13 Luglio 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Lasciarsi, si sa, è sempre doloroso: che si tratti di matrimonio o di convivenza, serve un periodo più o meno lungo per uscirne e riprendersi dopo una separazione.

dopo una separazione

Oltre a tutti i fattori psicologici e sociali che ne conseguono, ci sono anche dei fattori pratici che bisogna affrontare:  molti hanno difficoltà a stare a casa, a mangiare, a dormire, a vivere in spazi che prima erano condivisi e adesso non lo sono più; una casa piena di ricordi e di momenti passati con una persona che adesso non fa più parte della nostra vita. 

dopo una separazione

Perché oggi, quello, non è più un luogo dove vivono due persone, ma una soltanto; bisogna “ricucire quel vestito” addosso alla persona che lo abita, perché si deve riadattare a una vita nuova, a una persona diversa.

Trasformare la casa dopo una separazione può essere difficile, ma può veramente aiutare a voltare pagina e a riprendere in mano il proprio tempo e la propria vita.

Riprendersi i propri spazi dopo una separazione

Se pensate di non avere abbastanza soldi da spendere, vi dico subito che non c’è bisogno di avere grossi budget per fare qualche cambiamento. Potete anche farlo gradualmente e spendere periodicamente delle piccole cifre, vedrete che ne varrà la pena.

La prima cosa che consiglio di fare, è riordinare e pulire: in queste situazioni il decluttering è fondamentale, perché vi aiuterà a non avere quotidianamente, davanti agli occhi, ricordi della vita che avete passato insieme ai vostri ex. 

Eliminate tutto quello che era di sua proprietà o che avete acquistato insieme; dovete circondarvi di cose che piacciono a voi, che siano vostre, che vi facciano sorridere quando le guardate. Esponete delle foto, ad esempio, di viaggi che avete fatto, di momenti felici, di giornate passate con persone care. Questo è un modo semplice ed economico per avere bene in mente chi siete  e rimettervi in contatto con voi stessi.

Dopo il decluttering, passate a una profonda pulizia di tutta la casa, compreso l’interno di armadi e mobili, che vi aiuterà a rinfrescare l’ambiente e a rimettere in moto l’energia.

Guarire con i colori

Abbiamo già parlato di cromoterapia e di quanto sia importante circondarsi dei colori giusti per rallegrare e alleggerire le nostre giornate. Il periodo che viene subito dopo una separazione, può essere davvero buio e pesante, per questo io consiglio di farsi aiutare dai colori per ritrovare gioia e luce. 

Scegliete una palette leggera, fresca, che non vada ad appesantire l’atmosfera. Utilizzate colori chiari, luminosi, rilassanti: in questo caso i toni del verde e dell’azzurro sono perfetti, perché rinfrescano gli ambienti e aprono la percezione degli spazi.

Abbinate qualche tocco di giallo, trasmetterà energia e allo stesso tempo darà il giusto tocco di luce alla vostra casa.

dopo una separazione

Dopo una separazione, oltre alla tristezza e alla malinconia, si può anche sperimentare una fase di svalutazione e di bassa autostima. In questo caso vi consiglio di aggiungere delle decorazioni o degli elementi color oro, che trasmettono calore e stimolano la voglia di darsi valore. 

dopo una separazione

State tranquilli, un po’ di oro sta bene con tutto!

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8 Luglio 2021 / / La Gatta Sul Tetto

La tipologia di bagno stretto e lungo è piuttosto diffusa e la sua progettazione può risultare difficoltosa proprio per le caratteristiche che la contraddistinguono. In questo articolo vediamo quindi qualche consiglio e stratagemma per arredarlo in modo ottimale. 

bagno stretto e lungo
Francesca Macellari

Generalmente un bagno con questo tipo di pianta ha una larghezza intorno ai 140 cm – o anche meno – una lunghezza dai 3 metri in su e la finestra sulla parete di fondo, opposta all’entrata. La difficoltà principale è che tali dimensioni sproporzionate, in cui la larghezza è abbastanza ridotta, impediscono di collocare i principali elementi frontali tra loro. 

Per evitare di occupare ulteriore spazio all’interno del bagno, dunque, una buona soluzione di partenza è quella di usare una porta scorrevole a scomparsa: non rimanendo aperta sul lato del muro, consente di recuperare quello spazio dato dall’ingombro di una porta a battente quando aperta, sfruttando appieno la larghezza del bagno.

bagno stretto e lungo
Porta a battente vs porta a scomparsa – ZeumaDesign

Dove collocare la doccia?

