12 Dicembre 2024 / / Coffee Break

Ogni anno, il Pantone Color Institute cattura il mood collettivo
attraverso la scelta del Color of the Year, una tonalità che ispira creativi in
diversi settori, dalla moda al design d’interni, dalla tecnologia al beauty. Per
il 2025, il protagonista è Mocha Mousse, un marrone morbido e avvolgente che
richiama il calore del cacao, del cioccolato e del caffè.

Questa tonalità rappresenta un ritorno alla calma e all’autenticità, evocando
intimità ed eleganza. Mocha Mousse si presta a molteplici interpretazioni nel
design, adattandosi perfettamente sia agli stili minimalisti che a quelli più
ricchi di dettagli.

Descritta come sofisticata e accogliente, questa nuance incarna il desiderio
collettivo di ritrovare equilibrio e benessere. Laurie Pressman, vicepresidente
del Pantone Color Institute, spiega:

Questo colore soddisfa il nostro bisogno di comfort e indulgenza, creando
momenti di piacere che possiamo condividere.

Mocha Mousse amplia inoltre la percezione del marrone, trasformandolo da umile
e radicato a lussuoso e aspirazionale. Leatrice Eiseman, direttrice del
Pantone Color Institute, lo definisce un lusso silenzioso, una tonalità che
“sussurra invece di urlare”, perfetta per esprimere stabilità e
radicamento in un periodo di incertezza globale.

Mocha Mousse nel Design

Nel design d’interni, il marrone si rivela una base versatile, ideale per
creare ambienti caldi e accoglienti. Ecco alcune idee per sfruttare al meglio
questa tonalità:

  • Pareti e finiture: dona calore senza appesantire gli spazi;
  • Arredi e accessori: si abbina perfettamente a materiali naturali come
    legno, pelle e tessuti morbidi;
  • Palette cromatiche: esalta combinazioni eleganti con tonalità crema,
    caramello, pesca o verde salvia.

Abbinamenti

  • Mocha Mousse con Beige Luxor e/o Bianco Conchiglia per creare un’atmosfera
    sofisticata ed elegante, una combinazione perfetta per case vacanze
    immerse nella serenità del mare o della montagna;
  • Mocha Mousse abbinata a tonalità pastello di Blu Fiordaliso o Rosa Antico
    per un effetto rilassante e armonioso, ideale per camere da letto o
    soggiorni eleganti;
  • Mocha Mousse in combinazione con toni scuri o metallici per un risultato
    di grande impatto;
  • Mocha Mousse in combinazione con elementi in Rattan, paglia di Vienna,
    legni chiari, velluti e tessuti naturali come il lino amplifica il senso
    di calore e autenticità.

Noi di Cafelab Architetti amiamo lavorare con tonalità che evocano il calore
della terra e la bellezza naturale. Da sempre, nuance come Mocha Mousse
caratterizzano i nostri progetti, trasformando ogni spazio in un ambiente
accogliente e sofisticato.

Questo marrone caldo si adatta a contesti diversi, dal minimalismo
contemporaneo allo stile rustico ed elegante. Che si tratti di un living
accogliente o di uno spazio lavorativo raffinato, Mocha Mousse si integra
perfettamente con le nostre visioni progettuali, valorizzando materiali
naturali e texture ricche.

 

Un Colore che Invita alla Connessione

Mocha Mousse non è solo un colore, ma un simbolo del desiderio di connessione
e armonia. Se questa tonalità vi ispira e desiderate darle spazio nei vostri
ambienti, contattateci: insieme trasformeremo il vostro spazio in un’oasi di
comfort e raffinatezza.

25 Novembre 2024 / / Coffee Break

Oggi vogliamo condividere con voi un progetto rimasto per qualche tempo nel
cassetto, ma che ci sta particolarmente a cuore: la proposta di cafelab
architetti per il concorso
“Programma di valorizzazione patrimoniale del complesso di Santa Maria della
Pietà”
. Promosso su proposta dell’Assessore alle Politiche del Bilancio, Patrimonio e
Demanio del Comune di Roma.

Il progetto si concentra sul recupero e la riqualificazione del Padiglione 28,
uno dei più grandi del complesso, per trasformarlo in una nuova sede per la
Scuola di Danza Balletto di Roma, con ambienti dedicati a sale danza, spogliatoi, foresteria e spazi
polifunzionali per eventi e attività culturali, recuperando l’identità unitaria,
frammentata dalle molteplici modifiche e offrendo una nuova fruibilità
contemporanea nel rispetto della storia architettonica e funzionale del
padiglione.

