24 Maggio 2022 / / La Gatta Sul Tetto

La facciata di casa: il biglietto da visita con cui un immobile si mostra al mondo. Antico o in stile retrò, ricco di decorazioni e oggetti, oppure modernissimo ed essenziale: quali che siano le caratteristiche della facciata, però, prima o poi si porrà il problema della ristrutturazione.

facciata di casa

In qualche caso si parla di interventi che possiamo fare anche noi rivolgendosi ad aziende specializzate quali Boels per il noleggio di prodotti o strutture; altre volte, quando invece c’è bisogno di un intervento più di sostanza è ovviamente necessario rivolgersi a un’impresa. Soffermiamoci però sul primo caso, quello un po’ più semplice e che si riferisce a tipologie di lavori che possiamo fare con successo anche noi.

Ripulitura da muffa e danneggiamenti da smog 

Sebbene parliamo di interventi piuttosto semplici, non bisogna in alcun modo trascurare la sicurezza. Quindi, niente gesti o sforzi avventati e soprattutto cerchiamo di effettuare i lavori con un abbigliamento tecnico comodo, facendo ricorso al noleggio trabattelli (quando non a veri e propri ponteggi: dipende ovviamente da altezza ed estensione della facciata di casa) per lavorare al meglio.

La facciata di un edificio è la sua parte più esposta alle intemperie e ai danneggiamenti da smog (specialmente nelle città). Trascurarne il deterioramento oltre che a danni estetici può portare a problemi per la sicurezza dell’intera costruzione. Il ripristino di una facciata andrebbe compiuto ogni dieci anni.

Uno degli interventi più importanti è quello del cambio di intonaco, necessario in presenza delle muffe che con il tempo vi si accumulano e che causano infiltrazioni di acqua nelle pareti e problematiche strutturali. Importante utilizzare prodotti naturali in grado di assorbire le muffe.

Lo stesso in caso di accumuli dovuti all’umidità: i prodotti specifici che possono essere utilizzati tornano a far “respirare” la parete, assorbendo l’acqua e asciugando l’intonaco.

Riparazione di crepe e fessure più o meno estese

Le intemperie, oppure cedimenti strutturali che possono essere generati dal traffico pesante ma anche da cantieri aperti o addirittura dai treni della metropolitana, sono responsabili anche della creazione di crepe e fessure, più o meno estese, che naturalmente possono diventare pericolose se trascurate.

Ovviamente, qui ci riferiamo solo a crepe di piccole dimensioni: in caso contrario è bene rivolgersi a dei professionisti, che inseriranno delle staffe verticali in acciaio con delle resine che andranno poi a riparare le parti danneggiate. Per quelle riparabili da noi va innanzitutto rimosso l’intonaco danneggiato sostituendolo con uno di riempimento, per rendere il tutto uniforme e poter poi tinteggiare la parete. Le piccole fessure possono essere poi semplicemente rinforzate con un sigillante.

Tinteggiatura della facciata di casa

Se l’intonaco non ha problemi e c’è solo da dare qualche mano rinvigorente di colore, siamo in presenza dell’intervento più semplice e fattibile. Scegliete le vernici naturali con rinforzante, in modo da non dovervi trovare tra pochi anni a dover rifare il lavoro.

Isolamento termico

È il lavoro di cui più si parla in questo periodo, perché beneficia anche di una serie di agevolazioni fiscali. È il cosiddetto “cappotto esterno” che migliora l’efficienza energetica della casa e la rende più coibentata. Sottolineiamo che, anche se vivete in una villa unifamiliare, questo lavoro richiede una competenza da professionisti e quindi, a meno che non siate voi stessi del settore, a parte occuparvi della logistica e dell’eventuale noleggio del materiale, è consigliabile che non facciate nulla da soli.

24 Maggio 2022 / / La Gatta Sul Tetto

I cuscini per le sedie da cucina sono complementi d’arredo utili per il confort e per preservare le sedie, ma donano anche un tocco di stile.

Cuscini per sedie

Per alcuni di noi la cucina è solamente un ambiente di servizio dedicato alla preparazione dei pasti, ma non è sempre così. Anche la cucina, come gli altri ambienti della casa, merita una certa cura nei dettagli, non solo per garantire un risultato estetico gradevole, ma anche per offrire comodità ai commensali. In questo articolo parleremo, in particolare, dei cuscini per le sedie da cucina, che devono essere comodi e di qualità, oltre a essere adatti alla tipologia di ambiente, quindi, e allo stile dell’arredamento presente in cucina.

L’importanza dei cuscini per sedie da cucina

I cuscini, anche quelli per le sedie da cucina, sono complementi d’arredo che donano all’ambiente un tocco di raffinatezza e di speciale cura alla casa. Oltre alla comodità e alla qualità dei materiali, occorre abbinarli ai mobili, al colore delle pareti o dei tessuti d’arredo già presenti in cucina (come le tende o il tovagliato che si usa con maggior frequenza). C’è anche chi abbina i cuscini ai piccoli elettrodomestici presenti sul top della cucina, come il forno a microonde, la macchina del caffè, il mixer, ecc.  Ma non è tutto.

I cuscini per le sedie da cucina rivestono anche un ruolo fondamentale, ovvero quello di preservare la durata delle sedie, soprattutto quando in casa ci sono dei bambini. Infatti, in base allo spessore, i cuscini consentiranno di proteggere e fare durare più a lungo le sedie cui siamo particolarmente affezionati, anche senza troppo nascondere il loro design. Ad ogni modo, la bellezza, la qualità e la comodità sono gli elementi da tenere in maggiore considerazione quando si è in procinto di acquistarli.

Le diverse tipologie di cuscini per sedie da cucina

In commercio possono trovarsi diverse tipologie di cuscini, per le sedie della cucina generalmente vengono consigliati dei modelli che coprono l’intera seduta. Mentre, per le altre stanze, i più indicati sono i coprisedia elasticizzati in quanto hanno caratteristiche estetiche superiori.

