17 Aprile 2023 / / ChiccaCasa

I mattoni a vista sono solo una delle tante fonti di fascino negli interni in questa casa del 1898.

È facile trovare pareti di mattoni pieni negli edifici costruiti fino alla prima metà del 1900.
Dopo questa data, almeno in Italia, si diffuse l’utilizzo di mattoni forati, a discapito degli accattivanti mattoni faccia a vista.

Il potere decorativo dei mattoncini è molto alto. Scaldano l’atmosfera rendendola intima e accogliente e aggiungono una buona dose di texture e colore all’ambiente.

In questo articolo troverai spunti e informazioni utili per la gestione e l’abbinamento delle pareti di mattoni.

Ma prima, entriamo in questa casa nordica per godere della bellezza dei mattoni a vista.

La casa protagonista dell’home tour di oggi ha una pianta curiosa: la scalinata che accede all’appartamento termina in quel grande cilindro al centro del living. I toni dei mattoni sono messi in evidenza dall’uso di beige e marrone, che rendono l’ambiente avvolgente e molto accogliente.

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mattoni a vista - chiccacasa - open space con mattoni a vista

mattoni a vista - chiccacasa - cucina con mattoni a vista

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cucina con mattoni a vista - chiccacasa - cucina bianca e parete di mattoni con metro tiles

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Le immagini in questo articolo appartengono a Entrance Makleri

Parete di mattoni: come si fa?

Partiamo dalle basi: come si ottiene una parete di mattoni?

I casi sono due, anzi tre, ma il terzo punto, te lo anticipo, io lo escluderei quasi sempre.

mattoni faccia vista bianchi - chiccacasa - mattoni a vista verniciati

1) Recuperare una parete di mattoni

Questo è il caso di chi una parete di mattoni pieni ce l’ha già. Magari nascosta sotto qualche strato di intonaco o, peggio, un pannello di cartongesso.

La storia ci insegna che dove c’è un muro di mattoni, probabilmente ce ne sono altri. Puoi scegliere se lasciare a vista una o più pareti per stanza.

Se gli spazi sono piccoli, ti suggerisco di mantenere una, massimo due pareti di mattoni faccia a vista e di coprire le altre. In questo modo non appesantirai troppo l’ambiente.

Per recuperare una parete di mattoni bisogna prima rimuovere tutto ciò che la nasconde e, poi, intervenire con uno specifico trattamento per mattoni a vista interni che comprende:

  • pulizia,

  • consolidamento delle fughe,

  • trattamento antidegrado e idrorepellente.

In alternativa è possibile verniciare i mattoni a vista.

Una scelta questa, che permette di mantenere il pattern e l’aspetto materico del laterizio coprendo il colore terroso e le variegature autentiche.

Se i mattoni a vista sono verniciati di bianco, possono convivere (anche in una stessa stanza) con un’altra parete di mattoni a vista non pitturati.

2) Costruire una parete di mattoni

Se muori dalla voglia di avere una parete di mattoni nella tua casa di recente costruzione, puoi realizzarne una.

Per costruire un muro con mattoni faccia a vista dovrai scavare sotto il pavimento per creare le fondamenta. Tieni presente che più sarà alto il muro, più le fondamenta dovranno essere profonde.

Laborioso, è vero, ma il risultato sarà di certo originale.

Se la tua ambizione è avere dei mattoni a vista vissuti, come quelli di questa casa svedese, procurati dei mattoni antichi per dar vita alla tua parete.


3) Rivestimento di mattoni a vista per interni

Veniamo alle note dolenti: i rivestimenti che imitano i mattoncini.

Sul mercato esistono mattoncini finti da applicare come rivestimento sulle pareti. Ce ne sono in gesso, in polistirolo e in altri materiali. Esistono anche carte da parati che imitano l’effetto del mattone (e lo scrivo mentre un brivido mi attraversa la schiena).

Fai attenzione quando scegli un rivestimento: se non puoi avere un materiale nella sua versione più autentica, probabilmente otterrai un risultato posticcio. Meglio spostarsi su altro, o prediligere la semplicità.

Tuttavia, ci sono anche le dovute eccezioni.
È il caso delle piastrelle in cotto, derivanti da sezioni di vecchi mattoncini. Se applicate seguendo il disegno delle antiche pareti in laterizio e se si sceglie una malta appropriata per gli interstizi, il risultato finale può essere davvero simile a una parete di mattoni a vista antica.

Gestione pratica di una cucina con mattoni a vista

trattamento mattoni a vista interni - chiccacasa - mattoni a vista in una cucina scandinava

Come gestire una parete di mattoni alle spalle della cucina? Ogni settimana mi arrivano domande come: “I mattoni sulla parete in cucina si sbriciolano? “,“Come si pulisce un para schizzi di mattoni a vista?”, “Il muro di mattoni fa polvere?”.

Se è la prima volta che capiti da queste parti, forse non sei mai entrat* nella mia cucina. Alla Casetta, pietre e mattoni sono sia sulle pareti che sul soffitto. Quindi, se sei curios*, metti in pausa la lettura e cercami su Instagram (@chiccacasa) per andare a sbirciare.

La gestione pratica dei mattoni faccia a vista in una cucina è molto più semplice di quanto si pensi.

Se è stato fatto un trattamento adeguato, le pareti non sbriciolano.
In più, possono essere igienizzate tranquillamente con acqua e sapone per piatti o con una crema detergente con microparticelle, di quelle che si usano per pulire e lucidare la cucina e il bagno.

In alternativa al paraschizzi in mattoni a vista, si può piastrellare la porzione di muro più soggetta alle macchie selezionando con cura un rivestimento che lasci alla pietra una posizione “da protagonista”.

Che ne pensi dell’abbinamento tra i mattoncini e le metro tiles bianche, come in questa cucina? Fammi sapere la tua opinione in un commento.

Come abbinare i mattoni faccia a vista?

Per esaltare la bellezza di una parete di mattoni, segui questa micro-guida.

abbinare parete di mattoni - chiccacasa - living colori neutri in stile nordico

Stile

Le pareti di mattoni aprono le porte a tanti stili diversi: scandinavo, rustico, british country, ma anche moderno.

Il segreto, secondo me, è di non cadere troppo nell’effetto “tavernetta”, che è quello che si ottiene quando si eccede con il rustico. Assecondare l’indole rustica del mattone co è senz’altro una bella mossa, ma è bene stare alla larga dal classico mix letale: ferro battuto, vetro e legno.

Colori

Per i colori hai due strade: la concordanza o il contrasto.

La prima cosa da fare è analizzare i colori presenti nella tua parete (no, le pareti di mattoni non sono tutte uguali). La tinta dipende molto dal materiale di cui è costituito il laterizio e dall’epoca di costruzione del mattone.

  • A questo punto puoi pescare due o tre diversi colori presenti tra i mattoni (per esempio un punto di grigio, una nuance di terracotta, beige, marrone, rosa). Ed ecco la tua palette; mescolata a una buona dose di bianco avrai un effetto arioso e gradevole.

  • In alternativa, seleziona delle tinte che si contrappongano ai colori della tua parete di mattoni. Qualche idea: celeste pastello, verde fossile, blu balena, verde abete oppure i grigi freddi.

    Trovi altre ispirazioni visive nella mia bacheca Pinterest “Pareti di mattoni”.

Metalli

I metalli preziosi sono perfetti alleati dei mattoni a vista.
Per un look moderno, un perfetto match è con argento e acciaio, ma i mattoni stanno molto bene anche con ottone e oro rosa.

E tu hai una parete di mattoni? Come l’hai abbinata? Fammelo sapere in un commento qui sotto.

