24 Maggio 2023 / / Coffee Break

L’armocromia e l’interior design sono due discipline che possono essere combinate per creare spazi armoniosi e accoglienti. L’armocromia è lo studio dei colori che meglio si adattano alla pelle, ai capelli e agli occhi di una persona, mentre l’interior design è l’arte di creare ambienti funzionali e belli.

L’armocromia può anche essere utilizzata per creare contrasti interessanti all’interno di un ambiente. Ad esempio, se una stanza è dominata da tonalità fredde come il blu e il verde, è possibile aggiungereelementi di arredo di colore caldo come cuscini o tappeti in tonalità arancione o rosso per creare un contrasto armonioso.
Inoltre, l’armocromia può essere utilizzata per creare un’atmosfera rilassante in una stanza. I colori neutri come il beige e il grigio possono essere utilizzati per le pareti e i tessuti per creare un ambiente rilassante e accogliente. Inoltre, i colori pastello come il rosa e il lilla possono essere utilizzati per creare un’atmosfera romantica e dolce.

L’armocromia può anche essere utilizzata per creare un’atmosfera energizzante in una stanza. I colori vivaci come il giallo e l’arancione possono essere utilizzati per creare un’atmosfera vivace e stimolante. Inoltre, i colori brillanti come il rosso e il verde possono essere utilizzati per creare un’atmosfera audace e dinamica.
Inoltre, l’armocromia può essere utilizzata per creare un’atmosfera raffinata in una stanza. I colori scuri come il nero e il marrone possono essere utilizzati percreare un’atmosfera elegante e sofisticata. Inoltre, i colori metallizzati come l’oro e l’argento possono essere utilizzati per creare un’atmosfera lussuosa e glamour.
In generale, l’armocromia e l’interior design possono essere utilizzati insieme per creare ambienti equilibrati e armoniosi. Tuttavia, è importante tenere presente che la scelta dei colori dipende anche dallo stile e dalla funzionalità dell’ambiente. Ad esempio, in una cucina è importante scegliere colori pratici e facili da pulire, mentre in una camera da letto è importante scegliere colori rilassanti e accoglienti.
Inoltre, è importante tenere presente che l’armocromia non deve essere vista come una regola rigida, ma come una guida per scegliere i colori che meglio si adattano alla persona e all’ambiente. Ci sono anche altre variabili da considerare, come la luce naturale e artificiale, la dimensione della stanza e il tipo di mobili presenti.

In sintesi, l’armocromia e l’interior design possono essere utilizzati insieme per creare ambienti armoniosi e personalizzati. La scelta dei colori giusti può fare la differenza nell’aspetto e nella sensazione di un ambiente, e l’armocromia può essere una guida utile per scegliere i toni che meglio si adattano a chi vive in quel determinato spazio. Tuttavia, è importante equilibrare la scelta dei colori con lo stile e la funzionalità dell’ambiente, e considerare anche altre variabili come la luce e la dimensione della stanza. In generale, la scelta dei colori dovrebbe sempre essere guidata dalla creatività, dal gusto personale e dalla funzionalità dell’ambiente. Con l’armocromia e l’interior design, è possibile creare ambienti belli e funzionali che riflettano la personalità e lo stile di chi li abita.

20 Aprile 2023 / / Coffee Break

Il divano Chesterfield è un classico del design dell’arredamento, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per il suo stile distintivo e senza tempo. Ma da dove proviene questo iconico pezzo d’arredamento e come è diventato così popolare?

La storia del divano Chesterfield può essere fatta risalire al XVIII secolo, quando venne commissionato da Lord Philip Stanhope, il quarto conte di Chesterfield. Stanhope desiderava un divano che fosse allo stesso tempo elegante e comodo, adatto all’alta società dell’epoca. Il risultato fu un divano con braccioli e schienale della stessa altezza, caratterizzato da una lavorazione capitonné e rivestito in pelle.

Il divano Chesterfield divenne rapidamente popolare tra l’aristocrazia britannica, e presto si diffuse anche al di fuori del Regno Unito. Nel corso del XIX e XX secolo, il divano conquistò il mercato internazionale, diventando un simbolo di lusso e raffinatezza.