La doccia è l’elemento più ingombrante del bagno e per collocarla ci sono varie possibilità:

1) La prima è realizzare una doccia passante,al centro del bagno, che ne occupa l’intera larghezza. Ha anche una funzione divisoria tra la prima area col lavabo e la seconda, più nascosta, con wc e bidet. Con questa soluzione otterrete una maxi doccia, che sarà lunga quanto l’ampiezza del bagno.

bagno stretto e lungo
Bagno con doccia passante – ZeumaDesign
bagno stretto e lungo
Arch. Francesco Andresciani
bagno stretto e lungo
Angelo Pozzoli architetto

2) Altra possibilità per arredare un bagno stretto e lungo che prevede di inserire una grande doccia è posizionarla tutta in fondo al bagno, lì dove c’è la finestra. C’è da considerare, però, che per aprire e chiudere la finestra, dovrete entrare nella doccia.

bagno stretto e lungo
+ GAAP studio associati
bagno stretto e lungo
MF Studio design
bagno stretto e lungo
BB1 Laboratorio Di Architettura & Design

3) Potete poi posizionare la doccia a una delle due estremità. Vicino alla finestra, se rimane uno spazio libero di almeno 70 cm, oppure vicino alla porta. La larghezza del bagno per questa soluzione, però, deve essere tale da consentire il passaggio oltre al volume della doccia.

bagno stretto e lungo
Bagno con doccia alle estremità – ZeumaDesign

Gli altri sanitari in un bagno stretto e lungo

Una volta collocata la doccia, la posizione degli altri sanitari quali lavabo, wc e bidet, risulta più semplice. 

Il lavabo potete trovarlo già abbastanza stretto, intorno ai 50 cm di profondità, solitamente dalla forma rettangolare, tutt’uno col top oppure da appoggio. Ad esempio, se il vostro bagno è largo 130 cm, rimangono comunque 80 cm di passaggio.  

EF_Archidesign

Wc e bidet sarebbe preferibile collocarli vicini e sullo stesso lato del lavabo, così da avere l’altra parete tutta libera e dedicata al passaggio. Se avete un bagno molto stretto o comunque piccolo, scegliete quelli di dimensioni più ridotte, per cui invece dei 55 cm classici di lunghezza, ci sono anche di 45 cm. Per schermarli potete usare elementi contenitori da posizionare trasversalmente rispetto alla larghezza del bagno, che fungono da muretti, e se li collocate in fondo potete rialzare questa zona su un gradino per spezzare la monotonia.

Moodcreativo

Se desiderate una progettazione ottimale del bagno, consultate il sito https://zeumadesign.com/.

3 Luglio 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Grazie al recente Decreto Rilancio, gli incentivi ed ecobonus statali come il Superbonus 110% hanno avuto un nuovo slancio.Queste misure, come è noto, interessano gli interventi di media e grande entità, volti a migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione.

Superbonus 110%

Per chi deve sostituire i propri infissi a Milano, il Superbonus 110% risulta utile in quanto questo tipo di lavoro rientra nella tipologia di interventi previsti. Questo incentivo, infatti, ha come requisito base l’aderenza ad alcuni parametri, i quali possono essere riassunti in:

  • isolamento termico degli involucri
  • efficientamento energetico stagionale
  • miglioramento della climatizzazione invernale su edifici unifamiliari o su immobili plurifamiliari funzionalmente indipendenti
  • interventi antisismici
  • passaggio ad impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica di veicoli elettrici
  • eliminazione di barriere architettoniche

A patto che il lavoro riguardi una di queste categorie, sarà possibile usufruire del Superbonus 110% sull’investimento iniziale. Vale la pena ricordare che, nel caso non si rientri in queste casistiche, è comunque possibile sfruttare gli incentivi statali in misura diversa, solitamente pari al 50% delle spese sostenute.

Ottimizzare la casa con gli infissi a Milano

Un trattamento di coibentazione interna ed esterna, il cosiddetto cappotto, è essenziale per creare un ambiente domestico protetto dall’umidità e dalle infiltrazioni. Tuttavia, è necessario completare il lavoro d’isolamento termico con l’installazione di porte e finestre di ultima generazione. Si tratta di infissi per il risparmio energetico con telaio in alluminio e isolamento realizzato con vetri doppi. Questi modelli sono dotati di camera a gas inerte o rivestimenti in PVC, a seconda della tecnica di realizzo, i quali combinati con una buona coibentazione strutturale riescono ad abbattere drasticamente le dispersioni e gli scambi termici in estate e inverno.
Ma cosa significa questo, in termini economici?

Una casa ben isolata a livello termico, consuma meno per scaldarsi quando è freddo, così come è meno propensa a diventare molto calda durante i mesi estivi. Le bollette di gas e luce, rispettivamente di caldaie, pompe di calore o condizionatori, avranno una significativa diminuzione. Proprio per questo risparmio energetico, al di là della questione economica, sono nati gli incentivi statali. Meno consumo di energia significa anche meno inquinamento.

In molte abitazioni, specie quelle antiche e situate nei centri storici, è comune trovare ancora installati infissi di vecchia concezione con intelaiatura in legno non trattato, i quali necessitano di una quantità eccezionale di manutenzione ordinaria e straordinaria, oltre che una periodica riverniciatura.
Queste dotazioni sono, anche quando mantenute al meglio, molto meno efficienti in termini di isolamento termico a causa delle tecniche di realizzo ormai superate. Non è raro che problemi di infiltrazioni e umidità vengano causati proprio da un problema con gli infissi rovinati. La problematica più diffusa è infatti la tendenza del legno a marcire e gonfiarsi, andando a compromettere anche il sistema di chiusura, con cui si creano poi spiragli e fessure.

