Come decorare le pareti di casa con prodotti digitali di qualità, dalle stampe ai poster fino alle foto su tela personalizzate. Panoramica sulle proposte più attuali e come integrarle nell’arredo in modo armonioso.
Decorare le pareti di casa a volte è bel rebus. Cosa scegliere tra poster, dipinti, fotografie? E poi, su quali colori puntare, meglio un discreto tono su tu tono o un allegro mix di colori? Per fortuna oggi non mancano i siti dai quali prendere ispirazione, e neppure gli e-commerce che offrono prodotti di qualità di ogni genere. In questo articolo vi propongo una panoramica dei prodotti digitali con i quali decorare le pareti di casa, e come integrarli nel vostro arredo.
Decorare le pareti di casa con le proprie foto
Una delle proposte più interessanti è quella di Wanapix, che offre la possibilità di personalizzare oggetti con le proprie fotografie. La parte che ci interessa oggi è quella relativa alle foto su tela personalizzate, perfette per decorare le pareti di casa, ma anche da regalare a parenti e amici. In pratica si sceglie tra diversi layout, si carica la foto -o le foto- sul sito, si conferma l’ordine ed è fatta. Si possono creare collage, sovrapporre scritte, impaginare le foto in grafiche accattivanti. Va detto che quasi tutti i siti di stampa digitale permettono di stampare le proprie foto, ma non tutti hanno un servizio di personalizzazione.
Riproduzioni di opere d’arte su tela o su carta
Un’altro prodotto interessante, anche se non è più una novità, sono le riproduzioni di opere d’arte su tela o su carta. Alcuni siti offrono anche supporti diversi, come vetro, alluminio, plexiglas. Praticamente, si naviga il sito alla ricerca dell’opera d’arte che si vuole riprodurre, che si tratti di un dipinto o di una fotografia. Le opere sono generalmente suddivise per autore, per stile artistico e per tecnica – olio, acquarello, pastello e così via-.
Oggi è possibile anche acquistare on line un vero dipinto, scegliendolo comodamente da casa. Si tratta si un servizio offerto dal sito Bimago: si sceglie il soggetto dal catalogo on line, e lo stesso verrà realizzato da un artista che lo riprodurrà più o meno fedelmente e vi apporrà la propria firma.
Come integrare i quadri nell’ambiente
I quadri sono praticamente gli ultimi oggetti che si inseriscono in un ambiente. Per questo sarà necessario sceglierli in base ai colori, ai materiali e allo stile dell’arredo. Un ambiente classico si completa perfettamente con opere classiche, inserite in cornici importanti o riprodotte su legno. In questo caso è meglio scegliere pochi soggetti, alternando grandi e piccoli formati.
Un ambiente minimalista necessita di al massimo un paio di opere, che riprouducano soggetti minimalisti, con cornici assenti o quasi invisibili.
Va detto che la maggior parte delle nostre case presentano un arredo variegato, senza uno stile preciso. In questo caso potete scegliere soggetti anche molto diversi tra loro, creando un mix tra foto personali e riproduzioni di opere d’arte, poster con soggetti grafici, tele dipinte a mano, con o senza cornice. L’importante è mantenere una certa omogeneità tra i colori e i materiali, scegliendoli tra quelli predominanti nel vostro arredo.
Chi ha intenzione di vendere casa o comprarla in centro a Roma potrebbe aver bisogno di alcuni consigli utili per mettere a segno affari vantaggiosi. Anche se in teoria i prezzi degli immobili possono apparire un po’ svantaggiosi e dissuadere chi ha un budget limitato a disposizione, vale la pena di scandagliare il mercato alla ricerca di occasioni interessanti. Di sicuro quello della Capitale è, a livello italiano, il mercato immobiliare caratterizzato dal livello di complessità più elevato. Il costo della vita in media è abbastanza elevato, anche perché si sta parlando di una delle capitali europee più estese in superficie e con il maggior numero di abitanti. Non ci si deve stupire, pertanto, se gli immobili in vendita hanno prezzi più alti della media italiana.
Come comprare casa a Roma
Acquistare un immobile a Roma è piuttosto complicato, ma è davvero difficile riuscire a resistere alla bellezza della Capitale. Il centro storico è un’attrattiva a cui non si può restare immuni, ma non è detto che tutti abbiano abbastanza soldi per comprare casa in questa zona. Ecco perché il primo passo da compiere in previsione di un acquisto consiste proprio nello scegliere la zona di riferimento. Sotto questo punto di vista, è bene tenere conto del fatto che Roma è una città di grandi dimensioni, dove in molti casi gli spostamenti si possono rivelare molto complicati, al punto da rubare un bel po’ di tempo durante la giornata. Per questo un suggerimento prezioso è quello di puntare su un quartiere non troppo lontano rispetto al luogo in cui si lavoro, meglio se servito in maniera ottimale dai mezzi di trasporto pubblici.
La ricerca dell’immobile
Dopo aver deciso in quale zona si ha in mente di acquistare casa, poi, ci si può rivolgere a un’agenzia per provvedere alla vera e propria ricerca dell’immobile, che può avvenire anche online o tramite i giornali che contengono inserzioni e annunci dedicati. Come si è detto, il mercato di Roma è alquanto complesso, ed è per questo motivo che è auspicabile fare affidamento su un agente immobiliare. Un’altra precauzione che vale la pena di adottare è quella che prevede di verificare la quotazione di abitazioni in aree vicine a quella prescelta, con caratteristiche simili a quelle della casa che si ha in mente di comprare: dalla riqualificazione energetica dell’immobile, alla dimensione, al budget disponibile.
I migliori quartieri in cui trovare una casa di stile
È facile immaginare che in alcune zone di Roma acquistare un immobile è più vantaggioso rispetto a quel che può avvenire altrove, ed è questa la ragione per la quale occorre avere ben chiaro il tipo di budget che si ha a disposizione. Il centro storico, come è ovvio, è una delle zone più costose, con quotazioni che in media vanno oltre gli 8mila euro al metro quadro. Nel novero dei quartieri più cari, poi, ci sono Trastevere e San Pietro, ma anche Prati e Villa Borghese, senza dimenticare i Parioli, San Saba, Aventino e Piramide.
