Un appartamento di 75 mq a Parigi rinnovato dallo Studio Heju, tra minimalismo e stile country inglese. Un mix decisamente ben riuscito. Box Shop the look in fondo al post.
I proprietari di questo luminoso appartamento parigino di 75mq avevano due esigenze: ricavare una terza stanza e dare un tocco di stile particolare. Amanti dello stile country inglese e del minimalismo scandinavo, hanno scelto lo Studio Hejuper realizzare il progetto. I due giovani architetti, Hélène Pinaud et Julien Schwartzmann, hanno già sviluppato un linguaggio estetico e formale ben preciso. Nei loro progetti adottano la tendenza Japandi, privilegiando materiali naturali e utilizzando i colori per creare spazi emozionali.
In questo progetto la sfida consisteva, oltre all’aggiunta di una camera in più, nell’integrare il loro stile rarefatto con il decorativo country inglese. A vedere le immagini, sembra che ci siano riusciti.
Un mix tra minimalismo e stile country inglese.
L’originalità del progetto si basa su un mix tra minimalismo e stile country inglese l’incontro tra due stile quasi all’opposto. Tanto uno è essenziale quanto l’altro è decorativo, basato sul bianco uno, sui colori profondi l’altro. Già nell’ingresso ci accoglie una porta a riquadri di vetro dipinta in grigio scuro, colore poi ripreso nei battiscopa. Il pavimento in piastrelline rosso scuro con tozzetto bianco completano il quadro country inglese.
Nella cucina si respira l’atmosfera luminosa e pulita tipicamente scandinava, rotta dalle ante a telaio con maniglie in ottone. Il colore, un pallido e caldo verde salvia tendente al grigio, è l’elemento che unisce i due stili.
Nel passaggio tra la cucina e il soggiorno, la cui superficie è stata ridotta per ricavare la terza camera, troneggia un bel tavolo di legno circondato dalle sedie CescaTM disegnate da Marcel Breuer e prodotte da Knoll, in acciaio e paglia di Vienna.
Il pavimento in listoni di rovere posati a spina di pesce, tipici degli appartamenti parigini haussmaniani, riscaldano l’ambiente e lo uniformano.
Vetro divisorio, carte da parati floreali e un tocco d’oro
L’originalità di questo interno dalla luce soffusa e dai colori morbidi va oltre il mix dei due stili principali. La vetrata che divide il soggiorno dalla cameretta è uno stratagemma molto in voga tra gli architetti parigini, che amano gli ambienti luminosi. Nelle camere e nel bagno dominano le carte da parati con motivi floreali, un accostamento originale con l’arredo minimalista su misura, realizzato in compensato.
Nella camera padronale una magnifica tappezzeria disegnata da William Morris viene ripresa con maestria nei colori della testata e della biancheria. I tocchi d’oro nelle lampade e nel comodino introducono un tocco Art Déco, ripreso nel bagno con il pouf Cilindro Luigi Caccia Dominioni per Azucena. Anche il bagno presenta un bel mix di stili, tra l’evidente ispirazione inglese nella boiserie dipinta, nella carta da parati, nella rubinetteria e nella ceramica. Nella doccia, mosaico in piastrelle bianche immacolate dialogano con la rubinetteria in ottone.
Scoprite le lampade PG Creations, firmate dal designer Peppe Gallo, creazioni uniche nellequali si respira l’armonia tra l’opera dell’uomo e la natura.
Che il design stia rivalutando la sua vocazione artigianale, l’amore per il “fare” e la manualità è ormai noto agli osservatori più attenti. Il cosiddetto design “autoprodotto”, alternativo al design industriale, è un fenomeno in forte espansione. Lo dimostra il successo degli eventi che presentavano designer indipendenti nelle passate edizioni del Fuorisalone di Milano in epoca pre-covid. Giuseppe Gallo, giovane designer che ho avuto occasione di intervistare qualche tempo fa, appartiene a questa nutrita schiera di creativi che vanno controcorrente. (leggi qui l’intervista a Giuseppe Gallo). Cresciuto in una famiglia di artigiani e di artisti,Giuseppe, detto Peppe, sperimenta nell’officina di fabbro del padre, assemblando pezzi provenienti da diversi oggetti, senza ricercare un risultato estetico fine a se stesso. Quello che il giovane designer vuole ottenere sono oggetti capaci di creare emozioni e trasmettere armonia e benessere. Il primo lavoro commissionato riguarda la decorazione di un gazebo in legno di un beach club, che Peppe realizza utilizzando oggetti e materiali abbandonati in un deposito. Il successo del progetto è la conferma, per il giovane creativo, che la strada intrapresa è quella giusta.
Lampada Materia
Lampada Elicoidale
La natura è il serbatoio inesauribile dal quale attinge per creare “dal nulla”, come ama raccontare, oggetti dal mood industriale e vintage, realizzati a partire da materiali di recupero, ormai firmati PG Creations.
Dal suo laboratorio di Pontecagnano Faiano, poco lontano da Salerno, escono pezzi unici realizzati a mano uno per uno, dai mobili agli specchi, dai complementi alle sedute, fino alle sorprendenti lampade, di cui vi voglio parlare oggi.
Lampade PG Creations, la nuova vita del legno
Tronchi di nobili alberi recuperati, rami contorti levigati dal mare, assi consumate e dimenticate in qualche deposito. È il legno massello il protagonista assoluto del design di Peppe Gallo, ma solo a patto che abbia una storia vissuta alle spalle. Legno che si trasforma ancora, per riprendere vita nelle lampade PG Creations sotto forma di base, piedistallo, paralume. Olivo, Castagno, Rovere, si sposano con il ferro, l’acciaio, il cemento, la resina, dando vita a creazioni uniche nelle quali si respira l’armonia tra l’opera dell’uomo e la natura. Come nella lampada da tavolo Materia, in legno d’olivo e ferro, caratterizzata da un mood minimalista. O la lampada El Paso, con il suo tronco di castagno e il paralume in rete metallica, che proietta sulle pareti suggestivi cerchi luminosi.
