Eccoci al termine della progettazione della cucina contemporanea della Community House! La stanza è finalmente completa! Qui sotto puoi vedere le immagini del risultato finale realizzate in visualizzazione 3D.
Ora la Community House ha la sua quarta stanza arredata! Che te ne pare?
Io sono molto contenta del risultato e ringrazio di cuore tutti coloro che hanno partecipato votando ai sondaggi di questo esperimento di progettazione condivisa.
Gli elementi della stanza
Anche per la cucina, come per le altre stanze, siamo partiti definendo lo stile d’arredo contemporaneo e la palette colori, che questa volta è sui toni del rosa e del grigio. In seguito è stato deciso il layout degli arredi in pianta, preferendo tra le varie soluzioni una cucina angolare con penisola. Per il pavimento sono state scelte delle piastrelle chiare.
Una volta definiti gli elementi di base della stanza, siamo passati alla scelta degli arredi, partendo dal modello cucina One di Ernestomeda in versione bianca con piani in pietra grigia e proseguendo con il tavolo Moka di Flexform, le sedie Wire Chair e gli sgabelli Zeb di Vitra, le lampade a sospensione PH5 di Louis Poulsen da posizionare sopra al tavolo e la lampada A39 di Artemide per illuminare il bancone.
Qui sotto puoi vedere i render di tutti i singoli elementi scelti.
Per sapere di più sulla Community House puoi leggere questo articolo che spiega nel dettaglio il progetto. Qui invece trovi le altre stanze arredate di questo esperimento di progettazione condivisa: il soggiorno, la camera da letto e la stanza studio.
Per vedere tutti i sondaggi fatti sinora e avere una panoramica generale della Community House, puoi cliccare qui.
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L’esperimento della Community House per il momento è concluso. Mi sono molto divertita ed è stato davvero interessante arredare questa casa virtuale insieme alla community di A forma di casa, proporre le selezioni di arredi, scoprire ogni settimana i risultati dei sondaggi e vedere l’arredamento di ogni stanza prendere forma mano a mano. Ma non temete, non è ancora tutto… dal 2020 ci saranno delle belle novità e una piccola sorpresa che riguarda proprio la Community House! Stay tuned!
La cucina della CommunityHouse è la quarta stanza virtuale che realizzeremo insieme in questo esperimento di progettazione condivisa. La stanza ora è vuota e aspetta di essere arredata. Sono curiosissima di scoprire quale sarà il risultato finale. Ma andiamo per gradi.
Innanzitutto ricordo che, se vuoi progettare insieme a me le stanze della Community House, puoi farlo attraverso i consueti sondaggi. Ogni settimana trovi un articolo dedicato, come questo, in cui puoi scegliere i vari elementi che andranno a comporre l’ambiente di cui ci stiamo occupando, in questo caso la cucina. Inoltre, ogni mese c’è l’aggiornamento del progetto, in cui descrivo l’avanzamento dei lavori e ti mostro i rendering dell’ambiente. È davvero bello vedere come mano a mano la stanza prende forma, arricchendosi ad ogni step di un elemento in più, sino a diventare completa. Partecipare è semplice, si tratta di scegliere di volta in volta la soluzione che preferisci tra quelle proposte nei sondaggi.
Per maggiori dettagli su come funziona il progetto della Community House ti invito a leggere questo articolo.
Le decisioni iniziali
Abbiamo dato inizio alla progettazione della stanza, definendo lo stile d’arredo contemporaneo, la palette colori sui toni del rosa e del grigio e delle piastrelle chiare come rivestimento a pavimento. Il layout scelto per la cucina è una soluzione angolare con penisola e il modello cucina è One di Ernestomeda.
Questa è la base da cui partiremo per arredare la cucina della Community House.
La scelta degli arredi
Nelle scorse settimane sono stati decisi il layout, il modello e le finiture della cucina, il tavolo Moka di Flexform e le sedie Wire chair di Vitra.
Per esplorare il progetto della Community House e vedere tutti i sondaggi fatti sinora, puoi cliccare qui.
Sotto trovi i risultati dei sondaggi del mese di Ottobre e Novembre.
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Society Limonta presenta la sua nuova collezione autunno inverno 2020-2021 ”Il giardino interiore”
La natura insegna l’accostamento cromatico senza errore, ispira le forme e le architetture, crea perfezione nella apparente casualità e armonia nella asimmetria. Society Limonta come sempre si lascia ispirare da ciò che la natura offre per creare tessuti d’autore perfettamente in sintonia con l’ambiente ed il periodo.