Sentiti liber* di condividere questo articolo blog con quell’amic* che adora i mattoni a vista, oppure salvalo tra i tuoi preferiti per non perderlo di vista.

Altre ispirazioni per la cucina:

17 Aprile 2023 / / ChiccaCasa

Il dilemma di tutti gli interior lovers: come decorare la parete dietro al divano?
Le infinite possibilità che abbiamo a disposizione non fanno altro che complicarci la vita.

Io stessa ho perso il conto di quante volte le pareti dietro ai divani della Casetta hanno cambiato allestimento.

Cornici, piante, vetrine, lampade e specchi si sono fatti spazio sulle pareti alle spalle del divano, lasciando il segno (sì, un buco da stuccare).

Ripercorriamo insieme le evoluzioni della Casetta. Qui puoi trovare idee per arredare la parete del divano.

1) Una mensola lunga

idee per arredare la parete del divano - chiccacasa - mensola sopra il divano

Installare una mensola lunga sopra il divano è un’idea semplice e d’effetto. Puoi decorare la mensola con i tuoi oggetti preferiti e collezionarne altri da esporre.

Questa soluzione ti permette non solo di avere un piano d’appoggio comodo, ma anche di sfruttare la parete al di sopra della mensola per appendere quadri e decorazioni.

È bene che la mensola sia lunga quanto la parete, quando possibile.

Io ho fatto realizzare una mensola su misura da Piallato.it e l’ho dipinta in rosa pastello, come la parete.

2) Galleria di quadri con vetrinetta

parete dietro divano idee - chiccacasa - vetrinetta e quadri sulla parete dietro il divano

Se la parete su cui poggia il divano è molto più ampia rispetto alle dimensioni del divano stesso, puoi aggiungere un mobile basso o di media altezza.

Fai proseguire la galleria da parete anche al di sopra del mobile contenitore per armonizzare le altezze e aggiungere carattere all’ambiente.

Per i poster, seleziona una palette di colori in grado di valorizzare sia il mobile che il divano.

A proposito, se cerchi dritte per i quadri, ecco un articolo su come scegliere e abbinare le stampe e le cornici in una gallery wall.

3) Quadri antichi, una mensola e uno specchio

idee per decorare la parete del divano - chiccacasa - quadri antichi e mensola moderna sulla parete del divano

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L’abbinamento tra antico e moderno è sempre di grande effetto.

Se hai un divano dalle linee super moderne e ti piace combinare pezzi di epoche diverse, puoi sfruttare la parete del divano per creare stupore con dei cimeli antichi.

Io ho osato con due quadri degli anni ‘70 (riproduzioni di celebri dipinti) e uno specchio antico trovato al mercatino. Ho alleggerito la composizione con una mensola moderna bianca.

Se ti stai chiedendo dove trovare complementi e decorazioni antiche, leggi anche la guida per trovare pezzi vintage offline e l’articolo in cui ti dico dove cercare arredamento gratis.

4) Poster colorati e mensola con piante

parete dietro divano moderna - chiccacasa - poster colorati sul divano grigio

È assodato, le mensole stanno bene in una galleria da parete.
In particolare, è molto facile inserire delle mensole a cubo, in una composizione di quadri.

Il cubo in foto fa parte di un set da tre mensole che trovi su Amazon. Le stampe sono di Dear Sam (vieni a vedere da vicino questa composizione).

Per personalizzare il muro dietro al divano puoi sbizzarrirti mescolando stampe colorate e piccole piante.

Le chiome delle piante ricadenti che scendono dalle mensole, sono molto utili per bilanciare le altezze e coprire spazi “morti”.

5) Una pianta alta, mensole e quadri a tema “natura”

mensola dietro divano - chiccacasa - piante, quadri e mensole dietro il divano

Per questo styling ho scelto di collocare le stampe solo nella porzione di muro corrispondente allo spazio occupato dal divano.

Per decorare il resto della parete, ho inserito una pianta alta (Pachira aquatica) da una parte e un set di tre mensole moderne dall’altra parte del divano.

Per ottenere un buon risultato seguendo questo schema, bisogna fare attenzione alle altezze. È molto utile progettare in anticipo il display della parete, qui ti spiego come fare con Canva.

6) Parete colorata e gallery wall

parete dietro divano grigio - chiccacasa - galleria da parete sul muro del divano

Colorare una parete è il modo più facile per renderla impattante.

  • Quando il divano e la parete di fondo creano un contrasto cromatico che lascia a bocca aperta, non c’è neppure bisogno di aggiungere altro.

  • Se invece il colore del divano e quello della parete non sono poi così in contrasto, si può intervenire con una galleria che crei movimento e interesse.

Le stampe che vedi in foto le puoi scaricare gratuitamente: ti spiego come fare in questo articolo dedicato ai poster da stampare.

7) Poster astratti con mensole e lampada con braccio

parete dietro divano - chiccacasa - lampada a braccio sopra il divano moderno

La luce è quel dettaglio che può davvero fare la differenza in un ambiente.
Vicino al divano un punto luce extra non guasta mai: è utile per accompagnare le letture e creare un ambiente soft quando il sole tramonta.

L’applique può diventare parte di una composizione costituita, per esempio, da stampe astratte moderne e mensole.

Il tutto può armonizzarsi, ancora una volta, attraverso il colore: scegli una palette di tre o quattro colori e ripetila sia sulla parete che nel resto della stanza.

8) Uno scaffale

scaffale dietro divano - chiccacasa - scaffale bianco dietro al divano

Nei soggiorni in cui il divano è scostato dalla parete, il muro sullo sfondo può essere riempito da uno scaffale o da una libreria.

Non ti nego che questa è la soluzione che preferisco, perché è dinamica e versatile. Cambiare l’allestimento di uno scaffale è molto più semplice che ridipingere una parete o acquistare nuove stampe.

In più, l’effetto finale è molto ricercato, anche se la libreria è low budget.

In un altro articolo c’è una gallery dedicata allo scaffale alle spalle del divano: la trovi qui.

Lo scaffale modulabile che vedi in foto è Frida di Hiro: è profondo solo 17 cm, ma super capiente.

Come al solito ti aspetto nei commenti per sapere qual è la tua soluzione preferita per la parete alle spalle del divano.

Trova altri spunti per arredare:

17 Aprile 2023 / / ChiccaCasa

I negozi di arredamento spesso propongono questi set contenenti tutti i mobili necessari per arredare un’intera casa ad un prezzo fisso e spesso conveniente.

Sappi che comprare un pacchetto di arredamento completo è, probabilmente, la decisione più sbagliata che tu possa compiere per la tua casa.

Quei giganti cartelli rossi che riportano la dicitura “arredamento completo in offerta”, suonano un po’ come una consolazione per chi sta arredando casa.

Ti fanno pensare che:

  • non dovrai crogiolarti nelle scelte, è tutto già deciso;

  • sai già quanto spenderai, non ci saranno brutte sorprese;

  • non dovrai girare mille negozi e fare conti separati;

  • dopo l’acquisto, avrai tutto pronto nella tua casa.

arredamento completo - chiccacasa - volantino arredamento completo in offerta

Torna alla realtà, le scelte comode non sono sempre le più giuste.

Ricordati che quello che vuoi è arredare una casa che ti assomiglia, un posto bello da amare. Per ottenere un risultato appagante dovrai pazientare un po’, ma alla fine, i tuoi sforzi saranno ampiamente ripagati.

Ora ti racconto perché i set di arredamento completo annientano lo stile della tua casa.