Lampada El Paso
Lampada Gizmo
Lo stesso concetto del tronco come semplice base sormontata da un paralume anima le lampade Gizmo e Tronco, mentre un altro tronco diventa una lampada tubolare dotata di LED, alternativa naturale ai freddi apparecchi che illuminano spesso gli uffici.
Lampada Sinuosa, la regina del catalogo PG Creations
La regina indiscussa del catalogo PG Creations risponde al nome di Sinuosa, una lampada da terra elegante dalle finiture ricercate. Sinuosa sembra evocare una grande fiamma danzante nell’aria. La base in cemento sostiene una foglia di Palma Brasiliana che riflette la luce, grazie alla finitura in rame o verde metallizzato. La base e la parte esterna della foglia sono smaltate in bianco, e ogni pezzo è unico, visto che in natura non esistono elementi uguali tra loro. La lampada sinuosa, che rappresenta un vero e proprio pezzo d’arredo, è disponibile anche nella versione 2021, con parti esterne verniciate in turchese e riflettore con finitura oro.
Lampada Sinuosa e Sinuosa versione turchese
Oggetti reinterpretati tra stile industrial e mood Steampunk
A volte il metallo sottrae al legno il ruolo del protagonista, dispiegandosi in forme definite da griglie metalliche, per trasformarsi per esempio in piedistallo, come nella lampada da terra High Tension a forma di pilone dell’alta tensione. Perfetti complementi per un ambiente in stile industriale, la lampada a sospensione minimalista Bump o la lampada Fe Atomic 26, realizzata con una griglia di tondini in ferro per cemento armato. E poi ci sono gli oggetti riciclati e reinterpretati, secondo la lezione dei grandi maestri del dadaismo come Marchel Duchamp, o dei giganti del design come i fratelli Castiglioni.
Lampade Time Machine e Gigi
Oggetti nati da ibridazioni irriverenti ma allo stesso tempo poetiche e funzionali, come la lampada a sospensione Bicicly, realizzata con una ruota e componenti della bici , o la lampada da tavolo dal mood Steampunk Gigi, nata dall’unione di componenti per pc ed elementi del motore di una moto Piaggio rottamata, e montata su una base in legno. Il pezzo forte di questa selezione è rappresentato dalla lampada Time machine, che richiama le atmosfere cupe e futuristiche dello stile Steampunk con le sue ghiere metalliche, i manometri e i pezzi di motore. Una lampada-macchina del tempo, prima creazione di Giuseppe Gallo, che ci riporta all’inizio della sua parabola creativa di designer.
Lampada a sospensione Bicicly
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Portaoggetti per il bagno, belli, colorati, ecologici e soprattutto, utili per avere tutto a portata di mano.
Il bagno è una stanza fondamentale in ogni casa, ma quante volte capita di non riuscire a tenerlo in ordine per via del gran numero di oggetti che utilizziamo nella quotidianità? Succede più o meno a tutti, a prescindere dal fatto di essere persone ordinate o meno.
La conseguenza è immancabilmente un bagno disordinato e con tutti i nostri oggetti sparsi sui mobili. Il problema non interessa solo la nostra vita di tutti i giorni, in cui rischiamo di non trovare nulla di ciò che ci serve, ma è anche una questione estetica: se osserviamo una stanza disordinata, difficilmente presteremo attenzione all’arredamento. Ed è un vero peccato!
Il bagno, ambiente dove spesso vogliamo rilassarci e coccolarci, diventa una vera e propria stanza del caos.
Missione bagno organizer : tutto magicamente a posto
Nella maggior parte dei casi, il disordine è conseguenza della disorganizzazione. Certo, essere persone ordinate aiuta, ma è possibile utilizzare un piccolo, fondamentale, aiutino: i portaoggetti per il bagno. Questi utilissimi oggetti d’arredamento saranno la soluzione al tuo problema! Grazie ai portaoggetti riuscirai ad avere tutti i tuoi oggetti di utilizzo quotidiano sempre a portata di mano.
Cesto in mais Sophisticraft e cesti in Juta Grey blue e Pink by Urban Nature Culture
Ma come sono e dove vanno posizionati i portaoggetti? Questo è il bello: dove preferisci! Puoi posizionarli a terra, su una mensola, sul davanzale, su un mobile o, se preferisci che non sia visibile, puoi fare spazio all’interno di un mobile e riporli lì, in questo modo il tuo bagno sarà sempre organizzato e in ordine e ciò che risalterà maggiormente sarà solo ed esclusivamente l’arredamento del tuo bagno!
Cesti, portaoggetti e contenitori: a te la scelta
Su LivingDecò trovi una selezione di portaoggetti per il bagno, pensata apposta per te e composta principalmente da cesti e contenitori di design, in questo modo sarai certo di acquistare un portaoggetti che non sia solo utile, ma anche bello, così da dare un tocco di stile in più al tuo bagno. Abbiamo selezionato portaoggetti di tutte le dimensioni, di tanti colori diversi, spesso in materiali naturali e sostenibili.
I brands che proponiamo sono Urban Nature CultureAmsterdam e Aquanova.
Ad entrambi sta molto a cuore il tema della sostenibilità ambientale e non solo, entrambi hanno come obiettivo quello di cercare sempre di migliorarsi, per poter fornire al cliente il miglior prodotto possibile: questo garantisce la massima cura nei dettagli e un impegno costante per rendere i tuoi ambienti il più confortevoli possibile.