Sono tre i nuovi colori autunnali che Society Limonta offre nella sua palette: un verde Crab, un rosso mattone chiamato Marte e Caramel un giallo scuro e denso come il caramello.
OLTRE Society Design Collection poi completa il lifestyle con nuovi oggetti progettati all’interno del team creativo o frutto di collaborazione con artisti e designer affini a Society per gusto e filosofia.
In camera da letto, volumi e matericità
In autunno il letto si stratifica con volumi, texture e tessuti caldi e naturali. I plaid si ricoprono di lana e alpaca mélange, il jacquard disegna geometrie accostando il nero ai tre colori stagionali, reticolati leggeri o disegni delicati.
Bernardo servo muto progettato dal designer Dario Antoniali che si compone di una struttura in ferro, fermata da un tessuto che permette ulteriore sostegno.
A tavola in armonia
Society Limonta propone tessuti grezzi, effetti minimal e dettagli della tradizione per la tavola di tutti i giorni e la tavola delle feste.
Chic ad esempio è una tovaglia in abaca finemente ricamata con un motivo floreale tono su tono e disponibile nel classico grigio tisana, oppure nel nuovo ed elegante verde Crab.
In abbinamento a tovaglie, tovaglioli, set da colazione e molti complementi OLTRE Society Design Collection arricchisce si arricchisce con la sezione Ceramics, dalla mano di Beatrice Rossetti e dal desiderio di esplorare la materia per completare lo stile della tavola, è realizzata a mano con la cura artigianale che permette di ottenere pezzi unici.
La collezione Arte da Tavola by Martina Geroni per l’uso quotidiano sulla tavola è ispirata da valori etici ed estetici, questa ricerca umana sulla sperimentazione di nuovi impasti di argilla e scarti naturali.
Il benessere nella sala da bagno
Lino, cotone, nido d’ape e spugna sono disponibili nelle nuove varianti cromatiche autunnali che Society Limonta propone anche nel locale bagno. Qui compare un nuovo accessorio firmato da Dario Antoniali: si chiama Isacco è un cesto della biancheria assolutamente innovativo per completare la linea di complementi d’arredo di cui non si può fare a meno.
Arredare una cucina moderna con isola: un progetto allettante ma non scontato, soprattutto se l’ambiente è grande (diciamo 70 mq) e si vuole ricorrere ad una soluzione su misura per ottimizzare i centimetri a disposizione (come accaduto QUI e QUI).
Sì, ma come fare? Quali arredi scegliere? E come sfruttare al meglio lo spazio?
Domande legittime, che hanno portato un affezionato Cliente americano a chiedere la consulenza dei nostri Interior Designer per studiare e sviluppare una soluzione personalizzata.
Ecco, in breve, le sue richieste:
Sto per ristrutturare il mio appartamento e vorrei iniziare a progettare la cucina. Poiché l’ambiente è piuttosto ampio, pensavo di puntare su una composizione lineare con isola centrale da sfruttare come zona pranzo. Vi chiedo di prevedere spazio a sufficienza per inserire elettrodomestici free-standing, che prediligo rispetto a quelli ad incasso.
Dalla collaborazione ne è nato un progetto, completo di render fotorealistici, piantine, texture e materiali, realizzato dall’Interior Designer Ylenia. A cosa avrà pensato per trasformare un ambiente ristrutturato in una grande cucina moderna, funzionale e super attrezzata?
Il progetto: cucina con isola bianca e nera
Il progetto ultimato mostra un ambiente di 70 metri quadri suddiviso idealmente in 3 zone:
la cucina di 7 metri lineari, che occupa tutta una parete
il modulo centrale ad isola, collocato davanti alla composizione
il soggiorno, uno spazio di circa 35 mq che sarà arredato in un secondo momento
Cartina alla mano, emerge con più chiarezza quale suddivisione spaziale è stata ipotizzata per l’ambiente unico. Cucina e salotto condividono la stessa stanza, certo, ma ciò non impedisce ad ogni area di preservare una certa funzionalità.
