19 Maggio 2021 / / Dettagli Home Decor

arredo giardino fai da te

Stai pensando a come attrezzare il tuo giardino per l’estate? Ecco una selezione di idee fai da te arredo giardino facili da realizzare, anche per i meno esperti di bricolage.  

La bella stagione avanza e per non farci cogliere impreparati, è tempo di pensare a come attrezzare il nostro spazio esterno per renderlo bello e accogliente. Un comodo lettino per sdraiarsi sotto il sole o all’ombra, una panca dove sedersi per conversare piacevolmente circondati dal verde, un tavolo per pranzare o cenare all’aperto con tutta la famiglia, queste sono solo alcune delle idee fai da te per arredare il giardino in vista dell’estate.

 

lettino da giardino fai da te

Lettino da sole fai da te

Per ottenere il massimo del comfort non può mancare in giardino un pratico lettino che invita al relax. Realizzato in legno e dal design semplice, basta guardarlo per rilassarsi… Ed è proprio questo che vogliamo da uno spazio all’aperto.  Qui trovi le istruzioni per il lettino fai da te.

panchina legno da giardino fai da te

Panca da giardino fai-da-te

Se vuoi arredare il tuo spazio esterno nel miglior modo possibile, allora non dovrebbe mancare una panchina da giardino. Conversare con gli amici, godersi il sole leggendo un buon libro o più semplicemente viaggiare con la mente: ecco a cosa serve questa robusta panca da giardino in legno. Se l’idea ti piace qui trovi le istruzioni!

tavolo da giardino fai da te

Tavolo da giardino fai da te

Questo grande tavolo da giardino può ospitare comodamente otto persone e anche più. Il design intelligente rende il tavolo robusto e pesante, mentre in realtà è molto leggero..  Segui le istruzioni qui

mobile cucina giardino fai da te

Blocco cucina fai da te

Con questo mobile da cucina fai-da-te avrai finalmente un posto dove riporre piatti, utensili per barbecue e altri accessori da cucina. In questo modo eviterai di camminare dentro e fuori casa per portare tutto ciò che serve per cucinare e pranzare all’aperto. Clicca qui per le istruzioni

fioriera legno fai da te

Fioriera fai da te

Per bellissimi fiori estivi o per coltivare qualche pianta aromatica, questa fioriera in legno è la soluzione perfetta, inoltre lo spazio sotto è utilissimo per ospitare vasi e attrezzi. Guarda qui come realizzare la fioriera

casetta giochi da giardino fai da te

Casetta dei giochi fai da te

Quando ci sono dei bambini è necessario attrezzare il giardino anche per loro. Perché non realizzare un’accogliente casetta in giardino dove possono giocare, nascondersi e non dover mai mettere via i loro giocattoli? Questa casetta è il sogno di ogni bambino. Leggi qui come realizzare fai da te la casetta

lounge bed da giardino fai da te

Lounge Bed fai da te

La sensazione di vacanza inizia con un fantastico lounge bed sul quale distendersi, proprio come al mare ma senza corre il rischio di trovarlo “già occupato” alle prime ore del mattino con sopra un asciugamano! Realizzarlo è facile: basta tagliare, avvitare e dare una mano di vernice bianca! Segui le istruzioni che trovi qui

Ora non vi resta che scegliere il progetto che più vi piace e mettervi all’opera!

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19 Maggio 2021 / / Idee

Partiamo dal fatto che “organizzare l’armadio” è il dilemma di quasi tutte le donne e non,

montagne di vestiti che si accumulano :

  1. lo tengo perché non si sa mai, magari dimagrisco
  2. no è peccato buttarlo
  3. magari posso sistemarlo
  4. me l’ha regalato mio marito

insomma,

quante volte avete pensato in questo modo?

Arriva il momento del cambio stagione ma sbarazzarsi di qualche vestito in più per organizzare l’armadio è sempre un problema.

Organizzare l’armadio : le regole

Chi legge il mio blog e mi segue sa che per me non esistono delle regole nella progettazione o nell’organizzazione degli spazi,

ci sono però molte idee e buoni consigli che si possono seguire per far si che ogni progetto venga svolto nei migliori dei modi.

Organizzare l’armadio è impegnativo, su questo non c’è dubbio,

per questo oggi voglio darvi qualche dritta su come attrezzare internamente l’armadio e di conseguenza renderlo ben organizzato.

Inutile dirvi che se non siete alle prese con un nuovo acquisto, ma l’armadio da organizzare è già presente in casa, la prima cosa da fare è quella di svuotarlo,

così facendo sarà più semplice stabilire di cosa sbarazzarsi e cosa invece resterà nel vostro armadio.

Accessori

Quando si parla di accessori per armadi si pensa subito al portafoglio,

ovvio che un armadio attrezzato di serie con tramezza e bastoni appendiabiti costa meno che uno con dieci ripiani e tre cassettiere,

ma è anche vero che il problema di come organizzare l’armadio spesso è proprio questo,

avere un armadio completamente vuoto in cui è possibile solo appendere,

allora,

o voi siete talmente tanto bravi da riuscire a mettere qualsiasi cosa appesa ,

oppure,

serviranno degli accessori.

Prendendo in considerazione la maggior parte dei miei clienti , direi che almeno quando si parla di cravatte , slip , magliette canottiere, maglie e maglioni e chi più ne ha più ne metta, qualche accessorio serve.

Dunque,

iniziamo a conoscerne qualcuno.