La collezione Rena: arreda con il colore
Tra le nostre proposte Rena rappresenta il portaoggetti per il bagno funzionale, colorato e al tempo stesso elegante. Disponibile in due differenti dimensioni e in tanti colori per adattarsi ad ogni stile: dal bianco avorio al melange nero, fino ai nuovissimi colori verde cedar e rosso terracotta. L’assortimento cromatico ti permette di creare delicati mix tono su tono o contrasti più eccentrici che si faranno di certo notare.
Collezione RENA by Aquanova, rosso terracotta
La qualità Aquanova
Sempre di Aquanova, brand specializzato in accessori di alta qualità per il bagno, puoi trovare il portaoggetti Dix, i sofisticati e capienti Lubin oppure gli eleganti cesti Amy.
Lubin grigio, Amy grigio scuro e Cesto Dix nero by Aquanova. I cesti Amy grigio chiaro small e medium.
Le ceste portaoggetti in materiali eco sostenibili
Se desideri un portaoggetti di dimensioni generose ti consigliamo le ceste di Urban Nature Culture, una scelta sostenibile al 100% : in fibra di iuta come Pink e Grey Blue oppure in mais intrecciato come Sophisticraft.
Ora non ti resta che venire a trovarci su LivingDecò e scoprire i portaoggetti bagno. Scegli il modello che più si addice a te e al tuo bagno.
Bang & Olufsen, il brand danese specializzato nella produzione di apparecchi audio hi-fi e televisori ha presentato la nuova collezione Nordic Ice.
Lo scorso 28 ottobre, nella cornice dello splendido Concept Flat di Barovier&Toso in via Durini 5 a Milano, l’azienda danese Bang & Olufsen ha presentato la nuova collezione Nordic Ice. Minimalismo nordico, accentuato dai clori chiari e mitigato dal dialogo tra finiture e sfumature di colore.
Come sempre, il design del brand raggiunge altissimi livelli estetici, che coniugati con tecnologia e qualità sortiscono prodotti ineguagliabili. Del resto, la storia dell’azienda danese è da sempre legata all’evoluzione del design in parallelo alla costante ricerca. Di recente Bang & Olufsen è stata tra le prime aziende ad avere ottenuto la certificazione Cradle to Cradle Certified Version 4.0, il sistema di parametri che definisce i criteri più stringenti per progettare e realizzare prodotti pronti ad affrontare la sfida di un domani sostenibile. Tradotto in parole povere, i prodotti Bang & Olufsen sono fatti per durare in eterno, riducendo la quota di rifiuti generati.
Nordic Ice Collection, il suono del design
La nuova collezione presenta una versione declinata in una palette cromatica ispirata alla Scandinavia di sei tra i pezzi più iconici del brand. Il dialogo tra i toni freddi dell’accaio e quelli caldi della pelle, o delle superfici opache con i bordi lucidi, evocano sensazioni di tranquillità e benessere.
Come spiega Christoffer Poulsen, Vice Presidente dell’area Product Management di Bang & Olufsen,
“In questo periodo che ha visto dissolversi molte delle nostre certezze, la casa ha continuato ad essere per molti di noi un rifugio sicuro rispetto al mondo esterno. Ci è sembrato quindi naturale riprendere questa atmosfera pacata ma accogliente nella nostra Nordic Ice Collection, con prodotti che evocano sensazioni di equilibrata armonia (..).”
La collezione comprende accessori portatili come gli auricolari wireless Beoplay EQ, le cuffie wireless Beoplay H95, lo speaker Bluetooth portatile A1 2nd Gen, resistente all’acqua e dotato di un elegante laccio in pelle. Se state cercando un regalo per stupire, questi accessori sono decisamente perfetti.
Per la casa, nuova versione dell’iconico Beoplay A9, dotato di un potente sistema di amplificazione dentale da 480 watt e del sistema Room Adaptation. Le tre gambe dell’amplificatore disegnato da Øivind Alexander Slaatto in versione Ice sono realizzate in alluminio sabbiato, in contrasto con il bordo lucido dell’iconica forma circolare, rivestita a sua volta in tessuto Kvadrat. Completano la collezione lo speaker wireless Beosound Stage, per amplificare il sono della TV, e lo speaker wireless Beosound Balance, creato in collaborazione con Benjamin Hubert dello studio LAYER.
Naturalmente tutti gli apparecchi si possono collegare tra loro come qualsiasi dispositivo connesso grazie alla tecnologia IoT. Qui vi spiego come funzionano.
Bang & Olufsen, il sogno di due giovani ingegneri ispirati dal Bauhaus
Non bastano un design strepitoso e una qualità irraggiungibile, per descrivere la Bang & Olufsen, visto che anche la storia del brand è decisamente affascinante.
La soffitta di casa Olufsen e le prime sperimentazioni
L’azienda nasce dall’incontro tra due giovani ingegneri danesi con la testa piena di sogni: da un lato, Peter Bang, che dopo gli studi compie un viaggio in America negli anni Venti, per studiare la nascente industria della radiodiffusione. Dall’altro, Svend Andreas Grøn Olufsen, che nella soffitta della sua casa a Quistrup. E proprio in quella soffitta i due cominciano a sperimentare, fino ad inventare un un componente che permetteva di collegare la radio direttamente alla rete elettrica. Eliminator, questo il nome di un dispositivo che letteralmente eliminava la batteria. Nel 1925 i due fondano la Società Bang & Olufsen, e due anni dopo si trasferiscono nei nuovi locali nella cittadina di Struer, dove ancora oggi si trovano i principali stabilimenti. Sempre all’avanguardia, propongono apparecchi come pezzi di arredo, ispirandosi al Bauhaus. Due designer in particolare hanno legato il loro nome con quello del brand, intrecciando lunghi rapporti di collaborazione: Jacob Jensen e David Lewis. Oggi 11 pezzi iconici B&O sono esposti nella collezione permanente del MoMA di New York.