La zona di Malagrotta è, al contrario, uno dei punti di riferimento per chi è alla ricerca di una casa da acquistare a Roma a basso prezzo. Le quotazioni, in quest’area, si aggirano intorno ai 2mila euro al metro quadro. Castel Porziano e Infernetto sono altri due esempi di periferie attraenti, con soluzioni a partire da 2.500 euro al metro quadro. Ancora meno si spende a Selva Candida, a Casalotti, a Prima Porta e a Tor Bella Monaca, con prezzi compresi tra 1.900 euro e 2.300 euro al metro quadro.
Vendere casa con Casavo
Nel caso in cui si abbia l’obiettivo non di comprare ma di vendere, invece, il suggerimento è quello di affidarsi a Casavo, instant buyer immobiliare che contiene tutto il processo di vendita e lo liofilizza in pochi step. Si immagini, allora, di voler mettere in vendita il proprio immobile. In questo caso il primo passo è recarsi sul sito di Casavo e digitare l’indirizzo della casa, in modo da ottenere una prima valutazione, ovviamente gratis. A quel punto è possibile concordare con lo staff di Casavo una visita all’immobile, dopo la quale la valutazione online potrà essere modificata o confermata. In seguito a questa visita, si riceve un’offerta vincolante, che è subordinata alle cosiddette condizionisospensive, correlate alla fattibilità tecnica dei lavori di ristrutturazione e alla mancanza di vincoli di qualunque genere dal punto di vista della regolarità urbanistica. Nel giro di un paio di settimane tali condizioni vengono verificate, e così il venditore può ricevere una conferma della proposta di Casavo. A quel punto non rimane altro che formalizzare i contratti, in occasione di un incontro dal notaio, con Casavo che poi provvederà a consegnare l’importo totale della somma concordata. Casavo è presente non solo a Roma, ma anche a Milano e in altre città.
Immagina di essere a casa in un giorno di pioggia. All’improvviso, il campanello suona. Ti avvicini alla porta d’ingresso, la apri dolcemente, e ti sporgi verso l’esterno.
Non vedi nessuno, così, incuriosito, inizi a guardarti intorno. Lo sguardo cade ai tuoi piedi, su una scatola di cartone. Una scatola semplice, a base rettangolare, con uno stampo di cera chi tiene fermo uno spago bianco e poi una scritta: “Therapybox”.
Resti a guardarla per un po’, poi, curiosa, ti decidi a portarla dentro per scartarla. D’altronde, se qualcuno l’ha lasciata lì, il contenuto dovrà appartenerti.
Inizi a scartarla ed ecco, una tazza! – che bel pensiero! -. La scatola però è troppo grande per un oggetto solo, quindi infili di nuovo le mani al suo interno, ed ecco arrivare un vaso, poi un paio di cartoline illustrate, una rivista di design, un sottobicchiere..e tanti altri meravigliosi oggetti!
-Sembra una favola- ti dici.
-Tutto per me? Chi sarà l’artefice di questo pacchetto?-.
Nel frattempo, ti eri anche dimenticato della pioggia.
Questa non è una storia frutto della mia fantasia da sognatrice, bensì il racconto di una mattina trascorsa a tirare fuori da una scatola miriadi di oggetti accuratamente selezionati da Manuela di Design Therapy (la testimonianza è nell’unboxing che ho salvato qui!).
Design Therapy è uno spazio virtuale che racconta di case, arredamento e design. Manuela è una collega, insomma! Il suo blog è pieno di ispirazioni di cui fare tesoro se ami particolarmente il settore “home” o se hai intenzione di rinnovare o arredare da zero i tuoi spazi.
La Therapy box è stata pensata per deliziare gli occhi con una “dose di design”. Scartarla è davvero un’esperienza strepitosa. Una sensazione simile a quella che provavi da bambino quando qualcuno arrivava da te con un regalo.
Aprire la scatola diventa un percorso sensoriale. Tagliare lo spago è un po’ come una liberazione e sentire lo scricchiolio dell’imballaggio fa crescere le aspettative nei confronti del tanto ambito contenuto.
Il momento più bello è decisamente quello in cui afferriamo tra le mani uno dopo l’altro gli accessori e possiamo finalmente “sentirli” con il tatto, provarli e dargli un posto ed una funzione a in casa.
La Therapy box è una super scatola! Super, per via dell’insana quantità di meravigliosi oggetti al suo interno e per la squisita selezione di prodotti unici e particolari.
Prima di parlarvi di come e dove accaparrarvi un pacchetto del genere, vi lascio sbirciare un po’ al suo interno!
La tazza BFF ideata da CO•SE è in alluminio smaltato. Un omaggio all’amicizia, quella vera, che dura tutta la vita. La tazza BFF è già la mia preferita. Le sue dimensioni generose le permettono di contenere il mio doppio caffè mattutino!
La selezione è incentrata sulla celebrazione degli oggetti di uso comune, quelli che teniamo tra le mani ogni giorno con un umore differente. A loro è affidato l’arduo compito di facilitarci la vita con le loro funzioni, ma cosa succede se sono anche belli? Il risultato è sorprendentemente gradito. Preparare un caffè diventa una vera gioia se puoi gustarlo nella tazza che ti fa pensare alla tua best friend e la corsa verso il sottopentola, con il canovaccio avvolto tra le mani per non scottarti, è più lieve se al traguardo c’è un esagono colorato!
La vedete quella tipa che mi assomiglia? Si tratta di una cartolina di un set di due illustrata da CO•SE.
Le therapy box sono in edizione limitata. Ogni due mesi Manuela ce ne preparerà una nuova!
Svelerà il suo contenuto pezzetto per pezzetto, lasciandoci un po’ sulle spine, ma noi già sappiamo con quanta cura quegli articoli saranno selezionati. Il concept della Therapy Box gioca proprio sulla sorpresa.
Un vasetto in cartone riciclato, ideale per la semina o per il rinvaso di una talea in terra. Io ci ho piantato una baby Monstera Adansonii!
È una “coccola” per noi e per la nostra casa che possiamo concederci ogni due mesi.
Una sensazione super positiva che ci meritiamo, ogni tanto!
Nella TB trovi anche la rivista di Design Therapy: un concentrato di ispirazioni per i tuoi interni!