A mio avviso il più snobbato e il meno considerato per questione di costi è la luce interna o lampada interna.

Come fate ad organizzare all’interno un armadio se non è ben illuminato?

Esistono varie tipologie di illuminazioni interne, le principali sono

  • Luce led laterale per mezzaria e fianco

Sul fianco interno dell’armadio viene fatta una fresata all’interno della quale è inserita una striscia led che si accende con l’apertura delle ante.

  • Lampade led con sensore integrato per cappello e/o ripiano

Si tratta di una lampada applicata sotto il cappello o il ripiano dell’armadio, che si accende quando si apre l’anta

  • Lampade led con sensore o non da agganciare ai ripiani

A differenza delle due precedenti , questa soluzione può essere applicata ad un armadio già esiste, ovvero,

se le prime due tipologie di lampade sono parte integrante dell’armadio , queste invece possono essere inserita in un secondo momento, ad esempio quando si decide di riorganizzare l’armadio.

Bene,

ora che l’armadio è ben visibile e illuminato quali sono gli accessori interni per organizzarlo?

Organizzare l’armadio per lui e per lei

Non sempre è così, ma spesso l’uomo ha necessità diverse rispetto ad una donna,

le cravatte ad esempio.

Certo si tratta di un accessorio unisex ma è anche vero che sono molto di più gli uomini che le donne ad indossarla,

ad ogni modo,

ci sono almeno tre modelli di porta cravatte per armadio:

  • Porta cravatte da anta
  • da cassetto
  • estraibili

Lo dice la parola stessa,

Il primo è un accessorio da applicare sull’anta dell’ armadio, quindi aimè utile solo nel caso di armadio battente,

Il secondo invece è un accessorio da inserire all’interno della cassettiera che ovviamente può trovare spazio in qualsiasi modello di armadio.

Idem il terzo,

Si tratta infatti di un accessorio che può essere applicato internamente a qualsiasi modello,

indispensabile per organizzare l’armadio di un uomo con tante cravatte.

Cinture,

tasto dolente perché che io sappia molti uomini, ma anche donne, lasciano la cintura infilata nei pantaloni,

niente di più sbagliato ,

è il modo migliore per rovinarle.

Ad ogni modo,

Il metodo corretto per conservarle è quello di appenderle ,

in commercio esistono varie tipologie di questo articolo,

  • Estraibile
  • Da agganciare al fianco dell’armadio
  • Da appendere al bastone appendiabiti

Insomma, un accessorio facilmente reperibile che può essere installato in qualsiasi modello di armadio.

porta pantaloni, cassettiere, ripiani

Il porta pantaloni è un accessorio utile sia a uomini che donne,

jeans, pantaloni eleganti e non,

insomma,

averlo a disposizione permette di organizzare l’armadio e soprattutto di mantenere i pantaloni belli stesi e ben piegati.

I modelli più comuni sono estraibili.

Ripiani,

non può farne a meno chi ha tante magliette e maglioni.

La distanza consigliata tra un ripiano e l’altro è circa 30 cm , mentre se si tratta di coperte , cuscini o accessori voluminosi meglio verificare l’ingombro.

comunque,

tutti gli armadi hanno i fianchi preforati e predisposti per un futuro fissaggio dei ripiani,

quindi, è sempre possibile cambiare la loro posizione.

Cassettiera , accessorio che è sempre utile avere,

si possono dividere i capi per colore, tipologia e frequenza di utilizzo.

Organizzatori per cassetti,

per organizzare un cassetto in più scomparti.

Come organizzare l’armadio? I miei consigli:

Certo gli accessori facilitano la vita,

ma avere un sistema di suddivisione per trovare tutto facilmente è molto comodo,

dunque:

L’articolo Come organizzare l’armadio proviene da Laura Home Planner.

18 Maggio 2021 / / Casa Poetica

Metodo 5S per riordinare casa - Casa Poetica

E se prendessi spunto dall’organizzazione aziendale giapponese per migliorare il rapporto coi tuoi spazi domestici?

Il metodo 5S per riordinare casa ti aiuta ad avere un miglioramento continuo nei tuoi gesti.

Andiamo però per gradi, o creerò solo confusione nella tua testa e no, non farei certo una bella figura.



In principio fu la Toyota

La Toyota fu la prima a utilizzare un’organizzazione aziendale definita “snella” (Lean) che permettesse di ridurre gli sprechi (muda) e migliorasse l’efficienza dei processi produttivi.

Questa è la base sulla quale si fonda il metodo.

5S, una S per ogni iniziale delle parole giapponesi che costituiscono i 5 passi del metodo

Seiri: separare

Seiton: sistemare, riordinare

Seiso: spazzare, pulire

Seiketsu: sistematizzare

Shitsuke: sostenere o diffondere



Come utilizzare il metodo 5S per riordinare casa

Trasportiamo questi 5 passaggi dall’organizzazione aziendale a quella domestica, così da creare un sistema funzionale e ben collaudato.

Seiri: separa ciò che è funzionale e utile da quello che crea caos (toh, chi l’avrebbe mei detto… anche qui, anche in aziende leader ogni processo passa dal decluttering 🙂 )

Seiton: riordina, rendi funzionale gli spazi e dai una collocazione definita e accessibile alle cose.

Seiso: mantieni gli spazi puliti e ordinati, in modo che tu possa vivere in un ambiente più armonioso.

Seiketsu: sistematizza, ovvero crea quella routine che ti consente di mantenere l’ordine nel tempo.

