Incrociate, intrecciate, a cipolla, a sciabola, tornite, a forcina, perimetrali o centrali: le gambe dei moderni tavoli da pranzo e per soggiorno sono un elemento di design che non passa inosservato.
Progettati per stupire e curati nei minimi particolari, piedi e basi assumono un ruolo chiave nella decorazione del salotto o della sala da pranzo al punto che – e i designer lo sanno – modelli sempre più stravaganti o emblematici dello stile minimalista vedono la luce per diventare autentici simboli di lusso moderno.
Gambe, piedi e basi da tavolo: i modelli
Dalle tradizionali gambe dritte alle modernissime hairpin legs, passando per i modelli a spillo o i supporti a tondino in stile Tour Eiffel, le basi dei tavoli danno prova di una certa versatilità.
Poliedrici nelle forme e insoliti nell’uso dei materiali, uno o più piedi giocano con i contrasti, la geometria e la gravità per infondere nella zona giorno uno spirito decorativo – e giocoso – senza pari, particolarmente apprezzato anche nei contesti contract di livello.
Il segreto del loro successo è la presenza scenica, che fa di basi scultoree e originali dei complementi decorativi autentici e unici nel loro genere, perfezionati e nobilitati da lavorazioni artigianali, finiture di pregio e colori d’accento.
Come dice il nome, i tavoli con gamba centrale sono caratterizzati da un supporto unico che, da solo, si fa carico del sostegno del piano. Più o meno tradizionale a seconda dei modelli, il mono-piede può assumere le sembianze di una sfera, un cilindro, una scultura metallica traforata, un insieme di gambe singole vicine tra loro o una base tipo Tulip, celeberrimo tavolo icona del design moderno che – dagli anni 50 in poi – diede il via alle sperimentazioni successive.
Ma, poiché non si vive di sola estetica, la resa scenografica delle suntuose basi porta con sé un vantaggio di tipo funzionale.
Posizionata centralmente sotto il top, la gamba centrale lascia infatti ampio spazio libero per godere di un comfort di seduta impareggiabile.
Tavoli con gambe perimetrali
Una definizione un po’ tecnica per dei modelli decisamente noti al grande pubblico. Si definiscono perimetrali le tradizionali gambe del tavolo, ovvero quei sistemi di sostegno costituiti da 4 piedi posizionati ognuno in corrispondenza di un vertice del piano.
Dritti, sottili e affusolati, o ancora inclinati, fresati, intagliati, triangolari, bombati, i classici piedi da tavolo trovano una valida alternativa nelle gambe a slitta. Si tratta di supporti rettangolari o trapezoidali dal design minimalista e dalla resa estetica leggera, spesso associati a uno stile di ispirazione industriale e solitamente installati in corrispondenza dei lati corti.
Tavoli con gambe incrociate o intrecciate
Cerchi concentrici che danno un senso di movimento, grovigli di tubolari in ferro dallo stile industriale o set di 3 gambe curvate che si rincorrono all’infinito. Entrati di diritto nella top 5 dei modelli più apprezzati, i tavoli dai piedi intrecciati sono sempre più presenti negli spazi abitativi contemporanei, e questo per l’effetto di dinamicità che la base centrale conferisce a soggiorni, sale da pranzo e open space.
Tavoli con gambe a X
Variazione sul tema precedente, i piedi a X prendono il loro nome dall’innegabile somiglianza tra la forma della base e la lettera dell’alfabeto. Nei modelli più originali, il piano del tavolo è supportato da croci arrotondate, inserite in piattaforme circolari o raffiguranti il simbolo dell’infinito.
Tavoli con gambe tornite
Rimandano alla tradizione artigianale, alle tecniche tramandate di padre in figlio, alla conoscenza di una materia familiare come il legno. I piedi torniti sono una delle manifestazioni più autentiche di un’arte, quella dell’ebanisteria, che da secoli determina e definisce intere correnti stilistiche, tra cui l’arte povera.
Attualizzato in chiave moderna, il savoir-faire delle botteghe è ora linfa vitale di designer e artisti ammaliati dalla plasticità della materia naturale, così versatile da creare gambe a cipolla spettacolari e irriverenti, capaci di attirare l’occhio e di sdrammatizzare anche i contesti più formali.
Tavoli con gambe curve o a sciabola
Dal design estremamente attuale, i piedi a sciabola sono un particolare modello di gambe tornite ispirate alle forme sinuose, organiche e stravaganti tipiche dello stile barocco moderno. Curvate in due punti e arricchite da dettagli floreali, riccioli e spirali, ricorrono spesso a laccature d’accento, finiture color oro, argento, bronzo o lavorazioni a effetto anticato per dare un tocco di stile classico in ambienti dalla connotazione fortemente contemporanea.
Tavoli con gambe a forcina
La nascita delle hairpin legs, letteralmente “gambe a forcina” risale agli anni 40 del secolo scorso per mano di Henry Glass, il loro inventore, che all’epoca lavorava per il designer Russel Wright. Le restrizioni dettate dalla Seconda Guerra Mondiale avevano imposto di limitare l’uso delle materie prime, motivo per cui venne chiesto a Glass di ideare un supporto da tavolo che offrisse il massimo del sostegno utilizzando la minor quantità possibile di metallo, ferro o acciaio.
Icona dello stile industriale e del mid-century modern, oggi i piedi a forcina sono diventati un vero oggetto di design, acclamato per l’impronta minimalista, apprezzato per l’insindacabile binomio tra forma e funzione o tra robustezza e leggerezza e reinventato in chiave contemporanea per adattarsi a gusti e contesti diversi.
Tavoli con gambe a cavalletto
Stile rustico? Ispirazione taverna? Modelli da atelier? Evocatrici di ambienti così diversi tra loro, le gambe ispirate ai cavalletti hanno un obiettivo comune: nobilitare un semplice elemento costruttivo per farne il protagonista di tavoli in vetro trasparente che lasciano apprezzare la loro base di design.
La forma del classico cavalletto non cambia: due coppie di gambe in legno collegate da una traversa perpendicolare. Non cambia nemmeno la sostanza, poiché il massello resta il materiale d’elezione che dà corpo ai supporti. Ciò che si trasforma è il disegno, affinato nel progetto o nella tecnica di assemblaggio, come nel caso dei cavalletti montati con un sapiente e calibrato gioco di incastri.
Tavoli con gambe asimmetriche
Spaiate, abbinate a due a due, diverse nelle forme e nei materiali: se prima erano le sedie a creare scompiglio attorno al tavolo, ora sono i piedi asimmetrici a ridisegnare lo stile dell’intero ambiente. Piani geometricamente perfetti, definiti da sagome rotonde, rettangolari o quadrate svelano basi monolitiche costituite da prismi, piedi a papera, tubolari cilindrici e staffe inclinate che sembrano sfidare la legge di gravità.
Neppure i colori sono immuni alle sperimentazioni: bianchi, neri e grigi lasciano spazio a virtuose combinazioni di giallo, arancione, rosso e azzurro dal forte potere decorativo.
Tavoli senza gambe
Non una contraddizione in termini, bensì una categoria di tavoli che i piedi li hanno… ma non si vedono.
Nel linguaggio comune, rientrano in questa speciale selezione le gambe trasparenti. Realizzati in vetro extra-chiaro, cristallo o plexiglass, piedi eterei e sostegni camaleontici si mimetizzano con l’ambiente dando estrema visibilità al piano, spesso proposto in finiture di grande impatto come l’effetto ceramica, il marmo o il vero legno lasciato nella sua versione più irregolare e naturale.
A questi si aggiungono i tavoli a effetto sospeso, i cui piani sono sostenuti da basi scultoree che – malgrado l’imponenza e la presenza scenica – sembrano fluttuare nel vuoto. Il loro segreto? Piccoli piedi invisibili che fungono da appoggio senza dare nell’occhio.
Tavoli con gambe originali: i più stravaganti
Arriviamo alla fine della nostra carrellata presentando quelli che, per noi, sono autentiche opere d’arte dell’arredamento moderno.
I tavoli-scultura esprimono il loro potenziale più alto ricorrendo a forme geometriche regolari o irregolari, ispirate alla natura e al mondo organico, o ancora sperimentando con curvature insolite, volumi destrutturati e linee spezzate.
Ma non solo. Il design di piedi e gambe scenografiche trae vantaggio dall’uso di materiali classici come il legno, nobili come il marmo o robusti come la pietra, azzardando combinazioni tradizionali reinterpretate in chiave ultra-moderna.
A questo si aggiungono texture materiche, sovrapposizioni di solidi, effetti ottici e giochi di pieni e vuoti che movimentano, con carattere, anche il più tradizionale tavolo da pranzo.
Belli, pratici e funzionali: i divani letto sono diventati celebri – per non dire immancabili nel salotto – in virtù della natura trasformabile che li caratterizza.
Icone di design sotto i riflettori delle tendenze, divanetti, sofà, dormeuse e moduli méridienne celano e offrono comodi letti aggiuntivi per organizzare un’insospettabile zona notte nel soggiorno, in cameretta, nella casa per le vacanze o in un appartamento in affitto.
Ciò avviene grazie a meccanismi di apertura di qualità, brevettati da marchi di fama internazionale per garantire una movimentazione semplice e rapida della struttura, soprattutto nel caso di un uso quotidiano, frequente e regolare.
A questo punto, però, una domanda è d’obbligo: come aprire il divano letto? In altre parole, come chiudere il meccanismo facilmente e nel modo corretto?
Il divano letto (o trasformabile) è uno speciale modello di imbottito progettato per convertire una parte della struttura in un piano di riposo singolo o doppio.
Benché diversi prototipi – tra cui l’antenato del letto pieghevole – siano stati prodotti nel XIX secolo, è solo negli anni ‘30 del Novecento che i divani letto moderni vedono la luce.
La paternità dei primi trasformabili è attribuita a Bernard Castro, un italiano emigrato negli Stati Uniti per cercare fortuna dopo la Prima Guerra Mondiale. Formatosi come apprendista tappezziere, Castro iniziò a frequentare il Metropolitan Museum of Art, luogo di design che divenne culla di ispirazione per il marchio fondato nel 1931, la Castro Convertibles.
Il vero successo arrivò qualche anno dopo, nel 1948, quando l’italo-americano girò uno spot pubblicitario in cui appariva la figlia di 4 anni, Bernadette.
Da allora, i divani letto della collezione – e, in generale, qualsiasi modello trasformabile – furono associati a due presupposti irrinunciabili: design intelligente e apertura facile.
In altre parole, la reclame pubblicitaria fece leva, da un lato, sul fatto che i migliori divani letto dovessero a tutti gli effetti sembrare dei divani da salotto, ragione per cui il materasso non poteva in nessun modo essere visibile.
Dall’altro, estrema importanza venne attribuita alla facilità di apertura del meccanismo, così intuitiva, semplice e sicura che anche un bambino sarebbe stato in grado di manovrare la struttura.
Questi punti chiave sono sopravvissuti allo scorrere del tempo, stabilendo ancora oggi alcuni tra gli standard qualitativi dei divani letto di alta gamma.
