24 Gennaio 2023 / / Coffee Break

La Lota de Macedo Soares House, conosciuta come Casa de Vidro, situata a San Paolo, in Brasile è considerata un capolavoro dell’architettura modernista;
La casa viene considerata un capolavoro dell’architettura moderna brasiliana, nota per la sua armoniosa integrazione con il paesaggio circostante e per l’uso di materiali naturali e principi di progettazione sostenibile.
va su una collina e il design sfrutta la pendenza naturale per creare livelli e spazi diversi, è costruita su pilotis per consentire al paesaggio naturale di scorrere sotto e intorno alla casa.
Una delle caratteristiche più notevoli della casa sono le grandi finestre in vetro, che consentono alla luce naturale di inondare gli spazi interni e permettono una transizione senza soluzione di continuità tra gli spazi interni ed esterni.
La casa ha anche una terrazza e un giardino integrati nel design e contribuiscono alla connessione con la natura circostante. Nel suo progetto l’architetto ha previsto quelli che oggi chiameremmo elementi di design sostenibile, come la ventilazione naturale e il raffreddamento passivo.

A modernist masterpiece in Brazil

The Lota de Macedo Soares House, known as Casa de Vidro, located in São Paulo, is considered a masterpiece of modernist architecture;
The house is considered a masterpiece of modern Brazilian architecture, known for its harmonious integration with the surrounding landscape and for the use of natural materials and sustainable design principles.
The house sits on a hillside and the design takes advantage of the natural slope to create different levels and spaces, it is built on stilts to allow the natural landscape to flow under and around the house.
One of the most notable features of the home are the large glass windows, which allow natural light to flood the interior spaces and allow for a seamless transition between the interior and exterior spaces.
The house also has a terrace and garden integrated into the design and contribute to the connection with the surrounding nature. In her project, the architect included what we would today call sustainable design elements, such as natural ventilation and passive cooling.

31 Ottobre 2022 / / Coffee Break

Morton House, progettata e costruita (1979 circa) da Deirdre e Ivor Morton, questa villa rappresenta un particolare esempio di come il modernismo si è declinato all’altro capo del mondo.

A modernist retreat in the Blue Mountains

Morton House, designed and built (around 1979) by Deirdre and Ivor Morton, this villa represents a particular example of how modernism has declined on the other side of the world.

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29 Ottobre 2022 / / Coffee Break

Quando si deve arredare la propria casa o ristrutturare un’abitazione oramai un po’ avanti con gli anni, un aspetto che spesso viene sottovalutato ma che, in realtà, dovrebbe essere valutato attentamente è la selezione della rubinetteria bagno. Non si tratta di semplici accessori, ma di veri e propri oggetti di arredo che sono in grado di restituire un tocco magico al design del proprio ambiente bagno.
Inoltre, la loro scelta dev’essere accurata perché i rubinetti, il doccino, il miscelatore, ecc, sono elementi che saranno utilizzati quotidianamente da tutta la famiglia oppure saltuariamente da ospiti; quindi, la selezione deve essere meticolosa anche per soddisfare il requisito dell’igiene e della cura personale. Rubinetti: tipologie e differenze Prima di addentrarci in questo ampio mondo, vediamo alcune differenze tra i rubinetti. Anticipiamo già che si tratta di differenze prettamente legate al piano della funzionalità e, di conseguenza, i modelli presenteranno anche stili diversi. Conoscere queste particolarità può aiutare nella scelta della tipologia più adatta per il proprio bagno in modo tale da poter mantenere interamente la coerenza con lo stile dell’ambiente interessato.
Premettiamo che sul mercato esistono tante tipologie di rubinetti soprattutto per quanto riguarda la zona bagno perché l’ambiente è costituito principalmente dal lavandino, dal bidet, dalla doccia o dalla vasca.
Quindi, la scelta è variegata. Iniziamo.

Miscelatore e mescolatore

La differenza tra queste tipologie è molto semplice. Un miscelatore è quel rubinetto che, nel corpo, presenta una sola manopola per regolare la temperatura dell’acqua; il mescolatore, chiamato anche rubinetto bicomando o multicomando, possiede le 2 manopole a cui quasi tutti siamo abituati.
Attraverso le manopole si andrà a miscelare acqua calda e acqua fredda fino a quando non si raggiunge la temperatura che si desidera. Queste due tipologie sono utilizzate principalmente per il lavandino. Simili ai modelli utilizzati per quest’ultimo ci sono quelli per il bidet.