Shitzuke: diffondi questo metodo con la tua squadra (famiglia) così da favorire la collaborazione e la visione comune.



L’innovazione del metodo 5S per riordinare casa. O forse no.

Siamo oneste, visto così questo metodo non ha proprio nulla di rivoluzionario, ma sono la semplicità e la chiarezza nei passaggi a renderlo realizzabile, che poi, è quello che conta.

Vedila in questo modo: la confusione (in casa, ma pure nella mente), può essere combattuta solo con la schematicità e la nitidezza.

Troppo spesso sei alla ricerca di soluzioni e ti impantani in risposte macchinose e ben poco fluide.

Mi viene da sorridere perché, inevitabilmente, ho fatto questa associazione: decluttering delle idee –> lascio andare tutte quelle che creano confusione, per concentrarmi su quelle realizzabili.

Del resto, pure Newton diceva

La verità si ritrova sempre nella semplicità, mai nella confusione.

Il metodo 5S per riordinare casa ti insegna proprio questo: lasciare andare quello che crea caos, riordinare e strutturare una routine che ti consenta a mantenere l’ordine nel tempo.

Un ambiente ben organizzato è più facile da gestire e il beneficio che questo apporta nella tua casa e nella tua vita, anche in termini di risparmio di tempo e denaro, è la molla che ti consente di restare “sul pezzo”.

È più semplice di quello che sembrava…

I miei corsi ti aiutano a prendere dimestichezza con il riordino.









Stai con me, a Casa Poetica?

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14 Maggio 2021 / / Dettagli Home Decor

manutenzione piscina interrata

Estate, sole, relax. Chi di voi non sogna di prendersi una pausa a bordo piscina, per sfuggire dal caldo estivo e assicurarsi una tintarella invidiabile? Per tutti coloro che possono godere di questo piccolo lusso a casa propria, è bene ripassare insieme le tappe principali della manutenzione piscina prima di inaugurare la stagione estiva.

Per prima cosa è necessario valutare lo stato iniziale della piscina e dei suoi componenti, come filtri, bombola, valvole, skimmer… Prima di riempirla si consiglia sempre una pulizia accurata delle pareti e del pavimento, in questo modo si possono eliminare tutte le incrostazioni e prevenire la futura proliferazione di alghe.

Per una pulizia del fondo e delle pareti della piscina vi servirà un aspiratore elettrico, con tubo snodato per arrivare a pulire anche i punti più difficili e una spazzola di diverse dimensioni intercambiabili, con la duplice funzione di rimuovere quella patina verdognola superficiale su fondo e pareti, con conseguente aspirazione.

Analizzare il livello del pH è un’altra delle azione indispensabili. È importantissimo che il suo valore si collochi tra 7,2 e 7,6. In caso non rientri in questi valori, bisognerà prendere dei provvedimenti. Quando si fa questo lavoro bisogna sempre tenere presente che la carica di calcare influisce sul pH, ovvero: quanto più calcare, più alto sarà il pH, e se si aggiunge acqua alla piscina, si dovrà controllare che il livello del pH sia ancora dentro i livelli prefissati, oppure provvedere con un regolatore di pH. Anche l’uso della piscina e i cambi climatici influenzano i livelli di pH, quindi si raccomanda di provvedere alla misurazione con regolarità.

manutenzione piscina

Impostare il timer dei filtri della piscina. In estate va benissimo attivarli per un totale di 8 ore al giorno, e l’ideale è ripartire l’azione dei filtri durante il corso della giornata, ad esempio in tre momenti distinti.

Oltre ai filtri, per la qualità dell’acqua, sono da tenere sott’occhio anche i disinfettanti, ossia cloro, bromo, sale e ossigeno liquido. Per una corretta manutenzione della piscina, si dovrà controllare lo stato dei disinfettanti almeno una volta alla settimana. La questione dei disinfettanti è di primaria importanza perché, com’è ben noto, le piscine sono un ricettacolo di batteri e microrganismi che si riproducono a grande velocità.

Ricordarsi sempre dell’antialghe, soprattutto quando le temperature superano i 25º e quando piove. Oltre a questo sono da pulire il cestello skimmer e il prefiltro.

Attenzione, se l’acqua incomincia ad assumere un aspetto torbido e non si vede più il fondo, si dovrà aggiungere del flocculante e una volta che la piscina è a pieno regime, è importante provvedere a una manutenzione quotidiana volta all’eliminazione di foglie e simili che si posano in superficie.

manutenzione piscina

La manutenzione della piscina ha come scopo principale quello di garantire un ambiente sano e non a rischio di infezioni. Ovviamente sono da tenere presenti anche l’aspetto elettrico meccanico, ovvero che tutte le parti funzionino correttamente per evitare costi enormi causati da piccoli malfunzionamenti che alla lunga possono trasformarsi in problemi ben più seri.
Infine, poiché anche l’occhio vuole la sua parte, non sono da trascurare l’ordine e l’estetica: una piscina senza foglie galleggianti e con acqua cristallina, è sicuramente più bella!

Se invece di una piscina al cloro avete una piscina con acqua salata, la manutenzione è più semplice. Per saperne di più potete leggere: “Come effettuare la manutenzione di una piscina con acqua salata“.