La struttura del divano letto
I divani letto di produzione artigianale vengono sottoposti a procedure costruttive articolate e complesse, ispirate a quelle dei modelli fissi ma solo in parte sovrapponibili ad esse.
La differenza principale tra imbottiti apribili e fissi è data dal meccanismo metallico trasformabile, una sorta di telaio mobile movimentabile che occupa lo spazio al di sotto della seduta.
Osservando nel dettaglio i vari componenti, i divani letto ribaltabili più tradizionali sono costituiti da:
uno schienale rigido
una sponda frontale
due braccioli
spalliere imbottite
eventuali poggiatesta
cuscini di seduta
un meccanismo di trasformazione
A sua volta, il meccanismo è sezionabile in:
un telaio trasformabile
una rete a maglia o a doghe
un materasso
Vediamo nei particolari quali sono le caratteristiche dei componenti interni.
Il telaio o meccanismo di apertura
È il cuore pulsante dell’imbottito, l’elemento che consente l’apertura e la chiusura della rete letto. In breve, è ciò che fa dei divani letto degli arredi trasformabili. Generalmente, la struttura del meccanismo è realizzata in tubi d’acciaio verniciati con polveri atossiche.
La rete pieghevole a doghe o a maglia
Notoriamente elettrosaldata, la griglia metallica dà corpo ad un piano di riposo elastico ma non flettente, e costituisce la base di quasi tutti i divani letto. Fissata al telaio tramite molle, può essere sostituita da reti ortopediche a doghe di legno.
L’essenza più utilizzata è il faggio, curvato a vapore per garantire durabilità, elasticità ed ergonomia. Infatti, al pari di un vero letto, il pianale a doghe restituisce una flessione differenziata a seconda della zona o del lato di dormita, contribuendo al comfort complessivo.
Nei modelli a ribalta, la parte inferiore della rete è costituita da un intreccio di cinghie elastiche che ha lo scopo di perfezionare l’esperienza di comfort quando si è seduti sul divano. Infatti, quando il pianale è chiuso, quella porzione di rete si troverà proprio in corrispondenza della seduta, la quale risulterà confortevole e sostenuta.
Il materasso per divano letto
Si tratta della vera superficie di riposo, piegata su se stessa e nascosta al di sotto delle sedute. La scelta del materasso è un fattore estremamente personale, che varia dalle abitudini di comfort, al gradiente di rigidità e al livello di portanza desiderati.
In commercio si trovano modelli in espanso, in memory (o schiuma a memoria di forma), a molle tradizionali o impacchettate, con materassi sottili 6-8 cm, spessi 10-12 cm o alti 16-18 cm.
Tra i più celebri produttori di meccanismi per divano letto c’è un nome italiano, Lampolet. L’azienda, leader nel settore dei trasformabili, progetta e brevetta da quasi 60 anni sistemi di apertura altamente performanti, innovativi e sicuri, perché testati da organi competenti come il CATAS e sottoposti a serrati controlli.
Le tipologie di movimento variano dai tradizionali sistemi a ribalta in un solo gesto a quelli attivati tramite estrazione della seduta, passando per i modernissimi meccanismi con apertura laterale salvaspazio.
I meccanismi di apertura
Chiamarli semplicemente apribili è riduttivo. Sì, perché non esiste una sola tipologia di meccanismo trasformabile e, di conseguenza, non tutti i divani letto si aprono e si chiudono nello stesso modo.
Possiamo però individuare due grandi famiglie di sistemi di trasformazione, individuate a seconda che l’apertura avvenga tramite ribalta/rotazione o per estrazione/scorrimento.
Vediamo nel dettaglio quali sono le modalità tramite cui il divano diventa letto e viceversa.
Divani letto con meccanismo a ribalta
I divani letto ribaltabili sono definiti tali per il sistema di trasformazione che avviene per rotazione dello schienale o sollevamento della seduta, con o senza rimozione dei cuscini.
Lo svolgimento della rete, piegata due o tre volte su se stessa, avviene in maniera intuitiva, rapida e senza sforzo. In base alle varianti, è sufficiente tirare a sé la spalliera, assecondare il dispiegamento della rete e accompagnare il pianale nella discesa verso il basso. Alcuni modelli, inoltre, facilitano l’apertura della rete grazie a manopole tessili inserite tra i cuscini dello schienale.
Più nel dettaglio, i trasformabili che integrano il meccanismo a ribalta sono classificabili in diversi modelli: manuali, elettrici o motorizzati, in due tempi, in tre tempi, senza rimozione dei cuscini. I più conosciuti restano però i divani letto ad apertura frontale e laterale.
Divani letto con apertura frontale
Si tratta del modello classico a tre pieghe, il più tradizionale e diffuso, che il design moderno ha elevato a rappresentante estetico dell’intera categoria. L’asse di dormita è perpendicolare alla seduta, motivo per cui è richiesto un certo spazio in profondità davanti al divano.
Come si aprono?
L’apertura dei divani letto tradizionali avviene per ribaltamento dello schienale, in un solo movimento, fino all’estensione completa del piano rete.
Divani letto con apertura laterale
Variante originale dei precedenti, i divani letto laterali sono chiamati anche trasversali in ragione dell’asse di dormita parallelo alla seduta. Considerati modelli salvaspazio, rispondono all’esigenza di ridurre la profondità massima occupata dalla rete aperta. Per questo, sono adatti ad arredare salotti poco spaziosi o ambienti stretti e lunghi.
Alla profondità ridotta della rete corrisponde, però, una larghezza maggiore del divano chiuso. Le sedute, dovendo contenere una rete nel senso della lunghezza, raggiungeranno i 230/240 cm a vantaggio di un uso quotidiano più agevole da parte dell’intera famiglia.
Come si aprono?
L’apertura dei divani letto trasversali avviene per rotazione dello schienale, in un solo movimento, fino allo svelamento completo della rete. Il meccanismo agisce su un asse orizzontale, con una notevole riduzione dell’ingombro totale (per alcuni modelli, la profondità non supera i 180 cm).
Divani trasformabili in letto a castello
Esempi di nicchia, rappresentano una particolare categoria di imbottiti che predilige lo sviluppo in altezza rispetto a quello in profondità.
Il meccanismo, infatti, sfrutta l’ingombro del divano per erigere una struttura a castello completa di letti singoli. Simili ai modelli trasversali, duplicano la possibilità di riposo con una superficie di dormita doppia, e risultano così indispensabili in monolocali, camerette piccole o strutture ricettive dedicate all’ospitalità di giovani e famiglie.
Come si aprono?
La trasformazione del divano in due letti a una piazza sovrapposti avviene tramite un meccanismo a scomparsa che agisce sulla seduta. Il letto superiore è dotato di barre metalliche snodate ed è supportato da pistoni a gas che ne consentono l’apertura. Il letto inferiore, invece, agisce tramite un meccanismo di alzata a filo frontale.
Divani letto con meccanismo scorrevole
I divani letto scorrevoli hanno bisogno di poche presentazioni. Come dice il nome, basano la loro trasformazione su un meccanismo a scorrimento che facilita l’estrazione di un secondo letto.
Chiamati anche divani con letto cassettone, occupano un posto di elezione nelle camere dei ragazzi, nei monolocali e in qualsiasi ambiente che necessiti la disponibilità di un letto singolo aggiuntivo da predisporre velocemente e senza sforzo.
Ma non solo. La presenza di due letti singoli, di cui uno mobile, offre possibilità di utilizzo che vanno ben oltre quello del semplice letto di emergenza per gli ospiti. Infatti, a seconda delle necessità, si può optare per
l’uso di un letto singolo
il divano si trasforma in letto a una piazza, senza ricorrere alla rete né al materasso aggiuntivi che rimangono nascosti nella struttura
l’uso di due letti singoli separati
il divano diventa letto e, contestualmente, si ricorre al secondo lettino per organizzare due posti letto divisi
l’uso di due letti singoli come matrimoniale
il divano fisso si converte il letto, si estrae la seconda rete, si solleva il meccanismo e si colloca il materasso supplementare accanto al primo per disporre di un piano di riposo a due piazze.
Come si aprono?
In tutto e per tutto identici ai piccoli divani da salotto, i trasformabili scorrevoli sfruttano la struttura dell’imbottito fisso per nascondere al suo interno un secondo letto singolo completo di rete e materasso.
Il sistema di apertura prevede che il primo letto, ovvero quello che corrisponde al divano, resti fisso. Per usare il piano di riposo è sufficiente rimuovere i cuscini di schienale o eventuali cuscinetti decorativi, a seconda dei modelli.
A muoversi è invece la rete aggiuntiva nascosta nello spazio sottoletto. Le operazioni di estrazione prevedono l’apertura della barra frontale del divano, lo scorrimento della rete letto e il sollevamento del secondo materasso, normalmente tramite un sistema di pistoni a gas o tramite alzata a pantografo.
Divani prontoletto
I pronto letto appartengono a una categoria di trasformabili celebri per un meccanismo di apertura estremamente rapido e immediato: il sistema a slitta o a fisarmonica.
Utilizzati in stanze-studio, in appartamenti in affitto, in seconde case o in residenze di villeggiatura, i divani prontoletto si distinguono dai classici trasformabili per almeno quattro ragioni.
Il sistema di apertura rapido
Notoriamente, i pronto letto sono associati all’idea di divano letto pronto all’uso, ovvero di un imbottito che garantisce una fruizione immediata del piano di riposo. In realtà, anche i meccanismi più rapidi richiedono qualche secondo per la movimentazione della rete.
Entrando nel merito dei processi di trasformazione, il più diffuso è quello con scorrimento frontale a slitta: il telaio del divano scivola in avanti innescando così lo slittamento della rete e lo svolgimento del materasso.
La posizione del meccanismo
Diversamente dai trasformabili a ribalta, i prontoletto non nascondono il meccanismo di apertura sotto la seduta. Si può addirittura affermare che seduta e materasso coincidono, poiché è il piano di riposo piegato a dare forma al divano nella sua versione fissa.
Questo elemento diventa determinante in fase di scelta: infatti, poiché il materasso deve garantire una certa portanza, le sedute dei divani letto a slitta risultano più rigide rispetto ai modelli tradizionali, di norma corredati da cuscini di seduta assenti nel caso dei prontoletto.
Le dimensioni ridotte
I pronto letto hanno una progettualità particolare, che incide su un design minimalista e da un ingombro piuttosto ridotto. In altre parole, i divani letto con apertura a slitta occupano meno spazio.
Per esempio, è del tutto plausibile che modelli larghi solo 165 cm offrano materassi matrimoniali da 160 cm, una proporzione impensabile per i divani letto tradizionali (che, a parità di piazze, non avrebbero una lunghezza minore di 210/220 cm).
Il costo contenuto
Più semplici da produrre e privi di meccanismi di trasformazione complessi, i prontoletto si collocano in una fascia di prezzo moderatamente economica, ragione che li rende dei bestseller.
Daybed e brandine
Ai prontoletto più diffusi (tra cui si collocano anche i clic-clac) si aggiungono due varianti: i daybed e le brandine di lusso.
