Letteralmente, Ikebana significa “fiori viventi” ed è un’antichissima arte le cui origini provengono da Cina e India, per poi diffondersi maggiormente in Giappone. Consiste nel disporre in vasi elementi naturali come rami, foglie e fiori, seguendo certi criteri
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Composizioni di Thai Thomas Mai Van
Inizialmente questa arte era praticata soltanto dai monaci buddisti, che usavano rami allungati verso l’alto a simboleggiare l’ascesa e la spiritualità, estendendosi solo successivamente alle altre classi sociali. Da qualche decennio se ne sente parlare anche da noi, ma c’è da dire che abbiamo un ideale di bellezza molto diverso rispetto a quello del mondo orientale, dove si ricerca l’essenzialità e il minimalismo. Infatti anche le composizioni floreali prevedono l’utilizzo di pochi elementi.
Ma questa arte giapponese è qualcosa di più del mero disporre i fiori. La composizione che si crea ci collega con la natura a livello spirituale, in una devozione assoluta che ci consente di entrare in contatto con il nostro io e col mondo che ci circonda.
Composizioni di Nu Pham
Come disporre gli elementi principali
Nonostante l’ikebana sia una disciplina che lascia molto spazio alla creatività di ciascuno, ci sono alcune regole base da rispettare. Si segue spesso la disposizione a formare un triangolo, perché simbolicamente rappresental’armonia tra uomo e universo.
Sono 3 gli elementi principali:
Si inizia con quello più importante e lungo della composizione che rappresenta il cielo: lo Shin. Dovrebbe essere alto una volta e mezza il diametro del vassoio che stiamo usando e viene fissato con una inclinazione di 15° a una particolare base con spilli detta Kenzan.
Ph. Trisha Sprouse
Accanto al cielo viene messo uno stelo di media altezza, detto Soe, solitamente pari a 2/3 di quello alto. Va posizionato con un’inclinazione di 45° e in modo da tendere verso il primo. Rappresenta l’uomo che appunto tende verso il cielo.
Ph. Trisha Sprouse
Infine viene posizionato di fronte agli altri due e con un angolo di 75°, l’elemento più corto chiamato Hikae. Rappresenta la terra ed è circa 2/3 la lunghezza del Soe.
Ph. Trisha Sprouse
Alcuni stili Ikebana
Esistono vari stili dell’Ikebana, dovuti alle numerose scuole che sono nate nel corso degli anni. Il più noto e antico è il Rikka, che significa “fiori in piedi” e prevede l’impiego di 3 elementi principali e 4 secondari. Sono composizioni molto verticali e di grandi dimensioni.
Composizioni di Thai Thomas Mai Van
Quando i fiori sono disposti in un vaso largo e basso, sempre aiutati dal Kenzan, si tratta dello stile Moribana, tra quelli nati più di recente e che infatti ha risentito più di tutti dell’influenza occidentale. Cambiano le inclinazioni degli steli viste prima e ci sono varianti e figure diverse anche all’interno dello stesso stile.
Composizioni di Thai Thomas Mai Van
Le disposizioni in vasi alti e stretti sono chiamate Nageire e di solito includono meno elementi.
Composizioni di Thai Thomas Mai Van
Chabana invece è lo stile più classico, tipico della cerimonia del Tè. È un piccolo vaso che prevede quasi sempre un unico fiore proprio per far sì che l’attenzione sia concentrata solo sulla bellezza del fiore.
Composizione di Luca Ramacciotti
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Per illuminare l’esterno le lampade portatili e le ghirlande contribuiscono a creare atmosfere suggestive e festose in giardini e terrazzi.
Lampada a sospensione per esterno BIG PUFF, design Radek Achramowicz e Anna Siedlecka by puff buff, collezione Inflate
Un’attenta cura dell’illuminazione esterna è essenziale per godere appieno del giardino. Soprattutto nei mesi estivi, quando le serate con gli amici e la famiglia tendono a protrarsi fino a tarda sera. Oggi le lampade da esterno combinano prestazioni tecniche e design sofisticato, influenzano l’atmosfera del giardino allo stesso modo di un accessorio decorativo. Ecco una carrellata di alcune delle più belle lampade progettate appositamente per l’esterno, cominciando dall’illuminazione conviviale.
L’illuminazione del giardino diventa portatile
Con la giusta illuminazione, l‘esterno può diventare uno spazio abitativo aggiuntivo, un’estensione della casa che non deve essere trascurata. Negli ultimi anni, il confine tra interno e giardino è diventato sempre più labile, con la conseguente comparsa di oggetti ibridi che si trovano a proprio agio sia su una terrazza estiva che in salotto. Alcune luci da esterno sono quindi nomadi, realizzate con materiali ultraleggeri che permettono di spostarle a seconda delle necessità – come lanterne, lanterne e altre lampade da tavolo. I LED e i sistemi solari hanno permesso la nascita di questi prodotti wireless. Questa nuova illuminazione portatile e quindi più adatta agli stili di vita odierni.
Lampada a sospensione per esterno a LED JUNE, design Emiliana design studio, by VibiaLampada a sospensione per esterno in metacrilato LADY GALALA outdoor, design Peluffo & Partners Architettura, by Martinelli Luce
Le lampade a sospensione possono essere spostate in base alle proprie esigenze.
Non è più necessario sedersi vicino a una presa di corrente per rimanere illuminati: le nuove lampade a sospensione nomadi stanno rivoluzionando la nostra vita quotidiana. Senza fili, queste luci possono essere appese ad alberi o travi e possono quindi seguire i nostri spostamenti fuori casa, ad esempio per un picnic o una festa notturna.
Lampada a sospensione a LED in polietilene BOLLEKE, design Nathalie Schellekens, by Fatboy
Atmosfera festosa con le ghirlande
Le ghirlande permettono di illuminare l’esterno e di creare un’atmosfera festosa e conviviale. Non c’è niente di meglio di un filo di luci per portare lo spirito della “guinguette” in giardino. Questi modelli deliziosamente retrò possono essere facilmente appesi ai rami di un albero o sotto una pergola per illuminare l’esterno con un tocco di festa. Tuttavia, fate attenzione alle dimensioni della ghirlanda se la presa più vicina è a diversi metri di distanza.
