Ottimizzare uno spazio piccolo è possibile con alcuni trucchetti da Interior designer e un minimo di disciplina. Vediamo in questo post come progettare un bagno piccolo e funzionale utilizzando alcuni trucchetti che utilizza un progettista.
Le distanze minime per progettare un bagno piccolo e funzionale
Conoscere le distanze minime è fondamentale per poter progettare uno spazio ergonomico e funzionale. Infatti c’è la normativa dove bisogna rispettare le distanze minime tra gli arredi del bagno e rispetto alle pareti. Ad esempio tra wc e bidè ci devono essere 20 cm e tra il wc e il muro almeno 15 cm. Rispettare queste misure favoriscono i passaggi e movimenti comodi all’interno del bagno.
La scelta degli arredi e sanitari
Per arredare un piccolo bagno funzionale bisogna ricorrere ad una scelta dell’arredobagno con le misure ridotte. Ma se lo spazio permette meglio un mobile lavabo per poter utilizzare lo spazio contenitivo e riporre oggetti vari. Mentre tra i sanitari da terra o sospesi è consigliabile quelli sospesi non tanto per le dimensioni che sono gli stessi ma perchè donano un maggiore senso di luce e leggerezza.
Doccia o Vasca?
Tra la doccia e la vasca la scelta dipende dalle esigenze e lo spazio disponibile. Ma se si sceglie di installare una doccia opterei per un piatto molto basso o a filo pavimento con il box in vetro o cristallo per dare maggiore luce ed eleganza. Invece se non puoi rinunciare alla vasca puoi optare per le vasche più piccole che nel mercato si trovano di diverse forme e misure, da 120 a 150, 160 cm.
Come creare più spazio per un bagno piccolo e funzionale
Se si tratta di un piccolo bagno con il soffitto alto si può pensare di utilizzare le pareti sopra arrednando con delle mensole e renderlo più funzionale. Invece, un’altro trucchetto utilizzato dagli interior designer è quello di creare un’illusione ottica dividendo con i colori e delimitare le aree con piastrelle di diverso formato.
Se l’articolo ti è piaciuto, è stato utile e hai trovato le informazioni che stavi cercando, allora condividilo utilizzando uno dei tasti qui sotto. Puoi anche iscriverti con la tua e-mail al blog per non perderti i post e seguirmi su Instagram , facebook e Pinterest per rimanere sempre aggiornato.
è con un tenero pensiero per tutti Voi
che Vi mando un mondo di Auguri di Buon Natale e Felice Anno 2018!!!
Che questo Nuovo Anno possa portare tanta felicità, pace e serenità a tutti
Godersi di montagna e paesaggi innevati senza sciare e lontani dalle piste è possibile?Certo che si! potete fare tante altre attività se siete come me un amante di neve e montagna ma non vi piace sciare. qui vi elenco alcune di queste attività:
–ciaspolate sulla neve
Con le ciaspole, speciali racchette applicate agli scarponi, si può camminare e passeggiare sulla neve.
–Nordic walking
Nasce nei paesi scandinavi in contesti estremamente naturali e “selvaggi”.
-un soggiorno romantico nel igloo
in giro per l’Europa ci sono possibilità di soggiornare e dormire in un igloo e anche in Italia, come dolomiti igloo village.
-degustazioni nei rifugi
I rifugi e le baite si trovano arroccati in posti spettacolari, dove riposarsi, prendere il sole e approfittare della gastronomia locale d’alta quota.
–fotografare
per chi ama la fotografia può divertirsi a fotografare i paesaggio innevati e panorami wild.
-le discese in slittino o fare un giro in motoslitta
Tempo d’estate, tempo di case vacanze. Ma come è possibile rendere un appartamento perfetto per accogliere i turisti, vincendo la concorrenza?
Trattandosi di una casa per le vacanze, dovremo tener conto di alcuni concetti base, necessari a dar vita ad un arredamento consono, funzionale e pratico. Il primo pensiero dovrà essere: cosa può essere necessario per eventuali ospiti che affitteranno l’appartamento? Per prima cosa, evitate di inserire mobili troppo costosi, poiché, gli inquilini che avrete in casa, non saranno sempre educati ed attenti. Tenete in mente che potrebbero arrivare anche inquilini con bambini o animali, che probabilmente non staranno molto attenti al mobilio. Dovrete strutturare l’arredamento in virtù della tipologia di casa e considerare anche il prezzo di locazione da proporre ai clienti per affittare il vostro appartamento.
dovrete arredare l’alloggio dandogli un’impronta caratteristica e confortevole. Una casa al mare potrà orientarsi sui colori tipici marinari: bianco, azzurro, blu, sabbia ecc. La scelta degli arredi bianchi e minimali ampliano gli spazi e illuminano, mettendo in risalto i complementi d’arredo. O in alternativa adottare quelli più classici in legno scuro tipici degli arredi delle imbarcazioni.
