Come Camilla Walala, Yinki Ilori ha fatto del colore la sua cifra stilistica. Negli ultimi anni Yinki ha colorato Londra (dove vive e lavora) e Instagram e recentemente ha lanciato una collezione di articoli per la casa ispirata alla sua educazione e cultura Britannica-Nigeriana. La collezione include cuscini, tappeti, tazze, tovagliette, piatti, tovaglie, calzini, stampe con diversi motivi geometrici e combinazioni esplosive di colori. Ho selezionato alcuni dei pezzi che preferisco ma vi consiglio di andare a vedere tutta la collezione sul sito di Yinki Ilori.
Affacciato sulle sponde del Lago Maggiore con vista sulle Isole Borromee, il Grand Hotel Dino di Baveno è il luogo perfetto per godersi le bellezze di una località turistica di pregio fuori dalle solite rotte mainstream, ricchissima di mete culturali e naturalistiche.
Il Grand Hotel Dino appartiene al prestigioso gruppo Zacchera Hotels, i cui proprietari sono attivi nel settore hotellerie dal 1873.
Come tutte le storie imprenditoriali di successo, quella della famiglia Zacchera ha inizio “in piccolo” con l’apertura dell’Osteria Milanese in riva al Lago Maggiore. Nei decenni successivi gli eredi del capostipite Francesco hanno saputo espandersi rilevando 5 tra i più begli hotel della zona, situati tra Stresa e Baveno.
Questi prestigiosi edifici storici, come l’Hotel Simplon, lo Splendid e lo stesso Grand Hotel Dino, sono immersi in parchi secolari, circondati da giardini lussureggianti che si specchiano nelle acque del lago. Si tratta di strutture alberghiere di altissimo livello che si rivolgono in particolare al turismo congressuale, ma anche di leisure familiare e culturale.
Il Dino offre deliziose camere vista lago, giardini, piscine e spa, oltre che uno dei più grandi centri congressi in Italia. Venue per eventi business tra i più rilevanti in Europa, il Congress Centre ha una capienza totale fino a 1200 persone, con 36 sale modulabili e dotate di luce naturale, con soffitti alti oltre 6 metri.
Il progetto: ristrutturazione del Centro Congressi
Grazie alla collaborazione con l’Architetto Claudio Maria Fimiani De Riseis D’Aragona abbiamo imparato a conoscere bene il Grand Hotel Dino, in particolare la sezione meeting e congressi.
L’Architetto Fimiani si è occupato della ristrutturazione delle zone congressuali dedicate al relax, affidandosi a noi per gli arredi di alcune parti. Nel dettaglio, l’intera operazione di riqualificazione è stata finalizzata a modernizzare le sale conferenza, i salotti e il bar esterni alle conference hall.
Le Sale del Centro Congressi principale, estese su una superficie di oltre 1600 metri quadrati, hanno subito un totale restyling improntato alla resa di un’immagine contemporanea fondata sull’idea di tridimensionalità, leggerezza e mutevolezza. Concetti che ci portano immediatamente ad una cultura del vivere e dell’abitare, quella zen di origine giapponese, che l’Architetto ha voluto trasmettere attraverso soffitti d’oro e pareti mobili ispirate ai pannelli fusuma. All’interno delle sale meeting queste paretine sono caratterizzate da un pattern ad intreccio, mentre nelle parti comuni troviamo una fantasia a origami. Ispirato ai templi del lontano Oriente – in particolare al tempio Chusonji di Hiraizumi, nella prefettura di Iwate – il progetto fa un uso prettamente “anticlassico” della scomposizione quadridimensionale, del colore e della luce.
L’importanza delle aree comuni
Le aree comuni sono fondamentali per garantire un’esperienza ottimale ai clienti business.
Ci sono tre aspetti da considerare: la viabilità, la comunicazione e la convivialità. Qui ci si riunisce prima, dopo e durante gli eventi, si raccolgono informazioni, ci si sposta da una sala all’altra, si scambiano chiacchiere, si approfondiscono conoscenze o semplicemente ci si gode un drink o un caffè nei break tra gli interventi. Differenziare lo stile di questo ambiente da quello delle sale conferenza è importante per dare ai partecipanti la sensazione di pausa e permettere loro di staccare.
Per questo motivo gli spazi comuni vanno attentamente progettati e arredati, per favorire il networking mantenendo però un’estetica degna di un ambiente prettamente destinato ad uso professionale.
L’area relax: divani trapuntati moderni
Una serie di divani chesterfield trapuntati su misura moderni, liberamente ispirati ai celebri divanetti Bauhaus Kubus disegnati da Josef Hoffmann, arredano la zona destinata al relax e alla conversazione. In ecopelle ignifuga in colori vivaci, delineano uno spazio conviviale ma formale, grazie ad un’estetica impeccabile e sempre attuale. Il rosso, il giallo e l’arancione sono tinte energizzanti perfette per un’area che, seppur di riposo, rimane strettamente legata all’operatività di grandi meeting di lavoro.
Un altro grande vantaggio del divano trapuntato è che non è mai in disordine. Niente cuscini da riordinare o sprimacciare, struttura e linee sempre “in forma”.
Il bar: la libreria portabottiglie componibile
Dove gli altri vedono una libreria in acciaio dallo stile industriale, l’Architetto vede uno scaffale portabottiglie componibile per un bar dallo stile essenziale.