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14 Maggio 2021 / / Blogger Ospiti

La regola principale per arredare le pareti di casa è soltanto una: rispettare i gusti personali. E non c’è niente di meglio che scegliere di stampare le proprie fotografie di viaggio oppure quelle legate a particolari eventi o magari alla routine in famiglia, trasformandole così in complementi d’arredo del tutto unici e originali. In questo approfondimento vedremo come fare per realizzarle e in che modo appenderle alle pareti, in modo da ottenere un effetto armonico. La stampa su tela degli scatti più belli consentirà, peraltro, di selezionare determinate immagini salvandole dal dimenticatoio digitale che è spesso rappresentato dalle gallerie dei nostri smartphone e tablet. Nel caso in cui si abbia intenzione di stampare più quadri su tela, la cosa migliore da fare sarà individuare una parete bianca e del tutto sgombra prima di iniziare a pianificare la loro disposizione.

Che cosa occorre fare? Bisogna armarsi di matita e iniziare a disegnare in scala su di un foglio quelle che sono le soluzioni arredative immaginate e che più ci piacciono per personalizzare un simile ambiente. In tal modo si potrà visualizzare chiaramente il colpo d’occhio finale e sarà facile evitare di riempire il muro di buchi come fosse una groviera (uno per ogni tentativo sbagliato). Arriva poi il momento di segnare con una matita – passando per un foro realizzato allo scopo – quella che sarà la posizione di ciascuna stampa su tela. Dopo aver esaminato pro e contro del progetto, tenendo presente anche la quantità di luce diretta in ingresso nella stanza, si potrà procedere. E come? Ricavando – attraverso un forellino nel foglio – l’esatta posizione di ogni chiodo per il quadro. Per ottenere rapidamente quadri su tela di alta qualità basterà recarsi sui portali degli specialisti, selezionare le foto da stampare su tela, e nel giro di pochi giorni ricevere direttamente a casa il prodotto finito.

Stampe su tela: disposizione geometrica, dimensioni dei mobili e colori

La migliore disposizione dei quadri su tela è quella progettata nel dettaglio e per nulla improvvisata, oltre che rispettosa dei propri gusti. Il primo consiglio è quello di appendere le diverse immagini a un’altezza consona, ovvero ”a filo di sguardo”. Non si devono cioè fare sforzi extra per apprezzare inquadratura, colori e profondità del quadro. Diciamo che, all’incirca, è bene appendere i quadri all’altezza di un metro e 60-70 centimetri ovvero l’altezza media della persona (se però si prevede di osservare le stampe soprattutto da seduti questa indicazione può variare al ribasso).

Per una maggiore armonia con il contesto, sarà necessario verificare presenza e distanze di angoli e spigoli nell’ambiente (finestre, librerie e così via). È chiaro che la cosa migliore da fare sarà scegliere di disporre i quadri seguendo un ordine il più possibile schematico e geometrico. Se per esempio volete mettere in evidenza la composizione di immagini, ponendola da un solo lato della stanza, sarà necessario intervenire con un ‘correttivo’ che armonizzi l’effetto visivo dall’altra parte del contesto. In genere, quando si vanno a disporre i quadri in base a un ordine di tipo geometrico si opta per forme quali rettangolo e quadrato.

È bene pure prestare attenzione alle dimensioni dei mobili: i quadri non dovrebbero essere appesi sopra a complementi d’arredo e tavoli troppo piccoli. Quanto ai colori, si potrà scegliere una sostanziale continuità con il resto della stanza oppure inserire determinate stampe quale elemento di rottura, in chiave moderna. Nel caso in cui nella stanza ci siano determinati colori che si ripetono, optare per quadri “a corredo” potrà essere una scelta vincente in chiave armoniosa. Se sono presenti carta da parati o particolari tappezzerie sarà sempre bene incorniciare la stampa su tela per farla risaltare al meglio.

13 Maggio 2021 / / Dettagli Home Decor

salotto in giardino

Gli arredi per esterno vanno scelti con cura. Ogni pezzo, dai tavoli alle sedie fino ai divani, deve adattarsi alla grandezza dello spazio, al clima, all’uso principale a cui è destinato il giardino e così via.

Per non sbagliare e ritrovarsi con un arredo poco funzionale e poco armonico sono a disposizione i consigli qui di seguito.

Arredi da esterno che non possono assolutamente mancare

Per selezionare gli arredi per esterni bisogna prima di tutto porsi una domanda: come voglio vivere il giardino?

Gli elementi di arredo per esterno, infatti, cambiano a seconda che giardini e terrazzi siano vissuti come zona relax, come sala da pranzo all’aria aperta, come aree per mettere alla prova il proprio pollice verde o come spazio giochi per i piccoli di casa.  Solo dopo aver stabilito la modalità di utilizzo, si stila l’elenco degli arredi indispensabili.

Un giardino relax, per esempio, prevede amache, sdraio, dondoli, lettini e piccoli tavolini da tè. Un giardino conviviale, invece, ha bisogno di tavoli e sedie e di comodi set con divani e poltrone. Entrambi, inoltre, necessitano senza dubbio di un ombrellone. Infine, in caso di aree verdi con piante e fiori, sono essenziali fontane e panchine.

tavolo da pranzo a bordo piscina

Tavoli e sedie da giardino, modelli e finiture disponibili

I tavoli e le sedie da giardino vanno scelti prendendo in considerazione prima i materiali e poi l’estetica. Il legno è un grande classico anche per gli esterni. Il più duraturo e pregiato è sicuramente il teak. Tra l’altro, resiste bene sia nei climi soleggiati che in quelli piovosi, senza danneggiarsi o formare muffe.

