Vorresti realizzare dei semplici biglietti di auguri ma allo stesso super originali? Personalmente non mi piacciono i biglietti che si trovano in cartoleria o dal tabaccaio, cioè quando ero bambina sì, ma ora non più. Infatti ora non trovo mai il biglietto “giusto”, quello in cui dico: ahh questo è perfetto! Anzi, cerco e cerco ma non lo trovo mai, addirittura mi capita spesso di dovermi accontentare e dalla fretta acquisto quello che trovo. Ti è mai capitato di essere nella mia stessa situazione? Come me non trovi mai il biglietto giusto? Se hai risposto sì e ti piacciono i miei gusti e il mio stile, allora questo è l’articolo che fa per te!
Oltre ad essere appassionata di interior mi piace molto realizzare piccole cose artigianali con materiali facilmente reperibili. Perchè devo spendere soldi per acquistare biglietti di auguri brutti e scontati? Mi son detta: ma perchè non me li faccio da sola? Saranno sicuramente molto più belli, originali e personali, quindi più emozionanti, sia da parte mia che li realizzo con cura, che da parte di chi li riceve. Non c’è bisogno di fare cose troppo costruite, anche perchè non ne sarei capace, è sufficiente rimanere nel semplice, ma con una buona idea creativa…e il gioco è fatto!
In questo articolo ti mostro qualche idea da replicare molto facilmente e in maniera autonoma, per realizzare i tuoi migliori biglietti di auguri. Per ricreare questi esempi che ti sto per presentare non c’è bisogno di una grande manualità, possono essere realizzati da chiunque.
Ti preannuncio che in fondo all’articolo ti mostrerò, passo a passo, come realizzarne uno! Che ne dici, ti piace l’idea?
Bene, dopo aver chiesto aiuto al mio caro Pinterest, ti mostro alcune idee che ho selezionato e per ognuna ti racconto come realizzarla autonomamente.
Innanzitutto partiamo da una base neutra, esistono tanti biglietti “puliti” acquistabili al supermercato o su Amazon. Ti suggerisco questi:
Se hai dei bottoni in disuso in casa, questa è l’occasione giusta per adoperarli. Questo disegno stilizzato è molto semplice da realizzare e allo stesso tempo molto simpatico.
IDEA #2
I cuori sono il simbolo dell’amore e di certo non possono mancare in un biglietto di auguri per un matrimonio. Disegna su un cartoncino le forme da ritagliare e poi incollale sul tuo biglietto. Puoi utilizzare i cartoncini dei colori che hai, se non li hai puoi acquistare ad esempio questi cartoncini colorati. Sarebbe inoltre carino ricreare il taschino leggermente rialzato, potresti ad esempio creare un supporto, incollando qualsiasi cosa che faccia un pochino di spessore.
IDEA #3
Molto carino questo, vero? Qui è sufficiente prendere una forma tonda da ricalcare, può essere un anello, la rondella dello scotch trasparente, un portatovagliolo, quello che hai in casa insomma. Su un cartoncino a parte disegna e ritaglia il diamante, infine incollalo su uno dei due anelli come nell’esempio.
Per Nascita o Battesimo
IDEA #4
Disegna una nuvola su un cartoncino a parte (per semplificare: la stellina puoi disegnarla sopra con un pennarello), ritagliala e fai il buco per il cordoncino. In casa tutti abbiamo lo spago per da cucina, va benissimo quello, assembla il tutto con 3 colpi di graffettatrice per attaccare la cordicina al biglietto. Troppo carino!! Ti suggerisco anche queste cordicine colorate.
IDEA #5
Ti sono rimasti altri bottoni? Ecco qui li puoi utilizzare di nuovo. Disegna e ritaglia la carrozzina stilizzata su un foglio di carta da regalo con una texture che ti piace e incolla il tutto sul biglietto di auguri.
IDEA #6
Appena l’ho visto me ne sono innamorata. Questo è un quadretto ma possiamo tranquillamente trasformarlo in un biglietto di auguri. I cartoncini bianchi cannettati sono gli stessi che trovi nelle confezioni di alcuni biscotti, crecker o grissini. Spille da balia ne hai in casa? Sagomale e incollale come nell’esempio. Infine ritaglia e incolla qualche cuoricino qua e là, realizzato con del cartoncino rosso o del colore che preferisci.
Per Compleanno
IDEA #7
Questo nell’esempio è una decorazione su un pacchetto, ma possiamo facilmente replicarlo su un biglietto di auguri. Scrivi lettere a caso (ben allineate possiblimente ) e nelle strisce che andrai a sottolineare scrivi in colonna BUON e in riga COMPLEANNO, facendo incrociare la O.
IDEA #8
Se non hai dei washi tape in casa, allora è il caso di acquistarne subito un set! Taglia le striscioline di nastro adesivo a misura e attaccale al biglietto per ricreare una bella torta di auguri o una fila di candeline. Non importa che le strisce siano a misura perfetta, l’importante è creare un bel disegno stilizzato e colorato.
IDEA #9
Prendi una rivista, taglia delle strisce e arrotolale fino a creare delle cannucce. Non importa che siano tutte lunghe uguali, anzi è meglio che non lo siano, perchè la composizione risulta comunque pulita e ordinata quando andremo ad incollare e allineare per bene tutte le cannucce. Qui sì, bisogna essere un pò precisi, ma penso che non sia così complicato, no? Inserisci mi raccomando il numero di candeline equivalente all’età del festeggiato Al posto dello stoppino, se non hai una cordicina, puoi disegnare semplicemente con un pennarello lo stoppino, oppure una fiammella.
All’interno di ogni biglietto, puoi scrivere una frase, un pensiero, ciò che vuoi. Qualsiasi cosa, ma scritto a mano; regalerà sicuramente più emozione. Se hai zero idee ti consiglio di dare un’occhiata a questi siti per trarre ispirazione Aforisticamente oppure Frasimania.
Siccome domani sarà il compleanno di mio figlio Pietro, ho deciso di realizzare un biglietto di auguri originale proprio per questa occasione.
Ora ti mostro step by step ogni singolo passaggio.
1. Ho scelto come base un biglietto neutro dal color bianco latte.
2. Con una macchinetta per buchi, io avevo in casa questa a forma di stellina, prepara una serie di stelline utilizzando del cartoncino colorato (anche più di un colore)
Step 3 – Biglietto auguri
Step 4 – Biglietto auguri
3. Posizione le stelline, o palline, sul biglietto, pronte per essere incollate.
4. Incolla le stelline in maniera compatta e leggermente disordinata, come se stessero cadendo dall’angolo in alto a sinistra.
6. Scrivi Buon Compleanno, oppure Auguri, oppure il nome del festeggiato.
Step 7 – Biglietto auguri
Step 8 – Biglietto auguri
7. Appoggia le parole sul biglietto per definire bene il suo posizionamento.
8. Togli la pellicola adesiva e attacca le parole sul biglietto di auguri.
Inutile dire che sono curiosa di sapere se ti piace!!
Ti sono piaciute queste idee? Mi farebbe piacere sapere qual’è la tua preferita.
Se desideri realizzare uno di questi biglietti di auguri originali e vorresti chiedermi qualche consiglio, ad esempio quali colori scegliere e come abbinarli, scrivimi qui sotto nei commenti e io ti aiuterò volentieri!
Dimenticavo…tutte le parti di testo sottolineate in questo articolo sono cliccabili. Ogni link ti porta direttamente al prodotto che ho selezionate per te (su Amazon), adatto per ogni specifico articolo descritto.
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La pratica di sovrapporre un nuovo pavimento su quello esistente ormai è molto diffusa nelle ristrutturazioni.
Ma questa scelta è meno banale di quello che può apparire…
In questo articolo voglio dirti quali sono i costi, gli aspetti da tenere in considerazione e i compromessi a cui dovrai scendere se installi un pavimento sovrapposto.