Ghirlanda ALLEGRA by NewgardenGhirlanda AURORA by Newgarden
Illuminare l’esterno con le lanterne
Le lanterne ispirate alla cultura giapponese hanno da tempo conquistato terrazze e giardini con la loro luce naturalmente soffusa. Tuttavia, queste lanterne non sono più realizzate con la tradizionale carta di riso, ma in alluminio, rattan o PVC, materiali resistenti alle intemperie.
Lampada da tavolo per esterno a LED in polietilene a batteria KIKI, design Paola Navone, by Martinelli LuceLanterna multiuso MAYDAY OUTDOOR, design Konstantin Grcic, by FlosLampada da terra per esterno in bambù TAKE A WAY, design Arik Levy, by Forestier
Modulare il giardino con le lampade da tavolo
Da qualche stagione, le lampade da tavolo che popolano i nostri interni sembrano essere andate in esilio all’esterno. Queste luci di nuova generazione vengono utilizzate sui davanzali e sui tavolini per illuminare le feste in giardino. Decisamente decorative, queste piccole lampade non hanno problemi a trovare posto in salotto quando l’estate volge al termine.
Lampada da tavolo a LED a batteria in alluminio LUXCIOLE SMALL, design Hervé Isle de Beauchaine, by HISLELampada da tavolo in metallo e vetro soffiato a batteria KNOT BATTERY, design Chiaramonte Marin, by BROKISLampada da tavolo a LED in polipropilene EDISON THE MINI by FatboyLampada da tavolo per esterno a LED in polietilene BUOY, design Margus Triibmann, by KEHA3
Numerose e sostanziose le novità per l’arredobagno presentate da Ceramica Cielo al Salone Internazionale del Mobile di Milano 2022.
Collezione Mare
Scopriamo le novità presentate da Ceramica Cielo al Salone Internazionale del Mobile di Milano 2022 per l’arredobagno. Nel bellissimo stand, che ho avuto la fortuna di visitare, fanno capolino mobili e lavabi dal design accattivante, soluzioni audaci e colori ricercati. Protagonista, la ceramica, declinata in forme, spessori, finiture dal mood contemporaneo e senza tempo, e accostata con raffinatezza ad altri materiali, come il legno o il metallo.
Il colore, cifra stilistica distintiva di Ceramica Cielo
I colori applicati alle ceramiche sono la cifra stilistica che contraddistingue le proposte di Ceramica Cielo. Dal 2013 l’azienda ha avviato una ricerca sui colori e sulle superfici, mettendo a punto le “Terre di Cielo”, una gamma cromatica e di superfici, adattabili agli articoli ceramici del catalogo Cielo.
Grazie a un processo innovativo, la composizione chimica standard degli smalti è stata convertita in un’ampia gamma di colori, che possono essere arricchiti di volta in volta con nuove sfumature. Oltre ad essere uno strumento utile per venire incontro alle esigenze di designer e architetti, Terre di Cielo asseconda il desiderio di tornare alla natura. Le 16 tinte opache della palette sono infatti ispirate a colori terrosi, come Basalto, Pomice, Tufo, Arenaria, cui si aggiungono suggestioni vegetali come Tabacco, Muschio o Salvia. Oggi il catalogo si arricchisce di un’altra gamma di colori in finitura lucida, Le Acque di Cielo, disegnata dai direttori artistici Andrea Parisio e Giuseppe Pezzano. La palette offre sei vibranti colori, sempre ispirati alla natura: Oltremare, Smeraldo, Alga, Corallo, Ninfea e Anemone.
Le nuove collezioni
Cominciamo da Tiberio, un punto d’acqua originale in formato totem, che va a integrare la collezione I Catini. Progettato da Andrea Parisio e Giuseppe Pezzano, presenta un bacino ovale inserito in un sostegno in legno curvato. Tiberio si inserisce nella nuova tendenza che rivoluziona i totem.
Trend alert: i lavabi totem, monolitici in passato, sono sempre più spesso composti da due elementi distinti, una vasca e un fusto, come una colonna.
Collezione Tiberio
Abbiamo poi la collezione Marcel, disegnata sempre dai due direttori artistici, che strizza l’occhio al passato. Ispirato a Marcel Breuer, uno dei maestri del Bauhaus, Il lavabo Marcel combina il rivestimento in paglia di Vienna intrecciata con una struttura in frassino curvato, mentre il bacino in ceramica presenta una forma geometrica morbida che si adatta al design del mobile. La collezione è completata da un mobile a specchio a parete, con struttura in frassino curvato e citazione della paglia di Vienna.
collezione Marcel
La collezione Mare, design Matteo Thun e Antonio Rodriguez, è composta da tre lavabi ovali sospesi e da da tre lavabi da appoggio, uno tondo, uno ovale e uno rettangolare. Il design minimalista ed essenziale si estende anche ai sanitari che completano la collezione, da un WC sospeso o freestanding e da un bidet. I sanitari sono disponibili anche nella versione rimeless, grazie alla alla tecnologia Rimless 2.0 brevettata dall’azienda.
La collezione Theo intercetta con stile un’altra tendenza che anima il design attuale, quella dei mobili destrutturati. Disegnata dal duo Andrea Parisio e Giuseppe Pezzano si ispira al movimento artistico moderno De Stijl, fondato da Piet Mondrian e Theo van Doesburg. Forme semplici, composizione articolata in piani e linee, dialogo tra cromie, caratterizzano i mobili da bagno Theo, realizzati in multistrato. Completano l’insieme la bacinella in ceramica e lo specchio contenitore, ovale o rettangolare. La serie offre innumerevoli possibilità di configurazione, grazie alla combinazione dei diversi elementi, finiture, colori e dimensioni. Il mobile è declinato in sette modelli: cinque per le versioni da terra, che prevedono tre lunghezze , e due per le composizioni sospese, Theo 70 e Theo Mini, un delizioso lavabo extra small.
Trend alert: mobili destrutturati. In concreto, si tratta di un mobile che gioca con le forme dei diversi spazi di contenimento per staccarsi dalla classica forma rettangolare. L'effetto è quello di avere mobili leggeri dai volumi dinamici.
collezione theo
E a proposito di lavabi extra small, anch’essi di tendenza, Ceramica Cielo presenta la collezione Les Petites. I lavabi extra small, in generale, sono montati su gambe metalliche o semplicemente sospesi, ma sistematicamente dotati di ripiani per una maggiore funzionalità. La versione di Ceramica Cielo è caratterizzata da una grande personalità, grazie al gioco tra i piani orizzontali e i montanti verticali in metallo. La collezione comprende tre varianti: un lavabo quadrato e due lavabi ovali, tutti dotati di un supporto per asciugamani e da un piano di appoggio.
