostri di Bomarzo” VT“Parco di Pinocchio” PT
Uno di questi, è il famoso “Giardino dei tarocchi” a Capalbio, in provincia di Grosseto; questo splendido parco, ideato dall’artista Niki de Saint Phalle, ospita enormi statue che raffigurano gli arcani maggiori dei tarocchi. Ispirato al Parc Guell di Antoni Gaudi, a Barcellona, il “Giardino dei tarocchi” è un’esplosione di forme e colori che vi catapulteranno in un mondo onirico e misterioso tutto da scoprire.
onte www.arte.icrewplay.comfonte www.luxgallery.it“Giardino dei tarocchi” a Capalbio, in provincia di Grosseto
Rimanendo in tema onirico e stupefacente, vi cito “La Scarzuola”: situata a Montegabbione, in provincia di Terni, “La Scarzuola” è un antico convento francescano, ristrutturato e progettato da Tomaso Buzzi a partire dagli anni ’50. Visitare questo luogo magico vi farà vivere per una giornata sospesi tra sogno e realtà, con le sue architetture particolari formate da volute sproporzioni e statue mostruose.
Ricordate che non è mai troppo tardi per riconnetterci con il nostro bambino interiore!
Se vuoi saperne di più di home therapy o di come puoi rinnovare la tua casa con un basso budget, visita il sito www.Sphomecoming.it e scrivimi nella sezione Contatti.
Scopriamo i barbecue a gas, come funzionano, i modelli e i vantaggi. Una soluzione perfetta non solo per gli amanti della carne, ma anche per quanti si trovano a consumare alimenti come pesce, formaggi e verdure, particolarmente gustosi alla griglia.
Oggi il sistema migliore di cottura è indubbiamente quello del barbecue, un mobile di design introdotto per la prima volta, in maniera moderna nel 1952 a Chicago da George Stephen, pioniere del settore. In realtà l’origine del barbecue si perde nella notte dei tempi e pare essere caraibica. In Europa è stato importato nel Cinquecento, in seguito alla scoperta dell’America e nel corso dei secoli ha conosciuto molteplici innovazioni, compresa quella proprio di Stephen.
Se una volta l’alimentazione era a carbone e a legna, oggi stanno conoscendo diffusione anche altri modelli come quello del barbecue a gas, il quale si caratterizza per un’alimentazione, come dice la parola stessa, a gas, priva di carbonella. Si tratta di una tipologia di barbecue che garantisce la massima efficienza e qualità, sotto tutti i punti di vista e con un piacevole impatto estetico. In questo articolo vi mostriamo quali sono i suoi vantaggi più importanti.
Come funziona il barbecue a gas
Il barbecue a gas è composto da un braciere sulla cui sommità si trova collocata una griglia, la quale può essere anche doppia. Questo è anche il fulcro del barbecue, essendo il punto in cui trova luogo la cottura. Attorno, invece, presentano una collocazione i piani d’appoggio, dedicati sia ai fornelli sia al cibo da cucinare.
Il barbecue a gas, inoltre, per funzionare ha bisogno di bruciatori, manopole e coperchio, il tratto caratteristico dei modelli attuali, capace di assicurare una protezione dei cibi, nel corso della cottura, rispetto ai molteplici agenti esterni.
Le sue caratteristiche principali sono la temperatura che è mantenuta costante e, allo stesso tempo, la bassa produzione di fumi. Significa, per dirlo in parole semplici, che il barbecue a gas cuoce bene e allo stesso tempo agisce in maniera riservata e discreta.
Si rivela, di conseguenza, la soluzione ottimale per i contesti di tipo condominiale o quelli in cui è presente un vicino particolarmente esigente. Il consiglio, quando si ha a che fare con questo tipo di situazioni, è quello di confrontarsi con gli altri vicini o condomini, in modo da assicurarsi di non avere problematiche relazionali. Anche quando il barbecue è assolutamente affidabile come nel caso di quello a gas.
Il valore aggiunto del barbecue a gas
I motivi che rendono il barbecue a gas così interessante sono diversi e riguardano, oltre alla cottura eccellente e alla produzione di fumi limitata, cui abbiamo già accennato, un costo decisamente accessibile, anche in termini di manutenzione.
Il barbecue a gas, inoltre, è semplice e veloce da pulire; con poche accortezze può durare persino una vita intera. Inoltre, è semplice da utilizzare e, in alcuni modelli, può essere trasportato con sé. Cos’altro chiedere a un barbecue che si rivela praticamente perfetto sotto i diversi aspetti?
Leggi tutti gli articoli sugli esterni, per vivere al meglio giardini e balconi.
Idee e ispirazioni per arredare la zona relax e solarium con lettini e sdraio confortevoli, funzionali, durevoli ed eleganti. Le proposte di Higold Milano.