La sovrapposizione del pavimento è una soluzione sempre più diffusa perché i proprietari di casa sono convinti, grazie a questa soluzione, di risparmiare somme importanti sui costi di ristrutturazione.
Questa convinzione di base è vera, anche se in molti casi non è affatto così.
In compenso sovrapporre un pavimento nuovo ad uno esistente comporta alcune problematiche tecniche e pratiche di cui ogni persona che si accinge a farlo deve essere a conoscenza.
Queste problematiche sono spesso date per scontate dai professionisti del settore, quindi raramente i clienti finali vengono informati.
Nei prossimi paragrafi non ti dirò tutto quello che trovi negli altri articoli…ma ti dirò tutto quello che non ti dice nessuno:
Costi
Problematiche
Compromessi
Io stesso sono stato un professionista che per anni non ha dato le giuste informazioni in merito. Con questo articolo espio le mie colpe.
COME SI INSTALLA UN PAVIMENTO SOVRAPPOSTO?
Qualsiasi cosa ti dirò nel resto dell’articolo sarebbe incomprensibile se prima non chiarissimo quali sono le modalità di installazione di un pavimento sovrapposto. Che sono due:
Incollaggio
Posa flottante
La prima metodologia non è molto diversa da quella di posa di un normale pavimento: si incolla il nuovo pavimento su quello preesistente.
La seconda metodologia invece non prevede un fissaggio meccanico del pavimento ma semplicemente appoggiarlo sopra il pavimento esistente.
In questo caso, per fare in modo che il tutto non si muova, è necessario che il pavimento si comporti come se fosse un unico pezzo. Quindi è impossibile farlo con le piastrelle.
Pertanto questa tipologia di posa può essere usata con pavimenti in legno e in laminato (guarda la mia guida al pavimento in legno per approfondire).
IL motivo è che il legno e il laminato sono formati da assi con una “maschiatura” che consente di incastrarle tra di loro.
In questo modo si riesce a creare un piano di grosse dimensioni che si comporta come un oggetto unico. Quindi può essere semplicemente appoggiato sul pavimento sottostante.
Ci sono solo due accorgimenti da prendere per la posa flottante con laminato:
bisogna inserire un materassino sottostante, con funzione acustica, di isolamento e di ripartizione dei carichi;
su superfici molto grandi è necessario inserire dei “giunti di dilatazione”.
Questi sono dei listelli che interrompono la pavimentazione. Sono necessari poiché, proprio perché il pavimento in laminato si comporta come un “pezzo unico”, si dilata e si contrae come un pezzo unico.
Se non ci fossero questi giunti che consentono proprio tale dilatazione, il pavimento si alzerebbe in alcuni punti.
I COSTI DI UN PAVIMENTO SOVRAPPOSTO
Sono vari i motivi per cui le persone scelgono di installare un pavimento sovrapposto. I principali sono due:
Evitare opere edili invasive
Abbattere i costi
Il primo punto ha oggettivamente senso solo nel caso in cui si decida di montare un pavimento sovrapposto senza ristrutturare casa.
Infatti durante una ristrutturazione ci sono già opere edili e la casa deve essere sgombra…quindi avere opere edili invasive non è un problema.
Il secondo punto invece merita una riflessione a parte.
Spesso si crede che il costo sia solo quello di posa in opera, invece in molti casi non è così. Ci sono alcuni aspetti tecnici vanno ad influire sul costo finale di posa in opera dei pavimenti sovrapposti.
E te li voglio mostrare.
Lo faremo paragonando i costi di sostituzione di un pavimento con metodo classico, con quelli di sovrapposizione.
A tal proposito voglio chiarire un paio di punti.
Io vivo e lavoro a Salerno, quindi ho esperienza del mercato di questa zona…i costi a Milano potrebbero essere totalmente diversi (e lo sono). Lo stesso vale per le altre parti di Italia.
Quindi dai il giusto peso a quello che leggerai.
Inoltre considera che questi sono i costi di mercato, fatti da imprese che lavorano bene…non sono il cugino economico tuttofare…
Infine ipotizzeremo per fissi dei parametri che in realtà sono molto variabili:
lo spessore del pavimento+massetto esistenti supponiamo sia di circa 8cm;
le piastrelle che installiamo sono di qualità media e di dimensione indicativa 60x60cm.
Lavorazioni e costi nel caso di sostituzione della pavimentazione
Se togli il vecchio pavimento e ne metti uno nuovo hai questi costi:
Rimozione e smaltimento pavimento e massetto sottostante – circa 25 €/mq
Nuovo tappetino fonoisolante (occhio che questo non lo considera quasi nessuno ma è obbligatorio per legge…) – circa 8 €/mq
Nuovo massetto – circa 20 €/mq
Fornitura di nuovo pavimento – 35 €/mq (variabile a seconda di materiale e formato)
Posa in opera di nuovo pavimento – 35 €/mq (variabile a seconda di formato e materiale)
Totale: 123 €/mq
Lavorazioni e costi nel caso di sovrapposizione della pavimentazione con posa incollata
Se sovrapponi un pavimento in ceramica (gres porcellanato, monocottura….puoi vedere la guida al pavimento in gres per capirne di più), quindi incolli il pavimento hai i seguenti costi
Autolivellante (parziale o totale a seconda delle dimensioni della piastrella) per raccordare le differenze di quota – circa 8 €/mq
Fornitura di nuovo pavimento – 35 €/mq
Posa in opera di nuovo pavimento – 35 €/mq
Considerando che solitamente l’autolivellante è necessario su circa il 25% della superfice totale, possiamo dire che la sua incidenza reale al mq è di 2€.
Totale: 72 €/mq
Lavorazioni e costi nel caso di sovrapposizione della pavimentazione con posa flottante
Se metti un pavimento in laminato (il laminato di cui ti ho parlato nella guida al pavimento in legno) e lo sovrapponi con la posa “flottante”, hai i seguenti costi:
Tappetino di posa – 4 €/mq
Fornitura di nuovo pavimento (laminato economico) – 15 €/mq
Posa in opera di nuovo pavimento – 15 €/mq
Totale: 34 €/mq
(Nb: ci sarebbe anche il costo dei giunti di dilatazione…ma ha un’incidenza bassa sul costo finale e non lo consideriamo)
Attenzione: qui ho considerato un laminato economico…se metti un pavimento in legno prefinito puoi spendere quattro o cinque volte tanto (se non di più).
Ma posare in modo flottante un pavimento di pregio non ha senso…
Riassumendo, da una prima analisi è vero che spendi molto meno sovrapponendo un nuovo pavimento ad uno esistente.
Ma aggiungiamo alcune variabili che non vengono mai considerate.
Variabile 1 – le porte e i balconi
Se devi ristrutturare casa probabilmente cambierai anche le porte interne e magari anche i balconi (porte-finestre)…
In questo caso dovrai fare opere di muratura, sostituire i controtelai…e quindi non è un problema.
ma se invece decidi di tenere le vecchie porte e i vecchi balconi?
Probabilmente dovrai tagliare o adattare (leggi: alzare) le vecchie porte.
Questo lavoro costa almeno 40€ a porta. Tranne che per il portoncino di ingresso che può costarti fino a 200€.
Per i balconi, se sei fortunato e hanno una soglia alta, non devi fare niente (il pavimento sovrapposto va a battere contro la soglia).
Se invece sono senza soglia (cosa comune fino agli anni ’60) devi intervenire anche qui. Il costo a balcone potrebbe aggirarsi attorno agli 80€.
Variabile 2 – gli impianti
Abbiamo detto che con la sovrapposizione del pavimento non devi togliere né il pavimento né il massetto esistenti. E questo è un bel risparmio…
Ma veramente non devi togliere neanche una piccola parte del vecchio pavimento?