Arredamento completo casa: 3 ragioni per non cascarci

Accettare di portarsi a casa qualcosa di standardizzato, scelto da altri, significa accettare di annullare la propria personalità solo per accorciare i tempi.

La casa è un po’ come il tuo biglietto da visita. È di te che deve parlare, trasmettendo il tuo stile, il tuo carattere unico e parlando un linguaggio (visivo) simile al tuo.

arredamento completo - chiccacasa - manuale gratuito per arredare da zero

Se non sai qual è il tuo stile e sai da dove partire per arredare casa, nel manuale Arredare da zero, ti guido passo dopo passo nella creazione del tuo stile.

È gratuito e ti arriva in automatico quando ti iscrivi alla newsletter di Chiccacasa.

voglio il manuale

Voglio che tu comprenda a fondo a cosa vai incontro quando compri in un solo pacchetto l’arredamento completo di casa.
Ecco tre buone ragioni per cui stare alla larga da quella che è solo una trovata commerciale.

1) Quei mobili non sono fatti per casa tua

I mobili dei set prestabiliti non sono pensati per casa tua, quindi, con ottima probabilità non si sposeranno con gli elementi fissi che hai già in casa come porte, finestre, pavimenti e rivestimenti.
Non di certo valorizzeranno l’aspetto delle tue stanze. Quasi sempre le misure degli arredi che compongono le offerte di arredamento completo sono standard.

Il rischio è quello di disporre i mobili con l’unica preoccupazione di farli entrare in uno spazio, senza curare il layout affinché sia funzionale per le tue abitudini, arioso ed esteticamente appagante per i tuoi gusti.

2) L’appartenenza si costruisce con le scelte

Per sentirti parte integrante della tua casa, c’è una cosa importante da fare: selezionare tutto con cura. E indovina un po’ chi deve farla questa selezione?

Ogni arredo, ogni complemento, ogni decorazione deve essere pescato dalla massa, proprio da te.

Se ti basi su quello che offre il convento, senza combattere neanche un po’ per realizzare la casa che sogni, ti perderai quell’emozione inestimabile trasmessa dal “senso di appartenenza”.

3) L’armonia non si ottiene con mobili tutti uguali

Se hai dato un’occhiata alle proposte di arredamento completo delle più famose catene di mobili low cost, avrai di certo notato una certa “monotonia” estetica.

Mi spiego meglio. Di solito i set comprendono cucina, camera da letto completa, divano e parete attrezzata (su cui potrei aprire un capitolo a parte) tutti uguali per finitura, materiale e colore. In pratica, uno la fotocopia dell’altro.

Se te lo stai chiedendo, no, non è così che si crea un filo conduttore che rende riconoscibile il tuo stile.
Non è così che si crea armonia. L’armonia, per antonomasia, nasce dall’accostamento di elementi differenti.

Come si fa a rendere interessante l’ambiente, se tutti i mobili della casa sono praticamente identici?

Si può giocare con i complementi e con i colori, ma per dare davvero carattere agli spazi bisogna rinunciare a qualcosa.

Se il letto è uguale ai comodini, che a loro volta sono identici all’armadio, non sempre bastano un pouf e un tappeto per risolvere la situazione. Piuttosto, sarebbe meglio sostituire il letto o i comodini con arredi in grado di creare un contrasto notevole.

C’è da dire che molto spesso anche i rivestimenti esterni che costituiscono questi set di arredo completo, non sono proprio facili da abbinare ad altri materiali.

Ci vuole un occhio esperto per rendere interessanti il finto legno (fatto male) o l’effetto cemento (approssimativo) o il finto marmo, note dolenti delle catene di mobili low cost.

Al contrario, i mobili monocolore, lisci, semplici e senza motivi in rilievo o decorazioni stampate, sono molto più facili da combinare, ma non altrettanto facili da reperire in un pacchetto completo.

Mi domando quanto sarebbe più bello il mondo senza tutte le finiture posticce, di cui sopra.
Anche tu la pensi come me? Dì la tua in un commento alla fine dell’articolo.

Non è una questione di soldi: componi in autonomia il tuo arredamento completo economico

arredamento completo economico - chiccacasa - comodino in finto legno vs sedia vintage

Pensa fuori dagli schemi: persino una vecchia sedia ha più personalità del comodino di un pacchetto di arredamento completo economico.
Non è una questione di budget.

In tanti casi, è una necessità economica che spinge ad approfittare delle promo di arredamento completo.
Tuttavia, un set preconfezionato, non è l’unica scelta per arredare casa senza spendere molto.

  • Prendi in considerazione il mercato del second hand. Puoi trovare arredi di tutte le epoche e di tutti gli stili (anche moderno) e pagare ancora meno del negozio di arredamento. Nei mercatini o sulle piattaforme online di second hand puoi trovare arredi con qualità superiore rispetto a quelli proposti nei pacchetti dei negozi, e pagarli allo stesso modo, meno o addirittura non pagarli affatto.
    Hai capito bene, potresti riuscire a portarti a casa mobili in buone condizioni anche senza pagare. In questo articolo ti spiego dove trovare mobili gratis e come progettare.

  • Non ti scordare di Ikea. Da Ikea trovi tanti arredi low cost che hanno molta più personalità dei mobili tutti uguali che trovi in catene come, per esempio, Mondo Convenienza. Se scegli di acquistare l’arredamento completo per la tua casa da Ikea, assicurati di differenziare e di non comporre dei set con articoli che portano tutti lo stesso nome.

Se ti piace il mix and match di antico e moderno, abbina arredi classici o vintage trovati al mercatino, con mobili low cost dalle linee moderne. Per esempio, puoi combinare un tavolo antico con delle sedie moderne oppure un letto moderno con due comodini antichi. Otterrai un effetto pazzesco e la tua casa sarà piena di personalità.

Come rimediare se hai ceduto a un set di arredamento completo

Se hai ceduto a un’offerta e hai già comprato tutto, pentendotene un attimo dopo, (se è questo il tuo caso, fammelo sapere in un commento), non ti preoccupare.
Ecco qualche consiglio per personalizzare l’ambiente.

  • Studia una palette cromatica che leghi insieme i colori dei mobili e i colori degli elementi fissi della tua casa (pavimento, porte e finestre, elementi architettonici e rivestimenti).

  • Sostituisci i pomelli o le maniglie o, se è possibile, rimuovili chiudendo i fori.

  • Aggiungi elementi di materiali e colori diversi rispetto a quelli del set completo.

  • Metti in vendita qualcuno degli arredi su piattaforme come subito.it, ebay e Facebook Marketplace. Fai tu il prezzo e acquista arredi differenti con il ricavato.

  • Affidati a un professionista che ti guidi nell’home styling della tua casa.

Un’altra cosa che puoi fare è continuare a sfogliare le pagine di questo blog, per trovare spunti utili a elaborare il tuo stile personale.
Dai un’occhiata agli ultimi home tour.

9 Dicembre 2022 / / ChiccaCasa

Dimentica le vernici antichizzanti, gli stucchi, gli spray effetto craquele, la tecnica limewash e tutte le diavolerie per antichizzare le cose.

Se ti stai chiedendo come invecchiare un vaso di terracotta, sappi che hai una buona probabilità di avere già in casa gli ingredienti per farlo.

Mi piacerebbe dirti che questo diy è frutto di una lunga ricerca e tante prove, ma la realtà è per puro caso, ho “scoperto” un modo per antichizzare vasi di terracotta super efficace e a costo 0.

Come invecchiare un vaso di terracotta? - chiccacasa - vasetto di terracotta invecchiato

Ebbene sì, mi sono accaparrata un adorabile vasetto wabi sabi usando soltanto materiale di riciclo.