È possibile abbonarsi e, quindi, affidarsi del tutto al buon gusto di Manuela oppure acquistare quando si vuole la sua scatola delle meraviglie.
avrai diritto ad uno sconto del 10% sulla prima Therapy Box!
Le spedizioni sono aperte, quindi non ti resta che prenotare la tua box e scoprire gli altri 3 oggetti contenuti nella box, di cui ti ho tenuto all’oscuro in questo post!
Il 19 marzo cade la festa del papà, e magari non avete idee quale regalo scegliere. Ecco una selezione di oggetti di design che, oltre a essere utili, si distinguono per originalità. Dopo aver regalato al vostro babbo cravatte e profumi per anni, stupitelo con un regalo diverso dal solito.
Arredi e complementi da regalare
Tra gli arredi e i complementi che saranno sicuramente utili al vostro papà, ecco il bellissimo servomuto di Ebanisteria Meccanica. Realizzato in wenge, rovere o faggio, è caratterizzato da linee che coniugano armoniosamente tradizione e modernità. La gruccia è un modello dei primi del Novecento, reinterpretata in versione bicolore. La stecca, sempre in legno, è sorretta da un’asta in acciaio che crea un piacevole contrasto. Questo servomuto è adatto sia ad ambienti classici che moderni e il vostro papà lo apprezzerà per la sua praticità.
Per il suo angolo studio, perché non pensare ad una lampada portatile, come DINA+ di Rotaliana. Si tratta di una piccola abat-jour a luce LED, realizzata in policarbonato e alluminio. La particolarità di questa lampada è che si può installare ovunque, anche in esterno, visto che è alimentata da una batteria al litio. Inoltre, Dina+ è dotata di una presa USB per caricare dispositivi come telefono o tablet.
Se vostro padre lavora da casa, sarebbe utile regalargli una sedia da ufficio ergonomica, come Skate prodotta di Sitland. Skate è caratterizzata da uno schienale snello dalle forme sinuose e da un’ampia seduta. Grazie alla sua elevata flessibilità, si adatta ad ogni movimento del corpo, e risulta comoda anche dopo molte ore di lavoro.
Per un angolo ufficio in casa completo, invece, meglio puntare sulle proposte di Thonet, un classico. Elegante e adatto sia ad ambienti classici che moderni, la scrivania S 1200 porterà un tocco di classe nello studio o in soggiorno.
Festa del papà con gli accessori sempreverdi
Un accessorio sempre utile è senz’altro il calzascarpe. Può sembrare un regalo un po’ scontato, ma il modello Castello di Pieces of Venice, disegnato da Giulio Iacchetti è un oggetto che non passa inosservato. Comodo e maneggevole, grazie al lungo manico, è realizzato in legno di rovere di recupero. Inoltre, grazie al supporto in legno, si trasforma in una piccola scultura, che può arredare con originalità l’ingresso di casa.
Per finire, tra gli accessori che il vostro babbo apprezzerà ci sono i set di asciugamani e accappatoi di Gabel e Somma, al 100% ecosostenibili. Realizzati in Italia con filati provenienti da colture biologiche, sono caratterizzati da un alto standard qualitativo. La nuova collezione 2021 si distingue per le fantasie ispirate alle nuove tendenze, ideali per dare una sferzata di novità alla camera da letto.
Collezione Memoria by SommaCollezione Scilla by Gabel
Sembra semplice da dire, ma arredare casa per molti è un vero dilemma
“mi piace lo stile industrial , ma anche quello vintage” ,
“vorrei il parquet, ma amo la resina”,
“la cucina la voglio calda e accogliente ma adoro l’effetto metallico”,
Insomma,
Come fare per arredare casa e non sbagliare?
Chi mi conosce sa che per me non esistono regole, ci sono solo alcuni aspetti da considerare e consigli pratici da seguire.
Arredare casa : di cosa tener conto?
Per arredare casa, la prima cosa da fare è
1) preparare un elenco di tutti i generi che ci piacciono, proprio come fosse la lista della spesa, ed eliminare man mano quello quello che ci convince meno,
In che modo?
Prendiamo per esempio lo stile shabby, quali sono gli aspetti di questo genere che vi piacciono? Tutti? Insomma c’è qualcosa che cambiereste?
Mobili dall’ effetto “sciupato “?
Colori tenui?
E dello stile industriale? Siete convinti di volere tubi a vista, mixare ferro, cemento e legno e mattoni a vista ?
O che ne dite dello stile moderno ? Tutto liscio, lucido , definito, un po’ freddo?
Qualcuno starà pensando “ma io voglio una casa che possa mixare tutti gli stili che mi piacciono “
Niente paura,
è la conclusione a cui giungono in molti, per questo è meglio fare un elenco, eliminare ciò che non convince e poi partire con le scelte.
2)fare un secondo elenco , quello più importante , che riguarda leproprie esigenze
single ?
coppia?
famiglia numerosa?
figli grandi o piccini?
animali in casa?
smart working?
quanto tempo trascorrete in ogni stanza?
chi cucina?
zona relax?
vi piace la compagnia e siete soliti invitare parenti ?
studio, stanza degli ospiti, quali sono le esigenze oltre a quelle abituali ?
l’elencazione potrebbe essere molto lunga o brevissima ,
non tutti abbiamo uguali necessità.
Arredare casa: mix and match
Siete tra quelli che hanno deciso che lo stile della propria casa sarà un mix and match, insomma vi piace l’idea di mescolare tra vari generi?
Bene, ecco qualche consiglio :
Non esagerare
va bene mischiare , ma atteniamoci ad un paio di tendenze,
Non fare di testa propria
per quanto riviste e social possano aiutare, spesso, non essendo del mestiere, il rischio è di creare confusione, quindi,
se volete ottenere un buon risultato, affidatevi a qualcuno che ne sa più di voi in fatto di arredi, tendenze..
Fissate un budget
questo è fondamentale per capire quali materiali utilizzare e con quali finiture.
Dunque ,
lo stile mix and match, lo dice il termine stesso “mescola” più generi per crearne uno unico ed inconfondibile,
il proprio.
In questa prima parte della mia guida per arredare casa, vi darò qualche dritta sui vari generi che si possono mischiare bene tra di loro.