Trend alert: lavabi extra small funzionali e di design per piccoli spazi.
collezione les petites
Ceramica Cielo, design, materiali e artigianalità dal 1999
Ceramica Cielo è stata fondata nel 1999 a Fabrica di Roma (Viterbo) da Alessio Coramusi, discendente di una famiglia di ceramisti. Fin da subito si distingue per l’accurata selezione dei materiali, l’attenzione ai dettagli, la qualità del design e per l’equilibrio tra innovazione e artigianalità. Rendere l’ambiente bagno protagonista e dargli una nuova immagine è uno degli obiettivi prefissati, ormai pienamente raggiunto. Lo stile sofisticato, il design unico, dai lavabi alle vasche, dai sanitari ai mobili fino agli accessori, contribuiscono a realizzare stanze da bagno ricercate e al tempo stesso funzionali e luoghi di benessere. Negli anni, Ceramica Cielo ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali per il design. Possiamo citare, tra i più recenti, Archiproducts Design Awards 2021 e Red Dot Design Awards 2021.
La partenza per le vacanze si avvicina ma non tutti hanno portato a termine i preparativi, sistemando ad esempio la casa in vista dell’estate. Il pensiero va subito alle utenze, alle bollette da pagare e alle faccende domestiche: tutto deve esser sistemato prima di andar via, per evitare problematiche ed eventuali urgenze da gestire al rientro.
In questa piccola guida prenderemo in considerazione ogni singolo aspetto sopra citato, per capire come gestire al meglio e lasciare la casa prima della partenza.
Come sistemare casa prima della partenza per le vacanze: consigli utili
Le vacanze rappresentano un importante momento di relax per tutti. Per questo motivo vanno godute appieno, lontano dai pensieri, soprattutto quelli relativi al lavoro e alla casa. In questa ottica, è necessario pianificare nei minimi dettagli la vacanza: se non ci si sente capaci di fare da soli, ci si può sempre rivolgere a un’agenzia di viaggi. Nel mentre, meglio ottimizzare il tempo rimanente per riordinare la mente e non perdere di vista nessun dettaglio. Per non farsi cogliere impreparati, inoltre, è opportuno considerare sempre dei possibili imprevisti, agendo, ove possibile, in modo preventivo.
Per quel che riguarda la casa, i consigli sono tanti: in cucina, ad esempio, occhio al cibo in scadenza. Infatti, è importante limitare gli sprechi alimentari nonché i possibili cattivi odori; meglio tenere in dispensa solo cibi a lunga conservazione come pasta o tonno in scatola. Se si parla di conservazione degli alimenti, poi, va precisato che è di fondamentale importanza anche la pulizia del frigo: prima di partire, infatti, bisogna sgomberarlo totalmente e disattivarlo.
Tolta la corrente a tutti gli elettrodomestici, è bene non dimenticare di controllare eventuali perdite di acqua e, soprattutto, di gas. Un importante modo per gestire le utenze e le faccende domestiche prima della partenza, e non solo, è quello di tenere sotto controllo i consumi domestici, acquisendo anche ulteriori informazioni a riguardo, fornite in alcune guide ad hoc, come ad esempio quella proposta da ENGIE sull’all’autolettura del gas. A questo punto non resta che lasciare una copia delle chiavi di casa a qualcuno di fidato per qualsiasi evenienza e dare il via alle ferie.
Ottimizzazione delle pulizie, pianificazione e risparmio
Quando si parla di gestione della casa pre-partenza, un altro prezioso consiglio è quello di lavare e stirare tutta la biancheria sporca, così da non essere sovraccaricati al ritorno e mantenere il perfetto igiene dell’appartamento. Solo con un’attenta programmazione della pulizia di tutti gli ambienti domestici, infatti, si può evitare di venire sopraffatti da polvere, cattivi odori o germi. Quindi: carta, penna e voglia di fare.
Infine, per limitare un aumento dei consumi durante l’assenza dovuta alle vacanze, è bene imparare alcune pratiche sostenibili, a partire dallo spegnimento dell’interruttore o direttamente del quadro generale (se non si hanno allarmi o telecamere di sicurezza). A seguire, si suggerisce di caricare la lavastoviglie e la lavatrice solo se sono al massimo della loro capienza e a basse temperature, con programmi che vadano da un minimo di 30 a un massimo di 40 gradi. Con ogni singolo accorgimento sarà possibile passare una vacanza scevra dai pensieri negativi, dalle ansie di tutti i giorni, dallo stress delle bollette e da ogni preoccupazione che possa inquinare il tempo destinato al relax.
Visitiamo un appartamento moderno e ricercato ispirato all’arte di Kaws, ristrutturato dall’architetto Nikita Petrushko a Varsavia.
Moderno e ricercato, eppure funzionale, questo appartamento è frutto di un progetto audace di Nikita Petrushko. Pur essendo un appartamento moderno, è ricco di dettagli decorativi. Innanzitutto le citazioni dell’arte di Kaws, artista contemporaneo originario di New York che basa la sua poetica su una personale interpretazione della pop art. Lo vediamo nelle due statue giganti a forma di orso o nella stampa nel disimpegno.
La distribuzione degli spazi
La zona giorno occupa quasi tutto lo spazio di questo appartamento, che è di dimensioni modeste. L’architetto ha conciliato sala da pranzo, soggiorno e cucina nello stesso spazio e ha differenziato gli ambienti in modo che non si mescolassero, ma allo stesso tempo ha stabilito un’armonia tra loro, utilizzando toni complementari. In questo progetto è evidente la combinazione di tre stili: classico, moderno e futuristico, integrati in modo armonioso ed interessante. Il pavimento in legno richiama lo stile classico, così come i mobili della cucina. La palette oscilla tra toni neutri, materiali naturali e accenti di colore. Nei disimpegni, un gioco di specchi aiuta ad allargare lo spazio e a diffondere la luce proveniente dalle tre grandi finestre.
Gli arredi DelightFULL e Essential Home
Per compensare la semplicità e le dimensioni della casa, Nikita ha puntato soprattutto sull’arredamento e sull’illuminazione, affidandosi a DelightFULL e Essential Home, di cui vi ho già parlato in diverse occasioni.