Ritornando ai cuscini per le sedie da cucina, questi possono trovarsi in diversi spessori, da quelli sottilissimi (di pochi millimetri) a quelli più spessi di 4 o 5 centimetri. Quelli più spessi sono ritenuti più comodi e la seduta risulta particolarmente gradevole. Per aiutare nella scelta della fantasia dei cuscini per le sedie della cucina, un buon metodo potrebbe essere quello di sostituire questi elementi d’arredo ogni qualvolta faccia ingresso una nuova stagione.

Ad esempio, per l’inverno possiamo scegliere dei cuscini morbidi e confortevoli, magari con qualche disegno che richiama il natale o la neve, oppure semplici cuscini con colorazioni a tinta unita, come il rosso o il verde, tonalità che comunque tendono a nascondere le eventuali piccole macchie che possono formarsi durante la consumazione dei pasti, ed eventualmente abbinare i colori alla tovaglia che usiamo maggiormente o al manico delle posate che riponiamo sulla tavola.

Per la primavera, invece, la tendenza è quella di acquistare dei cuscini con colorazioni pastello o fantasie floreali, che donano una ventata di allegria e freschezza a tutto l’ambiente. In estate, invece, sono sempre ben accetti i cambiamenti radicali, come i cuscini in perfetto stile marino o dalle colorazioni dorate che richiamano i raggi del sole, o ancora fantasie floreali con stampe floreali, come i girasoli.

Infine, l’autunno, anch’esso ricco di prodotti che possono lasciare ampio spazio alla fantasia, come i cuscini con stampe di castagne, foglie dalle colorazioni tendenti all’arancione, zucche, ghiande, noci o, per i bimbi, qualcosa che richiama la festa da loro più amata e attesa, halloween.

I tessuti e i colori

I cuscini per le sedie della cucina sono alcuni dei complementi d’arredo maggiormente utilizzati in questo ambiente, poiché le sedie, essendo esposte al rischio di caduta di cibi dalla tavola, fungono da paracadute, salvandole da spiacevoli danni, come macchie e segni di usura.

Questi elementi, quindi, proprio perché risultano esposti allo sporco devono essere realizzati con tessuti di qualità, sfoderabili e facilmente lavabili, quindi con tessuti abbastanza resistenti, generalmente il cotone è il tessuto che più di tutti garantisce una certa durata e resistenza ai lavaggi frequenti.

Per quanto riguarda le fantasie dei tessuti per i cuscini delle sedie da cucina possiamo lasciare ampio spazio alla fantasia, soprattutto per la varietà di colori e fantasie che il mercato propone.

In base alla tipologia della cucina, quindi, allo stile dell’arredamento e ai colori già presente in questo ambiente, è possibile scegliere tra cuscini con fantasie tendenti al rustico, dei semplici e lineari tessuti tinta unita, oppure dei patchwork, in stile shabby chic, in stile nordico o con altre fantasie proposte dal negozio in cui ci rechiamo ad acquistarli.

In questa pagina di Coin Casa, ad esempio, sono proposte diverse varietà e tipologie di cuscini per le sedie della cucina, che eventualmente possono utilizzarsi anche per gli altri ambienti. È possibile ordinare la selezione dei prodotti in base al prezzo, al colore, al nome e ai più acquistati.

Se selezioniamo i più acquistati, noteremo con facilità quali sono i cuscini per le sedie da cucina che sono già stati acquistati da un buon numero di acquirenti, tra questi, vi sono quelli romantici caratterizzati da bellissime stampe floreali, come i tulipani, decisamente indicati per chi vuole portare un tocco di primavera all’interno della cucina, mentre successivamente vengono proposti i cuscini con lacci panama in puro cotone con stampa digitale, che richiamano lo stile marinato, sicuramente scelti da chi ha una casa al mare o da chi vuole aprire le porte di casa all’estate.

Cuscini per sedie

La misura standard dei cuscini è 40 per 40 centimetri, mentre lo spessore, come già detto, può variare da pochi millimetri fino ad arrivare a cinque centimetri, questi ultimi adatti a coloro che vogliono stare decisamente comodi o per chi ha necessità di aumentare l’altezza della sedia, quindi adatti ai bimbi che non arrivano alla tavola.

La forma quadrata non è l’unica disponibile, infatti, se curiosiamo sul sito indicato, non possiamo non notare i cuscini per le sedie da cucina di forma rotonda, proposti in colorazioni a tinta unita, come blu, rosso, giallo, verde e grigio, il cui diametro è di quaranta centimetri.

Cuscini per sedie

Ma le proposte non sembrano finire qui, fra i più particolari vi sono i cuscini da sedia per cucina con volant, sempre in puro cotone, con imbottitura in poliestere, che, a parere degli esperti, possono essere scelti sia da chi ha una cucina piuttosto tradizionale, sia da coloro che hanno un ambiente dal design moderno e dalle linee essenziali, insomma è un cuscino che fa casa

21 Maggio 2022 / / La Gatta Sul Tetto

Dall’efficienza energetica alle pareti green, una mini guida in 5 passi per rendere la casa ecosostenibile secondo i principi della bioedilizia.

casa ecosostenibile

Negli ultimi anni il tema della sostenibilità ambientale è diventato di estrema importanza per la vita delle persone, tanto che anche il settore immobiliare sta focalizzando l’attenzione sullo sviluppo di soluzioni che permettano di rendere la propria abitazione più sostenibile, sotto svariati punti di vista. Qui di seguito vi proponiamo una mini guida per rendere la vostra casa ecosostenibile in 5 punti.

Rendere la vostra casa ecosostenibile in 5 punti

Un’abitazione può considerarsi ecosostenibile quando i materiali che vengono adoperati hanno cura dell’ambiente e l’energia utilizzata è pulita, rispettando i principi basilari della bioedilizia. Vediamo dunque quali sono, nello specifico, gli interventi che consentono a una casa di essere considerata ecologica.