Mix & Match: classico e moderno
Questo tipo di stile, spesso è sinonimo di “risparmio economico”,
infatti,
per arredare casa in questo modo, vengono spesso utilizzati mobili già in uso, magari ereditati, come vecchi tavoli, madie, sedie antiche, comò d’epoca,
in sostanza mobili di cui disponiamo , che non dobbiamo comprare, ma ai quali daremo nuova vita.
Uno dei rischi di questa scelta però, è il sovraffollamento della casa,
nel senso che,
disporre di molti mobili e volerli utilizzarli tutti si può, dipende però da quanto spazio abbiamo a disposizione.
Se consideriamo una casa dalle misure “normali” (che poi la normalità non si sa mai qual’è)
allora, é meglio verificare come sistemare ogni pezzo a disposizione, per evitare di dar vita ad un ambiente confusionario e disordinato.
Fortunatamente però, chi ama questo mix tra classico e moderno ha un vantaggio rispetto ad altri generi,
Spesso infatti,
I mobili antichi, d’epoca o comunque datati, possono svolgere funzioni diverse rispetto a quelle d’origine ,
Prendiamo ad esempio un comò ,
Quante volte vi è capitato di trovarlo in una sala da pranzo come fosse una credenza per tovaglie?
e nell’ ingresso di casa? Per abbellire e per riporre sciarpe, chiavi, borse
Un baule?
A volte i baule vengono riutilizzati come tavolini davanti ad un divano,
Oppure come porta scarpe in ingresso,
insomma, come si sente dire spesso, un pezzo classico o antico , trova sempre il suo posto in casa,
Perciò,
Con un po’ di creatività ed eleganza si può creare uno stile mix & match d’effetto.
Arredare casa : vintage e pop
Appassionati degli anni ’50 e ’60?
Vi piacciono i mobili in legno vintage ma anche i colori sgargianti?
Lo stile vintage -pop è pronto per entrare nelle vostre case.
contrasti cromatici, forme “abbondanti ” che si mischiano alle linee pulite del design di altri tempi, un mix tra plastica e legno,
Sto parlando di una delle tendenze più trasgressive dell’ interiordesign,
Chi vuole adottare questo stile per la propria casa è disposto ad esagerare,
Anche in questo caso però meglio non abbondare con i pezzi di design, ne tanto meno con i colori,
Meglio focalizzarsi su pochi elementi e concentrarsi su un paio di tonalità di colore ,
evitando così l’effetto mercatino dell’ usato.
Come creare un effetto wow?
Il living è l’ambiente che più si presta alle ambientazioni,
Questo perché è il luogo del relax, degli incontri, spesso il punto focale della casa.
Per adottare questo genere potete scegliere tra divani e poltrone “formose” e colorate, abbinate a madie in legno lucido con piedi alti,
Carta da parati con decori geometrici che fanno da sfondo ad uno scrittoio in legno la cui seduta è un pouf dai colori sgargianti
in sostanza è come immaginare la casa dei nonni degli anni ’60 dai colori un po’ “spenti” rallegrata con pezzi dal design chiassoso
Occhio alle dimensioni però,
Lo stile pop è ingombrante in tanti aspetti.
Industrial e shabby chic ?
Vi piace lo stile shabby ma non vi piacciono tutte le sue sfumature?
Insomma volete uno stile consumato, non troppo romantico e un pò ruvido?
Industrial shabby è la parola d’ordine.
Per creare questo stile è necessario abbandonare un pò del romanticismo dello stile shabby,
no a fiori, merletti, e tonalità pastello ,
quello che serve per un mix perfetto ?
la mascolinità dello stile industriale per pareti e pavimenti con mattoni a vista e cemento
il tocco retrò di complementi d’arredo , con una poltrona bergère e delle ceramiche adagiate su un tavolino
tessuti naturali per cuscini e tende
ferro, tubi a vista, colori scuri che si mischiano a tonalità chiare
Arredare casa in stile etnico e ..
Quanto ci manca viaggiare? scoprire culture nuove e portare un “pezzo ” del nostro ultimo viaggio in casa?
Ecco,
lo stile etnico ci permette di essere in luoghi lontani , di mischiare la nostra cultura a quella degli altri e di immaginare di essere in posti unici in cui abbiamo lasciato una parte di noi .
Questo stile si può mischiare a qualsiasi altro genere presente in casa,
ovviamente però,
come per tutti i mix & match, deve esserci un senso ,
quindi, non basta appendere una maschera africana o metter un nargilè in vetrina.
Per far si che lo stile etnico si introduca in casa , bisogna aver passione per i colori, per il legno, per i materiali naturali in genere, per tutte le cose artigianali.
Come fare allora?
Scegliere gli elementi giusti è indispensabile,
Arredare casa con un mix in stile etnico cosa vuol dire?
Innanzitutto dire etnico è generico,
quando si parla di etnia , si parla di un gruppo di persone che hanno in comune la stessa cultura, gli stessi linguaggi, religioni, costumi,
perciò,
non è detto che ci piacciano tutti i generi e i costumi di una sola etnia,
magari amiamo l’Africa e la Cina,
o più semplicemente ci piace viaggiare e ci piace avere in casa un pezzo per ogni luogo visitato,
per questo motivo la scelta d’inserire complementi d’arredo che trovano la giusta collocazione è importante.
Il consiglio vi do , è quello di studiare bene l’involucro , la scenografia della vostra casa, ovvero le pareti,
meglio privilegiare i colori neutri e dare un tocco di etnico ad una sola parete, magari con una carta da parati che rievoca i luoghi a cui vogliamo ispirarci,
oppure con dei colori che lo caratterizzano , ma sempre e soltanto in maniera minima,
questo perché è importante che si crei armonia con tutto il resto .
Per quanto riguarda l’arredamento ci sono due strade da seguire,
la prima è quella di arredare un solo ambiente della casa in questo stile, come ad esempio una parte della zona living, la camere o il corridoio,
l’altra è quella di osare,
in fine dei conti , come vi ho detto, arredare casa con uno stile mix & match vuol dire creare un genere unico e proprio,
l’importante è che ci faccia star bene, che sia di nostro gusto e che ci faccia stare in armonia.
Nel prossimo articolo di questa” guida per arredare casa” vi darò qualche dritta su come disporre i mobili e scegliere le dimensioni .