Partendo dalla sala da pranzo, abbiamo in primo piano l’incredibile tavolo da pranzo Bertoia by Delightfull, un imponente e grande tavolo in marmo con gambe affusolate. Attorno al tavolo, la sedia a tre gambe Henry, sempre di Delightfull, in legno massiccio, rivestimento in velluto.
Il soggiorno è un ambiente contemporaneo e senza tempo, dominato da un divano classico abbinato alla poltrona Marco, una poltrona comoda ed elegante. Pur essendo uno spazio con molta luce naturale, l’illuminazione DelightFULL fa la differenza, poiché esalta il tocco classico di questa stanza con i suoi toni dorati.
Completa l’arredo il tavolino Franco, ricco di dettagli e dal design elegante e divertente al tempo stesso.
In anteprima alla MDW 2022, Ex.t ha presentato la collezione Swing, disegnata da Fabio Fantolino, che traduce il fascino del passato in un linguaggio contemporaneo.
Il design poetico e minimalista di Ex.T torna ad incantare il pubblico alla 60a edizione del Salone del Mobile di Milano. Nello stand dell’azienda italiana abbiamo potuto ammirare in anteprima Swing, la collezione disegnata da Fabio Fantolino. Inoltre, debuttano anche la vasca Beam di Sans Nom – Studio Salaris e lo specchio Flûte di Samuel Wilkinson.
Collezione Swing di Fabio Fantolino per Ex.T
La collezione Swing traduce il fascino del passato in un linguaggio contemporaneo. Linee spezzate e curve si alternano in una reinterpretazione delle forme del primo Novecento, articolate in una versione aggiornata e funzionale. Grande attenzione ai dettagli, versatilità e funzionalità si combinano con materiali senza tempo come il legno di rovere, accostati a elementi LivingTec®, una solid surface di ultima generazione, restituendo dinamismo ed espressività all’ambiente. Il mobile da bagno conferma la tendenza che vede ingombri ridotti al minimo e forme destrutturate. Semplice e leggero, è costruito attorno alla forma del rettangolo con un solo angolo smussato, ripresa dalle specchiere. Declinato nelle versioni a doppio lavabo e singolo, sospeso e per lavabi da appoggio, si può avere con cassetto oppure vuoto e attrezzato con un’asta porta asciugamani. Per quanto riguarda i colori, facciamo affidamento alla ricercata palette che è una delle cifre stilistiche di Ex.T. Giallo ocra, verde foresta, azzurro polvere e bianco burro in questo caso abbinati al noce.
La vasca si ispira alle caratteristiche dei primi tini metallici e reinterpreta in chiave moderna le strutture delle primissime vasche di fine Ottocento e inizio Novecento, con tanto di piedini tradizionali reintrodotti in sfere di legno. In poche parole, l’eleganza delle stanze da bagno del passato interpretata in chiave contemporanea.
Le altre novità Ex.T 2022
Oltre a Swing, Ex.T ha presentato la vasca Beam e lo specchio Flûte. Disegnata da dagli studi Sans Nom e Salaris, la vasca Beam poggia su un basamento in metallo dal profilo architettonico, che contrasta con le linee morbide del corpo in Livingtec®. Il vassoio in metallo, dotato di un alloggiamento per le pietre porta sapone e di un gancio metallico, aggiunge un tocco di unicità e praticità. Lo specchio Flûte nasce dalla creatività del designer britannico Samuel Wilkinson. È caratterizzato da linee minimaliste e profili sottili accostati ad un contenitore profondo dalle prpozioni classiche, celato da ante a specchio. I due tubi in vetro posti alla base e alla sommità emettono una luce calda e diffusa.
Ex.T, design poetico e contemporaneo per il bagno
Ex.t è l’approdo di una lunga storia che si è consolidata nel corso di tre generazioni. Allora come oggi, la sfida rimane la stessa: promuovere un nuovo concetto di bagno che interpreti al meglio la vita contemporanea. Modularità, versatilità e funzionalità sono le caratteristiche principali proposte dal marchio, che offre un’idea di bagno come spazio vitale e dinamico, capace di trasformarsi e rinnovarsi.
Crea prodotti in cui le radici tradizionali del made in Italy convivono con le ultime tendenze del design e della tecnologia. Alla costante ricerca di nuovi talenti, il marchio collabora con numerosi designer internazionali scelti per il loro approccio innovativo. Possiamo citare serie di successo come Rest di Norm Architects, Ribbon di Sebastian Herkner, Frieze di Marcante-Testa, Nouveau di Paola Vella e Ellen Bernhardt. -qui trovi l’articolo sulle collezioni 2021-.
Mobili, vasche, lavabi e accessori dal mood contemporaneo e dalle linee semplici, ingegnosi, originali, delicatamente colorati. Questo è senza dubbio il punto di forza di Ex.T. Siamo immediatamente sedotti dal suo design poetico e minimalista.
Legno massello, lamellare, multistrato, truciolare, assi, pannelli. Sono solo alcuni dei termini che indicano il legno e i derivati del legno. Mini guida.
Pannelli in legno by Antico Trentino
Dopo aver analizzato le caratteristiche del legno e le specie più utilizzate per costruzioni e arredamento, vediamo i materiali derivati del legno. Per derivati del legno si intendono tutti i prodotti realizzati assemblando porzioni di legno e/o scarti per formare pannelli. Vi consiglio innanzitutto la lettura dell’articolo citato, così da potervi fare un’idea più precisa di che cosa è il legno e di come viene trasformato.
Legno e derivati del legno, i formati in legno
Vediamo i materiali e i prodotti realizzati a partire dal legno e impiegati nei settori delle costruzioni e degli arredi:
Legno massello
Il legno massello è il pezzo ricavato dalla parte più interna e resistente del tronco, il durame. Essendo il durame ricco in tannini e resine, è più scuro rispetto al resto della pianta. Fanno eccezione gli alberi a durame indifferenziato, come l’abete -escluso il Douglas-, la betulla, il faggio, il frassino, il pioppo. E’ utilizzato per realizzare mobili di pregio, se ricavato da specie come il noce, il castagno, l’olmo e il ciliegio. Per le costruzioni le travi in massello più comuni sono quelle ricavate da abeti, larici, la quercia nelle varietà rovere, roverella, farnia e cerro.