Se volete trasformare il vostro immobile in una struttura micro-ricettiva per farlo rendere, rivolgetevi ai professionisti del settore
Nell’articolo precedente abbiamo parlato della Grecia(clicca qui), e della bellissima casa progettata dallo studio block722. Guardando i loro progetti, mi sono innamorata di questa stupenda residenza estiva situato sull’isola di Syros, destinata ad una coppia e i loro ospiti.
La priorità nel progetto di questa casa di vacanza era quella di massimizzare la vista della baia Plagia e il desiderio del cliente era creare gli spazi che potrebbero essere sia private e con accesso costante alla piscina e lo spazio esterno.
L’ingresso è situato nel lato posteriore a seguito di una leggera discesa attraverso ai cortili fino al volume principale.
Un living rilassante con una bellissima vista e la cucina da un design lineare e minimal aperta sul soggiorno.
Adoro il bagno con la sua vasca e le luci e il porta teli in legno, una seduta davanti alla finestra e come tutta la casa la vista non manca…
Io mi immagino già li a rilassarmi sul lettino con un drink rinfrescante e godermi della vista, voi che dite? vi ho fatto venire la voglia di partire? scrivetemi qui sotto che destinazione avete deciso per quest’estate?
La splendida isola di Creta è una delle mete preferite per le vacanze. Giro vagando per la rete cercando di immaginarmi già in vacanza, ho scoperto questa residenza mozzafiato nella costa sud di Creta. Progettata dallo studio BLOCK722 basata ad Atene e Stoccolma, Loro realizzano progetti con i volumi geometrici semplici e linee pulite e materiali di pregio e hanno una particolare cura per i dettagli.
L’obiettivo principale di questo progetto è stato quello di creare una casa che abbraccia l’elemento naturale della collina. E sembra essere molto riuscito.
Tutte le zone della casa hanno l’accesso alla zona lounge all’aperto e la piscina.
In questa casa lo spazio esterno e la natura diventano una cosa sola. La pianta della casa è fatto in modo da permettere di mantenere l’albero di ulivo nel centro della tenuta che diventata parte della casa.
La cabina armadio è la stanza più desiderata in ogni abitazione. voglio darvi degli suggerimenti in questo post su come progettare la cabina armadio perfetta. La cabina armadio è realizzabile anche in una casa di dimensioni limitati o normali. Quindi un sogno assolutamente realizzabile!
La cabina armadio è forse lo spazio più desiderato dalle donne ma ultimamente anche tanti uomini lo chiedono nella fase di progettazione di inserire la cabina all’interno della casa. In questo post vi faccio vedere alcuni esempi di alcuni progetti e come ho ricavato la cabina armadio.
Ricavare lo spazio per la cabina armadio
Il luogo più utilizzato per ricavare la cabina armadio è all’interno della camere da letto. Per la progettazione della cabina armadio non dobbiamo per forza avere uno spazio enorme ma è sufficiente organizzarla bene per avere una guardaroba capiente. Questo spazio può essere ricavato anche in un sgabuzzino oppure un corridoio oppure all’interno di un bagno.
Come progettare la cabina armadio in camera da letto
Se le dimensioni della camera ci permettono possiamo ricavare uno spazio per la cabina armadio all’interno. E’ sufficiente avere una camera di almeno 12mq per poterla realizzare. Mi chiedete come sarà possibile? ve lo dimostro con dei disegni che ho realizzato per alcuni progetti. Una profondità minima di 400 cm ci permette di realizzare una cabina armadio destinando una fascia perimetrale della stanza con una larghezza minima di 130 cm.
In questa soluzione la cabina fronteggia il letto ed ha ampie porte scorrevoli utili per avere una visione complessiva dell’interno.
In questa soluzione la cabina è collocata retrostante il letto, per un risultato un po’ meno tradizionale. Il letto a centro stanza è supportato da un mensolone o da una base in cartongesso. ci sono due porte scorrevoli che si aprono sulle cabine divise in due zone dedicata a lei e a lui.
Sulle storie del mio profilo instagram ho chiesto la preferenza del pubblico ed ecco qui sotto il risultato, scrivimi nei commenti anche la tua preferenza.