Sostituire finestre e porte finestre obsolete con modelli di ultima generazione è un intervento fondamentale nella riqualificazione energetica che rientra nel Superbonus 110%.
I serramenti vecchi causano dispersioni termiche con conseguente aumento delle bollette, sia per il riscaldamento nella stagione invernale e sia per la climatizzazione de mesi estivi. La scelta di sostituirli con modelli più moderni e performanti permette di aumentare il comfort domestico e di ridurre il costo delle bollette, apportando benefici anche al pianeta con un netto calo delle emissioni nocive in atmosfera. Per questo motivo, la sostituzione con infissi di ultima generazione rientra tra gli interventi che si possono detrarre nel Superbonus 110%, a patto che sia associata ad altre opere di ristrutturazione per migliorare l’efficientamento energetico dell’edificio. Così facendo è possibile recuperare interamente la spesa sostenuta.
Infissi moderni e più performanti: i materiali
Finestre e porte finestre hanno un ruolo importante per il risparmio energetico. Un parametro importante per valutarle è la trasmittanza termica, ovvero il flusso di calore medio che passa, per metro quadrato di superficie, attraverso una struttura che delimita due ambienti con temperatura diversa. Un serramento è tanto più isolante termicamente quanto più basso è il valore di trasmittanza termica.
Finestre e porte finestre sono composte da un telaio costituito da un profilo realizzato i diversi materiali quali legno, alluminio e pvc, utilizzati da soli oppure abbinati tra loro, sommando i vantaggi di ciascuno. Il legno utilizzato è quello lamellare, a più strati incollati e pressati per renderlo inderformabile. Trattandosi di un materiale isolante spesso viene usato per il lato interno del serramento, abbinato a pvc o alluminio. Il legno è proposto in diverse essenze e finiture per adattarsi a qualsiasi stile di arredamento. Il pvc, invece, è un polimero termoplastico riciclato, ottimo isolante termico e acustico. Internamente è rinforzato con l’acciaio e con un sistema di camere d’aria nei profili che evitano dispersione termica. L’alluminio, invece, è un materiale resistente agli agenti atmosferici, non richiede una manutenzione particolare e deve essere a taglio termico, con un sistema di camere riempite con del materiale isolante che impediscono la dispersione del calore e la formazione di condensa.
porta finestra Schuco AWS 75 PD.SI. con apertura verso l’esterno
Finestre e Porte finestre Schuco in alluminio
Oggi i serramenti sono diventati un vero e proprio elemento di design infatti, quando si ristruttura casa, sono gli stessi architetti e interior designer a suggerire quale modello è più adatto al contesto, forti anche del fatto che la ricerca ha abbattuto limiti e luoghi comuni e che si può avere una finestra in legno con grandi prestazioni tecnologiche e poca manutenzione, come le finestre in alluminio proposte da Schuco.
Tra le tante soluzioni proposte dall’azienda troviamo il modello Schuco AWS 75 PD.SI. Si tratta di una finestra in alluminio appositamente progettata per unire in una sola soluzione performance termoacustiche, design minimalista ed elevata trasparenza.
finestre panoramiche Schuco AWS 75 PD.SI.
Perfettamente in linea con le tendenze dell’abitare contemporaneo, questo modello è caratterizzato da profili estremamente sottili, che consentono di massimizzare la quantità di superficie vetrata e di aumentare la quantità di luce naturale all’interno delle stanze. Linearità e leggerezza estetica sono dovute anche all’anta a scomparsa, il cui telaio fiso ricopre completamente quello della parte apribile, ottenendo un effetto di completa uniformità visiva. Il design pulito è valorizzato dalla maniglia senza rosetta proposta anche nella versione con serratura a chiave, per garantire una resistenza antieffrazione in classe RC2. Con Schuco AWS 75 PD.SI si possono realizzare aperture di grandi dimensioni, con larghezza fino a 1450mm e altezza fino a 2500 mm.
finestra e portafinestra in alluminio Schuco AWS 90 BS.SI
Un altro modello da tenere in considerazione è la finestra in alluminio con anta a scomparsa Schuco AWS9 90 BS.SI, anch’essa pensata per massimizzare la superficie vetrata e l’ingresso della luce naturale. I profili sottili scompaiono all’interno dei profili del telaio, lasciando a vista soli 77 mm di alluminio. Il design minimalista permette non solo di portare più luce naturale dentro casa, ma anche di inserire il serramento in qualsiasi contesto. Le finestre Schuco Block System con anta a scomparsa sono caratterizzate da una soglia ribassata di soli 25mm e dotate di accessori antieffrazione per aumentare la sicurezza. La tecnologia e le apparecchiature a scomparsa Schuco SimplySmart permettono inoltre di sfruttare al massimo le aperture delle ante fino a 180° o di gestirle a 90° grazie ai limitatori di apertura.
portafinestra SCHÜCO AWS 90.SI con apparecchiatura per accesso facilitato
Infissi di ultima generazione: le certificazioni
Oltre alla normativa europea UNI EN 14351 che stabilisce le caratteristiche prestazionali delle finestre e delle porte esterne pedonali e alla EN 16034 che si occupa delle caratteristiche di resistenza al fuoco e di controllo fumo per porte pedonali e finestre, esistono altre certificazioni in materia, di carattere volontario. L’Agenzia CasaClima ha istituito la certificazione Finestra Qualità in cui rientrano quei prodotti con alto standard qualitativo secondo i criteri di sostenibilità promossi dall’ente (sul sito è presente l’elenco delle aziende che rientrano in questi standard). Per la posa, inoltre, di fondamentale importanza è la norma UNI 11673 che stabilisce: come si deve fare la progettazione del giunto di posa al fine di avere prestazioni non inferiori a quelle delle ante, le caratteristiche dei materiali e come risolvere le situazioni di criticità nel caso di sola sostituzione dei serramenti.
Quante volte ti capita di cacciare fuori dal bagno tuo marito o i tuoi figli perchè non hai finito di prepararti per uscire di casa e ti devi ancora truccare? Quante volte capita di fare le cose di fretta, oppure la luce naturale o artificiale presente non è adatta per truccarti? Ecco che arriva la necessità di creare un angolo beauty tutto per te.