Lavaggio e consumazione dei cibi avverranno sull’isola centrale, mentre la cucina lineare sarà attrezzata con il necessario per la cottura e la preparazione delle pietanze. Non manca nemmeno un angolo dedicato al relax e ai momenti in famiglia, per cui è stato allestito un accogliente salottino con divano, tappeto e parete attrezzata.
Arredare una cucina grande: la composizione lineare
Partiamo dalle preferenze del Cliente:
Vorrei una composizione lineare che sia simmetrica […]. Mi piacerebbe includere dei pensili a vetrinetta e delle modanature lungo tutta la parte superiore dei mobili. […] Mi ha colpito l’immagine della cucina Sixty, che ha una linea classica con cappa a vista.
Sulla base della richiesta, il progetto include una cucina lineare lunga 7 metri. La configurazione scelta era l’unica disponibile: vista la presenza di una porta e di grandi finestre laterali, sarebbe stato problematico valutare una composizione ad angolo o con penisola.
La parete è stata occupata nella sua interezza sia per offrire il massimo spazio contenitivo che per inserire i principali elettrodomestici a libera installazione: un grande frigorifero a doppia porta e un blocco cottura.
Protagonisti dell’insieme sono il forno e i fuochi, posti centralmente e sormontati da una grande cappa di design. Il blocco cottura diventa il punto focale attorno al quale prende forma la composizione simmetrica, sviluppata a destra e sinistra con moduli ad anta, cassetti e cestoni.
Il progetto prevede l’integrazione di pensili e vetrinette incorniciati da una modanatura superiore, dettaglio di stile che conferisce all’intera cucina un aspetto deliziosamente classico, seppur rivisitato in chiave moderna.
Conclude la composizione un grande frigorifero side by side, inserito in una nicchia ricavata durante la ristrutturazione per accogliere l’elettrodomestico già presente nell’appartamento.
Il modello di cucina inserito nel progetto è una chiara preferenza del Cliente che, navigando sul sito, aveva individuato in Sixty la cucina adatta a lui.
Sixty è una collezione di cucine con anta telaio dall’aspetto vintage, caratterizzate da uno stile che si pone a metà strada tra l’industriale e il country chic. Si contraddistinguono per i frontali riquadrati, decorati da maniglie applicate, e per le scenografiche cappe d’arredo a vista.
Componibilità e personalizzazione sono i cavalli di battaglia di queste cucine modulabili, che possono rispondere a qualsiasi esigenza di spazio e di estetica come dimostrato dal progetto.
Progetto cucina: l’isola centrale
Tra le varie richieste avanzate dal Cliente, quella della grande isola da attrezzare con lavello non è passata inosservata.
I 70 metri quadri dell’ambiente hanno permesso ad Ylenia di inserire nel progetto un modulo centrale attrezzato con vasca e piano di lavoro, da usare in parte come tavolo da pranzo o piano snack.
L’isola proposta è una struttura indipendente che completa ed esalta la composizione principale. La sua particolarità sta nella duplice funzione, che le consente di essere utilizzata sia come piano d’appoggio che come zona pranzo originale e alternativa.
Infatti, la struttura moderna ne fa un ottimo bancone per sgabelli alti da usare in occasione di aperitivi, cene informali o pranzi veloci.
Ma non è tutto: il vantaggio di disporre di un’isola centrale riguarda anche lo spazio contenitivo, che si moltiplica o si trasforma a seconda delle esigenze. Nel caso del progetto, il modulo monoblocco ospiterà una lavastoviglie e alcune basi da usare come dispensa o dove riporre utensili, pentole e servizi di piatti.
I CONSIGLI DELL’ARREDATRICE
I vantaggi di una cucina ad isola sono innumerevoli, primo tra tutti la convivialità. Diventa però indispensabile valutare l’ingombro a centro stanza e la predisposizione degli impianti di gas, acqua, luce e – nel caso di una cappa sull’isola – l’impianto di aerazione.
Cucine moderne con isole: i colori di tendenza
Passi la ricerca della funzionalità, passi anche la calibrata organizzazione dello spazio. Ma oltre alla progettazione tout court, c’è un elemento che non deve mai mancare in fase di scelta e realizzazione di una cucina: l’aspetto estetico.
Come per la scelta del modello, anche la selezione delle finiture e dei colori con cui personalizzare basi, pensili e isola sono stati delegati al Cliente, che ha espresso così le sue preferenze:
In generale, opterei per una finitura bianca da destinare a basi e top, a cui aggiungerei dei dettagli neri e dorati. Tutte la pareti sono bianche e il pavimento è in legno chiaro.