I tavoli in alluminio, invece, sono consigliati per la facilità di pulizia e manutenzione e per la durata nel tempo. L’unico accorgimento è la collocazione in posti non raggiunti dalla luce solare diretta perché tendono a riscaldarsi molto. La soluzione ideale? Tavoli da giardino con piano di appoggio in teak e piedi in alluminio.

Per quanto riguarda le sedie da giardino i materiali migliori sono plastica e metallo. Le più versatili, per esempio, sono le sedie in rattan sintetico. Si adattano a diversi tipi di tavoli, sono molto durature e si puliscono con un semplice panno umido.

lettini da sole in alluminio

Sdraio e lettini per i momenti di relax

Gli arredi per esterno relax devono comprendere lettini e sdraio. Come sceglierli? Se il giardino è ben esposto al sole, è consigliato un lettino con struttura in alluminio leggera e duratura.

Nella scelta della sdraio da giardino, invece, ci sono vari elementi da valutare: con o senza braccioli? Con o senza poggiapiedi? Oggi, sono in vendita molti modelli. Spendendo qualcosa in più è possibile acquistare sdraio perfette per le aree relax, dotate di sedute in tela resistente ai raggi UV e poggiatesta regolabili.

mobili da giardino a bordo piscina

Divani da giardino per chi ha molto spazio

Se il giardino è molto grande, i set con divani da giardino, poltrone e tavolino basso sono la soluzione ideale. È possibile, infatti, ricreare in esterno un vero e proprio salotto. I materiali migliori sono:

  • polyrattan
  • wicker

Sono fibre sintetiche ed ecologiche con un design che riproduce l’intreccio artigianale del vimini. L’effetto è molto naturale e si adatta facilmente a qualsiasi tipo di giardino. Si tratta, inoltre, di materiali duraturi che non subiscono modifiche per effetto dell’esposizione continua al sole.

gazebo in giardino

Ombrelloni e gazebo da giardino, come sceglierli

Per scegliere gli ombrelloni da giardino bisogna valutare il materiale dei teli. Quelli in acrilico, per esempio, sono idrorepellenti, resistono al sole senza scolorirsi e garantiscono una buona areazione della zona sotto la copertura. I teli in acrilico, però, non sono impermeabili. Se il giardino si trova in un’area piovosa, sono più indicati gli ombrelloni con teli impermeabili in poliestere, caratterizzati anche da una buona resistenza all’umidità. Se le estati sono particolarmente calde, invece, gli ombrelloni da giardino migliori sono quelli in polipropilene perché assicurano un’ottima traspirazione dell’area coperta.

Lo stesso gazebo da giardino andrebbe acquistato nella versione con i teli. Le soluzioni migliori sono quelle con il tettuccio dotato di telo retraibile e di meccanismo di apertura/chiusura. In questo modo è possibile regolare l’apertura in base alle proprie esigenze.

Illuminazione giardino per un ambiente confortevole

Un’area esterna deve avere la sua illuminazione. Le luci da giardino vanno acquistate in base alla collocazione e alla grandezza dell’area da illuminare.

Se l’obiettivo è creare un ambiente confortevole, bisogna optare per le lampade a LED con luce calda, in quanto creano un’illuminazione simile a quella naturale. Non solo, la luce calda favorisce un certo rilassamento e contribuisce a rendere più piacevoli le serate all’aperto.

Acquistare l’arredo giardino online

In conclusione, come abbiamo visto nei precedenti paragrafi, le soluzioni e i prodotti per il giardino sono molti e spesso non è facile orientarsi tra i vari modelli e le varie offerte.

Gli acquisti online possono essere d’aiuto in questo senso, spesso si trovano prezzi competitivi, consegne rapide e un’ampia scelta di prodotti. Consigliamo quindi di valutare attentamente online la disponibilità di prodotti, prezzi e modelli prima di fare degli acquisti.

Esistono diversi e-commerce sui quali poter acquistare, come ad esempio la sezione arredo giardino di Garden Bedetti,  https://www.gardenbedettishop.com/225-arredo-giardino.

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13 Maggio 2021 / / Idee

Soprattutto in questo ultimo anno, ci siamo resi conto di quanto siano fondamentali gli spazi aperti ed il contatto con la natura. Risulta quindi importante sfruttare il più possibile le aree esterne della nostra casa. Nell’articolo ci concentriamo su come arredare un terrazzo, ma sono idee che possono andare bene anche per balconi e giardini. 

arredare un terrazzo
Via stellaandthestars.net

Chi ama uno stile classico può realizzare il proprio salottino relax esterno con divani, poltroncine e tavolino coordinati, in materiali come rattan, vimini o midollino. Questi arredi andranno disposti in modo ordinato e allineato, frontali tra loro o con un disegno a L a seconda dello spazio a disposizione. Per quanto riguarda i colori, avendo gli imbottiti bianchi o ecrù, si può scegliere una struttura chiara per andare in pendant, oppure una tonalità marrone scuro per avere contrasto. Al centro di questa configurazione potete prevedere anche un suggestivo focolare.

arredare un terrazzo
Andrea Chicharo Arquitetura
arredare un terrazzo
Via HGTV.com
arredare un terrazzo
Via mountanvil.com
arredare un terrazzo
Sherwood Park Modern Towns

Come ricreare un’oasi di pace

Un terrazzo d’ispirazione zen deve essere ordinato e semplice. Per ricreare un’oasi di pace, potete ispirarvi allo stile Japandi o allo stile minimalista.