Uno spazio comodo e ben organizzato, un mini centro estetico tutto per te, in cui prepararti e truccarti in libertà, senza bisogno di stressare o essere stressata dagli altri.
Il tempo per se stessi è fondamentale e quando si ha una famiglia, spesso questo tempo è davvero limitato. Quindi perchè non provare a rendere davvero di qualità quel poco tempo a disposizione solo per te stessa. Sto parlando ad esempio del momento in cui ti trucchi la mattina; non devi farlo sempre di fretta, con stress e col rischio di arrivare tardi al lavoro.
Organizza la tua giornata, fin dal momento in cui apri gli occhi, e ritaglia il tempo necessario per ogni cosa, in modo da portarle a termine con calma e tranquillità.
Oggi ti racconto, attraverso 4 consigli, come rendere speciale il momento in cui ti trucchi la mattina e creare così un’occasione di tranquillità e relax per la mente. Ho iniziato questo articolo illustrandoti una problematica che spesso si presenta: Quante volte ti capita di cacciare fuori dal bagno tuo marito o i tuoi figli perchè ti devi truccare? Ecco il mio primo consiglio:
CONSIGLIO #1
Location diversa dal bagno
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A meno che tu non abbia un bagno personale in camera, esci dal bagno! Crea il tuo angolo beauty in un’altra zona della casa, che non sia il bagno. La camera da letto ad esempio è perfetta: un tavolino, una mensola, un ripiano dentro all’armadio. Osserva la tua camera da letto e medita su dove potresti ricavare la tua nuova oasi di bellezza.
CONSIGLIO #2
Decluttering
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Prima di organizzare lo spazio è bene capire la quantità di trucchi e accessori che possiedi e per capirlo bene è necessario fare un pò di sano decluttering. Fai una cernita di tutti i trucchi, pennelli, smalti, pinzette, lime per unghie, forbicine, ecc… Per ognuno di questi chiediti:
lo utilizzo spesso?
è in buono stato e non scaduto?
Se hai risposto no alla prima domanda, valuta se è veramente necessario conservarlo.
Se hai risposto no alla seconda domanda, allora è sicuramente il caso di eliminarlo.
A meno che tu non sia Clio Make Up, non dovresti avere una quantità eccessiva di prodotti
CONSIGLIO #3
Organizer
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Ora che hai fatto una bella selezione è arrivato il momento di organizzare i tuoi prodotti, in maniera carina e funzionale. Acquista uno di questi organizer (in fondo all’articolo ti lascio un pò di link), personalmente preferisco questi trasparenti e con profondità diverse. Prima dell’acquisto ti consiglio di visionare bene gli oggetti da organizzare e capire che caratteristiche e dimensioni deve avere il tuo nuovo organizer. Ad esempio hai molti rossetti o smalti? Allora ti occorrono tanti spazi poco profondi. Hai tanti pennelli? Allora ti occorrono vani più profondi. Hai capito cosa intendo?
CONSIGLIO #4
Specchio con luce
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Bene, adesso che hai riorganizzato tutto il necessario per il trucco, ti manca l’ultima cosa fondamentale: un specchio con luce led integrata. Sembra scontato ma per truccarsi bene, bisogna vederci bene. Anche in questo caso in commercio si trovano tanti specchi da tavolo (in fondo all’articolo ti lascio un pò di link). Personalmente li trovo molto comodi e utili, inoltre fanno molto “camerino” e per 5 minuti puoi sentirti come una vera vip!
Io ho realizzato il mio angolo beauty in un ripiano dentro all’armadio. E devo dire che da quando ce l’ho, la mia vita è cambiata!
Tu ce l’hai il tuo angolo beauty? Vorresti crearne uno? Ti ho fatto venire la voglia, vero
Beh intanto ti lascio i link che ti ho promesso di alcuni accessori utili per creare il tuo piccolo angolo beauty.
Organizer
Luce led
Fammi sapere se e come deciderai di creare la tua piccola oasi di bellezza e sentirti come una vera vip.
Ci vediamo la prossima settimana con un nuovo articolo.
P.S. Se desideri un consiglio personalizzato alle tue esigenze, dai un’occhiata ai miei servizi.
Le soluzioni d’arredo per un bagno in stile minimal
La scelta dell’arredo bagno non si limita unicamente alla ricerca di prodotti funzionali. Oggi, infatti, il design delle soluzioni per l’arredamento della stanza da bagno è sempre più al centro dell’attenzione.
Per chi predilige uno stile minimal deve necessariamente puntare su elementi d’arredo caratterizzati da semplicità, ordine e sobrietà cromatica. I bagni in stile minimalista sono, infatti, contraddistinti da equilibrio architettonico e materiali leggeri, perfetti per creare un’armonia visiva attraverso colori neutri come il bianco, il beige, il marrone o il grigio. L’arredo sospeso o valorizzato da una struttura leggera, per esempio in alluminio, trasmette ordine, pulizia e leggerezza, peculiarità del minimalismo.
Qui di seguito, una selezione di composizioni Arbi Arredobagno da cui trarre ispirazione
Profilo lineare e rigoroso per la composizione Inka 01 costituita dalla base portalavabo in finitura Rovere Hockey, con basamento in alluminio Nero, abbinata al lavabo Consolle Ypsilon, design Meneghello Paolelli Associati, in Tekno Geacril Bianco opaco. La specchiera Shape dalle forme morbide dona movimento all’ambiente.
La proposta Code Wave, perfettamente in linea con gli attuali trend dell’arredo bagno orientati a creare ambienti con una forte vocazione al design minimalista e al benessere, si distingue per una elevata componibilità e per la raffinatezza dei materiali. La modularità del progetto permette un’estrema flessibilità nella progettazione, offrendo un altissimo livello di personalizzazione per dar vita a realizzazioni “sartoriali” in grado di soddisfare qualsiasi esigenza d’arredo e di gusto personale.
Nella composizione Teso 04, il mobile laccato con piano top in tekno Deimos Bianco opaco e lavabo integrato Ypsilon è il dominatore incontrastato, grazie alle sue linee essenziali e squadrate. L’assenza di maniglie e il basamento in alluminio bianco donano alla proposta una sensazione visiva di leggerezza e compattezza. La specchiera Light con faretto valorizza l’intero ambiente.