Altro motivo di orgoglio è rappresentato dal fatto che il suddetto vasetto non è sfuggito neppure alla vista della mia dolce metà, persona estremamente sensibile al bello e impassibile davanti a tutto ciò che non è degno di nota.

Ecco passo dopo passo tutti gli step per decorare vasi di coccio creando un effetto anticato.

Occorrente per antichizzare la terracotta

Ecco cosa ti serve.

  • un vaso di terracotta o, in alternativa, puoi recuperare il coccio di una candela alla citronella (come ho fatto io);
  • dello yogurt (possibilmente bianco e scaduto);
  • della cenere di legno.

Step 1: togliere la cera dal cotto

Come invecchiare un vaso di terracotta? - chiccacasa - coccio candela citronella

Ho recuperato il coccio di una candela alla citronella. La maggior parte delle volte sono bassi e schiacciati: ottimi sottovasi! L’ultima volta che ho comprato una candela alla citronella, invece, ho trovato un vero e proprio vasetto. 

In ogni caso, la tecnica che uso per togliere la cera dal cotto, una volta che la candela si è esaurita, è questa.

  • Metto a bollire un pentolino d’acqua (o riciclo l’acqua della pasta).
  • Verso l’acqua bollente nel coccio della candela.
  • Aspetto che la cera sul fondo salga in superficie, a formare una patina sottile.
  • Lascio raffreddare, così la patina si consolida ed è facile da rimuovere con le dita.
A volte, sul fondo c’è un dischetto che regge lo stoppino e una sorta di sabbietta che è più difficile da rimuovere. Ecco cosa faccio per togliere entrambe le cose.
  • Tolgo l’acqua dal coccio e asciugo il fondo.
  • Verso qualche goccia di olio (qualsiasi olio vegetale va bene) sul fondo e lascio ammorbidire la sabbietta per qualche minuto.
  • Con una forchetta o con una spazzola di legno a setole dure, gratto il fondo e lascio che sia la sabbietta che il dischetto si stacchino.
Alla fine, lavo il coccio con acqua e sapone per piatti, aiutandomi sempre con la spazzola di legno.

Step 2: creare l’effetto invecchiato sulla terracotta

Invecchiare la terracotta con lo yogurt è un trucco vecchio come il mondo. Lo yogurt, asciugando, crea una patina biancastra che assomiglia a quella generata dal calcare e dal tempo sui vasi di terracotta più “attempati”.

L’effetto che si ottiene è romantico e patinato. Nonostante ciò, in questo progetto fai da te io ho usato lo yogurt come collante materico, e non prettamente per anticare il vaso.

Chi non ha uno yogurt scaduto in frigo?

Io ne avevo uno alla pesca, scaduto da pochi giorni, ma ancora soavemente profumato. Ecco, non ti consiglio uno yogurt con i pezzetti di frutta. L’ideale sarebbe uno yogurt bianco, ma se non ce l’hai, rassegnati a dover rimuovere manualmente i pezzetti di frutta dal tuo vaso.

Come invecchiare un vaso di terracotta? - chiccacasa - vaso terracotta e yogurt

  • Cospargi il vasetto di terracotta con lo yogurt, usando un pennello. Non dimenticare i bordi e gli eventuali incavi. Passa uno strato abbondante e lascia asciugare quasi del tutto. Gira il vasetto e passa un secondo strato.
    Ci vorranno uno o due giorni prima che inizi a indurire leggermente. È importante che lo yogurt non si asciughi del tutto e che sia tanto abbondante da lasciare dei rilievi materici sulle pareti del vaso.

  • Procurati della cenere. Io ho radunato cenere e carbone del camino in un contenitore in grado di ospitare il vasetto per un’abbondante impanatura.
  • Cospargi di cenere il vaso. Pigia leggermente con le dita e strofina le pareti e i bordi con la cenere. Puoi lasciare anche il vasetto in immersione nella cenere, affinché si attacchi per bene.

  • Rimuovi l’eccesso di cenere strofinando leggermente il vaso di terracotta con della carta da cucina.
Il risultato è molto affascinante. Il colore caldo del vaso si intravede a tratti, sbiadito dalla cenere. Una buona porzione della superficie del vaso sarà in rilievo, con tratti molto scuri, dovuti dal contatto con il carbone.
La cosa inspiegabile è che una volta asciutto il vaso non macchia le mani.
Cotto e patina antichizzata diventano un tutt’uno e il vaso sembra proprio antico.
recuperare vasi di terracotta - chiccacasa - vaso di coccio antichizzato
Sono molto fiera di questa trovata e ora posso svelarti com’è nata. 
Ho provato a invecchiare il vaso di terracotta con lo yogurt, ma il risultato non mi piaceva.
Nel frattempo, il fuoco del camino in cucina si stava spegnendo. È lì che ho avuto la pensata di tuffare il coccio nella cenere e aspettare il risultato. Il giorno seguente, il vaso era bellissimo. Asciutto, e pieno di fascino wabi sabi.
Proverai questo diy? Se lo fai, fammelo sapere. Tagga @chiccacasa sui social, così che io possa condividere il tuo contenuto e venire a sbirciare come è andata.
Ti piace l’effetto anticato? Puoi crearlo anche sulle mura di casa, io ci ho provato. Leggi l’articolo su come antichizzare le pareti.

4 Dicembre 2022 / / ChiccaCasa

Pantone ci ha lasciati di nuovo a bocca aperta eleggendo come colore dell’anno 2023 una tinta audace, intensa e potente: Viva Magenta.
Forte, pulsante, coraggioso, vibrante, Viva Magenta appartiene alla famiglia dei rossi, di cui manifesta il potere simbolico legato alla vita e alla ribellione.

Nonostante la sua origine organica, insita nel rosso carminio, è un colore tutt’altro che caldo.

Viva Magenta è una tinta fredda, ma avvolgente, ispirata al connubio tra il mondo virtuale e quello tangibile.

Viene definita dallo stesso Pantone Color Institute come una tonalità di rosso trasformativa in grado di guidare il design per creare un futuro più positivo.

Viva Magenta sancisce, quindi, il passaggio ufficiale all’era del metaverso, inteso come un’occasione positiva per l’umanità.

A proposito di Metaverso, Pantone apre le porte del #MAGENTAVERSE, un evento immersivo, che avrà luogo all’Artechouse di Miami a partire da oggi, sabato 3 dicembre. Se siete da quelle parti, fateci un salto, il biglietto per il Magentaverse costa solo 30 dollari.


Viva magenta - chiccacasa - magentaverse

Viva Magenta nell’arredamento di interni

Pantone lancia ottimi spunti agli interior designer. 
I designer audaci possono sfruttare tutta la potenza del colore dell’anno attraverso un divano in velluto o una parete laccata. Chi desidera una casa più neutra può usarlo come tocco di colore.Come un apparecchio di illuminazione scultoreo in vetro di Murano o una suggestiva composizione floreale di ikebana che costella una sala da pranzo completamente neutra, o una tela astratta brillante o una proiezione NFT in un ingresso bianco, Viva Magenta racchiude un sacco di drammaticità in una piccola dose. Dal sito di Pantone  

Come inserire Viva Magenta in casa?

C’è una tecnica del design di interni che si chiama regola 60-30-10. I numeri si riferiscono alle percentuali che definiscono la proporzione che devono mantenere tre tinte di una palette, per ottenere un ambiente armonico.

Per esempio, se devo arredare una camera da letto e la mia palette è khaki, cipria e magenta, posso utilizzare il khaki per la carta da parati (60%), il cipria per il letto e le tende (30%) e il magenta per le applique (10%).