Lettino della collezione York by Higold
Se possedete uno spazio all’aperto, è una buona idea sfruttarlo per creare una zona relax e solarium. Che si tratti di una piscina o di un piccolo terrazzo, questo spazio rappresenta un’oasi durante le lunghe e calde giornate estive. Il mercato offre arredi di tutti i tipi in svariate dimensioni, tuttavia bisogna fare molta attenzione alla qualità dei materiali e alla funzionalità.
L’importanza del rivestimento per lettini e sdraio
Le caratteristiche principali che devono avere lettini e sdraio per la zona relax in esterno sono il confort, la durevolezza e la facilità di pulizia. Il lettino deve essere comodo e funzionale, il rivestimento deve essere resistente alle macchie, causate da creme solari e sudore, sfoderabile e lavabile. Inoltre deve assicurare una certa morbidezza e non deve irritare la pelle. Del resto, su questi lettini in genere si sta comodamente sdraiati per molto tempo, soprattutto quando si prende la tintarella. Tessuti di qualità, dunque, coniugati a strutture resistenti alle sollecitazioni tipiche dell’ambiente esterno. Se poi vogliamo che lettini e sdraio siano anche eleganti, per una zona relax e solarium di stile, ci viene in aiuto Higold Milano con le sue proposte. L’alluminio verniciato in colori di tendenza delle strutture dialoga con gli inserti in teak e con la cuscineria realizzata con tessuti tecnici di alto livello.
Ecco i tessuti utilizzati da Higold nelle sue collezioni:
Textilene: un tessuto praticamente indistruttibile, realizzato con un intreccio di fibre di poliestere, ricoperte con una guaina in PVC. Particolarmente elastico, resiste alle sollecitazioni meccaniche, ai raggi UV, alla salsedine, al cloro. Si lava in lavatrice a 40° C oppure con una spugna umida e sapone.
Olefina: Tessuto derivato dall’intreccio di fibre sintetiche, le poliolefine. Riciclabile al 100%, resiste alle macchie, all’umidità, alle intemperie. Si asciuga velocemente, un fattore importante per il benessere durante una seduta di abbronzatura. Permette di creare tessuti dai colori intensi o fantasie stampate, vista l’alta resistenza allo sbiadimento, ed è adatto a lavorazioni particolari come intrecci e corde.
Sunbrella: si tratta di un brand che produce tessuti dalle elevate prestazioni coniugate ad un design di livello. Realizzato con fibre acriliche tinte in massa con pigmenti resistenti ai raggi UV, dunque fino agli strati più interni, non sbiadisce praticamente mai. Resiste molto bene a funghi e muffe, per via delle proprietà altamente traspiranti. È possibile lavare questi tessuti con candeggina senza danneggiarli, e il trattamento a base di fluoro- carbonio conferisce una resistenza elevata contro le macchie, anche grasse come la crema solare.
Lettini e sdraio per zone relax e solarium formato small
Partiamo dalle soluzioni adatte a creare una zona relax e solarium in uno spazio ridotto. In questo caso la discriminante non riguarda tanto la dimensione dell’area, quanto la posizione che deve essere soleggiata almeno in parte. L’arredo perfetto per balconi e piccoli terrazzi è senz’altro la sdraio, che occupa poco spazio ed è ripiegabile. Il modello Hawaii di Higold, con le sue ben cinque posizioni regolabili, offre un confort senza pari, coniugato ad un’estetica raffinata e moderna. Si può scegliere la versione scura in nero e grigio antracite, oppure quella “caraibica” in bianco e turchese.
Sdraio collezione Hawaii by Higold
Parlando di lettini, la collezione Nofi 2.0 propone lettini dalla struttura semplice e poco ingombrante, mentre la collezione Nofi offre anche la pratica versione con ruote montate alle estremità delle gambe posteriori. Una soluzione alternativa a lettini e sdraio può essere il dondolo, presente sempre nella collezione Nofi, declinato nelle combinazioni cromatiche bianco e turchese e bronzo e rosso. Un arredo che permette rilassarsi al dolce dondolio, di gestire l’ombreggiatura grazie al comodo tettuccio e di rispolverare ricordi d’infanzia.
Dondolo della collezione Nofi by Higold
Se lo spazio non è un problema
Se lo spazio da dedicare all’area relax e solarium è di dimensioni generose, il catalogo Higold è ricco di soluzioni, dalle più semplici fino a quelle scenografiche. I lettini in alluminio verniciato in bianco e dotati di tavolino laterale ripiegabile in teak rappresentano il modello di punta della collezione York.
