Sono cosi’ felice di mostrarvi lo spettacolare showroom DeGournay di Parigi, progettato da India Mahdavi come parte dell’evento Deco Off 2020. Solo India Mahdavi poteva creare un favoloso ed accogliente boudoir che riesce ad essere contemporaneamente molto belle epoque ed incredibilmente di tendenza. La designer ed architetto di origini iraniane-anglo-egiziane e’ indubbiamente illustre maestra nel creare associazioni di colori inaspettate e nel declinare al meglio tonalita’ brillanti e coraggiose, vestendole con dettagli femminili e con forme inusuali.
Lo showroom e’ composto da due grandi stanze. La stanza lounge con grandi sedute in velluto viola e’ imbellita dalla carta Abbasi in The Skycommissionata dallo storico atelier francese De Gournay. Il murales, parte della collezione PPP e’ ispirato dal lavoro del miniaturista Iraniano del sedicesimo secolo Reza Abbasi; la scena e’ pitturata a mano su una seta color verde acquamarina pallido. La moquette lilla, soffice e sontuosa, unisce questo spazio con la stanza adiacente tappezzata dalla versione arancio della carta Chez Nina. Immancabili nei progetti di India le poltroncine a fiore Charlotte in velluto rosa cipria.
L’open space, ambiente che unisce soggiorno e cucina, è una soluzione sempre più diffusa e amata.
Unire arredi diversi per funzione ed estetica può essere una sfida, in particolare se si pensa agli abbinamenti di materiali e colori, alle misure a disposizione e alle proporzioni. In questo articolo parliamo di uno degli elementi fondamentali di ogni zona giorno: vogliamo darti qualche consiglio su come scegliere il divano migliore per un open space, vediamo i vari modelli, alcuni progetti realizzati e tante foto da cui puoi prendere ispirazione.
1. Prima di decidere la collocazione dei vari arredi in un open space piccolo ricorda di prevedere la giusta distanza tra divano e porta tv. Inoltre, se vuoi un modello angolare o con penisola, calcola almeno 80 cm di passaggio tra l’imbottito e la parete attrezzata / libreria / porta tv. Tieni sempre presenti l’ergonomia e i flussi di movimento all’interno della stanza.
DISTANZA TV – DIVANO
TV 19″ – 32″
0,7 – 1,2 m
TV 40″ – 50″
1,6 – 1,9 m
TV 55″ – 60″
2,2 – 2,9 m
TV 65″ – 75″
3,1 – 3,6 m
TV 80″ – 90″
3,3 – 4,4 m
2. Se il fulcro della zona relax è il tv, il divano dovrebbe essere disposto frontalmente, con la finestra a lato. La finestra, in quanto fonte luminosa, non dovrebbe essere né dietro le nostre spalle né dietro il televisore.
Modello
Divani componibili che si adattano ad ogni esigenza
L’ideale in ambienti open è un divano modulare componibile. I migliori produttori di imbottiti offrono le 3 principali configurazioni, tutte disponibili in innumerevoli varianti e dimensioni:
Nel mondo dei componibili distinguiamo tra due tipologie di modularità:
1° tipo: divani componibili “fissi”
All’interno di collezioni di alta qualità si trovano talmente tanti moduli da rendere possibile la creazione di divani praticamente su misura.
Una volta configurato e acquistato, il layout di questo tipo di divano non può essere modificato, i suoi pezzi non possono cioè essere spostati e riconfigurati a piacere.
Per far ciò devi scegliere il 2° tipo.
2° tipo: divani modulari “scomponibili”
Sofà composti da singoli elementi staccabili e ricomponibili a piacere. I moduli si accostano o si agganciano tra loro ma possono essere spostati e riconfigurati come preferisci. In questo modo si possono formare divani lineari, angolari, con penisola, perfino letti o tante sedute singole tipo poltrone o pouf.
Moduli asimmetrici mobili e ricombinabili, con schienali spostabili.
Trasformare un salotto in un attimo: da angolo conversazione con due divani paralleli, a divano con penisola per i momenti di relax, da soli o in due, davanti alla tv o con un buon libro.
Per delimitare un’area di ingresso o creare una sorta di corridoio che suggerisce il flusso di movimento che si desidera impostare nella stanza.
Davanti ad una vetrata o ad una porta finestra
Come abbiamo già detto sopra nell’approfondimento sulla distanza tv-sofà, questa non è la posizione ideale se il divano è di fronte al televisore. In questo caso avere una finestra alle proprie spalle può creare riflessi che disturbano la visione. Se non hai altra scelta, valuta delle apposite tende oscuranti.
Open space con divano a muro
Spesso quando si hanno salotto e cucina nello stesso ambiente si tende a voler separare le due zone con il divano. Naturalmente molto dipende anche dalle dimensioni della stanza e dalla sua configurazione, ma quella del divano in mezzo non è l’unica soluzione. La mancanza di pareti contro cui appoggiare i mobili rende necessario utilizzare al meglio i muri presenti e organizzare lo spazio calpestabile con l’uso degli arredi e dei complementi.
In base al layout della zona giorno è infatti possibile disporre gli arredi lungo le pareti, lasciando la parte centrale più ariosa. Guarda gli esempi qui sotto. In alcuni casi al divano centro stanza si è preferito un grande tavolo da pranzo, oppure un’isola cucina o ancora una libreria divisoria o un porta tv con pannello estraibile orientabile. Questa diventa quasi una scelta “obbligata” quando l’ambiente è lungo e stretto.
Open space con divano centro stanza
In base alla forma e al posizionamento, il divano centrale suggerisce percorsi, direzioni e funzioni all’interno della stanza. Con questa soluzione puoi:
separare zona giorno e ingresso
creare corridoi di passaggio che conducono verso la zona notte
separare living e area operativa/pranzo
In questo modo invece delle pareti utilizzeremo gli arredi per delimitare zone e favorire flussi di movimento che rispondono all’ergonomia di fruizione che vogliamo costruire nel nostro open space.
