Alla scoperta del Monferrato, un territorio ricco di storia, arte e prelibatezze, classificato patrimonio dell’Unesco.
Con l’arrivo della bella stagione torna anche la possibilità di godersi la natura e le gite all’aperto. Siccome la Penisola è ricca di opzioni, ecco che molte famiglie – con l’arrivo della primavera – inizieranno a visitare le località più belle dello Stivale. Fra queste si trova il Monferrato, che ha davvero tantissimo da offrire, come testimonia il fatto che è stato incluso nella lista dei patrimoni dell’Unesco. Ecco perché oggi scopriremo insieme questi favolosi paesaggi.
Il Monferrato, territorio piemontese patrimonio dell’Unesco
Come anticipato poco sopra, il Monferrato è stato nominato patrimonio dell’Unesco, per via delle sue bellezze e del valore culturale e paesaggistico di queste ultime. Si parla soprattutto dei suoi spettacolari vigneti, che ad oggi rappresentano uno dei migliori esempi di presenza umana nel pieno rispetto della natura e del contesto del paesaggio. Si parla di oltre 10 mila ettari di distese coltivate a vitigno, con alcune particolari porzioni del territorio che più di altre spiccano per la loro bellezza.
Per quel che riguarda le cantine del Monferrato, non potremmo non citare i suoi celebri Infernot, ovvero le famose cantine interrate. Alcuni vini di questi Infernot si possono trovare anche su alcune piattaforme specializzate, come ad esempio quelli della cantina Hic et Nunc su Tannico. Naturalmente il Monferrato offre moltissime opzioni pronte per stupire i turisti e i visitatori, specialmente per quel che riguarda il fascino del suo paesaggio. Si fa ad esempio riferimento a Gabiano, insieme a Rosignano, Vignale, Camagna, Ozzano, Moleto e Cella Monte. Nel prossimo paragrafo, invece, scopriremo insieme un approfondimento sui sapori del Monferrato.
I sapori del Monferrato, dal paesaggio alla tavola
Non solo bellezze paesaggistiche, perché il Monferrato sa come lasciare di stucco anche chi preferisce stupire il palato. Le ricette tradizionali di questa località sono infatti fra le più gustose del Piemonte, come nel caso degli agnolotti freschi con ripieno di carne e aggiunta di verdure. In questo elenco troviamo anche altri piatti talmente buoni da leccarsi i baffi, come ad esempio il bollito e fritto misto alla piemontese, con diverse tipologie di carne nella ricetta, lessate e cucinate nel brodo.
Impossibile poi non dedicare uno spazio alla nota bagna cauda: si parla della famosa salsa calda piemontese, che viene spesso servita a mo’ di antipasto, ma che può essere anche gustata insieme a diverse tipologie di verdure. Per quel che riguarda i dolci, anche in questo caso abbiamo l’imbarazzo della scelta. Basti citare la torta di nocciole, tipica del Monferrato, oppure i baci di dama, ovvero i dolcetti piemontesi alle mandorle o alle nocciole. In questa lista è necessario inserire i biscotti krumiri a base di mais, anche se in questo caso ogni zona del Piemonte ha la sua ricetta specifica, con diverse varianti.
Il bagno è una delle stanze più importanti della casa che oltre ad essere utilizzata dai membri della famiglia, viene messa a disposizione per amici e parenti in visita. Curarne i dettagli e selezionare con cura i complementi d’arredo è sicuramente il modo migliore per ottenere un bagno bello e funzionale.
Come avere un bagno funzionale
All’interno del bagno vengono quotidianamente svolte diverse operazioni che non devono assolutamente essere dimenticate in fase di progettazione, oltre a curarne l’estetica è fondamentale pensare bene a come sfruttare gli spazi per installare i sanitari e applicare i vari complementi d’arredo.
Si tratta generalmente di una stanza piuttosto piccola che va organizzata tenendo conto dei flussi di passaggio e degli oggetti di uso quotidiano che devono essere necessariamente custoditi all’interno di questo spazio.
Riuscire a trovare i giusti ripiani per creme, asciugamani, saponette e per gli altri accessori da toilette non basta, tutti questi elementi devono combinare tra loro e diventare parte integrante dell’arredamento, in modo che si possa creare il giusto equilibrio tra praticità, funzionalità e bellezza all’interno di un ambiente fluido e ben organizzato.
Non resta quindi che dar spazio alla fantasia e iniziare a guardare alcuni degli articoli proposti dal sito https://www.bagnoexpert.com/ per trovare i sanitari, gli arredi e i lavabi più indicati in base al tipo di bagno, alla metratura che si ha a disposizione e allo stile che si vuole rappresentare in questo piccolo e intimo elemento della casa di cui non si può fare a meno.
Valutare di mettere un lavandino ad angolo, pensare bene a come organizzare l’unica parete libera, utilizzare delle piccole mensole, scegliere accessori con più funzioni e sfruttare pinzette e ganci, sono solo alcuni trucchi che permettono di recuperare il più possibile centimetri e ottenere uno spazio comodo e funzionale.
Come rendere esteticamente bello un bagno ben organizzato
Scegliere uno stile e mantenerlo all’interno di tutto il bagno, installare arredi semplici e trovare oggetti e piccoli particolari di design è sicuramente il modo migliore per dare a questa stanza la giusta importanza che merita, nulla dev’essere troppo ingombrante o mal organizzato, anche per quanto riguarda eventuali mensole, ganci e armadietti.