Non stupisce la scelta del bianco, colore-non colore con cui non si può sbagliare. Sempre attuale, il bianco è la tinta più in voga nelle cucine piccole, dove contribuisce ad illuminare e rendere meno angusto lo spazio. È spesso impiegato anche in open space o ambienti unici, perché funge da colore neutro a cui affiancare finiture decorative e sfumature d’accento.
Nella cucina a progetto, lo stile total white è in realtà intervallato da eleganti punte di nero, colore scelto per il piano di lavoro dell’isola, la cappa a vista e i telai che incorniciano le vetrinette.
E a proposito di cornici, le modanature che decorano il profilo superiore dei pensili sono il dettaglio che fa la differenza. In bilico tra classico e moderno, conferiscono a tutta la cucina un aspetto ricercato ma in linea con le tendenze contemporanee.
Ultimo ma non meno importante, le maniglie dorate. Applicate su pensili e basi, impreziosiscono i frontali e donano loro un aspetto vintage senza tempo.
Completano gli arredi due top, uno bianco lucido e uno nero, perfettamente coordinati al look black and white dell’intera composizione.
Cucina con isola: l’arredamento
Di seguito trovi l’elenco degli arredi inseriti nel progetto:
Al terzo posto della classifica “i luoghi più intimi di casa” c’è l’angolo lettura. Camera da letto e bagno si contendono il primo e secondo posto ma subito dopo c’è senza dubbio quell’angolino da destinare a relax, pace, concentrazione e isolamento. Perché la lettura non è solo hobby o passatempo; leggere significa isolarsi dal mondo, rilassarsi, immergersi nelle storie, scoprire cose nuove, imparare, riflettere e -perché no- anche divertirsi. Per fare tutto questo è necessario ritagliarsi un angolo lettura in casa il più personale possibile, un posto in cui puoi appoggiare il libro aperto senza segnalibro e ritrovarlo esattamente come lo hai lasciato.
Cosa deve esserci in un angolo lettura in casa?
Gli elementi fondamentali sono: una seduta, un punto luce, un buon libro. La seduta può essere un divano, una sedia, una poltrona, un pouf, una chaise longue o anche una panchetta. La luce può essere naturale e arrivare da finestra, porta o abbaino oppure artificiale diffusa da una lampada. Per il massimo della comodità si può pensare anche ad un tavolino da salotto basso per appoggiare libri e riviste o ad un tavolino servente a forma di C da usare come tavolino di servizio lato divano.
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Tra immagini e foto in questo articolo trovi tanti spunti e idee per arredare il tuo angolo della lettura. Abbiamo selezionato 25 immagini: tra foto di poltrone, sedie, chaise longue e librerie fai il pieno d’ispirazione per allestire il tuo angolo di relax. Non dimenticarti di aggiungere il tuo tocco personale!
Dove ricavare e come arredare l’angolo lettura in casa?
Se sei tra i fortunati che possono permettersi una stanza libreria con biblioteca personale puoi sbizzarrirti con l’arredamento ma se non puoi avere una stanza della lettura puoi rendere bella la stanza o l’angolino dove ti rifugi a leggere. Sembra un giro di parole ma è il consiglio più semplice che puoi seguire.
Qui sotto i due casi estremi: un ampio salone con librerie e chaise longue al centro della stanza e un angolo lettura piccolo piccolissimo ricavato davanti ad una finestra e allestito solo con una poltrona e una lampada.
Grande stanza da lettura
Ricavare un angolo lettura in poco spazio
Qualsiasi ambiente della tua casa potrebbe trasformarsi all’occasione nella stanza della lettura: salotto, soggiorno, camera da letto, giardino ma anche cucina. Per aiutarti a farti un’idea di come potresti arredare il tuo angolino di relax abbiamo preparato una speciale selezione di foto ispirazione.
Se trovi qualche prodotto che ti piace, se un’immagine ti colpisce ma vorresti cambiare colori o dimensioni degli arredi, se non hai le idee chiare e vuoi un consiglio di stile da esperti arredatori > contattaci!
Angolo lettura salotto
Se hai già un divano in salotto non devi fare altro che accomodarti… Prima di sdraiarti preparati una tazza di thè fumante o un bicchiere di vino (de gustibus!) da sorseggiare tra una pagina e l’altra.