Tutti i vantaggi degli infissi a risparmio energetico

Gli infissi studiati appositamente per il risparmio energetico riescono ad eliminare completamente questi problemi. Il PVC è un materiale inalterabile dalla luce solare e, se la laminatura viene danneggiata, può essere sostituita in pochissimo tempo.

Il telaio di alluminio non risente degli effetti di caldo, freddo e umidità come i vecchi infissi in legno e persino i cardini sono protetti contro l’ossidazione, garantendo quindi un’alta longevità e di conseguenza un risparmio capace di essere notato di anno in anno sempre di più.

Se si è scelto di sostituire gli infissi per migliorare l’efficienza energetica, sia che si tratti di porte che di finestre, serrande e simili, si ha accesso agli incentivi menzionati.

Rimane comunque necessario capire l’importanza del miglioramento della classe energetica. Sia che si stia parlando di spazi comuni, che privati, è necessario il miglioramento di almeno una classe per poter accedere all’incentivo del 110%. Tutti i bonus sono sempre da considerarsi sull’investimento iniziale e calcolati quindi presentando la regolare fattura agli enti preposti.
Le tecnologie che proponiamo, quindi, non sono soltanto atte a dare nuova vita ad abitazioni trascurate negli anni, ma anche per creare un ambiente più sicuro, più efficiente dal punto di vista energetico e, soprattutto, più confortevole.

Investire su una casa a basso impatto energetico, oggi, non è più un lusso per pochi. Tutti possono finalmente avere quelle comodità che hanno sempre sognato persino nelle situazioni più critiche, dove l’età media degli infissi montati è ben oltre il mezzo secolo.

Leggi tutti gli articoli sul bonus 110%

30 Giugno 2021 / / La Gatta Sul Tetto

È arrivata l’estate e, come ogni anno, tutti si stanno affrettando all’acquisto di decorazioni e pezzi di arredamento per abbellire e migliorare il loro spazio esterno.

spazio esterno

Durante i vari lockdown dovuti alla pandemia, abbiamo capito quanto un giardino, un terrazzo, perfino un piccolo balcone, siano importanti ai fini del benessere abitativo.

spazio esterno

Il contatto con l’esterno, con la luce naturale del sole, con la natura, riduce la pressione arteriosa e rallenta la respirazione, ristabilendo equilibrio mentale e donando un’ immediata sensazione di rilassamento.

Negli anni sono state effettuate molte ricerche che dimostrano quanto il contatto con la natura e con gli spazi aperti, migliori la qualità della vita e riduca le difficoltà di addormentamento; immergersi nei paesaggi naturali può aiutare a combattere ansia, depressione e può favorire la guarigione dopo malattie e eventi traumatici.

Perfino guardare immagini, video o documentari può aiutare ad abbassare i livelli di tensione e a ridurre l’aggressività.

Porta la natura in casa

Anche se non avete un adeguato spazio esterno, potreste essere così fortunati da disporre di una meravigliosa vista incorniciata da una finestra panoramica. Un’ottima base di partenza per godere della giusta dose di natura e creare una zona relax di tutto rispetto.

Partite dalla vostra vista mozzafiato e scegliete una palette continuativa utilizzando il verde, il colore della natura, della primavera, della biofilia: il verde è riposante e rilassante, abbassa i livelli di stress e aiuta a concentrarsi.

spazio esterno
spazio esterno

È il colore di cui riusciamo a vedere più sfumature e questo dipende da una nostra caratteristica evolutiva. Distinguere vari tipi di verde, permetteva ai nostri antenati di scovare il cibo o eventuali pericoli in agguato tra il fogliame: comprendere meglio l’ambiente circostante era basilare per aumentare le loro possibilità di sopravvivenza.

Per quanto oggi non sia peculiare per tenerci in vita, è una reminiscenza del nostro cervello arcaico che ancora ci portiamo dietro quindi, secondo la psicologia dei colori, sarebbe consigliabile utilizzare almeno due tonalità di verde in casa, proprio per richiamare quell’effetto naturale e rendere l’ambiente meno artefatto.

E se non ho uno spazio esterno?

Sono molte le persone che non possono usufruire di uno spazio esterno in casa. Ne soffrono soprattutto coloro che vivono nelle zone centrali in città, dove le case sono più piccole e a malapena dispongono di un adeguato numero di finestre e della giusta illuminazione.

In questo caso, io vi consiglio di portare lo spazio esterno all’interno della vostra casa. Potete cominciare evitando di riempire il vostro appartamento con complementi troppo squadrati e regolari, laccati e lucidi, che rendono l’ambiente artefatto e “finto”; preferite materiali  naturali, come il legno o la pietra, che scaldano l’ambiente e lo rendono più accogliente.

Se il panorama fuori la vostra finestra non è dei migliori, potreste utilizzare altri metodi per portare un pezzo di natura all’interno della vostra casa.