Se desideri un open space in cui il sofà occupa uno spazio preminente attorno al quale girano tutti gli altri elementi, dovrai scegliere un modello degno di occupare questo posto di rilievo. Deve essere impeccabile e proporzionato, non troppo ingombrante e non troppo piccolo, in un rivestimento che si armonizzi perfettamente con il resto dell’ambiente.
Un divano bello a 360°
Requisito fondamentale è che il divano sia perfettamente rifinito sui 4 lati. La parte posteriore dello schienale deve essere bella da vedere, magari caratterizzata da elementi decorativi o inserti in materiali diversi da quelli del resto del rivestimento.
3 opzioni per un divano-divisorio tra soggiorno e cucina
Se il divano viene utilizzato come divisorio tra cucina e living valuta bene queste 3 tipologie:
1. divano con schienale alto: dividere nettamente coprendo il più possibile la cucina o il tavolo da pranzo
2. divano con schienale basso: creare armonia e continuità tra le aree dell’open space
3. divano bifacciale: senza schienali o con schienali spostabili per garantire la seduta con doppio affaccio
1. Divano separa ambienti con schienale alto
Uno schienale alto fornirà una schermatura maggiore tra living e cucina. Attenzione però: un imbottito troppo ingombrante potrebbe diventare il solo ed unico protagonista della stanza. Pur volendo separare le due aree, a meno che tu non decida di tirare su un muro divisorio, sarà impossibile coprire del tutto la cucina. Cerca di mantenere le proporzioni tra i vari arredi e crea un dialogo cromatico tra loro.
2. Divano divisorio con schienale basso
Questa opzione vede come protagonista dell’open space un sofà basso o con schienale regolabile. Lo schienale relax permette infatti di mantenere i cuscini bassi quando il divano non è in uso e di sollevarli quando siamo seduti a leggere, chiacchierare o guardare la tv.
3. Divano bifacciale senza schienali o con schienale mobile
L’ideale per creare un ambiente fluido e informale è un divano con seduta bifronte, fruibile su due lati. Questo tipo di sofà con doppia seduta può essere usato a 360°, con affaccio sulla cucina da un lato e sulla zona giorno dall’altro. Non esiste quindi un fronte-retro ed infatti parliamo di divani senza schienale o con schienale movibile e riposizionabile, solitamente zavorrato.
Se l’idea degli schienali che si spostano non convince, una valida alternativa è puntare su un divano destrutturato, ossia un componibile configurato in maniera un po’ diversa dal solito, ad esempio alternando moduli con spalliera a moduli senza o a pouf bifacciali. In questo modo si avrà comunque la possibilità di sfruttare alcuni spazi per sedersi su due lati mantenendo però un’estetica più tradizionale.
Il più amato: divano angolare centro stanza
Il modello a “elle”, ad angolo, con penisola o meridienne, è uno dei preferiti per arredare un open space. La sua forma infatti permette di delimitare lo spazio della zona giorno in maniera più netta. I due lati creano una separazione all’interno dell’ambiente unico soggiorno/cucina definendo in maniera chiara le due aree.
UN CONSIGLIO IN PIÙ…
Va molto di moda posizionare il divano in mezzo alla stanza, ma non sempre è la scelta giusta. Gli ingombri dei modelli attuali sono maggiori rispetto a quelli del passato, quindi attenzione a non piazzare un pachiderma nella famosa cristalleria 🙂 Insomma, non rubare spazio ad altri elementi, non rubarlo alla tua libertà di movimento e non penalizzare ad esempio il tavolo, la libreria o la cucina. L’armonia è tutto in un open space, non ci devono essere né vincitori né vinti!
Divano al centro 2/3 posti: quando la stanza è piccola
In un open space di dimensioni ridotte opteremo per un divanetto o un 2-3 posti compatto. Naturalmente molto dipende dalle dimensioni e dalla forma dell’ambiente cucina-soggiorno, bisogna calcolare bene gli ingombri e pianificare tenendo in mente l’ergonomia complessiva della stanza (passaggio tra divano e tavolo, giusta distanza dal tv, flusso di movimenti verso le varie zone, apertura di finestre e porte…).
Un 2/3 posti è sicuramente la soluzione più comoda. Per risparmiare spazio senza sacrificare le dimensioni dei cuscini di seduta scegli un modello compatto, con braccioli stretti.
Se preferisci una soluzione più ampia e scenografica, opta per un divano piccolo ma con seduta profonda, ampia e accogliente.
In case piccole è buona norma ingegnarsi, quindi non sottovalutare tutti gli espedienti salvaspazio. Se vuoi che il divano separi living e cucina, potresti sostituire un normale tavolo con una consolle allungabile. Se non hai spazio per una libreria, puoi integrarla nel divano, idem per il tavolino da caffè.
Un divanetto molto piccolo ma completato da una panca poggiapiedi può essere un’ottima soluzione per contenere l’ingombro senza rinunciare alla comodità di poter allungare le gambe. In più potrai ottenere posti a sedere extra semplicemente spostando il pouf/panchetta.
Puoi anche scegliere una chaise longue o una dormeuse. Pur non avendo i braccioli offrono un ampio spazio per sedersi e sdraiarsi.
Un divano particolare
Per un approccio originale si può valutare una forma particolare, come un divano curvo o dal design completamente fuori dagli schemi convenzionali.
 
 
Cosa mettere sulla parete dietro al divano?