1 – Efficienza energetica e isolamento termico

Nel momento in cui si va a isolare l’ambiente interno da quello esterno, si avrà un’efficienza energetica ottenuta proprio grazie all’ isolamento termico che, in sostanza, permette uno spreco esiguo di risorse e consente anche di limitare i costi in bolletta. Grazie a questi interventi, dunque, ci saranno meno sprechi di energia e questo sarà possibile con l’installazione di infissi con vetri doppi o tripli, che aumentino l’isolamento e il rifacimento dell’involucro edilizio. Quest’ultimo è ottenuto mediante il cappotto che avrà il vantaggio di isolare termicamente l’abitazione, riducendo al minimo le dispersioni di calore. 

2 – Riscaldamento e illuminazione

In secondo luogo, occorre fare attenzione al riscaldamento e all’illuminazione della propria casa. Il primo, che comunemente viene utilizzato negli ambienti interni, è considerato una delle maggiori fonti di inquinamento nelle città. Oggi, fortunatamente, esistono soluzioni a basso impatto ambientale che permettono di limitare al massimo i consumi. Tra queste, le più consigliate, sono le stufe a pellet che, utilizzando un combustibile ottenuto dagli scarti del legno, garantiscono non solo una soluzione sicura rispetto agli altri carburanti, ma anche più ecologica ed economica. Per il secondo, invece, è consigliabile optare per lampadine a LED che permettono una migliore sostenibilità della casa, sono più efficienti, durevoli e facilmente riciclabili. Il loro vantaggio si traduce anche nei costi di bolletta, permettendo un risparmio energetico ed economico che arriva fino al 90% rispetto alle classiche lampadine alogene. 

3 – Fonti rinnovabili vs fonti non rinnovabili

Inoltre, per rendere una casa davvero ecosostenibile, si deve necessariamente ridurre il consumo di energia non rinnovabile e sfruttare il più possibile l’enorme risorsa data dalle fonti rinnovabili. In tal senso, l’opzione green più diffusa è quella del pannello fotovoltaico, che si realizza installando sul tetto della propria abitazione o del proprio condominio un impianto che consenta di rendere la casa maggiormente autonoma dal punto di vista energetico, abbattendo anche drasticamente i consumi.

4 – Materiali ecologici

Un altro aspetto da tenere in considerazione sono le pareti della propria casa. Per trasformare le mura domestiche in ottica ecosostenibile, i materiali che si scelgono per effettuare gli interventi sulle pareti dovranno essere composti da vernici ecologiche che sono costituite da un basso numero di solventi e hanno anche il vantaggio di non trasportare metalli pesanti. 

5 – Mobili di recupero

Infine, un ultimo intervento deve essere fatto a livello di arredi. Quando si parla di arredamento sostenibile si intende scegliere un arredo che sia rivolto a un recupero creativo di vecchi oggetti, destinati poi a un uso diverso, oppure al riciclo di mobili o oggetti già utilizzati. I materiali di cui si compongono solitamente gli arredi sostenibili riguardano il bambù, il vetro e il cartone, ma il più sostenibile e versatile in assoluto è il legno. In quest’ultimo caso, però, per essere coerenti con la propria scelta di propendere all’ecosostenibilità ambientale, sarà bene accertarsi che il legno prevenga da foreste gestite in modo responsabile.

19 Maggio 2022 / / La Gatta Sul Tetto

Decorare casa con le geometrie permette di conferire carattere agli spazi e di sfruttare le diverse percezioni ottiche che queste danno per “correggere” le proporzioni degli ambienti. Questo è possibile, oltre che a parete, anche per quanto riguarda la posa del pavimento.

posa del pavimento
Bruno Parquet

Un’altra possibilità che offre la scelta di un effetto geometrico a terra è quella di delimitare visivamente aree diverse della casa. Ad esempio, utilizzandone due tipologie diverse – come parquet e piastrelle, piastrelle e resina o semplicemente due tipi diversi di piastrelle – si verrà a creare uno stacco netto tra le due pavimentazioni. Questa posa può essere impiegata soprattutto quando si ha un ambiente unico come l’open space, in quanto permette di differenziare l’area cucina dalla zona relax del soggiorno. Questa scelta è opportuna anche per motivi funzionali, per mettere un pavimento più resistente, come il gres porcellanato, in cucina.

Spina di pesce

La posa del pavimento a spina di pesce è estremamente elegante e adatta ad ambienti di pregio, ma anche per conferire raffinatezza ad un ambiente totalmente moderno. È caratterizzata da elementi di uguale forma e dimensioni e restituisce nell’insieme un disegno a zig zag; per questo motivo crea movimento e soprattutto allarga otticamente lo spazio.

posa del pavimento
Parquet Mafi

Ci sono diverse tipologie di spina di pesce, a seconda del grado di inclinazione delle tavole:

– la spina italiana prevede un angolo di 90° tra i listelli, che sono incastrati tra loro lato lungo contro lato corto, rimanendo però di forma rettangolare e ricordando appunto una lisca di pesce.

le altre due tipologie di spine, francese e ungherese, prevedono invece il taglio dei listelli ad una certa angolatura e sono posati testa contro testa. Nella spina francese le teste sono tagliate a 45°.

In quella ungherese, l’angolazione è di 60° quindi il disegno risulta più aperto. 

Posa del pavimento più particolare

Simile alla posa con stacco netto, ma molto più particolare e caratterizzante è quella che potrebbe definirsi “sfumata”. In pratica, invece di avere una linea netta, le due pavimentazioni si fondono l’una nell’altra. Come anticipato, le piastrelle sono più indicate per zone dove è necessaria più resistenza, come la cucina ma anche l’ingresso, oppure il bagno. 

Ph. Sabine Serrad

Potete scegliere questa posa non solo per motivi funzionali o per delineare due stanze diverse, ma anche per sottolineare un elemento, come nel caso di questa vasca centrale.

Il risultato può essere semplicemente frastagliato, quindi con un passaggio che è dato dalla forma di una delle due pavimentazioni, oppure ancora più sfumato, con inserti di pavimentazione che continuano anche per svariati metri, andando a digradare. Più i formati sono particolari, migliore sarà l’effetto. Si prestano bene infatti le piastrelle esagonali ma anche i listelli della posa a spina di pesce.