Uno di questo è la carta da parati, che si può personalizzare con immagini di rilassanti paesaggi naturali; potreste utilizzare tessuti con texture botaniche o dedicare un angolo della vostra casa a piante e fiori. 

spazio esterno

E infine due metodi poco costosi e alla portata di tutti: candele profumate e olii essenziali con aromi floreali o musiche in sottofondo che riproducono rumori ambientali e suoni della natura!

spazio esterno
spazio esterno

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26 Giugno 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Economiche e semplici da montare, le zanzariere magnetiche sono un valido aiuto per proteggere la casa da indesiderati e fastidiosi insetti.

Zanzariere magnetiche

Attendiamo l’arrivo dell’estate tutto l’anno, perché questa stagione porta inevitabilmente con sé il cambiamento e la voglia di stare all’aperto. L’unico problema è che segna anche l’inizio della stagione dei fastidiosi ronzii notturni. Per evitare che le zanzare invadano i nostri appartamenti rovinandoci il sonno e i momenti di relax, sempre più spesso si sceglie di installare un accessorio pratico e funzionale come la tenda zanzariera magnetica. Di che cosa si tratta? Questo supporto consente di mantenere a debita distanza sia questi che molti altri insetti fastidiosi. La sottile maglia che la caratterizza impedisce che zanzare, mosche ma anche lucertole e gechi entrino in casa. L’apertura facilitata – non bisogna usare le mani – consente un più agevole transito sia dei bambini che degli animali domestici. 

Zanzariere magnetiche, cosa sono

È economica e semplice da montare, in più potrà essere riutilizzata di anno in anno se ben tenuta riposta nei mesi freddi. Si trova facilmente online sui portali degli specialisti ed è un presidio di fai-da-te assoluto. La zanzariera si presenta suddivisa in due parti, sulle quali – a distanze regolari – sono presenti delle calamite. Quella che si viene a formare è dunque una specie di cerniera, la quale serra i due lembi subito dopo ogni passaggio e in via del tutto automatica. E’ proprio tale immediatezza a impedire che gli insetti passino. Vediamo adesso nel dettaglio quali sono le metodologie di montaggio e installazione delle zanzariere magnetiche. 

Velcro, chiodini e fermagli adesivi

Ci sono tre diverse modalità di montaggio che è possibile seguire, a seconda del tipo di infissi presenti nelle proprie abitazioni. Si può installare la zanzariera magnetica utilizzando del velcro adesivo oppure dei chiodini, altrimenti è possibile ricorrere a dei fermagli adesivi. Nel primo caso si dovrà innanzitutto effettuare una verifica preliminare in relazione alle misure della porta o della finestra da proteggere: servirà a capire se vi sia o meno della rete in eccesso da tagliare. Gli step dell’installazione procedono iniziando dalla parte in alto dell’infisso, applicando il velcro dalla parte più dura. La colla dovrà essere lasciata agire per circa 60 minuti, poi la medesima operazione dovrà essere portata a termine anche lungo gli stipiti laterali. A questo punto sarà la volta di utilizzare la parte morbida del velcro, facendo aderire la zanzariera – verificando che sia perfettamente centrata – così da consentire ai due lembi un aggancio perfetto

Nel caso dei fermagli adesivi, invece, questi dovranno essere fissati nella parte in alto dell’apertura, iniziando dal centro dello stipite. Conclusa questa operazione, sarà la volta di inserire la tenda facendo in modo che vada a coprire tutto lo spazio necessario. Toccherà poi al fissaggio dei fermagli lateralmente sugli stipiti, i quali verranno chiusi una volta che la tenda sarà fermata. Infine i chiodini, che richiederanno di individuare la parte del muro dove posizionarli al fine di non rovinare l’infisso. Quest’ultimo, ricorrendo all’installazione delle zanzariere magnetiche, resterà sempre sano: nessun foro sarà necessario per il fissaggio. Ciò rende del tutto semplificate anche le operazioni di smontaggio a fine stagione.

24 Giugno 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Fissi, portatili, a gas o a legna, semplici o super accessoriati: la gamma dei barbecue è vasta e variegata. Ecco una mini guida per scegliere quello giusto.

barbecue

Estate significa vita all’aria aperta, e spesso ci si ritrova a preparare una grigliata in compagnia, in terrazza o in giardino, oppure su una spiaggia o in mezzo al verde. In questi casi, protagonista assoluto è sicuramente il barbecue, un accessorio che può fare la differenza. Con il BBQ, infatti, la preparazione del cibo fa parte della festa, e per alcuni rappresenta un rito da ripetere ogni estate. Ecco una mini guida per scegliere quello giusto per le vostre esigenze.

Installazione e utilizzo del barbecue, cosa dice la legge

Prima di illustravi i vari modelli, ecco un piccolo cenno alla legislazione in merito all’utilizzo e all’installazione del barbecue.

L’art. 890 del codice civile, rubricato Distanze per fabbriche e depositi nocivi o pericolosi, disciplina la materia inerente le distanze dal confine di manufatti, tra i quali va considerato il BBQ. Naturalmente parliamo dei barbecue in muratura, ma le norme possono valere anche per quelli portatili, così da evitare problemi con il vicinato.