I primi, conosciuti anche come letti da giorno, sono particolari arredi multifunzionali costituiti da un telaio fisso imbottito e rivestito. Simili a moduli méridienne o chaise longue, sono privi di un vero e proprio meccanismo di apertura ma offrono comunque un piano di riposo su cui rilassarsi o dormire.
I secondi, invece, sono modelli ibridi che sfruttano la tecnologia a scorrimento per trasformarsi da divanetti a veri e propri posti letto.
Alcuni modelli, in particolare, fanno sì che l’apertura del piano di riposo avvenga in due tempi: prima, si procede all’estrazione del telaio; successivamente, si agisce con un movimento di apertura a libro sul materasso, che fino a quel momento era piegato in due in corrispondenza della seduta.
L’unicità di questi divani letto express è data dalla possibilità di personalizzazione, a cui partecipano accessori esclusivi come braccioli salvaspazio, cuscini cilindrici e tavolini integrati.
Aprire e chiudere i divani letto: FAQ
L’acquisto di un divano letto non è una faccenda da poco. Ancora prima del design, oltre all’estetica, è la funzionalità che deve appagare i bisogni e rispondere alle esigenze dei contesti abitativi contemporanei, ragione per cui molti dubbi riguardano la sfera dell’utilizzo dei trasformabili.
Abbiamo raccolto le domande più frequenti, i dubbi più comuni che insorgono quando si prende in considerazione l’acquisto di un imbottito trasformabile.
Le operazioni di chiusura dei divani letto, di norma, seguono step-by-step le fasi di apertura ma in ordine inverso. La procedura dipende quindi dal modello di meccanismo e dal sistema di trasformazione.
Per i divani letto ribaltabili, per esempio, sarà necessario sollevare leggermente la rete affinché il materasso si pieghi, accompagnare la rotazione del piano di riposo e spingere delicatamente i cuscini di schienale affinché aderiscano alla struttura.
Il divano letto è richiudibile con le coperte?
In linea generale, no. Per prolungare la durata di vita del meccanismo, è bene che il telaio metallico possa chiudersi agevolmente e senza ostacoli. Per quanto sottili, anche le coperte leggere costituiscono uno spessore poco compatibile con il funzionamento del meccanismo.
Lo stesso vale per le lenzuola: al netto di un coprimaterasso, si raccomanda di non lasciare parure inserite all’interno del divano letto.
Devo togliere i cuscini per aprire il divano letto?
Dipende dai modelli. La maggior parte dei divani letto apribili tramite rotazione dello schienale, tuttavia, prevedono che i cuscini restino in posizione durante le fasi di apertura e chiusura. I cuscini d’arredo o a supporto dei braccioli, invece, devono essere rimossi.
Quanto spazio serve per un divano letto?
Anche in questo caso, l’ingombro è strettamente legato al modello in questione. Per dare un’idea, nei modelli a ribalta il divano letto aperto può raggiungere i 230 cm di profondità.
È dunque consigliato di optare per un sistema di trasformazione compatibile con lo spazio disponibile e, in caso di ambienti stretti e lunghi, considerare i sistemi di apertura salvaspazio (ad esempio, i divani letto ad apertura laterale o trasversale).
Come si dorme su un divano letto?
I divani letto moderni sono progettati e realizzati per restituire un’esperienza di comfort simile, se non identica, a quella di un letto tradizionale. Sulla comodità, e nel lungo periodo sulla qualità del sonno, influiscono fattori come lo spessore o il tipo di materasso, oltre al modello e alle dimensioni della rete.
Per questo, in fase di scelta, è bene pensare alla frequenza di utilizzo (se giornaliera o saltuaria) e alla destinazione d’uso (se personale e per ambienti domestico oppure di ospiti e per situazioni contract).
Come dev’essere un buon divano letto?
I migliori divani letto, o in altre parole i divani letto di alta gamma, sono quelli che si distinguono per la qualità dei meccanismi, la durata di vita e il senso di comfort e accoglienza che restituiscono.
Un buon divano letto deve essere progettato per assolvere due funzioni: divano di giorno, letto di notte. In un prodotto di eccellenza, non per forza di design, la comodità della seduta e quella del materasso sono indistinguibili, perché entrambe di ottimo livello.
A questo si aggiunge la componente tecnologica: il sistema di apertura dev’essere brevettato, certificato, sicuro e costruito per sopportare innumerevoli cicli di apertura e chiusura, mentre la struttura dev’essere smontabile per garantire un trasporto agevole dei componenti.
Quanto dura in media un divano letto?
In media, i divani letto hanno una durata di vita che si attesta tra i 7 e i 15 anni. Il dato varia in base alla qualità del prodotto, alla frequenza d’uso e alla corretta manutenzione.
Quanto costa un divano letto?
Il prezzo dei divani letto dipendono da innumerevoli fattori, per cui dare una risposta precisa sarebbe difficile, oltre che fuorviante. Si può tuttavia affermare che, per un modello entry level, i prezzi di partenza si aggirano intorno ai 1000/1500 €, accessori e rivestimenti top di gamma esclusi.
Il costo base aumenta a circa 2000 € a seconda della complessità delle configurazioni (lineare, angolare, con chaise longue), del materiale scelto per il rivestimento e del modello di braccioli e schienale selezionati (se reclinabili, con poggiatesta, regolabili, e così via).
Cerchi una lampada che illumini il tavolo da pranzo ma non sai quale scegliere? Vorresti un complemento che accenda l’ambiente e ne diventi protagonista? Nell’articolo troverai alcune idee che possono ispirare l’Interior Designer che c’è in te, non ti resta quindi che passare alla lettura.
Lampade a sospensione per la zona pranzo: funzionali ed eleganti
Per il tavolo da pranzo una lampada appesa al soffitto è la scelta vincente per chi desidera ricreare un ambiente elegante, di fascino e accogliente per godere dei momenti di convivialità, magari chiacchierando davanti ad un buon piatto appena cucinato.
Una lampada a sospensione è ideale da posizionare al centro della sala e permette di godere della luce diretta durante la cena, illuminando indirettamente anche tutto l’ambiente circostante.
Il modello perfetto? Un lampadario con diffusori sospesi può rivelarsi ottimale per chi cerca un complemento che catturi lo sguardo, bello da vedere anche a luci spente. Le sinuose forme delle plafoniere a grappolo disponibili in vetro o in metallo color oro, rame, argento o bronzo rubano la scena agli altri arredi e donano un particolare effetto decorativo dal gusto ricercato a tutta la stanza.
Anche i modelli dallo stile più moderno conservano un’anima elegante dal fascino intramontabile e contribuiscono alla creazione di un ambiente davvero unico.
Queste lampade di design sono proprio il complemento perfetto da inserire in un living che sia al passo con le tendenze più attuali!
La zona living: l’habitat naturale dei lampadari che vogliono rubare la scena
Per il living un elegante lampadario sospeso sopra il tavolo è un’ottima scelta per accogliere amici e parenti davanti ad un buon piatto. Le forme sofisticate delle moderne lampade sospese al soffitto, sono capaci di andare a diffondere la luce nell’ambiente in maniera del tutto naturale, creando così piacevoli giochi luminosi che vanno ad intersecare le linee delle pareti. I diffusori pendenti in vetro soffiato rievocano le linee delle antiche lanterne. Le dimensioni e le forme sono studiate per andare a realizzare eleganti e sofisticate composizioni lineari, a grappolo e a cascata, creando una piacevole sensazione di movimento, ricca di preziosi punti luce.
Lampade a soffitto per il piano da lavoro o per la penisola
La lampada pendente per penisola in cucina è quel complemento tanto bello da vedere, quanto funzionale. Il diffusore è appositamente studiato per essere posizionato sopra il bancone, in modo da convogliare il fascio di luce sul piano da lavoro. Se disponi di una cucina ad isola o ad angolo questa soluzione è perfetta per te!
E per il tavolo in cucina … che lampada scegliere?
Le lampade a sospensione in cristallo trovano perfetta collocazione anche appese al soffitto della cucina, o dell’angolo cottura se prendiamo l’esempio di un ambiente open space.
Grazie alle tecnologie LED più recenti, le lampade sospese al soffitto riescono ad illuminare tutta l’area circostante al tavolo, dalla zona fornelli fino al lavello, sarà quindi sufficiente una soluzione di questo genere per illuminare tutta la cucina.
A che altezza posizionare un lampadario?
Fatto salvo che per decidere l’altezza a cui appendere il lampadario vada sempre tenuta in considerazione la dimensione della stanza, è buona regola considerare una distanza di almeno 80 – 90 cm dal piano di un tavolo e di 200 – 210 cm dal pavimento. Importante da considerare è anche l’altezza del soffitto, se è maggiore di 3 metri, il lampadario può scendere di circa 80 cm, se invece è più basso di 3 metri, la lampada non dovrà scendere per più di 50 cm.
Una lampada da terra a fianco del tavolo … via alla versatilità!
Le lampade a terra sono perfette per chi cerca una soluzione pratica, da utilizzare in contesti dinamici: sopra il tavolo della cucina, sopra un tavolo da pranzo in sala o sopra un bancone. La particolare forma a L o ad arco della lampada a piantana cattura lo sguardo e si pone come protagonista dell’ambiente in cui la si inserisce.
L’elemento caratteristico di questi complementi è sicuramente la mobilità. Un giorno ti serve per illuminare la zona pranzo e l’altro per far luce in un piccolo angolo lettura del tuo living? Basterà spostarla e cercare la presa di corrente più vicina.
Se quanto hai appena letto pensi possa fare al caso tuo, non esitare a chiedere il consiglio di un nostro arredatore! Contattaci e raccontaci cosa stai cercando.
Torna l’appuntamento con gli Interior Designer di diotti.com, questa volta per presentare la seconda parte del progetto d’arredo di un’esclusiva villa unifamiliare di design con giardino, piscina e terrazza con vista sul lago di Como.
Proprio come la splendida zona giorno, anche la zona notte è stata mostrata in anteprima al Committente grazie all’Home Tour, la visita virtuale a 360° dell’ambiente arredato secondo le richieste e le proposte avanzate nelle fasi di progettazione con i nostri Arredatori.
Il progetto completo: una villa singola monopiano di 300 mq con piscina e terrazza
Sorta in una location lacustre d’eccezione, questa casa di lusso unifamiliare è un chiaro esempio di come l’architettura sostenibile e il design contemporaneo possano coesistere nel rispetto dell’ambiente naturale circostante.
La struttura – una villa singola a un solo piano – si inserisce in un complesso residenziale privato composto da:
l’abitazione vera e propria, una dimora di 305 metri quadri con pianta irregolare con un ingresso open space, un’ampia zona giorno con salotto, soggiorno e cucina a vista, uno studio-ufficio, due camere da letto, una stanza-cabina armadio e tre bagni
una terrazza panoramica con piscina ad uso esclusivo e un patio-solarium
un giardino perimetrale con prato all’inglese e passo giapponese
Selezionato sulla base di un concept estetico e progettuale coerente e uniforme, l’arredamento degli interni risponde alla necessità di creare un legame con il panorama e l’ecosistema locale, in un continuum visivo e cromatico che fa dialogare il fuori e il dentro, il design e la natura, come richiesto dal Committente stesso.