Se stai solo mettendo un nuovo pavimento senza ristrutturare casa può anche essere vero…ma se stai ristrutturando realmente casa (quindi sposti muri e rifai gli impianti) la situazione cambia.
Le tubazioni di impianti idrici ed elettrici solitamente passano a terra, sotto i massetti.
Quindi dovrai far eseguire quelli che vengono chiamati “tagli a sezione obbligata” nella pavimentazione. Sono delle grandi tracce in cui viene tolto pavimento e massetto proprio per alloggiare i nuovi impianti.
Solitamente, quando rifai gli impianti, questi “tagli a sezione obbligata” occupano tra il 15% e il 20% della pavimentazione della casa.
C’è un problema però: il taglio a sezione obbligata è molto più costoso della normale demolizione di pavimento e massetto.
Si utilizzano delle seghe apposite e ci vuole molto più tempo.
Quindi la demolizione e lo smaltimento con taglio a sezione obbligata ha un’incidenza superiore rispetto alla demolizione e smaltimento di un intero massetto.
In un cantiere che ho chiuso recentemente il costo di questa operazione è stato di circa 65 €/mq.
A ciò devi aggiungere il massetto per riempire queste tracce, che abbiamo visto avere un costo di circa 25 €/mq.
Totale 90 €/mq.
Però non ti spaventare…facciamo le dovute proporzioni…
…abbiamo detto che generalmente questi tagli a sezione obbligata possono incidere per circa il 20% della superficie complessiva, quindi in una sovrapposizione di pavimento l’incidenza è per circa 90/4 = 22,5 €/mq.
Quindi rifacciamo i conti. In caso di rifacimento di impianti, il costo al metro quadro di sovrapposizione del pavimento sale a:
72 + 22,5 = 94,5 €/mq se incolli un pavimento in ceramica/legno;
34 + 22,5 = 56,5 €/mq se posi un pavimento flottante.
Siamo ancora molto sotto il costo di sostituzione del pavimento. Però se nella tua ristrutturazione l’incidenza dei tagli a sezione obbligata è maggiore del 20%…considera l’opportunità di rimuovere tutto il massetto e fare una normale sostituzione di pavimento.
Purtroppo prima di iniziare i lavori si possono fare delle stime di queste quantità, ipotizzando i percorsi delle tubazioni…ma in cantiere potrebbe cambiare tutto quanto.
Solo questa possibilità mi farebbe propendere decisamente per la sostituzione del pavimento piuttosto che per la sovrapposizione.
Vorrei evidenziarti come ci sia un’alternativa per non fare i tagli a sezione obbligata: far passare gli impianti in alto, nelle murature (sconsigliato) o in controsoffitti (meglio).
Vale sia per l’impianto idrico che elettrico.
Nel 2019 ho ristrutturato completamente una casa (rimuovendo anche il massetto…) facendo passare tutti gli impianti a controsoffitto.
Chiaramente far passare gli impianti a controsoffitto ha un costo…quello del controsoffitto.
Quindi si risparmia il “taglio a sezione obbligata” ma si paga il controsoffitto.
Un controsoffitto costa circa 30 €/mq. Se hai già intenzione di fare molti controsoffitti, e hai gli spazi a disposizione, puoi valutare questa soluzione.
Però considera che vanno rispettate le altezze minime degli ambienti: 270cm in camere, soggiorni, cucine, e 240cm in bagni, corridoi, ripostigli.
E poi un impianto fatto a controsoffitto ti costerà un po’ di più (tubi più lunghi e maggiori difficoltà di esecuzione).
Variabile 3 – Massetto autolivellante su tutta la superficie
Prima ti ho detto che generalmente l’autolivellante è sufficiente su circa un quarto della superficie complessiva del pavimento esistente.
Ma questa cosa non vale sempre.
Chiariamo prima un punto: cioè cos’è e a cosa serve l’autolivellante.
L’autolivellante è un massetto cementizio a bassissimo spessore, circa 1,5mm (millimetri) che viene utilizzato per raccordare le differenze di pendenza o per stabilizzare porzioni di pavimentazione.
Infatti quasi sempre i pavimenti su cui ci si va a sovrapporre hanno questi due problemi:
Non sono perfettamente stabili
Non sono perfettamente in piano
Quando un tecnico o un posatore verrà a fare un sopralluogo saranno proprio questi due gli aspetti su cui si concentrerà.
Il pavimento è stabile?
Un problema frequente è che il pavimento su cui ci si va a sovrapporre non è stabile. Cioè le piastrelle sono in parte sollevate, in parte staccate dal fondo…e non va bene.
Se si sovrapponesse un pavimento su questo fondo, si staccherebbe subito.
In questo caso bisogna rimuovere tutte le piastrelle non stabili e riempire i buchi.
Il pavimento è in piano?
Ti rispondo senza nessun dubbio: no.
Il pavimento nelle case (soprattutto quelle realizzate fino agli anni ottanta del secolo scorso) non è mai in piano.
Non fraintendermi: non è che hai le stanze in pendenza.
Ma tra una stanza e l’altra, soprattutto vicino ai muri, dei dislivelli ci sono. Sempre.
“Cosa me ne frega?” dirai tu…
Niente fino a quando non modifichi la distribuzione interna della casa. Ma una ristrutturazione che si rispetti prevede sempre delle modifiche alla distribuzione interna.
In questo caso ti ritrovi con differenze di quota che, se va bene, sono di pochi millimetri, se va male arrivano a 2-3 cm.
In entrambi questi casi, se vuoi sovrapporre un pavimento incollandolo, serve un massetto autolivellante.
Per esperienza ti posso dire che generalmente l’autolivellante è sufficiente su circa il 25% della superficie.
Però ci sono dei casi in cui diventa indispensabile su tutta la superficie della casa.
E mi è capitato proprio recentemente.
In un cantiere in cui, nonostante le mie perplessità, il cliente aveva deciso di sovrapporre un nuovo pavimento su quello esistente, avevamo ipotizzato di installare piastrelle in gres porcellanato a basso spessore (dello spessore ne parleremo a breve) di dimensione 60x60cm.
Quando andiamo a sceglierle il cliente si innamora di piastrelle grandi il doppio: 60x120cm.
Con piastrelle così grandi, per garantire che la posa non dia problemi, il fondo deve essere non solo perfettamente stabile…ma anche uniforme.
Il rischio sarebbe che col tempo le dilatazioni di formati così grandi facciano staccare le piastrelle.
Quindi è stato necessario estendere il massetto autolivellante a tutta la superficie della casa.
Quindi gli 8€/mq di cui ti parlavo prima, non sono stati relativi solo ad un quarto della superficie.
In questo caso (cioè con incollaggio) il costo di posa in opera diventa di 78 €/mq (invece di 72).
Attenzione: in caso di posa flottante non si pone il problema perché il tappetino è già previsto per tutta la superficie.
Riassunto dei costi
Abbiamo dato tanti numeri…riepiloghiamoli.
Ti ribadisco la premessa: sono costi parametrici suscettibili ad ampie variazioni per varie cause. I prezzi sono iva esclusa e sono per la lavorazione completa di tutto.
Caso 0: rifacimento pavimentazione – costo 123 €/mq
Questo è il nostro riferimento di base.
Vediamo i costi di sovrapposizione.
Caso 1: sovrapposizione pavimentazione con incollaggio – costo 72 €/mq
Caso 2: sovrapposizione pavimentazione con incollaggio e utilizzo piastrelle grandi dimensioni – costo 78 €/mq(NB: qui aumenterà anche il costo di posa in opera e fornitura, non considerati in questa stima)
Caso 3: sovrapposizione pavimentazione con incollaggio e rifacimento impianti – 94,5 €/mq
Caso 4: sovrapposizione pavimentazione con posa flottante – costo 34 €/mq
Caso 5: sovrapposizione pavimentazione con posa flottante e rifacimento impianti – 56,5 €/mq
Una precisazione per gli ultimi due casi: il costo del pavimento è quello di un laminato economico e il costo della posa in opera è relativo a tale pavimento. Se si applicassero gli stessi materiali al caso 0 (cioè quello base di rifacimento della pavimentazione) il costo complessivo scenderebbe di 40€/mq, diventando 88€/mq.