Il bagno oltre ad essere un ambiente intimo deve consentire a chiunque di poter godere del giusto relax e per riuscire a rendere la permanenza nella stanza davvero piacere occorre trovare anche la giusta armonia tra i materiali e le decorazioni: chi preferisce lo stile nordico può investire principalmente sul legno e rivestimenti in pietra scura, per gli ambienti più eleganti sono particolarmente indicati colori chiari, ceramica e acciaio, un locale più moderno è invece costituito principalmente da specchi, forme geometriche, e complementi d’arredo particolarmente tecnologici.
Le persone più attente ai particolari e che desiderano riempire ogni singolo angolo possono valutare elementi decorativi costituiti da intarsi sulle pareti o da veri e propri quadri da collezione che grazie ai loro dettagli possono rendere un qualsiasi bagno unico e originale.
Colori accessi, particolari attentamente selezionati e oggetti di design possono rendere un bagno insolito, curioso e tutto da scoprire, come complementi d’arredo è anche possibile selezionare sgabelli moderni, porta salviette colorati e mensole o gancetti di forme o stili particolari.
Per arredare un bagno non esiste nessuna regola specifica, basta trovare il giusto spazio per flaconi e oggetti di uso quotidiano che non vanno assolutamente nascosti, ma vanno organizzati e ordinati in maniera metodica e precisa.
Per contrastare la crisi climatica, anche noi, nel nostro piccolo, possiamo fare qualcosa, cominciando a rendere la nostra casa sostenibile ed evitando gli sprechi.
Il 22 Aprile 2022, è stato l’Earth Day, la giornata mondiale della Terra. Questa ricorrenza è nata nel 1970 per sensibilizzare la popolazione mondiale a fare qualcosa di concreto che aiuti il nostro pianeta. Oggi la crisi climatica si è spinta a livelli critici, si chiede l’aiuto di tutti per tutelare quella che, troppo poco spesso, ricordiamo essere la nostra casa, la Terra.
Anche noi, nel nostro piccolo, possiamo fare qualcosa, cominciando a rendere la nostra casa sostenibile ed evitando gli sprechi.
Tante aziende del settore casa e abitare si stanno voltando verso l’ecosostenibilità, compresa la grande distribuzione. Ikea (dai una seconda vita ai tuoi mobili)e Maison du Monde (sviluppo sostenibile), ad esempio, offrono una vasta gamma di prodotti durevoli nel tempo; hanno creato inoltre, dei servizi di riparazione e ricondizionamento dei loro vecchi mobili e un servizio di vendita di complementi di seconda mano per ridurre l’impatto ambientale sulle foreste e sull’impiego di legname.
Primo passo: evitare gli sprechi
Il primo aspetto su cui possiamo intervenire è sicuramente il risparmio energetico. In primo luogo dobbiamo assicurarci che la nostra casa sia ben coibentata, in modo da evitare lo sbalzo termico tra interno ed esterno e tra un ambiente e l’altro; provvediamo inoltre a fornire la nostra casa di infissi a isolamento termico: questi accorgimenti contribuiranno a rendere le nostre case più calde in inverno e fresche d’estate, avremo meno bisogno del riscaldamento, avremo meno consumo in bolletta e contribuiremo a prevenire ulteriormente il surriscaldamento globale.
Favorite inoltre la scelta di elettrodomestici sostenibili, assicurandovi che l’etichetta riporti le classi da A + a A +++: oltre a favorire il risparmio energetico, avrete un consumo in bolletta inferiore di circa il 20%.
Cominciamo a ridurre il consumo di plastica fornendo le nostre dispense di barattoli e contenitori in vetro da ricaricare all’occorrenza. In questo modo avrete ben chiaro cosa manca nella vostra dispensa, risparmiando sulla spesa, ma anche evitando il consumo di bottiglie e sacchetti di plastica: ci sono dei negozi e dei supermercati che distribuiscono i prodotti alla spina, controllate che ce ne sia uno nelle vostre vicinanze.
Se avete un giardino o delle piante in terrazzo, vi consiglio di fornirvi di una macchina per il compost: la compostiera decompone i rifiuti organici, trasformandoli in concime ottimo sia per il giardinaggio in piccola scala che in agricoltura.
Rendere la nostra casa sostenibile
So bene che c’è il bonus mobili e che in tanti siamo portati a comprare nuovi arredi per portare nuova luce nelle nostre case, ma questo può diventare possibile anche con prodotti a basso impatto ambientale ed evitando gli sprechi. Potreste pensare di dare una seconda vita a un vostro complemento d’arredo, prima di sostituirlo con uno nuovo: questo stimolerà la vostra creatività oltre alla soddisfazione che vi darà aver ridato vita a un vecchio mobile.
Ridipingete le vostre sedie, un piccolo complemento o rifoderate “la poltrona della nonna” per avere in casa un prodotto unico, qualcosa che di certo non troverete da nessun’altra parte.
Oppure vi consiglio di riciclare delle vecchie tavole di legno per creare pezzi di arredo particolari. Bastano davvero pochi attrezzi e un po’ di manualità per avere delle nuove mensole, piani di appoggio, piccole sedute.