1140, Tavolo in legno massello, design Werner Aisslinger per Thonet
Legno massiccio
Il legno massiccio è ricavato dal tronco intero, e comprende sia il durame che l’alburno, ovvero la parte più esterna. Rispetto al massello, nelle specie a durame differenziato, si possono avere tavole con notevoli differenze di colore. Questa caratteristica, specie nei legni più pregiati, può essere sfruttata a scopo decorativo. Non sempre il legno massiccio è più economico rispetto al legno massello: una tavola in massello di pino sarà sempre meno costosa di una tavola in ciliegio massello.
Legno lamellare
Il legno lamellare si ottiene incollando a caldo e a pressione almeno tre “lamelle” di legno massello tra loro. Grazie a questa tecnica, messa a punto nel secolo scorso, si ricava un materiale dalle qualità straordinarie. Rispetto al massello, si ottengono travi o elementi curvi della lunghezza desiderata e prive di nodi e fessure, in quanto si selezionano lamelle prive di difetti. Resistenti, durevoli e versatili, trovano applicazione soprattutto nell’edilizia.
Tetto in legno lamellare – EdilPalmieri
Pannelli in legno
Pannelli in legno massello o massiccio
I pannelli in legno massiccio sono costituiti da uno o tre strati di legno massello o legno massiccio. Il pannello monostrato è costituito da listelli di legno massello incollati e pressati, selezionando anche le zone con presenza di nodi. Nell’arredo, vengono utilizzati raramente per i mobili, più spesso nei piani per cucine. I pannelli a tre strati sono solitamente in legno massiccio, incollati e pressati e disposti con le fibre perpendicolari tra uno strato e l’altro. Questi prodotti sono molto più stabili rispetto al legno massello o massiccio, più soggetti a deformazioni.
Piallacci
Il piallaccio è un foglio di legno sottile, dallo spessore variabile da 0,6 a 2 mm. A seconda della tecnica con cui vengono ricavati si distinguono in tranciati e in sfogliati. I piallacci più sottili ricavati da legni nobili sono impiegati per l’impiallacciatura, mentre i più spessi sono utilizzati per realizzare pannelli di compensato e multistrati.
Piallaccio di legno
Paniforti
I paniforti sono pannelli formati da un’anima di listelli o di lamelle di legno ricoperti sui due lati da un piallaccio sottile o da un compensato disposto con venatura perpendicolare. I paniforti sono disponibili in diversi spessori, da 13 mm fino a 5 cm. I paniforti sono molto robusti e resistono alla flessione, per questo vengono utilizzati per piani ampi, come i top dei tavoli, le porte e le ante di armadi.
Compensato e multistrato
Il compensato è un pannello costituito da 3 fogli di legno incollati tra loro con fibre incrociate. Lo spessore varia da 3 a 6 mm, e i legni utilizzati sono il pioppo, il faggio e la betulla. Il multistrato è un pannello di compensato realizzato con almeno 5 strati di piallaccio. Lo spessore varia dai 12 ai 30 mm, e in commercio ne esistono di tipi diversi, a seconda del legno utilizzato. In alcuni casi si trovano pannelli con una o entrambe le facce esterne rivestite con legni più pregiati. Oppure, si trovano rivestimenti melaminici, laminati, formica, plastiche o ABS, soprattutto nell’arredo.Il compensato attira l’attenzione dei designer già negli anni Trenta, grazie agli esperimenti condotti da Alvar Aalto. Tuttavia, è negli anni del dopoguerra, con i designer scandinavi Arne Jacobsen, Eero Arnio, Ilmari Tapiovaara, e con le sedie prodotte da Thonet, che il compensato entra di prepotenza tra i materiali più in voga.
Si tratta di un compensato realizzato con legni resistenti all’umidità e incollato con colle particolari, dette fenoliche. Un tempo utilizzato esclusivamente nel settore nautico, oggi trova applicazione negli arredi da esterni e per interni soggetti ad umidità.
Panelli realizzati con paste e fibre di legno
MDF (Medium density fiberboard)
Sono i più diffusi ed apprezzati tra i pannelli in fibra di legno. Si ottengono pressando con resina e colla ad alte temperature una pasta in fibra di legno. Questi pannelli resistenti e indeformabili trovano un vasto utilizzo nell’edilizia e nell’arredo, e consentono illimitate possibilità di personalizzazione. Possono essere laccati, verniciati o rivestiti con piallacci o melaminici, laminati, formica, plastiche o ABS. In commercio esistono tre macro gruppi di MDF:
LDF, bassa densità, minore di 500 e 800 kg/mc
MDF, media densità, tra i 500 e 800 kg/mc
HDF, alta densità, maggiore di 500 e 800 kg/mc
Gli spessori disponibili variano da 19mm a 3 cm.
OSB (Oriented Strand Board)
Sono composti da diversi strati di scaglie di legno lunghe e strette pressate con colla e resina. Si tratta di pannelli non molto resistenti che trovano applicazione nella decorazione d’interni, grazie al loro aspetto particolare.
Truciolare e nobilitato
I truciolati, o legno truciolare, sono pannelli ricavati dai trucioli di legno sminuzzati e impastati con un legante, pressati a caldo. I più ecologici sono quelli legati con lignina, un polimero naturale presente nel legno stesso, il cemento e il gesso. I pannelli legati con resine fenoliche, ureiche e melamminiche purtroppo rilasciano con il tempo un composto inquinante detto formaldeide. Il truciolare ha una vasta utilizzazione nell’industria del mobile, soprattutto per la realizzazione di mensole, ripiani interni e antine, nella versione nobilitata o rivestiti con laminati.
Nobilitato melamminico
Il nobilitato melamminico è un pannello di truciolare, più raramente MDF o OSB, rivestito da uno o entrambi i lati con carta melamminica. Questo rivestimento consta di un foglio sottile impregnato di resina melamminica e stampato con una texture a imitazione del legno. Con l’evoluzione della stampa digitale, oggi in commercio si trovano pannelli rivestiti con carte fantasia o tinta unita. Molto resistente, idrorepellente, economico, è molto utilizzato nell’industria del mobile.
I tamburati sono pannelli formati da un’anima di listelli incrociati tra loro o disposti a nido d’ape, rivestiti da due strati esterni di compensato. Sono più leggeri dei paniforti e sono impiegati soprattutto per porte interne, ante, mobili.