Basta progettare i ripiani alla giusta altezza e aggiungere dei contenitori con ante in metacrilato trasparente per ottenere un mobile bar decisamente moderno e funzionale.
Modernità e storia si incontrano e si fondono in un progetto orientato alla creazione di un’armonia non sempre facile da trovare: quella tra antico e contemporaneo. Lo stile neo classico che permeava le sale del Centro Congressi doveva essere rivoluzionato per ritrovare il giusto dialogo con il mondo moderno, trasformandosi per riflettere l’impostazione dinamica del cliente business di oggi. Spezzare nettamente lo stile degli ambienti leisure da quelli di lavoro concilia da una parte la concentrazione, dall’altra la leggerezza necessaria a staccare e riposare la mente dopo ore di lavoro.
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Sono cosi’ felice di mostrarvi lo spettacolare showroom DeGournay di Parigi, progettato da India Mahdavi come parte dell’evento Deco Off 2020. Solo India Mahdavi poteva creare un favoloso ed accogliente boudoir che riesce ad essere contemporaneamente molto belle epoque ed incredibilmente di tendenza. La designer ed architetto di origini iraniane-anglo-egiziane e’ indubbiamente illustre maestra nel creare associazioni di colori inaspettate e nel declinare al meglio tonalita’ brillanti e coraggiose, vestendole con dettagli femminili e con forme inusuali.
Lo showroom e’ composto da due grandi stanze. La stanza lounge con grandi sedute in velluto viola e’ imbellita dalla carta Abbasi in The Skycommissionata dallo storico atelier francese De Gournay. Il murales, parte della collezione PPP e’ ispirato dal lavoro del miniaturista Iraniano del sedicesimo secolo Reza Abbasi; la scena e’ pitturata a mano su una seta color verde acquamarina pallido. La moquette lilla, soffice e sontuosa, unisce questo spazio con la stanza adiacente tappezzata dalla versione arancio della carta Chez Nina. Immancabili nei progetti di India le poltroncine a fiore Charlotte in velluto rosa cipria.
L’open space, ambiente che unisce soggiorno e cucina, è una soluzione sempre più diffusa e amata.
Unire arredi diversi per funzione ed estetica può essere una sfida, in particolare se si pensa agli abbinamenti di materiali e colori, alle misure a disposizione e alle proporzioni. In questo articolo parliamo di uno degli elementi fondamentali di ogni zona giorno: vogliamo darti qualche consiglio su come scegliere il divano migliore per un open space, vediamo i vari modelli, alcuni progetti realizzati e tante foto da cui puoi prendere ispirazione.
1. Prima di decidere la collocazione dei vari arredi in un open space piccolo ricorda di prevedere la giusta distanza tra divano e porta tv. Inoltre, se vuoi un modello angolare o con penisola, calcola almeno 80 cm di passaggio tra l’imbottito e la parete attrezzata / libreria / porta tv. Tieni sempre presenti l’ergonomia e i flussi di movimento all’interno della stanza.
DISTANZA TV – DIVANO
TV 19″ – 32″
0,7 – 1,2 m
TV 40″ – 50″
1,6 – 1,9 m
TV 55″ – 60″
2,2 – 2,9 m
TV 65″ – 75″
3,1 – 3,6 m
TV 80″ – 90″
3,3 – 4,4 m
2. Se il fulcro della zona relax è il tv, il divano dovrebbe essere disposto frontalmente, con la finestra a lato. La finestra, in quanto fonte luminosa, non dovrebbe essere né dietro le nostre spalle né dietro il televisore.
Modello
Divani componibili che si adattano ad ogni esigenza
L’ideale in ambienti open è un divano modulare componibile. I migliori produttori di imbottiti offrono le 3 principali configurazioni, tutte disponibili in innumerevoli varianti e dimensioni:
Nel mondo dei componibili distinguiamo tra due tipologie di modularità:
1° tipo: divani componibili “fissi”
All’interno di collezioni di alta qualità si trovano talmente tanti moduli da rendere possibile la creazione di divani praticamente su misura.
Una volta configurato e acquistato, il layout di questo tipo di divano non può essere modificato, i suoi pezzi non possono cioè essere spostati e riconfigurati a piacere.
Per far ciò devi scegliere il 2° tipo.
2° tipo: divani modulari “scomponibili”
Sofà composti da singoli elementi staccabili e ricomponibili a piacere. I moduli si accostano o si agganciano tra loro ma possono essere spostati e riconfigurati come preferisci. In questo modo si possono formare divani lineari, angolari, con penisola, perfino letti o tante sedute singole tipo poltrone o pouf.
Moduli asimmetrici mobili e ricombinabili, con schienali spostabili.
Trasformare un salotto in un attimo: da angolo conversazione con due divani paralleli, a divano con penisola per i momenti di relax, da soli o in due, davanti alla tv o con un buon libro.
Per delimitare un’area di ingresso o creare una sorta di corridoio che suggerisce il flusso di movimento che si desidera impostare nella stanza.
Davanti ad una vetrata o ad una porta finestra
Come abbiamo già detto sopra nell’approfondimento sulla distanza tv-sofà, questa non è la posizione ideale se il divano è di fronte al televisore. In questo caso avere una finestra alle proprie spalle può creare riflessi che disturbano la visione. Se non hai altra scelta, valuta delle apposite tende oscuranti.