Ecco alcune foto da cui prendere ispirazione se non sai cosa mettere sulla parete dietro il divano. In un open space è importante prestare attenzione a ogni dettaglio e questo muro non può certo rimanere inutilizzato o spoglio. Puoi arredarlo con librerie, mensole, pensili contenitore, un muretto in cartongesso per complementi e libri, quadri, lampade da lettura decorative, una scenografica carta da parati o più semplicemente una tinteggiatura in un colore diverso dal resto della stanza. Se lo spazio lo consente puoi mantenere il divano staccato dalla parete e posizionare nella parte retrostante una bella pianta di dimensioni adeguate.
Mensole o libreria
Pensili (e proiettore)
Muretto in cartongesso
Quadri o specchi
Carta da parati o parete colorata
Piante
Lampade o faretti
Quale mobile dietro al divano centro stanza?
Se hai scelto di posizionarlo a centro stanza potresti voler sfruttare lo schienale come se fosse una “parete” di appoggio per altri arredi. Naturalmente se lo schienale è particolare o lavorato, meglio lasciarlo a vista. Se sul retro del divano hai la cucina potresti voler posizionare qui il tavolo (non per forza appoggiato all’imbottito, o sì se hai davvero poco spazio). Altre soluzioni possono essere: una libreria bassa integrata o alta e divisoria, una consolle fissa o allungabile, una panca bassa per piante e oggetti o alta per sedersi al tavolo, una madia, un buffet, una credenza o un altro tipo di mobile contenitore.
Tavolo da pranzo
Tavolini alti o consolle
Mensole integrate
Libreria free standing (e angolo studio-lavoro)
Libreria integrata
Isola della cucina
Recap: le 5 cose da fare prima di scegliere il divano per il tuo open space
prima di decidere se posizionare il divano a centro stanza o lungo una/due pareti, ricorda di calcolare la distanza dal porta tv
indipendentemente dallo spazio a disposizione valuta sempre un divano componibile invece di fermarti al primo divano 2 posti che sembra soddisfare le tue esigenze. Con un componibile puoi creare quello che vuoi e hai tantissime misure a disposizione, potresti scoprire di riuscire a sfruttare meglio il salotto
se la stanza è piccola non rinunciare allo spazio di seduta, ma limita l’ingombro generale scegliendo un modello con braccioli stretti (o senza)
non sempre la soluzione migliore per un soggiorno-cucina uniti è mettere il divano al centro. Valuta il layout della stanza, le distanze tra arredi, i passaggi e i movimenti che farai all’interno dell’ambiente. Posizionare il sofà contro un muro potrebbe sembrare “meno cool” ma in alcuni casi potrebbe farti risparmiare spazio consentendoti di organizzare una zona giorno più vivibile e più bella da vedere
se il divano è centrale valuta bene le varie opzioni: schienali alti per creare un filtro cucina/living; schienali bassi per interni più fluidi; senza schienale o con cuscini spostabili se vuoi vivere l’open space al 100% senza limitazioni. Infine, prediligi modelli ben rifiniti su tutti i lati.
Hai trovato il divano che fa per te oppure stai ancora cercando il modello perfetto?
Il tuo è un open space “difficile” con particolari ostacoli come pilastri, muri obliqui, forme strane…?
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Abbiamo visto tantissimi esempi, progetti e foto di divani che potrebbero arredare un open space in maniera impeccabile. Dai componibili che abbiamo definito “fissi” a quelli (s)componibili che offrono estrema libertà di configurazione in ogni momento. La domanda iniziale era “divano a centro stanza sì o no?”. Ricorda: non è solo una scelta di stile o di gusto personale, ma un preciso orientamento progettuale che influenzerà il resto della stanza poiché coinvolge la distanza tv-divano, l’ergonomia e i movimenti nell’ambiente, la corretta fruibilità di ogni elemento d’arredo e architettonico…e molto altro.
Se sei alle prese con la scelta del divano o con l’arredamento di un soggiorno o di un open space, non perderti questi articoli:
La nostra équipe di Interior Designer è nuovamente alle prese con un progetto d’arredo che valica i confini nazionali.
Questa volta la richiesta arriva da una mamma, Paola, cliente italiana da poco trasferitasi in Lussemburgo con la sua famiglia, che ha chiesto l’aiuto di Ylenia per arredare una cameretta per ragazza di 15 metri quadri circa.
Vorrei arredare la camera di mia figlia che ha 12 anni e mi piacerebbe ricreare qualcosa di simile alla Wonder ET12 che ho visto sul vostro sito, adattandola al mio spazio ed al mio budget.
L’intraprendenza di Paola è stata premiata: Ylenia si è messa immediatamente all’opera per adattare la composizione alla dimensione della stanza e al budget disponibile. A quale soluzione avrà pensato?
Camera da letto per ragazza: il progetto di Ylenia
Ogni progetto d’arredo è complicato e merita un’attenzione particolare. Ma quando il Cliente condivide con me gusti, preferenze e necessità, il percorso è in discesa.
Ylenia – Interior Designer
Dalle parole di Ylenia si percepisce subito che questo progetto per cameretta è nato sotto una buona stella.
L’indicazione preliminare di Paola è stata la scintilla che ha innescato la progettazione di una stanza per ragazza originale e insolita, lontana da quei canoni di genere che spesso influenzano la scelta degli arredi per la cameretta di una fanciulla.
Ma lasciamo ora le riflessioni estetiche per occuparci dell’organizzazione della stanza. Il render 3D fotorealistico mostra chiaramente la suddivisione dello spazio in tre aree funzionali:
la zona notte propriamente detta, occupata da un letto una piazza e mezza senza contenitore
la zona guardaroba, in cui è stato collocato un armadio con specchio, libreria laterale e ante battenti
la zona studio, dove si trovano uno scrittoio sospeso, dei pensili e una sedia ergonomica
La distribuzione degli arredi ha seguito la predisposizione delle prese di corrente già inserite nell’ambiente, che non ha subito alcun lavoro di ristrutturazione.