Se devi acquistare un nuovo divano o vuoi cambiare il tuo vecchio e ti piace leggere da sdraiato punta su un modello con seduta profonda e accogliente: puoi scegliere tra un modello con seduta estraibile, schienale regolabile o poggiapiedi estraibile oppure un divano fisso con chaise longue o penisola.
Angolo lettura soggiorno
È tra i luoghi di lettura più gettonati, di solito arredati con poltrona e libreria. Per la poltrona scegli un modello avvolgente con comoda imbottitura. Alcuni amano leggere sulla poltrona a dondolo, altri preferiscono una poltrona relax trasformabile, altri ancora ritengono indispensabile un poggiatesta. Qualsiasi sia il tuo modello preferito ricordati che oltre all’estetica c’è la comodità… è il libro che deve essere bello, la poltrona dev’essere comoda.
Per la libreria la scelta è molto vasta: potresti optare per una colonna libreria totem oppure per librerie a tutta parete componibili. Quello che è certo è che più grande è meglio è, o almeno così la pensa un lettore accanito. Quando si inizia a circondarsi di libri non si riesce più a smettere. Se ti circondi di libri e hai anche un orto dicono che sei a posto. Ho trovato una citazione attribuita a Cicerone che recita così: “Se accanto alla biblioteca avrai l’orto, nulla ti manca” …chissà!
Angolo lettura giardino
Per letture occasioni all’aperto basterebbe una sedia recuperata dalla cucina o dal tavolo del soggiorno, da spostare facilmente. Se vuoi qualcosa di più potresti pensare ad un set da giardino con sedia e tavolo in coordinato. Se non vuoi scendere a compromessi la poltrona di design in foto fa al caso tuo.
Angolo lettura cucina
La cucina non è il classico ambiente in cui uno si siederebbe a leggere un libro o sfogliare una rivista…forse perché in pochi hanno una soluzione come quella in foto. Tra la zona cottura e la colonna forno, li proprio nell’angolo, è stata ricavata una sorta di panchetta resa super accogliente con cuscini di tutte le forme e colori.
Angolo lettura camera da letto
Leggere prima di dormire è un abitudine di molti, tra i benefici di questa routine c’è quella di conciliare il sonno, ridurre i livelli di cortisolo e allenare il cervello. Ma qual è il letto migliore per leggere a letto? In cima alla lista c’è il modello con testiera reclinabile o con cuscini di testiera che si possono spostare e posizionare a piacere. I letti con luci sulla testiera si rivelano poi delle ottime soluzioni per leggere di sera o di notte, quando non c’è luce naturale e quando non si vuole accendere la luce a soffitto per non disturbare il partner che ha già preso sonno.
Se la camera da letto è molto grande si potrebbe pensare ad una chaise longue da posizionare vicino alla finestra. Leggere si, ma con vista e stile.
Angolo lettura cameretta
Il binomio bambini / lettura spiana la strada a infiniti discorsi e valutazioni. Si, hai letto bene, ho scritto “infiniti” perché sono effettivamente infiniti 🙂 Sono mamma e comprendo benissimo ragionamenti, scelte e ripensamenti che stanno dietro l’allestimento di un angolo lettura per bambini in generale o di un angolo lettura montessori per entrare più nello specifico. Questa non è la sede giusta per approfondimenti di questo genere ma qualche idea possiamo dartela lo stesso. Tutto deve essere a misura di bambino, i bambini devono essere liberi di prendere e riporre i libri in autonomia senza il bisogno di un adulto che lo faccia al posto loro. Meglio optare per librerie basse, librerie in stoffa, mensole e scaffali porta libri, senza dimenticare di giocare con i colori e con le forme strane e fantasiose, un toccasana per fantasia e creatività.
Veniamo ora alla carrellata di foto: sia fotografie di angoli lettura completi, sia immagini di alcuni arredi specifici.
Angolo lettura con poltrona
Angolo lettura con poltrona relax
Angolo lettura con chaise longue
Angolo lettura con sedia
Angolo lettura con libreria
Angolo lettura con camino
Angolo lettura moderno
Angolo lettura classico
Angolo lettura design
Angolo lettura vintage
Angolo lettura originale
Angolo lettura con tappeto
Grazie alle immagini ora dovremmo avere le idee più chiare su come arredare un angolo lettura in casa. Se hai bisogno di consigli e della consulenza di un interior designer contattaci! Clicca qui sotto e raccontaci cosa stai cercando. Saremo felici di aiutarti a scegliere i mobili e i complementi giusti per te, per la tua casa e in particolare per l’angolo lettura fai da te.