Lo stile minimal si sposa benissimo con la concezione moderna di lavabo, dove le linee si fanno sempre più sottili, come nella composizione Inka 18 in cui il lavabo d’appoggio Milù in Tekno Geacril Rosso Casale mette in risalto il piano naturale in Noce Nativo. La base e i pensili in finitura Masieri e la specchiera Light con profilo in alluminio Nero completano l’arredo.
Modernità dei volumi, essenzialità dei dettagli e ampia possibilità di personalizzazione. Inka è una delle collezioni più ricche e versatili di Arbi Arredobagno, tra libertà di composizione e nuove finiture.
Moderni e di tendenza, i melaminici termostrutturati riprendono la matericità del legno e della pietra, rendendo Inka una valida soluzione che unisce un prezzo competitivo a una linea pulita e moderna, facilmente adattabile in qualsiasi stanza da bagno e in grado di creare ogni volta ambienti unici e coinvolgenti.
Da quando vi ho svelato i gesti ed i comportamenti che hanno trasformato il mio pollice nero in un pollice verde, non ho mai smesso di mostrarvi, su Instagram, le mie adorate piante.
La sensibilità nei confronti delle piante, da parte degli home lovers sta crescendo esponenzialmente, complice il momento storico, che ci tiene lontani dalla natura facendoci venire voglia di portarne un po’ idoor.
Le domande più gettonate che mi vengono rivolte in direct, infatti, sono incentrate sulla regina indiscussa delle nostre giungle domestiche: la Monstera Deliciosa.
Ho pertanto pensato di “deliziarti” con un post per conoscere questa maestosa pianta.
A proposito! Oggi, come ogni lunedì, si celebra il #monsteramonday. In questa occasione tutti gli orgogliosi proprietari di una Monstera si riuniscono virtualmente scambiandosi le testimonianze fotografiche delle crescite dei loro esemplari. Quindi, se hai una pianta del genere Monstera, posta la sua foto su Ig con il tag #monsteramonday. Segui l’hashtag per non perderti neanche una foto!
La Monstera Deliciosa è sulla bocca di tutti i plant lovers, ma lo è stata anche negli anni ‘80/’90. Gli esemplari sopravvissuti alla prima ondata del trend, hanno ormai foglie gigantesche e fenestrate. Sono proprio queste caratteristiche delle foglie a mandare in visibilio tutti gli estimatori di questa pianta. Non è un caso che il nome scientifico la ragguagli ad un mostro, un mostro meraviglioso, a quanto pare, ma molto, molto grande! L’aggettivo “deliciosa” invece, si riferisce ai frutti, commestibili e molto appetitosi che la pianta produce in natura.
La Monstera è originaria dell’America centro-meridionale, dove cresce gioiosa e bucherellata in un clima caldo e ad alto tasso di umidità. Per sostenere il suo andamento strisciante si appoggia ad alberi o altri sostegni naturali ai quali si tiene stretta mediante le sue robuste radici aeree.
Per tirare su una Monstera felice in un ambiente domestico è necessario andare incontro alle sue esigenze, trovandole un posto in cui si senta davvero a casa! Puoi ricavare uno spazio per lei, a ridosso di una finestra. La luce copiosa aiuterà a rendere la sua crescita rigogliosa. La Monstera tollera il sole diretto, basta abituarla gradualmente ad accogliere i raggi solari. 10 minuti in più ogni giorno basteranno per farle prendere confidenza con il sole. C’è da precisare, quanto, nonostante il suo amore sconfinato per la luce brillante, la Monstera riesca a vivere serena anche in un ambiente non troppo luminoso.
Nostalgica delle sue origini tropicali, necessita un buon tasso di umidità ambientale. Per ovviare all’aria delle nostre case, asciugata dai caloriferi d’inverno e dal caldo d’estate, è bene nebulizzare frequentemente dell’acqua (meglio se non calcarea) sulla sua verde chioma utilizzando un semplice spruzzino.
La pianta più cool del momento appartiene alla famiglia delle Araceae, e, come molte piante di questa specie, ha un comportamento rampicante. In casa, possiamo aiutarla ad assumere un portamento verticale inserendo nel vaso un palo muschiato al quale fissare – con del fil di ferro o dello spago – i fusti principali. Oltre alle radici “tradizionali” la Monstera sviluppa anche scenografiche radici aeree. Si riconoscono con facilità, perché più scure, ruvide e robuste di quelle da terra. In più, si manifestano palesemente con il loro andamento, che tende a fuoriuscire dal vaso o ad avvicinarsi al palo. Se queste radici indisciplinate non ti piacciono, puoi convertirle in radici da terra, infilandole con gentilezza nel panetto di terra. In alternativa puoi accorciarle leggermente o avvolgerle delicatamente attorno al palo muschiato.
Le piante, quando hanno sete, cambiano aspetto. Imparerai a riconoscere con un solo sguardo il momento in cui la tua Monstera ti chiede dell’acqua. Fino a quel momento, per non eccedere con le innaffiature, potrai utilizzare un igrometro, uno strumento meccanico ed economico che conosce bene il linguaggio delle piante!
Puoi dare acqua, nel caso della Monstera, quando la lancetta scende al di sotto del livello 3. Ricorda, se sei in dubbio, che è sempre meglio dare meno acqua che esagerare. L’eccesso idrico potrebbe portare al temutissimo ed irreversibile marciume radicale. Se vuoi fare a meno dell’igrometro, lascia asciugare tutto il panetto di terra (non solo la superficie) tra un’irrigazione e l’altra.
Approfitta del momento dell’innaffiatura per fare una bella doccia alle fogliolone. Asciuga, poi, l’acqua in eccesso. Le foglie sono coperte da pori dai quali la pianta respira. È importante, dunque, che questi siano sempre liberi da polvere e sporcizia. Inoltre, le docce frequenti scoraggiano, seppure in parte la comparsa dei terribili parassiti.
Per sconfiggerli è bene adoperare prodotti specifici e prevenire attacchi futuri con trattamenti sistemici.
Come ogni mostro che si rispetti, la tua Monstera avrà fame oltre che sete! Nutrila regolarmente con del concime liquido per piante verdi. Segui sempre le istruzioni riportate sulla confezione, ma diminuisci leggermente le dosi d’etichetta.