Breve storia del manicomio

Il Manicomio di Santa Maria della Pietà fu progettato e realizzato tra il 1910 e
il 1924 da Edgardo Negri, Silvio Chiera e Saverio Guidi, con la collaborazione
dell’ingegnere Chiera per le strutture in cemento armato.
L’ospedale fu costruito su una collina, vicino alla via Trionfale e concepito
come un sistema aperto di edifici disposti su un percorso anulare, integrato nel
paesaggio circostante come un complesso a villaggio, con annessa colonia
agricola facendo sì che, come dichiarato dagli stessi progettisti, si allontani
“sempre più per i poveri reclusi l’idea del reclusorio”.
Ogni padiglione, indipendente dagli altri, ospitava diversi servizi, favorendo
l’autosufficienza dei malati. Nel 1937 la struttura accoglieva circa 2300
pazienti. Dopo la legge 431/1969 e la Riforma Basaglia del 1978, il manicomio fu
progressivamente chiuso, con l’ultimo paziente dimesso nel 1999.
Oggi, parte degli edifici ospita uffici e associazioni e la zona è tutelata
come bene culturale.


immagine da ArchiDIAP

Analisi e Strategia Progettuale

Costruito tra il 1910 e il 1924 come parte di un manicomio a villaggio,
il Padiglione 28 si distingue per la sua sobria architettura e la presenza di un
cortile interno. Tuttavia, le trasformazioni subite nel tempo ne hanno
frammentato gli spazi, compromettendo l’identità originaria dell’edificio. Il
nostro intervento mira a restituire leggibilità e coerenza al volume, mantenendo
al minimo le modifiche alle strutture esistenti.

La nuova funzione del Padiglione 28

L’edificio si sviluppa attorno a un salone centrale a doppia altezza e a un cortile interno, elementi chiave del progetto.

Il salone a doppia altezza viene recuperato nella sua vocazione aggregativa e diventa il fulcro dei flussi distributivi:
uno spazio polifunzionale destinato, a seconda delle necessità, a sala danza per saggi e spettacoli, spazio per esposizioni artistiche, convegni ed eventi culturali.

Su questo salone si affacciano due ingressi principali: uno collega le attività quotidiane della Scuola di Danza del Balletto di Roma, i cui uffici e sale danza si articolano ad anello attorno allo spazio, mentre l’altro conduce al foyer, dotato di un’area accoglienza con caffetteria.

Sul terzo lato, il salone si apre verso il cortile interno, uno spazio flessibile pensato per collegarsi alle terrazze panoramiche concepite come luoghi di relax per la cittadinanza.

Gli ambienti interni, distribuiti su tre livelli, si conformano alla struttura esistente attraverso interventi minimi e reversibili.
Al primo piano si trovano le sale di danza e una foresteria, servita dagli ascensori esistenti, mentre il piano seminterrato ospita gli spogliatoi, un’area benessere e un ristorante ricavato negli spazi dell’ex centrale termica.

Interventi Architettonici e Tecnici

Il progetto si basa su interventi leggeri e reversibili, privilegiando la
conservazione delle strutture originarie:

  • Conservazione storica delle facciate esterne e degli elementi
    decorativi, basato su analisi diagnostiche approfondite per preservare i
    materiali originali e demolizioni limitate per adattare gli spazi interni
    alle nuove funzioni senza alterare le murature portanti.
  • Sostenibilità: con soluzioni tecnologiche non invasive e
    l’integrazione di sistemi di illuminazione e climatizzazione a basso impatto
    ambientale. Il progetto include pannelli fotovoltaici per la produzione di
    energia e un sistema per il recupero delle acque piovane.
  • Accessibilità: un’attenzione particolare è stata dedicata
    all’accessibilità, con percorsi privi di barriere architettoniche  e i
    flussi di utenti studiati per evitare interferenze tra le diverse attività.

Un nuovo futuro per il Padiglione 28

Con questa proposta, il Padiglione 28 è restituito alla comunità come fulcro
culturale e sociale, integrato armoniosamente nel Parco di Santa Maria della
Pietà, preservando la memoria storica e valorizzandola per le generazioni
future.

Maggiorni informazioni? Visita il nostro sito web

29 Ottobre 2024 / / Coffee Break

A distanza di qualche mese torniamo con gli aggiornamenti nel racconto della costruzione di Casa LCJN. Siamo finalmente arrivati alla fase del rivestimento delle superfici esterne, per cui abbiamo scelto di utilizzare ceramica in grande formato a basso spessore. Questo materiale rappresenta una soluzione ideale sia per l’estetica che per le prestazioni, rispondendo perfettamente alle esigenze di pulizia formale del progetto architettonico.

Questa tipologia di ceramica ha due caratteristiche principali: il grande formato, che può arrivare fino a 3 metri di altezza con una larghezza anche superiore al metro, e lo spessore ridotto, generalmente compreso tra 3 e 6 mm. È un materiale particolarmente resistente alle intemperie e offre eccellenti prestazioni in termini di resistenza ai graffi, ai raggi UV e all’umidità, garantendo una finitura durevole che manterrà inalterate le sue caratteristiche nel tempo con una manutenzione minima. Questa ceramica risulta perfetta per affrontare condizioni climatiche variabili e, grazie alle sue proprietà isolanti, contribuisce a proteggere gli spazi interni dal surriscaldamento estivo, aumentando il comfort abitativo e riducendo la necessità di raffrescamento artificiale.

Dal punto di vista estetico, il grande formato permette di ottenere superfici omogenee con un numero ridotto di fughe, creando un effetto visivo continuo e armonioso, ideale per lo stile essenziale e moderno della villa.