Entriamo nella villa.
La pianta della zona notte
L’area notte occupa l’ala laterale della villa ed è nettamente separata dalla zona giorno tramite una porta che conduce verso un lungo corridoio. L’una e l’altra risultano tuttavia in stretta connessione, soprattutto dal punto di vista del progetto d’arredo unitario volto a rispettare tre punti fermi: lusso, discrezione e unicità.
Non semplice luogo di passaggio, lo stretto disimpegno che conduce alle stanze è stato volutamente creato con una prospettiva piuttosto scenografica, ancor più enfatizzata dall’uso di led incassati a filo soffitto/parete per creare un accattivante pattern destrutturato.
Il progetto di illuminotecnica (che esula da quello d’arredo) potrà successivamente essere rivisto con la rimozione di alcune barre led e l’inserimento di componenti decorative più personali, ad esempio quadri, tele o foto di famiglia.
La planimetria mostra una razionalizzazione armoniosa dello spazio, suddiviso tra due camere matrimoniali e tre bagni, di cui uno di servizio. È inoltre presente una terza stanza, che i Committenti hanno però scelto di adibire a grande cabina armadio.
Per riassumere, lo spazio notte è costituito da:
Scopriamo nel dettaglio le scelte d’arredo.
La camera da letto padronale
Entrati nella villa, a sinistra dell’ingresso, dal corridoio si accede alla vera e propria zona notte. Non in ordine di apparizione, bensì di dimensioni, il primo ambiente da esplorare è la camera padronale con bagno privato.
Si tratta di un’ampia stanza matrimoniale di 40 mq circa (ben oltre lo standard delle camere da letto tradizionali) che presenta una scelta d’arredo particolare ma di tendenza. Il centro della camera è occupato da un letto rotondo di design, posizionato fronte TV e con una suggestiva vista sulla piscina e sul lago.
L’ambiente si caratterizza per la grande parete a vetrata che consente la fruizione della veduta e il passaggio della luce naturale, a sua volta amplificata dalla palette di colori chiari che domina la scena. Oltre al color felce della poltroncina capitonné, del pouf a bottoni e della grande specchiera con cornice imbottita – tra loro perfettamente coordinati – gli arredi sono proposti in una gamma di sfumature pastello dal carattere neutro e rilassante, illuminati da pennellate di ottone e addolciti dalla presenza del legno.
Il tocco decorativo in più è dato dalla carta da parati a pattern organico e dal parquet a spina ungherese o chevron che impreziosisce, tranne che nei bagni, l’intera zona notte.
Restando nel campo delle scelte d’arredo, il centro di questa grande camera matrimoniale dal lusso moderno ospita
il già citato letto circolare con testiera imbottita e piattaforma rotonda
due tavolini a lato del letto, ottima alternativa per chi desidera una stanza senza comodini
un armadio scorrevole in nicchia, poco capiente in virtù della presenza di una cabina separata.
Merita una menzione a parte il sofisticato angolo make-up installato sulla parete decorativa. Nell’estrema semplicità dei suoi elementi (l’insieme è costituito da un piano sospeso e mensole di servizio), questa composizione dal gusto prettamente femminile riesce a restituire un senso di estrema raffinatezza e leggerezza visiva, in totale armonia con il look e il concept della stanza.
Proseguendo lungo il corridoio si giunge nella stanza più remota della zona notte, la camera degli ospiti. Meno ampio della suite padronale, questo ambiente è a tutti gli effetti una grande camera matrimoniale di 25 mq con una splendida vista panoramica e un accesso diretto alla piscina. Queste caratteristiche, eccezionali per un locale dedicato esclusivamente all’ospitalità di parenti o conoscenti, trovano riscontro nel concetto di lusso moderno rispettato dall’arredamento.
A prima vista emerge la volontà di mantenere coerenza estetica tra la stanza e il corridoio, da un lato, e tra gli arredi della camera, dall’altro. Nel dettaglio:
l’illuminazione della stanza è in parte affidata allo stesso modello di led presente nel corridoio
il color ciliegia dei comodini, del pensile e delle maniglie offre un’opportunità di abbinamento con la carta da parati, scelta nella palette di rosa confetto, antico, pesca e corallo.
Benché l’uso del colore sia quasi estremizzato, anche la stanza degli ospiti si caratterizza per un’estetica estremamente raffinata. Il centro dell’ambiente è occupato da un letto matrimoniale di design, annoverato tra i bestseller della collezione e scelto per il piacevole contrasto tra la testiera a cuscini e il giroletto sottile, sollevato da terra da piedi quasi invisibili.
Il pavimento sottostante è protetto da una combinazione di tappeti a tinta unita sovrapposti, mentre ai lati del materasso fa capolino una coppia di comodini sospesi, resi asimmetrici da punti luce difformi (una lampada in appoggio e una a sospensione).
Sulla parete davanti al letto, spesso oggetto di dubbi d’arredo, è stata allestita una zona studio o home office, ovvero uno spazio dedicato allo svolgimento di attività intellettuali o ricreative. Si è proposto al Committente un arredamento minimalista e discreto, modernizzato dall’inserimento di un solo complemento d’accento. Il pensile color ciliegia, infatti, è bilanciato dall’abbinamento bianco-legno scelto per la scrivania e per la sedia girevole.
Ultimo ma non meno importante, l’armadio angolare. Si tratta di un arredo componibile su misura, personalizzabile per numero di ante, altezza della struttura, modello di maniglia, dotazioni interne, finiture e accessori. Proposto in colori neutri per risultare poco impattante, è ulteriormente alleggerito dalla presenza di un modulo terminale a libreria, un elemento a giorno funzionale apprezzabile dal corridoio.
Ripercorrendo il corridoio a ritroso, si giunge all’ambiente più scenografico (e forse invidiato) dell’intera villa: la grande stanza guardaroba con cabina armadio a vista per lui e per lei.
Dove sarebbe dovuta sorgere la terza camera da letto di 21 metri quadri, i Committenti hanno invece optato per adibire questo spazio a lussuosa zona dressing completa di scaffali senza pannelli, led, mensole e moduli contenitivi.
Complice la struttura passante con spalle piene posizionate all’estremità della struttura modulare, questa cabina armadio a giorno risponde all’esigenza di creare un ambiente molto arioso e luminoso.
La luminosità è garantita da tre fattori:
la finestra, elemento architettonico più unico che raro nelle cabine armadio
la doppia porta d’ingresso, che consente alla luce di entrare anche dal corridoio
la luce artificiale, suddivisa tra i pannelli con backlight dimmerabili fissati a soffitto e i profili led nascosti nello spessore dei ripiani.
Nello specifico, la luminescenza dei led consente di rischiarare senza abbagliare, rendendo uniforme e gradevole sia l’illuminazione diffusa che quella puntuale proveniente dagli armadi senza ante.
Come si evince dalla planimetria, la cabina armadio è idealmente suddivisa in due aree equivalenti: una zona uomo e una zona donna. I lati del guardaroba, identici dal punto di vista strutturale, sono connessi tramite un passaggio agevole che compromette la fluidità dei movimenti e degli spostamenti.
La differenziazione delle aree femminile e maschile spetterà ai proprietari della villa, che potranno scegliere in autonomia come organizzare lo spazio a seconda delle esigenze o delle abitudini.
Il nostro progetto, tuttavia, propone già una minima personalizzazione della stanza. Lo si evince dai tappeti, dai pouf e dagli specchi a figura intera, complementi customizzabili per colore, rivestimento, texture e finitura.
Nella zona notte sono situati i servizi igienici, ripartiti in tre bagni differenti per dimensioni e destinazione d’uso. Lo stile d’arredo, invece, è condiviso: il fil rouge che lega gli ambienti è un lusso sofisticato, una ricercatezza posata, un equilibrio ponderato tra estetica e funzionalità.
Il bagno padronale
Ampio 12 mq, quello della camera padronale è un bagno moderno caratterizzato da colori chiari e da un piacevole contrasto tra legno e finiture laccate.
Illuminato da strip led e faretti incassati, l’ambiente è arredato con una composizione a doppio lavabo costituita da contenitori sospesi e da una grande mensola lineare in legno di rovere usata come piano d’appoggio.
Unico a disporre di una grande vasca, questo bagno gioca sulla dualità dei rivestimenti proponendo una combinazione di gres porcellanato e marmo grigio fior di bosco.
Il bagno degli ospiti
Con una superficie di oltre 15 mq, il bagno degli ospiti è il più grande dei tre. Importante per dimensioni, lo è meno in termini contenitivi: l’arredo è costituito da una composizione sospesa con cassetti, grande piano d’appoggio con lavabo di design decentrato in Corian grigio antracite e moduli aperti con ripiani.
Il secondo bagno si caratterizza per un design spiccatamente attuale che trova compimento nella scelta di termoarredi e sanitari di design. A questo si aggiunge una nicchia a muro, elemento strutturale funzionale ricavato in fase di costruzione.
Accanto alla doccia walk-in, regolarmente utilizzata dai Committenti, è stato previsto l’allestimento di un angolo lavanderia discreto, nascosto all’interno di una struttura in cartongesso piastrellata in gres color sabbia e dissimulato da porte battenti.
La colonna per elettrodomestici, che potrà accogliere una lavatrice e un’asciugatrice sistemate in verticale, risponde all’esigenza di disporre di una zona lavanderia pratica e utilizzabile nel quotidiano senza dover uscire dall’abitazione. Per motivi architettonici, infatti, la villa dispone di un locale tecnico accessibile solo dall’esterno.
Il bagno di servizio
Di dimensioni ridotte (8 metri quadri), il bagno di servizio è un ambiente moderno e accattivante, studiato nei minimi particolari per razionalizzare e organizzare lo spazio concedendosi un tocco di stravaganza.
Il bagno è situato alle porte della zona notte ed è accessibile dal corridoio. La posizione è strategica, poiché consente a eventuali ospiti di usufruire dei servizi igienici restando nei pressi dell’ingresso, a pochi passi dal salottino d’attesa e dallo studio.
Da un punto di vista arredativo, si è deciso di enfatizzare lo stile contemporaneo dei rivestimenti optando per un mobile bagno a terra con cassetti e vasca integrata. L’HPL in effetto marmo del lavabo impreziosisce anche il fianco della struttura, un dettaglio di pregio apprezzabile dal corridoio.
I colori scuri scelti per pareti e pavimento trovano riscontro nel termoarredo, nei sanitari e nella nicchia, oltre che nella variante di Rovere Termocotto proposta per personalizzare il mobile con vasca.
La profondità cromatica dell’insieme è illuminata da due elementi:
la luce naturale che penetra dalla grande finestra
il rivestimento chiaro che decora il muro finestrato e l’angolo doccia.
Elemento caratterizzante, il citato angolo doccia è in realtà occupato da una scultura in marmo nero Marquinia, una vera e propria installazione artistica raffigurante un tuffatore che il Committente ha indicato come determinante per il progetto.