Quindi è fuori di dubbio: sovrapporre un pavimento ad uno esistente è economicamente conveniente.
Ma abbiamo già visto alcune problematiche:
Convenienza in caso di rifacimento degli impianti
Stabilità della base
Planarità
Nel prossimo paragrafo vorrei sottolineare altre controindicazioni.
Niente di eclatante…ma è giusto che tu le conosca e che le metta sul piatto della bilancia quando fai questa scelta.
LE CONTROINDICAZIONI DI UN PAVIMENTO SOVRAPPOSTO
Le controindicazioni sono di tipo tecnico, che limitano la scelta dei materiali, e di tipo pratico, relative a condizioni che dovrai accettare.
Non tutte le piastrelle vanno bene
Se decidi di incollare una piastrella sul vecchio pavimento devi tenere in considerazione il peso e gli spessori.
Non fraintendermi: non è che una piastrella pesa talmente tanto da mettere a repentaglio la tenuta del tuo solaio.
Personalmente però non adoro caricare ulteriormente solai di cui non conosco per certo la resistenza meccanica.
Il consiglio è quindi quello di utilizzare piastrelle sottili.
Se una piastrella normale è alta circa 1,5cm, una piastrella in sovrapposizione dovrebbe essere spessa tra 0,5cm e 1 cm massimo.
Occhio anche al formato però.
Se fino a pochi anni fa 60x60cm era considerato un formato enorme…ora è la base.
Formati di 120x120cm stanno diventando la norma…
Piastrelle così grandi e sottili però hanno un problema: tendono ad ingobbirsi leggermente al centro.
Il motivo è che la cottura delle piastrelle crea delle tensioni al loro interno, e il basso spessore non riesce a controbilanciare completamente tali tensioni (occhio per i professionisti: l’ho descritta in modo molto maccheronico…).
Si tratta di una cosa quasi impercettibile, e che non ti darà problemi estetici di sorta. Ma di cui devi tenere conto in fase di scelta.
Non pretendere un pavimento perfettamente in piano
L’abbiamo detto prima: i pavimenti esistenti hanno dei piccoli dislivelli, soprattutto tra una stanza e l’altra.
Questi dislivelli si manifesteranno in modo evidente se abbatti muri.
Quindi tali dislivelli dovranno essere raccordati.
Abbiamo detto che si fa con il massetto autolivellante.
Ma in ogni caso i dislivelli non scompariranno e le piastrelle incollate (ma anche il laminato flottante) lo riporteranno fedelmente.
Mi è capitato di entrare in case in cui si sentiva sotto i piedi che il pavimento saliva e scendeva.
Però anche dove non si sente sotto i piedi, la presenza di questo dislivello può portare a delle conseguenze.
Ti faccio tre esempi presi dal cantiere in cui ho dovuto mettere l’autolivellante sotto tutta la pavimentazione.
Esempio 1: spifferi sotto la porta
Una sera il proprietario di casa mi telefona dicendomi:
“Alessandro, sotto il portoncino di ingresso c’è oltre un centimetro di spazio quando è chiuso. Com’è possibile?”
La risposta era che, poiché il pavimento è stato sovrapposto, e non era perfettamente in piano, è stato necessario sollevare leggermente la porta per evitare che, da aperta, strisciasse contro il pavimento.
“Ma allora mi devo tenere gli spifferi dal pianerottolo a vita?”
La risposta naturalmente è no: tutti i nuovi portoncini hanno uno spazzolino nella parte bassa che scende quando la porta è in posizione di chiusura. Proprio per non far passare gli spifferi. Semplicemente non era stato sbloccato.
Esempio 2: porta storta
Un altro giorno mi chiama dicendomi:
“Alessandro, la porta rasomuro mi pare storta…vedo un po’ più di spazio da un lato rispetto all’altro” (si parla di meno di mezzo millimetro in 2 metri di altezza…una cosa impercettibile)
Il motivo è lo stesso: pavimento storto e necessità di non far strisciare la porta sul pavimento. La porta sembra storta ma non lo è.
Esempio 3: controsoffitto storto
Infine, in un’altra chiamata:
“Alessandro, ho misurato il controsoffitto e c’è una differenza di mezzo centimetro tra una parte e l’altra della stanza”
(Lo so…sembra assurdo ma aveva misurato il controsoffitto…)
Indovina qual è il motivo?
Il pavimento non è perfettamente in piano a causa dei dislivelli e quindi misurando il controsoffitto da terra ci sono differenze di quota…ma il controsoffitto era perfettamente dritto…
Questo per dirti che con un pavimento sovrapposto ci possono essere a cascata piccoli difetti che in realtà difetti non sono.
La stessa cosa potrebbe dirsi anche per gli arredi.
Sempre nella stessa casa il cliente ha installato la cucina nuova e quando apriva lo sportello della lavastoviglie lo zoccolino sottostante si staccava.
L’artigiano ha detto al cliente: “eh ma la colpa è del pavimento che è storto!”
Aveva ragione (si parla di 2mm di dislivello in quel caso…) ma è bastato tagliare leggermente lo zoccolino per sistemare il problema.
Se il pavimento è flottante…occhio al giunto di dilatazione
A me non piacciono i pavimenti flottanti perché, per prevenire sollevamenti del pavimento, bisogna inserire i giunti di dilatazione.
Se il parquettista è bravo riesce a metterli sotto le porte…ma se gli spazi sono molto grandi (gli open space che si usano da parecchi decenni ormai) non c’è alternativa: avrai un bel giunto in mezzo al salone.
Non il massimo…
Inoltre questi pavimenti hanno una sorta di elasticità verticale che dà l’impressione di camminare in modo precario.
È una sensazione strana, che personalmente non mi piace. Da un pavimento pretendo stabilità e il flottante non mi da questa sensazione.
Ma a parte questo, il risultato è che alle volte questi pavimenti scricchiolano. Come nelle vecchie case.
A me non piace…a te?
LO VUOI ANCORA UN PAVIMENTO SOVRAPPOSTO?
Quello che penso io dei pavimenti sovrapposti penso che sia chiaro.
Non mi piacciono e li sconsiglio sempre.
Anche se li ho fatti installare.
Capisco che alle volte siano soluzioni scelte per motivi contingenti (pochi soldi), ma hai letto che il risparmio non è sempre così palese.
Adesso hai tutti gli strumenti necessari per farti due conti.
Certo, se devi ristrutturare casa, il pavimento rappresenta una piccola parte della spesa che dovrai sostenere.
E va pianificata insieme a tutti gli altri lavori da fare…qui hai potuto leggere alcuni spunti su come una scelta (il pavimento flottante) possa incidere su altre scelte (impianti, porte, infissi, etc.).
Tu hai una visione chiara della tua ristrutturazione e un piano di azione da seguire?
La pianificazione della ristrutturazione è una parte fondamentale in cui un proprietario di casa solitamente è solo.
Ho scritto un libro per tutti i proprietari di casa che devono ristrutturare, in cui ho messo in chiaro tutti i passi da fare e come farli per non commettere errori.
La pianificazione è uno dei passaggi fondamentali di questi passi.
Scegliere il pavimento è importante, ma solo dopo aver inserito questo passaggio in un corretto processo di ristrutturazione che parte dall’analisi dei reali problemi della casa.
Questo è pianificare e non ti spiega nessuno come farlo.