Ecco cosa dice la norma:

«chi presso il confine, anche se su questo si trova un muro divisorio, vuole fabbricare forni, camini, magazzini di sale, stalle e simili, o vuol collocare materie umide o esplodenti o in altro modo nocive, ovvero impiantare macchinari, per i quali può sorgere pericolo di danni, deve osservare le distanze stabilite dai regolamenti e, in mancanza, quelle necessarie a preservare i fondi vicini da ogni danno alla solidità, salubrità e sicurezza».

Fonte: condominioweb.com

Oltre ai regolamenti locali sulle distanze, inoltre, bisogna tener conto delle norme derivanti dall’articolo 1122 del codice civile che regolano le opere su parti di proprietà individuale in materia di sicurezza e di decoro dell’edificio, e il regolamento di condominio.

Infine, potrebbero insorgere problemi anche per chi intende utilizzare il barbecue nel proprio giardino, qualora sia ubicato in una zona residenziale. Questo per via della normativa che stabilisce che i fumi sprigionati dal BBQ a carbonella rientrano tra i “fumi intollerabili”. 

Barbecue elettrico, perfetto per condomini e zone residenziali

Partiamo dal barbecue elettrico, consigliato per chi desidera utilizzarlo sul balcone, sul terrazzo o nel giardino di casa in zone residenziali. La ragione di questa scelta è presto detta: in questi contesti è preferibile scegliere un BBQ che permette di gestire il fumo.

Detto anche griglia elettrica, il barbecue elettrico si trova in commercio nei modelli con e senza coperchio. Personalmente, e come felice utilizzatrice di un Weber, consiglio i modelli con coperchio, che premettono di creare il mix di calore e fumo ottimale per la cottura – lenta – dei cibi.

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Barbecue elettrico Q 2400 By Weber

Oltre al già citato Weber, disponibile  da appoggio o su carrello e realizzato in ghisa, un ottimo modello, realizzato in acciaio inox aisi 304, è il Watt By PLA.NET Outdoor Cooking. Si tratta di un BBQ elettrico professionale, disponibile con piano cottura in acciaio inox o in vetroceramica.

Barbecue elettrico Watt By PLA.NET Outdoor Cooking

Barbecue a gas, per molti ma non per tutti

I modelli alimentati a gas sono tra i più affascinanti, performanti e belli da vedere, ma hanno il “difetto” di essere costosi. In commercio esistono innumerevoli modelli, e alcuni possono tranquillamente essere utilizzati in sostituzione della cucina economica in casa. Se avete intenzione di installare una cucina all’aperto, il BBQ a gas è quello che fa per voi. Brand e modelli suggeriti, per qualità e prestazioni, oltre al già citato Weber, il meraviglioso BBQ42 by Officine Gullo, free standing o da incasso, dotato anche di sistemi di affumicatura e rotisserie integrati, più accessori per cottura a vapore, friggitrice e cuocipasta.

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Barbecue a gas BBQ42 by Officine Gullo

Design esclusivo di Nicola De Pellegrini, forma compatta e varietà di dimensioni per la collezione FGA di Fògher, adatto a chi preferisce uno stile contemporaneo.

Collezione FGA di Fògher design Nicola De Pellegrini

Barbecue a carbonella, il classico dei classici

Eccoci finalmente al BBQ a carbonella, quello che produce un fumo denso che si sente a chilometri di distanza. Quello che richiede una certa esperienza e una lunga preparazione per “far prendere” il carbone.

Amore a prima vista per il pratico e originale BBQ trasportabile da tavolo Mon Oncle By RS Barcelona, design Mermelada Estudio. Look vintage a forma di valigetta, colori di tendenza, dimensioni contenute, lavabile in lavastoviglie, Mon Oncle é realizzato in acciaio inossidabile e verniciato con vernice poliestere.

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Barbecue a carbonella da tavolo Mon Oncle By RS Barcelona, design Mermelada Estudio
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Barbecue a carbonella da tavolo Mon Oncle By RS Barcelona, design Mermelada Estudio

Duplice funzione per Diagofocus By Focus Creation, design Dominique Imbert, che oltre a cuocere si trasforma in caminetto per esterni all’occorrenza. Della stessa marca e dello stesso designer, Sigmafocus, il barbecue da appendere al muro, che si chiude una volta usato.

Barbecue – camino da esterni Diagofocus By Focus Creation, design Dominique Imbert
Barbecue a carbonella Sigmafocus By Focus Creation

L’immancabile Weber propone la linea di BBQ portatili Smokey Joe® della collezione brevettata Weber® Charcoal Grill, realizzata in acciaio cromato con scocca smaltata nei colori cremisi, avorio, verde, nero, grigio fumo e ardesia. 

BBQ portatile Smokey Joe® della collezione brevettata Weber® Charcoal Grill

Infine, per i professionisti della grigliata, ci sono i BBQ a legna. Dovendo sopportare alte temperature, questi modelli sono realizzati con materiali di altissima qualità. Sebbene il BBQ a legna dà il massimo se integrato a una struttura in muratura, con o senza cappa, oggi esistono modelli portatili davvero belli e performanti.