Da allora i due ingeneri cavalcano i decenni, proponendo prodotti sempre avanti con i tempi, sia come design che come prestazioni.
Una curiosità: tutti i prodotti B&O hanno come acronimo Beo, ad indicare la ditta.
Ecco una carrellata dei pezzi più rappresentativi:
1934 – Hyperbo 5 RG Steel, giradischi ispirato alla sedia di Marcel Breuer
1939 – Beolit 39, radio in bachelite ispirata al cruscotto della Buik
1959 – TV Beovision Capri, ispirata al design di interni di matrice danese
1972 – Beogram 4000, giradischi, design Jacob Jensen
1976 – Beomaster 1900, sintonizzatore, design Jacob Jensen
1984 – Beovox CX 100, diffusori passivi, design Jacob Jensen
1985 – Beovision MX 2000, televisione, design David Lewis
1986 – Beocenter 9000, registratore a cassette, lettore CD e radio, design Jacob Jensen
1996 – Beosound 9000, diffusori da terra, design David Lewis
1998 – Beocom 6000, telefono cordless, design Henrik Sørig Thomsen
2003 – Beosound 3200, lettore CD con radio, design David Lewis
Jotun presenta Together, la cartella colori dell’anno 2022. Scoprite i bellissimi 28 colori che compongono la palette e gli abbinamenti.
Ogni anno attendo con impazienza i nuovi dell’azienda norvegese di vernici Jotun. In realtà la nuova cartella colori è già stata rilasciata a settembre, ma solo ora ho trovato il tempo di condividere con voi la loro scelta. La cartella colori 2022 si chiama Together e contiene tre palette uniche, frutto di una ricerca indirizzata al tema della convivialità tra le mura domestiche. Colori scelti per vivere la propria casa in compagnia della famiglia e degli amici, in un momento in cui la voglia di stare insieme non è mai stata così forte. La cartella Togeter contiene 28 bellissimi colori , 12 dei quali sono totalmente nuovi e sono presentati in combinazione con tonalità selezionate dal ricco archivio della Jotun. I colori sono raggruppati in tre bellissime palette: Cherish, Embrace e Playful, caratterizzate da un mood specifico.
Together, la cartella colori Jotun 2022
Cherish
Colori pastello e neutri caldi dall’aspetto “burroso” che creano finiture morbide. La tavolozza è composta da colori luminosi e calmanti, allo stesso tempo caldi e avvolgenti. In combinazione con tessuti ariosi e superfici soffici, creano un’atmosfera confortevole.
Embrace
Colori rustici, grezzi e semplici. Embrace è una tavolozza di colori in perfetto equilibrio, discreta e con i piedi per terra, e allo stesso tempo colorata e conviviale.
Playful
Colori energici con un tocco giocoso. Playful ha colori forti e chiari, che infondono ottimismo e speranza, e va dritto al cuore. Incoraggia a liberare la creatività e a dare una possibilità a nuove combinazioni di colori.
La lampada Parentesi, progettata da Achille Castiglioni e Pio Manzù compie 50 anni, ma non li dimostra. Per l’occasione Flos ha lanciato una Special Edition.
Icona intramontabile del design, la lampada Parentesi ha compiuto 50 anni di vita senza nemmeno accorgersene. Ricordo l’arrivo dell’esemplare che scelsi per la mia prima casa, tanti anni fa, come fosse oggi. Del resto, è questa la magia che circonda le icone, e che le rende immortali. Per l’occasione Flos ha deciso di lanciare una Special Editon, ma non si tratta di una riedizione qualsiasi. Prima di svelarvi i nuovi modelli, vi racconto la storia, incredibile, di come è nata la lampada Parentesi.
Lampada Parentesi, una storia italiana
La lampada parentesi nasce dall’incontro tra due geni del design italiano, che però non si sono mai conosciuti di persona. Siamo all’inizio degli anni Settanta quando Achille Castiglioni, allora art director di Flos, nota uno strano disegno appeso alla bacheca dell’ufficio ricerca e sviluppo. Sembra un cilindro luminoso che scorre lungo un cavo in verticale. Quel disegno appartiene al geniale e compianto Pio Manzù, progettista della FIAT 127 e promessa del design italiano, appena scomparso a soli trent’anni. Castiglioni scoprirà in seguito il periplo compiuto dal famoso schizzo, quando Piera Pezzolo, moglie del presidente di Flos Sergio Gandini, gli racconta i fatti avvenuti.
Ritrovato dalla vedova di Pio Manzù Eleonore Liebl tra i documenti del defunto, il disegno atterra nelle mani di Mariolina Bocca. Quest’ultima è amica di Eleonore e proprietaria di uno show-room torinese di grido, ove erano esposti alcuni pezzi di Pio. A sua volta, Mariolina passa il disegno a Piera Pezzolo, che lo consegna al fratello Marco, capo della sezione R&S di Flos. Achille Castiglioni è un po’ restio a rimaneggiare il progetto, ma è la stessa Eleonore che, consegnando il disegno a Mariolina Bocca, suggeriva che fosse utlilizzato per un possibile progetto. Non sapeva, però che l’eredità del marito sarebbe stata raccolta da quel geniale designer che rispondeva al nome di Achille Castiglioni. La lampada Parentesi nasce nel 1971, è commercializzata da Flos e firmata da Achille Castiglioni e Pio Manzù, vince il Compasso d’Oro ADI nel 1979 e ancora oggi è tra i best seller di Flos.
La Special Edition 1971-2021, un omaggio a due maestri
Nelle intenzioni dei design curator di Flos, Fabio Calvi e Paolo Brambilla, la Special Edition 1971-2021 della lampada Parentesi non doveva essere una semplice riedizione. I due architetti hanno infatti svolto un’operazione filologica, declinando la lampada in due colori diversi, ognuno rappresentativo dell’opera dei maestri.