Se desiderate una progettazione ottimale degli spazi della vostra casa, consultate il sito https://zeumadesign.com/

17 Maggio 2022 / / La Gatta Sul Tetto

Un sito web rappresenta per le imprese la vetrina in cui le stesse possono esporre i propri prodotti e i servizi offerti alla potenzialmente sterminata platea di internet. Un elemento che a livello d’importanza, in considerazione dell’impatto che può avere a livello di brand awareness, supera di gran lunga anche le strategie di marketing più sofisticate.

sito web

Per attirare l’attenzione dei futuri clienti serve un buon sito sviluppato da un professionista capace e preparato, che ha creato le proprie basi tecniche tramite un corso formativo da web developer di livello. Tra i migliori presenti in rete possiamo sicuramente annoverare quello hackademy proposto da Aulab, una vera esperienza immersiva della durata di 3 mesi che permette allo studente di addentrarsi nei meandri della programmazione web, attraverso lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche. Nell’era dei template prefabbricati, il ruolo del web developer resta comunque centrale per la creazione di esperienze personalizzate e in linea con le esigenze del committente.
Ecco alcune delle caratteristiche che permettono di far fare al sito un salto di qualità.

Le 5 qualità principali di un sito web

  • Funzionalità: Un sito web dev’essere prima di tutto rappresentativo dell’azienda e dei servizi che la stessa propone. Questo tipo di risultato si ottiene con un lavoro adeguato a livello di scelte grafiche e di layout, andando a premiare quelle immagini e quegli elementi in grado di esprimere un certo tipo di messaggio.
    Ma il sito deve funzionare bene, essere veloce e non presentare problemi di alcun tipo durante la navigazione. La prima impressione conta, e questa si costruisce sia a livello estetico che funzionali. Un sito bello ma deficitario a livello tecnico, non incoraggerà il visitatore a continuare la sua navigazione e in futuro, se può, troverà delle alternative valide. 
  • Facilità d’uso. Gli internauti vanno di fretta e vogliono trovare le informazioni di cui hanno bisogno nel minor tempo possibile. Creare dei collegamenti logici aiuta ad usufruire dei contenuti presenti nelle pagine di un sito in maniera completa. Ogni web developer ha una sua idea di sviluppo e ambisce a dare un’ impronta personale alla sua creazione, ma il lavoro dovrà essere sempre orientato al raggiungimento della massima facilità d’uso della piattaforma, in considerazione anche della varietà di destinatari a cui la stessa andrà a proporsi.
sito web
  • Contenuti di qualità. Anche questo aspetto è determinante. Proprio per la scarsa voglia di chi naviga di approfondire, la scelta di contenuti sintetici e chiari è quella da premiare. Qualsiasi cosa sia presente sul sito deve essere rilevante e facilmente comprensibile dal destinatario del messaggio e, se possibile, dovrà fare a meno di espressioni gergali e tecnicismi evitabili. Anche delle belle immagini possono fare la differenza e spingere l’utente a continuare la navigazione. 
  • Ottimizzazione per device mobili. Un sito moderno e di qualità deve essere in grado di operare correttamente su qualsiasi tipo di piattaforma, e quindi a maggior ragione sui dispositivi mobili più conosciuti. Il mercato di smartphone e tablet è in continua espansione e questi oggetti sono quelli che nella stragrande maggioranza dei casi vengono usati per navigare in rete e per effettuare delle ricerche. L’ottimizzazione permette anche a questi utenti di usufruire del sito in maniera piena, non andando a incidere sull’esperienza di navigazione. 
  • Strategia SEO. Ma creare un sito graficamente appagante e facile da usare non è ancora abbastanza per decretarne il successo. Da questo punto di vista è il traffico l’unico elemento che conta, e per fare in modo che questo cresca, occorrerà operare attraverso una strategia SEO adeguata, capace di metterlo in evidenza nei motori di ricerca. Pur non essendoci ricette vincenti, basterà ottimizzare i contenuti e link utilizzando parole chiave rilevanti al contesto e seguire le linee guida che si ritengono più efficaci. Infine, per massimizzare l’esposizione occorrerà sfruttare al meglio le potenzialità dei social.
14 Maggio 2022 / / La Gatta Sul Tetto

Si chiama Branch House l’esclusiva villa a padiglioni immersa nella natura tra le colline californiane di Montecito. 

Branch House
Credits: David Hartwell Photography

Progettata dallo studio TOLO architecture, Branch House sorge nel cuore di una foresta di querce secolari a Montecito, in California. Del resto, è il caso di dirlo, il nome è tutto un programma. La planimetria si sviluppa su un unico livello e gli spazi sono distribuiti in 8 padiglioni. Una soluzione originale che presenta diversi vantaggi e risolve una delle richieste dei committenti, appassionati d’arte. Questo progetto è stato selezionato come vincitore nel 2019 del Residential Architect Awards.

Branch House, arte e natura in 8 padiglioni

La soluzione dei padiglioni separati per le diverse zone della villa è senz’altro originale e scenografica. Gli otto volumi rettangolari, ciascuno con un lucernario, racchiudono rispettivamente un soggiorno e una sala da pranzo, una cucina, un garage per due auto, un ufficio, due camere da letto, un bagno principale e due secondari. Aperti e luminosi, grazie alle grandi vetrate, i padiglioni sono disposti a cerchio sul terreno, e poggiano su pali di cemento che proteggono la struttura delle radici delle querce della proprietà.

Branch House
Credits: David Hartwell Photography

La posizione dei padiglioni, apparentemente casuale, è studiata per seguire il percorso del sole e rispettare la posizione degli alberi esistenti. Le diverse angolazioni delle strutture, tutte interconnesse tra loro, offrono una vista privilegiata del paesaggio e, attraverso i lucernari, del cielo. I diversi padiglioni sono collegati da passaggi vetrati che fungono anche da galleria d’arte privata per i committenti. Man mano che si passa dalle zone di rappresentanza, come il vasto living e la cucina, verso gli spazi privati, i volumi si fanno più intimi e discreti. 