Se invece non sei interessato puoi sempre scaricare gratuitamente i capitoli 2 e 3 del libro in cui ti parlo dei problemi da evitare, che mettono in difficoltà i proprietari con la loro ristrutturazione ogni giorno.
Siamo abituati a inviarli e a riceverli per mille e una ragione. Sono regali sempre apprezzati e, per loro essenza, estremamente gustosi. Stiamo parlando dei cesti di Natale, vero e proprio must della stagione delle feste: oggetti curatissimi, volano assoluto di marketing e promozione aziendale ma non solo.
Ricercati ed eleganti, fanno bella mostra di sé sotto l’albero oppure a centro tavola. Sanno sempre come stuzzicare il palato, poiché nella loro composizione non possono mai mancare prodotti tipici e gourmet del made in Italy. Il significato odierno di questo dono lo conosciamo bene: non soltanto i cesti vengono inviati dalle aziende a clienti speciali oppure dalle persone comuni ad amici cari o ancora a professionisti per un ringraziamento in grande stile. Il più delle volte vengono anche scelti quale alternativa virtuosa a regali troppo banali: un regalo enogastronomico non sarà mai e poi mai derubricato come sbagliato o inutile. La cosa essenziale sarà riuscire a stuzzicare sia gli occhi – con un packaging di grido – che il palato: una volta aperta la confezione e consumati i prodotti resterà così, infatti, un ottimo ricordo (e la consapevolezza di aver fatto bella figura). Ma la storia dei cesti di Natale è davvero senza tempo: bisogna tornare parecchio indietro nel tempo per poterne trovare le prime tracce.
Gli Antichi Romani, le ‘sportule’ e i Saturnalia
Occorre tornare indietro almeno fino ai tempi degli Antichi Romani, quando era in auge la tradizione legata al solstizio d’inverno (che cade il giorno 21 dicembre) e relative festività religiose. Siamo intorno al 200 avanti Cristo, in epoca pagana: era il tempo dei ‘Saturnalia’ e i Romani avevano l’usanza di scambiarsi cesti pieni di doni. All’interno di questi vi erano il più delle volte alloro e altri cibi (per esempio fichi secchi) ma non solo. Avevano un nome particolare, questi cesti riempiti di alimenti: erano detti ‘sportule’. Molto semplicemente, questa definizione era dovuta al materiale con il quale i cesti stessi erano fatti: si trattava delle fibre intrecciate delle foglie di sparto, pianta nota per essere molto resistente. Abbiamo accennato alla festività dei Saturnalia, dedicata al Dio Saturno ritenuto il protettore dei raccolti e della terra. Vi era un periodo dell’anno ben preciso e scandito dal calendario per compiere il rito della consegna dei doni: si trattava di un tempo compreso tra il 17 e il 23 del mese di dicembre. Si pensava che Saturno ritornasse nell’Aldilà, dopo aver vagato sulla Terra, nel giorno del solstizio invernale. Ed era proprio in questo lasso temporale che, attraverso le offerte, occorreva placarlo. Infatti, dopo essere tornato nelle profondità, si credeva che avrebbe ripagato la devozione aiutando l’agricoltura e favorendo i raccolti.
La strenna natalizia e il boom del XX Secolo, anche online
Con il tempo, il culto del Dio Saturno si è perduto, vi è stato l’avvento del Cristianesimo ma la tradizione di regalare cesti ricchi di cibi nel periodo di Natale non è mai finita, anzi. Bisogna registrare un periodo storico ben preciso nel corso del quale questa tradizione ha ripreso particolare vigore. Si tratta del Dopoguerra, tempi duri in cui il cibo scarseggiava. Dopo una lunga fase difficile, in cui la povertà era all’ordine del giorno, si cercava di ripartire costruendo e consolidando i legami regalando prodotti per il sostentamento della famiglia. Si è trattato da sempre di primizie e prelibatezze, prodotti tipici della nostra tradizione culinaria che è sinonimo di qualità. Erano le famiglie stesse a preparare autonomamente i cestini, che venivano puntualmente regalati ad altre famiglie, ad amici o magari al parroco o al dottore. Veniamo poi ai giorni nostri. Abbiamo detto che i cestini natalizi sono un dono particolarmente apprezzato e gradito per tutto ciò che simboleggia (affinità, gratitudine) e per ciò che augura (prosperità, benessere e fortuna). Si è venuto a creare attorno alle ceste di Natale un vero e proprio business, che ruota attorno ad alcuni cardini ben precisi.
Oltre a qualità e abbondanza non bisogna dimenticare l’importanza di altri aspetti quali la presentazione e la confezione ma anche la possibilità di personalizzare il cesto in base al destinatario e ai suoi gusti. Aziende come la Bennati leader nel settore anche in ambito web – suo il primo e-commerce in Italia, varato nel 1998, sui cesti natalizi – hanno compreso le potenzialità di questa fetta di mercato e hanno trasformato una tradizione e un’abitudine virtuosa in un business che fa grandi numeri. Basta pensare che solo nel 2019 le confezioni prodotte e vendute sono state nel complesso ben 271.690. Una realtà affermata, che è stata fondata nel 1984 e che oggi può vantare la certificazione di ‘operatori del biologico’. I cestini natalizi dell’azienda Bennati vengono realizzati con un forte impegno a favore del pianeta in tutte le varie fasi del processo produttivo. In particolare, sarà interessante affermare come venga utilizzato soltanto cartone riciclabile (certificato FSC), si lavori per ridurre l’ingombro e l’impatto delle confezioni e le spedizioni vengano realizzate con imballaggi riciclati e riciclabili.
Il dono enogastronomico e l’importanza della confezione
Abbiamo già accennato all’importanza della cifra estetica quando si tratta di far colpo su parenti, professionisti ma anche amici speciali con una confezione regalo di Natale. Al centro di tutto, come vuole la tradizione, si pone proprio la cesta (ma spesso le confezioni sono anche di cartone doppio decorato). Dovrà essere piuttosto leggera e scarsamente ingombrante, ad ogni modo – proprio come erano le sportule dei Saturnalia – dovrà essere estremamente resistente. Al suo interno vengono infatti posizionati quanti più prodotti enogastronomici possibile. Si parla di contenitori e sacchetti con il cibo ma anche di grappe, vini e spumanti: ogni cosa deve stare comodamente al suo posto e in sicurezza. Dovrà inoltre risultare piacevole allo sguardo, anzi conquistarlo: ok a colori sgargianti e fantasie a tema Natale. Scegliete poi bene la misura del pacco, evitando sproporzioni. Quello dei cesti natalizi è un successo che, specie oggi con il boom degli acquisti online, è in netta crescita. Quando arrivano le feste non c’è proprio niente di meglio che riunirsi intorno alla tavola per condividere sapori tradizionali con le persone del cuore.
Le belle case su Instagram sono davvero tante e attraverso questi home tour cerco di esplorare, trovare ispirazione e idee di design nelle case costruite da designer, architetti oppure semplici appassionati dell’Interior design.
Case su Instagram, è la rubrica che parla e racconta le case che hanno un profilo Instagram. Oggi vi porto a fare un home tour a casa di Elena (su Instagram @ helle_home_page ). Elena vive in provincia di Lecco con il suo marito e il loro figlio Davide. Si tratta di un trilocale posto al piano terra di una piccola palazzina di due piani.
La casa è composta da openspace, bagno, un antibagno che funge da lavanderia, due camere e ampio giardino che circonda l’intero appartamento. I colori predominanti sono il bianco e il beige.
Ho chiesto a lei di parlarci dei lavori di ristrutturazione che hanno fatto nella loro casa:
“Prima di trasferirci abbiamo effettuato diverse opere di ristrutturazione quali la sostituzione completa del parquet ormai usurato a favore di un gres porcellanato Monocibec Yucon Watson effetto legno color greige; abbattimento di un ripostiglio posto all’ ingresso per ampliare maggiormente la zona giorno e il rifacimento completo del bagno con sostituzione della vasca a favore di un’ampia doccia walk-in.”