Open space con divano a muro
Spesso quando si hanno salotto e cucina nello stesso ambiente si tende a voler separare le due zone con il divano. Naturalmente molto dipende anche dalle dimensioni della stanza e dalla sua configurazione, ma quella del divano in mezzo non è l’unica soluzione. La mancanza di pareti contro cui appoggiare i mobili rende necessario utilizzare al meglio i muri presenti e organizzare lo spazio calpestabile con l’uso degli arredi e dei complementi.
In base al layout della zona giorno è infatti possibile disporre gli arredi lungo le pareti, lasciando la parte centrale più ariosa. Guarda gli esempi qui sotto. In alcuni casi al divano centro stanza si è preferito un grande tavolo da pranzo, oppure un’isola cucina o ancora una libreria divisoria o un porta tv con pannello estraibile orientabile. Questa diventa quasi una scelta “obbligata” quando l’ambiente è lungo e stretto.
Open space con divano centro stanza
In base alla forma e al posizionamento, il divano centrale suggerisce percorsi, direzioni e funzioni all’interno della stanza. Con questa soluzione puoi:
separare zona giorno e ingresso
creare corridoi di passaggio che conducono verso la zona notte
separare living e area operativa/pranzo
In questo modo invece delle pareti utilizzeremo gli arredi per delimitare zone e favorire flussi di movimento che rispondono all’ergonomia di fruizione che vogliamo costruire nel nostro open space.
Se desideri un open space in cui il sofà occupa uno spazio preminente attorno al quale girano tutti gli altri elementi, dovrai scegliere un modello degno di occupare questo posto di rilievo. Deve essere impeccabile e proporzionato, non troppo ingombrante e non troppo piccolo, in un rivestimento che si armonizzi perfettamente con il resto dell’ambiente.
Un divano bello a 360°
Requisito fondamentale è che il divano sia perfettamente rifinito sui 4 lati. La parte posteriore dello schienale deve essere bella da vedere, magari caratterizzata da elementi decorativi o inserti in materiali diversi da quelli del resto del rivestimento.
3 opzioni per un divano-divisorio tra soggiorno e cucina
Se il divano viene utilizzato come divisorio tra cucina e living valuta bene queste 3 tipologie:
1. divano con schienale alto: dividere nettamente coprendo il più possibile la cucina o il tavolo da pranzo
2. divano con schienale basso: creare armonia e continuità tra le aree dell’open space
3. divano bifacciale: senza schienali o con schienali spostabili per garantire la seduta con doppio affaccio
1. Divano separa ambienti con schienale alto
Uno schienale alto fornirà una schermatura maggiore tra living e cucina. Attenzione però: un imbottito troppo ingombrante potrebbe diventare il solo ed unico protagonista della stanza. Pur volendo separare le due aree, a meno che tu non decida di tirare su un muro divisorio, sarà impossibile coprire del tutto la cucina. Cerca di mantenere le proporzioni tra i vari arredi e crea un dialogo cromatico tra loro.
2. Divano divisorio con schienale basso
Questa opzione vede come protagonista dell’open space un sofà basso o con schienale regolabile. Lo schienale relax permette infatti di mantenere i cuscini bassi quando il divano non è in uso e di sollevarli quando siamo seduti a leggere, chiacchierare o guardare la tv.
3. Divano bifacciale senza schienali o con schienale mobile
L’ideale per creare un ambiente fluido e informale è un divano con seduta bifronte, fruibile su due lati. Questo tipo di sofà con doppia seduta può essere usato a 360°, con affaccio sulla cucina da un lato e sulla zona giorno dall’altro. Non esiste quindi un fronte-retro ed infatti parliamo di divani senza schienale o con schienale movibile e riposizionabile, solitamente zavorrato.
Se l’idea degli schienali che si spostano non convince, una valida alternativa è puntare su un divano destrutturato, ossia un componibile configurato in maniera un po’ diversa dal solito, ad esempio alternando moduli con spalliera a moduli senza o a pouf bifacciali. In questo modo si avrà comunque la possibilità di sfruttare alcuni spazi per sedersi su due lati mantenendo però un’estetica più tradizionale.
Il più amato: divano angolare centro stanza
Il modello a “elle”, ad angolo, con penisola o meridienne, è uno dei preferiti per arredare un open space. La sua forma infatti permette di delimitare lo spazio della zona giorno in maniera più netta. I due lati creano una separazione all’interno dell’ambiente unico soggiorno/cucina definendo in maniera chiara le due aree.
UN CONSIGLIO IN PIÙ…
Va molto di moda posizionare il divano in mezzo alla stanza, ma non sempre è la scelta giusta. Gli ingombri dei modelli attuali sono maggiori rispetto a quelli del passato, quindi attenzione a non piazzare un pachiderma nella famosa cristalleria 🙂 Insomma, non rubare spazio ad altri elementi, non rubarlo alla tua libertà di movimento e non penalizzare ad esempio il tavolo, la libreria o la cucina. L’armonia è tutto in un open space, non ci devono essere né vincitori né vinti!