Lo stile Japandi, un ibrido che fonde l’estetica giapponese con l’intimità dello stile scandinavo, prevede arredi bassi, in legno, dal design essenziale e di buona qualità. Alternate linee più squadrate a linee più morbide di derivazione nordeuropea. Aggiungete cuscini e morbidi tessuti, nonché pouf e altri piccoli complementi in materiali naturali.

Solus Decor UK Ltd

Per arredare un terrazzo secondo lo stile minimalista, inserite soltanto lo stretto necessario, ma scegliendo attentamente il design di arredi e complementi. Optate per forme leggere e sollevate da terra e, per quanto riguarda i colori, scegliete principalmente toni neutri; se volete comunque un tocco di colore, inserite una o al massimo due tonalità nei tessili, preferendo quelli a tinta unita. 

Il risultato sarà armonico, molto semplice ed elegante ma con un certo gusto estetico.

Arredare un terrazzo con stili più stravaganti 

Se invece amate atmosfere più stimolanti, spazi colorati faranno al caso vostro. I colori fanno bene all’umore e un terrazzo con tinte vivaci risulterà gioioso e frizzante.

Per un terrazzo colorato, potete usare tonalità calde, come giallo, arancio e rosso, che ricordano il sole, sono energiche e staccano molto bene dal cielo azzurro. Oppure tonalità fredde, sui toni del blu o del verde, che ricordano i colori del mare e della natura, e sono più rilassanti. 

Per i tessili, alternate tessuti a tinta unita con quelli con geometrie, anche vistose, sia per i cuscini che per il tappeto. 

Il colore può essere dato anche dalle piante. Un terrazzo total green fa al caso vostro se amate il verde ed esserne circondati. I confini saranno caratterizzati da alti supporti per piante rampicanti o alte – come palma, banano, sterlizia e monstera – in modo tale da chiudersi rispetto all’esterno. 

Se desiderate una progettazione degli spazi esterni, consultate il sito https://zeumadesign.com.

8 Maggio 2021 / / diotti.com

Divano reclinabile, divano recliner, divano relax: tre nomi, un solo modello di divano. In qualunque modo lo chiami le sue caratteristiche non cambiano, si tratta di un divano con seduta trasformabile, schienale inclinabile e poggiapiedi alzabile. Un divano che permette di sollevare gambe e piedi riattivando così la circolazione, alleviando la sensazione di pesantezza e affaticamento alle gambe, favorendo un rilassamento del sistema nervoso.

Un divano reclinabile può presentare diversi gradi d’inclinazione, per il massimo del comfort e della personalizzazione dello spazio di seduta e di relax. La maggior parte dei modelli di divano in commercio permette di scegliere di quanto reclinare lo schienale e di quanto alzare il poggiapiedi, per un comfort davvero su misura. Alcuni modelli permettono di reclinare solo lo schienale o solo il poggiatesta, altri consentono di adattare anche la seduta, altri ancora prevedono anche un poggiapiedi a pedana alzabile.

Vediamo ora le domande più comuni sui divani reclinabili: approfondimenti su modelli, meccanismi relax, utilizzi, meccanismo “zero wall”, foto di divani recliner.

Divano reclinabile: i modelli

  • divano con schienale reclinabile
  • divano con schienale reclinabile e seduta estraibile / alzabile / allungabile
  • divano con schienale e poggiatesta reclinabili in modo indipendente
  • divano con poggiatesta reclinabili
  • divano con braccioli reclinabili
DIFFERENZA DIVANO RECLINABILE E DIVANO CON SEDUTA ESTRAIBILE
Divano reclinabile: modello di divano con schienale inclinabile, seduta e poggiapiedi alzabile. Divano con seduta estraibile: modello di divano con seduta scorrevole allungabile, una sorta di chaise longue da trasformare quando serve.

Divano con schienale reclinabile

Divani con schienali mobili e movibili che consentono di inclinare indietro la schiena, mantenendo sempre le gambe ferme e piegate.

Divano reclinabile con sedute scorrevoli allungabili - divano Kimi

Divano con schienale reclinabile e seduta alzabile / allungabile

Divani che permettono di distendere indietro il busto e portare le gambe in alto fino a raggiungere una posizione quasi orizzontale. Schienale, seduta e poggiapiedi si muovono in simultanea.

Divano reclinabile con schienale movibile, poggiatesta recliner, poggiapiedi alzabile - Divano Icaro

Divano reclinabile con meccanismo alzapersona telecomandato - Divano Vulcano

Divano con schienale e poggiatesta reclinabili in modo indipendente

Divani recliner che offrono un elevato grado di personalizzazione della seduta. Schienale, seduta e poggiapiedi si muovono in simultanea mentre il poggiatesta è totalmente indipendente, liberamente posizionabile a prescindere da tutti gli altri elementi.

Divano recliner con meccanismo Zero Wall - divano Enea

Divano con poggiatesta reclinabili

Divano con poggiatesta multiposizione, indispensabile per offrire un corretto sostegno alla zona cervicale in modo assolutamente personalizzato.

Divano con poggiatesta indipendenti reclinabili - Divano Enea

Divano con schienali poggiatesta regolabili - Divano Celtic

Divano con poggiatesta reclinabili per sostegno della zona cervicale - divano Kimi

Divano con braccioli reclinabili

Più che reclinabili potremmo parlare di braccioli flessibili, quasi modellabili. I braccioli con snodo a frizione di un divano possono essere inclinati a piacere. Il modello qui in foto prevede un’escursione massima di 10 cm verso l’esterno e 6 cm verso l’interno.