Il design futuristico e inimitabile di Pininfarina caratterizza il lettino della collezione Onda, premiata con l’IF Design Award. La struttura in alluminio a profilo continuo sorregge un lettino sagomato in un unico pezzo, talmente sottile che sembra fluttuare nell’aria.
Collezione Onda firmata Pininfarina by Higold
Le dimensioni generose e la modularità degli arredi della collezione Polo Pro si ritrovano anche nel daybed della gamma. Disponibile in due versioni, una con piano di appoggio lungo il lato destro e viceversa, si possono utilizzare come daybed oppure, sollevando lo schienale, come lettino. Inoltre, le due versioni si possono accostare, creando un pratico ed elegante lettino matrimoniale, ognuno con il suo piano di appoggio in listelli di teak ai lati. Estremamente confortevole grazie alla soffice imbottitura in Quick Dry Foam e al rivestimento in olefina, è perfetto per arredare il bordo piscina.
Daybed collezione Polo Pro by Higold
Infine, concludiamo con la soluzione più scenografica, giustamente riservata al finale: il letto a baldacchino Geneva. Si tratta di un daybed matrimoniale, con schienale regolabile e dotato di braccioli con tavolini in teak ribaltabili, il tutto inserito in un volume cubico in alluminio verniciato. Le linee semplici e rigorose del baldacchino sono ingentilite dagli inserti in teak e dalle tende a rullo che lo circondano.
Letto a baldacchino della collezione Geneva by Higold
Sempre più negozi online offrono divani economici e di tendenza, ma a volte c’è un ostacolo all’acquisto: come si fa a comprare un divano online senza provarlo?
Per alcuni l’acquisto di un nuovo divano è una sfida. Vogliamo un modello che sia comodo, di tendenza, robusto, e che si adatti bene alla nostra casa. Ma a volte c’è un ostacolo all’acquisto: come si fa a comprare un divano online senza provarlo? Non temete, ordinare un divano online è più facile di quanto si pensi. Vi risparmierà la seccatura di noleggiare un camion per portarlo a casa e il fastidio di doverlo portare su per le scale. Potrete scegliere colori, dimensioni e stile comodamente seduti a casa vostra e senza fretta. I vantaggi sono molteplici, ma prima di procedere vediamo alcuni consigli che vi aiuteranno a fare il grande passo e ad acquistare un divano online senza provarlo.
Scegliete il sito web giusto per il vostro divano online
Sembra scontato, ma spesso non lo è. Prima di effettuare qualsiasi operazione è necessario scegliere il sito web giusto. Leggete le condizioni di vendita molto attentamente e annotate la politica di reso. La maggior parte dei siti web prevede una politica di restituzione e cancellazione di 14 giorni. Ricordate quindi di confrontare i siti e le loro politiche di restituzione se non siete sicuri di quale modello acquistare. Un altro criterio per scegliere il sito web giusto è la facilità di scelta del prodotto in base a determinati filtri. Questi ci aiutano a selezionare un ventaglio di prodotti scartando quelle caratteristiche che non ci interessano. Per esempio l’e-commerce Webmarketpoint è molto ben fatto, con filtri ben visibili e modulati su opzioni sempre più specifiche. Si parte dalle zone funzionali della casa -zona giorno, sona notte, cucina etc.- per arrivare ai mobili, a loro volta suddivisi per tipo, colore, materiale, dimensione e così via.
Individuate le vostre esigenze
La prima domanda da porsi prima di scegliere il vostro futuro divano è per cosa lo userete. “Un divano è fatto solo per sedersi o rilassarsi”, direte voi, ma non solo. Nel contesto di un monolocale, un divano letto o un divano Click-clack si trasformano nel vostro angolo-notte. Siete in cinque a casa, compresi due bambini piccoli, un cane e un gatto? Purtroppo, dovrete dimenticare il divano a 2 posti con il rivestimento bianco immacolato e optare per un divano sfoderabile! Avete poco spazio in casa e tante cose che non sapete dove mettere? Allora va benissimo il divano contenitore.
Attenzione alle dimensioni del divano online
Prima di acquistare il vostro divano online, ci sono diversi elementi da misurare. La prima cosa da considerare è la larghezza della porta d’ingresso e del soggiorno. Sarebbe un peccato non poter inserire il vostro divano nella vostra casa. Sognate un grande divano ad angolo per le vostre serate di coccole? Assicuratevi di avere spazio a sufficienza nel vostro salotto, altrimenti finirete per sbattere le ginocchia più del dovuto. Anche alcune configurazioni, come un soggiorno lungo, possono essere difficili da arredare. In questo caso forse un divano a penisola, oltre ad essere comodo, ha il vantaggio di spezzare visivamente lo spazio.