Eccone alcuni:

Tutti i prodotti che ho selezionato li potete trovare, con schede tecniche e descrizione, su Achiproducts.com

Leggi tutti gli articoli sugli esterni, per vivere al meglio giardini e balconi.

19 Giugno 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Scopriamo le nuove tendenze 2021 per arredare il giardino, valorizzarlo e renderlo bello e funzionale per vivere l’estate all’aria aperta.

arredare il giardino

Gli spazi esterni tornano ad essere i protagonisti assoluti con l’arrivo dell’estate. Le belle giornate e il clima soleggiato formano il mix perfetto per godersi una giornata all’aria aperta. Chi possiede un giardino deve scegliere l’arredamento più appropriato per valorizzarlo. I mobili per ambienti esterni sono pratici, confortevoli e ideati per adattarsi allo spazio esterno. Navigando online si possono trovare numerose soluzioni come lettini, sedie a sdraio, panchine e divani per godersi il bel tempo all’aperto. In questo articolo scopriremo quali sono le nuove tendenze e dove si possono trovare i migliori mobili per arredare il giardino su internet.

Le nuove tendenze in arrivo per gli arredamenti da giardino

Prima di valutare quali mobili scegliere bisogna stabilire innanzitutto come verrà utilizzato lo spazio esterno. Ogni arredamento assolve ad una determinata funzione e per questo è meglio stabilire come si intende sfruttare lo spazio disponibile. Chi ha intenzione di organizzare dei party avrà esigenze diverse da chi vuole solo rilassarsi o gustarsi una cena in famiglia all’aria aperta. L’importante è considerare il giardino come un’estensione dell’abitazione e garantire la continuità dello stile domestico anche fuori. Negli ultimi anni sono emerse nuove tendenze in merito agli arredamenti per gli ambienti esterni. Alcuni oggetti non sono più in voga mentre altri sono diventati improvvisamente indispensabili. Oggi sono molto richiesti i set di divani dalle grandi dimensioni perché si possono posizionare a piacimento in base alle esigenze o agli spazi disponibili. Sono molto adattabili e sono perfetti per accogliere un gran numero di ospiti. Un’altra tendenza in forte ascesa riguarda il ricorso ai materiali naturali ed ecocompatibili per la realizzazione dei mobili. Molto spesso si utilizza il legno perchè è molto resistente, dura a lungo, si adegua al contesto e dona un’atmosfera più rustica al giardino.

Dove acquistare online i mobili per arredare il giardino

Internet è una risorsa preziosa e la fonte di numerosi suggerimenti per il rinnovamento del proprio ambiente esterno. Online si possono trovare dei set per pranzare all’aperto o rilassarsi a bordo piscina. I mobili per arredare il giardino comprendono divani, poltrone, panchine, tavolini, lettini, sedie a sdraio, amache e materassi gonfiabili. Chi è alla ricerca dei mobili da esterno più in voga può scovare sul web il set migliore per abbellire la propria oasi verde. Rinnovare il look di un ambiente non è semplice perché ci sono numerosi aspetti da considerare prima di procedere all’acquisto. Lo stile degli spazi interni ed esterni deve combaciare per non creare un obbrobrio estetico. Inoltre si devono considerare tutte le caratteristiche tecniche del prodotto per valutare come valorizzarlo e adattarlo al contesto. Le possibilità sono numerose e si può optare tra l’eleganza o la ruralità, il moderno o il romantico. Gli arredamenti in legno, ad esempio, donano un tocco naturale ed elegante all’ambiente esterno e per questo sono molto gettonati. Le sdraio da giardino sono elementi perfetti per migliorare il design di uno spazio dedicato al relax, al benessere e al divertimento.

Conclusione

Per rinnovare il look di un giardino si possono trovare online gli arredi ideali con cui dare un tocco di originalità e creatività all’ambiente. Navigando si possono trovare anche promozioni e offerte speciali con cui migliorare il look dello spazio esterno in vista dell’estate.

Leggi gli articoli su esterni, balconi e giardini

18 Giugno 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Solo in Italia si contano oltre 3 milioni e mezzo di nomi di dominio e ogni anno, nel mondo, ne vengono registrati decine di milioni: quando si naviga in rete è naturale districarsi tra .it, .com o simili, ma in realtà dietro queste piccole combinazioni di lettere c’è molto altro. GoDaddy, provider di domini e soluzioni digitali per PMI e imprenditori, ha creato l’infografica “Breve storia dei nomi di dominio” che approfondisce aspetti e curiosità su questo mondo. 

nomi di dominio

Dagli anni 80 fino ai giorni nostri, la storia dei nomi di dominio è costellata da importanti avvenimenti: nel 1985 viene registrato il primo dominio .com da parte di un’azienda, nel 1986 viene aperta la registrazione dei domini al pubblico, mentre nel 1997 viene registrato il dominio del sito web più visitato della storia, Google.com. Oggi attorno ai nomi di dominio circolano anche molti interessi economici, tanto che c’è chi investe nel settore: nel 2012 Mike Mann ha acquistato quasi 15mila domini in 24 ore, mentre nel 2019 voice.com viene venduto per 30 milioni di dollari

Oggi il dominio di primo livello più utilizzato è il .com, che supera i 176.687 milioni, seguito da .cn e .tk con poco più di 25.000 milioni. In Italia, invece, la classifica dei domini più utilizzati è dominata dal .it con oltre 1.867.244, ovvero il 53,2% del totale, mentre il .com si trova al secondo posto con 1.145.456 domini registrati. 