Il design originale del divano Chesterfield è rimasto sostanzialmente invariato nel corso dei secoli. Tuttavia, nel tempo sono state introdotte alcune varianti, come l’utilizzo di materiali diversi dalla pelle e la sperimentazione con diverse forme e dimensioni. Oggi, il divano Chesterfield si può trovare in una vasta gamma di colori, stili e materiali, che vanno dalla pelle al velluto, dalla lana agli arazzi.

Nonostante le numerose innovazioni, il divano Chesterfield ha mantenuto la sua identità distintiva, grazie ai suoi tratti caratteristici: i braccioli e lo schienale della stessa altezza, la lavorazione capitonné e i piedini in legno tornito. Questi elementi ne hanno garantito il successo duraturo e l’immagine di un pezzo d’arredamento intramontabile.

Il divano Chesterfield è un classico del design che ha resistito alla prova del tempo. La sua storia, che inizia con la visione di un nobile britannico, testimonia la sua capacità di adattarsi alle esigenze di stile e comfort di diverse epoche, mantenendo sempre il suo fascino distintivo.

The History of Chesterfield Sofas

The Chesterfield sofa is a classic in the world of furniture design, known and appreciated worldwide for its distinctive and timeless style. But where does this iconic piece of furniture come from, and how did it become so popular?

The history of the Chesterfield sofa can be traced back to the 18th century when it was commissioned by Lord Philip Stanhope, the fourth Earl of Chesterfield. Stanhope wanted a sofa that was both elegant and comfortable, suitable for high society at the time. The result was a sofa with armrests and a backrest of the same height, featuring a tufted design and upholstered in leather.

The Chesterfield sofa quickly gained popularity among the British aristocracy, and soon spread beyond the United Kingdom. Throughout the 19th and 20th centuries, the sofa conquered the international market, becoming a symbol of luxury and sophistication.

The original design of the Chesterfield sofa has remained largely unchanged over the centuries. However, over time some variations have been introduced, such as the use of materials other than leather and experimentation with different shapes and sizes. Today, the Chesterfield sofa can be found in a wide range of colors, styles, and materials, from leather to velvet, wool to tapestries.

Despite the many innovations, the Chesterfield sofa has retained its distinctive identity, thanks to its characteristic features: the armrests and backrest of the same height, the tufted design, and the turned wooden legs. These elements have ensured its lasting success and the image of a timeless piece of furniture.

In conclusion, the Chesterfield sofa is a design classic that has stood the test of time. Its history, which begins with the vision of a British nobleman, bears witness to its ability to adapt to the style and comfort needs of different eras while always maintaining its unique charm.

6 Febbraio 2023 / / Coffee Break

Situata su un altopiano roccioso nel deserto californiano, questa casa unifamiliare è progettata come un rifugio, volutamente in contrasto con le forme organiche del deserto e basso rispetto al suolo per minimizzarne la presenza.

La struttura della casa è composta da 3 elementi: due muri in cemento, un insieme di corpi in legno e sopra di essi un tetto in acciaio che galleggia sopra la casa proteggendola dal sole cocente, un’apertura incornicia il cielo sopra la casa e fornisce luce solare diretta alla piscina.

I materiali sono stati scelti per creare un senso di “sereno contrasto” con la tavolozza dei colori vivaci del paesaggio desertico. Il rivestimento è in legno sottoposto a diversi trattamenti per realizzare una superficie molto resistente in un clima noto per le sue ampie fluttuazioni di temperatura giornaliere.

A retreat in the California desert

Located on a rocky plateau in the California desert, the single-family home is designed as a retreat that deliberately stands out from the organic forms of the desert and is as low as possible to minimize its presence.

The structure of the house consists of three elements: two concrete walls, a series of wooden bodies, and above them a steel roof that hovers over the house and protects it from the scorching sun, an opening that frames the sky above and provides direct sunlight to the pool.

Materials were chosen to provide a “serene contrast” to the vibrant color palette of the desert landscape. The cladding is made of wood that has undergone various treatments to create a very resistant surface in a climate known for its large daily temperature variations.