La versione Tuchese è un omaggio al lavoro di Achille Castiglioni, particolarmente affezionato a questo colore, tanto da dipingere tutte le porte di casa con questa tinta, come ricorda la figlia Giovanna.
La versione Signal Orange invece, ricorda il colore che Pio Manzù utilizzava per i suoi prototipi di auto.
I colori sono stati applicati agli elementi che costituiscono la “parentesi”, secondo il disegno originale, dunque sul tubolare, sul rosone e sulla base, non più realizzata in gomma ma in silicone.
L’operazione ha coinvolto anche il packaging, dimostrando una cultura del progetto attenta a ogni dettaglio. La versione originale, infatti, era una confezione trasparente formata da due gusci di plastica realizzati in un unico stampo. Caso vuole, o forse no, che la stessa tecnologia veniva impiegata da Pio Manzù per le custodie promozionali per la FIAT. Purtroppo questa confezione, anch’essa un oggetto di design, venne abbandonata da Flos dopo pochi anni ma oggi, grazie alle nuove tecnologie digitali, viene finalmente riproposta.
Riprendiamo la storia dell’evoluzione del mobile inglese, partendo dal”inizio dell’Ottocento. Dallo stile Regency all’Art Nouveau, passando per l’età Vittoriana.
William Morris e Philip Webb, The Red House, Londra 1860
Nella prima parte dell’articolo dedicato all’evoluzione del mobile inglese e ai primi designer della storia, abbiamo cavalcato i secoli che portano dal Seicento alla fine del Settecento. Abbiamo visto la nascita di uno stile caratteristico e indipendente sviluppato dai primi designer della storia, come Thomas Chippendale, i fratelli Adam o Thomas Sheraton e George Hepplewhite. Ora percorriamo l’Ottocento, epoca di passaggio verso l’architettura e il design moderni.
Lo stile Regency o Reggenza Inglese
Nei primi anni dell’Ottocento, in Inghilterra si impone lo stile Regency (1810-1830), ispirato allo stile stile Impero francese e che coincise all’incirca con la reggenza del futuro re Giorgio IV. Siamo nel periodo di Jane Austen e delle bellissime dimore patrizie con le colonne bianche in facciata, le ampie finestre e gli interni luminosi, costruiti dall’architetto John Nash (1752-1835).
Admiration, olio su tela, Vittorio Reggianini (1858-1938)
I mobili Regency rappresentano, in un certo senso, l’evoluzione dello stile antico neoclassico visto nei lavori di Robert Adam e dei suoi discendenti, con l’aggiunte di decorazioni eterogenee ispirate alla Cina, all’India e all’Egitto. I mobili in stile Regency hanno linee semplici, snelle ed eleganti, con superfici piane, legno delicatamente dipinto e/o impiallacciato, intarsi di metallo e motivi classici come rosette, maschere di leoni e piedi a zampa di metallo. I materiali privilegiati sono il palissandro, il mogano e una varietà di legno esotico dalle venature zebrate. Le sedute della Reggenza presentavano imbottiture rivestite con tessuti stampati, in particolare di chintz.
Il designer più influente in questo periodo fu Thomas Hope (1769–1831), banchiere scozzese appassionato di antichità. Nel 1807 pubblicò il suo “Household Furniture and Decoration” che, con la decorazione della sua casa di Duchess Street a Londra, gettano le basi dello stile Regency. Hope tentò di fare copie dirette o adattamenti di mobili classici e antichi usando legno e bronzo, e i suoi bei mobili erano austeri e di dimensioni generose. Oggi i suoi mobili vengono riprodotti con la dicitura “style Thomas Hope”.
Tocca allora a George Smith (1786-1826), designer e prolifico divulgatore, rendere accessibili a tutti i mobili Regency, studiando soluzioni funzionali e dalle dimensioni più contenute.
“La bellezza e l’eleganza che si vedono negli interni delle case moderne non possono essere limitate ai palazzi signorili della nostra nobiltà”.
George Smith, 1812
Nella sua “A Collection of Designs for Household Furniture and Interior Decoration” (1808), e nella guida “The cabinet-maker and upholsterer’s guide”(1826), contribuí a diffondere lo stile Regency, pur cominciando a produrre mobili in stile neo gotico.
La prima età Vittoriana, il Gothic Revival e la decadenza
Nel 1837 la giovane Vittoria sale al trono, inaugurando quella che viene definita l’età Vittoriana, che durerà fino al 1901. Si tratta di un periodo caratterizzato da profonde contraddizioni. Da un lato il Regno Unito conosce la supremazia mondiale, l’industrializzazione massiccia, la stabilità politica, dall’altro si allarga il divario tra le classi ricche e quelle povere. Per quanto riguarda le arti applicate e l’architettura, la meccanizzazione dei processi produttivi porta ad un generale calo della qualità dei manufatti, che si accompagna ad un gusto sempre più decadente. Le correnti si sovrappongono, si susseguono i revival, per poi sfociare nell’eclettismo ridondante di fine secolo. In questi anni l’unico movimento degno di nota è rappresentato dal Gothic Revival. Nella prima parte ho già accennato allo sviluppo della corrente artistica Neogotica, che si manifesta già a partire dalla metà del Settecento. Considerato lo stile architettonico nazionale, il Gotico viene preso a modello da quegli artisti ed intellettuali che si oppongono al dilagante neoclassicismo.