Suggerimenti dell’interior designer per una buona progettazione della cabina armadio
Quando progetto una cabina armadio spesso schematizzo le zone funzionali dividendole per stagioni o per uomo e donna. Un’altro fattore molto importante nella progettazione della cabina armadio è la giusta luce. In una cabina armadio funzionale prevedo solitamente un’illuminazione a due livelli. Una di ambiente, quindi a soffitto che è reallizzabile con dei faretti e una sotto mensola, che permette di inquadrare gli abiti.
Nel progettare la cabina armadio è bene sempre dedicare un angolo beauty con lo specchio e il pouf.
Progettare la cabina armadio perfetta non è cosi semplice, bisogna organizzare e sfruttare lo spazio in modo da evitare l’effetto disordinato. Infatti, se lo spazio viene ben studiato bastano anche meno di 2 metriquadri per creare una cabina armadio funzionale.
Qui di seguito condivido con voi alcuni layout che ho proposto per alcuni progetti di cabina armadio.
design by Saideh Shirangi Studio Design UR Life
design by Saideh Shirangi Studio Design UR Lifedesign by Saideh Shirangi Studio Design UR Life
La differenza in una cabina armadio è sicuramente una buona progettazione da una vera professionista dove non pensa solo a contenere i vestiti, ma studia e progetta lo spazio per contenere tutto. Come lo spazio per gli accessori cravatte le sciarpe o magari un’asse da stiro. Infatti, avere gli accessori giusti in una cabina armadio ti rende organizzato e finalmente non avrai il problema di perdere tutto o metterci ore a vestirti!
Zalf design
Zalf design
Zalf design
Se l’articolo ti è piaciuto, è stato utile e hai trovato le informazioni che stavi cercando, allora condividilo utilizzando uno dei tasti qui sotto. Puoi anche iscriverti con la tua e-mail al blog per non perderti i post e seguirmi su Instagram , facebook e Pinterest per rimanere sempre aggiornato.
L’attenzione all’ambiente si è fatta strada anche nel mondo dell’interior design e la camera da letto, il luogo per eccellenza dove si ricaricano le energie, ad oggi può diventare ecologica e sostenibile. Materiali naturali e atossici, mobili ecologici, prodotti riciclati e riciclabili: compiere una scelta rispettosa della natura si può, a partire dalla selezione del materasso. Come arredare la camera da letto con soluzioni green? Vediamo dunque alcuni suggerimenti per individuare le soluzioni per la nostra camera da letto che, oltre a incontrare i nostri gusti sotto il profilo estetico e funzionale, si qualificano come eco-friendly.
La scelta del materasso
Trascorriamo ore e ore della nostra vita sul letto, al quale forse non riconosciamo la giusta importanza. Spesso si crede che un materasso valga l’altro, ma che non sia così ce lo rivelano i dolori alla schiena. Oltre a questo, sapevate che la scelta del materasso può essere eco-friendly? In commercio ne esistono diversi tipi e ad oggi non è difficile trovare quelli composti da fibre naturali e salutari, realizzati con i seguenti materiali:
lattice;
cotone;
fibra di soia;
fibra di cocco.
Il lattice, o meglio la schiuma di lattice, è uno dei materiali naturali più usati per i materassi. Si ricava dalla linfa degli alberi di gomma, ma senza danneggiare l’albero. Il suo svantaggio, però, è rappresentato dal fatto che viene prodotto principalmente in Asia e altri paesi dall’altra parte del mondo, il suo trasporto comporta quindi il consumo di carburanti e la loro dispersione nell’aria.
I rivestimenti in fibra di soia, invece, sfruttano i vantaggi di questa materia prima naturale atossica, che si ottiene da procedimenti del tutto rispettosi dell’ambiente; così anche il cotone, fibra naturale per eccellenza. Non a caso il cotone biologico è anche l’elemento principe dei noti futon giapponesi, tra i letti più famosi al mondo, ripiegabili ed ecosostenibili. La fibra di cocco si ricava dall’apertura a mano delle noci di cocco e dalla seguente separazione della fibra dalla parte legnosa, ottenendo la fibra di cocco mediante un processo del tutto ecologico. Meno diffusa, è anch’essa un’ottima soluzione sostenibile per ricoprire i materassi con uno strato robusto e resistente.
Illuminazione sostenibile
Per l’illuminazione della camera da letto le soluzioni green sono davvero numerose. L’avvento delle lampadine con tecnologia LED, ad esempio, ha contribuito a ridurre i consumi in modo significativo. La diffusione delle lampade a LED è stata largamente incoraggiata perché si stima che il risparmio ottenuto si aggiri intorno al 93% rispetto alle lampade a incandescenza e del 90% rispetto alle lampade alogene. Inoltre, la definitiva perdita di luminosità dei LED può avvenire dopo circa 100.000 ore, e dopo 50.000 ore l’emissione luminosa iniziale risulta ridotta solo del 30% circa (fonte: illuminazione a led).