Arredo e materiali di Branch House

La tavolozza interna di Branch House è semplice e sobria, così da fornire uno sfondo neutro per la collezione d’arte dei proprietari.

Pavimenti in cemento, pareti bianche e soffitti in legno laminato a vista nei corridoi e in altre aree. Gli arredi interni sono volutamente minimali, con le superfici impiallacciate. Unico accento colorato, le piastrelle smaltate di Heath Ceramics che mettono in risalto aree specifiche: blu per la cucina, e ancora blu, rosa e giallo per i bagni. In cucina, la luce zenitale che illumina direttamente la grande isola, dona un forte carattere all’ambiente. L’iconica serie di rubinetterie TARA di Dornbracht è stata installata in cucina e in tutti i bagni.

L’esterno è ancora più semplice, con il tetto e i rivestimenti rivestiti di scandole di rame, che riparano dalla pioggia e allo stesso tempo proteggono la struttura in legno dal fuoco.

Una versione moderna del Case Study House Program 

Gli architetti si sono ispirati al famoso programma Case Study, portato avanti in California tra il 1945 et 1966. I progetti disegnati in totale sono 36, alcuni non sono mai stati costruiti, mentre altri sono stati modificati dai proprietari. Lanciato da John Entenza, editore della rivista Arts & Architecture, il Case Study House Program mirava a progettare e costruire modelli economici e funzionali di case unifamiliari in previsione del boom causato dal ritorno di milioni di soldati alla fine della seconda guerra mondiale. Celebri gli architetti coinvolti, tra i quali Richard Neutra, Raphael Soriano, Craig Ellwood, Charles e Ray Eames, Pierre Koenig e Eero Saarinen.

Scopri altre bellissime case nella rubrica House Tour.

12 Maggio 2022 / / La Gatta Sul Tetto

A’ Design Award & Competition svela i vincitori dell’edizione 2021-2022 del prestigioso concorso di design. Ecco una selezione dei migliori progetti.

 Design Award

Finalmente siamo giunti alla proclamazione dei vincitori dell’edizione 2021-2022 del prestigioso concorso di design A’ Design Award & Competition. Dopo un anno di collaborazione stretta con l’organizzazione, suggellata dal premio Best Design Media Award, possiamo scoprire i migliori progetti. Qui vi propongo una selezione tra i 2022 vincitori, provenienti da 110 paesi e suddivisi in ben 110 categorie di design.

A’ Design Award & Competition in breve

Permettetemi prima due parole per spiegare in breve cos’è l’A’ Design Award & Competition. Si tratta di un concorso di design che sintetizza i punti di forza dei vari concorsi, allo scopo di generare un alto impatto, in termini di promozione, per i designer premiati. L’idea nasce da una tesi di dottorato al Politecnico di Milano, che analizzava oltre 1000 premi e concorsi di design nel mondo. Il premio è organizzato dalla A’ Design Award & Competition SRL, ed è stato ufficialmente inaugurato nel 2009. L’organizzazione è indipendente ed è sostenuta unicamente dalle quote di iscrizione, un aspetto molto importante che permette, per esempio, di selezionare ogni anno una giuria equa che comprende accademici, professionisti, imprenditori e redattori. 

In realtà, A’ Design Award & Competition non è solo un concorso a premi, bensì tratta di una vera e propria piattaforma, che offre uno straordinario trampolino di lancio per partecipanti e vincitori. Per esempio, possiamo citare una decina di benefits riservati ai vincitori, inclusi nel kit del vincitore

  • Ampia campagna di PR
  • Intervista esclusiva
  • Trofeo del premio dall’esclusivo design, realizzato con stampa 3D
  • Certificato dei vincitori
  • Inclusione nelle classifiche mondiali del design
  • Inclusione nella Rete Commerciale
  • Marketing e consulenza
  • Inclusione nella pubblicazione dell’annuario
  • Partecipazione alla mostra annuale
  • Invito alla serata di gala

Inoltre, attraverso l’iscrizione i partecipanti possono usufruire di ulteriori vantaggi, indipendentemente dal risultato. Tra questi, l’inclusione nel World Design Index, la valutazione preliminare gratuita del progetto, l’inclusione nell’Enciclopedia del Design.

Alcuni progetti vincitori dell’edizione 2021-2022

Ecco la nostra selezione di 20 progetti vincitori dell’edizione 2021 per categorie:

Furniture, Decorative Items and Homeware Design

  1. DC 3 stool by Sergio Fahrer
  2. Lake tea table by Xia Yiting
  3. O3Connect stool by TzuWei Chang, KaiLi Chang and RouChun Wang
  4. Multifunctional mirror by Ping an Xue
  5. Graphic sofa by Bia Rezende
  6. Framy customizable room dividers by Shinnosuke Hosoda
  7. The Realm Series Customizable Home Cloakroom by Xu Taixin, Huang Zixin and Huang Xianting
  8. Waves closet by Hasan Ozkul

Architecture, Building and Structure

  1. Beach Cabin on the Baltic Sea by Peter Kuczia
  2. Yueyun Teahouse by Zhubo Design
  3. The Lesser Polish Eaves Cottage by Boguslaw Barnas 
  4. Casa Acqua residential house by Cristina Menezes

Interior Space, Retail and Exhibition 

  1. The Ring retail development by Lead8
  2. Zhuhai Jiuzhou Tianhe Jinghu villa by Robin Wang
  3. Colourform Product Esposition by Smart Design Expo – Marzena Michalska
  4. Crazy and Cozy Residential by Joey Chang

Lighting Products and Projects Design Award

  1. Capsule lighting system by Sushant Vohra
  2. Tomori Aid lantern kit by Yuji Yanagisawa
  3. Float illumination by Guangpeng Yue
  4. Tulip candlestick by Peiyao Cheng

Pet Supplies and Products for Animals Design Award

  1. Scratch Cave Cat scratcher by Gloguu
  2. Saturn cat bed by Zhao Yutong

Per vedere altri progetti, visitate la pagina del magazine http://www.designaward.com

Come iscriversi all’edizione 2022-2023 dell’ A’ Design Award

Se sei un creativo e lavori nell’ambito del design di prodotto, della progettazione architettonica, della grafica, del packaging, della moda, non perdere l’occasione di partecipare alla prossima edizione.