Per certi aspetti insolita, la scelta del Cliente è comprensibile e giustificabile. Il numero di bagni della villa, da una parte, la presenza esclusiva dei due abitanti, dall’altra, consente di sacrificare una doccia a vantaggio di un elemento decorativo di grandissimo valore artistico.
Trattandosi inoltre di un ambiente di servizio istituzionale, la Committenza ha spinto affinché il bagno assumesse le sembianze di un locale di lusso, ricercato e unico nel suo genere, con le scelte d’arredo o di stile che ne sono conseguite (il mobile bagno compatto, la palette di colori scuri, l’originale scultura).
Vuoi saperne di più?
Vuoi partecipare alla visita guidata della villa?
Vuoi ascoltare il commento del nostro Arredatore? Guarda il video di presentazione del progetto.
Questa è l’inedita sfida che ha coinvolto gli Interior Designer e il team Visual di diotti.com, impegnati nella realizzazione di un progetto d’arredo completo per gli interni di una moderna casa monopiano con giardino e terrazza.
Per questa lussuosa villa contemporanea è stato necessario un cambiamento di approccio, uno sforzo in più per far vivere al Committente un’esperienza mai provata prima: l’esplorazione a 360°, e in anteprima, della sua futura abitazione.
Da qui è nata l’idea di sviluppare un Home Tour, ovvero la visita virtuale e interattiva di uno spazio 3D fotorealistico completamente arredato, fruibile a tutto tondo e osservabile da diversi punti di vista. Non più panoramiche statiche né foto, dunque, ma un percorso dinamico e interattivo, proprio come quello realizzato per esplorare online lo Showroom di Lentate sul Seveso.
Il progetto completo: grande villa contemporanea sul lago di Como
Ampia circa 300 mq, la villa a piano unico si trova in un piccolo borgo della provincia comasca situato a metà strada tra le sponde del lago e le pendici montuose.
Esempio di realizzazione urbanistica moderna inserita in una location d’eccezione, la proprietà è costituita da 3 corpi distinti:
l’abitazione – una villa singola dal design spiccatamente contemporaneo, un’opera architettonica di design su un unico livello con sviluppo orizzontale e impiantistica dissimulata
la terrazza – un’area di 120 metri quadri completa di piscina panoramica e solarium con vista lago
il giardino – un discreto spazio esterno con tappeto erbosoall’inglese calpestabile
La dimora appartiene a un imprenditore lombardo originario del luogo e particolarmente legato al suo territorio. Lo dimostra la volontà, espressa fin dal primo colloquio con i nostri Arredatori, di sviluppare un progetto capace di far dialogare il meraviglioso panorama lacustre con scelte arredative di livello.
Il risultato è un concept progettuale complesso, curato nei minimi dettagli per restituire un senso di coerenza stilistica e cromatica. Arredi, complementi, finiture e materiali – ogni elemento è in grado di esaltare il rapporto fluido creatosi tra interno ed esterno senza rinunciare all’estetica, all’innovazione e alla sostenibilità.
Entriamo nell’abitazione.
La pianta della zona giorno
La villa ha una superficie di più di 300 metri quadrati nettamente distinta tra zona giorno e zona notte.
Il corpo giorno propriamente detto è caratterizzato da ambienti di grandi dimensioni, molto luminosi e comunicanti tra loro grazie ad accortezze progettuali che consentono di sfruttare al massimo la luce naturale.
Dalla piantina si evince una certa irregolarità perimetrale, volutamente replicata per creare zone esterne secondarie rispetto alla piscina. Tra le intenzioni del Committente vi è quella di realizzare una piccola area pranzo outdoor protetta da gazebo e pergolati.
Lo spazio giorno può essere suddiviso in quattro aree funzionali:
Scopriamo ogni ambiente nel dettaglio.
L’ingresso della Villa
L’accesso all’abitazione è cadenzato da uno scenografico passo giapponese costituito da grandi lastroni con illuminazione integrata. Raggiunto il patio si viene accolti da un portone emozionale, la cui imponenza è alleggerita da vetrate trasparenti a tutta altezza.
L’ingresso è tutto fuorché un angolo di servizio o di passaggio.
Lo spazio, che assume le sembianze di un atrio, è stato organizzato come un luogo di accoglienza autentico, personalizzato sulle esigenze del Committente e in linea con la marca stilistica adottata negli altri ambienti.
Lo dimostrano il prezioso pianoforte a mezza coda in legno e il cavedio con giardino d’inverno, due elementi di grande carattere che lasciano trasparire gli interessi e le inclinazioni del proprietario di casa.
Il legno è anche il materiale scelto per il pavimento: un parquet in massello dall’indiscusso potere decorativo, chiaro omaggio alla tradizione al servizio delle ultime tendenze. La pavimentazione modulare propone un disegno unico, composto da tre sagome trapezoidali ripetute in maniera aleatoria per creare un pattern originale.
Precedente al progetto d’arredo, la posa del parquet è stata determinante per orientare nella giusta direzione la palette di colori e la selezioni dei materiali.
Quanto all’organizzazione spaziale, all’entrata si individuano due aree.
La zona appenderia
Un angolo guardaroba minimal ma curato nei minimi dettagli, completo di specchio, mensola e appendiabiti. Nella sua semplicità, la composizione per ingresso devia l’attenzione dal motivo geometrico della parete, decorata con pannelli di boiserie che replicano il disegno presente a pavimento.
Il salottino d’attesa
Un piccolo angolo relax arredato con due poltroncine, un tavolino da caffè, un tappeto e una lampada a piantana. Discreto e gradevole, questo spazio ha un risvolto funzionale: sarà infatti utilizzato come zona d’attesa in cui far accomodare i professionisti che attendono di essere ricevuti nell’ufficio adiacente.
Considerato lo spazio ridotto, la proposta di arredi ha puntato su complementi di dimensioni contenute, la cui proporzioni equilibrate contribuiscono a restituire un’impressione di leggerezza stilistica. Inoltre, l’ingombro limitato presenta il vantaggio di non interrompere né alterare la visuale che dall’esterno interessa la zona giorno e gli elementi vicini.
La parete-libreria componibile in nicchia
Proseguendo nell’esplorazione, si giunge alla parete di collegamento con il living. Si è proposto di colmare un recesso murale con una grande libreria a giorno senza ante, una composizione modulare su misura dalla capacità contenitiva notevole.
Configurata in colori neutri, la parete-libreria acquisisce valore estetico grazie allo schema asimmetrico dei vani, proposti in dimensioni diverse per creare un effetto di dinamismo in corrispondenza di una zona che ne era sprovvista.
La scelta di finiture basiche trova conferma nella volontà di non distogliere la vista da elementi preponderandi già presenti nella zona giorno. Qualsiasi colore d’accento avrebbe infatti catturato l’attenzione e deviato lo sguardo dal pianoforte o dal giardino d’inverno.
Il carattere discreto di questa soluzione a vista trova conferma. oltre che nelle finiture, nel posizionamento della libreria, sistemata in nicchia per non incindere sulla libertà di movimento né sulla percezione di ampiezza che caratterizza l’intera abitazione.
A destra dell’ingresso, oltre il salottino, si accede all’home office.
Si tratta di un ambiente con pianta regolare di circa 30 metri quadri (per l’esattezza, 27 m²), utilizzato dal Committente come sede operativa per svolgere attività da remoto, organizzare incontri con i partner commerciali o videoconferenze con i clienti.
In fase di progettazione è emersa l’esigenza di organizzare un luogo di lavoro formale ma accogliente, capace di garantire il massimo della funzionalità senza snaturare il contesto domestico in cui è inserito.
Scopriamo nel dettaglio le proposte arredative.
Libreria a pali componibile
La grande parete accanto alla finestra è stata attrezzata con una libreria a pali componibile a piacere, una soluzione polivalente da personalizzare con accessori, contenitori e mensole in funzione delle esigenze o della destinazione d’uso.
La scrivania direzionale con poltrona in pelle
Il centro stanza è occupato da una scrivania direzionale in legno di noce Canaletto abbinata a poltrone direzionali in pelle. Orientabili ma sprovviste di ruote, le sedute coordinate differiscono per il modello di schienale – alto per la poltrona direzionale, basso per le sedute di rappresentanza.
Il piano di lavoro è illuminato da una lampada ad arco in metallo che, con il suo design minimal, dialoga in armonia con la struttura a montanti della libreria-scaffale e con il pannello di backlight installato a soffitto.
Le soluzioni finora presentate contrastano con la parete più corta, che ospita solamente una credenza sospesa dalle finiture neutre. Il minor interesse stilistico suscitato dal mobile contenitore trova giustificazione nella volontà, da parte del Committente, di apportare una nota personale con l’installazione di un quadro prezioso.
In generale, la scelta degli arredi si è orientata verso proposte componibili dal design moderno ma moderatamente decorativo, e questo per non saturare l’ambiente né entrare in conflitto con l’importante pattern a spina di pesce del parquet.
Fulcro del progetto e cuore pulsante di questa villa di lusso, il living è un grande ambiente open space di circa 120 mq completo di zona relax / salotto e sala da pranzo.
È parzialmente celato da un originale cavedio, ovvero uno scenografico giardino d’inverno con piante tropicali e specie locali. Il Cliente ha più volte precisato di amare la luce naturale e la vegetazione. Questo è il motivo che lo ha portato a realizzare un insolito spazio verde tra il soggiorno e l’ingresso.
Il cavedio è costituito da una struttura perimetrale in vetro extrachiaro priva di accesso diretto. L’assenza di porte trova riscontro nella volontà di non intaccare l’estetica dell’elemento, che una qualsiasi maniglia avrebbe compromesso.
A garanzia di funzionalità, bisogna specificare che il mantenimento del verde e le operazioni di pulizia delle vetrate avvengono dall’alto, con una scala ribaltabile appositamente realizzata e installata sul tetto in corrispondenza del cavedio.
Se, da un lato, l’installazione della chiostrina aumenta la quantità di luce che entra nell’abitazione, dall’altro la sua presenza contribuisce a mettere in comunicazione indoor e outdoor. I colori vibranti, terrosi e naturali del paesaggio lacustre penetrano nella casa, nel rispetto di quel concept progettuale che punta a creare uno scambio tra interno ed esterno, un continuum tra fuori e dentro.
Ne risulta, ovviamente, un effetto estetico dal forte impatto emozionale.
La zona relax con divano componibile
La zona relax propriamente detta gode di una vista davvero invidiabile: il salotto è affacciato su una terrazza panoramica con piscina interrata e spazio prendisole.
Il centro della stanza ha come protagonista un divano componibile corredato da una libreria retro-schienale decorativa visibile dalle viste che si aprono dall’ingresso, dalla zona pranzo e dalla cucina. La definiamo decorativa, sì, perché in termini progettuali e a fini contenitivi l’elemento – benché risulti gradevole e ben inserito nel contesto – non può competere con la grande parete-libreria sistemata in nicchia.
Di fronte alla vetrata trova posto una poltrona da lettura ergonomica, un modello estremamente moderno che trova ispirazione dalle classiche bergère con orecchie laterali. Il color papaya della pelle, inedito e frizzante, è stato scelto in contrasto con la tinta naturale del divano e con le sfumature naturali del tappeto a effetto invecchiato, che a sua volta ospita un tavolino da caffè con piano in vetro fumé bronzo.