Per il rivestimento esterno, abbiamo voluto conferire una gerarchia cromatica ai volumi architettonici utilizzando una combinazione di due diverse finiture di Kerlite Cotto d’Este: un colore grigio cemento chiaro e una finitura effetto Cortén. Questo contrasto cromatico consente di leggere la costruzione come un insieme di elementi visivi ben distinti e ordinati, rafforzando l’orizzontalità della struttura e sottolineando il disegno lineare del tetto ventilato e della grondaia integrata. Grazie a questa soluzione, l’intera composizione acquisisce maggiore profondità e dinamismo.

LCJN House 8: The Exterior Cladding

After a few months, we’re back with updates on the construction of Villa LCJN. We’ve finally reached the stage of cladding the exterior surfaces, for which we chose to use large-format, thin ceramic tiles. This material is an ideal solution for both aesthetics and performance, perfectly meeting the requirements for formal cleanliness in the architectural design.

This type of ceramic has two main characteristics: the large format, which can reach up to 3 meters in height with a width greater than one meter, and the reduced thickness, generally between 3 and 6 mm. It is especially resistant to weather and provides excellent scratch resistance, UV protection, and humidity resistance, ensuring a durable finish that will retain its characteristics over time with minimal maintenance. This ceramic is also perfect for withstanding variable climatic conditions and, thanks to its insulating properties, helps to protect interior spaces from summer overheating, enhancing indoor comfort and reducing the need for artificial cooling.

From an aesthetic perspective, the large format allows for homogeneous surfaces with fewer joints, creating a continuous and harmonious visual effect that is ideal for the villa’s essential and modern style.

For the exterior cladding, we wanted to create a color hierarchy among the architectural volumes by using a combination of two different Kerlite Cotto d’Este finishes: a light concrete gray and a corten-effect finish. This chromatic contrast allows the construction to be perceived as a set of distinct and organized visual elements, emphasizing the horizontal lines of the structure and highlighting the linear design of the ventilated roof and integrated guttering. Thanks to this solution, the entire composition gains greater depth and dynamism.

29 Marzo 2024 / / Coffee Break

Oggi vi proponiamo uno degli ultimi progetti del nostro studio di architettura, Cafelab Architetti, una casa privata di
architettura mediterranea, uno stile che incarna l’eredità di bellezza e
tradizione legate al territorio, all’uso sapiente di materiali naturali e alla
gestione della luce naturale.

Le dimensioni contenute del lotto ci hanno vincolato in una forma semplice,
articolata in due volumi distinti di altezza e materiali differenti: intonaco
bianco per la zona giorno e pietra vista per le camere più private.

Nonostante le dimensioni del terreno limitate siamo riusciti a ottimizzare
l’esposizione e l’orientamento della casa. Aperture ampie e luminose accolgono
generosamente la luce solare, creando un’atmosfera accogliente e calda in ogni
ambiente e dissolvendo i confini tra interno ed esterno.
Per mitigare l’intensità del sole mediterraneo, abbiamo integrato portici e
pergolati che offrono ombra e un rifugio piacevole durante le ore più calde
della giornata.

I due volumi hanno differenti altezze e sistemi di copertura: la zona notte ha
una copertura a tetto giardino estensivo a bassa manutenzione, che contribuisce
a isolare termicamente gli ambienti; mentre per la zona giorno abbiamo previsto
un tetto a quattro falde, con cui abbiamo ottenuto ambienti interni più alti ed
è ideale per l’installazione di pannelli solari. rendendo la casa
energeticamente autonoma.

La casa è circondata da un piccolo giardino sassoso, con piante che richiedono
poca acqua e manutenzione, come cactus e piante succulente.

DT House Project: The Charm of Mediterranean Style

Today, we present one of our latest projects, a private house with Mediterranean architecture, a style that embodies the heritage of beauty and tradition associated with the region, the skillful use of natural materials, and the management of natural light.

The limited size of the plot constrained us to create a simple form, articulated into two distinct volumes of varying heights and different materials: white plaster for the living area and exposed stone for the more private rooms.

Despite the limited size of the plot, we managed to optimize the exposure and orientation of the house. Wide and bright openings generously welcome sunlight, creating a warm and inviting atmosphere in every space while blurring the boundaries between the interior and exterior. To mitigate the intensity of the Mediterranean sun, we integrated porches and pergolas that provide shade and a pleasant retreat during the hottest hours of the day.

The two volumes have different heights and roofing systems: the sleeping area features a low-maintenance extensive green roof, which contributes to thermal insulation, while for the living area, we designed a four-pitched roof that provides higher ceilings and is ideal for solar panel installation, making the house energy self-sufficient.

The house is surrounded by a small rocky garden, adorned with plants that require minimal water and maintenance, such as cacti and succulents.