Per saperne di più sul concorso, ecco un link di approfondimento: http://www.whatisadesignaward.com

Se sei un lettore di La gatta sul tetto design blog e se hai deciso di iscriverti, non esitare a contattarmi, il tuo progetto troverà sicuramente spazio in queste pagine.

10 Maggio 2022 / / La Gatta Sul Tetto

I letti capitonné fanno parte di quegli arredi che non passeranno mai di moda. Classici e moderni al tempo stesso, sono sinonimo di eleganza e ricercatezza.

Letti capitonné

Declinati in innumerevoli modelli, materiali e colori, risolvono con stile il problema dell’arredo della camera da letto. Da solo, questo letto focalizza l’attenzione e caratterizza l’ambiente grazie al forte impatto estetico. Inoltre, il letto con testiera capitonné, oltre ad essere bello, è comodo e confortevole, grazie alla soffice imbottitura. 

Cenni sulla lavorazione capitonné

Il capitonné é una particolare lavorazione degli elementi imbottiti che dà origine a caratteristici cuscinetti. Invenzione attribuita ora ai tappezzieri inglesi, ora a quelli francesi, risale alla fine del Settecento. Pare che in origine fosse utilizzata per i sedili delle carrozze, non tanto per motivi estetici, ma per una ragione pratica. Le cuciture, infatti, evitavano le deformazioni dell’imbottitura, che con i sobbalzi del veicolo tendeva a spostarsi. Un’altra ipotesi si appoggia sull’etimologia del nome: capiton è infatti un termine francese che indica gli scarti della lavorazione della seta. È dunque possibile che i tappezzieri utilizzassero losanghe di tessuto per rivestire le sedute, fissandole con bottoncini.

L’imbottitura, in origine formata da crine di cavallo mescolato con altre fibre come il lino, il cotone o la lana, era rivestito con tessuto o cuoio. Il rivestimento é fissato tramite cuciture che attraversano l’imbottitura a intervalli regolari, formando motivi a losanga. Gli incavi sono rifiniti con borchie ricoperte con lo stesso materiale del rivestimento. Ancora oggi questa lavorazione viene realizzata a mano, e per questo è sinonimo di pregio, eleganza e qualità. 

Letti in stile moderno o classico

Siete amanti dello stile moderno? Non c’è problema, anche una camera da letto moderna può accogliere un letto capitonné. Basta scegliere modelli dalle linee essenziali e lineari, senza cornice in legno. Le forme possono essere rettangolari, a semicerchio o con lati avvolgenti. Alcune testiere presentano motivi quadrati al posto delle losanghe, con cuciture poco profonde e senza borchie.

Le tendenze vedono l’affermarsi delle testate alte, adatte a camere dalle dimensioni generose. Capitonné anche per i letti singoli, magari dotati di testate dalle forme fantasiose, come vediamo in questi modelli di VAMA divani, un’azienda italiana che realizza imbottiti con cura artigianale da oltre cinquant’anni.

Per chi preferisce i modelli classici, la scelta varia dalle testiere in stile barocco, caratterizzate da un profilo a curve sinuose e da una cornice in legno intagliato, fino a modelli più sobri. L’elemento distintivo dei letti classici è la forma della testiera, più elaborata rispetto ai modelli moderni. In entrambi i casi, il rivestimento può essere in pelle o in tessuto, e deve accordarsi alla tavolozza cromatica dell’ambiente. 

Letti capitonné

La manutenzione dei letti capitonné

Una delle domande che mi viene spesso rivolta, a proposito degli arredi in capitonné, riguarda la manutenzione. Questo vale per i letti, ma anche per i divani e le poltrone Chesterfield. Il problema nasce dal fatto che, per via del tipo di lavorazione, il rivestimento non è sfoderabile. Ecco qualche suggerimento:

-rivestimento in tessuto. Per prima cosa occorre togliere regolarmente la polvere, utilizzando un aspirapolvere munito di spazzola apposita per tessuti. L’aspirapolvere è  più efficace rispetto a spazzole o piumini, perché pulisce meglio le zone attorno alle borchie. Per togliere eventuali macchie, preparate una soluzione di acqua, bicarbonato e aceto, e strofinate delicatamente con un panno. Per igienizzare e togliere i cattivi odori, utilizzate acqua tiepida e aceto su tutta la superficie.

-rivestimento in pelle. Per togliere le macchie e per pulire i rivestimenti in pelle, vanno evitati i rimedi aggressivi. Latte freddo, oppure acqua tiepida con sapone di Marsiglia, o acqua e aceto da tamponare delicatamente con un po’ di ovatta in corrispondenza delle macchie più ostinate. Forse vi sembrerà strano, ma per piccole macchie la comune gomma per cancellare fa miracoli.

7 Maggio 2022 / / La Gatta Sul Tetto

Il Salone del Mobile di Milano festeggia la 60° edizione con un ritorno in grande stile dopo la pausa forzata per via della pandemia. Bagno e cucina sotto i riflettori.

Salone del Mobile Milano 60°

L’ultima edizione risale al 2019. Poi la pausa forzata per via della pandemia e la parentesi del Supersalone, un evento speciale che si è tenuto nel settembre scorso.

Milano tenta di ritornare ai fasti del passato e di riprendersi lo scettro di capitale mondiale del design, pur spostando la kermesse dal tradizionale appuntamento di aprile. Il Salone si terrà infatti a giugno, dal 7 al 12, in concomitanza con la Milan Design Week che vede eventi sparsi in tutta la città, sotto l’ala del Fuorisalone.