Il confort è la qualità più importante
Misure, colore, forma, sono tutti fattori determinanti, che dipendono tutto sommato dai gusti individuali. Il confort è dettato dalla qualità del divano ed è il fattore di gran lunga più importante. Per essere confortevole, un divano non deve essere né troppo morbido né troppo duro. Nella scheda del prodotto dovete individuare e controllare un parametro detto densità. Questo si riferisce alla compattezza dell’imbottitura. Tenete presente che un valore intorno ai 30 kg/mq per la seduta è considerato il minimo per avere un divano che non si deforma nel tempo. Per lo schienale possiamo scendere anche a valori intorno ai 25 kg/mq.
Stile, colore, rivestimento del divano online: questione di gusti
Le caratteristiche estetiche del divano vanno esaminate solo dopo aver compiuto i passi precedenti. Qui potete sbizzarrivi, a patto di seguire alcune semplici regole. In un soggiorno bianco, il colore di solito non è un problema, perché ci sono molte sfumature di colore che possono essere prese in considerazione.
Grigio, Taupe, Marrone, Beige dono colori essenziali e multiuso per un divano, che possono essere utilizzati in molti stili diversi. Il nero, pur essendo un colore piuttosto neutro, è difficile da inserire. Tuttavia, nulla vieta di puntare su qualcosa di speciale scegliendo colori fuori dalle righe e in linea con le tendenze. Per esempio Giallo senape, Blu pavone o Verde acqua, senza dimenticare, naturalmente, i colori verde bottiglia o bordeaux, di tendenza negli ultimi anni. L’importante è che forma e colore si armonizzino con il resto dell’arredo.
La facciata di casa: il biglietto da visita con cui un immobile si mostra al mondo. Antico o in stile retrò, ricco di decorazioni e oggetti, oppure modernissimo ed essenziale: quali che siano le caratteristiche della facciata, però, prima o poi si porrà il problema della ristrutturazione.
In qualche caso si parla di interventi che possiamo fare anche noi rivolgendosi ad aziende specializzate quali Boels per il noleggio di prodotti o strutture; altre volte, quando invece c’è bisogno di un intervento più di sostanza è ovviamente necessario rivolgersi a un’impresa. Soffermiamoci però sul primo caso, quello un po’ più semplice e che si riferisce a tipologie di lavori che possiamo fare con successo anche noi.
Ripulitura da muffa e danneggiamenti da smog
Sebbene parliamo di interventi piuttosto semplici, non bisogna in alcun modo trascurare la sicurezza. Quindi, niente gesti o sforzi avventati e soprattutto cerchiamo di effettuare i lavori con un abbigliamento tecnico comodo, facendo ricorso al noleggio trabattelli (quando non a veri e propri ponteggi: dipende ovviamente da altezza ed estensione della facciata di casa) per lavorare al meglio.
La facciata di un edificio è la sua parte più esposta alle intemperie e ai danneggiamenti da smog (specialmente nelle città). Trascurarne il deterioramento oltre che a danni estetici può portare a problemi per la sicurezza dell’intera costruzione. Il ripristino di una facciata andrebbe compiuto ogni dieci anni.
Uno degli interventi più importanti è quello del cambio di intonaco, necessario in presenza delle muffe che con il tempo vi si accumulano e che causano infiltrazioni di acqua nelle pareti e problematiche strutturali. Importante utilizzare prodotti naturali in grado di assorbire le muffe.
Lo stesso in caso di accumuli dovuti all’umidità: i prodotti specifici che possono essere utilizzati tornano a far “respirare” la parete, assorbendo l’acqua e asciugando l’intonaco.
Riparazione di crepe e fessure più o meno estese
Le intemperie, oppure cedimenti strutturali che possono essere generati dal traffico pesante ma anche da cantieri aperti o addirittura dai treni della metropolitana, sono responsabili anche della creazione di crepe e fessure, più o meno estese, che naturalmente possono diventare pericolose se trascurate.
Ovviamente, qui ci riferiamo solo a crepe di piccole dimensioni: in caso contrario è bene rivolgersi a dei professionisti, che inseriranno delle staffe verticali in acciaio con delle resine che andranno poi a riparare le parti danneggiate. Per quelle riparabili da noi va innanzitutto rimosso l’intonaco danneggiato sostituendolo con uno di riempimento, per rendere il tutto uniforme e poter poi tinteggiare la parete. Le piccole fessure possono essere poi semplicemente rinforzate con un sigillante.
Tinteggiatura della facciata di casa
Se l’intonaco non ha problemi e c’è solo da dare qualche mano rinvigorente di colore, siamo in presenza dell’intervento più semplice e fattibile. Scegliete le vernici naturali con rinforzante, in modo da non dovervi trovare tra pochi anni a dover rifare il lavoro.