Quante volte vi è capitato di soggiornare in una casa vacanze dal design unico e vi siete chiesti dove poter acquistare gli stessi arredi, i complementi o gli oggetti decorativi? Il progetto Casa Mami di Working Holiday è nato proprio con lo scopo di essere una casa vacanze e showroom di design.
Situata a Pioneertown, nel deserto a sud della California, la casa è stata ristrutturata dalla coppia Carlos Naude e Whitney Brown, co-fondatori dello studio multidisciplinare Working Holiday.
Quello che un tempo era un vecchio edificio dai toni della terra ora è una moderna abitazione con esterni dipinti di bianco, circondata da ghiaia grigia, finiture nere e arredi di 24 brand internazionali, i cui prodotti possono essere acquistati nel negozio online Casa Mami .
Ecologica e completamente autosufficiente, Casa Mami ospita due camere da letto, un bagno, ampia zona giorno open space, e può essere affittata nel noto portale Airbnb.
Questo duplex è stato progettato e realizzato dallo studio Aterarchitects, tenendo conto delle necessità e predilezioni dei proprietari; tanto colore e materiali grezzi come il calcestruzzo a vista lo rendono davvero contemporaneo e particolare.
A colorful duplex in Kiev
This duplex was designed and built by the Aterarchitects studio, taking into account the needs and preferences of the owners; lots of color and raw materials such as exposed concrete make it truly contemporary and special.
Mini bagno e come arredarlo. Un progetto nato dalla richiesta di una giovane coppia, da poco insediatasi nella sua prima casa e già alle prese con un design dilemma: trovare la migliore soluzione d’arredo per un bagno di 3 mq – con lavatrice, perdipiù.
Questa è la richiesta arrivata al nostro team di Interior Designers:
Stiamo ristrutturando un piccolo bagno di servizio da adibire a lavanderia. Avremmo bisogno di un’idea per integrare la lavatrice in un mobile e, se possibile, ricavare uno spazio per la biancheria.
Una sfida difficile ma non impossibile, che Ylenia, responsabile di progetto, ha colto con curiosità. A cosa avrà pensato per rivoluzionare l’aspetto di questo ambiente rettangolare e trasformarlo in un bagno piccolissimo ma super attrezzato?
Ecco la sua idea.
Il progetto: mini bagno di servizio con lavanderia
A progetto ultimato, il render mostra un ambiente ristrutturato di 3 metri quadri, lungo e stretto, da cui è stato ricavato un piccolo bagno di servizio con angolo lavanderia.
La soluzione proposta da Ylenia prova che, se ben ottimizzato, anche uno spazio dalle dimensioni ridotte può trasformarsi in un ambiente funzionale e gradevole.
Per far fronte ai vincoli dimensionali e cercare di accontentare i Clienti, la pianta rettangolare è stata idealmente suddivisa in tre zone:
una zona lavanderia con colonna porta lavatrice
un’area centrale con mobile bagno e servizi
un angolo con armadio a profondità ridotta
Specchio e sanitari a parte, tutto l’arredo è stato selezionato dalla nostra Interior Designer, che ha avuto carta bianca sulla scelta di modelli e finiture.
Unico vincolo: orientarsi verso arredi dallo stile moderno garantendo, allo stesso tempo, la migliore fruizione degli spazi.
A sinistra dell’ingresso è stata posizionata una colonna bagno profonda solo 20 cm. Alta quasi 2 metri, risulta particolarmente adatta per sfruttare l’altezza disponibile senza dover ricorrere a pensili aggiuntivi.
All’interno, la colonna è modulata da ripiani interni che, oltre a suddividere razionalmente lo spazio, accolgono asciugamani, biancheria di scorta e prodotti di bellezza.
Seguono tre mensole lineari, fissate ad altezze diverse proprio accanto alla colonna. L’uso sapiente dei ripiani consente sia di creare movimento sulla parete, che di riempire porzioni di muro apparentemente inutilizzabili.