Divano al centro 2/3 posti: quando la stanza è piccola
In un open space di dimensioni ridotte opteremo per un divanetto o un 2-3 posti compatto. Naturalmente molto dipende dalle dimensioni e dalla forma dell’ambiente cucina-soggiorno, bisogna calcolare bene gli ingombri e pianificare tenendo in mente l’ergonomia complessiva della stanza (passaggio tra divano e tavolo, giusta distanza dal tv, flusso di movimenti verso le varie zone, apertura di finestre e porte…).
Un 2/3 posti è sicuramente la soluzione più comoda. Per risparmiare spazio senza sacrificare le dimensioni dei cuscini di seduta scegli un modello compatto, con braccioli stretti.
Se preferisci una soluzione più ampia e scenografica, opta per un divano piccolo ma con seduta profonda, ampia e accogliente.
In case piccole è buona norma ingegnarsi, quindi non sottovalutare tutti gli espedienti salvaspazio. Se vuoi che il divano separi living e cucina, potresti sostituire un normale tavolo con una consolle allungabile. Se non hai spazio per una libreria, puoi integrarla nel divano, idem per il tavolino da caffè.
Un divanetto molto piccolo ma completato da una panca poggiapiedi può essere un’ottima soluzione per contenere l’ingombro senza rinunciare alla comodità di poter allungare le gambe. In più potrai ottenere posti a sedere extra semplicemente spostando il pouf/panchetta.
Puoi anche scegliere una chaise longue o una dormeuse. Pur non avendo i braccioli offrono un ampio spazio per sedersi e sdraiarsi.
Un divano particolare
Per un approccio originale si può valutare una forma particolare, come un divano curvo o dal design completamente fuori dagli schemi convenzionali.
 
 
Cosa mettere sulla parete dietro al divano?
Ecco alcune foto da cui prendere ispirazione se non sai cosa mettere sulla parete dietro il divano. In un open space è importante prestare attenzione a ogni dettaglio e questo muro non può certo rimanere inutilizzato o spoglio. Puoi arredarlo con librerie, mensole, pensili contenitore, un muretto in cartongesso per complementi e libri, quadri, lampade da lettura decorative, una scenografica carta da parati o più semplicemente una tinteggiatura in un colore diverso dal resto della stanza. Se lo spazio lo consente puoi mantenere il divano staccato dalla parete e posizionare nella parte retrostante una bella pianta di dimensioni adeguate.
Mensole o libreria
Pensili (e proiettore)
Muretto in cartongesso
Quadri o specchi
Carta da parati o parete colorata
Piante
Lampade o faretti
Quale mobile dietro al divano centro stanza?
Se hai scelto di posizionarlo a centro stanza potresti voler sfruttare lo schienale come se fosse una “parete” di appoggio per altri arredi. Naturalmente se lo schienale è particolare o lavorato, meglio lasciarlo a vista. Se sul retro del divano hai la cucina potresti voler posizionare qui il tavolo (non per forza appoggiato all’imbottito, o sì se hai davvero poco spazio). Altre soluzioni possono essere: una libreria bassa integrata o alta e divisoria, una consolle fissa o allungabile, una panca bassa per piante e oggetti o alta per sedersi al tavolo, una madia, un buffet, una credenza o un altro tipo di mobile contenitore.
Tavolo da pranzo
Tavolini alti o consolle
Mensole integrate
Libreria free standing (e angolo studio-lavoro)
Libreria integrata
Isola della cucina
Recap: le 5 cose da fare prima di scegliere il divano per il tuo open space
prima di decidere se posizionare il divano a centro stanza o lungo una/due pareti, ricorda di calcolare la distanza dal porta tv
indipendentemente dallo spazio a disposizione valuta sempre un divano componibile invece di fermarti al primo divano 2 posti che sembra soddisfare le tue esigenze. Con un componibile puoi creare quello che vuoi e hai tantissime misure a disposizione, potresti scoprire di riuscire a sfruttare meglio il salotto
se la stanza è piccola non rinunciare allo spazio di seduta, ma limita l’ingombro generale scegliendo un modello con braccioli stretti (o senza)
non sempre la soluzione migliore per un soggiorno-cucina uniti è mettere il divano al centro. Valuta il layout della stanza, le distanze tra arredi, i passaggi e i movimenti che farai all’interno dell’ambiente. Posizionare il sofà contro un muro potrebbe sembrare “meno cool” ma in alcuni casi potrebbe farti risparmiare spazio consentendoti di organizzare una zona giorno più vivibile e più bella da vedere
se il divano è centrale valuta bene le varie opzioni: schienali alti per creare un filtro cucina/living; schienali bassi per interni più fluidi; senza schienale o con cuscini spostabili se vuoi vivere l’open space al 100% senza limitazioni. Infine, prediligi modelli ben rifiniti su tutti i lati.
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Abbiamo visto tantissimi esempi, progetti e foto di divani che potrebbero arredare un open space in maniera impeccabile. Dai componibili che abbiamo definito “fissi” a quelli (s)componibili che offrono estrema libertà di configurazione in ogni momento. La domanda iniziale era “divano a centro stanza sì o no?”. Ricorda: non è solo una scelta di stile o di gusto personale, ma un preciso orientamento progettuale che influenzerà il resto della stanza poiché coinvolge la distanza tv-divano, l’ergonomia e i movimenti nell’ambiente, la corretta fruibilità di ogni elemento d’arredo e architettonico…e molto altro.