Ho selezionato una serie di interni pazzeschi, da cui prendere spunto per abbinare il colore dell’anno 2023 e proporlo in tre diverse dosi.

Usare il Viva Magenta per gli accenti (10)


Via libera agli accessori e ai dettagli vivaci nel colore dell’anno 2023 se hai interni a tinte neutre o pastello. 
Tuttavia, Viva Magenta si sposa perfettamente anche con tinte vitaminiche e accese come mandarino, limone e verde fluo.
Utilizzato a piccole dosi per applique, stampe, vasi da fiori o decorazioni, Viva Magenta si manifesta come punto di contrasto vivace, ma sempre regale ed elegante.


Viva Magenta come colore complementare di una palette che non passa inosservata (30)

Quando hai visto il colore Pantone 2023 hai pensato subito: “lo voglio?”. Allora saprai apprezzarlo anche in dosi più cospicue in casa. 

Usa Viva Magenta per una finta boiserie a mezza altezza, un divano, una coppia di grandi quadri magenta o un mobile contenitore per apportare quel poderoso 30% di passione.

Ecco qualche spunto.

Viva Magenta in casa, come colore primario (60)

Se ami il colore Pantone 2023 a tal punto da volergli dedicare un posto da protagonista in casa, sappi che puoi usarlo per una parete, per la cucina, o persino per il pavimento. Ti stai chiedendo che effetto farebbe? Dai uno sguardo a questi interni.
Nella casa di Jeanne de Kroon, proprietaria del brand di abbigliamento boho-nomade Zazi Vintage, il magenta è sulle pareti di ogni stanza e si sposa con il marsala e il senape, in un’atmosfera super energetica.
A Londra, la designer Beata Heuman ha scelto il magenta per trasformare l’ingresso di un appartamento di Notting Hill in un frizzante abbraccio di benvenuto.
Qui c’è un’esplosione di stili e colori: senape, verde, ghiaccio e nero, intervallati dal bianco delle pareti.

Vistosa, lussuosa e impossibile da non contemplare, una delle sale dell’Imperial Restaurant di Sydney, in cui è stata creata una boiserie bassa con il magenta, amplificata dai richiami di colore di tavolo, moquette e accessori, declinati in tante sfumature di rosso.

pantone color of the year 2023 - chiccacasa - imperial restaurant

Cosa ne pensi di Viva Magenta?

Hai intenzione di aggiungerne qualche tocco nei tuoi interni? 
Fammelo sapere in un commento.

30 Novembre 2022 / / ChiccaCasa

Non fare l’albero di Natale: ecco perché non è una scelta così assurda

Unpopular opinion: l’albero di Natale non mi piace.

Bel colmo per una che, da sempre, è appassionata (forse meglio ossessionata) di decorazione di interni.

Eppure, quando a novembre le grandi catene di negozi trasformano il sacro reparto delle piante in un villaggio natalizio, a me viene il voltastomaco.

Quel tripudio di stucchevoli palline di Natale e stelline glassate con lustrini, paillette e finta neve corrisponde alla mia istantanea fuga verso altre direzioni, il più possibile lontane e prive di ogni riferimento alle feste.

Non sono il Grinch, ho solo sviluppato una certa avversione a tutto ciò che è un bene legato esclusivamente al consumismo: la rovina del senso estetico. 

Al contrario, apprezzo molto l’autenticità. Una banale pallina di vetro, mi appaga molto di più di un articolato e super glitterato alberello.

Inutile dire che non sento mai il forte bisogno di cospargere di lucine anche il soffitto, quando le temperature esterne iniziano a farsi più rigide e mancano solo 64 giorni a Natale.

l'albero di natale - chiccacasa - albero di natale con lucine

Perché non fare l’albero di Natale?


Se è finto, inquina. Solitamente gli alberi di Natale sono in PVC, un tipo di plastica difficilmente riciclabile, oppure in altri materiali rigorosamente derivanti dal petrolio. 
Ogni anno, in Italia, vengono venduti 5 milioni di alberi di plastica (dato Coldiretti). C’è una buona probabilità che una cospicua parte di essi venga comprata in sostituzione di un albero vecchio, che diventa automaticamente rifiuto plastico, difficilmente riciclabile. 
Un’altra pianta di plastica. Detesti le piante di plastica, ma hai un albero di Natale finto? Forse non hai mai riflettuto sul fatto che… l’albero di Natale è una pianta finta. Visto da questa prospettiva perde un po’ di poesia, no?
L’albero di Natale vero, è stupendo. Su questo non contesto. Ha un profumo inebriante ed è tutta un’altra storia rispetto a quello in PVC.
Ci sono due tipologie commerciali di alberi di Natale naturali: 
  • quello con il panetto di terra, e le radici che non è altro che un baby abete;
  • il cimale: lo sfalcio della cima di un abete in natura, senza radici.
Qual è meglio? Dal mio punto di vista, il secondo.
L’abete con le radici è, ricordiamocelo, un essere vivo. Lo portiamo in casa quando i riscaldamenti sono accesi, appesantiamo i rami con medaglioni dorati, lo fasciamo di lucine e, magari, lo piazziamo pure in un angolo buio della casa. Ah, poca acqua, sennò sgocciola e nessuna nebulizzazione: si rischia il cortocircuito.
Finite le feste, dopo più di un mese a 20°, al buio, lo sbattiamo fuori a tre gradi e ci stupiamo che muoia dopo due giorni.
Ogni anno, ne vengono venduti 13,5 milioni soltanto in Italia. Secondo te quanti sono quelli che superano l’inverno?
Io l’ho fatto questo errore e non ho intenzione di ripeterlo.
albero di natale - chiccacasa - abete secco

Il cimale è la soluzione più sostenibile, in termini pratici e ambientali. Non dobbiamo preoccuparci dell’esposizione, né dei pesi. 
I contro del cimale sono di natura etica, estetica e botanica. Cimare una pianta che si sviluppa a cono  significa cambiare il suo tipico aspetto. La punta dell’abete non ricrescerà, ma sarà sostituita da rami apicali che andranno a deformare l’estetica della pianta, alterando il suo bilanciamento. 
Non sono sicura ne valga davvero la pena.
Tu che ne pensi? Scrivilo in un commento sotto questo articolo.

Addobbare casa senza albero di Natale


Non ho intenzione di lasciarti senza decorazioni verdi per Natale.
L’albero non è una scelta obbligata. Sei liber3 di farne a meno, se vuoi.
Ci sono addobbi alternativi che porteranno all’istante la magia delle feste in casa.
Un’ottima alternativa all’albero è rappresentata dai rami di conifere.
Attenzione, ho detto rami, non cime.
Derivano da alberi che vengono sfalciati. I rami, al contrario delle cime, ricrescono.
Comprale in vivaio o dal fioraio: queste attività commerciali hanno rami di abeti e pini coltivati proprio per i rami decorativi.
Possono essere utilizzati per costruire ghirlande oppure come festoni da far scivolare su un mobile, sul camino, intorno a un’apertura passante o sul corrimano delle scale.
Guarda queste immagini e dimmi: si nota tanto l’assenza dell’albero?
rami di abete - chiccacasa - addobbi con conifere
fonti, in senso orario: 1. 2. 3.
albero di natale - chiccacasa - albero di natale parete
In vaso, combinate con pigne e altri elementi naturali, i rami di conifere danno la stessa percezione invernale e naturale del classico albero di Natale.


albero di natale - chiccacasa - alternative all'albero di natale
fonti, in senso orario, da in alto a sinistra; 1.  2. 3.