Parete attrezzata con boiserie
Il muro di fronte al divano è stato completamente occupato da una soluzione componibile per soggiorno. Si è proposto di completare la zona relax con una grande parete attrezzata completa di vetrinetta, vetrinetta, mensole lineari, basi sospese e contenitori a terra.
Semplice nell’idea progettuale, l’insieme è tuttavia arricchiato da boiserie a tutta altezza che imitano e replicano l’effetto decorativo ottenuto sulla parete dell’ingresso.
Come anticipato, il corpo giorno della villa è costituito da un ampio open space con salotto e sala da pranzo insieme. Superata la zona relax, si giunge dunque all’angolo preposto per condividere – in famiglia o con amici – il momento dei pasti.
La scelta degli arredi si è orientata verso soluzioni capaci di soddisfare determinate condizioni estetiche e funzionali, coerenti con l’architettura e lo standing dell’abitazione.
Dal punto di vista stilistico, era necessario creare una soluzione di continuità tra la zona relax e la cucina, entrambe confinanti con l’area pranzo. Dal punto di vista pratico, invece, era indispensabile far coabitare aree funzionali diverse senza creare divisioni nette.
A questo hanno contribuito due elementi:
il divano angolare a centro stanza, che ha creato una suddivisione ideale tra zona conversazione e angolo pranzo, e questo senza schermare la luce proveniente dalle vetrate o compromettere la vista panoramica
il tappeto decorativo in stile vintage, che ha permesso di delimitare l’area occupata dal tavolo e dalle sedute.
Ne risulta un ambiente living molto luminoso e di ampio respiro, i cui elementi d’arredo sono armoniosamente combinati per garantire, allo stesso tempo, convivialità e raffinatezza.
Nello specifico, la zona pranzo ospita i seguenti arredi.
Un tavolo da pranzo di design con poltroncine in pelle
Luogo di convivialità per eccellenza, la sala da pranzo è stata arredata con un esclusivo tavolo di design con base a gambe intrecciate e piano sagomato in marmo Emperador chiaro. Illuminato da un lampadario a sospensione in vetro soffiato realizzato artigianalmente, il tavolo ospita sei poltroncine senza braccioli in pelle color Papaya.
Un mobile buffet con vano a giorno
Per agevolare l’apparecchiatura, si è optato per organizzare un piccolo angolo contenitivo sul muro accanto alla vetrata. Il Committente ha scelto di attrezzare la parete con una credenza sospesa dal design moderno, selezionata nel modello con ante, vano a giorno e illuminazione LED.
Il tocco di classe è dato dai materiali, selezionati e personalizzati nelle medesime finiture della composizione da soggiorno e in quelle della cucina. Nello specifico, si è mantenuto un legame cromatico e materico tra la parete attrezzata e la credenza sospesa, tra le sedie e la poltrona da lettura, tra il piano del tavolo, la pavimentazione della cucina e il portone d’ingresso.
Pensata per soddisfare le esigenze dell’abitare contemporaneo, la cucina è situata in uno spazio di 30 metri quadri diviso dal soggiorno e dalla sala da pranzo tramite pareti scorrevoli trasparenti.
È stata volutamente progettata come una zona ibrida, a cavallo tra una soluzione abitabile – quindi una cucina separata – e un open space condiviso con il salone. In termini architettonici, la presenza delle porte ne modifica la natura e consente, a seconda delle occasioni, di creare uno spazio fluido, dinamico e aperto sulla zona pranzo, oppure di isolare l’ambiente dal punto di vista olfattivo e uditivo.
Nell’uno e nell’altro caso, è evidente lo sforzo architettonico destinato a creare una perfetta sintesi tra funzionalità ed estetica, tra separazione e condivisione, con la garanzia di mantenere sia continuità visiva tra la zona preparazione e l’area consumo, che coerenza estetica tra gli arredi della cucina e quelli del living.
La cucina appartiene alla collezione KLab. In termini di progetto, si tratta di una soluzione modulare ad angolo con isola attrezzata e piano snack. La composizione, sviluppata su due pareti di cui una finestrata, è stata completamente personalizzata sulle esigenze del Committente, che ha richiesto la disponibilità di finiture di nuova generazione, elettrodomestici performanti e una zona cottura installata in corrispondenza del modulo centrale.
La soluzione è infatti completa di doppio forno, frigorifero all’americana, zona cottura a induzione e lavello monovasca installato sotto la finestra.
Da menzionare l’uso dell’acciaio inox, materiale dalla nota efficienza tecnica scelto per il top dell’isola centrale, la cappa di design a vista e il grande piano che, privo di fuochi o placche a induzione, offre un ampio spazio da lavoro dedicato alla preparazione delle pietanze.
Una coerenza di finiture si riscontra anche nella fodera degli sgabelli con schienale, rivestiti in pelle arancione come la poltrona da lettura e le sedie della sala da pranzo.
Vuoi saperne di più?
Vuoi partecipare alla visita guidata della villa?
Vuoi ascoltare il commento del nostro Arredatore? Guarda il video di presentazione del progetto.
Le prime fioriture, le giornate che si allungano e una repentina voglia di sole, mare e panorami da favola. Insomma, è giunto il momento di lasciarsi l’inverno alle spalle e di dare il benvenuto alla bella stagione, alla sua energia e ai suoi colori.
E lo facciamo grazie al Pantone Institute che, come ogni anno, ha determinato quali saranno i color trend dei prossimi mesi creando un’esclusiva palette di sfumature per la Primavera/Estate 2022.
Primavera / Estate 2022: la palette colori di Pantone
Come indicato nel suo London Fashion Week Colour Trend Report, il celebre osservatorio cromatico ha stilato un elenco dei 10 colori moda che faranno tendenza negli ambiti più diversi – dall’arredamento e l’interior design alle passerelle internazionali, passando per l’hair styling e le composizioni floreali.
Non priva di contrasti, la palette di colori Pantone ispira creatività ed espressività, offrendo uno slancio vitale ricco di emozioni legate alla semplicità e alla spontaneità. I colori per la Primavera 2022, tra cui emergono delicati toni pastello e tinte luminose, fanno emergere un profondo senso di appartenenza al mondo naturale, e al contempo affermano la nostra necessità di comfort e familiarità.
Come dichiarato da Leatrice Eiseman, Executive Director del Pantone Color Institute
l’uso del colore è legato al nostro umore e alla nostra cultura. Un nuovo futuro è alle porte e ci sono moltissime opportunità per fare qualcosa di diverso e rivoluzionario. Colori che evidenziano il nostro desiderio di rompere e oltrepassare ogni limite e confine […]: il modo migliore di entrare e vivere in questi tempi incerti.
Quella evocata da Leatrice Eiseman è un’espressione visiva senza barriere, che consente di sperimentare, di azzardare abbinamenti insoliti e di usare il colore come strumento di libertà e affermazione personale.
Un accorato invito a stravolgere l’ordinario, a rivoluzionare il presente grazie ad una ritrovata, e vivace, creatività.
E la rivoluzione abbraccia anche il mondo dell’arredamento, pronto a lasciarsi travolgere da un arcobaleno cromatico che sfida i canoni di stile più tradizionali.
10 abbinamenti di tendenza per l’arredamento
Quali sono, dunque, le novità, le proposte cromatiche e le sfumature di tendenza che daranno nuova luce al salotto, al soggiorno e alla camera da letto?
Lasciati ispirare dalle palette esclusive firmate diotti.com! Partendo dai 10 colori Pantone, abbiamo studiato altrettanti abbinamenti specifici per un arredamento dallo stile moderno. Quale sarà la combinazione adatta alla tua casa?
Bubblegum, Rosa scuro | Pantone 17-1928
PER PANTONE È: un colore accattivante che manda segnali di positività e di giocosità.
LA PALETTE: un accostamento di colori vibranti e luminosi, equilibrato da sfumature terrose che invitano la mente a perdersi per lande fertili e incontaminate. Affascina e stupisce l’inatteso abbinamento di corallo e Bubblegum, un chiaro rimando alla celebre gomma da masticare dal colore pop.
PER PANTONE È: una tonalità sognante che rinfresca l’animo, legata ad acque purificatrici.
LA PALETTE: un abbinamento di colori dal forte significato spirituale, scisso tra la leggerezza dell’azzurro Cascade e la matericità del grigio piombo o del terra di Siena. Acqua e terra, liquido e solido: la palette gioca sull’incontro degli opposti, riappacificati dalla luminosità del grigio perla.
IDEE D’ARREDO: un turchese chiaro unisex adatto anche al living, dove fa da sfondo a moderne mensole contenitore porta libri
Coffee Quartz, Marrone | Pantone 18-1307
PER PANTONE È: un marrone intrigante che incarna al contempo eleganza e semplicità.
LA PALETTE: la proposta più maschile di tutte, un abbinamento di colori vellutati e intriganti, dove il color caffè è perfettamente in sintonia con il marrone intenso e il grigio bluastro, entrambi bilanciati da sfumature di beige e rosa cipria. Una palette neutra ma di carattere, portavoce di scelte stilistiche raffinate e sempre attuali.
PER PANTONE È: una tonalità floreale vivida, con una presenza forte, che infonde energia e sollievo.
LA PALETTE: una combinazione di colori vitaminici e rassicuranti, dove sfumature d’arancio e di marrone trovano il perfetto equilibrio cromatico. La palette stimola la creatività e l’allegria e, allo stesso tempo, concilia il riposo e la rilassatezza, in un ciclo vitale dove all’energia del giorno fa seguito il sollievo della notte.
PER PANTONE È: una tonalità netta e acida il cui aspetto lascia decisamente a bocca aperta.
LA PALETTE: una combinazione sorprendente, inattesa, capitanata da un verde lime che è tutto un programma. Luminoso, raggiante, euforico, è l’incarnazione della Primavera che esplode di germogli fragili ma decisi, di ramoscelli sottili che irradiano di vitalità i colori della terra: marrone, beige, sabbia e grigio.
PER PANTONE È: il ricordo di un amore immutato per gli scenari floreali che la natura ci dona.
LA PALETTE: una sfumatura che nel nome porta la speranza di una Primavera rigogliosa, ricca di boccioli e di fiori delicati. Orchid Bloom è un vivace ma raffinato lilla, un colore estremamente femminile e delicato, equilibrato dal vigore del rosso corallo ed esaltato dall’abbinamento con tinte neutre e seriose.
PER PANTONE È: una tonalità allegra e luminosa che irradia calore a tutti coloro che la guardano.
LA PALETTE: il giallo è il colore primaverile per eccellenza. Dopo il rosa, è la tinta che maggiormente racconta le giornate luminose, i fiori di mimosa o le spighe di grano che annunciano l’arrivo dell’estate. Per esaltare al meglio questo giallo delicato, la combinazione vincente è quella con sfumature altrettanto pacate ma decise: carta da zucchero, blu avio, marsala, ghiaccio.