Le proposte di ETRO Home Interiors per il living

La 60° edizione del Salone del Mobile prevede altre 6 manifestazioni al suo interno. Oltre alle biennali EuroCucina e Salone Internazionale del Bagno, avremo il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Workplace3.0, S.Project – uno spazio trasversale dedicato ai prodotti di design e alle soluzioni decorative e tecniche del progetto d’interni- e SaloneSatellite con oltre 600 designer emergenti. 

Libreria Jazz by lapalma, design Giuseppe Bavuso

Salone del Mobile Milano 60° edizione

Il Salone del Mobile 60° edizione si terrà presso il quartiere Fiera Milano a Rho, da martedì 7 a domenica 12 giugno con apertura agli operatori tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.30, e nelle giornate di sabato e domenica anche al pubblico.

La campagna pubblicitaria è stata affidata all’illustratore Emiliano Ponzi, che nei sei manifesti realizzati racconta il legame del Salone con la città e l’evoluzione del design e del costume italiano.

Salone del Mobile Milano 60°
Salone del Mobile.Milano ADV by Emiliano Ponzi

I valori chiave intorno ai quali ruota questa edizione sono la qualità, la bellezza, l’innovazione e la sostenibilità. Su un’area di circa 200.000 mq saranno presenti 2.083 espositori, di cui circa 600 al SaloneSatellite.

Eurocucina e FTK (Technology For the Kitchen), la cucina del futuro

Gli espositori sono 82, di cui il 16% provengono da paesi esteri. L’area destinata alla manifestazione complementare FTK (Technology For the Kitchen) prevede invece la presenza di 39 espositori. Per Eurocucina si tratta della 23° edizione, che segna il ruolo centrale dell’ambiente cucina nella casa moderna. Elementi multifunzionali e integrazione stilistica con il living portano a spazi fluidi seppur caratterizzati da aree ben distinte. L’isola resta il nucleo della cucina, cerniera funzionale e visiva tra le zone del living. Tra cucine a scomparsa e walk-in fanno capolino le serre domestiche, librerie, cantine, colonne per lavanderia, postazioni di lavoro. Sempre più gettonate le cucine per esterni. Vedremo nuovi materiali, sempre più performanti, e nuove finiture, con palette cromatiche ispirate alla natura che propongono mix di colori tenui tra i quali spiccano salvia, rosmarino, lavanda, zafferano e basilico.

Salone del Mobile Milano 60°
Cucina Oasi by Aran Cucine, design Stefano Boeri Architetti

L’area dedicata all’8° edizione di FTK (Technology For the Kitchen) si sviluppa attorno al tema dell’elettrodomestico da incasso e delle cappe da arredo. Sostenibilità, igienizzazione, intelligenza artificiale, multifunzionalità caratterizzeranno i prodotti proposti. Senza dimenticare il design, sempre più personalizzabile.

Salone Internazionale del Bagno 2022

Sostenibilità e tecnologia anche per i bagni del futuro. L’8° edizione raggruppa 172 espositori che presenteranno il  il meglio della produzione internazionale: dai mobili e accessori alle cabine doccia, dalla porcellana sanitaria ai radiatori, dalla rubinetteria alle vasche da bagno. Rubinetti smart, vasi rigorosamente rimless, dispositivi touch e a riconoscimento vocale, specchi interattivi, saranno in primo piano. E inoltre, docce walk-in, sistemi integrati con mensole a scomparsa e accessori, radiatori come sculture. Anche il bagno si integra con il living attraverso il design, con materiali e forme mutuate dagli arredi dei soggiorni. Accanto al rosa e al verde, sempre in primo piano, troviamo il bianco e tinte unite audaci e sature, dal blu al verde fino al grigio scuro e al nero.

Salone del Mobile Milano 60°
Collezione RAK-Valet  by RAK Ceramics, design Patrick Norguet

S.Project 2022 – laboratorio di tendenze

Alla sua 2° edizione, S.Project si conferma come punto di riferimento a livello internazionale per le soluzioni del progetto d’interni. 90 espositori proporranno prodotti di design e soluzioni decorative e tecniche per i progetti di interni. Forse si tratta dell’area che più delle altre andrà tenuta d’occhio per le tendenze. Tra queste, affiora il desiderio dello “spazio nido” coordinato e fluido, che unisce non solo gli spazi interni, ma include anche l’esterno. La proposta di materiali e rivestimenti sarà davvero ricca e innovativa: superfici nanotecnologiche e agglomerati di ultima generazione andranno in scena accanto ai materiali della tradizione come marmo e legno. Le carte da parati evolveranno da uno stile digitale a motivi tattili con texture dense e ruvide.

Eventi della 60° edizione del Salone del Mobile

L’area S.Project ospiterà l’installazione “Design with Nature”, immaginata e curata dall’architetto Mario Cucinella per celebrare i 60 anni del Salone del Mobile. Si tratta di un percorso emozionale e progettuale all’insegna del riciclo e dell’upcycling, che si inserisce nel dibattito sul valore dell’abitare sostenibile. 

Tra gli eventi che si svolgeranno in città, citiamo l’allestimento Camera Oscura, firmato da Davide Rampello con Rampello & Partners Creative Studio. Si tratta di un’installazione audiovisiva che illustra gli 11 principi istituzionali del Salone: Emozione, Impresa, Qualità, Progetto, Sistema, Comunicazione, Cultura, Giovani, Ingegno, Milano, Saper Fare. Alla Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale.

5 Maggio 2022 / / La Gatta Sul Tetto

Anche un piccolo terrazzo può diventare confortevole ed accattivante, se si scelgono arredi outdoor eleganti e di design. Le collezioni adatte a piccoli spazi firmate Higold.