Avevi mai ipotizzato un Natale senza albero? Come la pensi?
Fammelo sapere in un commento qui sotto.

8 Ottobre 2022 / / ChiccaCasa


Rinunciare ai tappeti o combattere gli acari?

Ho scoperto che rinunciare a un tappeto per paura di polvere e acari è un atteggiamento estremamente comune.

L’ho capito grazie al dialogo costante che ho con chi mi segue su Instagram (a proposito, unisciti alla community di @chiccacasa, se ti va). Una mattina parlavo di tappeti ed ecco arrivare una pioggia di messaggi, quasi tutti così:

“Nessun tappeto in casa mia, mio *parente* è allergico.”

Premessa, a scrivere queste righe è un soggetto allergico e asmatico. Gli antistaminici sono i miei migliori amici e ho il Ventolin sempre in borsa. Sono dalla vostra parte amici con allergie respiratorie. Giochiamo a “celo manca?” Io ho parietaria, acari, graminacee, fiore dell’ulivo e, anche se quest’ultima non è certificata, penso anche di avere qualcosa con le conifere.

Ebbene, io ho due tappeti in casa e vivo in campagna, a piano terra. Questo significa che l’ambiente è molto soggetto all’accumulo di polvere.

I miei sono tappeti normali, non tappeti anallergici, né tappeti antiacaro.  Uno a pelo lungo, a piano terra, l’altro a pelo corto al primo piano. Bianchi, entrambi.

Sì, non ho bambini, né animali in casa, quindi i tappeti sono ancora abbastanza bianchi e puliti, ma li usiamo. Ci camminiamo, ci poggiamo le cose sopra, ci facciamo salire gli ospiti con le scarpe. Non sono lì solo per abbellimento.

Bene, i messaggi che associavano l‘allergia ai tappeti hanno risvegliato il mio senso di giustizia e so che non c’è verso di convincervi a lasciarvi andare all’acquisto di un tappeto “classico”, ma non ci sto all’idea che voi dobbiate rinunciare all’avere un bel tappeto.

Facciamo chiarezza ed esploriamo tra le opzioni d’acquisto papabili di tappeti adatti ai soggetti allergici.

Tappeti e acari della polvere

Una premessa dal sapore un po’ scientifico è doverosa, qui parliamo di cose serie.

Gli acari, quei simpaticoni che ci fanno diventare gli occhi rossi e il naso colante amano i posticini caldi e umidi. Ecco perché il loro habitat ideale, nelle nostre case, è il letto.

In particolare i cuscini perché gli acari si nutrono della forfora che vi si deposita (ora lo sai).
In generale, gli acari della polvere si nutrono di derivati animali

Per questo motivo, un tappeto sintetico è preferibile rispetto ad un tappeto composto da fibre animali.
Tuttavia, affinché gli acari non si annidino, il tappeto deve essere mantenuto pulito e privo di accumuli di polvere o peli di animali, altrimenti, il fatto che sia sintetico passa in secondo piano.

Come ridurre la proliferazione di acari sui tappeti?


Tappeti lavabili in lavatrice - Chiccacasa - Tappeto morbido

Eliminare del tutto gli acari è una causa persa, ma ci sono dei modi per evitare che aumentino di numero.
Sbattere il tappeto è sbagliato. Non migliora la situazione, anzi. Sposta gli acari da una parte all’altra peggiorando anche le cose.
Se abbiamo a che fare con un tappeto che può essere lavato in lavatrice, la temperatura ideale per eliminare il “nemico” è 60°. Attenzione, però. La maggior parte dei tappeti in commercio, in lavatrice tollera una temperatura massima di 40°. Quindi, prima di programmare la lavatrice, assicurati che il tuo tappeto possa resistere a quel tipo di lavaggio.

Se il tappeto non può essere lavato in lavatrice, allora il bicarbonato è una mano santa.
Basta cospargere il tappeto (asciutto) di polvere di bicarbonato di sodio e lasciare in posa per un paio d’ore. In seguito si può aspirare il tutto con un’aspirapolvere. 
Io stessa ho testato questo metodo per rinnovare un tappeto vintage e ho visto anche il colore ravvivarsi.
A mio parere, questo metodo è particolarmente indicato per i tappeti a pelo raso, dai quali è più facile rimuovere il bicarbonato.
In ogni caso, qualora ne rimanesse un po’, scoraggerebbe gli acari a proliferare.

Ti piacerà sapere che la luce del sole non piace agli acari della polvere. Quindi se il tuo tappeto è in una zona ben illuminata, puoi stare un fili più seren*.

Tappeti antiacaro: esistono?

La risposta è sì. I materiali antiacaro sono frutto dell’innovazione e per essere etichettati in questo modo devono rispondere a standard piuttosto rigidi.

Devono essere allo stesso tempo traspiranti e tanto fitti nella trama da bloccare il passaggio degli acari, oppure devono aver subito specifici trattamenti chimici.


Tappeti lavabili: la mia selezione


La cosa più semplice da fare è acquistare un tappeto che sia davvero facile da tenere pulito e che possa essere deterso a fondo.

Un tappeto può:

  • aiutarti a dividere gli spazi per funzione;
  • sottolineare un’area della casa tracciandone i confini;
  • aiutarti ad armonizzare pezzi d’arredo di stili, colori e epoche diversi;
  • aggiungere colore a una stanza;
  • richiamare un soffitto da mettere in risalto.
Io non saprei rinunciare a questo incredibile elemento d’arredo tessile. Ecco perché non mi va giù che tu debba farlo.

Ho selezionato una serie di tappeti grandi lavabili in lavatrice, a prova di acaro, facili da pulire, super carini e acquistabili su Amazon a prezzi democratici.

Tappeti facili da pulire in plastica riciclata


Tappeti facili da pulire - Chiccacasa - Tappeti da esterni ideali per interni

Una soluzione intelligente che arriva da una tendenza che si è diffusa a macchia d’olio negli ultimi cinque anni. Si tratta dei tappeti da esterno, in materiali sintetici, facili da pulire.

Non hanno la morbidezza dei classici tappeti da interno, ma il design di alcuni tappeti per esterni si presta molto bene anche all’arredamento di interni.

Si lavano come un pavimento e possono essere detersi a fondo.

1. Geometrico ed ecologico. Il motivo geometrico conferisce un aspetto fresco e moderno a questo tappeto in plastica riciclata. Arriva in una borsa con tracolla ecologica.
2. Tondo, bianco, semplicissimo. È robusto, in polipropilene. Può essere lavato facilmente con spugna o panno e detergenti.
3. Linee scandinave. Fatto a mano e double face, in colori opposti. Una trama dalle linee ondulate e dai motivi botanici. Il contrasto alto e le forme morbide e spesse fanno tanto pensare ad un motivo scandinavo.

Tappeti per esterni - Chiccacasa - Tappeti lavabili per esterni

Tappeti grandi lavabili in lavatrice

Tappeti grandi lavabili in lavatrice - Chiccacasa - Tappeti bianchi grandi

Diresti mai che questi grandi tappeti possono entrare in lavatrice?
Ebbene sì. La comodità di lavare spesso un tappeto allontana la possibilità di pericolosi accumuli di acari e frammenti organici in grado di attirarli.
Anche i colori chiari temono meno lo sporco con la prospettiva di un giro in lavatrice.
Questi tre stanno bene con tutto: vintage, boho, etnico, moderno… 
4. Moroccan. Tessuto a mano, interamente in cotone, con frange intrecciate che fanno da cornice. 
5. Morbido ed essenziale. Un must have. Trovare un tappeto semplice, chiaro, grande e lavabile è praticamente impossibile. Ecco l’eccezione.
6. Pois e frange colorati. Simpatico, leggero, fatto a mano in cotone. Gli elementi caratterizzanti sono i pois e le frange colorati.