Isolamento termico
È il lavoro di cui più si parla in questo periodo, perché beneficia anche di una serie di agevolazioni fiscali. È il cosiddetto “cappotto esterno” che migliora l’efficienza energetica della casa e la rende più coibentata. Sottolineiamo che, anche se vivete in una villa unifamiliare, questo lavoro richiede una competenza da professionisti e quindi, a meno che non siate voi stessi del settore, a parte occuparvi della logistica e dell’eventuale noleggio del materiale, è consigliabile che non facciate nulla da soli.
I cuscini per le sedie da cucina sono complementi d’arredo utili per il confort e per preservare le sedie, ma donano anche un tocco di stile.
Per alcuni di noi la cucina è solamente un ambiente di servizio dedicato alla preparazione dei pasti, ma non è sempre così. Anche la cucina, come gli altri ambienti della casa, merita una certa cura nei dettagli, non solo per garantire un risultato estetico gradevole, ma anche per offrire comodità ai commensali. In questo articolo parleremo, in particolare, dei cuscini per le sedie da cucina, che devono essere comodi e di qualità, oltre a essere adatti alla tipologia di ambiente, quindi, e allo stile dell’arredamento presente in cucina.
L’importanza dei cuscini per sedie da cucina
I cuscini, anche quelli per le sedie da cucina, sono complementi d’arredo che donano all’ambiente un tocco di raffinatezza e di speciale cura alla casa. Oltre alla comodità e alla qualità dei materiali, occorre abbinarli ai mobili, al colore delle pareti o dei tessuti d’arredo già presenti in cucina (come le tende o il tovagliato che si usa con maggior frequenza). C’è anche chi abbina i cuscini ai piccoli elettrodomestici presenti sul top della cucina, come il forno a microonde, la macchina del caffè, il mixer, ecc. Ma non è tutto.
I cuscini per le sedie da cucina rivestono anche un ruolo fondamentale, ovvero quello di preservare la durata delle sedie, soprattutto quando in casa ci sono dei bambini. Infatti, in base allo spessore, i cuscini consentiranno di proteggere e fare durare più a lungo le sedie cui siamo particolarmente affezionati, anche senza troppo nascondere il loro design. Ad ogni modo, la bellezza, la qualità e la comodità sono gli elementi da tenere in maggiore considerazione quando si è in procinto di acquistarli.
Le diverse tipologie di cuscini per sedie da cucina
In commercio possono trovarsi diverse tipologie di cuscini, per le sedie della cucina generalmente vengono consigliati dei modelli che coprono l’intera seduta. Mentre, per le altre stanze, i più indicati sono i coprisedia elasticizzati in quanto hanno caratteristiche estetiche superiori.
Ritornando ai cuscini per le sedie da cucina, questi possono trovarsi in diversi spessori, da quelli sottilissimi (di pochi millimetri) a quelli più spessi di 4 o 5 centimetri. Quelli più spessi sono ritenuti più comodi e la seduta risulta particolarmente gradevole. Per aiutare nella scelta della fantasia dei cuscini per le sedie della cucina, un buon metodo potrebbe essere quello di sostituire questi elementi d’arredo ogni qualvolta faccia ingresso una nuova stagione.
Ad esempio, per l’inverno possiamo scegliere dei cuscini morbidi e confortevoli, magari con qualche disegno che richiama il natale o la neve, oppure semplici cuscini con colorazioni a tinta unita, come il rosso o il verde, tonalità che comunque tendono a nascondere le eventuali piccole macchie che possono formarsi durante la consumazione dei pasti, ed eventualmente abbinare i colori alla tovaglia che usiamo maggiormente o al manico delle posate che riponiamo sulla tavola.
Per la primavera, invece, la tendenza è quella di acquistare dei cuscini con colorazioni pastello o fantasie floreali, che donano una ventata di allegria e freschezza a tutto l’ambiente. In estate, invece, sono sempre ben accetti i cambiamenti radicali, come i cuscini in perfetto stile marino o dalle colorazioni dorate che richiamano i raggi del sole, o ancora fantasie floreali con stampe floreali, come i girasoli.
Infine, l’autunno, anch’esso ricco di prodotti che possono lasciare ampio spazio alla fantasia, come i cuscini con stampe di castagne, foglie dalle colorazioni tendenti all’arancione, zucche, ghiande, noci o, per i bimbi, qualcosa che richiama la festa da loro più amata e attesa, halloween.
I tessuti e i colori
I cuscini per le sedie della cucina sono alcuni dei complementi d’arredo maggiormente utilizzati in questo ambiente, poiché le sedie, essendo esposte al rischio di caduta di cibi dalla tavola, fungono da paracadute, salvandole da spiacevoli danni, come macchie e segni di usura.