Procedendo verso destra, il progetto mostra un’ipotesi d’arredo per il mobile lavabo. Quello scelto da Ylenia è un piccolo mobile bagno sospeso, realizzato su misura per accogliere la vasca già in possesso dei Clienti.
Ha dalla sua dimensioni molto contenute, che non intralciano i movimenti nell’ambiente e consentono l’inserimento di altri arredi. Ancor più della larghezza, la chiave del successo di un simile mobile sottolavabo è la profondità ridotta.
A dispetto dell’ingombro minimo, però, dietro all’unica anta battente si cela uno spazio contenitivo facilmente accessibile, dove riporre tutto il necessario per la cura della persona.
Lo stesso discorso vale per la specchiera appesa sopra il lavabo. Nel progetto è stato inserito uno specchio contenitore poco profondo che, come tutti i mobili 2 in 1, assolve una doppia funzione.
La prima, quella più logica, è la funzione di specchiera da bagno, attrezzabile con LED, illuminazione integrata, faretti, prese e interruttori a seconda dei modelli. La seconda, ma non per importanza, è la funzione contenitiva che eleva il complemento a vero campione salvaspazio.
La superficie riflettente scherma una struttura ultra slim, profonda circa 20 cm ma capiente abbastanza per contenere piccoli accessori, profumi o medicinali.
Procedendo verso destra si arriva al cuore del progetto: la zona lavanderia. La parete interessata è quella di fronte all’ingresso, la più corta delle tre disponibili.
Proprio a causa della larghezza limitata, Ylenia ha optato per una soluzione sviluppata in altezza: una colonna per lavatrice senza ante, a cui è stato affiancato un modulo chiuso.
Un mobile a ponte come questo risulta doppiamente ottimale: da un lato, viene evitato l’ingombro delle ante, che rischierebbero di non aprirsi. Dall’altro, l’assenza degli schienali rende più facile l’accesso alle prese e agli scarichi.
Se, sopra l’elettrodomestico, il muro è caratterizzato dall’alternanza di mensole e ripiani, accanto alla lavatrice la parete è nascosta da una stretta colonna lavanderia. Completa di cestello a ribalta, risulta tanto pratica quanto discreta. Nascosta in un angolo, permette di tenere sottomano sia detersivi o ammorbidenti, che abiti e indumenti da lavare.
Bagno stretto e lungo: colori per gli arredi
Scegliere i colori giusti per un bagno piccolo è una faccenda delicata, che diventa più difficile quando nell’ambiente sono presenti rivestimenti decorativi.
Questo era proprio il caso dei Committenti:
Pensiamo di posare piastrelle decorative, per cui di piacerebbe trovare una finitura del Campionario che si abbini al nostro pavimento.
Ma, difficoltà a parte, a Ylenia è bastato chiedere qualche foto del rivestimento per capire quale direzione percorrere e ipotizzare una palette cromatica accattivante.
In linea generale, per i bagni piccoli o piccolissimi è preferibile optare per tinte chiare e luminose capaci di restituire una sensazione di ampiezza. Grigio e beige sono i colori di maggior tendenza, a cui si aggiunge un evergreen come il bianco.
Per alleggerire il motivo geometrico della piastrella, Ylenia ha proposto una finitura chiara ma di carattere: il nobilitato effetto Frassino. Più caldo del bianco puro, ha il vantaggio di decorare senza esagerare, motivo per cui se ne è ipotizzato l’uso per le colonne contenitore e il mobile lavanderia.
La scelta è stata giustificata anche fatto che il bagno è cieco e, non avendo finestra, no riceve illuminazione naturale. Banditi dunque colori scuri, cupi o troppo vivaci: rischierebbero di saturare e rimpicciolire ulteriormente un ambiente poco spazioso.
Detto questo, però, in questo progetto il colore non manca.
Mobile sottolavabo e mensole sono state personalizzate in laccato lucido Indaco, una sfumatura di tendenza che si sposa alla perfezione con il rivestimento e contribuisce a riflettere la luce artificiale.
I CONSIGLI DELL’ARREDATRICE
In un bagno di dimensioni ridotte, il colore gioca un ruolo determinante nella percezione dello spazio. Se si ha la possibilità, è meglio considerare per rivestimenti, pareti e arredo tinte chiare, luminose e… fresche. Se invece si amano le tinte d’accento, via libera ad accessori e complementi, a patto di non utilizzare più di un colore.