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24 Gennaio 2023 / / Coffee Break

La Lota de Macedo Soares House, conosciuta come Casa de Vidro, situata a San Paolo, in Brasile è considerata un capolavoro dell’architettura modernista;
La casa viene considerata un capolavoro dell’architettura moderna brasiliana, nota per la sua armoniosa integrazione con il paesaggio circostante e per l’uso di materiali naturali e principi di progettazione sostenibile.
va su una collina e il design sfrutta la pendenza naturale per creare livelli e spazi diversi, è costruita su pilotis per consentire al paesaggio naturale di scorrere sotto e intorno alla casa.
Una delle caratteristiche più notevoli della casa sono le grandi finestre in vetro, che consentono alla luce naturale di inondare gli spazi interni e permettono una transizione senza soluzione di continuità tra gli spazi interni ed esterni.
La casa ha anche una terrazza e un giardino integrati nel design e contribuiscono alla connessione con la natura circostante. Nel suo progetto l’architetto ha previsto quelli che oggi chiameremmo elementi di design sostenibile, come la ventilazione naturale e il raffreddamento passivo.

A modernist masterpiece in Brazil

The Lota de Macedo Soares House, known as Casa de Vidro, located in São Paulo, is considered a masterpiece of modernist architecture;
The house is considered a masterpiece of modern Brazilian architecture, known for its harmonious integration with the surrounding landscape and for the use of natural materials and sustainable design principles.
The house sits on a hillside and the design takes advantage of the natural slope to create different levels and spaces, it is built on stilts to allow the natural landscape to flow under and around the house.
One of the most notable features of the home are the large glass windows, which allow natural light to flood the interior spaces and allow for a seamless transition between the interior and exterior spaces.
The house also has a terrace and garden integrated into the design and contribute to the connection with the surrounding nature. In her project, the architect included what we would today call sustainable design elements, such as natural ventilation and passive cooling.

31 Ottobre 2022 / / Coffee Break

Morton House, progettata e costruita (1979 circa) da Deirdre e Ivor Morton, questa villa rappresenta un particolare esempio di come il modernismo si è declinato all’altro capo del mondo.

A modernist retreat in the Blue Mountains

Morton House, designed and built (around 1979) by Deirdre and Ivor Morton, this villa represents a particular example of how modernism has declined on the other side of the world.

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29 Ottobre 2022 / / Coffee Break

Quando si deve arredare la propria casa o ristrutturare un’abitazione oramai un po’ avanti con gli anni, un aspetto che spesso viene sottovalutato ma che, in realtà, dovrebbe essere valutato attentamente è la selezione della rubinetteria bagno. Non si tratta di semplici accessori, ma di veri e propri oggetti di arredo che sono in grado di restituire un tocco magico al design del proprio ambiente bagno.
Inoltre, la loro scelta dev’essere accurata perché i rubinetti, il doccino, il miscelatore, ecc, sono elementi che saranno utilizzati quotidianamente da tutta la famiglia oppure saltuariamente da ospiti; quindi, la selezione deve essere meticolosa anche per soddisfare il requisito dell’igiene e della cura personale. Rubinetti: tipologie e differenze Prima di addentrarci in questo ampio mondo, vediamo alcune differenze tra i rubinetti. Anticipiamo già che si tratta di differenze prettamente legate al piano della funzionalità e, di conseguenza, i modelli presenteranno anche stili diversi. Conoscere queste particolarità può aiutare nella scelta della tipologia più adatta per il proprio bagno in modo tale da poter mantenere interamente la coerenza con lo stile dell’ambiente interessato.
Premettiamo che sul mercato esistono tante tipologie di rubinetti soprattutto per quanto riguarda la zona bagno perché l’ambiente è costituito principalmente dal lavandino, dal bidet, dalla doccia o dalla vasca.
Quindi, la scelta è variegata. Iniziamo.

Miscelatore e mescolatore

La differenza tra queste tipologie è molto semplice. Un miscelatore è quel rubinetto che, nel corpo, presenta una sola manopola per regolare la temperatura dell’acqua; il mescolatore, chiamato anche rubinetto bicomando o multicomando, possiede le 2 manopole a cui quasi tutti siamo abituati.
Attraverso le manopole si andrà a miscelare acqua calda e acqua fredda fino a quando non si raggiunge la temperatura che si desidera. Queste due tipologie sono utilizzate principalmente per il lavandino. Simili ai modelli utilizzati per quest’ultimo ci sono quelli per il bidet.

Rubinetto per bidet

I modelli per il bidet sono simili a quelli per il lavandino. Si installano direttamente sul sanitario e la differenza principale con quelli per il lavabo è il rompigetto che, difatti, è orientabile per direzionare il getto. Quelli per il lavandino sono tendenzialmente fissi.