Divano con braccioli reclinabili verso l'interno e verso l'esterno - Divano Icaro

Divano con braccioli reclinabili, flessibili - Divano Icaro

Divano reclinabile: meccanismi

  • divano con recliner manuale / meccanico
  • divano con recliner motorizzato / automatico / elettrico

La seduta dei divani relax può essere trasformata manualmente o in modo elettronico. Nel caso di divani reclinabili manuali è necessario azionare una levetta o schiacciare un bottone posto sul bracciolo o sul fianco della struttura per trasformare la seduta. Alcuni modelli possono inclinarsi semplicemente con la pressione del corpo sulla seduta.
Per trasformare divani relax con motore elettrici e automatici è sufficiente azionare il sistema elettrico integrato tramite telecomando pulsantiera.
Ricordati che è possibile scegliere ogni volta l’inclinazione, per raggiungere il maggior comfort desiderato.

I divani reclinabili sono sicuri, con meccanismi testati. La struttura è studiata per offrire massimo comfort unito a massima sicurezza, in qualunque posizione si decide di bloccare la seduta, a prescindere dal peso di chi utilizza il divano.

Divano con recliner manuale

Divano con poggiatesta reclinabile con regolazione manuale a cricchetto - Divano Marvel

Divano con recliner elettrico

Schemi sequenza di attivazione meccanismo elettrico relax - Divano Prado

Divano reclinabile: meccanismo “zero wall”

Il meccanismo “zero wall” dei divani reclinabili è un sistema che permette di reclinare schienale e poggiatesta a piacere senza dover allontanare il divano dal muro. Lo schienale non scivola indietro, non richiede spazio libero sul retro, il divano può essere inclinato senza essere spostato dalla parete.

Divano reclinabile: a chi è adatto

Un divano reclinabile è adatto a chiunque è in cerca di relax e di una postazione comoda in cui trascorrere del tempo per guardare un film, leggere un libro, sorseggiare un bicchiere di vino o una tazza di thé, ascoltare della musica o semplicemente rilassarsi.
È perfetto per le persone anziane: il movimento automatico della seduta permette di distendersi, allungarsi e riposare le gambe senza fare sforzi per raggiungere la posizione desiderata. Per il massimo della comodità e per chi ha problemi di deambulazione si può optare per un meccanismo alzapersona.

Divano reclinabile: quanti posti a sedere

A seconda della dimensione del divano e del modello si possono avere 1, 2 o più sedute relax. Le sedute reclinabili si trovano in genere ai lati del divano, in prossimità dei braccioli dove viene in genere inserito il meccanismo che ne consente il movimento.

Foto gallery divani reclinabili

Divano 2 posti reclinabile

Divano con due postazioni reclinabili motorizzate - Divano Icaro

Divano 3 posti reclinabile

Divano con sedute estraibili con meccanismo a scivolamento - divano Boston

Divano 4 posti reclinabile

Divano grande con seduta laterale relax motorizzata - Divano Teide

Divano angolare reclinabile

Divano angolare relax motorizzato - Divano Newark

Divano in pelle reclinabile

Divano in pelle con sedute regolabili in profondità e poggiatesta reclinabili - Divano Bruce

Divano in similpelle reclinabile

Divano in ecopelle reclinabile motorizzato - Divano Volturno

Divano in tessuto reclinabile

Divano in tessuto sfoderabile con seduta regolabile elettricamente - Divano Marvel

Divano relax con contenitore

Divano reclinabile con chaise longue contenitore - divano Florian

Vorresti un divano reclinabile? In questo articolo hai trovato la foto di un modello di divano recliner che ti piace? Hai bisogno di un divano relax con particolari caratteristiche? Contattaci. Siamo a disposizione per informazioni, consigli e preventivi.

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7 Maggio 2021 / / Blog Arredamento

Arredare una camera da letto può sembrare un’impresa ardua. Infatti, la camera da letto, non è solo il giaciglio del riposo, ma anche un posto dove rilassarsi e stare in intimità. Pertanto, è necessario che sia confortevole e dotata di tutti gli arredi necessari senza, però, sacrificare gli spazi e creare un luogo angusto e troppo stretto.

Lo stile e l’atmosfera

La prima cosa che bisogna fare per scegliere gli arredi di una camera da letto è quella di individuare lo stile preponderante, in modo che ogni componente possa seguire un fil rouge con il resto, creando una soluzione armoniosa. In genere, la camera da letto, segue lo stile del resto della casa: pertanto, se tutte le altre stanze sono improntate sullo stile moderno, ad esempio, non è molto indicato creare una camera shabby chic. Dopo aver definito lo stile, è bene capire l’atmosfera da voler conferire all’ambiente: stimolante, rilassante, energizzante ecc. In ogni caso, per avere una panoramica più chiara di come arredare l’ambiente, è possibile recarsi in uno showroom di camere da letto Roma, Milano, Napoli, o in qualsiasi parte d’Italia.