Se sei alle prese con la scelta del divano o con l’arredamento di un soggiorno o di un open space, non perderti questi articoli:
La nostra équipe di Interior Designer è nuovamente alle prese con un progetto d’arredo che valica i confini nazionali.
Questa volta la richiesta arriva da una mamma, Paola, cliente italiana da poco trasferitasi in Lussemburgo con la sua famiglia, che ha chiesto l’aiuto di Ylenia per arredare una cameretta per ragazza di 15 metri quadri circa.
Vorrei arredare la camera di mia figlia che ha 12 anni e mi piacerebbe ricreare qualcosa di simile alla Wonder ET12 che ho visto sul vostro sito, adattandola al mio spazio ed al mio budget.
L’intraprendenza di Paola è stata premiata: Ylenia si è messa immediatamente all’opera per adattare la composizione alla dimensione della stanza e al budget disponibile. A quale soluzione avrà pensato?
Camera da letto per ragazza: il progetto di Ylenia
Ogni progetto d’arredo è complicato e merita un’attenzione particolare. Ma quando il Cliente condivide con me gusti, preferenze e necessità, il percorso è in discesa.
Ylenia – Interior Designer
Dalle parole di Ylenia si percepisce subito che questo progetto per cameretta è nato sotto una buona stella.
L’indicazione preliminare di Paola è stata la scintilla che ha innescato la progettazione di una stanza per ragazza originale e insolita, lontana da quei canoni di genere che spesso influenzano la scelta degli arredi per la cameretta di una fanciulla.
Ma lasciamo ora le riflessioni estetiche per occuparci dell’organizzazione della stanza. Il render 3D fotorealistico mostra chiaramente la suddivisione dello spazio in tre aree funzionali:
la zona notte propriamente detta, occupata da un letto una piazza e mezza senza contenitore
la zona guardaroba, in cui è stato collocato un armadio con specchio, libreria laterale e ante battenti
la zona studio, dove si trovano uno scrittoio sospeso, dei pensili e una sedia ergonomica
La distribuzione degli arredi ha seguito la predisposizione delle prese di corrente già inserite nell’ambiente, che non ha subito alcun lavoro di ristrutturazione.
Questo non ha tuttavia influito sulla fruibilità dello spazio, ottimizzato fino all’ultimo centimetro per assecondare le esigenze, la routine e le abitudini di una ragazza poco più che bambina.
Camera da letto per ragazza: l’arredamento
In fase di progettazione non sono mancate idee d’arredo moderne e funzionali, complice la volontà di realizzare una composizione molto simile alla cameretta Wonder ET12.
Agli immancabili (letto, armadio e scrivania) sono stati aggiunti complementi, accessori ed elementi decorativi belli da vedere e pratici da usare, tutti personalizzabili per colori e finiture.
Letto 1 piazza e mezza per una ragazza di 12 anni
Il progetto prevede l’inserimento di un letto piazza e mezza su piedini alti, modello di particolare valore estetico che riscuote un certo successo nelle camerette di bambini e ragazzi.
Più nel dettaglio si tratta di un sommier, ovvero un letto senza testiera a cui manca la tradizionale spalliera imbottita. Al suo posto è stata prevista una composizione modulare fatta di pannelli di boiserie imbottita e in legno, posizionati ad altezze diverse per dare dinamicità alla parete che ospita il letto.
Questa scelta, in linea con le tendenze attuali, è supportata da ragioni tanto estetiche quanto funzionali. La figlia di Paola non è più una bambina, quindi la presenza della testiera imbottita non è per forza legata a ragioni di sicurezza o protezione.
Subentra invece il punto di vista pratico: i pannelli occupano una profondità ridotta rispetto ad una classica testiera, sono modulabili e possono essere completati con moduli contenitivi o a giorno. Non per nulla, Ylenia ha aggiunto al pannello laterale un pratico cubo aperto da usare come alternativa ad un comodino sospeso.
Nessun dettaglio è stato lasciato al caso. La parete sopra la boiserie ospita due mensole dalla forma irregolare, mentre ai piedi del letto è stata inserita una pratica panchetta con gambe laccate.
L’armadio guardaroba per la cameretta di un’adolescente
Armadio e ragazza adolescente. Un’accoppiata vincente, a patto che il guardaroba sia ben organizzato e super accessoriato, proprio come ha indicato Paola:
Preferirei che fosse presente una cassettiera interna all’armadio al posto dei cassetti esterni a vista e se possibile vorrei attrezzare l’interno dell’armadio con qualche mensola aggiuntiva ed un servetto.
Richiesta accontentata: l’armadio a 4 ante battenti è stato attrezzato con un modulo cassettiera, un servetto estraibile e ripiani aggiuntivi, utili per disporre la biancheria a seconda della stagione e del tipo di indumento. Mancano i cassetti a vista, sostituiti nel progetto da ante piene alte quanto la struttura dell’armadio stesso.
L’armadio proposto fa parte di una collezione altamente personalizzabile per dimensioni, configurazione e accessori, per cui basterà aggiungere o rimuovere le mensole per modificare l’organizzazione interna dei vani.
E sono stati proprio gli accessori a fare la differenza. Alla configurazione di base non potevano mancare “una libreria e uno specchio a figura intera”, da Paola definiti “elementi essenziali”.
Non si può che dare ragione a questa madre molto attenta alle esigenze della figlia!