Potrebbe diventare per voi un nuovo hobby e contribuirete allo stesso tempo al benessere del nostro pianeta.
Se vuoi saperne di più di home therapy o di come puoi rinnovare la tua casa con un basso budget, visita il sito www.Sphomecoming.it e scrivimi nella sezione Contatti.
Con l’arrivo della stagione estiva, cresce la voglia di vivere gli spazi esterni come i balconi delle proprie abitazioni, per consumare i pasti, sorseggiare una bibita, o semplicemente trascorrere momenti di puro relax.
Essenziale è però preservarsi dall’eccessivo calore con apposite tende da sole, che oltre alla specifica funzione di schermatura – e di conseguente creazione di una zona d’ombra – proteggono tra l’altro anche dagli sguardi indiscreti dei vicini, come pure migliorano l’estetica dell’edificio, fungendo da gradevole elemento decorativo. Senza dimenticare la riduzione dei consumi elettrici e dunque il risparmio sulle bollette: le coperture in oggetto riparano infatti pure gli ambienti interni della casa, limitando, per ciò stesso, l’utilizzo di ventilatori e condizionatori, indispensabili in presenza di un clima troppo afoso.
Ma come fare la migliore scelta? Attenendosi ad alcune fondamentali linee-guida, necessarie per non avere spiacevoli “sorprese”.
I parametri di acquisto
Soluzione efficace per schermare aree della casa esposte al sole, le tende da sole permettono di beneficiare di spazi esterni che diversamente, per via della troppa calura, non potrebbero essere sfruttati appieno.
Ma vanno scelte adeguatamente, soprattutto se ci si affida al web. L’ampia offerta, infatti, se da un lato è un indubbio fattore positivo, dall’altro può creare disorientamento nel compratore di turno, specie se quest’ultimo non ha molta familiarità con un articolo di questa tipologia.
Per acquistare le tende da sole online, sarà allora preferibile indirizzarsi verso realtà solide ed efficienti, che offrano prodotti dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, e tra i quali poter selezionare con fiducia quello più rispondente alle proprie esigenze.
Un primo passo, questo, a cui poi seguirà “a ruota” quello della selezione delle tende da sole che uniscano in sé funzionalità ed estetica, perché anche l’occhio vuole la sua parte. E soprattutto se si vive in condominio, quest’ultimo sarà un aspetto a cui dedicare la massima attenzione, perché bisognerà tener conto delle specifiche disposizioni al riguardo.
Le tipologie di tende da sole disponibili
Diverse sono le tipologie di tende da sole esistenti – per forma, struttura e sistema di apertura e chiusura – a seconda dello specifico luogo in cui esse saranno collocate. Nel caso in questione, quello del balcone, è possibile spaziare tra più opzioni: vediamo quali.
Quelle maggiormente adoperate sono le tende a bracci, poco ingombranti e di agevole installazione: permettono di aprire il telo attraverso due bracci estensibili, attaccati ad una barra superiore a cui è fissato il tubolare con la tenda arrotondata. Da fermare al muro o al soffitto, questa tipologia offre esclusivamente una protezione superiore.
Altra possibilità – anch’essa molto utilizzata per il balcone – è quella delle tende a caduta, così chiamate perché “si svolgono” in verticale verso il basso, a filo facciata, garantendo una protezione frontale e parecchia privacy.
Una soluzione low cost e di immediata installazione è data infine dalle tende da sole confezionate, pronte da applicare in virtù degli anelli, e disponibili in tutte le misure e colori, sia a tinta unita che a righe.
Ed i materiali? Quali scegliere? Bisognerà, in merito, considerare fattori squisitamente “pratici”, legati cioè al luogo di destinazione. Un tessuto naturale come il cotone si rivelerà allora la scelta ottimale in un’area dell’abitazione poco esposta al vento; uno in fibre acriliche – resistente a strappi e maltempo – sarà invece da preferire in caso di installazione delle tende da sole in una zona soggetta a condizioni atmosferiche non sempre favorevoli.
Dal cantiere alle finiture, scopriamo i segreti delle case in legno realizzate da Decimo Primo, Azienda con un’esperienza di oltre 15 anni nella bioedilizia.
Chi pensa che le case moderne siano costruite esclusivamente in cemento e che il legno serva solo per gli chalet, dovrà ricredersi. Del resto, la costruzione di case in legno in Italia, secondo un rapporto di FederlegnoArredo1 del 2019, è in costante crescita. Si tratta di costruzioni in bioedilizia, per la maggior parte prefabbricate. Tuttavia, esistono aziende che offrono progetti di case in legno su misura, sia per abitazioni unifamiliari che per edifici residenziali. Una di queste è Decimo Primo, con un’esperienza nel settore della bioedilizia da oltre 15 anni e specializzata nella costruzione di edifici in legno su misura.
Come nascono le case in legno Decimo Primo
A tal proposito un’interessante realizzazione recentemente completata: Villa Cattleya, dove la posa della struttura portante in legno, della copertura e delle guaine impermeabilizzanti è avvenuta in soli 10 giorni. Questo grazie anche al fatto che i pannelli e le travi vengono tagliati in anticipo nelle dimensioni prestabilite, così da essere già pronti per la posa.
