Un vecchio garage londinese è stato recuperato e trasformato in una villetta urbana. La sfida di questa ristrutturazione audace è stata quella di portare la luce in tutti gli spazi. E le soluzioni sono geniali.
Un vecchio garage in un quartiere residenziale di Londra, è stato trasformato in una elegante e luminosa villetta urbana. Merito dell’architetto Stuart Hatcher che ha saputo vedere le potenzialità di questo spazio lungo e stretto, incassato tra due costruzioni. Vediamo le soluzioni adottate.
Il problema della luce
Il problema principale era senz’altro quello della luce, che poteva essere catturata solo dall’alto, oppure…Ecco l’idea geniale dell’architetto: creare una corte interna con pareti completamente vetrate, capace di convogliare la luce nel punto in teoria più buio. Questo escamotage, assieme alla costruzione di lucernai posizionati lungo tutta la costruzione, e alle pareti dipinte di bianco, ha reso questa casa, chiusa su se stessa come una conchiglia, un luogo luminoso e accogliente.
Per quanto riguarda la distribuzione degli spazi, il progettista ha creato tre livelli, sfasati e incastrati tra loro, più un livello sul tetto, nel quale ha ricavato un terrazzino. Il piano terra comprende uno spazio unico con l’ingresso e la cucina con spazio dining, illuminato sia dalla luce zenitale che dalla luce proveniente dalla facciata, opportunamente dotata di finestre dal vetro opacizzato, visto che affacciano direttamente sulla strada.
Da questo piano si scende di qualche scalino per raggiungere il seminterrato, che il progettista ha ricavato scavando nel terreno sottostante il garage. Qui si trova la zona notte, con le due stanze affacciate sul patio interno, attrezzato come una piccola area verde e sul quale si affacciano anche le camere da letto.
Entrambe le camere sono dotate di bagno personale, uno dei quali riceve la luce naturale da una apertura sul soffitto, chiusa con vetro antisfondamento, aperta nel pavimento della cucina.
Le finiture e la scenografia
Tornando al piano terra, si può salire al primo piano percorrendo la scala in acciaio verniciato di nero e scalini in legno chiaro. Indubbiamente qla scala è l’elemento scenografico che definisce lo spazio e aggiunge una forte connotazione estetica.
Essa collega il piano terra al primo piano, dove si intravvede il soggiorno dietro ad un parapetto in vetro, e prosegue con uno slancio aereo attraversando lo spazio per giungere al terrazzino a tasca ricavato nel tetto, che si estende sopra lo spazio, ribassato, della cucina.
Dal soggiorno, che si affaccia sul patio interno, si accede ad un piccolo studio, anch’esso illuminato dalla luce proveniente dal patio.
Le finiture contemplano pavimenti in cemento o in rovere, pareti completamente bianche, e acciaio verniciato di nero per gli infissi. Gli arredi, ridotti al minimo indispensabili, introducono note di colore con il verde, l’ocra e il blu pavone delle sedute in velluto.
Progetto di Stuart Hatcher, costruzione di Williams Hall Developments, interior design di mad atelier, foto di The Modern House.
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