Puoi pensare di rinvasare la tua Monstera solo quando le radici (quelle da terra, sia chiaro) escono dai fori di drenaggio del vaso (elemento assolutamente necessario per una corretta irrigazione). Scegli un vaso solo di poco più grande, la Monstera ama dimorare in contenitori di dimensioni “raccolte”.
Scegli sempre un substrato ben drenante ed arieggiato per il tuo mostro verde! Mescola al terriccio una buona parte di perlite, un po’ di argilla espansa e, perché no, qualche sfilaccio di sfagno.
Croce e delizia di questa pianta, sono le fenestrature, ovvero le tipiche aperture che caratterizzano le foglie di Monstera Deliciosa. Bene, la verità è che la pianta nasce con foglie a forma di cuore (la mia baby Monstera, nel post qui sotto)intere e non bucherellate. Solo dopo un paio di anni di età della pianta, si potrà assistere alla nascita delle prime foglie fenestrate. Più la pianta diventerà matura, più le foglie presenteranno intagli e fori. Non ci sono formule magiche da recitare per avere foglie forate, solo tanta cura e pazienza!
Se vuoi donare ai tuoi più cari amici una Monstera, a partire dalla tua pianta, puoi ricavare una talea. Ti basterà procurare un taglio netto al di sotto di un nodo (il punto di intersezione delle partenze di due foglie) ed immergere la talea così ottenuta in acqua, per qualche mese. Quando le radici saranno carnose e lunghe potrai rinvasare la tua nuova piantina e offrirla in dono a chi vuoi.
P.s. Quest’anno curerò una rubrica dedicata alle piante da interno sul magazine Nytliv. Le mie mini-care guides saranno accompagnate da una splendida illustrazione a cura di @illustrazionilaura. Il primo appuntamento, sul numero di Febbraio, è stato proprio dedicato alla Monstera Deliciosa. Segui @nytliv per non perdere neanche un appuntamento di #piccolabotanicaillustrata.
I doveri ed i poteri di un amministratore di condominio sono ampi, alcuni sono stati attribuiti dal codice civile, mentre altri derivano dalla prassi. Gran parte dei doveri di un amministratore riguardano, principalmente, l’assemblea di condominio e il suo dovere di convocarla ed eseguire le delibere assembleari.
L’elenco di tutti i poteri e doveri di un amministratore è redatto negli artt. 1129 e 1130 del codice civile. Si tratta di una lista che fornisce in modo dettagliato le attività che un amministratore di condominio è tenuto a porre. I poteri delineati dalla legge appartengono, per diritto, sia ad un amministratore incaricato dai condomini, sia ad uno incaricato dall’autorità giudiziaria.
Tuttavia scegliere questa figura non è così semplice, per questo è consigliabile rivolgersi ad uno studio di amministrazione in grado di consigliare ed individuare un amministratore di condominio a Roma, Milano o in qualsiasi città sia necessario.
I doveri di un amministratore di condominio
In base all’art. 1130 del codice civile, l’amministratore deve rispettare tutti i suoi doveri, tra cui:
Eseguire le deliberazioni dell’assemblea e convocarla annualmente per l’approvazione del rendiconto condominiale;
Disciplinare l’uso delle parti comuni e la fruizione dei servizi nell’interesse comune, in modo che ciascun condomino possa goderne nel migliore dei modi.
Riscuotere i contributi ed erogare le spese occorrenti per la manutenzione ordinaria delle parti comuni;
Compiere gli atti conservativi relativi alle parti comuni;
Curare la tenuta del registro di anagrafe condominiale ed eseguire gli adempimenti fiscali.
Curare il registro dei verbali delle assemblee, il registro di nomina e revoca dell’amministratore e il registro di contabilità.
Conservare tutta la documentazione sulla propria gestione condominiale:
Fornire ai condomini che ne fanno richiesta l’attestazione relativa allo stato dei pagamenti degli oneri condominiali;
Redigere il rendiconto condominiale annuale della gestione e convocare l’assemblea per la relativa approvazione entro 180 giorni.
Il regolamento condominiale può sottrarre all’amministratore il potere di decidere autonomamente il compimento di eventuali atti conservativi dei diritti inerenti alle parti comuni dell’edificio, per conferirlo esclusivamente all’assemblea.
I poteri dell’amministratore
L’amministratore di condominio ha poteri di rappresentanza e gestione e poteri di amministrazione in senso stretto e in senso lato, riguardanti le parti comuni del condominio. Per legge, l’amministratore è legittimato ad ogni azione reale o provvisoria riguardante le parti comuni dell’edificio, comprese le parti esterne dello stabile condominiale, purché adibite all’uso comune.
L’amministratore può anche ricevere degli incarichi occasionali da parte dei singoli condomini, tuttavia, è importante che l’attività da svolgere non sia in contrasto con gli interessi collettivi dei condomini. All’amministratore è anche riconosciuto il potere di effettuare delle verifiche negli appartamenti, per constatare la parità di godimento dei beni e/o servizi erogati.
Un amministratore di condominio è legittimato a far valere in giudizio le norme del regolamento condominiale, purché siano rivolte a tutelare l’interesse generale al decoro, alla tranquillità ed all’abitabilità dell’intero edificio. Per le infrazioni al regolamento di condominio può essere stabilito il pagamento di una somma fino a euro 200 e, in caso di recidiva, fino a 800 euro.
L’obbligo di convocare l’assemblea di condominio
Secondo l’articolo 1130 del codice civile, l’amministratore non ha solo il dovere di eseguire le delibere emanate dall’assemblea, ma anche quello di convocare un’assemblea per decidere questioni riguardanti il condominio.
L’assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta l’anno, mentre l’assemblea straordinaria può essere convocata ogni qualvolta ci sia una necessità. Un’assemblea può essere convocata se ne fanno richiesta almeno 2 condomini che rappresentano ⅙ del valore dell’edificio ed in tal caso, l’amministratore deve provvedere entro 10 giorni dalla richiesta.
L’avviso di convocazione deve contenere la specifica indicazione dell’ordine del giorno e deve essere comunicato almeno 5 giorni prima della data fissata, a mezzo di posta raccomandata, posta elettronica certificata o tramite consegna a mano.