7 Marzo 2024 / / Coffee Break


Siamo arrivati alla fase di costruzione di Casa LCJN
E’ stata
un’esperienza stimolante che ha richiesto una pianificazione dettagliata per
soddisfare le esigenze specifiche della committenza. L’obiettivo era
realizzare una casa a un solo piano, spaziosa e panoramica, che offrisse
privacy e protezione dagli sguardi indiscreti.
Le prime proposte di una
casa “a mezza costa”, sono state scartate, si è optato per una soluzione che
prevedeva maggiori spazi pianeggianti e terrazzati con minori dislivelli,
scale e rampe.
La soluzione scelta è stata quella di articolare la casa
in due volumi elementari, allontanandoli il più possibile dai muri controterra
per evitare eventuali problemi di movimenti del terreno e umidità, il sistema
di rampe e scale progettato per superare i dislivelli dei terrazzamenti poteva
portare acqua proprio dove era da evitare.

Come misura preventiva è stato realizzato un sistema di drenaggio dietro i
muri controterra, facendo un strato di ghiaia e posizionando sul fondo un tubo
drenante che raccoglie e fa defluire l’acqua di infiltrazione, ed è stato
realizzato un vespaio piuttosto alto sotto la casa.
Il vespaio è un vuoto
realizzato con appositi “igloo” di plastica, che deve essere ventilato per
prevenire l’accumulo di umidità e gas Radon che in zone di rocce tufacee come
queste può raggiungere concentrazioni molto alte.
Si crea un sistema di
ventilazione naturale passiva mediante delle tubazioni appositamente
dimensionate: posizionando le griglie di sfiato in basso vicino al pavimento
sul lato nord e più in alto sul lato sud si favorisce una leggera corrente
d’aria che aiuta ad eliminare l’umidità e prevenire l’accumulo del radon.
Come
ulteriore precauzione tutta la fondazionè rivestita di guaina antiradon.

La struttura portante di casa LCJN, è in cemento armato;
lavorando
a stretto contatto con l’ingegnere strutturista è stato possibile creare una
struttura solida e allo stesso tempo relativamente esile, la maglia
strutturale è ampia:
i pilastri hanno un’interasse di 6,5×6,5 metri,
dando vita ad ambienti ampi e luminosi.
Questo, unito ad una particolare
soluzione per la trave di bordo, ci ha permesso di consuguire tre obiettivi
cruciali:

Abbiamo potuto installare finestre ampie e a tutta altezza, abbiamo reso
possibile la chiusura delle finestre con avvolgibili blindati garantendo così
un involucro altamente sicuro, siamo riusciti a rispettare i vincoli
paesaggistici della zona, che impediscono la realizzazione di una facciata
completamente svetrata.

L’utilizzo degli avvolgibili blindati
comporta ulteriori vantaggi, come la protezione solare e la regolazione
dell’illuminazione interna. È possibile regolare gli avvolgibili in base alle
preferenze personali, consentendo l’entrata della luce solare desiderata o
creando un’atmosfera più intima
In definitiva, questa semplice soluzione
architettonica ha consentito di combinare finestre spaziose e dal grande
impatto visivo con la flessibilità di poterle chiudere con avvolgibili
blindati per garantire sicurezza e rispettare i vincoli paesaggistici.

La copertura è a padiglione, cioè a quattro falde inclinate, dalla
pendenza limitata e poco evidente che conferisce un aspetto discreto alla
struttura, garantendo un design architettonico in armonia con l’ambiente
circostante e nel rispetto delle restrizioni della Soprintendenza.

Questa soluzione ha consentito la realizzazione di un tetto con una
pendenza limitata e poco visibile, donando un aspetto gradevole e discreto
alla struttura.

La struttura padiglione si estende con uno sbalzo
suggestivo, creando una zona living esterna coperta, uno spazio piacevole per
trascorrere momenti di relax e godere della bellezza dei tramonti.

Casa LCJN 5: Construction Phases




We have reached the construction phase of Casa LCJN.
It has been a
stimulating experience that required detailed planning to meet the specific
needs of the client. The goal was to create a single-story, spacious,
panoramic house that offered privacy and protection from prying eyes.

The initial proposals for a “half-slope” house were discarded in favor
of a solution that involved more flat and terraced spaces with fewer slopes,
stairs, and ramps.

The chosen solution was to articulate the
house into two basic volumes, distancing them as much as possible from the
retaining walls to avoid potential issues with ground movement and moisture.
The ramp and stair system designed to overcome the terracing elevations
could have directed water to where it needed to be avoided.

As a
preventive measure, a drainage system was installed behind the retaining
walls, with a layer of gravel and a draining pipe at the bottom to collect
and channel infiltration water. Additionally, a void space (vespaio) beneath
the house was constructed quite high. This void is created using special
plastic “igloo” modules, which must be ventilated to prevent the
accumulation of moisture and Radon gas, which in areas with tuffaceous rocks
like these, can reach very high concentrations. A passive natural
ventilation system is created through specially sized pipes: by placing the
ventilation grilles low near the floor on the north side and higher on the
south side, a gentle airflow is encouraged to help eliminate moisture and
prevent Radon accumulation. As an additional precaution, the entire
structure is covered with anti-radon membrane.