Quaderna, tavolo e panca in tamburato placcato laminato Print, design Superstudio per Zanotta
Pannelli in fibra di legno
I pannelli in fibra di legno sono composti da scarti della lavorazione del legno frantumati e successivamente pressati a secco, ovvero senza collanti. Si tratta di pannelli a densità e flessibilità variabili, sono isolanti, traspiranti e igroscopici, e per questo trovano applicazione nell’edilizia per realizzare intercapedini di isolamento termo-acustico. In commercio esistono pannelli in fibra di legno accoppiati con altri materiali come polistirene espanso, schiume di poliuretano o sughero. Esiste poi una tipologia di pannelli in fibra di legno legati con cemento Portland, usati per muri divisori, rivestimenti portanti, isolamento.
Lo studio di architettura Limdim House Studio ha ristrutturato l’appartamento Brown Box con pareti curve e colori neutri che mirano a creare uno spazio caldo ed accogliente.
Situato in un piccolo angolo della città di Hue, vicino a una zona ricca di siti storici e di famose pagode, l’appartamento ristrutturato dallo studio Limdim House Studio assomiglia ad una graziosa bomboniera. Chiamato affettuosamente Brown Box, combina una tavolozza di colori poco impegnativi, porte ad arco e superfici in terrazzo per creare un’oasi di calma e raffinatezza.
Lo studio ha ristrutturato l’appartamento di 69mq e precedentemente composto da due camere da letto, rimuovendo le pareti divisorie per trasformarlo in una spaziosa abitazione con una sola camera da letto.
Curve e colori neutri per superare il conformismo
Come spiega Minh Huan, architetto dello studio incaricato del progetto:
“Abbiamo trattato lo spazio con l’obiettivo di superare la ripetitività degli appartamenti standard. Nell’ambito della ristrutturazione, abbiamo rimosso le pareti esistenti e al loro posto abbiamo aggiunto dei divisori curvi”.
Le pareti curve sono sormontate da cornici a gradini, una versione contemporanea delle modanature, che hanno lo scopo di eliminare l’asprezza degli angoli della cucina-sala da pranzo open space.
Una nicchia a volta incornicia il lavandino su un piano di lavoro in terrazzo, sormontato da una fila di armadietti pensili color marrone tortora disposti a semicerchio per adattarsi all’alcova. Una parete a volta separa visivamente il soggiorno dalla cucina-sala da pranzo. Una porta ad arco conduce dal soggiorno open space alla camera da letto. Il bagno adiacente alla camera da letto, visibile attraverso una grande finestra circolare, è dotato di una vasca da bagno in terrazzo.
Palette cromatica e materiali
Lo studio ha utilizzato una palette di colori naturali, con tonalità di marrone, beige, bianco e grigio, per creare un look tranquillo e sofisticato.
Il materiale principale è il Terrazzo, composto da un aggregato di cemento Portland, pigmenti, polvere e frammenti di marmo, in una tonalità bianco crema. Sono in Terrazzo i pavimenti, l’isola e il piano della cucina, il lavabo e la vasca da bagno.
Questo stratagemma aiuta a uniformare lo spazio rendendolo percettivamente più grande. Per evitare la monotonia, le pareti sono dipinte con blocchi di colore che creano un piacevole contrasto e mettono in risalto il gioco dialettico tra curve e linee rette. Il contrasto coinvolge anche l’arredo, grazie all’alternanza di mobili e porte laccati lucidi e mobili in legno chiaro. Tutti gli elementi lavorano insieme per creare un’abitazione cittadina elegante e rilassante, il tipo di casa in cui non si vede l’ora di tornare.
Gessi ha presentato le novità per l’ambiente bagno e SPA domestica in uno spettacolare stand al Salone Internazionale del Mobile, in occasione della MDW 2022.
Uno stand spettacolare, quello che Gessi ha innalzato nel padiglione S.Project in occasione della 60° edizione del Salone del Mobile di Milano. Lo stand, esteso su oltre 900mq e sviluppato attorno ad un grande albero, ospitava le novità 2022 per la rubinetteria di alta gamma. Tra piante, schermi giganti, percorsi immersivi, ho potuto ammirare collezioni che testimoniano, ancora una volta, il ruolo di primo piano dell’azienda italiana, ambasciatrice del made in Italy nel mondo.
Bagno e SPA domestica: il programma Gessi Private Wellness
il programma Gessi Private Wellness comprende una vastissima gamma di soffioni e di elementi doccia per idromassaggio, nebulizzazione, cromoterapia, cascata. L’azienda di Serravalle Sesia di è dimostrata pioniera nell’introdurre e sviluppare prodotti per ricreare una SPA a casa propria. Gessi è nota anche per il suo impegno nei confronti del tema della sostenibilità, portato avanti con rubinetterie a risparmio idrico. Eccellenza, innovazione, design, sostenibilità e prestazioni elevate caratterizzano i prodotti del catalogo e del programma Private Wellness, che si arricchisce con una novità assoluta che sigla il ritorno al colore, come dettano le tendenze più attuali.
Collezione Origini
Si tratta della collezione di rubinetterie Origini, declinata in cinque colori iconici per altrettanti ritratti cromatici e triadi da abbinare a piacere. Dal rosa cipria all’argilla greige, dall’ocra al mattone coral fino al verde agave, Gessi propone una palette sofisticata ed attuale applicata a forme essenziali ed estremamente eleganti. La figura geometrica del cerchio si ripete con modularità e ritorna negli inserti intercambiabili, caratterizzati da un gioco di grafie e di effetti materici lucido/opaco.
La collezione comprende una gamma completa di miscelatori per lavabo, il nuovo soffione XL per il wellness, accessori come i porta asciugamani. Per creare un ambiente total look l’azienda ha affiancato alla rubinetteria due lavabi in Cristalplant® dall’effetto soft touch declinati nei cinque colori della palette, oltre al bianco e nero matt.
Collezione Sogni
Il soffione multifunzione Sogni offre un’esperienza di benessere multisensoriale, grazie alla cromoterapia personalizzabile e ai getti d’acqua differenziati, a pioggia, a cascata e nebulizzata rinfrescante. Un gioco di specchi e l’illuminazione LED creano un inganno prospettico amplificando lo spazio.
Shower outfit
Il concetto di total look per il bagno e SPA domestica si estende anche alle cabine doccia su misura, una novità assoluta per l’azienda. Il Woven Metal impreziosisce maniglie, scarichi lineari e le diverse soluzioni per l’apertura. Le finiture e le texture sono abbinabili a tutte le soluzioni e dimensioni, e aggiungono un tocco personale alla stanza da bagno attraverso il ‘metallo tessuto’, una ricercatezza distintiva dell’azienda.