Rubinetto per la vasca

Di solito i rubinetti per la vasca presentano o un pulsante oppure un pistone, che devia alla doccetta o alla canna il flusso d’acqua affinché si possa riempire la vasca in sé. Ci possono essere diversi tipi di installazione, la scelta dovrà ricadere sul modello più coerente con lo stile del proprio ambiente bagno, facendosi aiutare anche dal proprio gusto personale, tenendo però sempre in considerazione la propria disposizione idraulica.

Rubinetto per la doccia

Questo modello presenta di norma gli stessi attacchi dei modelli per la vasca. La differenza principale sta nell’assenza dell’uscita verso la canna; di conseguenza, erogherà l’acqua solo alla doccetta oppure al soffione grazie all’utilizzo di un deviatore.
Queste sono le principali differenze. I modelli presenti all’interno del catalogo sono estremamente versatili in modo tale da potersi adattare non solo al proprio bagno ma anche alle proprie esigenze personali. Il design di ogni singolo elemento è accattivante ed è stato accuratamente disegnato e progettato.

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29 Ottobre 2022 / / Coffee Break

Questa villa australiana si affaccia sul lungomare di Sugarloaf Bay a Sidney, originariamente progettata dall’architetto Glynn Nicholls nel 1959, è stata recentemente rinnovata e ampliata dagli studi di architettura 8 Squared e di interior design Studio Gorman.
Il design della casa combina le caratteristiche moderniste restaurate della casa anni ’50 con le ultime tecnologie del 21° secolo.

High-tech restyling for a modernist villa

This Australian villa overlooks the Sugarloaf Bay waterfront in Sydney, originally designed by architect Glynn Nicholls in 1959, has recently been renovated and extended by 8 Squared architecture and interior design studios Studio Gorman.
The design of the house combines the restored modernist features of the 1950s house with the latest 21st century technologies.
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15 Luglio 2022 / / Coffee Break

L’arte non è soltanto un bel quadro o una poesia romantica, ma la si può trovare in tante piccole cose anche nella propria vita quotidiana, come apparecchiare la tavola. Se per fare un tavolo ci vuole un fiore, per fare bella figura quando si invita qualcuno a cena è necessario arredare al meglio la propria tavola. Bisognerà avere estrema cura nell’abbinare tra loro piatti, bicchieri e posate.

Valorizzare la propria tavola può risultare ostico per alcuni; in realtà, bisogna semplicemente andare per gradi. Non si può scegliere una determinata posata se non si è scelto prima il menu, e così via. Vediamo insieme come abbinare al meglio la propria tavola.

Apparecchiare la tavola: i piatti

Dopo aver scelto il menù, si passa all’abbinamento dei piatti sulla tavola. Ci sono diversi tipi di piatti in base alle pietanze che dovranno contenere. Sono quegli oggetti che catturano subito l’attenzione degli invitati perché sono, oggettivamente, più ingombranti rispetto a posate e bicchieri.
Quindi, si raccomanda un’estrema attenzione a non confondersi con modelli e dimensioni. Se si posiziona un piatto piano normale, ci si aspetta la pasta, non di certo una minestra. Lo stesso vale per i secondi, antipasti, frutta, dolci, ecc.

Le posate

Ordine ed equilibrio sono gli obiettivi da raggiungere per imbandire la tavola nel modo migliore. Spesso si riscontrano notevoli difficoltà nella scelta e nella posizione delle posate sulla tavola. Innanzitutto, vanno disposte dall’esterno verso l’interno del piatto, e, se si hanno ospiti esigenti, è bene posizionarle in base alla sequenza del menù, facendo corrispondere le posate esterne alla prima pietanza, etc. Importante: la collocazione delle forchette è sulla sinistra.