Se nel 1984 erano disponibili solo 6 domini di primo livello, oggi chi registra un sito internet può scegliere tra più di un migliaio di alternative, tra cui alcune molto curiose: gli appassionati di moda non possono perdere il .cool, mentre gli amanti della buona cucina possono optare per .beer e .pizza, senza dimenticare il .party e .rocks per chi non rinuncia mai a festeggiare. 

16 Giugno 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Sono aperte le iscrizioni per l’edizione 20221-2022 del concorso di design A’ Design Award & Competition. Scopri i premi, i vantaggi e come partecipare.

Design Award

Per il secondo anno consecutivo La gatta sul tetto é media partner del concorso di design A’ Design Award & Competition.

Se sei un creativo, non perdere l’occasione di presentare il tuo progetto, potresti rientrare tra i numerosi vincitori e usufruire di tutti i vantaggi che questo concorso, unico nel suo genere, può offrire.

A’ Design Award & Competition non è solo uno dei premi di design più prestigiosi a livello internazionale, ma molto di più. Ecco perché:

Una piattaforma per promuovere il tuo design

Si tratta di una vera e propria piattaforma, che rappresenta uno straordinario trampolino di lancio per partecipanti e vincitori.

A’ Design Award nasce da una tesi di dottorato al Politecnico di Milano, nella quale vennero analizzati oltre 1000 premi e concorsi di design.  A’ Design Award è stato ideato  sintetizzando i punti di forza dei vari concorsi, allo scopo di generare un alto impatto, in termini di promozione, per i designer premiati. Il concorso è stato ufficialmente fondato nel 2009 come una costola di OMC Design Studios, ma dal 2019 é stata costituita la A’ Design Award & Competition SRL, strutturata in diverse realtà.

Tra queste, troviamo l’Association of Design and Good Design Mark -per certificare i progetti vincitori-, il Design PR Wire -per comunicati stampa e pubbliche relazioni dei progetti vincitori-, il DesignAmid Magazine – per pubblicare i progetti vincitori -, il Salone del Designer – per organizzare eventi e permettere ai designer di vendere i loro progetti online -, il Design Mediators – per organizzare connessioni tra designer e aziende – e il Network IDNN+DXGN PR che include i siti che pubblicano i risultati in oltre 100 lingue.

Nel 2020, A’ Design Award & Competition ha acquisito un nuovo grande spazio museale nei pressi di Villa Olmo a Como, nel quale ha allestito il Museo del Design, destinato ad una esposizione permanente dei vincitori del concorso.

I vantaggi della partecipazione al concorso

Partecipando al concorso, potrai usufruire di moltissimi vantaggi, vediamone alcuni:

I vincitori dell’A’ Design Award & Competition, oltre ad acquisire fama, prestigio, riconoscimento, credibilità, pubblicità, ricevono l’“A’ Design Prize”, un kit del vincitore che include tutto ciò di cui si può potenzialmente aver bisogno per celebrare il successo della vittoria dell’A’ Design Award. Oltre al trofeo stampato in 3D, il kit contiene certificati, annuario, inviti per la serata di gala finale, la partecipazione alla mostra dei vincitori.

Design Award

Inoltre, la società organizza vaste campagne PR con interviste e comunicati stampa, video, press kit, e ingenera una grande visibilità veicolata attraverso un network mondiale composto da magazine, blog, piattaforme commerciali e professionali, inclusione in classifiche di ranking internazionali.

Infine, vengono fornite consulenze per marketing e promozione, strumenti di calcolo per una stima dei costi di produzione e prezzo di vendita dei progetti.

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Le categorie del A’ Design Award & Competition

Il concorso è suddiviso in più di 100 categorie e i premi sono distribuiti secondo una scala di valori che comprende Platinum, Gold, Silver, Brinze, Iron. Come potete vedere, le opportunità di partecipazione sono moltissime, come pure la possibilità di ricevere il premio.

Le categorie principali sono le seguenti: Good Industrial Design Award, Good Architecture Design Award, Good Product Design Award, Good Communication Design Award, Good Service Design Award, Good Fashion Design Award. Per ognuna di esse sono presenti decine di sottocategorie tra le quali scegliere per presentare la propria candidatura.

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Composizione e metodologia della giuria

L’organizzazione presta una particolare attenzione alla composizione della giuria e alla metodologia di valutazione dei singoli progetti. Questo fattore é fondamentale per garantire un alto prestigio al concorso. I membri della giuria sono suddivisi in 4 gruppi, ognuno formato da 5 persone: il Focus Group, gli Accademici, gli Imprenditori e i Professionisti. 