Rubinetto per bidet

I modelli per il bidet sono simili a quelli per il lavandino. Si installano direttamente sul sanitario e la differenza principale con quelli per il lavabo è il rompigetto che, difatti, è orientabile per direzionare il getto. Quelli per il lavandino sono tendenzialmente fissi.

Rubinetto per la vasca

Di solito i rubinetti per la vasca presentano o un pulsante oppure un pistone, che devia alla doccetta o alla canna il flusso d’acqua affinché si possa riempire la vasca in sé. Ci possono essere diversi tipi di installazione, la scelta dovrà ricadere sul modello più coerente con lo stile del proprio ambiente bagno, facendosi aiutare anche dal proprio gusto personale, tenendo però sempre in considerazione la propria disposizione idraulica.

Rubinetto per la doccia

Questo modello presenta di norma gli stessi attacchi dei modelli per la vasca. La differenza principale sta nell’assenza dell’uscita verso la canna; di conseguenza, erogherà l’acqua solo alla doccetta oppure al soffione grazie all’utilizzo di un deviatore.
Queste sono le principali differenze. I modelli presenti all’interno del catalogo sono estremamente versatili in modo tale da potersi adattare non solo al proprio bagno ma anche alle proprie esigenze personali. Il design di ogni singolo elemento è accattivante ed è stato accuratamente disegnato e progettato.

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29 Ottobre 2022 / / Coffee Break

Questa villa australiana si affaccia sul lungomare di Sugarloaf Bay a Sidney, originariamente progettata dall’architetto Glynn Nicholls nel 1959, è stata recentemente rinnovata e ampliata dagli studi di architettura 8 Squared e di interior design Studio Gorman.
Il design della casa combina le caratteristiche moderniste restaurate della casa anni ’50 con le ultime tecnologie del 21° secolo.

High-tech restyling for a modernist villa

This Australian villa overlooks the Sugarloaf Bay waterfront in Sydney, originally designed by architect Glynn Nicholls in 1959, has recently been renovated and extended by 8 Squared architecture and interior design studios Studio Gorman.
The design of the house combines the restored modernist features of the 1950s house with the latest 21st century technologies.
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15 Luglio 2022 / / Coffee Break

L’arte non è soltanto un bel quadro o una poesia romantica, ma la si può trovare in tante piccole cose anche nella propria vita quotidiana, come apparecchiare la tavola. Se per fare un tavolo ci vuole un fiore, per fare bella figura quando si invita qualcuno a cena è necessario arredare al meglio la propria tavola. Bisognerà avere estrema cura nell’abbinare tra loro piatti, bicchieri e posate.

Valorizzare la propria tavola può risultare ostico per alcuni; in realtà, bisogna semplicemente andare per gradi. Non si può scegliere una determinata posata se non si è scelto prima il menu, e così via. Vediamo insieme come abbinare al meglio la propria tavola.

Apparecchiare la tavola: i piatti

Dopo aver scelto il menù, si passa all’abbinamento dei piatti sulla tavola. Ci sono diversi tipi di piatti in base alle pietanze che dovranno contenere. Sono quegli oggetti che catturano subito l’attenzione degli invitati perché sono, oggettivamente, più ingombranti rispetto a posate e bicchieri.
Quindi, si raccomanda un’estrema attenzione a non confondersi con modelli e dimensioni. Se si posiziona un piatto piano normale, ci si aspetta la pasta, non di certo una minestra. Lo stesso vale per i secondi, antipasti, frutta, dolci, ecc.

Le posate

Ordine ed equilibrio sono gli obiettivi da raggiungere per imbandire la tavola nel modo migliore. Spesso si riscontrano notevoli difficoltà nella scelta e nella posizione delle posate sulla tavola. Innanzitutto, vanno disposte dall’esterno verso l’interno del piatto, e, se si hanno ospiti esigenti, è bene posizionarle in base alla sequenza del menù, facendo corrispondere le posate esterne alla prima pietanza, etc. Importante: la collocazione delle forchette è sulla sinistra.