I bicchieri

Il pezzo forte su ogni tavola sono i bicchieri. Ci si può sbizzarrire per sceglierli, rispettando sempre delle precise regole dettate dal livello di formalità del pranzo o della cena. Il tocco di classe si raggiunge con la scelta dei bicchieri per il vino. Infatti, tutti i bicchieri devono differenziarsi tra loro in base alla bevanda che andremo a versare. Durante la mise en place, l’abbinamento e la scelta dei bicchieri risultano quasi sempre la parte più difficile. Se si dovesse scegliere un bicchiere errato, ad esempio in un bicchiere dell’acqua si versasse del vino, si andrebbe a stonare con tutto il contorno. Per evitare di rovinare una cena di lavoro o romantica, vediamo alcune differenze tra i bicchieri, soprattutto quelli per il vino. Un piccolo trucco per non sbagliare è quello di ricordare che il bicchiere più grande e ampio si utilizzerà per l’acqua, quello medio per il vino rosso e quello più piccolo per il vino bianco.

Bicchieri da vino

Per i vini rossi fermi si potrà selezionare tra i modelli chiamati Ballon, dalla pancia più arrotondata, oppure Bordeaux. La scelta dovrà ricadere su un modello o su un altro in base alla corposità e invecchiamento del vino rosso; infatti, maggiori sono questi due fattori e maggiore dovrà essere la pancia del bicchiere utilizzato affinché il vino possa decantare al meglio. Per i vini rossi frizzanti, il bicchiere è un calice classico con pancia piccola. Per i passiti, si opterà per un tulipano piccolo o per il grande classico: la coppa da Martini, ormai poco utilizzata ma che conserva il suo fascino. Per i vini bianchi, invece, si potrà optare per il Flute, se a tavola c’è lo spumante; se invece è presente un ottimo Champagne o Prosecco, la scelta dovrà ricadere su un bicchiere Tulipano o Renano.

8 Maggio 2022 / / Coffee Break

Questa casa nasce come risposta alla necessità di un avere ambienti accoglienti a contatto con la natura pur garantendo la privacy degli abitanti. Lo studio Israelevits Architects ha sfruttato il terreno pianeggiante optando per una struttura a forma di L che adotta un carattere introverso e si apre su un ampio giardino e lasciando la facciata esterna chiusa alla vista dei passanti. Una volta entrati nella proprietà, i visitatori si trovano in un ampio e lussureggiante giardino che svela poco alla volta la casa.
La proprietà comprende un campo da tennis, una piscina e un frutteto integrati nella natura circostante; patii e vari piccoli giardini creano angoli naturali a sorpresa.

Come di consueto le due ali hanno funzioni diverse, la prima comprende gli spazi comuni, mentre la seconda ospita le aree private.
I materiali dominanti sono cemento a vista, vetro legno di teak e colonne in acciaio nero.

A home in touch with nature in Israel

This house was born as a response to the need for a welcoming environment in contact with nature while ensuring the privacy of the inhabitants. Israelevits Architects took advantage of the flat land by opting for an L-shaped structure that adopts an introverted character and opens onto a large garden and leaving the external façade closed to passers-by. Once inside the property, visitors find themselves in a large and lush garden that gradually reveals the house.
The property includes a tennis court, a swimming pool and an orchard integrated into the surrounding nature; patios and various small gardens create surprising natural corners.

As usual, the two wings have different functions, the first includes the common areas, while the second houses the private areas.
The dominant materials are exposed concrete, teak wood glass and black steel columns.

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CAFElab | studio di architettura
29 Aprile 2022 / / Coffee Break

Un condominio di cinque piani realizzato dallo Studio Rick Joy nel quartire di Polando a Città del Messico;
nonostante sia racchiuso da edifici su tre lati e si apra all’esterno da un solo fronte esposto ad Ovest gli architetti con il sapiente utilizzo di 3 pozzi di luce hanno saputo portare luce e vegetazione all’interno, rigogliose fioriere, rampicanti e vegetazione pendente ammorbidiscono l’effetto della struttura in cemento a vista.

La gamma limitata di materiali crea tavolozza sobria, fatta di pareti in cemento, pavimenti in legno e scale e infissi in acciaio conferisce all’edificio l’aspetto di una elegante scultura urbana.

An elegant urban sculpture in Mexico City

A five-storey condominium built by Studio Rick Joy in the Polando district of Mexico City;
despite being enclosed by buildings on three sides and opening to the outside from a single front facing west, the architects, with the skilful use of 3 light wells, have been able to bring light and vegetation inside, luxuriant planters, vines and hanging vegetation soften the effect of the exposed concrete structure.

The limited range of materials creates an understated palette, made up of concrete walls, wooden floors and steel stairs and fixtures gives the building the look of an elegant urban sculpture.