Tappeti lavabili - Chiccacasa - Tappeti berberi e bianchi
Hai mai considerato queste soluzioni? Secondo me vale la pena fare un tentativo.

Se questo post ti è stato utile, fammelo sapere in un commento.

9 Luglio 2022 / / ChiccaCasa

Arredi vintage second hand: dove si nascondono?

Mobili usati - Chiccacasa - Sedia bistrot

Mobili anni ’50 con i piedini a spillo, cassettiere da farmacia, sedie Thonet. Tra i più ambiti mobili second hand ci sono loro.
Se li compri in un negozio specializzato in vintage puoi pagarli un’occhio della testa. Il prezzo, per carità, è giustificato dall’unicità e dalla magnificenza di questi oggetti senza tempo che sarebbero in grado di arredare da soli anche una stanza totalmente vuota.
Tuttavia, nella storia dell’arredamento italiano, questi stessi mobili sono stati molto presenti e non è da escludere che ci siano centinaia di persone, ignare della loro fortuna che li nascondano in cantina. 
La missione dei vintage lovers è intercettare quei proprietari e svuotare le loro cantine, portandosi a casa pezzi sensazionali a un quarto del loro valore.
Teletrasportiamoci a metà degli anni ’50 e pensiamo a quanti esercizi commerciali potevano all’epoca essere serviti da una sedia da bistrot. Dai, quelle che oggi tutti i ristoranti e i bar arredati con un’impronta vintage hanno riesumato.
Una categoria di sedute che racchiude le sedie Vecchia Milano, le Thonet – o simili – e le sedie rustiche classiche. Insomma, tutte (o quasi) le sedie in legno curvato.
Sedie tornate super attuali, tant’è che tutti i grandi brand hanno ricominciato a produrle in millemila varianti, snaturando, chi più chi meno, la loro poetica essenza.
Non c’è arredo nuovo che tenga. I segni del tempo e la tempra degli arredi usati di un tempo non ha nulla a che fare con un prodotto nuovo di zecca.
E poi, il bello è che quei pezzi hanno una storia, un vissuto. Ogni piccola imperfezione è valore aggiunto.

Comprare mobili nei mercatini dell’usato

Mobili usati - Chiccacasa - Mobili mercatino

Lo dico già, io i mobili vintage più belli li ho trovati offline. Sarò la voce fuori dal coro, ma è così.
Credimi, ho cercato tanto online, ma poi ho cominciato a guardarmi intorno e ho scoperto che alcuni mercatini hanno pezzi pazzeschi a prezzi veramente folli, folli a tal punto che pensi ci sia un errore.
Quindi, non posso esimermi dal consigliarti di fare un giro nei mercatini. 
No, proprio non posso, perché è lì che al 75% troverai il tuo tesoro.
Ci sono le grandi catene come Mercatino o Kecè che sono un po’ in ogni città. Hanno un catalogo, non sempre aggiornato (altro motivo per cui dovresti andarci fisicamente) anche online.
Conviene comprare qui perché i mercatini sono il paradiso dei proprietari ignari di cui parlavo prima. Spesso sono persone che non conoscono il mondo online e non hanno modo di valutare i pezzi di cui vogliono liberarsi. Vedono un mercatino dell’usato aprire nella loro città e ne approfittano per portare lì i loro mobili usati.
Questo porta i mercatini dell’usato ad essere carichi di pezzi vintage di tanti stili ed epoche diverse. C’è una buona probabilità che quello che cerchi sia proprio lì.
Il vantaggio di questi posti è il meccanismo del prezzo. I prezzi nei mercatini funzionano così: più tempo l’oggetto resta in negozio, più il prezzo si abbassa.
Ogni articolo ha un’etichetta con un barcode e il prezzo.
Molto spesso capita di prendere un arredo con un prezzo già basso, portarlo alla cassa e ricevere un ulteriore sconto dopo che il negoziante legge il codice a barre, perché dal momento che il prezzo sull’etichetta è stato affisso sono passati altri giorni.
Altro vantaggio, il servizio del trasporto. Se chiedi agli addetti di portarti il mobile a casa, loro possono aiutarti.

Mercato mobili usati all’aperto

Mobili usati - Chiccacasa - Specchi antichi

Il mio sogno è andare al Mercatone dell’Antiquariato sul Naviglio Grande. Un evento che si svolge ogni domenica del mese a Milano. 
I mercati dell’usato all’aperto sono comunissimi nei paesi del nord Europa, ma ce ne sono alcuni famosi in tutto il continente.
Per gli appassionati di antiquariato, segnalo questi. Magari ci fate un salto quest’estate in vacanza. Non so quanto siano convenienti i prezzi, ma sono sicuramente esperienze sensazionali da fare!
Qui in Abruzzo non c’è nulla di tutto ciò (se mi sbaglio, segnalatemelo, please!).
Camminare tra i mobili usati all’aperto è già di per sé un’attività appagante. Se poi si trovano anche affaroni, e, fidatevi, almeno in Italia posso garantire che succede, è il top.
Cose di Casa ha segnalato da poco mercati in programma per luglio 2022 nel Bel Paese.

Trovare mobili usati gratis a bordo strada o nei centri di riuso

Ti è mai capitato di trovare un mobile a bordo strada?
A me sì. Ero in auto con mio padre e l’ho costretto a fare un giro e mezzo di rotonda per recuperare una poltrona in vimini da esterni.
A tal proposito ti i segnalo l’iniziativa brillante di Stooping Milano, ideata da due studentesse toscane.
“Stoop” è la parola che ho gridato a mio padre quando ho visto la poltrona di vimini, ma è anche un neologismo americano che indica l’azione di fermarsi a raccogliere da terra qualcosa, per recuperarla.
Stooping Milano è un servizio per stoopers. Gli utenti segnalano alla pagina la presenza di arredi abbandonati – con tanto di geotag – e da lì parte la corsa all’acchiappo! 
Un progetto inclusivo e sostenibile, che punta alla socialità e al riutilizzo. 

Ora esistono anche Stooping Napoli e Stooping Firenze, ma sono più che sicura che, se si sparge la voce, ben presto ce ne sarà uno in ogni città.
Nella classificazione dei rifiuti, i mobili sono rifiuti speciali.
Per disfarsene bisogna portarli in un’isola ecologica o prenotare un appuntamento per il ritiro, che di solito avviene di notte.
Bene, se è tua abitudine fare giri in tarda serata, aguzza la vista nei centri abitati. Non si sa mai!

Puoi trovare mobili usati anche nei centri di riuso, che sono spesso annessi alle discariche.
In molte isole ecologiche, infatti, si possono consegnare anche beni in buono stato da riutilizzare.
Per sapere se la tua città usufruisce di questo servizio puoi semplicemente chiedere oppure scaricare l’app Junker
Junker è un’app collegata ai servizi comunali. Al suo interno c’è la bacheca del riuso con l’elenco dei beni usati, ma in buone condizioni, presenti nel centro della tua città. Puoi cliccarci sopra e manifestare il tuo interesse per quell’oggetto.