Questi elementi, quindi, proprio perché risultano esposti allo sporco devono essere realizzati con tessuti di qualità, sfoderabili e facilmente lavabili, quindi con tessuti abbastanza resistenti, generalmente il cotone è il tessuto che più di tutti garantisce una certa durata e resistenza ai lavaggi frequenti.
Per quanto riguarda le fantasie dei tessuti per i cuscini delle sedie da cucina possiamo lasciare ampio spazio alla fantasia, soprattutto per la varietà di colori e fantasie che il mercato propone.
In base alla tipologia della cucina, quindi, allo stile dell’arredamento e ai colori già presente in questo ambiente, è possibile scegliere tra cuscini con fantasie tendenti al rustico, dei semplici e lineari tessuti tinta unita, oppure dei patchwork, in stile shabby chic, in stile nordico o con altre fantasie proposte dal negozio in cui ci rechiamo ad acquistarli.
In questa pagina di Coin Casa, ad esempio, sono proposte diverse varietà e tipologie di cuscini per le sedie della cucina, che eventualmente possono utilizzarsi anche per gli altri ambienti. È possibile ordinare la selezione dei prodotti in base al prezzo, al colore, al nome e ai più acquistati.
Se selezioniamo i più acquistati, noteremo con facilità quali sono i cuscini per le sedie da cucina che sono già stati acquistati da un buon numero di acquirenti, tra questi, vi sono quelli romantici caratterizzati da bellissime stampe floreali, come i tulipani, decisamente indicati per chi vuole portare un tocco di primavera all’interno della cucina, mentre successivamente vengono proposti i cuscini con lacci panama in puro cotone con stampa digitale, che richiamano lo stile marinato, sicuramente scelti da chi ha una casa al mare o da chi vuole aprire le porte di casa all’estate.
La misura standard dei cuscini è 40 per 40 centimetri, mentre lo spessore, come già detto, può variare da pochi millimetri fino ad arrivare a cinque centimetri, questi ultimi adatti a coloro che vogliono stare decisamente comodi o per chi ha necessità di aumentare l’altezza della sedia, quindi adatti ai bimbi che non arrivano alla tavola.
La forma quadrata non è l’unica disponibile, infatti, se curiosiamo sul sito indicato, non possiamo non notare i cuscini per le sedie da cucina di forma rotonda, proposti in colorazioni a tinta unita, come blu, rosso, giallo, verde e grigio, il cui diametro è di quaranta centimetri.
Ma le proposte non sembrano finire qui, fra i più particolari vi sono i cuscini da sedia per cucina con volant, sempre in puro cotone, con imbottitura in poliestere, che, a parere degli esperti, possono essere scelti sia da chi ha una cucina piuttosto tradizionale, sia da coloro che hanno un ambiente dal design moderno e dalle linee essenziali, insomma è un cuscino che fa casa
Dall’efficienza energetica alle pareti green, una mini guida in 5 passi per rendere la casa ecosostenibile secondo i principi della bioedilizia.
Negli ultimi anni il tema della sostenibilità ambientale è diventato di estrema importanza per la vita delle persone, tanto che anche il settore immobiliare sta focalizzando l’attenzione sullo sviluppo di soluzioni che permettano di rendere la propria abitazione più sostenibile, sotto svariati punti di vista. Qui di seguito vi proponiamo una mini guida per rendere la vostra casa ecosostenibile in 5 punti.
Rendere la vostra casa ecosostenibile in 5 punti
Un’abitazione può considerarsi ecosostenibile quando i materiali che vengono adoperati hanno cura dell’ambiente e l’energia utilizzata è pulita, rispettando i principi basilari della bioedilizia. Vediamo dunque quali sono, nello specifico, gli interventi che consentono a una casa di essere considerata ecologica.
1 – Efficienza energetica e isolamento termico
Nel momento in cui si va a isolare l’ambiente interno da quello esterno, si avrà un’efficienza energetica ottenuta proprio grazie all’ isolamento termico che, in sostanza, permette uno spreco esiguo di risorse e consente anche di limitare i costi in bolletta. Grazie a questi interventi, dunque, ci saranno meno sprechi di energia e questo sarà possibile con l’installazione di infissi con vetri doppi o tripli, che aumentino l’isolamento e il rifacimento dell’involucro edilizio. Quest’ultimo è ottenuto mediante il cappotto che avrà il vantaggio di isolare termicamente l’abitazione, riducendo al minimo le dispersioni di calore.