Con le sue linee moderne, che contrastano con quelle tradizionali delle villette che la circondano, Villa Cattleya non passa certo inosservata. Costruita poco lontano dal centro di Treviso, mostra un involucro bianco e grigio interrotto da generose vetrate. Intorno, un giardino con prato erboso, un portico ombreggiato e la piscina. Eppure, cosa che non ti aspetti, Cattleya è una casa realizzata in legno, secondo i criteri della bioedilizia.
Le fasi di costruzione passo passo: il caso di Villa Cattleya
È affascinante seguire le fasi di costruzione in un cantiere realizzato in legno – clt o x-lam – vedere tutti i pezzi che si uniscono fino a creare un nido accogliente per la vita.
Fondazioni e struttura portante
Si comincia dalle fondazioni, che tra scavo e posa della platea in cemento armato normalmente richiedono circa un mese. Per evitare l’umidità, viene installato un vespaio aerato2. Lungo tutto il perimetro della platea vengono infine realizzati dei cordoli in cemento armato.
Le pareti esterne, formate da pannelli portanti in CLT3, vengono agganciate al cordolo per mezzo di apposite staffe. Questa fase richiede circa 3/4 giorni, in base alla dimensione dell’abitazione. Per garantire un isolamento termico ottimale, la parte esterna viene avvolta in un cappotto, mentre i pannelli in CLT sono doppiati con lana di vetro.
Si passa poi al pavimento, nel quale viene “annegato” l’impianto di riscaldamento e di raffrescamento, alimentato da una pompa di calore. Gli impianti restanti vengono installati nell’intercapedine in cartongesso che riveste le pareti interne. Le fasi finali comprendono il montaggio dei divisori interni non portanti , realizzati in cartongesso.
posa degli impianti a pavimento posa degli impianti nell’intercapedine delle paretiposa del massetto per il pavimentoposa dell’impianto di riscaldamento a pavimento
La copertura della casa in legno
Nel caso di Villa Cattleya, il progetto prevedeva una copertura piana dalla ragguardevole dimensione di 340 mq. Questo perché, oltre a coprire la parte interna della casa, il tetto va a formare i portici e la gronda. Si posano le travi lamellari della struttura portante, che restano a vista. Successivamente si posa il solaio, costituito da perline, anch’esse a vista. Poi si procede con la parte invisibile della copertura, fondamentale per garantire un corretto isolamento e l’impermeabilità. Lana di roccia, membrana traspirante e guaina impermeabilizzante, e per finitura uno strato di ghiaino. Sul tetto vengono poi installati i pannelli fotovoltaici che soddisfano l’intero fabbisogno energetico della casa in legno. La fase di copertura ha richiesto 2 giorni.
Serramenti e finiture
Ora mancano naturalmente i serramenti, le finiture interne ed esterne, e l’allacciamento degli impianti. Villa Cattleya è dotata di un impianto domotico che permette di gestire diverse funzioni, dagli accessi alle tapparelle, dalle luce all’irrigazione del giardino, fino alla videosoveglianza e all’impianto di allarme. All’esterno, si posa la pavimentazione attorno alla casa, sotto i portici e nella zona piscina. Il resto del giardino è ricoperto da un prato. La piscina è rivestita con un telo in liner4 grigio scuro, ed è dotata di un sistema di purificazione all’elettrolisi al sale.
FAQ sulle case in legno
Vediamo ora le principali domande che possono sorgere spontanee quando si pensa ad una casa in legno.
1- Come si comportano le case in legno in caso di incendio?
Il legno lamellare è caratterizzato da uno strato esterno carbonizzato, un trattamento che, oltre ad isolare termicamente, rallenta la combustione. Si calcola che un edificio in legno resiste al fuoco per circa 60 minuti.
2 – Le case di legno sono troppo fredde o troppo calde ?
Le case di legno costruite secondo i criteri della bioedilizia sono isolate efficacemente. La lana di roccia, nello specifico, è un materiale naturale con un’ottima capacità di isolamento termico. Inoltre, il legno stesso è un isolante naturale.
3- Il legno viene attaccato dagli insetti e può marcire ?
Il legno lamellare utilizzato per le case in legno è naturale, ma viene sottoposto a trattamenti industriali che lo trasformano in un materiale composito, attraverso la disidratazione e l’incollaggio a pressione. Questo rende il legno lamellare inattaccabile dagli insetti e resistente all’umidità.
4 – Le case in legno richiedono il taglio di molti alberi?
La legittima preoccupazione per gli alberi tagliati è del tutto infondata. Per prima cosa, il legno proviene da foreste certificate a gestione controllata. Una casa in legno di 150 mq richiede circa 50 metri cubi di legname, una quota irrisoria rispetto alla quantità di sabbia e ghiaia necessari per una casa in cemento delle stesse dimensioni. Inoltre, lo smaltimento del legno è meno inquinante rispetto al cemento o all’acciaio, visto che è una materia naturale e rinnovabile.
5 – Le case in legno sono sicure in caso di terremoto?
In caso di terremoto, la sicurezza dipende dalla flessibilità dei nodi strutturali. Questa proprietà permette alla struttura di assorbire le sollecitazioni senza deformarsi. Il legno è un materiale estremamente flessibile, proprietà che lo rende resistente alle onde sismiche e che impedisce alla struttura di collassare.