Lo specchio occupa tutta l’altezza dell’anta, mentre il modulo libreria è posizionato come elemento terminale dell’armadio, di cui sfrutta la profondità.
I CONSIGLI DELL’ARREDATRICE
Accade sempre più spesso di ricevere richieste per inserire librerie in ambienti molto piccoli. Uno dei trucchi del mestiere prevede di ricorrere ad originali moduli libreria da fissare come elemento finale di un’armadiatura lineare o angolare.
Lo speciale posizionamento trasversale consente di limitare l’ingombro in lunghezza, fattore decisivo in stanze dalle pareti corte o già occupate da altri arredi.
Angolo studio: l’ufficio casalingo dei più piccoli
La zona studio o – come si suole chiamare ora – home office, non ha subito variazioni rispetto alla composizione che Paola ha trovato sul portale.
Le dimensioni della parete hanno permesso ad Ylenia di inserire tutti gli elementi presenti nella cameretta d’esempio:
lo scrittoio sospeso
i pensili contenitore e il modulo aperto
la sedia ergonomica da scrivania
La scelta è ricaduta su un modello di scrittoio con schienale, fissato a parete per liberare il pavimento sottostante. L’assenza di gambe o supporti, infatti, è stata pensata per rendere più semplici le operazioni di pulizia e consentire l’installazione di eventuali basi a terra.
Allo stesso principio appartengono i pensili, moderni moduli sospesi che alternano vani chiusi e aperti. Per il momento, il progetto ne ha previsti 3: nulla toglie, in futuro, di poterne inserire un quarto o un quinto a seconda delle necessità.
Ultima ma non meno importante, la sedia girevole per scrivania. Una struttura monoscocca dal design ergonomico, dove seduta e schienale si fondono l’una nell’altro.
La posizione corretta di schiena e spalle è garantita dall’imbottitura trapuntata, dai braccioli in tubolare metallico e dal meccanismo di alzata che consente di adattare l’altezza del sedile a seconda delle esigenze di comfort.
La palette di colori per una stanza da ragazza moderna
Chi l’ha detto che la camera da letto di una ragazza debba per forza attingere a bianco, rosa, lilla o violetto per essere considerata femminile?
Abbandonata la canonica palette di colori pastello destinati alle bambine, questa cameretta mostra come l’uso sapiente di sfumature attuali possa adattarsi ai gusti delle giovani d’oggi.
I colori preferiti di mia figlia sono il verde scuro e il grigio perla. Per gli abbinamenti, vi indico che il pavimento è in parquet con battiscopa bianchi e le pareti sono di colore grigio chiaro. I serramenti sono tutti bianchi.
Per dare un tocco di modernità, le finiture sono state diversificate sia per texture che per colore. La palette cromatica propone l’abbinamento di verde petrolio e grigio, a cui è affiancata un’elegante finitura bianca ad effetto cemento leggermente in rilievo.
In armonia con la finitura a specchio dell’anta, l’effetto legno del parquet e il colore bianco di serramenti e battiscopa, le nuances scelte non saturano l’ambiente, bensì lo rendono gradevole e luminoso.
Da non perdere:
Vuoi saperne di più sul progetto realizzato? Scopri tutti i dettagli nella Scheda del Progetto.
Vuoi visualizzare tutti i progetti del nostro Team? Dai un’occhiata al nostro Portfolio.
L’appartamento del tour di oggi, bello e funzionale, si trova nel cuore di Brasilia ed è di soli 45 metri quadrati. Ogni singolo mobile è stato progettato e realizzato su misura: nessuno spazio è stato sprecato.
Nel layout del mini appartamento tutto sembra organizzato e in ordine, perché gli arredi sono realizzati al centimetro con diverse soluzioni salvaspazio. In questa casa compatta e di dimensioni ridotte c’è tutto il necessario per vivere comodamente e c’è anche spazio per la convivialità. Alla giovane coppia proprietaria dell’immobile, piace cucinare e invitare gli amici a casa, così hanno chiesto allo studio brasiliano Lez Arquiteitura di sfruttare al meglio lo spazio per le loro esigenze.
Il soppalco è stato ampliato, quindi ha richiesto una ristrutturazione, ma questo ha fatto sì che la camera sia più grande e spaziosa. Così il piano superiore, ora raddoppiato, accoglie la camera matrimoniale, l’angolo studio, la cabina armadio e il bagno.
La palette di colori prevede diverse sfumature di grigio che sono state usate sia per i mobili che per i rivestimenti, una parete azzurro cenere, legno chiaro per alcuni arredi e cuoio per il divano.
L’appartamento nonostante le sue piccole dimensioni, si presenta spazioso, elegante e contemporaneo con un’atmosfera calda e piacevole.
Una villetta minimalista nascosta in un edificio del XVIII secolo, un tempo adibito a rimessa per carrozze. Una trasformazione firmata dall’architetto olandese Jan Evert de Brouwer.
A prima vista non si direbbe che questa elegante costruzione del XVIII secolo nasconda al suo interno una casa in stile minimalista. Eppure, appena varcata la soglia, le cornici e le modanature che decorano la facciata lasciano spazio a pavimenti in cemento e a pareti grigio chiaro.
L’edificio, un tempo destinato a rimessa per carrozze, è caratterizzato da una pianta rettangolare e si sviluppa su tre livelli, dal piano terra al sottotetto mansardato.