Questo non ha tuttavia influito sulla fruibilità dello spazio, ottimizzato fino all’ultimo centimetro per assecondare le esigenze, la routine e le abitudini di una ragazza poco più che bambina.
Camera da letto per ragazza: l’arredamento
In fase di progettazione non sono mancate idee d’arredo moderne e funzionali, complice la volontà di realizzare una composizione molto simile alla cameretta Wonder ET12.
Agli immancabili (letto, armadio e scrivania) sono stati aggiunti complementi, accessori ed elementi decorativi belli da vedere e pratici da usare, tutti personalizzabili per colori e finiture.
Letto 1 piazza e mezza per una ragazza di 12 anni
Il progetto prevede l’inserimento di un letto piazza e mezza su piedini alti, modello di particolare valore estetico che riscuote un certo successo nelle camerette di bambini e ragazzi.
Più nel dettaglio si tratta di un sommier, ovvero un letto senza testiera a cui manca la tradizionale spalliera imbottita. Al suo posto è stata prevista una composizione modulare fatta di pannelli di boiserie imbottita e in legno, posizionati ad altezze diverse per dare dinamicità alla parete che ospita il letto.
Questa scelta, in linea con le tendenze attuali, è supportata da ragioni tanto estetiche quanto funzionali. La figlia di Paola non è più una bambina, quindi la presenza della testiera imbottita non è per forza legata a ragioni di sicurezza o protezione.
Subentra invece il punto di vista pratico: i pannelli occupano una profondità ridotta rispetto ad una classica testiera, sono modulabili e possono essere completati con moduli contenitivi o a giorno. Non per nulla, Ylenia ha aggiunto al pannello laterale un pratico cubo aperto da usare come alternativa ad un comodino sospeso.
Nessun dettaglio è stato lasciato al caso. La parete sopra la boiserie ospita due mensole dalla forma irregolare, mentre ai piedi del letto è stata inserita una pratica panchetta con gambe laccate.
L’armadio guardaroba per la cameretta di un’adolescente
Armadio e ragazza adolescente. Un’accoppiata vincente, a patto che il guardaroba sia ben organizzato e super accessoriato, proprio come ha indicato Paola:
Preferirei che fosse presente una cassettiera interna all’armadio al posto dei cassetti esterni a vista e se possibile vorrei attrezzare l’interno dell’armadio con qualche mensola aggiuntiva ed un servetto.
Richiesta accontentata: l’armadio a 4 ante battenti è stato attrezzato con un modulo cassettiera, un servetto estraibile e ripiani aggiuntivi, utili per disporre la biancheria a seconda della stagione e del tipo di indumento. Mancano i cassetti a vista, sostituiti nel progetto da ante piene alte quanto la struttura dell’armadio stesso.
L’armadio proposto fa parte di una collezione altamente personalizzabile per dimensioni, configurazione e accessori, per cui basterà aggiungere o rimuovere le mensole per modificare l’organizzazione interna dei vani.
E sono stati proprio gli accessori a fare la differenza. Alla configurazione di base non potevano mancare “una libreria e uno specchio a figura intera”, da Paola definiti “elementi essenziali”.
Non si può che dare ragione a questa madre molto attenta alle esigenze della figlia!
Lo specchio occupa tutta l’altezza dell’anta, mentre il modulo libreria è posizionato come elemento terminale dell’armadio, di cui sfrutta la profondità.
I CONSIGLI DELL’ARREDATRICE
Accade sempre più spesso di ricevere richieste per inserire librerie in ambienti molto piccoli. Uno dei trucchi del mestiere prevede di ricorrere ad originali moduli libreria da fissare come elemento finale di un’armadiatura lineare o angolare.
Lo speciale posizionamento trasversale consente di limitare l’ingombro in lunghezza, fattore decisivo in stanze dalle pareti corte o già occupate da altri arredi.
Angolo studio: l’ufficio casalingo dei più piccoli
La zona studio o – come si suole chiamare ora – home office, non ha subito variazioni rispetto alla composizione che Paola ha trovato sul portale.
Le dimensioni della parete hanno permesso ad Ylenia di inserire tutti gli elementi presenti nella cameretta d’esempio:
lo scrittoio sospeso
i pensili contenitore e il modulo aperto
la sedia ergonomica da scrivania
La scelta è ricaduta su un modello di scrittoio con schienale, fissato a parete per liberare il pavimento sottostante. L’assenza di gambe o supporti, infatti, è stata pensata per rendere più semplici le operazioni di pulizia e consentire l’installazione di eventuali basi a terra.
Allo stesso principio appartengono i pensili, moderni moduli sospesi che alternano vani chiusi e aperti. Per il momento, il progetto ne ha previsti 3: nulla toglie, in futuro, di poterne inserire un quarto o un quinto a seconda delle necessità.
Ultima ma non meno importante, la sedia girevole per scrivania. Una struttura monoscocca dal design ergonomico, dove seduta e schienale si fondono l’una nell’altro.
La posizione corretta di schiena e spalle è garantita dall’imbottitura trapuntata, dai braccioli in tubolare metallico e dal meccanismo di alzata che consente di adattare l’altezza del sedile a seconda delle esigenze di comfort.
La palette di colori per una stanza da ragazza moderna
Chi l’ha detto che la camera da letto di una ragazza debba per forza attingere a bianco, rosa, lilla o violetto per essere considerata femminile?
Abbandonata la canonica palette di colori pastello destinati alle bambine, questa cameretta mostra come l’uso sapiente di sfumature attuali possa adattarsi ai gusti delle giovani d’oggi.
I colori preferiti di mia figlia sono il verde scuro e il grigio perla. Per gli abbinamenti, vi indico che il pavimento è in parquet con battiscopa bianchi e le pareti sono di colore grigio chiaro. I serramenti sono tutti bianchi.