La giuria accademica è composta da professori e docenti di design e arte, e la loro esperienza è importanti per individuare design unici e innovativi. 

La giuria professionale é composta dai manager del design e dagli gli ingegneri delle aziende orientate al design, così come i designer e gli architetti esperti.

La giuria composta dagli imprenditori si focalizza invece sugli aspetti commerciali, e spesso comprende manager d’impresa, istituzionali e aziendali.

Infine, la Focus Group Jury, è composta da persone orientate al design e da membri della stampa. Il focus group è stato incluso nel sistema di voto per bilanciare i giudizi che emessi dalla giuria accademica e professionale, introducendo criteri valutativi che tengono conto delle preferenze del pubblico. Il gruppo è composto da blogger di design, amanti del design, redattori di riviste ecc.

La metodologia della giuria

Come iscriversi al concorso

Iscriversi al concorso é semplice: accedi al form di iscrizione e crea il tuo profilo sul sito, cliccando qui sotto.

La scadenza per l’iscrizione anticipata è il 30 giugno 2021, mentre i risultati saranno annunciati al pubblico il 1° maggio 2022, anche su questo blog.

20 progetti vincitori edizione 2020-2021

Ora vi presento una selezione di progetti vincitori della scorsa edizione, scelti nella categoria A’ Furniture, Decorative Items and Homeware. Per vedere altri vincitori dell’edizione 2020-2021, leggi questo articolo.

15 Giugno 2021 / / La Gatta Sul Tetto

L’illuminazione a soffitto è un elemento importante per arredare casa e contribuisce a dare carattere agli ambienti. Può essere di tipo funzionale, laddove abbiamo bisogno di vedere bene cosa stiamo facendo; può essere d’atmosfera per rendere più accogliente una specifica zona; infine può essere decorativa, finalizzata soltanto a creare dei giochi o dei disegni mediante i fasci luminosi. 

Illuminazione a soffitto
CUUB Studio

Luci studiate nel modo giusto possono anche generare un certo benessere e comfort ambientale. Tuttavia in commercio esistono tantissime lampade e scegliere quella giusta può risultare difficoltoso. In questo articolo cerchiamo di fare un po’ di chiarezza e una panoramica sulle varie tipologie, in modo da riuscire a restringere il campo e decidere quella ottimale per la propria casa.  

Occorre precisare che in uno stesso ambiente è bene avere più fonti luminose, quindi potete mixare tranquillamente quelle che stiamo per vedere.

Illuminazione mediante faretti

L’illuminazione a soffitto, che generalmente è quella principale di una stanza, può essere di tipo tecnico, come quella mediante faretti. 

I faretti possono essere tondi o quadrati, fissi o orientabili, a spessore o da incasso, singoli o su binari. Quelli da incasso vanno inseriti nello spessore di un controsoffitto, ottenendo un risultato minimalista.  

I faretti a superficie, al contrario, sporgono dal soffitto e possono essere di forma cilindrica o squadrata, anch’essi fissi o orientabili.

Attraverso un sistema di illuminazione a binario, non solo è possibile collocare più faretti sfruttando un unico punto luce, ma è possibile anche inserire altri tipi di corpi illuminanti come le lampade a sospensione.

Illuminazione a soffitto
Superrail di iGuzzini
Illuminazione a soffitto
Deltatrack di LEDS C4

Altra possibilità di installazione sono i faretti su cavi metallici, chesono sospesi e corrono da una parte all’altra della stanza, fissati alle pareti perimetrali. Validi laddove ci sia un soffitto con travi in legno e/o con copertura inclinata, consentono di spostare i faretti lungo i tiranti per modulare meglio l’illuminazione.

Illuminazione a soffitto d’atmosfera 

Passiamo alle lampade a sospensione, che servono sia come illuminazione generale che per creare atmosfera. Possono essere collocate nella zona cucina, ad esempio sopra l’isola/penisola o sopra il tavolo da pranzo, per illuminare meglio quest’area ma anche per renderla più intima. Scegliete il diametro della lampada in proporzione alla superficie da illuminare. 

Potete anche optare per più sospensioni, centrate e a diverse altezze se il tavolo è tondo, distribuite sulla lunghezza e allineate se invece il tavolo è rettangolare o ovale.

Illuminazione a soffitto
Sospensione Megavide di Egoluce

Lampade più piccole possono illuminare altri ambienti della casa, come la zona dei comodini della camera da letto. Fate scendere una sospensione piuttosto bassa e centrata rispetta al piano d’appoggio, preferendo quelle dalla forma cilindrica stretta se a gruppo.

Illuminazione a soffitto
Illuminazione a soffitto
Studio Vymir Design + 3DMStudio Interior & Design

Stesso discorso vale per illuminare una zona relax, come può essere quella del soggiorno o di una zona lettura, sopra un tavolino accanto a divano o poltrona.

Se desiderate una progettazione illuminotecnica, consultate il sito https://zeumadesign.com/