Home Tour
A dominare la zona giorno è sicuramente la cucina marchio Arrex, una cucina in legno laccato bianco a poro aperto. Essa è composta da 4 ampie colonne e da una penisola antistante con top spesso 5cm in agglomerato di quarzo color grigio chiaro. Sulla penisola è posto il piano cottura ad induzione, lavabo con doppia vaschetta (entrambi marchio Franke) e ampio piano snack. La particolarità di questa cucina è sicuramente il fascione trasversale color ecru all’interno del quale si cela il forno. Una scelta fatta per l’esigenza di avere tutto nascosto.
Mentre nel soggiorno c’è un mobile che si compone da due ampi cassettoni in legno nodato color ecru sormontati da un cassettino e due ante a battente in legno bianco. Sullo sfondo dei cubi a parete nei medesimi colori.
Il tavolo da pranzo invece, è il modello Slim di Ciacci allungabile in verniciato bianco con sedie in stile nordico.
Nella nicchia dell’antibagno è stato ricavato una piccola zona lavanderia chiusa da quattro ante a tutta altezza. All’interno una colonna lavatrice/asciugatrice, delle mensole e scopa elettrica. Il mobile del bagno è composto da un top in legno rovere nodato color ostrica con doppio lavabo in appoggio, ampio specchio con illuminazione a led interna e un cassettone bianco lucido.
La doccia è una walk-in con piatto in resina 190×80 cm. Invece, il rivestimento all’interno è lo stesso usato per il pavimento mentre all’esterno troviamo un grès color sabbia 30×60 alto 210cm.
La camera matrimoniale si compone da un letto a contenitore testata in legno bianco, un ampio armadio a 3 ante scorrevoli della stessa finitura e uno specchio a larga cornice in appoggio.
Mentre, la cameretta è arredata in stile nordico di Ikea con alcuni complementi d’arredo da Maisons du Monde e H&M Home.
vi lascio il link del video home tour della sua casa che ho pubblicato su IGTV , lasciate un commento e ditemi cosa ne pensate della sua casa.
Vuoi vedere la tua casa sul mio blog e partecipare alla rubrica Case su Instagram? puoi contattarmi e inviarmi le foto, ti aspetto.
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Il bilocale è oggi la tipologia più diffusa di abitazione. Lungi dall’essere difficili da valorizzare, i bilocali possiedono grandi potenzialità: bastano pochi stratagemmi e un po’ di fantasia.
Non sottovalutare il potenziale di un bilocale
Al giorno d’oggi tra le tipologie di mini appartamento che risultano maggiormente diffuse – in modo particolare nei contesti di carattere urbano – ci sono i bilocali, spazi domestici che presentano una metratura piuttosto ridotta. Quando si ha per esempio a disposizione un bilocale di 40mq non bisogna fare l’errore di credere che la relativa ristrutturazione sia necessariamente limitata e non consenta voli di fantasia. Basta seguire alcune semplici regole e sfruttare i giusti trucchi e accorgimenti per stravolgere letteralmente l’aspetto delle varie stanze.
E’ possibile andare a progettare un ambiente del tutto nuovo e diverso iniziando a giocare con materiali e colori, riflessi e stili dell’illuminazione con l’intento dichiarato di riuscire a modificare la percezione dei volumi. Sempre tenendo presenti quelli che sono i possibili costi, i necessari permessi e le occasioni di intercettare detrazioni fiscali: elementi da scoprire e mettere a fuoco consultando questo approfondimento.
Gli spazi aumentano creando un open space con più anime
Trasformare una casa anonima e fin troppo vintage di 40 mq in un appartamento elegante e molto luminoso è questione di fantasia, pazienza e armonia. Bisogna partire da un presupposto: diversamente da quanto accade con le abitazioni di nuova e moderna costruzione, le case più antiche possiedono tutte una stanza ‘extra’, ovvero l’ingresso (ambiente a sé o corridoio a servizio degli altri locali). E’ qui che si potranno mettere a segno gli interventi più interessanti.
Il trucco è ricorrere a una carta da parati originale
Si potrà innanzitutto intervenire con una carta da parati originale, accessorio di home decor che sta conoscendo una seconda vita dopo alcuni anni di totale dimenticatoio: è il perfetto invito a entrare per scoprire il resto della casa. I materiali con cui la carta da parati viene realizzata oggi consentono una più lunga durata e una facilità di pulizia assoluta. Possono contribuire a definire gli spazi, a donare una piacevole sensazione di ordine o un surplus di accoglienza a chi entra in casa.
Nel caso in cui il corridoio d’ingresso sia troppo impattante oppure in casa vi sia un tinello che altrimenti resterebbe inutilizzato, la cosa migliore da fare sarà ‘aprire’ questi spazi verso la zona giorno e in questo modo ampliare il contesto complessivo. Un open space è per sua essenza pratico, bello e funzionale: un ambiente unico all’interno del quale insistono le varie anime della casa: sala da pranzo, soggiorno e cucina a vista (meglio se con penisola).
L’illuminazione mette l’accento su elementi artistici e architettonici
Per quanto riguarda invece l’illuminazione, l’ideale sarà inserire faretti in cartongesso orientabili – detti anche luci d’accento – che potranno regalare la necessaria armonia all’intero ambiente (attenzione però alle ombre sul piano cottura) e porre in evidenza certi elementi architettonici di pregio o oggetti d’arte per un perfetto ‘effetto museo’. Se invece avete di partenza un contesto ‘open’ e avete la necessità di distribuire diversamente gli ambienti, potreste ricavare con delle pareti ad hoc nuovi spazi facendo sempre attenzione a una regola d’oro. Un ambiente che opprime lo sguardo non sarà mai accogliente: posizionate specchi di ampie dimensioni per ottenere un surplus di luce e una maggiore profondità. Porte a scomparsa aiuteranno poi a ridurre l’ingombro rispetto a soluzioni tradizionali, il che vale anche per le armadiature.
La sfida dell’home decor negli spazi domestici piccoli
Riuscire ad arredare spazi piccoli o molto piccoli nel nome di eleganza e funzionalità è spesso una vera e propria sfida che, come tale, garantirà un surplus di soddisfazione una volta raggiunto l’obiettivo. Dopo aver compreso lo stile da assegnare alla casa e aver definito correttamente gli spazi – progettando open space e ‘liberando’ metri quadri realizzando ex novo ambienti con pareti anche in cartongesso – sarà la volta di immergersi nel pianeta dell’home decor. A farla da padrone in un bilocale di 40mq sarà senza dubbio un tipo di arredamento con soluzioni ‘salvaspazio’. Andare in verticale con mensole (in legno come in vetro) e scaffalature, librerie e armadietti non è infatti più un tabù. Così come ormai hanno preso piede divani letto, pouf contenitori e tavoli da pranzo che scompaiono e si trasformano in eleganti madie moderne a guarnizione delle pareti. Bianco, verde e grigio sono colori perfetti – al netto delle incursioni della carta da parati – per decorare l’appartamento piccolo e renderlo allegro e luminoso.
Tante sono le possibilità e i vantaggi per sfruttare un sottoscala aperto. Si tratta infatti di un’area della casa che, se non utilizzata, rimane uno spazio sprecato. Dal momento che ogni centimetro è sempre prezioso, è bene ottimizzarlo e caratterizzarlo cercando anche di integrarlo il più possibile con la scala
Specht Architects
L’utilizzo più diffuso per potenziare questa zona è quello di adottare delle soluzioni contenitive, anche perché – si sa – lo spazio in casa sembra non essere mai abbastanza. Largo quindi ad armadiature, sistemi push and pull estraibili o cassetti. Per case più moderne, belle sono le ante filomuro e con maniglie nascoste, che si mimetizzano nella parete. Per case dal design più classico, invece, preferite modanature e maniglie a vista.