Per dare un tocco di modernità, le finiture sono state diversificate sia per texture che per colore. La palette cromatica propone l’abbinamento di verde petrolio e grigio, a cui è affiancata un’elegante finitura bianca ad effetto cemento leggermente in rilievo.
In armonia con la finitura a specchio dell’anta, l’effetto legno del parquet e il colore bianco di serramenti e battiscopa, le nuances scelte non saturano l’ambiente, bensì lo rendono gradevole e luminoso.
Da non perdere:
Vuoi saperne di più sul progetto realizzato? Scopri tutti i dettagli nella Scheda del Progetto.
Vuoi visualizzare tutti i progetti del nostro Team? Dai un’occhiata al nostro Portfolio.
L’appartamento del tour di oggi, bello e funzionale, si trova nel cuore di Brasilia ed è di soli 45 metri quadrati. Ogni singolo mobile è stato progettato e realizzato su misura: nessuno spazio è stato sprecato.
Nel layout del mini appartamento tutto sembra organizzato e in ordine, perché gli arredi sono realizzati al centimetro con diverse soluzioni salvaspazio. In questa casa compatta e di dimensioni ridotte c’è tutto il necessario per vivere comodamente e c’è anche spazio per la convivialità. Alla giovane coppia proprietaria dell’immobile, piace cucinare e invitare gli amici a casa, così hanno chiesto allo studio brasiliano Lez Arquiteitura di sfruttare al meglio lo spazio per le loro esigenze.
Il soppalco è stato ampliato, quindi ha richiesto una ristrutturazione, ma questo ha fatto sì che la camera sia più grande e spaziosa. Così il piano superiore, ora raddoppiato, accoglie la camera matrimoniale, l’angolo studio, la cabina armadio e il bagno.
La palette di colori prevede diverse sfumature di grigio che sono state usate sia per i mobili che per i rivestimenti, una parete azzurro cenere, legno chiaro per alcuni arredi e cuoio per il divano.
L’appartamento nonostante le sue piccole dimensioni, si presenta spazioso, elegante e contemporaneo con un’atmosfera calda e piacevole.
Una villetta minimalista nascosta in un edificio del XVIII secolo, un tempo adibito a rimessa per carrozze. Una trasformazione firmata dall’architetto olandese Jan Evert de Brouwer.
A prima vista non si direbbe che questa elegante costruzione del XVIII secolo nasconda al suo interno una casa in stile minimalista. Eppure, appena varcata la soglia, le cornici e le modanature che decorano la facciata lasciano spazio a pavimenti in cemento e a pareti grigio chiaro.
L’edificio, un tempo destinato a rimessa per carrozze, è caratterizzato da una pianta rettangolare e si sviluppa su tre livelli, dal piano terra al sottotetto mansardato.
L’architetto Jan Evert de Brouwer, che ne ha fatto la sua abitazione, ha collocato a piano terra la zona living, con il soggiorno da un lato e cucina con zona pranzo dall’altro, mentre la zona notte è situata ai piani superiori.
La luce protagonista
Nei paesi nordici, si sa, la luce scarseggia, e l’architettura è influenzata da questo fattore. In questo caso l’architetto è riuscito a veicolare la luce naturale nel cuore della casa, ricavando un lucernario nella parte centrale del tetto.
Da questa apertura la luce zenitale filtra fino al piano terra, grazie alle aperture nei solai, coperte da vetri antisfondamento adatti al calpestio. Attorno a questo cuore luminoso, che accoglie i pianerottoli, si sviluppa la scala.
Le ampie finestre che si aprono tutto attorno all’edificio completano l’illuminazione naturale.
Materiali naturali per una villetta minimalista
Oltre alla luce, i protagonisti di questo progetto sono i materiali, rigorosamente naturali. Come spiega Jan Evert,
“mi piace lavorare con materiali puri come legno, metallo, pietra e cemento. I colori “reali” dei materiali sono il punto di partenza dei miei progetti”.
Ecco allora che i pavimenti del piano terra sono in cemento, mentre per i piani superiori l’architetto ha scelto il legno di rovere, che richiama le travi a vista dei solai.
In cucina campeggia il marmo, mentre nei bagni protagonista assoluta è la Pietra di Vicenza di Grassi Pietre, nella variante Grigio Alpi. Un prodotto dell’eccellenza Made in Italy che l’architetto ha scelto per i rivestimenti e i pavimenti dei bagni di servizio e del bagno padronale, dove dialoga in modo squisito con i pannelli in rovere.
Uno spazio organico
Pur essendo strutturata in spazi delimitati, questa villetta minimalista è caratterizzata da una straordinaria armonia dell’insieme. Spiega infatti Jan Evert de Brouwer che
“una casa non è costituita da più parti separate, è un insieme organico in cui è importante la sinergia tra tutte queste diverse parti. Gli spazi devono essere in relazione tra loro per far sì che la casa si percepisca come un unico spazio“.
Per ottenere questo risultato, l’architetto adotta uno stile che viene replicato in tutti gli ambienti, compresi gli esterni. Ogni dettaglio è studiato alla perfezione e deve integrarsi in modo armonioso con l’insieme. La coerenza non riguarda solo lo stile, ma investe anche i materiali e l’arredo.
Arredi ridotti al minimo
Fedele alla volontà di lasciare ai volumi, alla luce e ai materiali il ruolo di primo piano, l’architetto ha scelto pochi selezionati arredi. Tavoli, sedie e sedute, letti e qualche panca costituiscono l’esiguo arredo, mentre gli armadi a muro accolgono e nascondono al tempo stesso. La cucina è formata da tre blocchi a tutta altezza, oltre che dall’isola di marmo, e lo stesso accade nelle camere e nei disimpegni.