LA PALETTE: delicatamente femminile, la combinazione sfrutta il potenziale del rosa confetto per farne il protagonista indiscusso di una palette sofisticata ed elegante, pacata ma risoluta. Pantone Potpourri si sposa perfettamente a toni neutri come il panna, il ghiaccio, il grigio medio e il tortora.
PER PANTONE È: un marrone terroso dai toni naturalmente ricchi, legato a fantastici ambienti esterni.
LA PALETTE: un abbinamento di colori legato alla terra, dove primeggia l’originale tonalità marrone ocra di Pantone Sudan Brown. Meno luminosa delle altre, la palette dà comunque prova di una certa versatilità, puntando su sfumature senza tempo come l’antracite e il grigio pastello.
PER PANTONE È: una tonalità sgargiante e dall’intensità elettrica.
LA PALETTE: un colore supersonico, quello scelto da Pantone, ideale per dare personalità a qualsiasi complemento d’arredo. Al blu elettrico vogliamo abbinare il giallo oro, il verde amazzonia e il rosso amarena, colori pimpanti e di tendenza alleggeriti e coordinati da un tocco di marrone nocciola.
È con grande piacere che presentiamo il progetto più esclusivo e customizzato del nostro portfolio: il primo Home Tour firmato diotti.com.
Si tratta di una vera e propria visita virtuale in 3D, una coinvolgente esplorazione a 360° alla scoperta di una lussuosa villa con piscina, terrazza panoramica e vista sul lago di Como visitabile in qualche click, dove vuoi, quando vuoi.
Home Tour: una casa arredata da visitare a 360°
Cos’è un Home Tour? È la presentazione virtuale di un appartamento, è la visita a distanza che i proprietari di casa – famosi e non – offrono ai loro amici, ai loro seguaci, al loro pubblico. Da qui nasce l’idea di orientare il nostro servizio di Interior Design in un’altra, e più ambiziosa, direzione: adattare uno dei progetti del portfolio allo sviluppo di un tour virtuale per fornire in anteprima al Cliente un viaggio immersivo nella sua futura abitazione.
Scelte progettuali, proposte d’arredo, abbinamenti cromatici: nulla sfugge alla visita virtuale, proposta sottoforma di ambienti ispezionabili da diversi punti di osservazione per garantire una visione a tutto tondo e restituire la sensazione di trovarsi di persona all’interno dello spazio abitativo.
La villa di lusso, il lago di Como, il design moderno
Conosciuto per i suoi tramonti suggestivi, le dolci pendici montuose e la celeberrima citazione del Manzoni, il lago di Como è da sempre una meta di particolare interesse turistico nazionale e internazionale.
Ma non solo. Sono tante, tantissime, le famiglie che lasciano la grande città per stabilirsi definitivamente sulle terre lambite dalle acque lacustri, proprio come ha scelto di fare la coppia proprietaria di questa esclusiva villa singola dal design contemporaneo.
LA VILLA
La proprietà, che comprende una villa singola di 305 m², una terrazza panoramica di 120 m² con piscina ad uso esclusivo e un giardino perimetrale, affascina fin da subito per le sue dimensioni importanti. Organizzata su un solo piano, l’abitazione è costituita da un ampio ingresso con studio annesso, un grande soggiorno-open space con cucina abitabile e una sala da pranzo a vista in affaccio sull’esterno.
La zona notte è invece composta da una camera padronale en suite, una stanza per gli ospiti con bagno privato, un bagno di servizio e una cabina armadio doppia per lei e per lui.
IL DESIGN
Il fil rouge del progetto è rappresentato dalla scelta di arredi preziosi altamente personalizzati e finiture di pregio dall’indiscusso valore estetico, i co-protagonisti di un concept progettuale che trasforma l’ambiente domestico in una soluzione customizzata.
Marmi decorativi di alta qualità, rivestimenti eleganti e materiali noti per la loro efficienza tecnica contribuiscono all’home styling di uno spazio abitativo unico nel suo genere, cucito a misura di Cliente come un abito sartoriale.
Oggi vi presentiamo un progetto esclusivo per arredare al meglio un appartamento moderno nel centro città, dove andare a sfruttare ogni spazio diventa fondamentale.
Le scelte dell’Interior Designer
In accordo con il gusto dei clienti, il nostro Interior Designer Federico è andato a valorizzare gli angoli più luminosi della casa per posizionare gli elementi di arredo più importanti.
Per il progetto si è deciso di dar vita ad un piacevole contrasto tra tonalità tenui come il bianco, il panna, il beige, e tonalità più accese come il rosa e il bordeaux per dare quel tocco chic che non guasta mai!
Le forme squadrate della credenza componibile con piano svuotatasche e dell’isola in cucina si accostano alle linee arrotondate del tavolo e del divano angolare con un solo bracciolo. I materiali utilizzati spaziano dal legno laccato bianco lucido al marmo, decorato da sottili venature grigie per evidenziarne il taglio.
La piccola cucina a isola con piano cottura: una scelta vincente
La pratica cucina a isola con piano snack si è rivelata una scelta vincente e funzionale in uno spazio piccolo. La sua struttura è interamente in legno laccato bianco lucido con il top in marmo con leggere venature a contrasto per evidenziarne la natura. Il piano cottura a induzione, facile da pulire, è posto a centro-stanza per avere a portata di mano tutto il necessario a portata di mano. Gli sgabelli rivestiti in pelle intorno al piano da lavoro sono perfetti per una colazione o un pranzo veloce direttamente dalla padella al piatto e, se si ha un parente o un amico bravo a cucinare, anche per godere di uno show-coooking direttamente nella propria cucina!
Protagoniste del salotto sono le forme geometriche, impreziosite da elementi colorati a contrasto per enfatizzare un particolare tono glamour. Vediamo nel dettaglio le scelte d’arredo della zona living.
Un divano contemporaneo come protagonista del salotto
Quale soluzione migliore di un divano componibile per arredare un moderno angolo relax? La scelta è ricaduta su un comodo divano angolare in tessuto color panna, con piedini alta a staffa per renderlo particolarmente sollevato da terra. La seduta del divano è soffice con dimensioni generose, cuscini decorativi in appoggio per offrire un maggior comfort personale e volumi geometrici ma estremamente accoglienti.
Un tavolo da pranzo ovale per i momenti di convivialità
Fondamentale da integrare alla zona giorno è sicuramente il tavolo da pranzo per ospitare a casa propria amici e parenti. Un moderno tavolo ovale bianco con base centrale può essere perfetto per rispondere a questa necessità e può rivelarsi anche una soluzione salvaspazio: occupando meno volume di un tavolo rettangolare delle stesse dimensioni.
Le poltroncine in tessuto a contrasto con le pareti rispondono ad un bisogno più decorativo che funzionale, andando a riempire di colore una zona con tonalità prevalentemente chiare per stupire tutti con un incredibile effetto wow.
Da non sottovalutare nell’arredare la zona pranzo, il tappeto da posizionare sotto il tavolo che può essere l’alleato perfetto per impreziosire e proteggere il pavimento di una zona della casa molto in vista.
La credenza componibile per arredare l’ingresso
Per completare gli spazi è stato inserito nell’appartamento anche un mobile per sala con cassetti bianco in tinta con il muro sul quale è sospeso può essere un’ottima scelta. Fondamentale anche per nascondere ciò che si vuol tenere sempre a portata di mano, senza che venga visto da occhi indiscreti.
La camera matrimoniale nei toni del bianco
Per seguire la linea moderna già adottata negli altri ambienti, l’Interior Designer ha deciso di inserire nella camera un moderno letto matrimoniale imbottito bianco, con rivestimento in tessuto e cuciture a nervetto per mantenere lo stile geometrico che caratterizza l’intero progetto.
La parete posteriore è ornata da una trama geometrica che allunga gli spazi e ne impreziosisce l’ambiente, andando ad unirsi alle forme squadrate del letto in un piacevole contrasto.
Il mobile bagno in legno con lavabo in appoggio: moderno e (super) chic
Se con il salotto e con la camera da letto avevamo dato spazio alle forme più gentili, per l’arredo del bagno ritornano prepotentemente le linee contemporanee, squadrate e spigolose.
Il mobile bagno sospeso in legno con profondità ridotta rappresenta una pratica soluzione salvaspazio da inserire in un bagno piccolo. Il lavandino rettangolare in appoggio completa la parte inferiore, mentre lo specchio retroilluminato a LED dà all’ambiente un gusto glamour unico nel suo genere, illuminando tutto il bagno e conferendo una sensazione di maggior ampiezza.
Se quanto hai appena letto rispecchia il tuo stile e ti piacerebbe ricrearlo nel tuo appartamento, non esitare a chiedere il consiglio di un arredatore esperto! Contattaci e raccontaci cosa stai cercando.
La guida per arredare un open space moderno impeccabile
Le case di una volta con ingresso, lunghi corridoi, tinello, salotto buono, ripostiglio e studio sono ormai un lontano ricordo.
La maggior parte degli appartamenti – ma anche molte villette – di nuova costruzione hanno sposato una nuova filosofia abitativa: quella dell’open space in cui soggiorno e cucina si trovano in un unico ambiente.
Si tratta di una tipologia di abitazione sempre più richiesta e non per forza a causa della mancanza di spazio. Sempre più spesso assistiamo infatti ad una scelta consapevole con un preciso intento estetico, volto ad abbracciare uno stile loft cosmopolita e di grande tendenza. I concetti di soggiorno, salotto, sala da pranzo, cucina, sono sorpassati: oggi si parla di LIVING, una zona giorno in cui ci si dedica a tutte le attività domestiche quotidiane. E lo si fa in maniera informale.
È (finalmente) finita l’era in cui la mamma sta in cucina mentre il papà legge il giornale in poltrona. Oggi si cucina insieme, si chiacchiera mentre lo si fa, si invitano ospiti per un aperitivo mentre si preparano degli stuzzichini “in diretta”. Oggi si guarda l’ultimo episodio della serie tv preferita mentre si gusta un vassoio di sushi sulla penisola della cucina, o si organizzano cene “masterchef” in cui tutti si accomodano al bancone integrato nella maxi isola a centro stanza.
Chi opta per un open space sceglie un modo nuovo di vivere la casa improntato sulla condivisione dello spazio, del tempo libero (sempre meno e quindi sempre più prezioso!), delle esperienze che vanno da un buon film ad una cenetta preparata a 4 mani, o perfino con l’aiuto di amici o famigliari.
Vuoi sapere cosa troverai nella nostra guida completa?
Ecco un assaggio delle 10 regole
1. Concentrati sulle tue esigenze
Non seguire la moda, non farti convincere dagli arredatori a comprare mobili che magari si riveleranno troppo grandi rispetto all’uso effettivo che ne farai. Il tuo lifestyle viene prima di tutto: chiediti chi, come e quanto utilizzerà ogni zona dell’open space e adegua di conseguenza la dimensione e la configurazione degli arredi. Un esempio? Se cucinare è l’ultimissima delle tue priorità, investire in una mega cucina con isola “perché adesso si usa così e lo fanno tutti” è davvero la cosa giusta da fare?