Con il Romanticismo (1795-1870) lo sguardo malinconico verso il passato si traduce nell’affermarsi del Gothic Revival come stile dominante, che sfocerà nella costruzione del Palazzo del Parlamento a Londra (1836-1860), ad opera dell’architetto Augustus Pugin. Teorici come John Ruskin, pittori come William Turner, architetti come Gilbert Scott, artisti e riformatori sociali come William Morris, sono da considerarsi i maggiori sostenitori del movimento, che si diluisce solo agli inizi del Novecento. I mobili in stile neogotico realizzati nell’Ottocento sono caratterizzati da ogive, cuspidi, colonne polistili e rosoni intagliati e traforati. Gli interni vittoriani sono generalmente sovraccarichi di mobili, tappeti, oggetti da collezione. Le pareti sono dipinte con colori saturi o ricoperti da boiserie in legno scuro, e le finestre sono drappeggiate da pesanti tendaggi. Vi è un proliferare di orpelli e decorazioni che rendono gli ambienti piuttosto soffocanti e ostentatori della ricchezza dei proprietari.
I movimenti pre-moderni. Arts and Crafts, il Movimento Estetico e la Scuola di Glasgow
L’esigenza di produrre arredi in quantità sempre più crescenti porta ad un generale decadimento della qualità. Inoltre, non c’è più uno stile di riferimento, essendo prodotto tutto e il contrario di tutto. I produttori attingono ad una moltitudine di stili da periodi precedenti: il Tudor, l’elisabettiano, il rinascimentale, il rococò inglese, lo stile Chippendale. “Ci sembra che i produttori d’arte di tutta l’Europa siano completamente demoralizzati”: così il “The Times” nel 1851, commentando i mobili e altre decorazioni interne esposte alla Grande Esposizione di Londra. Questa decadenza porta alla nascita dei cosiddetti movimenti pre-moderni, che promuovono la riqualificazione dell’artigianato e del mestiere dell’ebanista. Nel 1861, insieme ai pittori Dante Gabriel Rossetti e Edward Burne-Jones, William Morris fonda l’azienda Morris, Marshall, Faulkner & Co, nella quale produce arredi, complementi ed accessori disegnati e fatti a mano da ebanisti-designer. Il successo dell’impresa porta alla fondazione del movimento Arts and Crafts (1888-1910), che avrà un’influenza capitale sulla nascita dell’architettura e del design Moderni. Proponendo un modello di abitazione dallo stile semplificato, arredato con mobili realizzati in quercia, semplici, eleganti e funzionali, si pone in antitesi rispetto ai pomposi e sovraccarichi interni della prima età vittoriana. La casa-simbolo del movimento fu le Red House, progettata da Morris e Philip Webb nel 1859.
William Morris design, le famose tappezzerie, ancora oggi prodotte dalla Sanderson Design Group.
Contemporaneamente, si sviluppa il Movimento Estetico, che tende a rielaborare la bellezza naturale ispirandosi ai migliori prodotti realizzati da diverse culture. Ne fecero parte gli architetti e designer Owen John, Christopher Dresser, Edward William Godwin e lo scrittore Oscar Wilde. Il movimento diede vita allo stile Anglo-Giapponese, caratterizzato da mobili neri con pannelli giapponesi dipinti a traforo e imitazione di braccia e gambe di bambù.
Dobbiamo andare in Scozia per trovare il terzo movimento innovatore sorto nella tarda età Vittoriana. Si tratta della Scuola di Glasgow, termine che designa una cerchia di artisti e designer, studenti della Glasgow School of Art e attivi dagli anni Settanta dell’Ottocento fino al 1910, gravitanti attorno. La cerchia era formata da dai collettivi Glasgow Boys, Glasgow Girls e The Four, di cui facevano parte Charles Rennie Mackintosh (Glasgow 1868- Londra 1928) e la moglie Margaret Macdonald.
Il gruppo più influente nel campo del design fu soprattutto quest’ultimo, grazie al lavoro di Mackintosh, architetto e designer. Il suo lavoro si ispira all’Art and Craft e allo stile Anglo-Giapponese, con suggestioni tratte dal gotico scozzese. L’influenza di Mackintosh si estende oltre il l’età Vittoriana, inaugurando i fasti della Belle Epoque del periodo edoardiano e traghettando il Regno Unito nel movimento pre-moderno dell’Art Nouveau. Ma di questo vi parlerò nella prossima puntata.
Ricapitolando, ecco i principali stili e movimenti che caratterizzano l’evoluzione del mobile inglese, a partire dal Cinquecento:
Come scegliere colori e rivestimenti per il bagno per creare un ambiente accogliente in chiave home therapy e benessere abitativo.
Si è da poco conclusa l’edizione 2021 del Cersaie, la fiera internazionale più importante per il design delle superfici ceramiche e per l’arredo bagno, che ogni anno si svolge a Bologna. Oggi, però, non vi parlerò delle tendenze 2021 per l’arredo bagno, ma affronterò l’argomento in chiave home therapy e benessere abitativo.
Abbiamo già parlato, in un precedente articolo sui colori più adatti per la cucina, di come la nostra casa ci rappresenti e di come ogni ambiente si possa paragonare a una nostra parte del corpo. Quando entriamo in una stanza assorbiamo le sue energie e possiamo sentirci ben accolti o a disagio; il bagno è l’ambiente della casa in cui ci si ripulisce, ci si libera dello sporco, ci si purifica con l’acqua e si eliminano le tossine.
Per questo è importante scegliere colori e rivestimenti per il bagno adatti, in modo da creare un ambiente accogliente, dove ci possiamo “spogliare” sia metaforicamente che letteralmente, delle nostre fatiche, dello stress e ripulirci.
La sicurezza prima di tutto
Come qualsiasi altra stanza, il bagno deve essere in armonia cromatica e stilistica con il resto della casa; dobbiamo quindi, meglio se aiutati da un professionista, capire come studiarlo al meglio perché sia bello ma anche funzionale.
Per quanto riguarda i pavimenti bisogna stare attenti nella scelta poiché, con acqua e vapore, possono facilmente diventare scivolosi: controlliamo bene, quindi, il “coefficiente di scivolosità”, indicato con la lettera R e un numero che varia da 9 a 13, dove più alto sarà il numero e più sarà alto il coefficiente di attrito.