Nessuno spazio a giorno, nessuna anta vetrata, nessuna mensola: lo spazio è pulito e lineare. Unica concessione al “superfluo”, i sontuosi tendaggi in lino che schermano le finestre. Spetta a loro, insieme ai materiali e alla luce, il compito di riscaldare l’ambiente.
Le belle case su Instagram sono davvero tante e attraverso questi home tour cerco di esplorare, trovare ispirazione e idee di design nelle case italiane che hanno un profilo Instagram.
Oggi pubblico ultimo post della rubrica Case su Instagram, e Martedì 15 Dicembre ci sarà la casa che vincerà il premio. Ma prima andiamo a visitare la casa di Francesca (il profilo Instagram si chiama @ la_colorette). Villa Carolina era un b&b per tanti anni che due anni fa è diventata la casa di Francesca. Si trova sulle prime montagne dell’Appennino modenese.
Lei mi racconta cosi la sua casa:
Mi sono innamorata subito della sua architettura: fuori la parte della struttura è ricoperta da enormi sassi di fiume e al primo piano c’è una splendida veranda (che mi godo tantissimo) e balconi ampi che corrono per quasi tutto il piano.Non abbiamo fatto grandi lavori di ristrutturazione perché la casa è in ottime condizioni.
Lei si definisce una sfrenata amante del vintage, Infatti, ha preferito mantenere pavimenti, infissi e spazi così com’erano. Con il fai da te e tanto tanto colore però ha completamente immaginato e rivisto gli spazi. Nel novembre 2018 aveva ripulito e dipinto tutto di bianco; poi ha cominciato a dipingere e a dar vita alla casa che aveva in mente.
La sua casa è dello stile eclettico e tutta personalizzata da lei. Le Porte, finestre, muri, mobili… non importa il supporto, il colore la fa da padrone. Insieme alle piante, molti dei mobili provengono dai negozi e mercatini vintage, che Francesca frequenta spesso.
Lei dice: Amo accostare stili diversi e alle volte in apparenza discordanti per creare il mio stile eclettico e personalissimo.
Home Tour
La casa è composta da due camere, un bagno, la sala e la cucina. Il progetto più lungo e importante che ha fatto Francesca è quello del pavimento della cucina. Ha completamente coperto con rasante e resina e ha dipinto a mano utilizzando uno stencil che simula una clementina. I mobili della cucina tutti dipinti da lei in colore rosa antico abbinato con il colore azzurro per il tavolo e alcuni mobili e il turchese per le piastrelle. Una happy house a tutti effetti!
Il bagno è molto piccolo ma in origine era completamente in color senape anni 70. Lei ha rinnovato il bagno schiarendo i mobili, il rivestimento ed anche il pavimento.
La parete rossa dietro al divano blu nella sala e il giallo delle finestre, crea un’atmosfera molto allegra. Il tocco finale del verde delle piante rende tutto armonioso e interessante.
In camera da letto invece, il punto focale è la parete dietro al letto decorata con la carta da parati dallo stile jungle.
Ogni angolo di questa casa colorata è un piacere per gli occhi e rispecchia perfettamente la filosofia del mio hashtag che ho creato diversi mesi fa su Instagram #happycornerathome .
Entra a far parte della community di appassionati di architettura e interior design e usa l’ Hashtag #happycornerathome per pubblicare le foto di casa tua e le più belle verranno condivise nelle mie storie.
Rubrica case su Instagram e Home Tour in diretta sul mio Instagram
Se volete vedere l’home tour di questa casa oggi venerdì 27 Novembre alle 13:30 facciamo una diretta Instagram con Francesca.
Come ho già detto all’inizio questa è l’ultima casa della rubrica Case su Instagram, e il 15 di dicembre ci sarà un regalo per la casa che ha avuto più successo qui sul mio blog. Quindi, l’articolo più letto vincerà una lampada di design (scopri di più sulle mie storie Instagram). Il regalo è in collaborazione con Lampade.it e ha gentilmente offerto di premiare la casa vincitrice.
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In questo articolo, raccolgo alcuni consigli che generalmente mi sento di dare a tutti coloro che si apprestano ad arredare casa.
Il colore per me va usato con parsimonia.
Un colore sbagliato o troppo acceso può rovinare anche il più bello degli ambienti!
I miei consigli ve li elenco qui di seguito, come piccole pillole di design by EasyRelooking da conservare.
Per ottenere un risultato sempre sobrio e elegante.
Valutate la luminosità naturale della stanza
Se una stanza non è molto luminosa e non sono state inserite lampade adeguate, evitate colori troppo scuri e cupi.
Prima va studiata un’illuminazione adeguata a supporto del colore scuro che volete inserire. Altrimenti sarà tutto eccessivamente dark!
@EasyRelooking project@EasyRelooking project
Colore di accento
Se inserite un colore di accento su una parete, evitate di inserire altri colori, diversi, negli arredi. A meno che non vogliate una casa stile pop.
@EasyRelooking project
Palette neutra di partenza
Se avete una stanza con una palette neutra, potete inserire un arredo colorato, che siano le sedie o una poltroncina, o sicuramente dei cuscini.
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Colore sulle pareti
Per il colore sulle pareti, utilizzate sempre colori desaturati e mai colori troppo pieni e accesi: rischiano di stufarvi.
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Parete colorata e mobile colorato
Parete colorata e mobile colorato? Sì, ma solo nel caso in cui quel mobile sia dello stesso identico colore della parete, con l’idea di farlo quasi scomparire con la parete stessa.
Lo sgabello da bagno può avere un ruolo molto importante sul nostro benessere fisico, ma come si dice, anche l’occhio vuole la sua parte.