L’architetto Jan Evert de Brouwer, che ne ha fatto la sua abitazione, ha collocato a piano terra la zona living, con il soggiorno da un lato e cucina con zona pranzo dall’altro, mentre la zona notte è situata ai piani superiori.
La luce protagonista
Nei paesi nordici, si sa, la luce scarseggia, e l’architettura è influenzata da questo fattore. In questo caso l’architetto è riuscito a veicolare la luce naturale nel cuore della casa, ricavando un lucernario nella parte centrale del tetto.
Da questa apertura la luce zenitale filtra fino al piano terra, grazie alle aperture nei solai, coperte da vetri antisfondamento adatti al calpestio. Attorno a questo cuore luminoso, che accoglie i pianerottoli, si sviluppa la scala.
Le ampie finestre che si aprono tutto attorno all’edificio completano l’illuminazione naturale.
Materiali naturali per una villetta minimalista
Oltre alla luce, i protagonisti di questo progetto sono i materiali, rigorosamente naturali. Come spiega Jan Evert,
“mi piace lavorare con materiali puri come legno, metallo, pietra e cemento. I colori “reali” dei materiali sono il punto di partenza dei miei progetti”.
Ecco allora che i pavimenti del piano terra sono in cemento, mentre per i piani superiori l’architetto ha scelto il legno di rovere, che richiama le travi a vista dei solai.
In cucina campeggia il marmo, mentre nei bagni protagonista assoluta è la Pietra di Vicenza di Grassi Pietre, nella variante Grigio Alpi. Un prodotto dell’eccellenza Made in Italy che l’architetto ha scelto per i rivestimenti e i pavimenti dei bagni di servizio e del bagno padronale, dove dialoga in modo squisito con i pannelli in rovere.
Uno spazio organico
Pur essendo strutturata in spazi delimitati, questa villetta minimalista è caratterizzata da una straordinaria armonia dell’insieme. Spiega infatti Jan Evert de Brouwer che
“una casa non è costituita da più parti separate, è un insieme organico in cui è importante la sinergia tra tutte queste diverse parti. Gli spazi devono essere in relazione tra loro per far sì che la casa si percepisca come un unico spazio“.
Per ottenere questo risultato, l’architetto adotta uno stile che viene replicato in tutti gli ambienti, compresi gli esterni. Ogni dettaglio è studiato alla perfezione e deve integrarsi in modo armonioso con l’insieme. La coerenza non riguarda solo lo stile, ma investe anche i materiali e l’arredo.
Arredi ridotti al minimo
Fedele alla volontà di lasciare ai volumi, alla luce e ai materiali il ruolo di primo piano, l’architetto ha scelto pochi selezionati arredi. Tavoli, sedie e sedute, letti e qualche panca costituiscono l’esiguo arredo, mentre gli armadi a muro accolgono e nascondono al tempo stesso. La cucina è formata da tre blocchi a tutta altezza, oltre che dall’isola di marmo, e lo stesso accade nelle camere e nei disimpegni.
Nessuno spazio a giorno, nessuna anta vetrata, nessuna mensola: lo spazio è pulito e lineare. Unica concessione al “superfluo”, i sontuosi tendaggi in lino che schermano le finestre. Spetta a loro, insieme ai materiali e alla luce, il compito di riscaldare l’ambiente.
Le belle case su Instagram sono davvero tante e attraverso questi home tour cerco di esplorare, trovare ispirazione e idee di design nelle case italiane che hanno un profilo Instagram.
Oggi pubblico ultimo post della rubrica Case su Instagram, e Martedì 15 Dicembre ci sarà la casa che vincerà il premio. Ma prima andiamo a visitare la casa di Francesca (il profilo Instagram si chiama @ la_colorette). Villa Carolina era un b&b per tanti anni che due anni fa è diventata la casa di Francesca. Si trova sulle prime montagne dell’Appennino modenese.
Lei mi racconta cosi la sua casa:
Mi sono innamorata subito della sua architettura: fuori la parte della struttura è ricoperta da enormi sassi di fiume e al primo piano c’è una splendida veranda (che mi godo tantissimo) e balconi ampi che corrono per quasi tutto il piano.Non abbiamo fatto grandi lavori di ristrutturazione perché la casa è in ottime condizioni.
Lei si definisce una sfrenata amante del vintage, Infatti, ha preferito mantenere pavimenti, infissi e spazi così com’erano. Con il fai da te e tanto tanto colore però ha completamente immaginato e rivisto gli spazi. Nel novembre 2018 aveva ripulito e dipinto tutto di bianco; poi ha cominciato a dipingere e a dar vita alla casa che aveva in mente.
La sua casa è dello stile eclettico e tutta personalizzata da lei. Le Porte, finestre, muri, mobili… non importa il supporto, il colore la fa da padrone. Insieme alle piante, molti dei mobili provengono dai negozi e mercatini vintage, che Francesca frequenta spesso.
Lei dice: Amo accostare stili diversi e alle volte in apparenza discordanti per creare il mio stile eclettico e personalissimo.