Flush plated limited edition
Infine, per un total look di stile non poteva mancare l’interpretazione per lo scarico del WC. Le placche in “metallo tessuto”, rigate e diamantate, diventano oggetti d’arredo di design. L
Il legno è uno dei materiali più utilizzati nel mondo delle costruzioni e dell’arredamento. Scopriamone le caratteristiche e le specie più usate.
Il legno è uno dei cinque elementi secondo il pensiero taoista e secondo la millenaria medicina cinese. Nell’Europa centrale e settentrionale, le querce erano sacre per le popolazioni celtiche, mentre l’ulivo era centrale per la cultura mediterranea e del vicino Oriente. Il legno accompagna l’evoluzione umana da sempre, fornendo un materiale duttile, versatile, utile per innumerevoli scopi. Tra questi, la possibilità di fornire riparo, dapprima sotto le fronde degli alberi, poi in rudimentali capanne fatte di rami. Con la messa a punto di utensili sofisticati, compaiono costruzioni in legno sempre più elaborate. Sono in legno la struttura del palazzo di Nabucodonosor II a Babilonia, i primi templi greci, i primi ponti romani, le prime chiese, le abitazioni e le infrastrutture. Meno durevole rispetto alla pietra e facilmente infiammabile, con il passare del tempo il legno è stato sostituito da altri materiali. Tuttavia, oggi sta tornando alla ribalta come materiale da costruzione, come potete leggere in questi articoli sulle case in legno.
Cos’è il legno
Il legno è il tessuto che compone i rami, il tronco e le radici degli alberi. Si tratta di una materia naturale costituita da una parte di cellulosa e da una parte di lignina, un polimero organico. La sua composizione chimica è per il 50% di carbonio, per il 45% di ossigeno e per il 5% di idrogeno. Il tronco di un albero si sviluppa in strati concentrici attorno al midollo, una parte spugnosa che trasporta la linfa.
I cerchi che si notano nella sezione del tronco sono detti cerchi di accrescimento. La parte più interna, detta durame, è composta da cellule morte e fornisce il legno più stabile, eccettuati i cerchi immediatamente contigui al midollo. La parte esterna invece è detta alburno, ed è composta da cellule vive e attive nel trasporto della linfa ascendente. In sezione, il durame è la parte più scura, mentre l’alburno è quella più chiara. L’anello di formazione più recente è detto cambio, ed è invisibile a occhio nudo. Subito dopo il cambio si trova la corteccia, preceduta dal libro e a volte dotata di un sotto strato detto sughero, che protegge il tronco. Esistono poi i cosiddetti raggi midollari, non sempre visibili a occhio nudo, che collegano il midollo alla corteccia. Si tratta di condotti orientati a raggiera che trasportano e conservano sostanze prodotte dall’albero. In alcune specie, come la quercia, il faggio e le specie esotiche, sono più visibili, e questo fattore incide sull’aspetto del legno. A seconda del taglio, possono apparire come trattini, puntini, onde, macchie.
Proprietà del legno
Il legno possiede diverse proprietà che lo rendono adatto a resistere ad una varietà di lavorazioni e di sollecitazioni. Le principali qualità fisiche e meccaniche sono la flessibilità e la resistenza. Inoltre, il legno ha capacità igroscopiche e isolanti. I legni più densi e compatti sono i più duri
I principali riferimenti normativi per il legno massiccio ad uso strutturale sono:
UNI EN 14081-1, norma armonizzata in vigore (obbligatoria)
Norme nazionali: disciplinano le regole di classificazione a vista (tutte devono essere conformi all’allegato A della UNI EN 14081-1)
UNI EN 338: classi di resistenza
UNI EN 1912, corrispondenza tra i categorie resistenti e le classi di resistenza
Classificazione dei legni
I legni vengono classificati in base a diversi parametri1. Per l’edilizia e l’ebanisteria ci interessano i criteri di durezza e dolcezza.
Le classi di resistenza UNI EN 338 sono indicate con:
C: conifere – legni dolci
D: latifoglie – legni duri
Tra i legni dolci o teneri, troviamo abete, pino, pioppo, larice.
Tra i legni duri troviamo acero, betulla, castagno, ciliegio, ebano, faggio, frassino, mogano, noce, olivo, olmo, rovere.
Vediamo le specie legnose più usate e il loro utilizzo:
Abete: legno dolce che si distingue in rosso, bianco e rosato, detto Douglas e originario del continente americano. Caratterizzato da venature marcate, è utilizzato soprattuto per realizzare le strutture dei mobili, mentre il Douglas, più resistente, è il re dei legni strutturali.
Acero: di media durezza, robusto, poroso, dalle venature delicate e compatte, ha un colore chiaro che va dal bianco al beige al rosato. Utilizzato per mobili e parquet.
Betulla: colore chiaro e venature delicate, è molto utilizzato per la sua durezza ed economicità. Lo troviamo soprattutto nei pannelli di compensato e multistrato.
Castagno: legno robusto e durevole, di colore bruno chiaro, utilizzato per mobili rustici, pavimenti, costruzioni, piallacci tranciati.
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Ciliegio: caratteristico il suo colore bruno rosato con riflessi arancioni, la venatura elegante con fibre diritte. Utilizzato per piallacci di pregio, mobili in massello, gambe di tavoli e tavolini.
Doussié: di colore bruno rossastro o giallo chiaro, presenta venature tortuose e compatte. Molto duro e resistente, è adatto per utilizzo in esterni e per pavimenti, ma anche per mobili di pregio. La zona d’origine è l’Africa Occidentale e Centrale.
Ebano: duro, duttile, compatto, ha una grana fine e venature nere marcate e diritte. Rappresenta da sempre il legno più pregiato, tanto che ha dato il nome all’arte dell’ebanisteria. Conosciuto come il legno nero, proviene da India, Indonesia e Africa orientale.
Faggio: legno compatto dalla caratteristica venatura uniforme disseminata da trattini, dovuti ai grandi raggi midollari. Grazie alla sua struttura il faggio si presta alla piegatura con il vapore, e per questo è impiegato per fabbricare mobili curvi, come le famose sedie Thonet.
ciliegiodoussiéebanofaggio
Frassino: legno flessibile, di colore chiaro, con venature parallele e marcate. Utilizzato per mobili, anche curvati, sopratutto rustici, e per i pavimenti.