È meglio preferire, inoltre, un pavimento opaco; secondo il Feng Shui, i pavimenti chiari e lucidi comunicano una sensazione di poca stabilità, di pericolo, come se camminassimo sull’acqua. Per questo sono sconsigliati in tutta la casa e a maggior ragione nel bagno, un ambiente dove dovremmo rilassarci e lasciar andare le tensioni, quindi non possiamo permettere di sentirci in pericolo.
Il tuo bagno come una SPA
Nel bagno ci si prende cura di sé, ci si trucca, per questo è importante studiare la giusta disposizione e intensità dell’illuminazione, soprattutto se avete in casa un bagno cieco, quindi non dotato di finestre.
Sia la luce a soffitto che la luce a specchio devono essere sempre ben illuminanti. Alternatele a luci soffuse, adatte al relax e aggiungete delle candele profumate per creare un’atmosfera degna di una SPA.
Colori e rivestimenti per il bagno
COLORI E RIVESTIMENTI: SI PER IL BLU
Per quanto riguarda i colori il blu è ottimale, perché richiama l’acqua, l’andare in profondità, l’introspezione; è legato inoltre all’utero materno, luogo protetto e sicuro.
COLORI E RIVESTIMENTI: NI PER IL BIANCO
Anche il bianco è un colore molto scelto, perché ricorda pulizia e ordine, ma può trasmettere una sensazione di freddo e creare contrazione muscolare; io, infatti, lo sconsiglio per i bagni, perché è un ambiente dove spesso siamo nudi.
COLORI E RIVESTIMENTI: SI PER AVORIO, BEIGE E COLORI TERROSI
Preferiamo un colore chiaro ma più caldo, come un beige, un avorio, o i colori della terra, che renderanno l’ambiente più accogliente e daranno un maggiore senso di stabilità e radicamento.
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Con l’aumento dei costi di luce e gas, è importante scegliere l’operatore e il piano tariffario più conveniente. I vantaggi offerti da Next Energy 24 di Sorgenia.
Se ci avete fatto caso, il rincaro dei prezzi dell’energia è uno degli argomenti in primo piano in questo momento. E non si tratta di aumenti di poco conto, visto che si parla di un +29,8% sulle fatture della luce e di un +14,4% su quelle del gas. Un aumento che inciderà pesantemente sulle nostre bollette, e che molti stanno cercando di arginare aderendo alle offerte più convenienti. Forse è proprio questo il momento giusto per cambiare operatore, un passo che molti non fanno per timore di pagare di più, oppure per evitare la trafila burocratica e gli eventuali costi di attivazione.
Sorgenia, il primo operatore green e digitale in Italia
Tra gli operatori del mercato libero dell’energia, si distingue Sorgenia, una delle prime digital energy company italiane. Nata vent’anni fa, Sorgenia è oggi il principale fornitore privato di energia in Italia e punto di riferimento per chi desidera utilizzare fonti energetiche green. L’obiettivo principale dell’azienda è infatti, fin dal principio, quello di fornire energia a impatto zero. Questo significa privilegiare le fonti di energia rinnovabili, utilizzando anche l’eolico e il fotovoltaico, rispetto a quelle fossili come il carbone.
Le soluzioni proposte dall’azienda spaziano dalla fornitura di energia elettrica e gas naturale fino alla fibra, sia per le imprese che per i privati, oltre a servizi utili, semplici e personalizzati per ogni cliente. Tra le varie opzioni mi ha incuriosita il piano Next Energy 24 per la casa, che propone offerte interessanti per luce e gas.
Ma vediamo più nello specifico quali sono i vantaggi nel passare a Next Energy 24 di Sorgenia.
3 buone ragioni per passare a Next Energy 24 di Sorgenia
1.Next Energy 24 di Sorgenia, prezzo bloccato per due anni
Si, avete capito bene: il piano Next Energy 24 di Sorgenia prevede il prezzo bloccato per ben due anni, una manna dal cielo in tempo di rincari. Questo contratto, grazie alla tariffa fissa monoraria, offre una protezione completa dalle oscillazioni del prezzo dell’energia. In pratica, la tariffa applicata per ogni kilowattora (kWh), ovvero la quantità di energia consumata, rimane la stessa in qualsiasi ora del giorno e per un periodo di 24 mesi. Un altro vantaggio offerto dal piano Next Energy 24 è lo sconto fedeltà riservato ai clienti, che premia i contratti più duraturi. La formula prevede uno sconto del 5% per i primi 12 mesi di fornitura, che sale fino al 10% a partire dal 13° mese.
2.Servizio digitalizzato per monitorare i consumi
Fedele alla sua vocazione, Sorgenia offre un’esperienza digitale semplice e veloce. Intanto l’attivazione del sevizio si può fare comodamente on line, con pochi documenti come l’ultima bolletta e la carta d’identità. Come metodo di pagamento potete optare per la domiciliazione bancaria o la carta di credito e, attraverso l’App Mysorgenia, potete consultare le bollette e monitorare i vostri consumi da remoto in qualsiasi momento. Sorgenia offre inoltre ai clienti Next Energy 24 un servizio utile per ridurre il consumo di energia e risparmiare sulla bolletta. Si tratta di Beyond Energy, un innovativo programma che con un semplice click vi informa non solo su quanta energia consumate, ma anche come la utilizzate. Accedendo alla vostra area personale nell’app Mysorgenia, e rispondendo al questionario riguardante gli elettrodomestici e i dispositivi installati a casa vostra, sarete in grado di sapere quanto consuma ogni singolo apparecchio. Inoltre, grazie ai suggerimenti personalizzati che il servizio mette a disposizione, potrete adottare comportamenti più sostenibili e ridurre il consumo di energia.