2 – Riscaldamento e illuminazione
In secondo luogo, occorre fare attenzione al riscaldamento e all’illuminazione della propria casa. Il primo, che comunemente viene utilizzato negli ambienti interni, è considerato una delle maggiori fonti di inquinamento nelle città. Oggi, fortunatamente, esistono soluzioni a basso impatto ambientale che permettono di limitare al massimo i consumi. Tra queste, le più consigliate, sono le stufe a pellet che, utilizzando un combustibile ottenuto dagli scarti del legno, garantiscono non solo una soluzione sicura rispetto agli altri carburanti, ma anche più ecologica ed economica. Per il secondo, invece, è consigliabile optare per lampadine a LED che permettono una migliore sostenibilità della casa, sono più efficienti, durevoli e facilmente riciclabili. Il loro vantaggio si traduce anche nei costi di bolletta, permettendo un risparmio energetico ed economico che arriva fino al 90% rispetto alle classiche lampadine alogene.
3 – Fonti rinnovabili vs fonti non rinnovabili
Inoltre, per rendere una casa davvero ecosostenibile, si deve necessariamente ridurre il consumo di energia non rinnovabile e sfruttare il più possibile l’enorme risorsa data dalle fonti rinnovabili. In tal senso, l’opzione green più diffusa è quella del pannello fotovoltaico, che si realizza installando sul tetto della propria abitazione o del proprio condominio un impianto che consenta di rendere la casa maggiormente autonoma dal punto di vista energetico, abbattendo anche drasticamente i consumi.
4 – Materiali ecologici
Un altro aspetto da tenere in considerazione sono le pareti della propria casa. Per trasformare le mura domestiche in ottica ecosostenibile, i materiali che si scelgono per effettuare gli interventi sulle pareti dovranno essere composti da vernici ecologiche che sono costituite da un basso numero di solventi e hanno anche il vantaggio di non trasportare metalli pesanti.
5 – Mobili di recupero
Infine, un ultimo intervento deve essere fatto a livello di arredi. Quando si parla di arredamento sostenibile si intende scegliere un arredo che sia rivolto a un recupero creativo di vecchi oggetti, destinati poi a un uso diverso, oppure al riciclo di mobili o oggetti già utilizzati. I materiali di cui si compongono solitamente gli arredi sostenibili riguardano il bambù, il vetro e il cartone, ma il più sostenibile e versatile in assoluto è il legno. In quest’ultimo caso, però, per essere coerenti con la propria scelta di propendere all’ecosostenibilità ambientale, sarà bene accertarsi che il legno prevenga da foreste gestite in modo responsabile.
Decorare casa con le geometrie permette di conferire carattere agli spazi e di sfruttare le diverse percezioni ottiche che queste danno per “correggere” le proporzioni degli ambienti. Questo è possibile, oltre che a parete, anche per quanto riguarda la posa del pavimento.
Bruno Parquet
Un’altra possibilità che offre la scelta di un effetto geometrico a terra è quella di delimitare visivamente aree diverse della casa. Ad esempio, utilizzandone due tipologie diverse – come parquet e piastrelle, piastrelle e resina o semplicemente due tipi diversi di piastrelle – si verrà a creare uno stacco netto tra le due pavimentazioni. Questa posa può essere impiegata soprattutto quando si ha un ambiente unico come l’open space, in quanto permette di differenziare l’area cucina dalla zona relax del soggiorno. Questa scelta è opportuna anche per motivi funzionali, per mettere un pavimento più resistente, come il gres porcellanato, in cucina.
Iperceramica
Spina di pesce
La posa del pavimento a spina di pesce è estremamente elegante e adatta ad ambienti di pregio, ma anche per conferire raffinatezza ad un ambiente totalmente moderno. È caratterizzata da elementi di uguale forma e dimensioni e restituisce nell’insieme un disegno a zig zag; per questo motivo crea movimento e soprattutto allarga otticamente lo spazio.
Parquet Mafi
Ci sono diverse tipologie di spina di pesce, a seconda del grado di inclinazione delle tavole:
– la spina italiana prevede un angolo di 90° tra i listelli, che sono incastrati tra loro lato lungo contro lato corto, rimanendo però di forma rettangolare e ricordando appunto una lisca di pesce.
Bruno ParquetParquet AlmafloorParquet Boen
– le altre due tipologie di spine, francese e ungherese, prevedono invece il taglio dei listelli ad una certa angolatura e sono posati testa contro testa. Nella spina francese le teste sono tagliate a 45°.
Parquet Alma by GiorioParquet Alma by GiorioParquet Itlas
In quella ungherese, l’angolazione è di 60° quindi il disegno risulta più aperto.
Parquet BoenParquet BoenMagri parquet
Posa del pavimento più particolare
Simile alla posa con stacco netto, ma molto più particolare e caratterizzante è quella che potrebbe definirsi “sfumata”. In pratica, invece di avere una linea netta, le due pavimentazioni si fondono l’una nell’altra. Come anticipato, le piastrelle sono più indicate per zone dove è necessaria più resistenza, come la cucina ma anche l’ingresso, oppure il bagno.