Per realizzare la maggior parte delle idee che seguono, occorre una progettazione molto precisa e su misura, quindi rivolgetevi a dei professionisti per avere un risultato impeccabile.
LBMVarchitects
Mark Williamson Furniture
Tom Stringer Design Partners
Soluzioni utili e funzionali
Vediamo quali sono le funzioni più utili da inserire per sfruttare un sottoscala aperto.
– Guardaroba.
Se avete la scala vicino all’ingresso, vi sarà sicuramente comodo adibire questo spazio a guardaroba, per riporre cappotti e scarpe. Avrete così più superficie da poter sfruttare e anche maggiore ordine visivo.
Avar Furniture
Ben Herzog
– Dispensa
Altro modo utilissimo per recuperare quest’area è realizzare una dispensa, soprattutto se la scala è nei pressi della cucina. Può essere organizzata con ante e cestelli estraibili o con semplici ripiani in legno.
Gina Eykemans
Hingeworks Cabinetry & Construction
– Bagno di servizio/lavanderia
Un bagno in più in casa può essere ricavato nella parte più alta della scala ed è sufficiente un wc e un piccolo lavabo. Potete anche inserire qui la lavatrice, così da lasciare più spazio nel bagno principale.
My Bespoke Room
Brickhouse Kitchens and Baths
– Postazione lavoro
Se state cercando un posto per lavorare in tranquillità, attrezzate il vostro sottoscala con un piano d’appoggio e delle mensole.
Ardesia Design
Distinctive Kitchen Interiors
Hugh Jefferson Randolph Architects
Sfruttare un sottoscala aperto in modo originale
Ecco altri modi, più particolari, per organizzare il sottoscala.
– Area gioco
Farete sicuramente felici i più piccoli utilizzando il sottoscala per creare un mondo a dimensione bambino: create uno spazio racchiuso e raccolto in cui possano giocare e sentirsi liberi di sognare.
Suburban Renewal Inc
Frederick Tang Architecture
– Portabici
Gli amanti della bike non potranno che scegliere questa soluzione, sfruttando lo spazio del sottoscala per riporre la bicicletta, che può essere fissata alla scala stessa con dei ganci appositi.
Nic Darling
– Enoteca
Questa zona può essere usata anche per collocare la propria collezione di vini, attrezzandola con vari supporti per le bottiglie.
Blakes London
John West Stoddard & Associates
– Angolo verde
Perché poi non recuperare questo spazio inutilizzato per inserire un angolo verde o un piccolo giardino zen?
@tribeandus
Kts Hanoi
– Cuccia
Altra soluzione originale è quella di posizionare, magari tra le altre armadiature, la cuccia per il proprio animale domestico. Sarà sufficiente dotarla di un morbido cuscino e, volendo, la ciotola della pappa.
HomeMatters Alliance
Cline Homes
Se avete bisogno di ottimizzare lo spazio del sottoscala, consultate il sito https://zeumadesign.com.
L’errore più comune quando si arreda la camera dei bambini è quello di lasciarsi trasportare troppo dalla creatività e dal fattore estetico, tralasciando una serie di aspetti che sono indispensabili per questa stanza. Scopriamo insieme quali scelte fare per arredare al meglio questo ambiente così speciale.
Arredare la cameretta: gli aspetti da valutare
La cameretta è un ambiente in continua evoluzione che cresce insieme ai bambini. La scelta dell’arredamento deve infatti puntare su mobili trasformabili, componibili e multitasking, in modo da adattarsi allo spazio disponibile con soluzioni funzionali e rispondere alle esigenze del momento ma anche a quelle future.
Da non sottovalutare, poi, l’aspetto qualità e sicurezza, due fattori a cui non devi mai rinunciare per creare la cameretta perfetta che sogni per i tuoi bambini. Scegli arredi realizzati con materiali di alta qualità, lavorati e trattati in maniera da non risultare nocivi per la salute dei tuoi bambini. Molti prodotti presenti nella nostra vita quotidiana contengono pericolosi composti organici volatili, come ad esempio la formaldeide, che emessi nell’aria ad alte concentrazioni risultano nocivi per la nostra salute. Inoltre, i materiali usati per mobili e complementi devono essere resistenti e provvisti di tutti gli accorgimenti necessari per non risultare pericolosi per i bambini.
Infine, ma non meno importante, è fondamentale studiare la corretta disposizione degli arredi per ottimizzare gli spazi e rendere la stanza confortevole.
Arredare la cameretta: i vantaggi di affidarsi agli esperti
La scelta dell’arredamento per la stanza dei bambini è sempre difficile e come abbiamo visto gli aspetti da valutare sono tanti. Se hai paura di sbagliare dimensioni, colori, funzionalità, o ancora peggio, di scegliere un prodotto non sicuro per la loro salute, il consiglio è di affidarti ai negozi specializzati in grado di supportarti in ogni fase: scelta dell’arredamento, progettazione dello spazio, consegna e montaggio della nuova cameretta.
Proprio come Arredomania, il negozio di arredamento situato nella provincia di Lecco, che propone le migliori soluzioni d’arredo di qualità e al giusto prezzo.
Il punto vendita è molto conosciuto non solo in città e provincia ma in tutta la Brianza, sia per l’ottima assistenza che riserva ai propri clienti e sia per la qualità delle aziende trattate. Tra queste anche Moretti Compact di cui è rivenditore autorizzato da diversi anni.
Moretti Compact è sinonimo di qualità, infatti i materiali impiegati per la realizzazione delle camerette sono resistenti, duraturi e completamente atossici.Inoltre, tutte le camerette sono dotate di soluzioni e accessori pensate per garantire la massima sicurezza ai più piccoli.
L’ampia gamma di camerette prodotte da Moretti Compact permette di personalizzare ogni elemento d’arredo: armadi, letti, librerie e scrivanie. In questo modo puoi arredare facilmente qualsiasi tipo di spazio per renderlo funzionale e perfettamente in linea con i tuoi gusti e con le esigenze dei tuoi bambini o ragazzi.
Visitando lo showroom potrai toccare con mano la qualità di Moretti Compact grazie alle diverse composizioni esposte e per le quali Arredomania propone delleofferte speciali da tenere in considerazione.
Naturalmente, se le camerette esposte non rispecchiano il tuo gusto o le tue esigenze, Arredomania ti offre gratuitamente l’assistenza necessaria dei suoi progettistiper aiutarti ad individuare la composizione ideale e progettare insieme a te la cameretta.
Potrai scegliere tra tanti modelli diversi, pensati per i più piccoli in modo da ospitare uno o due letti, scrivania e armadio senza rinunciare allo spazio per giocare e per riporre i giocattoli.
Per farlo ti basterà semplicemente fare uno schizzo della stanza indicando le misure delle pareti, la disposizione di porta e finestre, evidenziando dove si trovano prese e interruttori della luce, radiatori e, se sono presenti, nicchie e rientranze da integrare nella composizione. L’età dei bambini è l’altro dettaglio fondamentale, oltre alle loro esigenze di gioco e studio. A tutto il resto ci pensa Arredomania.
Se il tuo bambino ha iniziato quest’anno ad andare a scuola è il momento migliore per trasformare la camera in uno spazio multifunzionale, dove dormire certo, ma anche studiare e giocare. A partire da questo mese Arredomania e Moretti Compact hanno attivato due promozioni imperdibili. Acquistando una cameretta riceverai in omaggio uno o più materassi del valore commerciale di € 300, inoltre puoi acquistare la cameretta accedendo all’offerta di credito finalizzato a Tasso 0.