Ipè: legno brasiliano utilizzato soprattutto per il decking – parquet per esterni. Resistente, flessibile, duro, ha tessitura fine e compatta. I colori variano dal bruno verdastro al rosso scuro.
Iroko: originario dell’Africa equatoriale, è un legno scuro, con sfumature che vanno dal verde al giallo bruno. Duro e resistente, è il legno per pavimenti per eccellenza, utilizzato anche in esterno e nella nautica, in alternativa al costoso Teak.
Jatobà: detto ciliegio brasiliano, per il colore rosso-arancio, è un legno molto resistente utilizzato per pavimenti, mobili da interni e da esterni, porte e finestre, decking.
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Larice: conifera molto diffusa in Europa centro settentrionale, di media durezza, molto resinosa. Le venature sono fitte, parallele, il colore un bruno medio rossastro. Molto utilizzato per costruzioni, infissi e pavimenti in legno, anche nelle versioni sbiancato o spazzolato.
Mogano: è stato il legno più utilizzato nell’ebanisteria di pregio nei periodi Luigi XVI e Impero. Duro, compatto e pesante, resistente e duttile al tempo stesso. Presenta un caratteristico colore giallo-rosa, nelle varietà chiare, o rosso-bruno in quelle scure. Il vero mogano è quello proveniente dall’America Centrale, mentre le altre varietà sono dei surrogati.
Noce: uno dei legni più utilizzati in falegnameria ed ebanisteria, per via della sua duttilità e per l’estetica. Il suo punto di forza è il colore bruno intenso con venature scure ed eleganti. Utilizzato per mobili di pregio, porte e finestre, pavimenti. Si divide in diverse varietà: noce nazionale, dal colore tendente al grigio; noce canaletto o noce americano, di un bruno più scuro e meno pregiato rispetto al nazionale, utilizzato soprattutto per i piallacci; noce nazionale piuma, di colore più chiaro rispetto al noce nazionale, caratterizzato da una venatura a piuma; noce Tanganika, proviene dall’Africa ed è stato in origine erroneamente classificato come noce. Presenta un colore bruno rossastro, venatura fine e fibra diritta.
Laricemoganonoce nazionalenoce canalettonoce nazionale piumanoce Tanganika
Olivo: legno duro e compatto, dalle venature irregolari e tortuose, molto caratteristiche. Il colore è giallastro e le venature di un bruno scuro. Molto utilizzato per suppellettili e pavimenti in ambienti rustici.
Olmo: elegante, resistente, durevole, di un bel marrone chiaro dorato, simile al rovere. Molto utilizzato per pavimenti e mobili di pregio.
Palissandro: di provenienza esotica, è un legno pregiato, duro e compatto, ma non molto durevole. La varietà più usata è il Palissandro Indiano, dal colore marrone scuro con striature rosso-violacee tendenti al nero. Utilizzato per mobili di pregio, pavimenti e piallacci.
Pino: più resistente e duro dell’abete, il pino ha un colore bianco giallastro con venature molto marcate. Usato per carpenteria, infissi, perlinature. Alcune varietà, come il pino cileno o il pino svedese, sono impiegate nei pannelli multistrato marini.
olivoolmopalissandro pino
Pioppo: legno dolce, leggero, molto elastico ma poco resistente. Di colore bianco avorio assume invecchiando sfumature brune. Le venature sono poco marcate. Utilizzato in pannelli di compensato, nell’interno dei mobili di pregio e per piccoli mobili, sopratutto in Scandinavia.
Quercia: tra i più robusti e resistenti agli agenti atmosferici, è considerato un legno pregiato, soprattutto nella varietà Rovere. Il colore tende al giallo e presenta venature diritte con grandi raggi midollari, visibili sotto forma di rigature evidenti. Oltre che per i mobili, è utilizzato per pavimenti in legno, piallacci tranciati, costruzioni.
Teak: è il legno per esterni e per la nautica per eccellenza, viste le sue proprietà idrorepellenti. Duro, resistente, durevole, presenta sfumature che vanno dal bruno al verde. Le venature sono ondulate e ben marcate, senza nodi. L’unica varietà naturale è il Teak Burma, proveniente dalla Birmania, mentre gli altri Teak provengono da piantagioni dislocate in Africa ed estremo Oriente.
Wengé: originario del Congo e del Mozambico, è un legno duro, compatto, e resistente, utilizzato per mobili di pregio e pavimenti. Molto decorativo, grazie alle sfumature rosso-violacee e alle striature tendenti al nero.
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Dall’albero al legno
Una volta abbattuto l’albero, il tronco viene privato di rami e corteccia, prima di essere trasportato in segheria. Qui viene lavato, tagliato e sottoposto a stagionatura, naturale o artificiale. La stagionatura è un processo molto importante, che serve a rendere il legno indeformabile e resistente. Per quanto riguarda il taglio dei tronchi per ottenere assi, travi o tavole, esistono diverse possibilità2.
Il più semplice è il taglio parallelo, con il quale si ottengono assi grezze ai lati, di dimensioni variabili e di qualità inferiore. Con il taglio squadrato si ottengono assi irregolari e una o più travi di sezione quadrata. Le assi ricavate dal durame sono più stabili rispetto a quelle ricavate dalla parte più esterna, l’alburno. Infine, il taglio radiale e il taglio in quarti consentono di ottenere assi di qualità superiore, sia per le prestazioni che per l’estetica delle venature. Questo tipo di taglio si applica ai legnami più pregiati, perché richiede molto tempo e produce più scarto.
Dal tronco si ottengono diversi materiali legnosi:
legname da costruzione: resistente a flessioni e agli agenti atmosferici, secondo il tipo di taglio si divide in tavole, listelli, travetti e travi.
legno per mobili, rivestimenti o pannelli.
piallacci, fogli e radiche: lamine sottili di legno ottenute con la pratica del “peeling” – tramite una specie di temperamatite gigante- che restituisce fogli continui di grandi dimensioni, oppure con lo “slicing”, detto anche tranciato.
scarti: dalla segatura ai trucioli alla corteccia, sono utilizzati per moltissime applicazioni. Nei pannelli truciolari o in fibra, oppure per l’industria cartiera, per la combustione o come componente di agglomerati per l’edilizia.