Per la camera da letto, faretti e luci LED sono un’idea perfetta per creare un’atmosfera calda e accogliente proprio nella zona della casa che deve essere più confortevole. Per esempio, una delle tendenze più in voga nel 2022 per la camera da letto è rappresentata dalle lampade LED da parete che si accendono e spengono in modo automatico, grazie alla presenza di un sensore; oppure le barre luminose a LED che si accendono automaticamente al momento dell’apertura dei cassetti o dell’armadio, in modo da non sprecare energia. Ormai facili da trovare, i prodotti di illuminazione a basso consumo hanno un impatto ridotto sulla Terra e anche sulla bolletta.
Come arredare la camera da letto con mobili eco-friendly
Il rapporto My Tool Shed ha rivelato che in media un mobile genera 47 kg di anidride carbonica. Come ridurre questo notevole impatto sull’ambiente? Si capisce che la scelta dei mobili per la nostra camera da letto (e non solo) dovrebbe ricadere su prodotti durevoli e riciclabili, a scapito della pelle o delle plastiche (a eccezione delle bioplastiche). Largo quindi a grandi armadi in legno a cui abbinare tessuti come cotone, lino e fibre vegetali. Per scaffali e mensole si può optare per il sughero, riciclabile al 100%, resistente e anallergico. Questo materiale è di grande tendenza negli ultimi tempi e le sue applicazioni sono davvero varie, proprio per le camere da letto si realizzano sempre più spesso persino originali letti in sughero che, grazie alle proprietà antistatiche del tessuto, possono migliorare la qualità del sonno.
Abbellire con stampe e quadri artigianali
Oltre agli elementi essenziali della camera da letto, non possono ovviamente mancare gli elementi decorativi che più di tutti possono dare un tono alla nostra stanza e definirne la personalità. Anche in questo settore la sensibilità per l’ambiente è ormai in costante crescita e ad oggi è possibile garantire la sostenibilità anche sulle pareti. In questo caso, però, orientarsi all’interno dell’offerta sul mercato può essere più difficile. Se si acquistano poster o stampe, è bene assicurarsi che siano composti da carta ecologica certificata. Dove non sia possibile orientarsi su prodotti eco-friendly dotati di certificazione, la soluzione migliore è arricchire la nostra zona notte con quadri per la camera da letto di lavorazione artigianale.
In un mondo dove regna il consumismo compulsivo, infatti, le realtà che producono artigianalmente gli oggetti d’arredo sono in media molto più sostenibili rispetto alla grande distribuzione. La produzione di elementi in serie nei grandi stabilimenti industriali, oltre a consumare grandi quantità di energia, è responsabile della dispersione nell’ambiente di sostanze tossiche e nocive per gli ecosistemi. È quindi importante tornare a investire negli arredi artigianali, frutto di lunghi e articolati processi di lavorazione da parte di appassionati del mestiere.
Se l’articolo ti è piaciuto, è stato utile e hai trovato le informazioni che stavi cercando, allora condividilo utilizzando uno dei tasti qui sotto. Puoi anche iscriverti con la tua e-mail al blog per non perderti i post e seguirmi su Instagram , facebook e Pinterest per rimanere sempre aggiornato.
prima di sapere come arredare in stile Kinfolk è meglio capire che cosa è questo stile. Più che uno stile di design, il kinfolk è uno stile di vita partita da una rivista fondata nel 2011 a Portland. Dunque il kinfolk è uno stile di vita che si concentra sul concetto di slow living, dando valore alla qualità piuttosto che alla quantità.
Kinfolk è legato all’estetica dei paesi nordici e al concetto hygge, pensando sempre da un punto di vista sostenibile. Infatti semplicità è il sinonimo di Kinfolk. I colori saturi per valorizzare la decorazione naturale e minimalista è una caratteristica di questo stile. Il bianco, il grigio o il beige, mobili e decorazioni in legno, rattan o cermaica con disegni molto minimal, piante grasse e semplici costruiscono questo stile.
Questo stile punta tanto sull’auttenticità degli oggetti fatti a mano, i wabi-sabi, la bellezza dell’imperfetto e il vintage. Può spesso ricordare lo stile boho.