Qualità, sicurezza, design, funzionalità e professionalità accompagneranno la tua esperienza d’acquisto con Arredomania.
Mélange, geometrico e la pelliccia in lana 100% sono i nuovi plaid di Society Limonta per la stagione autunno inverno 2020-21
In autunno il letto si stratifica con volumi, texture e tessuti caldi e naturali. Una serie di novità soprattutto nella collezione di coperte e plaid che offre tantissime possibilità per il letto o per il relax sul divano.
I tre pezzi forti della stagione sono BOU, KLIM e WOW, scopriamoli insieme.
BOU è un plaid in lana e alpaca mélange dove il colore mescolato al bianco o ai toni chiari dà un effetto particolarmente tridimensionale e pittorico.
KLIM è un plaid in lana jacquard che disegna geometrie accostando il nero ai tre colori stagionali.
WOW è un plaid in 100% lana kid mohairlavorata per sembrare una pelliccia. l’ultima sorprendente new entry per l’autunno/inverno è un prodotto dalla lavorazione inedita che trasforma la lana in un tessuto simile ad una pelliccia. Perfetto come complemento d’arredo il plaid WOW decora gli ambienti con un look caldo e avvolgente.
Chi non ha mai sognato di tornare a casa nelle fredde serate e accendere il camino? Grazie ai caminetti ecologici di nuova generazione puoi portare la magia del fuoco in ogni ambiente migliorando il comfort domestico.
Il 2020 lascerà dietro di sé esigenze abitative del tutto nuove, unite a un interesse crescente per la tutela ambientale.
La casa oggi viene necessariamente ripensata, per essere più funzionale e confortevole nella quotidianità, ma anche in grado di rispondere alle esigenze di chi la abita. È diventata il luogo in cui trascorrere il tempo in modo piacevole, rilassato, all’interno di spazi pratici ma allo stesso tempo belli, che mettano il buonumore.
Questa ricerca di benessere è facilmente attuabile, grazie a piccoli cambiamenti frutto di scelte consapevoli, in grado quindi di ripercuotersi virtuosamente nelle azioni quotidiane. Per offrire un tocco in più, in grado di fare la differenza, è possibile scegliere un caminetto ecologico di nuova generazione.
biocamino da incasso maisonFire
I caminetti ecologici di maisonFire
A bioetanolo o elettrico ad acqua, il focolare sostenibile senza canna fumaria permette di portare con estrema semplicità la magia del fuoco in ogni ambiente. Non sono necessari permessi, interventi di muratura, manutenzione e pulizia. Queste soluzioni garantiscono inoltre la massima libertà d’impiego e quindi d’arredo. Possono essere collocati a contatto con superfici delicate, come il legno (nel caso degli elettrici ad acqua), cartongesso, marmo o in prossimità della tv. Si possono appendere alle pareti come quadri, poggiare sui mobili o per terra, oppure in apposite nicchie create nelle pareti.
biocamini Rigoletto e Bohoeme di maisonFire
I biocamini in particolare utilizzano un alcool naturale di origine vegetale, la cui combustione genera unicamente calore, anidride carbonica e vapore acqueo, come il nostro respiro.
caminetto Cemento elettrico ad acqua di maisonFire
Le versioni elettriche ad acqua, invece, sono in grado di riprodurre in modo incredibilmente realistico la legna che arde e l’effetto fumo, mediante una tecnologia a ultrasuoni brevettata, vapore acqueo e luci colorate. Il fuoco che nasce dall’acqua è la massima espressione di un focolare che rispetta l’ambiente e offre una totale sicurezza d’impiego.
maisonFire da anni si impegna a portare nelle case e negli hotel più esclusivi, di oltre 20 paesi nel mondo, la bellezza del focolare ecologico, grazie a soluzioni senza canna fumaria dal design elegante e che sappia rispondere a qualsiasi gusto di arredo.
caminetti Rigoletto e Fumetto elettrico ad acqua di maisonFire
I caminetti ecologici di maisonFire permettono un restyling degli ambienti, in pochi semplici passaggi, con un risultato finale sorprendente, per creare atmosfere di benessere e comfort, senza tralasciare la salute del pianeta.
Rientrare a casa, nelle fredde serate autunnali e poter godere in pochi secondi, senza alcuna fatica, della magia del focolare, leggere un libro, guardare la tv o semplicemente chiacchierare accompagnati dal crepitio della legna che arde, offre un’immediata sensazione di relax, di calore familiare, come lo definiscono i danesi, popolo tra i più felici al mondo, “hygge”.
Puoi vivere comodamente in soli 50, 60 o 70 metri quadrati di appartamento. Ecco qualche consiglio per sfruttare al massimo gli spazi piccoli e aumentare il comfort domestico.
Gli appartamenti di nuova costruzione o quelli ricavati all’interno di case vecchie ristrutturate, molto spesso hanno metrature limitate. Per molti vivere in pochi metri quadrati può sembrare un problema, ma non è così. Infatti, con una corretta distribuzione degli spazi e scegliendo le soluzioni giuste per quanto riguarda arredi, finiture e decorazioni un piccolo appartamento può risultare più spazioso, funzionale e confortevole.
Più luce naturale
La luce naturale gioca un ruolo fondamentale negli spazi piccoli. Sfrutta al massimo tutte le fonti di luce naturale scegliendo finestre con profili ridotti che regalano una maggiore luminosità allo spazio.
Unisci la zona giorno
Organizzando la cucina, la sala da pranzo e il soggiorno nello stesso ambiente puoi evitarepareti divisoriein muratura che occupano spazio e creano corridoi spesso inutili.
Non abbinare pavimenti diversi
Abbinare pavimenti diversi in tutta la casa, non è una buona idea. Quando la superficie abitabile è poca, meglio uniformare tutti gli ambienti con il medesimo materiale. I pavimenti in legno, o gres porcellanato effetto legno, sono un valido alleato, soprattutto nei toni chiari come faggio o betulla.
Scegli i mobili giusti
I mobili bassi fanno sembrare i soffitti più alti. I mobili leggeri, invece, rendono l’ambiente meno pesante: sedie in metallo, schienali in rete, tavoli con gambe sottili, lampade con forme snelle…..
Sfrutta le nicchie
Se le pareti sono caratterizzate dalla presenza di nicchie, queste andranno sfruttate. Le nicchie grandi puoi utilizzarle per creare un armadio a muro optando per una chiusura con ante a libro. Le nicchie più piccole, invece, sfruttale per inserire delle mensole sulle quali riporre libri, piccoli accessori e oggetti decorativi.
Sfrutta il balcone per dare continuità tra interno ed esterno
La continuità tra interno ed esterno è un elemento importante che può aiutare ad allargare gli spazi, sia visivamente che funzionalmente. Se disponi di un balcone, anche piccolo, il consiglio è di installare una porta finestra con ante scorrevoli.
Scegli delle porte salvaspazio
Le porte salvaspazio sono indubbiamente le più adatte in quanto permettono di ottimizzare ogni centimetro. Scegli le porte scorrevoli per la camera da letto e per il bagno, mentre le ante con apertura a libro puoi utilizzarle per gli armadi a muro. In questo modo eviterai l’ingombro dell’anta aperta.
Mantieni tutto in ordine
Un piccolo appartamento mantenuto sempre in ordine è percepito come più spazioso. Disporre di mobili contenitivi nei quali riporre tutto rende la vita domestica più efficiente e offre maggiore serenità.
Toni bianchi, neutri o chiari
Alcune tonalità hanno la virtù di ampliare visivamente un ambiente. I colori chiari , e in particolare il bianco, aggiungono luminosità e riflettono la luce. Anche i toni del sabbia, beige e grigio fanno sembrare lo spazio più ampio. Per imbiancare le pareti di casa la scelta ideale è usare un bianco intenso.