Home Tour
La casa è composta da due camere, un bagno, la sala e la cucina. Il progetto più lungo e importante che ha fatto Francesca è quello del pavimento della cucina. Ha completamente coperto con rasante e resina e ha dipinto a mano utilizzando uno stencil che simula una clementina. I mobili della cucina tutti dipinti da lei in colore rosa antico abbinato con il colore azzurro per il tavolo e alcuni mobili e il turchese per le piastrelle. Una happy house a tutti effetti!
Il bagno è molto piccolo ma in origine era completamente in color senape anni 70. Lei ha rinnovato il bagno schiarendo i mobili, il rivestimento ed anche il pavimento.
La parete rossa dietro al divano blu nella sala e il giallo delle finestre, crea un’atmosfera molto allegra. Il tocco finale del verde delle piante rende tutto armonioso e interessante.
In camera da letto invece, il punto focale è la parete dietro al letto decorata con la carta da parati dallo stile jungle.
Ogni angolo di questa casa colorata è un piacere per gli occhi e rispecchia perfettamente la filosofia del mio hashtag che ho creato diversi mesi fa su Instagram #happycornerathome .
Entra a far parte della community di appassionati di architettura e interior design e usa l’ Hashtag #happycornerathome per pubblicare le foto di casa tua e le più belle verranno condivise nelle mie storie.
Rubrica case su Instagram e Home Tour in diretta sul mio Instagram
Se volete vedere l’home tour di questa casa oggi venerdì 27 Novembre alle 13:30 facciamo una diretta Instagram con Francesca.
Come ho già detto all’inizio questa è l’ultima casa della rubrica Case su Instagram, e il 15 di dicembre ci sarà un regalo per la casa che ha avuto più successo qui sul mio blog. Quindi, l’articolo più letto vincerà una lampada di design (scopri di più sulle mie storie Instagram). Il regalo è in collaborazione con Lampade.it e ha gentilmente offerto di premiare la casa vincitrice.
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In questo articolo, raccolgo alcuni consigli che generalmente mi sento di dare a tutti coloro che si apprestano ad arredare casa.
Il colore per me va usato con parsimonia.
Un colore sbagliato o troppo acceso può rovinare anche il più bello degli ambienti!
I miei consigli ve li elenco qui di seguito, come piccole pillole di design by EasyRelooking da conservare.
Per ottenere un risultato sempre sobrio e elegante.
Valutate la luminosità naturale della stanza
Se una stanza non è molto luminosa e non sono state inserite lampade adeguate, evitate colori troppo scuri e cupi.
Prima va studiata un’illuminazione adeguata a supporto del colore scuro che volete inserire. Altrimenti sarà tutto eccessivamente dark!
@EasyRelooking project@EasyRelooking project
Colore di accento
Se inserite un colore di accento su una parete, evitate di inserire altri colori, diversi, negli arredi. A meno che non vogliate una casa stile pop.
@EasyRelooking project
Palette neutra di partenza
Se avete una stanza con una palette neutra, potete inserire un arredo colorato, che siano le sedie o una poltroncina, o sicuramente dei cuscini.
@EasyRelooking project
Colore sulle pareti
Per il colore sulle pareti, utilizzate sempre colori desaturati e mai colori troppo pieni e accesi: rischiano di stufarvi.
@EasyRelooking project
Parete colorata e mobile colorato
Parete colorata e mobile colorato? Sì, ma solo nel caso in cui quel mobile sia dello stesso identico colore della parete, con l’idea di farlo quasi scomparire con la parete stessa.
Lo sgabello da bagno può avere un ruolo molto importante sul nostro benessere fisico, ma come si dice, anche l’occhio vuole la sua parte.
Quando ho visto per la prima volta questo sgabello da bagno, non ho pensato che fosse uno sgabello, ma per me poteva essere qualsiasi altro oggetto di design. Invece, è uno sgabello da toilette che fa bene alla salute fisico. Ti starai chiedendo come? Continua a leggere il post e poi ti aspetto nei commenti per sapere la tua opinione.
Ci sono argomenti che sono un tabù, mentre dovrebbero essere normali e parlarne senza problemi. Come ad esempio, la salute intestinale dato dalla corretta posizione della defecazione. Nella cultura occidentale le persone sono abituate a sedersi sul gabinetto e quindi hanno una posizione a 90 gradi. Tuttavia, questa postura non è corretta e rende i movimenti intestinali difficili. Mentre usando lo sgabello da bagno sotto ai piedi aiuterebbe ad adottare una posizione naturale. Quindi, l’uso regolare ha un effetto positivo sulla nostra salute intestinale in generale.
A prima vista, lo stuul non è quindi affatto riconoscibile come sgabello da bagno e diventa un’oggetto di design per il bagno che promuove la salute. Inoltre, è prodotto in Germania con un processo 100%sostenibile. È realizzato con un materiale high-tech, 100% riciclabile, una schiuma antiparticolato ad alta densità. Questo materiale leggero e caldo è delicato sulla pelle, resiste agli urti senza danni ed è resistente alla maggior parte dei prodotti chimici.
Il set è composto da due sgabelli identici che possono essere incastrati uno dentro l’altro per risparmiare spazio.
Il team di designer ha già ricevuto tre rinomati premi internazionali per lo studio: l’Universal Design Consumer Award, l’IDA Design Award e il Good Design Award.
Questo sgabello è disponibile in sei diversi colori ed è acquistabile direttamente sul sito del produttore. Oppure trovi anche su Amazon.
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