The load-bearing
structure of Casa LCJN is reinforced concrete; working closely with the
structural engineer, it was possible to create a solid yet relatively
slender structure. The structural grid is wide: the columns have a spacing
of 6.5×6.5 meters, resulting in spacious and bright rooms.
This,
combined with a particular solution for the edge beam, allowed us to achieve
three crucial objectives:
We were able to install large, full-height
windows and enable the closure of windows with armored shutters, thus
ensuring a highly secure enclosure. We managed to comply with the landscape
constraints of the area, which prohibit the construction of a fully glazed
facade.

The use of armored shutters brings additional benefits,
such as solar protection and internal lighting regulation. It is possible to
adjust the shutters according to personal preferences, allowing desired
sunlight to enter or creating a more intimate atmosphere.
In
conclusion, this simple architectural solution allowed us to combine
spacious and visually impactful windows with the flexibility of being able
to close them with armored shutters to ensure security and comply with
landscape constraints.

The roof is pitched, with four gently
sloping pitches, giving a discreet appearance to the structure while
ensuring architectural harmony with the surrounding environment and
compliance with the restrictions of the Superintendency. This solution
allowed the construction of a roof with limited and inconspicuous slope,
giving a pleasant and discreet appearance to the structure.

The
pitched structure extends with an impressive overhang, creating a covered
outdoor living area, a pleasant space to spend moments of relaxation and
enjoy the beauty of sunsets.

7 Marzo 2024 / / Coffee Break

L’obiettivo primario dello studio di architettura è quello di realizzare
progetti in cui l’efficienza energetica si combini armoniosamente con
l’estetica e la funzionalità dell’edificio.

Nel caso di casa LCJN,
l’attenzione all’efficienza energetica è stata al centro del processo di
progettazione; un approccio che ha permesso di ottenere un comfort abitativo
superiore per gli occupanti e di ridurre l’impatto ambientale
dell’edificio.

La realizzazione di un edificio in Classe Energetica
A4 richiede una progettazione integrata che consideri tutti gli aspetti
dell’edificio, a partire dal rispetto dei principi fondamentali come la
corretta esposizione, l’orientamento rispetto al sole e l’adeguato
ombreggiamento.

Non è sufficiente adottare sistemi di pareti con stratigrafie complesse
o strati di isolanti sovradimensionati, né ridurre le dimensioni delle
finestre e tenerle costantemente chiuse.
Al contrario, è necessario
trovare un equilibrio tra l’isolamento termico e l’illuminazione naturale,
utilizzando soluzioni intelligenti che consentano di massimizzare l’efficienza
energetica senza sacrificare il comfort e la qualità degli spazi abitativi.

La progettazione di un edificio in Classe Energetica A4 richiede una
valutazione attenta di tutti questi fattori e la scelta di soluzioni
costruttive e impiantistiche appropriate, in linea con gli obiettivi di
sostenibilità e risparmio energetico.

Orientamento e soleggiamento

Nel progetto di casa LCJN, l’orientamento e il soleggiamento sono stati
fattori primari per la progettazione. La forma del lotto ha permesso di
posizionare la casa quasi esattamente lungo l’asse equisolare a cui vi
rimandiamo per una lettura più approfondita, che rappresenta la
direzione ideale per massimizzare l’apporto solare desiderabile per gli
abitanti.
Inoltre, gli sporti del tetto sono stati progettati in modo da
regolare l’ingresso dei raggi solari, facendoli penetrare in profondità nei
mesi invernali e ombreggiando la casa durante i mesi più caldi.

Una soluzione progettuale che permette di sfruttare al meglio l’energia
solare, riducendo la necessità di riscaldamento e raffreddamento artificiale,
migliorando così l’efficienza energetica complessiva dell’edificio e offrendo
agli occupanti una migliore qualità degli spazi abitativi.

Stratigrafia Semplice

Per la costruzione delle pareti esterne si è utilizzata una stratigrafia
semplice ma efficiente, abbiamo utilizzato i moderni blocchi da costruzione in
laterizio porizzati con farina di legno, una  tecnologia che durante la
cottura crea alveoli d’aria all’interno del materiale conferendo al blocco
un’ottima capacità isolante sia dal punto di vista termico che acustico.
Sono
“mattoni” molto efficienti che hanno permesso di ridurre lo spessore del
cappotto a soli 8cm.
Sarebbero bastati 6cm per rispettare la normativa,
con 2 cm in più abbiamo massimizzato l’isolamento sia termico che acustico,
senza sovradimensionare l’isolamento.

Alle latitudini italiane, infatti, il problema non è tanto il
contenimento dei consumi energetici invernali, quanto il surriscaldamento nei
mesi estivi: il calore accumulato di giorno non riesce a dissiparsi 
durante la notte; la casa non fa che scaldarsi sempre di più rendendo
necessario l’utilizzo di sistemi di raffrescamento energivori.

Eliminare i Ponti Termici

l’intera struttura portante in cemento armato è rivestita con uno strato
di pannelli isolanti di spessore ridotto che la isolano dai laterizi e dal
cappotto per evitare la formazione di ponti termici.