I bicchieri

Il pezzo forte su ogni tavola sono i bicchieri. Ci si può sbizzarrire per sceglierli, rispettando sempre delle precise regole dettate dal livello di formalità del pranzo o della cena. Il tocco di classe si raggiunge con la scelta dei bicchieri per il vino. Infatti, tutti i bicchieri devono differenziarsi tra loro in base alla bevanda che andremo a versare. Durante la mise en place, l’abbinamento e la scelta dei bicchieri risultano quasi sempre la parte più difficile. Se si dovesse scegliere un bicchiere errato, ad esempio in un bicchiere dell’acqua si versasse del vino, si andrebbe a stonare con tutto il contorno. Per evitare di rovinare una cena di lavoro o romantica, vediamo alcune differenze tra i bicchieri, soprattutto quelli per il vino. Un piccolo trucco per non sbagliare è quello di ricordare che il bicchiere più grande e ampio si utilizzerà per l’acqua, quello medio per il vino rosso e quello più piccolo per il vino bianco.

Bicchieri da vino

Per i vini rossi fermi si potrà selezionare tra i modelli chiamati Ballon, dalla pancia più arrotondata, oppure Bordeaux. La scelta dovrà ricadere su un modello o su un altro in base alla corposità e invecchiamento del vino rosso; infatti, maggiori sono questi due fattori e maggiore dovrà essere la pancia del bicchiere utilizzato affinché il vino possa decantare al meglio. Per i vini rossi frizzanti, il bicchiere è un calice classico con pancia piccola. Per i passiti, si opterà per un tulipano piccolo o per il grande classico: la coppa da Martini, ormai poco utilizzata ma che conserva il suo fascino. Per i vini bianchi, invece, si potrà optare per il Flute, se a tavola c’è lo spumante; se invece è presente un ottimo Champagne o Prosecco, la scelta dovrà ricadere su un bicchiere Tulipano o Renano.

8 Maggio 2022 / / Coffee Break

Questa casa nasce come risposta alla necessità di un avere ambienti accoglienti a contatto con la natura pur garantendo la privacy degli abitanti. Lo studio Israelevits Architects ha sfruttato il terreno pianeggiante optando per una struttura a forma di L che adotta un carattere introverso e si apre su un ampio giardino e lasciando la facciata esterna chiusa alla vista dei passanti. Una volta entrati nella proprietà, i visitatori si trovano in un ampio e lussureggiante giardino che svela poco alla volta la casa.
La proprietà comprende un campo da tennis, una piscina e un frutteto integrati nella natura circostante; patii e vari piccoli giardini creano angoli naturali a sorpresa.

Come di consueto le due ali hanno funzioni diverse, la prima comprende gli spazi comuni, mentre la seconda ospita le aree private.
I materiali dominanti sono cemento a vista, vetro legno di teak e colonne in acciaio nero.

A home in touch with nature in Israel

This house was born as a response to the need for a welcoming environment in contact with nature while ensuring the privacy of the inhabitants. Israelevits Architects took advantage of the flat land by opting for an L-shaped structure that adopts an introverted character and opens onto a large garden and leaving the external façade closed to passers-by. Once inside the property, visitors find themselves in a large and lush garden that gradually reveals the house.
The property includes a tennis court, a swimming pool and an orchard integrated into the surrounding nature; patios and various small gardens create surprising natural corners.

As usual, the two wings have different functions, the first includes the common areas, while the second houses the private areas.
The dominant materials are exposed concrete, teak wood glass and black steel columns.

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CAFElab | studio di architettura
29 Aprile 2022 / / Coffee Break

Un condominio di cinque piani realizzato dallo Studio Rick Joy nel quartire di Polando a Città del Messico;
nonostante sia racchiuso da edifici su tre lati e si apra all’esterno da un solo fronte esposto ad Ovest gli architetti con il sapiente utilizzo di 3 pozzi di luce hanno saputo portare luce e vegetazione all’interno, rigogliose fioriere, rampicanti e vegetazione pendente ammorbidiscono l’effetto della struttura in cemento a vista.

La gamma limitata di materiali crea tavolozza sobria, fatta di pareti in cemento, pavimenti in legno e scale e infissi in acciaio conferisce all’edificio l’aspetto di una elegante scultura urbana.

An elegant urban sculpture in Mexico City

A five-storey condominium built by Studio Rick Joy in the Polando district of Mexico City;
despite being enclosed by buildings on three sides and opening to the outside from a single front facing west, the architects, with the skilful use of 3 light wells, have been able to bring light and vegetation inside, luxuriant planters, vines and hanging vegetation soften the effect of the exposed concrete structure.

The limited range of materials creates an understated palette, made up of concrete walls, wooden floors and steel stairs and fixtures gives the building the look of an elegant urban sculpture.