Brando, il cane dei proprietari
Progetto: Studio Tecnico Manolo Dal Col
Realizzazione: Decimo Primo S.r.l.
NOTE
1 - vedi il rapporto di FederlegnoArredo
2 - Il vespaio aerato consiste in un’intercapedine ricavata nelle fondazioni che permette di mantenere asciutta la struttura, evitando la risalita dell’umidità del terreno.
3 - CLT sta per Cross Laminated Timber, e indica i pannelli formati da tavole in legno massiccio incollate tra loro in strati incrociati. Detti anche pannelli X-Lam.
4 - Liner è un tessuto in PVC che permette la tenuta stagna della piscina.
I ventilatori da soffitto non sono solo dispositivi efficaci per rinfrescare gli ambienti in estate o per distribuire il calore in inverno. Il design sempre più accurato e la scelta di finiture in linea con lo stile della casa hanno contribuito a rendere il ventilatore un oggetto di tendenza.
In questo articolo vedremo come scegliere il giusto ventilatore da soffitto, in base alle funzioni, alle prestazioni e al costo. I ventilatori da soffitto possono essere utilizzati come complemento al climatizzatore: consumano meno energia e sono più salutari. Personalmente, utilizzo il ventilatore a soffitto per tutta l’estate, limitando l’uso del condizionatore alle giornate veramente torride.
Ventilatori da soffitto, caratteristiche, funzioni e montaggio
Nella scelta del giusto ventilatore da soffitto vanno considerati diversi parametri. Vediamo innanzitutto le caratteristiche di base del ventilatore:
Pale: sul mercato esistono modelli che montano da due fino a nove pale. La scelta dipende dai gusti personali, in quanto il numero di pale non incide in modo rilevante sull’efficienza. Le pale possono avere diverse forme ed essere realizzate in materiali differenti, dal legno alla plastica fino al metallo. La lunghezza delle pale e la loro inclinazione influiscono sulla quantità d’aria che viene spostata dal ventilatore. La dimensione della stanza e il tipo di clima, più o meno caldo, sono determinanti nella scelta della lunghezza delle pale. Per fare un esempio, una stanza di 20 mq in un paese caldo verrà rinfrescata meglio con un ventilatore da 135 cm di diametro, mentre per la stessa stanza in una latitudine più a nord sarà sufficiente un ventilatore di 86 cm di diametro.
Motore: i ventilatori da soffitto possono essere dotati di due tipi di motori, a corrente alternata (AC) o a corrente continua (DC). Le differenze sono sostanziali, e riguardano il confort e i consumi. I ventilatori AC sono in genere più rumorosi e consumano più energia rispetto ai modelli con motore DC. Inoltre, i DC producono meno vibrazioni, rendendoli adatti a soffitti in cartongesso.
Velocità di rotazione delle pale: è importante scegliere modelli che consentono di impostare diverse velocità di rotazione. In questo modo potete scegliere dalla modalità “brezza”, perfetta per la camera da letto, fino al “turbo”, ideale per rinfrescare la cucina o il soggiorno.
Potenza: verificate anche la potenza dell’apparecchio, parametro che incide sull’efficienza. Un ventilatore di piccole dimensioni deve avere una potenza di almeno 40W, che sale fino a 60W nel caso dei modelli XXL.
Peso: questo parametro varia in funzione del tipo di soffitto al quale il ventilatore viene fissato. Per i controsoffitti in cartongesso bisogna optare per i modelli più leggeri, mentre un soffitto in cemento può sopportare un peso maggiore.
Le funzioni e gli optional
Oltre alla funzione di base, che è quella di “rinfrescare” l’aria creando un flusso in movimento, i ventilatori possono essere dotati di optional.
Funzione inversa: si tratta della possibilità di invertire la rotazione delle pale, da oraria a antioraria. A cosa serve? In pratica, la rotazione in senso antiorario (o orario a seconda dei modelli) crea un flusso d’aria dal basso verso l’alto, favorendo la discesa dell’aria calda, che tende a concentrarsi in alto. Questo stratagemma aiuta a distribuire meglio il calore in inverno e a risparmiare energia.
Luce: alcuni modelli sono dotati di una o più lampade, così da assolvere anche la funzione di illuminazione.
Telecomando: ideale per gestire le funzioni a distanza, senza doversi alzare e azionare un interruttore o, peggio, la tradizionale cordicella. Possono essere a infrarossi o a radiofrequenza.
Timer: permette di programmare il funzionamento impostando fasce orarie di accensione e spegnimento.
Connessione WiFi: i modelli di ultima generazione si possono connettere alla rete WiFi e si possono quindi gestire tramite smartphone, comandi vocali, centralina.
Montaggio
I ventilatori da soffitto vanno installati al centro della stanza. I motivi sono due: la circolazione dell’aria è più omogenea e si evitano ostacoli alla rotazione delle pale. Un criterio importante da considerare nel montaggio è l’altezza dell’apparecchio. L’altezza da terra ideale varia dai 3,00 ai 2,50 m e non deve mai scendere sotto i 2,20, per motivi di sicurezza. Per altezze superiori, nel caso di soffitti molto alti, si consiglia di optare per modelli con asta regolabile.