Arredi outdoor eleganti
Collezione FANCY by Higold

A differenza di un grande terrazzo o di un giardino, un piccolo spazio deve essere ben progettato, fino all’ultimo millimetro. L’ottimizzazione è la chiave per i piccoli spazi, e gli esterni non fanno eccezione. In termini di arredo, i mobili saranno limitati e preferibilmente collocati contro un muro o alle estremità, in modo da facilitare la circolazione. La scelta degli arredi dipende innanzitutto dalle attività che si vogliono svolgere all’esterno. Mangiare, rilassarsi o coltivare fiori e ortaggi sono solo alcune delle possibilità, ma è necessario fissare delle priorità, visto il poco spazio a disposizione. Inoltre, anche la forma del nostro piccolo spazio outdoor sarà determinante nella scelta degli arredi. Ecco alcuni consigli per progettare il balcone in base alle dimensioni e alla forma, ispirandoci alle collezioni per piccoli spazi firmate Higold. 

Arredi outdoor eleganti per un balcone o un piccolo terrazzo

Gli arredi proposti da Higold hanno una caratteristica in comune, che riguarda anche le collezioni studiate per spazi in formato “small”: l’eleganza. Del resto, anche un piccolo terrazzo può diventare confortevole ed accattivante, scegliendo arredi outdoor eleganti e di design. 

Balcone o terrazzo, le differenze

Per definizione, un balcone è un elemento calpestabile che sporge dalla facciata di un edificio, protetto da un parapetto. Per le sue caratteristiche strutturali, un balcone non può estendersi troppo verso l’esterno, mentre in larghezza può correre senza limiti lungo la facciata dell’edificio. Il terrazzo, o terrazza, si differenzia dal balcone in quanto fa parte della struttura dell’edificio. In genere si tratta della copertura totale o parziale di un fabbricato, e per questo può svilupparsi in qualsiasi forma e dimensione. Esiste poi una categoria particolare di terrazze, dette “a tasca”, che sono incassate nel corpo del tetto a spiovente.

Creare un angolo relax

Se pensate che sia impossibile creare un angolo relax in uno spazio ridotto, allora non avete visto il sofà angolare della collezione Caribbean di Higold. La seduta ha una profondità di 79 cm, è lunga 176 cm e l’estremità è dotata di un pratico piano di appoggio in legno teak. La struttura in alluminio verniciato è leggera ed essenziale, come pure i comodi cuscini rivestiti in tessuto tecnico grigio scuro. Collocato in uno degli angoli del balcone, grazie all’ingombro minimo permette di realizzare un comodo salotto all’aperto.

Arredi outdoor eleganti
Sofà angolare collezione CARIBBEAN by Higold

Nel caso del terrazzo, lo spazio più generoso consente la creazione di veri e propri angoli conversazione, come quelli delle collezioni Gloria e Hestia. Entrambe si distinguono per le dimensioni contenute e per le colorazioni fresche e accese. I vari elementi, quali la poltrona, i divanetti, i tavolini di dimensioni e forme diverse, permettono di creare innumerevoli configurazioni. La struttura in alluminio verniciato dal design rigoroso è ingentilita dalla presenza della corda intrecciata, un dettaglio di stile capace di dare un tocco di eleganza inconfondibile.

Zona pranzo per ogni spazio

Sedie collezione FANCY by Higold

Se si preferisce invece allestire una zona pranzo, allora la scelta cade sulle sedie e sul tavolo della collezione Fancy. Il tavolo montato su piedistallo permette di ridurre l’ingombro a terra, e con le sue dimensioni di soli 74,5 x 74,5 è perfetto per spazi non proprio generosi. Le sedie sono composte da una struttura in tubolare di alluminio dalle linee fluide e da un intreccio in textilene per seduta e schienale. Le sedie Francy  misurano 63,5 x 58 cm e sono declinate in 5 colorazioni. Un’altra soluzione interessante è rappresentata dai tavoli alti per angolo bar, che in genere sono poco profondi. A seconda dello spazio, si possono addossare al muro o appoggiare al parapetto. La collezione Airport, disegnata da Nicolas Thomkins, propone un tavolo bar profondo 60 cm, con gli sgabelli coordinati. Considerando un minimo di 60 cm di ingombro totale per lo sgabello e la circolazione, l’angolo bar si può allestire già in un balcone profondo 120 cm.

Arredi outdoor eleganti
Dining car collezione AIRPORT by Higold

Se lo spazio lo consente, l’arredo si può completare con il dining car, sempre della collezione Airport. Largo solo 40 cm e montato su ruote, è un complemento utile e pratico che può fungere da ulteriore piano d’appoggio. Inoltre, la collezione Airport ha un design originale, dato dalla lamiera ondulata, un materiale leggero e resistente, utilizzato per costruire la flotta aerea della Junkers Airplane Company di Dessau. 

Puntare su arredi modulari, pieghevoli e multifunzione

In ogni caso, gli elementi che più ci vengono in aiuto quando lo spazio è ridotto, sono gli arredi modulari, pieghevoli e multifunzione. Abbiamo già parlato dei salotti modulari in un precedente articolo, mentre ancora non vi ho suggerito l’utilizzo di una sedia che non può mai mancare in esterno. Si tratta della seduta Clint, la classica sedia pieghevole da regista, con i suoi caratteristici traversi a forma di X.

Arredi outdoor eleganti
Collezione CLINT by Higold

L’eleganza assoluta e il confort distinguono questo modello da tutti gli altri presenti in commercio. Del resto, la collezione, che comprende anche un pratico tavolo pieghevole, è firmata da Nicolas Thomkins. La struttura, leggera e resistente,  è costituita da un profilo piatto in alluminio, mentre i braccioli sono rifiniti con una fascia in legno teak. Lo schienale e la seduta sono realizzati con una morbida imbottitura in textilene, con cuciture a striscie parallele.

Tavolino multifunzionale ICOO by Higold

Per finire, un pratico jolly che può fungere da complemento per tutte le soluzioni di arredo che vi ho proposto. Si tratta di Icoo, un elemento multifunzione che si trasforma, secondo le esigenze, in tavolino da appoggio, vaso per fiori, portaoggetti o portaghiaccio, utilizzando l’apposito cestello. Icoo è realizzato in alluminio anodizzato o verniciato a polvere, ed è dotato di un coperchio in teak, combinazione di materiali che rappresenta la cifra stilistica inconfondibile di Higold.