22 Aprile 2022 / / Coffee Break

Quasi un rifugio arcaico quello realizzato a Cana da Carl Gerges Architects;
il mosaico di calcare grigio e giallo è direttamente collegato alla roccia naturale, il fronte totalmente vetrato crea continuità fra l’esterno arido ed essenziale e un interno reso accogliente dai colori delle terre, un camino tradizionale che domina la scena sotto un soffitto in cemento armato e vecchie travi di legno di recupero.
Gli arredi e i tessuti richiamano tradizioni secolari con i motivi orientali e le trame marocchine.

Lo spazio è accogliente e soleggiato, le rigogliose piante in vaso e le pareti in tadelakt verde alloro ricreano l’esperienza di fare il bagno all’aria aperta.

Un passaggio sotterraneo conduce a una piccola cantina di vini dalle pareti bordeaux scenograficamente illuminate dall’alto.

A guesthouse in Lebanon

The one created in Cana by Carl Gerges Architects is almost an archaic refuge;
the gray and yellow limestone mosaic is directly connected to the natural rock, the fully glazed front creates continuity between the arid and essential exterior and an interior made welcoming by the colors of the earth, a traditional fireplace that dominates the scene under a reinforced concrete ceiling and old reclaimed wooden beams, The furnishings and fabrics recall centuries-old traditions with oriental motifs and Moroccan textures.

The space is welcoming and sunny, the lush potted plants and the laurel green tadelakt walls recreate the experience of bathing in the open air.

An underground passage leads to a small wine cellar with scenographically lit burgundy walls from above.

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15 Aprile 2022 / / Coffee Break

I progettisti di Studio mk27 definiscono la casa: “un esercizio radicale di orizzontalità”
Chiamata Planar House realizzata a Porto Feliz in Brasile, la costruzione si inserisce nella topografia del lotto con discrezione, posta nel punto più alto appare come una linea essenziale, un tetto verde che imita il prato circostante e contribuisce al comfort termico della casa.

La soletta appoggia su pilastri metallici a croce in omaggio all’architettura Miesiana.

Sotto il tetto si snodano due volumi, il primo con le aree di servizio, palestra, tv e sale giochi e il secondo con le cinque camere da letto con bagno privato. Le aree giorno possono essere completamente aperte da pareti vetrate, aprendo la casa al paesaggio.

In contrapposizione alla rigida distribuzione formale, un diaframma in mattoni serpeggia sinuoso, abbracciando il giardino d’ingresso, creando trasparenze e schermando alla vista la strada.

A horizontal house in Brazil

Studio mk27 designers define the house: “a radical exercise in horizontality”
Called Planar House built in Porto Feliz in Brazil, the building fits into the topography of the lot with discretion, placed at the highest point appears as an essential line, a green roof that mimics the surrounding lawn and contributes to the thermal comfort of the house.

The slab rests on cross-shaped metal pillars in homage to Miesian architecture.

Under the roof there are two volumes, the first with the service areas, gym, TV and games rooms and the second with the five bedrooms with private bathrooms. The living areas can be completely opened by glass walls, opening the house to the landscape.

In contrast to the rigid formal distribution, a brick diaphragm winds sinuously, embracing the entrance garden, creating transparency and shielding the street from view.

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8 Aprile 2022 / / Coffee Break

Casa Un Patio si trova nel Cile centrale, tra il lago Villarica e un vulcano con lo stesso nome, su un sito remoto e accidentato dalla vegetazione fitta e rigogliosa.

Progettata dall’architetto Lucas Maino Fernandez con l’intento di stabilire una continuità tra gli spazi abitativi e la foresta circostante, gli spazi abitativi sono organizzati attorno a un rigoglioso cortile centrale che incornicia la foresta integrandola nella casa.

La palette dei materiali si abbina alla natura circostante: pareti, pavimenti e infissi in legno per gli interni; materiali selezionati per la loro lunga durata e bassa manutenzione per gli esterni: lamiera grecata, pannelli in policarbonato e schermature decorative in legno.

A courtyard house in the forest of Chile

Casa Un Patio is located in central Chile, between Lake Villarica and a volcano of the same name, on a remote and rugged site with dense and lush vegetation.

Designed by architect Lucas Maino Fernandez with the intention of establishing continuity between the living spaces and the surrounding forest, the living spaces are organized around a lush central courtyard that frames the forest integrating it into the house.

The palette of materials matches the surrounding nature: wooden walls, floors and window frames for the interiors; materials for their long life and low maintenance for exteriors: corrugated sheet metal, polycarbonate panels and decorative wooden screens.

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