Ventilatori da soffitto di design: le proposte personalizzabili di Create
Dopo le specifiche tecniche, occorre considerare il design dell’apparecchio. Tra le diverse proposte spicca quella di CREATE IKOHS, una giovane azienda spagnola specializzata nella produzione di articoli per la casa. I ventilatori Create sono caratterizzati da un design accattivante, fresco ed attuale, hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo e si possono personalizzare a piacere. Sul sito è infatti possibile configurare il proprio ventilatore scegliendo il modello, il colore e la finitura del motore e delle pale, oltre agli optional come la luce e il WiFi.
Inoltre, i ventilatori da soffitto Create sono dotati di diverse funzioni, come l’inverter estate/inverno, la connessione smart con apposita App di gestione, timer e telecomando, motore DC, fino a 6 velocità, possibilità di regolare la temperatura della luce. Inoltre, la scelta varia tra 6 diverse dimensioni, dal più piccolo da 76 cm fino al formato XL da 163 cm. Infine, il catalogo offre una vasta varietà di forme, dalle più moderne a quelle classiche, di colori e di finiture. I ventilatori da soffitto, oltre a essere utili per il nostro benessere, sono anche un oggetto d’arredo, capaci di dare un tocco di stile alla casa.
Gli spazi ridotti rendono sempre difficile pensare ad un arredamento funzionale, ma che allo stesso tempo non soffochi lo spazio. In questo articolo vediamo qualche consiglio per organizzare e arredare al meglio una cucina piccola.
Se dovete ristrutturare casa e ridelineare la pianta della cucina, è buona prassi definire lo spazio partendo dalle dimensioni standard dei moduli stessi. Questo soprattutto se non avete molti metri quadri a disposizione e se volete evitare pezzi su misura, più costosi. Generalmente le basi e i pensili hanno una larghezza multipla di 15 cm (15, 30, 45, 60, 75, 90 e 120 cm).
Antonio Perrone architetto Ph. Matteo Imbriani
Inoltre, occorre pensare alla configurazione della cucina. Se lo spazio lo consente, infatti, alle forme lineari sono preferibili quelle a L, a C o a G perché consentono di inserire più moduli, oltre che di avere un piano di lavoro più grande.
Se avete la cucina in una stanza a sé, anche la tipologia di porta può fare la differenza. Una classica porta a battente occuperà spazio aprendosi, impedendo di sfruttare quella parte della parete. Soluzioni ideali sono quindi porte che non ingombrano, come quelle a libro, le scorrevoli esterne oppure quelle a scomparsa. Queste ultime però necessitano dello spazio per incassare il controtelaio.
Altro consiglio per arredare una cucina piccola è quello di sfruttare tutta l’altezza che avete a disposizione, che sarà come minimo 2,70 m. Richiedete una cucina più alta possibile; la misura finale dipende dall’azienda che scegliete.
Tommaso Giunchi architetti Officine architetti
Sempre per sfruttare al meglio l’altezza, se lo spazio lo consente, valutate di mettere uno o più moduli a colonna. Se avete una cucina open, il consiglio è di collocarli accanto al frigo o dove c’è già una spalletta o un muro, in modo tale che siano contenuti anche visivamente.
Idea casa planTommaso Giunchi architetti
Idee salvaspazio per arredare una cucina piccola
Altra soluzione per le cucine piccole è quella di integrare una penisola, puntando quindi su una configurazione a L per gli spazi più ridotti, a C o G per quelli un po’ più grandi. Questa farà da piano per mangiare, risparmiando lo spazio per il tavolo vero e proprio, e anche da ulteriore piano di lavoro.
Maurri+Palai architetti Bocini&Bocini interiors
Se avete spazi dove cucina, zona giorno e zona notte coesistono, come ad esempio nei monolocali, potete optare per cucine a scomparsa. Consentono di nascondere la cucina dentro un’armadiatura in modo che non sia visibile e può essere attrezzata come quelle normali, soltanto che un sistema di ante può coprirla.
Ph. Eugeni PonsPh. Matteo More
Se avete uno spazio davvero piccolissimo, esistono soluzioni salvaspazio con mini cucine, come queste in foto, una prodotta da Clei e l’altra, di un’azienda svizzera, che è totalmente attrezzata e occupa soltanto 128 cm. Quando non in uso, due piani indipendenti consentono di coprire lavello e piastra.
Cucina Kitchen Box di CleiMini cucina di Kitchoo
Se desiderate una progettazione ottimale degli spazi della vostra casa, consultate il sito https://zeumadesign.com/.
Il design blog La gatta sul tetto si aggiudica il premio Best Design Media Award 2022, assegnato dal prestigioso concorso A’ Design Award & Competition.
Annunciamo con grande piacere che il prestigioso concorso A’ Design Award & Competition ha premiato il nostro blog per il suo impegno nel veicolare contenuti sul design. Per la precisione, la motivazione è la seguente:
Best Design Media Award viene concesso per riconoscere il loro ruolo e il loro sostegno alla creazione di un mondo migliore dove un maggiore apprezzamento e comprensione del buon design.
Frank R. Scott, Media Coordinator di A’ Design Award & Competition
I migliori media sono selezionati direttamente dai vincitori del concorso A’ Design Award & Competition. Architetti, designer, artisti che riconoscono la qualità delle nostre pubblicazioni e che vorrebbero essere citati sulle nostre pagine.