Ph. Sabine Serrad
Ph. Sabine Serrad
Potete scegliere questa posa non solo per motivi funzionali o per delineare due stanze diverse, ma anche per sottolineare un elemento, come nel caso di questa vasca centrale.
Via nytimes.com
Il risultato può essere semplicemente frastagliato, quindi con un passaggio che è dato dalla forma di una delle due pavimentazioni, oppure ancora più sfumato, con inserti di pavimentazione che continuano anche per svariati metri, andando a digradare. Più i formati sono particolari, migliore sarà l’effetto. Si prestano bene infatti le piastrelle esagonali ma anche i listelli della posa a spina di pesce.
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Un sito web rappresenta per le imprese la vetrina in cui le stesse possono esporre i propri prodotti e i servizi offerti alla potenzialmente sterminata platea di internet. Un elemento che a livello d’importanza, in considerazione dell’impatto che può avere a livello di brand awareness, supera di gran lunga anche le strategie di marketing più sofisticate.
Per attirare l’attenzione dei futuri clienti serve un buon sito sviluppato da un professionista capace e preparato, che ha creato le proprie basi tecniche tramite un corso formativo da web developer di livello. Tra i migliori presenti in rete possiamo sicuramente annoverare quello hackademy proposto da Aulab, una vera esperienza immersiva della durata di 3 mesi che permette allo studente di addentrarsi nei meandri della programmazione web, attraverso lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche. Nell’era dei template prefabbricati, il ruolo del web developer resta comunque centrale per la creazione di esperienze personalizzate e in linea con le esigenze del committente. Ecco alcune delle caratteristiche che permettono di far fare al sito un salto di qualità.
Le 5 qualità principali di un sito web
Funzionalità: Un sito web dev’essere prima di tutto rappresentativo dell’azienda e dei servizi che la stessa propone. Questo tipo di risultato si ottiene con un lavoro adeguato a livello di scelte grafiche e di layout, andando a premiare quelle immagini e quegli elementi in grado di esprimere un certo tipo di messaggio. Ma il sito deve funzionare bene, essere veloce e non presentare problemi di alcun tipo durante la navigazione. La prima impressione conta, e questa si costruisce sia a livello estetico che funzionali. Un sito bello ma deficitario a livello tecnico, non incoraggerà il visitatore a continuare la sua navigazione e in futuro, se può, troverà delle alternative valide.
Facilità d’uso. Gli internauti vanno di fretta e vogliono trovare le informazioni di cui hanno bisogno nel minor tempo possibile. Creare dei collegamenti logici aiuta ad usufruire dei contenuti presenti nelle pagine di un sito in maniera completa. Ogni web developer ha una sua idea di sviluppo e ambisce a dare un’ impronta personale alla sua creazione, ma il lavoro dovrà essere sempre orientato al raggiungimento della massima facilità d’uso della piattaforma, in considerazione anche della varietà di destinatari a cui la stessa andrà a proporsi.
Contenuti di qualità. Anche questo aspetto è determinante. Proprio per la scarsa voglia di chi naviga di approfondire, la scelta di contenuti sintetici e chiari è quella da premiare. Qualsiasi cosa sia presente sul sito deve essere rilevante e facilmente comprensibile dal destinatario del messaggio e, se possibile, dovrà fare a meno di espressioni gergali e tecnicismi evitabili. Anche delle belle immagini possono fare la differenza e spingere l’utente a continuare la navigazione.
Ottimizzazione per device mobili. Un sito moderno e di qualità deve essere in grado di operare correttamente su qualsiasi tipo di piattaforma, e quindi a maggior ragione sui dispositivi mobili più conosciuti. Il mercato di smartphone e tablet è in continua espansione e questi oggetti sono quelli che nella stragrande maggioranza dei casi vengono usati per navigare in rete e per effettuare delle ricerche. L’ottimizzazione permette anche a questi utenti di usufruire del sito in maniera piena, non andando a incidere sull’esperienza di navigazione.
Strategia SEO. Ma creare un sito graficamente appagante e facile da usare non è ancora abbastanza per decretarne il successo. Da questo punto di vista è il traffico l’unico elemento che conta, e per fare in modo che questo cresca, occorrerà operare attraverso una strategia SEO adeguata, capace di metterlo in evidenza nei motori di ricerca. Pur non essendoci ricette vincenti, basterà ottimizzare i contenuti e link utilizzando parole chiave rilevanti al contesto e seguire le linee guida che si ritengono più efficaci. Infine, per massimizzare l’esposizione occorrerà sfruttare al meglio le potenzialità dei social.