3. Entra nel programma fedeltà Greeners
Aderendo al piano Next Energy24 potrai accedere al programma fedeltà Greeners, integrato nell’app Mysorgenia. In pratica si tratta di una community creata per i clienti Sorgenia, per promuovere comportamenti rivolti alla sostenibilità e alla riduzione delle emissioni di CO2. Il programma prevede missioni mensili, che ogni greener deve portare al termine per scalare i livelli e accumulare punti. In pratica le missioni sono delle vere e proprie sfide che mettono alla prova le nostre abitudini in rapporto alla sostenibilità. I punti guadagnati sono contabilizzati in Green Coins che danno accesso a premi, da scegliere in una rosa di marchi. Oltre alle card Amazon o Decathlon, potete trovare premi sostenibili e etici esclusivi, come quelli offerti da NaturaSi o Spesa Sospesa.
Clicca qui per sapere come funziona la casa passiva e come costruirla.
Natale 2021 è già dietro l’angolo, e non è mai troppo presto per pensare ai regali. Ecco una selezione di oggetti di oggetti di design per la tua wishlist.
Lampada Minitopo disegnata da Joe Colombo per Stilnovo
Sembra ancora lontano, ma in realtà il Natale 2021 è già dietro l’angolo. Non è mai troppo presto per pensare ai regali, così ho preparato una selezione di oggetti di design per la tua wishlist. Nelle prime due sezioni trovate accessori per la tavola e la cucina e complementi di arredo, alcuni davvero straordinari. Nella terza sezione, per gli appassionati di design, alcune Special Edition di lampade che hanno segnato la storia a partire dagli anni ’70.
Accessori per la tavola e la cucina
Si chiama semplicemente Bauletto, si presenta come un launchbox, ma è molto di più. Bauletto fa parte della collezione di accessori per cucina Blim Plus disegnata da Raffaello Galiotto per l’azienda italiana Veca SpA, specializzata nella produzione di vasi e fioriere in plastica. Bauletto è stiloso, pratico e funzionale, perfetto per trasportare il pranzo ma non solo. Puoi riscaldare i cibi nel microonde, riempirlo con tre pietanze diverse, anche liquide, e appoggiare o ricaricare il tuo smartphone.
Forse non lo sapevate, ma Carl Hansen & Søn, oltre agli arredi di design ormai entrati nella storia, produce accessori per la tavola e la cucina. Deliziose le Tapas board disegnate realizzate in mogano o rovere, oppure i sottopiatti in rovere firmati da uno dei più famosi designer danesi degli anni ’50, Børge Mogensen.
Per rendere ancora più speciale il periodo delle festività natalizie, Gabel 1957 propone due interessanti collezioni interamente dedicate alle feste. Tessuti per vestire la vostra tavola, presine, strofinacci, grembiuli e copricuscini, declinati in rosso e verde con motivi tradizionali nella linea Buon Natale. Tovaglie e servizi tavola raffinati giocati sui toni neutri per la linea Magie.
Infine, se volete davvero stupire un vostro caro, scegliete le pentola Anaori Kakugama, un attrezzo che promette di rivoluzionare il modo di cucinare. La pentola si presenta come un elegante cubo minimalista all’interno del quale si cuciono i cibi su una grata on grafite di carbonio. Con un unico utensile si può friggere, grigliare, cuocere al vapore o al forno, bollire, e si può servire la pietanza direttamente in tavola.By Anaori, azienda giapponese specializzata nella tecnologia della grafite di carbonio.
Anche i complementi di arredo possono essere un regalo utile e gradito. Se tra ii tuoi cari c’è qualcuno che è particolarmente innamorato di Venezia, ci sono i complementi di Pieces of Venice. Delizioso il portacandele Cappello Gondoliere, che ricorda un elemento della città in modo discreto, senza scadere nel kitch tipico dei souvenir.
USM Haller è forse la migliore azienda specializzata nella produzione di arredi per ufficio. Da più di 50 anni il suo rivoluzionario sistema modulare risolve ogni problematica tecnica ed estetica anche per gli ambienti domestici. Particolarmente indicato per le camerette dei bimbi, anche per la gamma cromatica vivace, il sistema comprende librerie e mobili contenitori. Cambiare l’arredo della stanza dei bimbi può essere un regalo davvero grandioso.
Lo specchio Dorian, dalla forma quadrata con angoli smussati, è semplice e può decorare con stile un ingresso. Dorian è realizzato in legno laccato nero ed è prodotto da Mantemano, azienda fondata dal designer Nicola Gisonda.
Regala (o regalati) un’icona del design per il Natale 2021
Cominciamo con un classico inimitabile, la lampada Parentesi creata da Achille Castiglionie Pio Manzù nel 1971 per Flos. In occasione del 50° compleanno l’azienda ha reinterpretato il modello classico introducendo una Special Edition declinata in due colori nuovi, il Turchese e il Signal Orange. Le due tonalità sono state individuate dopo un attento studio filologico del lavoro dei due maestri, e sono state applicate a tutti gli elementi che formano la “parentesi”, dunque sul tubolare, sul rosone e sulla base.
Oppure puoi scegliere un altro cavallo di battaglia degli anni Settanta, la lampada Minitopo disegnata da Joe Colombo per Stilnovo (foto di copertina).Disponibile nel modello da tavolo, con base d’appoggio in metallo nero o rosso nella versione Iconic Red, con rifinitura in polietilene nero. Oppure, nella versione agganciabile con il pratico morsetto a vite in alluminio verniciato nero. Bello avere un oggetto che è esposto al MoMA di New York.
Martinelli Luce festeggia i compleanni di ben due prodotti iconici: la lampada Pipistrello di Gae Aulenti (50 anni), riproposta in edizione limitata con base e pomello placcati oro 24k, e la lampada Elmetto di Elio Martinelli (40 anni) che arricchisce la sua gamma cromatica con un nuovo colore, il rosso rubino.