Scegliere l’armadio

Uno dei quesiti principali che ci si pone quando si arreda la stanza da letto riguarda l’armadio: è meglio quello “tradizionale” oppure la cabina armadio? Sebbene quest’ultima soluzione sia la più gettonata, e costituisca un elemento in voga nelle stanze moderne, non è sempre la scelta giusta, in quanto richiede uno spazio molto grande, quindi una camera da letto di 25 mq o più. Esistono poi diverse tipologie di armadio “classico”: a ponte, angolare, scorrevole ecc. Le ultime tendenze vedono l’armadio scomparire letteralmente nell’arredo della stanza, quindi si preferiscono armadi della stessa tonalità delle pareti, dal finish lucido oppure opaco. Questo effetto consente di far sembrare la stanza più grande e più ariosa. Tuttavia, se la stanza è particolarmente piccola, le soluzioni a scomparsa che permettono di recuperare spazio sono da preferirsi. In questo caso, la praticità deve guidare la scelta.

Scegliere il letto

Ovviamente, l’arredo protagonista di una stanza adibita al sonno, è il letto. Scegliere quello giusto permette non solo di riposare al meglio, ma anche di arredare coerentemente la propria stanza. Esistono, infatti, letti di diverse dimensioni, letti contenitore, con testata o senza, dalle forme insolite o dalle linee classiche. Il più utilizzato è sicuramente il letto a parete, meglio se dotato di pratico contenitore dove riporre la biancheria da letto. In questo caso, è la testata a fare la differenza nell’arredo, a conferire quel tocco in più di originalità. Inoltre, nella testata, si possono nascondere alcuni elementi, come gli alloggiamenti per i corpi luminosi, in grado di creare un’atmosfera soffusa. Esistono, però, anche letti più bassi, che richiamano lo stile giapponese ed in particolare i tatami utilizzati dagli orientali, che si prestano perfettamente in una camera da letto dalle linee pulite e minimali. Inoltre, gioca un ruolo fondamentale nell’arredo della stanza anche la posizione del letto. Ad esempio, posizionarlo al centro della stanza, lo rende il “padrone” dell’ambiente e deve essere curato al meglio.

7 Maggio 2021 / / Casa Poetica

Fare decluttering in casa - Casa Poetica

L’eliminazione del superfluo è la parte fondamentale di quel lavoro di riorganizzazione che da tanto desideri fare, eppure hai ancora dei dubbi su come fare decluttering in casa tua.

Eh, sì, perché i dubbi, la paura di eliminar cose che poi magari ti serviranno, il senso di colpa, sono sempre lì che ti impediscono di procedere, lasciandoti sempre ferma allo stesso punto.

Quindi, che fare?

Qualche giorno fa, parlando con una signora che mi muoveva esattamente tutte queste obiezioni, m’è venuto in soccorso il Grillo Parlante. Hai presente la fiaba di Pinocchio? Ecco.



Sapersi fare le domande giuste

A volte si pensa che il ruolo della Professional Organizer sa quello di fare decluttering in casa, ma è un’idea spicciola, generalizzata  sbagliata. Il compito della P.O. è quello di aiutarti a fare scelte consapevoli, di spingerti a ragionare sulle tue abitudini e sulle cose che possiedi, do offrirti una visione diversa, stimolandoti e  facendoti domanti ben precise.

In questa fare della riorganizzazione, prima del riordino vero e proprio, la P.O. ti aiuta a prendere delle decisioni ma, ricordati, non è una cosa che può fare da sola.

TU lo devi fare.

TU devi decidere.



Un alleato che ti guida e ti spiega come fare decluttering in casa

È qui che entra in gioco il Grillo Parlante: si appoggia sulla spalla, guarda quello che fai, ascolta i tuoi pensieri, risponde alle tue domande, ti stuzzica con domande che possono apparire impertinenti, ma che hanno il chiaro intento di aiutarti a fare chiarezza tra i tuoi pensieri e le tue cose.

  • Perché mi dici che questo vestito ti piace tanto, se non lo hai mai messo?
  • Perché mi racconti che quell’abito lo metti, se ha la polvere depositata sulle spalle?
  • Credi che i jeans di 10 anni fa, anche se riuscissi nuovamente a entrarci, rispecchierebbero te, il tuo stile di vita e i tuoi gusti attuali?
  • Le scatole chiuse che giacciono da anni nel box, sei sicura che contengano oggetti di così grande importanza, se non li hai mai aperti in tutto questo tempo?

Sono solo esempi… non così lontani dalla quotidiana analisi che si fa generalmente, però.



Le domande del Grillo Parlante

Quando sentirai che è arrivato il momento di fare decluttering in casa tua con serietà, quando avrai trovato la forza di affrontare gli scheletri nell’armadio, ma pure nella dispensa e nel box, immagina che ci sia un Grillo Parlante che ti sta guardando e guidando.

Ogni volta che hai un dubbio, osserva con attenzione l’oggetto e prova a rispondere con sincerità alle domande che ti pone:

  • Da quanto tempo non lo usi?
  • Ti piace ancora?
  • Lo ricompreresti?
  • Ha un suo spazio e un suo ruolo ben definito?

Sii onesta con te stessa, fai delle scelte coerenti con la tua persona.

Non avere fretta di fare tutto e subito. Ragiona, metabolizza, segui una tabella di marcia che si adatti ai tuoi tempi, ma non fermarti.

Poco, ma con costanza.

Se capisci che affrontare da sola questa cosa è faticoso, sono felice di diventare il tuo Grillo Parlante.

(Però, per favore, senza che io sia costretta a vestirmi di verde!)

Contattami per un intervento a casa tua, o partecipa al mio prossimo corso, basta cliccare sui bottoni rosa per avere tutte le informazioni.









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