2. Scegli mobili componibili e flessibili
Un divano modulare con schienali che si spostano o completo di pouf staccabili, una libreria componibile bifacciale, un porta tv free standing, una poltrona che si trasforma in letto. Sono tutti arredi free standing che potrai posizionare dove vuoi, anche in mezzo alla stanza per separare – anche se solo visivamente – le varie aree.
3. Non combinare più di 3 materiali
In un ambiente in cui si mescolano tante funzioni diverse, creare una moodboard di colori e materiali è fondamentale. Scegli una tinta predominante e completala con altre 2 / 3 che userai per elementi o dettagli. In questo modo creerai un ambiente armonioso e rilassante.
4. Fai i conti con le misure
Tutti sogniamo immense cucine e divani titanici a centro stanza, ma la realtà è spesso lontana dalle pagine patinate dei cataloghi di arredamento. Per progettare in maniera intelligente si parte sempre dalla pianta completa di quote, porte, finestre, muri portanti, impianti, dispositivi, prese, eventuali pilastri, irregolarità, ecc…
5. Individua le zone
Suddividi la superficie in 3 zone (cucina, area pranzo, area relax) proporzionate alle tue esigenze (vedi punto 1). Se impianti e prese elettriche sono già presenti e non è possibile spostarli, sarai vincolato a questi per la progettazione. Se invece hai carta bianca sarai sicuramente più libero di creare un ambiente su misura.
6. Less is more…
Ovvero: se il disordine è inevitabile, almeno nascondilo. Pianta aperta non deve significare “tutto in bella vista”. Consigliamo di prevedere sempre delle armadiature e dei contenitori in cui poter riporre tutti gli oggetti di uso quotidiano (telecomandi, plaid per il divano, cappotti e borse all’ingresso, scarpe, tazze, bicchieri, calici, barattoli di tisane, caffè e biscotti, robot da cucina, i giocattoli dei bambini…).
7. Elettrodomestici performanti e silenziosi
Scegliere il top di gamma vuol dire portarsi a casa elettrodomestici che non ti disturberanno mentre leggi sul divano o guardi la tv, ma anche oggetti dal design attentamente curato. E si sa, in un soggiorno con cucina a vista l’estetica è fondamentale. Importantissima è la cappa che eviterà il ristagno di odori e umidità.
8. Decor sì, ma senza esagerare
Marie Kondo docet: non bisogna rinunciare agli oggetti a cui siamo affezionati, MA una sfilza di bomboniere degli ultimi 20 anni di cerimonie di amici e parenti….anche no. Il decluttering è d’obbligo per un open space moderno. Ci sono poi elementi decorativi come il tappeto, le lampade e i quadri che hanno una doppia funzione: non solo abbellire ma anche delimitare l’area relax o definire l’area pranzo. Lo stesso vale per il colore delle pareti o la carta da parati.
9. Illuminazione
Ogni area deve brillare di luce propria e non bisogna lasciare zone buie. La cucina avrà bisogno di un’illuminazione più potente, mentre in salotto si opterà per una più diffusa e rilassante. Meglio non esagerare con il numero e le tipologie di lampade. Particolare attenzione alla temperatura: bisognerebbe evitare di accostare luci calde e fredde.
10. Investi nella consulenza di un professionista
Arredatori, interior designer, architetti, possono apportare un cambiamento RADICALE alla tua casa. A volte basta solo la giusta illuminazione o lo spostamento di un paio di mobili, altre volte c’è bisogno di un intervento più radicale, ma siamo certi che ne valga sempre la pena. Entrare in casa e trovarsi in un ambiente accogliente e finalmente armonioso è una sensazione impagabile.
Siamo solo all’inizio dell’anno ma ci sentiamo di sbilanciarci con una previsione dei design best seller 2022. Tra i prodotti preferiti e più venduti ci sarà Betis, la cabina armadio a pali componibile che è molto di più di una cabina armadio realizzabile praticamente su misura.
Quando abbiamo studiato le potenzialità di questo sistema per noi è stato subito colpo di fulmine! Pochi elementi da abbinare a piacere, per creare composizioni personalizzate in ogni minimo dettaglio. Per camere da letto moderne, stanze di hotel di lusso, angoli toeletta per dedicarsi a beauty e hair style, angoli home office da usare saltuariamente, scaffalature ed espositori per boutique e negozi, ma anche librerie a pali a muro o divisorie con fissaggio pavimento-parete o pavimento-soffitto.
Dopo questo elenco di soluzioni arredative c’è ancora qualcuno che osa definirla in tre parole “cabina armadio componibile”?!
Cosa si può realizzare con il sistema componibile Betis:
cabina armadio aperta a montanti
cabina armadio per stanza guardaroba
cabina con mensolone / scrittoio
scaffale espositore per negozi e boutique
libreria a pali a muro
libreria a pali divisoria per centro stanza
Vediamo nel dettaglio di cosa è capace Betis. Lo facciamo con l’aiuto di foto ispirazione che propongono composizioni d’esempio super personalizzabili. È possibile modificare destinazione d’uso, posizionamento, tipo di fissaggio, dimensioni totali, finiture, attrezzatura, dettagli degli elementi. La massima componibilità è l’asso nella manica di Betis.
Cabina armadio aperta a montanti
Una cabina armadio completamente aperta, senza ante nè fianchi, sorretta da montanti in alluminio terra / parete che la tengono saldamente fissata al muro. Una cabina dall’anima industrial, con struttura minimalista e ridotta all’osso che può essere completata con tutta l’attrezzatura utile per l’organizzazione del guardaroba. Ripiani, tubi appendiabiti, contenitori a giorno aperti, cassettiere con cassetti.
Idea 1: cabina a montanti, aperta, lunga
Focus on: cassettiera/>Quella che si presenta come una cassettiera a 6 cassetti per biancheria o piccoli accessori in realtà è un contenitore a giorno con ripiano divisorio in tinta e cassettini rivestiti in cuoio. Dettagli di stile: cuciture sartoriali a vista, impugnatura verticale centrale che fa da maniglia, box con divisori interni.
Idea 2: cabina a montanti, aperta, alta e stretta
Focus on: contenitori/>Da una parte contenitori sovrapposti, vuoti, senza ripiani e senza antine; da usare per riporre vestiti piegati, borsette e piccoli accessori, rigorosamente a vista. Dall’altra contenitori con anta a ribalta e divisorio verticale interno; per piccoli oggetti preziosi e delicati da conservare al riparo.
Stanza guardaroba: cabina armadio su tre lati
Chi ha la possibilità di dedicare un’intera stanza della casa a vestiti, scarpe e accessori non può che rimanere ammaliato da una soluzione guardaroba completa che si sviluppa su tre (o quattro) pareti. Il bello è proprio la possibilità di avere tutto a vista e sempre accessibile. Un’armadiatura che non deve fare i conti con soluzioni al centimetro ma che può puntare sull’estetica, oltre che sulla praticità.
La cabina Betis proposta in foto si presenta come una cabina armadio a pali con fissaggio terra / soffitto, con ripiani, tubi appendiabiti, contenitori chiusi e aperti. Al centro della stanza trionfa una cassettiera ad isola con cassetti per la biancheria e ripiani per oggetti preziosi e complementi decor.
Focus on: utilizzo dell’attrezzatura/>Ripiani, contenitori a giorno e contenitori con anta possono essere utilizzati per gli scopi più disparati. Armadio per vestiti, vano per accessori legati all’outfit, ripiano per scatole multiuso, ma anche appoggio per lampade da tavolo di design, vasi decorativi, fiori profumati e pampas, la pianta tanto di moda in questo periodo.
Cabina armadio con mensole / scrittoio per contract
Gli enormi potenziali del sistema componibile Betis approdano anche in spazi contract, hotel di lusso e camere di alberghi stellati. Nella soluzione proposta in foto la zona appenderia può essere utilizzata sia per svuotare la valigia e appendere abiti, tailleur e completi sia per gli accappatoi. Ripiani e cassetti vari possono contenere sia vestiti sia asciugamani puliti e coperte extra. La struttura a montanti può essere accessoriata anche con un piano scrittoio con vassoio con bottiglia d’acqua e bicchiere, lampada e telefono per contattare la reception. Questo mensolone può trasformarsi all’occasione in angolo toeletta per dedicarsi a trucco e parrucco, specie se completo di specchio da tavolo o specchio trittico.
Insomma, Betis ha l’approvazione anche di designer e studi di progettazione specializzati nell’arredamento di spazi contract.
Scaffale espositore per negozi e boutique
La versatilità del sistema componibile a montanti rende Betis un arredo polivalente e multifunzione, tanto che è perfetto anche in negozi e boutique. Qui fa leva sulla sua semplicità progettuale mostrando una struttura ridotta al minimo ma assolutamente adeguata al contesto. Montanti, ripiani e – quando necessario – tubi appendiabiti: due / tre elementi sufficienti per arredare le pareti e offrire la giusta esposizione ad abiti, borsette e accessori alla moda.
Fino ad ora abbiamo visto il potenziale di Betis in versione cabina armadio ma lo stesso principio costruttivo può essere impiegato per la progettazione di librerie, anch’esse componibili – su misura – super personalizzabili.
L’aspetto è il medesimo: pali montanti in alluminio con fissaggio pavimento/parete o pavimento/soffitto che fanno da struttura e sostegno a ripiani, contenitori aperti e chiusi, cassetti. Quello che cambia è la destinazione d’uso e gli accessori e le decorazioni impiegate.
Libreria a pali componibile
Design minimal che strizza l’occhio all’industrial style e colori neutri che tendono al grigio per Betis in versione libreria elegante e formale, per studio dirigenziale.
Stesso principio costruttivo ma differenti elementi e differente disposizione per quest’altra proposta. Qui Betis si presenta come libreria lunga ad uso parete attrezzata, per zone giorno ampie, con divanetti moderni.
Libreria divisoria a soffitto
Last but nost least: Betis in versione libreria divisoria bifacciale con fissaggio terra / soffitto. Un modo elegante e funzionale per separare due ambienti, in genere due spazi della zona giorno come soggiorno e salotto, zona pranzo o zona relax. Betis si sostituisce ad una parete in muratura o in cartongesso laddove non ci sono i centimetri necessari per innalzare un muro o nel caso in cui si preferisce una soluzione che permette il passaggio di luce e aria e che mette in comunicazione due zone.
Cambia l’ambiente ma rimane valido quanto detto fin’ora: componibilità, realizzazione su misura, attrezzatura e disposizione a scelta.
Si fa tutto online, direttamente dal configuratore presente in scheda prodotto (per praticità abbiamo realizzato una scheda dedicata alla versione libreria e una a quella cabina armadio). Dal configuratore si possono scegliere tutti i dettagli. La variazione di costo è immediatamente visualizzabile al di sotto del configuratore. Una volta aggiunto il prodotto configurato al carrello si vedrà il prezzo definitivo che comprende eventuali spese di spedizione e sconti extra. Al momento dell’ordine è possibile inviarci un disegno della composizione così che i nostri arredatori possono verificare il progetto.
Preferisci ricevere un preventivo? Contattaci e spiegaci le tue esigenze e i tuoi gusti. Insieme realizzeremo il tuo progetto personalizzato.