Tetto Ventilato

Per la copertura del tetto è stato utilizzato un sistema di tetto ventilato
con pannelli sandwich di poliuretano e alluminio.
Questo sistema
modulare offre numerosi vantaggi, come un migliore controllo termico, una
maggiore durata delle coperture e una riduzione del rischio di formazione di
umidità e condensa. Lo strato di poliuretano funge da isolante termico, mentre
l’alluminio protegge e riflette il calore, impedendo il surriscaldamento
estivo e mantenendo il calore interno.
Inoltre, i pannelli creano uno
spazio vuoto dove circola l’aria, garantendo una corretta ventilazione.

Il cappotto riveste senza interruzioni anche il canale di gronda che raccoglie
e convoglia le acque piovane; l’elemento, progettato per accentuare
l’orizzontalità di casa LCJN e minimizzare l’impatto del tetto tradizionale
internamente è rivestito in lamiera.

Nonostante l’approccio altamente tecnologico, abbiamo mantenuto un aspetto
tradizionale utilizzando tegole a coppo per la copertura del tetto.

LCJN House 7: Orientation, Envelope, and Energy Efficiency

The primary objective of architectural design is always to create projects
where energy efficiency harmoniously combines with the aesthetics and
functionality of the building.

In the case of LCJN House,
attention to energy efficiency was at the core of the design process. This
approach allowed for superior living comfort for the occupants while
reducing the environmental impact of the building. Achieving an Energy Class
A4 building requires an integrated design that considers all aspects of the
building, starting with fundamental principles such as proper orientation,
sun exposure, and adequate shading.

It is not enough to adopt
complex wall systems or oversized insulation layers, nor to reduce the size
of windows and keep them constantly closed. Instead, it is necessary to find
a balance between thermal insulation and natural lighting, using intelligent
solutions that maximize energy efficiency without sacrificing comfort and
the quality of living spaces.

Designing an Energy Class A4
building requires careful evaluation of all these factors and the choice of
appropriate construction and system solutions in line with sustainability
and energy-saving goals.

Orientation and Sunlighting

In the LCJN House project, orientation and sunlighting were primary factors
in the design. The shape of the lot allowed for positioning the house almost
exactly along the solar axis, which represents the ideal direction to
maximize desired solar gain for the occupants. Additionally, the roof
overhangs were designed to control the entry of sunlight, allowing deep
penetration during the winter months and shading the house during the hotter
months to reduce heat accumulation. This design strategy maximizes the use
of solar energy, reducing the need for artificial heating and cooling and
improving the overall energy efficiency of the building, offering occupants
a better quality of living spaces.

Simple Stratigraphy

For the construction of the external walls, a simple yet efficient
stratigraphy was used. We employed modern porous bricks made with wood
flour, a technology that creates air pockets within the material during
firing, providing the bricks with excellent thermal and acoustic insulation
capabilities. These highly efficient bricks allowed for reducing the
thickness of the insulation layer to just 8 cm. While 6 cm would have been
sufficient to comply with regulations, the additional 2 cm maximized both
thermal and acoustic insulation without over-dimensioning it. In Italian
latitudes, the issue is not so much about containing winter energy
consumption but rather about overheating during the summer months. The heat
accumulated during the day fails to dissipate at night, causing the building
to heat up and necessitating the use of energy-intensive cooling systems.

Thermal Bridging

The entire reinforced concrete structure is covered with a layer of thin
insulation panels to isolate it from the bricks and the insulation layer,
preventing the formation of thermal bridges.

Ventilated Roof

A ventilated roof system with polyurethane and aluminum sandwich panels was
used for the roof. This modular system offers numerous advantages, such as
better thermal control, increased roof durability, and reduced risk of
moisture and condensation formation. The polyurethane layer acts as thermal
insulation, while the aluminum protects and reflects heat, preventing summer
overheating and maintaining internal warmth. Additionally, the panels create
an empty space where air circulates, ensuring proper ventilation.
The
coat also seamlessly covers the gutter which collects and conveys rainwater;
the element, designed to accentuate the horizontality of the house and
minimize the impact of the traditional roof, is internally covered in sheet
metal.

Despite the highly technological approach, we maintained a
traditional appearance by using clay tiles for the roof covering.

7 Marzo 2024 / / Coffee Break


La costruzione di
Casa LCJN

è stata un processo complesso ma gratificante, sono state affrontate diverse
sfide che hanno portato a soluzioni interessanti.
La prima fase è stata la ricostruzione in cemento
dei vecchi muri controterra, che si erano rivelati instabili e composti da un insieme di blocchi di
tufo, porfido, mattoni e frammenti di pietra vari.
Un intervento lungo e
impegnativo ma indispensabile per la sicurezza e la stabilità della
realizzazione.

Inoltre, il progetto dello studio di architettura
Cafelab architetti ha previsto un
sistema di scale e rampe che media l’altezza dei terrazzamenti, creando una
transizione fluida e naturale tra di essi e la nuova casa. Questo ha permesso
di sfruttare al meglio il terreno complesso su cui sorge la residenza.

Un altro elemento significativo è la realizzazione di un muro a gabbioni, che
ha consentito di permesso l’area in cui sorge la Casa LCJN senza dover
affrontare ulteriori costose demolizioni e minimizzando i movimenti di terra.