Questo mix tra l’autenticità e semplicità è molto legato alla sostenibilità. Per creare questo stile è fondamentale avere un lifestyle che valorizzi gli oggetti che ci circondano e pensare a uno stile decorativo neutro e minimalista per evitare acquisti compulsivi e influenzati dalla tendenza che scompare in breve tempo. Avere un particolare attenzione ai processi di produzione tradizionali, attenti all’ambiente e alle persone.
I fondatori della rivista kinfolk e di questo lifestyle vogliono mostrarci l’importanza di pensare e prendersi cura della nostra comunità sopra ogni cosa. Infatti la scelta del nome “kinfolk” viene dall’inglese antico ed è la combinazione tra due parole ” cynn ” che significa famiglia e ” folk ” che è il sinonimo di ” persona ” e si riferisce alle persone che appartengono della stessa famiglia.
Nei prossimi post parlerò dello stile wabi-sabi e lo stile hygge, se non vuoi perdere i miei prossimi post seguimi sui social e iscriviti al blog con la tua mail.
Se l’articolo ti è piaciuto, è stato utile e hai trovato le informazioni che stavi cercando, allora condividilo utilizzando uno dei tasti qui sotto. Puoi anche iscriverti con la tua e-mail al blog per non perderti i post e seguirmi su Instagram , facebook e Pinterest per rimanere sempre aggiornato.
Come avere un ottimo isolamento termico? Spesso per avere un ottimo isolamento termico basta cambiare gli infissi ricorrendo ad una buona scelta e senza dover per forza fare il capotto termico o altre opere di ristrutturazione più invasive. Quindi una buona scelta ti fa risparmiare in energia soprattutto nel periodo invernale. I materiali utilizzati per la realizzazione degli infissi sono principalmente legno, alluminio e PVC e quest’ultimo è ormai diventato il più apprezzato e il più richiesto sul mercato (secondo quanto riferito dagli esperti di https://www.infissiepersiane.it/, azienda produttrice di infissi e persiane operante in tutto il nord Italia).
Come scegliere gli infissi per risparmio energetico in base al materiale
Il PVC è un materiale molto isolante e ha un buon rapporto qualità prezzo e ha una grande durata nel tempo e poca necessità di manutenzione.
Il legno è un’ottimo materiale isolante ed è naturale. Oltre ad essere molto resistente arreda e non ha bisogno di grandi manutenzione a differenza di quello che si pensa, in quanto le finestre in legno di ultima generazione sono trattate con vernici ad acqua che rendono questo materiale resistente.
Le finestre in alluminio a taglio termico garantiscono buone prestazioni in termini di risparmio energetico. Sicuramente il prezzo basso di questo materiale è una caratteristica vincente. In termini di efficienza termica, non è paragonabile con gli infissi in PVC e in legno.
Isolamento termico dei vetri delle finestre
Il vetro delle finestre spesso viene sottovalutato e spesso non si fa l’attenzione nella scelta giusta. E’ molto importante l’utilizzo di vetrate isolanti, infatti, permette di ottenere benefici per l’ambiente e le nostre bollette spesso sottovalutati.
Gli scambi di calore che avvengono tra una vetrata e l’ambiente esterno si esprimono con il valore Ug, che rappresenta il valore di trasmittanza termica della vetrata, ossia il flusso di calore che attraversa 1 m2 di superficie vetrata quando la differenza di temperatura tra interno ed esterno è pari a 1° C. Più grande è il valore dell’Ug della vetrata, più grande sarà la dispersione termica. Quindi per aumentare l’isolamento si può usare una vetrata isolante.
Il principio della vetrata isolante consiste nel racchiudere tra due lastre di vetro un’intercapedine d’aria immobile e asciutta per evitare gli scambi termici per convezione, sfruttando la scarsa conduttività termica dell’aria. Si può ridurre ancora di più gli scambi per convezione sostituendo l’aria tra le due lastre di vetro con un gas come Argon che ha una conduttività termica inferiore. Cosi la trasmittanza termica di una vetrata passa da Ug di 5,8 W/m2K a 2,7 W/m2K. Esiste ancora un’altra tipologia di vetrata isolante per le zone climatiche più fredde che è composta da una terza lastra che forma un’altra camera riempita con gas Argon e fa scendere il valore Ug a 0,6 W/m2K.
Se l’articolo ti è piaciuto, è stato utile e hai trovato le informazioni che stavi cercando, allora condividilo utilizzando uno dei tasti qui sotto. Puoi anche iscriverti con la tua e-mail al blog per non perderti i post e seguirmi su Instagram , facebook e Pinterest per rimanere sempre aggiornato.