Certificato di riconoscimento e apprezzamento, carta di design, agenda Moleskine con logo del concorso, porta frutta Alessi, caffettiera Bialetti, Caffè Illy
Un bel riconoscimento per La gatta sul tetto, dopo oltre dieci anni di pubblicazioni, con oltre 900 articoli, collaborazioni prestigiose e creazione di contenuti originali.
La gatta sul tetto si aggiunge alla lista di prestigiosi media premiati, tra i quali Elledecor, Dwell, Abitare, Area, AD, Decor8, Interni, Contemporist, solo per citarne alcuni.
Cos’è l’A’Design Award & Competition
A’ Design Award and Competition è uno dei più prestigiosi concorsi di design del mondo, e premia i migliori design, prodotti e servizi.
Vincere l’A’ Award è come avere un certificato di eccellenza, è riconosciuto in tutto il mondo e attira l’attenzione di aziende, professionisti e gruppi di interesse orientati al design.
Uno degli aspetti unici di questo premio è la sua vasta gamma di categorie che permette a designer, architetti, grafici, stilisti, artisti, di competere in una piattaforma veramente internazionale. Una piattaforma che aiuta i vincitori a promuoversi attraverso una fitta rete di media partner del progetto, tra i quali proprio il nostro blog.
Tra l’altro, a giorni annunceremo i vincitori dell’edizione 2022, quindi continuate a seguirci!
La prossima edizione al via tra pochi giorni
Per chi intende partecipare al concorso, tra pochi giorni sarà attiva sul sito la prima CALL TO ENTRIES. Le tappe che, per un anno, vi avvicineranno al premio finale sono le seguenti:
15 aprile 2022 – 30 giugno 2022: Early Call to entries
16 aprile 2022 – 28 febbraio 2023: tutti coloro che caricano un progetto su A’ Design Award, ricevono un punteggio preliminare gratuito
30 settembre 2022: termine per le iscrizioni regolari
28 febbraio 2023: Last call to entries. Il punteggio preliminare non viene più effettuato
15 aprile 2023: si annunciano i vincitori dell’edizione 2022-2023
Giugno-agosto 2023: intervallo di tempo durante il quale gli organizzatori del premio inviteranno i vincitori alla cerimonia di premiazione, alla serata di gala e alla mostra dei progetti, che si svolgono in Italia.
Se sei interessato al concorso, qui puoi cominciare a registrarti nel portale:
Con l’arrivo della primavera, le temperature più alte e le giornate che si allungano sempre più, è davvero un peccato rimanere chiusi in casa durante il week end. Molte sono le opportunità che si possono sfruttare per approfittare della stagione che migliora e poter trascorrere il fine settimana nella propria casa al mare, per chi ce l’ha, è davvero l’ideale. Ci si riposa, ci si rigenera e ci si diverte!
Fine settimana primaverili: i vantaggi di una casa al mare
Per trascorrere un perfetto week end primaverile a qualsiasi età, una delle scelte migliori è certamente il mare. In questo periodo, infatti, sarà possibile fare lunghe passeggiate sulla spiaggia, respirare aria fresca, cominciare a prendere il primo sole, praticare dello sport per poi concedersi dei prelibati piatti della zona, rigorosamente a base di pesce. Avere una casa al mare, da questo punto di vista, è certamente un vantaggio perché si è completamente liberi ed indipendenti, non c’è la necessità di prenotare o rispettare gli orari di un albergo. Inoltre anche il risparmio è garantito: il prezzo degli hotel, infatti, anche in bassa stagione, è ormai molto spesso proibitivo. Non si deve dimenticare, poi, che comprare una casa in una zona marina è un investimento solido, certo e sicuro.
L’andamento altalenante del mercato, infatti, rende i fondi e le azioni molto rischiosi, mentre il mattone è sempre una garanzia. Se si ha, quindi, l’intenzione di acquistare una casa di riviera si dovrebbero considerare alcuni importanti aspetti. In primis, questa non deve essere troppo lontana dalla propria abitazione principale per poterla raggiungere in tempi brevi. Di primaria importanza, inoltre, che sia collegata con ottime vie di comunicazione (strade, autostrade e ferrovie). Non si può, naturalmente, trascurare neppure il suo prezzo; per non dover attingere a tutti i propri risparmi, infatti, si potrebbe pensare di scegliere la soluzione di Younited Credit per un prestito personale, che riesca a rispondere a tale bisogno.
La gestione degli spazi di una casa al mare e i benefici di un week end all’insegna del relax
Di solito le case al mare non sono molto ampie per cui è fondamentale cercare di ottimizzare gli spazi. Molto può essere fatto scegliendo un arredamento preciso, con specifici oggetti che non possono mancare in una casa al mare, optando ad esempio per dei letti a castello adatti alla cameretta dei bambini, divani letto in soggiorno e letti con cassettone nella camera matrimoniale. Se la cucina non è molto ampia, si può acquistare un tavolo con le sedie a scomparsa da estrarre solo al bisogno. Infine, anche gli armadi possono davvero salvare: meglio quelli con ante scorrevoli che possono essere posizionati anche in corridoi stretti e lunghi.