Da non perdere:
Vuoi saperne di più sul progetto realizzato? Scopri tutti i dettagli nella Scheda del Progetto.
Vuoi visualizzare tutti i progetti del nostro Team? Dai un’occhiata al nostro Portfolio.
Essential Home, marchio di design portoghese, presenterà nei prossimi giorni le nuove collezioni disegnate dai prestigiosi studi italiani Studiopepe e Carlo Donati.
Oggi vi sveleremo alcuni dettagli sulla sorprendente collaborazione tra Essential Home, marchio di arredi portoghese, e due prestigiosi studi di design italiani, Studiopepe e Carlo Donati.
Essential Home, di cui potete vedere una realizzazione in questo post, è un marchio specializzato nella realizzazione e commercializzazione di arredi di alta gamma ispirati allo stile degli anni Cinquanta.
Le nuove collezioni saranno lanciate il prossimo 9 settembre, ma nel frattempo vi anticipiamo qualche anteprima e un interessante “dietro le quinte”.
Studiopepe per Essential Home
Fondato nel 2006 da Arianna Lelli Mami e Chiara Di Pinto, Studiopepe è uno dei più rinomati studi di design a livello mondiale. Tutti i progetti firmati da Studiopepe hanno un denominatore comune, basato su una visione poetica coniugata ad un design rigoroso. Di recente lo studio è stato premiato con il Best Design Collaboration 2020 dai Créateurs Design Awards 2020 a Parigi, per il progetto Les Arcanistes.
In merito alla collaborazione con Essential Home, le due designer hanno colto un aspetto che ha fornito in seguito le basi del loro progetto:
“Abbiamo notato che ci sono molte affinità tra l’Italia e il Portogallo. Il Made in Italy è indubbiamente rinomato nel mondo per la maestria artigiana, ma qui sul campo abbiamo trovato altrettanta competenza e passione per la lavorazione artigianale del legno, del metallo, del vetro, della ceramica e così via. Questa è stata una piacevole scoperta, che ci ha aiutate a definire il progetto.”
Certo, creare una collezione ispirata ai canoni estetici degli anni Cinquanta deve essere stata una bella sfida per le designer milanesi. Ispirarsi senza copiare oggetti già esistenti e creare qualcosa di nuovo non è certo facile, ma Arianna e Chiara hanno trovato la chiave vincente nell’architettura. Nello specifico, le designer hanno preso spunti dai palazzi d’epoca di Milano e dalle case antiche della città di Porto.
Non ci resta che scoprire la collezione che le due designer hanno progettato, per ora rigorosamente top secret.
Carlo Donati e La Dolce Vita
A proposito di anteprime, della collezione creata dallo Studio Carlo Donati possiamo già anticiparvi alcune immagini esclusive. La collezione si chiama La Dolce Vita e si ispira al movimento moderno dei grandi maestri degli anni ’50 e ’60. Elementi ispirati al lavoro di Gio Ponti, Franco Albini, Ico Parisi, Paolo Buffa, Osvaldo Borsani, forniscono lo spunto per arredi i cui nomi richiamano altre icone italiane legate ai protagonisti della Dolce Vita. Come per esempio il tavolo Alberto, che prende il nome dell’indimenticabile attore Alberto Sordi.
Spiega Donati:
“questa partnership unica con Essential Home è stata una sfida che ho raccolto con entusiasmo, perché mi ha dato l’opportunità di lavorare su uno dei miei stili e stati d’animo preferiti, che è movimento moderno di metà secolo”.
Ne è scaturita una bella collezione di arredi, che mescola elementi iconici italiani con spunti più attuali, grazie a materiali come lamiere forate, ottone e specchi colorati o vetri.
Oltre al tavolo Alberto, la collezione comprende la poltrona Federico, ispirata al grande regista Federico Fellini, mentre alla moglie Giulietta Masina è dedicato il paravento Giulietta, in ottone curvato e tessuto.
La madia Vittorio, dalle sofisticate linee curve, richiama un altro grande protagonista della dolce vita, Vittorio Gassman, mentre per ricordare la sublime Claudia Cardinale il designer ha pensato ad un soffice tappeto di lana, Claudia.
Infine, il lampadario Mina è un omaggio al Palazzo del Lavoro di Torino, progettato da Pier Luigi Nervi e Gio Ponti.