Tieni d’occhio gli amici che traslocano

Mobili usati - Chiccacasa - Mobili in soffitta

I traslochi sono amici dei vintage finds, ricordatelo sempre.
Tieni d’occhio gli amici che traslocano. Probabilmente dovranno disfarsi di qualche arredo che non sposa più i loro gusti estetici.
Capita spesso di trovare mobili retrò anche nelle case che si vanno ad abitare. Non sempre queste sono totalmente vuote, anzi. Nella maggior parte dei casi celano tesori che danno fastidio ai nuovi inquilini.
La tua occasione per aiutare un amico!
E tu? Dove hai fatto il tuo affare con un mobile vintage?
Scrivilo in un commento qui sotto.
13 Marzo 2022 / / ChiccaCasa

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Alla Casetta è da poco arrivato il nostro primo pezzo di design iconico, grazie alla collaborazione con Lampade.it.

Sono super entusiasta di parlarvi questo brand con cui porto avanti da diversi anni un programma di affiliazione. Vi ho proposto più volte prodotti provenienti dallo shop di Lampade.it nella rubrica “Ti Creo Un Bisogno” e nelle moodboard del blog.

Lampade.it è lo spazio ideale dove comprare lampade online, senza doversi barcamenare tra un sito e
l’altro a fare ricerca. Qui c’è tutto: dalla lampada di design all’illuminazione economica, ma di qualità.


Una lampada di design non invecchia mai

Iconica, spaziale, eterna: un pezzo che ha fatto la storia del design italiano e che sono onorata di avere qui a casa!

Signori e signore, ecco a voi la lampada Eclisse, nella nuova edizione gold



È così bella, che faccio fatica ad assegnarle un posto definitivo. Vorrei averla con me sempre e ovunque.

Da progetto, Eclisse è stata pensata come illuminazione da camera da letto, ma oggi è talmente apprezzata da essere utilizzata anche come lampada da soggiorno e lampada da scrivania.


Vico Magistretti, Designer


Come sarebbe oggi il mondo del design se non ci fosse stato lui? Non avremmo mai conosciuto icone di design come Atollo, Dalù, Kuta o la mia amata Eclisse.


Gli oggetti, i mobili e le lampade disegnate da Vico Magistretti sono celebri in tutto il mondo. Molti dei suoi capolavori sono esposti in musei di fama mondiale come il MoMA di New York.


La storia di Eclisse


Ormai lo so che ti piacciono i racconti di design e come potrei non raccontarti la storia della
lampada Eclisse?

Pensa che Magistretti abbozzò il progetto sulla metro di Milano e lo comunicò al telefono all’ingegnere che gliel’aveva commissionata.
Questo già la dice lunga sulla semplicità del design di questa lampada, che poi è anche la chiave del suo successo.
Il nome Eclisse, si deve alla semisfera rotante interna che può essere spostata davanti alla
lampadina offuscandola parzialmente o completamente (per ottenere una luce diffusa).
Questa funzione geniale rende la lampada Eclisse davvero unica e versatile.

Come scegliere dove posizionare una lampada da tavolo

Disclaimer: Eclisse non è solo una lampada da tavolo. È progettata anche per fungere da lampada da parete. La si vede meno spesso in questa veste (ed è un peccato), ma è davvero stupenda anche come applique!

Personalmente la vedrei molto bene posizionata come lampada da parete al di sopra di una lunga mensola di una cucina senza pensili, magari coordinata con una gemella.

Scegliere dove mettere una lampada da tavolo può essere un’impresa ardua!  

Eclisse, poi, sta bene dappertutto: su un comodino, sopra una madia, un buffet o su un tavolino.

Grazie alle dimensioni compatte può essere posizionata anche tra una mensola e l’altra di uno scaffale.

L’unico modo per venirne a capo e pensare alla funzionalità.

Dove avresti bisogno di un punto luce extra?

Magari in un punto della casa in cui ti prendi una pausa per leggere le notizie al mattino mentre sorseggi il caffè e non sei ancora pronto per la luce piena.

Oppure sulla scrivania, dove ti trattieni fino a tardi, ma non vuoi accendere la luce principale (soprattutto se non hai uno studio vero e proprio, ma hai ricavato il tuo home office da uno spazio con altre funzioni).


Credo di aver deciso dove metterla.

Sì, è ufficiale: Lampade.it mi ha appena regalato una nuova straordinaria lampada da scrivania!

Ti ho fatto venire voglia di una nuova lampada? Vai a spulciare nel catalogo super-fornito di Lampade.it, uscirne fuori senza aver messo qualcosa nel carrello è praticamente impossibile, ma se sai di comprare un prodotto duraturo il senso di colpa si allevia.

Garantisco!


Foto e styling di Federica Del Borrello – Chiccacasa



14 Febbraio 2022 / / ChiccaCasa

Ho sentito troppe volte dire che gli interni total white sono freddi, anche da voci autorevoli.

Ormai lo sapete, a me piace sfatare i miti e guardare oltre le apparenze.

Il total white è una scelta coraggiosa, anche se non sembra. Decidere di rinunciare al colore non significa non sapere che pesci prendere, anzi.
Vuol dire intrepretare la casa come una tela bianca su cui scrivere e disegnare storie di vita, di persone, di rapporti, di oggetti.

Il bianco totalizzante è da sempre chiacchierato e questo dimostra quanto sia una caratteristica d’impatto.

Ami il total white, ma temi di creare un ambiente asettico?

Ecco 4 modi per non rendere freddo un interno total white

AGGIUNGERE TEXTURE

Se il colore è uguale per tutte le superfici, non è detto che debba esserlo anche la texture.
Mescolare trame e motivi in rilievo creando giochi materici movimenta lo spazio rendendolo interessante.
Per esempio, si possono inserire modanature, si può puntare tutto sui tessuti, possono essere installati quadri o pannelli materici.

PUNTARE TUTTO SUL DESIGN

Per rendere intrigante l’ambiente e creare l’effetto wow, è bene puntare tutto sul design degli arredi. Forme sinuose, pochi pezzi di grande carattere, icone di design, dettagli decorativi scultorei.

Un ambiente monocromatico necessita ancora più attenzione per la selezione di ogni singolo dettaglio: non ci sono elementi di distrazione per l’occhio, che, quindi, si posa sui contorni delle forme.

GIOCARE CON MATERIALI AUTENTICI

Immagina di trovarti in un paesaggio innevato, nel più assoluto e coprente candore. Dove cade il tuo sguardo? Prima su ciò che non è imbiancato (cielo, alberi, le pareti degli edifici), poi di nuovo sui dettagli bianchi (quindi, nuvole, i grumi di neve sui rami, le tettoie innevate).
Inserire un elemento di stacco che spezzi il candore senza aggiungere un blocco di colore non fa altro che far risaltare il bianco di fondo.
Questo risultato può essere ottenuto attraverso i materiali. Aggiungere uno sgabello in legno, un tavolino in marmo o un dettaglio metallico arricchirà l’ambiente senza togliere spazio alla totalità del bianco.
Lo stesso discorso vale per i rivestimenti. Per assurdo, un arredo total white si nota e si apprezza di più se il pavimento è in legno o in marmo scuro.


GRADAZIONI DIVERSE

Sai quanti bianchi esistono? Bianchi caldi, freddi, ottici con gradazioni diverse.
E questa è una buona notizia. 
La cattiva è che abbinarli non è affatto scontato, anzi, io trovo che accostare in modo armonico due nuance di bianco sia piuttosto rischioso, ma di certo non impossibile.
Meno difficoltoso è inserire chiarissimi elementi in altri colori neutri come beige o grigio perla. Queste tinte delicate sono in grado di creare un leggero gioco di luci e ombre che rende più armonico l’insieme.

Sono riuscita a convincerti che c’è modo di rendere personale e accattivante anche un ambiente total white?