Quando ho visto per la prima volta questo sgabello da bagno, non ho pensato che fosse uno sgabello, ma per me poteva essere qualsiasi altro oggetto di design. Invece, è uno sgabello da toilette che fa bene alla salute fisico. Ti starai chiedendo come? Continua a leggere il post e poi ti aspetto nei commenti per sapere la tua opinione.
Ci sono argomenti che sono un tabù, mentre dovrebbero essere normali e parlarne senza problemi. Come ad esempio, la salute intestinale dato dalla corretta posizione della defecazione. Nella cultura occidentale le persone sono abituate a sedersi sul gabinetto e quindi hanno una posizione a 90 gradi. Tuttavia, questa postura non è corretta e rende i movimenti intestinali difficili. Mentre usando lo sgabello da bagno sotto ai piedi aiuterebbe ad adottare una posizione naturale. Quindi, l’uso regolare ha un effetto positivo sulla nostra salute intestinale in generale.
A prima vista, lo stuul non è quindi affatto riconoscibile come sgabello da bagno e diventa un’oggetto di design per il bagno che promuove la salute. Inoltre, è prodotto in Germania con un processo 100%sostenibile. È realizzato con un materiale high-tech, 100% riciclabile, una schiuma antiparticolato ad alta densità. Questo materiale leggero e caldo è delicato sulla pelle, resiste agli urti senza danni ed è resistente alla maggior parte dei prodotti chimici.
Il set è composto da due sgabelli identici che possono essere incastrati uno dentro l’altro per risparmiare spazio.
Il team di designer ha già ricevuto tre rinomati premi internazionali per lo studio: l’Universal Design Consumer Award, l’IDA Design Award e il Good Design Award.
Questo sgabello è disponibile in sei diversi colori ed è acquistabile direttamente sul sito del produttore. Oppure trovi anche su Amazon.
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Pacchi di pasta e riso, pacchi di biscotti e merendine, vasetti di marmellata, bottiglie di scorta di olio e aceto, scatole di cibi precotti, barattoli di spezie, buste di farine e lieviti, lattine. Con tutti questi oggetti la dispensa (se mal organizzata) rischia di esplodere. Serve un mobile per lo stoccaggio delle provviste abbastanza capiente per conservare tutti gli alimenti e le bevande; serve un ripostiglio in cucina insomma, proprio come quello che ha una mia amica nella sua nuova casa appena ristrutturata.
Quando sono andata a farle visita ho notato una porta vicino alla cucina, lei l’ha spalancata e con orgoglio (e chi credo!) ha detto “Questa è la mia dispensa!”. “Vorrai dire una cabina dispensa” l’ho ripresa io con gli occhi spalancati a forma di cuoricino. A casa mia non c’è spazio per una cucina con cabina dispensa, lo sapevo quando mi sono traferita ma la verità è che non ho mai accettato il fatto di non aver potuto realizzare il progetto di una cucina con dispensa. Se sei nella mia stessa situazione e nella tua casa non c’è spazio per una cucina con dispensa nascosta potresti trovare molto utili le soluzioni che propongo in questo articolo.
Ecco quali sono i migliori mobili dispensa per cucina:
colonna dispensa
pensile dispensa
armadio dispensa indipendente
credenza / madia ad uso dispensa
scaffale per dispensa a vista
parete attrezzata con colonne dispensa
armadio a muro e ripostiglio
armadio dispensa per corridoio
Colonna dispensa integrata nella composizione cucina
Un mobile alto organizzato internamente con ripiani, cassetti, cesti e contenitori di varie dimensioni et voilà, ogni cosa trova il suo posto. Puoi scegliere colonne contenitore con ante a battente, colonne con elettrodomestici e vani contenitore con anta oppure colonne a scomparsa (come quelle presenti in farmacia, per intenderci). Sfruttando l’altezza si ricava un buono spazio contenitore ma se ancora non dovesse bastare, per il massimo del contenimento, si può attrezzare la parte interna di alcune ante con griglie o ganci. Un’idea in più potrebbe essere quella di prevedere delle luci led interne per illuminare il vano e trovare tutto più velocemente.
Una colonna attrezzata permette di stipare molti oggetti e di tenerli tutti in ordine, nascosti dalla vista, sempre a portata di mano. Attenzione però a non esagerare con questi moduli verticali: avresti tanto spazio contenitivo ma perderesti parte del piano di lavoro, altrettanto utile in cucina.
Cucina con dispensa ad angolo
Cucina con colonna dispensa e elettrodomestici
Colonna dispensa estraibile e rientrante
Pensili dispensa
Pensili sospesi a parete, generalmente fissati sopra il piano di lavoro e i fuochi. Niente di rivoluzionario ma comunque molto gettonati perché utili, pratici da utilizzare e soprattutto multiuso. Puoi scegliere la tipologia di apertura del pensile tra anta a battente o vasistas e a seconda dell’altezza e della capienza puoi usarli per riporre scatole, vasetti, bottiglie. Il pensile sopra il lavello è generalmente destinato a griglie scolapiatti e bicchieri ma se a casa tua preferisci avere vaschette scolapiatti o griglie scolapiatti da agganciare al lavandino puoi sfruttare anche questi pensili come dispensa.
Non conosco la tua altezza ma per raggiungere i ripiani più in alto potresti aver bisogno di uno sgabello, di una sedia o di una scaletta. Organizza quindi i pensili dispensa in modo da avere a portata di mano quello che serve tutti i giorni, nei ripiani più in alto metti quello che usi occasionalmente.
Armadio dispensa indipendente
Si tratta sempre di un mobile della cucina ma questa volta non è attaccato alla composizione, qualsiasi essa sia, lineare, angolare, a ferro di cavallo, a elle, con isola. È un modulo a sè, una sorta di armadio dedicato al cibo e alle stoviglie, che può essere posizionato in qualsiasi punto dell’ambiente, dove c’è spazio. Se scegli di inserire qui il forno o il frigorifero assicurati che questo armadio dispensa sia abbastanza vicino al piano di lavoro, ai fornelli e al lavello. Spazio contenitore si, ma funzionalità prima di tutto.