È stato interessante progettare una terrazza strutturalmente svincolata dai
gabbioni sottostanti e a sbalzo, una soluzione che conferisce un forte senso
di orizzontalità lascia fluttuare il livello dell’abitazione su una solida
base di roccia.

E finalmente siamo pronti a passare allo step successivo, la costruzione
della casa!

Casa LCJN 5: Construction Phases


The construction of Casa LCJN was a complex yet rewarding process, as
several challenges were overcome with interesting solutions.
The first
phase involved the reconstruction of the old retaining walls using concrete,
as they were found to be unstable and composed of a mix of tuff, porphyry,
bricks, and various stone fragments. This was a lengthy and demanding
intervention but crucial for the safety and stability of the
structure. 

Furthermore, the architectural firm
Cafelab architetti designed a system
of stairs and ramps that bridged the height difference between the terraces,
creating a smooth and natural transition between them and the new house.
This allowed for optimal utilization of the complex terrain on which the
residence stands.

Another significant element was the
construction of a gabion wall, which enabled the expansion of the Casa LCJN
area without the need for additional costly demolitions and minimizing earth
movements. Designing the terrace to be structurally independent from the
gabions and cantilevered was particularly intriguing. This architectural
feature imparts a strong sense of horizontality to the overall structure,
making the house appear to float above a solid rocky base.

And now, we are finally ready to move on to the next step: building
the house!

7 Marzo 2024 / / Coffee Break

L’intervento ha previsto la demolizione di una vecchia costruzione di
campagna che sorgeva sullo stesso terrazzamento dove si trova oggi la nuova
casa.
Essendo stata costruita in aderenza al muro controterra, aveva
grossi problemi di umidità di risalita;
le pessime condizioni di
manutenzione rendevano l’edificio inutilizzabile e richiedevano una nuova
visione architettonica.

Mentre esploravamo il sito, abbiamo
scoperto un particolare affascinante: un precedente proprietario aveva
realizzato un piccolo portico sorretto da due eleganti colonnine in ghisa in
stile Art Nouveau.

Queste colonnine, in ghisa, alte e snelle, scanalate, iconiche, con il
capitello simil-corinzio e una decorazione floreale sul basamento e a mezza
altezza, sono sopravvissute al passare del tempo e sono ancora in perfette
condizioni.

Sono elementi che raccontano la storia del sito,
abbiamo deciso di recuperarli a nuova vita, riutilizzandoli come lampioni per
il parco, creando un legame di continuità tra la vecchia costruzione di
campagna e la nuova residenza moderna.
un tempo parte integrante del
portico, ora illumineranno con eleganza il paesaggio notturno circostante.

Inoltre,
abbiamo mantenuto per la nuova costruzione la forma a capanna del tetto che
contraddistingueva il casale
casa LCJN si articola in due corpi
collegati, uno dei due, il più piccolo sorge proprio dove si trovava la
precedente costruzione.

House LJCN 3: A Tribute to the Past

The intervention involved the demolition of an old countryside building
that stood on the same terrace where the new house is now located. Being
built against the retaining wall, it suffered from significant rising damp
issues. The poor maintenance conditions rendered the building unusable and
called for a new architectural vision.

While exploring the site,
we discovered a fascinating detail: a previous owner had created a small
porch supported by two elegant cast iron columns in the Art Nouveau
style.

These iconic cast iron columns, tall and slender, fluted,
with Corinthian-like capitals and floral decoration at the base and
mid-height, have withstood the test of time and are still in perfect
condition.

These elements tell the story of the site, and we
decided to give them new life by repurposing them as park lampposts,
creating a sense of continuity between the old countryside building and the
new modern residence. Once integral to the porch, they will now gracefully
illuminate the surrounding nighttime landscape.

Furthermore, we
maintained the characteristic pitched roof shape that distinguished the
farmhouse. House LCJN is divided into two connected sections, and one of
them, the smaller one, now stands exactly where the previous structure was
located.

7 Marzo 2024 / / Coffee Break


La progettazione di una casa non riguarda solo funzionalità o ottimizzazione
degli spazi, ma anche l’impegno di soddisfare desideri e esigenze espresse
(e inespressi) dei committenti

I proprietari desideravano
una residenza moderna, minimalista e discreta, che si integrasse perfettamente
nella cornice naturale del lotto, garantendo la privacy richiesta.
La
sfida consisteva nel progettare una casa luminosa, aperta all’ambiente
circostante ma anche riservata, su un unico piano ma
in un terreno con altimetrie complesse
e non ultimo bisognava conciliare tutto questo con le prescrizioni della Piano
Paesaggistico dei Castellli Romani

La soluzione è stata quella di
sviluppare la residenza in senso longitudinale, articolandola in due volumi
elementari,  cornicioni dalle dimensioni importanti e un profondo portico
a sbalzo accentuano l’orizzontalità della casa

Casa LCJN o si
articola in due corpi distinti: il volume principale, il più grande,
ospita la zona living,  l’home office e la suite padronale;  il lato
sud è quasi interamente vetrato e aperto verso il panorama e la terrazza a
sbalzo, spazio di connessione privilegiato tra ambiente interno ed esterno.
il
secondo volume, che sorge al posto del
casale preesistente, ospita le stanze dei due figli, ogni stanza affaccia su un lato diverso del
giardino che cirdonda la casa, una separazione che offre privacy a ogni membro
della famiglia.