Ma perché fa così bene un week end al mare? I motivi sono davvero tantissimi: è possibile cambiare aria, riposarsi e dimenticare per due giorni la vita stressante e frenetica della città. Si possono, poi, fare anche nuove conoscenze e coltivare delle amicizie con cui praticare hobby e passioni. Il clima è indubbiamente migliore e anche il primo sole non farà altro che giovare al corpo e all’umore.
Scegliere un arredamento coordinato per l’esterno significa dare all’ambiente un tocco elegante dal fascino senza tempo. Le collezioni York e New York by Higold.
collezione York by Higold
In un periodo in cui tutte le tendenze vedono l’affermarsi dello stile eclettico, ci chiediamo se ha senso scegliere un arredamento coordinato. La risposta è affermativa, ed è supportata da diversi fattori. Materiali, forme e colori omogenei non implicano necessariamente un insieme monotono, al contrario, restituiscono un’immagine ordinata e pulita. Va considerato anche il risparmio del tempo e delle energie che impiegheremmo per cercare separatamente tutti gli elementi. È molto più facile comprare tutto in una volta sola, dagli arredi ai complementi, e ritrovarsi il terrazzo o il giardino pronti all’uso. Inoltre, mixando arredi di stili e materiali diversi si rischia di ottenere un patchwork, tra colori mal assortiti ed elementi sproporzionati tra loro. Troppi mobili spaiati potrebbero far sembrare la zona disordinata. Oggi vediamo più da vicino le collezioni York e New York by Higold, due linee coordinate dal fascino senza tempo.
Collezioni York e New York, eleganza e funzionalità
Il catalogo Higold offre diverse collezioni per arredare gli spazi all’aperto, tra le quali York e New York, due linee che permettono di arredare l’area relax e la zona pranzo con look coordinati. Eleganti e caratterizzate da un design pulito e slanciato ispirato ai grattacieli dello skyline newyorkese, York e New York sono due collezioni estremamente funzionali. Le dotazioni integrate negli arredi, infatti, rendono l’esperienza della vita all’aperto piacevole e gratificante. La struttura in alluminio e legno teak garantiscono, oltre ad un’estetica ricercata, resistenza e durevolezza. I rivestimenti in tessuto tecnico Olefin, materiale ricavato dal polipropilene, è leggero e, oltre ad avere un’elevata resistenza ai raggi del sole e alle muffe, si asciuga velocemente e non sbiadisce.
Collezione York
La collezione York gioca sulla luminosità e sul calore dorato del legno. La solida struttura in alluminio verniciata in bianco o in color champagne è integrata con inserti in legno teak. Questi ultimi vanno a formare i piani di tavoli e tavolini, oppure i fianchi ribaltabili delle poltrone o della chaise longue, che all’occorrenza diventano comodi piani d’appoggio. I rivestimenti sono declinati nei colori beige e nero, cui si possono abbinare cuscini quadrati rossi o turchese. Questa collezione è davvero completa e si possono arredare un’area relax, una zona pranzo e perfino una zona bar, grazie ai tavoli alti e agli sgabelli abbinati.
La zona conversazione, grazie al sistema modulare, può essere realizzata nelle dimensioni e nelle forme desiderate, aggiungendo o togliendo elementi. Il tavolino da caffè è davvero notevole e funzionale, grazie al vano porta oggetti integrato e a scomparsa, con chiusura estraibile in vetro temperato nero. York offre una variegata scelta anche per i tavoli, disponibili in diverse dimensioni e lunghezze, anche dotati di foro per ombrellone. Le sedie da pranzo si possono scegliere con o senza braccioli, oppure con base a quattro piedi o a 4 razze.
Collezione New York
La collezione New York gioca sul contrappunto tra il nero e il miele del legno, armonizzati dal motivo delle strisce. Come i listelli che caratterizzano i braccioli e i fianchi delle sedute, o delle doghe dei piani di tavoli e tavolini. La struttura in alluminio verniciato in nero si accorda con la cuscineria dello stesso colore, in una sinfonia di linee rigorose che tuttavia formano geometrie inaspettate. Come il trapezio alla base del tavolo, oppure il trapezio-rettangolo che sostiene le poltrone. Finezze che appagano lo sguardo e che concorrono a plasmare l’armonia dell’insieme. La collezione comprende le sedute per il salotto, stand alone o modulari, la chaise longue, il coffee tableattrezzato con vano porta oggetti, tavolo e sedie con o senza braccioli, e un pratico tavolino-ghiacciaia dall’originale forma conica.
Higold Milano, punto di riferimento per l’arredo outdoor
Higold Milano fa la sua apparizione al Fuorisalone del 2018, e da allora è uno dei punti di riferimento per l’arredo outdoor di alta gamma. Dietro il brand c’è un solido gruppo internazionale attivo fin dal 2005, che vanta nel suo portfolio clienti come le catene alberghiere Sheraton, Marriott, Hilton, solo per citarne alcuni. La collaborazione di Higold Milano con designer del calibro di Nicolas Thomkins e Pininfarina Extra ha dato vita a collezioni iconiche e pluripremiate. Gli arredi firmati Higold Milano sono realizzati con cura artigianale, utilizzando materiali di alta qualità ed elevata resistenza ai fattori esterni. Inoltre, si distinguono per un design ormai riconoscibile, dalle linee contemporanee, con impercettibili richiami al passato. La dialettica tra l’alluminio e il legno teak genera un contrasto materico che rappresenta la cifra stilistica del brand.