Credenza & madia dispensa
Non pensare al classico mobile piattaia in legno che avrai visto sicuramente nelle case arredate con i mobili di un tempo; oggi esistono credenze moderne e super contemporanee che si allineano a tutti gli stili.
Una credenza ad uso dispensa in una cucina moderna è un’ottima soluzione per riporre cibi, bottiglie e stoviglie. Pensa a cosa vuoi mettere dentro la credenza e valuta se il modello che fa per te ha ante battenti, a ribalta o a scorrimento, se ti servono ripiani lunghi o divisori, cassetti o vani a giorno.
Dispensa a vista: scaffalatura aperta
Fino ad ora ti ho mostrato solo mobili dispensa chiusi con ante ma se la dispensa fosse aperta? Una dispensa a vista organizzata con scaffali e mensole è comoda e pratica? Non ho la risposta, tutto dipende da te e dalla tua casa.
I pro di una dispensa aperta
tutto è a portata di mano, visibile in un colpo d’occhio; hai tutto sotto controllo e puoi raggiungere tutto facilmente;
la dispensa a vista è un elemento decorativo dell’ambiente, si vede, si nota, dona carattere e personalità alla cucina;
dispensa per alimenti, bevande e stoviglia ma non solo, sugli scaffali puoi mettere anche cornici di foto, piantine, candele profumate.
I contro di una dispensa aperta
cibi e bevande potrebbero deteriorarsi con luce e sbalzi di temperatura, presta attenzione nel posizionare la dispensa in un punto della cucina che non viene mai illuminato dalla luce diretta del sole e lontano dal calorifero;
fai i conti con la polvere che potrebbe despositarsi sui ripiani; se non sei una maniaca della pulizia potresti resistere una settimana senza notarla (ma attenzione comunque all’igiene) ma se per te l’ordine viene prima di tutto assicurati di avere il tempo e la voglia di spolverare tutti i giorni;
se hai bambini piccoli dovrai lasciare completamente liberi i ripiani più in basso; i bambini sono attratti da tutto quello che non si può toccare (te lo dico per esperienza, ho una figlia di 1 anno e mezzo!) e alcuni portano tutto alla bocca, meglio evitare spiacevoli incidenti.
Mobile dispensa per cucina open space
In un open space le zone cucina, soggiorno e salotto condividono lo stesso ambiente e per questo risultano indispensabili degli accorgimenti per sfruttare al meglio lo spazio aperto. Bisogna prevedere spazi contenitore per tutto quello che serve in cucina ma anche per tutti gli oggetti del salotto, senza dimenticare mensole per esporre decorazioni e accessori. Se vivi in un open space potresti valutare delle pareti attrezzate con colonne da utilizzare come armadi per stoviglie e piatti ma anche come armadietti per cd, dvd. Se alla fine della colonna prevedi un terminale a giorno con ripiani ricavi spazio anche per libri di ricette e soprammobili. Oppure potresti prevedere un’armadiatura asimmetrica con colonne alte e cassettoni bassi e lasciare spazio per una scrivania a penisola, per mensole o per una base con tv sospesa a parete.
Armadio a muro dispensa
La dispensa non deve essere necessariamente in cucina, puoi sfruttare una nicchia dell’ingresso, del corridoio o del disimpegno per creare una dispensa nascosta e un ripostiglio in cui riporre le scorte di cibo e le confezioni ancora sigillate. Puoi realizzare un armadio a muro con ante e organizzare il vano interno con ripiani per riporre tutto in modo ordinato.
Armadio dispensa per corridoio
Un corridoio lungo è perfetto per un grande armadio a tutta altezza multiuso. Sfrutta alcuni vani come dispensa per la cucina, altri come guardroba, altri ancora come scarpiera; puoi organizzare tutto come meglio credi per preservare estetica e funzionalità.
Cosa pensi di queste soluzioni? Se sei in cerca di altri suggerimenti per creare un mobile dispensa per cucina, soggiorno o corridoio o se desideri un progetto cucina personalizzato e hai bisogno dei consigli di un arredatore per realizzarlo allora clicca qui sotto e raccontaci cosa stai cercando.
Approfondimenti da non perdere sul mondo “cucina”:
– Come arredare una cucina open space? Leggi la guida con idee e progetti firmati diotti.com.
– Cerchi idee per una cucina piccola ma super organizzata? Leggi l’articolo di blog e scopri 8 accessori indispensabili.
– Come arredare una cucina moderna bianca? Leggi l’articolo di blog con 71 foto e tanti consigli d’arredo.
Wabi Sabi Apartment dell’architetto Ucraino Sergey Makhno presenta cosi’ tanti livelli di interpretazione che concentrarsi solo sul fatto che il progetto aggrega l’estetica Giapponese e le tradizioni Ucraine sembra non essere sufficiente. La penthouse in Kiev, dove vive Sergey con la sua famiglia, unisce coerentemente elementi dalla terra (rami, muri d’argilla), caratteristiche industriali (soffitti di cemento, una cucina grigia e austera, un letto in metallo), dettagli naturali (il giardino verticale, le piante bonsai) scelte piu’ decorative (il verde chiaro della camera dei bambini, le ceramiche nere e bianche in uno dei bagni) e molti molti pezzi interessanti di arredamento.
Questo appartamento e’ al tempo stesso molto maschile, molto zen e molto originale; e’ al tempo stesso molto urbano e molto Giapponese ma costellato di riferimenti estetici Ucraini.
Immagini per gentile concessione di Studio Makhno.