Il progetto rinuncia alla tradizionale visione che
prevede una porta di ingresso e finestre da cui affacciarsi, quindi tutte le
finestre sono anche porte di accesso, senza distinzione alcuna, la casa è
permeabile da ogni apertura, il corridoio che collega i due volumi è inondato
di luce grazie a  porte a tutta altezza in vetro e a lucernari che
garantiscono abbondanza luce zenitale.

House LCJN: Reserved and Panoramic


The design of a house goes beyond functionality and space optimization; it
also involves meeting the expressed (and unexpressed) desires and needs of
the clients.

>The owners desired a modern, minimalist, and discreet residence that
seamlessly integrated into the natural setting of the lot, ensuring the
required privacy. The challenge was to create a bright, open house that
remained reserved, on a single level, situated on a complex terrain, all
while adhering to the provisions of the Castelli Romani Landscape Plan.

The
solution involved developing the residence lengthwise, with two elementary
volumes. Prominent cornices and a deep cantilevered porch emphasized the
horizontal nature of the house.
House LCJN is divided into two distinct sections: the larger main volume housing the
living area, home office, and master suite. The south-facing side is almost
entirely glazed, providing panoramic views and opening to the cantilevered
terrace, a privileged connection space between the interior and exterior.

The
second volume, replacing the
pre-existing farmhouse,
accommodates the rooms for the two children, with each room overlooking a
different side of the garden surrounding the house, ensuring privacy for
each family member.

The design deviates from the traditional
concept of a front door and windows, as all the windows also serve as access
doors, without distinction. The house is permeable from every opening. The
corridor connecting the two volumes is flooded with light, thanks to
full-height glass doors and skylights that provide abundant zenithal
light.

7 Novembre 2023 / / Coffee Break

Nel panorama dell’architettura moderna, la Tremaine House di Richard Neutra si
distingue come un’opera iconica che incarna l’eleganza e l’armonia tra l’uomo e
la natura. Situata a Montecito, in California, questa casa rappresenta il genio
creativo dell’architetto e la sua capacità di integrare l’ambiente circostante
con un design innovativo.

Posizionata su un sito suggestivo,
caratterizzato da maestosi massi e querce secolari, la Tremaine House si fonde
armoniosamente con il paesaggio circostante. Richard Neutra ha sapientemente
padroneggiato il sito, creando una residenza che si mescola con la bellezza
naturale dei suoi dintorni. I muri in pietra che modellano il patio e l’ala
degli ospiti accolgono i visitatori, anticipando l’esperienza unica che li
attende all’interno.

La pianta è a forma di girandola, nonostante i
bracci est e ovest siano molto lunghi, l’abitazione rimane compatta e
centralizzata.
Gli spazi interni sono caratterizzati dalle ampie
partizioni scorrevoli in vetro o legno che permettono di ridefinire gli ambienti
e i loro utilizzi, adattandosi alle mutevoli esigenze della famiglia Tremaine.

Neutra ha adottato un approccio innovativo nella progettazione
strutturale della Tremaine House. Utilizzando una struttura portante in cemento,
ha ridotto al minimo l’uso di colonne e travi portanti, aumentando così lo
spazio e l’ampiezza dei locali. Questa scelta non solo ha conferito un senso di
leggerezza agli interni, ma ha anche contribuito a ridurre il rischio di incendi
boschivi, un fattore particolarmente importante nella regione di Montecito.

Tremaine House: an iconic work of Modern Architecture

In the realm of modern architecture, Richard Neutra’s Tremaine House stands
out as an iconic work that embodies the elegance and harmony between humans
and nature. Located in Montecito, California, this house represents the
creative genius of the architect and his ability to integrate the surrounding
environment with innovative design.

Positioned on a picturesque
site characterized by majestic rocks and centuries-old oak trees, the Tremaine
House seamlessly blends with the surrounding landscape. Richard Neutra
skillfully mastered the site, creating a residence that harmonizes with the
natural beauty of its surroundings. The stone walls shaping the patio and
guest wing welcome visitors, foreshadowing the unique experience that awaits
them inside.

The Tremaine House has a spiral-shaped floor plan, despite the elongated east and west
wings, the dwelling remains compact and centralized. The interior spaces
feature expansive sliding partitions made of glass or wood, allowing for the
redefinition of environments and their uses to adapt to the changing needs of
the Tremaine family.

Neutra took an innovative approach to the
structural design of the Tremaine House. By utilizing a concrete load-bearing
structure, he minimized the use of columns and load-bearing beams, thereby
increasing space and roominess. This choice not only imparted a sense of
lightness to the interiors but also contributed to reducing the risk of
wildfires, which is particularly significant in the Montecito region.